PROGETTO PEDAGOGICO - EDUCATIVO
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PROGETTO PEDAGOGICO - EDUCATIVO
! ! PROGETTO PEDAGOGICO - EDUCATIVO ! SCUOLA DELL'INFANZIA “SANTA MARIA” PARMA PREMESSA La scuola dell’infanzia “SANTA MARIA” sorge alla periferia della città. Essendo l’unica scuola del quartiere, le richieste sono molte. I bambini che frequentano, provengono anche da altri quartieri e da paesi limitrofi; non mancano amici di nazionalità e culture diverse. La nostra scuola si costituisce come spazio di incontro e dialogo, di condivisione e di cammino insieme, in cui l'azione educativa si configura come un itinerario da percorrere con intenzionalità e razionalità allo scopo di perseguire determinate finalità educative. Proprio per questo la scuola dell'infanzia non può essere considerata come un luogo di “custodia” o “parcheggio” dei bambini nel quale le attività sono lasciate al caso; viceversa ci si propone di educare i bambini secondo i principi definiti dal presente Progetto Pedagogico e in accordo con le famiglie. Linee guida: La centralità del bambino. L'idea di un bambino competente, soggetto attivo e protagonista del suo processo di sviluppo costituisce il fondamento del nostro progetto pedagogico. Sostenere il bambino nel suo percorso di crescita e di maturazione della propria identità, offrirgli cura ed accoglienza sono elementi che caratterizzano la professionalità educativa della nostra scuola. Poter accompagnare il bambino nel suo imparare ad imparare risulta importante per i docenti perché li rende consapevoli dei diversi piani di sviluppo e delle competenze che vengono attivati e acquisite dai bambini. La scelta del tema educativo è unico e viene attuato nelle sezioni, adattandolo alle diverse età dei bambini. E' intenzione infatti della Scuola dell'Infanzia “Santa Maria” strutturare il proprio Progetto Pedagogico ponendo come momento centrale dell'attività educativa quello concernente lo sviluppo dell'identità personale e relazionale dei bambini. Per la maturazione della propria identità consideriamo fondamentale la conquista dell'autonomia intesa come “...l'acquisizione della capacità di interpretare e governare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni; esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni...; assumere atteggiamenti sempre più responsabili.”1 L'osservazione e l'ascolto sono strumenti indispensabili per il lavoro educativo e per garantire interazioni esclusive per esempio nei momenti dell'accoglienza, del sonno... Abbiamo predisposto e allestito spazi dove i bambini possono trovare momenti di intimità, ….; è garantita una speciale attenzione ai ritmi individuali, soprattutto in relazione all'alimentazione, al sonno (i bambini non sono obbligati a dormire se non lo desiderano) e all'ambientamento (personalizziamo i tempi e le strategie di separazione e ricongiungimento). Le insegnanti promuovono costantemente l'utilizzo di tutti i giochi da parte di tutti i bambini e le bambine e favoriscono quotidianamente il riconoscimento nel gruppo di ogni bambino, invitandoli a condividere le proprie emozioni, esperienze e i propri pensieri. C'è una generale attenzione al benessere psicofisico dei bambini e le insegnanti si attivano in modo 1 Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione. Roma: Ministero della Pubblica Istruzione, 2007, pp. 27-28. particolare in caso di malattia, fragilità emotiva, disagio relazionale. (Nei vari momenti della giornata le educatrici sollecitano i bambini all’ascolto) e veicolano le loro emozioni interagendo con loro in modo gentile, affettuoso e dialogante. Si è attenti all'igiene e la cura dell'aspetto del bambino, così come si favorisce l'interazione tra pari: si propongono quotidianamente giochi ed attività che stimolino alla cooperazione ed al mutuo aiuto allo scopo di favorire la costruzione di relazioni positive. La seconda finalità educativa che riteniamo fondamentale concerne la capacità del bambino di inserirsi e relazionarsi in un gruppo trovando un equilibrio fra i momenti di competizione e quelli di collaborazione, scoprendo le regole proprie delle diverse situazioni e l'esistenza di punti di vista diversi dai propri. In questa direzione assume particolare rilevanza