Clicca qui… - Pro Loco | San Giovanni Ilarione

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l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 23 - N. 3 - Settembre 2008 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
www.ilarione.it
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 23 - N. 3
Settembre 2008
FONDERSI PER CRESCERE
IMPORTANTE
Saluto del Presidente
Arriviamo a questo appuntamento dopo un’estate di feste
e di iniziative che hanno
impegnato tante associazioni
e gruppi del nostro territorio.
A tal proposito vorrei precisare che, diversamente da
quanto scritto su alcuni quotidiani, la Pro Loco non ha mai
aderito né dato assenso alle
feste, peraltro molto discusse,
che si sono svolte in luglio
sul Monte Cimo.
Fra le nostre iniziative voglio
invece sottolineare in modo
particolare la pubblicazione
di una serie di cartoline che
riportano scorci significativi
del nostro paese: pensate
quanto sarebbe bello che esse
fossero spedite ai tanti nostri
emigrati sparsi per il mondo,
come segno di saluto e di
ricordo del paese in cui sono
nati.
Ottobre, si sa, è per San
Giovanni Ilarione un mese
speciale, perché ci porta la
Sagra delle Castagne, che
quest’anno celebra la sua 73ª
edizione. Dalle pagine de
“L’Alpone” giunga a tutti voi
l’invito più sincero di vivere
queste giornate di festa assieme ai vostri cari, magari con
coloro che tornano una sola
volta all’anno nel paese natale, per ricordare le sagre della
loro infanzia.
FRANCO CAVAZZOLA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
CONNUBIO TRA LE CANTINE SOCIALI DI
Sembra uno slogan pubblicitario. In
realtà è il principio che ha ispirato la
decisione dell’assemblea generale della
cantina sociale cooperativa di Montecchia di Crosara che, lo scorso 23 aprile
2008, ha decretato la fusione con la consorella maggiore di Soave, rinunciando
alla propria autonomia istituzionale e
gestionale. L’esito dell’assemblea non lascia dubbi circa la volontà della stragrande maggioranza dei soci: su 816
aventi diritto al voto ben 717 (88%) hanno espresso parere favorevole e i restanti 99 (12%) parere contrario. Ai fini della
validità della votazione sarebbero bastati 544 voti favorevoli e 272 contrari. L’operazione si è svolta alla presenza del
notaio Mario Mastelli davanti al quale,
tre giorni dopo, è stato anche stilato e
firmato l’atto notarile di scioglimento
della Cooperativa di Montecchia.
CARTA D’IDENTITÀ DELLA CANTINA
SOCIALE DI MONTECCHIA DI CROSARA
• Anno di nascita: 1960;
• Territorio coinvolto: comuni di Montecchia di Crosara, San Giovanni
Ilarione, Roncà, Vestenanova;
• Soci: 816;
• Composizione del Consiglio di amministrazione: 6 rappresentanti per
Montecchia, 5 per San Giovanni Ilarione, 3 per Roncà, 1 per Vestenanova;
• Coltivazione a vigneto: 1400 ettari
circa;
• Capacità produttiva annuale media:
200.000 quintali di uva di cui circa
l’80% D.O.C.
Come sia maturata nel tempo la decisione, quali concrete prospettive si aprano per gli agricoltori lo abbiamo chiesto
a due persone che hanno vissuto diretta-
E
MONTECCHIA
DI
CROSARA
La cantina di Montecchia.
mente l’intera vicenda, sia pure da prospettive diverse: il dott. Giovanni Marcazzan, presidente (ormai ex) della cantina di Montecchia e il dott. Bruno Trentin, direttore generale della Cantina di
Soave.
Ai fini di una corretta informazione
va precisato che, all’atto della pubblicazione del giornale, alcune delle notizie
fornite saranno fatti acquisiti.
A pag. 2 le interviste al Dott. Giovanni Marcazzan e al Dott. Bruno Trentin
Italia-Belgio ...
e ritorno
SAGRA DELLE CASTAGNE
La Pro Loco di San Giovanni Ilarione
con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale
organizza
9-10-11-12-13 OTTOBRE 2008
UN GEMELLAGGIO
ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA
“Chi passasse oggi per la nostra
valle, difficilmente potrebbe pensare
che mezzo secolo fa questa era una terra
di emigrazione in cui la speranza di un
futuro migliore era legata al sogno di un
lavoro all’estero, nei grandi spazi degli
stati extraeuropei o negli stretti cunicoli
delle miniere del Belgio. Molti sono
partiti con la speranza di ritornare con
qualche soldo in tasca, ma quei pochi
che sono rientrati erano spesso disillusi
e minati nel fisico e nel morale. Per
ricordare quel periodo e quei protagonisti, l’Associazione Culturale San Zeno,
in collaborazione con le associazioni
“Veronesi nel mondo” e “Ente Vicentini
nel mondo”, ha proposto ai ragazzi delle
terze medie la realizzazione di un’opera
Giovedì 9 ottobre
ore 20.00
Teatro parrocchiale Incontro culturale-enogastronomico
sul tema “IL DURELLO: UNA SCOMMESSA VINTA?”
Venerdì 10 ottobre
ore 20.00
Apertura Chioschi
ore 21.00
Piazzale Chiesa DISCOTECA AFRO con DJ YANO
Sabato 11 ottobre
ore 16.00
Ricevimento delle Autorità presso la sede Municipale
ore 16.30
Sfilata con la Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI” di
Montecchia di Crosara e S. Giovanni Ilarione e Inaugurazione
Impianto di Cogenerazione ad oli vegetali
ore 17.30
Visita alla MOSTRA DELL’ARTIGIANATO, in piazza “Aldo
Moro”, e alla Mostra di pittura
CASTAGNATA per tutti i presenti vicino al Comune
ore 20.00-22.00 Piazza della Chiesa Happy Hours
ore 22.00
Piazza della Chiesa Radio RSB Out Music Power
con DJ Silvano e Animazione con Ballerine
Domenica 12 ottobre
ore 15.00
Sfilata della Banda Musicale “GIUSEPPE VERDI”
di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Ilarione con le
Contadinelle in costumi tipici per le vie del Paese
e concerto nel piazzale della chiesa
ore 16.00
LA BATTITURA DEI “MARONI” nel castagneto con degustazione di “POLENTA E SCOPETON” per tutti i presenti
ore 17.00
CORSA DELLE RANE CON CARRIOLA in via 4 Novembre
ore 21.00
Piazzale della Chiesa: GRAN VARIETÀ MimandoCantando-Ridendo con ELVIS and GULLIVER,
danza del ventre e ballerini di latino-americano
ore 23.00
Continuazione della serata con musica a 360° con DJ COFFEE
Lunedì 13 ottobre
ore 10.00
Piazza A. Moro dimostrazione pratica della LAVORAZIONE
DEL FORMAGGIO
ore 21.00
Orchestra spettacolo SORRISO e ballo Liscio su pista
ore 23.00
Grandioso Spettacolo Pirotecnico con M.E.S.S.
DURANTE
CHIOSCHI ENOGASTRONOMICI
CON PRODOTTI TIPICI LOCALI
LA MANIFESTAZIONE FUNZIONERANNO
L’Amministrazione
Comunale
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
SOAVE
Testimonianze
INFORMA
CAROLINA
CONFENTE
PAG. 6-7
PAG. 10
segue a pag. 5
PROTEZIONE CIVILE
PROVA GENERALE
Ogni anno la Protezione Civile di
San Giovanni Ilarione e la Croce Rossa,
in collaborazione con il dirigente scolastico, esegue delle prove di simulazione
d’evacuazione in caso di terremoti o
incendi.
Quest’anno, oltre alle evacuazioni
pratiche sono state tenute delle lezioni
teoriche per approfondire cosa siano la
Protezione Civile e la
Croce Rossa in modo
da inserire nella quotidianità scolastica la coscienza di poter affrontare con serenità l’emergenza, imparare a
controllare le emozioni,
le angosce, la paura; far
sapere agli alunni che
non sono soli ma che
arriverà qualcuno a sal-
NELLE
SCUOLE
varli.
Mercoledì 16 aprile abbiamo riunito
i bambini di Castello, il giorno dopo,
suddivisi in tre gruppi, i bambini della
scuola elementare di Villa e, supportati
da video, abbiamo spiegato le funzioni
segue a pag. 2
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
T
N
I
L’
Da agricoltore a imprenditore edile
La continuità tra il lavoro del padre
e quello dei figli, che ha sempre (o
quasi) fatto da sfondo alla ricerca dei
personaggi da coinvolge nelle nostre
interviste, questa volta non c’entra;
c’entra solo in minima parte.
Francesco Beltrame, infatti, ha condiviso l’impegno lavorativo nei campi
con il papà e il fratello Luigi solo nei
primi 18 anni della sua vita. Poi è
venuta la grande svolta che ha determinato un cambiamento radicale.
Abbiamo fatto riferimento alla “grande svolta” nella sua vita ... cosa l’ha
indotta a lasciare il lavoro dei campi che,
tutto sommato, costituiva pur sempre una
base sicura?
Per me si è trattato di una scelta
quasi obbligata. L’impegno nei campi
non mancava, ma l’azienda paterna non aveva
dimensioni tali da consentire il mantenimento di
più famiglie. Inoltre le
“tentazioni” che venivano
dal mondo esterno non
davano tregua, soprattutto
ad uno come me, che ha
sempre avuto nel sangue
l’innata tendenza all’autonomia. Fin dai primi
anni sessanta l’economia
a San Giovanni era decisamente fiorente. L’industria calzaturiera, che assorbiva circa l’80% della
manodopera disponibile,
aveva dato vita ad un
indotto di grande rilevanza. Il riflesso di tale situazione aveva
favorito, in particolare, l’edilizia che, a
sua volta, richiamava persone in grado
di progettare, di impegnarsi sul piano
imprenditoriale, di costruire ... Io,
come tanti altri, mi sono lasciato tentare... dapprima come manovale e muratore, poi mettendomi in proprio come
imprenditore. Delle scelte effettuate
non mi sono mai pentito.
Vogliamo raccontare un po’ di storia della sua vita?
Volentieri, anche perché ho tutto
impresso nella mia mente. A 18 anni,
precisamente nel 1967, come detto anche in apertura, ho lasciato il lavoro dei
campi per impegnarmi come manovale
dapprima e come muratore in seguito,
alle dipendenze dell’impresa edilizia
gestita da Enrico Dal Cero, con l’inter-
segue da pag. 1
FONDERSI PER CRESCERE
INTERVISTA AL DOTT.
GIOVANNI MARCAZZAN
Quali le motivazioni remote e prossime dell’importante decisione?
Quando accadono questi fatti il problema fondamentale è quello del reddito. Se i soci non portano a casa quello
che anche gli altri incassano, sia pure
con le opportune variabili, la situazione
è destinata, prima o poi, a precipitare.
Quindi la causa principale è stato il diminuito reddito per i contadini.
Quali altre possibili cause?
Negli ultimi 5 anni si sono susseguiti diversi cambiamenti tra i quadri dirigenti e tecnici ... presidenti, direttori, enologi ... Quando viene a mancare, in
particolare, un direttore, che costituisce
il fulcro dell’azienda, bisogna cominciare da capo. La continuità dei quadri dirigenti e dei tecnici è una condizione indispensabile per operare su standard ottimali di qualità. Le conseguenze, ovviamente, ricadono sul reddito. Nel caso
specifico, poi, si era registrata una pesante scollatura tra organi amministrativi (presidente, consiglio di amministrazione ...) e strutture di gestione (direttore, enologi, personale ...). In altre parole, era venuta a mancare la necessaria
“sintonia”, il sentire e operare insieme
tra i due comparti creando spaccature e
divisioni più per personalismi che per
divergenze di vedute sul piano aziendale o strategico.
A quando risale l’ultimo cambio di
direttore?
A circa due anni fa, quando è stato
scelto il dr. Andrea Bottaro che, in precedenza, aveva avuto positive esperienze
nelle cantine di Custoza e di Breganze.
Il fatto o i fatti che hanno portato
agli ultimi sviluppi maturati nella decisione di confluire su Soave?
Nel 2006, quando ho assunto l’incarico, la situazione era già gravemente
compromessa. Ho sistemato le criticità
più urgenti intervenendo direttamente e
impegnandomi in prima persona, senza
nulla chiedere. Tengo a precisare che in
questi tre anni non ho percepito alcunché. Ho operato unicamente per il bene
e nell’interesse dei soci produttori. Mi
ero illuso di poter risolvere tutti i problemi ma, fin da subito, aveva destato in
me grande preoccupazione il “clima interno” alla struttura. Ad un certo punto
la situazione è diventata insostenibile.
Altrettanto insostenibile, tuttavia, si era
rivelata anche la gestione del bilancio
societario poiché la supervalutazione
delle riserve di vino, per poter dare più
soldi ai soci, non poteva più continuare.
Così abbiamo cominciato a guardarci
intorno e pensare ad altre possibili ipotesi. Nel frattempo, però, era stato riordinato un po’ tutto, erano pervenuti interessanti riconoscimenti e proposte anche dall’estero mentre importanti interventi strutturali avevano consentito di
migliorare la produzione. Ma tutto ciò
non è bastato: da qui la decisione finale
che reputo la migliore possibile per i nostri viticoltori.
Vogliamo tirare le somme?
Il resto è storia recente... non resta
che attendere i fatti. Alcune certezze già
ci sono:
• Il cambio della denominazione:
Cantina sociale di Soave - stabilimento di Montecchia di Crosara;
• I produttori possono continuare a
conferire le loro uve a Montecchia,
dove verrà ulteriormente potenziato
l’impianto di pigiatura, o portarle
direttamente a Soave se sarà per loro
più comodo;
• Il personale verrà assorbito nella
nuova realtà produttiva;
• Ogni socio dovrà versare alla cantina
di Soave 5.500 euro per ettaro di terreno coltivato a vigneto (su questo
argomento interverrà anche il dott.
Trentin).
INTERVISTA AL DOTT. BRUNO TRENTIN
Perché, in questi ultimi anni, molte
cantine sociali hanno deciso di fondersi
con altre?
Le fusioni, in genere, sono motivate
da particolari problematiche, da situazioni di crisi interne o di mercato. Se tutto
andasse bene a casa propria non ci sarebbe la necessità di ricercare soluzioni
alternative. Va, tuttavia, rilevato che il
mercato del vino diventa ogni giorno
sempre più problematico. La competizione, ormai globalizzata, non può essere sostenuta dalle piccole strutture produttive. Essa si sviluppa non solo all’in-
mezzo del servizio militare. Una scelta
che mi ha offerto l’opportunità di dare
ampio spazio alle mie aspirazioni. Nell’ottobre del 1974, la prima esperienza
di lavoratore autonomo come pavimentista insieme a mio cognato. Nel 1980,
è stata costituita la società BeltrameRossetto, fino al 4 dicembre 1997 ...
E poi?
La costituzione dell’impresa edile
“Beltrame costruzioni”, preceduta, nel
1996, dalla “Vieno casa”, una società
per la costruzione e la compravendita
di immobili. Ora che ho deciso di mettermi in pensione l’attività edilizia
verrà continuata dai miei figli Mirco e
Sonia e da mio nipote Luca. Personalmente, salute permettendo, offrirò loro
consulenza mettendo a frutto la competenza acquisita in tanti anni di passione. Spero che mi venga lasciato
anche il tempo per mettermi alla prova
come nonno. Un’aspirazione che condivido interamente con mia moglie.
Il settore operativo di maggior
impegno?
Senza limiti ... dall’escavazione al
movimento terra, dalla costruzione alla
finitura di strutture produttive industriali e artigianali ... Il fiore all’occhiello tuttavia rimane l’edilizia abitativa civile dove viene messa a dura
prova la creatività personale. Questa
casa - e si guarda intorno - dove abito
con mio figlio e quella, attualmente in
costruzione a 30 metri di distanza per
mia figlia, a mio giudizio, ne sono un
esempio eloquente.
Territorialmente, qual è l’ambito di
azione della “Beltrame costruzioni”?
Prevalentemente la vallata dell’Alpone. San Giovanni Ilarione, prima di
tutto. Tuttavia l’enorme sviluppo economico del ventennio 1970/90 ha
amplificato la domanda con conseguente nostro impegno anche nella
vicina vallata del Chiampo e oltre.
D’altra parte, con i mezzi di trasporto e
le attrezzature operative attualmente
disponibili la distanza non è più un
problema. Per la verità, non lo è mai
stato neanche in passato.
