Bilancio 2015 - Tasca d`Almerita

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Bilancio 2015 - Tasca d`Almerita
SOStain
Sustainable
Development Report
Tasca d’Almerita 2015
Questo documento di SOStain è stato realizzato grazie al contributo
dei membri del progetto SOStain (www.sostain.it). Il contenuto presentato riflette esclusivamente l’opinione di SOStain.
Prof. Ettore Capri
Lucrezia Lamastra, Phd
Direttore del centro di ricerca OPERA
SOStain Coordinator
Università Cattolica del Sacro Cuore
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via E. Parmense 84
Via E. Parmense 84
29100 Piacenza
29100 Piacenza Italy
Italy
Ph. +39 0523 599 219
Ph. +39 0523 599 218
[email protected]
[email protected]
Comitato Scientifico SOStain:
Ettore Capri (presidente), Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza.
Lucio Brancadoro, Università degli Studi di Milano.
Enrico Ciciotti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza.
Paolo Inglese, Università degli Studi di Palermo.
Patrizia Pozzi, Milano Green Point, Milano.
Andrea Di Guardo, Informatica Ambientale, Milano.
Rilevazione ed elaborazione dati:
Gaetano Maccarrone, Tasca d’Almerita, Sicilia.
Coordinamento segreteria organizzativa e redazione testi:
Vanessa Dioguardi, Tasca d'Almerita, Sicilia.
www.operaresearch.eu
www.sostain.it
www.tascadalmerita.it
SOStain è un programma di sostenibilità volontario e proattivo, sviluppato a partire dal 2010, che intende essere un contenitore delle
iniziative di sostenibilità da promuovere e proporre alle aziende associate. Esse, attraverso un meccanismo di consultazione e confronto, sono portate a ridurre i propri impatti sull’insieme delle risorse
impiegate nel tempo. Si contraddistingue dagli altri programmi, oltre che per la proattività delle aziende aderenti, per la trasparenza
nella comunicazione, la multidisciplinarietà dei temi trattati, l’approccio scientifico e metodologico coerente, consistente ed innovativo.
OPERA - centro di ricerca per la sostenibilità in agricoltura - è un
giovane centro di ricerca dell’università Cattolica del Sacro Cuore
e rappresenta a livello europeo un innovativo think tank. Il contributo principale di OPERA è quello di utilizzare l’esistente ricerca
scientifica e tecnica per metterla al servizio degli attori della catena
alimentare realizzando interfacce operative tra il mondo scientifico
e i decisori politici. Inoltre OPERA contribuisce all’implementazione e alla diffusione di pratiche di sostenibilità in agricoltura e lungo
l’intera filiera dell’agroalimentare operando dal campo al consumatore. La sua attività di ricerca è svolta a Bruxelles per quanto riguarda le attività di coinvolgimento degli stakeholder e le attività di
diffusione presso le istituzioni europee, mentre a Piacenza vengono
svolti i progetti di carattere nazionale ed internazionale.
SOMMARIO
1
Il progetto SOStain
1.2 La base di SOStain
2
3
9
Tasca d’Almerita e la Sicilia
10
2.1 L’azienda in numeri
11
Tasca d’Almerita 2015
€
4
6
13
3.1-Risorsa Acqua 17
3.2 Risorsa Suolo
21
3.3 Risorse Tecnologiche
23
3.4 Risorsa Colturale
27
3.5 Risorsa Aria 29
3.6 Risorse Energetiche
32
3.7 Risorse Naturali
33
3.8 Risorse Territoriali
36
3.9 Risorse Umane 41
3.10 Risorse Economiche
44
Il modello di sviluppo sostenibile 2016
46
SOStain - Sustainable Development Report
PREFAZIONE
SOStain è uno strumento per raggiungere obiettivi di sostenibilità crescenti
ed il report annuale è un modo per raccontare questo lungo viaggio. Quello del 2015 è il sesto SOStain Development Report per Tasca d’Almerita, il
quinto per Planeta e il primo per le Cantine Settesoli e l’Azienda Agricola
Terre di Noto. Come i precedenti, anche il report del 2015, è ispirato dall’impegno alla crescita ed alla trasparenza. Credo, infatti, che la trasparenza sia,
oltre che un valore essenziale, il modo più semplice, pratico e credibile per
raccontare il percorso verso la sostenibilità intrapreso. Un percorso lungo,
inarrestabile, fatto di piccoli grandi passi e basato sulla valorizzazione non
solo delle caratteristiche intrinseche del vino contenuto nella bottiglia, ma
soprattutto di tutto quello che vi resta, troppo spesso, fuori. Tutela ambientale, cura e protezione del paesaggio, qualità della vita dei viticoltori e dei
Lucrezia Lamastra
lavoratori in genere, creazione e condivisione di valore con il territorio e con
Università Cattolica
la comunità che lo abita, conservazione di tradizioni culturali: sono questi
del Sacro Cuore
gli ingredienti di SOStain che rendono il vino un mezzo per promuovere lo
SOStain Coordinator
sviluppo e la valorizzazione dell’azienda e del suo territorio nel tempo.
Possiamo dirlo: il progetto SOStain è diventato una bussola non solo per la
nostra azienda ma, per certi versi, anche per le nostre vite. Da più di vent’anni si parla di sostenibilità e tante pratiche agronomiche virtuose vengono
attuate e comunicate. Esiste un’ampia letteratura in merito, ma nulla mi ha
mai convinto quanto l’intraprendere questo progetto. SOStain è un percorso
volontario e proattivo, nel quale viene misurato l’impatto che ogni azione
compiuta provoca non solo nei confronti dell’ambiente, ma a 360 gradi in
tutto il raggio di azione. SOStain è infinito: una tensione continua al miglioramento. È un modello dinamico, non statico, esattamente come la natura
e i suoi cicli. Il principio su cui si basa e fonda è il Life Cycle Assessment,
che valuta tutte le interazioni che il prodotto ha con l’ambiente circostante, nel corso del suo intero ciclo di vita. Grazie a SOStain, ci confrontiamo
con le migliori competenze scientifiche mondiali dedicate allo sviluppo di
temi sostenibili. Un misto tra consultazione e confronto proattivo. In sei
anni di duro lavoro abbiamo imparato tantissimo, ma abbiamo la gradevole
sensazione di avere ancora ampi spazi di crescita. Per questo è affascinante.
Adesso il progetto è orientato verso una maggiore diffusione delle esperienAlberto
Tasca d’Almerita
ze maturate e sono certo che ciò porterà benessere e competenze condivise e
accessibili a tutti. Il nostro pianeta ha bisogno di essere protetto e custodito
non solo per quanto ci ha dato fino ad oggi, ma soprattutto a causa della
vertiginosa crescita della popolazione mondiale. È necessario, quindi, abitarlo con rispetto e consapevolezza affinché, anche in futuro, possano essere
soddisfatte le esigenze vitali di tutti. SOStain studia e ci insegna come fare.
5
SOStain - Sustainable Development Report
1.
IL PROGETTO
SOSTAIN
SOStain è il primo programma di sostenibilità per la vitivinicoltura
italiana, volontario e proattivo, sviluppato come contenitore delle
iniziative di sostenibilità da promuovere e proporre alle aziende associate. Esse, attraverso un meccanismo di consultazione e confronto, sono portate a ridurre i propri impatti sull’insieme delle risorse
impiegate nel corso del tempo.
Il progetto nasce quando, nel 2010, Tasca d’Almerita decide di coinvolgere accreditati centri di ricerca scientifica italiani (il centro di
ricerca OPERA dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’Università di Milano, e diverse altre eccellenze scientifiche e tecniche) per
sviluppare un progetto di sviluppo sostenibile in agricoltura. Nello
stesso anno il programma è riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.
Nel corso del 2011, SOStain ha coinvolto anche l’azienda Planeta e
per questo, oggi, si apre alle altre aziende del territorio. In particolare nel corso del 2013 anche l’azienda Terre di Noto ha aderito al
progetto, mentre nel 2014 sono entrate a far parte di SOStain anche
le aziende delle Cantine Settesoli.
Obiettivi di SOStain
L’obiettivo finale è quello di far coincidere SOStain con un marchio
dello sviluppo sostenibile per la vitivinicoltura siciliana, creando
una ampia base di partecipazione e di condivisione tra i soggetti
coinvolti.
A tale scopo SOStain si prefigge di:
•
Sviluppare un sistema di indicatori che consentano la valutazione delle performance ambientali, economiche e sociali
proprie dei modelli di sviluppo sostenibile.
•
Definire e promuovere le linee guida per la produzione vitivinicola sostenibile.
•
Promuovere, attraverso le aziende associate, pratiche improntate ad un miglioramento continuo dei livelli di sostenibilità. Tale obiettivo sarà raggiunto grazie alla riduzione
dell’impatto ambientale ottenibile tramite una gestione
agronomica consapevole e attenta alle esigenze del territorio, e la creazione e la condivisione di valore sul territorio.
•
Diminuire, con un effetto a cascata, l’impatto ambientale
dei fornitori di beni e servizi coinvolti lungo la catena di
6
SOStain - Sustainable Development Report
produzione.
•
Implementare un programma di formazione continua attraverso cui trasferire ai tecnici delle aziende strumenti
sempre aggiornati per il miglioramento del livello di sostenibilità, promuovendo la formazione e la crescita professionale ed umana di tutti gli operatori e i lavoratori coinvolti
in azienda.
•
Valorizzare e tutelare le risorse naturali, sociali e culturali,
contribuendo al mantenimento di tradizione e cultura, fattori che costituiscono un patrimonio di valori imprescindibilmente connesso al territorio siciliano e alla sua storia
vitivinicola.
Le opportunità di
SOStain può rappresentare un importante strumento per lo svilup-
SOStain
po locale e per la valorizzazione della realtà vitivinicola siciliana,
conferendo visibilità alle aziende aderenti, soprattutto se si considera che i valori di sostenibilità associati a un prodotto costituiscono ormai importanti driver di competitività, soprattutto nei mercati esteri.
Inoltre un programma di sostenibilità integrato, quale SOStain, intende creare ricadute positive per la realtà aziendale stessa operando per lo sviluppo di una strategia rivolta alle proprie maestranze e
alla loro crescita professionale ed umana. Salute, sicurezza, formazione, e condivisione di saperi, esperienze e conoscenza sono nel
programma SOStain le condizioni alla base del rapporto tra l’azienda ed i suoi dipendenti.
Il programma SOStain è stato sviluppato per permettere alle aziende partner di poter certificare il proprio percorso in analogia ad
altri programmi nazionali ed internazionali dedicati al settore
vitivinicolo. La certificazione, oggi in corso, garantirà infatti alle
aziende un riconoscimento del proprio sforzo nella direzione della
sostenibilità.
