Il report sulle attività di Tasca D`Almerita nel 2014

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Il report sulle attività di Tasca D`Almerita nel 2014
SOStain
Sustainable
Development Report
Tasca d’Almerita 2014
Questo documento di OPERA è stato realizzato grazie al contributo
dei membri del progetto SOStain (www.sostain.it). Il contenuto presentato riflette esclusivamente l’opinione di OPERA.
Prof. Ettore Capri
Lucrezia Lamastra, Phd
Direttore del centro di ricerca OPERA
SOStain Coordinator
Università Cattolica del Sacro Cuore
Università Cattolica del Sacro Cuore
Via E. Parmense 84
Via E. Parmense 84
29100 Piacenza
29100 Piacenza Italy
Italy
Ph. +39 0523 599 219
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Comitato Scientifico SOStain:
Ettore Capri (presidente), Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza.
Attilio Scienza, Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza.
Enrico Ciciotti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Piacenza.
Domenico De Masi, Università "La Sapienza", Roma.
Paolo Inglese, Università degli Studi di Palermo.
Patrizia Pozzi, Milano Green Point, Milano.
Andrea Di Guardo, Informatica Ambientale, Milano.
Rilevazione ed elaborazione dati:
Lucrezia Lamastra, Università Cattolica del Sacro Cuore - Piacenza
Gaetano Maccarrone, Società Agricola Conti Tasca D'Almerita, Sicilia.
Luca Toninato, AGER - Milano
Coordinamento segreteria organizzativa:
Vanessa Dioguardi, Società Agricola Conti Tasca D'Almerita, Sicilia.
www.operaresearch.eu
www.sostain.it
www.tascadalmerita.it
OPERA - centro di ricerca per la sostenibilità in agricoltura - è un
giovane centro di ricerca dell’università Cattolica del Sacro Cuore
e rappresenta a livello europeo un innovativo think tank. Il contributo principale di OPERA è quello di utilizzare l’esistente ricerca
scientifica e tecnica per metterla al servizio degli attori della catena
alimentare realizzando interfacce operative tra il mondo scientifico
e i decisori politici. Inoltre OPERA contribuisce all’implementazione e alla diffusione di pratiche di sostenibilità in agricoltura e lungo
l’intera filiera dell’agroalimentare operando dal campo al consumatore. La sua attività di ricerca è svolta a Bruxelles per quanto riguarda le attività di coinvolgimento degli stakeholder e le attività di
diffusione presso le istituzioni europee, mentre a Piacenza vengono
svolti i progetti di carattere nazionale ed internazionale.
SOStain è un programma di sostenibilità volontario e proattivo, sviluppato a partire dal 2010, che intende essere un contenitore delle
iniziative di sostenibilità da promuovere e proporre alle aziende associate. Esse, attraverso un meccanismo di consultazione e confronto, sono portate a ridurre i propri impatti sull’insieme delle risorse
impiegate nel tempo. Si contraddistingue dagli altri programmi, oltre che per la proattività delle aziende aderenti, per la trasparenza
nella comunicazione, la multidisciplinarietà dei temi trattati, l’approccio scientifico e metodologico coerente, consistente ed innovativo.
SOMMARIO
1
Il progetto SOStain
1.2 La base di SOStain
2
3
7
Tasca d’Almerita e la Sicilia
8
2.1 L’azienda in numeri
9
Tasca d’Almerita 2014
€
4
6
11
3.1-Risorsa Acqua 14
3.2 Risorsa Suolo
18
3.3 Risorse Tecnologiche
21
3.4 Risorsa Colturale
23
3.5 Risorsa Aria 25
3.6 Risorse Energetiche
28
3.7 Risorse Naturali
29
3.8 Risorse Territoriali
31
3.9 Risorse Umane 34
3.10 Risorse Economiche
37
Il modello di sviluppo sostenibile 2015
39
SOStain - Sustainable Development Report
PREFAZIONE
SOStain è uno strumento per raggiungere obiettivi di sostenibilità crescenti
ed il report annuale è un modo per raccontare questo lungo viaggio. Quello
del 2014 è il quinto SOStain Development Report per Tasca d’Almerita ed
il quarto per Planeta. Come i precedenti, anche il report del 2014, è ispirato dall’impegno alla crescita ed alla trasparenza. Credo, infatti, che la trasparenza sia, oltre che un valore essenziale, il modo più semplice, pratico
e credibile per raccontare il percorso verso la sostenibilità intrapreso. Un
percorso lungo, inarrestabile, fatto di piccoli grandi passi e basato sulla valorizzazione non solo delle caratteristiche intrinseche del vino contenuto
nella bottiglia, ma soprattutto di tutto quello che vi resta, troppo spesso,
fuori. Tutela ambientale, cura e protezione del paesaggio, qualità della vita
dei viticoltori e dei lavoratori in genere, creazione e condivisione di valore
Lucrezia Lamastra
con il territorio e con la comunità che lo abita, conservazione di tradizio-
Università Cattolica
ni culturali: sono questi gli ingredienti di SOStain che rendono il vino un
del Sacro Cuore
mezzo per promuovere lo sviluppo e la valorizzazione dell’azienda e del suo
SOStain Coordinator
territorio nel tempo.
Possiamo dirlo: il progetto SOStain è diventato una bussola non solo per la
nostra azienda ma, per certi versi, anche per le nostre vite. Da più di vent’anni si parla di sostenibilità e tante pratiche agronomiche virtuose vengono
attuate e comunicate. Esiste un’ampia letteratura in merito, ma nulla mi ha
mai convinto quanto l’intraprendere questo progetto. SOStain è un percorso
volontario e proattivo, nel quale viene misurato l’impatto che ogni azione
compiuta provoca non solo nei confronti dell’ambiente, ma a 360 gradi in
tutto il raggio di azione. SOStain è infinito: una tensione continua al miglioramento. È un modello dinamico, non statico, esattamente come la natura
e i suoi cicli. Il principio su cui si basa e fonda è il Life Cycle Assessment,
che valuta tutte le interazioni che il prodotto ha con l’ambiente circostante, nel corso del suo intero ciclo di vita. Grazie a SOStain, ci confrontiamo
con le migliori competenze scientifiche mondiali dedicate allo sviluppo di
temi sostenibili. Un misto tra consultazione e confronto proattivo. In sei
anni di duro lavoro abbiamo imparato tantissimo, ma abbiamo la gradevole
sensazione di avere ancora ampi spazi di crescita. Per questo è affascinante.
Alberto
Tasca d’Almerita
Adesso il progetto è orientato verso una maggiore diffusione delle esperienze maturate e sono certo che ciò porterà benessere e competenze condivise e
accessibili a tutti. Il nostro pianeta ha bisogno di essere protetto e custodito
non solo per quanto ci ha dato fino ad oggi, ma soprattutto a causa della
vertiginosa crescita della popolazione mondiale. È necessario, quindi, abitarlo con rispetto e consapevolezza affinché, anche in futuro, possano essere
soddisfatte le esigenze vitali di tutti. SOStain studia e ci insegna come fare.
5
SOStain - Sustainable Development Report
1.
IL PROGETTO
SOSTAIN
SOStain è il primo programma di sostenibilità per la vitivinicoltura
italiana. Il progetto nasce, infatti, nel 2010 quando Tasca d’Almerita decide di coinvolgere accreditati centri di ricerca scientifica italiani (il centro di ricerca OPERA dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore, l’Università di Milano, e diverse altre eccellenze scientifiche
e tecniche) per sviluppare un progetto di sviluppo sostenibile in
agricoltura. L’obiettivo è, ed è sempre stato, quello di catalizzare un
processo capace di portare ad elevati valori di sostenibilità aziendale e di diffondersi a tutta la filiera produttiva vitivinicola siciliana.
Per questo, nel corso del 2011, SOStain ha coinvolto anche l’azienda
Planeta e per questo, oggi, si apre alle altre aziende del territorio.
In particolare nel corso del 2013 anche l’azienda Terre di Noto ha
aderito al progetto, mentre nel 2014 sono entrate a far parte di SOStain anche le aziende delle Cantine Settesoli e la Società Agricola
De Bartoli.
Il progetto SOStain è proattivo, nasce dalle aziende, e dalla loro necessità di disegnare un percorso di crescita continuo nel tempo.
L’ampia base di condivisione che si vuole creare con l’estensione
alla realtà siciliana è rivolta a costituire una rete di soggetti operanti nel settore capace di stimolare e promuovere miglioramenti
delle performance di sostenibilità estesi al territorio e continui nel
tempo. SOStain quindi si contraddistingue dagli altri programmi,
oltre che per il carattere di proattività, per la trasparenza nella comunicazione, la multidisciplinarietà dei temi trattati, l’approccio
scientifico e metodologico utilizzato.
Elementi di SOStain
Le linee guida SOStain
In esse vengono individuate in modo sintetico le principali tematiche su
cui si basa la gestione sostenibile dell’azienda e, per ognuna di queste, vengono raccolte una serie di possibili pratiche adottabili. Attualmente riguardano le seguenti risorse: acqua, suolo, aria, tecnologiche (agrofarmaci),
energetiche, colturali, naturali, territoriali, umane, economiche.
