Valutazione Finale Certificazione delle - Musti

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Valutazione Finale Certificazione delle - Musti
REGIONE PUGLIA
Area politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione
Servizio Formazione Professionale
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
2 C.D . “ R. M US TI” – S .M . “ R. D IM ICC O LI”
-
76121 BARLETTA -
[email protected]
0883/571219 –
0883/571707
[email protected]
Cod. Fiscale 90091130725
sito web: www.scuolamusti.it
Cod. Mecc. BAIC86600A
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
VALUTAZIONE FINALE
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
E
SVOLGIMENTO DEGLI
ESAMI DI LICENZA MEDIA
1. INDICAZIONI PER NON AMMETTERE UN ALUNNO ALL’ESAME DI LICENZA
Ai fini dell’ammissione all’esame di licenza media è necessario che l’alunno/a abbia frequentato
almeno tre quarti dell’orario annuale; l’articolo nr. 11 del Decreto Legislativo nr. 59 del 19/02/2004
recita infatti:
1. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione degli allievi è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell'orario annuale personalizzato di cui ai commi 1 e 2 dell'articolo 10. Per casi eccezionali, si
rimanda alle motivate deroghe al suddetto limite deliberate dal C.d.D.
2. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente, a maggioranza, dal
consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a
sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo.
L’articolo 3 della L.169/2008 recita così:
Nella scuola secondaria di primo grado, sono ammessi alla classe successiva, ovvero all'esame di
Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza
dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline.
L’articolo 2 della C.M. n.49 del 20 maggio 2010 recita così:
L’ammissione all’esame degli alunni interni è disposta, previo accertamento della prescritta
frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, con decisione assunta a maggioranza dal
consiglio di classe, nei confronti dell’alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (valutate queste con un unico voto) e un voto di
comportamento non inferiore a sei decimi.
Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso
scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.
In caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame medesimo.
CONDIZIONI PER LA NON AMMISSIONE
ALL’ESAME FINALE A CONCLUSIONE DEL CICLO DI STUDI
(è sufficiente che una sola condizione sia soddisfatta)
L’alunno ha superato il monte ore di assenze consentite e non ha
diritto ad una deroga (poiché non rientra tra i casi deliberati dal
Collegio dei Docenti o perché le numerose assenze hanno
pregiudicato la possibilità di valutarlo).
FREQUENZA
N.B. è necessario che il consiglio di classe abbia comunicato alla
famiglia l’avvenuto superamento del monte ore di assenze consentito ed
abbia verbalizzato quanto è stato fatto per evitare tale situazione di
“evasione”.
Per quanto riguarda l’impossibilità di valutare un alunno a causa delle
numerose assenze, è opportuno ricordare che, per procedere con una
non ammissione, è necessario che tale circostanza sia stata oggetto di
accertamento da parte del Consiglio di Classe e che vi sia traccia di ciò
nel registro dei verbali della classe interessata.
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Il Collegio dei Docenti si è espresso favorevolmente nei confronti di
deroghe per:
1. assenze per motivi di salute documentate attraverso dichiarazioni
rilasciate dal medico di base o da Asl e/o presidi ospedalieri;
2. per gli alunni disabili: assenze dovute a terapie ricorrenti e/o cure
programmate;
3. assenze per gravi motivi di famiglia e/o personali (provvedimenti
dell'autorità giudiziaria; separazione dei genitori in coincidenza
dell'assenze; gravi patologie e lutti dei componenti della famiglia
entro il 2° grado; rientro nel paese d'origine per motivi legali,
trasferimento delle famiglie, particolare disagio familiare o
personale di cui è conoscenza il consiglio di classe), debitamente
documentati, anche mediante autocertificazione da parte dei
genitori;
4. assenze dovute a partecipazione ufficiale ad attività sportive e
agonistiche, debitamente documentata, organizzate da società o
federazioni riconosciute dal CONI a livello provinciale, regionale
e nazionale.
5. assenze per motivi "sociali" su certificazione dei servizi che
hanno in carica gli alunni interessati.
6. assenze per partecipazione a percorsi di formazione artistici e
musicali di comprovata rilevanza.
Il consiglio di classe (a maggioranza) ha attribuito all’alunno un voto
di comportamento inferiore a sei decimi.
N.B. Per l’attribuzione di un voto insufficiente in comportamento è
necessario attenersi alla tabella di valutazione del comportamento. Si
può attribuire un voto non sufficiente in comportamento nei casi in cui:
COMPORTAMENTO L’alunno abbia subito almeno un allontanamento temporaneo dalla
comunità scolastica (per aver gravemente violato i doveri sanciti dal
Regolamento Interno di Disciplina) e non abbia, in seguito, dimostrato
apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento, tali da
evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di
crescita e di maturazione.
Proposta del C.d.C.
MANCATO
RAGGIUNGIMENTO
DEGLI OBIETTIVI
DI APPRENDIMENTO
Si può procedere alla non ammissione, a maggioranza, all’esame finale
a conclusione del ciclo di un alunno con carenze relativamente al
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento qualora entrambe le
condizioni illustrate sotto siano soddisfatte:
1) i membri del Consiglio di Classe ritengano che la non ammissione
dell’alunno in questione rappresenti una possibilità di recupero per
quest’ultimo;
2) la scheda di valutazione dell’alunno/a presenti almeno quattro
valutazioni pari o inferiori a 5 (nel conteggio è esclusa la valutazione
di religione cattolica).
