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PiaNEta aNiMali
di Flavio rosati
il cane “Balto” mascotte del NirDa:
dalla desolazione dell’abbandono e
della strada alla presenza a fianco dei
Forestali per il bene dei propri simili
Le luci delle macchine sfreccianti erano diventate
lacrime negli occhioni di Balto, ignaro che sulla strada che percorreva disperato e avrebbe potuto
condurlo alla morte avrebbe incontrato in qualche
modo la salvezza.
Balto è stato trovato mentre correva contro mano
sulla strada consolare romana dell’Appia Antica.
Un uomo lo ha fatto salire sulla propria auto e poi, non
avendo intenzione di occuparsene personalmente, lo
ha depositato in una clinica veterinaria della Capitale
dove ha vissuto per un paio di mesi.
A contraddistinguerlo fin dai primi momenti sono stati
il bel carattere e l’intelligenza grande, la capacità di
“evadere” riuscendo sistematicamente ad aprire le
porte dietro alle quali veniva rinchiuso, la caparbietà
nel cercare ovunque Alessandra, la dottoressa che poi
lo avrebbe preso con sé regalandogli lo splendore del
riscatto e di una nuova vita.
Nella nuova casa ha trovato un altro cane e una gatta,
che lo hanno accettato e che lui ancora oggi rispetta
come sovraordinati.
Balto somiglia a un cane da pastore olandese ed è
affettuoso e molto vigile come gli esemplari appartenenti a questa razza. Ama moltissimo l’acqua e un
bastone lanciato in mare o nel lago lo induce a giocare al “prendi e riporta” per un’intera giornata!
Rimane nei suoi occhi caldi e intelligenti, di un bel
colore nocciola, il segreto del suo passato.
Una grande cicatrice si cela sulla sua testa ed è stata
scoperta per caso dal suo nuovo Amico, quando con
una carezza ha scostato il pelo bagnato che la copriva dopo l’ennesimo riporto del bastone.
Balto ancora abbaia ai motorini, si nasconde all’arrivo
del temporale e dei botti di capodanno.
La sua storia e il suo comportamento possono insegnare tante cose: ha ricostruito la fiducia nell’uomo
deponendola in particolare nel suo nuovo padrone,
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nonostante qualcuno in passato lo abbia tradito e gravemente ferito. Ha conservato la voglia di giocare,
nuotare, in una parola di vivere.
Tutti hanno il diritto a una seconda possibilità e
dovrebbero saperla cogliere vivendo appieno la propria natura di “animali”, non importa se a due o a
quattro zampe, condividendo le stesse emozioni.
Balto ha accompagnato i Forestali nella giornata di
protesta contro la soppressione del Corpo forestale
dello Stato, ricevendo grandi apprezzamenti.
La storia misteriosa, il suo modo di esprimere comunque un affetto incondizionato, la sua commovente
lealtà sono elementi in base ai quali è stato scelto
come mascotte del NIRDA, Nucleo Investigativo per i
Reati in Danno agli Animali del Corpo forestale dello
Stato.
Il NIRDA, istituito nel 2007, è una struttura specializzata composta da personale dotato di una specifica
preparazione tecnica e di una particolare conoscenza
della complessa rete di crimini collegati al maltrattamento degli animali. Svolge attività investigative a
livello nazionale e internazionale avvalendosi di collaborazioni con le maggiori associazioni di volontariato
del settore nonché con esperti quali etologi e medici
PiaNEta aNiMali
veterinari, indispensabili per il recupero degli animali
maltrattati, per la gestione dei canili sequestrati e per
la promozione delle campagne di adozione degli animali.
Nel periodo che va da giugno 2005 a fine 2014 l’attività del NIRDA ha portato a oltre 300 notizie di reato
trasmesse all’Autorità Giudiziaria competente e alla
denuncia di circa 370 persone.
Il personale del Nucleo Investigativo per i Reati in
Danno agli Animali, dall’inizio delle attività ad oggi, ha
sequestrato oltre 15mila animali, più di 700 strutture
e circa 50 tra automezzi, camion e rimorchi utilizzati
per compiere i vari illeciti, per un valore complessivo
di oltre 21 milioni di euro.
Dopo la droga, a livello mondiale, il commercio illecito di animali è la seconda fonte di guadagno della
malavita organizzata e il NIRDA è in prima linea nel
fronteggiare vere e proprie organizzazioni criminali
che operano su tutto il territorio nazionale e che ricavano dalle loro attività illecite centinaia di milioni di
euro a scapito anche della vita degli animali stessi.
Il NIRDA, lavorando e collaborando in questi anni con
le Procure di tutta Italia, è intervenuto a tutela degli
animali in vari settori: nei canili, in strutture private e
pubbliche, in circhi e punti vendita; ha inoltre dato il
proprio decisivo contributo nelle attività di prevenzione e repressione del fenomeno del traffico illegale di
cuccioli provenienti dall’Est Europa. Le atrocità di
Green Hill non avrebbero avuto fine senza la
Forestale e il NIRDA e le centinaia di Beagle a dir
poco maltrattati non avrebbero raggiunto l’inizio di
una nuova esistenza.
Le attività della Forestale hanno sensibilizzato sempre
più la popolazione su questi temi, creando un collegamento, una valida sinergia con i cittadini che non di
rado segnalano in maniera significativa episodi di
maltrattamento animale.
L’attività investigativa del NIRDA, ultimamente, si sta
focalizzando verso l’approfondimento del Web Crime,
dal momento che Internet rappresenta una delle ultime frontiere del crimine.
Il NIRDA, infine, ha messo in atto collaborazioni altamente specialistiche come quella da poco intrapresa
con l’associazione LINK–ITALIA per investigare sul
legame tra maltrattamento animale e fenomeni di violenza interpersonale, devianza, crimine e stalking.
Per la prima volta in Italia, infatti, un Corpo di polizia
e un’associazione di settore hanno siglato un protocollo d’intesa mirato con cui si impegnano a
collaborare per contrastare e prevenire ogni forma di
abuso e crudeltà nei confronti degli animali, comportamenti devianti generalmente e scientificamente
considerati precursori ed indicatori di forme di violenza interpersonale e pericolosità sociale.
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