Attualmente, come stanno andando
le cose?
Il mercato nel settore edilizio è
decisamente fiacco. La crisi economica generalmente diffusa e, in particolare, quella in atto nel nostro paese, ha
fatto registrare un netto calo nel settore industriale con conseguenze facilmente immaginabili. Meno capannoni
e meno case da costruire, difficoltà a
mantenere il trend occupazionale nelle
fabbriche, difficoltà nella concessione
dei mutui da parte delle banche che
richiedono invece credibilità e sicurezza economica.
In questa situazione chi può costruirsi una casa?
Innanzitutto chi è riuscito, negli
anni del boom economico, ad accumulare del denaro che consenta, oggi, di
integrare significativamente i proventi
del lavoro. Ma già si parla di difficoltà
di arrivare a fine mese per l’acquisto
dei beni di primo consumo. Oggi è difficile per molte famiglie, se non addirittura impossibile, anche affittare una
casa che offra un minimo di comfort.
Di chi la colpa?
Le cause sono molteplici e indipendenti da ciò che ognuno di noi può fare.
Basti pensare alle conseguenze derivanti dall’introduzione dell’euro come
moneta unica per l’Europa che ha comportato un raddoppio dei prezzi delle
materie prime. A questo si aggiunga l’inarrestabile aumento della benzina, del
gasolio, dell’energia elettrica con inevitabili ripercussioni sui generi di primo
consumo come il pane, la pasta, la frutta, la verdura ... In questa situazione i
pensieri sono ben altri. La casa non
costituisce più l’impegno primario per
la famiglia. Anche l’automobile è
diventata una necessità irrinunciabile,
insieme agli elettrodomestici... ai telefonini... Nel periodo, coincidente con le
ferie, i telegiornali sembrano diventati
dei bollettini di guerra con decine di
morti ogni fine settimana sulle strade e
sulle autostrade.
Che cosa mi può dire sulla “crescita zero” dell’economia italiana?
Siamo sull’orlo della recessione.
Speriamo che le cose cambino in fretta. Ci aspettiamo scelte importanti
soprattutto da parte del governo centrale, scelte in grado di determinare una
reale autonomia da parte delle regioni
sulla base di un autentico e giusto federalismo fiscale, ispirato al principio
della sussidiarietà. Ne trarrebbero vantaggio sia le cosiddette regioni “ricche” che quelle più povere. Ma si
rende necessario anche evitare gli sprechi, soprattutto nelle pubbliche amministrazioni, incentivare la produttività e
razionalizzare le tasse.
DELIO VICENTINI
terno delle specifiche denominazioni,
ma tra le stesse denominazioni, se non
addirittura tra gli Stati. Con la conseguenza che chi non è ben consolidato nel
mercato è costretto a fondersi con strutture che hanno al proprio attivo anni di
esperienza e adeguata organizzazione.
Da solo, chi non possiede queste caratteristiche non può reggere. Il problema
non è solo di Montecchia, ma di tutte le
cantine cooperative che non sono riuscite a decollare e a crearsi un spazio significativo nel mercato. Fare una fusione tra
realtà simili non ha molto senso: più
imprese piccole non fanno necessariamente una grande impresa perché verrebbe a mancare, comunque, il valore
aggiunto dell’esperienza di mercato,
consolidata nel tempo, che rimane fondamentale. La fusione, inoltre, ha pieno
senso se chi entra contribuisce al miglioramento della qualità generale favorendo
la complementarietà dei prodotti;
Nel caso specifico... perché l’interesse di Soave per Montecchia?
Perché Soave ha le carte in regola: ha
al proprio attivo un profondo radicamento nel mercato enologico mondiale
e delle strutture di lavorazione all’avan-
guardia. La denominazione principale,
nel nostro caso, rimane il “Soave”, ma
Montecchia porta con sé uve importanti
soprattutto per il settore spumanti. Basta
citare il “Durello Lessini DOC”. Personalmente penso che la Valdalpone sia tra
le aree più qualificate per la produzione
di uve bianche importanti come il
Chardonnais o il Pinot, oltre naturalmente alla tradizionale Garganega ...
Esperienze precedenti?
Analoghe operazioni sono state realizzate attraverso la fusione con Cazzano di Tramigna (1996) e con Illasi
(2005) che hanno portato con sé il marchio “Valpolicella”.
Quali particolari condizioni sono
state poste per Montecchia?
Le stesse dei due casi citati. In primo
luogo la valutazione del patrimonio
netto, da non confondere con il patrimonio reale che renderebbe impossibile
ogni fusione. Su questa base è stato calcolato l’ammontare della quota di
5.500,00 euro pro ettaro per poter entrare nella società.
A questo proposito molti produttori
si lamentano per l’onerosità dell’impegno ... a ragione o a torto?
Il fatto non dovrebbe creare grande
preoccupazione, soprattutto se si considera che la cantina di Soave ha liquidato ai propri soci, negli ultimi due anni,
circa il 40% in più rispetto alle altre cantine della zona. A meno che domattina
non cada il mondo, questo significa che
i nuovi soci di Montecchia nei prossimi
due anni recupereranno interamente ciò
che hanno versato. È stato così per Cazzano, per Illasi addirittura un anno e
mezzo, così sarà per Montecchia. Fatte
salve, ovviamente, situazioni imprevedibili. Chi brontola c’è sempre, ma questi
sono fatti e dati documentati. Purtroppo
il mercato, come già detto, diventa sempre più difficile e solo la forza dell’unione consente di affrontarlo con maggior sicurezza. Le piccole realtà, lo ribadisco, non hanno scelta: o si fondono
alle condizioni sopra descritte o sono
destinate a scomparire.
Per concludere ... vogliamo dare
qualche numero?
Presto fatto. Finora i soci che hanno
aderito sono 750, su un totale di 816,
con ben 1300 ettari di coltivazione a
vigneto.
D. V.
segue da pag. 1
calamità naturali (terremoti, incendi,
alluvioni, ecc.) e cosa svolgono in
tempo di pace.
Nella scuola Media, invece, abbiamo
simulato un intervento di soccorso ad un
ferito.
Un imbianchino, a seguito di una
scossa di terremoto, è caduto da una
scala mentre stava pitturando una stanza. I volontari della Croce Rossa, aiutati in alcuni passaggi dai volontari di
Protezione Civile, sono intervenuti sull’infortunato.
Sinceramente non ci aspettavamo un
interesse così grande fra i ragazzi i quali, dopo aver seguito attentamente tutte
le fasi di soccorso, si sono sfogati in una
serie di domande a raffica dimostrandosi veramente coinvolti ed interessati, per
capirne di più sui modi d’intervento; ma
anche per conoscere l’importanza dei
ruoli dei nostri gruppi di volontariato
tanto da stupire anche i loro insegnanti.
Un’altra bella esperienza l’abbiamo
avuta il giorno dopo a Vestenanova, dove, assieme alla locale Protezione Civile
e sempre con la Croce Rossa, abbiamo
proposto una lezione teorica seguita da
una prova pratica di evacuazione sia nella scuola elementare che media. Vestenanova era alla prima esperienza e per noi
è stata una gratificazione vedere tanta
collaborazione e amicizia fra gruppi.
LE INSEGNANTI
PROTEZIONE CIVILE
PROVA GENERALE
NELLE
SCUOLE
della Protezione Civile e della Croce
Rossa, quali sono i compiti dei due
gruppi, come intervengono in caso di
Ragazzi che provano la rianimazione.
L’ALPONE 3
Ben tornato
prof. Carnevali
Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2008-09 la direzione dell’istituto
comprensivo di San Giovanni Ilarione è
stata assunta dal prof. Ugo Carnevali, in
sostituzione del dott. Luigi Facchini.
Con vero piacere pubblichiamo il suo
saluto.
«Per me si tratta di ‘‘ritorno alle origini” poiché ho prestato servizio nella
scuola “M. Marcazzan” come docente
dal 1992 al 2003, dapprima come insegnante di Matematica e Scienze e successivamente come collaboratore del
Dirigente scolastico Vincenzo Sabellico.
Alcuni genitori si ricorderanno di me
come insegnante; altri avrò il piacere di
conoscerli in un prossimo futuro. Sono
consapevole che il rientro con un ruolo
di vertice sia cosa non semplice, vista la
complessità organizzativa propria dell’Istituto di San Giovani Ilarione; tuttavia l’esperienza maturata in cinque anni
di Preside incaricato mi sarà senz’altro
di valido aiuto.
La mia permanenza alla Direzione di
San Giovanni Ilarione si prefigura non
breve.
I tempi di lavoro più distesi potranno
consentirmi di operare al meglio con
l’obiettivo di garantire agli alunni il servizio migliore possibile. Avrò certamente bisogno di tempo per focalizzare l’attenzione sui bisogni e sulle problematiche dell’Istituto, ma sono certo di poter
contare sulla collaborazione del personale scolastico e degli organismi collegiali in un’ottica di gestione condivisa
dell’Istituto, pur nel pieno rispetto di
ruoli, responsabilità e competenze decisionali.
Ai genitori assicuro disponibilità
all’ascolto e sono certo di poter ottenere la loro collaborazione per un patto di
corresponsabilità educativa condiviso.
Alle Amministrazioni comunali offro
la disponibilità al confronto ed al dialogo auspicando la migliore collaborazione possibile, per quanto di competenza
previsto dalla normativa, per concorrere ad erogare un servizio scolastico efficiente e radicato al territorio».
Buon lavoro.
CACCIA + AMBIENTE:
binomio fattibile
duzione.
A dare una mano a tutto ciò, il
gruppo ANUU, nel
mese di maggio,
nonostante fosse
già iniziata la raccolta delle ciliegie,
non ha voluto
mancare a dare il
proprio contributo
con la pulizia, l’aratura e la semina
di vasti appezzamenti di terreno,
nella zona a ovest
del paese, al fine di
offrire alla selvaggina stanziale e di
L’associazione venatoria ANUU di
San Giovanni Ilarione, sull’esperienza
delle passate stagioni, anche quest’anno
ha dato il proprio contributo nella cura,
pulizia, salvaguardia dell’ambiente sia
durante la giornata ecologica, promossa
in collaborazione con l’amministrazione
comunale, sia operando per la creazione
e la conservazione di un ambiente accettabile da parte della fauna un tempo esistente e che sta tornando grazie all’impegno dei cacciatori. Tutto nasce dal rispetto delle regole, in primis, e poi dell’equilibrio e delle forme di vita
La gestione onesta ed intelligente del
territorio costituisce il termometro di
misura della bontà degli interventi.
Quanto si rivedono specie di fauna ritenute ormai scomparse o definitivamente
accasate in altre situazioni geografiche,
è una vittoria importante per tutti, perché significa che è tornato l’habitat
ideale per il loro sviluppo e la loro ripro-
Agenzia Immobiliare
LUCIA MARIA CRISTOFARI
un miracolo della vita
“Benvenuta Lucia”, titolava nella
prima metà di agosto a caratteri cubitali
uno striscione appeso sul ponte di Montecchia di Crosara e che annunciava il
rientro in famiglia della piccola Lucia
Cristofari, figlia di Luigi e di Giorgia
Bevilacqua residenti a San Giovanni
Ilarione, in via Cengiarotti. La sua venuta al mondo si può veramente definire
un miracolo. Dopo 16 anni di vita insieme, dopo esami e prove nei quali la
scienza medica ha evidenziato la propria
impotenza, dopo anni di ansie e delusioni, di aspettative e ormai di rassegnazione, ecco venire al mondo Lucia, e la piccola ha voluto nascere prima, prematuramente, quasi per fare un regalo a
mamma e papà, perché la potessero
vedere subito, accarezzarla, amarla, ma
i problemi sanitari sono stati tanti. È
stata tanto desiderata che Lucia, un esserino piccolo piccolo, di 570 grammi
appena, ha voluto resistere, crescere
fino ad arrivare a kg 2,50 per portare in
casa di papà e mamma proprio la luce, il
sorriso della felicità, il sorriso della vita.
Con l’entrata in famiglia, dopo 3
mesi di terapia intensiva neonatale a
Borgo Roma, dopo il primo sorriso di
passaggio una riserva alimentare e un
luogo di sicuro rifugio come cinquanta
anni fa. Nessuno è voluto mancare, tutti
hanno messo a disposizione la propria
attrezzatura meccanica, la manodopera,
il proprio tempo ritenendo di fare cosa
utile e preziosa per tutti. Fondamentale
la condivisione del progetto con gli agricoltori locali, che hanno subito capito
l’importanza dell’operazione ed hanno
messo a disposizione gratuitamente i terreni per la buona riuscita di tutto. Il futuro della caccia, intesa nel massimo
rispetto della normativa e come regolatore ambientale, non può aver altri binari
su cui avanzare. Si deve capire e farsene
carico che per poter cacciare tre mesi è
necessario lavorare, interessarsi delle
problematiche venatorie, senza pretese
da prime donne, per gli altri nove mesi. I
protagonisti nell’esercizio venatorio non
sono i cacciatori, o perlomeno non solo,
emerge l’importanza fondamentale della
fauna e soprattutto della bontà dell’ambiente. Un ambiente sano, vivibile, cura-
Albino Bordon, recentemente scomparso, e la sorella Maria, morta in
Francia. “Il tuo coraggio ci ha educato alla speranza, il tuo soffrire
all’umiltà e all’amore”.
Lucia, sono scomparse le apprensioni, le
ansie e se ci sono ancora lacrime, sono
solo di gioia e di tacito ringraziamento a
Dio per questo immenso dono, quando
ormai sembrava umanamente impossibile. Lucia è arrivata anche perché
Giorgia e Luigi hanno diritto alla loro
porzione di felicità. E questa felicità
sono due occhietti azzurri, furbi e simto, protetto è garanzia di una migliore
esistenza non solo per la selvaggina, ma
anche per l’uomo.
E allora chi mette a disposizione
parte del proprio tempo e delle proprie
energie per gli altri, alla fine si accorge
di averlo messo a disposizione anche per
se stesso.
G. S.
BENVENUTI AIRONI!!
Una gradita sorpresa attende, da qualche tempo, chi transita sul ponte dell’Alpone in
località Cotto: un folto gruppo di Aironi vi si è stanziato alla ricerca di pesciolini nella poca
acqua rimasta. Si tratta di un fenomeno piuttosto originale e strano, dal momento che
l’habitat prediletto per questi simpatici animali sono gli stagni e le paludi.
Uno di questi esemplari è stato per noi fotografato da Paolo Panarotto che conosciamo per la sua passione per le piante grasse di cui possiede una vastissima e interessante
coltivazione conosciuta in tutta Europa.
L’airone appartiene alla famiglia degli Aldeidi. L’esemplare raffigurato viene
denominato “Airone cinerino” (Ardea cinerea). Le sue piume sono bianche sul
ventre e grigio-cenere sul dorso. Le penne remiganti e un ciuffo sulla testa
sono nerastri. Il becco, lungo, forte, giallo, con margini dentellati è adatto per
afferrare animali acquatici, come pesci, rane e molluschi. Nidifica sugli alberi
vicino a stagni, paludi e fiumi.
Studio di Consulenza
Marcazzan geom. Luciano
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patici, sono vagiti di fame o di piccolo
malessere, sono tutto, riempiono di vita
una casa ormai destinata alla malinconia
e alla rassegnazione, sono un raggio di
sole venuto a riscaldare due cuori stanchi, sono un sogno che colora il mondo.
Il dono della vita è il dono della felicità più intensa, è l’amore di due persone che si fa persona, è l’opera tangibile
di Dio nel mondo.
La gioia dei genitori è incontenibile,
contagiosa, adesso per loro tutto va bene, non li turbano i problemi della politica, del tempo, delle ristrettezze economiche, essi finalmente hanno la loro
creaturina, hanno la loro vita, hanno la
loro Lucia.
E in questo momento di estasi vogliono ricordare chi è stato a loro fianco
nei momenti di ansia, di preoccupazione, chi li ha sempre incoraggiati, chi li
ha aiutati a portare avanti un progetto
ormai quasi irraggiungibile. Un grazie
al reparto terapia intensiva neonatale
della clinica universitaria di Borgo Roma, dove medici, ostetriche e personale
paramedico sono stati veramente angeli
vestiti di bianco, sempre pronti, attenti,
disponibili. Lucia ha già un angelo protettore in cielo, il cugino Matteo volato
in Paradiso a soli 20 anni e certamente
da lassù festeggia insieme ai parenti.