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Nel caso di ammissione all’esame a conclusione del ciclo è opportuno tenere presente che:
1. nella scheda di valutazione degli alunni ammessi all’esame conclusivo alla fine del ciclo di
studi non devono essere presenti voti inferiori a 6/10 (la valutazione del comportamento e
delle singole discipline deve essere quindi maggiore o uguale a 6/10);
2. nel caso in cui l’ammissione all’esame sia comunque deliberata in presenza di carenze
relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad
inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione e a
trasmettere quest’ultimo alla famiglia dell’alunno (la valutazione 6* starà ad indicare che
l’alunno non ha raggiunto gli obiettivi minimi di apprendimento nella disciplina a cui si
riferisce suddetta valutazione).
Nel caso di non ammissione all’esame a conclusione del ciclo è opportuno tenere presente che:
È opportuno ricordare che:
1. “in caso di valutazione negativa, viene espresso un giudizio di non ammissione all’esame
medesimo” (C.M. n.49 del 20/05/2010)
2. l’eventuale non ammissione va votata a maggioranza dal Consiglio di Classe;
3. nel verbale dello scrutinio vanno specificate adeguatamente le motivazioni della non
ammissione;
4. nel caso di una non ammissione per “mancato raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento” è necessario che nel verbale dello scrutinio vi siano chiari riferimenti:
a. ad interventi di recupero e rinforzo che non hanno raggiunto i risultati programmati;
b. al fatto che il discente non abbia raggiunto gli obiettivi minimi previsti per lui in
diverse discipline;
c. all’impegno e alla partecipazione del discente;
5. le famiglie degli alunni non ammessi all’esame finale a conclusione del ciclo devono venire
informate dell’esito negativo degli scrutini prima della pubblicazione all’albo dei risultati di
quest’ultimi (di ciò si farà carico il Coordinatore di Classe).
2. IL GIUDIZIO DI IDONEITÀ
L’articolo 2 della C.M. n.49 del 20 maggio 2010, confermando quando riportato nella L.169/2008
recita così:
Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico
compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado.
Nell’ambito del Collegio dei Docenti del 19 maggio 2016 si è deciso di intendere il giudizio di
idoneità come la media dei voti (prima che questi ultimi vengano portati a sei*) che ogni alunno ha
ottenuto nell’ambito del secondo quadrimestre della classe terza (viene esclusa dalla media la
valutazione di religione). Il voto può essere arrotondato all’unità superiore per decisione assunta a
maggioranza dal consiglio di classe, considerando il percorso scolastico dell’allievo nella scuola
secondaria di primo grado.
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2.1.
GRIGLIA PER IL GIUDIZIO DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI
LICENZA MEDIA
Alunno ……………………………………………………….., classe III sez. ……
L’alunno durante il triennio, ha seguito in modo …………….
costante
assiduo
diligente
settoriale
superficiale
discontinuo
………………………………………………………
le attività programmate, evidenziando un ritmo di apprendimento …………….
buono
regolare
graduale
faticoso
non regolare a causa di uno scarso impegno
lento
……………………..………
Ha mantenuto un comportamento …………….
responsabile
corretto
non sempre controllato
vivace
poco responsabile
scorretto
……………………………….
Mostrando di aver conseguito un …………….. grado di socializzazione.
ottimo
sufficiente
buono
insufficiente
modesto
discreto
……………………………………………………….
Nello studio ha manifestato impegno ed applicazione ……………….
ottimi
modesti
soddisfacenti
saltuari
adeguati
inadeguati
scarsi
……………………………….
e ha partecipato in modo ………………………………...….. alla vita di classe,
attivo
limitato
parziale
passivo
dando prova di aver acquisito un …………….. metodo di lavoro.
autonomo
adeguato
inadeguato
disorganico
inadeguato
organico
poco autonomo
ordinato
non sempre produttivo
………………………………………………………………………………
Non ha/ Ha maturato ……………………………………….………... capacità di analisi, sintesi,
collegamento ed applicazione delle conoscenze apprese.
buone
modeste
sufficienti
non del tutto sufficienti
insufficienti
………………………………………………………………………………
Ha rivelato inclinazione per
le materie linguistiche
le attività logico-scientifiche
le attività tecnico-manuali
le attività motorie
………………….……
Non si conferma / Si conferma il Consiglio Orientativo del Primo Quadrimestre.
è ammesso non è ammesso all’esame di licenza media.
Il giudizio di idoneità risulta pari a:
6
7
8
9
10
5 di 24
3. PROVE SCRITTE
Tutti i candidati sono chiamati a svolgere CINQUE prove scritte, ovvero una:
prova di italiano
o la prova dura 4 ore;
o il candidato è chiamato a scegliere tra tre tracce proposte;
o è consentito l’uso di dizionari monolingue, bilingue e dei sinonimi e contrari.
prova di matematica
o
o
la prova dura 3 ore;
è consentito l’uso delle tavole numeriche e degli strumenti per il disegno geometrico e
calcolatrice.
prova di lingua inglese
o la prova dura 3 ore;
o il candidato è chiamato a scegliere tra due tracce proposte;
o è consentito l’uso di dizionari monolingue e bilingue.
prova di lingua francese
o la prova dura 3 ore;
o il candidato è chiamato a scegliere tra due tracce proposte;
o è consentito l’uso di dizionari monolingue e bilingue.
prova nazionale
o
o
o
la prova è a carattere nazionale (i testi vengono scelti dal Ministro tra quelli definiti
annualmente dall’Invalsi);
la prova riguarda: italiano (75’) - matematica (75’) e il questionario personale (30’)
non è consentito l’uso di calcolatrice e dizionari.
