intervento del vice-direttore generale del cfs
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INTERVENTO DEL VICE-DIRETTORE GENERALE DEL C.F.S. ING. FAUSTO MARTINELLI Grazie signor Presidente, accademici, colleghi, studenti, Porterò via solamente pochi istanti alla prolusione del Prof. Moroni, al quale l'Amministrazione forestale è legata da una profonda stima e antichi rapporti di collaborazione, avendo insieme portato avanti, fin dagli anni Ottanta, quando ancora ecologia era un termine non ricorrente e valore non apprezzato e quando non esistevano ministeri ed istituzioni nel settore, importanti studi nel campo della ricerca e della educazione ambientale. A Lei, Signor Presidente, e a tutti gli Accademici, il saluto più cordiale da parte del Ministro On.le Alfonso Pecoraro Scanio, e del Direttore Generale Di Croce, che voleva essere qui tra noi, ma ne è stato impossibilitato. I1 Corpo Forestale dello Stato ha sempre avuto un grande rispetto per l'Accademia, pur mantenendo l'indipendenza, alla quale anche poco fa il Presidente ha fatto riferimento, necessaria per orientare 1'Amministrazione negli orizzonti e nei mutati scenari istituzionali derivanti negli anni da nuove politiche, nuovi prowedimenti legislativi, impegni e accordi internazionali. Ora però sentiamo l'Accademia più vicina e le occasioni di incontro e di confronto anche recentissime che ci sono state all'Accademia dei «Quaranta» e al CNEL, pochi giorni or sono, l'hanno vista insieme all'Arnministrazione muoversi concorde e in sintonia per raggiungere uno stesso obiettivo. A nessuno può sfuggire il momento difficile che attraversa l'intero sistema forestale e anche l'Amministrazione che in questo momento ho l'onore di rappresentare; c'è una necessità imprescindibile di essere solidali e di agire con sinergia, anche nell'impostazione, nella predisposizione, nell'introduzione dei nuovi considerati che noi vogliamo essere recepiti in un quadro normativo innovato e non più rinviabile. Congiuntamente, dobbiamo definire, nel rispetto degli indirizzi nazionali e internazionali, obiettivi e metodi. I1 Prof. Mancini ci insegna che formule utopistiche non hanno un sito, per dirla in termini informatici, nella realtà attuale. Noi siamo presenti e cerchiamo di prodigarci per il bene del patrimonio forestale italiano nel suo complesso, pur nel rispetto delle varie articolazioni istituzionali a cui far riferimento; ci sono dei problemi da risolvere, li accenno solamente - I.F.M. n. 3 anno 2000 INTERVENTO DEL VICE-DIRETTORE GENERALE DEL C.F.S. 155 con alcune sintetiche considerazioni. Deve essere risolta un'equazione fra agricoltura e ambiente, così come attende soluzione un'altra equazione che è quella fra Stato e,Regioni, annosa per quanto ci riguarda. Le soluzioni sono possibili e le possiamo trovare se abbiamo come obiettivo l'interesse del Paese. Siamo qui in Toscana, siamo a Firenze, mi sento di porre una domanda, un esempio e anche una metafora per tutti quanti noi, su un simbolo che a tutti noi è caro, Vallombrosa. Mi chiedo «E giusto che Vallombrosa appartenga allo Stato o che sia gestita dalle Regioni, oppure Vallombrosa rappresenta qualcosa di più?». E stata amministrata dai forestali, ma appartiene, ora come nel passato soprattutto al mondo della spiritualità e della cultura e al mondo della scienza. Registriamo con grande apprezzamento la posizione di sostegno che l'Accademia sta indirizzando al Corpo Forestale dello Stato, ma ancora più che soccorso nei nostri confronti, chiediamo una strategia comune, perché si vada verso una difesa del sistema forestale ambientale inteso come sistema sostenibile, tutto questo sicuramente nella consapevolezza che il punto di incontro vada ricercato nell'equilibrio da ritrovare all'interno del sistema Stato-Regioni. Chiudo Signor Presidente, con un ringraziamento anche personale per le attenzioni che Lei, il Segretario Generale e l'Accademia hanno voluto rivolgere alla mia persona. Grazie, buonasera.