Clicca qui… - Pro Loco | San Giovanni Ilarione

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l’alpone
Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 23 - N. 4 - Dicembre 2008 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane
www.ilarione.it
Saluto del Presidente
Porgo a tutti i lettori dell'Alpone i
migliori auguri di buone feste e di un
Santo Natale, anche da parte di tutti i
collaboratori della Pro Loco.
Non me ne vogliano i cittadini di San
Giovanni Ilarione se, in momenti come questo, il mio primo pensiero va ai
tanti nostri emigrati che proprio perché vivono lontani dal paese, sentiranno con maggiore nostalgia l’arrivo
di un altro Natale, ricordando le tradizioni e le vicende che li hanno accompagnati nei loro primi anni di vita.
Giungiamo alla fine di un anno che,
come sempre, è stato pieno di attività
e di impegni: l’ultima edizione della
Sagra delle Castagne dello scorso
ottobre ha riempito, come non mai, le
vie del nostro paese, ricreando quell’ambiente festoso e di allegra confusione che è tipico delle nostre sagre,
complice anche un clima gradevole
che a tratti sembrava quasi primaverile. A distanza di qualche mese possiamo dire che tutto è andato bene e di
questo dobbiamo ringraziare le molte
persone che si sono dedicate alle tante
attività in programma. Anche la
novità del “Palio delle rane con carriole” ha riscosso, nel complesso, il
favore del pubblico, e dei bambini in
particolare, sorpresi nel rivivere una
tradizione che, pur con modalità diverse, trovava posto nelle sagre di
tanti anni fa, come ci hanno raccontato alcuni anziani.
Dicembre ci accoglie con le iniziative
inserite nel “Natale Insieme” rivolte,
come sempre, a tutti, a cominciare dagli anziani che si vedono valorizzati
nell’ormai classica testa dell’8 dicembre, a loro dedicata, cui seguirà una
fitta serie di appuntamenti che scandiranno il periodo natalizio. Come sempre, l’invito a tutti è di lasciarsi coinvolgere in tali iniziative, partecipando
ai concerti e agli spettacoli, visitando
i presepi nelle contrade, sentendosi
così parte integrante di un paese che
ritrova il piacere di stare insieme, anche a nome di coloro che sono lontani e che, a buon diritto, avvertono ancora di essere sangiovannesi a tutti gli
effetti.
Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)
Conoscere per prevenire
UN
CALENDARIO PER IMPARARE LE
Lunedì 13 ottobre è stata la giornata
europea sulla sicurezza stradale che rientra nel programma europeo, partito nel
2003, il cui obiettivo è quello di raggiungere, entro il 2010, la riduzione del 50%
degli incidenti stradali. Per questo motivo promuove diverse azioni concrete per
diffondere la cultura della sicurezza stradale che va vista, non solo e non tanto,
quanto conoscenza tecnica o addestramento, ma come attività educativa.
Anche la scuola, insieme alle altre
Istituzioni è chiamata a contribuire per
raggiungere tale obiettivo.
Il nostro Istituto, già da qualche anno, ha inserito l’educazione stradale nell’orario curricolare attraverso percorsi
formativi trasversali e mediante progetti
mirati, anche in collaborazione con le
diverse Forze dell’Ordine e con le Amministrazioni Comunali che organizzano incontri per i genitori sull’argomento
e che agevolano l’intervento della polizia municipale nelle scuole per tenere
lezioni alle primarie o per organizzare
REGOLE
DELLA
veri e propri corsi per il conseguimento del patentino per il
ciclomotore, alle secondarie.
La scuola deve fare la sua
parte, tanto che il 15 ottobre
2007 è stato firmato un decreto
concernente l’assegnazione di
fondi per l’educazione stradale.
Le scuole primarie sono state
invitate a presentare i loro progetti; noi abbiamo aderito presentando il nostro che è stato in
larga parte finanziato dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Il calendario è il risultato
finale del progetto dello scorso
anno che continuerà anche nei
prossimi anni e che intende far
capire agli alunni che l’abilità
sulla strada non si misura con la
velocità o solo con la bravura
nel superare ostacoli, ma soprattutto con la conoscenza di
comportamenti da adottare e
quelli che, al contrario, sono
STRADA
fonte di pericolo per sé e per gli altri.
Gli alunni hanno raccontato tutto
questo a modo loro, attraverso i personaggi delle fiabe, perché sicuramente
per loro sono un argomento familiare,
motivante e divertente. Hanno avuto
modo di sentirsi protagonisti attivi, esprimendo le proprie idee, ma anche
ascoltando e rispettando gli altri, cercando di comprendere le norme e condividendo problemi e loro possibili soluzioni per partecipare attivamente alla
gita sociale della propria collettività.
I calendari sono stati stampati in
1.500 copie. Agli alunni della scuola
primaria è stata distribuita gratuitamente una copia, mentre le rimanenti verranno distribuite dai diversi plessi nelle
occasioni di incontro (feste di fine anno,
feste paesane, ecc.) mediante offerta libera. I proventi raccolti verranno utilizzati per finanziare altri progetti di Istituto inerenti l’educazione stradale.
MONICA PANAROTTO
UNA STORIA D’ALTRI TEMPI
ALICE MARCHESINI, OVVERO
“LA
BICE”
- 1ª parte Raccogliamo, così come ci viene raccontata, la testimonianza davvero preziosa di Alice
Marchesini, che ci trasporta in un’altra epoca, ben diversa da quella attuale, ma con valori e insegnamenti che vengono lasciati in eredità a noi e alle generazioni future.
Sono nata nel 1925 il 22 gennaio a
Mio papà, un grand’uomo, faceva il
“mulinaro”: in pratica i contadini della
Vestenenova, in corte Marchi soprannozona, portavano il frumento a casa di
minata “contrada Capo”, figlia di
mio papà, che lo macinava con il mulino
Marchesini Giuseppe e Beschin Silvia,
sorella di sedici fratelli di cui solo nove
sono ancora in vita.
segue a pag. 2
LA SICUREZZA ENTRA IN CLASSE
facili esempi come comportarsi in caso di
incendio o terremoto e come evacuare gli
edifici scolastici. Con i ragazzi delle
medie, presente anche l’Assessore alla
Sicurezza, è stato affrontato il tema della
chiamata ai numeri di emergenza, primo
anello della catena del soccorso. Sono poi
stati spiegati i motivi dell’importanza di
un soccorso tempestivo e delle prime
manovre, eseguite su un infortunato.
Alla base degli incontri resta lo scopo
di far prendere agli alunni – ed ai potenziali soccorritori – confidenza con i piani
di emergenza dei vari istituti scolastici di
modo che, in caso di necessità, tutti sappiano cosa fare e come farlo: sia chi dovrà
evacuare gli stabili, sia chi eventualmente
dovrà entrarvi per soccorrere persone in
difficoltà.
Vivere sperando che
nulla mai accadrà significa
non affrontare il problema.
Invece, l’obiettivo che si
pongono i volontari di P.C.
e C.R.I. è quello di formarsi ed addestrarsi per cercare di essere sempre pronti
ad affrontare al meglio
qualsiasi evenienza dovesse succedere. L’appuntamento è quindi già fissato
per l’inizio del prossimo
anno scolastico.
I RESPONSABILI
I volontari spiegano le tecniche di pronto socP.C. E C.R.I.
corso ai ragazzi.
Formazione e prevenzione solo le armi
vincenti per limitare al massimo rischi e
conseguenze di calamità ed incidenti. Con
questa convinzione, i Volontari Ilarionesi
di Protezione Civile e Croce Rossa hanno
affrontato insieme un autunno all’insegna
del doppio lavoro. Infatti, oltre a garantire
la copertura dei servizi previsti dai rispettivi ambiti operativi, sono stati impegnati
nelle lezioni teoriche e pratiche agli alunni delle scuole.
Grazie alla disponibilità del Dirigente
Scolastico, Ugo Carnevali, ed alla puntuale collaborazione del corpo docente, il
personale delle due associazioni ha incontrato, nei giorni 16, 17 e 18 ottobre, i bambini delle primarie di Villa e Castello ed i
ragazzi delle medie. In particolare, ai più
piccoli è stato spiegato con diapositive e
FRANCO CAVAZZOLA
NON GETTARE IL TUO BAMBINO:
TELEFONA !!
L’Amministrazione
Comunale
Sede S.O.S. di San Giovanni:
Piazza Martiri, 1
Anno 23 - N. 4
Dicembre 2008
Corrispondenza
INFORMA
LETTERE AL
GIORNALE
PAG. 6-7
PAG. 8
L’ALPONE 2
ISTA
V
R
E
T
N
I
L’
Eleganza e laboriosità:
un connubio indovinato
Francesca ed Ernesto, rispettivamente 37 e 36 anni, due fratelli che si muovono in perfetta sintonia tra l’eleganza
dei mobili esposti e il laboratorio di falegnameria dove, continuando una ultrasecolare attività, vengono prevalentemente prodotti serramenti in legno. Catia, la terza sorella di 31 anni, invece, è
impegnata come stilista in una grossa
ditta nel settore abbigliamento. Questi
gli eredi di Silvestro Signorin che, a sua
volta, aveva ereditato la passione per la
lavorazione del legno da suo padre
Ernesto. Il nipote che ne rinnova il nome
assicura che da quelle mani usciva un
po’ di tutto, dalle porte alle finestre,
dalle scale alle botti, dalle travi ai pavimenti in assito, dai mobili di cucina alle
camere da letto ... I nostri due protagonisti sono entrambi sposati: Francesca
ha due bambine di 5 e 1 anno e abita a
Montecchia; Ernesto ha una bambina di
8 anni e un maschietto di 2 e vive a San
Giovanni, nelle immediate adiacenze
della S.n.c “Eredi Signorin” nella quale
lavorano anche due dipendenti, presso il
reparto falegnameria. Alle domande essi
rispondono all’unisono, integrandosi
vicendevolmente sulla base di una perfetta intesa, la stessa che caratterizza
anche l’impegno aziendale nell’ambito
del quale Ernesto cura il reparto falegnameria e Francesca la mostra dei mobili.
Vogliamo tracciare un po’ di storia
dell’azienda?
Dopo la prima guerra mondiale, nonno Ernesto, che aveva combattuto lungo
il Piave e sul Carso, aveva intrapreso
l’attività di falegname su un piano assolutamente artigianale costruendo soprattutto botti, scale in legno e mobili da
casa ma anche serramenti interni ed esterni. A quel tempo tutto era frutto delle mani, dal taglio delle assi, alla piallatura dei manufatti, alla levigatura e
verniciatura. Dopo la seconda guerra
mondiale il lavoro, purtroppo, scarseggiava e i tre figli, Ernesto nostro padre,
e gli zii Bruno e Renato hanno conosciuto anche la fatica dell’emigrazione
in terra svizzera. Al loro ritorno hanno
ripreso l’attività paterna creando, nel
tempo, due distinte aziende: una con nostro padre e lo zio Bruno, l’altra con le
zio Renato. Nostro padre si era specializzato soprattutto nel settore serramenti, mentre lo zio Bruno si dedicava a tutto il resto.
Ma voi, quando siete subentrati?
Dopo la morte di papà e dello zio
Bruno, deceduti in seguito a malattia,
rispettivamente nel 1991 e nel 1992.
Due anni, a dir poco, terribili. A 19 e 20
anni siamo stati costretti, con tutte le
difficoltà che si possono facilmente
immaginare, a prendere in mano l’azienda e, soprattutto, a imparare il me-
stiere. Non sono mancati i dubbi, legittimi, e le incertezze. Nella circostanza,
per la verità, molte persone di San Giovanni hanno creduto in noi e ci hanno
concretamente aiutato. La grinta, l’impegno e la buona volontà personali, tuttavia, ma anche l’occhio vigile, la saggezza, lo spirito di sacrificio e l’esempio della mamma hanno fatto il resto.
Siamo riusciti a vincere la sfida e a realizzare il nostro sogno. La situazione
economica generale del momento, decisamente positiva, ci ha dato una mano
ulteriore.
E dopo?
Inizialmente il nostro impegno era
concentrato soltanto sulla falegnameria
e sulla produzione di serramenti in
legno. Pino, larice, rovere, abete, castagno... le materie prime, nella versione
lamellare che nel tempo si è rivelata più
affidabile e indeformabile. Non sono
numerosi i clienti che ci richiedono serramenti in materiale plastico. Soltanto
nel 1997/98 è maturata la scelta commerciale con l’esposizione dei mobili.
Anche in questo settore puntiamo innanzitutto sulla qualità dei prodotti, oltre
che sul buon gusto e sull’eleganza. I
fatti, finora, ci hanno dato ragione e ci
permettono di guardare al futuro con
una certa tranquillità. Speriamo che la
crisi finanziaria in atto non crei situazioni insostenibili.
segue da pag. 1
volevamo bene, ma anche perché in quel
modo lo avrei fatto tornare dal Servizio
Militare sezione Granatieri (vedi foto).
Lui lavorava presso il palazzo di Casa
Savoia, dove non solo doveva rimanere
sull’attenti per ore e ore, ma quando passava il piccolo principe Vittorio
Emanuele lo doveva salutare come un
gran re. Tanti i luoghi e le nazioni dove
fece servizio: fra gli altri mi ricordo che
raccontava di essere andato in Francia e
in Grecia.
Tante sono le medaglie d’oro e i titoli
che ricevette sia del Re sia, successivamente, dal Presidente della Repubblica.
Ho ancora a casa diversi attestati, in
particolare quello in cui viene nominato
Cavaliere della Repubblica, che recita
così:
velivolo. Mentre ci stavamo accasciando
tutti a terra, l’autista dal finestrino sollevò una bandiera bianca e l’aereo prendendo quota se ne andò.
La mia prima figlia, Maria, l’ho
avuta a 20 anni (14 Agosto del 1944) e,
come era allora consuetudine, i bambini
dovevano essere battezati pochi giorni
dopo la nascita. Purtroppo a qualche
centinaia di metri da casa mia c’era il
confine tra la zona partigiana e la zona
tedesca. I confini non erano ben definiti
con degli sbarramenti o cose simili, ma
né i tedeschi né i partigiani osavano
oltrepassare quella linea di divisione: la
paura reciproca e gli attriti tra i due contendenti mettevano a rischio la sicurezza
della gente, soprattutto quando ci si
doveva muovere da casa. Il mio problema, appunto, in quel momento era quello
di recarmi nella chiesa di San Zeno per
chiedere il
Battesimo, visto che la
chiesa di Castello era stata trasformata dai tedeschi in un
punto di controllo di tutta
la vallata sottostante, e
per questo
era stata circondata da
reti spinate e
posti di blocco.
D o p o
aver messo la
piccola sotto
il tabarro di
mio marito
Pietro, presi
con me 12
uova
per
pagare il Battesimo e, assieme a mio
genero, andai da don Giuseppe Dal
Molin, allora parroco di Castello. Con la
scusa del Battesimo, don Giuseppe chiese al responsabile dell’insediamento di
poter entrare in chiesa. La risposta fu
positiva, con la promessa di rimanerci il
tempo strettamente necessario per battezzare la neonata. Finita la celebrazione, don Giuseppe ci portò per un attimo
a vedere sopra le “arielle” (il sagrato
della chiesa) e la scena che si presentò ai
nostri occhi ci lasciò impressionati:
bombe e missili pronti al lancio erano
posti in fila, uno dietro l’altro, alcuni con
lunghezza superiore ad un metro; nell’angolo della chiesa una mitragliatrice
caricata e sorvegliata; tunnel sotterranei
da dove si vedevano i soldati entrare e
uscire a gruppi e, tutto attorno, una vallata grigia e silenziosa.
UNA STORIA D’ALTRI TEMPI
ALICE
MARCHESINI, OVVERO
“LA
BICE”
Una recente foto di Alice.
ad acqua producendo così la farina, che
successivamente veniva riconsegnata ai
contadini: come compenso ne teneva una
parte o veniva pagato per il lavoro.