Le 5 prove, proposte dai membri della Commissione Esaminatrice, vengono strutturate in modo tale
da risultare graduate e vengono valutate in base a criteri concordati in sede di dipartimento.
Per quanto riguarda gli alunni con disabilità, si decide in sede di consiglio di classe, se questi ultimi
svolgono le stesse prove degli altri candidati o prove individualizzate (per alcune discipline o per tutte
le discipline).
3.1. PROVA SCRITTA DI ITALIANO, INDICAZIONI E CRITERI DI VALUTAZIONE
La circolare ministeriale n. 49 del 20 maggio 2010 e la circolare ministeriale n. 46 del 26
maggio 2011 confermano quanto indicato nella circolare ministeriale n. 32 del 14 marzo 2008, che
prevede:
La prova scritta di italiano viene formulata in modo da consentire all’alunno di
mettereinevidenzalapropriacapacitàdirielaborazioneediorganizzazionedelle conoscenze acquisite. La
prova dovrà accertare la coerenza e l’organicità del pensiero, la capacità di espressione personale e
il corretto ed appropriato uso della lingua.
Nel rispetto dell’autonomia delle singole scuole, la prova di italiano si svolge sulla base di almeno tre
tracce, formulata in modo da rispondere quanto più possibile agli interessi degli alunni.
Le tracce, a scelta del candidato, terranno conto delle seguenti indicazioni di massima:
-esposizione in cui l’alunno possa esprimere esperienze reali o costruzioni di fantasia (sotto forma di
6 di 24
cronaca, diario, lettera, racconto o intervista, ecc.);
-trattazione di un argomento di interesse culturale o sociale che consenta l’esposizione di riflessioni
personali;
-relazione su un argomento di studio, attinente a qualsiasi disciplina.
La prova scritta di Italiano sarà strutturata in modo tale da risultare graduata e verrà valutata in base ai
seguenti criteri concordati:
coerenza con la traccia;
forma testuale adeguata;
organicità tra le parti;
chiarezza e logicità delle idee;
ricchezza di contenuto;
correttezza ortografica, morfologica e sintattica;
uso di un lessico vario, specifico, adeguato al testo;
organizzazione e coesione del testo;
capacità di rielaborazione personale;
originalità;
grafia chiara, leggibile.
3.1.1.
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
VOTI
CRITERI
RISPETTO DELLA TIPOLOGIA TESTUALE RICHIESTA
9/10
8
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera corretta e personale.
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera corretta.
6
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera sostanzialmente corretta
( anche se schematica).
La tipologia testuale richiesta è riprodotta parzialmente.
5
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera approssimativa.
7
3/4
Non è attinente alla tipologia richiesta.
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALL’ARGOMENTO DATO
9/10
8
La trattazione è pertinente e sviluppa l’argomento affrontato in maniera approfondita e
personale.
La trattazione è pertinente e sviluppa l’argomento affrontato in maniera esauriente;
le informazioni sono organizzate in modo ordinato.
7
La trattazione è pertinente e sufficientemente approfondita;
le informazioni sono organizzate in maniera sostanzialmente ordinata.
6
La trattazione è parzialmente pertinente e un po’ superficiale;
le informazioni non sempre sono organizzate in modo sistematico.
5
La trattazione è poco pertinente;
le informazioni sono organizzate in modo elencativo e ripetitivo.
3/4
La trattazione è poco pertinente e lacunosa;
le informazioni sono organizzate in maniera confusa e disordinata.
7 di 24
USO CORRETTO DELL’ORTOGRAFIA, DELLE STRUTTURE MORFO- SINTATTICHE
E DEL LESSICO
Corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche;
9/10
appropriato e vario il lessico adoperato.
Complessivamente corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche;
8
appropriato il lessico adoperato.
Sostanzialmente corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche; un po’
7
generico il lessico adoperato.
6
Presenta errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche; generico e
ripetitivo il lessico adoperato.
5
Presenta numerosi errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche; non
adeguato il lessico adoperato.
3/4
Presenta numerosi errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche; povero il
lessico adoperato.
RICCHEZZA DEI CONTENUTI
9/10
L’elaborato risulta ricco, approfondito e personale.
8
L’elaborato risulta esauriente.
7
L’elaborato risulta adeguato.
6
L’elaborato risulta essenziale.
5
L’elaborato risulta approssimativo.
3/4
L’elaborato risulta molto superficiale.
Per il calcolo del voto finale in decimi è sufficiente sommare il voto attribuito ad ogni descrittore dopo averlo moltiplicato per
il coefficiente di volta in volta indicato (primo descrittore x 0,2; secondo descrittore x 0,3; terzo descrittore x 0,2; quarto
descrittore x 0,3). La cifra ottenuta deve quindi venire arrotondata per eccesso o per difetto (da 0,1 a 0,4 la cifra viene
arrotondata per difetto, da 0,5 a 0,9 la cifra viene arrotondata per eccesso).
3.2. PROVA SCRITTA
VALUTAZIONE
DI
MATEMATICA,
INDICAZIONI
E
CRITERI
DI
La circolare ministeriale n. 49 del 20 maggio 2010 e la circolare ministeriale n. 46 del 26
maggio 2011 confermano quanto indicato nella circolare ministeriale n. 32 del 14 marzo 2008, che
prevede:
La prova scritta di matematica ed elementi di scienze e tecnologia deve tendere a verificare la
capacità e le abilità essenziali individuate dal curricolo di studi. La prova può essere articolata su
più quesiti, che non comportino soluzioni dipendenti l’una dall’altra per evitare che la loro
progressione blocchi l’esecuzione della prova stessa. Nel rispetto dell’autonomia delle scuole, i
quesiti potranno toccare aspetti numerici, geometrici e tecnologici, senza peraltro trascurare nozioni
elementari nel campo della statistica e della probabilità. Uno dei quesiti potrà riguardare gli aspetti
matematici di una situazione avente attinenza con attività svolte dagli allievi nel corso del triennio e
nel campo delle scienze sperimentali. La commissione deciderà se e quali strumenti di calcolo
potranno essere consentiti, dandone preventiva comunicazione ai candidati.
