Gazzetta del Sud

Transcript

Gazzetta del Sud
USTICA LINES
Mercoledì, 20 luglio 2016
USTICA LINES
Mercoledì, 20 luglio 2016
Ustica Lines
20/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 10
1
Alla Ustica Lines i trasporti con Eolie ed...
20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 20
SALVATORE SARPI
Servizio integrativo passeggeri a Ustica
20/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Catanzaro) Pagina 34
4
Parte il collegamento per le Eolie
19/07/2016 Agi
5
Trasporti: collegamenti Egadi e Eolie,aggiudicata gara da 120 mln
19/07/2016 giornaledisicilia.it
6
Collegamenti con le Egadi e le Eolie: servizio affidato a Ustica
19/07/2016 larepubblica.it (Palermo)
7
Eolie e Egadi, collegamenti affidati a Ustica
19/07/2016 LiveSicilia
8
Collegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad Ustica
19/07/2016 RagusaNews
9
Isole Minori: a Ustica linea collegamenti con Egadi ed Eolie
19/07/2016 TempoStretto
3
SALVATORE DI TRAPANI
Collegamenti con le Egadi e le Eolie. La Ustica
10
Autorità portuali
20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23
11
La riforma dei porti e quei silenzi "complici"
20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 24
ALESSANDRO TUMINO
Agosto in Fiera: sfida di cultura e musica
20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 24
13
15
Un piccolo palcoscenico in riva allo Stretto
20/07/2016 Gazzetta del Sud (ed. Reggio Calabria) Pagina 7
16
E c' è chi vede nel Ponte l' occasione per ripartire
19/07/2016 SiciliaInformazioni
17
Vela d' Altura a Palermo, 66 barche alla regata
Cantieristica navale
20/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
RAOUL DE FORCADE
Maxi ristrutturazione made in Italy
18
Demanio marittimo
20/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Agrigento) Pagina 19
20
Lampedusa, condannati dieci titolari di lidi
Trasporti Marittimi
20/07/2016 La Gazzetta Marittima ­
22
La Riforma le promesse e il Cencelli
20/07/2016 La Gazzetta Marittima ­
24
Approvata anche dal governo italiano la pianificazione delle aree marittime
20/07/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
Alberto Ghiara
«Stcw, non applicata la sentenza del Tar»
20/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 16
DEBORAH APPOLLONI
Trasporti e logistica, meno aziende ma più...
26
28
Trasporti marittimi
19/07/2016 Adnkronos
30
Sardegna: 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia per inserire giovani in...
19/07/2016 ilcittadinodimessina.it
32
Via anche l' Autorità Portuale: il paradigma del declino...
19/07/2016 ilcittadinodimessina.it
PAOLO SAGLIMBENI
Sistema di mobilità dell' Università di Messina "Messina,...
20/07/2016 La Repubblica Pagina 10
Il sogno spezzato dei pensionati e quel posto al sole nel cuore di Nizza
20/07/2016 Libero Pagina 23
Strage in Puglia: le domande senza risposta
PAOLO GRISERI
34
35
37
Porti
20/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23
Si vogliono dirottare le risorse in Calabria?
38
20 luglio 2016
Pagina 10
Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Ustica Lines
Trasporti marittimi. Il collegamento verrà effettuato con mezzi veloci e moderni, sarà potenziato
nel periodo estivo. Per Lipari previste partenze anche da Palermo
Alla Ustica Lines i trasporti con Eolie ed Egadi
Aggiudicato l' appalto, il contratto avrà la durata di 53 mesi ed un costo complessivo per
la Regione di 12 milioni IN BREVE
L' assessore alle Infrastrutture Giovanni Pistorio:
«Cancellato il rischio per la cessazione del servizio che
si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio». È previsto l'
impiego di cinque navi Bartolino Leone OOO La società
«Ustica Lines», guidata da da Ettore Morace, si è
aggiudicata la gara per l' affidamento del servizio di
collegamento marittimo per passeggeri verso l'
arcipelago delle Eolie e le isole Egadi. Il contratto avrà la
durata di 53 mesi ed un costo per la Regione Siciliana
per complessivi 120 milioni di euro: 79 per le sette Eolie
e 41 per le tre Egadi.
«Con la definizione della gara abbiamo eliminato i timori
per la cessazione del servizio che si sarebbe interrotto
giovedì 21 luglio ­ ha affermato l' assessore alle
Infrastrutture, Giovanni Pistorio ­ da venerdì infatti la
società, la stessa che in atto gestisce i collegamenti,
proseguirà il servizio in forza dell' aggiudicazione
odierna. Il nuovo contratto prevede l' impiego di cinque
aliscafi per le isole Eolie e di tre per le Egadi». «In più
prosegue l' assessore Pistorio ­ in ognuna delle due
destinazioni è prevista un aliscafo di riserva in caso di
necessità». Il collegamento, per il quale la Regione
interviene finanziariamente in misura compensativa come previsto dalla normativa vigente, verrà
effettuato con aliscafi veloci e moderni, tra cui alcuni del 2013, e verrà potenziato nel periodo estivo.
Per le isole Egadi si partirà da Trapani, mentre per le Eolie da Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,
anche da Palermo. Dice l' ad Ettore Morace «punteremo a rendere sempre piu' efficienti i collegamenti
da e per le isole della Sicilia che rappresentano la vera ricchezza turistica della nostra Regione. Stiamo
operando per far in modo che non vi siano piu' disservizi e garantiamo anche mezzi di riserva.
In più visto il gran boom turistico, su richiesta dei sindaci abbiamo sempre accolto le richieste di corse
straordinarie«. Marco Giorgianni, sindaco di Lipari: «Sono soddisfatto commenta ­ che la gara sia
andata a buon fine, anche perché contiene alcuni nuovi servizi fortemente voluti dall' amministrazione
del maggior Comune eoliano come la corsa per Vibo ­Lamezia. Ricordo inoltre che è stata vincente la
scelta perorarata dal Comune di Lipari e messa in atto dall' assessore Pistorio di avviare la gara dopo
aver ottenuto dall' assemblea regionale siciliana le finanze necessarie ad assicurare un livello adeguato
di servizi che comunque sono stati garantiti si sono ad oggi grazie alla precedente manifestazione di
interesse». Da settembre i collegamenti con i veloci mezzi saranno garantiti ufficialmente dalla società
"Libertylines" (questo il nuovo nome della "Ustica Lines") che "assorbirà" anche i veloci mezzi della
Compagnia di Navigazione Siciliana a cui ­ al gruppo amministrato da Vincenzo Franza ­ rimarranno
solo le navi. L' azienda di Ettore Morace è già al lavoro per costruire un nuovo moderno aliscafo che
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
1
20 luglio 2016
Pagina 10
<­­ Segue
Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Ustica Lines
sarà pronto per aprile 2017 che subentrerà al "Masaccio" che rischiò il naufragio vicino al porto e alla
spiaggia di Scari a Stromboli. Trasporterà 250 passeggeri. (*BL*) IN BREVE.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
2
20 luglio 2016
Pagina 20
Gazzetta del Sud
Ustica Lines
Isole Eolie
Servizio integrativo passeggeri a Ustica Lines
LIPARI La società Ustica Lines di Trapani si è
aggiudicata la gara, indetta dalla Regione
siciliana, per l' affidamento del servizio
integrativo di collegamento marittimo per
passeggeri verso le isole Eolie e le Egadi.
Il contratto avrà la durata di 53 mesi ed il costo
che sosterrà la Regione sarà
complessivamente di 120 milioni di euro, così
ripartiti: 79 per le Eolie e 41 per le Egadi. Il
nuovo contratto, che entrerà in vigore il
prossimo 22 luglio (il 21 scade il precedente
affidamento), prevede l' impiego di 5 mezzi
veloci per le Eolie e 3 per le Egadi.
In più è previsto un mezzo di riserva sia per l'
uno che per l' altro arcipelago.
Il collegamento, per il quale la Regione
interviene finanziariamente in misura
compensativa come previsto dalla normativa
vigente, verrà effettuato con navi veloci e
moderne, tra cui alcune del 2013. Non è stato,
invece, affidato il collegamento con Eolie ­
Lamezia Terme per assenza di società in
gara.
SALVATORE SARPI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
3
20 luglio 2016
Pagina 34
Gazzetta del Sud (ed.
Catanzaro)
Ustica Lines
La Pro Loco di Vibo Marina plaude all' iniziativa del comune di Lipari
Parte il collegamento per le Eolie
Aliscafi alle ore 14.30 di giovedì e domenica in partenza dal Porto
Dovrebbe partire a giorni il nuovo
collegamento marittimo con le isole Eolie. Il
servizio sarà prestato dalla società Ustica lines
attraverso aliscafi che partono dal porto di
Vibo Marina il giovedì e la domenica alle
14.30. Il progetto, fortemente voluto dall'
amministrazione comunale di Lipari, è stato
salutato con soddisfazione dal consiglio d'
amministrazione della Pro Loco di Vibo
Marina, laqua le in più di un' occasione aveva
lanciato la proposta per dare impulso all'
attività della struttura portuale e incrementare
le presenze turistiche.
Il nuovo servizio, a parere della stessa Pro
Loco, potrà offrire molteplicivantaggi sia alla
Calabria che alla Sicilia legate entrambe da
vicinanza storico ­culturale e commerciale.
Due comunità aperte al Mediterraneo, terre di
accoglienza, incontri e interscambi. Di grande
rilevanza per il territorio costiero, secondo la
Pro Loco, è la vicinanza dell' aeroporto
internazionale di Lamezia Terme e la presenza
delle stazioni ferroviarie di Vibo ­Pizzo e Vibo
Marina «tra cui ­ aggiunge il direttivo dell'
associazione ­ si potrebbe pensare a un
collegamento tramite servizio navetta con il
porto».
La ripresa di questo collegamento marittimo,
sospeso da diversi anni e di cui si sentiva la mancanza, potrebbe essere anche il modo per avvicinare i
viaggiatori alle bellezze del litorale. Un' opportunità da cogliere appieno, per la Pro Loco, e che
andrebbe programmata per l' intero anno solare, prevedendo corse di aliscafi in maniera continuativa.