Benvenuta, Lucia, un grazie anche da
parte nostra, da parte della gente di San
Giovanni che ti ha accolto in un ideale
abbraccio e che già ti vuole bene, perché
ogni nascita è una gioia esaltante per
tutti, perchè si ripete e continua il miracolo della vita.
GIANNI SARTORI
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L’ALPONE 4
Sagra delle Castagne di S. Giovanni Il.
in collaborazione con
Consorzio Tutela Vino Lessini Durello • Cantina di Soave
Comune di S. Giovanni Ilarione • Ass. Pro Loco
Camera di Commercio di Verona
Provincia di Verona - Assessorato all’Agricoltura
Veneto Agricoltura • Fed. Provinciale Coltivatori Diretti
GIOVEDÌ 9 OTTOBRE 2008 ORE 20.00
Presso la sala del Teatro Parrocchiale incontro EnoGastronomico sul Tema
“IL DURELLO:
UNA SCOMMESSA VINTA?”
INDIRIZZI DI SALUTO
Geom. DOMENICO DAL CERO, Sindaco di S. Giovanni Ilarione
CAMERA DI COMMERCIO DI VERONA
DIONISIO BRUNELLI, Assessore all’gricoltura della Provincia di Verona
Dott. ATTILIO CARLESSO, Presidente della Cantina Sociale di Soave
ALESSANDRO CENSORI, Veneto Agricoltura
DAMIANO BERZACOLA, Presidente Fed. Provinciale Coltivatori Diretti
RELATORI
Dott. ANDREA BOTTARO, Presidente Consorzio Tutela Vino Lessini Durello
“20 anni di Lessini Durello: evoluzione di una denominazione”
Enol. ALDO LORENZONI, Direttore Consorzio Tutela Vino Lessini Durello
“10 anni di Consorzio tra produzione e comunicazione”
Enol. BRUNO TRENTINI, Direttore Generale Cantina Sociale di Soave
“Nuove prospettive nella terra del Lessini Durello”
AL TERMINE SEGUIRÀ UN RINFRESCO
Nogarotto in Festa
Sabato 6 e domenica 7 settembre, si
è svolta l’annuale Festa Rionale di
Nogarotto. Don Gianni Baccega, ex parroco, molto amato, di Castello, ebbe l’idea, circa undici anni fa di attirare con
una festa la gente di Nogarotto al fine di
stare insieme e riportare la chiesa rionale ai lontani splendori.
Si è cominciato col proclamare la
Madonna della Salute, che cadeva nel
periodo di novembre, per poi trasportare
questa occasione di gioia nei primi giorni di settembre.
La manifestazione è nata, dunque, come festa delle famiglie per le contrade rionali che sovrastano la zona di Nogarotto.
Le persone del luogo hanno iniziato
ad invitare i parenti vicini e lontani
aggiungendo qualche posto a tavola ...
Alla domenica, il pranzo sociale è
stata la conferma di tale proposito. Il
clima è del tutto famigliare con tavolate
intitolate alle varie casate del luogo. Si
ha l’impressione d’essere veramente a
casa coi propri parenti che, attenti e
numerosi, accorrono per l’occasione.
Nel pomeriggio è prevista la Santa
Messa: concelebrata quest’anno dal nostro parroco Don Angelo insieme a Don
Luciano Costalunga e a Don Antonio
Grolli. Come sempre la chiesetta non
riesce a contenere tutti i partecipanti, ma
da fuori con altoparlanti predisposti possono seguire anche i numerosi fedeli che
sono all’aperto.
Appuntamento fisso alla celebrazione: non manca mai il coro “El Biron”
che con i suoi canti di voci soavi, fa di
questa celebrazione una funzione apprezzata e molto attesa.
Da un paio d’anni a questa parte si è
cominciato ad aprire i chioschi con serata musicale anche al sabato.
Non è affatto un appuntamento puramente mondano come potrebbe sembrare, ma un momento per i giovani, voluto
dai giovani stessi del luogo.
La sera della domenica il volto della
festa cambia ancora allargando di molto
gli orizzonti del mezzodì. La gente è
numerosissima e si affretta ai tavoli strapieni per una buona cena e tanta, tanta
allegria. Subito dopo la musica dell’orchestra si diffonde lontano per indicare
che la ricorrenza è al suo culmine.
La gente di Nogarotto non intende
far passare questo appuntamento come
una sagra, ma come Festa Rionale: festa
appunto delle famiglie.
Lo spirito col quale ognuno collabora, si propone e partecipa nel più svariato dei modi, è stupefacente. Alcuni preparano il luogo, altri cucinano per giorni. E poi gli incontri, gli accordi, le pulizie, fino al giorno di inizio festa. Si
rimane stupiti nel constatare come persone che apparentemente non condividono origini con Nogarotto, siano presenti e disponibili ad aiutare sempre.
Un aiuto molto prezioso viene dal
Gruppo Alpini che immancabilmente è
presente all’avvenimento. Il ringraziamento va a tutti, proprio a tutti i partecipanti che rendono la Festa di Nogarotto
un momento veramente prezioso sia per
le famiglie che per le comunità limitrofe.
Sempre più numerosi arrivano partecipanti nuovi: chi per le specialità culinarie, chi per la S. Messa o chi semplicemente per fare due chiacchiere fra
gente genuina.
Complice il bel tempo e la buona
volontà di tante persone si può certamente dire che “Nogarotto in Festa”
anche quest’anno ha fatto centro.
GABRIELLA PERNIGOTTO
10 GIORNI IN GIRO PER LA FRANCIA
Quest’anno abbiamo deciso: vacanze
alternative. Ci siamo ritrovati davanti al
pullman pronti per il tour della Francia.
Ore 5.00 partenza.
Lungo il tragitto abbiamo ammirato
il Monte Bianco ed abbiamo attraversato il Traforo.
Prima fermata: Ginevra (Svizzera),
dove, dopo una breve visita alla città, in
mezzo a tanto verde, lungo il lago omonimo, abbiamo visto dall’esterno la sede
dell’ONU.
Ci siamo fermati a Nevers dove abbiamo visitato il luogo dove è vissuta e
morta Bernadette.
Siamo andati a visitare la cattedrale
di St. Etienne, una grandissima chiesa
gotica.
Poi pronti a ripartire verso il fiume
Loira dove abbiamo visitato tre castelli:
Chenonceau, Blois e Chambord.
Sembrava di essere tornati ai tempi
delle principesse: grandissimi giardini
fioriti, stanze enormi con vasi di fiori,
letti a baldacchino, dipinti, quadri di
personaggi famosi, mobili pregiati e
grandi fontane!
Forse sto parlando troppo? Ma no,
continuiamo!
Finalmente a Parigi! Qui ci siamo
proprio sbizzarriti: Versailles, Louvre,
Torre Eiffel, Opera, Museo delle Cere,
Montmartre, cattedrali e piazze; non ci
siamo fatti mancare nulla, nemmeno la
gita in battello sulla Senna e lo shopping
per le vie della città.
Ma vi ho parlato del cibo che abbiamo mangiato? Ogni giorno patate, o
come le chiamano loro “pomme de
terre”, pesce e carne, niente pasta.
In Bretagna siamo andati a visitare
Mont St. Michel, a vedere la marea che
saliva ed abbiamo ammirato un grande
arazzo antico ricamato a mano!!
Poi di nuovo sulla strada per la
Normandia a vedere la spiaggia dello
sbarco degli Americani durante la
Seconda Guerra Mondiale, il cimitero
americano, con tante croci bianche, e i
IL MIO VIAGGIO IN CINA
Il viaggio in Cina è stato semplicemente bello e devo dire che per alcuni
aspetti mi ha fatto maturare.
Ho visto il mondo da un altro punto
di vista perché ero lontano e senza la
mia famiglia. Subito avevo paura, perché ho dovuto arrangiarmi, i miei genitori mi hanno accompagnato fino all’aereoporto di Milano, ma chi non sale sull’aereo non può passare la dogana: da lì
è cominciata la mia avventura. Superate
ben dodici ore di volo in solitudine tra
duecento estranei, arrivati a Shanghai ho
fatto due ore di macchina per arrivare al
paese dove mi hanno ospitato. È stato
divertente e i ventisette giorni sono passati in fretta. Infatti ogni giorno capitava
qualcosa di divertente, le persone sembrano tutti bambini (per le dimensioni) e
mi fissavano come se fossi un fenomeno. Mi hanno detto, e l’ho constatato da
solo, che quei paesini non vedono tanti
europei: eravamo solo in sei italiani in
una città di 500.000 abitanti. Era strano
vedere questi omini guidare camion,
moto, auto che sembravano enormi.
Per strada se ne vedevano di tutti i
colori, intere famiglie su una moto (5-6
persone); una cosa pazzesca è che la
precedenza te la devi conquistare, bisogna stare sempre attenti a tutto, anche ai
passanti che attraversano in qualsiasi
posto senza guardare.
Un’altra cosa buffissima che ho visto
sono le strisce pedonali in autostrada,
dove trovi anche gente in bici, con carrettini, cose da matti!
Sono andato con un motorino elettri-
Il giorno 30 luglio 2008 tutta la
contrada delle Boarie si è unita,
assieme ai figli Rita, Lidovina,
Teresa, Lino, Imelda, Bertilla e
Giorgio, nonché nipoti, cugini e
parenti tutti, per festeggiare la
signora Luigia Marcazzan proprio
nel giorno del suo 90esimo compleanno. Dopo la santa messa
celebrata da Don Gianfranco
Coffele (suo lontano parente) tutti
insieme abbiamo brindato per
ricordare questo bel momento e
per augurale ancora tanta salute.
Auguri Luigia!!!!
cannoni in mezzo ai campi di grano.
Hops! Mi sono scordata di parlarvi
della nostra simpaticissima guida:
Andrea! È stato gentile e molto bravo
nello spiegare ed interessato alle nostre
domande, un’ottima guida, sempre
pronto ad accompagnarci in giro anche
fino a notte fonda.
Beh … tutto ad un tratto la vacanza è
finita!! Per fortuna c’è sempre l’anno
prossimo!
Ciao e grazie a tutti i compagni di
viaggio.
ALICE SIGNORATO
co in giro per la città, era un vero suicidio, ho rischiato tre volte di essere travolto perché io rispettavo le regole, ma
quando ho fatto lo spericolato me la
sono cavata meglio. Non ci sono le regole che abbiamo noi, puoi fare senza
casco; diciamo che mi sono sfogato in
quel traffico perché sono un po’ vivace.
Sono paesi che ancora si devono sviluppare, c’è tanta povertà, nei mercati trovi
la carne su un banco, senza frigo, ti compri galline vive, il pesce è vivo in una
bacinella. Io sono stato fortunato perché
la famiglia italiana che mi ha ospitato,
faceva la spesa a Shanghai in un ipermercato e preparava cose italiane.
Mi hanno fatto assaggiare il sushi
(pesce crudo) che è favoloso; ho assaggiato anche il cane e il gatto. Il cibo è
abbastanza buono, basta sapere dove
andare a mangiare; questa famiglia
ormai conosce i locali dove ti puoi fidare. Infatti abitano a Pinghu da sei anni,
sono una coppia giovane con una bambina, mi hanno ospitato e io in cambio
ho dato una mano, ho fatto anche il
baby-sitter e la bimba si è affezionata a
me. Ricordo che hanno tolto la corrente
per tre giorni: quando sono scarsi di
energia la tolgono e ti arrangi con qualche generatore; resti senza aria condizionata, lì ci sono 40 gradi con il 100%
di umidità nel mese di luglio, sei bagnato, fai la sauna. Per avere sollievo siamo
partiti in macchina che aveva l’aria condizionata e mi hanno portato a vedere un
ponte lungo 37 Km, costruito in tempo
record: è il più lungo al mondo. Ci sarebbero tante cose da raccontarvi, so solo che l’anno prossimo ritornerò a Pinghu perché mi sono divertito un sacco!!
ENRICO RIGHETTO
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L’ALPONE 5
segue da pag. 1
Italia-Belgio ... e ritorno
UN GEMELLAGGIO
ALL’INSEGNA DELL’AMICIZIA
namento, la messa punto della commedia, del convegno sul Palladio e del concerto di Stefano Centomo (2° classificato a San Remo giovani 2007).
È stato un lavoro impegnativo supportato da tanta disponibilità; vanno ringraziati i Vicentini di Vicenza e di
Charleroi, e i Veronesi di Verona e di
Charleroi.
Nelle due giornate il tempo è strascorso rapidissimo ... tra baci, abbracci,
teatrale sul tema delle miniere, alla cui
l’idea di una festa veronese-vicentina
realizzazione è stato chiamato il noto
con i Veronesi ed i Vicentini in Belgio e
regista veronese Alessandro Anderloni.
subito dopo è stata presentata ai VeroneNe è risultata un’opera intensa e toccansi e Vicentini nel mondo di Verona e Vite che ha visto il suo momento culmicenza. Il 16 novembre 2007 una deleganante nella messa in scena al “Centre de
zione di veronesi composta da Luigino
delassement” di Marcinelle,
a poca distanza dalla famigerata mina 12 in cui persero la vita centinaia di minatori. La manifestazione si è
svolta nell’ambito della festa
delle ciliegie, tra il 30 maggio ed il 2 giugno scorsi, traslocata per l’occasione in
Belgio ed accolta con entusiasmo e grande partecipazione dai nostri emigranti. In
occasione delle manifestazioni, sono stati presentati
anche molti prodotti tipici
vicentini e veronesi: baccalà
alla vicentina - sopressa Valli del Pasubio - formaggio
Asiago - bottiglie di vino Tocai, Cabernet, Garganego,
Recioto di Gambellara Grappa, ciliegie (oltre 2000
confezioni) - formaggio
Monte Veronese - gnocchi - Momento della degustazione e vendita dei prodotti veronesi.
tortellini - polenta - bottiglie
strette di mano e gli stands sono stati vidi vino Durello, Soave e Valpolicella Confente, Giovanni Zantedeschi e Otsitati da moltissime persone che hanno
olio d’oliva.
tavio Messetti è stata ricevuta nel palazapprezzato le proposte enogastronomiI prodotti hanno riscontrato un enorzo comunale di Charleroi dal sindaco
che che veronesi e vicentini avevano
me successo.
Jean Jaques Viseur (ex ministro delle
portato dall’Italia e per molti quei proLa commozione e l’emozione erano
finanze del Governo federale belga prefumi sono stati un vero e proprio ritorno
evidenti tra i numerosi ed attenti spettasieduto dal primo ministro Jean Luc
al passato. Un’esperienza toccante e sitori, i cui silenzi erano assai più fragoroDettaenne) e dall’assessore alla cultura
gnificativa per tutti i partecipanti che si
si degli applausi che hanno salutato la
Antoine Tanzilli (di origine abruzzese)
sono lasciati con l’auspicio che questa
compagine dei giovani attori, forse
per esporre il progetto. L’iniziativa prepossa essere la prima fase di una collaancor più emozionati, al termine della
vedeva l’unione delle associazioni
borazione duratura, tesa a rinvigorire e
recita. Molti connazionali, hanno voluto
Veronesi e Vicentini nel mondo in una
rinsaldare i legami tra gli emigranti e le
conversare a lungo con i ragazzi racconmanifestazione con momenti culturali la
loro terre di origine.
tando le loro storie, fatte di fatiche e pricommedia “La Mina” e il convegno a
vazioni, che hanno potuto rivivere sulla
“500 anni dalla nascita di Andrea PallaLUIGINO CONFENTE
scena, ed anche i nostri giovani hanno
dio” e appuntamenti enogastronomici
TIZIANO PANATO
compreso come sia ancora radicato l’arivolti alla promozione di prodotti tipici
mor di patria in chi si trova all’estero.