la capacità di ascoltare quanto gli altri hanno da dire che è una delle precondizioni della capacità di rispettare l'altro. E' solo ascoltando le argomentazioni altrui che si possono conoscere le idee, le emozioni, le intenzioni di chi ci sta vicino, ed è attraverso questa conoscenza che l'altro, da estraneo, diventa amico. Imparando a rispettare gli altri ed ad entrare in empatia con loro ci porta, poi, necessariamente, a considerare valori come la solidarietà, l'apertura verso il prossimo, l'accoglienza disinteressata. L'immagine del mondo altrui non solo modifica e rende più ricca la nostra immagine del mondo, ma modifica anche l'immagine che abbiamo di noi stessi. Essa è perciò un elemento prezioso di conoscenza perché ci aiuta a verificare e a correggere le nostre idee e i nostri comportamenti. La nostra identità nasce dal rapporto con gli altri in quanto io mi definisco attraverso l'immagine che gli altri mi rimandano; non posso sapere chi sono se non nell'incontro e nella relazione con l'altro diverso da me. La relazione bambino-genitore-insegnante. Nella nostra scuola il bambino, gli insegnanti, la famiglia hanno tra loro un rapporto di interazione costante e quotidiana: insieme costituiscono un sistema di relazioni complesse che determina la qualità offerta dal servizio. Si cerca di caratterizzare la scuola come un luogo di “benessere relazionale” in cui bambini, genitori, insegnanti e operatori trovano spazi e tempi per rapportarsi ed interagire. I vari percorsi didattici vengono portati avanti dalle insegnanti con l’aiuto dei genitori per le uscite didattiche, il teatro, le feste, le decorazioni degli ambienti scolastici, cercando sempre di valorizzare le competenze delle famiglie (esperienziali, artistiche, manuali, artigianali ecc.). Sono previsti vari incontri di confronto con le famiglie durante l'anno scolastico e le insegnanti sono sempre disponibili a colloqui individuali. Il bambino è al primo posto: insegnanti e genitori cercano di lavorare insieme per costruire un clima di collaborazione fra scuola e famiglia. Si considera fondamentale creare una sinergia con la coppia genitoriale instaurando un rapporto basato sul dialogo, sulla fiducia reciproca e sullo scambio quotidiano riguardo i vari modelli educativi. L'obiettivo primario di tutto il personale docente è quello di costruire una relazione di reciproca responsabilità tra genitori e insegnanti per la realizzazione di un progetto comune: la formazione completa della personalità dei bambini per farli crescere come soggetti liberi e responsabili. Lo sfondo organizzativo: I tempi: le routine: La giornata dei bambini è scandita da momenti ben identificabili come: l'entrata, l'uscita, il momento dell'igiene e della cura, del gioco, del pranzo e del sonno. I comportamenti ripetuti hanno una grande valenza educativa perché permettono al bambino di elaborare il difficile concetto del “trascorrere del tempo”, rafforzano la sicurezza di sé e la capacità di relazionarsi con gli altri e con gli avvenimenti sociali. Per questo motivo l'attenzione ai momenti dell'accoglienza e del distacco, delle cure individuali, del pranzo e del sonno è pensata e condivisa da tutto il gruppo di lavoro della scuola, insegnanti e operatori. I momenti dell'accoglienza e del ricongiungimento sono molto importanti e complessi e gli insegnanti, in base all'età ed al bisogno del singolo bambino, adottano strategie diverse per facilitare il distacco e favorire il passaggio dalla figura familiare a quella educativa. Durante l'accoglienza del mattino (che va dalle 7:30 alle 8:45) consideriamo fondamentale che genitore e bambino si scambino il saluto, per permettere al bambino di costruirsi la consapevolezza di una separazione temporanea. La fiducia e la tranquillità del genitore nei confronti dell'educatore che li accoglie rassicura il bambino e gli permette di accettare meglio il distacco. Durante la cura personale si creano momenti di relazione privilegiata fra insegnante e bambino, fatti di coccole, di gesti individualizzati e di pratiche quotidiane in cui si stabiliscono interazioni e legami molto forti. La diversità dei tempi impiegati dai bambini per raggiungere il controllo dei propri bisogni fisiologici, implica il rispetto