Da qui l' appello a tutti gli enti locali (Regione, Provincia, Comune, Camera di commercio, Aspo) con il
coinvolgimento deiministeri competenti per far migliorare le capacità di accoglienza e funzionalità della
città portuale. L' invito, rivolto anche alle associazioni marinare e agli operatori turistici, di offrire ai
passeggeri un pacchetto di escursioni con sosta e pernottamento. «Rimangono comunque valide le
minicrociere alle Eolie ­ concludono i soci della Pro Loco ­ con navigazione lungo la costa degli
dei».4(v.s.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
4
19 luglio 2016
Agi
Ustica Lines
Trasporti: collegamenti Egadi e Eolie,aggiudicata
gara da 120 mln
(AGI) ­ Palermo, 19 lug. ­ La Ustica Lines si e'
aggiudicata questa mattina la gara per l'
affidamento del servizio di collegamento
marittimo per passeggeri verso le isole Egadi
ed Eolie. Il contratto avra' la durata di 53 mesi
ed una costo per la Regione siciliana di 41
milioni per le Egadi e di 79 per le isole Eolie.
"Con la definizione della gara abbiamo
eliminato i timori per la cessazione del servizio
che si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­
ha affermato l' assessore regionale alle
Infrastrutture, Giovanni Pistorio­ dal 22 infatti la
societa', la stessa che in atto gestisce i
collegamenti, proseguira' il servizio in forza
dell' aggiudicazione odierna". Il nuovo
contratto prevede l' impiego di 5 navi per le
isole Eolie e di 3 per le Egadi. In piu' in ognuna
delle due destinazioni e' prevista una nave di
riserva in caso di necessita'. Il collegamento,
per il quale la Regione interviene
finanziariamente in misura compensativa
come previsto dalla normativa vigente, verra'
effettuato con navi veloci e moderne, tra cui
alcune del 2013, e verra' potenziato nel
periodo estivo. Per le isole Egadi si partira' da
Trapani mentre per le Eolie da Milazzo e
Messina e, nel periodo estivo, anche da
Palermo. (AGI) .
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
5
19 luglio 2016
giornaledisicilia.it
Ustica Lines
Collegamenti con le Egadi e le Eolie: servizio
affidato a Ustica Lines, contratto di 53 mesi
PALERMO. La Ustica Lines si è aggiudicata
questa mattina la gara per l' affidamento del
servizio di collegamento marittimo per
passeggeri verso le isole Egadi ed Eolie. Il
contratto avrà la durata di 53 mesi ed un costo
per la Regione Siciliana per complessivi 120
milioni di euro, 41 per le Egadi e 79 per le
Eolie. "Con la definizione della gara abbiamo
eliminato i timori per la cessazione del servizio
che si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­
ha affermato l' assessore alle Infrastrutture,
Giovanni Pistorio ­ dal 22 infatti la società, la
stessa che in atto gestisce i collegamenti,
proseguirà il servizio in forza dell'
aggiudicazione odierna. Il nuovo contratto
prevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie e
di 3 per le Egadi". "In più ­ prosegue Pistorio ­
in ognuna delle due destinazioni è prevista
una nave di riserva in caso di necessità". Il
collegamento, per il quale la Regione
interviene finanziariamente in misura
compensativa come previsto dalla normativa
vigente, verrà effettuato con navi veloci e
moderne, tra cui alcune del 2013, e verrà
potenziato nel periodo estivo. Per le isole
Egadi si partirà da Trapani mentre per le Eolie
da Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,
anche da Palermo. © Riproduzione riservata.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
6
19 luglio 2016
larepubblica.it (Palermo)
Ustica Lines
Eolie e Egadi, collegamenti affidati a Ustica Lines
fino al 2020
A due giorni dalla scadenza la Regione stipula il contratto da 130 milioni di euro ed evita
disagi in piena estate
A due giorni dalla scadenza arriva il nuovo
contratto. Un contratto, stavolta. Destinato a
concludersi a dicembre e non a luglio come il
precedente. Perché se l' assessorato regionale
alle Infrastrutture non avesse aggiudicato
stamattina alla Ustica Lines il collegamento
con le Eolie e con le Egadi ­ un appalto da 130
milioni compressivi per quattro anni e cinque
mesi ­ giovedì si sarebbero interrotti i
collegamenti nel bel mezzo della stagione
turistica: "Con la definizione della gara ­ esulta
l' assessore Giovanni Pistorio ­ abbiamo
eliminato i timori per la cessazione del
servizio, che si sarebbe interrotto il prossimo
21 luglio. Dal 22 infatti la società, la stessa che
in atto gestisce i collegamenti, proseguirà". L'
accordo è valido fino a dicembre 2020. Il
contratto prevede l' uso di cinque navi per le
Eolie e di tre per le Egadi, con una "nave di
riserva" in caso di necessità. Per le Eolie,
Ustica Lines incasserà 79 milioni, mentre 41
milioni le saranno riconosciuti per le Egadi. Il
collegamento verrà effettuato con navi veloci,
alcune delle quali acquistate nel 2013. La
partenza per le Egadi è concentrata a Trapani,
mentre le partenze per le Eolie sono
"spalmate" fra Messina e Milazzo durante tutto
l' anno, mentre d' estate agli scali collegati si
aggiunge anche Palermo.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
7
19 luglio 2016
LiveSicilia
Ustica Lines
Collegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad Ustica
Lines
Collegamenti con Egadi ed Eolie La gara ad Ustica Lines
PALERMO ­ La Ustica Lines si è aggiudicata
questa mattina la gara per l' affidamento del
servizio di collegamento marittimo per
passeggeri verso le isole Egadi ed Eolie. Il
contratto avrà la durata di 53 mesi ed un costo
per la Regione Siciliana per complessivi 120
milioni di euro, 41 per le Egadi e 79 per le
Eolie. "Con la definizione della gara abbiamo
eliminato i timori per la cessazione del servizio
che si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­
ha affermato l' assessore alle Infrastrutture,
Giovanni Pistorio ­ dal 22 infatti la società, la
stessa che in atto gestisce i collegamenti,
proseguirà il servizio in forza dell'
aggiudicazione odierna. Il nuovo contratto
prevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie e
di 3 per le Egadi". "In più ­ prosegue Pistorio ­
in ognuna delle due destinazioni è prevista
una nave di riserva in caso di necessità". Il
collegamento, per il quale la Regione
interviene finanziariamente in misura
compensativa come previsto dalla normativa
vigente, verrà effettuato con navi veloci e
moderne, tra cui alcune del 2013, e verrà
potenziato nel periodo estivo. Per le isole
Egadi si partirà da Trapani mentre per le Eolie
da Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,
anche da Palermo. share Martedì 19 Luglio
2016 ­ 14:59 !­­
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
8
19 luglio 2016
RagusaNews
Ustica Lines
Isole Minori: a Ustica linea collegamenti con Egadi
ed Eolie
PALERMO, 19 LUG La Ustica Lines s i ?
aggiudicata questa mattina la gara per l'
affidamento del servizio di collegamento
marittimo per passeggeri verso le isole Egadi
ed Eolie. Il contratto avr? la durata di 53 mesi
ed un costo per la Regione Siciliana per
complessivi 120 milioni di euro, 41 per le
Egadi e 79 per le Eolie. ??? "Con la
definizione della gara abbiamo eliminato i
timori per la cessazione del servizio che si
sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ha
affermato l' assessore alle Infrastrutture,
Giovanni Pistorio dal 22 infatti la societ?, la
stessa che in atto gestisce i collegamenti,
proseguir? il servizio in forza dell'
aggiudicazione odierna. Il nuovo contratto
prevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie e
di 3 per le Egadi". "In pi? prosegue Pistorio in
ognuna delle due destinazioni ? prevista una
nave di riserva in caso di necessit?". ??? Il
collegamento, per il quale la Regione
interviene finanziariamente in misura
compensativa come previsto dalla normativa
vigente, verr? effettuato con navi veloci e
moderne, tra cui alcune del 2013, e verr?
potenziato nel periodo estivo. ??? Per le isole
Egadi si partir? da Trapani mentre per le Eolie
da Milazzo e Messina e, nel periodo estivo,
anche da Palermo. ??? (ANSA). ???
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
9
19 luglio 2016
TempoStretto
Ustica Lines
tirreno
Collegamenti con le Egadi e le Eolie. La Ustica Lines
si aggiudica la gara
Si è conclusa questa mattina la gara d' appalto
relativa all' affido del servizio di trasporto
marittimo per le isole Egadi ed Eolie . Sarà la
ditta Ustica Lines ad occuparsi dei trasporti
per i prossimi 53 mesi. Il servizio, ci spiegano
dall' assessorato, avrà un costo totale di 41
milioni per le Egadi e di 79 per le isole Eolie.
"Con la definizione della gara abbiamo
eliminato i timori per la cessazione del servizio
che si sarebbe interrotto il prossimo 21 luglio ­
dichiara l' assessore alle infrastrutture
Giovanni Pistorio, che aggiunge­ dal 22 infatti
la società, la stessa che in atto gestisce i
collegamenti, proseguirà il servizio in forza
dell' aggiudicazione odierna. Il nuovo contratto
prevede l' impiego di 5 navi per le isole Eolie e
di 3 per le Egadi. In più ­conclude Pistorio­ in
ognuna delle due destinazioni è prevista una
nave di riserva in caso di necessità". Il
collegamento con le Egadi e le Eolie sfrutterà
navi veloci e moderne, aggiungono dall'
assessorato, e verrà potenziato durante il
periodo estivo. Per raggiungere le Egadi da
Trapani mentre per le Eolie da Milazzo e
Messina e, nel periodo estivo, anche da
Palermo. Salvatore Di Trapani.
SALVATORE DI TRAPANI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
10
20 luglio 2016
Pagina 23
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Nessuna voce si leva alla vigilia del Consiglio dei ministri che determinerà l' accorpamento con
Gioia Tauro
La riforma dei porti e quei silenzi "complici"
Ma Crocetta sembra essersi finalmente convinto a firmare la richiesta di deroga per
Messina ­Milazzo
Lucio D' Amico Nessuna reazione. Né ufficiosa
né ufficiale. Regna il silenzio. E il silenzio dell'
attesa, dell' immobilismo, dell' indifferenza o,
peggio, della complicità sembra essere la
parola d' ordine in questa città derelitta.
Confinare le vicende dei porti di Messina e
Milazzo quasi a una questione di addetti ai
lavori è il modo migliore per darla vinta a chi
vorrebbe cancellare lo Stretto dalla mappa
geografica del Paese.
