l`Alpone l`Alpone - Pro Loco | San Giovanni Ilarione

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l`Alpone l`Alpone - Pro Loco | San Giovanni Ilarione
l’Alpone
www.lalpone.it
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Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di
Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 21 - N. 2 - Giugno 2006 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Anno 21 - N. 2
Giugno 2006
MARCINELLE, LA FORZA DEL RICORDO
La voce del Presidente
Abbiamo fatto il giro di boa, è già trascorso un anno da
quando è stato eletto il nuovo Consiglio della Pro Loco,
anche se le cose fatte, ma soprattutto quelle ancora da
fare, sono numerosissime sembra che il tempo sia volato!
Siamo riusciti a svolgere il compito assegnatoci, pur se
con qualche difficoltà, grazie soprattutto alla cooperazione delle diverse Associazioni che in più occasioni ci
sono state vicine e hanno contribuito al buon esito delle
diverse manifestazioni.
San Giovanni, fortunatamente, è un paese ricco di tradizione. Innumerevoli sono le occasioni per la collettività di ritrovarsi in luoghi di aggregazione, come le
piazze o le contrade, per sentire quello spirito di appartenenza alla medesima comunità. Ogni frazione, ricca
di una sua identità, si lascia scoprire e conoscere attraverso le feste patronali o le diverse Sagre, una per ogni
stagione direi. Diversi sono anche i servizi resi ai cittadini. Il più noto è certamente quello della piazzetta ecologica, ma ancora la Pro Loco gestisce il mercato
cereasicolo, le pubblicazioni di San Giovanni Ilarione,
come la nuova rubrica telefonica comunale che presto
sarà realizzata. L’uscita di questo stesso giornale, che
grazie all’impegno e al lavoro della sua redazione arriva puntuale nelle vostre case e in quelle di molti nostri
concittadini tanto lontani (Canada, Argentina,
Germania ecc...) eppur ancora così intimamente legati
alle stesse radici!
Abbiamo realizzato tutti i compiti affidatici, alcune
volte con delle difficoltà economiche, che siamo riusciti a superare grazie a qualche coraggiosa rinuncia,
come le luminarie lo scorso Natale. Tanto ancora resta
da fare, soprattutto per il mondo giovanile e per le attività del tempo libero: corsi di lingua, di pittura, incontri musicali che mettano in luce la realtà delle band
‘underground’ che oggi stanno tornando. E ancora
spazi per la danza, il teatro e l’arte in tutte le sue diverse espressioni...
Un mondo di giovani troppo spesso così lontani dalle
istituzioni e dalla realtà associativa del loro paese, tanto
da sentirsi degli estranei. Che quindi non trovano la
giusta dimensione per far capire chi sono, e quanta sia
la voglia di comunicarcelo. . .Credo che abbiano molto
da dare questi nostri ragazzi, bisogna però trovare il
modo di creare un ponte, farli sentire più coinvolti in
tutto quello che accade attorno alla loro vita, ogni giorno.
Rivolgo dunque un caloroso invito a tutti coloro che
avessero voglia, creatività ed energia da dare, noi siamo
sempre disponibili e convinti che insieme possiamo
fare grandi cose.
Mi auguro che il cammino sia ancora lungo e prosperoso. Ogni cambiamento è una sfida, e a noi piace il
rischio.
PRESIDENTE PRO LOCO
VALERIA GECCHELE
S. .S.
VITA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
In occasione della “Giornata dell’emigrante”,
lo scorso 22 aprile si è tenuto a Verona presso
l’Auditorium dell’Ente Fiera un convegno per
ricordare la immane tragedia di Marcinelle, attraverso le testimonianze di coloro che 50 anni fa vissero in prima persona quelle vicende.
Moltissimi sono stati i veronesi delle nostre vallate che, nel dopoguerra, si sono visti costretti ad
emigrare per trovare un lavoro che in Italia non
c’era; ed i lavori che venivano loro offerti erano i
più duri ed insani, come appunto il lavoro del minatore.
Molti di loro si sono costruiti una famiglia in
Belgio e lì sono poi rimasti; altri invece, raggiunta
la pensione, sono tornati in Italia.
Anche la nostra comunità ha voluto essere presente e, guidata da Augusto Gambaretto presidente
del Circolo ex emigranti di San Giovanni Ilarione,
ha organizzato un pullman per accompagnare la
nostra gente a questo importante appuntamento.
Erano presenti all’incontro anche gli ultimi
nostri concittadini ex minatori di Marcinelle ancora viventi: Luigi Arvotti e Antonio Damini (sfuggito quest’ultimo all’incidente di Marcinelle perché
in quei giorni era in vacanza in Italia), che si sono
ritrovati con Vittorio Dal Gal, minatore originario
di Villafranca, scampato pure lui dalla tragedia di
Marcinelle solo perché la tragedia avvenne di mat-
Castello di S. Giovanni Ilarione
24-25 giugno 2006 - Sagra di San Giovanni Battista
tina e lui era stato assegnato al turno di notte.
Dal Gal è attualmente il presidente dell’associazione ex minatori del Bois du Cazier, quel pozzo in
cui l’8 agosto di 50 anni fa morirono 262 persone,
di cui 136 italiani.
L’incontro fra gli ex minatori ha suscitato
momenti di vera commozione al ricordo della vita
vissuta nel ventre della terra a 1500 metri di
profondità fra polvere di carbone e silicio che
minavano irreparabilmente la loro salute.
A rendere onore a questi Caduti del lavoro lontano dall’Italia, ci hanno pensato anche gli organizzatori del Giro d’Italia di ciclismo, programmando
quattro tappe fuori dai confini nazionali in
Vallonia, una regione in cui vivono 280 mila persone di origine italiana; domenica 7 maggio scorso la
carovana rosa ha fatto tappa a Marcinelle.
Il raduno ha lasciato nel cuore di tutti un messaggio di autentica solidarietà verso coloro che nei
momenti difficili di un’Italia da poco uscita dalla
guerra, per poter dare un reddito alle proprie famiglie e contribuire a risollevare la situazione economica nazionale, si sono sacrificati anche negli
affetti lasciando la famiglia e recandosi in un Paese
straniero; e nel caso dei lavoratori della “mina”
questo malsano lavoro ha compromesso in modo
irreversibile la loro salute e spesso li ha costretti a
vivere gli ultimi anni di vita in compagnia di una
bombola di ossigeno.
ANGELO PANDOLFO
Famiglia: risorsa
o problema?
28ª Mostra delle Ciliegie
Sabato 24 giugno
ore 20.00
ore 21.30
Apertura giochi con due maxigonfiabili per bambini e ragazzi.
Serata di musica all’aperto con il duo BodyLuke
Domenica 25 giugno
ore 10.00
S. Messa solenne
ore 11.00-14.30 Consegna ciliegie per la Mostra
ore 16.00-17.30 Giochi all’aperto per ragazzi con grande scivolo gonfiabile
ore 17.00
Apertura al pubblico della 28ª Mostra provinciale delle ciliegie con
ciliegie gratis per tutti
ore 18.00
Concerto della Banda “G. Verdi” di Montecchia di Crosara e San
Giovanni Ilarione
ore 19.00
Premiazione della 28ª Mostra delle ciliegie
ore 20.00
Esibizione della Scuola di Danza “Energy Studio” di Federico Gallo
ore 21.15
Serata di ballo liscio con l’orchestra spettacolo Tony Franzoni
SandraDurante la manifestazione funzioneranno fornitissimi chioschi enogastronomici
Pesca di Beneficenza
Tutte le iniziative avranno luogo all’interno degli impianti parrocchiali.
I PRIMI 200 ANNI DELLA CHIESA
DI SAN GIOVANNI ILARIONE - CASTELLO
Come già annunciato nel numero precedente, la chiesa di Castello celebra quest’anno i 200 anni dalla posa della prima pietra: si tratta di un avvenimento che
interessa tutto il paese, in quanto la chiesa storicamente è stata, fino all’erezione della parrocchia di S. Caterina in Villa, la chiesa parrocchiale di tutta San
Giovanni Ilarione. Per festeggiare degnamente l’avvenimento verrà pubblicata
una guida che illustrerà i due secoli di storia dell’edificio, le sue opere artistiche,
la sua collocazione sul territorio e una ricostruzione attendibile e documentata
della chiesa precedente.
Serata delle grandi occasioni al teatro parrocchiale, per accogliere l’onorevole Luisa Santolini,
per dieci anni presidente del forum nazionale delle
Associazioni Familiari: movimento volto a promuovere la solidarietà tra i nuclei familiari italiani
ed aiutarli nel far quadrare i conti a fine mese, tramite 1’ottenimento di agevolazioni dal governo italiano.
Al posto della Santolini, il dott. Roberto Bolzonaro, suo fidato braccio destro, visto che l’onorevole è stata trattenuta a Roma per un serio problema familiare, quasi ad avvalorare la concezione
propria della Santolini, riguardo la famiglia. Una
rappresentante del forum ma, prima di tutto, una
donna che mette la parentela al primo posto.
segue a pag. 2
ALL’INTERNO
Pag. 2 - L’intervista: Claudio Pozza
Pag. 3 - Il dinosauro Ciro
Pag. 5 - La Rosa Bianca
Pag. 6-7 - L’Amministrazione comunale informa
Pag. 8 - Nuova Ambulanza
Pag. 11 - Guido Gecchele
L’ALPONE 2
STA
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L’IN
Claudio Pozza: una vita tra le pentole
“Avevo sedici anni... ma dopo un anno e
mezzo circa di manovia in un calzaturificio di
San Giovanni mi sono accorto che quel lavoro
non faceva per me... e ho deciso di cercare fortuna altrove”. Con queste parole Claudio Pozza,
cinquantadue anni, ricorda i suoi esordi nel
mondo del lavoro. Da venticinque anni gestisce,
insieme alla moglie Anna, il ristorante “Da
Claudio” di Castello. I cinque lustri di attività
sono stati festeggiati “alla grande” e anche il
nostro giornale ha riservato uno spazio adeguato
in uno degli ultimi numeri.
Erano quelli i mitici anni settanta quando
l’industria calzaturiera andava a gonfie vele e
quando, finita la terza media, per moltissimi giovani del paese si apriva la porta della fabbrica e
un posto in manovia era assicurato. Non solo, ma
era anche un fiorire continuo di aziende famigliari che davano vita ad un indotto di notevole
portata.Claudio non si è lasciato trasportare dalla
corrente ...
Perché questa scelta ... controcorrente?
Forse per vocazione. Io ho sempre privilegiato il rapporto con le persone più che con le cose.
Lasciata la fabbrica ho trovato lavoro, come
cameriere, in un ristorante di Vicenza. L’attività
mi piaceva, ma non mi sentivo ancora appagato.
Il mio spirito reclamava ancora qualcosa. Mi
affascinavano gli ambienti frequentati da tante
persone... il mio pensiero andava agli autogrill
delle autostrade, in quel tempo gestiti dalla
“Pavesi”...
Continui pure!
Inizialmente fui assunto come barista con
contratto stagionale ma, ben presto, confermato
a tempo pieno. A Novara mi è stata offerta la
possibilità di frequentare, come dipendente, un
corso per cuochi. Conseguito il titolo, dopo un
anno di tirocinio, sono stato assunto stabilmente
come cuoco. Da allora è iniziata la vera avventura della vita. Da un motel all’altro, come jolly in
sostituzione dei colleghi assenti. Per me era già
il massimo quando...
Quando...?
Quando, nell’autogrilì di Cantagallo, nel
bolognese, ho incontrato il proprietario del ristorante che mi ha prospettato la possibilità di
subentrare al precedente gestore. Per la verità,
avevo cominciato a provare anche un po’ di
nostalgia per il mio paese. Da qui la decisione di
mettermi in proprio affittando l’intera struttura
dove ho messo alla prova la mia creatività culinaria, ormai da più di venticinque anni.
Vogliamo descriverne le caratteristiche?
In cucina ci alterniamo, mia moglie ed io, e ci
integriamo bene. Ognuno di noi sa fare meglio
dell’altro certe specialità e così cerchiamo di
soddisfare i gusti dei clienti. Qualche volta ci
offre qualificata e preziosa consulenza anche
nostro figlio Paolo, 23 anni e un diploma di
scuola alberghiera alle spalle, attualmente in servizio, anche lui come cuoco, a Desenzano del
Garda presso il ristorante “Villa Feltrinelli”. In
aggiunta alla ristorazione teniamo in funzione il
bar.
Le vostre specialità?
Il nostro fiore all’occhiello è il “bollito misto
con la pearà”, specialità tipica veronese che noi
abbiamo la presunzione di offrire sulla base di
Marcinelle: la forza del ricordo
testimonianza di una emigrante in Belgio
Era l’anno 1946, quando mio padre, Lovato
Giovanni, emigrò in Belgio. In quegli anni, subito
dopo la guerra, il lavoro “in mina” rappresentò per
molti italiani l’unica alternativa possibile ad una vita
già provata e carica di stenti. Nel 1947 anche mia
madre lo seguì, portandosi appresso 5 figli. Io nacqui
l’anno seguente, a Charleroi. Abitavamo in una discreta casetta costruita con mattoni rossi, detti “briques”
che, a causa della polvere di carbone, avevano ormai
assunto il colore nero, come nera era anche tutta
Charleroi, soprannominata “pays-noir”. Vi era un
unico rubinetto con acqua corrente per casa, il bagno,
situato all’esterno, dava su un piccolo cortile, in cui
ero solita giocare con le compagne di scuola. Mio
padre lavorava alla miniera n° 25, a Cuillet; mi ricordo che quando rientrava a casa la sera, dopo un’intera
giornata trascorsa in mina, aveva gomiti e ginocchia
sbucciati, la schiena a pezzi. Consapevole e testimone
degli sforzi che il duro lavoro comportava, aveva proibito ai miei fratelli di lavorare in miniera; ogni giorno,
prima che ognuno di noi uscisse di casa per andare a
scuola o al lavoro, ripeteva: “Comportatevi sempre
Lavoro in miniera n. 25 a Couillet. Lovato
Giovanni 1911-1986.
bene. E ricordatevi che qui siamo a casa degli altri ...”.
Io ero troppo piccola per capire quelle parole e, ingenuamente, ne chiedevo sempre a mia mamma il significato. Forse era perché, essendo nata in Belgio ed
avendovi trascorso i primi 18 anni di gioventù, ero l’unica della famiglia a sentirmi meno “straniera” in quel
paese, che tanto ci aveva dato, ma che tanto ci aveva
anche tolto.
Non erano infatti rare le occasioni in cui gli abitanti del posto ci ricordavano che eravamo immigrati,
gente diversa, da trattare quindi in modo diverso. A
volte lo schiocco delle parole risuonava più forte di
quello degli schiaffi.
Avevo 8 anni quando successe la tragedia al Bois
du Cazier; i ricordi che serbo a riguardo non sono perciò così nitidi. In quella mattina d’agosto sentii un
trambusto, un vociferare confuso, grida e pianti che
provenivano dalla strada. Dal largo marciapiede antistante la mia casa, vidi del fumo salire in cielo dai
castelletti del Bois du Cazier. La miniera distava, in
linea d’aria, 2-3 km. Non capii subito di cosa si trattasse, ero troppo piccola. ma riuscii a percepire la gra-
un notevole standard di qualità. Lo testimonia la
fedeltà dei nostri clienti. Un altro piatto forte è la
“polenta e osei”. In seguito alle restrizioni imposte dalla normativa vigente sulla caccia ha subito un rilevante ridimensionamento, ma certa selvaggina si può sempre acquistare nei supermercati. Su richiesta della clientela è sempre possibile una cena tutta a base di pesce.
La vostra clientela?
In prevalenza lavoriamo il sabato e la domenica (turno di chiusura il martedì) con compagnie e gruppi su prenotazione. E, poi, battesimi,
cresime, anniversari vari. Quanto alla provenienza, si tratta di gruppi e famiglie di San Giovanni
o dei paesi viciniori come Vestananova,
Montecchia e Chiampo ... purtroppo qui non
siamo in autostrada.
La congiuntura economica in atto, in quale
misura ha influito sulla vostra attività?
In misura rilevante! Quello della ristorazione,
soprattutto nei piccoli paesi, è il settore che
risente maggiormente della crisi economica in
atto. Quando la gente teme per il posto di lavoro
non pensa ad altro. Agli inizi, ma anche fino a
pochi anni fa, c’era il problema del superlavoro.