Una bella avventura che gli è successo prima degli inizi della guerra, è stata
con il parroco di Cattignano di quel
tempo, don Agostino. Per le classiche dispute tra parrocchiani e preti, tra mio
padre e questo parroco i legami non
erano dei migliori. Un giorno il parroco
chiese a mio papà di tagliare il frumento
sui campi di proprietà della parrocchia,
di macinarlo e di portargli la farina nelle
soffitte della canonica prima della fine
della settimana; essendo però appena
passata una delle famose “bufere”, per
ripicca mio padre si rifiutò di fare quanto gli era stato chiesto. Nello stesso giorno, un contadino che abitava nella parte
alta di Cattignano, lo chiamò perché
andasse a prendere il frumento da macinare. Nel ritorno, titubante per dover
passare davanti la canonica, mio padre
si avviò a passo lento per la strada principale, sperando che don Agostino fosse
a qualche “funsion”. Giusto davanti alla
canonica, il parroco si affacciò e chiese
a mio padre le motivazioni di questo suo
gesto, ma la vacca “Nina” si bloccò e
non volle più andar avanti. Il parroco,
colta l’occasione, gli gridò che fino a
quando non fosse andato a raccogliere il
suo frumento, “la Nina” non si sarebbe
mossa dal punto nel quale si trovava. Così, ricordandosi del famoso detto “Preti e
Capitei, magnàrghine ma rispetarghine”, mio padre si avviò, zitto zitto, a tagliare il frumento del parroco.
Il mulino di famiglia continuò a lavorare fino al sopraggiungere della guerra, quando per la paura o per obblighi,
mio padre dovette abbandonare l’attività.
A sei anni a Vestenavecchia ricevetti
la cresima, mentre era parroco don Nicola. Nel 1943 mi sposai con Pietro Dal
Zovo, non solo perché sicuramente ci
Il Presidente della Repubblica.
In considerazione di
particolari benemerenze: sentito la Giunta dell’Ordine al Merito della
Repubblica Italiana.
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei
Ministri, con decreto in
data: Roma, 2 Giugno
1983; Ha Confermato
l’Onorificenza di Cavaliere al Signor Pietro
Dal Zovo, con facoltà di
fregiarsi delle insegne
stabilite per tale classe.
Il Consiglio dell’Ordine
al Merito della Repubblica Italiana è incaricato dell’esecuzione
del presente Decreto che
sarà registrato alla Cancelleria dell’Ordine Medesimo. Firmato Pertini
Controfirmato Fanfani.
Il Cancelliere dell’Ordine dichiara che in esecuzione delle presidenziali disposizioni
il Signor Pietro Dal Zovo è stato iscritto
nell’Elenco dei Cavalieri NAZ. al N°
140076 serie III.
Tornato a casa andò a lavorare in zona “Moto Fagiani”, tra Nogarotto e
Castello, ad estrarre il carbone e, una
volta sposati, noi andammo a vivere in
via Fagiani, appena sopra la Chiesa di
Nogarotto.
Poi arrivò la seconda guerra mondiale e all’inizio non sapevamo bene cosa
stava accadendo e soprattutto a cosa
saremmo andati incontro. Un giorno un
camion della ditta “Bonini”, che trasportava carbone, stava scendendo da Vestenanova: ad un tratto arrivò un aereo e
si mise a girare attorno all’autocarro,
con l’evidente intenzione di attaccarlo.
La gente che come me lo stava a guardare, visto che mezzi come camion e macchine erano molto rari, iniziarono a gridare a gran voce di gettarci a terra, prevedendo il bombardamento da parte del
LORENZO GECCHELE
La seconda parte continuerà nel prossimo numero.
Francesca ed Ernesto Signorin.
Cosa è cambiato nella tecnica della
lavorazione?
Lo sviluppo tecnologico ha fatto
miracoli: buona parte del lavoro risulta
automatizzato, ogni pezzo viene tagliato
con assoluta precisione e con una velocità un tempo impensabile. Per non parlare dei sistemi di sicurezza che hanno
ridotto, o addirittura eliminato, le possibilità di incidenti.
I vostri clienti tradizionali da dove
provengono?
Prevalentemente da San Giovanni e
dai paesi limitrofi. Non mancano, tuttavia, richieste di intervento anche da
paesi e città più lontane... con qualche
gustosa sorpresa come quando siamo
stati chiamati a costruire e arredare una
taverna in uno stile che si richiamava
alla vita del mondo contadino di un
tempo. Un vero e proprio museo dell’agricoltura con una ricchezza di particolari indescrivibile e unica.
L’attuale situazione economica e fi-
nanziaria crea qualche problema?
In realtà di problemi ne crea
molti. Il credito da parte delle
banche diventa sempre più difficoltoso e anche i pagamenti
ne risentono. Le richieste di dilazione sono frequenti, contrariamente a ciò che accadeva
prima che si creasse l’attuale situazione. Anche sul piano produttivo qualcosa è cambiato: da
parte nostra meno attenzione ai
grandi cantieri e più attenzione
ai cantieri più contenuti senza
trascurare anche le piccole necessità, le case unifamiliari o il
singolo manufatto.
Progetti per il futuro?
Noi ci auguriamo che venga
assicurata la possibilità di continuare
sulla base del trend attuale: continuità
nella ricerca della qualità per accontentare e orientare i clienti alla scelta per
loro più vantaggiosa. Con lealtà e rispetto, sempre e in ogni circostanza. Da
parte nostra ci auguriamo che ai nostri
figli, ad alcuni almeno, accada ciò che è
accaduto a noi: continuare il nostro lavoro. Per centrare l’obiettivo siamo convinti che non si debba denigrare il lavoro che ci consente di vivere con dignità.
Anche in questo ambito “exempla
traunt” – gli esempi trascinano –. Così si
esprimevano gli antichi saggi. Crediamo
fermamente nel lavoro e nei valori che
da esso vengono veicolati. La produzione in serie svuota di significato il lavoro. Nell’attività artigianale gioca un
ruolo fondamentale la creatività che arricchisce la persona nell’intero ciclo di
lavorazione, dalla materia prima al prodotto finito.
DELIO VICENTINI
La Biblioteca
comunale informa
Ciao a tutti!!
Anche su questo numero rubiamo un
po’ di spazio per parlarvi di noi.
Innanzitutto vorrei spendere due
parole sull’ormai consueta mostra cultu-
rare l’attenzione dei ragazzi attraverso il
proprio racconto ricco di dettagli ed
emozioni.
Sicuri dell’importanza di continuare
con queste iniziative, anche per l’anno
La signora Luigina Sartori taglia il nastro all’inaugurazione della mostra.
rale che insieme all’Assessorato alla
cultura e grazie al prezioso contributo
del Cav Marcegaglia, anche quest’anno
siamo riusciti ad allestire in concomitanza con la Sagra delle Castagne.
Dal 3 al 13 ottobre, infatti, nel nuovo
locale messoci gentilmente a disposizione in via Ca’ Rosse dall’Impresa Edile
“Beltrame Costruzioni”, è stata visibile
la mostra fotografica dal titolo “La Resistenza cancellata. Testimoni della
verità nell’Italia in guerra” che ha visto
una buona partecipazione di pubblico,
soprattutto nei giorni di sabato e domenica.
Scopo dell’esposizione è stato quello
di far emergere alcuni aspetti non del
tutto chiari o comunque abbastanza sconosciuti riguardanti questo fenomeno e
quel periodo allo scopo di rendere partecipi soprattutto i giovani del fatto che
eventi che ai loro occhi sembrano così
lontani, in effetti si sono invece consumati proprio nelle contrade del loro
paese e hanno visto come protagonisti i
loro nonni. A tale proposito è stata interessantissima la mattinata dedicata all’inaugurazione della mostra quando gli
alunni delle classi terze della scuola
media “M. Marcazzan” sono stati ospiti
in Sala Civica e hanno assistito alla lezione impartita loro dall’insegnante
Luigina Sartori, straordinaria nel cattu-
prossimo, la consueta mostra fotografica itinerante sarà presente a San Giovanni Ilarione, pur non essendo ancora
stati decisi argomento, periodo e luogo.
Altra importante novità della nostra
biblioteca: siamo finalmente attivi con
l’interprestito bibliotecario: c’è la possibilità di prenotare libri non presenti
presso la nostra biblioteca, ma disponibili presso le altre circa 100 biblioteche
della provincia.
Il fatto di appartenere al Sistema
Bibliotecario Provinciale porta per noi
numerosi altri vantaggi che potrete scoprire venendo a farci visita in sede.
Ricordo inoltre che nel mese di marzo è prevista la consueta gita annuale
che quest’anno vedrà come meta Treviso e la mostra-evento dedicata al Canaletto. Quanto prima verranno fornite
precise delucidazioni in merito attraverso gli appositi manifesti affissi in paese.
In conclusione vorrei ringraziare le
numerose persone che, attraverso le
donazioni, arricchiscono la dotazione
bibliografica della nostra Biblioteca e
saluto con affetto i ragazzi di terza
media dell’anno scorso che hanno regalato alla Biblioteca una copia del loro
libretto dal titolo “Tra natura e cultura –
Alla scoperta del territorio di San Giovanni Ilarione”.
ALESSIO CAMINITI
L’ALPONE 3
CINQUANTA DI QUESTI ANNI!
Mezzo secolo di vita religiosa per Don Luciano Costalunga
Alla Gran Guardia per ascoltare Magdi Allam, mercoledì 8 ottobre: un
grande insegnamento cristiano.
L’8 luglio 2008 ha festeggiato i suoi primi 70 anni Maria Ciman della
Contrada Sabbadori. Eccola attorniata dai suoi tre figli, dai nipoti,
generi e nuora. Auguri!
DAL GRUPPO ALPINI
L’anno sociale 2008 volge al termine: è
tempo di bianci e di programmi per il futuro dell’associazione.
Molte sono state le attività degli ultimi
3 mesi che hanno visto impegnato il gruppo, primo fra tutti la sagra delle castagne.
Molto importante, per noi alpini, la
cerimonia della deposizione di un mazzo
di fiori e l’accensione di un cero davanti al
monumento di Villa in onore dei Caduti
della prima guerra mondiale, che il gruppo
ha organizzato lo scorso 3 novembre alle
ore 19,30 in concomitanza con tutti i gruppi alpini d’Italia.
Alla cerimonia erano state invitate la
civica amministrazione e tutte le associazioni d’arma e di volontariato che operano
sul nostro territorio; nonostante la pioggia
tutti hanno partecipato in modo superiore
alle nostre aspettative: erano presenti il
vice sindaco Pandian con il gonfalone del
Comune, il coro “El Biron”, la protezione
civile comunale, le rappresentanze di quasi
tutte le associazioni, molti alpini e cittadini. Una bella soddisfazione per gli alpini
che avevano organizzato la cerimonia!
Ora rimane in calendario la nostra festa
del ringraziamento il prossimo 7 dicembre, il tradizionale vin brulè la notte di
Natale davanti alle chiese del comune, ed
il “Buielo alpino”, a base di minestrone e
frittelle, presso la nostra sede la sera dell’Epifania.
Poi inizierà il nuovo anno sociale con la
festa del tesseramento del gruppo che si
terrà domenica 18 gennaio 2009.
Gli alpini augurano ai lettori Buon
Natale e Felice Anno Nuovo!
Un momento della cerimonia, davanti al monumento ai Caduti.
Il Gruppo Alpini di San Giovanni Ilarione intende organizzare, per
la seconda metà di agosto 2009, un viaggio di 7 giorni in Russia: a Mosca, sui luoghi del Don e della sanguinosa ritirata dei
nostri Alpini durante la Seconda Guerra Mondiale.
Chi è interessato a partecipare, può dare la propria adesione,
entro il PROSSIMO GENNAIO,
Telefonando a Guido Gecchele (340 0997767 – 045 7465292)
o via mail all’indirizzo: [email protected]
Agenzia Immobiliare
Il missionario salesiano don Luciano Costalunga, in Venezuela da più
di 50 anni, nel corso della sua ultima
visita in paese ha voluto ricordare il
mezzo secolo di vita religiosa incontrando dei ragazzi del suo paese natale
e rispondendo alle loro domande:
D.: Perché ti sei fatto sacerdote?
R.: Bella domanda! Ricordo che
stavo facendo la 4ª elementare e un
giorno arrivò un missionario, un francescano che era missionario in Africa,
il quale chiese ad alta voce: “Chi di
voi vuole venire con me ad aiutarmi?”. Io immediatamente ho alzato la
mano e ho risposto con entusiasmo.
Ecco, oggi posso dire che ho voluto
essere fedele a quella risposta! Un
altro episodio: una mattina, avrò
avuto 9-10 anni, sentii suonare le
campane a festa e chiesi alla mamma
il motivo di tutto quello scampanellare. Lei mi rispose che quel giorno un
prete novello avrebbe celebrato la sua
prima messa; senza pensarci esclamai: “Un giorno queste campane suoDon Luciano con i suoi bambini.
neranno anche per me!”. E così fu.
D: Perché hai scelto di andare
proprio in Venezuela?
sto alla mamma: “Se tu fossi una
R.: Ho dovuto convincere la mamma
mamma che abita in Africa e sai che in
e l’ho fatto con uno stratagemma. Finite
Italia c’è uno che vuole andare là per
le scuole si poteva scegliere se andare o
aiutarli, ma la sua mamma dice di no,
no in missione, e nel nostro istituto la
cosa diresti?”. Lei rispose: “Direi che
destinazione era il Venezuela. Ho chiequella mamma è un'egoista”. E io: “E
La ginnastica di Anna e Lea
Noi, Anna e Leandra, di anni tredici, abbiamo cominciato
a sette anni a fare ginnastica
artistica di base alle elementari
di S. Giovanni Ilarione.
Due anni dopo ci siamo iscritte ai corsi estivi a Monteforte e ci hanno chiesto se volevamo andare a fare “promozionale” a Brognoligo: il livello successivo, che comporta
quattro ore settimanali di allenamento.
Dopo un anno la sede della
ginnastica artistica si è trasferita a Cazzano di Tramigna, dove
ci alleniamo tuttora.
Questo sport richiede una grande
disciplina, sicurezza e autonomia.
Il motivo per cui lo stiamo ancora
praticando è perché ci dà molte soddisfazioni ed è diventata la nostra passione, anche se richiede molti sacrifici.
Il nostro allenamento comprende
mezz’ora di riscaldamento, mentre nell’altra ora e mezza ci alleniamo in tre
dei seguenti attrezzi: trave, parallele,
volteggio, trampolino e corpo libero. Ogni estate andiamo una settimana a Recanati (Marche) a fare un “collegiale”:
un allenamento di sei ore al giorno con
gli allenatori della nazionale.
La nostra società (GAEV), una volta
all’anno, organizza un torneo Open
nella nostra palestra, a cui noi partecipiamo con molta competitività perché
arrivano tante atlete di diverse società.
In aprile veniamo iscritte alla gara regionale, cui partecipa tutto il Veneto.
Le prime cinque qualificate di ogni
attrezzo possono andare alla nazionali
gruppo. Ecco i nostri risultati ottenuti in questi
anni:
ANNA PEGORARO:
• 2° agli Open del 2007
• 1° agli Open del 2008
• 2° al volteggio alle regionali del 2008
• 2° al volteggio al torneo
Alieve del 2007
che si svolgono a Fiuggi (Frosinone).
Grazie a questo sport si è instaurata
una grande amicizia tra noi e il nostro
Marcazzan geom. Luciano
mediatore professionista ruolo 2155, perito ed esperto ruolo 423
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LEANDRA SOPRANA:
• 1° agli Open del 2007
• 5° agli Open del 2008
• 2° al volteggio alle regionali del 2006
• 24° al volteggio alle
Nazionali del 2006.
ANNA E LEANDRA
MILANO, DAGLI STUDI DI TELELOMBARDIA - FESTA IN PIAZZA.
Esperienza nuova e allegria assicurata. In febbraio andremo ospiti
con un gruppo di Ballerini di San Giovanni Ilarione. Occhio ai manifesti per chi vuol partecipare.
Studio di Consulenza
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allora, perché non mi lasci andare in
Venezuela?”. Così la convinsi e partii.