Le schede di autovalutazione
Sono l’elemento essenziale per garantire il miglioramento delle aziende
nel tempo. Per ogni capitolo individuato nelle Linee Guida vi è la relativa
check-list nella quale vengono individuati gli aspetti critici e una serie di
opzioni di scelta corrispondenti a diversi livelli di sostenibilità.
Indicatori di Sostenibilità
Sono strumenti fondamentali per garantire rigore scientifico, oggettività,
accuratezza, coerenza, trasparenza al programma SOStain. Gli indicatori impiegati sono di tipo qualitativo e quantitativo, e sono caratterizzati
dall’essere facilmente reperibili, accessibili, riproducibili ed affidabili.
La rendicontazione annuale
Viene effettuata attraverso bilanci di sostenibilità pubblicati annualmente
che riportano le performance dell’azienda rispetto agli obiettivi fissati ed
in cui si delineano strategie ed obiettivi per il futuro.
6
SOStain - Sustainable Development Report
1.2
La base
di SOStain
multifunzionalità dell’agricoltura
SOStain intende valorizzare la produzione di servizi ambientali, economici, e socio-culturali diversi dalla produzione esclusiva di prodotti agricoli e vuole basare su questi elementi il percorso di crescita nel tempo dell’attività aziendale.
territorio
La vitivinicoltura è per propria natura correlata al territorio,
per questo il programma SOStain ha come punti di riferimento
il presidio del territorio, la cura degli equilibri naturali, la tutela del paesaggio e la piena assunzione di un ruolo sociale nella
comunità locale.
miglioramento continuo
Il programma SOStain si basa sull’assunzione che la sostenibilità non sia una destinazione ma una direzione attraverso cui
raggiungere obiettivi di sostenibilità crescenti nel tempo.
consapevolezza e senso di responsabilità
Nel programma SOStain risulta cruciale avere una strategia per
la gestione delle risorse. Il programma, infatti, non prevede l’adesione ad un disciplinare imposto dall’alto, ma porta a fare
scelte “ragionate” attraverso un meccanismo di condivisione e
confronto tra le aziende ed i loro interlocutori.
trasparenza
Le decisioni dei consumatori influenzano l’agricoltura ed il suo
futuro, per questo è necessario trasmettere loro i valori con i
quali si lavora e permettergli di valutare consapevolmente le
conseguenze delle proprie scelte e dei propri consumi.
Questi elementi
sono i capisaldi
della gestione di
ognuna delle 10
misurazione dei risultati
Misurare l’impatto della propria attività sulle risorse impiegate
è fondamentale non solo per poter delineare nuove strategie
risorse affrontate
di gestione, ma anche per poter valutare, quantitativamente,
nel programma
i risultati ottenuti nel raggiungere gli obiettivi di sostenibilità
SOStain.
fissati.
7
SOStain - Sustainable Development Report
2.
TASCA
D’ALMERITA
E LA SICILIA.
Tasca d’Almerita è un’impresa familiare, con una storia importante
ma proiettata nel futuro, grande interprete di quello stretto connubio tra qualità e identità che ha portato la Sicilia ad essere riconosciuta una delle regioni vitivinicole più affascinanti e variegate
del mondo. La sede dell’azienda, Regaleali, magnifica tenuta di 500
ettari nel cuore della Sicilia, è di proprietà della famiglia Tasca dal
1830. Fu da qui che negli anni ’70 e ’80 il Conte Lucio Tasca d’Almerita dimostrò per primo che la Sicilia poteva produrre vini di livello
internazionale in grado di competere “alla cieca” con le migliori
annate provenienti dall’Europa e dal Nuovo Mondo. Oggi i figli di
Lucio, Giuseppe e Alberto Tasca d’Almerita, proseguono nel solco
dell’esperienza paterna conservando lo spirito per la ricerca della
qualità e la passione per l’innovazione. A partire dal 2001 hanno
guidato l’espansione organica dell’azienda, dal suo storico centro di
Regaleali, agli altri siti dell’eccellenza enologica siciliana.
Oggi, Tasca d’Almerita è composta da 5 tenute che rappresentano il
profilo ricco e complesso della Sicilia. Così Tasca d’Almerita produce i suoi diversi vini dalle pendici dell’Etna all’isola di Salina, alle
vigne di Mozia, alla DOC Monreale Tasca d’Almerita, ognuno dal carattere unico. Descrivere l’azienda a parole richiederebbe pagine e
per questo il compito, in questa occasione, viene lasciato ai numeri
che la rappresentano.
[VISIONE] perché
il successo vero,
quello che rimane,
è frutto dell’uomo
nel tempo. E Tasca
d’Almerita vivifica
il tempo.
8
SOStain - Sustainable Development Report
2.1
L’azienda
in numeri
1830
52
220
39
110
2
651
6781
[VALORI] pas-
Data di
fondazione
5
Tenute
1.
775.
000
Viti
Piante
di capperi
Dipendenti (158 lavoratori stagionali, 62 a
tempo indeterminato)
Donne (di cui 15 assunte a tempo indeterminato)
Terrazze a vigneto
sull’ Etna
8
Laghi (5,25 ha
di fiumi e laghi
complessivamente)
5
Progetti per
lo sviluppo
sostenibile
21
Ettari
di bosco
418.
956
Infortuni
nel 2014
Ettari di cui
421,6 vitati
Visitatori
complessivi
nel 2014
kWh da
fotovoltaico del
2014
3.
329.
330
Numero
di bottiglie
vendute nel 2014
4044
Olivi
sione, tradizione,
rispetto, ricerca,
innovazione, condivisione,
24
Varietà di vite di
cui 18 autoctone
95
60
Ettari di zone
naturali (incolti)
19
Pecore
fiducia, trasparenza
9
Ettari di superfici
a pascolo
SOStain - Sustainable Development Report
10
SOStain - Sustainable Development Report
3.
TASCA
D’ALMERITA
2014
I risultati ottenuti dall’analisi dell’azienda Tasca d’Almerita nel corso del 2014 sono ripartiti in funzione dell’attuale contenuto delle
Linee Guida SOStain che hanno come obiettivo la gestione delle risorse:
Acqua
Suolo
Aria
Tecnologiche
Colturali
Energetiche
Naturali
Territoriali
Umane
2010
€
Economiche
Il 2010 ha rappresentato per Tasca d’Almerita il punto di partenza:
il sistema di valutazione SOStain aveva stabilito un livello di sostenibilità complessiva intorno al 60%, ad indicare che l’azienda già
raggiungeva una soglia di sufficienza. Nel 2011 l’azienda ha soddi-
2011
sfatto più del 70% degli obiettivi di sostenibilità proposti proseguendo il suo percorso di crescita nel 2012, nel 2013 e nel 2014. I risultati
dell’ultimo anno dimostrano, infatti, che l’azienda ha soddisfatto
più dell’85% degli obiettivi di sostenibilità complessivamente propo-
2012
sti. Nell’immagine sottostante è possibile vedere riassunte, le sfide
raggiunte, e quelle ancora in corso di realizzazione.
2013
2014
11
€
2010
Riduzione inquinamento puntiforme attraverso impianto di decontaminazione
Riduzione inquinamento diffuso dei corpi idrici
Riduzione dei consumi attraverso
l’aumento dell’efficienza ed il risparmio
Produzione da impianto fotovoltaico
SOStain - Sustainable Development Report
Risparmio e valori di consumo totali
invariati rispetto al 2012. Maggiore
produzione riduce il consumo energetico per bottiglia del 20%
Certificazione della taratura delle
macchine irroratrici
Nel 2014 prodotti :
- 266.039 kWh dall’impianto di Regaleali (93% autoconsumati)
- 152.917 kWh dall’impianto di Palermo (40% autoconsumati)
Risparmio e valori co consumo invariati rispetto al 2013
La taratura eseguita nel 2013 ha validità triennale.