Non si riusciva ad accontentare tutti. Oggi, come
ho già detto, lavoriamo quasi esclusivamente di
sabato e domenica. Ma raramente con il tutto
esaurito ...
DELIO VICENTINI
vità dell’accaduto dall’espressione di terrore impressa
nei visi delle persone che mi circondavano, e che correndo di qua e di là, urlavano dalla disperazione.
A settembre, quando ritornai a scuola, mi resi
conto di quanti miei compagni erano rimasti orfani; e
ancora una volta, ringraziai Dio per non aver sacrificato mio padre. La tragedia ci toccò tutti da vicino e
quell’aria rimase intrisa di dolore e disperazione per i
molti anni che seguirono.
Ritornammo in Italia nel 1967; venti anni dopo
mio padre morì, vittima anch’egli di quella compagna
che tutti i minatori si portarono appresso, la silicosi.
Ma non serbo solo brutti ricordi di quegli anni trascorsi in Belgio; da quell’esperienza ho tratto molte
lezioni di vita. L’unica amarezza che serbo nel cuore è
la constatazione che, finché risiedevo in Belgio, tutto
mi sembrava così normale, così ovvio; prima del rientro in Italia, non ero a conoscenza di un altro mondo e
perciò non sono mai stata in grado di rendermi conto
a quale sacrificio e a quali sforzi si sottoponesse mio
padre per mantenere la famiglia.
Ed è anche per questo che, con il presente articolo,
riporto questa foto, che ritrae Giovanni Lovato durante il quotidiano lavoro in mina, affinché possa ricordare, in ogni momento, il sacrificio e la dignità di tutti i
minatori.
DINA LOVATO
segue da pag. 1
famiglia: risorsa o problema?
SAGRA DI S. BENEDETTO ABATE 8-9 Luglio 2006
Un pieno rispetto della tradizione e del sacro ed
eterno valore della famiglia. Proprio Bolzonaro,
infatti, lamenta delle critiche fatte nei suoi confronti riguardanti un eccessivo “familismo”, ovvero uno
stentato appiglio ad una visione conservatrice della
famiglia.
L’incontro si snocciola intorno alla domanda
provocatoria “Famiglia: risorsa o problema?”. Guardando i tassi di natalità, la famiglia italiana risulta in crisi, “portando la medaglia d’argento della
denatalità”. Al primo posto la cattolica e, oggi
socialista, Spagna.
Sta di fatto che, dagli anni ‘70, l’Italia è interessata da una scarsa natalità. Tanto che, fra dieci anni,
si pronosticano 10 milioni di italiani in meno, che
causeranno il problema della sopravvivenza della
società intera. Intanto, comunque, il numero di figli
per donna ha subito un aumento dal 1,2 al 1,3. Ma
l’euro e la politica economica, degli ultimi anni,
hanno giocato contro la famiglia media italiana.
I prezzi aumentano e le coppie, sposate o meno,
si ritrovano a dover stabilire a tavolino i figli da
procreare, gettando un’occhiata alle risorse e alle
sicurezze che si possono dare alla prole.
Nonostante, infatti, che la famiglia, secondo la
costituzione italiana, abbia l’obbligo di educare e
mantenere i figli, perché membri della società italiana, il regime di detrazione applicato alla tasse,
secondo il reddito complessivo dei congiunti, toglie
soltanto una cifra esigua di 2000 euro, contro i
6000 euro, detratti alle famiglie in Germania.
Per non parlare degli scarsi servizi offerti alle
famiglie; alle bollette dell’acqua e della luce che
tolgono, annualmente, ad una famiglia media di
quattro membri, 1000 euro; uguale, d’altronde, alla
somma data dal governo per il primo figlio.
Lo scopo delle Ass. Familiari è creare una rete
capillare in tutto il territorio nazionale, in cui venga
assicurato l’appoggio emotivo tra le singole famiglie, nell’obbediente osservanza della enciclica
SABATO 8 LUGLIO
papale che, nel sunto, sostiene l’indifferenza come
la carnefice della famiglia.
L’isolamento crea devianza e cittadini fortemente pericolosi per l’intera società. I figli, infatti, sono
di tutti; la responsabilità verso di loro appartiene a
tutta la comunità. “Bisogna agevolare le famiglie
con appropriate politiche familiari locali, partendo
dai comuni incita Bolzonaro, lanciando sguardi
maliziosi al sindaco, che raggiungono l’apice con
la domanda a bruciapelo, ma, del tutto programmata, sull’esistenza di politiche familiari locali a San
Giovanni Ilarione.
Il no sbiascicato del sindaco viene seguito da
una serie di lamentele verso i tagli imposti dal governo per le iniziative comunali: esempio lampante
il taglio di fondo indirizzato all’asilo nido comunale.
Il pubblico si ritrova a passare dallo sbigottimento al fastidio, poiché la situazione descritta, a
livello politico-economico è grave; anche se la
velata intenzione di trasformare 1’incontro in
comizio politico, viene alla luce del sole, con continue frecciatine a tutto quello che Ruini definirebbe la devastazione della famiglia tradizionale.
Una lamentela del pubblico si riferisce al cattivo
insegnamento della televisione nei confronti della
famiglia; anche se il giornalista Biagi ribadisce
come “la televisione abbia il semplice compito di
intrattenere. Ai genitori spetta l’educazione”. Tesi
parzialmente condivisa da Bolzonaro che, però,
vede un eccessivo nemico alla famiglia nel presidente dell’Arcigay, che tiene un incontro a scuola
sull’orgoglio dell’omosessualità, rispetto a fatti più
pesanti, come una politica anti-famiglia, portata
avanti negli ultimi anni.
D’altra parte, non dovrebbe essere la famiglia
tradizionale ad educare sui sacri valori, primi fra
tutti la libertà di esistere, semplicemente, per come
si è?
ROBERTA COSTANTINI
ore 20.00
ore 21.00
Apertura chioschi
Disco R.S.B. con dj Silvano
DOMENICA 9 LUGLIO
ore
ore
ore
ore
ore
ore
09.00
14.30
15.00
17.30
20.00
23.00
S. Messa cantata dal coro di Cattignano
Iscrizione gara Mini Moto su circuito chiuso - aperto a tutti
Inizio gara
Premiazione gara
Serata danzante con “Benny e Vivetta” dei Molino del Po
Spettacolo pirotecnico
Augurandoci che l’Italia riesca a superare i suoi avversari ed arrivare in finale seguiremo la partita con un maxi schermo.
Coscritti classe 1941 in festa, sessantacinque anni ben vissuti.
L’ALPONE 3
Protezione ambientale e
civile Verona
“Alzheimer-Monscleda”
Gruppo di San Giovanni Ilarione
Si è concluso nei giorni scorsi a Montecchia di Crosara, il “Corso di formazione sulle attività
domiciliari e controllo dei disturbi comportamentali”.
Se il successo di una iniziativa si può misurare anche dal numero dei partecipanti, si potrebbe
dire che questa iniziativa ha incontrato un alto interesse; infatti i partecipanti sono stati 6O, provenienti da Montecchia, Roncà, S. Giovanni, Vestenanova, Caldiero, Colognola, Badia, S. Bortolo, Monteforte, Belfiore, Arcole, S. Bonifacio, Lonigo, Soave, Arzignano.
Sono familiari, volontari, operatori e interessati a vario titolo. Un ringraziamento particolare
all’Assessorato provinciale alla famiglia, istruzione, servizi sociali e pari opportunità che ha
finanziato il progetto. L’Associazione “Alzheimer Italia”di Verona ne è stata promotrice con altre
associazioni provinciali di volontariato. La partecipazione al corso, così numericamente sentita e
distribuita in tutto il nostro territorio, fa sperare che ci possa essere una continuità di iniziative e
proposte anche a livello di volontariato, in modo che il bagaglio culturale e umano non vada perduto.
Lo scopo fondamentale del corso, in ogni caso, è quello di dare informazione e supporto sulla
patologia per cui è stato organizzato. Anche a questo scopo gli organizzatori hanno cercato
docenti di altro profilo professionale e umano.
Ringraziamo tutte le persone che con impegno hanno aderito al corso, dimostrando interesse
verso il tema, nella speranza che ci sia una ricaduta concreta di aiuto e di sollievo particolarmente
alle famiglie che risentono a vario livello di questa patologia.
GIUSTINA DALLA FINA
Finalmente anche la protezione civile di
San Giovanni Ilarione è dotata di un fuoristrada, predisposto per interventi di antincendio
boschivo oltre che per le altre emergenze.
Il mezzo è stato acquistato con il contributo della Regione Veneto e del nostro Comune.
Il 26 marzo durante la Santa Messa delle
10.30, presso la chiesa parrocchiale di Santa
Caterina in Villa, è avvenuta la consegna ufficiale da parte del Sindaco e la benedizione del
mezzo.
In quella occasione erano presenti anche
l’Assessore Regionale e provinciale della protezione civile, il vice presidente della nostra
associazione e tutti i volontari del gruppo lo-
cale.
Alla cerimonia religiosa presieduta dal parroco Don Elio Nizzero e ai discorsi delle autorità intervenute è seguito un momento conviviale.
La protezione civile di San Giovanni
Ilarione auspica di inserirsi in modo proficuo
nei territorio intervenendo alle varie iniziative
della comunità ed essendo presenti tempestivamente e con le dovute competenze, nelle
emergenze e, in genere, nelle situazioni di
disagio.
A tal proposito ricordiamo la nostra partecipazione, unitamente ai volontari della Croce
rossa, alla prova di evacuazione della scuola
secondaria di primo grado “Mario Marcazzan” simulando un evento calamitoso.
I nostri volontari si sono adoperati alla
messa in sicurezza dell’edificio e all’allestimento di una tenda ministeriale come campo
base di primo soccorso. L’esperienza si è rivelata un positivo momento di verifica per noi e
un significativo momento educativo per i
ragazzi.
La nostra disponibilità è aperta a tutti.
PROTEZIONE AMBIENTALE CIVILE DI VERONA
GRUPPO DI S. GIOVANNI ILARIONE
Enrico Zanchi: colui che ci
salverà dal terremoto?
Dopo varie suppliche e incitamenti, sono
riuscita a convincere il futuro scienziato di
San Giovanni Ilarione, a rendere noi, estranei
alle materie scientifiche, protagonisti di un’eclatante esperienza, che ha portato Enrico
Zanchi alla ribalta del gossip ilarionese, come
nuova speranza della scienza.
Il nostro giovine si è macchiato di una vittoria importante, a livello per ora regionale, in
campo scientifico.
Il concorso, partito nelle classi seconde
dell’Istituto Magistrale Guarino Veronese,
dove Enrico frequenta il liceo scientifico, lo
ha portato a gareggiare con gli altri suoi compagni d’Istituto, dopo essersi aggiudicato un
dieci nel compito in classe, inerente la fotosintesi clorofilliana ed altri, sicuramente, illustri argomenti scientifici.
La successiva tappa è stata a Venezia, dove
Enrico, sfidandosi con i finalisti delle altre
scuole della regione, si è classificato secondo,
a pari merito con altri due concorrenti. Intanto
Agenzia Immobiliare
la prof. di Scienze, Tebaldi Silvana, lo tartassa
quotidianamente con la raccomandazione proverbiale “Mi raccomando, studia!”, gridata,
infilando la testa in classe e lanciando un urlo
acuto per farsi ben sentire.
E mentre 1’interessato scrolla le spalle e,
con modestia, precisa che tutto questo non è
niente di che, visto l’inezia dei minuti passati
a studiare, tutti gli altri sono pronti a scommettere sulla sua carriera nel campo scientifico.
Se gli si chiede quali sono i suoi progetti,
lui risponde con “ boh, non so...”. Qualcosa a
che fare con la scienza, forse?” provo a buttare, casualmente, lì. “Sì, forse. ... continuerò
con la scienza. Ho intenzione di fare ingegneria. Forse diverrò biologo o ... sismologo (?).”
Aldilà della chiara incertezza del ragazzo,
forse, un giorno, permettetemi il romanticismo
scadente, prima di una scossa sismica provocata dalla frattura che attraversa tutto il nostro
paesino e il crollo rovinoso dei basalti colonnari, ci sarà lui a far sgombrare la gente ilarionese, a bordo della jeep, che tutti i geologi e
sismologhi, degni di rispetto, possiedono.
Dopo aver dimostrato la mia più pura
costernazione nell’apprendere che il tempo
passato sui libri è stato pari a zero, Enrico
irrompe in una risata imbarazzata, cui fa
seguire “Studio, studio, Se no... però... ricordo
dalle medie ... eh”.
Dopo alcuni minuti di analisi scientifica
dell’intervistato, questo rompe il silenzio.
“Ma steto scrivendo tutto quelo che digo?!”
Eh, sì ... il ragazzo ha un vero e proprio
intuito scientifico. Scherzi a parte ... ossequi
ad Enrico ed ai suoi neuroni scientifici.
ROBERTA COSTANTINI
Studio di Consulenza
❄
Attività di formazione ed informazione
Il Dinosauro Ciro sbarca
a Milano
Viva soddisfazione e commozione da parte
del paleontologo dilettante Giovanni Todesco
alla notizia che “Ciro” il piccolo dinosauro da
lui scoperto in compagnia del cognato
Giovanni Gecchele a Pietraroja (BN) nel lontano 1980, trasloca, sia pur temporaneamente,
al museo di storia naturale di Milano. Gli
organizzatori Cristiano Dal Sasso e Giorgio
Terlizzi infatti hanno chiesto ed ottenuto il
prezioso fossile dalla sovrintendenza di
Salerno per poterlo esporre, gemma in prima
vista, al centro di un ampio salone e contornato da una corona di altri fossili di Pietraroja.
La mostra è stata intitolata esplicitamente
“UN PICCOLO GRANDE DINOSAURO” ed
hanno voluto come invitato in prima fila il suo
scopritore, all’apertura dell’inaugurazione.
La scoperta di questo piccolo rettile, di circa 113 milioni di anni e che rappresenta probabilmente la più importante di tutto il millennio in campo della paleontologia, ha rivoluzionato lo studio della storia dell’Italia, sia
per l’emersione della terra dall’acqua, sia per
quanto evidenziato dalle partì molli del protagonista fossile: le sue parti molli (intestino,
esofago...) sono miniere di informazioni
scientifiche.
Invidiatoci da tutto il mondo perché pezzo
unico di queste dimensioni, la mostra rappresenta una ghiotta occasione per poterlo visitare, per organizzare visite didattiche, corollario
magari di un piano di studio.
Questo piccolo e simpatico rettile rimarrà
esposto, infatti, dal 5 maggio 2006 al 5 maggio 2007. Lo scopritore Todesco, figura nota
per i suoi interventi nelle varie scuole sull’argomento, ben volentieri si presta a far da
guida ai gruppi che volessero osservare con
propri occhi questo piccolo tesoro.
“Quando si son presentati con la valigetta
ed hanno estratto il piccolo Ciro l’intensa
emozione mi ha ammutolito per alcuni minuti, son tornato indietro nel lontano 1980”.
La scoperta di questo fossile ha non poco
condizionato la vita al nostro concittadino.
Alla soddisfazione iniziale si sono succedute
grane legali, accuse di furto archeologico,
dalle quali è uscito pienamente riabilitato, ma
quello che è più inquietante è il fatto che nessuno ha voluto riconoscergli la paternità di
cotanta scoperta.
Per difendere i propri diritti e per reclamare quanto dovuto Gianni Todesco ha avviato
una procedura nei confronti della sovrintendenza di Salerno, competente per territorio ed
alla quale aveva consegnato il reperto
fossile senza riuscire ad ottenerne
neppure un calco. Ora si spera ottenga giustizia e tutti glielo augurano di
cuore. Auspichiamo inoltre che questo “genio infaticabile ed acuto, che
alla luce riportò testimonianza viva
d’antichi tempi, su cui l’oblio stendeva le atre sue ali” possa ancora stupire il mondo con nuove scoperte, si
veda riconosciuta la paternità di Ciro
e magari la nostra Amministrazione
comunale operi un gemellaggio con il
Comune di Pietraroja, al fine di valorizzare sempre più il campo scientifico. È la speranza di tutti.
Giovanni Todesco sorridente ed emozionato davanti
GIANNI SARTORI
al suo “Ciro”.
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L’ALPONE 4
Prossimi Appuntamenti
I ciliegi ringraziano...
Anche quest’anno è andata!!! Nonostante l’inesperienza della sottoscritta, ma con l’aiuto dei miei
colleghi della Pro Loco, dell’instancabile Arturo
Burato (Presidente della Polisportiva) e grazie alla
numerosa e insostituibile collaborazione di molte
altre Associazioni di San Giovanni Ilarione, la macchina organizzativa della manifestazione ha funzionato, e molto bene...