D.: Hai una frase, un motto che
hai scelto nella tua ordinazione
sacerdotale?
R.: Certo, ed è di San Paolo:
“Tutto è vostro, ma voi siete di
Cristo”. Oggi come allora, è importante predicare e far sapere a tutti che
Cristo ci salva e che tutto quello che
possiamo avere su questa terra è niente a confronto di quello che avremo
nell’aldilà.
D.: Ultima domanda. Se tu ritornassi ad essere bambino cosa sceglieresti per la tua vita?
R.: Vi rispondo con quello che un
vescovo salesiano ha detto a Don Bosco: se io nascessi mille volte, mille
volte mi farei sacerdote missionario e
salesiano! Salesiano perché Don Bosco ha voluto che i suoi figli si dedicassero soprattutto alla gioventù povera e abbandonata.
Don Luciano ricorda così la sua
Casa Hogar (focolare) in cui raccoglie
tanti ragazzi che altrimenti sarebbero
sulla strada e a nome loro ringrazia
tutti i benefattori che li aiutano. Chi
volesse dar loro una mano può rivolgersi a Mario Fochesato (045 7465960) o
scrivergli direttamente via mail all’indirizzo [email protected].
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L’ALPONE 4
E la sagra continua ...
Già nel mese di giugno, il presidente
della Pro Loco ha iniziato a “stressare” i
consiglieri per la preparazione della Sagra delle Castagne. Sembra impossibile,
ma ogni anno ci troviamo ad organizzare gli ultimi preparativi, presi per il
collo.
Il libro, pubblicato in occasione della
Sagra delle castagne, ha continuato, anche quest’anno, a raccontare i percorsi
del nostro paese: ricco di foto, di ricordi
e con una parte dedicata non solo a chi
ama camminare, ma anche a chi si diverte in bicicletta, con la descrizione di
uno dei percorsi sul nostro territorio. I
complimenti sono arrivati da lontano,
tanto che il Consorzio delle Pro Loco
del Nord-Est, ha chiesto una spiegazione di come, ogni anno, si riesca a far
fronte a tanto impegno. Ovviamente, il
merito è dei nostri ricercatori che, con
molta professionalità e capacità, scrivono pagine e pagine, ogni anno, sulla
nostra terra.
Le novità di quest’anno sono state
tante, tra le migliori il plateatico di via
IV Novembre, con la vendita dei Prodotti Tipici della Vallata. Abbiamo dato
la possibilità, a coloro che hanno partecipato, di esporre e vendere i propri prodotti sia agricoli che artigianali: hanno
aderito molti privati, con i vini tipici, la
pasta di Castello, l’olio della zona e altro. Ci auguriamo che la partecipazione
del prossimo anno sia più numerosa e,
da parte nostra, metteremo maggiore
impegno per migliorare la qualità e l’assistenza.
Ancora, tra le novità, va segnalato il
Palio delle Rane. È stata la prima esperienza (ma ha origini nel paese almeno
dagli anni ‘80 del XIX secolo), che abbiamo affrontato con degli animali vivi.
Le rane, originarie dall’Egitto, sono state fornite da un’azienda veneziana. Dopo la gara, come promesso, sono state
liberate in uno stagno. Dopo essere state, ben curate e controllate, sia da veterinari che da tecnici del settore, le abbiamo portate con appositi contenitori a
San Giovanni Ilarione. Lo ammettiamo,
l’odore delle rane non è dei migliori,
anzi l’“odor da freschin” non lo dimenticheremo per un bel po’. La gara, arti-
Rassegna
dei Presepi
Durante il mese di dicembre
nelle contrade del paese saranno allestiti numerosi presepi:
ogni cittadino e ogni nostro
ospite è invitato a visitarli. Nelle
case delle famiglie che partecipano all’iniziativa troverete cordialità e ospitalità.
La Pro Loco e i cori delle parrocchie passeranno a visitare i
vari presepi, portando panettoni e cantando canzoni per vivere qualche momento natalizio
assieme. Per partecipare alla
rassegna telefonate al numero
3472600161 (Franco).
Ringraziamo tutte le famiglie
che parteciperanno alla rassegna.
colata secondo le varie
contrade del Comune,
si è svolta in via IV
Novembre e la vittoria
è andata alla “contrada
dei Marana”. In qualche e-mail di queste
settimane, si leggeva
che la corsa è stata “taroccata”, ma i nostri
giudici, posti lungo la
via, lo sanno bene che
si è svolta con regolarità. Ora le rane sono in
uno dei migliori stagni
della Vallata, presso la
Cantina Marcato; stan- La sfilata dei pastorelli.
no bene, tanto che, dopo qualche giorno, si sono tutte nascoste
cottura della polenta e dello “scopeton”:
per passare l’inverno in completo letarattività seguita molto attentamente, e apgo, come loro costume.
prezzata.
La serata culturale del giovedì sera è
Si è svolta poi la tradizionale battitustata dedicata interamente alla Cantina
ra delle castagne nel boschetto preparadi Soave e il direttore e gli altri tecnici
to in piazza, dove i contadini hanno batpresenti hanno spiegato l’importanza
tuto le castagne con lunghe “perteghe”.
del Durello, con le sue caratteristiche e
Lo spritz presso i chioschi ha elevato lo
qualità; hanno dato consigli agli agricol‘spirito’ ed ha dato la possibilità di
tori sulle nuove tecniche di coltivazione,
assaggiare qualche salsa tipica della zosottolineando l’importanza che in questi
na accompagnata da sfilatino e buon viultimi anni il Durello è riuscito ad
no. Alla sera abbiamo lasciato lo spazio
acquisire, particolarmente all’estero.
al cabaret, con due personaggi che si
sono alternati in diverse
scenografie per concludere poi con un programma, già da tempo
avviato, che offre la
possibilità ai giovani DJ
del paese di far sentire
musica; infatti DJ Coffee ha intrattenuto i presenti con pezzi di vario
genere.
Il lunedì, ultimo
giorno di sagra, è stato
dedicato agli appassionati del liscio e si son
viste ballare molte coppie, nell’intento di non
pestarsi i piedi a vicenda. La conclusione, delMomento conviviale alla sagra.
la festa, è stata solennizzata con i soliti fuochi d’artificio,
Il venerdì e il sabato sera sono stati
uno spettacolo pirotecnico che ha illudedicati interamente ai giovani, con la
minato il cielo di San Giovanni con mepresenza di alcuni famosi DJ che hanno
ravigliosi colori.
animato e suonato in piazza. Le serate
Un particolare ringraziamento va a
sono state tranquille e, visto l’obbligo di
tutti coloro che si sono impegnati nei
legge di interrompere la somministrachioschi, lungo le strade per la sicurezzione delle bevande alcoliche alle due,
za, nei servizi sanitari.
poco dopo le due e mezzo non c’era più
Il consiglio della Pro Loco dà appunnessuno che disturbava.
tamento al prossimo anno ed è già al
La domenica pomeriggio si è svolta
lavoro per aggiungere altre piacevoli nocon la sfilata delle Contadinelle in abiti
vità alla lunga tradizione della sagra.
tipici, che hanno riempito la piazza di
LORENZO GECCHELE
colori. La giornata è continuata con la
La partenza del palio delle rane.
Parrocchia di San Giovanni Battista-Castello
14 dicembre 2008
Festa
di Santa Lucia
ore
ore
ore
ore
ore
ore
10,00
11,15
12,30
14,30
15,00
15,30
Santa Messa solenne
Aperitivo presso il “Canevon”
Pranzo di Santa Lucia
Lotteria con fantastici premi
Arrivo di Santa Lucia
Spettacolo teatrale, animazione per bambini e
genitori, con Serena e Daniele
IL PRANZO SU PRENOTAZIONE
(10 EURO ADULTI - GRATIS FINO AI 12 ANNI)
Festa dell’anziano
Anche quest’anno, il consiglio della Pro Loco ha deliberato l’ormai tradizionale calendario del NATALE INSIEME durante il quale le principali associazioni del paese si
ritrovano per creare dei momenti da trascorrere assieme. Tra le varie iniziative, lunedì
8 dicembre, si è celebrata la Festa dell’anziano con il seguente programma: Santa
Messa alle ore 15.00 nella chiesa di Santa Caterina; offerto nella “piazzetta del campanile”, del “vin brulè”, della cioccolata calda e del panettone.
A tutti i nostri anziani con più di 65 anni, durante il rinfresco, è stato regalato un
panettone con l’augurio di un Buon Natale.
DOMENICA 12
OTTOBRE
2008
PRIMO PALIO DELLE RANE
Tutti ai piedi del Monte Magro!
Domenica 12 ottobre, all’interno della
sagra delle castagne, si è svolto il primo
palio delle rane con carriola, dove si sfidavano varie zone del paese. Le sei squadre,
formate ognuna da quattro staffettisti, dovevano sfidarsi in una “camminata” lungo
via 4 Novembre spingendo una carriola.
Tutto facile, direste voi! Alla partenza, a
bordo di quest’ultima, però, un po’ spaesata e intimorita, veniva posizionata una rana.
Il tratto di strada lungo circa 200 metri
veniva percorso per quattro volte, avanti e
indietro, una tornata per ogni componente
della squadra. Ma, come si sa, le rane, purtroppo, non stanno di certo a guardare...
Appena la carriola partiva, le rane con un
balzo saltavano a terra e il povero concorrente doveva fermarsi a recuperarla, rimetterla sulla carriola e poi riprendere la marcia.
Questo piccolo particolare è stato lo
spettacolo vero e proprio del palio, con gli
animali che saltavano qua e là e gli staffettisti che impazzivano nell’inseguirle e
recuperarle.
La gara si è svolta in due manche eliminatorie.
Nella prima si sono sfidati Castello,
Cattignano e Monte Magro, con quest’ultimo che si è imposto sulle altre zone concorrenti, mentre nella seconda la zona
Nord ha surclassato le squadre di Centro e Sud.
Quindi nelle finali, per il
terzo posto, si sono confrontate la zona Sud, che ha vinto
la sfida ai danni di
Cattignano, mentre per il
primo posto i ragazzi del
Monte Magro, hanno “preceduto” quelli della zona Nord
vincendo il primo Palio delle
Rane.
Vittoria arrivata anche
grazie ha una docile rana,
che i vincitori hanno battezzato Susy, che durante la
finale è scesa solamente una volta dalla
carriola, mentre l’altra squadra è stata costretta più volte a recuperare la propria.
Susy invece se ne stava docilmente ferma, forse per la paura, favorendo il trionfo
di Sebastiano Marana, Luca Soprana, Dario Gazzo e Roberto Pasqualini.
“È stata una bella esperienza e una
grande soddisfazione vincere il primo palio del Paese”, commenta a fine gara Dario
(Pippì). Altri commentano: “Lo spettacolo
non è mancato … e come prima esperienza di certo è da migliorare, comunque
molto positiva”.
E le rane? Che dire? Provenienti dall’Egitto, perché da noi erano già in letargo.
A discapito, infine, di coloro che hanno visto in una spettacolare gara un’inciviltà verso gli animali, possiamo dirvi che
le rane stanno tutte bene e si godono un
meritato relax in un laghetto artificiale dove hanno trovato il loro habitat.
Un ringraziamento va quindi agli organizzatori, che sono riusciti a dare vita a
questa singolare manifestazione, con la
speranza che si ripeta anche il prossimo
anno con la 2ª edizione in cui vedremo le
varie contrade sfidare il Monte Magro
campione. Impresa comunque ardua.
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L’ALPONE 5
Il sogno di Cintia
“Quando è arrivata a casa la raccomandata che annunciava la mia vittoria
al concorso fotografico nazionale, indetto dalla Lipu – Lega Italiana Protezione Uccelli – io ero a Cuba con mio
papà, sempre per fotografare uccelli.
Appena l’ho avuta tra le mani, l’ho letta
3 volte perché non ci credevo. Il mio obiettivo per il
futuro è di diventare una
professionista, ma ci vorranno anni e anni di duro
lavoro ...”.
Questo il sogno di
Cintia, una simpatica tredicenne residente a Castello,
che ha scoperto da poco la
passione per la fotografia.
“La mia passione per la
fotografia naturalistica – è
sempre Cintia che parla – è
molto recente: è cominciata agli inizi del corrente
anno, complice mio papà,
Paolo Panarotto, che divide
il suo tempo tra la coltivazione delle
piante grasse in serra e ... la macchina
fotografica. Visto il risultato ... si è
risvegliata in me la passione, ma non mi
illudo”.
La foto premiata ritrae una Nitticora
adulta (famiglia alla quale appartengono
anche gli aironi), pronta a pescare un
pesce in un’oasi Lipu a Torrile, in provincia di Parma, dove è avvenuta anche
la premiazione, lo scorso 4 ottobre. Da
qui l’intitolazione “si mangia”. Il nome
latino (Nyctticorax nyctticorax) signifi-
ca, “corvo di notte”, perché caccia prevalentemente con il buio, tranne quando
ha i “pulli” (i pulcini) da sfamare. In tal
caso deve cacciare anche di giorno!
Il concorso nazionale di fotografia
naturalistica – il primo indetto dalla Lipu – intitolato “Vita nell’oasi” prevedeva varie sezioni e, per ogni sezione, la
premiazione dei primi tre classificati.
Quasi per gioco e senza grosse ambizioni, visto che entrambi erano agli
inizi con questa nuova passione, padre e
figlia hanno deciso di partecipare in
due diverse categorie. Cintia si è classificata prima nella sezione Junior (sotto
i 18 anni).
Le oasi Lipu sono numerose nel nord
Italia. Sei solo nel Veneto, di cui una in
provincia di Verona, a Gazzo Veronese.
Si tratta di riserve visitabili e aperte al
pubblico, dove gli appassionati possono
osservare e fotografare uccelli ed altri
animali da capanni appositi, senza
disturbare minimamente la vita naturale
della flora e della fauna.
D. V.
Sopra a sx: l’attestato della premiazione.
A sx: la foto vincitrice.
Sotto: il momento della premiazione.
La premiazione di Cintia.
ASSOCIAZIONE VOLONTARI ITALIANI SANGUE
Sezione comunale S. Giovanni Ilarione e Vestenanova
Per l’AVIS di San Giovanni Ilarione e
Vestenanova, Settembre è un mese
importante perché la 2ª domenica scade
l’appuntamento annuale con la Festa del
Donatore per festeggiare il compimento
di un altro anno di Donazioni e di attività
di promozione e sensibilizzazione al
Dono del Sangue.
Quest’anno l’appuntamento ha avuto
un significato ancora più forte perché
con la Festa del Donatore si è celebrata la
conclusione dei festeggiamenti per il 40°
anniversario di fondazione, iniziati con la
Serata musicale del 5 aprile 2008.
La Festa del Donatore si è svolta a
San Giovanni Ilarione il 14 settembre con
una folta partecipazione di Donatori e
simpatizzanti. Dopo il raduno in Piazza
“A. Moro” ed il rinfresco di benvenuto
preparato dagli Alpini, non è stato possibile fare la consueta sfilata per le via del
paese a causa del maltempo. Al termine
della Santa Messa, cantata dal coro parrocchiale, e dopo le toccanti parole di
Don Elio all’omelia, sono state consegnate delle pergamene di riconoscimento
ai nostri primi Soci Fondatori. Sono se-
guite le premiazioni dei Donatori Benemeriti.
Ricordiamo ancora una volta con
riconoscenza i nomi dei Fondatori: Confente Francesco, Regazzin Danilo,
Creasi Mirella, Beltrame Angelo, Si-
gnorin Bruno, Galiotto Guglielmo,
Munaretti Benedetto, Dugato Luigi,
Andriolo Giovanni Battista, Sartori
Augusto, Longo Ettorina, Panarotto
Giuseppe, Pandolfo Adelino e Marcazzan Marcello.