7
SOStain - Sustainable Development Report
Elementi di SOStain
Gli elementi che caratterizzano il progetto SOStain sono:
Le linee guida SOStain specifiche per ognuno degli ambiti di interesse di
SOStain. In esse vengono individuate in modo sintetico le principali tematiche su cui si basa la gestione sostenibile dell’azienda e, per ognuna di queste,
vengono raccolte una serie di possibili pratiche adottabili per incrementare
il livello di sostenibilità aziendale. Attualmente vi sono dieci risorse:
Acqua
Suolo
Aria
Tecnologiche
Colturali
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
€
Economiche
Indicatori di sostenibilità sono gli strumenti fondamentali attraverso cui è
possibile misurare le performance ambientali, sociali ed economiche delle
aziende vitivinicole. Essi garantiscono rigore scientifico, oggettività, accuratezza, coerenza, trasparenza al programma di sostenibilità SOStain. Gli indicatori impiegati sono di tipo qualitativo e quantitativo, e sono caratterizzati dall’essere facilmente reperibili, accessibili, riproducibili ed affidabili.
Rappresentano gli strumenti attraverso cui un soggetto terzo può verificare
il rispetto dei requisiti minimi di sostenibilità da parte delle aziende e il
miglioramento progressivo.
L’applicazione degli indicatori sarà, a partire dal 2016, validata ogni due
anni da un organismo di certificazione e il marchio SOStain rilasciato darà
conto della performance dell’azienda in tema di sostenibilità.
Il disciplinare di certificazione, documento in cui sono indicati i requisiti
minimi che ogni azienda deve rispettare per far parte di SOStain.
Per ogni risorsa SOStain sono riportati gli indicatori attraverso cui misurare
il livello di sostenibilità aziendale.
Il regolamento per la concessione e l’utilizzo del marchio SOStain, che riporta l’insieme dei controlli ai quali le aziende devono essere sottoposte affinché possano utilizzare il marchio SOStain nei documenti e sui prodotti.
La rendicontazione annuale attraverso bilanci di sostenibilità pubblicati annualmente che riportano le performance dell’azienda rispetto agli obiettivi
fissati ed in cui si delineano strategie ed obiettivi per il futuro. I bilanci sono
disponibili sul sito di SOStain da cui è possibile scaricarli (www.sostain.it).
Le schede di autovalutazione sono l’elemento essenziale per garantire il miglioramento delle aziende nel tempo. Per ogni capitolo individuato nelle
Linee Guida vi è la relativa check-list nella quale vengono individuati gli
aspetti critici e presentate una serie di opzioni di scelta corrispondenti a
diversi livelli di sostenibilità. La compilazione permette di ottenere una autovalutazione del livello di sostenibilità per singolo criterio e complessivo.
8
SOStain - Sustainable Development Report
1.2
La base
di SOStain
Multifunzionalità dell’agricoltura
SOStain intende valorizzare la produzione di servizi ambientali, economici, e socio-culturali diversi dalla produzione esclusiva di prodotti agricoli e vuole basare su questi elementi il percorso di crescita nel tempo dell’attività aziendale.
Territorio
La vitivinicoltura è per propria natura correlata al territorio,
per questo il programma SOStain ha come punti di riferimento
il presidio del territorio, la cura degli equilibri naturali, la tutela del paesaggio e la piena assunzione di un ruolo sociale nella
comunità locale.
Miglioramento continuo
Il programma SOStain si basa sull’assunzione che la sostenibilità non sia una destinazione ma una direzione attraverso cui
raggiungere obiettivi di sostenibilità crescenti nel tempo.
Consapevolezza e senso di responsabilità
Nel programma SOStain risulta cruciale avere una strategia per
la gestione delle risorse. Il programma, infatti, porta a fare scelte “ragionate” attraverso un meccanismo di condivisione e confronto tra le aziende ed i loro interlocutori.
Trasparenza
Le decisioni dei consumatori influenzano l’agricoltura ed il suo
futuro, per questo è necessario trasmettere loro i valori con i
quali si lavora e permettergli di valutare consapevolmente le
conseguenze delle proprie scelte e dei propri consumi.
Questi elementi
sono i capisaldi
della gestione di
ognuna delle 10
Misurazione dei risultati
Misurare l’impatto della propria attività sulle risorse impiegate
è fondamentale non solo per poter delineare nuove strategie
risorse affrontate
di gestione, ma anche per poter valutare, quantitativamente,
nel programma
i risultati ottenuti nel raggiungere gli obiettivi di sostenibilità
SOStain.
fissati.
9
SOStain - Sustainable Development Report
2.
TASCA
D’ALMERITA
E LA SICILIA.
Tasca d’Almerita è la storia di un’impresa familiare, proiettata nel
futuro, interprete di quello stretto connubio tra qualità e identità
che ha portato la Sicilia ad essere riconosciuta una delle regioni
vitivinicole più affascinanti e variegate del mondo. La sede dell’azienda, Regaleali, tenuta di 500 ettari nel cuore della Sicilia, è di
proprietà della famiglia dal 1830. Fu da qui che negli anni ’70 il Conte Lucio Tasca d’Almerita dimostrò per primo che la Sicilia poteva
produrre vini di livello internazionale in grado di competere “alla
cieca” con le migliori annate provenienti dall’Europa e dal Nuovo
Mondo. Oggi i figli di Lucio, Giuseppe e Alberto Tasca d’Almerita,
proseguono nel solco dell’esperienza paterna conservando lo spirito per la ricerca della qualità e la passione per l’innovazione. A
partire dal 2001 hanno guidato l’espansione organica dell’azienda,
dal suo storico centro di Regaleali. Oggi infatti Tasca d’Almerita è
composta da 5 tenute che rappresentano il profilo complesso della
Sicilia, terreni e condizioni diverse, dai suoli vulcanici all’argilla,
dal mare alle montagne con clima continentale.
Un patrimonio varietale di oltre 40 varietà autoctone: Tenuta Tascante alle pendici dell’Etna, Tenuta Capofaro sull’isola di Salina,
Tenuta Whitaker a Mozia e Tenuta Sallier de La Tour nella DOC
Monreale.
Tasca d’Almerita è un racconto di storie. Questa volta lasceremo
parlare i numeri che li rappresentano.
[VISIONE]
Imparare dai
territori per
condividerne
l’esperienza
10
SOStain - Sustainable Development Report
2.1
L’azienda
in numeri
2015
1830
52
220
38
110
1
651
7395
[VALORI] pas-
Data di
fondazione
Piante
di capperi
Dipendenti (155 lavoratori stagionali, 65 a
tempo indeterminato)
Donne (di cui 17 assunte a tempo indeterminato)
Terrazze a vigneto
sull’ Etna
Infortunio
nel 2015
Ettari di cui
420,6 vitati
Visitatori
complessivi
nel 2015
5
Tenute
1.
768.
000
Viti
8
Laghi (5,25 ha
di fiumi e laghi
complessivamente)
5
Progetti per
lo sviluppo
sostenibile
21
Ettari
di bosco
413.
133,6
3.
386.
899
kWh da
fotovoltaico del
2015
Numero
di bottiglie
vendute nel 2015
4044
Olivi
sione, tradizione,
rispetto, ricerca,
innovazione, condivisione,
24
Varietà di vite di
cui 18 autoctone
95
60
Ettari di zone
naturali (incolti)
19
Pecore
fiducia, trasparenza
11
Ettari di superfici
a pascolo
SOStain - Sustainable Development Report
12
SOStain - Sustainable Development Report
3.
TASCA
D’ALMERITA
2015
I risultati ottenuti dall’analisi dell’azienda Tasca d’Almerita, nel corso del 2015, sono ripartiti in funzione dell’attuale contenuto delle
Linee Guida SOStain che hanno come obiettivo la gestione delle risorse:
Acqua
Suolo
Aria
Tecnologiche
Colturali
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
€
Economiche
2010
2011
Il 2010 ha rappresentato per Tasca d’Almerita il punto di partenza:
il sistema di valutazione SOStain aveva stabilito un livello di sostenibilità complessiva intorno al 60%, ad indicare che l’azienda già raggiungeva una soglia di sufficienza. Nel 2011 l’azienda ha soddisfatto
2012
più del 70% degli obiettivi di sostenibilità proposti proseguendo il
suo percorso di crescita nel 2012, nel 2013 e nel 2014. I risultati del
2015 dimostrano che l’azienda ha soddisfatto il 90% degli obiettivi di
sostenibilità complessivamente proposti.
2013
2014
2015
Il numero di petali colorati corrisponde al livello
di sostenibilità raggiunto
dall'azienda
13
SOStain - Sustainable Development Report
SOStain: tappe passate e destinazioni future
impegno verso il
miglioramento continuo
attività realizzata
Acqua
Suolo
Tecnologiche
Colturali
Aria
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
Economiche
€
2010
2011
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
Riduzione consumi attraverso l’efficienza
energetica
Promozione
del turismo
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità
Riduzione
inquinamento
diffuso dei
corpi idrici
Produzione
da impianto
fotovoltaico
Comunicazione sulla
sostenibilità
Diversificazione aziendale
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
155,356 Kwh
4 ettari di olivi
da fotovoltaico in più
prodotti e
autoconsumati
nel secondo
tremestre del
2011 (8% del
totale dei
consumi)
Promozione
del turismo
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità
Riduzione consumi attraverso l’efficienza
energetica
Comunicazione sulla
sostenibilità
90 mila
bottiglie più
leggere
Risparmio
energetico, rispetto al 2011,
pari al 28%
L’attività
agrituristica
di Regaleali
ha aperto i
battenti (1724
ospiti)
Riduzione
inquinamento
diffuso dei
corpi idrici
Sperimentazione Operation
Pollinator
avviata con
successo
258,722 kWh
da fotovoltaico
prodotti e
autoconsumati
nel 2012 (20%
del totale dei
consumi)
Comunicazione sulla
sostenibilità
Conclusione
dei calcoli
relativi all’impronta idrica
di Cabernet
Sauvignon e
Chardonnay
Conclusione
Riduzione del
dei calcoli rela- consumo di
tivi all’impron- GPL
ta carbonica
di Cabernet
Sauvignon e
Chardonnay
Riduzione
inquinamento
diffuso dei
corpi idrici
Stop al diserbo
chimico
Valutazione
impronta
idrica
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
2012
Riduzione del
peso delle
bottiglie
Valutazione
dell’impronta
carbonica
Nessun
diserbante chimico è stato
utilizzato per
la gestione dei
vigneti, dei
bordi di campo e di tutte le
zone verdi
dell’azienda
14
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità
SOStain - Sustainable Development Report
Acqua
Suolo
Tecnologiche
Colturali
Aria
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
Economiche
€
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
Certificazione
della taratura
delle macchine irroratrici
Altre 35 mila
bottiglie più
leggere
Incremento
della sostanza
organica con
l’introduzione
della pratica
del sovescio di
leguminose in
tutti i vigneti
aziendali
Risparmio
e valori di
consumo
totali invariati
rispetto al
2012. Maggiore
produzione riduce il consumo energetico
della bottiglia
per il 20%
Nel 2014 si
semineranno
grani antichi
siciliani
ampliando le
superfici
Incontro
dicembre 2013
nell’ambito del
progetto nazionale TOPPS
Prowadis
Nel 2013
prodotti e autoconsumati:
-255,261 kWh
dall’impianto
della cantina
(20% del totale
dei consumi
di Regaleali);
- 49,877 kWh
dall’impianto
del magazzino e uffici di
Palermo
Creazione di
un campo di
conservazione
del germoplasma viticolo
1951 ospiti
dell’agriturismo Regaleali
Installazione
di un impianto integrato
solare termico
GPL (riduzione
prevista: 15%
dei consumi
corrispondenti
a 6,2 t di CO2
2013
Riduzione
inquinamento
diffuso dei corpi idrici con
istituzione di
fasce tampone
con specie
locali.