Lunedì dell’Angelo, lo scorso 17 Aprile, per le
vie del nostro paese si è svolta la consueta “Marcia
tra i Ciliegi in Fiore” denominata V Trofeo
Federico, organizzata dalle Associazioni Pro Loco
e Polisportiva e patrocinata dall’Assessorato allo
Sport.
I marciatori potevano scegliere fra 3 percorsi di
diversa lunghezza e difficoltà: il primo di 6 km, il
secondo di 13 km e l’ultimo di 21 km passante dal
monte Cimo, per i più allenati. Tali percorsi si sviluppavano lungo sentieri panoramici, accostando
antiche contrade, scorgendo angoli suggestivi quale
la visuale sulla chiesetta romanica di San Zeno sul
versante di Castello o la parete di basalti sul fondo
valle. La partenza stabilita era per le ore 8.00 anche
se, come suggerito dai più esperti, già dalle sette di
mattina i primi marciatori sono venuti a ritirare i
biglietti e si sono messi in cammino... Le iscrizioni
sono poi andate avanti fino a dopo le nove e mezza
mentre già alle dieci iniziavano ad arrivare i primi
concorrenti.
Una mattinata intensa dunque che ci ha visti al
lavoro fin dalle prime luci dell’alba per la distribuzione del mangiare a sacco per tutti i membri delle
Associazioni che hanno collaborato nell’organizzazione dei punti ristoro, lungo tutti i diversi percorsi
che quest’anno hanno visto un chiosco in più (per
un totale di 7) contando anche il chiosco gastronomico all’arrivo presso gli impianti sportivi di Via
Torino. La Pro Loco ha inoltre presenziato alla
manifestazione con un gazebo espositivo, con
materiale divulgativo (brochure, dépliant, cartine
geografiche...) su itinerari turistici, località d’interesse artistico e attrattive naturalistiche del territorio della provincia Veronese, gentilmente concessoci dall’Ufficio I.A.T. di Boscochiesanuova.
Innanzitutto un doveroso e sentito ringraziamento a tutte le persone che hanno reso possibile la
realizzazione della manifestazione senza le quali
ogni sforzo o tentativo sarebbe stato inutile. La
Protezione Civile per il servizio prestato e la disponibilità, i Carabinieri in congedo per la sicurezza
stradale, i volontari della Croce Rossa, custodi
della nostra incolumità, l’Associazione Basalti e
AlDO che assieme alla Pro Loco hanno lavorato al
punto d’arrivo per il chiosco finale sotto la guida
dello chef Giovanni Vicentini (meglio conosciuto
come Gianni Sexaro), e ci hanno dato una mano
nell’organizzazione degli spazi e delle strutture alla
partenza-arrivo della marcia. Un ringraziamento
particolare anche agli Alpini, l’AVIS e i Gastrofili,
i genitori della Scuola Materna Papa Luciani, i Parà
di San Giovanni Ilarione e il Comitato Sagra di
Cattignano. Grazie anche ai radioamatori (che ringraziamo nella persona di Pandolfo Angelo come
rappresentante di tutto il gruppo) che con la loro
Arriva l’estate, e con essa tutte le manifestazioni che la caratterizzano, a partire
dalla tradizionale:
Sagra di San Giovanni Battista, il 24-25 Giugno, presso Castello, con la consueta
Mostra delle Ciliegie. Vi aspettiamo con musica e spettacoli, giostre, chioschi enogastronomici e le prelibate Ciliegie della Val d’Alpone.
ORGANIZZA: Comitato Sagra Castello, info: Sandro tel. 045 7465 602.
fitta rete di comunicazioni hanno fatto sì che lungo
i percorsi e nei diversi punti ristoro tutto funzionasse per il meglio.
Un finale e caloroso ringraziamento all’Associazione Polisportiva, che nella persona di Arturo
Burato ha ideato e realizzato i tre diversi percorsi.
Un grande merito visto l’entusiasmo dei partecipanti alla Marcia che si sono più volte complimentati per il paesaggio e gli angoli tutti da scoprire di
questa nostra vallata che ogni anno lascia nella
mente di tutti i marciatori, sia Sangiovannensi che
provenienti da fuori provincia, un dolce e poetico
ricordo del nostro paese vestito del suo miglior
abito. Quet’anno i nostri ciliegi erano in piena fioritura e le nostre colline ci hanno incantato e allietato con i loro candido manto.
I premi finali consistevano, per i gruppi partecipanti con almeno 12 iscritti, in una bottiglia di
Soave Bianco Chardonnay della Cantina di
Montecchia di Crosara, una caciottina di 2,5 kg del
nostro campione Casaro Gugole Dario, e una
‘fugassa’ Pasquale casalinga del Panificio Al
Fornaro.
A tutti gli altri partecipanti, indistintamente dall’ordine di arrivo, sono andate 700 confezioni premio contenenti 1bottiglia del medesimo vino Soave
e 250 gr. di pasta all’uovo artigianale del Pastificio
Masi.
Inoltre per i cinque gruppi più numerosi sono
andati il primo premio, il Trofeo Federico, agli
Sbandati di Bovolone, e altre quattro targhe alla
U.S. Val Morsel, al Gruppo Marciatori Mondadori,
al gruppo Garden Story e ai Marciatori Valdalpone.
Poi in ordine di grandezza seguono i gruppi di marciatori: Gli Intrepidi, Porto di Legnago, 3 Campanili di San Pietro Morubio, Amatori di Montecchia,
AVIS di Arcole, Carnegrea e Podisti Provese,
Interauto, Le Sgalmare di Colà di Lazise, la Miglioranza di Villafranca, la Ghenga di Castello di
san Giovanni Ilarione.
Sono poi stati donati tre premi particolari per i
partecipanti più affezionati che da molti anni vengono a trovarci in questa occasione. Abbiamo consegnato tre fossili gentilmente donatici dal Sig.
Vanzo Luciano, al Maresciallo Aldo Bargione, al
commendatore De Monte Cesare e alla famiglia
Camuffo da Milano che ogni anno viene a trovarcì.
Ringraziamo inoltre tutti gli sponsor della manifestazione che con il loro fondamentale contributo
rendono possibile l’effettiva realizzazione delle
diverse manifestazioni: Centro Arredo, Baldin
Gomme, Lo Scrigno d’Oro, Panarotto Cesare
Autosalone, Calzature e Borse Marcazzan,
Lavorazione ferro e Lattoneria Bellaria Albino,
Damini Elettrocasa, Pizzaria Alla Ruota, Caseificio
Artigiano Gugole Dario, Fer System di Burato &
Marcazzan, Rifinizioni Pelli SAL srl e Ottica Lov.
Che altro dire!? Vi aspettiamo l’anno prossimo
sempre più numerosi per trascorrere una serena e
salubre Pasquetta insieme, magari anche accompagnati da buona musica ed altri intrattenimenti
pomeridiani... Grazie a tutti!
PRESIDENTE PRO LOCO
VALERIA GECCHELE
Festa dello Sport, 30 Giugno e 1/2 Luglio, la Polisportiva organizza giochi, tornei e
intrattenimento musicale con gastronomia all’aperto presso gli Impianti Sportivi
Comunali.
ORGANIZZA: Polisportiva 2000, info: Arturo cell. 348 7289 852.
Sagra di San Benedetto presso Cattignano, 7/8/9 luglio, festa del Santo Patrono
(San Valentino, anticamente infatti la Sagra cadeva nel mese di febbraio). Vi aspettiamo con stand enogastronomici, ballo in Piazza, giostre e molti altri divertimenti.
ORGANIZZA: Comitato Sagra Cattignano, info: Don Elio tel. 045 7465 010.
Motoraduno Struck Helmets, 14/15 luglio, località Monte Cimo di Cattignano,
Raduno Motociclette da ogni parte d’Italia, gastronomia e musica dal vivo, possibilità di pernottamento da campeggio, ingresso a pagamento.
ORGANIZZA: Struck Helmets in collaborazione con la Pro Loco, info: Valeria
349 2265 235.
Festa del Cacciatore, 29/30 luglio, località Monte Cimo di Cattignano, festa all’aperto con tiro alla sagoma, gastronomia, musica e giochi.
ORGANIZZA: Associazione Cacciatori, info: Corrado tel. 045 6550 194.
Antica Sagra della Madonna, località Boarie, venerdi 25 Agosto, con le Sante
Messe, gli stand enogastronomici e la musica da ballo.
ORGANIZZA: Associazione Pro Loco, info: Valeria 349 2265 235.
Alponfolk, festival di musiche tradizionali europee, dall’Irlanda alla Bretagna, dal
Friuli al Veneto, presso la Corte di Villa Tanara-Balzi in località Boarie il 26-27 agosto. Vi aspettiamo con degustazione dei migliori vini del territorio ed altri prodotti
tipici, ottima musica accompagnata da coreografie musicali e mercatino dei mestieri del passato.
ORGANIZZA: Pro Loco in collaborazione con Ass.ne S. Zeno, info: Alessandro
349 4658 876.
Festa votiva di Nogarotto, località Nogarotto, prima domenica di Settembre,
festa tradizionale con Santa Messa, gastronomia, musica e beneficenza. Pranzo (a
pagamento) su prenotazione ed estrazione della lotteria.
ORGANIZZA: Comitato Paesano di Nogarotto, info: Silvino tel. 045 7465 963 e
Angela tel. 045 6550131.
Festa dell’AVIS, mese di Settembre, Chiesa di Santa Caterina in Villa, sfilata per le
vie del centro, Santa Messa e pranzo sociale.
ORGANIZZA: AVIS San Giovanni Ilarione, info: Gabriele tel. 045 7465 378.
Tutte le manifestazioni, eccetto specifica indicazione, sono a partecipazione gratuita.
Per qualsiasi informazione sulle manifestazioni potete rivolgervi via fax allo
045 6550 533
La Presidente della Pro Loco
Dottore in Lingue
Il giorno 28 marzo 2006
la Presidente della Pro
Loco Gecchele Valeria ha
conseguito la laurea in
“Lingue e Culture per il
Management Turistico”
alla Facoltà di Lingue e
Letterature
Straniere
dell’Università degli Studi di Verona.
Il Consiglio della Pro
Loco vuole congratularsi
con la Presidente per il
traguardo raggiunto e
augurarle un buon lavoro.
FOTOGRAFIE PER PUBBLICAZIONE
Per la fine dell’anno verrà pubblicato un libro che parlerà dei cognomi e delle contrade del nostro paese. Per rendere più interessante l’opera si stanno cercando
fotografie che ritraggono le singole contrade, le famiglie che le abitavano o gruppi di persone ripresi in qualche determinata occasione. Chi possedesse qualche
fotografia inerente tali aspetti è pregato di farla pervenire all’assessore Augusto
Gambaretto presso il municipio. La foto, una volta ripresa attraverso lo scanner,
sarà immediatamente restituita. Grazie fin d’ora di questo importante contributo.
Il Consiglio Pro Loco
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L’ALPONE 5
ANI
V
O
I
G
O
MOND
Noi, i ragazzi dello zoo dell’Alpone
Le ciliegie, le ascelle pezzate e il sognato push-up
È arrivata la primavera e con essa la infima
umidità, che fa presagire quale cataclisma climatico avverrà nei mesi di caldo bestiale, quando la sola visione del sole, farà inginocchiare a
terra, in posizione di ferrea umiltà, per invocare
pietà al dio greco dell’afa, per le ascelle perennemente pezzate.
Comunque, nonostante l’effetto serra in continuo peggioramento, le giornate cominciano a
tingersi di luce e, anche il più pigro, sente uno
slancio verso i prati fioriti e verso le piante, con
il tronco nodoso, sotto cui sdraiarsi per oziare,
durante i pomeriggi.
Insomma, con la complicità di “Lost”, la
maggior parte comincia a fare fantasie su se stesso nella versione di Tarzan o santone indiano, in
equilibrio su un ciliegio, in profonda meditazione, mentre il genitore, sotto la pianta, con una
scala in mano e il secchio nell’altra, si esibisce in
una serie di imprecazioni nel dialetto veneto più
stretto.
Giugno è infatti il mese delle ciliegie, a San
Giovanni Ilarione.
E i giovani, come i genitori, debbono rispettare la tradizione di farsi otto ore nei campi per
raccogliere e poi curare, ovvero, selezionare, le
ciliegie migliori.
La sottoscritta, perdonatemi l’aneddotto che
fuoriesce dall’etichetta giornalistica, non sentendosi abbastanza fortunata dall’essere esentata
dal duro peregrinare per i campi, con un secchio
in mano alla ricerca delle ciliegie, si è proposta
come garzone tuttofare alla contrada della
nonna.
Lassù, tra i rami, con una scala sgangherata
legata al ramo con uno spago all’acqua di rosa, è
difficile emettere urla per chiacchierare con il
tuo vicino di pianta, così stringi amicizia con le
ciliegie, facendole sentire amate, prima che provino le montagne russe tra il palato di colui che
se le papperà.
Dopo la prima giornata, ho fatto un incubo
sulle ciliege.
Lì, ho capito di essere diventata una vera e
propria professionista dell’arte cesaricola.
Insomma, giugno ti fa amare, dopo la fatica
estrema delle sarese, la calma estiva di luglio e
agosto, quando per le strade ilarionesi nemmeno
i cani si sprecano ad uscire dalla cuccia. Ma questa felicità dura per circa una settimana, perché
poi il tram tram quotidiano diviene logorante.
La maledetta noia di Califano ti assale e ti
ritrovi, dopo un mese, ad essere diventata una
lettrice dipendente di tutti i giornali di gossip,
perché, diciamocelo, qualcosa di eccitante non
succede mai tra le lande desolate di San
Giovanni.
Io, intanto, continuo a sognare; chissà, magari
lo scoppio di un push-up (reggiseno imbottito) nel
bel mezzo dell’ora di punta del mercato del giovedì mattina, che ferisce una decina di persone e
costringe il dottore della piazza ad intervenire,
mentre tutti i pazienti, riunitisi in quel giorno, per
sbrigare cinquantadue faccende nel giro di due
ore, gli corrono dietro esasperati, per farsi fare
una misera ricetta, per cui aspettano da trenta
minuti sicuri. Ma tutto è nel mio fantastico mondo
e il giovedì mattina si trasforma solo in un calvario sotto il sole cocente e con le braccia allargate
per non far comparire la macchia di sudore. E già
... tutti hanno una fisima ... o più di una.
ROBERTA COSTANTINI
ANUU S. Giovanni Ilarione:
per una caccia ecologica
Sembra un paradosso il titolo, ma cacciatori aderenti all’Associazione ANUU di San
Giovanni Ilarione, in prima fila nell’organizzazione e negli interventi manuali durante la
giornata ecologica organizzata insieme
all’Amministrazione comunale, anche quest’anno hanno voluto portare avanti da soli
l’operazione di intervento sul territorio consistente nell’aratura e semina a perdere di
miglio, girasole e mais su alcuni appezzamenti di terreno altrimenti popolati da sterpi e
rovi. Perchè tutto questo? Ma perché non è
giusto solo prelevare al momento della caccia,
è importante seminare, è fondamentale preparare ed offrire alla selvaggina sia stanziale che
migratoria un habitat quanto più possibile
naturale. Essa può tranquillamente acclimatarsi, crescere, riprodursi come ai bei tempi, lontana dall’avvelenamento ambientale. Il successivo prelievo giusto e controllato entra
quindi nell’ottica di questa catena vitale. Tutti
entusiasti domenica 21 maggio con trattori,
frese ed aratri sul monte, a prestare la loro
opera gratuita, in maniera allegra e serena,
confrontandosi e consigliandosi per una
migliore riuscita. Potrà avere un futuro la caccia in quest’ottica? Questo è il solo futuro che
si può intravedere nel medio e lungo tempo! Il
cacciatore si interessa dell’ambiente, si rende
conto di essere l’asse di equilibrio del settore.
Ben lontano lo stereotipo del “vandalo
distruggitore di ogni specie” che si voleva etichettare. Ora è responsabile, si interessa dei
problemi che lo circondano, intuisce la necessità di collaborare strettamente con la categoria degli agricoltori, autentici dottori dell’ambiente. Il loro apporto è fondamentale. Ecco
spiegato il motivo per cui l’Associazione
ANUU tenta di operare in maniera seria ed
incisiva sull’ambiente. Tutti possono, insieme
possiamo, agricoltori, cacciatori, turisti della
domenica...