2014
Risparmio rispetto al 2011 pari al
28%
Nel 2013 prodotti e auto consumati:
- 255.261 kWh dall’impianto della cantina
(20% del totale dei consumi di Regaleali)
- 49.877 kWh dall’impianto del magazzino e uffici di Palermo (39% del totale dei
consumi di Palermo)
2013
258.722 kWh prodotti e auto consumati nel 2012 (20% del totale dei
consumi)
2012
La strada Tasca D’Almerita verso la Sostenibilità: tappe e destinazioni passate e future…
2011
155.356 kWh prodotti e auto consumati nel secondo semestre del 2011
(8% del totale dei consumi)
Impegno continuo
2163 ospiti nell’agriturismo Regaleali
4618 ospiti del Resort Capofaro
Impegno continuo
Impegno continuo
Nuovi percorsi e attività
turistiche
Impegno continuo
Incontro Dicembre 2013 nell’ambito del progetto nazionale TOPPS
Prowadis
1951
ospiti
dell’agriturismo Regaleali
Impegno continuo
Impegno continuo
L’attività agrituristica di Regaleali
ha aperto i battenti nel 2012 (1724
ospiti)
Formazione del personale sul tema
della tutela ambientale e della sostenibilità
Impegno continuo
Promozione del turismo
Comunicazione sulla sostenibilità
verso i consumatori e le altre aziende
Nel 2014 si effettuerà una
revisione delle strategie
Impegno continuo
Eseguita nuova revisione delle
strategie per la gestione delle risorse
Seminati grani antichi siciliani
Impegno continuo
Nel 2014 si semineranno grani antichi siciliani ampliando le superfici
4 ha di olivi in più
Nessun diserbante chimico è stato
utilizzato per la gestione dei vigneti,
dei bordi di campo e di tutte le zone
verdi dell’azienda
Diversificazione aziendale
Nuovi boschi
Strategie scritte per la gestione delle risorse impiegate
Eliminazione della pratica del diserbo
chimico
12
2012
Riduzione del consumo di GPL
Installazione di un impianto integrato solare termico (riduzione prevista: 15 % dei consumi corrispondenti a 6,2 t di CO2 eq)
Impegno a mantenere il campo
di conservazione del germoplasma viticolo
Altre 40 mila bottiglie più leggere
sono state utilizzate nella produzione
2014
SOStain - Sustainable Development Report
2011
90 mila bottiglie più leggere
Creazione di un campo di conservazione del germoplasma viticolo
2013
Riduzione del peso delle bottiglie (500
mila bottiglie)
Sperimentazione Operation Pollinator avviata con successo
Apertura alle altre aziende siciliane
Organizzazione di un forum permanente sulla viticoltura sostenibile in Sicilia.
Organizzazione di un convegno internazionale sul tema della sostenibilità
Costituite 2000 mq di fasce tampone con flora autoctona
Ripetizione del sovescio in tutti i
vigneti aziendali
Per tutelare la biodiversità nuove
fasce tampone per oltre 200 m.
Ampliamento gamma Natura in
tasca
Introduzione della pratica
del sovescio di leguminose in
tutti i vigneti aziendali.
Ampliamento gamma Natura in
tasca, nuovi produttori siciliani
coinvolti nel progetto.
Etichetta VIVA per Cabernet Sauvignon e Chardonnay
Sostituzione di un ulteriore
gruppo frigorifero a maggiore efficienza energetica
Sulle retroetichette di alcuni
vini saranno apposti i marchi di
SOStain e V.I.V.A.
Sostituzione di due gruppi
frigoriferi (350.000 frigorie) e
unificazione dei due settori per
alimentarli con un unico frigorifero di nuova generazione (refrigerante R407C), di maggiore
efficienza energetica
2 Incontri Giugno 2013 per la diffusione
di SOStain alle altre aziende siciliane.
Coinvolte tre aziende a partecipare in
modo volontario e proattivo al progetto SOStain.
Altre 35 mila bottiglie più leggere
sono state utilizzate nella produzione
Aumento e salvaguardia della biodiversità
aziendale
Calcolo dell’impronta idrica per Cabernet Sauvignon e Chardonnay, 2013
Valutazione dell’impronta idrica e carbonica per l’azienda e per alcuni dei
suoi prodotti
Conclusione dei calcoli relativi a Cabernet Sauvignon e Chardonnay Tenuta Regaleali, riferiti al 2011
€
Utilizzo di concimi misto - organici
13
SOStain - Sustainable Development Report
3.1
Risorsa Acqua
L’acqua è una risorsa rinnovabile che va gestita con spirito critico
e con coscienza, risultando cruciale in tutte le produzioni agricole.
Nel territorio siciliano la scarsità di acqua ed il clima caldo-arido
rendono l’irrigazione non una tecnica da lasciare all’improvvisazione ed al caso ma da gestire con mezzi appropriati volti a limitare i
consumi e ad ottenere produzioni di migliore qualità.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione della risorsa acqua
Tecnologia e conoscenza I vigneti dell’azienda Tasca d’Almerita vengono irrigati solo se e dove necessario, con un sistema di micro irrigazione
che garantisce massima efficienza alla pratica irrigua. I volumi apportati sono registrati, e annualmente viene fatta una opportuna manutenzione dell’impianto stesso. Nel 2014 circa il 40% dell’estensione totale
è stata irrigata, con volumi che mediamente si attestano intorno ai 21
mm/ha.
Monitoraggio La qualità dell’acqua impiegata nell’irrigazione è stata
monitorata e non sussistono rischi di danno al sistema di irrigazione, o
di alterazione della fertilità fisico-chimica e agronomica del suolo. Inoltre l’eventuale presenza di solidi sospesi viene trattata tramite opportuni sistemi di filtrazione.
In campo Per disciogliere i principi attivi da applicare in campo si utilizzano volumi medio-bassi (400 L/ha).
In cantina Nel 2014 i consumi idrici per litro di vino lavorato si attestano a 2,13 L di acqua restando ben al di sotto della media mondiale (3,68 L
acqua/L vino)*, evidenziando una sempre elevata efficienza del sistema
produttivo.
Misurare per migliorare Dal 2014 il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay della tenuta Regaleali portano sulla bottiglia l’etichetta VIVA. Per
l’indicatore ACQUA (water footprint) i valori calcolati per l’annata 2011
sono stati validati da DNV nel corso del 2013. Per il Cabernet Sauvignon
della tenuta Regaleali l’impronta idrica complessiva è di 935,8 L di acqua
per bottiglia di vino prodotta (0,75 L). La maggior parte dell’acqua utilizzata è verde (85%), cioè acqua piovana impiegata dalla vite per evapotraspirare, mentre l’acqua blu, che è l’acqua dolce sottratta ad un bacino
idrico che non viene reimnello stesso da cui è stata prelevata, oppure vi
ritorna ma in tempi diversi, viene utilizzata in quantità irrisorie (0,2%).
14
SOStain - Sustainable Development Report
Litri per bottiglia 0,75
Chardonnay
Cabernet
WF totale
345,00
935,80
WF verde
278,60
797,50
WF blu
WF grigio
1,60
1,90
64,70
136,40
Rispetto per l’ambiente Nei vigneti gestiti dall’azienda la contaminazione dei corpi idrici che deriva da agrofarmaci si stima sia un fenomeno
estremamente poco probabile e limitato a causa della distanza di molti
dei vigneti dai corpi idrici, della presenza di fasce tampone di almeno 5
metri tra il vigneto ed il corpo idrico e del trattamento dell’ultimo filare
solo verso l’interno.
Nel 2014 in particolari appezzamenti a seminativo confinanti con corpi
idrici si sono rinforzate le fasce tampone con la piantumazione di oltre
2000 metri quadrati con specie della flora siciliana ed in particolare
“ginestra”, “sorbo comune”, “albero di Giuda” e “pruno selvatico”.
Le fasce tampone
Certificazioni ambientali Nel corso del 2013 si è dato corso alla certificazione della taratura e manutenzione delle macchine irroratrici, che
garantisce le misure preventive e di difesa adottate dall’azienda contro
l’inquinamento dei corpi idrici. Il controllo funzionale certificato assolve anche agli obblighi del Piano Agricolo Nazionale e andrà ripetuto
nel 2018.
Approvvigionamento risorse idriche Nella tenuta Regaleali le fonti idriche d’approvvigionamento sono gestite in modo da ottimizzare il consumo e la qualità dell’acqua utilizzata per le attività aziendali.
L’acqua è preziosa.
* Il dato medio mondiale è tratto da Beverage Industry Environmental
Roundtable, Beverage Industry Continues to Drive Improvement in Water and Energy Use, Trends and Observations, 2013.
•Le fasce tampone•
Le fasce Tampone (FT) sono fasce di vegetazione erbacea, arborea ed arbustiva che possono essere poste lungo i corsi d’acqua del reticolo idrografico
minore ma anche intorno a zone ad alto contenuto naturalistico da proteggere, ed in grado di agire come “filtri” per la riduzione di inquinanti che le
attraversano, grazie a diversi processi:
•
assimilazione, trasformazione e immagazzinamento dei nutrienti presenti nel terreno;
•
ritenzione del sedimento e degli inquinanti ad esso adsorbiti;
•
azione di sostegno all’attività metabolica dei microrganismi presenti
15
SOStain - Sustainable Development Report
nel suolo.
In generale le FT sono in grado di svolgere la loro azione protettiva sulla biodiversità agendo come filtro su diverse tipologie di inquinanti quali azoto,
fosforo, trasporto solido e agrofarmaci.
Di seguito vengono elencati alcuni esempi di fasce tampone.
•
Le strisce erbose sono aree erbacee utilizzate per intrappolare sedimenti e inquinanti dai campi adiacenti prima che possano raggiungere corsi d’acqua o zone sensibili.
•
Le siepi divisorie sono strisce di piante arbustive utilizzate per indicare
i confini di proprietà o come recinzione per il bestiame. Svolgono un
ruolo importante anche perché sono in grado di filtrare sedimenti e
inquinanti dai campi e di impedire la diffusione degli agrofarmaci, in
particolare in fase di spandimento su colture alte.