Sostituzione
di due gruppi
frigoriferi
(350.000
frigorie) e unificazione dei
due settori per
alimentarli
con un unico
frigorifero di
nuova generazione (refrigerante R407C)
di maggiore
efficienza
energetica
Nuovi percorsi
e attività
turistica
Per tutelare la
biodiversità
nuove fasce
tampone per
oltre 200 metri
2 incontri
a giugno
2013 per la
diffusione di
SOStain alle
altre aziende
siciliane
Coinvolte tre
aziende a partecipare a SOStain in modo
volontario e
proattivo
Ampliamento
gamma Natura
in Tasca, nuovi
produttori
siciliani
coinvolti nel
progetto
15
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità
Sulle retroetichette di
alcuni vini
saranno
applicate le
etichette VIVA
- Sustainable
Wine
SOStain - Sustainable Development Report
Acqua
Suolo
Tecnologiche
Colturali
Aria
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
Economiche
€
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
Ripetizione
del sovescio in
tutti i vigneti
aziendali
Altre 40 mila
bottiglie più
leggere
La taratura
eseguita nel
2013 ha validità quinquiennale
2014
Risparmio e
Seminati
valori di congrani antichi
sumo invariati siciliani
rispetto al 2013
2163 ospiti
nell’agriturismo Regaleali.
Nel 2014
prodotti :
-266.039 kWh
dall’impianto
di Regaleali
(93% autoconsumati)
- 152,917kWh
dall’impianto
di Palermo
(40% autoconsumati)
Impegno a
mantenere il
campo di conservazione del
germoplasma
viticolo
4618 ospiti
nel Resort di
Capofaro
Sostituzione
di un ulteriore
gruppo frigorifero a maggiore efficienza
energetica
Costiuite 2000
mq di fasca
tampone con
flora autoctona
Comunicazione sulla
sostenibilità
2015
Ripetizione
del sovescio in
tutti i vigneti
aziendali
La taratura
eseguita nel
2013 ha validità quinquennale.
Entrato a far
parte della
gestione ordinaria
dell’azienda
l’utilizzo di
concimi organici.
Altre 15.000
bottiglie più
leggere
Risparmio di
GPL, rispetto
al 2014, del
12%, grazie
all’introduzione dell’impianto solare
termico.
Prodotte farine e paste dai
grani antichi
seminati.
Nel 2015
prodotti:
-265.656,8 kWh
dall’impianto
fotovoltaico
di Regaleali. 137.476,8 kWh
dall’impianto
fotovoltaico di
Palermo.
Tre nuovi
Introdotta a
Regaleali l’Apis percorsi di
trekking creati
Nera Sicula.
nell’agriturismo di Regaleali.
Previste nuove
introduzioni
nel 2016
2200 ospiti
nell’agriturismo di
Regaleali.
5195 ospiti nel
Resort di Capofaro.
Protezione
del paesaggio
attraverso
l’iniziativa
#ioamolamiaspiaggia
16
Etichetta VIVA
- Sustainable
Wine per
Cabernet
Sauvignon
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità.
L’impianto
solare
termico
installato
nella struttura
agrituristica
di Regaleali ha
permesso
all’azienda
un risparmio
economico,
dovuto alla
riduzione dei
consumi
di GPL, pari
al 30%
Ampliamento
gamma Natura
in Tasca
Inizio attività
impianto solare termico per
la riduzione
del consumo
di GPL
Riduzione
inquinamento
puntiforme
attraverso
impianto di
decontaminazione
Formazione
del personale
sul tema della
sostenibilità
Le vendite nei
mercati sia
Italia
che all’estero
hanno continuato a segnare un percorso
di crescita.
SOStain - Sustainable Development Report
3.1
Risorsa Acqua
L’acqua è una risorsa rinnovabile che va gestita con spirito critico
e con coscienza, risultando cruciale in tutte le produzioni agricole.
Nel territorio siciliano la scarsità di acqua ed il clima caldo-arido
rendono l’irrigazione non una tecnica da lasciare all’improvvisazione ed al caso, ma da gestire con mezzi appropriati volti a limitare i
consumi e ad ottenere produzioni di migliore qualità.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione della risorsa acqua
Tecnologia e conoscenza Un sistema di irrigazione localizzata, che apporta acqua ai vigneti solo se e dove necessario, garantisce la massima
efficienza della pratica irrigua dentro le tenute dell’azienda Tasca d’Almerita. Al fine di monitorare e tenere costantemente sotto controllo
Punteggio di
sostenibilità: 9
la risorsa acqua, tutti i volumi apportati sono registrati e, ogni anno,
l’impianto di irrigazione viene sottoposto a manutenzione per evitare
gli sprechi. L’annata ha potuto beneficiare di buone piogge estive permettendo di ridurre fortemente i consumi di acqua per l’irrigazione. É
stata irrigata solo il 28% della superficie complessiva (40% nel 2014) con
volumi che mediamente si sono attestati su 7.6 mm/ha (contro i 21 mm/
ha del 2014).
Monitoraggio Il monitoraggio costante della qualità dell’acqua permette
di non arrecare alcun danno al sistema di irrigazione e di non alterare
la fertilità fisico-chimica e agronomica del suolo. Opportuni sistemi di
filtrazione consentono di trattare l’eventuale presenza di solidi sospesi.
In campo Per disciogliere i principi attivi da applicare in campo si utilizzano volumi medio-bassi di acqua (400 L/ha).
In cantina Nel 2015 i consumi idrici per litro di vino lavorato si attestano a 1,17 L di acqua, facendo registrare una netta riduzione rispetto
al 2014 (1,24 L) e restando ben al di sotto della media mondiale (3,68 L
acqua/L vino)*, evidenziando una elevatissima efficienza nel controllo
degli sprechi.
Misurare per migliorare Nel 2011 è stata calcolata la Water Footprint
per il Cabernet Sauvignon e per lo Chardonnay della Tenuta Regaleali.
Per il Cabernet Sauvignon l’impronta idrica complessiva è di 935,8 L di
acqua per bottiglia di vino prodotta (0,75 L), mentre per lo Chardonnay
è di 345 L di acqua. La maggior parte dell’acqua utilizzata è verde (85%),
cioè acqua piovana impiegata dalla vite per evapotraspirare, mentre
l’acqua blu, che è l’acqua dolce sottratta ad un bacino idrico che non
viene reimmesso nello stesso da cui è stata prelevata, oppure vi ritorna
ma in tempi diversi, viene utilizzata in quantità irrisorie.
17
SOStain - Sustainable Development Report
Rispetto per l’ambiente La contaminazione dei corpi idrici che deriva
da agrofarmaci è scarsamente probabile nei vigneti gestiti dall’azienda
Tasca d’Almerita, anche grazie alla distanza che separa i vigneti dai corpi idrici, alla presenza di fasce tampone di almeno 5 metri tra il vigneto
ed il corpo idrico e al trattamento dell’ultimo filare solo verso l’interno.
Le fasce tampone.
Certificazioni ambientali La taratura e la manutenzione delle macchine irroratrici sono state certificate nel 2013, garantendo le misure preventive e di difesa adottate dall’azienda contro l’inquinamento dei corpi idrici. Il controllo funzionale certificato assolve anche agli obblighi
del Piano Agricolo Nazionale e andrà ripetuto nel 2018. In ogni caso,
ogni anno, prima della campagna di trattamenti, le macchine vengono
controllate in azienda e sottoposte a manutenzione.
Approvvigionamento risorse idriche Nella tenuta Regaleali le fonti idriche d’approvvigionamento sono gestite in modo da ottimizzare il consumo e la qualità dell’acqua utilizzata per le attività aziendali.
L’acqua è preziosa.
* Il dato medio mondiale è tratto da Beverage Industry Environmental
Roundtable, Beverage Industry Continues to Drive Improvement in Water and Energy Use, Trends and Observations, 2013.
•Le fasce tampone•
Le Fasce Tampone (FT) sono fasce di vegetazione erbacea, arborea ed arbustiva che vengono poste lungo i corsi d’acqua del reticolo idrografico minore,
ma anche intorno a zone ad alto contenuto naturalistico da proteggere, e
sono in grado di agire come “filtri” per la riduzione di inquinanti che le
attraversano, grazie a diversi processi:
•
assimilazione, trasformazione e immagazzinamento dei nutrienti
presenti nel terreno;
•
ritenzione del sedimento e degli inquinanti ad esso adsorbiti;
•
azione di sostegno all’attività metabolica dei microrganismi presenti
nel suolo.
In generale le FT sono in grado di svolgere la loro azione protettiva sulla biodiversità agendo come filtro su diverse tipologie di inquinanti quali azoto,
fosforo, trasporto solido e agrofarmaci.
Di seguito vengono elencati alcuni esempi di fasce tampone.
Le strisce erbose sono aree erbacee utilizzate per intrappolare sedimenti
e inquinanti dai campi adiacenti prima che possano raggiungere corsi
d’acqua o zone sensibili.
Le siepi divisorie sono strisce di piante arbustive utilizzate per indicare i
confini di proprietà o come recinzione per il bestiame. Svolgono un ruolo
importante anche perché sono in grado di filtrare sedimenti e inquinanti
18
SOStain - Sustainable Development Report
dai campi e di impedire la diffusione degli agrofarmaci, in particolare in
fase di spandimento su colture alte.