GIANNI SARTORI
La Rosa Bianca
Gruppo di Catechismi I e III media, don Elio e Catechisti visita alla via crucis alla Grotta
di Chiampo, grazie a don Elio per l’ottimo risultato della giornata.
LORI
GLI ALComplimenti
vivissimi da parte della redazione a:
Benedetta Sartori, Università degli Studi di Torino, facoltà di Scienze politiche - scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione. Marzo 2006.
Silvia Dirupo, dottore in Matematica presso l’Università degli Studi di Trento, 29 marzo
2006.
Nadia Gromeneda, Università degli Studi di Verona Facoltà di Lingue Dottoressa in Lingue,
marzo 2006.
Laura Soprana, Università degli Studi di Verona. Facoltà di Lingue e letterature straniere
manager turistico, il 28.03.2006.
Silvia Tonin, Dottore in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Verona, 20
marzo 2006.
Alice Zamboni, Università di Padova Dottore in Ingegneria gestionale, il 26 marzo 2006.
Arianna Marcazzan, Università degli Studi di Verona, Dottore in Scienze Giuridiche dell’amministrazione, il 22 marzo 2006.
Scuola apprendisti anni ’60.
Insegnamento di vita
Un interessante approfondimento storico
per un argomento ancora poco conosciuto in
Italia, una testimonianza di amicizia vera e di
coraggio non comune, un tuffo nel passato e
un’occasione di riflessione ... questi e molti
altri gli ingredienti che hanno reso la mostra
“La Rosa Bianca. Volti di un’amicizia”, una
piacevole parentesi culturale per chi ha avuto
modo di visitarla.
La settecentesca chiesetta delle Boarie si è
rivelata luogo ideale, ricco di suggestione, per
ospitare i cinquanta pannelli che raccontano la
storia di un gruppo di studenti di medicina,
che nella Germania del 1942-43 inseguono il
loro sogno di libertà per il popolo tedesco
distribuendo volantini contro il regime nazista. La mostra intinerante dell'associazione
RIVELA organizzata a S. Giovanni dall’Assessorato alla Cultura grazie al contributo
della Cassa Rurale di Vestenanova, aperta da
mercoledì 17 a mercoledì 24 maggio, è stata
visitata da 8 classi di scuole elementare e 9 di
scuola media. Gli alunni hanno animato allegramente la contrada Boarie e hanno partecipato con grande interesse alle visite guidate
organizzate dal personale, reperito tra alcuni
sostenitori e simpatizzanti della Biblioteca
Comunale in collaborazione con i “Giovani
Astri Nascenti”; anche i più piccolini hanno
partecipato con entusiasmo dimostrandosi
visitatori sensibili e attenti e ascoltando con
serietà questa storia vera che parla soprattutto
di amicizia e di coraggio. La popolazione ha
risposto in modo abbastanza positivo ad un’iniziativa che, di fatto, rappresenta una novità
per le nostre verdi colline. Si conta di ripetere
l’esperienza al più presto, con l’allestimento
di un’altra mostra, nella speranza che siano
sempre di più le persone che decideranno di
fermarsi valorizzando così una proposta seria,
gratuita e vicinissima a casa.
Basterà concedersi una ventina di minuti di
pausa dallo stress quotidiano per tornare a
casa con un bagaglio culturale un po’ più ricco
e qualcosa “dentro” di veramente impagabile!
Un grazie sincero a tutti coloro che hanno
partecipato alla buona riuscita della mostra.
Bravi i giovani che si sono impegnati a illustrare la mostra a piccoli e ad adulti visitatori.
Grazie ancora da parte dell’assessore alla
cultura Augusto Gambaretto.
GRUPPO GIOVANI ASTRI NASCENTI
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
testi di DELIO VICENTINI
dal Consiglio comunale
Bilancio di previsione 2006
Pubbliche Affissioni
Sulla base dello schema di bilancio revisionale, predisposto dalla Giunta con delibera n. 26 del
7 febbraio 2006, il Consiglio comunale ha approvato, con 12 voti favorevoli e 5 astenuti, il bilancio di previsione relativo al corrente esercizio finanziario.
Le risultanze finali sono riportate nello schema che segue:
Modificato il regolamento per il servizio di
pubbliche affissioni, a parziale integrazione
della delibera n. 22 del 23 giugno 2005. Le
modifiche più significative riguardano la
semigratuità della tariffa per i manifesti relativi ai festeggiamenti patriottici e religiosi, agli
spettacoli viaggianti e di beneficenza, agli
annunci mortuari.
Completamente esenti dal diritto sulle pubbliche affissioni risultano:
• i manifesti riguardanti lo Stato e gli Enti
pubblici;
• i manifesti di comitati, associazioni, fondazioni ed ogni altro ente che non persegua
scopo di lucro attraverso la propria attività;
• i manifesti relativi ad attività politiche, sindacali e di categoria, culturali, sportive,
filantropiche e religiose da chiunque realizzate con il patrocinio o la partecipazione
degli Enti pubblici territoriali, come il
Comune, la provincia o la regione, ecc.
• i manifesti riguardanti le attività istituzionali del comune, svolte in maniera esclusi-
va, esposti nel territorio comunale;
• i manifesti delle autorità militari relativi
alle iscrizioni nelle liste di leva, alla chiamata e ai richiami alle armi;
• i manifesti dello Stato, delle regioni, delle
province in materia di tributi;
• i manifesti delle autorità di polizia in materia di pubblica sicurezza;
• i manifesti relativi ad adempimenti di legge
in materia di referendum, elezioni politiche, regionali, amministrative o per il
Parlamento europeo;
• ogni altro manifesto la cui affissione sia
obbligatoria per legge;
• i manifesti concernenti corsi scolastici e
professionali gratuiti e regolarmente autorizzati.
Nulla risulta, invece, innovato per quanto
concerne le disposizioni generali in ordine
all’organizzazione del Servizio, all’imposta
comunale sulla pubblicità, alle sanzioni
amministrative e tributarie.
(Delibera n. 5 dei 14 marzo 2006)
Cessione relitti stradali privati
Tre relitti stradali sono stati sdemanializzati e ceduti ad altrettanti privati che ne avevano fatto
richiesta: in località Frozzoli su domanda di Lino Mainente, in località Fortini (mq 25), di Gianni
Carlo Pozza (permuta con superficie equivalente), in località Gambaretti di Luciano Gambaretto
(mq 21.08). In tutti i tre casi si tratta di superifi stradali dimesse a seguito di modifiche apportate al preesistente tracciato e non più utilizzabili per pubblico transito. I frazionamenti e le conseguenti perizie verranno predisposti a cura dell’Ufficio tecnico comunale.
(Delibere n. 8,9,10 del 14 marzo 2006)
Integrazioni al piano triennale delle opere pubbliche
Come prevede la normativa vigente il Consiglio comunale ha apportato alcune significative
integrazioni al Piano triennale delle opere pubbliche. In particolare sono stati inseriti interventi
che riguardano:
• vari movimenti franosi
• la strada comunale dei Galiotti
• il cimitero di Cattignano
• l’adeguamento alla normativa antincendi per le scuole
• l’arredo urbano.
Ad altri interventi, espressamente previsti nel documento originario, sono state inserite delle
variazioni, per il necessario adeguamento al nuovo bilancio di previsione.
Le opere in programma per l’anno in corso, con i relativi importi e i tempi di esecuzione previsti, risultano dettagliati come segue:
Elenco annuale delle opere pubbliche
Descrizione
intervento
Campo da
calcio
Loc. Belui
Zona
industriale
ed
Artigianale
in Loc. Boarie
Asilo nido
Bitumatura
strade urbane
ed
extraurbane
Interventi
movimenti
franosi
Responsabile
del
procedimento
Nome Cognome
Maurizio Bacco
Importo
annualità
180.000,00
Importo
totale
intervento
180.000,00
Finalità
(3)
MIS
Conformità
Urb
(S/N)
Amb
(S/N)
S
S
Priorità
(4)
1
Stato
progettazione
approvata
PD
Tempi di esecuzione
1.501.257,00
1.396.036,00
1.607.109,00
2.156.694,00
1.852.149,00
1.458.082,00
––––
TOTALE GENERALE DELL’ENTRATA
6.971.327,00
PARTE SECONDA - SPESA
COMPETENZA
Tit. 1 - Spese correnti
Tit. 2 - Spese in conto capitale
Tit. 3 - Spese per rimb. prestiti
Tit. 4 - Spese per partite di giro
Disavanzo di Amm.ne
2.290.900,00
3.698.843,00
1.523.502,00
1.458.082,00
––––
TOTALE GENERALE DELLA SPESA
6.971.327,00
(Delibera n. 12 del 14 marzo 2006)
Preoccupazione per l’occupazione in Val d’Alpone
Le Amministrazioni comunali di Montecchia di Crosara, San Giovanni Ilarione e Roncà, seriamente preoccupate per la cessazione dell’attività produttiva della ditta “Acquafabric” di
Montecchia hanno concordato di mostrare chiaramente la loro solidarietà con i lavoratori facendone oggetto dì una specifica delibera. In tal senso ha proceduto anche il Consiglio comunale di
San Giovanni che, all’unanimità, ha approvato il seguente documento:
“MOZIONE A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE NELLA VALLE DELL’ALPONE”
“IL CONSIGLIO COMUNALE,
premesso che da tempo la valle d’Alpone è interessata dal calo dell’occupazione a causa della
chiusura e del trasferimento delle realtà produttive già insediate;
che, da ultima, si è verificata la chiusura della sede di Montecchia di Crosara della ditta
Acquafabric, recentemente definita nel dettaglio fra la parte padronale e le Organizzazioni sindacali dei lavoratori;
che il continuo calo delle realtà produttive della vallata desta grave preoccupazione nella popolazione e nelle Amministrazioni comunali;
con votazione unanime, resa per alzata di mano dai 17 consiglieri presenti e votanti,
DELIBERA
di esprimere la propria solidarietà ai lavoratori interessati dai processi di ristrutturazione aziendale con la chiusura di realtà produttive insediate nella vallata;
di evidenziare come la situazione si possa risolvere in una vera e propria emergenza sociale per
la popolazione;
di fare appello a tutti i rappresentanti politici affinché, nelle opportune sedi, sollecitino interventi strutturali o infrastrutturali per assicurare la competitività di scelte aziendali che
privilegino il mantenimento o il nuovo insediamento di attività produttive”.
(Delibera n. 13 de 14 marzo 2006)
dalla Giunta comunale
3º/2006
4º/2006
Area di sosta per camper
S
S
3
PP
4º/2006
2º/2007
Maurizio Bacco
309.490,00 609.4900,00 MIS
S
S
3
PD
4º/2006
2º/2007
Maurizio Bacco
450.000,00
650.000,00
URB
S
S
2
PP
3º/2006
1º/2007
Maurizio Bacco
535.185,00
535.185,00
COP
S
S
1
PP
3º/2006
4º/2006
Maurizio Bacco
170.000,00
170.000,00
URB
S
S
2
PP
3º/2006
4º/2006
Maurizio Bacco
867.951,00
867.951,00
MIS
S
S
3
PD
4º/2006
3º/2007
Maurizio Bacco
70.000,00
70.000,00
MIS
S
S
2
PP
4º/2006
2º/2007
Strada Galiotti Maurizio Bacco
Illuminazione
Maurizio Bacco
Contrade
130.000,00
130.000,00
MIS
S
S
2
PP
4º/2006
2º/2007
150.000,00
370.000,00
COP
S
S
3
PP
4º/2006
1º/2007
(Delibera n. 11 del 14 marzo 2006)
Tit. 1 - Entrate tributarie:
Tit. 2 - Entrate da contr. e trasf.
Tit. 3 - Entrate extratributarie
Tit. 4 - Entrate da alienaz. e amm.
Tit. 5 - Entrate da aco. di prest.
Tit. 6 - Entrate partite di giro
Avanzo di amm.ne
Trim/anno
fine
lavori
500.000,00 1.500.000,00 COP
Palestra
Sist. strada
Galiotti
Cengielle
COMPETENZA
Trim/anno
inizio
lavori
Maurizio Bacco
Allargamento
strada
via Allegri
PARTE PRIMA - ENTRATA
Due piccioni con una fava. Il tradizionale
motto ben sì addice alla scelta di predisporre
un progetto per la realizzazione dì un’area di
sosta riservata a camper e roulottes, adeguatamente attrezzata, allo scopo di far fronte alle
crescenti richieste degli appassionati ma partecipando, contestualmente, al concorso “I
comuni del turismo all’aria aperta” indetto
dall’Associazione Produttori Camper-gruppo
ANFIA. Verranno premiati i migliori progetti
per la realizzazione di aree di sosta camper,
attrezzate e integrate con il territorio comunale nel rispetto dell’ambiente.
In ogni caso la struttura sorgerà in Viale
dell’industria e comporterà un impegno di
spesa di 26.057,61 euro, interamente finanziati con fondi propri di bilancio ed eventuali
contributi. Il progetto è stato redatto
dall’Ufficio tecnico comunale.
(Delibera n. 30 del 21 febbraio 2006)
Larga banda internet a.d.s.l.
In considerazione del fatto che la nostra zona non è ancora coperta da un servizio che consenta il collegamento alla rete internet con connessione ADSL a larga banda, la Giunta ha ritenuto opportuno aderire al progetto proposto dalla società Micso s.r.l. di Pescara, che opera in collaborazione con “Brun Telecomunicazioni” di Montecchia di Crosara, allo scopo di assicurare
anche nel territorio comunale la possibilità di navigare in internet senza occupare la linea telefonica. Ovviamente corrispondendo alla società che eroga il servizio un canone mensile.
Da parte sua la Giunta si è impegnata a fornire l’appoggio istituzionale per la realizzazione
del progetto, a garantirne la necessaria visibilità e ad ospitare, su proprie strutture, apparati e
antenne necessari al progetto, per un quinquennio.
(Delibera n. 31 del 21 febbraio 2006)
L’ALPONE 7
La Provincia coordina
l’informagiovani
L’Amministrazione provinciale ha deciso di
creare una rete di coordinamento dei servizi
“Informagiovani” proponendo una convenzione a cui la Giunta comunale ha prontamente
aderito.
Le linee di azione che la Provincia intende
sviluppare con l’iniziativa si possono così
riassumere:
• creare una rete di informazioni unitarie e
condivise da tutti i servizi operanti nei vari
comuni aderenti;
• armonizzare e razionalizzare il complesso
di interventi nel settore giovanile valorizzando
le sinergie fra le diverse realtà, sia pure nel
rispetto delle peculiarità di ogni area territoriale;
• favorire la comunicazione, l’accesso alle
informazioni e la contemporanea immissione
in rete di notizie di interesse giovanile;
• promuovere forme di collaborazione
coordinata e integrata tra i vari servizi;
• incentivare iniziative rivolte ai giovani,
particolarmente idonee a facilitare il loro inserimento nel mondo del lavoro e il loro fabbi-
sogno formativo, culturale e di impiego del
tempo libero;
• stimolare il raccordo e la collaborazione
con i servizi sociali territoriali, i Centri per
l’impiego e altre agenzie formative, educative,
economiche e imprenditoriali;
• assicurare una formazione omogenea e
continua degli Operatori Informagiovani attraverso la pianificazione e l’organizzazione di
incontri, seminari di studio, dibattiti e corsi di
formazione specifici. La struttura di coordinamento, che avrà sede presso la Provincia di
Verona, sarà costituita dagli operatori nominati a cura delle amministrazioni comunali aderenti. Da parte sua l’Amministrazione provinciale si farà carico delle spese inerenti il funzionamento del nuovo servizio, svolgerà un
ruolo di raccordo e di promozione, metterà a
disposizione i locali per le riunioni e per gli
incontri di formazione che verranno promossi.
Indicherà, inoltre, il Coordinatore provinciale.
La convenzione avrà durata fino al 31 dicembre 2007.
(Delibera n. 37 del 21 febbraio 2006)
Rapporti tra Comune e scuola
In base alla vigente normativa spetta al
comune provvedere alla custodia, acquisto,
manutenzione e rinnovamento del materiale
didattico, degli arredi scolastici, alla fornitura
dei registri e degli stampati per le scuole elementari, oltre che alla fornitura alle direzioni
didattiche di stampati e oggetti di cancelleria.
E ciò anche dopo la recente riforma della
scuola che ha riunito in un istituto comprensivo, dotato di personalità giuridica, le scuole
elementari, oggi primarie, e le scuole medie,
oggi secondarie di primo grado.
