088_Dalla decolonizzazione al mondo

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088_Dalla decolonizzazione al mondo
DALLA
DECOLONIZZAZIONE AL
MONDO MULTIPOLARE
L’argomento
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Dopo la fine della WW2, 750 milioni di persone
1/3 della popolazione mondiale era colonizzata
Oggi vivono sotto dominio coloniale pochi milioni
di persone che godono in genere di maggiori
privilegi rispetto ai cittadini della madrepatria
Per questo si può dire che la decolonizzazione è
uno dei processi storici più importanti del 900
Le cause
crescita della coscienza
collettiva
dell'uguaglianza
Pressioni di
USA e URSS
Carta Atlantica 1941
Europa + debole
In guerra gli europei
spesso erano stati
aiutati da truppe
coloniali
Nelle colonie si era
formata una nuova
classe d’èlite
Le 3 fasi della decolonizzazione
1945
1956
Asia e maggior parte del mondo
arabo (Marocco, Egitto, Arabia
Saudita, …) In modo pacifico
1957
1965
Africa Nera e Algeria. A volte in
seguito a conflitti
1966
1990
America Centrale e Africa
meridionale (spesso con
conflitti)
Conseguenze
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Gli stati nati da queste decolonizzazioni pacifiche
erano debolissimi e spesso non riuscirono a
contrastare guerre intestine e etniche (Nigeria e
Biafra).
I loro governi o si allineavano sulle volontà politiche
degli ex-coloni o cercavano partner e alleanze in
area socialista (Angola, Tanzania...)
Raramente si realizzo’ la democrazia in Africa.
I governi più comuni erano quelli a guida militare,
spesso nascostamente appoggiati da forze
economiche occidentali.
IL MONDO ATTUALE:
IL MULTIPOLARISMO
Nasce l’Unione Europea
Le tappe storiche dell’UE
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Il 9 maggio 1950 la dichiarazione Schuman propone la creazione di una
Comunità europea del carbone e dell'acciao (CECA), che si concretizza
con il trattato di Parigi del 18 aprile 1951. I 6 paesi fondatori (Belgio,
Repubblica federale di Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi
Bassi) intendono anzitutto garantire la pace fra i vincitori e i vinti della
Seconda guerra mondiale, associandoli e inducendoli a cooperare in un
quadro istituzionale comune improntato al principio dell'uguaglianza.
1957: Il trattato di Roma istituisce il mercato comune- C.E.E.
1979: Prima elezione diretta del Parlamento europeo
1993: Con il trattato di Maastricht nasce l'Unione europea
1995 : L'Unione europea passa a 15 Stati membri
2002: Introduzione dell'euro
Istituzioni dell’Unione Europea
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Commissione europea
Parlamento europeo
Consiglio dei ministri dei governi nazionali
Banca Centrale Europea BCE
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Competenze e poteri delle istituzioni
UE
Iniziativa di
legislazione
Commissione
Applicazione delle
decisioni
Commissione
ed altri organi
Legislazione e
controllo politico
Parlamento
Decisione
Consiglio dei Ministri
Dei governi nazionali
La dissoluzione dell’URSS
Perestrojka=
ristrutturazione
Glasnost= trasparenza
Nel 1985 viene eletto segretario del
Partito comunista dell’URSS Michail
Gorbaciov: rapporti con gli USA
migliorano (
- «Ristrutturazione» e «trasparenza»: la
prima in riferimento all’onestà ed
efficienza dei governanti, la seconda
indica che le decisioni delle istituzioni
non devono essere più coperte dalla
segretezza. Viene abolita la censura,
vengono aperti gli edifici di culto e resa
possibile l’opposizione politica.
- Nel 1989 si hanno le prime elezioni in
cui i cittadini possono votare liberamente
anche partiti d’opposizione.
- L’economia si apre a forme di mercato.