I vantaggi derivanti dalla presenza delle fasce tampone possono essere riassunti nei seguenti punti:
•
riduzione dell’erosione idrica ed eolica e conseguente riduzione del volume di sedimenti e nutrienti trasportati dal dilavamento ai corpi idrici, alle strade o ad altre aree;
•
riduzione della velocità del vento (frangivento, in particolare) e intercettazione degli inquinanti;
•
miglioramento del paesaggio, riduzione dell’omologazione e diversificazione dell’uso dei suoli;
•
costituzione di habitat seminaturali ospitando molte specie floristiche
e faunistiche e costituendo “corridoi ecologici”;
•
funzione ricreativa.
•L’acqua è preziosa•
Al fine di preservare la qualità e la quantità della risorsa idrica utilizzata,
nella tenuta Regaleali è presente un impianto di depurazione che raccoglie
i reflui provenienti dalla cantina e dall’agriturismo. In particolare, le fonti
di approvvigionamento utilizzate sono: tre sorgenti di acque potabili per la
cantina e l’acquedotto comunale per l’agriturismo. Le acque trattate dall’impianto di depurazione confluiscono, insieme alle acque piovane e di sgrondo dei terreni, nel torrente Regaleali. Dal torrente le acque passano da un
bacino di raccolta (pre-lago) che permette la decantazione dei sedimenti per
poi alimentare un grande lago le cui acque vengono utilizzate per l’irrigazione dei vigneti.
16
SOStain - Sustainable Development Report
TENUTA
REGALEALI
TRE SORGENTI
ACQUEDOTTO
COMUNALE
CANTINA
AGRITURISMO
reflui di
produzione
IMPIANTO DI
DEPURAZIONE
VIGNETI
TORRENTE
REGALEALI
irrigazione
PRE-LAGO
LAGO
17
SOStain - Sustainable Development Report
3.2
Risorsa suolo
Il suolo, fondamento della viticoltura, deve essere dotato di una
buona fertilità, di una buona struttura, di un sufficiente contenuto
di sostanza organica. Tutti questi elementi sono presi in considerazione nel programma SOStain che favorisce una gestione del suolo,
della fertilizzazione, delle lavorazioni, della sostanza organica adeguata a garantirne la qualità anche nel lungo periodo.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione del suolo
L’inerbimento: una scelta sostenibile Tutti i vigneti dell’azienda Tasca
d’Almerita sono ricoperti da inerbimento durante il periodo invernale
con specie annuali o perenni. 20 ha sono mantenuti inerbiti anche durante l’estate mentre i restanti lavorati, per evitare condizioni di competizione idrica nei confronti della vite durante il periodo vegetativo.
La fertilità del suolo Oltre all’inerbimento di tipo naturale, nel corso
del 2013 in tutti i vigneti dell’azienda è stata implementata la pratica
agronomica del sovescio a filari alterni. Nel 2014 la pratica è entrata
nella gestione ordinaria, grazie anche all’autoproduzione del seme con
colture apposite di pieno campo. La coltura del favino da granella da
utilizzare nel sovescio è inoltre utile ai fini della rotazione dei seminativi, che prevede l’alternarsi tra grano duro e leguminosa.
La sostanza organica La fertilità naturale e la ricchezza anche biologica
di un suolo sono direttamente correlati al suo contenuto di sostanza
organica. L’utilizzo dell’inerbimento e del sovescio è proprio volto ad
aumentare il suo contenuto nei suoli di Regaleali. Nel corso del 2014 si
è incominciato un percorso di utilizzo di concimi organici per rispondere a questa volontà di protezione, salvaguardia e incremento della
materia organica nei vigneti.
La sostanza organica
Misurare per migliorare Dal 2014 il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay della tenuta Regaleali portano sulla bottiglia l’etichetta VIVA. Per
l’indicatore VIGNETO (valutazione impatto ambientale derivante dalla gestione agronomica del vigneto) i risultati calcolati per il 2012
e validati da DNV nel corso del 2013 fanno rientrare l’azienda in classe
B, segno di un ridotto impatto sull’ambiente.
Il sovescio La tecnica del sovescio è praticata a filari alterni in tutti i
vigneti dell’azienda Tasca d’Almerita.
18
SOStain - Sustainable Development Report
•La sostanza organica•
La sostanza organica è l’insieme dei composti organici presenti nel suolo.
Alla sostanza organica vanno attribuite una serie di funzioni fondamentali
strettamente correlate a garantire la fertilità del suolo. In particolare la sostanza organica migliora:
•
Proprietà fisiche: migliora e stabilizza la struttura fisica del terreno
agendo positivamente sulla porosità e quindi sulla areazione, la capacità di ritenzione idrica e la lavorabilità.
•
Proprietà chimiche: rappresenta un’importante fonte di elementi nutritivi ed inoltre ne ottimizza l’efficienza di utilizzazione.
•
Proprietà biologiche: incrementa lo sviluppo di una flora microbica utile e della micro e meso-fauna, favorendo i cicli di demolizione e sintesi
favorevoli alla crescita vegetale.
Vista l’ importanza di questa componente nei suoli coltivati esistono tecniche che permettono un suo incremento o alcuni accorgimenti per ridurne
la degradazione.
La principale pratica agronomica per aumentare la fertilità dei suoli è il
sovescio che consiste nel seminare tra i filari di vite delle specie erbacee, che
una volta sviluppate vengono interrate incorporandole nel terreno. Tipicamente per la pratica del sovescio si utilizzano leguminose foraggere (favino,
favetta e lupinella), a ciclo autunno-primaverile e con capacità di accrescimento elevate che permettono di ottenere, in breve tempo e nel periodo
di maggiore disponibilità idrica, abbondante biomassa. Questa biomassa,
per il particolare rapporto carbonio/azoto (C/N), è più utile per aumentare
la disponibilità di Azoto nei terreni mentre per aumentare la possibilità di
generare sostanza organica non bisogna dimenticare di seminare oltre alle
leguminose anche graminacee che avendo tessuti più fibrosi riequilibrano
il rapporto C/N favorendo l’organicazione. Metodi diretti per aumentare il
livello di materia organica nei vigneti sono l’apporto di letame o di concimi
organici. Il ricorso all’inerbimento anche nei caldi mesi estivi tipici della
Sicilia permette di preservare il contenuto di sostanza organica riducendo
il riscaldamento dei suoli e quindi i processi di mineralizzazione delle componenti organiche.
19
SOStain - Sustainable Development Report
•Indicatore Vigneto•
I parametri valutati dall’indicatore VIGNETO sono le pratiche di gestione
agronomica: l’uso degli agrofarmaci con le relative conseguenze su acqua,
aria e suolo; la gestione del suolo che comprende la concimazione, la gestione della sostanza organica, i fenomeni di erosione e compattamento; e le
altre attività aziendali che possono influenzare la biodiversità. L’indicatore
esprime un valore complessivo, in una scala che va da E (massimo impatto
ambientale) ad A (minimo impatto).
20
SOStain - Sustainable Development Report
3.3
Risorse
tecnologiche
In questi cinque anni nel capitolo relativo alla gestione delle risorse tecnologiche sono stati inclusi solamente gli agro-farmaci ed i
dispositivi e le tecniche adottate per la loro applicazione. A questo
proposito il progetto SOStain, si traduce nell’adozione di un programma capace di valorizzare tutti gli aspetti agronomici utili a
ridurre il ricorso agli agrofarmaci ed ad orientarsi verso un uso sostenibile degli stessi previsto anche a livello normativo in Europa.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione dei trattamenti con agro
farmaci in campo.
Monitoraggio ed applicazioni mirate Per decidere se e quando trattare
vengono fatti almeno settimanalmente monitoraggi in campo, si utilizzano le trappole a feromoni per il monitoraggio della Tignola e ci si
affida ai modelli previsionali di insorgenza delle patologie fungine.
Utilizzo di pratiche di lotta biologica A partire dal 2010 nella tenuta
Capofaro (Salina), per combattere la Tignola della vite, si ricorre alla
“confusione sessuale”. Si tratta di una tecnica in grado di evitare l’impiego degli insetticidi disponendo nei vigneti di diffusori di feromoni al
fine di ostacolare i maschi nell’individuazione delle femmine e quindi
impedendone la proliferazione.
Uso sostenibile dei prodotti fitosanitari L’azienda Tasca d’Almerita aumenta la sostenibilità nell’impiego di agrofarmaci grazie al ricorso ai
trattamenti notturni.
I trattamenti notturni
Manutenzione e taratura Le irroratrici utilizzate nel 2013 sono state certificate, dopo un controllo funzionale con taratura e calibrazione utile
a garantire efficienza ed uniformità di distribuzione in accordo con la
normativa vigente (Direttiva 2009/128/CE) ed in accordo con il Piano di
Azione Nazionale.
Stop al diserbo chimico A partire dal 2012 non vengono più impiegati diserbanti chimici e l’intera superficie aziendale è stata mantenuta
inerbita durante l’inverno.