RI
GLI ALLOComplimenti vivissimi da parte della redazione a:
Sandra Faccio, Dottoressa in Giurisprudenza presso l’Università degli
studi di Verona, il 20.10.08
Massimo Origano, laureato il 27.10.08 in Ingegneria Informatica presso
l’Università di Padova
Roberto Panato, laurea specialistica in Architettura I.U.A.V. in Venezia il
29.10.2008
Una serata all’Arena di Verona, con l’opera “Aida”.
GITA A ROMA IL 6-7-8 SETTEMBRE.
Nella foto a destra il prof. Don Gianfranco Coffele e suor Pia Bellaria
che ci hanno emozionati con la loro compagnia.
ECCO I DONATORI BENEMERITI PREMIATI QUEST’ANNO:
Distintivo in Rame per 8 Donazioni
Beschin Antonio
Bevilacqua Andrea Casarotto Fabrizio
Confente Barbara
Ferrari Marco
Filipozzi Alberto
Flagella Giovannni
Gaiga Zaccheo
Gambaretto Davide
Gecchele Giorgio
Leaso Nicola
Lovatin Giovanni
Panarotto Massimo Pandolfo Paolo
Sartori Andrea
Siviero Raffaela
Todesco Giovanni
Vannuzzo Lucia
Zandonà Nada
Distintivo in Argento per 16 Donazioni
Beschin Andrea
Cattazzo Graziano
Cerato Giovanni Romeo
Confente Emanuele Dalla Verde Bertilla Danese Andrea
Filipozzi Federico
Filipozzi Francesco Governo Giovanna
Lovatin Antonio
Munaretti Monica
Niselli Daniele
Pegoraro Elisa
Pelle Maria
Soprana Emanuele
Tomba Ivana
Zandonà Davide
Zoccante Gioacchino
Distintivo in Argento dorato per 25 Donazioni
Baldo Teresina
Beschin Mariano
Danese Giuseppe
Gambaretto Remigio Gazzo Carlo Domenico Leaso Giovanni
Ramazzin Stefano
Rivato Marco
Zordan Anna Maria
Distintivo in Oro per 50 Donazioni
Governo Francesco
Lovato Mario
Ramponi Barbara
Distintivo in Oro con rubino per 75 Donazioni
Beltrame Maurizio
Rossetto Lino
Zoccante Lino
Cattazzo Domenico
Filipozzi Fausto
Gambaretto Nico
Marcazzan Fabio
Sartori Maria
Zandonà Ernesto
Cerato Ivan
Facchin Eleonora
Grolli Tiziano
Niselli Diego
Stanghellini Enrico
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domenica dalle 12 alle 14.30 e dalle 18.30 alle
21.30. Nei giorni feriali su prenotazione siamo
aperti anche a mezzogiorno
Bar aperto dalle 10 alle 24 Chiuso il lunedì
- 348 1095585
L’ALPONE 6
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA
dal Consiglio comunale
Modificato l’art. 22
del regolamento
I.S.E.E.
L’articolo 22 del Regolamento sui
criteri applicativi dell’Indicatore della
Situazione Economica Equivalente
che disciplina, in particolare, le agevolazioni per la fruizione dei servizi
comunali, a seguito di recenti modifiche risulta così riformulato:
“Art. 22 – Esoneri e riduzioni dal
pagamento dei servizi comunali
1 Al fine di concedere il beneficio
degli esoneri, totali e parziali, agli
utenti in condizioni economiche
disagiate, la Giunta Comunale può
deliberare le fasce ISEE e la relativa percentuale di esonero.
2 Sono interessati all’esonero di cui
al presente articolo i servizi a domanda individuale, i servizi scolastici e gli altri servizi, a richiesta
dell’utente, il cui onere è a carico
del Comune.
3 Con delibera di Giunta Comunale,
di cui all’art. 16 del presente Regolamento, potranno essere deliberate le esenzioni dal pagamento dei
servizi relativi all’assistenza scolastica, nonché le riduzioni delle
tariffe, a favore delle famiglie con
due o più figli frequentanti la scuola dell’obbligo
Il Consiglio comunale ha aderito
alla convenzione, proposta dalla
Provincia di Verona, per la gestione
del servizio di trasporto degli alunni
disabili frequentanti gli Istituti superiori e i Centri di formazione professionale. Conseguentemente, per consentire al Comune di gestire il servizio con le modalità finora utilizzate,
la Provincia si impegna a trasferire un
importo corrispondente al costo pro
chilometro di 0,72 euro, senza l’accompagnatore sanitario, e di 1,00 euro
qualora sia presente 1’ operatore sanitario.
Tale finanziamento viene assicura-
to agli allievi che dispongano della
certificazione attestante la condizione
di disabilità, accompagnata da una
relazione dei servizi sociali che dimostri l’impossibilità di una autonoma
fruizione del servizio di trasporto di
linea o dell’accompagnamento da
parte dei familiari. Da parte sua, il
Comune segnalerà alla Provincia il
numero degli allievi che si avvalgono
del servizio, muniti della prescritta
documentazione, e quantificherà il
chilometraggio totale.
(Delibera n. 31 del 24 settembre
2008)
Una via per Salvo
d’Acquisto
done altri. La responsabilità fu arbitrariamente attribuita ai contadini
della zona. Inutilmente Salvo D’Acquisto, che comandava in quel frangente la stazione per la momentanea
assenza del Comandante, tentò di convincere i tedeschi che l’accaduto era
attribuibile soltanto al caso. Come
risposta il giorno dopo furono rastrellate 22 persone, tutte con figli e famiglia.
Nel tentativo di salvare loro la vita,
il vice brigadiere si autoaccusò del
presunto attentato e fu immediatamente fucilato al posto delle persone
che erano state fatte prigioniere.
Aveva appena 22 anni
Nel 1983 l’Ordinario militare ha
aperto la causa di beatificazione.
(Delibera n. 79 del 29 luglio 2008)
Regolamento per
gli incarichi esterni
In base alla vigente normativa, per esigenze cui non possono far fronte con
personale in servizio, le Amministrazioni comunali possono conferire incarichi
individuali ad esperti specializzati in particolari settori.
La materia è stata recentemente normata mediante approvazione di apposito
Regolamento che può essere consultato presso l’Ufficio tecnico comunale.
(Delibera n. 80 del 29 luglio 2008)
Un contributo di 200,00 euro è
stato stanziato a favore della parrocchia di San Benedetto Abate a
Cattignano, a titolo di ringraziamento
per aver messo a disposizione propri
locali, da adibire a sede di seggio e a
dormitorio per il personale militare
addetto alla vigilanza, in occasione
delle elezioni politiche tenutesì il 13 e
14 aprile scorso.
(Delibera n. 87 del 23 settembre 2008)
Contributi ad
edifici di culto
Sito web
del Comune
Una specifica normativa regionale prevede che una parte degli oneri versati
per le opere di urbanizzazione secondaria venga destinata alla manutenzione
degli edifici di culto. Tale operazione ha consentito, nel 2006, un accantonamento di 4.134,22 euro, destinato alla attrezzature e interventi negli edifici di culto,
così ripartito:
- € 2.134,22 alla Parrocchia di Santa Caterina in Villa, retta da Don Elio
Nizzero;
- € 2.000,00 alla Parrocchia di San Giovanni Battista, affidata alle cure di
Don Angelo Sacchiero.
Il comune si adegua ai tempi e
prende il volo nell’etere mediante la
creazione di un sito web che renderà
più agevole l’accesso a documentazioni e informazioni da parte di tutta
la cittadinanza. Il sito verrà strutturato
in maniera semplice in modo da consentire l’inserimento dei dati e la
modifica dei contenuti senza ricorrere
a particolari assistenze tecniche. In
particolare, verranno tempestivamente pubblicati:
- atti amministrativi del Comune,
particolarmente rilevanti come lo
Statuto e i Regolamenti, le delibere
del Consiglio e della Giunta comunale;
- i bandi di gare d’appalto e gli esiti;
- gli incarichi a consulenti esterni;
- la modulistica di interesse per i cittadini e le aziende.
Per ciascun componente il Consiglio e la Giunta comunale verranno
resi pubblici: cognome e nome, luogo e
data di nascita, numero di codice fiscale, incarico elettivo ricoperto, orari di
presenza presso la sede comunale e orario di ricevimento del pubblico.
L’incarico per la creazione del sito
è stato conferito all’associazione “Pro
loco” di San Giovanni, mentre la gestione del dominio è stata affidata alla
ditta: SeFlow s.n.c. di Marco Bramè
& C. di Codogno (Milano).
L’accesso al sito sarà il seguente:
www.comunesangiovanniilarione.vr. it
(Delibera n. 92 del 7 ottobre 2008)
dalla Giunta comunale
Su proposta del presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri –
Sezione di San Giovanni Ilarione è
stata dedicata la nuova via residenziale già urbanizzata, a sud di via
Zamicheli, parallela con Via Pascoli,
al Carabiniere, medaglia d’oro al
valor militare, Salvo d’Acquisto. Nato
a Napoli nel 1920, a 19 anni, si arruolò volontario nell’arma dei Carabinieri. L’anno successivo partì volontario
per la Libia da dove rientrò nel 1942
per frequentare la scuola sottufficiali,
al termine della quale, in qualità di
vice brigadiere, fu assegnato alla stazione di Torrimpietra, poco lontano da
Roma. Il 22 settembre un gruppo di
tedeschi stava ispezionando delle
munizioni abbandonate quando una
bomba a mano scoppiò fortuitamente
uccidendo un soldato tedesco e feren-
Contributo alla Parrocchia di
Cattignano
(Delibera n. 33 del 24 settembre 2008)
Trasporto disabili
testi a cura di DELIO VICENTINI
Trasporto
scolastico disabili
Rinnovata la convenzione con la
cooperativa “Monscleda Onlus” di
Montecchia di Crosara per il trasporto
di n. 2 alunni disabili che frequentano
l’Istituto agrario di Caldiero e di uno
frequentante il Centro di Formazione
Professionale “San Gaetano” di San
Bonifacio. Il costo giornaliero del servizio ammonta a 46,80 euro. L’importo complessivo graverà a carico
dell’Amministrazione provinciale
che, sulla base di specifica convenzione, restituirà le somme anticipate dal
comune. La cooperativa espleterà il
servizio con un proprio mezzo di trasporto debitamente attrezzato e risponderà in solido in caso di eventuali danni arrecati ai passeggeri.
La convenzione, stipulata con decorrenza 1 novembre 2008, scadrà il
30 giugno 2009.
(Delibera n. 100 del 4 novembre)
Servizio
sorveglianza alunni
Allo scopo di assicurare un adeguato servizio di vigilanza per gli
alunni della scuola primaria “Aristide
Stefani” nell’attraversamento delle
strade in prossimità dell’edificio scolastico di via Abate Rivato, è stata stipulata un’apposita convenzione tra il
Comune e l’Associazione Italiana
Carabinieri in congedo – Sezione di
San Giovanni Ilarione. Il servizio
verrà gratuitamente svolto da carabi-
nieri in congedo residenti nel comune,
psicofisicamente idonei allo svolgimento del servizio e di età non superiore a 75 anni. Il tutto con la collaborazione della polizia locale che fornirà
agli incaricati gli elementi di riconoscibilità e l’attrezzatura prevista a
garanzia della visibilità e della sicurezza degli addetti alla sorveglianza.
L’Amministrazione comunale, da
parte sua, provvederà a stipulare ap-
Estinto contratto
Swap
La Giunta Comunale ha deciso di
estinguere, senza alcun onere a carico
del bilancio comunale, il contratto
swap stipulato nel 2003 con un istituto di credito.
La decisione è stata assunta, con
grande tempestività – dopo aver tenuto per alcuni mesi sotto quotidiano
controllo l’andamento dei mercati –
nel momento in cui le fluttuazioni dei
mercati finanziari hanno per alcune
ore fatto registrare un andamento
favorevole alla posizione del Comune.
Il contratto di swap, le cui origini
risalgono agli inizi degli anni ottanta,
rientra in una tipologia di investimenti altamente speculativa, e nella sua
forma più semplice (definita: interest
rate swap) consiste in un contratto tra
due parti (nel caso di specie tra Comune ed istituto di credito) che contempla lo scambio di interessi, su un
ammontare predeterminato, con la
formula del “fisso contro variabile”.
In virtù di tale accordo, quindi, una
delle due parti cede all’altra un flusso
di interessi calcolati con un tasso fisso
in cambio del ricevimento di interessi
calcolati secondo un tasso variabile.
L’operazione effettuata dal Comune, su un ammontare di 2.607.367,00
euro per mutui contratti a tasso fisso
con la Cassa Depositi e Prestiti, per la
realizzazione di svariate opere pubbliche, ha registrato, alla chiusura del
contratto di swap,
un saldo attivo di
66.731,00.
Gli
esperti
consultati dal Comune nelle scorse
settimane avevano
consigliato di estinguere il contratto a causa della continua turbolenza dei mercati
finanziari, tale da
rendere l’operazione estremamente rischiosa
per le casse comunali. Da qui la decisione di cui detto innanzi.
Si riporta di
(Delibera n. 98 del 4 novembre 2008)
posita polizza assicurativa contro gli
infortuni e responsabilità civile contro
terzi. Il servizio sarà coordinato da
Lorenzo Galiotto. L’accordo, con decorrenza 1 novembre 2008, scadrà il
30 giugno 2009.
(Delibera n. 101 del 4 novembre 2008)
seguito l’ammontare delle somme
riscosse dal Comune in virtù del contratto di swap:
€ 35.000,00
€ 8.220,00
€ 7.500,00
€ 5.930,37
€ 4.385,16
€ 3.060,48
€ 2.634,99
€ 66.731,00
(Delibera n. 102 del 4 novembre 2008)
Al momento della stipula
Anno 2003
Anno 2004
Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Il sindaco Domenico Dal Cero consegna
una pergamena di riconoscimento a Rino
Panarotto, della ditta “Fratelli
Panarotto Legnami”. È un
ringraziamento
particolare per
aver contribuito al benessere
e allo sviluppo
del nostro paese creando posti di lavoro.
L’ALPONE 7
FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI - L’ENERGIA SOLARE
Dopo anni di attesa, finalmente
le Fonti Energetiche Rinnovabili
(FER) stanno vivendo una stagione
di grande sviluppo a livello mondiale, assumendo un peso sempre più
rilevante nella bilancia energetica.
Ma cosa sono le cosiddette Energie Rinnovabili (o anche Fonti
di Energia Rinnovabile)?
Altro non sono che le fonti di energia non soggette ad esaurimento.
La normativa italiana considera
tali: il sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici
e inorganici.
Per definizione sono esclusi da
questa categoria tutti i combustibili fossili (carbone, gas naturale,
petrolio) poiché soggetti ad esaurimento. Esclusa anche l'energia
nucleare.
Gli investimenti nella ricerca e
nell'innovazione tecnologica per le
FER, la diffusione e la sperimentazione in diversi Paesi hanno permesso di realizzare una crescita di
potenza ed efficienza degli impianti impensabile solo dieci anni fa.
In Germania, dal 2005 il contributo delle FER al fabbisogno energetico del paese ha superato in
percentuale il contributo dell'energia nucleare.
L’Europa sta svolgendo un ruolo
da capofila in questo processo,
rafforzato dai recenti obiettivi per
il 2020: in particolare l'obiettivo
del 20% di energia prodotta da
Fonti Energetiche Rinnovabili
(FER). Questi processi hanno favorito negli ultimi anni la creazione
di decine di migliaia di nuovi posti
di lavoro all’interno di un sistema
industriale all’avanguardia.
In Italia puntare sulle fonti
energetiche rinnovabili e, in particolare su quella solare e eolica,
può rappresentare una straordinaria occasione per creare nuova occupazione e ridurre la dipendenza
dalle importazioni di greggio,
oltre a stimolare la ricerca e l'innovazione tecnologica. Può rappresentare anche una opportunità
per ripensare le nostre città, per
rinnovare e recuperare edifici che
consumano troppa energia: caldi
d’estate e freddi d’inverno.
Ma cos’è l’Energia Solare?