- Nel 1990 Gorbaciov riceve il Nobel per
la pace,
Il crollo del muro di Berlino
Il 9 novembre 1989 , dopo diverse settimane di disordini pubblici, il Governo della
Germania Est annunciò che le visite in Germania e Berlino Ovest sarebbero state
permesse; una moltitudine di cittadini dell'Est si arrampicò sul muro e lo superò, in
un'atmosfera festosa. Durante le settimane successive piccole parti del muro furono
demolite e portate via dalla folla e dai cercatori di souvenir; in seguito fu usato
dell'equipaggiamento industriale per abbattere quasi tutto quello che era rimasto.
La caduta del muro di Berlino aprì la strada per la riunificazione tedesca che fu
formalmente conclusa il 3 ottobre 1990.
La dissoluzione della Jugoslavia
Le guerre jugoslave sono state una serie di conflitti armati, inquadrabili tra una
guerra civile e conflitti secessionisti, che hanno coinvolto diversi territori
appartenenti alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia il 1991e il1995
causandone la dissoluzione.
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Dal 1989 in poi lo scenario , come abbiamo
visto, cambia
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Si pensava che sarebbe rimasta un’unica
superpotenza mondiale, ma gli scenari che si
aprirono e che si stanno sviluppando, furono e
sono molto più complessi
Il mondo nel 1989
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IL 1989
Mikail Gorbaciov ,
presidente U.R.S.S. e
George Bush , presidente
USA,a Malta ,sanciscono
il superamento della
spartizione bipolare del
mondo stabilita a Yalta.
Avviano accordi per la
riduzione del 40% degli
armamenti nucleari e la
distruzione di quelli
chimici.
Dopo il 1989
2 fenomeni
La Globalizzazione
maggiore
liberalizzazione negli
scambi (merci, capitali e
persone) crea
interdipendenza fra
nazioni (v. Cina e USA
nella crisi del 2011)
Nuovi paesi globali
come Cina, India,
Sud Africa, Brasile,
Russia (dopo la crisi
degli anni 90) con
ritmi di crescita
velocissimi.
La regionalizzazione
Accanto a queste potenze globali si stanno sviluppando anche
alcune potenze regionali che fanno da traino alle regioni
circostanti. Queste sono:
COREA
MESSICO
EGITTO
NIGERIA
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Come si affermano
Messico
Nigeria
Fa aree di
libero
scambio
con gli
USA
(Nafta)
Stringe
stretti legami
coi paesi +
ricchi grazie
alle proprie
risorse
naturali
Egitto
Diventa un
partner
affidabile in
un’area
calda del
mondo
Corea
Sviluppa il
settore
industriale
anche grazie
al basso
costo del
lavoro
Le aree chiave: gli Oceani
1500
1950
1950
2000
Pacifico
Atlantico
dalle scoperte
geografiche in
poi fu il centro
degli scambi
commerciali
si sviluppa il
commercio in
Giappone,
Oceania e
mercati orientali
della Cina
Oggi
Indiano
nei prossimi anni
sarà l’area più
dinamica del
pianeta grazie alle
risorse petrolifere
e ai centri
finanziari di
Singapore,
Malesia e India
Conclusioni
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Nel XXI secolo il mondo sta assumendo un aspetto
nuovo
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MULTIPOLARE
POLICENTRICO
Questa nuova situazione sancisce la fine
dell’egemonia occidentale sul resto del mondo che
durava da 2 secoli
I conflitti nel mondo policentrico
Anche nel mondo attuale permangono lotte per il potere interno, il controllo delle
risorse, come ACQUA e PETROLIO; rivendicazioni nazionalistiche di popoli senza
stato (Curdi, Palestinesi, Ceceni,…) Atti terroristici e guerriglia
La crisi dell’ONU
solo
5 membri
permanenti
Troppo pochi e
con diritto di
veto troppo
forte e che dà
loro troppo
potere
Mezzi
limitati
solo 1,5% delle
spese militari
mondiali che
dipendono dai
contributi dei
193 paesi
membri, non
sempre erogati
Forme
antiquate
il nuovo mondo
policentrico non
trova
rappresentanza
adeguata. La UE,
per es.) non ha
voce in capitolo
all’ONU
E’necessaria una profonda revisione degli statuti per dare ruoli
+ importanti alle nuove regioni dominanti, una volta emarginate