Da Palermo trapela qualche indiscrezione. Il
presidente del la Regione Rosario Crocetta
pare si sia convinto, alla vigilia della riunione
del Consiglio dei ministri convocata per il 22
luglio e con all' ordine del giorno la riforma
della portualità e della logistica italiana, a
firmare la richiesta di deroga per mantenere in
vita, solo per un periodo di 36 mesi, l' Autorità
portuale di Messina ­Milazzo, pur nel quadro
dell' ormai ineluttabile (?!) accorpamento con
Gioia Tauro e con gli altri porti cala bresi.
Come è stato più volte detto e scritto nei giorni
scorsi, il Governo nazionale, pur difendendo a
spada tratta la propria proposta di riforma, si è
reso conto che applicare, ora e subito, il
decreto Delrio avrebbe provocato seri
problemi di gestione, se non addirittura il caos
assoluto in questa delicatissima fase di
transizione. E così il premier Matteo Renzi e il suo ministro dei Trasporti hanno accettato l' invito ­ in
realtà, più un diktat ­ proveniente dalla Conferenza Stato ­Regioni a inserire nel provvedimento in itinere
la possibilità per le Regioni interessa tedi chiedere una deroga di 36 mesi in modo da assicurare l'
autonomia gestionale dei porti che non saranno più sede di Autorità. Ma la richiesta deve essere
presentata dal presidente della Regione, non possono farlo altri in nome e per conto suo.
Per qualche giorno, qualche mese fa, qualche parola il governatore della Sicilia l' aveva dedicata alla
questione dei porti. Poi, altre faccende, ed emergenze, hanno fatto dirottare altrove pensieri ed
attenzioni. E così dal presidente Crocetta non è più uscita un' affermazione chiara, coerente a quanto
dichiarato in precedenza («Difenderò fino alla fine le prerogative dei porti di Messina e di Milazzo»),
sulle sue intenzioni, sul percorso da seguire, sulla ri chiesta di deroga da inviare al più presto al ministro
Delrio, in linea con quanto annunciato e fatto da altri suoi colleghi (i presidenti delle Regioni Campania e
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
11
20 luglio 2016
Pagina 23
<­­ Segue
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Liguria).
Ma il silenzio pesante di questi giorni non è solo quello che riguarda Crocetta e la sua Giunta. Tranne i
meritori interventi di alcuni movimenti civici, il dibattito politico messinese sembra essersi totalmente
spento sul tema della portualità. Nono stante appelli, richiami, critiche e denunce che si levano dalle
(rare) voci libere di Messina, tutto viene visto come un disegno scritto dal Fato e, dunque, inevitabile. In
realtà, è solo un silenzio apparente. Perché in questo momento proseguono le manovre più o meno
sotterranee di ambienti, gruppi, componenti di alcuni partiti, interessati solo a spartirsi le poltrone della
futura "governance" della grande Autorità di siste ma portuale con sede a Gioia Tauro. A qualcuno è
stata promessa la presidenza oppure la carica di segretario generale.
Altri pensano, comunque, di entrare in ballo tramite accordi con ambienti, gruppi, componenti di alcuni
partiti della sponda calabra.
Nessuno ha mai messo in dubbio la necessità di una riforma generale dei porti italiani.
Ma, nello stesso tempo, da Roma non sono arrivate ancora le risposte ai dubbi e agli interrogativi ­ più
che legittimi ­ sollevati da chi teme effetti negativi derivanti dall' accorpamento con Gioia Tauro, in un
momento di gravissime difficoltà in cui versa il grande porto della Calabria. E nessuno ha saputo ancora
dare certezze sul mantenimento dell' autonomia gestionale e finanziaria dei nostri porti. Si preferisce il
silenzio. L' arma dei codardi e dei complici.3.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
12
20 luglio 2016
Pagina 24
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
La proposta selezionata dall' Autorità portuale in collaborazione con il Comune
Agosto in Fiera: sfida di cultura e musica
Festival di teatro e concerti di band dall' 1 al 30 agosto. E la nostalgia della "Città
Giardino"
Alessandro Tumino Fra le tre offerte giunte all'
Autorità portuale per animare in agosto le aree
della Fiera, rispondendo all' avviso esplorativo
con termine di 7 giorni, è prevalsa la proposta
«Agosto in Fiera a Messina» di "People on the
move" che l' apposita commissione ha
giudicato come quella più ricca di opportunità
di aggregazione e svago e, al contempo, di
eventi culturali e artistici. Prevede l' uso
continuativo degli spazi all' aperto, oltre 20.000
metri quadrati, dall' 1 al 30 agosto, e si avvale
del patrocinio delle associazioni di categoria
Confcommercio e Confesercenti che ­
sottolinea l' Authority nella sua nota conclusiva
­ hanno fornito un' ulteriore garanzia di validità
e coinvolgimento degli operatori di settore».
Positivamente è stata valutata l' attenzione all'
aspetto culturale ed estetico delle
manifestazioni e dell' area che le ospiterà.
In un' arena teatro da 300 posti, appositamente
allestita, si terrà, infatti, un festival teatrale
curato dal direttore artistico Roberto
Bonaventura e da Stefano Barbagallo, ed
organizzato dall' associazione "Il Castello di
Sancio Panza". Previsti incontri, interviste e
tavoli tematici con gli autori per approfondire
gli spunti drammaturgici dei singoli spettacoli.
Si terrà altresì una rassegna musicale:
concerti di musica pop, rock, jazz e fu sion. Ed ancora incontri di approfondimento di temi culturali e
artistici. Incentrata sul tema del verde ­ all' interno dell' Agosto in Fiera ­ è poi la proposta dell' Officina
creativa Creab che curerà l' allestimento del prospetto principale del quartiere fieristico e dell' area di
accoglienza del pubblico. Non si tratta solo di una cornice ma forse dell' elemento più ambizioso in un
momento storico in cui la cura del verde, a Messina, è martoriata almeno quanto lo sono la raccolta e lo
smaltimento dei rifiuti. Per questo nuovo fronte verde, all' ingresso della Fiera, sono stati chiamati a
collaborare florivaisti, fabbri e falegnami messinesi. Saranno allestite aiuole fiorite di particolare
bellezza, ci si potrà sedere su panchine multilivello, ma soprattutto verranno proposte installazioni
dedicate a scorci ormai dimenticati di Messina, quelli che valsero il nome di "Città Giardino".
Interessante appare anche l' iniziativa "Io e la Vara" che proporrà, tra l' altro, una riproduzione della
grande macchina votiva, alta 6 metri, che potrà essere fruita dai visitatori che avranno modo di
fotografarsi al posto dei tiratori. Non mancheranno, come di consueto in Fiera, le suggestive
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
13
20 luglio 2016
Pagina 24
<­­ Segue
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
rappresentazioni della "Rievocazione storica dello sbarco di Don Giovanni d' Austria a Messina". Infine, i
giochi e l' animazione per i bambini, i gazebo dedicati ai prodotti tipici del territorio e di altri Paesi
mediterranei.
Grande la soddisfazione del presidente dell' Authority Antonino De Simone che ha fortemente voluto l'
animazione estiva in sinergia con gli assessori alla Cultura, Daniela Ursino, e al Commercio, Guido
Signorino.
ALESSANDRO TUMINO
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
14
20 luglio 2016
Pagina 24
Gazzetta del Sud
Autorità portuali
Un piccolo palcoscenico in riva allo Stretto
Il bando internazionale per trovare grandi
gruppi imprenditoriali desiderosi di investire
sull' intera Fiera è naufragato, a giugno, nell'
assenza totale di offerte. Un mese dopo, un
piccolo avviso esplorativo dal termine record
(7 giorni) lanciato in città per tentare di
utilizzare gli spazi aperti, almeno ad agosto, è
riuscito. Tre offerte in lizza, e le due principali
associazioni di categoria, la Confcommercio e
la Confesercenti, che scommet tono su una
proposta con il loro patrocinio.
Che deduzioni si possono trarre da tutto ciò?
La prima è quella che a Fiera, sebbene
malconcia e cadente, ma prossima ai restauri,
resta un luogo simbolo attrattivo che va solo
valo rizzato: senza guerre ideologiche utili solo
a far scappare i giovani da Messina. È bastata
un' intesa dell' ultima ora tra il presidente De
Simone e gli assessori Signorino e Ursino per
garantire come l' anno scorso, per 30 giorni, la
vita. I messinesi potranno godere di un
programma di teatro e musica: grazie a un'
arena da 300 posti e a un piccolo palco da 70
metri quadri. E bella sembra la sfida della
"Città Giardino" nel periodo in cui le erbacce,
sul vicino viale della Libertà sono alte 2 metri.
La seconda riflessione prende atto che tutto
ciò consola ma non basta. Non basteranno
neanche i restauri dell' Autorità portuale. Messina ha bisogno di una nuova immagine che recuperi il
decoro perduto. Di crede rein se stessa come scenario ambizioso, di credere in quegli interventi e
servizi che le città più evolute affidano, selezionandoli con i concorsi, ai privati.3.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
15
20 luglio 2016
Pagina 7
Gazzetta del Sud (ed.
Reggio Calabria)
Autorità portuali
E c' è chi vede nel Ponte l' occasione per ripartire
A bordo della nave "Messina" numerosi
rappresentanti di istituzioni delle due sponde,
chiamati a dare un contributo fattivo al
Laboratorio, che metterà a disposizione
«analisi scientifiche ­ha chiarito la
professoressa Moraci ­ in modo da consentire
scelte consapevoli e condivise, basate sulla
qualità di spesa e investimenti». A salutare i
presenti l' ingegner Carmine Rogolino, in
rappresentata di Rfi, direzione navigazione, il
presidente dell' ex Provincia di Reggio
Calabria Giuseppe Raffa, nel ricordare come
negli anni sia spesso mancata una visione
condivisa sui progetti di sviluppo dell' area
dello Stretto, ha auspicato che «il Laboratorio
possa mettere insieme tutti i portatori d'
interesse, e i bisogni e le esigenze dei
cittadini». «Continuiamo a lavorare per l' area
dello Stretto ­ha detto l' assessore alle
politiche del mare del Comune di Messina
Sebastiano Pino ­ importante nodo strategico. I
recenti fatti accaduti in Puglia accendono i
riflettori sui mancati investimenti per il sud». Il
sindaco di Villa San Giovanni, Antonio
Messina, ha ribadito come «la politica non
abbia compiuto scelte per migliorare
infrastrutture e logistica e rendere competitivi i
territori, col sindaco di Messina avevamo
lanciato l' idea di una Autorità portuale dello Stretto, divenuta lettera morta, ma non ci fermiamo».