I vantaggi derivanti dalla presenza delle fasce tampone possono essere riassunti nei seguenti punti:
•
riduzione dell’erosione idrica ed eolica e conseguente riduzione del
volume di sedimenti e nutrienti trasportati dal dilavamento ai corpi
idrici, alle strade o ad altre aree;
•
riduzione della velocità del vento (frangivento, in particolare) e intercettazione degli inquinanti;
•
miglioramento del paesaggio, riduzione dell’omologazione e diversificazione dell’uso dei suoli;
•
costituzione di habitat seminaturali, ospitando molte specie floristiche e faunistiche e costituendo “corridoi ecologici”;
•
funzione ricreativa.
•L’acqua è preziosa•
Al fine di preservare la qualità e la quantità della risorsa idrica utilizzata,
nella tenuta Regaleali è presente un impianto di depurazione che raccoglie
i reflui provenienti dalla cantina e dall’agriturismo. In particolare, le fonti
di approvvigionamento utilizzate sono: tre sorgenti di acque potabili per la
cantina e l’acquedotto comunale per l’agriturismo. Le acque trattate dall’impianto di depurazione confluiscono, insieme alle acque piovane e di sgrondo dei terreni, nel torrente Regaleali. Dal torrente le acque passano da un
bacino di raccolta (pre-lago) che permette la decantazione dei sedimenti per
poi alimentare un grande lago le cui acque vengono utilizzate per l’irrigazione dei vigneti.
19
SOStain - Sustainable Development Report
TENUTA
REGALEALI
TRE SORGENTI
ACQUEDOTTO
COMUNALE
CANTINA
AGRITURISMO
reflui di
produzione
IMPIANTO DI
DEPURAZIONE
VIGNETI
TORRENTE
REGALEALI
irrigazione
PRE-LAGO
LAGO
20
SOStain - Sustainable Development Report
3.2
Risorsa suolo
Il suolo è il fondamento della viticoltura. La sua composizione fisica
e chimica influisce sull’apporto di acqua e minerali alla pianta e
sullo sviluppo dell’apparato radicale. Un terzo della vite, infatti, è
rappresentato dalle sue radici che forniscono alla pianta - con esclusione della luce - tutto ciò di cui necessita: acqua, nutrienti ed aria.
Perché questi tre elementi arrivino alla pianta in quantità sufficiente, è necessario che il suolo sia dotato di una buona fertilità, di una
buona struttura, di un sufficiente contenuto di sostanza organica.
Tutti questi elementi sono presi in considerazione nel programma
SOStain che favorisce una gestione del suolo, della fertilizzazione,
delle lavorazioni, della sostanza organica adeguata a garantirne la
qualità anche nel lungo periodo.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione del suolo
L’inerbimento: una scelta sostenibile Al fine di conservare o aumentare la fertilità fisica, chimica e microbiologica del suolo, tutti i vigneti
dell’azienda Tasca d’Almerita sono inerbiti durante l’inverno, con specie annuali o perenni. Ciò permette, tra l’altro, di apportare sostanza
organica al sistema attraverso l’organizzazione della CO2 e dei nutrienti
Punteggio di
presenti nel terreno in un periodo dell’anno in cui il terreno risultereb-
sostenibilità: 8
be privo di vegetazione. 20 ha sono mantenuti inerbiti anche durante
l’estate mentre i restanti lavorati, per evitare condizioni di competizione idrica nei confronti della vite, durante il periodo vegetativo.
La fertilità del suolo Dal 2014, la pratica del sovescio a filari alterni è
entrata nella gestione ordinaria in tutti i vigneti dell’azienda, grazie anche all’autoproduzione del seme con colture apposite di pieno campo.
La coltura del favino da granella da utilizzare nel sovescio è inoltre utile
ai fini della rotazione dei seminativi, che prevede l’alternarsi tra grano
duro e leguminosa. Nell’ultimo anno, inoltre, sono state effettuate ripetute analisi del suolo in tutta l’azienda, per verificarne la fertilità e
confermare il piano di concimazione.
La sostanza organica Per garantire la fertilità del suolo e la sua ricchezza biologica, dal 2015 è entrato a far parte della gestione ordinaria dell’azienda l’utilizzo di concimi organici. Tale pratica consente di
migliorare la struttura fisica del terreno, agendo sulla porosità, oltre a
rappresentare un’importante fonte di elementi nutritivi e a incrementare lo sviluppo di una flora microbica e della micro e meso-fauna, che
favoriscono la crescita vegetale.
21
SOStain - Sustainable Development Report
Misurare per migliorare Nel 2012 è stata effettuata una valutazione di
impatto ambientale derivante dalla gestione agronomica del vigneto (Indicatore vigneto). I risultati, validati da DNV nel corso del 2013,
hanno fatto rientrare l’azienda in classe B, segno di un ridotto impatto
sull’ambiente (E= massimo impatto; A: minimo impatto).
Ogni due anni, vengono comunque effettuate dettagliate analisi chimico-fisiche del terreno per aree omogenee di suolo.
Il sovescio La tecnica del sovescio è praticata a filari alterni in tutti i
vigneti dell’azienda Tasca d’Almerita.
22
SOStain - Sustainable Development Report
3.3
Risorse
tecnologiche
La viticoltura, come tutte le pratiche agricole, è soggetta a diversi tipi di patogeni e parassiti che possono danneggiare il raccolto,
causando effetti capaci di ripercuotersi negativamente sull’azienda
e sulla collettività. Per questa ragione, la gestione delle risorse tecnologiche è molto importante in termini di sostenibilità. In questo
capitolo sono stati inclusi solamente gli agrofarmaci, dispositivi e
le tecniche adottate per la loro applicazione. A questo proposito il
progetto SOStain si traduce nell’adozione di un programma capace
di valorizzare tutti gli aspetti agronomici utili a ridurre il ricorso
agli agrofarmaci e ad orientarsi verso un uso sostenibile degli stessi,
previsto anche a livello normativo in Europa.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione dei trattamenti con agrofarmaci in campo.
Monitoraggio ed applicazioni mirate Monitoraggi settimanali in campo vengono effettuati per decidere se e quando trattare. Inoltre, per il
monitoraggio della Tignola vengono utilizzate le trappole a feromoni e
ci si affida ai modelli previsionali di insorgenza delle patologie fungine.
Punteggio di
sostenibilità: 9
Il monitoraggio dei parassiti e i trattamenti mirati.
Utilizzo di pratiche di lotta biologica A partire dal 2010 nella tenuta
Capofaro (Salina), per combattere la Tignola della vite, si ricorre alla
“confusione sessuale”. Si tratta di una tecnica in grado di evitare l’impiego degli insetticidi disponendo nei vigneti di diffusori di feromoni al
fine di ostacolare i maschi nell’individuazione delle femmine e quindi
impedendone la proliferazione. È prevista, nel 2016, l’estensione di tale
tecnica anche nelle altre tenute.
Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari L’azienda Tasca d’Almerita aumenta la sostenibilità nell’impiego di agrofarmaci grazie al ricorso ai
trattamenti notturni, che offrono vantaggi ambientali, tecnici e sociali.
Si fa ricorso a fitofarmaci di minor impatto sull’ambiente e con una
continua rotazione dei principi attivi per evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza.
Manutenzione e taratura Le irroratrici utilizzate sono state certificate
nel 2013, dopo un controllo funzionale con taratura e calibrazione utile
a garantire efficienza ed uniformità di distribuzione in accordo con la
normativa vigente (Direttiva 2009/128/CE) ed in accordo con il Piano di
Azione Nazionale.
Stop al diserbo chimico In tutte le tenute dell’Azienda non vengono
impiegati diserbanti chimici e l’intera superficie aziendale è mantenuta
inerbita durante l’inverno.
23
SOStain - Sustainable Development Report
•Il monitoraggio dei parassiti e trattamenti mirati•
I parassiti della vite in Sicilia sono principalmente le larve di una piccola
farfalla (Tignola) e la muffa detta mal nero (Oidio).
Altri parassiti o muffe si presentano raramente e solo in annate con condizioni climatiche anomale.
La difesa sostenibile contro i parassiti si basa essenzialmente su tre pilastri:
1) monitoraggio dei parametri climatici,
2) monitoraggio della presenza del parassita,
3) definizione delle soglie di danno, ovvero di una presenza del parassita
tale da rendere assolutamente indispensabile eseguire un trattamento con
prodotti specifici.
Monitoraggio dei parametri climatici
Il ciclo di sviluppo dei parassiti della vite, come di tutti gli organismi naturali, dipende dai parametri climatici, principalmente temperatura ed
umidità, ma importanti sono anche la luminosità, la presenza di vento, la
pioggia ed anche dallo stadio di sviluppo della vite che per questi organismi
rappresenta l’ospite di cui si nutrono.
Da molti anni sono stati sviluppati dei modelli previsionali, che sulla base
delle condizioni climatiche, stabiliscono la probabilità che vi sia lo sviluppo del parassita o meno. Il monitoraggio costante dei parametri climatici è
quindi fondamentale per evitare di effettuare trattamenti inutili, che senza
la presenza del parassita risulterebbero dannosi per l’ambiente e non giustificati dal punto di vista economico e della qualità delle produzioni.
Il monitoraggio dei parametri climatici vien effettuata con capannine agrometeorologiche disposte tra i filari di vite.
Monitoraggio della presenza dei parassita
Sebbene vi sia una stretta relazione tra parametri climatici e sviluppo dei
parassiti, altri fattori non sempre misurabili, possono influire sul ciclo di
sviluppo dei parassiti. Le condizioni climatiche dell’inverno sono ad esempio fondamentali per permettere o impedire una presenza importante dei
parassiti nella primavera successiva. La presenza di antagonisti naturali, dif-
24
SOStain - Sustainable Development Report
ficilmente misurabile, può impedire o ridurre la normale comparsa di un
parassita.
Quindi oltre alle condizioni climatiche è fondamentale monitorare l’effettiva comparsa del parassita. Il monitoraggio della presenza dei parassiti si
effettua generalmente per gli insetti con trappole che attraggono l’insetto
per mezzo di richiami sessuali (ferormoni) o per mezzo di colori (trappole
cromotropiche).
Trappola a ferormoni per la tignola della vite
Trappola cromotropica per la mosca dell’olivo
Attraverso le trappole è possibile verificare l’effettiva presenza del parassita
e la sua proliferazione. E’ quindi possibile stabilire con sicurezza se sia indispensabile eseguire o meno un trattamento.
Per le malattie causate da muffe, il monitoraggio può essere effettuato solo
attraverso l’osservazione diretta dell’ospite. La costante osservazione dei tralci, delle foglie, dei fiori e dei grappoli, per rilevare la presenza di macchie,
decolorazioni, disseccamenti, permette all’occhio esperto del vignaiolo di
stabilire i primi sintomi dell’attacco della muffa. Se le condizioni ambientali
sono favorevoli, lo sviluppo successivo della muffa può portare alla completa
distruzione della produzione e delle parti verdi della pianta.