Quanto il ricordo di quel periodo sia
ancora presente, è stato evidenziato
durante la deposizione della targa a
ricordo del minatore Mario Corso al
Bois du Casier, accanto a numerose altre
testimonianze di gratitudine verso chi ha
perso la Vita in un paese straniero. Lo
hanno potuto constatare anche gli altri
componenti del gruppo partito da San
Giovanni Ilarione, coinvolti a vario titolo nella festa che ha fatto registrare un
significativo successo di partecipazione
sia durante la rappresentazione e gli altri
spazi culturali, come il convegno sul
500° del Palladio ed il concerto di
Stefano Centomo, sia negli stands enogastronomi i cui visitatori sono stati
numerosissimi. Durante queste due intense giornate dedicate a rinsaldare i
rapporti tra le comunità italiana e belga,
I ragazzi della commedia con i minatori al Bois de Cazier.
non poteva mancare un’escursione nella
capitale con la visita dei monumenti
di Verona e Vicenza. Il sindaco ha da suIL PUNTO DI VISTA DEI RAGAZZI
principali ed alla sede del Parlamento
bito manifestato interesse ed ha esordito
europeo, a conclusione di un’esperienza
Quest’anno noi ragazzi di 30 media
certamente forte e significativa per tutti
dicendo che a Charleroi ci sono oltre
della scuola “M. Marcazzan”, assieme
i partecipanti, ma in particolare per i
60.000 italiani che attendono l’iniziativa
al prof. Tiziano Panato e al regista Alesragazzi che hanno potuto toccare con
per rinsaldare il legame tra le comunità
sandro Anderloni, abbiamo avuto modo
mano un tragico capitolo della nostra
venete, italiane e belghe.
di compiere un’esperienza tutta nuova.
storia recente.
Il 23 febbraio 2008 avevano organizQuando all’inizio dell’anno ci venne
zato un sopralluogo di un giorno in
proposto di fare teatro accettammo
UN ANNO DI LAVORO PER PREBelgio per verificare l’idoneità del sito
senza pensarci su due volte. È bello che
PARARE LA “FESTA DELLE
per le manifestazioni. Successivamente
la scuola cominci a proporre esperienze
CILIEGIE”
si sono definiti modalità e tempi per la
educative che ci portano a vivere scuola
Nell’estate 2007 abbiamo discusso
raccolta dei prodotti e il loro confezioe materie in modo diverso, più creativo,
RI
GLI ALLOComplimenti vivissimi da parte della redazione a:
Bruni Viviana, Dottoressa in Economia e Amministrazione delle Imprese
presso l'Università degli Studi di Verona il 31 luglio 2008
Galiotto Nicola, laureato in Scienze delle Attività Motorie e Sportive
presso l’Università degli Studi di Verona il 31.07.2008
Marcazzan Roberta, laureata in Lingue per il Turismo all’Università di
Trento il 25 giugno 2008
Prando Dario, laurea di primo livello in Ingegneria Meccanica presso
l'Università degli Studi di Padova, il 29 Settembre 2008.
45 anni di
matrimonio
per Mario
Panarotto e
Bruna
Soprana.
Tanti auguri
dalla redazione.
più vivo, più nostro. Di sicuro non ci
aspettavamo di essere protagonisti di un
“tour internazionale” e che la nostra
commedia avrebbe trattato un argomento così delicato come la vita del minatore.
“La Mina”, così era intitolata la commedia, ebbe subito un grande successo
soprattutto tra gli anziani che si misero a
piangere più volte durante le varie
scene. L’impresa più importante doveva
ancora venire. Dovevamo infatti andare
a recitare in Belgio e la nostra preoccupazione più grande era, oltre a quella di
sbagliare, che la gente non capisse nulla.
“La Mina” era scritta in italiano, in dialetto ed in francese e quindi quando recitavamo a S. Giovanni Ilarione, il pubblico non capiva il francese e quando
saremmo stati in Belgio non avrebbero
capito il dialetto e l’italiano. Le preoccupazioni passarono tuttavia immediatamente all’apertura del sipario e la commedia riuscì senza problemi. Alla fine
scendemmo tra il pubblico e molti signori e signore anziani ci fermarono per
scambiare delle parole con gli occhi
pieni di nostalgia. Fino ad ora la miniera l’avevamo solo immaginata ascoltando le descrizioni dei nostri nonni ma
quando ci portarono a visitare il “Bois
du cazier”, la miniera della tragedia di
Marcinelle, non sapevamo dove eravamo finiti. Solo in quel momento cominciammo a capire perché veniva chiamata “la bocca dell’inferno”. Realizzammo
le disastrose condizioni di lavoro dei
minatori che per guadagnarsi un pezzo
di pane dovevano scendere in stretti
cunicoli scavati nella terra rischiando la
vita tutti i giorni. Constatammo solo
allora il perché del pianto e della nostalgia negli occhi di chi l’aveva vista veramente e di chi vi aveva dovuto lavorare,
“parché l’era sta vendu dal governo par
un saco di carbon”.
Ci rendemmo conto allora dell’importanza del lavoro fatto con la commedia.
L’aver messo in scena “La Mina” ci
ha aiutato a liberarci da molti pregiudizi
e a non badare al giudizio delle altre
persone, che spesso ci blocca. Ci ha aiutato a migliorare come persone e a renderci conto di quanta fortuna abbiamo
nel trovare ogni mattina il pane sulla nostra tavola. Questa è una di quelle esperienze che la scuola dovrebbe promuovere per aiutarci a crescere, spingendoci
a prendere delle responsabilità e a sentirci capaci di essere qualcosa di più.
I RAGAZZI DELLA RECITA
IL CIRCOLO VERONESI NEL MONDO
VAL D’ALPONE NON SI FERMA
Dopo la festa delle ciliegie a Charleroi e la nomina in seno al consiglio provinciale della Associazione Veronesi nel Mondo, Luigino Confente afferma
che è giunto il momento di allargare l’esperienza di interscambio con i circoli europei e con i circoli dell’America Latina.
Nel 2009 verrà riproposta l’iniziativa di interscambio attraverso la promozione di eventi culturali e di prodotti tipici veneti in Danimarca o in Lussemburgo dove esistono comunità di Veronesi (molto nutrita soprattutto in Lussemburgo). Invece per l’America latina si tratta di organizzare dei corsi rivolti a ragazzi di origine veronese e veneta interessati ad imparare un lavoro: si
stanno focalizzando i settori d’intervento. Per ora si è orientati nell’agro-alimentare, nel calzaturiero, nell’enologico. Questi corsi prevedono l’ospitalità
di ragazzi veronesi e veneti-sudamericani con la messa a disposizione di tutti
i supporti di apprendimento della materia. Questi progetti vanno in sintonia
con le linee di programmazione della regione Veneto cui noi intendiamo
aderire.
FILIALE
“SAN GIOVANNI ILARIONE”
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aperti anche a mezzogiorno
Bar aperto dalle 10 alle 24 Chiuso il lunedì
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L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
Rendiconto
Finanziario 2007
matiche, a corredo delle stazioni di
lavoro nell’automazione degli uffici;
- autovetture di servizio attraverso il
ricorso, previa verifica di fattibilità,
a mezzi alternativi di trasporto,
anche cumulativo;
- beni immobili, a uso abitativo o di
servizio, con esclusione dei beni
infrastrutturali. Considerevoli restrizioni riguardano l’assegnazione di
apparecchiature di telefonia mobile
che vanno limitate al solo personale
che debba assicurare, per esigenze di
servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo necessario allo svolgimento di attività particolari. In attuazione di quanto previsto dalla legge finanziaria è stato
deliberato di:
- razionalizzare l’energia elettrica
della pubblica illuminazione ritardandone e anticipandone lo spegnimento;
- attivare l’illuminazione “alternata”
dalla mezzanotte;
- invitare tutti i responsabili dei servi-
Imposta comunale
sulla Pubblicità
Prorogata alla ditta “A.I.P.A.”, fino al 31 dicembre 2010, la concessione per il servizio di riscossione e accertamento dell’Imposta comunale sulla Pubblicità e sulle
Pubbliche affissioni.
(Del. n. 44 del 1 aprile 2008)
(Del. n. 13 del 12 giugno 2008)
Comunicazione
del Sindaco
Allo scopo di informare adeguatamente la popolazione in ordine alla
situazione occupazionale del paese, si
riporta integralmente il testo della delibera del Consiglio comunale:
«Il sindaco-presidente vuole informare il consiglio comunale sulla situazione occupazionale. Comunica che c’è
un’azienda farmaceutica che sarebbe
interessata ad installarsi a San Giovanni
Ilarione. Avrebbe bisogno di 10 mila
metri quadrati di terreno e la volontà è
di assumere circa 40 persone, operai e
tecnici.
Vogliono acquistare ad un prezzo
agevolato il terreno per installare lo stabilimento.
Il Comune sta cercando un accordo
con i proprietari dei terreni, ma non si sa
se è possibile trovare questo accordo.
Ci sono aree, nella bassa veronese,
che vengono vendute a 40,00 euro al
metro quadrato. Qui si è disponibili ad
arrivare a 60,00 euro.
Il sindaco-presidente sottolinea che
la situazione per le aziende di San
Giovanni Ilarione è difficile. Si sono
fatti diversi tentativi con le associazioni
industriali per fare arrivare nuove aziende, ma vi è crisi.
Questa azienda che si vuole installare a San Giovanni Ilarione non è inquinante. Se non si arriverà ad un accordo
con i proprietari dei terreni il Comune
procederà con l’esproprio.
Il consigliere Salgaro Vaccaro
Giorgio è d’accordo sulla necessità di
far arrivare questa azienda, tuttavia
ricorda le esperienze del passato di alcune aziende che avevano le agevolazioni
per installarsi nel territorio, ma poi,
dopo le agevolazioni e l’insediamento,
sono andate all’estero.
Il consigliere Luciano Marcazzan
dice che ha invitato anche lui i proprietari a vendere perché è un’occasione che
non si ripeterà più.
Ritiene, pérò, che bisogna anche
lavorare su altri versanti, come la valorizzazione del prodotto tipico, il vino
Durello.
Si potrebbero creare delle realtà produttive che anche se non impiegano
grandi numeri sarebbero importanti.
Il sindaco-presidente afferma che anche lui ha cercato di spingere gli agricoltori a valorizzare questo prodotto
tipico del comune, ma non si riesce a
mettere insieme gli agricoltori anche per
fare delle cantine per la produzione.
Anche i giovani non sembrano interessati.
Alle ore 21,40, non essendoci altri
interventi, il sindaco-presidente dichiara
chiusa la seduta».
(Del. n. 21 in data 12 giugno 2008)
dalla Giunta comunale
Conferma in
Biblioteca per la
“Monscleda”
La Cooperative sociale di Solidarietà a r.l. “Monseleda O.n.l.u.s.” di Montecchia
di Crosara è stata confermata nella gestione della biblioteca comunale di San
Giovanni Ilarione per il periodo compreso tra lo scorso 1 marzo e il prossimo 31
dicembre 2008. All’operatore che assicura l’apertura al pubblico spetta un corrispettivo mensile pari a 936,00 euro, iva compresa, per complessivi 9.360,00 euro.
(Del. n. 21 del 4 marzo 2008)
Rendiconto
Economico 2007
€ 203.751,41
€ 4.733.799,34
€ 3.952.991,11
€ 984.559,64
€ 2.627.604,12
€ 3.603.766,32
€ 8.397,44
Fondo di Cassa 01.01.2007
Riscossioni
Pagamenti
F.do Cassa 31.12.2007
Residui Attivi
Residui Passivi
Avanzo di Amm.ne al 31.12.2007
zi a porre massima attenzione nella
concreta realizzazione degli interventi di competenza;
- pubblicare il contenuto integrale della delibera sul sito Web del comune.
L’ufficio di segreteria è stato incaricato di predisporre annualmente una
relazione a consuntivo, destinata agli
organi di controllo interni, oltre che alla
competente Sezione della Corte dei
Conti.
(Del. n. 42 del 25 marzo 2008)
ORARI
APERTURA AL
PUBBLICO
DELL’UFFICIO
DEMOGRAFICO
LUNEDÌ - MERCOLEDÌ VENERDÌ
dalle ore 10.00 alle ore
13.00
MARTEDÌ - GIOVEDÌ
dalle ore 10.00 alle ore
13.00
dalle ore 16.00 alle ore
18.30
(Del. n. 54 del 6 maggio 2008)
Determinazione servizi cimiteriali
SERVIZI GRATUITI:
- Visita necroscopica;
- Servizio di osservazione dei cadaveri;
- Recupero e relativo trasporto delle salme di persone accidentate;
- Trasporto funebre in ambito comunale, quando non vengano richiesti servizi o trattamenti speciali;
- Inumazione in campo comune;
- Cremazione
- Deposizione delle ossa in ossario comune;
- Feretro per le salme di persone i cui familiari non siano in
grado di sostenere la spesa e non sì possano individuare persone o istituzioni in grado di farsene carico;
- Dispersione delle ceneri in cinerario comune.
SERVIZI A PAGAMENTO E RELATIVI IMPORTI:
Loculi Cimiteriali:
a) Piano terra e piano primo Capoluogo e Cattignano:
1ª Fila € 1.910,00
2ª Fila € 2.014,00
3ª Fila € 1.910,00
4ª Fila € 1.549,00
5ª Fila € 1.291,00
b) Piano interrato Capoluogo:
1ª Fila € 1.033,00
2ª Fila € 1.136,00
3ª Fila € 1.033,00
Piano interrato Cattignano:
1ª Fila € 620,00
2ª Fila € 723,00
Tariffe per i servizi cimiteriali gestiti dal Comune, a partire
dal 1° gennaio 2008:
SERVIZI
TARIFFE 2008
TRASPORTI FUNEBRI
trasporti nell’ambito del comune
trasporti provenienti da altri comuni
trasporti per altri comuni
Legge finanziaria
2008: riduzione
delle spese
SERVIZI CIMITERIALI RICHIESTI DAI PRIVATI
inumazione salma ordinaria
tumulazione feretro in loculo individuale (compresa
chiusura del loculo)
tumulazione feretro in tomba di famiglia esclusa
chiusura del singolo loculo
tumulazione feretro in tomba di famiglia con chisura
del singolo loculo, compreso materiale
La legge finanziaria 2008 prevede
alcune rilevanti disposizioni dirette al
contenimento e alla razionalizzazione
delle spese di funzionamento delle pubbliche amministrazioni. In particolare si
TUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO O URNA CINERARIA
in cella ossario o nicchia cineraria
in loculo, senza necessità di apertura e chiusura dello stesso
in loculo, con apertura e chiusura dello stesso
in tomba di famiglia, senza necessità di apertura
prevede che le amministrazioni comunali predispongano un apposito piano
triennale per la riduzione delle spese nei
seguenti settori:
- dotazioni strumentali, anche infor-
testi a cura di DELIO VICENTINI
e chiusura del singolo loculo
TUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO O URNA CINERARIA
in tomba di famiglia, con apertura e chiusura del singolo
€ 150,00
loculo, compreso eventuale materiale aggiuntivo e sostitutivo
ESUMAZIONE ORDINARIA
ESUMAZIONE STRAORDINARIA
ESTUMULAZIONE FERETRO
Entro 20 anni dalla tumulazione e per l’inumazione
in uno dei cimiteri comunali da loculo
Entro 20 anni dalla tumulazione e per l’inumazione
in uno dei cimiteri comunali da tomba di famiglia
estumulazione feretro in ogni altro caso: da loculo
estumulazione feretro in ogni altro caso: da tomba di famiglia
ESTUMULAZIONE CASSETTA OSSARIO A URNA CINERARIA
da cella ossaria o nicchia cineraria
da loculo, senza necessità di apertura e chiusura dello stesso
da loculo, con apertura e chiusura dello stesso
da tomba di famiglia, senza necessità di apertura e chiusura
del singolo loculo
da tomba di famiglia, con apertura e chiusura del singolo
loculo, compreso eventuale materiale aggiuntivo o sostitutivo
€ 100,00
€ 240,00
€ 240,00
€ 240,00
€ 100,00
€ 120,00
€ 50,00
€ 50,00
€ 70,00
€ 50,00
€ 150,00
RIMOZIONE FERETRI E LORO REINTRODUZIONE PER LAVORI
DI RISTRUTTURAZIONE TOMBE DI FAMIGLIA (PER OGNI FERETRO)
rimozione feretri e loro reintroduzione per lavori di
€ 150,00
ristrutturazione tombe di famiglia (per ogni feretro) esclusa
chiusura del singolo loculo
€ 200,00
rimozione feretri e loro reintroduzione per lavori
di ristrutturazione tombe di famiglia (per ogni feretro) con
chiusura del singolo loculo, compreso eventuale materiale
RIMOZIONE CASSETTE OSSARIO O URNE CINERARIE E
LORO REINTRODUZIONE PER LAVORI DI
RISTRUTTURAZIONE DI TOMBE DI FAMIGLIA (PER OGNI
CASSETTA O URNA)
€ 50,00
€ 45,00
€ 15,00
€ 10,00
TUMULAZIONE PROVVISORIA DI SALME IN TOMBA
€ 60,00
O LOCULO COMUNALE (PER OGNI SALMA, A SEMESTRE
O FRAZIONE DI SEMESTRE)
€ 150,00
€ 70,00
TUMULAZIONE PROVVISORIA DI CASSETTE OSSARIO O € 10,00
URNE OSSARIO O URNE CINERARIE IN TOMBA, LOCULO,
CELLA OSSARIO O NICCHIA CINERARIA COMUNALE
(PER OGNUNA, A SEMESTRE O FRAZIONE DI SEMESTRE)
€ 100,00
€ 160,00
€ 50,00
€ 50,00
€ 100,00
€ 50,00
APERTURA DI LOCULO PER ISPEZIONE
€ 120,00
APERTURA TOMBA DI FAMIGLIA PER ISPEZIONE
€ 120,00
APERTURA DI CELLE OSSARIO o NICCHIA CINERARIA
PER ISPEZIONE
€ 50,00
TARIFFA ORARIA DEL PERSONALE COMUNALE PER
SERVIZI DIVERSI DA QUELLI SOPRA INDICATI
€ 25,00
(Del. n. 55 del 6 maggio 2008)
L’ALPONE 7
Servizio di
Trasporto sociale
Musica e pratica
strumentale
Una specifica convenzione è
stata stipulata tra il comune e la
Lega Pensionati di San Giovanni,
allo scopo di assicurare il servizio di
trasporto sociale, in precedenza
affidato allo Sci club. Per il corretto
svolgimento di tale servizio l’Amministrazione mette a disposizione
un pulmino, dotato di pedana per disabili. Il servizio di trasporto è destinato a residenti disabili e bisognosi di cure che abbiano necessità
di recarsi presso le strutture di assistenza di San Bonifacio, Soave o
Verona. La Lega pensionati, da
parte sua, ha individuato tra i propri
soci gli autisti in possesso dei requisiti idonei a svolgere tale servizio e
li ha inseriti in uno speciale elenco,
consegnato all’assistente sociale del
Tenuto delle positive esperienze
realizzate negli ultimi anni, tra il
Centro Didattico Musicale Italiano
“G. Rossini” di Recoaro Terme e
l’Amministrazione comunale è stata
rinnovata la convenzione in base
alla quale viene concesso alla menzionata Associazione l’utilizzo della
comune e dalla stessa custodito.