dei ritmi e dei tempi di ciascun bambino. E' importante sollecitare i bambino a prendersi sempre più cura di sé senza l'aiuto dell'adulto: lavarsi le mani, pettinarsi, vestirsi, spogliarsi, mettersi e togliersi le scarpe, riporre le proprie cose nell'armadietto. Il momento del pranzo (che viene servito verso le 11:30) è una situazione di forte aggregazione sociale in cui oltre al piacere di nutrirsi, si condivide il piacere di stare insieme ad altri adulti e ad altri bambini. Gli insegnanti si adoperano per rendere gradevole questo momento comunitario, ma anche per far sì che ogni bambino giunga all'acquisizione dell'autonomia di mangiare da solo, manifesti le proprie preferenze alimentari e rispetti le semplici regole di vita sociale. Il pranzo è considerata una vera e propria situazione di apprendimento: gradualmente il bambino impara a nutrirsi da solo, ma è anche stimolato a fare esperienze con nuovi alimenti, nuovi sapori e consistenze diverse. Dopo pranzo ci si dedica ad attività ricreative e viene lasciato ampio spazio al gioco libero. Giocare insieme ad altri bambini è un'esperienza importantissima per acquisire abilità e anche per strutturare la propria identità; significa affrontare problemi e conflitti, sperimentare strategie di approccio, sviluppare l'intelligenza sociale. Il gioco libero è per il bambino un'attività auto motivante che gli permette di sperimentare liberamente tutto quello che gli viene messo a disposizione secondo le proprie possibilità e competenze. Anche in quest'ambito l'insegnante organizza con attenzione l'ambiente, i materiali e gli spazi della sezione per rispondere adeguatamente alle esigenze, alle caratteristiche e alla curiosità dei bambini. Il suo ruolo rimane indiretto, di sostegno e di osservazione del percorso di gioco e di relazione che ogni bambino si costruisce spontaneamente, considerando importante anche sperimentare la gestione del conflitto nei momenti in cui si creano situazioni di scontro sul possesso dei giochi da condividere. Il momento del sonno, dalle 13:00 alle 15:00, è emotivamente molto significativo: abbandonarsi al sonno in maniera serena presuppone una forte relazione di fiducia fra il bambino e l'adulto che si prende cura di lui. Ai bambini viene preparato un ambiente tranquillo e appartato in cui sono riconosciuti i bisogni di sicurezza di ciascuno e il rispetto dei rituali e dei supporti affettivi che ogni bambino ha elaborato per favorire il suo rilassamento. Ognuno ha una propria modalità per addormentarsi, alcuni hanno bisogno della vicinanza dell'insegnante che comunque è sempre presente nella stanza-notte, pronta a rassicurare chi si sveglia. Il momento del ricongiungimento (dalle 15:30 alle 16:00), l'insegnante prepara il bambino a separarsi dal contesto: verbalizza che la giornata a scuola si sta concludendo, propone attività rilassanti ecc.. i passaggi da un tipo di attività ad un'altra vengono sempre accompagnati dalle insegnanti che spiegano al bambino quello che sta per succedere. La scuola offre diversi tempi di uscita e anche l'entrata rimane flessibile in caso di esigenze particolari dei genitori (visite mediche, vaccinazioni ecc..). Flessibilità e personalizzazione caratterizzano tutti i tempi, sia quelli delle routine che quelli delle attività, in modo da essere rivisti e modificati durante l'anno in funzione dello sviluppo e dei bisogni dei bambini. LE ATTIVITÀ DIDATTICHE Normalmente vengono svolte nella mattinata, dalle 9:00 alle 11:00 e nel primo pomeriggio dai bambini che non vanno a dormire. La programmazione e la scelta delle tematiche dei vari progetti è condivisa e stilata dal collegio docenti, dopo attenta osservazione dei bambini e delle loro esigenze e necessità. Il lavoro annuale si caratterizza per la continua verifica delle attività proposte ai bambini e le insegnanti modificano i percorsi di apprendimento in base alle risposte e agli interessi dei bambini. Le attività organizzate sono proposte con regolarità e stimolano le potenzialità dei bambini relativamente ai campi di esperienza. La scelta di operare su tre sezioni omogenee per età risponde all'esigenza di un intervento educativo mirato e rende più efficace anche il lavoro didattico degli esperti di psicomotricità, musica