25
SOStain - Sustainable Development Report
Macchie su foglia di vite causate dalla muffa Peronospora
Definizione delle soglie di danno
La presenza del parassita nel vigneto non sempre giustifica la necessità di
eseguire un trattamento. Spesso i parametri climatici ed in genere condizioni ambientali avverse, oppure la presenza di antagonisti naturali, impediscono al parassita di svilupparsi in modo virulento.
Il parassita se pur presente, arreca danni, ma in forma lieve, o meglio danni
di entità o soglia tale da non giustificare il ricorso a trattamenti specifici.
Qualche foglia o qualche grappolo danneggiati, possono essere sopportati
dalla pianta e risultare sostenibili sia dal punto di vista qualitativo, che dal
punto di vista economico.
Dunque fondamentale è la definizione di soglie di danno al di sotto delle
quali il parassita può essere tollerato e non è conveniente trattare.
Il monitoraggio dei parametri climatici e della presenza del parassita e la
definizione di soglie di danno ci permettono di effettuare una difesa fitosanitaria razionale e sostenibile, limitando il numero di interventi a tre, quattro per ogni annata, con una forte limitazione dell’impatto sull’ambiente e
con un elevatissima sicurezza per il consumatore.
26
SOStain - Sustainable Development Report
3.4
Risorsa colturale
Nell’ambito del programma SOStain, l’attenzione alla risorsa colturale fa sì che vengano presi in considerazione il vigneto e tutte le
attività che ne concorrono alla gestione, a partire dalle scelte effettuate in fase di impianto fino alla consegna dell’uva in cantina. In
una viticoltura sostenibile la gestione della risorsa colturale deve
porre estrema attenzione all’equilibrio tra la fase vegetativa e quella
produttiva. È fondamentale che, nel far ciò, si resti fedeli alla tradizione vitivinicola del territorio, ponendo attenzione al soddisfacimento degli aspetti economici e sociali e rispettando, al tempo
stesso, anche gli aspetti naturalistici e paesaggistici.
Le scelte Tasca D’Almerita per la gestione della risorsa colturale
Vigneti su misura Quando si progetta l’impianto di un vigneto, è fondamentale scegliere la forma di allevamento che si vorrà dare alle piante e
che queste dovranno raggiungere per una corretta e tempestiva entrata in produzione. Nei vigneti Tasca d’Almerita tale forma viene scelta
Punteggio di
sostenibilità: 8
in base alle caratteristiche del terreno (fertilità, disponibilità di acqua
ecc.), dell’ambiente climatico (disponibilità di luce, acqua e temperature durante il periodo vegeto-produttivo), ma anche in funzione della
varietà e della tipologia di vino che si vuole ottenere. Ciò consente di
raggiungere importanti obiettivi di sostenibilità in termini di mantenimento del patrimonio di tradizioni e culture agricole del territorio e di
ottimizzazione delle risorse.
Eco-compatibilità nel vigneto I materiali impiegati nell’attività viticola vengono scelti in funzione delle loro caratteristiche di riciclabilità
ed eco compatibilità. Tutti i vigneti sono realizzati utilizzando pali in
legno o in ferro, e i legacci per la legatura sono in materiale biodegradabile. Nel 2015 dalla legna raccolta dal bosco di castagno della Tenuta
Tascante sono stati ricavati i paletti da utilizzare nei filari delle vigne.
Gestione mirata Continue ispezioni in campo permettono di condurre
i vigneti in funzione della loro reale necessità.
Si cerca inoltre di favorire un sistema di allevamento con una massa
fogliare ben distribuita e diradata per favorire il passaggio dell’aria e
l’intercettazione dei raggi solari, fenomeni che aiutano a ridurre l’umidità sulla pianta e, conseguentemente, lo sviluppo di molte malattie. Vengono a questo proposito effettuate appositamente operazioni di
scacchiatura, cimatura, sfogliatura e diradamento.
La potatura Nel 2015 è stato consolidato il percorso di impostazione
della potatura invernale che è una delle più importanti pratiche di gestione dell’equilibrio vegeto-produttivo delle piante. Tutto è iniziato nel
27
SOStain - Sustainable Development Report
2010, grazie al supporto e alla consulenza dei preparatori d’uva di Simonit e Sirch, che hanno messo a punto delle metodiche di potatura
nel segno del rispetto delle viti. Per meglio ottenere questo obiettivo
tutte le operazioni di potatura sono completamente manuali e non si
fa ricorso alla meccanizzazione. Ciò permette di gestire in maniera più
precisa la differente carica di gemme in funzione del vigore evidenziato
dalle piante.
Misurare per migliorare Nel corso del 2015 si sono standardizzati ed
implementati protocolli di campionamenti e osservazioni nei vigneti di
Regaleali volti ad aumentare il grado di conoscenza da parte dei tecnici
di alcune variabili che possono influenzare qualità e sanità delle uve. In
particolare si sono raccolti dati a campione sulle caratteristiche di disposizione spaziale delle pareti vegetative e si sono raccolti dati sul peso
del legno di potatura. Inoltre si sono meglio codificati i protocolli per la
valutazione visiva e gustativa delle uve nel periodo della maturazione e
della vendemmia.
La viticoltura di precisione Nella tenuta Regaleali, sui vigneti di Nero
d’Avola e Catarratto, viene utilizzata la viticoltura di precisione che
rende possibile un’agricoltura razionale fortemente fondata sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del terroir. Grazie alla partecipazione al
progetto Avigere – Applicazione della viticoltura di precisione ad alcune
aziende siciliane per il risparmio energetico e l’ecocompatibilità – sono
state ottenute mappe di vigore dei vigneti di Nero d’Avola e Catarratto
da cui si possono derivare mappe relative ai parametri della qualità e
quantità delle produzioni, evidenziando aree omogenee all’interno del
vigneto. L’individuazione dell’eterogeneità delle zone produttive permette sia di conoscere meglio le condizioni dei vigneti e i profili delle
uve per orientare l’elaborazione dei vini, sia di avere informazioni precise per una gestione tecnica – agronomica ed enologica –più mirata ed
efficace.
28
SOStain - Sustainable Development Report
3.5
Risorsa Aria
La viticoltura, pur contribuendo in misura minima all’inquinamento dell’aria, rappresenta comunque una delle fonti d’immissione nell’atmosfera sia di sostanze particolate, sia di gas ad effetto
serra. Attraverso l’aria, poi, gli inquinanti possono percorrere grandi distanze e contaminare ambienti naturali anche notevolmente
distanti dal sito di produzione. Per questo il programma SOStain
favorisce una gestione integrata della risorsa aria indirizzata a prevenire e ridurre l’inquinamento atmosferico.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione dell’aria
Lavorazioni del suolo ed interventi meccanici ridotti al minimo L’azienda si è impegnata per ridurre al minimo le lavorazioni e gli interventi
meccanici e quindi l’impiego di mezzi agricoli correlati al consumo di
combustibili fossili. Dal consumo ad ettaro di gasolio del 2012 di 259 litri
si è passati a 248 litri del 2013 con una riduzione del 4%. Un‘ulteriore
Punteggio di
sostenibilità: 10
riduzione del 4% si è ottenuta nel 2014 con un consumo per ettaro di
237 litri di gasolio. Nel 2015 sono stati consumati 209 litri di gasolio per
ettaro con una riduzione rispetto all’anno precedente pari al 12%.
Energia rinnovabile A partire dal 2011 parte dell’energia elettrica necessaria alle attività aziendali è prodotta da impianti fotovoltaici. Nel
2015 è entrato in funzione un impianto solare termico per la struttura
agrituristica di Regaleali.
Energia dal sole.
Carbon Footprint Nel 2011 è stato calcolato il Carbon Footprint per il
Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay della tenuta Regaleali. I risultati, validati da DNV nel 2013, sono per i due vini rispettivamente 1.968
gCO2eq e 1.944 gCO2eq.
Bottiglie più leggere A partire dal 2012 l’azienda ha iniziato a utilizzare
bottiglie più leggere ponendosi l’obiettivo di ridurre il peso di 500 mila
bottiglie. Nel 2015, un ulteriore lotto di 15.000 bottiglie del prodotto
“Guarnaccio - Perricone” è stato alleggerito di 140 grammi, arrivando
oggi ad un totale di 180.000 bottiglie complessivamente alleggerite (90
mila nel 2012, 35 mila nel 2013, 40.000 nel 2014 e 15.000 nel 2015). La
prova sul prodotto Guarnaccio permetterà, nel 2016, di raggiungere il
completo obiettivo riducendo il peso su tutti i prodotti che utilizzano la
stessa bottiglia di Guarnaccio.
L’insostenibile pesantezza del vetro.
29
SOStain - Sustainable Development Report
•Energia dal sole•
A partire dal 2011 parte dell’energia elettrica necessaria alle cantina di Regaleali è stata prodotta da impianti fotovoltaici (FV).
Mediamente gli impianti FV hanno fornito il 20% dell’energia necessaria
alla produzione di una bottiglia di vino con differenze tra i diversi anni che
dipendono dalle condizioni climatiche e dal quantitativo di uva lavorato e
di vino imbottigliato (effetto “scala”). Nel 2015 l’utilizzo di 265.656,8 kWh di
energia prodotta da impianto FV, solo in cantina, ha permesso di ridurre le
emissioni di CO2 equivalenti di 106 T*.
Dal 2012 sono entrati in funzione due impianti FV utilizzati rispettivamente
per gli uffici commerciali e i depositi di Palermo. L’energia prodotta da questi due impianti permette di soddisfare completamente i consumi (magazzino e area uffici commerciali). Nel 2015 il 37,3% dell’energia prodotta è stata
autoconsumata e il 62,7% scambiato in rete.
Complessivamente, gli impianti FV a regime (a partire dal 2012) hanno prodotto mediamente 425027,15 kWh (differenze tra gli anni sono attribuibili
alle diverse condizioni meteo), con una riduzione delle emissioni di CO2
equivalenti medie pari a 169,58 T di CO2 eq (valore medio x 4 anni)*.
Complessivamente, nel 2015 i pannelli fotovoltaici in attività tra cantina e
area uffici commerciali hanno prodotto un quantitativo di energia pari a
413.133,6o KWh pari a 165 T di CO2 eq. risparmiate.