Il calendario delle trasferte e l’elenco dei fruitori che, di volta in
volta, si serviranno del mezzo di trasporto verranno predisposti dalla
stessa assistente sociale. Al fine di
offrire le garanzie previste dalle
vigenti disposizioni in materia è
stata stipulata anche un’apposita
polizza assicurativa. La convenzione scadrà il prossimo 31 dicembre
2008. Il servizio, fatte salve ulteriori esigenze degli utenti, prevede tre
uscite alla settimana: lunedì, mercoledì e venerdì. I costi a carico degli
utenti saranno i seguenti: 10,00 euro
fino Soave e San Bonifacio, 20 euro
fino Verona.
(Del. n. 67 del 24 giugno 2008)
Mense scolastiche
Confermato, anche per l’anno scolastico 2008/09, l’affidamento all’Associazione Castello della gestione delle mense scolastiche per gli alunni delle
scuole primarie di San Giovanni e Castello (“Aristide Stefani” e “Cirillo
Tonin”), oltre che della scuola secondaria di primo grado “M. Marcazzan”.
Si tratta di un’esperienza, ormai ultradecennale, apprezzata dagli utenti per il
cui regolare funzionamento l’Amministrazione comunale metterà a disposizione un contributo spese pari a 18,604 euro, in aggiunta ai locali, presso la
scuola di Castello, e alle attrezzature necessarie.
(Del. n. 68 del 1 luglio 2008)
Più Luce per le
Contrade
Grazie ad un contributo di 20.000,00 euro, erogato dal Consorzio BIM ADIGE, alcune contrade del territorio comunale potranno fruire di un’illuminazione pubblica potenziata. Particolarmente interessate saranno le località
Menegoli e Pegnati, attualmente sprovviste ditale pubblico servizio. La relazione tecnica e tutta la documentazione necessaria sono state predisposte a
cura del geometra Maurizio Bacco, responsabile del progetto complessivo.
Rapporti con
l’Istituto
comprensivo
Mediante un’apposita convenzione sono stati definiti i rapporti tra
l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo per la fornitura
di materiali per il funzionamento
dell’ufficio, oltre che per la dotazione di materiale didattico e audiovisivo per le scuole primarie e per la
secondaria di primo grado facenti
capo al medesimo Istituto.
Oggetto dell’accordo sono le
seguenti voci:
- fornitura di materiale vario di
cancelleria e stampati, materiale
didattico, registri di classe,
- manutenzione ordinaria per macchine d’ufficio (fotocopiatrici,
attrezzature informatiche, sussidi
audiovisivi in dotazione alle
scuole...);
- materiale vario per la pulizia
delle aule e degli spazi comuni;
In totale l’Istituto, in aggiunta a
quanto stanziato dal Ministero della
pubblica istruzione, potrà contare su
una somma pari a 6.300,00 euro,
comprensiva anche di ulteriori
800,00 euro spettanti al personale
A.T.A., eventualmente chiamato a
svolgere funzioni miste, non previste dal mansionario istituzionale.
L’Amministrazione si riserva la facoltà di trasferire ulteriori somme
per far fronte ad eventuali straordinarie esigenze segnalate dal Dirigente scolastico.
(Del. n. 60 del 20 maggio 2008)
Metrologia Legale
La normativa vigente prevede che le funzioni di controllo legale degli
strumenti di peso e misura vengano esercitate dai comuni che, a loro volta, si
possono avvalere dell’eventuale collaborazione della Camera di Commercio,
Industria, Artigianato e Agricoltura della provincia territorialmente competente. A tale scopo tra il comune di San Giovanni e la Camera di commercio
di Verona è stata stipulata apposita convenzione.
(Del. n. 72 dell’8 luglio 2008)
(Del. n. 73 dell’8 luglio 2008)
La Biblioteca Comunale informa ...
Ciao a tutti!!
Cogliamo l’occasione per mettervi al
corrente di alcune importanti novità e
proposte che prossimamente ci vedranno coinvolti in prima linea ...
Innanzitutto vorrei ricordare che,
come annunciato nei precedenti numeri,
da ottobre sarà attivo il servizio di interprestito bibliotecario con le altre biblioteche della provincia di Verona che permetterà di soddisfare un numero sempre
maggiore di richieste da parte degli
utenti.
Sempre nel mese di ottobre, in concomitanza con la “Sagra delle castagne”, sarà allestita una interessantissima
mostra fotografica dal titolo “La resistenza cancellata: Testimoni della verità
nell’Italia in guerra” attraverso la quale
si cercherà di capire come in un Paese
dilaniato dalla guerra civile e diviso tra
alleati e occupanti nazisti, la Resistenza
abbia visto il contributo di tante componenti ideali poi “cancellate” dai manuali di storia e dai racconti “ufficiali”. Il
vero protagonista “cancellato” è innanzitutto il popolo, è la gente comune che
nella penombra del quotidiano ha vissuto azioni eroiche, fino al sacrificio della
vita. La mostra si terrà in via Ca’ Rosse,
12 e sarà visitabile dal 3 al 13 ottobre.
Vorrei inoltre cogliere l’occasione per
comunicare che stiamo attivandoci per
organizzare una gita nel mese di marzo
2009 a Treviso, in occasione della
mostra dal titolo “Canaletto. Venezia e i
suoi splendori”, aperta dal 23 ottobre
2008 al 5 aprile 2009 presso il Palazzo
LE
(Del. n. 58 del 20 maggio 2008)
sala civica “Mariano Rumor” e del
locale attiguo alla biblioteca comunale per lo svolgimento di attività
musicali e pratica strumentale rivolte a ragazzi e adulti. Le lezioni si
terranno sulla base del seguente
calendario:
- sala attigua alla biblioteca: mer-
coledì, dalle 16.00 alle 18.30
- sala civica “Mariano Rumor”: lunedì, dalle 13.30 alle 20.00 e giovedì, dalle 13.30 alle 16.00
In considerazione dell’attività da
svolgere, il comune ha stabilito un
canone d’uso globale pari a 150,00
euro da versare presso la tesoreria
comunale. La durata dell’utilizzo
corrisponde, in linea di massima,
con l’anno scolastico.
di Casa dei Carraresi. Sarà un'occasione
unica e irripetibile per potersi addentrare in una raffinata selezione di opere
provenienti dai più prestigiosi musei del
mondo. Non a caso l’Ermitage di san
Pietroburgo, il Musèe du Louvre di Parigi, il National Trust di Londra, il Museo del Padro di Madrid, il Metropolitan
Museum di New York, consapevoli dell'alto valore artistico dell’evento, hanno
accettato di prestare, per la prima volta a
Treviso, le loro opere. saranno al più
presto distribuiti manifesti e volantini
con tutte le precisazioni.
In ogni caso, per qualsiasi curiosità,
venite a trovarci in sede (sotto il Municipio).
Arrivederci a presto!!!
ALESSIO CAMINITI
DALL’ASSESORATO
ALLA CULTURA
CER 2008. Festa Finale.
REGOLE PER TRASPORTARE
I BAMBINI IN AUTO
Vista la continua richiesta da parte
dei genitori sull’uso dei sistemi di
ritenuta, in particolare per quanto
riguarda i bambini/e, il Comando
Polizia Municipale Locale intende
informare la cittadinanza che:
- L’uso dei dispositivi di ritenuta è
obbligatorio dalla nascita fino al
raggiungimento dei 36 Kg di peso
- Fino ai 9 Kg i bambini devono
essere trasportati in senso contrario alla marcia dell’auto e sul sedile posteriore
- Dopo i 10 Kg si può cominciare a
sistemare il seggiolino secondo il
senso di marcia
- I bambini di età superiore ai 3 anni
possono occupare un sedile anteriore solo se la loro statura supera
1.5 mt
- I bambini con statura non superiore a 1.50 mt. devono viaggiare
legati agli appositi seggiolini.
Possono non essere assicurati al
sedile con sistema di ritenuta per
bambini a condizione che non
occupino un sedile anteriore e
siano accompagnati da almeno un
passeggero di età non inferiore a
16 anni
- I bambini non possono essere trasportati utilizzando un seggiolino
di sicurezza collocato sul sedile
anteriore se la macchina è provvista di airbag frontale a meno che
non possa essere disattivato. Il
posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge
anche da eventuali urti laterali
- Lo schienale del seggiolino deve
essere ben appoggiato al sedile
della macchina e le cinture presenti sul dispositivo devono sempre essere allacciate, anche per
brevi tragitti (es. quando sì va e si
viene da scuola)
- Sui veicoli che, fin dall’origine non
hanno installate le cinture di sicurezza (per esempio alcune auto
d’epoca), è vietato trasportare i
bambini di età inferiore a 3 anni.
Gli altri (dai 3 anni in su) possono
essere invece portati sul sedile
posteriore, senza particolari prescrizioni, e sul sedile anteriore
solo se hanno superato 1,50 metri
di altezza.
Per i trasgressori sono previsti: il
ritiro di 5 punti della patente e una
sanzione da 68,00 a 275,00 €.
Il seggiolino o l’adattatore devono
essere omologati. I più recenti sono
quelli appartenenti a uno dei 5 gruppi di dispositivi costruiti secondo l’ultima normativa europea che riportano sul contrassegno le sigle: ECE
R44-02 oppure ECE R44-03.
Per fissare i dispositivi si utilizzano
quasi sempre le cinture di sicurezza
del veicolo ma è necessario rispettare tutte le indicazioni riportate sul
manuale di istruzioni. Secondo le
nuove normative europee i dispositivi di ritenuta sono suddivisi in 5
gruppi:
GRUPPO 0
Bambini di peso inferiore ai 10 kg
Vanno montati in senso contrario
a quello di marcia o in avanti se il
bambino pesa almeno 6 kg. In questo gruppo sono comprese anche le
“navicelle”, da fissare con le cinture
dell’automobile.
GRUPPO 0+
Bambini di peso inferiore ai 13 kg
Hanno le stesse caratteristiche di
quelli appartenenti al gruppo precedente ma offrono una protezione
maggiore alla testa ed alle gambe.
GRUPPO 1
Bambini di peso compreso tra 9 kg e
18 kg.
Sono montati nel senso di marcia
e fissati con la cintura di sicurezza del
veicolo.
GRUPPO 2
Bambini di peso compreso tra i 15 e i
25 kg.
Cuscini con braccioli omologati (si
usano le cinture del veicolo con l’aggiunta di un dispositivo di aggancio
che si fissa nel punto in cui la cintura
incrocia la spalla).
GRUPPO 3
Bambini di peso compreso tra 22 e
36 kg.
Cuscini senza braccioli da utilizzare sul sedile del veicolo per aumentare, da seduto, la statura del bambino
affinché possa fare uso delle normali
cinture di sicurezza.
POLIZIA MUNICIPALE
L’ALPONE 8
Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2008
S. Giovanni Ilarione: Presente!!!
Dopo
Colonia
2005 il
desiderio
di continuare il
nostro
pellegrinaggio
era forte,
quindi
eccoci là: a Sydney! Lontani più di
16000 kilometri dall’ Italia per essere insieme a migliaia di giovani da
ogni parte del mondo, testimoni
della stessa Fede.
Dalla diocesi di Vicenza eravamo
un gruppo di 80 giovani; a noi si
sono uniti altri giovani provenienti
dalle diocesi di Pordenone e Vittorio
Veneto. L’11 luglio iniziava il nostro
viaggio che ci avrebbe portato agli
estremi confini della terra: l’Australia, sicuri della nostra preparazione
e con la benedizione del nostro Vescovo Cesare Nosiglia, sempre attento a ciò che interessa noi giovani.
Dopo un viaggio lungo, pieno di
È scomparsa Maria Bruno a 101 anni
Nel precedente numero il nostro giornale aveva esternato gli
auguri e le felicitazioni per i anni di Maria Bruno l’arzilla
nonna del nostro paese
In questo numero ricordiamo la sua scomparsa avvenuta in
silenzio senza far rumore nello stile suo proprio senza voler
incomodare nessuno Ci è venuto a mancare un mondo una
storia Ciao Maria grazie per il tuo sorriso e la tua allegria
G S
trepidazione e speranze siamo arrivate. Da subito l’accoglienza degli
australiani, ma soprattutto degli italiani emigrati, è stata affabile e calorosa, riuscendo a farci dimenticare e sopportare il freddo dell’ inverno australiano.
Iniziammo la settimana di preparazione alla Santa Messa con il
Santo Padre del 20 luglio, attraverso
le catechesi che approfondivano e
cercavano di dare risposte al tema,
molto spesso tralasciato, della forza
dello Spirito Santo. Gli incontri si
alternavano a momenti di riflessione, preghiere di gruppo e a visite
alla città di Sydney.
Ed eccoci alla tanto attesa GMG,
sebbene i numeri non fossero gli
stessi di Colonia, le emozioni sono
state ugualmente forti, uniche e irripetibili. Tutti insieme a Randwick,
per pregare sotto la guida di Benedetto XVI divenendo come lo stesso
inno “Receive the Power” (Ricevi la
Forza) auspicava: lumi dello Spirito
e della Fede nel Mondo. Dopo aver
trascorso ancora alcuni giorni a
Sydney ci siamo trasferiti a Melbou-
rne. Qui siamo stati accolti dai Veneti emigrati e ci siamo risentiti a
casa poiché un nostro compaesano
(sangiovannese) è il presidente dei
vicentini che vivono lì. Inoltre la
parrocchia di Santa Brigida, che ci
ospitava, custodiva gelosamente una
riproduzione nelle dimensioni reali
della Madonna di Monte Berico.
Questa esperienza la conserveremo sempre nei nostri cuori. Molte
persone emigrate che abbiamo
incontrato hanno lasciato il loro segno, con i loro sorrisi e racconti che
a volte esprimevano una forte nostalgia per la nostra cara Italia. Le
persone delle altre diocesi sia italiane che straniere, e gli australiani che
abbiamo conosciuto durante la nostra permanenza saranno sempre nei
nostri ricordi.