La prova scritta di matematica sarà strutturata in modo tale da risultare graduata e verrà valutata in
base ai seguenti criteri concordati:
1. Conoscenza degli elementi specifici della disciplina.
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2. Applicazione di regole, formule e procedimenti.
3. Individuazione strategie per la risoluzione di problemi.
4. Uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico.
Durante la Prova gli alunni potranno usare: calcolatrice, riga, squadra, compasso, goniometro, carta
millimetrata.
Per ogni quesito verranno valutati:
• Conoscenza degli elementi specifici della disciplina (comprende oltre alla conoscenza
dell’argomento affrontato, anche l’ordine e la completezza del quesito);
• Applicazione di regole, formule e procedimenti (comprende anche il calcolo);
• Individuazione di strategie per la risoluzione di problemi;
• Uso del linguaggio specifico (rappresentazioni grafiche, dati, simbologia).
3.2.1.
VOTI
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
CRITERI
CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
9/10
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo completo e approfondito.
8
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo abbastanza completo.
7
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo generale.
6
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo essenziale.
5
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo parziale e frammentario.
3/4
Conosce in modo errato e lacunoso gli elementi della disciplina.
APPLICAZIONE DI REGOLE, FORMULE E PROCEDIMENTI
9/10
Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta, completa e consapevole.
8
Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera generalmente corretto.
7
Applica regole, formule e procedimenti in modo per lo più adeguato.
6
Applica in modo sufficientemente corretto formule, regole e procedimenti.
5
Applica in modo improprio o incerto formule, regole, procedimenti.
3/4
Non applica in modo corretto formule, regole e procedimenti.
INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI
9/10
Individua in maniera sicura, completa e corretta tutte le strategie di risoluzione dei problemi.
8
Identifica in modo completo e abbastanza corretto le strategie per la risoluzione dei problemi.
7
Individua in modo sufficientemente corretto le strategie di risoluzione dei problemi.
6
Identifica alcune delle principali procedure di risoluzione dei problemi.
5
Individua in modo incompleto e impreciso solo alcune procedure di risoluzione dei problemi.
3/4
Non riesce ad individuare le procedure di risoluzione dei problemi.
9 di 24
USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
9/10
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è consapevole e preciso.
8
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è appropriato e abbastanza sicuro.
7
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è adeguato e corretto.
6
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è sufficientemente adeguato.
5
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è approssimato e impreciso.
3/4
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è inappropriato.
3.3. PROVA SCRITTA DI LINGUA INGLESE/FRANCESE, INDICAZIONI E CRITERI DI
VALUTAZIONE
Le prove scritte di lingua inglese e francese avranno carattere produttivo per permettere agli
alunni di dimostrare il grado di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze relativamente alle
lingue studiate nel corso del triennio.
I docenti di lingua inglese e francese decideranno, in sede di dipartimento, le due tracce da
presentare, esercitando una scelta tra:
❑
composizione di una lettera su traccia;
❑
composizione di un dialogo su traccia;
❑
comprensione di un testo anche attraverso un questionario.
Le prove scritte di lingua saranno strutturate in modo tale da risultare graduate e verranno valutate
in base ai seguenti criteri concordati:
❑
capacità di comprendere un testo, sia in modo globale che dettagliato (nel caso in cui l’alunno
opti per la “comprensione di un testo”);
❑
capacità di fornire risposte adeguate, complete, coerenti ed efficaci;
❑
capacità di usare funzioni, strutture e lessico in modo corretto;
❑
capacità di produrre una lettera completa, aderente alla traccia, coerente ed efficace (nel caso in
cui l’alunno opti per la “composizione di una lettera su traccia”);
❑
capacità di produrre un dialogo completo, aderente alla traccia, coerente ed efficace (nel caso in
cui l’alunno opti per la “composizione di un dialogo su traccia”);
3.3.1.
VOTI
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI LINGUA
INGLESE/FRANCESE
CRITERI LETTERA E/O DIALOGO
PERTINENZA DEL CONTENUTO RISPETTO ALLA TRACCIA
9/10
La comprensione della traccia e la produzione scritta è precisa e completa.
10 di 24
8
La comprensione della traccia e la produzione scritta è appropriata e corretta.
7
La comprensione della traccia e la produzione scritta è soddisfacente.
6
La comprensione della traccia e la produzione scritta è accettabile.
5
La comprensione della traccia e la produzione scritta è approssimativa.
3/4
La comprensione della traccia e la produzione scritta è incoerente.
CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA E STRUTTURALE
9/10
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è corretta e completa.
8
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è completa.
7
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è soddisfacente.
6
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è accettabile.
5
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è imprecisa.
3/4
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è inadeguata.
VOTI
CRITERI QUESTIONARIO RELATIVO AD UN TESTO SCRITTO
COMPRENSIONE DEL TESTO
9/10
La comprensione del brano è precisa e completa.
8
La comprensione del brano è completa.
7
La comprensione del brano è soddisfacente.
6
La comprensione del brano è accettabile.
5
La comprensione del brano è superficiale.
3/4
La comprensione del brano è inadeguata.
CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA
9/10
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è corretta e completa.
8
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è completa.
