Chiesa di S. Giuseppe, Cicognola

Transcript

Chiesa di S. Giuseppe, Cicognola
Chiesa di S. Giuseppe, Cicognola
A nord del nucleo abitato di Cicognola, l'elegante chiesetta dedicata a S. Giuseppe risalta in posizione
sopraelava sulla provinciale che porta a Lecco. Nei secoli passati è stata il fulcro per la comunità del rione,
e gente da tutto il circondario vi giungeva in occasione della festa del Santo patrono.
Nel '900, in conseguenza di un periodo di abbandono, l'edificio subì un progressivo degrado e solo grazie al
contributo del Comitato S. Giuseppe, costituitosi nel 1976, è stato possibile ristrutturare e riportare all'antica
bellezza questo luogo di devozione.
L’edificio, forse sorto come cappella segnavia, è già indicato nelle mappe catastali teresiane del 1721, poi
censito come:
Oratorio pubblico sotto il titolo di S. Giuseppe,
Dai documenti risulta edificato ex-novo tra il 1742 e il 1744, su un appezzamento di terra di proprietà di
Giovanni Battista Ghezzi, parroco di Pagnano dal 1737 al 1777.
Risale al 1740 la dotazione di beni dell'edificio di culto, in virtù del testamento di Giuseppe Ghezzi,
perfezionato dal figlio ed erede Giovanni Battista. Fonti documentarie riportano che il parroco ha
provveduto a far realizzare a sue spese le opere e gli elementi decorativi di facciata, che rappresentano una
lineare interpretazione del barocchetto locale, ed anche gli ornamenti interni e gli affreschi sulla volta della
chiesa.
La data del 1744, impressa nel cartiglio dedicativo sopra il portale di ingresso, coincide con la benedizione
dell’oratorio, avvenuta nel contesto di una solenne cerimonia, indetta nelle Feste di Pentecoste per la
benedizione di un nuovo altare nella vecchia chiesa parrocchiale di S. Giorgio di Vizzago, alla quale era
intervenuto il Vescovo ausiliario diocesano. La descrizione dell’evento, indicata in un rescriptum dell’archivio
parrocchiale dell’anno successivo, ci informa della solennità e festosità dell'avvenimento, con il trasporto della
statua della B.V. del Rosario, con nuovi reliquiari e reliquie insigni, alla presenza di prevosti di Brivio e
Vimercate, di curati appartenenti a sei Pievi e altri sacerdoti per un totale di 50 prelati. Tutta la popolazione
circostante era intervenuta alla celebrazione, insieme a Confraternite, nobiltà e personalità d’ogni sorta.
Paramenti e porte trionfali, musiche, sinfonie, spari e fuochi alla sera precedente coronarono l’eccezionale
evento, per il quale il Papa concesse un’indulgenza plenaria in forma di Giubileo.
Il parroco, principale promotore dell’iniziativa, contribuì personalmente alle spese della grande festa, che
durò tre giorni. Uno stemma della famiglia Ghezzi era stato collocato sul portale della chiesa di S.
Giuseppe, in memoria del patronato esercitato dalla famiglia, e citato dal cardinale Pozzobonelli nel 1754,
poi ricordato nel 1795. Lo stemma è ora scomparso, forse in seguito al successivo passaggio di proprietà
della chiesa alla famiglia Gallavresi.
Nelle relazioni di due visite vicariali settecentesche fu annotata, sull'altare maggiore, la presenza della pala
con il Transito di San Giuseppe, forse preesistente alla decorazione della chiesa, in quanto i recenti restauri
del dipinto hanno evidenziato un adattamento della tela alla imponente cornice marmorea che lo circonda.
Nel settecento l'oratorio di San Giuseppe fu descritto dai visitatori ecclesiastici con parole di elogio per
l'eleganza architettonica dell'insieme, per la ricchezza degli elementi marmorei e per i dipinti (1).
E' ricordata anche la presenza di un ossario con i resti di fedeli sepolti sotto l'antistante piazzetta.
Nel luglio del 1765, coi proventi dei mulini, ceduti alla parrocchia dagli eredi Cattaneo per disposizione
testamentaria del 1735, il Parroco Gian Battista Ghezzi istituì nell’oratorio di S. Giuseppe la: Fondiaria del
beneficio scolastico nella terra di Cicognola, per istruire 3 ore al mattino e 3 ore al pomeriggio dei singoli
giorni feriali, per 11 mesi di qualunque anno, 12 bambini della parrocchia di S. Giorgio, con preferenza per
i bambini di Cicognola e specialmente i bimbi dei Massari e Pensionanti dello stesso fondatore e suoi eredi....