Riprende l' idea del Ponte sullo Stretto, come «unico strumento che possa rilanciare ilterritorio e creare
lavoro per i giovani» il vice sindaco di Reggio Calabria, Saverio Anghelone. Per il presidente dell'
Autorità portuale di Messina, Antonino De Simone il laboratorio è «un' ottima iniziativa che si inserisce in
un discorso più ampio tra Ministero dei Trasporti, Anas, Rfi, per migliorare le infrastrutture del
Mezzogiorno, area in cui è necessario investire». Presenti inoltre con i loro rappresentanti, Confindustria
Messina, Ordine degli ingegneri di Messina e Reggio Calabria.4 (eli.re.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
16
19 luglio 2016
SiciliaInformazioni
Autorità portuali
Vela d' Altura a Palermo, 66 barche alla regata
Palermo è sempre più vicina al Campionato
Italiano di Vela d' Altura, Trofeo Diesse. E' la
regata che vale una stagione per tanti velisti
ed equipaggi impegnati tra le boe, si
assegnano gli "scudetti" della vela d' altura e
nessuno vuole mancare. Il campionato si
svolge dal 26 al 30 luglio, con regate a partire
da mercoledi 27. Gli iscritti crescono ancora
battono ogni record: sono 66 le barche che
hanno regolarizzato l' iscrizione al Campionato
Italiano di Vela d' Altura, Trofeo Diesse. In rotta
verso Palermo 2016 c' è una flotta che
potrebbe crescere ancora, e nella quale, oltre
a una folta presenza di equipaggi siciliani,
sono presenti i migliori team nazionali di
categoria. Spicca ad esempio la presenza dell'
equipaggio di Scugnizza, NM38S dell'
armatore napoletano Vincenzo De Blasio, che
pochi giorni fa ha conquistato in Grecia il titolo
europeo di vela d' Altura ORC in Grecia. Per l'
ultima "fotografia" degli iscritti, barche e velisti,
gli organizzatori hanno dato appuntamento alla
conferenza stampa che si svolgerà a Palermo
venerdi prossimo, 22 luglio, dalle ore 10,30
presso la Sede della Camera di Commercio di
Palermo, in Via Emerico Amari, 11. Tricolore
di vela significa sport al suo massimo, turismo,
promozione del territorio, impegno
organizzativo del consorzio dei circoli velici palermitani, ma anche l' adesione di tanti sponsor e partner.
Negli ultimi giorni sono tante le realtà salite a bordo dell' evento, a formare una grande squadra. Eccoli.
L' organizzazione è curata dal consorzio Circoli Velici Riuniti Palermo: Club Canottieri Roggero di
Lauria, Circolo della Vela Sicilia, Società Canottieri Palermo, Centro Velico Siciliano, LNI Palermo,
Yacht Club Mediterraneo, con la co­organizzazione dello stesso Comune di Palermo. Partner
istituzionali sono la FIV (Federazione Italiana Vela), l' UVAI (Unione Vela Altura Italiana, l' associazione
che riunisce gli armatori di yacht d' altomare), l' ORC (Offshore Racing Congress, organismo
internazionale di categoria), Guardia Costiera (il cui apporto al mondo delle regate è sempre
determinante), l' Autorità Portuale Palermo, e l' ERSU. A organizzatori e istituzioni si unisce il pool di
Main Sponsor sono: Diesse, che da il nome al trofeo assegnato al campionato; Nuova Sicilauto;
Sanlorenzo mercato; Rosato; Brosway; S' Agapò; Lombardini Marine; e Luxwing.Gli Sponsor sono
invece: Murphy&Nye Sailmakers; Assonautica; LineaVela; Salpancore; Marina Villa Igiea; Harken;
Spinlock; CaroCavallo; Velasurf; Sails & Sailing; Ceramicando. E per finire i partner tecnici: Flott; Hotel
Porta Felice; Vivai Gitto Palermo; Visiva; Damir; Medi@comm; Neronera visual design studio. di
REDAZIONE Tagged with campionato vela d' altura iscritti palermo.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
17
20 luglio 2016
Pagina 10
Il Sole 24 Ore
Cantieristica navale
Cantieri navali. Amico & Co ha terminato una delle più grandi operazioni di refit mai realizzate ­
Oltre 50 milioni per il Queen Miri, megayacht del miliardario Usa Adelson
Maxi ristrutturazione made in Italy
GENOVA Amico & Co, uno dei tre cantieri
leader al mondo per il refit di grandi barche a
motore e vela, ha portato a termine la più
importante commessa di ristrutturazione e
ricostruzione mai realizzata, sullo yacht Queen
Miri, del magnate americano Sheldon Adelson.
Si tratta di «uno dei più grandi progetti di
questo genere mai realizzati su una barca» e
«il più grande fatto in Italia», spiega Alberto
Amico, alla guida dell' azienda. Il valore dell'
operazione è di oltre 50 milioni di euro. Ma il
cantiere genovese ha anche pronto un piano di
espansione nell' area portuale dove opera e su
quelle attigue dell' ex Fiera di Genova.
«Abbiamo messo a punto ­ dice Amico ­ un
progetto con investimenti per oltre 25 milioni,
che coinvolge anche società partner e che
permetterebbe di continuare a competere nel
mercato mondiale del settore del refit e dei
servizi ai mega yacht. Il piano prevede la
realizzazione di nuove infrastrutture: una volta
realizzato contribuirà a rendere Genova un
polo di eccellenza mondiale, con ricadute
economiche rilevanti sull' indotto industriale,
dei servizi e del turismo». Tutto questo se
arriveranno le attese conferme dall' Autorità
portuale di Genova e dal Comune, i due soggetti che dovrebbero dare in concessione le aree richieste.
«Siamo pronti da più di un anno a partire con gli investimenti, che tra l' altro ­ prosegue Amico ­ sono
pienamente compatibili e funzionali alle attività e ai progetti di risistemazione delle aree a Levante del
cantiere. Ci auguriamo che le amministrazioni proseguano e concludano velocemente tutti i passaggi
per poter permettere l' inizio delle opere infrastrutturali previste dal nostro progetto».
Per quanto riguarda invece il Queen Miri (costruito nel 2004 dai cantieri Neorion col nome Delma, ndr)
Amico chiarisce che «il lungo elenco dei lavori eseguiti include l' allungamento dello scafo e delle
sovrastrutture da 85,3 metri a 91,5; la completa riprogettazione e sostituzione della motorizzazione che
ha permesso l' aumento di velocità da 15 a 19 nodi; la ricostruzione completa di 1.020 metri quadrati di
interni e la ristrutturazione dei restanti 980 metri quadrati. Le linee esterne e il layout sono stati in gran
parte rivisti; a poppa è stata realizzata una nuova area relax e un bacino per il tender che può essere
convertito in piscina con acqua di mare riscaldata. Inoltre sono stati sostituiti i ponti in teak e la barca è
stata completamente ripitturata».
Il progetto è stato iniziato alla fine del 2014 e portato a termine in 16 mesi. Ma per farlo, afferma Amico,
c' è voluto «un team dedicato con 10 technical manager e una presenza media a bordo di circa 200
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
18
20 luglio 2016
Pagina 10
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Cantieristica navale
addetti con punte di 400».
Fare lo stesso progetto partendo da zero avrebbe richiesto da tre a quattro anni e sarebbe costato il
doppio, se realizzato in Nord Europa. Adelson, il neoarmatore che con questa barca fa il suo ingresso
nello yachting, è uno degli uomini più ricchi del mondo, proprietario di complessi alberghieri e di case
da gioco in tutto il mondo. È famoso per progetti innovativi quali il Marina Bay a Singapore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
RAOUL DE FORCADE
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
19
20 luglio 2016
Pagina 19
Giornale di Sicilia (ed.
Agrigento)
Demanio marittimo
Lampedusa, condannati dieci titolari di lidi
Lettini e ombrelloni con relative basi in cemento non autorizzati in giro per l' isola:
sentenza tre anni dopo le denunce IN BREVE
La denuncia alla Procura della Repubblica
venne presentata al termine di una vasta
attività di controllo della Guardia di Finanza a
cui diede impulso, in particolare, il sindaco
Giusi Nicolini.
Gerlando Cardinale OOO Lettini e ombrelloni
con relative basi in cemento non autorizzati in
giro per Lampedusa: tre anni dopo le denunce,
per dieci gestori di stabilimenti balneari sparsi
per l' isola, è scattata la condanna penale per l'
accusa di invasione di area demaniale.
La sentenza è stata emessa dal giudice
monocratico del tribunale di Agrigento,
Rosanna Croce, e va in direzione opposta
rispetto alle conclusioni a cui era giunto il
pubblico ministero che qualche ora prima, al
termine della requisitoria, aveva chiesto l'
assoluzione, con varie formule e
differenziando le posizioni, sostenendo che il
dibattimento avesse chiarito la posizione dei
gestori ed evidenziando le relative
autorizzazioni a occupare la spiaggia. Sul
banco degli imputati sedevano Fabio Teresa,
34 anni, Alfredo Mancino, 39 anni, Cristoforo
Palmisano, 47 anni, Antonino Massimo
Maggiore, 43 anni, Calogero De Castro, 36
anni, Salvatore Di Malta, 42 anni, Alfredo
Cardella, 45 anni, Carmela Maggiore, 41 anni, Maria Ida Cucina, 34 anni, e Gaspare Natoli, 48 anni.
Erano accusati di avere invaso, senza le relative autorizzazioni, porzioni di spiagge e, quindi, tratti di
demanio marittimo. Le posizioni erano diversificate e riguardavano i principali tratti del litorale di Lampe
dusa, vale a dire Cala Croce, Cala Maluk, la Guitcia e Cala Madonna. In tutto sarebbero stati circa un
centinaio i lettini e gli ombrelloni posizionati abusivamente nel litorale. La denuncia alla Procura della
Repubblica venne presentata al termine di una vasta attività di controllo della Guardia di Finanza a cui
diede impulso, in particolare, il sindaco Giusi Nicolini che, nell' agosto del 2013 firmò pure un' ordinanza
con cui limitò il noleggio indiscriminato di ombrelloni e lettini, tutti con relative basi in cemento, lungo le
spiaggie di Lampedusa. Il pubblico ministero Brunella Sardoni, titolare dell' inchiesta, esaminati gli atti
decise di mandare tutti gli indagati a processo. La tensione, in quei giorni, portò anche alla protesta di
alcuni imprenditori che avevano manifestato per strada facendosi sentire anche in consiglio comunale.