Allo scopo di assicurare alla nuova struttura l’autonomia prevista dalla normativa tra
l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo è stata stipulata una convenzione in
base alla quale il comune mette a disposizione
della scuola, per l’anno finanziario 2006, la
somma di seimila euro con i quali il Dirigente
preposto provvederà all’acquisto dei materiali
sopra descritti e assicurerà la necessaria
manutenzione delle macchine d’ufficio (fotocopiatrici, attrezzature informatiche, sussidi
audiovisivi).
Nell’ambito della medesima somma si
provvederà anche all’acquisto di materiale e
attrezzature per la pulizia dei locali adibiti ad
ufficio.
Il Dirigente dell’Istituto comprensivo, a
termine esercizio, redigerà un consuntivo
delle somme impiegate e, qualora la somma
stanziata non dovesse venire interamente utilizzata, la somma non spesa costituirà residuo
da impiegare con la medesima destinazione
nei primi tre mesi del 2007.
(Delibera n.43 del 7 marzo 2006)
Ricerche idrogeologiche
Il geologo Cristiano Mastella è stato incaricato di predisporre un’accurata indagine idrogeologica allo scopo di individuare nuove
risorse idriche ad uso idropotabile. Già in passato l’Amministrazione si era avvalsa della
consulenza tecnica del geologo Mastella che
opera con proprio studio tecnico a Corrubio di
San Pietro in Cariano.
Contestualmente alla ditta “Geoperforazioni” di Bonomo Maurizio, con sede a Montecchia di Crosara, è stato affidato l’incarico
di effettuare vari sondaggi sul territorio comunale per la ricerca di risorse idriche nell’ambito del Programma triennale dei lavori pubblici
per il triennio 2005/07.
(Delibere n. 46-47 del 14 marzo 2006)
Strada comunale Lotti-Mella
È stato approvato il progetto definitivo/esecutivo per un intervento infrastrutturale allo scopo
di favorire il collegamento delle contrade Lotti e Mella con il capoluogo del comune. L’impegno
di spesa globale ammonta a 32.896,03 euro. Progettista e responsabile del progetto è il geometra
comunale Maurizio Bacco.
(Delibera n. 56 del 4 aprile 2006)
Accordi tra Comune e
Comunità della Lessinia
Importanti accordi fra il comune e la comunità della Lessinia. Quest’ultima, su proposta
dell’Amministrazione comunale, ha deliberato di realizzare la strada Cattignano-Cengie
per un importo globale di 180.000,00 euro dei
quali solo un terzo graveranno a carico del
comune.
Inoltre, in considerazione del fatto che l’ufficio tecnico comunale è attualmente oberato
per la realizzazione di opere pubbliche programmate, è stata delegata alla stessa Comunità della Lessinia anche la progettazione
preliminare, definitiva ed esecutiva dell’impianto di pubblica illuminazione in varie contrade del paese (€ 150.000,00) e la sistema-
zione della strada di via Vandini (€
20.000,00). In totale 170.000,00 euro che verranno trasferiti alla Comunità mediante accensione di mutuo con Istituti di credito mediante gara ad evidenza pubblica.
Saranno a cura dell’Ufficio tecnico comunitario anche l’appalto dei lavori e forniture
conseguenti, la direzione e contabilizzazione
dei lavori, l’assistenza al collaudo, direttamente o mediante incarichi a professionisti e
ditte esterni, e ogni altro adempimento amministrativo necessario per la realizzazione delle
opere.
(Delibere n. 70 dell’11 aprile e n. 72 del 18
aprile 2006)
Un parco giochi per i bambini
Presso la scuola “M. Marcazzan”, sede dell’Istituto comprensivo verranno effettuati lavori di
sistemazione del cortile per un importo globale di 25.000,00 euro. Sono previste opere murarie
e installazione di giochi, ai quali potranno accedere, i bambini dell’intera comunità.
(Delibera n. 78 del 9 maggio 2006)
Accordo di transito autocarri
Il transito dei camion utilizzati dalla ditta
Vaccari Antonio Giulio, che coltiva la cava
“Madarosa” in comune di Chiampo, lungo la
provinciale 17B nel territorio di San Giovanni,
è stato regolamentato da un’apposita convenzione. In precedenza il comune aveva, in più
occasioni e incontri, chiesto alla Provincia di
imporre agli automezzi un limite di carico, ma
senza risultato. Da ciò la scelta, forzata, di
addivenire ad un accordo con la ditta.
In forza della convenzione la ditta si impegna:
- ad eseguire, entro il 20 giugno 2006, i lavori di risanamento dei punti critici danneggiati nel tratto Fusa-Castello;
- ad asfaltare le vie Garibaldi, Rigodanzo e
la Piazza del Costo di Castello;
- a realizzare, entro 90 giorni, una nuova
strada (strada Ranfani) che scende dall’abitato di Castello;
- ad eseguire, entro il 30 aprile 2007, i lavori
di sistemazione della curva che immette la
Fusa-Castello nella provinciale 17 B;
- ad effettuare tutti gli interventi di sistemazione e manutenzione, ordinaria e straordinaria, che si renderanno necessari nel tratto
Fusa-Castello a seguito del passaggio dei
camion. In particolare, la bitumatura completa per l’intera carreggiata dovrà essere
eseguita entro marzo 2008;
- a versare nelle casse comunali la somma di
10.000,00 euro che il comune potrà destinare alla realizzazione di opere di pubblico
interesse.
L’onere complessivo per la ditta Vaccari
ammonta a circa 400.000 euro.
A garanzia degli impegni assunti la ditta
Vaccari stipulerà polizze fidejussorie per un
importo complessivo di 300.000,00 euro.
(Delibera n. 71 del 18 aprile 2006)
Contributi per le Chiese
Un contributo pari a 5.741,01 euro, accantonato nell’esercizio 2005 ai sensi della legge regionale 44/1987 e destinato alla realizzazione di attrezzature e ad interventi negli edifici di culto, è
stato così ripartito tra le parrocchie operanti nel territorio comunale:
parrocchia di Santa Caterina in Villa: € 3.241,01;
parrocchia di San Benedetto Abate (Cattignano): € 1.000,00;
parrocchia di San Giovanni Battista (Castello): € 1.500,00.
(Delibera n. 64 del 4 aprile 2006)
Allargamento del Ponte Mangano
È stato affidato all’ing. Franco Mancassola, dello Studio d’ingegneria CMMS ASSOCIATI di
San Martino B.A., l’incarico di progettazione preliminare/definitiva per l’allargamento del ponte
sull’Alpone, in località Mangano, allo scopo di facilitare il collegamento della provinciale 17 con
il versante ovest del territorio comunale. La spesa complessiva prevista ammonta a 360.000,00
euro. Per il finanziamento dell’intera opera verrà richiesto l’intervento della regione Veneto.
(Delibere n. 57 del 4 aprile 2006 e n. 77 del 9 maggio 2006))
ESTATE MUSICALE
INSIEME 2006
SABATO 29 LUGLIO
ORE 21.00 - GRUPPO MUSICALE “ WEST COAST BAND” PRESSO LA PIAZZA CADUTI
SUL LAVORO
SABATO 5 AGOSTO
ORE 21.00 - MUSICA LIRICA PRESSO PIAZZA CASTELLO CON TRIO MUSICALE, PIANOFORTE, VOCE SOPRANO E VOCE TENORE, CON MUSICHE DI MOZART
SABATO 2 SETTEMBRE
ORE 21.00 - MISS LESSINIA EDIZIONE 2006 IN PIAZZA MARTIRI
DOMENICA 3 SETTEMBRE
ORE 21.00 - CANT’ALPONE CON KARAOKE E DILETTANTI ALLO SBARAGLIO IN
PIAZZA MARTIRI
SABATO 16 SETTEMBRE
ORE 21.00 - MUSICA GIOVANE DAL VIVO, NEWMETAL E ROCK IN PIAZZA DEL
POPOLO
DOMENICA 17 SETTEMBRE
ORE 20.30 - SERATA DI MUSICA OPERISTICA CON DUO ZATZ-ZUCCOTTI DI AUTORI VARI PRESSO TEATRO PARROCCHIALE DI SANTA CATERINA IN VILLA
Un libro sulle origini di S. Giovanni Ilarione
Nell’ambito delle proprie iniziative culturali, il Comune di San Giovanni Ilarione pubblicherà un
volume che prenderà in esame gli aspetti storici e territoriali che caratterizzano il paese, concentrando la propria attenzione sul mondo delle contrade e delle vie, nonché sulle personalità che nel corso
dei secoli hanno segnato la storia della comunità di San Giovanni Ilarione, facendola conoscere oltre
i confini provinciali e regionali.
L’opera, scritta e approntata dai prof.ri Mario Gecchele e Dario Bruni, si avvale di una accurata
ricerca archivistica che ha permesso di ottenere una minuziosa e competente indagine sui cognomi e
sui toponimi che compaiono nei moltissimi documenti presi in esame: di ogni contrada, ad esempio,
verrà segnalato l’anno in cui essa appare per la prima volta documentata, individuando poi in alcuni
momenti storicamente importanti la consistenza numerica della popolazione e la fisionomia edilizia
del complesso abitativo; per i cognomi, oltre alla determinazione cronologica della loro comparsa in
paese, si seguiranno le diverse dizioni che nel corso dei secoli essi hanno acquisito spiegandone le
derivazioni glottologiche.
Il tutto sarà corredato da un ricco apparato non solo di immagini e di fotografie d’epoca, ma anche
di mappe antiche (significativi a tal proposito i rilievi topografici del catasto austriaco) e di foto satellitari che accompagneranno il lettore nella comprensione esaustiva degli argomenti.
Proprio per tale vocazione enciclopedica di tutto ciò che riguarda il paese di San Giovanni Ilarione,
l’opera avrà una struttura basata su singole voci disposte in ordine alfabetico, così da rendere ancora
più fruibile la consultazione da parte dei lettori, attratti dallo spontaneo interesse nel conoscere la derivazione del proprio cognome o le vicende storiche della propria contrada. nel redigere le diverse parti
di cui il volume si compone (una stima realistica del lavoro induce a precedere un apparato complessivo di 300-350 pagine) gli autori hanno prestato particolare attenzione al valore morale e pedagogico che l’opera potrà assumere, ad esempio, nel mondo della scuola e comunque presso le generazioni più giovani; nello stesso tempo, la rivisitazione di un passato ormai lontano sarà accolto con attenzione soprattutto da coloro che l’hanno in parte vissuto nella loro infanzia o sentito raccontare dai propri genitori o nonni (si pensi ai molti emigrati di San Giovanni Ilarione che mantengono concreti legami di affetto e di riconoscenza verso il loro paese natale).
Per tutti questi motivi, l’opera si segnala come un momento culturalmente “alto” dell’ormai nutrita serie di pubblicazioni che riguardano la comunità di San Giovanni Ilarione e per il ricco apporto
documentario è destinata a diventare una fonte di riferimento imprescindibile per coloro che in futuro si appresteranno ad approfondire lo studio del paaese e di tutta la Val d’Alpone.
L’ALPONE 8
Il 10 settembre prossimo
Inaugurazione del monumento
alla pace e alla nostra storia
È prevista per il prossimo 10 settembre l’inaugurazione del monumento eretto a Castello in Piazza Caduti e Dispersi in Russia,
significativamente intitolato alla “Pace e alla
nostra storia”. Secondo le intenzioni espresse
dal Comitato appositamente allestito e guidato da Severino Tonin, l’opera vorrebbe essere
un grazie a tutti coloro che hanno contribuito
al bene del paese di San Giovanni Ilarione e,
al tempo stesso, un richiamo a valori morali
che vale la pena far diventare linee guida
anche per il vivere civile attuale: nell’ampio
bassorilievo che fascia internamente la parete
ricurva “sfilano”, infatti, le immagini di contadini al lavoro, di emigranti costretti a lasciare la propria terra, di case e famiglie, di cesti
ricolmi di frutti. Non manca l’affettuoso e
commosso riferimento ai giovani partiti dal
paese e andati a morire come soldati nelle
guerre del Novecento.
E proprio il ricordo di queste persone ha
suggerito agli organizzatori la pubblicazione,
che uscirà in occasione del fatidico taglio del
nastro, di una raccolta di lettere di giovani soldati dal fronte e di lavoratori emigrati, tutte
accomunate dall’amore per la propria terra e
dalla nostalgia per ciò che avevano lasciato.
La raccolta degli scritti è ormai in fase di completamento, per questo si invitano tutti coloro
che ancora possiedono lettere autografe dei
propri cari spedite dal fronte o dalle terre di
emigrazione di segnalarle e farle pervenire al
più presto ai due curatori del libro, Mario
Gecchele e Dario Bruni, o allo stesso presidente del comitato per il monumento, Severino Tonin. Sarà come riascoltare “in diretta”
le voci di quanti, con il sacrificio della loro
giovinezza, hanno costruito un pezzo importante della storia del nostro paese.
Il programma della giornata prevede, oltre
all’intervento di autorità pubbliche locali e
nazionali, spettacoli di intrattenimento e un
incontro con i rappresentanti dell’associazione “Veronesi nel mondo”, che saranno graditi
ospiti della manifestazione.
DARIO BRUNI
LETTERE DAL FRONTE E DI EMIGRATI
In occasione dell’inaugurazione del monumento di Castello intitolato alla Pace e alla nostra
storia, verrà pubblicato un volume contenente lettere spedite in tempo di guerra dai nostri soldati al fronte (sia della prima che della seconda guerra mondiale) e lettere di persone emigrate
dal nostro paese all’estero. Si invitano tutti coloro che possiedono lettere che corrispondono
a tali caratteristiche di farle pervenire, anche in fotocopia, a uno dei due curatori dell’opera:
Mario Gecchele Via Cimarosa, 5 37100 Verona (tel. 045 533540); Dario Bruni P.za Caduti, 1
37035 S. Giovanni Ilarione (tel. 045 6550268).
Notizie dal C.A.V.
RELAZIONE SU BILANCIO E ATTIVITÀ
SVOLTE NELL'ANNO 2005
Nell'anno 2005 il Centro di Aiuto alla Vita ha proseguito le attività che hanno caratterizzato
gli anni precedenti. Abbiamo accolto e aiutato donne incinte, anche decise ad abortire, donne con
bambini piccoli, con famiglia, economicamente e socialmente disagiate, uomini che hanno perso
il lavoro o visto ridotte le loro ore lavorative, alla ricerca di una abitazione a basso costo o con
affitto accettabile. Molte donne si sono rivolte al C.A.V. per offrirsi come lavoratrici domestiche
o badanti o per ottenere un lavoro in fabbrica.
Purtroppo nella zona dove opera il C.A.V., la Val d’Alpone, c'è una grossa crisi lavorativa che
ha coinvolto oltre agli stranieri, anche molti italiani. Grazie ai contributi pervenuti dalla Regione
Veneto, dalla Diocesi, dal Comune e da privati, e grazie alle iniziative messe in atto dal C.A.V.
stesso per autofinanziarsi, abbiamo potuto fornire pannolini, latte in polvere, medicine, assistenza medica e aiuti alimentari. Abbiamo accompagnato le nostre assistite e i loro bambini presso
medici e ospedali e per visite specialistiche. Abbiamo portato avanti e concluso "Progetti
Sostegno", costituiti da saltuari contributi economici, per situazioni particolarmente critiche. Tra
le persone bisognose non mancano singoli o addirittura intere famiglie italiane.
E' proseguita anche quest'anno l'iniziativa, realizzata con il concorso di giovani volontari,
rivolta al sostegno di bambini stranieri in età scolare: abbiamo riscontrato il pieno gradimento
della famiglie e apprezzato la continuità della scelta di impegno nel volontariato da parte dei
ragazzi e degli insegnanti che vi si sono impegnati. Abbiamo festeggiato la Giornata per la Vita
coordinando le cerimonie religiose che hanno visto la partecipazione dei bambini battezzati nell'anno 2004 e offrendo le tradizionali primule. Nel pomeriggio abbiamo riunito famiglie e bambini a teatro per lo spettacolo "CANTA LA VITA".
Abbiamo colto ogni occasione favorevole per distribuire volantini e materiale informativo sull'attività del C.A.V. e i temi legati al valore della vita. Significativo in questo senso è stato il
periodo del referendum sulla fecondazione assistita. II C.A.V. ha organizzato la 3^ Festa di S.