Per energia solare si intende l’energia, termica o elettrica, prodotta
sfruttando direttamente l’energia
irrogata dal sole (fonte rinnovabile)
verso la terra. In qualsiasi momento
il sole trasmette sull’orbita terrestre
1367 watt per metro quadrato. Tenuto conto del fatto che la terra è
rotonda e ruota, l’irraggiamento
solare medio alle latitudini europee, è di circa 200 watt per metro
quadrato. Moltiplicando questa potenza media per la superficie dell’emisfero terrestre esposto al sole si
ottiene un potenza maggiore di 50
milioni di GW (un solo GW (gigawatt) equivale alla potenza media
di una grande centrale elettrica.
L’energia proveniente dal sole è
quindi più di diecimila volte superiore a tutta l’energia usata dall’intera umanità.
Per il suo sfruttamento occorrono prodotti in genere di costo elevato che rendono attualmente l’energia solare più costosa rispetto
ad altri metodi. Lo sviluppo di tecnologie che siano in grado di rendere economico l’uso dell’energia
solare è un settore della ricerca
molto attivo ma che, per il mo-
DAL COMANDO DI POLIZIA
MUNICIPALE E AMMINISTRATIVA
ATTENZIONE!
L’Ufficio di Polizia Municipale Locale informa tutti i cittadini circa
alcuni prodotti, su cui sono stati eseguiti dei controlli a livello territoriale,
che risultano essere pericolosi per la
salute di adulti e bambini.
Infatti la Regione Veneto e l’Azienda ULSS 20 di Verona — dipartimento di prevenzione, hanno fatto
sapere che i giocattoli indicati con le
sigle tipo “E.v.a. Puzzle” ed “E.v.a.
Mats” (E.V.A. sta ad indicare la sostanza di cui sono composti i prodotti, ossia l’Etilene Vinil Acetato) risultano essere pericolosi per la salute
degli utilizzatori, soprattutto in ambienti chiusi.
I tappetini in questione, generalmente, sono composti da formelle
che devono essere incastrate tra loro
formando un simil-quadro, destinati
ad essere montati e tenuti sul pavimento. La loro finalità ulteriore è che
vengano incastrate alcune forme più
piccole (es. numeri, lettere, ecc ...) al
centro di ogni formella per stimolare
i bambini rispetto al riconoscimento
delle forme.
Il loro uso è frequente oltre che a
livello casalingo anche in asili nido,
ludoteche, scuole materne e simili,
dove i piccoli giocano seduti o sdraiati a terra o “gattonano”.
Poiché si tratta in genere di
ambienti “indoor”, nei quali i bambini permangono anche per molte ore e
per molti giorni consecutivi, il rilascio
eventuale di sostanze volatili nell’am-
biente può creare situazioni di esposizione inalatoria sia cutanea che
oculare. Si evidenzia che la distanza
del volto del bambino dal tappetino
può essere anche di pochi centimetri,
soprattutto nel caso di bambini
sdraiati o a gattoni.
L’Istituto superiore di Sanità precisa che trattandosi di una sostanza
volatile, il livello di acetofenone rilasciato tende a diminuire nel tempo,
anche se non è possibile stabilire a
priori la velocità con cui tale diminuzione avviene in quanto essa dipende
da diversi fattori combinati, quali le
caratteristiche del materiale di partenza, il suo stato di contaminazione,
la temperatura, l’aerazione, ecc ...
La Regione Veneto, inoltre, fa presente che dovrebbe essere vietata la
vendita di candele a forma di cioccolatini in quanto pericolose per la salute dei consumatori, secondo quanto indicato nella Direttiva 87/357/CEE recepita dal D.Lgs. nr. 73 del 25
gennaio 1992. Normalmente le confezioni sono a forma rettangolare e
contengono 9 candele di diversa
forma (a sfera, quadrata, a cuore o
ovale) e con odore descrivibile come
“vaniglia e cioccolato”. La confezione
risulta essere chiusa da un nastro formante un fiocco con annessa etichetta, per la commercializzazione, con la
seguente dicitura: “Le Golosità”. Tali
candele a forma di cioccolatini risultano essere importate dalla società
“Maricler”.
mento, non ha registrato risultati
rivoluzionari.
C’è però da sottolineare che, nonostante gli alti costi, la diffusione
del solare termico in tutto il mondo
è in crescita; paesi come la Grecia,
l’Austria, il Portogallo in pochi anni
hanno realizzato una larga espansione. In Israele si è ormai vicini a un
metro quadrato di collettore solare
termico a persona.
Sono gli impianti più diffusi e
diffondibili sui tetti degli edifici
degli italiani. Il pannello solare
sfrutta i raggi del sole per scaldare
un liquido con speciali caratteristiche, contenuto nel suo interno.
Questo cede calore, tramite uno
scambiatore, all’acqua contenuta
in un serbatoio di accumulo. L’acqua calda può essere utilizzata per
usi sanitari (bagno, cucina, lavatrice, lavastoviglie) che per il riscaldamento degli ambienti, mediante impianti radianti a pavimento o
a parete, in quanto richiedono acqua a temperatura più bassa, pari
a 30-35°, anziché i 65-70° dei normali termosifoni utilizzati.
L’attuale tecnologia è abbastanza affidabile, con impianti che
possono raggiungere una vita me-
dia di 20 anni ed un ritorno dell’investimento in tempi moderatamente brevi.
Il pannello solare produce acqua calda nelle giornate di sole e,
in minor misura, anche con il cielo
nuvoloso. Tuttavia si verifica una
dispersione di calore che non consente di utilizzare a lungo l’acqua
calda del serbatoio.
Per poter disporre sempre di
acqua calda è indispensabile che
nel serbatoio sia inserita una resistenza elettrica di almeno 2 kW
con termostato tarato a circa 40°C.
Tutti i sistemi solari compatti in
commercio sono dotati di una resistenza elettrica integrativa posizionata all’interno del serbatoio.
In alternativa, se già esiste nella
casa una caldaia istantanea a gas a
controllo elettronico per la produzione dell’acqua calda sanitaria, è
consigliabile collegare il sistema
solare in serie all’impianto termico
esistente, al quale fornirà acqua
preriscaldata. Questa soluzione
permette di risparmiare sulla bolletta del gas e di disporre di acqua
calda senza limiti di consumo, utilizzando al massimo le capacità
del pannello solare.
L’art. 26 della Legge 10/91 stabilisce che i pannelli solari termici
per produzione di acqua calda sanitaria, sono estensione dell’impianto idrico esistente e quindi la
loro installazione deve considerarsi “manutenzione ordinaria” e
non straordinaria (quindi non necessitano di D.I.A.).
Per quanto riguarda edifici soggetti a vincolo o situati in centro
storico o in un’area soggetta a vincoli paesaggistici o architettonici,
occorre richiedere un’autorizzazione all’Autorità competente per il
territorio.
I costi di acquisto e installazione
dell’impianto, variabili a seconda
della quantità di acqua da riscaldare e accumulare, vengono ammortizzati sia con il limitato ricorso delle fonti di energia tradizionale (gas – elettricità) sia (solo se
installati su edifici già esistenti e
accatastati) usufruendo di una
detrazione fiscale pari al 55%
delle spese per la riqualificazione
energetica degli edifici, da ripartire in tre anni come previsto nella
Legge Finanziaria 2008. L’IVA per
gli impianti solari è del 10%.
MAURIZIO BACCO
Impianto di Cogenerazione ad oli vegetali
L’undici ottobre di quest’anno,
in occasione della 73ª Sagra delle
Castagne, l’Amministrazione Comunale ha inaugurato due impianti a oli vegetali (olio di colza,
olio di girasole, ecc…) da 0,5 MW
(megawatt) complessivi, realizzati
tramite l’installazione di moduli
cogenerativi da 250 kw (kilowatt)
ciascuno. L’energia prodotta è in
grado di soddisfare il fabbisogno
di 166 utenze con potenza pari a
3Kw cadauna.
Gli impianti realizzati produrranno energia elettrica per una
quota complessiva di circa 3.750
MWh annui, che sarà ceduta alla
rete di distribuzione nazionale, al
netto degli autoconsumi; contemporaneamente produrranno energia termica sotto forma di acqua
calda.
I moduli installati appartengono alla categoria dei Motori Navali
Autorità presenti al taglio del nastro del nuovo impianto.
Municipio e la Scuola Elementare
“A. Stefani”, mentre il secondo sosterrà la centrale termica della
Scuola Media e degli Impianti
L’impianto di cogenerazione.
Veloci (1.500 rpm) e sono in grado
di fornire alle rispettive reti di teleriscaldamento 315 kW termici
cadauno.
Gli impianti, sono ubicati in
appositi locali rispettivamente vicini alle preesistenti centrali termiche del Municipio e della Scuola
Media, e comprendono mini reti
di teleriscaldamento per la distribuzione dell’energia termica. Il
primo impianto alimenterà il
Sportivi.
La fornitura del calore per soddisfare il fabbisogno delle utenze
comunali verrà ceduta ad una
tariffa agevolata scontata del 10%
rispetto al valore di mercato, garantendo risparmi economici per il
Comune.
A questi risparmi si andranno a
sommare i benefici della cogenerazione da fonti rinnovabili, quali
il minor consumo di combustibile,
che sarebbe necessario a produrre
le stesse quantità di energia elettrica e termica separatamente,
nonché una riduzione dell’impatto ambientale, dovuta sia alla riduzione delle emissioni che al minor rilascio di calore residuo nell’ambiente (minor inquinamento
atmosferico e minor inquinamento termico).
Il risparmio energetico in termini di Tonnellate di Petrolio Equivalente da combustibile fossile sarà
pari a 1.250 TEP annui, mentre le
tonnellate di CO2 (anidride carbonica) non immesse in atmosfera
saranno circa 3.750.
Essendo l’investimento complessivo pari ad una spesa di 1,2
milioni di euro, comprendente tutte le apparecchiature necessarie, il
Comune di San Giovanni Ilarione,
beneficiario di un finanziamento
di circa 500.000 euro ricevuto nell’agosto 2007 dalla Regione Veneto, ha cercato, tramite la procedura del Project Financing, un partner privato per la copertura della
rimanete spesa, al quale è stata
aggiudicata la concessione di gestione degli impianti per un congruo numero di anni, al fine del
recupero dell’investimento sostenuto nel cofinanziamento, trascorsi i quali la conduzione e gli utili
rimarranno nelle casse comunali.
È previsto che gli impianti entreranno in esercizio entro dicembre 2008.
M. B.
L’ALPONE 8
LETTERE AL GIORNALE
Corso per il conseguimento
del patentino antiparassitari
Sono riaperte le iscrizioni per il corso finalizzato al rilascio del “patentino antiparassitari”.
I corsi per l’autorizzazione all’acquisto e all’impiego dei
prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti molto tossici,
tossici e nocivi si dividono in: R I L A S C I O (15 ore formative per i nuovi e per quelli scaduti da più di un anno); R I N N O V O (6 ore formative) per gli altri.
Sono gratuiti per tutti gli imprenditori agricoli, coadiuvanti o partecipi familiari di un’azienda agricola.
La procedura da seguire è la seguente: occorre compilare la
domanda (reperibile presso l’ufficio zona Coldiretti di San
Giovanni Ilarione - P.zza Caduti sul Lavoro, 16 - tel. 045
7465287) in tutte le sue parti, allegando: n. 2 foto tessera
recenti firmate sul retro; fotocopia carta d’identità; fotocopia codice fiscale; fotocopia vecchia autorizzazione (in
caso di rinnovo); 2 marche da bollo da € 14,62 (una da mettere sulla domanda e una per il giorno dell’esame da mettere
sul nuovo patentino).
Ricordiamo che l’uso consapevole dei prodotti fitosaniari
contribuisce al miglioramento delle buone pratiche agricole e
distingue la nostra agricoltura per qualità e sicurezza.
Molto volentieri pubblichiamo la lettera di Mons. Giuseppe Marcazzan, una
persona che non esita a definirsi “sangiovannese doc” nonostante la sua lunga
permanenza “fuori sede”.
Caro monsignore – permetta la confidenza – uno dei meriti del nostro giornale è proprio quello di accorciare o, se
possibile, di eliminare le distanze tra chi
abita e opera a San Giovanni e chi, invece, è stato costretto dalle vicende della
vita, o per scelta personale, a svolgere le
sua attività lontano dal paese natale. A
nome della redazione e di tutti i suoi
compaesani, che non l’hanno dimenticata, voglia gradire anche le più sentite congratulazioni per quella che Lei definisce
una “pubblicazione socio-religiosa”. A
mio pare si tratta di un pregevole strumento di diffusione della cultura. Una
cultura che affonda le proprie radici nella
concezione cristiana della vita e della
persona. Da una parrocchia, generalmente, ci si aspetta il classico “bollettino” con
scadenze e richiami settimanali.
Nel suo caso si incontrano lezioni di
vita e di ecumenismo. Sarei felice se
potessimo fare uno “scambio merci”.
Con viva cordialità.
* * * * *
Sig. Direttore,
voglio portare a Sua conoscenza e di
tutti gli alpini del gruppo che, in merito
alla foto e all’articolo pubblicato dal
giornale, è stato omesso lo scopo principale di tale pubblicazione.
Il generale B. Petti infatti mi aveva
chiesto di portare i suoi saluti a tutti gli
alpini di San Giovanni Ilarione. Tale
precisazione è doverosa nei Vostri confronti e di chi mi ha consegnato questo
incarico.
Cordiali Saluti.
Rodolfo Creasi
* * * * *
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
questa lettera che una nostra lettrice,
nonché in passato preziosa collaboratrice, ha inviato all’Avis in occasione dell’ultima festa sociale.
Caro Presidente e Direttivo,
avrei voluto ringraziarVi pubblicamente domenica alla festa dell’Avis, ma
la paura che l’emozione mi bloccasse
me l’ha impedito.
Nella S. Messa ho ringraziato Dio
per avermi concesso “Vita”, ho pregato
per quelli che non ci sono più e per tutti
Voi, per il bene che continuate a fare
come donatori, anche perché portate
avanti un sodalizio nel quale tutto il
Consiglio Direttivo, 40 anni fa, ha fortemente creduto fin dal momento della
sua fondazione.
Ricordo con particolare affetto il
Dott. Aldo Cavaggioni, che per tanti
anni ha presenziato ai prelievi in qualità
di responsabile sanitario, rincuorandoci
con la sua bonomia per qualche nostro
piccolo “sbiancamento” alla vista del
sangue.
La festa di Domenica 14 settembre è
stata veramente un successo, sia per
l’organizzazione e la viva partecipazione, sia per l’entusiasmo e l’allegria che,
da sempre, contraddistinguono ogni
appuntamento in cui è presente l’Aivs.
Grata per avermi invitata concedendomi di rivivere tanti bei momenti trascorsi fra gli amici donatori, auguro
lunga vita all’Avis e Vi saluto con il
nostro motto di allora accompagnato da
una punta di giustificato orgoglio: il
sangue non si compra e non si vende: il
sangue si dona!!
Mirella Creasi
* * * * *
Parla la scuola: tempi di riforme,
tempi di riflessione ... Volentieri pubblichiamo quanto pervenutoci dalle insegnanti delle scuole primarie.
«Nella scuola primaria A. Stefani e
alla Cirillo Tonin, quest’anno, i bambini
non andranno in gita e non si realizzeranno i progetti di plesso che erano
ormai diventati una tradizione, come il
Concerto di Natale o la festa di fine
anno. Niente corsi di sci o di tennis,
niente altro che le lezioni e le attività
previste per le classi. Le insegnanti infatti hanno deciso di non rendersi disponibili a nessuna delle attività aggiuntive
che pure avevano preparato e organizzato. Ma cosa ha portato le insegnanti
ad una scelta così dura e diversa, in
netta rottura col passato?
Stupore, amarezza, preoccupazione.
Con stupore abbiamo visto il governo varare un decreto e velocemente trasformarlo in legge, senza discuterne con
nessuno. Vi è scritto chiaramente che,
per fare economia, le classi della scuola
primaria potrebbero funzionare a 24 ore
con un maestro unico. Per cui verranno
tagliati quasi 80.000 posti di insegnante
in 3 anni. E la stessa sorte toccherà al
personale ausiliario. Saranno eliminate
le 12 ore settimanali di compresenza
con cui potevamo aiutare i bambini in
difficoltà, favorire l’inserimento degli alunni stranieri e garantire anche la
copertura di alcune classi quando un
collega è assente.