7
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è abbastanza corretta.
6
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è accettabile.
5
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è parziale.
3-4
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è inadeguata.
RIELABORAZIONE PERSONALE
9/10
La produzione scritta è corretta e personale.
8
La produzione scritta è appropriata e corretta.
7
La produzione scritta è abbastanza corretta.
6
La produzione scritta è semplice ma comprensibile.
5
La produzione scritta è approssimativa.
11 di 24
3-4
La produzione scritta è incomprensibile.
4. CRITERI ESSENZIALI PER LA CONDUZIONE DEL COLLOQUIO
La normativa vigente (C.M. n.49 del 20/05/2010 e C.M. n.46 del 26/05/2011) prevede che:
Il colloquio pluridisciplinare, condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione
esaminatrice, verte sulle discipline di insegnamento dell’ultimo anno (escluso l’insegnamento della
religione cattolica), consentendo, pertanto, a tutte le discipline di avere visibilità e giusta
considerazione.
Il colloquio è finalizzato a valutare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il
livello di padronanza di competenze trasversali (capacità di esposizione e di argomentazione, di
risoluzione dei problemi, di pensiero fisso e critico, di valutazione personale, ecc.). Al colloquio
interdisciplinare è attribuito un voto espresso in decimi.
È opportuno ricordare che il colloquio pluridisciplinare:
1. viene condotto collegialmente alla presenza dell’intera sottocommissione esaminatrice;
2. deve consentire di valutare la maturazione globale dell’alunno;
3. potrà riguardare gli approfondimenti delle singole discipline di studio e altri elementi
derivanti da qualificanti esperienze realizzate.
Per decisione collegiale, la Commissione condurrà i colloqui d’esame coerentemente con il lavoro
svolto nel triennio. In sede d’esame si terrà conto quindi sia degli obiettivi preventivamente fissati,
sia di quanto è stato appreso nel corso del triennio, sia delle possibilità degli allievi.
Nel progettare il colloquio la Commissione prevede di:
partire dall’area scelta dal candidato, lasciandogli eventualmente la possibilità di prendere spunto
da un suo elaborato;
verificare le conoscenze e le competenze acquisite dall’alunno nel corso del triennio,
soffermandosi in modo particolare su quanto appreso nell’ultimo anno del corso di studi ed
evitando, ove possibile, l’accertamento nozionistico;
porre tutti gli alunni in grado di manifestare quanto appreso, non limitando le modalità espressive
e favorendo i più svantaggiati sul piano linguistico;
privilegiare le discipline che non prevedono prove scritte.
5. CRITERI DIVALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Le prode d’esame saranno svolte secondo le indicazioni dei programmi ministeriali.
Relativamente alle tre prove scritte, il Consiglio di Classe ha optato per la proposta di tracce e
quesiti comuni a tutte le classi interessate.
Per quanto riguarda il colloquio pluridisciplinare si è concordato di impostarlo in modo da
consentire una valutazione globale del grado di maturità conseguito dall’alunno, del livello di
preparazione raggiunto nelle varie discipline, delle sue capacità critiche ed espressive, della
capacità di rielaborazione personale, dell’acquisizione dei vari linguaggi specifici e dei
contenuti culturali proposti. Nella fiducia che il colloquio si svolga con la maggiore possibile
coerenza nella trattazione dei vari argomenti e che sia occasione per rilevare la capacità di
operare collegamenti, anche semplici, si eviterà che esso si risolva in una serie di domande e
12 di 24
risposte prive di organicità. Pertanto Il colloquio non implicherà necessariamente l’intervento
dei singoli docenti poiché, avendo tutto il consiglio operato durante l’anno con unità di intenti
a livello di programmazione, anche senza l’intervento diretto si potranno cogliere tutti gli
elementi per stabilire se l’alunno ha raggiunto una maturazione adeguata all’età ed alle
caratteristiche personali. Per fare meglio emergere la preparazione, si cercherà di instaurare un
clima sereno che metta a proprio agio gli esaminandi e si darà loro la possibilità di scegliere la
disciplina e l’argomento con cui avviare la prova d’esame. Inoltre il colloquio avrà un
carattere diversificato e terrà in massimo conto i livelli di partenza, i progressi individuali, le
abilità, le conoscenze culturali di ogni singolo alunno. Per i candidati che presentano maggiori
difficoltà, l’esame orale potrà prendere spunto da esperienze soggettive e dirette o da quanto
prodotto nel corso di attività scolastiche a carattere eminentemente operativo, evitando che il
colloquio si risolva in accertamenti a carattere esclusivamente teorico e indirizzandolo verso
aspetti pratici e concreti, utili a mettere in luce le attitudini, la preparazione e la maturità
personale.
6. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
Alunno/a ……………………………………………………………………….. Classe III sez. …….
Nel corso del colloquio il candidato
si è orientato con (molta) facilità (9-10)
si è orientato abbastanza facilmente (8)
si è sufficientemente orientato (7)
si è orientato a seconda delle discipline (6)
si è orientato con difficoltà (5)
non è riuscito ad orientarsi (4),
mostrando
(completa) padronanza degli argomenti trattati (9-10)
una buona (8)/discreta (7)/sufficiente (6) conoscenza degli argomenti trattati
una conoscenza solo superficiale/a tratti mnemonica degli argomenti trattati (5/6)
una conoscenza parziale e frammentaria degli argomenti trattati (5)
una scarsa conoscenza degli argomenti trattati (4/5)
una conoscenza insufficiente degli argomenti trattati (4).