Lucia per bambini stranieri, donando giocattoli e materiale scolastico, frutto di una raccolta organizzata presso la locale scuola elementare. Il giorno 8 dicembre le volontarie hanno festeggiato
gli anziani del paese con un piccolo dono di buon augurio. Abbiamo promosso la partecipazione
delle scuole materna ed elementare al Concorso Nazionale Ambrosiano, con notevole partecipazione di insegnanti e alunni.
MOVIMENTO PER LA VITA
CENTRO DI AIUTO ALLA VITA
Piazza dei Martiri, 1 - 37035 S. GIOV. ILARIONE (VR)
Zona Valdalpone
Tekno Montaggi
di CIMAN DIEGO
Fornitura e posa di:
- porte - finestre
- scuri - zanzariere
Via Cimani, 12 - S. Giovanni Ilarione (VR) - Cell. 349 6353182
NUOVA AMBULANZA
PER LA VALDALPONE
Domenica 21 maggio, dopo un tour che ha
toccato tutti i paesi della Valdalpone, la nuova
ambulanza dei Volontari della Croce Rossa ha
finalmente raggiunto la sua sede definitiva a
San Giovanni Ilarione.
Ad accoglierla in piazza Martiri molta
gente comune e molte autorità, tra le quali il
parroco Don Elio Nizzero, il Presidente della
Provincia Mosele, il sindaco Dal Cero, il Past
Governatore Distrettuale Dr. Buscemi, il Past
Presidente San Bonifacio-Soave Dr. Nicoli, il
Past presidente Valdalpone Sig,. Tregnago.
Gli interventi ufficiali, nei quali è stato
ripercorso un anno e mezzo di lavoro e di
impegno per recuperare i fondi necessari,
hanno evidenziato come l’obiettivo sia stato
raggiunto grazie alla gara di solidarietà che si
è innescata. Il ringraziamento e la stima dei
Volontari della Croce Rossa del Gruppo di
San Bonifacio va quindi a tutti coloro che
hanno contribuito alla realizzazione di questo
progetto: Lions, Amministrazioni Comunali e
Provinciale, aziende, istituti di credito,
B.I.M.A., Pro Loco, Parroci, Associazioni e
alla cittadinanza tutta
Da parte loro, i VVdS CRI si sono già attivati, come è emerso dalle parole della loro
rappresentate Benedetta Pagani, per capitalizzare al meglio la presenza del nuovo mezzo di
soccorso, aumentando la presenza operativa a
San Giovanni Ilarione già dalla prossima campagna di raccolta delle ciliege.
Dopo le sempre gradite note della Banda
G. Verdi, l’ambulanza è stata messa a disposizione di chi voleva vederla da vicino o avere
informazioni tecniche sulla sua dotazione. La
giornata si è quindi conclusa con un momento conviviale, aperto a tutti ed offerto dall’am-
ministrazione Comunale di San Giovanni
Ilarione.
L’inaugurazione pone fine alla serie di
appuntamenti che hanno visto impegnati i
Volontari CRI nel mese di maggio, tra i quali
la simulazione di evacuazione delle scuole
medie M. Marcazzan in collaborazione con il
Gruppo di PC comunale e la giornata di simulazioni di soccorso sanitario avanzato per la
verifica da parte del 118 ai formatori delle
Croci della provincia.
Un doveroso ringraziamento quindi a chi
supporta ed aiuta, a qualsiasi titolo e con qualsiasi modalità, l’attività della CRI con l’auspicio che continui a farlo anche in futuro.
Una riflessione per i giovani della Valdalpone: tutti possono entrare in Croce Rossa e
mettersi a disposizione della propria comunità. Prestare servizio di soccorso a San
Giovanni Ilarione significa aiutare concretamente le persone bisognose. Spesso si tratterà
di persone sconosciute ma, anche se la speranza è che non accada mai, a volte potranno
essere conoscenti, amici, parenti.
L’utilità del vostro impegno si riverserà
infatti su tutta la popolazione, indistintamente
e quindi anche sulle persone per voi più care,
dandovi la possibilità di contribuire in maniera fondamentale alla loro salute e qualità della
vita.
E’ giunta quindi l’ora di mettersi in gioco e
di dimostrare quanto valete: occhio agli avvisi
del prossimo corso di reclutamento e ricordate che i primi a beneficiarne sarete proprio voi
e i vostri cari.
I VOLONTARI DEL SOCCORSO
CROCE ROSSA ITALIANA
GRUPPO DI SAN BONIFACIO
LETTERA DAL VENEZUELA
Carissimi amici, ci fa molto piacere poter
comunicare con voi ed esprimere la nostra
riconoscenza. Dal nostro cuore scaturisce un
profondo e sincero grazie per tutto quello che
voi da così lontano state facendo per i nostri
ragazzi. Potete stare sicuri che ogni soldino o
monetina qualsiasi sia il suo valore, avrà sempre il suo destino: “AIUTARE BAMBINI E
BAMBINE IN SITUAZIONI DIFFICILI,
COME L’ABBANDONO E LA POVERTÀ”.
Attualmente tutti i nosti bambini stanno
studiando, dal più piccolino (3 anni) fino alla
maggiore (11 anni). Il loro volto pieno di felicità fa vedere la loro totale soddisfazione.
La sicurezza che offre loro “La Casa Focolare P. Luciano” da loro animo per studiare
con entusiasmo ottenendo un buon risultato.
Nell’attuale momento ci troviamo un pò
strettini perché li ho tutti con me nella mia
casa, ma spero che per fine Maggio avremo la
casa nuova e questo ci aiuta a superare le
comodità attuali.
I bambini vi ricordano nelle loro preghiere
e vi ringraziano: forse loro non intendono
l’importanza del vostro aiuto materiale che
voi state portando, però capiscono l’amore ed
il sacrificio con il quale voi date il vostro
aiuto.
L’amore che voi mettete nel collaborare
produce i frutti desiderati!
Il Padre Luciano quando sta con noi insegna loro qualche espressione in italiano, già
hanno imparato a dire "Grazie-auguri-buona
notte-buona sera-ciao ecc.", cosicchè quando
voi verrete a visitarci vi troverete come a casa
vostra.
Grazie per l’amore con cui ci aiutate.
Ancora una volta con i loro disegni i ragazzini vi fanno presente la loro riconoscenza.
Eleviamo una preghiera al Buon Dio
affinché stenda le sue mani, vi protegga e vi
benedica.
Un caldo saluto in contrapposizione al vostro freddo climatico. Abbracci dal Venezuela.
Vi vogliamo molto bene e vi ricordiamo
con tanto affetto.
ZENAIDA NOGUERA
L’ALPONE 9
SEMPRE INSIEME!
Vignette
Una bella cerimonia davvero, quella che si è tenuta nella chiesa parrocchiale di S.
Caterina domenica 23 aprile alle ore 10,30. Erano presenti le coppie che festeggiavano
i 25, 50, 60 anni di matrimonio e anche chi voleva ringraziare per i suoi anni di professione religiosa.
Un bel numero di coppie, quest’anno!
Forse la cerimonia si sta affermando o forse sono stati anni ricchi.
Una cerimonia misurata ma intensa e significativa: un bel gesto di testimonianza davanti alla comunità parrocchiale che, tutta insieme, ha festeggiato.
La cerimonia è stata arricchita, in modo particolare, dal dono intenso di una bella voce
e dal suono emozionante delle trombe. Grazie a chi ha istituito questa confortante cerimonia, che ci ricorda che “insieme si può”. Grazie a chi si è reso disponibile perché fosse
realizzata e a tutti quelli che hanno partecipato.
Grazie a Dio che ci ha condotti per mano fino a questo bel momento della vita.
Coppie in Cammino
Compagnia Teatrale Sale e Pepe
L’esperienza continua
Campioncini 2005-2006
Nella foto vediamo i bambini della categoria “piccoli amici” classi 1998-1999.
Questa primavera anche loro hanno disputato un mini-campionato, seguito poi da un tor-
neo, contro le squadre della
nostra vallata giocando veramente come dei piccoli campioni. Personalmente, posso
dire che questa è stata una
stagione ricca di grandi soddisfazioni sia per me, per i
bambini e per i loro genitori,
molto disponibili e presenti a
ogni partita.
Un ringraziamento particolare va a coloro che mi
hanno dato la possibilità di allenare questi bravissimi bambini augurandomi che possano crescere e giocare in un
ambiente sano facendo di ogni incontro sportivo un momento di gioia, evitando la cattiveria e l’aggressione, restando degni nella
vittoria, come nella sconfitta.
EMANUELE SARTORI
Il giorno
21 maggio 2006 in
Contrada Scaglia
di Cattignano
dopo 45 anni si è
sfornato il pane
con il sapore
di una volta.
Nella foto
Ernesto Zandonà e
Guerrino Confente.
Anche quest’anno si è conclusa la rassegna teatrale organizzata dalla compagnia
Sale & Pepe in collaborazione con
l’Assessorato per la Cultura, offrendo per la
prima volta un appuntamento pomeridiano
per i più piccoli. L’evento, a giudicare dalla
calda partecipazione del pubblico ai cinque
appuntamenti in cartellone, ha riscosso un
crescente successo e non si esiterà a riproporlo negli anni a venire.
Continua inoltre il successo dell’ultima
fatica della compagnia Sale & Pepe, “Da
Fiaschetto trippe e letto”. La partecipazione
nella provincia veronese e oltre ha riscosso
calorosi applausi e riconoscimenti da parte
della critica: il gruppo, invitato all’ottava
edizione del Concorso Teatrale di Sanguinetto lo scorso 25 Marzo ha ricevuto una
nomination della giuria per “uso innovativo
di effetti speciali, varietà di stili espressivi e
ritmo incalzante”.
A seguito della partecipazione al concorso teatrale dialettale a Villa Bartolomea il
Circolo Noi ha dedicato alla compagnia una
poesia scritta da “Rava” che vorremmo condividere con i lettori del giornale
I m’ha dito che andando da Fiascheto
I podea garantirme tripe e leto
Mi ghe son ndà, no me pareva vero
Ma invesse ho catà... Renato Zero!
L’è na persona ambigua e controversa
Ma la serata no l’è stada persa
Mi no son un sorcin però me piase
De le cansoni qualche bela frase
E alora col “Triangolo” “Mi vendo”
Iè sta gran brai i butei de Sale e Pepe
E par questo do rime ghe iè spendo
I atori iera dele bele tepe
I m’ha tegnudo su col fià me intendo
Co fa el musso col bò dentro el presepe.
GIULIA MAGNABOSCO
Un limone eccezionale. Giuseppe Panarotto mostra con giustificato orgoglio un
limone il cui peso sfiora i due chilogrammi: kg. 1,950!
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L’ALPONE 10
ZE
N
A
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N
O
TESTIM
Mario Rivato:
testimone del tempo
La 1ª guerra mondiale è ormai alle porte, quando nella casa di Albino Rivato e Lovato Ancilla
risuona il vagito del loro primo figlio nel lontano
24 gennaio 1915, in via Muni sul Montemagro,
zona ad ovest del paese, confinante con Tregnago
e Cazzano.
Come tutti nella zona anche il neo papà esercita il mestiere di contadino, cambiando gli attrezzi
di lavoro a seconda dei prodotti della stagione. Ma
dura poco, perché, scoppiata la guerra, deve vestire il grigioverde e partire per il fronte, ricevendo
una grave ferita sul Carso.
Il nostro piccolo Mario intanto cresce all’aria
aperta, robusto ed allegro e frequenta la scuola
elementare a San Giovanni Ilarione dal maestro
Cornelio Zanchi, autentica istituzione nel settore,
giungendo fino alla classe quinta, quattro Km a
piedi per andare e altri quattro per tornare, con
qualsiasi tempo e senza i generi di conforto attuali. È bravo a scuola, purtroppo al termine dei cinque anni deve cambiare mestiere e “el derlo, la
sapa, el rostelo” prendono il posto della penna
lapis.
Viene indirizzato dai frati a Chiampo, ma capisce quasi subito che non è la sua strada, lui vuole
fare il contadino ed allora fa rientro in famiglia a
coltivare la terra. Sono arrivati nel frattempo in
famiglia i fratelli Luigi, Natalina, Agostino, Pierina
ed infine Ferdinando.
I campi non sono molti, sono mal posizionati,
la mancanza di mezzi meccanici costringe un po’
tutti ad una vita estenuante, faticosa, ma si apprezza quello che si ottiene, la sera si va a letto stanchi e non necessitano assolutamente sonniferi per
dormire. Per i più fortunati l’asino è il” trattore”
che aiuta nei lavori e non tutti possono permetterselo. Eppure si ha fiducia nella vita, ci si accontenta di poco, si fanno progetti per il futuro. Anche
Mario è su questa linea, ma ad interrompere il
tutto arriva la seconda guerra mondiale.
Viene subito richiamato alle armi, sul fronte
francese. Non è convinto della bontà della guerra,
dei progetti e delle promesse dei governanti, a lui
non interessano le grandi conquiste o che
“L’Italia spezza le catene che la tengono prigioniera nel suo mare”, gli basta il suo podere dai
Muni, non chiede altro; tuttavia bisogna partire
per il fronte. Dopo la capitolazione della Francia
si torna in famiglia per una licenza di 50 giorni,
passati i quali viene inquadrato nel 231 fanteriaBrigata Avellino con destinazione Albania. Viene
passato in rassegna a Bari dal re Vittorio
Emanuele III. In Grecia non c’è tempo per pensare, bisogna solo combattere. Dopo la sofferta vittoria Mario staziona nella zona di Atene, con
incarico al magazzino vestiario. Qui inaspettatamente arriva in visita il duce Benito Mussolini e
i soldati lo guardano con muta venerazione, quasi
fosse un personaggio di altro pianeta. Nel 1942
viene favorito da una circolare del ministero della
guerra secondo la quale chi ha 3 fratelli in armi,
viene rimandato a casa e Mario beneficia di questa opportunità.
MEDICINA
consigli per chi viaggia
Capita sempre più di frequente la necessità
di recarsi per turismo o per lavoro all’estero in
aree tropicali o subtropicali dove il nostro organismo si trova in situazioni inusuali e dove vengono messe alla prova le sue capacità di adattamento e talvolta vengono alterati gli equilibri
che mantengono lo stato di buona salute.
Per chi ha in programma un viaggio sarebbe utile valutare con un buon anticipo di almeno 6-8 settimane, con il proprio medico di famiglia, una volta conosciuta la sede di destinazione, la presenza di eventuali controindicazioni e farsi indirizzare eventualmente verso i
Centri specializzati (i settori addetti alla Igiene
Pubblica della ASL o le divisioni di Malattie
Infettive delle cliniche o Centri Ospedalieri).
Abitualmente le agenzie che organizzano i
viaggi indicano di solito se è sufficiente il
nuovo tesserino sanitario internazionale, unito
ovviamente con il documento di identità o se è
necessario richiedere, con almeno una settimana di anticipo, il rilascio del modello E 111,
che consente lo stesso tipo di assistenza sanitari erogata ai cittadini del paese destinatario. In
altri casi è opportuno stipulare una polizza di
assicurazione. È consigliato andare in cerca di
informazioni presentandosi di persona; le informazioni per telefono sono spesso affrettate e
magari incomplete.
Il punto più importante è dato dai vaccini.
FEBBRE GIALLA: è obbligatoria la vaccinazione
per l’ingresso in alcuni paesi dell’Africa centrale e America centro meridionale. Viene somministrata presso centri autorizzati dal ministero
della sanità. Nella nostra zona in particolare
1’ASL 20 di Verona. Altre vaccinazioni, se non
obbligatorie sono tuttavia raccomandate: fra
queste la vaccinazione antitetanica, la antitifica
(per via orale o per via intramuscolare), l’antiepatite A. In alcuni paesi tropicali o per situazioni particolari può essere consigliato vaccinarsi contro l’epatite B, poliomielite e tubercolosi, meningite menigococcica, rabbia ed encefalite giapponese. Sedi competenti sono i
Distretti Sanitari. Particolare importanza è 1a
profilassi antimalarica che va iniziata almeno
una settimana prima, prolungata durante il soggiorno ed almeno due settimane dopo il rientro.
Farmaci consigliati e dosaggi dipendono dal
tipo di zona a rischio, suddivise in basso
rischio, medio rischio ed alto rischio.