Molte sono ancora le
belle esperienze che vi
vorremmo raccontare, ma
lasciamo a voi cari lettori
la curiosità e chissà che
alla prossima GMG che si
terrà a Madrid nel 2011 ci
sia un nutrito numero di
giovani del nostro paese.
Questi incontri, credeteci,
sono veramente emozionanti e, se vissuti con lo
spirito giusto, vi faranno
crescere anche nel vostro
Credo.
Ringraziamo tutto il gruppo di
Vicenza e Gruppo Triveneto (Pordenone e Vittorio Veneto), il piccolo
gruppo autoctono (Verona-Brescia),
chi ci ha accompagnato e seguito sia
prima che durante il viaggio: Don
Andrea Guglielmi, don Alessio
Graziani e Matteo Refosco.
Ringraziamo i nostri parroci Don
Angelo e Don Elio per il loro sostegno e il nostro ex-parroco Don Adriano che ci ha trasmesso il desiderio di essere testimoni attivi di eventi come questi. E infine, ma non
meno importanti, ringraziamo tutti
quelli che ci conoscono e che sapendo della nostra partenza ci hanno
aiutato e supportato.
ALESSANDRA E
CATERINA FATTORi
LETTERE
La mia esperienza alla Giornata
AL GIORNALE
Mondiale della Gioventù
Cari ragazzi,
grazie per le vostre simpatiche letterine. Nell’impossibilità di pubblicarle tutte si è
fatto ricorso al sorteggio. La fortuna ha scelto Nicola e Daniele che ringrazio a nome
di tutta la redazione del giornale. Allo stesso tempo ringrazio le insegnanti che vi
hanno seguito nel corso dell’anno scolastico. In particolare Santina Polato che ha
accompagnato le vostre lettere con una comunicazione che si è ritenuto opportuno
pubblicare. Cari bambini e care insegnanti, vi posso assicurare che l’incontro con voi
ha insegnato più a me che a voi. Spero, in ogni caso, di aver contribuito a stimolare
la vostra curiosità e mi auguro che la lettura del nostro giornale vi aiuti a progredire
nella conoscenza.
AL DIRETTORE DELL’ALPONE DELIO VICENTINI
Carissimo dott. Delio Vicentini,
Le invio solo alcune lettere, spontanee e personali degli alunni di classe
quinta della scuola “Aristide Stefani”.
Mi sento in dovere di unirmi a loro
per ringraziarla dello stimolo loro offerto in modo pertinente ed efficace.
Mi creda sono apparsi più interessati sia a ritagliare che a proporre articoli di quotidiano trovati in casa (l’Arena
e l’Alpone specialmente). Nell’esperienza di provare a comporre un giornalino
si sono cimentati nei temi più vari e per
questo ci pare di far cosa gradita inviandogliene una copia speciale.
Il nostro lavoro è frutto anche dell’entusiasmo che lei ha saputo accendere in tutti loro (forse qualcuno di loro
amerebbe vedere la sua lettera pubblicata sull’Alpone: veda Lei).
Cordiali saluti
Ins. Santina Polato
Egregio dr. Vicentini,
volevamo ringraziarti per la gradita
visita a noi alunni della classe quinta,
durante la quale ci hai spiegato che cosa contiene il giornale “Alpone”; come
avvengono le varie trasformazioni per
la stampa, dove va spedito e poi ci hai
spiegato che il giornale va spedito anche alle persone emigrate da San Giovanni Ilarione in altri paesi stranieri così possono avere notizie del proprio
paese d’origine. Ci fa piacere che quando saremo grandi, se andremo a vivere
all’estero, potremmo ancora ricevere
anche noi il giornale e conoscere le notizie del nostro paese. Ti ringraziamo
per la calorosa visita che ci hai fatto e
così quando ci arriverà l’Alpone leggeremo le notizie più volentieri.
I tuoi lettori.
Nicola Agresti
Daniele Ramazzin
Questa esperienza è cominciata tre
anni fa quando mi è stato proposto di
partecipare alla giornata mondiale
della gioventù con il gruppo neocatecumenale di Lonigo di cui faccio
parte. Da subito mi hanno invitato a
lavorare nei giorni estivi per poter sostenere il viaggio in modo da non farlo pesare sulla famiglia.
All’inizio c’erano parecchie incertezze: la lunghezza del viaggio, il costo e, inoltre, pensavo se avesse un
senso fare tutto questo visto che lo si
poteva vedere davanti alla televisione
senza alcuna fatica. Uno dei motivi
per cui ho deciso di intraprendere il
viaggio è stato il desiderio di conoscere una terra così lontana, mentre
pensavo poco a quello che questo
viaggio mi avrebbe potuto dare spiritualmente.
Dopo la partecipazione posso testi-
moniare che non ho mai vissuto un’esperienza così bella, nonostante la
fatica e il freddo di quella notte. Sono
rimasto colpito e coinvolto dal calore
che i giovani trasmettevano con i loro
canti e le loro danze per lodare Dio. Si
respirava un’aria serena e si sentiva la
presenza viva dello Spirito Santo.
Inoltre ho potuto notare che anche se
la veglia e la messa erano in lingua
inglese, difficile da capire, non ero
stanco ma ascoltavo con gioia il papa
e si percepiva lo stesso quello che
voleva dirci, ci trasmetteva serenità
pace e gioia. Mi sono sentito amato da
Dio e tuttora lo sto sperimentando.
Infine posso dire che è stata un’esperienza che mi ha lasciato un segno
e dico ai giovani come me e a tutti che
credere in Dio non è una cosa da stupidi e neanche da vecchi, ma è proprio
lui che ci trasmette la vera gioia e se
vi è possibile vi invito a partecipare
alla prossima GMG a Madrid nel
2011.
GABRIELE MARCAZZAN
ALPINI - INCONTRI
Con autentico entusiasmo e infinita riconoscenza pubblichiamo la lettera inviataci da S.E. Mons. Pietro Nonis, vescovo emerito di Vicenza che riportiamo nella sua
stesura autografa:
Eccellenza, le sue parole ci lusingano e ci stimolano a fare sempre di più e sempre meglio nei limiti, ovviamente, delle nostre possibilità.
Ancora, grazie.
Furto nella chiesa di Castello:
verso la fine del mese di agosto è
scomparso dall’altare di San
Giovanni Battista il bel tondo raffigurante un agnello, opera datata 1986 di Padre Ignazio Damini.
Lo scorso maggio, in occasione dell’inaugurazione di una chiesetta alpina
in Val Sabbia, in provincia di Brescia, si
sono incontrati il socio del locale gruppo alpini Rodolfo Creasi con don Diego
Gabusi, alpino divenuto poi sacerdote e
attuale cappellano della Sezione alpini
di Salò-Monte Suello.
Avevano svolto assieme il loro servizio militare nel 1974/75 a Bressanone
presso il quartier generale della Brigata
Alpina Tridentina.
All’inaugurazione era presente anche
il generale Bruno Petti, comandante delle Truppe Alpine, ritratto con loro nella
foto.
L’ALPONE 9
ENERGIE ALTERNATIVE
Si parla sempre più spesso di energia
alternativa al petrolio, di fonti rinnovabili e di energia pulita.
C’è chi sostiene una tesi chi una
opposta: di sicuro c’è bisogno di energia e salute. La seconda complementare
alla prima. Il buco dell’ozono, il surriscaldamento della Terra, l’inquinamento dei mari e dell’aria sono temi che ora
balzano in prima pagina solo perché si
sta verificando una speculazione mondiale sul petrolio. Ecco allora che si
comincia a parlare anche di energie rinnovabili, oltre, beninteso, a quelle
nucleari.
Come sempre l’uomo privilegia l’interesse economico, trascurando o mettendo in secondo piano ciò che potrebbe compromettere persino l’esistenza
della specie. Pensiamo allo stoccaggio
delle scorie radioattive delle attuali 465
centrali nucleari sparse nel mondo e alle
stesse centrali, alcune delle quali obsolete.
“Le energie si possono trovare anche
in natura”. È una definizione talmente
ovvia che è come dire “Il vino si fa con
l’uva”. La vita, che per migliaia di anni
si è sviluppata, dipende esclusivamente
dall’energia presente in natura. Non
servono cervelli e accademici eccelsi
per ricavarne le formule, basta fermarsi
e osservare. Il sottosuolo, il vento, il
mare, il sole, l’acqua e il fuoco, sono
fonti di energia inesauribili cui la natura e lo stesso uomo si è sempre appog-
giato per estrarre
l’energia di cui ha
avuto bisogno. Se
partiamo da un detto
del popolo Masai: “La
terra non è nostra, ci è
stata prestata dai nostri
figli”, comprendiamo
la necessità e l’urgenza di rimboccarci le maniche per salvaguardare la
b i o d ive r sità del
pianeta
Terra e la sua stessa sopravvivenza. Accoppiando questi elementi naturali ad una semplice ed eco-
nomica tecnologia vengono prodotti: il
Biocarburante, le Biomasse, la Geotermica, l’energia Idroelettrica e Solare, la
Mareomotrice, il Moto Ondoso e l’Eolica.
Da qualche settimana, volgendo lo
sguardo a Nord Ovest, si nota un’enor-
RITORNO SUL DON
Il gagliardetto del Gruppo ANA di
San Giovanni Ilarione, portato dal socio
e consigliere del Gruppo Guido Gecchele, e quello di Montecchia di Crosara
insieme ad alpini e amici veronesi, bresciani e piemontesi, sono ritornati in
terra di Russia, in un pellegrinaggio dal
20 al 26 agosto scorso.
Dopo avere visitato la Piazza Rossa e
alcune basiliche di Mosca, la sera del 21
sono partiti in treno con destinazione
Rossosch e quindi, grazie alla competenza, disponibilità e aiuto del Sig. Alexander (Sasha) Polnikov, è iniziata la
me torre bianca svettare sulla dorsale
che separa la Val d’Alpone dalla Val
d’Illasi, in territorio
del comune di Badia
Calavena. Torri di questo genere si erano viste solo
sui giornali o alla televisione o
durante qualche viaggio. Si tratta di un
aerogeneratore tripala, modello Leitwind77/IEC ha prodotto dalla Leitnergrup di Vipiteno, sopravento, ad esse
orizzontale e velocità variabile, con
controllo passo pala e generatore in
presa diretta con il motore.
I componenti che costituiscono
l’aerogeneratore sono:
- La torre: costituita da tre segmenti
tubolari in acciaio di 4,30 metri diametro alla base e
di 3,00 metri alla
sommità;
raggiunge un’altezza
al mozzo di 65
metri e ha un peso
complessivo di 96
tonnellate.
- La navicella: una
struttura modulare di collegamento posta immediatamente sopra la
torre; ha dimensioni di 3,3 x 3 x 4,4
metri e un peso di 16,5 tonnellate.
- Il generatore: è meccanicamente
integrato nella struttura portante e
attraverso un cuscinetto sostiene il
gruppo rotore; ha un diametro di
3,4 x 2,2 metri di altezza e un peso di
32,5 tonnellate.
- Il mozzo: ad esso sono collegate le
tre pale; ha dimensioni di 3,7 x 2,5 x
3,3 metri ed un peso di 13,5 tonnellate.
- Le pale: realizzate in fibra di vetro;
hanno una lunghezza di 37,30 metri
ed un peso di 5,5 tonnellate ciascuno. Attraverso un sistema a cuscinetti sono orientabili in funzione della
direzione del vento tramite tre
distinti motori elettrici.
Le dimensioni dell’aerogeneratore
sono impressionanti basti pensare che
raggiunge i 104,40 metri tra l’estremità
sulla verticale delle pale e il basamento
su cui appoggia e raggiunge un peso
complessivo di 175 tonnellate. Il tutto
poggia su una fondazione ottagonale
del diametro di 15 metri nella quale
sono stati versati circa 270 mc. di calcestruzzo. Tra qualche mese, quando
entrerà in funzione l’aerogeneratore,
con le sue tre pale formanti un diametro
di 77 metri, capace di spazzare 4.657
mq, genererà una potenza in rete di
1.350 Kw (per comprendere l’energia
prodotta bati pensare che un contatore
Enel del tipo famigliare è di 3 Kw, per
cui è possibile soddisfare il fabbisogno
di 450 famiglie, equivalenti a 1.5001.800 persone).
Sarà sufficiente una brezza di 3 metri/secondo per accendere il movimento
delle pale che entreranno a regime con
una velocità nominale del vento pari a
10,6 m/s (equivalenti a 10 Km/ora) per
spegnersi, per motivi di sicurezza, qualora il vento superi i 25 m/s (equivalenti a 90 Km/ora).
Il costo della sola struttura dell’aerogeneratore si aggira su 1,5 milioni di
Euro per una spesa totale di 3,2 milioni
di Euro comprendenti spese tecniche, di
allaccio e di manutenzione per i prossimi 25 anni, calcolati questi ultimi come
longevità delle apparecchiature soggette ad usura.
Se si vuole realmente incentivare lo
sviluppo delle energie alternative sarà necessario, oltre ad una presa di coscienza
della popolazione, anche una riduzione
dei tempi della burocrazia per ottenere le
necessarie autorizzazioni (nel caso in
questione sono stati necessari 2,5 anni).
Tra quanto si ripagherà l’investimento? Un calcolo esemplificativo e
approssimativo per dimostrare quanto
pagano ora di energia elettrica 450 famiglie in 25 anni (al costo attuale dell’energia elettrica). Una famiglia media
con contatore da 3 Kw spende bimensilmente mediamente 125 Euro che
equivalgono a 750 Euro annui. Se tale
cifra la moltiplichiamo per 450 famiglie
risulta una spesa annua di 337.55 Euro
che, ulteriormente moltiplicata per 25
anni dà una spesa di 8.437.500 Euro. A
ognuno la libera interpretazione sull’economicità di questa tecnologica alternativa e soprattutto, veramente pulita.
MAURIZIO BACCO
altre località.
Si sono toccate quindi le località
della tragica ritirata, in particolare Popovka, Novopostoyalovka, Postojalyj,
Opyt, Novokharkovka ed altre, per arrivare a Valujki e a Nikolajewka (Livenka) con la visita al sottopassaggio della
ferrovia, ad un piccolo museo e ad un
cippo appena fuori la cittadina.
Nelle località ove è presente un cippo
a ricordo dei caduti italiani, e non solo,
I bambini della Prima Comunione di Castello in gita con parroco, catechisti e genitori a Madonna della Corona.
Il gruppo sul Don.
1978 ANNO DELLA MORTE DI PAPA LUCIANI.
La scritta in alto dice: “Era nato in una
casetta in mezzo ai boschi dove maturano castagne e ghiande, per questo
gli vogliamo tanto bene. I suoi 33 giorni non li scorderemo più”
Angelo Biondaro
visita alla zona tenuta dalla Div.
Julia partendo dalla tanto contesa quanto insanguinata “quota
Pisello” e la zona di Selenyj Jar,
e proseguendo poi lungo la
linea di difesa sul Don tenuta
dalla Cuneense (Nizhniy Karabut) e dalla Tridentina, fino alle
posizioni tenute dal “Verona”,
visitando Belogorye, Basovka e
è stato lasciato a ricordo il guidoncino
del Gruppo e dei fiori legati da una coccarda tricolore.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla
visita dell’asilo “Sorriso” a Rossosch ed
al Museo gestito dal Prof. Morozov.
Al ritorno si è completato il tour di
Mosca visitando il Cremlino ed altre
importanti basiliche.
GRUPPO ALPINI
Anche quest’anno il
gruppo A.l.D.O. ha
organizzato una giornata informativa in
collaborazione con gli
insegnanti delle scuole
medie, per i ragazzi
delle classi terze, dal
titolo “UN DONO PER
LA VITA”. È stato proiettato un film e in
seguito sono intervenuti come relatori il
Dott. Piergiorgio Trevisan, dirigente medico
del Gruppo coordinamento trapianti dell'Ulss 20 ed il Sig. Gianfranco Bettero,
che ha portato la toccante testimonianza di genitore il cui figlio, deceduto in
un incidente stradale, ha donato i propri organi. I ragazzi si sono dimostrati
attenti, curiosi e molto interessati ad un tema per loro poco conosciuto. Hanno
sottoposto i relatori ad una serie dì domande, dimostrando tutta la loro sensibilità nei confronti dell’argomento trattato. Sensibilità, riscontrata in queste
riflessioni, che i ragazzi hanno elaborato a scuola e che sono pervenute tramite gli insegnanti alla nostra sede.