Verranno eliminate 6 ore di scuola
per ogni settimana. Aumenterà il numero di bambini per classe. L’insegnante
sarà da solo a gestire tutto questo.
E probabilmente non si salverà il
tempo pieno, almeno non nella forma
che conosciamo, perché nel testo di
legge non viene nemmeno nominato.
Abbiamo sentito ripetere tante parole rassicuranti ma il testo di legge è
duro, chiaro e deciso.
Riteniamo questa legge in contrasto
con le linee educative perseguite da
questo Istituto ed espresse nel Piano
dell’Offerta Formativa. Inoltre pensiamo di aver ricevuto, in particolare con
l’articolo 4, una valutazione decisamente negativa sugli sforzi e le realizzazioni
di questi ultimi anni, che sembrano
essere considerati superflui, inutili,
quindi da eliminare.
Tristi e amareggiate, impotenti ad
esprimere il proprio dissenso, nel tentativo di condividere con tutti i genitori la
preoccupazione per il futuro della scuola primaria, abbiamo deciso di rinunciare alle ore di lavoro straordinario.
Non si può fare, in questo modo, una
scuola di qualità. Non è nemmeno il
modo migliore per risparmiare. Questo
è tagliare la qualità. È voler distruggere
una delle cose buone che ha saputo fare
il Paese. E qualcuno vorrebbe far passare questa legge come un “migliorare
la qualità della scuola”. Meno ore, meno fondi, meno insegnanti, e più bambini per classe, può fare davvero una
scuola di maggior qualità? Non può
crederci nessuno.
La speranza ora è che questa amarezza raggiunga i palazzi del potere e
solleciti chi deve decidere a non distruggere le ricchezze della scuola ma a
gestirle con fiducia pur nel rispetto del
difficile momento economico».
Le insegnanti della
Scuola Primaria “A. Stefani”
e “Cirillo Tonin”
A sx:
Il gruppo
“The Fast
Four”
Sotto:
i “Blonde
Wave”.
I Gruppi musicali
Ecco i gruppi Rock che hanno portato a San Giovanni Ilarione
una ventata di musica giovane, domenica 24 agosto.
Don Bosco diceva: “la musica, il lavoro, lo stare insieme formano i
giovani a diventare uomini”.
Sopra: il gruppo Prometa
In alto a sx:
i “The
Wigst coast
Band”.
A sx:
il gruppo
“The Milk
shackes
Club’s”.
L’ALPONE 9
NZE
A
I
N
O
TESTIM
Augusto Sartori,
MONSCLEDA
l’amore per la terra VENT’ANNI DI SERVIZIO
Ora è la propaggine sud del Centro
di Cattignano, ma fino a qualche
decennio fa’ la contrà, che si presenta
appena sulla destra entrando a Cattignano, si chiamava via Moccia, proprio come l’omonima contra’ posta più
a sud e ciò è dovuto ad una ragione ben
precisa: verso il 1740 Adamo Sartori,
abitante dell’attuale via Moccia, si
sposò a Cattignano, portando con sé
anche il nome del luogo di provenienza.
Qui nel 1924 nasce Augusto Sartori,
che con i fratelli Maria, Roberto, Augusta e Beatrice è l’orgoglio di papà Palmerino e mamma Ginevra Graziani. Il
papà non partecipa alla prima guerra
mondiale, a causa della difficoltà di deambulazione, ma nel lavoro dei campi
si deve cimentare in maniera molto
impegnativa per poter “tirar su” la sua
nutrita famigliola. Le colture erano
diverse da adesso: “polenta, formento
sul granaro e bestie in stala” costituivano la ricchezza classica ed anche i bambini dovevano adattarsi a questo modo
di vivere. Grande cura veniva riservata
alla stalla, fonte di ricchezza, a scapito
dell’abitazione, perché “la casa non la fa
mia fighi”. Il piccolo Augusto frequenta
la scuola elementare a Cattignano, fino
alla quarta.Per la classe quinta bisognava emigrare in paese e non tutti, o per la
distanza o per mancanza di possibilità,
se lo potevano permettere.
Del periodo di permanenza a scuola
ricorda il maestro Mario Soprana, energico ed impegnato, Angela Zaffaina (la
maestra Cengia) che lo ha bocciato un
anno, anche se molto bravo in matematica. Il nostro protagonista non ne fa un
dramma: solo pochissimi passavano indenni la scuola elementare. La motivazione c’era: al pomeriggio si dovevano
condurre gli animali al pascolo, si aiutava nei campi, i disagi erano molteplici.
Augusto cresce forgiato dal lavoro e
dalla fatica, prende in mano la situazione dei lavori agricoli e i suoi abituali
compagni sono la zappa, la vanga, il rastrello “el fero da segare” e soprattutto
“el sapon”, il piccone. Quanta terra rivoltata con questo arnese, quanto sudore, ma anche quanta soddisfazione vedere crescere le colture, maturare le biade;
quando arrivava la trebbia per il frumento era poi una festa perché era garantito
il pane per tutto l’anno. Gli anni scorrono monotoni e lenti, gli eventi nazionali
lasciano un po’ indifferente la gente,
ognuno si industria a migliorare la propria situazione come può, con il commercio minuto sulle piazze degli altri
paesi confinanti. Così anche Augusto
frequenta Soave, San Bonifacio, Arcole,
soprattutto Monteforte per vendere
legna, pali, strope (vimini), castagne,
“nose”, oltre alle ciliegie e alle “verle”
(amarene). Con un carico di angurie
arriva fino a Campofontana, rientrando
a casa con un buon guadagno. Poi arriva
la guerra. È troppo giovane per essere
arruolato, ma non certo per essere precettato per il lavoro coatto sotto i
Tedeschi. Deve trasportare legnami per i
sostegni delle gallerie e delle trincee che
si scavano per bloccare l’avanzata degli
alleati. Ogni mattina va a Castello, in
Calvarina, a volte a Santa Margherita,
ma siccome il tedesco responsabile pagava poco, Augusto si accorda con quello di Vestenavecchia, dai Bagatei, che
paga molto di più ed è ben contento
della nuova manodopera. Nel viaggio
verso Castello viene bloccato dal responsabile locale, costretto a deporre il
carico, portato a San Giovanni Ilarione e
sbattuto in prigione. Viene liberato dall’intervento del maresciallo dei carabinieri di Roncà, non prima, naturalmente,
di provveduto a scaricare da solo un
carico di carni destinato alla truppa germanica. Torna subito al lavoro sotto la
TODT. I Tedeschi pagano, eccome se
pagano” el me ga porta’ a casa on brasà
de schei”, commenta compiaciuto papà
Palmerino. Quando terminano i lavori in
loco, Augusto viene precettato per i
lavori di fortificazione ad Ala di Trento.
Gli sono compagni i compaesani Vittorio Cattazzo e Cesarino Valentini, ma
dopo 15 giorni, senza aspettare di essere pagati, scappano anche in vista degli
eventi futuri. Augusto si rifugia a Locara, presso parenti, fino alla fine della
guerra. Il centro di Cattignano pullula di
Tedeschi e Trentini ed è salutare stare
molto alla larga! Dopo la guerra torna ai
campi, è uno dei primi a capire che la
vite sarà l’arma vincente nell’agricoltura e per primo della zona si iscrive,
siamo ai primi anni ‘50, alla cantina
sociale di Monteforte, trasportandone
l’uva con la fedele mula in un grosso
recipiente in legno “el vetrale”. È giovane, farfalleggia un po’ nei paesi circostanti per incontrare l’anima gemella e
si accorge che la fortuna è invece a 50
metri da casa, impalmando Severina
Valentini il 7 febbraio 1959.
È un’unione feconda e felice, basata
sull’amore e sulla generosità, sulla disponibilità e sul lavoro, allietata dalla
nascita di Claudio, Patrizio e Stefano.
Dal 1968 al 1972 emigra a Palazzina-Vr in cerca di una migliore sistemazione economica, lavorando come operaio agricolo, 8 ore giornaliere, alla non
indifferente paga di Lit. 72.000 mensili.
In tre operai coltivano 500 campi. Mam-
ma Ginevra però è rimasta sola
con Roberto, le mancano tanto i
nipotini, insiste perché il figlio
ritorni a Cattignano, viste anche
le migliorate situazioni economiche del paese. Augusto cede alle
preghiere, va a lavorare in una
conceria a Chiampo con il mitico
Morini 175, per 12 anni, fino alla
pensione, tirando avanti i campi
come può, soprattutto dopo la
morte del fratello Roberto. Ma la
moglie è tutto fare, aiuta, si industria, rincuora. I figli intanto crescono, lavorano, si sposano tutti
in zona. Sono portatori di nuove
idee, di progresso, di ottimismo.
L’accordo tra di loro è perfetto e
grazie a questo l’antica contrà
cambia volto, le case nuove
nascono come funghi, i campi si
trasformano, tutto è un brulicare
di vigneti e ciliegeti, ordinato,
geometrico, produttivo. Niente è lasciato al caso, ma ben pianificato e studiato
a tavolino dopo l’osservazione di esperienze degli esperti. La famiglia sembra
una nave con il vento in poppa e Augusto, ormai ritirato dal lavoro, osserva
compiaciuto i figli che hanno saputo far
propri e portare avanti i suoi progetti,
uniti al senso più profondo della fede,
dell’amore e dell’attaccamento alla
famiglia.
- La cosa più bella della vita?
- “Certamente i figli, li ho visti crescere e io sono cresciuto con loro, li ho
visti preoccupati e mi sono preoccupato
con loro, li ho visti gioire ed ho gioito
con loro. E poi mi hanno dato tanti
splendidi nipoti ...”.
Bravo Augusto, c’è la pensione, c’è
la salute, c’è soprattutto la famiglia!!!
Un saluto dal giornale e sarà sempre
un piacere incontrarti, durante qualche
uscita di caccia, per stringerci la mano,
parlare, ricordare.
GIANNI SARTORI
Il 26 ottobre scorso, presso la Sala
della comunità di Montecchia, gremita all’inverosimile, si è celebrato il ventesimo
anno di attività della cooperativa “Monscleda” con la rappresentazione del racconto “Il gigante egoista”. Operatori, ragazzi e collaboratori, hanno dato il
meglio in termini di fantasia, ricerca,
cuore e impegno. Tutto il materiale scenico, coreografico, l’allestimento e i costumi, sono stati realizzati all’interno della
cooperativa e con le persone della cooperativa, utilizzando prevalentemente materiali di recupero. Il risultato? Uno spettacolo, sotto ogni punto di vista, nel quale
anche i più restii e timidi si sono lasciati
coinvolgere. Entusiasta il pubblico che ha
sottolineato con scroscianti applausi i
momenti più spettacolari della rappresentazione al termine della quale la presidente, Giustina Dalla Fina, ha tracciato la storia della “Monscleda”, divenuta ormai un
punto di riferimento importante per le
comunità della vallata dell’Alpone.
S. Giovanni, 20. Da allora la crescita non
ha registrato rallentamenti. Nel 1994 è
stata fondata la cooperativa “Monscleda
Lavoro” e nel 1999 ha avuto inizio l’attività della comunità alloggio “Fuori c’entro” che anche attualmente ospita 12
ragazzi disabili psichici. Preziosa si è
rivelata, in questa circostanza, la collaborazione dell’Amministrazione comunale
e del personale medico del reparto psichiatria presso l’ospedale di Soave. Nel
gennaio del 2007 è stata aperta la struttura socio sanitaria per anziani “Le Querce” di Roncà, che funziona anche come
Centro Residenziale. In collaborazione
con la cooperativa Self Help - auto aiuto
- di Verona un’educatrice segue un nutrito numero di ragazzi con disagi di vario
genere.
Tra le molte attività “complementari”
vengono organizzati incontri sportivi, ricreativi e, dove è possibile, si cerca di
risolvere qualche problema amministrativo. Funziona un servizio di trasporto per
Il gruppo degli “attori” riceve l’applauso del pubblico.
Agli inizi – la nascita risale al 1988 –
fu ospitata in un locale presso il palazzo
municipale e, tre anni dopo, venne sottoscritta la prima convenzione per la
gestione di un Ceod (Centro Occupazionale Diurno), tra l’U.S.L.L. 20 e il primo
presidente, Rino Carbognin. Subito sono
aumentati gli inserimenti degli ospiti,
quindi gli operatori e le attività. Il locale
non bastava più, si rendeva necessario un
ambiente più grande per diversificare le
attività per i ragazzi. L’occasione propizia si è presentata nel 1991 con l’acquisto della struttura tuttora operativa in via
LO SPEZIALE
L’interesse e lo studio per le piante medidei medici che erano anche botanici, mentre
cinali è antico quanto l’uomo.
gli “speziali” cominciano a cavallo del
Nel meraviglioso giardino dei viventi, in
1400/1500.
cui compare per ultimo, l’uomo rivolse subiLe medicine erano allora tratte, nella
to l’attenzione ai vegetali non solo per l’aligrandissima maggioranza, dal regno vegetale
mentazione ma soprattutto per mantenere la
e si può dire che la cura delle malattie era
salute o recuperarla quando veniva meno.
quasi tutta “Fitoterapia”.
Documenti antichissimi del 3000 a.C. per
In questo periodo, in cui non esisteva la
l’Europa e l’Asia minore, e del 8000 a.C. in
stampa, vengono compilate opere manoscritestremo Oriente (Cina e
India) ci tramandano notizie
di cure con piante medicinali.
Le civiltà greca e latina ci
danno uomini illustri come
Ippocrate, Teofrasto, Plinio,
Discovide, Galeno, etc. autori
di opere sulle piante medicinali che fino a qualche secolo
fa erano usati nella facoltà di
medicina occidentale.
Nel Medio Evo lo studio
delle piante medicinali e relative droghe (cioè le parti attive della stessa) era compito Foto tratta dal “Codex Vindobonensis MS 2644”.
le persone disabili e un servizio mensa
per gli ospiti, i dipendenti o altre strutture
(scuole, fabbriche ...) dove si renda necessario attivare tale servizio. Le cooperative
“Monscleda” e “Monscleda lavoro” mostrano tutta la vitalità e la maturità indispensabili per gestire 27 dipendenti e
45/50 ospiti nelle tre strutture “Ceod”,
“Fuori c’entro” e “Querce”. Animatore
instancabile in ogni settore è il direttore
Luigino Righetto, Gigio per gli amici, al
quale va la riconoscenza di tutta la comunità.
D. V.
te e disegnate piante, soprattutto per l’uso
pratico in Medicina e Farmacia: i cosiddetti
ERBARI. Questi lavori stupendi e raffinati,
oggi chiamati “Codici”, sono veri capolavori
artistici oltre che scientifici, ancora oggi studiati e gelosamente conservati.
Negli ultimi due secoli, grazie allo sviluppo della botanica, della chimica e della
medicina, che divengono scienze autonome,
è stato possibile capire la composizione delle
piante e ad isolare i “principi attivi”. Più tardi
si è potuto produrli spesso industrialmente,
favorendo la nascita delle cosiddette specialità medicinali già pronte, dosate e assai più
comode da usare.
Questo ha portato quasi alla scomparsa
della tradizione millenaria dell’erboristeria e
della fitoterapia, ma negli ultimi anni gli
effetti negativi, spesso gravi, dei farmaci chimici hanno riportato d’attualità le piante medicinali soprattutto per la cura dei piccoli disturbi o come aiuto a trattamenti più forti.
Attualmente si assiste in tutto il mondo ad
un rifiorire dello studio della Fitoterapia,
della Botanica farmaceutica e delle piante
medicinali in genere, al punto che nelle Università ora esistono corsi di laurea in Erboristeria.
GIUSEPPE COLALTO
SPEZIALE IN S. G. I.