Alla fine del 2014 è iniziato un progetto di riqualificazione dell’impianto
di riscaldamento a servizio della struttura agrituristica di Regaleali, che ha
previsto la sostituzione della vecchia caldaia a GPL con altra a maggiore efficienza e l’installazione di un impianto solare termico per la produzione di
acqua calda sanitaria. L’impianto, entrato in funzione i primi mesi del 2015
ha garantito una riduzione dei consumi del 12%, ovvero 84.901 mila litri di
gpl, contro i 96.535 litri del 2014. Ciò ha permesso, nel 2015, di risparmiare
ulteriori 2.41 T di CO2 eq.
*Emissioni di CO2 equivalenti evitate sono state calcolate considerando il fattore di emissione per l’uva lavorato e di vino imbottigliato (UK
Government conversion factors for Company Reporting-Overseas Electricity).
30
SOStain - Sustainable Development Report
•L’insostenibile pesantezza del vetro•
Nel corso del 2011 l’azienda Tasca D’Almerita si è impegnata per ridurre il
peso di 500.000 bottiglie di 50 g. Questa riduzione di peso avrebbe comportato il risparmio di 22,4 T di CO2 eq*. Attualmente grazie alla riduzione di
180.000 bottiglie sono state risparmiate 9,27 T di CO2 eq*. In particolare nel
2015 sono state imbottigliate 15 mila bottiglie del vino “Guarnaccio - Perricone” impiegando bottiglie 140 g più leggere, con un risparmio in termini di
CO2 equivalente pari a 1,87* Tonnellate.
Riduzione del peso delle bottiglie
25
500 mila bottiglie
20
t di co2 eq
Obbiettivo
futuro
15
10
-9,27t di CO2
2015 (15.000 bottiglie)
2014 (40 mila bottiglie)
5
2013 (35 mila bottiglie)
2012 (90 mila bottiglie)
0
* Emissioni calcolate utilizzando fattori di emissione tratti da Ecoinvent
v 2.2
31
SOStain - Sustainable Development Report
3.6
Risorse
energetiche
Nel programma SOStain il ricorso ad un utilizzo sostenibile delle
risorse energetiche permette di ottenere un risparmio energetico
inteso come riduzione dei consumi di energia necessari per soddisfare le necessità aziendali. Tale risparmio si può ottenere sia modificando le abitudini e cercando di limitare gli sprechi, sia migliorando le tecnologie che sono in grado di trasformare e conservare
l’energia perfezionando così l’efficienza energetica.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse energetiche
Fresco naturale L’azienda possiede cantine in cui è possibile un ridotto
ricorso al raffrescamento artificiale.
Energia rinnovabile Dal 2011, nella tenuta Regaleali, sono presenti due
impianti fotovoltaici che forniscono energia. Dal 2012 sono in funzione
due impianti fotovoltaici a servizio degli uffici commerciali e del ma-
Punteggio di
sostenibilità: 8
gazzino di Palermo. Nel 2015 è entrato in funzione un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria al servizio della
struttura agrituristica di Regaleali.
Energia dal sole.
Tecnologia per il risparmio energetico Nel 2015 è diventata prassi l’utilizzo di una nuova tecnologia per la stabilizzazione tartarica di tutti i vini bianchi, che rappresentano la maggioranza della produzione,
utilizzando resine a scambio ionico. Il ricorso a tali resine permette di
stabilizzare il vino senza l’uso del freddo, velocizzando il processo di
precipitazione dei tartrati e con sensibili risparmi energetici.
Tecnologie sempre più ecologiche Gli impianti di refrigerazione in cantina utilizzavano esclusivamente il refrigerante R22. L’azienda Tasca
d’Almerita ha ora provveduto alla sostituzione dei propri impianti con
nuovi gruppi frigoriferi che utilizzano refrigeranti che non contengono
cloro e pertanto, non danneggiando l’ozono atmosferico, presentano
un potenziale effetto serra inferiore (R407A, R404A, R134A). Dal 2012 al
2014 sono stati sostituiti 4 gruppi frigoriferi su 7 ed uno è stato posto
in disuso. Nella scelta dei nuovi frigoriferi si è optato per macchine ad
alta efficienza che da calcoli teorici dovrebbero ridurre i consumi di
energia elettrica di circa 150.000 kWh all’anno. Nel 2015 è inoltre è stato
effettuato un adeguamento dell’impianto di distribuzione del freddo
che ha consentito di eliminare un ulteriore gruppo frigorifero ad R22.
L’adeguamento ha permesso ancora un migliore sfruttamento dei nuovi gruppi frigoriferi permettendo di ridurre ulteriormente i consumi
di energia elettrica.
Misurare per crescere Per monitorare la quantità di energia utilizzata,
è stata calcolata nel 2011 la Carbon Footprint per il Cabernet Sauvignon
e lo Chardonnay della tenuta Regaleali. I valori validati da DNV nel 2013
sono per i due vini rispettivamente 1.968 gCO2eq e 1.944 g CO2eq.
32
SOStain - Sustainable Development Report
3.7
Risorse naturali
Nel programma SOStain risulta cruciale preservare i paesaggi, le
formazioni geologiche, la flora, la fauna, gli ambienti acquatici e
terrestri, le zone ad elevato interesse naturalistico per mantenere la
più preziosa tra le risorse per l’uomo, la biodiversità, cioè l’insieme
di tutte le forme viventi geneticamente diverse e degli ecosistemi ad
esse correlati.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse naturali
Specie autoctone Le aree verdi con scopi ricreazionali ed estetici sono
progettate rispettando l’ecosistema locale. In questi spazi, ma anche
nella costituzione di siepi o zone boschive viene mantenuta una vegetazione autoctona che meglio si adatta alle condizioni climatiche locali,
tende a rinnovarsi e ad evolversi spontaneamente, e permette di mantenere l’habitat faunistico di origine.
Punteggio di
Non solo vite La superficie aziendale presenta situazioni ambientali di-
sostenibilità: 9
versificate, favorendo in tal modo la biodiversità floristica e faunistica
necessaria sia alla qualità degli ambienti naturali sia alla salvaguardia
della variabilità genetica. Nel 2014 è stato redatto un piano scritto di
strategia di gestione delle risorse naturali per rendere più omogenea la
pianificazione delle attività aziendali rispetto a queste tematiche. Tasca
d’Almerita salvaguarda dunque la biodiversità aziendale e arricchisce il
patrimonio naturale presente in ognuna delle sue cinque tenute, dedicando alla viticoltura il 65% della superficie totale nel 2015. Infatti, dei
651 ettari che costituiscono la superficie totale aziendale, il mantenimento della biodiversità faunistica e floristica è assicurato dalla presenza di: pascoli (circa il 5%), seminativi (10%), oliveti (5%), boschi (3%), aree
non coltivate (11%), corpi idrici (3,5%), aree di interesse ecologico (3,5%) e
alberi da frutta (1%). Questi componenti, alternandosi alla monocoltura,
impreziosiscono il paesaggio agricolo, non alterando la secolare tradizione territoriale.
È stata introdotta inoltre, nella tenuta Regaleali, l’Ape Nera Sicula, specie in via di estinzione. Ciò, oltre a salvaguardare la biodiversità, consente la produzione di un miele con notevoli proprietà antiossidanti.
La salvaguardia della biodiversità: l’Ape Nera Sicula.
Vini autoctoni Delle 24 varietà allevate in azienda solo 6 corrispondono
a vitigni internazionali. Tutti gli altri sono vitigni autoctoni e ciò, oltre
a consentire la produzione di vini unici e di qualità, permette di conservare la biodiversità.
Recupero di vecchie varietà di grano La biodiversità del territorio viene
salvaguardata anche attraverso la scelta delle varietà di grano duro. Nel
2014 si è iniziata la sperimentazione a Regaleali di grani duri antichi
che nel tempo erano stati abbandonati. Le varietà utilizzate nelle prove
33
SOStain - Sustainable Development Report
sono state “Senatore Cappelli”, “Russello”, “Tumminia” e “Perciasacchi”.
Nel 2015 sono state prodotte le relative farine che verranno utilizzate
nelle cucine dell’agriturismo di Regaleali. Inoltre, dalla lavorazione del
grano duro antico “Senatore Cappelli” è stata prodotta la pasta per la
cucina della tenuta Regaleali.
Nuovi campi sperimentali L’azienda, in collaborazione con enti di ricerca, sta sperimentando nuovi campi relativi a vigneti autoctoni, a nuove
varietà ed a nuovi portinnesti ottenuti da incrocio, omologati dall’Università degli Studi di Milano. Tali campi sono stati resi disponibili ai
vivaisti per l’utilizzo agronomico.
•La salvaguardia della biodiversità: l’Ape Nera Sicula•
L’Ape Nera Sicula (Apis mellifera siciliana) è una razza autoctona dell’isola,
molto diffusa fino agli anni ‘70 e poi quasi totalmente abbandonata negli
anni ’80, quando rischiò l’estinzione perché gli apicoltori del tempo avevano
deciso di sostituirla con la più comune ape italiana (ligustica), da cui oggi
proviene la maggior parte del miele siciliano.
Si tratta in realtà di una creatura, dall’addome molto scuro e dalla peluria
giallastra, che grazie alle sue origini africane si è acclimatata nei secoli su
un territorio caldo e difficile, diventando quasi immune ai cambiamenti
climatici e alle pressioni antropiche. Essa, come sottolinea Carlo Amodeo
-promotore della valorizzazione e diffusione dell’ape nera in Sicilia - ha una
maggiore varianza genetica rispetto ad ogni altra sottospecie di ape mellifera europea, e ciò sembra essere dovuto proprio alle sue origini africane.
Una delle sue particolarità è che non va in blocco di covata durante l’inverno
e durante i mesi più freddi produce miele di nespolo e di mandorlo, particolarmente ricchi di antiossidanti, in quantità da tre a dieci volte superiori
rispetto a qualsiasi altro miele.
In particolare, l’Ape Nera Sicula è molto importante da un punto di vista
ecologico in quanto endemica della Sicilia, ponte evoluzionistico tra le razze
africane e le razze europee di api, e fonte di variabilità genetica residua.
È un’ape molto docile, tanto che non servono maschere nelle operazioni
di smielatura, molto produttiva – anche a temperature elevate, oltre i 40°
quando le altre api si bloccano – e sopporta bene gli sbalzi di temperatura.
Essa infatti viene spesso richiesta dai serricoltori per l’impollinazione delle
colture protette (angurie, cantalupi, fragole etc.), perché la sua rusticità la
rende particolarmente funzionale alle situazioni estreme che si manifestano nelle serre, dove da una temperatura di 0 °C notturni si può passare a
una di 40 °C di giorno.
34
SOStain - Sustainable Development Report
Nel 2008 Slow Food ha realizzato un Presidio sull’Ape Nera Sicula per sollecitare l’attenzione e lanciare l’allarme circa il rischio di estinzione di questa
razza, che oggi conta otto apicoltori custodi.