Gli imputati (difesi fra gli altri dagli avvocati Giuseppe Lauricella, Gianfranco Pilato, Alessandro Patti ed
Emilia Vinti) si erano difesi sostenendo di avere le autorizzazioni e hanno tentato di provarlo con
documenti e atti amministrativi prodotti agli atti del fascico lo. Teresa e Carmela Maggiore sono stati
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
20
20 luglio 2016
Pagina 19
<­­ Segue
Giornale di Sicilia (ed.
Agrigento)
Demanio marittimo
condannati a pagare un' ammenda di 700 euro; 1000 euro ciascuno per De Castro e Cucina; gli altri sei
imputati dovranno pagare 200 euro.
La differenza di pena si riferisce al numero di ombrelloni e lettini che variavano a secondo degli
imputati. A distanza di tre anni le strutture, poste sotto sequestro, sono state restituite ai proprietari. La
sospensione condizionale della pena è stata concessa a otto imputati: Teresa, Mancino, Palmisano,
Antonio Massimo Maggiore, Natoli, De Castro e Cucina. (*GECA*) IN BREVE.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
21
20 luglio 2016
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
La Riforma le promesse e il Cencelli
R O M A L'emergenza continua dei grandi
avvenimenti drammatici, dal disastro
ferroviario in Puglia alle stragi in mare dei
migranti, a terra delle vittime del terrorismo
hanno distolto l'attenzione dei media dall'iter
della riforma portuale, che pure sembra
essere arrivato a un momento cruciale. Dopo i
pareri delle commissioni parlamentari che di
fatto hanno accettato le linee del governo, sia
pure con distinguo a quanto pare concordati e
dopo gli altri passaggi istituzionali, sembra
quasi certo che il consiglio dei ministri
approverà il testo (emendato ma non troppo)
entro la metà della prossima settimana. Ed è
già corsa per gli organigrammi. Le quindici
Autorità di sistema che sostituiranno l'attuale
pletora di Autorità portuali ricordiamoci che
solo due mesi fa gli accorpamenti dovevano
essere molto più spinti, solo 8 Autorità di
sistema: poi c'è entrata di mezzo la politica
sono un boccone troppo succoso per rimanere
fuori dai giochi del potere. E fa sorridere la
ripetuta affermazione di Delrio & C. secondo i
quali non ci saranno manuali Cencelli né scelte
di partito. Affermazioni dovute, anzi proclami
obbligatori. Che servono a dimostrare il
contrario, ovvero quanto ci sia di interesse dei
partiti nelle scelte economiche e tecniche del
governo. E del resto, come sosteneva Tayllerand che di proclami se ne intendeva, la politica è sempre
stata come le medicine: non è altro che un modo per agitare il popolo prima di usarlo. * * *
Prescindendo dalle considerazioni sul metodo e sui sarcasmi, sembrerebbe in corso la spartizione dei
pani e dei pesci, ovvero delle presidenze e delle segreterie generali dei 15 sistemi. I criteri? In un paio
di regioni Liguria certa, altra meno le presidenze spetterebbero al centrodestra, con le segreterie
generali ai partiti di governo. Per le altre, man bassa della maggioranza. Per carità, con tecnici di
provata esperienza e non solo italiani. Questa la formula, che dice tutto e niente. Vedremo. Più vicini a
noi toscani, certi indicatori da Roma parlano di un governatore Enrico Rossi schierato per un'abbinata
Luciano Guerrieri/Massimo Provinciali, in ruoli tra i due da decidere. Ma la pelle dell'orso, cioè il
pensionamento di Giuliano Gallanti, è tutt'altro che nel sacco, perché gli è riconosciuta una competenza
e una personalità assai più che nazionale. C'è l'età avanzata, che in un governo giovanilista sembra
quasi una bestemmia. Ma il fatto che Gallanti lo reclamerebbero di nuovo a Genova, per esempio, può
voler dire qualcosa. * * * In questo quadro, si affacciano poi sull'agone nazionale i soliti nomi che sono,
come dice la pubblicità, una garanzia: Pasqualino Monti, Sandro Boniciolli, Francesco Messineo,
Davide Santini, Nicola Del Nobile, Zeno D'Agostino, Mario Sommariva e chi più ne ha più ne metta. Poi
ci sono gli operatori, che provano anch'essi a dire la loro. Significativa proprio a La Spezia la presa di
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
22
20 luglio 2016
<­­ Segue
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
posizione di La Spezia Port Services che in una nota ha sottolineato la necessità di chiudere la stagione
dei politici, dei burocrati e dei centri di potere per affidare il timone del porto a chi davvero conosca le
esigenze di uno scalo complesso, delicato e per molti aspetti unico come La Spezia. La nota continua
sottolineando di non voler partecipare al toto­nomi ma si dice pronta a sostenere, con forza e
convinzione, il miglior candidato al momento opportuno. Intanto, con un pizzico di veleno, chiede un
forte segnale di discontinuità rispetto al passato e invita governo e Regione a concentrare l'attenzione
sul mondo degli operatori. Sogni citando Shakespeare d'una notte di mezz'estate? Antonio Fulvi
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
23
20 luglio 2016
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
Approvata anche dal governo italiano la
pianificazione delle aree marittime
Riguarda la divisione delle aree di influenza con i paesi confinanti nel quadro delle
direttive dell'Unione Europea Gli interessi della pesca, dei trasporti e dei porti I dettagli
dell'operazione
ROMA Il Consiglio dei ministri, su proposta del
presidente Matteo Renzi e del ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio,
ha approvato, in esame preliminare, un
decreto legislativo di attuazione della direttiva
2014/89/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 23 luglio 2014, che istituisce un
quadro per la pianificazione dello spazio
marittimo. Nello specifico, il provvedimento
mira a favorire la gestione di un ambito
particolarmente complesso, quale è quello
marittimo, sul quale insistono attività
diversificate tra di loro. La pianificazione dello
spazio marittimo consiste nello stabilire
quando e dove svolgere le attività umane in
mare (pesca, acquacoltura, trasporti marittimi,
porti, ambiente marino, ricerca marina,
energia offshore, cantieristica navale, industrie
legate al mare, sorveglianza marittima e
turismo marittimo) e coinvolge tutte le parti
interessate al mare. Si tratta di uno strumento
fondamentale di attuazione della politica
marittima integrata (PMI) dell'Unione europea.
Gli obiettivi perseguiti con l'intervento
normativo, pertanto, sono: creare maggiore
coerenza tra le diverse attività che si svolgono
in mare; sviluppare migliori strumenti
regolamentari e trasversali (vigilanza
marittima integrata, pianificazione dello spazio marittimo (P.S.M.), gestione integrata delle zone costiere
(G.I.Z.C.), creazione di una base di dati e conoscenze integrata in ambito marino, strategie marine
regionali; sfruttare in maniera ecologicamente ed economicamente sostenibile ed efficiente il potenziale
dei mari e del settore marittimo; evitare la duplicazione del lavoro tra le diverse autorità nazionali o
regionali degli Stati membri in materia di regolamentazione; facilitare la necessaria pianificazione
coordinata delle attività marittime concorrenti e della gestione strategica delle zone marine, che deve
essere elaborata ed attuata mediante un approccio ecosistemico e multidisciplinare; garantire
l'applicazione dell'approccio ecosistemico, stabilito dalla direttiva quadro dell'Unione europea sulla
strategia per l'ambiente marino; raccogliere informazioni affidabili e statistiche comparabili per
l'elaborazione delle politiche marittime a tutti i livelli. L'obiettivo di lungo periodo è quello di fornire
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
24
20 luglio 2016
<­­ Segue
La Gazzetta Marittima ­
Trasporti Marittimi
un'opportunità per stimolare la crescita e l'occupazione. Quanto alla governance, il decreto prevede
l'istituzione di un Tavolo interministeriale, che definisce le linee guida per la stesura dei piani di gestione
dello spazio marittimo, individuando le aree marittime di riferimento, nonché quelle terrestri rilevanti per
le interazioni terra­mare, e di un Comitato tecnico presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
con il compito di elaborare per ogni area marittima individuata, i piani di gestione dello spazio
marittimo. I piani elaborati dal comitato tecnico sono poi sottoposti alla valutazione del Tavolo.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
25
20 luglio 2016
L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
«Stcw, non applicata la sentenza del Tar»
A gennaio 2017 migliaia di marittimi italiani rischiano di restare senza imbarco
Nonostante la sentenza del Tar del Lazio, che
a giugno scorso ha sancito che i titoli dei
marittimi devono essere rinnovati da subito
per cinque anni, non si placa la polemica
sull'applicazione da parte dell'Italia delle
norme europee relative al certificato Imo
Stcw95. Secondo il ministero delle
Infrastrutture e trasporti, a cui il Tar ha dato
torto su ricorso del comandante Dario Savino,
tutti i titoli dovrebbero scadere e essere
rinnovati il primo gennaio del 2017. Il deputato
Luigi Gallo ha presentato un'interrogazione al
ministero chiedendo un chiarimento immediato
sulle procedure per il rinnovo del certificato. Il
mancato chiarimento, secondo il deputato, va
a toccare un comparto strategico per
l'economia italiana e del Mediterraneo.