Il candidato ha espresso le proprie acquisizioni
con sicurezza (10)
con (estrema) chiarezza (8-9)
in maniera sufficientemente chiara (7)
in maniera incerta (6)
in modo (piuttosto) confuso (4-5),
utilizzando un lessico
ampio e pertinente (9-10)
molto adeguato (8)
adeguato (7)
non sempre adeguato (6)
scarso (4-5).
13 di 24
L’alunno (non) è stato (sempre) in grado di effettuare collegamenti tra i temi trattati e
ha rivelato interessi vari e (sempre) approfonditi criticamente (9-10)
ha rivelato interessi vari ma non (sempre) approfonditi (7-8)
ha rivelato interessi personali limitati (6)
non ha rivelato particolari interessi (5).
Il colloquio pluridisciplinare è stato valutato con un voto in decimi pari a:
_________________________________________________________________________________
(trascrivere il voto del colloquio in decimi)
7. GIUDIZIO FINALE
La C.M. n. 46 del 26/05/2011 conferma che:
“All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova di
cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla media dei
voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore
per frazione pari o superiore a 0,5”. Qualora la media aritmetica non conduca all’individuazione
di un voto in decimi intero, si procede con l’arrotondamento all'unità superiore per frazione pari o
superiore a 0,5, come previsto dall’art. 3, c. 6 del dPR 22 giugno 2009, n° 122.
In questo modo:
•
•
•
•
•
•
•
il GIUDIZIO DI IDONEITÀ vale 1/7 del voto totale;
la valutazione del COLLOQUIO vale 1/7 del voto totale;
il voto della prova di MATEMATICA vale 1/7 del voto totale;
il voto della prova di ITALIANO vale 1/7 del voto totale;
il voto della prova di INGLESE vale 1/7 del voto totale;
il voto della prova di FRANCESE vale 1/7 del voto totale;
il voto INVALSI vale 1/7 del voto totale.
7.1. ATTRIBUZIONE DELLA LODE
La C.M. n. 49 del 20/05/2010, confermata dalla C.M. n. 46 del 26/05/2011, prevede che:
a coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della
commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
7.2. INDICAZIONI PER I NON LICENZIATI
È opportuno ricordare che:
1. allo scrutinio sono tenuti a partecipare tutti i membri della sottocommissione;
2. i docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni;
qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti di sostegno, essi si esprimono con
un unico voto;
3. l’eventuale non licenziamento va votato a maggioranza dalla sottocommissione;
4. nel verbale dello scrutinio vanno specificate adeguatamente le motivazioni del non
licenziamento;
14 di 24
5. le famiglie degli alunni non licenziati devono venire informate dell’esito negativo degli
scrutini prima della pubblicazione all’albo dei risultati di quest’ultimi (di ciò si farà carico il
Coordinatore di Classe).
8. INDICAZIONI CONCERNENTI L’ESAME DI LICENZA MEDIA DI ALUNNI CON
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
1. Per l’esame conclusivo del primo ciclo degli alunni con disabilità sono predisposte prove
d’esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale […], corrispondenti agli
insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue
potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in
relazione al piano educativo individualizzato, a cura dei docenti componenti la commissione.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. La valutazione della prova nazionale
INVALSI non potrà incidere in alcun modo nella determinazione del voto finale.
Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature
tecniche e sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario […].
Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di
svolgimento e di differenziazione delle prove.
Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito
formativo. Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai
soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati
di istruzione e formazione.
2. Per gli studenti con DSA, la nota protocollare n. 3587 del 3 giugno 2014 “Esame di stato
conclusivo del 1° ciclo di istruzione” specifica che “la Commissione d’esame – sulla base di
quanto previsto dall’articolo 10 del D.P.R. 22/6/2009, n.122 e del successivo decreto
ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 di attuazione della legge 8 ottobre 201, n. 170 [… ], e
di eventuali elementi forniti dal Consiglio di classe - terrà in debita considerazione le
specifiche situazioni soggettive, adeguatamente certificate, relative ai candidati con disturbi
specifici di apprendimento (DSA), predisponendo adeguate modalità di svolgimento delle
prove scritte e orali, [… ] e particolari attenzioni finalizzate a rendere sereno il clima durante
l’esame”.
“Le Commissioni degli esami di Stato, al termine del primo ciclo di istruzione, tengono in
debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le forme di
valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.
Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, possono riservare ai
candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano, altresì,
l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti soprattutto
ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle prove
nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.”(art. 6 D.M. del 12
luglio 2011, prot. 5669, comma 3).
La dispensa dalle prestazioni scritte in lingua straniera nel corso dell’anno scolastico e in
sede di Esame di Stato è disciplinata in forma tassativa e inderogabile dall’art. 6 del DM
12 luglio 2011. ( Si veda anche la C.M. n. 8/ marzo 2013 ).
3. La Nota Ministeriale prot. n° 3587 del 3 giungo 2014 fa riferimento esplicito agli alunni con
15 di 24
BES, di cui alla Direttiva del 27/12/2012 e successive norme, dicendo chiaramente che la
commissione deve tener conto della individuazione di tali alunni operata dal consiglio di
classe e delle misure compensative contenute nel loro PDP. Per quanto riguarda gli Esami di
Stato, la C.M. 252/2016 stabilisce che: “[…] In ogni caso, per tali alunni, non è prevista
alcuna misura dispensativa in sede di esame, mentre è possibile concedere strumenti
compensativi, in analogia a quanto previsto per alunni e studenti con DSA, solo nel caso in
cui siano già stati impiegati per le verifiche in corso d’anno”.
4.
