LA ROBIN HOOD TAX E LA CARD SOCIALE

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LA ROBIN HOOD TAX E LA CARD SOCIALE
LA ROBIN HOOD TAX E LA CARD SOCIALE
di Pieralba Fogazza*
Pubblicato sul
del 23 luglio 2008
Tassare le compagnie petrolifere per ridistribuire le ricchezze ai più deboli.
E’ questo il principio ispiratore della Robin Hood Tax inserita nel decreto legge 112/2008.
La tassa punta alla valorizzazione automatica delle scorte petrolifere tramite un meccanismo che
obbligherà i petrolieri a far emergere la plusvalenza realizzata dagli stock comprati a basso
prezzo, da sottoporre a prelievo Ires. Quest’ultima imposta subisce, già a partire dal 2008, un
aumento dell’aliquota e passa dal 27,5% al 33%. A dover pagare di più saranno i soggetti che
nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito un volume di ricavi superiore a 25milioni di
euro e che operano nei seguenti settori:
a) ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi
b) raffinazione petrolio, produzione o commercializzazione di benzine, petroli, gasoli per usi vari,
oli lubrificanti e residuati, gas di petrolio liquefatto e gas naturale
c) produzione o commercializzazione di energia elettrica
A tutela dei consumatori nel decreto è espressamente fatto divieto a tali operatori economici di
traslare l’onere delle maggiorazione d’imposta sui prezzi di consumo.
Tra le misure fiscali previste nel decreto legge 112/2008, oltre all’aumento dell’Ires, vi è anche un
progressivo ritocco all’insù delle royalties sulle estrazioni nazionali di idrocarburi.
I petrolieri saranno inoltre chiamati a contabilizzare le scorte, ai fini fiscali, non più con il metodo
LiFo (Last in First out – Ultimo entrato primo uscito) ma con la modalità FiFo (First in First out –
Primo entrato primo uscito).
Tale metodo permetterà di far emergere le plusvalenze, da sottoporre a prelievo Ires, realizzate
accantonando i prodotti petroliferi comprati e stoccati a prezzo più basso e poi messi a riserva a
prezzo dilatato dai rincari internazionali.
Per attutire gli effetti del caro petrolio sui prezzi della pompa, il decreto legge prevede la
sterilizzazione dell’Iva sui carburanti. Una disposizione che elimina in maniera strutturale il
fenomeno dell’Iva drag, ossia la crescita del gettito derivante dall’imposta sul valore aggiunto
quando aumenta il costo industriale del barile. Con la sterilizzazione in automatico ogni tre mesi
ci sarà una diminuzione delle accise se nel trimestre precedente il prezzo del greggio sui mercati
internazionali avrà superato almeno del 2% il valore previsionale indicato nel Documento di
programmazione economica e finanziaria.
Il gettito atteso da queste misure è di circa un miliardo di euro, denaro che sarà destinato a
sostenere le persone più anziane e deboli. E’ prevista infatti l’attivazione di una card sociale
prepagata, a carico dello Stato, per acquisti di prodotti alimentari e per pagare le bollette.
Criteri e modalità di individuazione dei titolari di tale beneficio, dell’ammontare e delle modalità di
fruizione di tale card saranno meglio definiti dal Ministro dell’economia e delle finanze di concerto
con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali entro trenta giorni dall’entrata in
vigore del decreto legge 112 del 25 giugno 2008.
*Funzionario dell’Area di Staff della Direzione Regionale della Sicilia - Agenzia delle Entrate
I lettori possono rivolgere quesiti e segnalare eventuali criticità riscontrate presso gli Uffici
dell’Agenzia delle Entrate utilizzando i seguenti recapiti: Direzione Regionale della Sicilia - Area di
Staff , via K.Roentgen n.3 - 90146 Palermo – tel. 091/6803552 - fax 091/6803535 [email protected]
Dirigente Relazioni Esterne dott. Vito Vascellaro [email protected]