«Mentre il Tar del Lazio ­ afferma Gallo
nell'interrogazione ­ si è espresso a vantaggio
dei lavoratori, il ministero autonomamente e
arbitrariamente decide di non eseguire la
sentenza del tribunale amministrativo del
Lazio, con la spiegazione di voler attendere gli
esiti di un'eventuale impugnazione della
stessa sentenza. Ricordo al ministero che le
sentenze del Tar sono esecutive finché il
Consiglio di Stato non decida un'eventuale
sospensione dell'esecuzione e che le sentenze
si rispettano». Secondo Dario Savino il ricorso al Consiglio di Stato dovrebbe essere presentato dallo
stesso ministero, ma è improbabile che ciò avvenga. «Per questo ­ aggiunge Savino ­ proporrò un
ulteriore ricorso per l'ottemperanza della sentenza». Nel 2010 l'Imo, l'organizzazione marittima delle
Nazioni Unite, ha approvato modifiche, i cosiddetti emendamenti di Manila, alla convenzione Stcw, che
fissa a livello internazionale i requisiti per poter lavorare a bordo delle navi. Le modifiche entreranno in
vigore dal primo gennaio 2017. L'Italia ha adottato col dlgs 71/2015 le indicazioni degli emendamenti di
Manila e nel maggio 2016 ha pubblicato i primi decreti attuativi. «Ma manca ancora ­ ricorda Savino ­ il
decreto principale, quello sui titoli». Da qualche mese, quindi, ai marittimi che rinnovano i certificati, le
Capitanerie assegnano un documento provvisorio valido soltanto fino al primo gennaio prossimo. Il
rischio è che a quella data una larga fetta dei marittimi italiani si trovino nell'impossibilità di essere
imbarcati. In teoria, questo può causare due conseguenze: o le navi che imbarcano marittimi italiani si
troveranno nell'impossibilità di viaggiare, con grave danno per i traffici via mare del nostro paese;
oppure i nostri armatori dovranno rivolgersi a manodopera straniera. Va ricordato che proprio in questi
mesi si sta consumando un acceso dibattito fra gli stessi armatori, ma legato in questo caso al destino
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
26
20 luglio 2016
<­­ Segue
L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
del registro internazionale italiano, sulle condizioni di imbarco dei marittimi italiani. L'introduzione dei
nuovi requisiti Stcw mette aggiunge incertezza a una situazione delicata. Lo scorso ottobre 2015 il
comandante Giorgio Blandina aveva chiesto chiarimenti al ministero, che aveva risposto ribadendo la
propria posizione: «Considerato che la normativa nazionale di implementazione degli emendamenti di
Manila è in corso di predisposizione, è evidente che l'Amministrazione italiana non può emettere
certificati di competenza con scadenza superiore al primo gennaio 2017 in quanto non conformi agli
emendamenti stessi». Pochi giorni dopo anche il presidente del Collegio nazionale capitani lungo corso
e macchina, Giovanni Lettich, aveva segnalato il ritardo: «La finestra temporale per il rinnovo dei titoli è
stretta, mentre il numero dei marittimi interessati è elevato. C'è il rischio di un intasamento delle
Capitanerie. Gli uffici consolari potrebbero rinnovare i titoli dei marittimi all'estero che hanno tutti i
documenti in regola. Ma non hanno ricevuto istruzioni in merito», aggiungendo: «E' urgente che il
ministero si attivi. Si tratta di circa 25 mila marittimi interessati, con 8 mila fra comandanti, direttori di
macchina e ufficiali».
Alberto Ghiara
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
27
20 luglio 2016
Pagina 16
Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Lo scenario. La selezione innescata dalla crisi ha finito per irrobustire il settore
Trasporti e logistica, meno aziende ma più forti
I padroncini si aggregano in consorzi e cooperative
L' autotrasporto e la logistica escono dalla crisi con
meno aziende, ma più strutturate che guardano all'
internazionalizzazione, al risparmio energetico, all'
intermodalità e all' opportunità dell' e­commerce. Il
popolo dei padroncini, aziende individuali e spesso
monoveicolari, vede sempre più la strada dell'
aggregazione in consorzi e cooperative come la più
favorevole per affrontare le grandi difficoltà del
momento, in primis la concorrenza sleale proveniente
dall' Est Europa, dove imprese con costi più bassi
riescono a portare via ampie fette di mercato all'
autotrasporto italiano.
«Dopo anni di crisi ­ spiega Damiano Frosi, ricercatore
dell' Osservatorio Contract Logistics del Politecnico di
Milano ­ nel 2014 si è registrato un saldo positivo tra
aziende fallite e nuove, per quanto riguarda le società di
capitali». I dati dell' Osservatorio del Politecnico, che
ufficialmente verranno presentati il prossimo novembre,
intravedono piccoli segnali positivi. Intanto il fatturato è
in ripresa, con un aumento dell' 1,8% tra il 2015 e il
2016, passando da 78,3 a 80,9 miliardi di euro. La
crescita maggiore però è prevista per i corrieri e per i
gestori di magazzini. Il mondo dell' autotrasporto rappresenta circa la metà del fatturato complessivo,
con la percentuale più elevata legata alle società di capitali (32%), a seguire spedizionieri (18%),
operatori logistici (12%) e gestori di magazzino (10%).
I ricavi non sono l' unico indicatore che annuncia un tiepido rilancio. Negli ultimi dodici mesi i volumi
sono tornati a crescere. Secondo la nota congiunturale di Confetra nel 2015 le merci trasportate su
camion sono cresciute del 3% in ambito nazionale e del 2,7% nell' internazionale. Un andamento
confermato anche dall' incremento a marzo del 3,9% del traffico dei mezzi pesanti sulle autostrade
(ultimo dato disponibile di Aiscat). Il rinnovo del parco mezzi si è rimesso in moto. Secondo i dati di
Unrae le immatricolazioni di veicoli industriali hanno raggiunto alla fine dello scorso anno le 15.220
unità, il 25,3% in più rispetto all' anno precedente (anche se ancora meno della metà delle
immatricolazione del 2006). «La ripresa delle immatricolazioni ­ interviene Paolo Uggè, presidente della
Fai­Confcommercio ­ si deve a una politica ben precisa voluta dalle associazioni dell' autotrasporto che
hanno acconsentito a tagliare fuori i mezzi euro 0, 1 e 2 dai benefici sulle accise, sui pedaggi e sul
rimborso della quota dell' Rca, spingendo le aziende a un rinnovo del parco mezzi».
Il volto dell' autotrasporto, infatti, è cambiato anche grazie a leggi e misure introdotte in questi ultimi
anni. La spinta all' aggregazione è in parte conseguenza dalla legge sul limite alla subvezione,
introdotta dalla legge di Stabilità del 2014, che ha di fatto tagliato la lunga catena degli appalti,
spingendo le imprese a fare sistema. E infatti in due anni, dal marzo 2014 al marzo 2016 (dati
Infocamere), pur in presenza di un calo complessivo delle aziende del settore pari al 3,7% (da 99.813 a
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
28
20 luglio 2016
Pagina 16
<­­ Segue
Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
96.125), si è registrato un incremento del 6,5% delle società di capitali e del 5,7% delle cooperative,
mentre a soffrire di più sono state le società di persone che si sono ridotte di più di mille unità con un
calo del 4,8% e soprattutto le imprese individuali: ne sono scomparse più di 3.000 con un decremento
del 7,3%. «Il calo delle piccole aziende è evidente ­ dice Amedeo Genedani, presidente della
Confartigianato Trasporti e di Unatras ­.
Si tratta delle realtà che stanno più soffrendo a causa della concorrenza dei vettori stranieri. Il Governo
ci dica se vuole difendere la categoria come stanno facendo altri Stati». Il riferimento è a Francia e
Germania che hanno introdotto l' obbligo di salario minimo per gli autisti che lavorano, anche
transitoriamente, sul loro territorio. Una misura, già nel mirino dalla Commissione europea per
limitazione della concorrenza, ma invocata dall' autotrasporto italiano che si trova a combattere una
battaglia senza uguali con le imprese dell' Est e che, in particolare nelle regioni di confine come il Friuli,
sta provocando la scomparsa dei vettori italiani. L' Europa allargata, inoltre, sta producendo altre forme
di dumping sociale attraverso l' attuazione di pratiche, spesso al confine tra legalità e illegalità. È il caso
del distacco internazionale e dell' esterovestizione.
Autisti presi in affitto dall' Est per lavorare in Italia con stipendi italiani, ma contributi versati nel loro
paese d' origine. I costi si abbassano ulteriormente se parte dell' attività viene trasferita in una sede
estera, magari anche fittizia, creata solo per abbassare il carico fiscale (esterovestizione).