La valutazione degli studenti stranieri è realizzata secondo l’art. 1, c. 9 del dPR 22 giugno
2009, n° 122 secondo cui “I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio
nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del decreto del
Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi
previsti per i cittadini italiani.”
9. GRIGLIA PER REDIGERE IL GIUDIZIO GLOBALE FINALE
Alunno/a ……………………………………………………………………….. Classe III sez. …….
Nelle prove d’esame il candidato ha …………….
confermato l’impegno e la preparazione riscontrati durante il triennio
confermato un percorso triennale (molto) positivo
confermato le buone conoscenze emerse nel corso del triennio
confermato le conoscenze emerse nel corso del triennio
messo in evidenza una conoscenza (talvolta) settoriale dei contenuti
confermato i limiti e le insufficienze emerse nel corso del triennio
e ha dimostrato una preparazione ………………
ottima
mnemonica
molto buona
settoriale
abbastanza completa
non adeguata alle capacità
buona
scarsa
sufficiente
non sufficiente,
rivelando doti di ……………..
comprensione
analisi
riflessione
fantasia
intuizione
…………………………………………
L’impegno nello studio è risultato …………....
16 di 24
lodevole
superficiale
buono
scarso
adeguato alle capacità
…………………………………………
non (sempre) adeguato alle capacità
La maturità evidenziata è ………..........
ottima
in via di acquisizione
buona
non ancora soddisfacente
sufficiente
………………………………………….
L’alunno ha superato l’esame di stato conclusivo del Primo Ciclo d’Istruzione con la valutazione
finale di
6
7
8
9
10
10 e lode
17 di 24
10. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
La Certificazione delle competenze era stata prevista già dalla legge che istituiva l'autonomia
scolastica (DPR 275/99, art. 10). Il modello adottato, di seguito riportato, è quello proposto dal
Comitato Tecnico per le Indicazioni nazionali per il curricolo e armonizza sia con quanto prevede la
normativa europea (le Competenze chiave) e sia con le Indicazioni (Dm 254/2012).
REGIONE PUGLIA
Area politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione
Servizio Formazione Professionale
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
2 C.D . “ R. M US TI” – S .M . “ R. D IM ICC O LI”
-
76121 BARLETTA -
[email protected]
0883/571219 –
0883/571707
[email protected]
Cod. Fiscale 90091130725
sito web: www.scuolamusti.it
Cod. Mecc. BAIC86600A
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE
COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal Consiglio
di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle
abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
1
2
Profilo delle competenze
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le
proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in
una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Competenze chiave
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Discipline coinvolte
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Comunicazione nelle
lingue straniere.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Livello
18 di 24
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed è
allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare
a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
8
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la prosecuzione
degli studi nel/i seguente/i percorso/i: ..…………………………………………………………
Data. ……………….
Il Dirigente Scolastico
…………………………………..
19 di 24
10.1. Il documento di certificazione delle competenze
10.1.1. Struttura del documento
La scheda di certificazione, proposta a livello sperimentale e in attesa di un modello
nazionale definitivo, è coerente con il Profilo dello studente al termine del primo ciclo di
istruzione delineato nelle Indicazioni nazionali, in quanto esplicita, in relazione più o meno diretta
alle discipline del curricolo, la traduzione delle singole competenze chiave fissate dalla
Raccomandazione europea del 2006 in esperienza concreta dello studente.
La scheda di certificazione, proprio per la sua natura sperimentale, viene sottoposta
nell’anno scolastico 2014-15 ad una prima applicazione da parte delle scuole. Al termine
dell’anno scolastico sarà possibile raccogliere suggerimenti per giungere ad una stesura definitiva
di un modello nazionale che tenga conto delle osservazioni pervenute e che superi eventuali
incongruenze o difficoltà operative.
La scheda di certificazione è proposta in due versioni: una per la scuola primaria e una per
la secondaria di primo grado. Entrambe fanno riferimento alle competenze previste dal Profilo,
ma alcune di esse sono state leggermente semplificate per la scuola primaria al fine di renderle più
adeguate all’età degli alunni. In entrambi i casi la scheda è articolata in una prima parte
(frontespizio), che descrive i dati dell’alunno, la classe frequentata e i livelli da attribuire alle
singole competenze, e una seconda parte suddivisa in quattro colonne per la descrizione analitica
delle competenze:
-
la prima colonna riporta le competenze indicate dal Profilo finale dello studente con lievi
modifiche riguardanti l’aspetto meramente linguistico e con lievi aggregazioni e suddivisioni di
alcune di esse. Tali modifiche hanno lo scopo di rendere il testo più adeguato ad una scheda di
certificazione, di evitare sovrapposizioni di competenze riferibili ad una stessa disciplina (es.