Si consiglia di portare con il proprio bagaglio: i farmaci per le varie patologie croniche
preesistenti, un antibiotico ad ampio spettro, un
antibiotico intestinale. Un farmaco per febbre e
dolori, un antispastico per le coliche, bustine
per soluzioni reidratanti, gocce otologiche ed
un collirio, una crema per scottature, repellenti
LAVORAZIONE FERRO E ALLUMINIO
Purtroppo però non torneranno più Luigi
morto in Russia ed Agostino, morto in Germania.
Papà è invalido di guerra e i lavori dei campi gravano da adesso tutti sulle sue spalle. L’8 settembre
rappresenta una data molto triste. I Tedeschi portano i pali per le gallerie scavate sul Montemagro
ed allora tutta la gente scappa nei boschi per la
paura. “Il pericolo è stato più a casa che in guerra” ricorda Mario sospirando.
“Arrivavano in casa, i Tedeschi, e con sprezzante arroganza chiedevano Grappa, Grappa ... E
guai a contraddirli”. Poi ci sono i partigiani, bisogna dar loro da mangiare, non vanno tanto per il
sottile ed in caso di contestazione mostrano le
armi.
Con la fine della guerra cessano i pericoli, tuttavia continua la lotta per il pane quotidiano. Si
lavora in maniera ostinata per poter mettere da
parte qualche risparmio e progettare il futuro.
Mario ha già adocchiato una ragazza del luogo,
Silvia Rivato classe 1921, anche lei con un fratello caduto sul fronte francese. Le manifesta uffi-
A destra il duce in visita ad Atene dopo la
vittoria sulla Grecia: 1942.
per insetti, un disinfettante per l’acqua ed
occhiali da sole. Nella malaugurata ipotesi di
un ricovero forzato prendere nota dei sintomi,
dei farmaci somministrati e richiedere una relazione clinica che sarà utile una volta tornati a
casa. Situazioni particolari, anziani, bambini,
malati cronici, gravidanza vanno valutati caso
per caso.
Nei viaggi in aereo, soprattutto in fase di
decollo o atterraggio il brusco cambiamento di
pressione può dare fastidio o dolore agli orecchi. Utile deglutire, masticare o espirare forte
con naso, bocca, orecchi tappati. Il mal d’aereo, che prova nausea, vertigine e malessere
può essere prevenuto con opportuni farmaci. È
opportuno partire ben riposati ed in condizioni
fisiche ottimali per minimizzare i disagi derivati dal cambiamento dei fusi orari. Attenzione
alle esposizioni al sole troppo prolungate. La
scottatura solare può essere facilmente prevenuta ma difficilmente curata. Per prevenire la
diarrea porre attenzione a quello che viene
ingerito: dare la preferenza a cibi cotti e bevande confezionate e sigillate. In caso di attacco introdurre liquidi con soluzioni reidratanti,
ed un disinfettante intestinale. In caso di febbre
prolungata o sangue nelle feci consultare un
medico. Contro gli insetti: necessario un adeguato abbigliamento. Utili i repellenti ed una
zanzariera: vanno evitati il più possibile i
bagni in acqua di fiume o stagnante. Al rientro
ricordare di continuare la profilassi antimalarica se iniziata. Buona norma sarebbe, dopo il
rientro, sottoporsi ad un controllo medico presso centri specializzati o almeno dal proprio
medico curante.
BUON VIAGGIO.
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cialmente le proprie intenzioni durante la tradizionale fiera di San Martino a Tregnago. Va a trovare
la morosa togliendosi le scarpe, per non far rumore, per paura del coprifuoco. Si sposano nel 1949
e la loro famiglia viene rallegrata dalla nascita di
tre figli: Teresina, Maria ed Agostino.
Silvia ricorda ancora la strada percorsa con la
“derla” sulle spalle con due ceste agganciate ai
lati, l’una piena di mangiare e l’altra con bottiglie
di acqua e vino per portarsi al lavoro nei campi
insieme al marito sul “Monte Croseta”. Quanto
lavoro, quanta terra portata a spalle con il “derlo”.
Successivamente si acquista una casa in paese,
in via Niselli, ove emigra la famiglia. I figli crescono e si sposano, una a S. Bonifacio, una a
Belfiore, mentre il maschio si accasa a San
Giovanni.
Fin che si può si torna sul Montemagro, a
respirare l’aria fresca della giovinezza, ma anche
lassù ormai tutto è cambiato, tutto è incolto; è
quasi un insulto al lavoro che si è fatto, anche se è
la dura legge del progresso. In paese ora Mario si
gode il meritato riposo, insieme alla moglie, è
visitato spesso dai figli e nipoti, ai quali ha tante
esperienze di vita da raccontare. “Maledico tutte
le guerre, perché ci vanno sempre di mezzo gli
innocenti. I veri autori rimangono sempre al sicuro” - sbotta di getto e ai giovani ricorda che l’impegno, la solidarietà sono valori necessari per
migliorare la società e che la critica, se non è
costruttiva, rischia di erodere quel poco di buono
che ancora esiste.
Il momento più brutto nella vita?
La morte dei due fratelli in guerra e del papà
mi ha lasciato un vuoto terribile.
Il momento più bello? (sorride prima di rispondere e scambia un intenso sguardo con la moglie
che gli siede accanto) Certamente quando la Silvia
mi ha detto di Sì. Mi sono sentito rinascere, dopo
la tragedia dei fratelli in guerra, ho progettato il
mio futuro con grande ottimismo.
Questa persona, curva nel fisico e che si
appoggia al bastone per camminare a causa del
troppo lavoro nei campi, racchiude in sé un mondo
ormai scomparso, il mondo contadino vero, a
volte rimpianto e che sapeva di genuinità e trasparenza, di solidarietà e di sogno.
Auguri, Mario!
GIANNI SARTORI
Dal gruppo
alpini
La corsa ciclistica sezionale di Mountain
Bike, organizzata dal Gruppo alpini in collaborazione con il locale gruppo ciclistico “A.S.
Basalti”, nonostante le pessime condizioni climatiche dei giorni precedenti la gara, ha ottenuto un buon risultato di partecipazione, ed
anche se il percorso nei tratti sterrati era molto
difficoltoso, è stato ugualmente molto apprezzato dai partecipanti.
Per quanto riguarda la partecipazione alla
settantanovesima Adunata nazionale di
Asiago, nonostante le difficoltà create della
viabilità e dal luogo decisamente insufficienti
per accogliere il bagno di folla che partecipa
ogni anno alle adunate nazionali e le condizioni climatiche che hanno creato ulteriori difficoltà, è stata lo stesso entusiasmante e piena
di significato storico.
Ricordiamo che appunto la prima Adunata
nazionale fu organizzata dagli alpini reduci
della Grande guerra proprio ad Asiago il 6 settembre 1920, per ricordare il sacrificio di
decine di migliaia di alpini Caduti sull’Ortigara, che con il loro sacrificio hanno conferito a questo luogo il triste nome di Calvario
degli alpini.
Anche il nostro Gruppo vi ha partecipato
con molto entusiasmo; il soggiorno dei partecipanti è stato di tutta tranquillità e confort
grazie al supporto logistico offerto dai nostri
soliti soci che erano ad Asiago già dal sabato
precedente.
Ora il gruppo sta organizzando la tradizionale gita sociale per il prossimo luglio, e si
prevede che anche quest’anno avrà molto successo.
Rivolgiamo un caloroso invito ai ritardatari
perché provvedano a rinnovare l’iscrizione
all’ANA presso i soliti incaricati, perché
rischiano che venga loro sospesa la spedizione dei due giornali associativi “L’Alpino” e “Il
Montebaldo”.
A.P.
L’ALPONE 11
In Valpolicella per amore
Quella che stiamo per raccontare è una storia d’amore. Amore di una persona verso la
propria famiglia, il proprio lavoro e il frutto
del suo lavoro. Stiamo parlando di Cipriani
Marino, nome che dice poco o niente alla
maggior parte degli abitanti di San Giovanni
Ilarione: infatti questo signore abita a
Fumane, in Valpolicella. Allora cosa c’entra
con l’Alpone? E qui entra in scena la co-protagonista della nostra storia, Teresa, nata e cresciuta nella contrà Ranfani fino al 1963, quando il bel Marino non se l’è portata via per sposarla e dal loro matrimonio sono nati quattro
figli..
Ma il cuore del nostro “eroe” è mosso
anche da un’altra passione: l’amore per il
vino. Infatti dirige da sempre una azienda
agricola a conduzione famigliare, il cui pro-
Marino Cipriani in una suggestiva immagine di alcuni anni fa.
dotto principale è l’uva e, naturalmente, il
vino. Cosa abbastanza banale, potrà dire qualcuno, visto che la Valpolicella è conosciuta in
tutto il mondo per il suo vino. Infatti l’azienda produce vari tipi di vino, dal bianco e rosso
da tavola, al recioto e amarone.
Ma la caratteristica che contraddistingue
tale azienda è che a tutt’oggi è una delle
poche, se non l’unica, che continua ad utiliz-
zare i metodi di vinificazione di un tempo, a
partire dall’appassimento dei grappoli sulle
cosiddette “arèle”, seguendo poi delle procedure di travaso del vino che sono frutto di
esperienza e retaggio della tradizione di quei
bellissimi angoli della nostra provincia. Il
vino, si sa, ormai è diventato fonte di “business”; le cantine sono sempre più moderne e
ormai rischiamo di vedere questo meraviglioso frutto della nostra terra solamente come un
“prodotto” che ci dà una resa, rischiando di
perderne la parte “poetica”, quel filo che ci
lega alla nostra tradizione e al nostro territorio
e che ci rimanda indietro con gli anni, quando
gran parte delle nostre famiglie venete viveva
grazie al lavoro dei campi. Fortunatamente in
casa Cipriani non si corre questo rischio e lo
si capisce appena si arriva nella corte. La
calda seppur sobria ospitalità con cui si viene
accolti e l’atmosfera serena ti fanno sentire
come se si fosse a casa propria.
Certo, da buon contadino che è, Marino
non spreca mai tante parole. A meno che l’argomento della discussione non si sposti sul
vino, sull’uva, sulla bontà dell’annata ecc.
Allora traspare tutta la passione che mette nel
proprio lavoro. Ti racconta come produce
l’Amarone, per esempio, usando quattro tipi
di uva (Rondinella, Corvina, Molinara e
Sangiovese), ti spiega tutti i vari stadi di produzione, ti mostra i campi di vite attorno alla
casa e, naturalmente, ti conduce nel suo
“luogo sacro”: la cantina!
Il suo, dicevamo, è un vero e proprio amore
per il suo vino e le sue bottiglie. E come in
tutti i grandi amori c’è la componente “gelosia”… Ne sanno qualcosa i vari parenti o
amici che gli chiedono di comprare qualche
bottiglia e che sempre si sentono dire che
ormai ce ne sono poche, che non può più venderne tante, che sono finite… Ma alla fine la
sua generosità prevale e si riesce sempre al
tornare a casa con un buon “bottino” e non
senza aver assaggiato i vari recioti e amaroni,
magari accompagnati da qualche fetta di salame portati dalla gentile Teresa, che da ben
quarantatré anni è sempre felicemente vicina
al suo Marino.
SIMONE GECCHELE
Guido Gecchele
L’ufficio demografico del comune di San
Giovanni Ilarione ha perso un pezzo della sua
storia: l’Istruttore Direttivo Guido Gecchele
ha lasciato definitivamente il servizio per
godersi finalmente la meritata pensione!
Appena diplomato, mi racconta Guido, ha
lavorato per 7 mesi presso il “Centro di lettura” di Bolca, e successivamente, nel febbraio
1971, ha iniziato la sua attività lavorativa
provvisoria nel vecchio municipio di Via
Roma (Palazzo Cavazzola) con la mansione di
“Messo Scrivano Guardia Notificatore”, per
poi essere assunto di ruolo il primo gennaio
1972, quando era sindaco Augusto Sartori e
segretario il dott. Salvatore Bruno.
In quegli anni la “pianta organica” era piuttosto ridotta: in libro paga del Comune, oltre a
Guido, c’erano Francesco Confente, Danilo
Regazzin, tre operai, il medico condotto e la
“levatrice”!
Il trasferimento degli uffici comunali nella
attuale sede in piazza Aldo Moro avviene nel
1980 continua Guido, ed in questo luogo si è
tenuto il primo Consiglio comunale dell’am-
ministrazione 1980-85.
Da quegli anni la pianta organica ha
cominciato a crescere, ed anche a seguito
delle nuove assunzioni Gecchele è stato inserito nell’Ufficio Demografico dove è rimasto
fino al pensionamento avvenuto per la precisione il 1º aprile 2006: un bel pesce d’aprile
per l’amministrazione comunale!
Di aneddoti in quasi 35 anni di lavoro presso il nostro Comune, ne avrà parecchi da raccontare!
“Ci sarebbe da scrivere un libro!” mi dice,
“ricordo quella volta che alla richiesta di un
nostro concittadino di avere un certificato di
matrimonio, io gli chiesi l’anno di matrimonio; ma lui seccato mi ribadì che voleva un
certificato di matrimonio. Gli riformulai la
domanda chiedendogli quando si era sposato,
e prontamente snocciolò giorno, mese ed anno
del suo matrimonio! Forse mi ero spiegato
male…”!
È proverbiale la sua precisione e disponibilità in occasione delle elezioni: i presidenti di
seggio hanno sempre apprezzato la sua organizzazione e competenza che consentiva di
svolgere tutte le operazioni elettorali in assoluta tranquillità e senza errori. E non è cosa da
poco!
A. PANDOLFO
Filippo Zandonà, nato il 19 marzo 2006.
L’Angolo del goloso
Insalata di Polipo
Ingredienti per 6 persone: Polipo fresco di medie dimensioni, 1 carota, 1 costa di sedano, 1 porro, 1 spicchio di aglio, 3 foglie di alloro, il succo di un limone, mezzo bicchiere di vino bianco secco, olio d’oliva q.b., gr. 200 di insalatina da taglio, prezzemolo tritato.
Procedimento
Pulite il polipo, togliete la bocca, gli occhi, la vescichetta interna e la pellicola.
Battetelo delicatamente con il batticarne in modo da renderlo più morbido. Portate ad
ebollizione una pentola d’acqua salata. Aggiungete le verdure mondate e tagliate a
pezzi, il vino, l’alloro e il polipo.
Fate cuocere per circa un’ora a fuoco basso fino a quando il polipo non è diventato
tenero. Toglietelo dal brodo di cottura, fatelo intiepidire e tagliatelo a pezzetti. Pulite l’insalata e disponetela sul fondo di un piatto da portata.
Sistematevi sopra il polipo a pezzi. Condite con un’emulsione preparata miscelando l’olio, il succo di limone e il sale. Guarnite con il prezzemolo tritato.
Variante: Insalata di polipo con asparagi bianchi.
Potete sostituire l’insalata con asparagi bianchi lessati e tagliati a tocchetti, foglie di
basilico e fettine di limone.
Note: Il brodetto ottenuto può essere utilizzato per preparare ottimi brodetti di pesce,
risotti o paste a base di pesce.
Questo piatto può essere servito come antipasto o seconda portata, ha un basso apporto calorico, buono è il contenuto di proteine, calcio e fosforo.
LUCIANA DAMINI
festa dello sport 2006
Programma
Venerdì 30 giugno - Hirter Beer festival
ore 20.00 - Apertura chioschi
ore 20.00 - Incontro pallavolo femminile
ore 21.00 - Musica 360° con PROMETA • CO.VR - • D.J. COFFEE
Sabato 1 luglio
ore 09.00 - Torneo di Tennis - Tennis Club San Giovanni Ilarione
Per informazioni ed iscrizioni Gianfranco Feder 340 7980924
ore 16.00 - Torneo di Bocce
Per informazioni ed iscrizioni Geghe 349 5515536 - Roberto 347 9257334
ore 19.00 - Finali 3° - 4° posto - Torneo di Calcetto
ore 20.00 - Esibizioni arti marziali: Judo • Karate Shotokan • Wing TZU
ore 21.30 - Serata di musica dal vivo
Domenica 2 luglio
oe 09.00 - Escursione ciclistica per le strade di San Giovanni Ilarione. Aperta a tutti
ore 10.00 - Triangolare di calcio categoria “Pulcini”
ore 14.00 - Iniziazione al Tennis - Tennis Club San Giovanni Ilarione
ore 17.00 - Tradizionale partita di calcio “Scapoli - Ammogliati”
ore 19.00 - Finali 1° - 2° posto - Torneo di Calcetto
ore 20.30 - Premiazione Tornei
A seguire - Musica dal vivo anni ’60-’70-’80 - Balli di gruppo con “Paola e Francesco”
Durante le manifestazioni funzioneranno chioschi enogastronomici Hirter Beer - Cocktail Bar
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Allegri Lino, Terrossa di Roncà
Andriolo Giuseppe, Via Donai, S. G. Il.