Insomma, se una parte dell' autotrasporto sta crescendo, somigliando sempre più a player logistici
completi, un' altra parte sta combattendo una dura battaglia per la sopravvivenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
DEBORAH APPOLLONI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
29
19 luglio 2016
Adnkronos
Trasporti marittimi
Sardegna: 'Progetto ForMare', Moby e Tirrenia per
inserire giovani in settore
Promozione delle attività marittime, sostegno
ai giovani e legame con il territorio: sono
questi gli obiettivi del 'Progetto ForMare',
iniziativa organizzata da Moby e Tirrenia in
collaborazione con il Miur e la Direzione
scolastica regionale Sardegna, che prepara gli
studenti sardi nel loro percorso professionale e
all' ingresso nel mondo del lavoro. Moby e
Tirrenia, si legge in una nota, proseguono
dunque nelle iniziative di coinvolgimento dei
giovani, facendo delle proprie navi v e r e e
proprie scuole per i lavoratori del futuro, dando
opportunità agli studenti sardi di scoprire il
lavoro per mare. Il 'Progetto ForMare 2016',
giunto alla sua quarta edizione, ha previsto l'
imbarco di gruppi di stagisti frequentanti le
classi quarte e quinte degli istituti scolastici
sardi. Dalla reception al ponte di comando,
passando per la sala macchine, i ragazzi sono
stati protagonisti di uno stage a bordo delle
navi per apprendere i mestieri del mare. L'
iniziativa 'ForMare' si propone, da anni, di
attivare e modulare un' offerta rivolta ai giovani
sardi per far vivere il mare non come confine e
barriera ma come apertura e opportunità per il
futuro dei giovani. Per i ragazzi si è rivelato
utile e appassionante osservare i marittimi all'
opera, imparando in questo modo il loro lavoro
quotidiano. Dal 2012 ad oggi c' è stato il coinvolgimento di oltre 2.400 ragazzi. Quella di quest' anno ha
visto la partecipazione di 36 scuole, per un totale di oltre 700 ragazzi. Anche in questa edizione sono
stati individuati i due ragazzi più meritevoli, per i quali è in programma un' esperienza lavorativa con un
contratto a tempo determinato a bordo delle navi delle due compagnie del Gruppo. Il riconoscimento è
andato a una ragazza dell' Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione di Tortolì e a
un allievo dell' Istituto tecnico trasporti e logistica 'C. Colombo' di Carloforte. "Il 'Progetto ForMare' di cui
siamo promotori insieme al Miur ­ ha dichiarato Pietro Manunta, presidente di Tirrenia Cin ­ inizia a dare
risposte alla Sardegna e ai giovani studenti degli istituti superiori sardi, che sono stati i principali
protagonisti di un' esperienza a bordo delle navi del Gruppo sulle professioni del mare. La Onorato
Armatori proseguirà nel creare un rapporto sempre più stretto col territorio, investendo nella cultura e
nella formazione professionale di giovani sardi che intendano intraprendere questi mestieri. Abbiamo
bisogno di professionalità sempre più specializzate e siamo convinti che questa collaborazione darà
sbocchi lavorativi importanti e qualificati". E il direttore dell' Ufficio scolastico regionale Sardegna,
Francesco Feliziani, ha ringraziato "Moby e Tirrenia per aver offerto un' occasione concreta ai ragazzi
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
30
19 luglio 2016
<­­ Segue
Adnkronos
Trasporti marittimi
degli Istituti tecnici e professionali di affacciarsi al mondo del lavoro attraverso un' esperienza che li
metterà di fronte a possibili scelte per il loro futuro". "La collaborazione con importanti realtà armatoriali
come Moby e Tirrenia ­ ha aggiunto ­ offre prospettive e motivazione e risulta fondamentale per
combattere i drammatici problemi della dispersione scolastica, della disoccupazione e della difficoltà d'
inserimento di tanti giovani nel tessuto produttivo". Moby e Tirrenia, compagnie 100% del Gruppo
Onorato Armatori, puntano sulla valorizzazione della terra sarda. Negli ultimi anni le iniziative sul
territorio sono aumentate sensibilmente, a dimostrazione di quanto il Gruppo voglia proseguire con la
strategia di crescita nella terra del mare per eccellenza e nel rispetto dei suoi abitanti. L' obiettivo è
quello di continuare su questa strada e coinvolgere sempre di più i giovani nei progetti dediti all'
innovazione e allo sviluppo del lavoro per mare, che è il nucleo pulsante del Gruppo. Moby, Tirrenia­Cin
e Toremar sono compagnie del gruppo Onorato Armatori, leader del trasporto marittimo passeggeri e
merci da cinque generazioni. Primo al mondo per numero di letti e primo in Europa per capacità
passeggeri, il gruppo occupa fino a 4.000 dipendenti, tutti italiani, inclusi gli stagionali. Con le tre
compagnie, il gruppo Onorato collega Sardegna, Sicilia, Corsica, Arcipelago Toscano e Tremiti con 47
navi, tutte bandiera italiana, con 41.000 partenze per 30 porti programmate per il 2016. I Fast Cruise
Ferries del gruppo sono tra i primi al mondo per qualità: Moby è stata insignita del Sigillo di Qualità 'Nr.
1 oro' 2015/2016 dell' Istituto tedesco Qualità e Finanza per la qualità del servizio offerto, della
prestigiosa Green Star sulle tre navi ammiraglie ed è stata eletta dai passeggeri migliore compagnia di
traghetti all' Italia Travel Awards 2016. Il gruppo Onorato, che ha vinto il Business International Finance
Award 2016 per l' innovativa operazione di rifinanziamento conclusa lo scorso febbraio, ha inoltre una
flotta di 17 rimorchiatori di ultima generazione che forniscono in nove porti italiani servizi quali
assistenza alle manovre delle navi in porto e attività di salvataggio. Tramite la controllata Sinergest,
Moby gestisce inoltre la stazione marittima Isola Bianca nel porto di Olbia.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
31
19 luglio 2016
ilcittadinodimessina.it
Trasporti marittimi
In una nota le considerazioni di Capitale Messina e Rete Civica
Via anche l' Autorità Portuale: il paradigma del
declino inarrestabile di Messina (e del Sud Italia)
Con la seguente nota i presidenti di Capitale
Messina e Rete Civica per le Infrastrutture nel
Mezzogiorno Pino Falzea e Fernando Rizzo
esprimono le preoccupazioni circa l' acuirsi
della crisi nel nostro territorio a causa delle
scelte politiche assunte in sede nazionale
regionale: Via anche l' Autorità Portuale: il
paradigma del declino inarrestabile di Messina
(e del Sud Italia) L' ulteriore declassamento di
Messina è servito: come si apprende dalla
stampa, nella seduta del Consiglio dei Ministri
del 22 luglio il Governo approverà il Decreto
Legge di Riordino delle Autorità Portuali, che
prevede l' accorpamento dell' Autorità Portuale
messinese nell' Autorità di Sistema Portuale
con sede a Gioia Tauro. Come da noi più volte
sostenuto, questo accorpamento risulterà
fallimentare per il Sistema Portuale di Messina
­ Milazzo non solo per la valenza simbolica del
depauperamento della città metropolitana ma
soprattutto perché Gioia Tauro è un porto in
crisi strutturale, con la Regione Calabria
costretta a ripianare le perdite versando tra i 4
e gli 8 milioni di euro all' anno per la
sopravvivenza assistenziale dello scalo
transhipment, con 452 lavoratori in cassa
integrazione su 1500 da 5 anni. Tali somme
sostituiscono le tasse di ormeggio ed
ancoraggio abolite per Gioia Tauro da una legge del 2013 per consentire di reggere la concorrenza dei
porti africani e maltesi. Non sdoganando merci, Gioia Tauro produce per lo Stato solo 39 milioni di iva
pari allo 0,32% del totale prodotto dai 24 porti italiani, contro il miliardo del porto di Milazzo che a sua
volta incassa 8 milioni e mezzo di euro in tasse varie (le stesse che versa la Regione Calabria). Un'
operazione politica che sembra destinata solo a finanziare Gioia Tauro dai porti di Messina e Milazzo. Il
terminalista Contship concessionario dello scalo, dopo 6 anni di perdite ha comunicato che intende
dismettere la concessione. Perché? Perché in Calabria non ci sono ferrovie ad alta capacità e le navi
portacontainers non possono sdoganare le merci caricandole sul ferrato. In definitiva Messina accorpata
a Gioia Tauro, porto core inventato non collegato alle Reti TEN T, subirà il triste destino di essere
travolta dai problemi di Gioia Tauro, sul modello dell' aeroporto di Reggio Calabria, finendo per
regalare i suoi circa 100 milioni di cassa al ripianamento dei debiti del porto calabrese. Un vero affare.
E cosa fa il ministro Delrio nell' incontro per risolvere la crisi del porto di Gioia Tauro? Invece di
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
32
19 luglio 2016
<­­ Segue
ilcittadinodimessina.it
Trasporti marittimi
accelerare sulle infrastrutture ferroviarie promette, nella riunione con i sindacati e la Regione Calabria,
la creazione dell' Agenzia del Lavoro, ennesimo ente per politici e sindacati, in attesa del
completamento di un altro bacino di carenaggio per navi più piccole (con evidente concorrenza alla
piattaforma logistica di Tremestieri). A questo punto, per limitare il danno, possiamo solo sperare che il
Presidente Crocetta chieda la proroga entro 15 giorni dall' entrata in vigore del provvedimento dell'
autonomia dell' Authority di Messina per i prossimi 3 anni, come previsto dal Decreto legge. Insomma la
città Metropolitana di Messina, continua a subire per l' insipienza o la complicità dei responsabili politici
che la governano scelte contrarie al suo sviluppo economico che stanno determinando il suo inesorabile
declino. Messina, precipitata in dieci anni da 260.000 a 238.000 abitanti, è rimasta senza ponte, senza
Autorità Portuale, priva di un collegamento aereo efficiente, senza treni a lunga percorrenza ma anche
senza più gli inquinanti ed obsoleti traghetti, con il rischio concreto (a causa della vorticosa riduzione
del numero di abitanti) di perdere tra qualche mese la Corte d' Appello e una miriade di uffici, personale
qualificato e corpi militari collegati, a causa di scelte miopi prive di visione strategica, destinata alla
inesorabile marginalità. Ed a causa di tale marginalità ed in considerazione dell' orientamento delle
politiche europee per cui, entro il 2025, il 25% del traffico gommato sarà spostato sul ferrato non
inquinante, la Sicilia priva di continuità territoriale e del doppio binario collegato ai porti, sarà inadeguata
al trasporto di merci in tempi rapidi ed a basso costo nei mercati del nord Europa e privata di ogni
ipotesi di sviluppo. La classe politica oggi dominante ha tagliato Messina (e la Sicilia) fuori dalla storia,
proiettandola negli anni bui del Medioevo infrastrutturale, avversando la globalizzazione che avviene
con sempre maggiore rapidità nello scambio di merci e nei tempi di percorrenza e auspicando il ritorno
al "ferribotte" invece di pretendere il Frecciarossa 1000 che impiega per i 576 km tra Roma e Milano lo
stesso tempo, dell' intercity che da 80 anni attraversa i 7,7 km tra Messina e Villa S.G.. E' venuto il
momento di voltare pagina.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
33
19 luglio 2016
ilcittadinodimessina.it
Trasporti marittimi
Il sistema di mobilità da costruire a misura di studente
Sistema di mobilità dell' Università di Messina
"Messina, Città Universitaria"
"Messina, Città Universitaria". E' questo l'
obiettivo cui tendere per rimediare al vistoso
calo di iscritti (oltre il 24%) e rilanciare l'
Università facendola diventare motore di
sviluppo per il territorio provinciale e l' Area
dello Stretto. Il sistema di mobilità da costruire
a misura di studente è un asse strategico
fondamentale. Nel corso del Convegno
organizzato dalla Cisl Università, il tema è
stato ampiamente dibattuto da numerosi
relatori che hanno evidenziato le tante difficoltà
dovute alle lacune della mobilità e del
Trasporto pubblico locale in particolare. Il
nuovo corso avviato dalla gestione Navarra,
con le ingenti risorse investite nel sistema
della mobilità anche per sopperire alle
inefficienze generali, comincia tuttavia a dare i
suoi frutti a vantaggio degli studenti e a
stimolare adeguatamente gli altri soggetti di
riferimento. Alle convezioni sottoscritte con le
Autolinee private, si sono aggiunte quelle con
L' Atm ( circa 5.000 studenti viaggiano su tutte
le linee con soli 30 euro l' anno, in aggiunta ai
50 euro dell' Università), con i Taxi, con le
s o c i e t à d e i trasporti marittimi, p r i v a t e e
pubbliche, con Trenitalia, ecc Ma, in forza di
una vision molto più ampia e proiettata nel
futuro, l' Università sta approntando progetti di
bikesharing e carsharing e, in accordo con le altre Università siciliane, anche con le compagnie aeree.