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L’ALPONE 10
ANZE
I
N
O
M
TESTI
CAROLINA CONFENTE, DON CESARE CIMAN
una vita di miseria e di speranza 40 anni di obbedienza a Dio
mento, alle 7 del mattino del 25/11/1939
nella chiesa di Cattignano ove officiava don
Giuseppe Dal Molin. È un matrimonio
povero di mezzi, ma ricco ed intenso d’amore.
Emigra in via Rebeli, ove il suocero
Angelo mette a disposizione della giovane
coppia una stanza all’ultimo piano della
propria casupola, al costo d’affitto di Lit.
200 annue. È un locale di m 4 x 5. Funge da
cucina, camera, sgabuzzino. Come divisorio
una coperta stesa su un filo teso e la tramezza era fatta! Quando adesso ci pensa,
scoppia in una sonora risata. Intanto la situazione del mondo esterno non lasciava presagire nulla di buono.
Nel 1939 viene richiamato alle armi il
papà Alessandro, quasi subito congedato per
limiti di età, e il marito Domenico che prima
combatte sul fronte francese e poi si fa, dall’inizio alla fine, la campagna di Russia,
nell’artiglieria da campagna. Ritorna quasi
per miracolo e matura dentro di sé la convinzione dell’inutilità della guerra. Per questo, dopo l’8 settembre 1943, non risponde
alla cartolina di richiamo e si nasconde nella
Laita, un bosco vicino, per due lunghi anni.
Passata la guerra, emigra al “Sordo”, località isolata posta a Sud delle Cenge di Cattignano e ci rimane per due anni. Segue un
altro trasloco ai Nebiotti, nella casa di
Giovanni Maporti e Amalia Facchin. C’è la
miseria più nera. Manca il pane, la polenta,
neanche a parlare dei generi di prima necessità, ma non manca mai la solidarietà tra i
poveri. Domenico continua a lavorare le
“quatro rive” per provvedere la polenta alla
famiglia nel frattempo cresciuta con Massimo, Mario, Severino, Natalina (morta a 5
mesi) Claudio, Lorenzo, Gabriella, Bertilla.
È proprio una famiglia proletaria, cioè ricca
solo di prole, di figli. Tenta la via dell’estero, ma non viene dichiarato idoneo alla visita a Milano. Prova allora a lavorare, anche se
saltuariamente, alle dipendenze di altri per
guadagnare qualche soldo. Eccolo nelle gallerie di terra colorante in Faegolo, è impe-
I giovani ultrasessantenni al mare, a Ceriale, vacanze 2008.
Scoprite da soli chi sono, in una delle serate divertimento. Quest’anno non
c’è la foto di gruppo, ma questi tre personaggi esprimono la gioia del gruppo.
G. A.
Ristorante
La Pieve
di Zanchi Mauro
gnato temporaneamente sotto
la forestale, lavora come manovale per la ditta Camponogara,
ma non ha un fisico da gigante
e le privazioni della guerra lo
hanno debilitato.
Carolina nel frattempo gira
per il paese a lavare i piatti
nelle case, i panni della gente
benestante nel “Sime” (l’Alpone) e quei pochi soldi ricevuti vengono subito trasformati in pane per i figli piccoli che
aspettano ansiosi il ritorno
della madre e subito le frugano
le tasche del grembiale per prendersi “on
corno de pan” e sgranocchiarlo in un attimo.
Nel 1957, acquista una casupola ai Panarotti, da Bruno Panarotto (Cabalin) e questa
diviene la sede definitiva dell’intera famiglia. Il torrente vicino, dalle acque ancora
pulite, diventa fonte di sostentamento, quasi
una dispensa, fornendo pesce fresco che i
ragazzi non ancora al lavoro procurano ed il
cuore di mamma Carolina si apre di gioia
quando ha finalmente qualche cosa di saporito da mettere in tavola.
Nel 1959 il figlio maggiore, Massimo,
muore in un incidente stradale. Il primo che
cominciava a dare una mano, a portare a
casa i primi soldi se ne va; è una botta terribile per tutti, ma non viene mai a mancare la
fiducia in Dio. Bisogna andare avanti e di
questo si fanno carico anche gli altri figli.
Finalmente il tempo rende giustizia anche a
questa numerosa brigata, cominciano i lavori, si guadagna, i figli si sposano e rimangono tutti in zona. È passata la miseria, la fame
è solo un ricordo, ma il dolore continua a
bussare alla porta. Nel 1977 il figlio
Severino muore lasciando due figli in tenerissima età, nel 1985 il marito Domenico
viene ucciso da una macchina proprio sulla
strada davanti alla propria abitazione e così
Carolina rimane sola nella casa, circondata
da tanto vuoto e tanti ricordi. Per una decina
d’anni continua la vita di sempre, fra casa,
orto, chiesa e preghiere, tante preghiere. Un
libretto di devozioni, quasi consunto per
l’uso, rappresenta il suo tesoro. Poi, quando
la salute manifesta i primi cedimenti, si
appoggia alla figlia Gabriella e qui vive
tranquilla e rispettata come una regina. Il
cuore fa un po’ il matto, ma l’applicazione
di un pacemaker rimette tutto in ordine.
Approfittiamo della sua lunga esperienza ed esistenza per fare un po’ il punto sulla
società di oggi. Come vede le giovani coppie
di oggi? - I figli, le giovani coppie di oggi
non resistono perché manca alla base l’amore disinteressato, c’è la ricerca del proprio,
non del bene dell’altro. Manca il senso del
sacrificio di base, il sapersi accontentare i
quello che si è e di quello che si ha. La sincerità deve essere la base di tutto. “le robe
fate par forsa non le val na scorsa -.
La cosa più bella nella vita? Certamente il volersi bene, la mia esistenza
è stata uno specchio di miseria economica,
eppure dentro di me ero più ricca di una
regina, perché ho sempre voluto bene e ho
cercato di trasmettere questo valore ai figli.
E ... la più brutta, quella che non riesce
e non può dimenticare? Sospira a fondo
prima di rispondere ... - Certamente la morte
dei figli e del marito, ma non come segno di
ribellione a Dio di cui, anche se con difficoltà, ho accettato i disegni, tuttavia ho
ancora nel cuore il ricordo della morte della
figlia Natalina. La Mora dei Nebiotti tolse
dalla parete lo strofinaccio che serviva ad
asciugare i piatti per farle un grembiulino e
metterla nella bara... Ogni volta che ci penso
mi vengono le lacrime agli occhi.
Mi ha sempre sostenuto la fede in Dio, è
stata per me una piccola miniera d’oro a cui
attingere e ringrazio Dio di avermela preservata.
GIANNI SARTORI
A 41 anni dalla sua ordinazione sacerdotale, don Cesare Ciman, attualmente
valido aiuto nella parrocchia di Santa
Caterina e a disposizione di chi necessita
della sua opera, percorre il suo “cursus
studiorum” frequentando vari Istituti di
don Bosco, in Piemonte, per poi portarsi in
medio oriente (Libano-Israele-Egitto) ove
completa la formazione teologica e il 23
dicembre 1967 viene ordinato sacerdote a
Gerusalemme dal patriarca mons. Beltritti.
La sua missione sarà la testimonianza
della Verità soprattutto attraverso l’insegnamento e così nel 1975 arriva anche la
laurea in Biologia presso l’università di
Padova.- Dal suo rientro in Italia nel 1999
e conseguente pensionamento dall’insegnamento, si è messo a disposizione della
comunità, cercando di dare il proprio
apporto dove e quando richiesto. Quando
lo incontriamo per scambiare quattro
chiacchiere su questa ricorrenza, ci guarda
subito con quell’aria di scherzoso sospetto
che sembra dirti “mi raccomando, non mi
fregare”. Questo non è proprio nelle nostre
intenzioni, anzi si desidera affrontare dall’alto della sua esperienza argomenti e
situazioni a volte scomode, forse non simpatiche, che però non possono essere
nascoste sotto il tappeto.
Perché, durante la celebrazione del 40°
della prima Messa a Castello, lo scorso 6
luglio, ha chiesto alla comunità preghiere,
tante preghiere, solo preghiere?
Sentiamo tutti la necessità, ed io in par-
sempre cercato di smussare le frizioni fra
cristiani e non cristiani impegnandomi a
mettere in primo piano i principi di giustizia e di fratellanza. Rifarei tutto anche
adesso, ho sempre fatto tutto con convinzione pur con i limiti della fragilità umana;
il cruccio forse è di non aver fatto di più.
L’appartenenza alla congregazione di
don Bosco è stato un fattore positivo?
Certamente sì, l’appartenere ad un
gruppo ti completa e ti abitua alla collaborazione. Siamo una famiglia nella quale
ogni membro è di aiuto all’altro nelle proprie mansioni, nelle proprie difficoltà.
Siamo stati soprattutto abituati a tener ben
presente la precarietà dell’incarico, oggi
puoi essere dirigente e domani un semplice
“operaio” all’interno della congregazione e
tutto si accetta con la massima serenità.
Ha avuto difficoltà al rientro in una
realtà parrocchiale? Come si è trovato
questa nuova dimensione?
È certamente stata una crescita spirituale lasciare l’insegnamento per il servizio pastorale, anche se non scevra di qualche piccola difficoltà. A volte qualcuno mi
fa presente la mia forse scarsa diplomazia
nel dire le cose. Senza voler polemizzare
con nessuno, io affermo di predicare
Vangelo e non ho nessuna intenzione di
recedere dal dire la verità. Questa è la missione del sacerdote. Il coltello è tagliente
secondo la carne che trova. Di fronte a
situazioni esterne, anche di grave disagio o
di pericolo umano e spirituale, non si può
ticolare, di ritrovare noi stessi, intimamente, di fronte al Signore. Il parlargli, il sentirlo presente, vicino, ci porta ad isolarci
dal rumore esterno. Solo nel silenzio e
nella ricerca di se stessi si riesce a pregare.
Siamo forse troppo sommersi da esteriorità, da edonismo religioso. La preghiera è
il mezzo più umile e potente per riproporsi davanti a Dio come padre per l’aiuto
necessario e il ritorno alla purezza del
fonte battesimale. Ho scelto di testimoniare nel silenzio, ho messo a disposizione
degli altri la mia opera ove può essere utile
il mio apporto di sacerdote.
Dopo 40 anni di “onorato lavoro” ha
sempre lo stesso entusiasmo di allora?
Tutto cala con gli anni, con il logorio
procurato dal tempo, è una legge fisica.
Forse ora c’è meno entusiasmo esterno,
ma più maturazione interiore. Prima si
poteva far maggior riferimento sulle proprie forze, adesso si capisce meglio che a
tenere le fila alla fine è un Altro, non soggetto alle leggi dello spazio e del tempo.
Non si è spento quindi l’entusiasmo, sono
solo calate le forze fisiche.
Tornerebbe a fare il missionario? È
contento di quello che ha fatto?
Ancora domani mattina, se fosse possibile! Ho incontrato tanti popoli, affrontato
tante situazioni cercando di dare il mio
contributo come uomo e come sacerdote.
Ho ricevuto tante soddisfazioni, attestati di
stima e di apprezzamento da parte dei
musulmani forse più dei cristiani. Io ho
soprassedere, bisogna chiamare tutto con il
proprio nome e non mascherarlo sotto
forma populistica e sociale. Pur facendo
un “mea culpa” per quanto possa aver
involontariamente superato il limite, forse
troppi hanno uno spirito supercritico nei
confronti dei loro pastori, ai quali si chiedono solo certezze, garanzie, perfezione.
Quanto è grato alla famiglia, alla
comunità per questo traguardo?
A loro devo tutto. Alla famiglia lo spirito di laboriosità, lo spirito di sacrificio, la
preghiera. Alla comunità la collaborazione
e la comprensione con i parroci di
Castello, da don Antonio Dal Molin a don
Damiano, dai fratelli Zanella a don Adelio,
da don Daniele fino all’attuale don Angelo
Sacchiero che a fine cerimonia ha voluto
donarmi una stola di pregevole fattura, a
testimonianza del ministero e dell’amore
della comunità di Castello. Nei momenti
di difficoltà, di crisi senti sempre l’apporto fondamentale di una comunità partecipe.
Ai parrocchiani rivolgo una preghiera:
ricordatevi di più della parte spirituale e
meno della parte materiale della vita; Riscoprite il senso del limite, ma riscoprite
soprattutto la bellezza della Grazia e dell’incontro con la Parola.
Un augurio da parte di tutti a don
Cesare, un ringraziamento per la sua
disponibilità e la sua opera, una preghiera.
G. S.
G R U P P O
Carolina Confente, sicura, anche se
appoggiata ad un bastone per camminare, ci
accoglie, ospite della figlia Gabriella, nella
bella casa a Montecchia di Crosara.
Nasce a Cattignano il 29/10/1920, proprio in Centro, figlia di Elisa Valentini e di
Alessandro, meglio conosciuto come - Ciani
da Categnan - cacciatore dalla mira infallibile.
Papà proviene da una famiglia povera e
da giovane, per sbarcare il lunario, è costretto ad andare a servire presso un contadino del luogo, ai Fusa di Cattignano e,
come nelle favole, finisce per sposare la
figlia del padrone. La guerra è appena finita, ma se ne sentono ancora le conseguenze.
I campi sono un po’ in abbandono per mancanza di manodopera, le promesse ai reduci
non sono state mantenute, ci sono i debiti da
pagare. E sì che dal 1915/18 anche papà
Alessandro ha fatto la sua parte come mitragliere sull’altipiano di Asiago, ha sempre
combattuto con senso del dovere.
La giovane famiglia è allietata dall’arrivo
di Carolina, Rita (morta a 9 mesi), Maria
(morta a 3 anni a causa di infezione intestinale, “i vermi”), Rosina, Giuseppe, Leone,
Agostino e Ottavio (questi ultimi morti 4
mesi a causa della pertosse).
Niente scuola materna naturalmente per
la nostra Carolina, le prime esperienze della
vita si imparano osservando gli altri in casa
o al pascolo con le mucche. Poi è la volta
della scuola elementare nell’edificio appena
costruito, distante 50 metri dalla propria
casa, con le maestre Antonietta e Alessandra
Vandin, fino alla 4ª elementare. Qui impara
tante cose e oltre alle normali nozioni scolastiche, le due insegnanti vogliono trasmettere e far apprezzare soprattutto la cura della
persona, la pulizia come fonte primaria
dello star bene. Finita la scuola, ad attendere la nostra protagonista c’è il lavoro nei
campi. È la più grandicella e diventa il braccio destro di papà. Non si comanda mai nessuno ad arare con i buoi, si vanga tutto, si sta
nei campi dall’alba al tramonto e poi si
torna a casa giusto in tempo per aiutare la
mamma a fare la polenta, naturalmente
dopo aver provveduto alla mungitura delle
mucche.
- Le mani avevano i calli spessi come un
uomo - commenta con una punta di orgoglio.
Cresce in mezzo alla natura incontaminata, la parola inquinamento non si trovava
neanche sul vocabolario e Carolina, fattasi
nel frattempo signorina ardita e bella, cresce
con un fisico a prova di malattia ed attira le
attenzioni di un giovanotto del posto,
Domenico Fochesato (Menego Rebele), che
la porta all’altare, dopo due anni di fidanza-
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L’ALPONE 11
Dal Centro di Aiuto alla Vita
Il Centro di Aiuto alla Vita ringrazia vivamente le quattro insegnanti: Franca,
Liliana, Immacolata e Gabriella nonché i venti studenti animatori volontari che
con entusiasmo, generosità e serietà hanno accolto l’invito a realizzare il
quinto Doposcuola Estivo per ventotto bambini e ragazzi stranieri e italiani e
un corso di lingua italiana per cinque mamme straniere.
Al parroco, don Elio, il grazie di tutte queste persone che si sono incontrate
nelle Casa della Dottrina con grande piacere e soddisfazione per conseguire
obiettivi diversi ma tutti preziosi.
Osservino e riflettano le Istituzioni sui bisogni e sulle potenzialità dei nostri
giovani.