Consapevole, dunque, del valore inestimabile che hanno le api per la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità, Tasca d’Almerita ha deciso di
introdurre nella Tenuta Regaleali l’ape nera in collaborazione con l’Associazione Allevatori Apis mellifera siciliana, che nel corso degli ultimi anni ha
portato avanti studi e ricerche per evitare l’estinzione di questa razza.
In particolare, cinque arnie di Ape Nera Sicula sono state introdotte nella
Tenuta Regaleali, ma l’obiettivo è quello di incrementare il numero di arnie
di questa ape nei prossimi anni.
35
SOStain - Sustainable Development Report
3.8
Risorse
territoriali
Nel programma SOStain il legame con il territorio in cui si opera
è valorizzato ed inteso come fonte di competitività e quindi di crescita economica. Attraverso un approccio attento alle risorse territoriali si possono garantire ovunque sul territorio opportunità di
promozione economica e sociale nel rispetto delle tradizioni culturali e ciò si traduce anche nel miglioramento della qualità della vita
degli abitanti.
La consapevolezza nella gestione di tali risorse è al fondamento dello sviluppo, ad esempio, del settore turistico che racchiude in sé la
sinergia di tutti gli altri settori basando il proprio successo sulla
capacità di un territorio di rendere fruibile la “risorsa paesaggio”.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse territoriali
Proteggere il paesaggio L’azienda opera per la creazione di nuovi valori
paesistici coerenti e integrati ai valori riconosciuti, al fine di ottimizzare il potenziale inespresso del territorio e contrasta l’abbandono di
edifici e superfici rurali.
Punteggio di
sostenibilità: 9
#IoAmoLaMiaSpiaggia.
100% made in Sicily L’azienda utilizza il più possibile input e risorse
locali per permettere il mantenimento di attività artigianali e produttive e la creazione di opportunità di crescita, formazione e lavoro per la
comunità locale. Le cassette in legno utilizzate per i vini sono prodotte
localmente. I 220 lavoratori coinvolti provengono da 23 comuni delle
provincie di Palermo (110), Agrigento (2), Caltanissetta (101), Catania (5),
Messina (2).
Inoltre, dal 2012 Tasca d’Almerita collabora con il Laboratorio di Sartoria Sociale, progetto nato dall’impegno di una cooperativa sociale – Al
Revés – che promuove l’impegno occupazionale e creativo di chi ha vissuto ai margini esistenziali e sociali e cerca una via di riscatto. La Sartoria Sociale è il luogo di start-up di impresa di persone, prodotti e servizi
nel campo del restyling e upstyling di stoffe e abbigliamento usato e
ad essa Tasca si rivolge per la produzione di grembiuli, sacche porta
calice, bustine porta pendrive (prodotte con tessuti e banner pubblicitari riciclati), sottobicchieri (composti da etichette in esubero a cui sono
state accoppiati tessuti riciclati) e borse (ricavate da antichi copriletto
o coprimaterasso).
Sostenere la cultura locale Tasca d’Almerita riconosce il valore della cultura per la crescita di un territorio e lo sviluppo della sua identità. Per
questa ragione, nel corso nel 2015, ha supportato una serie di eventi
organizzati da alcune librerie indipendenti del territorio siciliano (ModusVivendi, La Libreria del Mare etc.), nonché gli incontri di presentazione delle opere di musica classica organizzati dall’Associazione “Amici del Teatro Massimo”, che promuove l’attività del Teatro Massimo di
36
SOStain - Sustainable Development Report
Palermo. Nel 2015, inoltre, Tasca d’Almerita ha partecipato attivamente
al “Premio Abbado”, concedendo una borsa di studio a un giovane studente del Conservatorio di Palermo.
Promuovere il turismo sul territorio L’azienda opera per valorizzare il
territorio attraverso la creazione di servizi, eventi, ospitalità, rafforzando la vocazione turistica del territorio, rivolta non solo al raggiungimento di una destinazione ma di una valida motivazione, sensazione,
ed emozione.
Un’azienda aperta al turismo.
Rafforzare filiere enogastronomiche di qualità L’azienda contribuisce a
valorizzare, in Italia e nel mondo, l’immagine del territorio in cui opera
attraverso la selezione di eccellenze produttive di agricoltori siciliani,
riuniti in un progetto che prende il nome Natura in Tasca.
Inoltre, Tasca d’Almerita sostiene il recupero delle tradizioni locali, attraverso la diffusione della cultura del cibo, grazie alla collaborazione
con la “Scuola di Cucina Anna Tasca Lanza”, situata nel territorio della
Tenuta Regaleali. La scuola, circondata da vigneti, mandorli ed ulivi, si
avvale di un orto e di un frutteto coltivato in biologico. In azienda vi
sono anche le api, un gregge di pecore e tante galline. I corsi di cucina,
rivolti a ospiti provenienti da tutti il mondo, sono finalizzati non tanto a “inventare” nuove ricette quanto a ritrovare e condividere con gli
ospiti la ricchezza, la varietà, la storia della nostra cucina; un raccontare la Sicilia attraverso il cibo per scoprire che in realtà esistono mille
“Sicilie”, che confrontate e degustate insieme compongono un vero e
proprio continente culinario.
Natura in Tasca
•#IoAmoLaMiaSpiaggia•
Nel 2015 è stato realizzato il progetto #IoAmoLaMiaSpiaggia, nato da un’idea
di Tasca d’Almerita per sostenere la pulizia della spiaggia libera di Mondello,
a Palermo, attraverso il contributo all’acquisto del macchinario Scam Cavalluccio predisposto dalla società Reset. Per questo motivo, per sensibilizzare
i cittadini e promuovere la pulizia della spiaggia libera come bene comune
collettivo è stato spedito ad un campione di palermitani un box con un
rifiuto raccolto nella spiaggia libera di Mondello, raccontando così il “percorso” dannoso dei rifiuti: “Tutto ciò che rimane vicino al mare, prima o poi,
ritorna”. Il box che hanno ricevuto i cittadini è stato realizzato con materiale certificato FSC e il sacchetto che conteneva il rifiuto era biodegradabile.
La distribuzione di questi pacchetti è stata effettuata con macchine ibride
per ridurre le emissioni di Co2.
37
SOStain - Sustainable Development Report
•Un’azienda aperta al turismo•
Il numero di presenze raggiunte nelle diverse tenute riflette l’impegno
dell’azienda nel promuovere lo sviluppo turistico del territorio e, quindi, la
sua capacità di comunicare all’esterno la sua identità.
La struttura agrituristica di Regaleali, che ha aperto le porte nel 2012, e classificata 3 spighe dalla Regione Siciliana e perciò struttura di alta qualità rurale, ha accolto circa 2200 turisti nel 2015, con un incremento degli arrivi
stranieri che costituiscono l’80% del totale, con provenienze disparate (45%
dal Nord Europa, 40% dagli USA, 10% da Cina e Giappone e 5% dal resto del
mondo).
Al fine di promuovere il territorio e permettere al visitatore di scoprirlo in
totale autonomia, dal 2015 è stata attivata in tenuta una rete di 20 km di
percorsi trekking praticabili anche in bicicletta e di corsa. La rete si articola
in 3 diversi sentieri, adatti a tutti e percorribili con qualsiasi tempo: il percorso San Lucio, il percorso San Francesco e il percorso Grandi Vigne, tutti
inseriti in una mappa e ben segnalati da appositi cartelli realizzati in legno
di castagno.
Nel Resort di Capofaro (Salina) nel corso del 2015 si sono registrate 5195 presenze, in incremento del 12,5% rispetto all’anno precedente, di cui circa il
50% stranieri (principalmente provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Svizzera). A Capofaro, Tasca d’Almerita organizza una serie di eventi
per promuovere il territorio e il turismo. Tra questi il “Malvasia Day”, di cui
nel luglio 2015 si è svolta la quinta edizione, promuove il territorio delle isole
38
SOStain - Sustainable Development Report
Eolie e la loro particolare produzione di Malvasia. Nel 2015 hanno esposto
produttori, non solo locali ma provenienti anche dalle isole di Panarea, Lipari e Vulcano. I partecipanti all’evento sono stati circa 350, principalmente
giornalisti, ristoratori e turisti.
Il Progetto Cucina Tasca del ristorante di Capofaro rispetta i criteri di sostenibilità applicati alla produzione alimentare in quanto predilige l’utilizzo
di prodotti locali e tradizionali, poco elaborati a livello industriale e coltivati
nella zona di provenienza (KM 0). Nella stessa ottica, la cucina si limita ad
utilizzare prodotti vegetali e ortofrutticoli di stagione.
• Natura in Tasca: sapori e tradizioni in cucina•
Le eccellenze gastronomiche siciliane. Prodotti sani e anche buoni che raccontano il territorio.
Natura in Tasca è un progetto di amore e rispetto per la terra. Seleziona e
promuove esclusivamente i migliori prodotti gastronomici della nostra regione: una rete di 30 piccoli produttori che raccontano la Sicilia, un paniere
di 98 prodotti scelti perché siciliani, sani e sostenibili.
Siciliani perché valorizzano materie prime locali e processi produttivi che
avvengono nel nostro territorio in stretta relazione con le tradizioni familiari La storia del prodotto diventa il racconto della comunità di persone
che hanno contribuito a crearlo e tramandarlo nel tempo. Cultura, valori e
tradizioni diventano un elemento aggregativo della comunità locale.
Sani perché ingredienti tipici della cultura mediterranea e ricchi di nutrienti (vitamine, sali minerali, acqua etc.) e di composti protettivi (fibre e composti bioattivi in termini vegetali) che, oltre ad avvantaggiare l’ecosistema,
salvaguardano la salute del consumatore e proteggono l’ecosistema. Sono
prodotti che seguono l’andamento delle stagioni e ne rispettano i tempi.
Prodotti “integri”, confezionati immediatamente dopo la raccolta, privi di
additivi e conservanti e non sottoposti a lunghi processi di trasformazione
che potrebbero in qualche modo alterarne lo stato originario.
39
SOStain - Sustainable Development Report
Sostenibili perché parte integrante di un sistema agricolo che valorizza tutto
ciò che “vive” intorno al prodotto: ambiente, paesaggio, qualità della vita dei
produttori e dei lavoratori in generale, tradizioni culturali, economia locale.
Prodotti spesso realizzati in piccole quantità, naturalmente eco-compatibili,
basati su saperi e tecniche di lavorazione tradizionali che presuppongono il
coinvolgimento continuo e la partecipazione attiva delle popolazioni locali.
Un modello agricolo inclusivo, dunque, che sia sostenibile anche dal punto
di vista economico perché legato a una crescente domanda di autenticità e
di semplicità da parte dei consumatori.