21
SOStain - Sustainable Development Report
•I trattamenti notturni•
TRATTAMENTI NOTTURNI
CONDIZIONI AMBIENTALI
Temperatura più bassa
Minore velocità del vento Umidità relativa più alta
(in media di 15°C)
(da 5 a 2 m/s)
(dal 49% al 71%)
VANTAGGI
Ambientali
Tecnici
Limitata deriva dei prodotti distribuiti
Sociali
Minori volumi di soluzio- Minore probabilità di
ne impiegati (300-400 l/ha) passaggio di residenti o
astanti
Minore evaporazione
Ridotta attività di fauna e
di insetti utili
Contenimento delle emissioni e della dispersione
di PM10 (derivante da
meccanizzazione)
22
Nonostante il lavoro
notturno sia considerato
“usurante” le condizioni
climatiche estremamente
calde lo rendono preferibile anche ai lavoratori
che inoltre trovano un
maggiore confort lavorativo nel munirsi dei
dispositivi di protezione
individuali (tute, guanti,
maschere, stivali, ecc.)
SOStain - Sustainable Development Report
3.4
Risorsa colturale
Nel programma SOStain la gestione della risorsa colturale pone
estrema attenzione all’equilibrio tra la fase vegetativa e quella produttiva mantenendo la tradizione vitivinicola del territorio e soddisfacendo l’aspetto economico e sociale nel rispetto dei valori naturalistici e paesaggistici.
Le scelte Tasca D’Almerita per la gestione della risorsa colturale
Vigneti su misura La forma di allevamento è stata scelta in funzione
non solo della tradizione dell’area viticola ma anche della situazione geografica, idrologica, e pedologica per ottimizzare l’impiego delle risorse
e per contribuire a mantenere il patrimonio di tradizioni e culture agricole sul territorio in cui si opera.
Eco-compatibilità nel vigneto I materiali impiegati nell’attività viticola vengono scelti in funzione delle loro caratteristiche di riciclabilità
ed eco compatibilità. Non è un caso perciò se i vigneti sono realizzati
utilizzando pali in legno o in ferro, e se i legacci per la legatura sono in
materiale biodegradabile.
Gestione mirata I vigneti vengono gestiti in funzione della reale necessità rilevata attraverso ispezioni continue in campo. Si cerca inoltre di
favorire un sistema di allevamento con una massa fogliare ben distribuita e diradata per favorire il passaggio dell’aria e l’intercettazione dei
raggi solari, fenomeni che aiutano a ridurre l’umidità sulla pianta e,
conseguentemente, lo sviluppo di molte malattie. Vengono a questo proposito effettuate appositamente operazioni di scacchiatura, cimatura,
sfogliatura e diradamento.
La potatura Nel 2014 si è proseguito un lungo percorso di impostazione
della potatura invernale delle piante seguendo una metodologia che risulta rispettosa della pianta e della sua longevità. Il percorso è iniziato
nel 2010 con il supporto e la consulenza dei Preparatori d’uva di Simonit e Sirch che hanno messo a punto delle metodiche di potatura nel
segno del rispetto delle viti. Per meglio ottenere questo obiettivo tutte
le operazioni di potatura sono completamente manuali e non si fa più
ricorso alla meccanizzazione.
Misurare per migliorare Nel corso del 2014 si sono standardizzati ed
implementati protocolli di campionamenti e osservazioni nei vigneti di
Regaleali volti ad aumentare il grado di conoscenza da parte dei tecnici
di alcune variabili che possono influenzare qualità e sanità delle uve. In
particolare si sono raccolti dati a campione sulle caratteristiche di disposizione spaziale delle pareti vegetative e si sono raccolti dati sul peso
del legno di potatura. Inoltre si sono meglio codificati i protocolli per la
23
SOStain - Sustainable Development Report
valutazione visiva e gustativa delle uve nel periodo della maturazione e
della vendemmia.
La viticoltura di precisione Nel corso del 2014 è giunto a termine il
progetto Avigere sull’utilizzo della viticoltura di precisone a supporto
di strategie di sostenibilità nei vigneti che vedeva la tenuta Regaleali
coinvolta in indagini su vigneti di Nero d’Avola e Catarratto. L’indagine
ha permesso di ottenere mappe di vigore dei vigneti e su questa base
ipotizzare strategie di utilizzo migliori delle risorse.
La viticoltura
di precisione
•La viticoltura di precisione•
La Viticoltura di Precisione (VP) rappresenta l’insieme delle tecniche e tecnologie che possono rendere possibile una agricoltura razionale fortemente
fondata sulla sostenibilità e sulla valorizzazione del terroir. La VP, sfruttando
tecnologie geomantiche avanzate, permette di raccogliere le diverse informazioni necessarie, elaborare un quadro completo della qualità del vigneto
e delle uve e di conseguenza impostare una gestione colturale razionale. Gli
strumenti di cui si avvale la VP sono il GPS (Global Positioning System), i
GIS (Geografic Information Systems) e i sistemi di monitoraggio di Remote
sensing e Proximal sensing. Attraverso questi mezzi si redigono mappe di
vigore dei vigneti da cui si possono derivare mappe relative ai parametri
della qualità e quantità delle produzioni evidenziando aree omogenee all’interno del vigneto. L’individuazione e la valutazione dell’eterogeneità delle
zone produttive ha il doppio obiettivo di conoscere meglio le condizioni dei
vigneti e i profili delle uve per orientare l’elaborazione dei vini e allo stesso
tempo avere delle informazioni più precise per una gestione tecnica (agronomica ed enologica) più mirata ed efficace. In sintesi si potrebbe dire che la
Viticoltura di Precisione è riassumibile nella definizione “fare la cosa giusta
al momento giusto nel posto giusto”.
Mappa di vigore
vigneto di Catarratto
I dati ottenuti dalle mappe hanno permesso di suddividere in seguito il vigneto in diverse aree di vigore omogenee caratterizzate da produzioni e qualità dei mosti differenti; ad esempio rispetto alla media dell’intero vigneto si
hanno estremi produttivi di 25q/ha in difetto per la zona a basso vigore e in
eccesso di 15q/ha per la zona ad alto vigore.
Mappa di vigore
vigneto di Nero d’Avola
Le diverse zone di vigore individuate per il Nero d’Avola manifestano un
differenziale di produzione ad ettaro, rispetto alla media di tutto il vigneto,
che varia da un massimo di 12,5q in più per la zona ad alta produzione fino
a quasi 40q in meno per quella a bassa produzione.
24
SOStain - Sustainable Development Report
3.5
Risorsa Aria
La viticoltura, pur contribuendo in misura minima all’inquinamento dell’aria, rappresenta comunque una delle fonti di immissione
nell’atmosfera sia di sostanze particolate, sia di gas ad effetto serra.
Per questo il programma SOStain favorisce una gestione integrata
della risorsa aria indirizzata a prevenire e ridurre l’inquinamento
atmosferico.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione dell’aria
Lavorazioni del suolo ed interventi meccanici ridotti al minimo L’azienda si è impegnata per ridurre al minimo le lavorazioni e gli interventi
meccanici e quindi l’impiego di mezzi agricoli correlati al consumo di
combustibili fossili. Dal consumo ad ettaro di gasolio del 2012 di 259 litri
si è passati a 248 litri del 2013 con una riduzione del 4%. Un‘ulteriore
riduzione del 4% si è ottenuta nel 2014 con un consumo per ettaro di
237 litri di gasolio.
Energia rinnovabile A partire dal 2011 parte dell’energia elettrica necessaria alle attività aziendali è prodotta da impianti fotovoltaici. Nel 2015
entrerà in funzione un impianto solare termico per la struttura agrituristica di Regaleali.
Energia dal sole.
Carbon Footprint Dal 2014 il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay della
tenuta Regaleali portano sulla bottiglia l’etichetta VIVA. Per l’indicatore ARIA (Carbon Footprint) i valori calcolati nel 2011 e validati da DNV
nel 2013 sono per i due vini rispettivamente 1.968 gCO2eq e 1.944 gCO2eq.
Bottiglie più leggere A partire dal 2012 l’azienda ha iniziato a utilizzare
bottiglie più leggere ponendosi l’obiettivo di ridurre il peso di 500 mila
bottiglie. Nel 2014 40.000 bottiglie del prodotto “Le Rose” sono state alleggerite, arrivando oggi ad un totale di 165.000 bottiglie complessivamente alleggerite (90 mila nel 2012, 35 mila nel 2013, 40.000 nel 2014).
L’insostenibile pesantezza del vetro.
•Energia dal sole•
A partire dal 2011 parte dell’energia elettrica necessaria alle cantina di Regaleali è stata prodotta da impianti fotovoltaici (FV).
Mediamente gli impianti FV hanno fornito il 20% dell’energia necessaria
alla produzione di una bottiglia di vino con differenze tra i diversi anni che
dipendono dalle condizioni climatiche e dal quantitativo di uva lavorato e
di vino imbottigliato (effetto “scala”). Nel 2014 l’utilizzo di 247859 kWh di
energia prodotta da impianto FV ha permesso di ridurre le emissioni di CO2
equivalenti di 99,64 T* .
Dal 2012 sono entrati in funzione due impianti FV utilizzati rispettivamente
per gli uffici commerciali e i depositi di Palermo. L’energia prodotta da que-
25
SOStain - Sustainable Development Report
sti due impianti permette di soddisfare completamente i consumi (magazzino e area uffici commerciali). Nel 2014 il 40,2% dell’energia prodotta è stata
autoconsumata e il 59,8% scambiato in rete.