Andriolo Lucia, Via Marcazzani al Motto, S. G. Il.
Arvotti Giuseppe, S. Donà di Piave, VE
Beltrame Luigi, Via Vieno, S. G. Il.
Beschin Maria, Locara di S. Bonifacio
Beschin Maria, Via Casella, S. G. Il.
Bilancini Gabriella, Chiampo, VI
Biondaro Angelo, Via Macerata, S. G. Il.
Cambiolo Mario, Via Degli Alpini, S. G. Il.
Carù Giuseppe, Gallarate VA
Casarotto Lino, Via P. Niselli, S. G. Il.
Cavazza Assunta, Lobia di S. Bonifacio
Cavazza Massimiliano, Via Galiotti, S. G. Il.
Cavazzola Francesco, Via Faegolo, S. G. Il.
Cavazzola Marsilia, Via Nebiotti, S. G. Il.
Cengia Lorenzo, Via Centro Cattignano, S. G. Il.
Ciman Angelo, Via Cimani, S. G. Il.
Ciman Luigia, S. Bonifacio
Ciman Maria, Via Fortini, S. G. Il.
Ciman Olimpio, Ozzano Monferrato
Ciman Silvano, Via Cimani, S. G. Il.
Coffele Rosina, Cairate VA
Colognato Aurora, Via A. De Gasperi, S.G.Il.
Colognato Eleonora, Via Billieri, S. G. Il.
Confente Annalisa, Montecchia di Cr.
Confente Giuseppe, Cattignano, S.G.Il.
Confente Panarotto Carolina, FRANCIA
Creasi Tiziano, Soave
Da Ronco Marisa, Merano, BZ
Dal Fitto Angelo, S.G.Il.
Dal Fitto Antonella, Via Torino, S. G. Il.
Dal Zovo Antonio, Via Monfalcone, S. G. Il.
Damini Beatrice, Via A. Rivato, S. G. Il.
De Carli Dino, Couillet, BELGIO
Diwischek Ramish Eleonore, Via Rampi, S.G.Il.
Don Elio Nizzero, S. G. Il.
Fagan Liliana, Villimpenta, MN.
Fattori Mariuccia, ROMA
Filipozzi Onorio, Via A. Rivato, S. G. Il.
Friani Antonio, VARESE
Galiotto Guglielmo, Via A. De Gasperi, S.G.Il.
Galiotto Lorenzo, Via Mangano, S. G. Il.
Galiotto Maria, Montecchia di Cr.
Galiotto Patrizia, Montecchia di Cr.
Gallo Giampaolo, Via Cereghini, S. G. Il.
Gambaretto Angelina, Montecchia
Gazzo Spedito, Via Ca’Rosse, S. G. Il.
Gecchele Fabrizia, Via Nogarotto, S. G. Il.
Gecchele Giustina, Via Risorgimento, S. G. Il.
Gecchele Santina in Pozza, Val Lagarina, TO
Gugole Giancarla, Lavagno, VR
Incontro Giorgio, Gazzolo d’Arcole
Lovato Adelina, VERONA
Lovato Elisa, Albaredo d’Adige.
Lovato Roberto, Via Coltrini, S. G. Il.
Lovato Ruggiero, Via Rebeli, S. G. Il.
Lovato Teresa, S. Bonifacio
Mainente Silvano, Via Roma, S.G.Il.
Marcazzan Aristide, Roncà
Marcazzan Benvenuto, Boarie di S.G.Il.
Marcazzan Elio, Via Cà Rosse, S. G. Il.
Marcazzan Giovanni, Via Boarie, S. G. Il.
Marcazzan Giuseppe, Lonigo, VI
Marcazzan Lidovina, Via Boarie, S. G. Il.
Marcazzan Lino, Boarie, S. G. Il.
Marchetto Danilo, Via Guarato, S. G. Il.
Marchetto Franco, Via Guarato, S. G. Il.
Marchetto Giuseppe, Via Luigi Gecchele, S. G. Il.
Marchi Lino, Beinasco, TO
Marcigaglia Almerino, Via Torino, S. G. Il.
Martinelli Venuta, Montecchia di Cr.
Mella Augusto Ermanno, S. Bonifacio
Mella Maria, Creazzo, VI
Panarotto Augusto, S. Bonifacio
Panarotto Giuseppe - U.S.A. - California
Panarotto Marie-Louise, Via Panarotti, S. G. Il.
Panarotto Sergio, Via Torino, S. G. Il.
Panato Bernardo, Via Ca’Rosse, S. G. Il.
Panato Maria, Vestenanova
Pandian Pietro, Via IV Novembre, S. G. Il.
Pandolfo Rosanna, Via Roma, S. G. Il.
Perazzolo Camilla, Genova
Perazzolo Gino, Via Mazzini, S. G. Il.
Perazzolo Lino, Volargne, VR
Perazzolo Teresina, Via Scandolaro, S. G. Il.
Pernigotto Alberto, S. Bonifacio
Pernigotto Giuseppe, Via Cabalini, S. G. Il.
Posenato Arturo, Via Ciampetti, S. G. Il.
Posenato Giandomenico, Via Risorgimento, S. G. Il.
Pozza Germano, Via Bordoni, S. G. Il.
Pressi Bruno, Via Coltrini, S. G. Il.
Rivato Agostino, Via P. Niselli, S. G. Il.
Rivato Ferdinando, Via P. Niselli, S. G. Il.
Rivato Giovanni, Via Ca’Rosse, S. G. Il.
Rossetto Angela, Bonavigo
Rossetto Benigno, Via Rossetti al Motto, S. G. Il.
Rossetto Giuseppe, TO
Sabbadoro Giovanni, Via Sabbadori, S. G. Il.
Sabbadoro Ilva, Costabissara, VI
Salgaro Pietro, Via Scandolaro, S. G. Il.
Salgarolo Giancarlo, Via Risorgimento, S. G. Il.
Salgarolo Giuseppe, Via Torino, S. G. Il.
Salgarolo Severina, S.ta Margherita di Roncà
Sartori Albano, Via Torino, S. G. Il.
Sartori Bruno, Grezzana
Soprana Renzo, Via Camadi, Castello di S. G. Il.
Suman Giuseppe, PADOVA
Tadiello Giuseppe, Via Cao di Là, Locara di S.Bonifacio
Tezza Luigi, Via Rivato, S. G. Il.
Vandin Lucia, Salgarolo Daniela, MONACO
Vanzo Gina, Via Mangano, S. G. Il.
Zanchi Candida, Via Cimani, S. G. Il.
Zandonà Agnese, Vestenanova
Zandonà Damiano, Via P. Niselli, S. G. Il.
Zandonà Ernesto, Via Centro Cattignano, S. G. Il.
Zandonà Mario, Via P. Niselli, S. G. Il.
Zerbato Silvana, Via Risorgimento, S. G. Il.
L’ALPONE 12
IONI
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C
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DALLE A
4º GRANFONDO DEL DURELLO
SPORT
U.S. Calcio S. Giovanni Ilarione
e non solo
...Calcio, ma non solo. Anche perché il calcio italiano di questi tempi non ha fatto ben parlare di se!
Noi tuttavia parliamo di un altro tipo di calcio; parliamo del calcio dilettantistico, di sport vissuto con
passione, di gente che lavora tutta la settimana gratuitamente per portare avanti delle squadre di ragazzi che si cimentano il sabato e la domenica con vero entusiasmo di amici, genitori, e pochi affezionati
sostenitori! Non parliamo di ingaggi milionari e di procuratori; non abbiamo le vacanze pagate e neppure i viaggi premio. Noi al massimo ci possiamo permettere una “caminada” a piedi alla “Madonna
della Corona”... ed è quello che abbiamo fatto anche quest’anno il 20 e 21 maggio scorso. A dire il vero
a distanza di 15 anni non sono molti i calciatori che partecipano. Sono invece aumentati i concittadini
ed esterni che, ormai entusiasti del tradizionale
Alcuni pellegrini in cammino.
pellegrinaggio, si aggregano al gruppo di temerari
che, con partenza il venerdì da Montecchia, o il
sabato da Giazza, raggiungono la meta del
Santuario dopo uno e mezzo o due giorni e mezzo
di cammino lungo i sentieri della Lessinia e della
Valdadige. Anche quest’anno infatti c’era gente di
S. Giovanni Ilarione, di Montecchia di Crosara, di
Vestenanova e della zona del Chiampo. A tutti un
saluto cordiale ed un arrivederci all’anno prossimo.
C.G.
La ginnastica artistica compie 20 anni
Ottimi risultati per la GAEV dall’inizio di
questo 2006, paiono voler festeggiare i 20 anni
di attività di questa società che nasce nel lontano
1986 a Monteforte d’Alpone, inizialmente denominata ARCI UISP, la Ginnastica Artistica
Monteforte vede crescere, nei vari livelli, ben
più di 2000 ginnasti e ginnaste. Oggi questa
società sportiva opera in altri sette comuni oltre
a Monteforte: S. Giovanni Ilarione, Montecchia
di Crosara, Cazzano di Tramigna, Brognoligo,
Soave, S. Bonifacio e Colognola ai Colli.
Lo scorso 5 marzo presso la Palestra Comunale di Cazzano di Tramigna “F. Bertolaso” si
è disputata la seconda prova del Torneo Regionale Open a cui hanno partecipato diverse
società tra cui la nostra, che si è distinta per il
merito conquistando diversi titoli. Le ginnaste
erano divise in cinque categorie a partire dagli 8
anni fino ai 21 e si sono cimentate in 2 specialità
scelte fra cinque: corpo libero, trave, parallele,
volteggio e mini trampolino.
Nella categoria ELEMENTARI 1 hanno conquistato rispettivamente il primo e il terzo posto,
Costa Giulia e Gugole Irene. Nelle ELEMENTARI 2 un podio firmato GAEV, grazie alla bravura di Mosele Isabella, la nostra concittadina
Soprana Leandra e Pegoraro Anna. Per la categoria MEDIE ancora un podio completamente
firmato GAEV con Magagnotto Manuela,
Burato Federica, Carpanè Ilaria. SUPERIORI un
‘solo’ secondo posto, si fa per dire, di Milani
Valentina ed in fine per l’ultima categoria
SUPERIORI 2 nuovamente un podio tutto nostro
grazie al talento di Pressi Elena, Dal Pra’ Sabrina
e Molinaro Monica.
Ancora i successi sono stati numerosi nella
Gara Regionale Settore Promozionale svoltasi
Domenica 9 aprile a Noventa Padovana che ha
visto la partecipazione di 450 ginnasti/e veneti
dagli 8 ai 24 anni. Il passaggio di questa competizione dava l’accesso alla gara nazionale che si
disputerà a Fiuggi verso la fine di Giugno.
Il gruppo GINNASTICA ARTISTICA EST
VERONESE (G.A.E.V.) ha partecipato con ben
28 atleti tra le quali sono state ammesse a partecipare alla finale: Soprana Leandra, seconda
classificata al volteggio, Burato Federica e
Magagnotto Manuela seconda e terza alle parallele, Castagnaro Laura seconda alla trave,
Signorini Monica terza al trampolino e volteggio, Molinarolo Monica seconda classificata al
volteggio e per finire Pressi Elena prima classificata al volteggio. Inoltre alla gara nazionale
vedremo anche un maschietto, Castegnaro
Marco che si è aggiudicato il primo premio su
tutti gli attrezzi.
Questi campioni meritano il sostegno di tutti
noi per i sacrifici che comporta la loro dsciplina
e per i grandi risultati che sono riusciti a conquistarsi fino ad oggi. Vi aspettiamo quindi tutti
al Palazzetto di Soave per il Saggio di fine
anno SABATO 17 e DOMENICA 18 GIUGNO alle ORE 20,45 per conoscere meglio e
sostenere questi atleti a cui va tutta la nostra
ammirazione, e familiarizzare con questa disciplina che nonostante la difficoltà e la bellezza,
tutt’ora non trova lo spazio e l’attenzione che
meriterebbe.
GRUPPO G.A.E.V.
GINNASTICA ARTISTICA EST VERONESE
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Sara Coffele, Luciana Damini, Mario Gecchele, Daniele Niselli, Angelo Pandolfo,
Giovanni Sartori.
Recapito: Valeria Gecchele - Presidente Pro Loco - Via A. Rivato, 61 - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465752
Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR)
Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - [email protected] - Colognola ai Colli (VR)
Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221- 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)
Un momento della 4º Granfondo del Durello.
Lo scorso 30 Aprile si è tenuta a San
Giovanni Ilarione la quarta edizione della
Granfondo del Durello, gara di Mountain Bike
che merita appunto il nome di Granfondo per la
caratteristica di essere strutturata su un tracciato
di una importante difficoltà e lunghezza.
La gara è stata disputata su un circuito molto
tecnico di 17 Km tra i boschi del nostro paese, e
comprendeva i campionati UDACE ed ANA provinciali, con assegnazione delle maglie di campione Verona UDACE e quelle di campione
Alpini Verona. Più di trecento sono stati gli atleti che hanno preso il via dalle strutture approntate in via IV Novembre, per sfidare il difficile
fondo del percorso reso imprevedibilmente
pesante dall’abbondante pioggia caduta nei giorni precedenti la gara. Molti atleti non si sono
presentati ai nastri di partenza a causa della pessima situazione meteorologica, ma dai commenti e dall’abbondante fango che si notava sulle
maglie e sui volti di chi è poi riuscito a mettere
il loro nome in classifica si capiva che questa
gara rimarrà per sempre nei loro ricordi con il
sapore dell’impresa.
La vittoria assoluta, con la consueta apertura
della bottiglia magnum di Durello, è andata all’atleta di Noventa Vicentina Andrea Formaggio;
nella gara femminile ha trionfato invece la veronese Erica Venturini.
Ottimo e veramente indispensabile il servizio
prestato dalle diverse associazioni che da anni
collaborano con il gruppo ciclistico Basalti per
permettere la realizzazione di questa manifestazione, con i pregevoli risultati e con la qualità
organizzativa che ci è stata da più parti riconosciuta.
L’appuntamento è quindi rinnovato a tutti,
pubblico ed atleti, alla prossima 5° Granfondo
del Durello, convinti che sapremo dare ancora
una volta nuovi contenuti e significati ad una
manifestazione che vuole continuare a rappresentare uno splendido e pulito esempio di sport
per tutti.
DARIO PANDOLFO
Ginnastica Artistica che passione!!!
A San Giovanni l’attività inizia nell’ottobre del 2002. Il primo e il 2° anno si svolge nella
palestrina delle scuole elementari, per poi trasferirsi nella palestra delle scuole medie dove tuttora si tengono i corsi.
Le allieve di San Giovanni hanno subito dimostrato grande curiosità ed entusiasmo. Si sono
subito impegnate ottenendo, già dal primo anno, degli ottimi piazzamenti alla Gara Sociale che
la nostra Società organizza ogni anno per i gruppi di avviamento (oltre a San Giovanni: Soave,
San Bonifacio, Colognola ai Colli, Montecchia, Brognoligo e Cazzano di Tramigna).
Grazie all’interesse dimostrato dalle famiglie e dal Comune di San Giovanni Ilarione, e grazie al generoso contributo di quest’ultimo, negli ultimi anni siamo riusciti ad attrezzare la palestra con tre funi, una trave d’equilibrio, quattro materassini e una pedana per volteggio!! Questi
attrezzi estremamente importanti per il nostro sport e in generale per una crescita armoniosa
delle bambine.
Siamo riusciti da subito a far partire due gruppi dividendo le allieve in base all’età; per un
totale di circa quarantacinque/cinquanta iscritti. Tutt’ora i frequentanti la nostra attività sono
numerosi.
Ci auguriamo che il loro entusiasmo rimanga invariato nel tempo!!
L’istruttore, Zanardo Soili, opera nella società dal 1996. La società nasce nel 1986 e quest’anno compie 20 anni!!! Per l’occasione faremo un saggio speciale!!! Vi Aspettiamo numerosi il 17 e il 18 Giugno ore 21.00 al palazzetto dello sport di Soave.
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SAN GIOVANNI ILARIONE (VR)
Telefono / Fax 045 6550447
P.A. Denis Casarotto
Sub. Agenzia di Montecchia di Crosara
Via S. Pietro, 18 - Tel. e Fax 045 6544308