Naturalmente questa progettualità può avere successo solo se si costruisce una rete nel territorio per
dar vita ad un sistema integrato dei trasporti. Un segnale significativo sembra venire dall' Atm che, dopo
avere ampliato il numero di Bus in circolazione, garantisce un servizio migliore dei Tram. Il Magnifico
Rettore, Prof. Pietro Navarra, nel portare i saluti dell' Università, ha ricordato gli impegni in tanti altri
campi, a partire dagli oltre 100 milioni investiti per realizzare laboratori tecnici all' avanguardia nel
mondo. Il cammino per fare di Messina una Città Universitaria modello è dunque già felicemente
avviato.
PAOLO SAGLIMBENI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
34
20 luglio 2016
Pagina 10
La Repubblica
Trasporti marittimi
Il racconto. In Costa Azzurra vivono 32mila connazionali "È il mare di torinesi e milanesi"
Il sogno spezzato dei pensionati e quel posto al sole
nel cuore di Nizza
DAL NOSTRO INVIATO NIZZA. Angelo era
appena andato in pensione: «Era venuto qui
con la mamma per festeggiare», racconta il
figlio Massimiliano. Nizza, il mare, uno dei
paradisi dei pensionati italiani. Dopo anni di
lavoro il luogo del relax, dove comperarsi l'
appartamento per trascorrere l' estate e
fuggire dal rigore degli inverni padani. Anche
Mario e Mariella, gli amici di Milano, si erano
uniti alla festa di Angelo giovedì sera. E anche
loro sono stati schiacciati dal camion.
In pochi minuti il tir di Mohammed Bouel ha
svelato nel modo più crudo il trein de vie degli
italiani in Costa azzurra, luogo di vacanza e di
nuove amicizie. «Ha seminato la morte in due
gruppi di amici che in questi giorni si sono
ritrovati per cercare i loro cari», racconta il
console italiano Serena Lippi. Angelo, Gianna,
Mario e Mariella, così come Carla, la mamma
di Matilde, morta sull' ambulanza, erano tra i
200 mila italiani che affittano o hanno
comperato casa in Costa Azzurra. Da sempre
Nizza è il mare di casa per torinesi e milanesi.
E anche quando, nel 1860, la città ha lasciato i
Savoia per diventare francese, in realtà è
rimasta per buona parte italiana. «Vede quella
casa qui di fronte? Lì hanno comperato tutto gli
italiani». Ragazzi? "No. Pensionati. Gente che come minimo ha 50­60 anni.
Molti ormai vivono qui stabilmente ».
Magda ha 26 anni, è armena e risponde dietro il bancone di "Nice properties", una delle tante agenzie
immobiliari lungo la Promenade des Anglais. Il gioco di parole tra l' inglese "nice", carino, e il nome
francese di Nizza è uno dei più sfruttati dalle agenzie turistiche. Magda non si dà pace: «Ieri è venuta
una signora milanese che vuole vendere l' appartamento a Milano e comperarne uno qui». Tu non lo
faresti?
«Beh, io alla mia età preferirei vivere a Milano». Certo, a vent' anni le discoteche della città di Prada
sono più appetibili del residence "Anni Azzurri". Ma sono in molti ad aver fatto la scelta della signora
milanese. Secondo i dati della Camera di commercio italiana di Nizza, i residenti italiani in città sono 32
mila, il dieci per cento della popolazione. «In realtà ­ dice il direttore Agostino Pesce ­ se calcoliamo i
molti che non sono registrati al ministero degli esteri e quelli che affittano per i mesi estivi, siamo nell'
ordine delle centinaia di migliaia comprendendo l' area metropolitana».
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
Continua ­­>
35
20 luglio 2016
Pagina 10
<­­ Segue
La Repubblica
Trasporti marittimi
Fino a dieci anni fa il 60 per cento degli acquisti immobiliari era degli italiani. Poi è arrivata la crisi. Ma lo
scorso anno, al Salone immobiliare della Costa azzurra, gli esperti hanno raccontato a Nice Matin «il
ritorno degli stranieri sul mercato immobiliare. In testa alla classifica gli inglesi e subito dopo gli italiani
di mezza età».
«Gli italiani vengono qui da sempre, è una tradizione», racconta René Colomban, titolare del Blue
Beach, una spiaggia a pochi passi dall' hotel Negresco. Colomban è presidente dell' associazione degli
stabilimenti balneari di Nizza. «Gli stranieri arrivano a ondate ­ racconta Colomban ­ spinti dalle crisi
drammatiche o dalla ricchezza improvvisa in qualche parte del mondo. Così nei decenni sono arrivati
gli iraniani, i libanesi, gli armeni, ora i russi».
I primi a colonizzare il lungomare furono gli inglesi del reverendo Lewis Way che a inizio dell' Ottocento
tracciarono il sentiero lungo la spiaggia. «Ma gli italiani ­ sottolinea Colomban ­ quelli ci sono sempre
stati, anche prima». Nizza è stata italiana, con qualche breve interruzione, dal 1388 al 1860. Aveva per
capitale Torino. «Gli italiani non vengono solo d' estate», dice Colomban. E racconta la storia «delle navi
da crociera che l' ultimo giorno dell' anno scaricano migliaia di suoi concittadini al porto vecchio. Tutti li
riconoscono perché arrivano il 31 dicembre e invadono i negozi della città alla ricerca di mutande rosse.
È una tradizione solo vostra».
Dopo i giorni della tensione e del dolore, forse la storiella delle mutande rosse è una delle prime
occasioni per sorridere. Colomban racconta che «in questi ultimi giorni le disdette sono arrivate in
massa». Magda spiega che «le disdette degli appartamenti sono arrivate soprattutto da inglesi,
norvegesi. Gli italiani molto meno. Dagli anni Sessanta non hanno mai smesso di venire.
E penso che continueranno».
©RIPRODUZIONE RISERVATA "Le disdette sono arrivate soprattutto da inglesi e norvegesi. Voi qui
continuerete a venire" Folla sulla Promenade des Anglais in ricordo delle vittime della strage FOTO: ©
EPA.
PAOLO GRISERI
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
36
20 luglio 2016
Pagina 23
Libero
Trasporti marittimi
Strage in Puglia: le domande senza risposta
Caro Giordano, una volta c' erano il binario
unico e le tanto vituperate Fs. Oggi il binario è
sempre unico, ma ci sono le ferrovie locali,
regionali, metropolitane, del nord, del sud, del
sud­ovest, la circumvesuviana, la circumetnea,
la Napoli­Portici, la Roccasecca­Roccavaldina,
insomma anziché raddoppiare il binario è stata
quadruplicata la burocrazia: persino i traghetti
Messina­Villa San Giovanni non si sa più a
quale società fanno capo.
Allora, o il trasporto è gestito dallo Stato,
oppure, se tutto deve essere privatizzato allo
spasmo, non paghiamo più tasse.
Raddoppiare il binario non è uno spreco, anzi
è ciò che garantisce il diritto alla mobilità con il
massimo livello di sicurezza possibile (che l'
unico binario sia sicuro è una sciocchezza). Il
vero spreco è pagare 90.000 euro al mese a
buffoni e parassiti che discettano su diritti
acquisiti. Il privato investe dove guadagna e
quindi sono stati spesi miliardi per ridurre di
mezz' ora il tempo di percorrenza tra Roma e
Milano. Il compito dello Stato non è gestire per
guadagnare, ma gestire per assicurare servizi
con le tasse pagate dai cittadini. La
privatizzazione o il passaggio alle regioni
hanno peggiorato le cose.
Angelo Catalano ­ via mail * * * Caro Catalano, lei ha ragione. Ci sono alcune cose che non
tornano in questa vicenda. Provo a riassumere. 1) Se il binario unico è sicuro, come tutti si
sono affrettati a dire, perché il ministro Delrio in Parlamento dopo l' incidente ha assicurato
investimenti massicci per il raddoppio? 2) Perché in Italia esistono oltre 600 km di ferrovia che
oltre ad avere il binario unico hanno sistemi di controllo antidiluviani basati su telefono e
fonografo? 3) Perché, pur essendoci a disposizione 180 milioni, stanziati dall' Ue nel 2007 per l'
ammodernamento di quella tratta, non sono stati spesi? 4) Quali sono le «difficoltà di carattere
autorizzativo» che secondo la Regione hanno reso impossibili i lavori? 5) Perché il 17 maggio
2016 la Regione Puglia ha prorogato d' ufficio, fino al 2021, la concessione alla Ferrotramviaria
Spa, che gestisce una linea dove non sono stati fatti i lavori necessari? 6) E perché nel
prorogare a Ferrotramviaria Spa la concessione le vengono anche attribuiti 43 milioni e mezzo
di euro? Che cos' è? Un premio per non aver speso i soldi dell' Ue? 7) È vero che c' erano altri
20 milioni di euro a disposizione sempre per l' ammodernamento di quella tratta? 8) Le Regioni
amministrano i servizi nell' interesse di chi? Dei cittadini o delle loro clientele? Dei pendolari o
dei foraggiatori delle campagne elettorali?
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
37
20 luglio 2016
Pagina 23
Gazzetta del Sud
Porti
Si vogliono dirottare le risorse in Calabria?
«Gioia Tauro è u n porto in crisi strutturale».
Questa è una delle affermazioni contenute nel
documento firmato congiuntamente dai
rappresentanti della Rete civica per le
infrastrutture e di CapitaleMessina e del quale
ieri ha riferito il nostro giornale.
Vi sono interrogativi sollevati che meritano una
risposta. «La Regione Calabria ­ insistono i
due movimenti civici ­ è costretta a ripianare le
perdite versando trai 4 e gli 8 milioni l' anno
per la sopravvivenza assistenziale dello scalo,
con 452 lavoratori in cassa integrazione su
1500 da 5 anni. Non sdoganando merci, Gioia
Tauro produce per lo Stato solo 39 milioni di
Iva pari allo 0,32 per cento del totale prodotto
dai 24 porti italiani, contro il miliardo del porto
di Milazzo che a suavolta incassa 8 milioni e
mezzo in tasse varie. Un' operazione politica
che sembra destinata solo a finanziare Gioia
Tauro dai porti d i Messina e Milazzo...». È o
non è così?3(l.d.
)
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
38