Complessivamente, gli impianti FV a regime (a partire dal 2012) hanno prodotto mediamente 428582 kWh (differenze tra gli anni sono attribuibili alle
diverse condizioni meteo), con una riduzione delle emissioni di CO2 equivalenti medie annue pari a 172,3 T*
Complessivamente i pannelli fotovoltaici in attività tra cantina e area uffici
commerciali hanno prodotto un quantitativo di energia per il 70-80% autoconsumato e per il 30-20% scambiato in rete.
Gli impianti a regime (a partire dal 2012) hanno prodotto mediamente
428582 kWh (differenze tra gli anni sono attribuibili alle diverse condizioni
meteo), con una riduzione delle emissioni di CO2 medie annue pari a 172,3
T (emissioni di CO2 equivalenti evitate sono state calcolate considerando il
fattore di emissione per luva lavorato e di vino imbottigliato (effGovernment
conversion factors for Company Reporting-Overseas Electricity).
Alla fine del 2014 è iniziato un progetto di riqualificazione dell’impianto di
riscaldamento a servizio della struttura agrituristica di Regaleali, che prevede la sostituzione della vecchia caldaia a GPL con altra a maggiore efficienza
e l’installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua
calda sanitaria. L’impianto, che entrerà in funzione i primi mesi del 2015
dovrebbe garantire una riduzione dei consumi del 40%, ovvero circa 7/8 mila
litri di gpl.
*Le emissioni di CO2 equivalenti evitate sono state calcolate considerando il fattore di emissione per l’Italia rilasciato da DEFRA nel 2013 (UK
Government conversion factors for Company Reporting-Overseas Electricity)
Energia da FV
Energia da fornitore
kWh/0,75 L
0,4
0,3
0,2
0,1
0
2010
2011
26
2012
2013
2014
SOStain - Sustainable Development Report
•L’insostenibile pesantezza del vetro•
Nel corso del 2011 l’azienda Tasca D’Almerita si è impegnata per ridurre il
peso di 500.000 bottiglie di 50 g. Questa riduzione di peso avrebbe comportato il risparmio di 22,4 T di CO2 eq*. Attualmente grazie alla riduzione di
165.000 bottiglie sono state risparmiate 8,2 T di CO2 eq*. In particolare nel
2014 sono state imbottigliate 40 mila bottiglie del vino “Le Rose” impiegando
bottiglie 85 g più leggere, con un risparmio in termini di CO2 equivalente
pari a 3* Tonnellate!
Riduzione del peso delle bottiglie
25
500 mila bottiglie
t di co2 eq
20
Obbiettivo
futuro
15
10
2014 (40 mila bottiglie)
2013 (35 mila bottiglie)
5
2012 (90 mila bottiglie)
0
* Emissioni calcolate utilizzando fattori di emissione tratti da Ecoinvent
v 2.2
27
SOStain - Sustainable Development Report
3.6
Risorse
energetiche
Nel programma SOStain gestire in modo sostenibile le risorse energetiche vuol dire non solo produrre energia da fonti rinnovabili ma
anche gestire in modo efficiente, riducendo gli sprechi e le risorse
normalmente disponibili.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse energetiche
Fresco naturale L’azienda possiede cantine in cui è possibile un ridotto
ricorso al raffrescamento artificiale.
Energia rinnovabile Dal 2011 sono presenti due impianti fotovoltaici
che forniscono energia alla Tenuta Regaleali. Dal 2012 sono in funzione
due impianti fotovoltaici a servizio degli uffici commerciali e del magazzino di Palermo.
Energia dal sole.
Tecnologia per il risparmio energetico Nel 2014 si è sperimentata una
nuova tecnologia per la stabilizzazione tartarica dei vini, utilizzando
resine a scambio ionico. Il ricorso a tali resine permette di stabilizzare
il vino senza l’uso del freddo, velocizzando il processo di precipitazione
dei tartrati e con sensibili risparmi energetici. Nel 2015 questa tecnologia dovrebbe entrare nella prassi per la stabilizzazione di molti vini.
Tecnologie sempre più ecologiche Gli impianti di refrigerazione in cantina utilizzavano esclusivamente il refrigerante R22. L’azienda Tasca
d’Almerita sta provvedendo alla sostituzione dei propri impianti con
nuovi gruppi frigoriferi che utilizzano refrigeranti che non contengono
cloro e pertanto, non danneggiando l’ozono atmosferico, presentano
un potenziale effetto serra inferiore (R407A, R404A, R134A). Dal 2012 al
2014 sono stati sostituiti 4 gruppi frigoriferi su 7 ed uno è stato posto in
disuso. Nella scelta dei nuovi frigoriferi si è optato per macchine ad alta
efficienza che da calcoli teorici dovrebbero ridurre i consumi di energia
elettrica di circa 150.000 kWh all’anno. Nel 2015 è inoltre previsto un
adeguamento dell’impianto di distribuzione del freddo che consentirà di eliminare un ulteriore gruppo frigorifero ad R22. L’adeguamento
permetterà ancora un migliore sfruttamento dei nuovi gruppi frigoriferi permettendo di ridurre ulteriormente i consumi di energia elettrica.
Misurare per crescere Nel 2013 il Cabernet Sauvignon e lo Chardonnay
della tenuta Regaleali hanno ottenuto la certificazione V.I.V.A. Per l’indicatore ARIA (Carbon Footprint) i valori calcolati nel 2011 e validati da
DNV nel 2013 sono per i due vini rispettivamente 1.968 gCO2eq e 1.944
gCO2eq.
28
SOStain - Sustainable Development Report
3.7
Risorse naturali
Nel programma SOStain risulta cruciale preservare i paesaggi, le
formazioni geologiche, la flora, la fauna, gli ambienti acquatici e
terrestri, le zone ad elevato interesse naturalistico per mantenere la
più preziosa tra le risorse per l’uomo, la biodiversità.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse naturali
Specie autoctone Nelle zone marginali, negli spazi ad uso ricreazionale
ed estetico, nella costituzione di siepi o zone boschive viene mantenuta
una vegetazione autoctona che meglio si adatta alle condizioni climatiche locali, tende a rinnovarsi e ad evolversi spontaneamente, e permette
di mantenere l’habitat faunistico di origine.
Non solo vite La superficie aziendale presenta situazioni ambientali diversificate, favorendo in tal modo la biodiversità floristica e faunistica
necessaria sia alla qualità degli ambienti naturali sia alla salvaguardia
della variabilità genetica. Nel 2014 è stato redatto un piano scritto di
strategia di gestione delle risorse naturali per rendere più omogenea la
pianificazione delle attività aziendali rispetto a queste tematiche.
Biodiversità aziendale.
Vini autoctoni Delle 24 varietà allevate in azienda solo 6 corrispondono
a vitigni internazionali.
Recupero di vecchie varietà di grano La biodiversità del territorio viene
salvaguardata anche attraverso la scelta delle varietà di grano duro. Nel
2014 si è iniziata la sperimentazione a Regaleali di grani duri antichi
della tradizione siciliana che nel tempo erano stati abbandonati. Le varietà utilizzate nelle prove sono state “Senatore Cappelli”, “Russello”,
“Tumminia” e “Perciasacchi”.
Nuovi campi sperimentali
L’azienda, in collaborazione con Enti di
ricerca, sta sperimentando nuovi campi relativi a vigneti autoctoni, a
nuove varietà ed a nuovi portinnesti ottenuti da incrocio.
Campi sperimentali
•Biodiversità aziendale•
Tasca d’Almerita salvaguarda la biodiversità aziendale e arricchisce il patrimonio naturale presente in ognuna delle sue cinque tenute, dedicando alla
viticoltura un massimo del 65% della superficie totale nel 2014. Infatti, dei
651 ettari che costituiscono la superficie totale aziendale, il mantenimento
della biodiversità faunistica e floristica è assicurato dalla presenza di: pascoli (circa il 3%), seminativi (11%), oliveti (5%), boschi (3%), incolti e zone
naturali (10%), corpi idrici (3%) e alberi da frutta (1%). Questi componenti,
alternandosi alla monocoltura, impreziosiscono il paesaggio agricolo, non
alterando la secolare tradizione territoriale.
29
SOStain - Sustainable Development Report
•Campi sperimentali•
Già da alcuni anni l’azienda ha realizzato due campi sperimentali. Il primo,
nell’ambito del progetto di “Valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani”
dell’Assessorato delle Risorse Agricole, Alimentari e della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, ospita 26 varietà di viti siciliane con lo scopo di
garantire il recupero e la salvaguardia della variabilità genetica di alcune
vecchie varietà autoctone e di ottenere un’omologazione dal punto di vista
sanitario di alcune selezioni clonali. Il secondo campo sperimentale è stato avviato nell’ambito di un progetto dell’Università di Milano ed ospita 12
nuove varietà ottenute da incroci, per valutarne la resistenza a malattie e a
stress ambientali. Nell’ambito della stessa sperimentazione sono stati anche
sperimentati 4 nuovi portainnesti su due varietà di vite (Cabernet Sauvignon e Nero d’Avola) al fine di testarne la resistenza alla siccità e agli stress
ambientali.