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L’ALPONE 10
Gastrofili Val d’Alpone
COMPAGNIA TEATRALE
Corso di Astronomia
“SALE E PEPE”
Grande serata con la compagnia teatrale “Sale e pepe” lo scorso
venerdì 29 agosto in corte Boarie. In questa splendida cornice ha messo
in scena la commedia “I pettegolezzi delle donne” di Carlo Goldoni.
Grande la partecipazione di pubblico: erano presenti oltre 300 spattatori entusiasti per questa rappresentazione in un luogo inconsueto per gli
attori che sono riusciti a dare il massimo di se stessi.
Un sentito ringraziamento ai residenti della contrada che hanno consentito la realizzazione della serata.
“Sale e pepe” sta preparando una nuova commedia: “I rusteghi” sempre di Goldoni, che verrà messa in scena per la “prima” sabato 20 e domenica 21 dicembre prossimo nel teatro parrocchiale di Villa. Vi aspettiamo
numerosi!
PATROCINATO DALL’ASSESSORATO ALLA CULTURA DEL COMUNE DI S. BONIFACIO
Continuando la positiva esperienza
degli anni scorsi, l’Associazione “Gruppo Gastrofili Val d’Alpone”, con il patrocinio dall’Assessorato alla Cultura
del Comune di San Bonifacio, propone
il III° corso di Astronomia: “Incontrando gli Astronomi”.
Il corso è gratuito e si articola in
quattro incontri con astronomi di alcuni
dei più prestigiosi istituti di ricerca italiani, su tematiche interdisciplinari (Storia, Astronomia, Fisica e Cosmologia)
attinenti all’Astronomia e di una serata
di avvicinamento pratico all’osservazione diretta della volta celeste, con descrizione ed utilizzo della strumentazione
(telescopio, ottiche, fotografia, costellazioni, stelle ed ammassi stellari, nebulose e Via Lattea) come di seguito riportato:
1) Venerdi 7 Novembre ore 20.45-22.45:
Sala Civica B. Barbarani
LE ORIGINI DELL'ASTRONOMIA SCIENTIFICA NELL'ANTICA MESOPOTAMIA
20 anni al servizio dell’informazione
MANUELA ROSSETTO E LUIGI DAMINI
“L’edicola” è stata la prima denominazione del negozio che nel era in piaz
za Colonna e successivamente nel si è trasferito in via Cà Rosse
Nel la nuova e definitiva sede in Via Roma con la denominazione di
“DAMINI Elettrocasa” af
filiato EURONICS Point
Pur mantenendo ancora la
rivendita di giornali l’at
tuale attività prevalente è
ora la vendita di elettro
domestici e casalinghi
La foto che ritrae Manue
la e Luigi davanti al loro
negozio è stata scattata il
ottobre esatta
mente anni dopo il loro
primo giorno di apertura
dell’edicola
NA
I
C
I
MED
Castagne in piazza a San Giovanni Ilarione. Dal 10 al 13 ottobre la sagra
del paese della Val d’Alpone ha visto il frutto autunnale come protagonista ma è stata l’occasione anche per la sezione della Coldiretti di San
Giovanni di partecipare e far conoscere alla cittadinanza e ai turisti di
prodotti locali.
Grazie all’impegno del presidente Augusto Ciman e dei componenti del
consiglio di sezione si è potuto allestire un gazebo per la promozione e
la conoscenza del vino locale.
In particolare è stato promosso il vino Soave, Passito e Lessini Durello,
quest’ultimo molto richiesto e apprezzato dai convenuti alla sagra.
Igiene alimentare:
al via i nuovi corsi
A gennaio riprendono i corsi di formazione e di aggiornamento in materia di
igiene alimentare organizzati da Impresa
Verde Srl di Verona, per quanti lavorano
nel settore dell’agro alimentare. Uno sforzo sinergico allo scopo di responsabilizzare le aziende e gli operatori, al fine di tutelare ulteriormente i consumatori.
Secondo l’attuale normativa il personale addetto alla commercializzazione e alla
distribuzione di alimenti confezionati non
è obbligato al possesso del libretto di idoneità sanitaria. Per tutti gli operatori del
settore sono sufficienti misure di autocontrollo e, a seconda delle categorie, la frequenza periodica di corsi specifici.
In particolare sono per legge tenuti alla
frequenza di questi corsi quanti manipolano alimenti non confezionati come nel
caso degli operatori di IV gamma che trat-
tano gli alimenti nella fase di lavorazione e
preconfezionamento, i mungitori e gli operatori del lattiero caseario, i macellatori, i
cuochi, i pasticcieri, i panificatori, gli operatori agrituristici e i vinificatori.
Le attività legate alle produzioni ortofrutticole come la pulizia dei prodotti o le
prime fase di condizionamento, non sono
soggette a misure di autocontrollo sanitario.
Una volta seguita la lezione e superata
la prova attitudinale, le abilitazioni (libretto formativo per il personale) saranno consegnate immediatamente.
Il libretto formativo ha la durata di 3
anni.
Per informazioni: Impresa Verde Verona
Tel. 045 8678248;
E-mail: [email protected]
Ristorante
La Pieve
di Zanchi Mauro
Le Malattie dell’inverno
Con l’avvicinarsi della
stagione fredda arrivano i malanni!
Occhi, naso e vie respiratorie diventano
preda dei virus. Quasi sempre non si tratta
di cose gravi ma i disturbi che ci provocano ci fanno perdere giorni di lavoro o di
scuola o ci fanno saltare qualche scadenza
importante. Il freddo rallenta un po’ le
nostre difese ed i virus qualche volta aiutati dalle nostre abitudini di vita scorrette,
ne approfittano. Ecco allora presentarsi il
fastidioso raffreddore, con bruciore agli
occhi, starnuti, naso chiuso ed un fastidioso intontimento.
L’interessamento delle cavità ossee ai
lati del naso, o sinusite è una complicazione del semplice raffreddore e provoca per
molti giorni mal di testa e abbondante secrezione nasale.
Altra sede preferita dai virus è rappresentata dalle alte e basse vie respiratorie.
Si parla in questo caso di faringite, tracheite, bronchite e, per fortuna di rado, di
polmonite.
Si presentano con febbre, bruciore alla
gola, stanchezza e dolore toracico. Ma a
farla da padrona ad ogni inverno è l’influenza che si presenta con febbre elevata,
dolori muscolari, spossatezza e tosse. Ha
un andamento epidemico e spesso mette a
letto intere famiglie.
Per nostra fortuna nonostante l’indebolimento delle barriere i virus generalmente
non riescono ad averla vinta. I loro attacchi scatenano una potente reazione di difesa da parte del sistema degli anticorpi che
li annientano, e se ne ricordano per il futuro. Lo sanno anche i virus che hanno
imparato a travestirsi per non essere riconosciuti. Di solito entro qualche giorno
tutto si aggiusta.
Ci si chiede che fare per evitare di ammalarsi e, se succede, per guarire prima.
La cosa più razionale consiste nell’indicare al corpo quali sono i nemici da
combattere, in atre parole, vaccinarsi. È
ormai accertata l’efficacia della vaccinazione antinfluenzale consigliata a tutti e
raccomandata ad anziani e malati cronici.
Sono in commercio anche altri vaccini
polivalenti somministrati per bocca che
possono essere di aiuto. Chiedete consiglio al vostro medico.
Alcune nostre abitudini scorrette, danno una mano ai virus a fare il loro lavoro.
Dobbiamo cambiarle.
Inalare sostanze irritanti diminuisce o
annienta le difese locali delle vie respiratorie. Il fumo va evitato.
È opportuno vestirsi in maniera adeguata, proteggendo soprattutto il tronco,
non dimenticando la buona e vecchia lana.
Va mantenuta un’alimentazione equilibrata dove non manchino gli agrumi ricchi di
vitamina C. Fare un uso giudizioso del
riscaldamento domestico evitando di surriscaldare i locali.
Qualche grado in meno e qualche maglia in più giovano alla salute e al portafogli.
Tutti i locali dovrebbero avere la stessa
3) Venerdi 21 Novembre ore 20.45-22.45:
Sala Civica B. Barbarani
STELLE DI NEUTRONI E BUCHI NERI
PROF. LUCA ZAMPIERI, INAF, Osservatorio
Astronomio di Padova
4) Venerdi 28 Novembre ore 20.45-22.45:
Sala Civica B. Barbarani
LA FORMAZIONE DELLE GALASSIE
PROF. GIAN LUIGI GRANATO, INAF,
Osservatorio Astronomio di Trieste
5) Martedi 2 Dicembre ore 21*: presso la
Sede dell’Ass. “Gruppo Gastrofili Val
d’Alpone” a Cattignano, S. Giovanni
Ilarione (Vr)
SERATA DI OSSERVAZIONE E STUDIO
DIRETTO DELLA VOLTA CELESTE
(con la presenza di esperti di osservazione e fotografia del cielo notturno).
Le conferenze sono una opportunità
di aggiornamento e/o formazione e, con
regolare dichiarazione di frequenza,
possono valere quali crediti formativi a
tutti i livelli.
ASSOCIAZIONE “GRUPPO
GASTROFILI VAL D’ALPONE”
* La serata di avvicinamento pratico
potrà essere effettuata anche in altre date, tra quelle usualmente organizzate
dall’Associazione e rese note presso il
sito www.gastrofili.it
temperatura e anche se per pochi minuti
andrebbero aerati due o tre volte al giorno.
Tappare porte e finestre è fare un favore ai
virus che temono terribilmente aria e sole.
Loro amano immensamente ambienti
chiusi ed affollati, magari frequentati da
persone che già hanno il piacere di ospitarli (tipica la sala di aspetto dell’ambulatorio medico).
Se ci ammaliamo lo stesso non disperiamo. Diamo un po’ ascolto a quello che
ci chiede il nostro corpo: se ci affligge la
stanchezza ci dobbiamo riposare: si diceva. “Il letto è la prima medicina”. Un uso
prudente dei farmaci può attenuare i sintomi ma non accorcia la malattia. Gli antibiotici non sono quasi mai necessari . Non
è neppure necessario preoccuparsi di
abbassare subito la febbre se non è molto
elvata, al di sopra di 38.5°-39°, perché
favorisce il processo di guarigione. Un
certo beneficio può venire da aspirina e
calmanti della tosse e da ripetute inalazione di vapore caldo ottenute con suffumigi
di acqua bollente e bicarbonato. Se dopo
qualche giorno le cose non vanno meglio
sarà opportuno l’intervento del medico per
eslcudere le complicazioni, soprattutto nel
caso di anziani o malati cronici.
VINCENZA MAGNABOSCO
Ho colto al volo gli ultimi attimi di movimento in via Macerata; a
distanza di anni poi ci si dimentica di come erano le cose e di dove è
sorto ed ha prosperato il calzaturificio SARTORI.
La nuova fabbrica avrà giustamente ampio spazio in questo giornale,
ma quello sarà il poi ed il divenire che avremo tutti davanti agli occhi.
Questo invece è quello che era!
E … per quello che sarà … un grande “In bocca al lupo” ai figli di
Angiolino e Luigina.
SILVANA BIONDARO
FONDIARIA
divisione
SAI
Cerimonie – Matrimoni – Banchetti
Pranzo e Cene di Lavoro – Saletta Privata
2) Venerdi 14 Novembre ore 20.45-22.45:
Sala Civica B. Barbarani
L’EVOLUZIONE DELLE STELLE
PROF. ALESSANDRO BRESSAN, INAF,
Osservatorio Astronomio di Padova
Da buon vicinato con un
pizzico di nostalgia ...
G R U P P O
“Sale e pape” in corte Boarie.
PROF.SSA LUISA PIGATTO, INAF, Osservatorio
Astronomico di Padova
Grazie alla CONVENZIONE
stipulata con le Pro Loco,
Fondiaria SAI propone a tutti
i soci possessori dell’Unplicard
una serie di offerte ed agevolazioni sulle
POLIZZA R.C. AUTO.
Inoltre dal 1° gennaio 2008 tale convenzione è estesa anche
ai seguenti prodotti: INFORTUNI - CASA
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S. GIOVANNI ILARIONE (VR) - Via Ca’ Rosse, 11
Tel. 045 6550978 - 045 6559662
L’ALPONE 11
DARIO MAINENTE
Un campione volante
Motivo di orgoglio per il nostro
paese il traguardo del primo posto nella
classifica del campionato Triveneto
UISP, cat. 250, 4 tempi, con la Yamaha,
al termine delle 15 gare stagionali previste per il 2008 di Dario Mainente, sangiovannese puro, dai Mainenti di Cattignano, anche se da qualche anno risiede
a San Bonifacio. Lo abbiamo volentieri
incontrato, anche perché avvenimenti
del genere non succedono tutti i giorni.
È raggiante, Dario, mentre racconta le
sue imprese, attorniato dalla famiglia
che gli fa da contorno.
La passione per le due ruote, trasmessa da un amico, lo ha catturato
completamente.
Fin da “piccolo” ha dimostrato di
essere in grado di compiere straordinarie “pazzie”, come la discesa in moto
dalla cima del monte Biron fino alla
valle sottostante, dal lato dei Moccia,
percorso che costituisce un pericolo
anche per i caprioli.
È orgoglioso di questo successo,
conseguito a 34 anni dopo tanti sacrifici
e spese.
Due domande al volo:
È uno sport adatto a tutti? Quali
qualità si devono avere?
Certamente non è uno sport di
massa, non è adatto a tutti. Si deve sudare in palestra, ci vuole tanto allenamento, tanto coraggio e ... tanta fortuna a
non farsi male. E poi i costi sono elevati e nella maggior parte dei casi devi
pagare di tasca tua. La passione sta alla
base di tutto.
Quali emozioni si provano a “volare”
con la moto, quali sono i pensieri che
passano nella testa in quei momenti?
Il Gruppo Gastrofili
Fa oltremodo piacere ricordare lo
spirito e l’entusiasmo che sempre hanno
caratterizzato il “Gruppo Gastrofili” fin
dagli inizi, oltre 10 anni fa.
«Il cielo notturno costituisce senz’altro uno degli spettacoli più belli che ci
venga offerto dalla natura. Troppo spesso, presi da problemi quotidiani, dimentichiamo di volgere lo sguardo a quel
mondo affascinante che ci sovrasta, che
ci appare così lontano, pur facendone
noi parte. Quante volte ci siamo fermati, magari d’estate per vedere qualche
“stella cadente”, e ci siamo persi nell’infinità di un cielo stellato ritrovando la
nostra dimensione di piccoli, grandi
uomini …».
Oggi, come ieri, vogliamo affermare
la libertà di andare oltre, di vedere noi
stessi parte del tutto.
Dieci anni di attività, di incontri con
oltre 20.000 persone che hanno condiviso il nostro meravigliato piacere di conoscere e godere nell’osservare il perenne miracolo di un cielo notturno.
Gastrofili … non solo cielo. Con pia-
I fratelli Giampietro e Giorgio Damini, rispettivamente 35 e 31 anni,
sono stati premiati, domenica 16 novembre 2008, alla manifestazione “Golosaria” di Milano dove la loro struttura commerciale “Damini
& affini” - con sede ad Arzignano - si è aggiudicata il primo premio
quale “Migliore bottega del gusto d’Italia”. Nel prossimo numero del
giornale verrà loro riservato un ampio servizio.
Nella foto i fratelli Damini (al centro) subito dopo la cerimonia della
premiazione.
L’Angolo del goloso
Pasticcio di patate
Ingredienti per cinque persone:
Patate a pasta gialla kg 1.2 • Prosciutto cotto tagliato a dadini gr 100 • Mozzarella gr 125 • Provola affumicata gr 80 •
Parmigiano grattugiato gr 50 • Pecorino grattugiato gr 20
(facoltativo) • Uova 3 • Latte 1 bicchiere • Burro gr 70 •
Prezzemolo tritato • Pane grattato • Sale e pepe
Le emozioni sono fortissime, specialmente l’adrenalina. Non corri per
staccare gli avversari, ma per spirito di
competizione con te stesso, per dimostrarti di saperci fare, per migliorare
sempre. Questo è uno sport pulito,
anche se la tuta è sempre da mettere in
lavatrice, uno sport che ha come fondamento il sacrificio e la costanza, dove
non esistono guadagni, ma dove il confronto con se stessi fa crescere, maturare. Io non lo cambierei con nessuno.