@ Storia e arte
© www.camminabrianza.com 2010
pag. 1
Chiesa di S. Giuseppe, Cicognola
Con i ricavi provenienti dall’attività del mulino detto dei Cattanei e degli immobili di pertinenza, il Parroco
Gian Battista Ghezzi, istituì anche una Cappellania nell’oratorio di S. Giuseppe, ottenendo dal Cardinale
Pozzobonelli la facoltà di farvi celebrare le S. Messe annuali, disposte dal lascito testamentario di Francesco
Cattaneo, inizialmente previsto a favore dell’oratorio di S. Michele di Pianezzo.
La Cappellania prevedeva tutto il necessario per il mantenimento di un cappellano, con abitazione idonea a
Cicognola, con l’incarico di celebrare una messa quotidiana, in aggiunta alle altre messe disposte dai legati.
Il primo chierico nominato fu Giuseppe Villa di Robbiate, che, nella giornata di S. Martino del 1766, iniziò a
celebrare la messa quotidiana e ad istruire 12 fanciulli.
Dal 1796 l'Italia si trovò alle prese con gli eserciti della Francia rivoluzionaria, che si scontrarono con gli
austro-russi. Seguirono gli anni delle soppressioni degli ordini religiosi e delle confische, che interessarono
anche il vicino convento di Sabbioncello.
Nel frattempo venne costruita una nuova e più ampia chiesa parrocchiale a Pagnano, mentre venne requisita
dal Demanio la vecchia parrocchiale di Vizzago, per consentire di mantenere aperta al pubblico la chiesa
del convento.
La chiesina di S.Giuseppe a Cicognola
Nella prima metà dell'800, Cesare Gallavresi aprì una grande filanda a Cicognola e la località assunse via
via importanza, anche grazie alla costruzione del nuovo tratto da Carsaniga (Merate) a Lecco della strada
militare Milano-Vienna. Da questa importante strada, su cui si affaccia la chiesina di S. Giuseppe, ogni
domenica mattina transitava il velocifero per Inspruck..
Cicognolo divenne un centro molto vitale e per un breve periodo fu sede del comune di Sabbioncello.
Poi iniziò la crisi e con l'avvento dell'industria, la filanda chiuse l'atività.
La famiglia Gallavresi, che nel frattempo aveva acquistato i terreni della parrocchia, compreso l'antico
oratorio di S. Giuseppe, si trasferì a Milano.
Iniziò quindi la proggresiva decadenza dell'area ed anche la chiesetta di S. Giuseppe, chiusa al pubblico,
rimase in stato di abbandono e pian piano iniziò il suo degrado.
La secolare festa di S. Giuseppe venne dimenticata.
Dopo anni di incuria, gli abitanti della frazione, preoccupati per la sorte della loro chiesina, con l'aiuto del
parroco Don E. Mellera, decisero di intervenire presso i propietari, per acquisire la proprietà dell'immobile e
salvarne le sorti. L'atto di donazione alla parrocchia S. Giorgio M. di Pagnano venne perfezionato nel 1977.
Nel frattempo venne cosituito un Comitato e iniziarono i restauri, finanziati dai proventi ricavati dalla festa di
S. Giuseppe, ripristinata grazie alla collaborazione degli abitanti della frazione.
@ Storia e arte
© www.camminabrianza.com 2010
pag. 2
Chiesa di S. Giuseppe, Cicognola
Ogni anno, i componenti del Comitato S. Giuseppe, con l'aiuto dei giovani che si aggragano nell'iniziativa,
aprono le porte della vicina Villa Perego, offrendo a tutti la possibilità di trascorre i primi giorni di
primavera nel clima festoso del vasto parco secolare che sovrasta l'abitato di Cicognola.
Negli ultimi anni, con il contributo della Fondazione della Provincia di Lecco, sono stati eseguiti i restauri del
dipinto di scuola lombarda, raffigurante la morte di S. Giuseppe, collocato sopra l'altare, oltre agli elementi
lapidei di facciata della chiesina.
La trentennale attività del Comitato S. Giuseppe ha permesso di salvare e conservare l'edificio simbolo di
Cicognola, luogo di devozione di tante generazioni.
(1) Tratto da: G.Virgilio, A.Borghi. “Arte e Territorio, Restituzioni 2001-2005”. Fondazione della Provincia di
Lecco. Cattaneo 2010
@ Storia e arte
© www.camminabrianza.com 2010
pag. 3