30
SOStain - Sustainable Development Report
3.8
Risorse
territoriali
Nel programma SOStain il legame con il territorio in cui si opera è
valorizzato ed inteso come fonte di competitività e quindi di crescita economica.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione delle risorse territoriali
Proteggere il paesaggio L’azienda opera per la creazione di nuovi valori
paesistici coerenti e integrati ai valori riconosciuti, al fine di ottimizzare il potenziale inespresso del territorio e contrasta l’abbandono di
edifici e superfici rurali.
In armonia con il territorio Tasca d’Almerita opera sul territorio con
etica e rispetto, l’azienda è attenta allo sviluppo socio-economico del
tessuto produttivo e delle comunità locali circostanti. Impegno misurato anche attraverso l’indicatore V.I.V.A. “territorio” i cui parametri sono
interamente rispettati.
V.I.V.A. il territorio
100% made in Sicily L’azienda utilizza il più possibile input e risorse
locali per permettere il mantenimento di attività artigianali e produttive e la creazione di opportunità di crescita, formazione e lavoro per la
comunità locale. Le cassette in legno utilizzate per i vini sono prodotte
localmente. I 220 lavoratori coinvolti provengono da 23 comuni delle
provincie di Palermo (110), Agrigento (2), Caltanissetta (101), Catania (5),
Messina (2).
Aperti al territorio Nel 2013 la Tenuta Regaleali è stata sede di due
giornate formative dimostrative sulla riduzione del rischio di deriva
e ruscellamento da agrofarmaci. L’incontro rivolto ai tecnici di aziende vitivinicole della Sicilia, rientra nell’attività formativa del progetto
europeo denominato TOPPS-prowadis. Scopo del progetto è quello di
individuare le “Buone Pratiche Agricole” necessarie a prevenire la contaminazione diffusa dei corpi idrici superficiali da agro farmaci.
Promuovere il turismo sul territorio L’azienda opera per valorizzare il
territorio attraverso la creazione di servizi, eventi, ospitalità rafforzando la vocazione turistica del territorio, rivolta non solo al raggiungimento di una destinazione ma di una valida motivazione, sensazione,
ed emozione.
Un’azienda aperta al turismo.
Rafforzare filiere enogastronomiche di qualità L’azienda contribuisce a
valorizzare, in Italia e nel mondo, l’immagine del territorio in cui opera
attraverso la selezione di eccellenze produttive di agricoltori siciliani,
riuniti in un progetto che prende il nome Natura in Tasca.
Natura in Tasca
31
SOStain - Sustainable Development Report
•Un’azienda aperta al turismo•
Il numero di presenze raggiunte nelle diverse tenute riflette l’impegno
dell’azienda nel promuovere il turismo sul territorio
Ad aprile 2012 la struttura agrituristica Regaleali, classificata a “3 Spighe”, ha
aperto le porte accogliendo 1951 turisti nel 2013, e 2163 turisti nel 2014 con
un incremento del 10%, in prevalenza stranieri.
Nel Resort di Capofaro (Salina) nel corso del 2014 si sono registrate 4618 presenze, in incremento rispetto all’anno precedente, di cui circa il 60% stranieri (principalmente provenienti da Regno Unito e Stati Uniti). A Capofaro,
Tasca d’Almerita organizza una serie di eventi per promuovere il territorio
e il turismo. Tra questi il “Malvasia Day”, di cui nel luglio 2014 si è svolta la
quarta edizione, promuove il territorio delle isole Eolie e la loro particolare
produzione di Malvasia. Nel 2014 hanno esposto produttori, non solo locali
ma provenienti anche dalle isole di Panarea, Lipari e Vulcano. I partecipanti
all’evento sono stati circa 300, principalmente giornalisti, ristoratori e turisti.
Altro importante appuntamento è “Salina Doc Fest”, rassegna internazionale di documentari d’autore su temi sociali, di cui Tasca è sponsor per il
primo premio e che si è svolto nel mese di settembre.
A maggio 2014 l’azienda ha partecipato alla manifestazione “Cantine Aperte” con la tenuta Sallier de la Tour (Monreale), coinvolgendo i visitatori in
degustazioni, esposizioni di prodotti tipici locali, e diffondendo una cultura
sostenibile attraverso lezioni pratiche rivolte ai bambini.
32
SOStain - Sustainable Development Report
•V.I.V.A. il territorio•
L’indicatore TERRITORIO valuta le conseguenze delle attività aziendali sul
territorio, inteso sia come ambiente i cui valori da difendere sono la biodiversità, la tutela e la valorizzazione del paesaggio, sia come comunità umana, sulla quale vengono verificate le conseguenze sociali ed economiche su
lavoratori, comunità locale, produttori e consumatori. L’indicatore mostra
se e in che misura l’azienda ha soddisfatto i requisiti socio-economici definiti dal progetto ed aiuta a definire gli ambiti nei quali poter migliorare.
L’azienda Tasca d’Almerita ha soddisfatto completamente tutti i requisiti
dell’indicatore territorio.
• Natura in Tasca: sapori e tradizioni in cucina•
98 prodotti, storie diverse, piccole eccellenze che raccontano la Sicilia. Natura in Tasca cresce facendo sistema, creando un modello virtuoso con 30 produttori che provengono da altrettanti territori. Natura in Tasca nasce nel
2012 da una idea della famiglia Tasca d’Almerita e offre un’attenta selezione
dei migliori prodotti provenienti dal territorio siciliano.
Un progetto attraverso il quale valorizzare i piccoli, spesso piccolissimi, artigiani selezionati inizialmente tra quelli limitrofi alle Tenute Tasca d’Almerita, ma che oggi raccontano la Sicilia quasi per intero.
Quello di Natura in Tasca è un vero e proprio viaggio tra i volti, le storie e le
tradizioni più autentiche di questa terra. Condotto in prima persona da Fabrizia Lanza che, attraverso la Anna Tasca Cooking School, sceglie e cucina i
prodotti del nostro paniere, trasformando così il progetto in un laboratorio
di cultura e costumi di Sicilia, per valorizzare la grande ricchezza di saperi e
sapori che questa terra incarna. Prodotti BIO, come la miscela per pane nero
di Castelvetrano, protagonista del mondo sempre più variegato dei grani
siciliani, insieme alle farine monograno di Perciasacchi, Russello e alle new
entry Busiate di Tumminia e Biancolilla.
Nella nostra rete 14 PRESIDI SLOW FOOD, in particolare i mieli da Ape Nera
sicula, alcune produzioni di eccellenza selezionate per stupire anche il più
raffinato dei palati, tra cui il celebre pistacchio verde di Bronte D.O.P.
Non solo food per Natura in Tasca, i nostri prodotti sono offerti in piccole
ceramiche dei fratelli Zammito. A Valledolmo, nel cuore della Sicilia, ad un
paio di chilometri da Regaleali, Vincenzo Zammito produce e decora a mano
i lemmi, tipiche cuccume smaltate picchiettate di bianco e di blu, un tempo
gli unici contenitori utilizzati nelle campagne siciliane. Tra le altre novità
i table mats e lo strofinaccio d’autore di Eugenio Vazzano, artigiano curioso
e sperimentatore che da frammenti di tessuti, pizzi e ricami siciliani crea
stoffe ed oggetti ricchi di estro ed eleganza, fondendo elementi del linguaggio popolare siciliano con influenze internazionali. I prodotti di Natura in
Tasca possono essere acquistati sul web (naturaintasca.it) anche in originali
cassette tematiche che seguono le stagioni ed i territori, con un servizio di
spedizione che raggiunge tutta Europa.
Convinta della ricchezza del patrimonio gastronomico siciliano, Tasca d’Almerita continua a cercare nuove eccellenze nel territorio, a testimonianza dell’impegno per la valorizzazione della tradizione, della storia e dei luoghi in cui vive.
33
SOStain - Sustainable Development Report
3.9
Risorse Umane
Nel programma SOStain essere socialmente responsabile significa
non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là investendo di più nel capitale umano, nell’ambiente e
nei rapporti con le altre parti coinvolte, siano essi operatori, consumatori, o residenti ed astanti.
Le scelte Tasca d’Almerita per la gestione sostenibile delle risorse
umane
Formazione La crescita culturale e professionale del lavoratore è un
obiettivo continuo dell’azienda che pertanto propone un programma
di formazione annuale per i lavoratori. Nel corso del 2014 si è svolto un
corso di “Accoglienza Professionale” di 28 ore per 15 dipendenti addetti all’accoglienza dell’agriturismo di Regaleali. Corsi di lingua inglese
sono stati svolti per dipendenti addetti al front office e un corso per 8
preposti in agricoltura sul tema “organizzazione del lavoro di squadra
e team building” della durata di 32 ore. Altro corso sulla “leadership e
gestione dei gruppi di lavoro” di 16 ore è stato riservato a 4 responsabili
di settore, tra produzione e ammnistrazione ed un corso di “time management” di 12 ore per addetti del settore commerciale.
Sempre nel 2014 i responsabili agronomici delle Tenute Tascante e Sallier de La Tour hanno partecipato ad un corso di formazione on line
sulla sostenibilità organizzato da Opera e Agroinnova.
