Vendita “a tavolino”per un albergo a Ravenna Una combine in tre

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Vendita “a tavolino”per un albergo a Ravenna Una combine in tre
Direzione Regionale Emilia-Romagna
Ufficio del Direttore Regionale
COMUNICATO STAMPA
Vendita “a tavolino”per un albergo a Ravenna
Una combine in tre mosse per evadere 300mila euro
Una serie di atti di vendita, solo formalmente autonomi, e un mutuo ipotecario acceso
per ridurre il valore dell’immobile. Questo l’escamotage utilizzato per “alleggerire” di
circa 200mila euro l’imposta di registro sulla vendita di un albergo della Riviera
romagnola, scoperto dagli 007 della Direzione Provinciale di Ravenna.
Ai funzionari ravennati non è sfuggita la combine dei contraenti, mascherata dietro una
trama di operazioni apparentemente autonome, che in realtà erano state accuratamente
“pianificate a tavolino”, come ha riconosciuto anche la Commissione Tributaria di
Ravenna. I giudici tributari, approvando l’operato dell’Agenzia delle Entrate, hanno
sottolineato la palese volontà delle parti di sostenere un carico fiscale notevolmente
inferiore rispetto a quello dovuto attraverso la semplice vendita diretta dell’albergo.
Il meccanismo della truffa si articolava in tre fasi. Il primo passo è stato il conferimento
dell’albergo in una società per godere di un’aliquota agevolata. Il vero “colpo di teatro”,
come l’hanno definito gli ispettori del fisco, è stato però l’accensione di un mutuo
ipotecario sull’immobile, con lo scopo di abbatterne il valore (circa 4,4 milioni di euro).
Il cerchio si è chiuso con la cessione delle quote sociali, sulla quale i contraenti hanno
pagato l’imposta di registro in misura fissa per soli 168 euro.
Tra maggiore imposta di registro e sanzioni, il debito verso il fisco ammonta così a
270mila euro.
Bologna, 24 marzo 2011
UFFICIO DEL DIRETTORE REGIONALE
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