Nel 2015 Natura in Tasca ha sviluppato il progetto di valorizzazione del territorio anche attraverso:
•
la collaborazione con la giovane cooperativa sociale Orto Capovolto che
opera nel campo dell’agricoltura urbana, con l’obiettivo di promuovere, educare e realizzare attività legate al verde urbano. In particolare
Natura in Tasca ha contribuito alla promozione e sviluppo del progetto
Percorsi di AgriCultura al Borgo, che nell’arco del 2016 vedrà la realizzazione di un orto scolastico nel quartiere disagiato di Borgo Vecchio a
Palermo con il coinvolgimento di 25 ragazzi tra 11 e 13 anni;
•
la collaborazione con la cooperativa sociale Al Reves – Sartoria Sociale
che riunisce sarti, stilisti e amanti del cucito di varie etnie in un laboratorio creativo che offre opportunità di reinserimento socio-lavorativo a
persone con difficoltà occupazionali, umane o relazionali;
•
la valorizzazione di piccoli produttori (esempio: la lenticchia di Ustica)
•
il recupero di ricette tradizionali e la produzione di ricette innovative
grazie al lavoro di ricerca e sperimentazione prodotto all’interno della
scuola di cucina Anna Tasca Lanza;
•
la promozione di un contest su Facebook per la condivisione di immagini e video rappresentativi della Sicilia utilizzando l’hashtag #amuriperlasicilia.
40
SOStain - Sustainable Development Report
3.9
Risorse Umane
Nel programma SOStain essere socialmente responsabile significa
non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e
nei rapporti con le altre parti coinvolte, siano essi operatori, consumatori, o residenti ed astanti.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione sostenibile delle risorse
umane
Formazione La crescita culturale e professionale del lavoratore è un
obiettivo continuo dell’azienda che pertanto propone un programma
di formazione annuale per i lavoratori. Nel corso del 2015 si sono svolti
i seguenti corsi: “Organizzazione e gestione del servizio post vendita:
soddisfazione del cliente e reclami”, “Inglese per l’export”, “Conoscersi
Punteggio di
sostenibilità: 8
per collaborare: team di lavoro vincente”, “Organizzazione e gestione
delle reti di vendita”, “Organizzazione aziendale per l’export”, “Sistemi
informativi ed informatici”, “Organizzazione aziendale per l’export”.
Sicurezza Nel 2015 sono stati diversi i corsi, in tema di sicurezza, seguiti dal personale aziendale. La prova migliore dell’impegno dell’azienda
nella sicurezza è il numero, da sempre basso, di infortuni sul lavoro in
campo, in cantina e in azienda registrati annualmente.
La sicurezza al primo posto.
Un’azienda giovane L’età media dei lavoratori coinvolti dall’azienda Tasca d’Almerita è di 42,6 anni. Oltre il 42% ha meno di 40 anni. Il gruppo
dirigente ha un’età media di 46 anni. Tra i braccianti agricoli l’età media si abbassa a 41 anni e il 34% ha meno di 35 anni.
Il mondo Tasca d’Almerita.
Responsabilità sociale e condivisione Tasca d’Almerita ha distribuito ai
propri dipendenti un Codice Etico, al fine di diffondere la conoscenza
dei principi e dei valori che guidano le scelte e le decisioni dell’azienda.
Si tratta di linee guida comportamentali che, oltre a migliorare la coesione e la coerenza interna, facilitano la motivazione dei dipendenti
verso il raggiungimento di obiettivi condivisi.
La convivialità: un processo di condivisione e sviluppo di idee Nel corso del 2015 sono stati organizzati numerosi momenti di convivialità in
azienda, finalizzati sia a rinforzare il senso di appartenenza sia ad agevolare un processo di sviluppo di nuove idee e progetti. Oltre alla festa
della vendemmia, che tradizionalmente vede riuniti tutti i lavoratori
dell’azienda intorno allo stesso tavolo per celebrare il frutto donato dalla terra, settimanalmente tutti i dipendenti degli uffici di Palermo sono
invitati a partecipare all’iniziativa denominata “Un panino interessante”, un modo divertente e formativo per trascorre il momento del lunch
insieme, visionando un documentario su un tema di attualità, seguito
da un breve dibattito.
41
SOStain - Sustainable Development Report
Momenti di creatività e di spettacolo In occasione del Vinitaly, è stato
organizzato un Flash Mob per accontare la visione sulla sostenibilità di
Tasca d’Almerita. I passi del “ballo” illustravano le fasi della vigna, dalla
potatura alla raccolta: all’improvviso tutti si sono fermati per ballare o
per mostrare i messaggi di sostenibilità identificati.
Sicurezza e trasparenza verso i consumatori L’azienda tutela i consumatori, garantendo loro un prodotto rispondente ai più elevati standard
di sicurezza e qualità. Dalle analisi che si effettuano costantemente nel
laboratorio aziendale e dai controlli a campione effettuati da parte degli organismi di controllo non è mai emersa la presenza di sostanze dannose per la salute (residui di fitofarmaci, ocratossine e metalli pesanti).
La qualità organolettica viene riconosciuta da numerose guide italiane
ed estere del settore. Continuo è l’aggiornamento degli addetti sui temi
della sicurezza alimentare.
Attenzione verso i consumatori vegani Nell’arco dell’intero processo
produttivo del vino, Tasca d’Almerita non utilizza ingredienti o additivi
a base di proteine di origine animale, mostrando attenzione e sensibilità anche verso la categoria di consumatori vegani.
•Il mondo Tasca d’Almerita•
220
provenienti da
Lavoratori coinvolti dall’azienda
Tasca d’Almerita.
65
155
Lavoratori a
Lavoratori a tempo
tempo inde-
determinato
terminato.
piegati nel lavoro
im-
stagionale in vigna.
23
38
Donne coinvolte
in azienda.
Comuni nelle
province
110
2
101
5
2
Palermo
Agrigento
15
23
Impiegate
Operaie
Caltanissetta
Catania
Messina
42
SOStain - Sustainable Development Report
•La sicurezza al primo posto•
Anno
numero di infortuni
prognosi > 15 giorni
2010
5
1
2011
10
3
2012
0
0
2013
2
1
2014
2
2
2015
1
0
43
SOStain - Sustainable Development Report
3.10
Risorse
Economiche
La sostenibilità economica è la base di tutte le attività imprenditoriali. Perseguire un business sostenibile nel programma SOStain,
significa adottare strategie e pratiche tali da soddisfare le necessità
€
dell’azienda e di tutti i portatori di interesse, promuovendo ed incrementando, al tempo stesso, il mantenimento e la crescita delle
risorse umane e naturali che saranno necessarie alle generazioni
future.
Le scelte Tasca d’Almerita per una gestione sostenibile delle risorse
economiche
Investire nei beni intangibili come strumento competitivo Creare e
dare valore all’azienda nel medio e lungo termine è la motivazione che
ha spinto l’azienda Tasca d’Almerita ad investire e ad aderire al pro-
Punteggio di
sostenibilità: 9
gramma di sostenibilità SOStain. L’azienda inoltre è coinvolta in altri
progetti legati alla sostenibilità: V.I.V.A. Sustainable Wine (progetto del
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare); Tergeo
(progetto di UIV), Eco Pro Wine (progetto europeo), Avigere (progetto
promosso dall’IRVOS). Nel 2015 Tasca d’Almerita ha ottenuto il marchio
ECO PROWINE, riconoscimento concesso solo a 43 aziende europee con
una livello di sostenibilità superiore ad una certa soglia.
Inquinare meno: produrre meglio e spendere bene Gli investimenti
finalizzati a incrementare il livello di sostenibilità ambientale hanno
permesso all’azienda Tasca d’Almerita di ottenere buoni risultati anche
in termini di sostenibilità economica. Ridurre la dipendenza dagli input esterni, infatti, permette di subire di meno le fluttuazioni dei costi
dovute al loro approvvigionamento. Nel corso del 2015, l’impianto solare
termico installato nella struttura agrituristica di Regaleali ha permesso
all’azienda un risparmio economico, dovuto alla riduzione dei consumi di GPL, pari al 30%. Inoltre, gli impianti fotovoltaici hanno fornito
energia complessiva pari a 413.133,6 kWh, consentendo un notevole risparmio economico.
Un’azienda in costante crescita Le vendite nei mercati sia Italia ( + 5,93%
a quantità e + 8,76% a valore) che all’estero (pari in quantità e +2,80% a
valore) hanno continuato a segnare un percorso di crescita che negli
ultimi anni appare costante.
La redditività aziendale è cresciuta, nel 2015 rispetto al 2014, del 54%, altro valore che attesta i buoni risultati raggiunti dall’azienda in termini
di sostenibilità economica.
Qualità e quantità della produzione agricola La produzione agricola del
2015 è stata molto buona sia dal punto di vista quantitativo che quali-
44
SOStain - Sustainable Development Report
tativo, grazie anche all’entrata in produzione di nuovi impianti realizzati con investimenti degli anni precedenti. La produzione di uva ha
registrato un aumento del 21 % rispetto al 2014. L’aumento produttivo,
oltre a garantire l’aumento della richiesta commerciale, ha permesso di
ridurre gli acquisti esterni di oltre il 16%.
45
SOStain - Sustainable Development Report
4.
IL MODELLO DI
SVILUPPO SOSTENIBILE 2016
La sostenibilità non è un punto di arrivo ma una direzione verso
cui tendere attraverso piccole, grandi sfide quotidiane. Il miglioramento continuo nel tempo dovrebbe rappresentare l’obiettivo principale di qualsiasi programma di sostenibilità e lo è per SOStain,
che inoltre intende dare valore alle scelte e agli impegni presi. In
questo programma, infatti, il vero valore non è il raggiungimento di
una performance economico-finanziaria, ma la creazione di un patrimonio di servizi ambientali, sociali ed economici fruibili e condivisibili con tutti i soggetti interessati.
Le direzioni verso cui si muoverà l’azienda Tasca d’Almerita nel corso del 2016 saranno:
Pubblicazione del Disciplinare di Certificazione del programma SOStain.
Ottenimento della Certificazione dell’intero programma,
da parte di un ente terzo indipendente accreditato da Accredia.
Definizione di una strategia scritta per la gestione delle
risorse umane.
Ulteriore riduzione del peso di altre bottiglie. Si continueranno le prove per ridurre il peso delle bottiglie di Antisa,
Guarnaccio, Leone e Lamuri, in modo da raggiungere
l’obiettivo di 650.000 bottiglie più leggere.
Riduzione dell’inquinamento puntiforme attraverso un
impianto di decontaminazione.
46
www.operaresearch.eu
www.sostain.it
47