I compiti delle vacanze rimangono,
pur sempre, un incubo per ragazzi e
genitori, soprattutto quando i bambini
non sono ancora autonomi. Per far fronte a questo possibile problema anche
quest’anno, nel mese di luglio, a San
Giovanni Ilarione, è stato possibile rea-
lizzare il doposcuola per i ragazzi di
scuola elementare e media. I responsabili del Centro Aiuto Vita in collaborazione con il parroco di Santa Caterina,
don Elio, che ha messo a disposizione le
aule del catechismo, ne sono stati i promotori e sostenitori. L’attività ha coin-
Ai Potacci festeggiato
PADRE IGNAZIO BESCHIN
Sabato 23 agosto scorso, presso il
monumento costruito vicino al luogo
della sua nascita, è stato commemorato
il centoventottesimo anniversario della
nascita di un nostro illustre concittadino, padre Ignazio Beschin; frate francescano nato ai Potacci il 26 agosto1880 e
morto in odore di santità il 29 ottobre
1952. Le sue spoglie mortali riposano
dal 1972 nella chiesa del Convento
Francescano della Pieve di Chiampo.
Alla commemorazione ed alla celebrazione Eucaristica presieduta dal frate
francescano di Chiampo padre Desiderio e concelebrata dal parroco di Castello don Angelo, da padre Luciano
Marcigaglia, padre Luigi Cattazzo, padre Luciano Castalunga, don Giuseppe
Rossetto e don Cesare Ciman, erano
presenti moltissimi fedeli, per testimo-
niare, tutti assieme, il loro affetto a questo Servo di Dio, da tutti conosciuto per
ENERGY STUDIO
“CRUISIN”, una delle principali federazioni di danza in Italia, organizza da
alcuni anni un corso di formazione per
insegnanti e ballerini a Jesolo con maestri di livello internazionale.
Quest'anno Omar Vanzo, ballerino
della scuola di danza Energy Studio di
San Giovanni Ilarione, ha frequentato
questo corso per migliorare il suo livello tecnico e prepararsi nel nuovo ruolo
di insegnante di hip hop della scuola …
Allo stage è affiancato un concorso
dove ballerini di tutta Italia si sfidano
con coreografie impegnative per poter
vincere le varie borse di studio messe in
palio dagli organizzatori e il direttore
dell’Energy Studio, Federico Gallo, ha
deciso di farvi partecipare tre suoi allievi
di modern dance, dopo il loro personale
successo ottenuto allo spettacolo di fine
anno scolastico dove hanno portato una
loro creazione dal titolo “Apologize”.
Il 28 Agosto 2008 in piazza Aurora a
Jesolo, davanti a tantissimi appassionati
di danza ed esperti del settore si sono
esibiti Sonia Arvotti, Omar Vanzo e
Stefania Danese (il gruppo si chiama
S.O.S.) danzando la loro coreografia,
accompagnati, per questa loro prima
importante esperienza, da amici e parenti che non hanno fatto mancare il classico striscione per sostenere il trio.
Felici della loro esibizione, che ha ricevuto consensi da pubblico e critica, sono tornati a casa carichi e con tanta voglia di studiare per migliorare il loro stile e partecipare anche il prossimo anno.
Energy Studio ricorda che chi volesse partecipare ai numerosi corsi
di danza e fitness per
grandi e bambini può
rivolgersi ai numeri di
telefono: 334 9403522
oppure 347 2542848 per
prenotare una lezione di
prova e vi aspetta numerosi alla Sagra delle
Castagne per una dimostrazione delle attività
del centro.
volto anche giovani volontari di scuola
media e superiore, i quali hanno voluto
donare parte del loro tempo e conoscenze acquisite, per sentirsi utili alla comunità civile e per esprimere la loro affezione verso gli altri. All’iniziativa hanno
partecipato, tra i giovani volontari,
anche alcune ragazze straniere con lo
scopo di aiutare i propri connazionali a
superare le difficoltà scolastiche e di
integrazione. Alle domande poste loro:
“perché sei qui? perché lo fai?” alcuni di
essi hanno risposto: “mi piace insegnare; mi piace aiutare gli altri; quando
dono mi arricchisco; quando mi offro
agli altri, cresco come persona e anche
culturalmente...”. I bambini che hanno
usufruito di questa attività sono stati
ventotto e quasi tutti stranieri; l’esperienza quindi ha sollecitato la conoscenza reciproca e una positiva integrazione
nella nostra comunità. Questa è stata per
me la seconda esperienza; lo scorso anno ho aderito all’iniziativa un po’ inconsapevole; quest’anno invece ho aderito
conscia di tutto ciò che richiedeva. E ho
voluto mettermi in gioco perché credo
nell’aiuto reciproco; mentre dono un po’
del mio tempo cresco come persona. È
bello sentirsi utili agli altri ed è altrettanto bello vedere che altri giovani come
me possiedono un cuore aperto e sensibile. Grazie al Centro Aiuto Vita, che ha
avuto la felice idea di lanciare questa
iniziativa. Noi giovani abbiamo bisogno
di proposte forti, di attenzione agli altri.
L’Angolo del goloso
Biscotti di castagne
Ingredienti:
Castagne 300 gr • farina 150 gr • tuorli d'uovo 2 • burro
sciolto a bagno maria 150 gr • zucchero70 gr • un bicchierino di cognac o grappa (facoltativo) • 1 bustina di vanillina e
un pizzico di sale.
Procedimento:
Fare lessare le castagne quindi togliere loro la buccia
e la pellicina e passarle al passaverdura.
Lavorare la purea in una terrina e unire la farina, i tuorli d'uova, il burro, lo zucchero, il liquore, il sale e la vanillina.
Lavorare il tutto fino ad ottenere una pasta cremosa e ben
omogenea.
Preparare dei biscotti di forme varie che verranno sistemati
sulla piastra del forno.
Cuocere per 15 minuti in forno caldo a 220 gradi.
Spolverare con zucchero a velo quando si sono raffreddati.
Buon appettito e Buona Sagra!
LUCIANA DAMINI
ANNA SARTORI
la sua mitezza di cuore, per la sua dedizione ai più poveri, ai bisognosi ed a
coloro che soffrono.
La prossima primavera riprenderà la
causa di beatificazione che dovrebbe
innalzare agli altari la splendida figura
di questo umile e
mite Servo del Signore, essendo
terminato il processo cognizionale per la canonizzazione iniziato
nel 1980.
Al
termine
della funzione religiosa, la contrada Potacci che il
giorno precedente
aveva preparato
per l’occasione il
pane cotto nell’antico forno a
legna della contrada, ha offerto
ai partecipanti un ricco ed apprezzato
rinfresco.
Bambini della Scuola dell’infanzia “Papa Luciani” e alunni della Scuola
Primaria “Aristide Stefani” che hanno aderito al concorso nazionale promosso dal Movimento per la Vita Ambrosiano: “Vivere la Vita con le gioie
e i dolori di ogni giorno è un’avventura meravigliosa”. Le insegnanti con
entusiasmo e competenza li hanno guidati in un ottimo lavoro di ricerca e
di approfondimento del tema proposto, collaborando alla diffusione e al
recupero dei valori fondamentali della vita.
MATRIMONI: 11
NATI: 11
MORTI: 13
Totale residenti maschi al 31.07.2008: 2.660
Totale residenti femmine al 31.07.2008: 2.512
Totale residenti: 5.172
TOTALE FAMIGLIE: 1.769
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Dal Cero Maria, San Pietro Montecchia di C.
Bricca Florio, S. G. I.
Bertoni Liliana, Marchand Strepybracquegni
Adelina Vandin, Bourse - Strepybracquegni
Allegri Dino, Sezze Scalo - Latina
Lovatin Olga, S. G. I.
Gambaretto Ernesto, S. G. I.
Sartori Bruno, Grezzana (VR)
Niederer Prando Anna, St. Gallen - Svizzera
Todesco Mario, Strorio - Torino
Zandonà Gina, Ticino - Verona
Famiglia Voster, Gassino - Torino
Confente Rino, S. G. I.
Beschin Maria, Locara - San
Bonifacio
Rossetto Benigno, S. G. I.
Allegri Giovanni, Resi A. - Bolzano
Mainente Valentino, Castello
Mazzasette Mario, Legnago (VR)
Dal Zovo Edwige, Gambellara (VI)
Zandonà Agnese, Vestenanova
Fratelli Coffele, S. G. I.
Vanzo Daniele, Vestenanova
Filipozzi Pasquina, Vestenanova
Beltrame Franca, Almisano Lonigo
Cambiolo Mario, S. G. I.
Salgarolo Vaccaro Dorina, S. G. I.
Marcazzan Valentino, S. G. I.
Panarotto Mario, S. G. I.
Ciman Laura Michele, S. G. I.
Lovato Ermenigilda, Mistrorighi
- Chiampo
Panarotto Luigi, Austis - Sardegna
Mella Maria in Fratta, Erezzo Vicenza
Andriolo Giuseppe, S. G. I.
Rivato Agostino, Petrarca - Genova
Facchin Angelo, S. G. I.
Panarotto Imelda, S. G. I.
Coffele Vittoria, Chiave Ramo Torino
Damini Pierina, S. G. I.
Casarotto Tiziana, Monteforte
Tonin Bertilla, Castelvero - Vestenanova
Panarotto Marcello - Francia
Galiotto Lorenzo, S. G. I.
Zandonà Italico
Damini Aristea
Marcazzan Almerina, S. G. I.
L’ALPONE 12
ZIONI
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
TORNEO ESTIVO DI CALCETTO
14° MEMORIAL DOMENICO ROSSETTO
FESTA DELLO SPORT 2008
Bilancio positivo per la 7ª edizione
della Festa dello Sport. Iniziata l’11
giugno con il Torneo di calcio a 6, con
10 squadre iscritte e circa 100 partecipanti, è culminata nella Festa vera e
propria, dal 3 al 6 luglio.
Protagonista principale lo sport
nelle sue molteplici espressioni: il
Calcio con il torneo e la triangolare
Esordienti tra Roncà – Vestenanova –
San Giovanni Ilarione; il Ballo con
l’esibizione dell’Associazione Energy
Studio; le arti marziale con l’esibizione di Karate e di Judo e il correlato
festeggiamento per il 20° anno di fondazione del Judo Club Valdalpone; il
Tennis con i tornei per ragazzi e adulti e l’iniziazione al tennis, con la possibilità per tutti di provare questo
sport. Infine la proiezione video di
I ragazzi che hanno partecipato alla serata loro dedicata durante il torneo.
Per il secondo anno consecutivo
si è dovuto ricorrere ai rigori per
assegnare il trofeo spettante alla
squadra vincitrice del torneo estivo
di Castello. L’ha spuntata la squadra
“Dal Cero costruzioni edili” dopo
un’avvincente finale terminata in
parità contro la compagine del
“Castello”. Nella finale per il terzo
e quarto posto, vittoria della “Pasticceria Ivan” sui giovani del “Dolce Remy”. La serata del 26 luglio si
è quindi conclusa con la cena all’aperto, la tradizionale estrazione a
premi e tanta musica di sottofondo.
Ma non si è trattato di solo torneo: nelle tante serate si sono alternati diversi protagonisti, come le
ragazze del calcio femminile, i bambini, gli “anziani” (quest’anno una
partita ha visto perfino in campo
solo giocatori ultra cinquantenni…)
che, insieme ai tanti spettatori più o
meno interessati alle sorti dei giocatori in campo, hanno potuto trascorrere momenti di sana e rilassata
compagnia: un ottimo antidoto contro ogni tipo di stress e di solitudine.
INIZIO ATTIVITÀ 2008/2009
della difesa e del centrocampo),
già dal 16 agosto è impegnata a
recuperare la forma migliore per
partire rombante come non mai
… Anche le squadre del Settore
Giovanile sono a buon punto.
Noi ci aspettiamo subito la
“pole position” per tutti e poi,
strada facendo, vedremo.
A tutti buon lavoro ed un in
bocca al lupo.
GIOVANNI CIMAN
Incominciano i campionati e,
come ogni anno in questo periodo, l’Associazione Calcio è in
pieno fermento. Manutenzioni
agli impianti, materiali sportivi
da distribuire, convocazioni e
iscrizioni degli atleti, inizio allenamenti, programmi, ecc.
Tutti gli allenatori sono pronti
e le squadre si stanno man mano
preparando con grande cura e
impegno atletico per essere al
“top” alla partenza.
La Prima Squadra, rinnovata
nei punti chiave come una macchina da corsa: nuovo il pilota
(allenatore), nuovo il paraurti
(portiere), nuovi alcuni componenti del motore (alcuni giocatori
Sfilata delle Miss 2008 per le vie del paese.
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altre attività presenti sul nostro territorio quali podismo, ciclismo, sci.
Altra manifestazione molto interessante e spettacolare è stata la Gara
di Lanci con Paracadute a squadre,
forzatamente interrotta dopo pranzo a
causa di un’improvvisa “bufera”.
È stato sospeso anche il Palio delle
Associazioni nel momento clou della
manifestazione, quando Sky Volley –
U.S. Ciclisti Basalti – Karate, dopo
una faticosa corsa coi sacchi, un’estenuante gimkana a coppie e un musichiere in piena regola, hanno dovuto
abbandonare il campo sotto il “diluvio” estivo. Il “palio” è stato quindi
affidato al gruppo SKY VOLLEY,
vincitore della passata edizione, con il
compito di conservarlo fino all’anno
prossimo quando sarà rimesso in
gioco.
Fortunatamente poi il cielo si è
rischiarato, consentendo di proseguire
con il programma con la finale del
Torneo di Calcio a 6 vinta dalla squadra dell’Olandese Volante che ha battuto ai rigori la squadra del Dolce
Remy. La conclusione del momento
sportivo si è avuta con le premiazioni
del Torneo di Calcio, dei Tornei di
Tennis e con la consegna di riconoscimenti per meriti speciali: la targa per
meriti sportivi a Galiotto Alessandro
campione del mondo di KarateKumite – cat. 80 Kg. e la targa ai cuochi “con riconoscenza, per avere sapu-
to dare più gusto alle nostre feste”.
A coronare tutta la manifestazione
vi erano squisiti stand enogastronomici e ottima musica, con spazio a d.j. e
a gruppi giovanili emergenti che
hanno saputo soddisfare pienamente il
pubblico presente.
Anche quest’anno quindi un buon
risultato, sia per la presenza di molti
giovani, sia per le manifestazioni
sportive proposte.
Un sentito ringraziamento a tutti
quelli che hanno collaborato per la
buona riuscita della manifestazione, ai
giovani organizzatori del Torneo di
Calcio, alle Associazioni affiliate alla
Polisportiva 2001 – Judo Club Valdalpone – Karate Shotokan – Pink Volley
– Sky Volley – Sci Club, alle altre Associazioni sportive – Gruppo Ciclistico Basalti – U.S. Calcio – Tennis
Club – Paracadutisti, all’Amministrazione Comunale, in particolare all’Ass. Pandian Thomas, alla Pro Loco
e a tutte le Associazioni presenti sul
territorio che hanno partecipato attivamente, agli amici, piccoli e grandi,
che hanno prestato tempo e “voia” per
la buona riuscita della Festa.
E un grazie speciale al nostro grande Presidente Burato Arturo, che da
anni instancabilmente lavora per promuovere lo sport nel nostro paese e
anche oltre i confini di San Giovanni
Ilarione.
LUCIA BURATO
L’OLANDESE VOLA ... PIÙ IN ALTO
Anche quest’anno, nell’ambito della Festa dello Sport, si è svolto l'ormai immancabile torneo di
calcio a 6 che a visto lottare fra loro, per la vittoria finale, ben dieci squadre.
Vittoria che ha conquistato, soffrendo ai rigori per 2 a 1, l’Olandese Volante a scapito del Dolce
Remy. Finale ricca di emozioni, colpi di scena e sottolineata dalla bravura dei due portieri che
hanno parato i tiri con acrobatiche scene da veri professionisti.
Un’atmosfera speciale dove il pubblico, accorso in gran numero, ha dato un tocco in più in questa girandola di emozioni.
Oltre ai premi assegnati alle prime quattro squadre classificate, riconoscimenti sono andati al
capocannoniere Righetto Enrico del Real San Zena e al miglior portiere Marana Sebastiano.
Un grazie dunque a tutti gli atleti che hanno dato vita a questo meraviglioso spettacolo durante tutto il mese di giugno, ma soprattutto vanno ringraziati gli organizzatori, in particolar modo
Nico Gambaretto,
che hanno permesso che ciò si
realizzasse.
Un arrivederci
quindi all’anno
prossimo con
l’augurio
che
tutto questo si
possa ripetere e
sempre migliorare con l’aiuto
della Polisportiva
e dei suoi simpatizzanti.
SEBASTIANO
MARANA
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
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Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori.
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727
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