e lingua inglese. METODOLOGICAMENTE riteniamo la manipolazione una delle attività espressive più importanti per la conoscenza dei materiali e della conoscenza corporea, in quanto stimola la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale, soddisfacendo contemporaneamente, la naturale curiosità del bambino. Viene dato molto spazio anche alle attività grafico-pittoriche che sono attività che permettono al bambino di lasciare traccia di sé. Alla scuola dell'infanzia si compie l'importante passaggio dallo “scarabocchio” al disegno sempre più riconoscibile e comunicativo rispetto all'immagine della realtà e dell'interiorità. La narrazione e la lettura si collocano in una zona di intrattenimento dell'infanzia e allo stesso tempo è attività socializzante e culturale. Illustrare un libro, leggere brevi testi, raccontare storie semplici favorisce la capacità di ascolto, lo sviluppo del linguaggio e la comprensione di stati d'animo e sentimenti. Fin dall’infanzia il raccontare in forma narrativa strutturata permette di creare le basi dell’alfabetizzazione, ovvero una prima costruzione di significati condivisi tra adulto e bambino. Al contempo consente l’acquisizione di contenuti mettendo in campo altre risorse del bambino oltre a quella dell’intelletto, facendo leva su tutti e cinque i sensi e quindi includendo anche l’aspetto emotivo. La narrazione diventa strumento di ricerca quando sostiene la lettura di fenomeni e processi, ed è strategia didattica, quando produce azioni e cambiamenti intenzionali. E’ uno strumento che consente di penetrare in profondità le cause e le ragioni degli eventi e promuove uno sviluppo generativo tra l’esperienza, l’osservazione della stessa e le intuizioni che ne derivano. La lettura è una pratica di condivisone, un'occasione per sollecitare creatività e immaginazione; fiabe o racconti inerenti alla realtà spesso costituiscono lo sfondo o il filo conduttore della programmazione annuale della scuola. Il corpo costituisce un elemento fondamentale attraverso cui ciascun bambino impara di sé e del mondo. L’educazione alla corporeità è educazione alla propria organizzazione vitale ed esistenziale in tutti i suoi aspetti, permette al bambino di porsi nel mondo non come ingranaggio di un meccanismo impersonale, ma come realtà vivente e armonica, capace di creatività e di relazione comunicativa continua. E ‘attraverso il corpo che l’esperienza di vita si rende possibile: la percezione dello spazio e del tempo è legata alla percezione di sé, del proprio corpo che raccoglie dati, sperimenta, raccoglie relazioni attraverso i sensi e l’attività motoria. Nel contesto scolastico lo stimolo all’autonomia intreccia il “ far da solo” con il “ fare insieme” e impegna il bambino ad aprirsi ad uno scambio partecipativo con gli adulti e i coetanei. La psicomotricità è un'attività attraverso cui il bambino entra in contatto con il proprio corpo, lo conosce e impara a rapportarsi con l'ambiente che lo circonda, mettendo in relazione le proprie abilità motorie con quelle cognitive ed affettive. Uno specialista propone questa attività una volta a settimana dividendo i bambini in piccoli gruppi ed impegnandoli in giochi sensoriali, motori e strutturati con regole. La presenza di altri due esperti di musica e di inglese (iniziazione ad una lingua comunitaria) ci permettono di offrire occasioni di apprendimento per un maggior sviluppo della personalità dei bambini. La scuola testimonia la propria identità di scuola cattolica, prevedendo progetti specifici di I.R.C. ma educando in generale al senso spirituale e religioso della vita e della quotidianità. Lo spirito che permea il nostro percorso educativo è quello cristiano, che vede in ogni persona il riflesso di Dio e cerca di renderlo sempre più vivo e trasparente, segno della amicizia fra tutte le persone. Le feste religiose, i simboli che il bambino impara a conoscere permeano la sua vita con serenità, come un humus di sottofondo. L'ambiente e gli spazi: L'ambiente di apprendimento ha un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo delle potenzialità e dell'identità dei bambini. Esso rappresenta un sistema organizzato di opportunità e deve essere articolato, differenziato, ordinato, contenitore di esperienze