Mentre parla, il figlioletto biondo già
si atteggia, con i giocattoli in casa, ad
emulare il padre. Un altro futuro campione? A papà Dario non dispiacerebbe...
Complimenti Dario e auguri per il
futuro!
GIANNI SARTORI
cevole stupore abbiamo infatti ricevuto,
dopo le iniziali perplessità e, perché no,
anche piccole canzonature, molte soddisfazioni e riconoscimenti dall’aver
scommesso, allora quasi per gioco, sull’anima più conviviale dello stare insieme. Non solo astronomia quindi, ma
anche cultura gastronomica … “Buona
Tavola sotto le Stelle”…
Molte persone hanno creduto in questa nostra idea ed hanno sostenuto l’associazione con volontà, determinazione
e costanza aiutandoci a costruire l’attuale identità del gruppo. Ed è anche per
merito loro se oggi quest’albero produce succosi e prelibati frutti.
PERCHÉ GASTROFILI
L’assonanza tra il termine Astronomia e Gastronomia è capitata a proposito e ci ha suggerito il nome che unisce i
due filoni delle nostre attività: quello
apparentemente per "gli addetti ai lavori", l'Astronomia e la Gastronomia.
Il gruppo vuole mantenere e valorizzare entrambi gli aspetti delle attività,
per poter avvicinare piú persone, anche
quelle che sarebbero spaventate da attività troppo "serie".
Le nostre attività sono quindi orientate anche agli astrofili alle prime armi:
è sufficiente sentire il fascino di guardare un cielo stellato, senza aver paura di
non essere abbastanza preparato, ma
con il desiderio di vedere con i propri
occhi l'universo che ci circonda, anziché
attraverso una foto o uno schermo televisivo. Per il dettaglio di un’iniziativa di
formazione si rimanda a pag. 10.
Dall'altra parte c'è la voglia di creare
un centro di aggregazione e di rivalutare
alcuni aspetti della nostra cultura gastronomica scoprendo che ci sono tradizioni
che vanno oltre i prodotti che si trovano
in un supermercato.
Se sei un amante dell'astronomia o
della buona cucina ... puoi venire a trovarci presso la nostra sede di Cattignano.
Procedimento:
Lavate e lessate le patate in acqua non salata, sbucciatele
ancora calde e schiacciatele con un passalegumi.
Versate il passato in un tegame con 50 gr di burro.
Fate insaporire per qualche minuto mescolando con un cucchiaio di legno, unite le uova, il prezzemolo, il prosciutto, il
latte, il pecorino ed il grana.
Salate e lasciate riposare.
Affettate la mozzarella e la provola e tenetele da parte.
Ungete una teglia da forno con il burro e spolverizzatela con
pane grattato.
Versatevi metà del composto di patate sul quale adagerete il formaggio affettato e coprite con il restante impasto livellando la
superficie.
Spolverizzate di pangrattato e cospargete con fiocchetti di
burro.
Fate cuocere per 40 minuti in forno a 180° fino a quando la
superficie sarà ben dorata.
Dalla tradizione napoletana, il pasticcio di patate è un piatto
semplice da preparare, non costoso, e può essere servito anche
come piatto unico.
LUCIANA DAMINI
Il “Bar Daniela” in occasione del 25° di attività ringrazia amici
e clienti tutti per aver contribuito alla sua crescita professionale.
“CENTO ANNI INSIEME”
Quanti di noi ilarionesi non hanno avuto occasione di leggere la scritta: “Cento anni
insieme”, riportata sulla facciata del ristorante Tregnago?
Ebbene sì, da cento anni la famiglia Tregnago ha il piacere di offrire momenti di conviviale amicizia agli abitanti della vallata e non.
Domenica 28 settembre 2008 in molti sono venuti a festeggiare l’avvenimento. Il buffet era stato offerto dai padroni di casa: Aldo e figli.
L’atmosfera creatasi era simpatica e piacevole.
MARIANGELA BRUNI
MATRIMONI: 9
NATI: 10
MORTI: 7
a
how room
e s
f a l e g n a meri
Totale residenti maschi al 31.10.2008: 2.677
Totale residenti femmine al 31.10.2008: 2.522
CONTRIBUTI PER L’ALPONE
Signorin s.n.c.
di Signorin Ernesto
Via P. Niselli, 21
37035 San Giovanni Ilarione (Vr)
Tel. e Fax 045 7465231 - Cell. 347 4111135
Totale residenti: 5.199
TOTALE FAMIGLIE: 1.781
QUANDO SI DICONO ZUCCHE ...
Valentino Mainente mostra soddisfatto i prodotti
dell’orto e del campo, ma il suo vero orgoglio sono
i nipotini!
Tonin Celeste, San Tomas - CANADA
Miori Lino, Torino
Gromeneda Vanzo Agnese, Grezzana (VR)
Ciman Mario, Bonavigo (VR)
MarcegagIia Patrizia, S. G. .I.
Panarotto Fabrizio, Roncà
Cavazza Albino e Franca, S. G. .I.
Fattori Ermenegilda, VERONA
Mella Dosolina, VERONA
Cavazzola Marsilia, S. G. .I.
Panarotto Joseph, Santa Cruz - U.S.A.
Zanchi Maria Fratta, BELGIO
Cisamolo Marcello, BELGIO
Arvotti Gino, S. G. .I.
Marcazzan Presa Teresa, S. Bonifacio
Marcazzan Franco, S. G. .I.
Bar Daniela, S. G. .I.
Sabbadori Ernesto, S. G. .I.
Sabbadori Patrizia, S. G. .I.
Cisamolo Luigi, S. G. .I.
Lovato Ernesto, Arzignano
Perazzolo Mario, Arzignano
Mazzasette Giorgio, Montecchia
Mella Maria, Nuvolento - Brescia
Confente Carolina, Rosselange - Francia
Prando Valentina, S. G. .I.
Bruno Ciman, S. G. .I.
Giglio Ceron, Bussolengo - VR
L’ALPONE 12
ZIONI
A
I
C
O
S
S
DALLE A
SPORT
ASSOCIAZIONE CALCIO S. GIOVANNI IL.
Tutte le squadre che fanno parte della società: Piccoli Amici, Pulcini a 6, Pulcini a 7,
Esordienti, Giovanissimi, Giovanissimi S. Giovanni/Vestena, Allievi, Juniores Regionali,
Prima Categoria assieme al presidente, dirigenti e allenatori, porgono agli sponsor, ai tifosi ed ai lettori de “L’Alpone” i più fervidi Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!
Nella foto è ritratta la squadra della prima categoria 2008/2009, un gruppo molto
forte, con buon tasso tecnico, già ai primi posti in classifica.
1° MINIMOTO MUSIC FEST
Si è svolto, il 7 settembre scorso,
presso l'area Don Bosco, il primo minimoto music fest.
La manifestazione, prima del genere
nella nostra zona, ci ha permesso di
aprire un canale collaborativo con le
realtà giovanili della Valle, proponendo
lo spirito sportivo come coagulante. L'idea della Polisportiva di patrocinare l’iniziativa proveniente dal mondo giovanile, di raccoglierne le forze al servizio
di un messaggio positivo di aggregazione, si è rivelata innovativa e di successo.
Una giornata all'insegna della musica e dei motori.
Si è potuto assistere all'esibizione di
alcuni dei nuovi gruppi musicali che
imperversano nella scena underground
locale. Dai “Don't try this at home”, di
Montecchia, ai “Spinggonzales” di San
Bonifacio. I “The milk shake club”, giovanissima ed attrezzatissima band di S.G.I.
ha anticipato la chiusura dei concerti affidata ai “The home”, gruppo veronese con
radici profonde in valle, che ormai ha varcato anche i confini nazionali.
Nel circuito allestito, giovani e meno
giovani si potevano invece sfidare con
delle terribili minimoto, il tutto con lo
spirito decubertiano del “partecipare”
prima del “vincere”. Le sfide infatti non
erano competitive. Molto piacevole, inoltre, è stato vedere un alto numero di
piloti in erba assistiti dai loro papà;
chissà che tra di loro non ci possa essere un nuovo Valentino.
Il riscontro di
questo evento è sicuramente positivo,
in quanto, dando
Finalmente lo Sci Club ha la propria sede!
Lo
sci
club di San
Giovanni Ilarione riparte quest’anno
con una nuova sede, presso gli impianti sportivi, che sarà
ufficialmente benedetta dal parroco Don
Elio al termine di una delle giornate di
corso durante le feste natalizie, con rinfresco per tutti i simpatizzanti.
Il gruppo ha lavorato tutto l’anno per
poter arrivare preparato e iniziare a programmare la nuova stagione.
In programma vi sono ben 6 gite domenicali, nella speranza che vengano
accolte con entusiasmo dagli amanti
della montagna e dello sci. Vengono
inserite, ogni volta, delle località nuove
tra le più rinomate.
Si comincia con Obereggen il 14 dicembre, seguita da Val Gardena, la grande novità di Cortina, Madonna di Campiglio, gita del minestrone in località
Plose il 15 febbraio e Racines. Tutte ov-
spazio alla realtà giovanile, cercando di
incanalarne le energie, siamo sicuramente riusciti a concretizzare un momento di
aggregazione positivo, dove lo spirito
del gruppo era l'elemento fondante di
tutto. Polisportiva, gruppo “quei de la
domenica” e Montecchia city rockers,
realtà diverse che collaborano, superando confini preconcetti. Il notevole afflusso di pubblico, specialmente giovane, ci ha fatto capire di aver colto nel segno. Una grande platea cui far arrivare il
nostro messaggio: insieme si vince.
Pallavolo ... che passione!!!
Il Pink Volley è una società di pallavolo che svolge attività nei paesi di San Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara e
Vestenanova prevalentemente nel settore
femminile. Diverse le fasce di età che
prendono parte agli allenamenti e alle
partite. Negli ultimi anni si è puntato
molto sul settore giovanile, nello specifico il minivolley e le due fasce di età successive. Quest’anno soprattutto il movimento del minivolley a San Giovanni
Ilarione, che comprende le bambine dalla
terza alla quinta elementare, ha avuto un
incremento importante, segno dell’ottimo
lavoro svolto negli ultimi anni.
Un gruppo di 18 atleti, bambine e
bambini, che si cimentano nei primi rudimenti della pallavolo, all’insegna del divertimento, dello stare insieme e del rispetto delle regole. Eh sì, il minivolley diventa anche scuola di vita: il saper rispettare gli altri e l’impegno atto al raggiungimento di un risultato sono gli imperativi
cardine della nostra società; perché la pallavolo, come la pensiamo noi, è stimolo
CALENDARIO LENDER 13 FEMMINILE-GIRONE A
15/11/08
PINK VOLLEY
POL. SABBIONESE
29/11/08
PINK VOLLEY
PALL .LOCARA
10/01/09
PINK VOLLEY
CEREA ARC. 434
Le partite si giocheranno presso la palestra scuola media in Via Torino alle ore 16.30
CALENDARIO UNDER 14 FEMMINILE-GIRONE B
08/11/08
PINK VOLLEY
POL. SABBIONESE
22/11/08
PINK VOLLEY
EST VOLLEY CLUB
20/12/08
PINK VOLLEY
REAL B.C. VOLLEY
Le partite si giocheranno presso la palestra scuola media in Via Torino alle ore 16.30
CALENDARIO SECONDA DIVISIONE MASCHILE
Per chi vuole assistere agli incontri di pallavolo maschile della squadra di San Giovanni Ilarione, che
milita nel campionato di seconda divisione, ecco di seguito riportato il calendario delle partite che si
giocheranno in casa per la stagione 2008/2009.
19/11/08
CASSA RURALE E ARTIGIANA
PALL. MONTEFORTE
03/12/08
CASSA RURALE E ARTIGIANA
PALL. ANTARES
17/12/08
CASSA RURALE E ARTIGIANA
VOLLEY PER CINQUE
14/01/09
CASSA RURALE E ARTIGIANA
PRIM. BUTTAPIETRA
28/01/09
CASSA RURALE E ARTIGIANA
BENACUS VOLLEY
11/02/09
CASSA RURALE E ARTIGIANA
VOLLEY DOSSOBUONO
25/02/09
CASSA RURALE E ARTIGIANA
AUCHAN BUSSOLENGO
11/03/09
CASSA RURALE E ARTIGIANA
REDSKINS CAVAION
25/03/09
CASSA RURALE & ARTIGIANA
SOAVE VOLLEY
22/04/09
CASSA RURALE & ARTIGIANA
POL. OLIMPIA S.G.L.
06/05/09
CASSA RURALE & ARTIGIANA
MARCONI MARMI LANZA
Le partite si giocheranno presso la palestra scuola media in Via Torino alle ore 21.00
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viamente con colazione all’arrivo per
iniziare alla grande ed allegre bicchierate a fine giornata.
Per tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo dello sci, proponiamo
anche quest’ anno il corso sci e snowboard per ragazzi e adulti che si svolge
in 5 uscite durante le vacanze natalizie
in località San Giorgio. Ragazzi e adulti
saranno divisi per livelli e quindi segui-
ti 2 ore ogni giorno da maestri di sci FISI. Si continuerà poi la giornata sugli sci
accompagnati dai responsabili Sci Club.
Un grazie particolare a coloro che
hanno creduto nel gruppo e aiutato nella
realizzazione della nuova sede.
Vi aspettiamo numerosi e con tanta
voglia di trascorrere giornate sulla neve
in compagnia!
MONICA CENGIA
AD OGNI GITA COLAZIONE ALL’ARRIVO
E UN’ALLEGRA BICCHIERATA A FINE GIORNATA
fisico e mentale, è impegno costante, è
crescita in un gruppo, è voglia di creare
un gruppo che diventa forte insieme.
Forse è davvero questo il segreto che ha
permesso di arrivare ad avere un piccolo
esercito di bambini e bambine, pronti ad
affrontare due allenamenti alla settimana
e una serie di partite nel corso dell’anno.
Quest’anno è nato un nuovo gruppo nel
settore giovanile, l’under 13. Bambine
che arrivano dal minivolley della passata
stagione. Allenamenti più mirati alla crescita tecnica e alla costruzione di un’idea
di gioco innovativa, in vista della partita
del Sabato nella palestra della scuola media di San Giovanni. Un’ondata di novità
utile come stimolo ulteriore per mettersi
in gioco.
Noi facciamo il massimo affinché i
bambini possano metabolizzare al meglio,
e fin da piccoli, gli insegnamenti che solo
un’attività sportiva può dare. Pensiamo di
aver dato un buon contributo, altrimenti
non si spiegherebbe come mai il minivolley ha numeri così importanti come non
accadeva da anni; come mai un gruppo di
bambine decide di aggiungersi alla già
collaudata under 14 che gioca le sue partite alternate a quelle dell’under 13; come
mai un gruppo di ragazzi, o qualcosa di
più, decidono di continuare con lo sport
anche se già grandi e con la possibilità di
fare ciò che vogliono. Siamo una piccola
realtà che vuole crescere e diventare
punto di riferimento nella pallavolo!
Invitiamo tutti a sostenerci, a sostenere le nostre “ragazze” soprattutto nelle
partite settimanali. Ognuno di noi, ogni
nostro incitamento potrà avvicinarle alle
loro beniamine e per un’ora, o poco più,
alla settimana farle sentire anche loro
delle piccole campionesse!
La redazione del giornale e la Pro Loco
augurano a tutti Buone Feste
Trimestrale di Informazione e Cultura c/c postale n. 15684376
Se vuoi inviare il tuo contributo all’Alpone utilizza c/c postale n° 15684376 intestato a: Pro Loco di San
Giovanni Ilarione - Piazza Aldo Moro, 5
Direttore responsabile: Delio Vicentini
Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Angelo Pandolfo, Giovanni Sartori, Lucia Burato.
Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) Tel. 045 7465727
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