Sicurezza Nel 2014 sono stati diversi i corsi, in tema di sicurezza, seguiti dal personale aziendale. In particolare: corsi di aggiornamento per
un totale di 14 ore per i due Responsabili della prevenzione e sicurezza
(RSPP). La prova migliore dell’impegno dell’azienda nella sicurezza è il
numero, da sempre basso, di infortuni sul lavoro in campo, in cantina
e in azienda registrati annualmente.
La sicurezza al primo posto.
Un’azienda giovane L’età media dei lavoratori coinvolti dall’azienda Tasca d’Almerita è di 42,6 anni. Oltre il 42% ha meno di 40 anni. Il gruppo
dirigente ha un’età media di 46 anni. Tra i braccianti agricoli l’età media si abbassa a 41 anni e il 34% ha meno di 35 anni.
Il mondo
Tasca d’Almerita.
Sicurezza e trasparenza verso i consumatori L’azienda tutela i consumatori garantendo loro un prodotto rispondente ai più elevati standard
di sicurezza e qualità. Dalle analisi che si effettuano costantemente nel
laboratorio aziendale e dai controlli a campione effettuati da parte degli organismi di controllo non è mai emersa la presenza di sostanze
dannose per la salute (residui di fitofarmaci, ocratossine e metalli pesanti). La qualità organolettica viene riconosciuta da numerose guide
italiane ed estere del settore. Continuo è l’aggiornamento degli addetti
sui temi della sicurezza alimentare. Nel corso del 2013, 29 operai (addetti
34
SOStain - Sustainable Development Report
alla cucina, alla cantina ed al reparto di imbottigliamento) hanno seguito il corso di richiamo per personale alimentarista. Mentre nel 2014 si
è svolto il corso di 12 ore per Alimentaristi per due addetti alla cantina
di Sallier de La Tour.
La qualità oltre l’etichetta.
Vini sempre più naturali Nel 2013 è iniziata la produzione di “Antisa”
(Catarratto di Regaleali), il primo vino dell’azienda ottenuto senza l’aggiunta di solforosa. Sono state 10.860 le bottiglie commercializzate nel
2013 e 15.200 nel 2014 . Nel 2014 si è avviato un ulteriore progetto per
un vino ottenuto da varietà Grecanico Dorato di Regaleali senza solfiti
denominato “Gerundio”. Sono stati prodotti 11.300 litri di vino che forniranno circa 15.000 bottiglie.
•Il mondo Tasca d’Almerita•
220
provenienti da
Lavoratori coinvolti dall’azienda
Tasca d’Almerita.
62
Lavoratori a
tempo indeterminato.
158
Lavoratori a tempo
determinato
im-
piegati nel lavoro
stagionale in vigna.
23
39
Donne coinvolte
in azienda.
Comuni nelle
province
110
2
101
5
2
Palermo
Agrigento
15
24
Impiegate
Operaie
Caltanissetta
Catania
Messina
35
SOStain - Sustainable Development Report
•La qualità oltre l’etichetta•
I vini Tasca d’Almerita hanno da sempre un ridotto contenuto di anidride
solforosa, dimostrando una elevata qualità delle uve lavorate. Nelle ultime
cinque annate in commercio, escludendo i vini prodotti senza solfiti, il valore medio di solforosa presente nei vini rossi invecchiati è stato di 100 mg/L,
con un massimo di 120 mg/L. Per i rossi e rosati d’annata la media è stata di
81 mg/L con un massimo di 108 mg/L. Ben al di sotto del limite legale che si
attesta a 150 mg/L. Per quanto concerne i vini bianchi nelle ultime cinque
annate in commercio il contenuto di solforosa massimo è stato di 125 mg/L,
il 60% in meno rispetto al limite di legge di 200 mg/L. Nel 2013 e 2014 inoltre è
stato commercializzato il “Catarratto Antisa”, il primo vino Tasca d’Almerita
senza aggiunta di solforosa (< 10 mg/L) e nel 2015 verrà immesso sul mercato
il Grecanico Dorato senza solfiti.
•La sicurezza al primo posto•
Anno
numero di infortuni
prognosi > 15 giorni
2010
5
1
2011
10
3
2012
0
0
2013
2
1
2014
2
2
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SOStain - Sustainable Development Report
3.10
Risorse
Economiche
La sostenibilità economica è la base di tutte le attività imprenditoriali; perseguire un business sostenibile nel programma SOStain,
€
significa adottare strategie e pratiche tali da soddisfare le necessità
dell’azienda e di tutti i portatori di interesse, promuovendo ed incrementando, al tempo stesso, il mantenimento e la crescita delle
risorse umane e naturali che saranno necessarie alle generazioni
future.
Le scelte Tasca d’Almerita per una gestione sostenibile delle risorse
economiche
Investire nei beni intangibili come strumento competitivo Creare e
dare valore all’azienda nel medio e lungo termine è la motivazione che
ha spinto l’azienda Tasca d’Almerita ad investire e ad aderire al programma di sostenibilità SOStain. L’azienda inoltre è coinvolta in altri
progetti legati alla sostenibilità: V.I.V.A. Sustainable Wine (progetto del
Ministero dell’Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare); Tergeo
(progetto di UIV), Eco Pro Wine (progetto europeo), Avigere (progetto
promosso dall’IRVOS). Inoltre l’azienda nel 2014 si è dotata di un modello di organizzazione, gestione e controllo delle attività amministrative.
Comunicazione L’impresa è consapevole del fatto che un approccio di
responsabilità nei confronti dello sviluppo sostenibile migliora il valore
aziendale, la fiducia dei clienti e dei fornitori e la credibilità da parte di
tutti i soggetti coinvolti. Per raccontare il suo impegno nella sostenibilità mette a disposizione una sezione dedicata del sito, e inoltre redige e
rende pubblico annualmente un rapporto di sostenibilità.
Promuovere la sostenibilità Le aziende Tasca d’Almerita e Planeta, nel
corso della primavera del 2013, hanno organizzato diversi incontri sul
territorio siciliano con l’obiettivo di far conoscere il programma SOStain, promuoverne l’implementazione nel settore e creare un network
tra le aziende dove la sostenibilità rappresenti il minimo comune denominatore di un progetto comune. Nel 2014 l’impegno è stato rivolto alla
promozione di SOStain nei confronti delle amministrazioni pubbliche
regionali e nel tentativo di inserire il percorso di SOStain nell’ambito di
un progetto di sostenibilità nazionale.
SOStain per tutti
Nel 2013 il progetto SOStain è stato presentato dalle
aziende aderenti durante il festeggiamento dell’Earth Day svoltosi presso l’orto botanico di Palermo il 26 aprile.
Etichetta SOStain Dal 2014 SOStain è stato divulgato anche attraverso
l’etichetta dei vini Tasca d’Almerita, segno della volontà dell’azienda di
comunicare il percorso verso la sostenibilità che da cinque anni intra-
37
SOStain - Sustainable Development Report
prende con impegno ed entusiasmo, coinvolgendo l’intera realtà aziendale e investendo in esso risorse. Il marchio SOStain è stato presente
nella retro etichetta di molti vini imbottigliati nel 2014 e presentati in
occasione del Vinitaly.
Etichetta V.I.V.A. Dal 2014 le bottiglie di Cabernet Sauvignon e Chardonnay presentano nella retroetichetta il marchio V.I.V.A. con il QR Code
dal quale poter leggere i risultati dei quattro indicatori (Acqua, Aria,
Territorio e Vigneto).
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SOStain - Sustainable Development Report
4.
IL MODELLO DI
SVILUPPO SOSTENIBILE 2015
La sostenibilità non è un punto di arrivo ma una direzione verso
cui tendere attraverso piccole, grandi sfide quotidiane. Il miglioramento continuo nel tempo dovrebbe rappresentare l’obiettivo principale di qualsiasi programma di sostenibilità e lo è per SOStain,
che inoltre intende dare valore alle scelte e agli impegni presi. In
questo programma, infatti, il vero valore non è il raggiungimento di
una performance economico-finanziaria, ma la creazione di un patrimonio di servizi ambientali, sociali ed economici fruibili e condivisibili con tutti i soggetti interessati.
Le direzioni verso cui si muoverà l’azienda Tasca d’Almerita nel corso del 2015 saranno:
Si metterà in funzione un impianto solare termico per la
produzione di acqua calda sanitaria a servizio dell’agriturismo che dovrebbe ridurre i consumi di GPL del 40%.
Si avvierà lo studio di un progetto per ulteriori impianti
di Fotovoltaico a Regaleali in modo da aumentare la quantità di energia pulita prodotta.
Si realizzerà l’adeguamento dell’impianto idraulico del
freddo in cantina per ottimizzare l’uso dei gruppi frigoriferi della cantina. L’adeguamento permetterà di eliminare un vecchio gruppo frigorifero.
Si ridurrà ulteriormente il peso del vetro delle bottiglie. A
tale scopo, sono stati presi accordi con le vetrerie per produrre una bottiglia borgognotta più leggera di 140 grammi rispetto all’attuale. Si inizierà con delle prove nel 2015
per arrivare a ridurre il peso di ulteriori 650.000 bottiglie.
39
www.operaresearch.eu
www.sostain.it
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