e propositore di stimoli per far emergere abilità e competenze nei vari ambiti di sviluppo. All'interno della scuola lo spazio è suddiviso in tre sezioni per età: una sezione per i piccoli e le altre due per i bambini medi e quelli grandi. In esse sono presenti angoli /spazi caratterizzati a seconda del tipo di esperienze che propongono: lettura, costruzione ed esplorazione di materiali, casa bambole, cucina, attività pratiche... Gli angoli sono disposti in modo da consentire al bambino di accedervi facilmente e di poter scegliere oggetti e materiali a piacere ma rappresentano anche un elemento dinamico del progetto pedagogico e sono, quindi, continuamente modificabili in base alle trasformazioni evolutive ed ai bisogni dei bambini. Sono differenziati per età e il materiale didattico è adattato alle diverse età. Gli spazi interni sono arricchiti dalla presenza di un grande salone dove poter svolgere attività motorie e psicomotricità o vivendo momenti comunitari legati alla programmazione. In più nel salone si svolgono momenti di festa di tutte e tre le sezioni e di accoglienza dei più piccoli. Tutti gli spazi sono ben definiti nelle funzioni e nelle opportunità e vengono modificati in base alle trasformazioni evolutive dei bambini. La scuola dispone anche di: • 3 salette da pranzo annesse alle aule • corridoio per ingresso e spogliatoio • servizi igienici adiacenti alle aule • sala per il riposo pomeridiano dei piccoli, calda e resa accogliente da pupazzi e oggetti personali dei bambini. • sala per insegnanti • segreteria cappella biblioteca interna alle tre sezioni cortile materiale didattico di vario genere per le attività quotidiane apparecchiature: televisore, lettore dvd e registratore in ogni sezione, similmente nel salone della ricreazione, musicassette e cd musicali, computer, macchina fotografica digitale, fotocopiatrice, strumenti musicali e materiale per la psicomotricità, giochi vari... Gli ambienti sono accoglienti e stimolanti. Ci sono spazi per la documentazione e le comunicazioni scuola-famiglia. Ci sono spazi decorativi che offrono al bambino la possibilità di vivere in un mondo fantastico (vedi bosco con animali e personaggi di fiabe, castello. Infine ci sono spazi in cui la libera espressione del bambino si manifesta attraverso pitture, disegni, oggetti costruiti con materiale strutturato e di recupero. Sono tracce aggiornate del percorso didattico e di crescita creativa che ogni bambino e la sezione compiono. I bambini ed i familiari riconoscono i vari ambienti, sanno orientarsi all'interno della scuola e trovano indicazioni esaurienti per potersi muovere nello spazio. L'ambiente educativo comprende anche gli spazi esterni alla struttura costituiti da un grande giardino che permette l'esplorazione dell'ambiente naturale, il gioco libero ed esperienze specifiche. All'occasione la scuola si avvale anche di “aule didattiche decentrate” come la strada, la piazza, il mercato, il quartiere, le fabbriche/ i servizi, i luoghi di culto, il parco giochi, le fattorie, altre scuole, la parrocchia, l'oratorio, il teatro... Per quanto riguarda la sicurezza, sono ottemperate tutte le normative previste per l'autorizzazione al funzionamento della scuola; è nominato un incaricato e la cartellonistica è affissa e visibile. Almeno due volte l'anno si svolgono prove di esodo, i materiali previsti a garanzia della sicurezza sono costantemente revisionati e il personale è addestrato ad usarle. Nelle sezioni e nel corridoio di accesso sono presenti supporti informativi sempre aggiornati (bacheche, “caselle individuali”, cartelloni fissi e mobili) che i genitori possono leggere quotidianamente. Per la comunicazione con l'esterno è possibile consultare il sito della scuola che offre informazioni e descrizioni esaurienti del servizio. • • • • • Le professionalità All'interno della scuola sono presenti figure professionali con ruoli e mansioni diverse che insieme organizzano, programmano e verificano il percorso educativo proposto ai bambini ed alle loro famiglie. L'insegnante ha un ruolo centrale nella gestione del servizio: si occupa del bambino e del suo sviluppo globale, ha la responsabilità dei rapporti con la famiglia, si occupa della progettazione e della coerenza fra l'intervento educativo e i paradigmi educativi di riferimento. Gli esperti arricchiscono la programmazione annuale con i loro progetti specifici e con la loro formazione specialistica, lavorando sempre in sinergia con le insegnanti di sezione in un clima di collaborazione e confronto continuo. Il personale ausiliario si occupa insieme agli educatori di predisporre gli ambienti per lo svolgimento delle attività, è presente e organizza i momenti di routine, si occupa del riordino giornaliero e della pulizia quotidiana degli ambienti: questi compiti di particolare attenzione alla cura e all'igiene sono determinanti per la qualità del servizio. Altre figure sono le portinaie che sono suore e la segretaria che si occupa degli aspetti amministrativi. La Direzione della Scuola è affidata ad una Suora Piccola Figlia dei SS.Cuori mentre una delle insegnanti è anche coordinatrice interna. Tutto il personale operativo è in possesso di titoli conformi alla normativa e la formazione professionale è in continuo sviluppo e perfezionamento tramite gli aggiornamenti proposti dalla FISM. Gli operatori sono anche costantemente formati riguardo alle procedure sulla sicurezza e di pronto soccorso. Il lavoro di progettazione è sempre svolto in team ed attraverso incontri periodici e frequenti del collegio docenti vengono prese tutte le decisioni riguardanti sia l'organizzazione didattica che tutti gli altri aspetti pedagogico-formativi. La collegialità del lavoro si realizza condividendo i progetti e le programmazioni annuali secondo le specifiche competenze di tutte le professionalità educative presenti nella scuola. Il piano personalizzato delle attività educativo-didattiche è adattato alle diverse età e necessità dei bambini presenti, secondo lo stile educativo proprio di ogni insegnante. La documentazione delle esperienze, oltre a lasciare memoria storica del progetto realizzato, aiuta il gruppo di lavoro a rielaborare insieme le azioni educative e fornisce stimoli preziosi per la riprogettazione: la rilettura alla luce di nuovi elementi è la garanzia per un miglioramento continuo del servizio. Gli strumenti di documentazione (schede, disegni, diari dei bambini, diari delle sezioni, cartelloni, foto, video ecc..) rappresentano un prezioso strumento di comunicazione diretta e di trasparenza con le famiglie e sono oggetto di scambio e confronto fra i diversi interlocutori interessati al buon andamento del servizio. Il contratto delle educatrici prevede 35 ore di programmazione annuale. La nostra scuola non ha contatti con i nidi della zona. Per quanto riguarda la continuità con la scuola primaria le modalità sono diverse: a volte siamo contattate dagli insegnanti che prendono i nostri bambini e ci invitano per un incontro con il gruppo docenti della prima classe, a volte siamo contattate solo telefonicamente e di solito per verificare se ci sono problemi . A volte invece le mastre vengono nella nostra scuola e ci chiedono la disponibilita’ per un incontro formale. Il Portfolio è un documento che non è più richiesto dal ministero, come documento di passaggio alla scuola primaria. Tuttavia alcune di noi ritengono opportuno farlo, anche se snellito nelle modalità. Brevi riferimenti al P.O.F.: ISTITUZIONE SCOLASTICA 1. Localizzazione Scuola dell'Infanzia Santa Maria Strada Farnese, 17 43125 Parma (PR) Tel. +39 0521/929642 2. Ente gestore Piccole Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria Tel. +39 0521/280311 IDENTITA' DELLA SCUOLA La Scuola dell'Infanzia Santa Maria, come dice il nome, è una scuola cattolica nella quale operano suore e laici in un cammino di formazione integrale della persona. Lo spirito cristiano, oltre che essere presente con i suoi contenuti tipici, è caratterizzato dallo stile di serenità, accoglienza, libertà di espressione. Agostino Chieppi, fondatore delle Piccole Figlie, ha sempre avuto a cuore il settore educativo e ha chiesto alle sue figlie di camminare con i tempi. PRINCIPI E FINALITA' DELLA SCUOLA I principi a cui si ispira sono desunti dalla Costituzione Italiana e dal Vangelo: 1. Uguaglianza: la scuola è aperta a tutti, senza discriminazione per razza, lingua, religione, ideologia politica, condizioni socio-economiche. 2. Partecipazione: tutte le componenti sono coinvolte nelle fasi progettuali, operative e valutative dell'attività, attraverso gli organi collegiali istituiti e altre modalità di collaborazione e verifica. 3. Libertà di scelta delle famiglie: la scuola cerca di rendersi accessibile anche ai meno abbienti, con il contenimento delle rette e con l'adesione al Protocollo d' Intesa tra l'Amministrazione Comunale e le Scuole Paritarie aderenti alla Fism di Parma, datato 4 giugno 2004. OFFERTA FORMATIVA La Comunità educante nello svolgimento del proprio compito, fa continuamente riferimento alle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”del 2012 al D. P. R. n. 89 del 20 marzo 2009, documenti che presentano la Scuola dell'Infanzia come “sistema pubblico integrato in evoluzione che rispetta le scelte educative delle famiglie e realizza il senso nazionale e universale del diritto all'istruzione” (Cfr. Indicazioni) La Comunità educante, nello svolgimento del proprio compito, fa continuamente riferimento alle Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell’Infanzia del 2012 del Ministero dell’Istruzione. In esse sono definite chiaramente le finalità della Scuola dell’Infanzia: ➢ MATURAZIONE DELL’IDENTITA’ ➢ CONQUISTA DELL’AUTONOMIA ➢ SVILUPPO DELLE COMPETENZE . La nostra scuola offre laboratori di: • EDUCAZIONE MOTORIA • EDUCAZIONE MUSICALE • INIZIAZIONE AD UNA LINGUA COMUNITARIA: INGLESE per i bambini di 4 e 5 anni, tenuto da un’insegnante interna alla scuola. Gli esperti si affiancano alle educatrici, prendono visione del progetto della scuola e della programmazione in atto e lavorano assieme a loro. …. Sono previste nell’arco dell’anno uscite didattiche legate al tema della programmazione in atto, vedi alla fattoria per fare il pane, la vendemmia, la semina…., al museo…. Alcune uscite didattiche sono legate al quartiere, al parco dei dinosauri, al negozio di frutta e verdura, alla chiesa di S.Pellegrino ecc. Altre uscite sono inerenti al teatro ( vedi spettacoli al teatro CEM LIRA, realizzati per bambini di questa fascia di età) oppure al Teatro Regio per progetti finalizzati alle scuole dell’Infanzia. Le feste di Natale e di fine anno sono un momento di aggregazione dei genitori fra di loro e con le educatrici. In questi momenti chiediamo la loro collaborazione per decorazioni, organizzazione, sistemazione degli ambienti ecc… E’ prevista la festa d’accoglienza per i bambini nuovi che vengono a visitare la scuola con i loro genitori, come momento di conoscenza reciproca e di inserimento . ORGANIZZAZIONE La scuola è organizzata per sezioni omogenee per età e la sezione è il punto di riferimento primario, perchè offre al bambino sicurezza affettiva. Nell'arco dell'anno vengono poi organizzate attività di intersezione. A seguire una descrizione delle risorse impiegate. 1. Risorse Umane • Direttrice : Sr.M.Rosa Emanueli • Coordinatrice: Sr. Franca Dallari • Educatrici: • Sezione anni 3: Sr.Franca Dallari e Isabella Caiafa • Sezione anni 4: Stefania Tombesi e Milena Boschi • Sezione anni 5: Cristina Bondani e Stefania Pellinghelli • Educatrice part-time: Maria Villano • Specialisti per: ◦ progetto di attività motoria con Nicola Frati ◦ progetto di attività musicale con Richard Bodria ◦ laboratorio di lingua inglese con Stefania Pellinghelli • Personale della Comunità Religiosa per la portineria • Personale della ditta esterna “Colser” per la cucina e per la pulizia degli ambienti • Personale della ditta esterna “Elior” per la preparazione del pranzo ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Nella tabella a seguire viene riassunto l'orario giornaliero delle attività scolastiche. Ricordiamo che la scuola è aperta da settembre a giugno. Per chi avesse effettivamente bisogno, si garantisce un “supporto estivo” della durata di tre settimane nel mese di luglio. Orario Descrizione attività 7.40 – 8.00 Accoglienza bambini i cui genitori hanno necessità per lavoro 8.00 – 8.45 Ingresso dei bambini e accoglienza nelle sezione 8.45 – 11.00 Attività didattiche e gioco 11.00 – 12.30 Preparazione e pranzo: segue gioco ricreativo 11.30 – 11.45 Uscita per chi non pranza a scuola 13.00 – 15.00 Riposo per i piccoli 13.00 – 13.30 1°Uscita 14.00 – 15.00 Laboratorio creativo 15.00 Merenda 15.30 – 16.00 Uscita