Lingua inglese) e di rendere più visibile il riferimento alle discipline coinvolte (es. Arte, Musica,
Educazione fisica). La scelta di partire dal Profilo è derivata da quanto in merito affermano le
Indicazioni nazionali poiché esso «descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle
discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza che un ragazzo deve mostrare di
possedere al termine del primo ciclo di istruzione. Il conseguimento delle competenze delineate
nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano» (p. 15). Le
competenze riportate dal Profilo, pur rimanendo identiche, sono state leggermente semplificate e
“alleggerite” nella scheda per la scuola primaria al fine di renderle maggiormente adeguate all’età
degli alunni e più comprensibili a loro stessi e ai loro genitori. Uno spazio vuoto (il tredicesimo)
consente ai docenti di segnalare eventuali competenze significative che l’alunno ha avuto modo di
evidenziare, anche in situazioni di apprendimento non formale e informale;
-
la seconda colonna mette in relazione le competenze del Profilo con le competenze chiave
europee, assumendo le ragioni indicate ancora una volta dalle Indicazioni nazionali: «Il sistema
scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle
competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal
Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006)[…]. Queste sono il
punto di arrivo odierno di un vasto confronto scientifico e culturale sulle competenze utili per la
vita al quale l’Italia ha attivamente partecipato» (pp. 13-15) e costituiscono l’«orizzonte di
riferimento verso cui tendere», nel rispetto della «diversità di obiettivi specifici, di contenuti e di
metodi di insegnamento» (p. 15) di ogni Paese;
- la terza colonna indica le discipline che concorrono a sviluppare e a raggiungere le competenze
del Profilo. Per ogni competenza viene utilizzata la dicitura «Tutte le discipline, con particolare
riferimento a…», in quanto si vuole rispettare il principio dell’integrazione delle discipline, più
volte richiamato dalle Indicazioni nazionali: «Le discipline, così come noi le conosciamo, sono
state storicamente separate l’una dall’altra da confini convenzionali che non hanno alcun
riscontro con l’unitarietà tipica dei processi di apprendimento. Ogni persona, a scuola come
nella vita, impara infatti attingendo liberamente dalla sua esperienza, dalle conoscenze o dalle
discipline, elaborandole con un’attività continua e autonoma. Oggi, inoltre, le stesse fondamenta
20 di 24
delle discipline sono caratterizzate da un’intrinseca complessità e da vaste aree di connessione
che rendono improponibili rigide separazioni» (p. 17). Per ogni competenza, dunque, tutte le
discipline sono necessariamente coinvolte, ma dovranno essere indicate dai docenti quelle che
maggiormente hanno apportato il loro contributo o perché chiamate in causa dalla preponderanza
della specificità disciplinare o perché coinvolte maggiormente nella realizzazione di alcuni
progetti formativi realizzati. Le discipline, però, non intervengono in modo generico bensì con i
traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni per ciascuna di esse. Non è stato
possibile, per ragioni di spazio, riportare in tale colonna tutti i traguardi di competenza, ma ad essi
i docenti dovranno fare esplicito riferimento in quanto «essi rappresentano dei riferimenti
ineludibili per gli insegnanti, indicano piste culturali e didattiche da percorrere e aiutano a
finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo. Nella scuola del primo ciclo
i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro
scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni
alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.
Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più
opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati» (p. 18).
- la quarta colonna riporta infine i livelli da attribuire a ciascuna competenza. La scelta dei tre livelli
con l’aggiunta di “livello base non raggiunto”, effettuata per il secondo ciclo dal DM n. 9/2010,
non è sembrata pienamente rispondente al primo ciclo e in modo particolare alla scuola primaria.
Per tale motivo viene proposta l’opzione di quattro livelli, accogliendo la dimensione
promozionale e proattiva che la certificazione assume nel primo ciclo. Per la scuola secondaria di
primo grado viene proposta, proprio per la sua natura sperimentale, l’attribuzione del solo livello
tralasciando di riportare, come richiesto dal DPR n. 122/09, il voto.
I livelli sono descritti nel modo seguente:
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza
nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e
assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte
consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di
possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole e
procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni
note.
Per la sola scuola secondaria di primo grado, in calce al documento è prevista l’indicazione
del consiglio orientativo proposto dal consiglio di classe, che dovrà essere espresso tenendo conto di
quanto osservato rispetto alle caratteristiche degli alunni manifestate nelle diverse situazioni e
contesti d’azione che i compiti significativi e i percorsi di apprendimento avranno permesso di
rilevare.
10.1.2. Modalità di compilazione del documento
Per la scuola primaria il documento di certificazione delle competenze, a firma del Dirigente
Scolastico, è redatto dagli insegnanti a conclusione dello scrutinio finale della classe quinta.
Relativamente alla secondaria di primo grado, viene stilato in sede di scrutinio finale solo per gli
studenti ammessi all’esame di Stato e consegnato alle famiglie degli alunni che abbiano sostenuto
l’esame stesso con esito positivo.
21 di 24
Il modello nazionale per gli alunni con disabilità certificata viene compilato per i soli ambiti
di competenza coerenti con gli obiettivi previsti dal piano educativo individualizzato (PEI).
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), dispensati dalle prove scritte
in lingua straniera, si fa riferimento alla sola dimensione orale di tali discipline. Per gli alunni con
DSA, esonerati dall’insegnamento della lingua straniera, ai sensi del decreto ministeriale 12 luglio
2011, non viene compilata la relativa sezione.
22 di 24
10.1.3. GLOSSARIO
Abilità
Apprendimento
formale
Apprendimento
informale
Apprendimento non
formale
Apprendimento
permanente
Certificazione delle
competenze
Competenze
Competenze chiave di
cittadinanza
Conoscenze
Curricolo
Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e
risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le abilità sono
descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o
pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti).
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Apprendimento che si attua nel sistema di istruzione e formazione e nelle università e
istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica, e che si conclude con il
conseguimento di un titolo di studio o di una qualifica o diploma professionale, conseguiti
anche in apprendistato, o di una certificazione riconosciuta, nel rispetto della legislazione
vigente in materia di ordinamenti scolastici e universitari. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Apprendimento che, anche a prescindere da una scelta intenzionale, si realizza nello
svolgimento, da parte di ogni persona, di attività nelle situazioni di vita quotidiana e nelle
interazioni che in essa hanno luogo, nell’ambito del contesto di lavoro, familiare e del tempo
libero. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Apprendimento caratterizzato da una scelta intenzionale della persona, che si realizza al di
fuori dei sistemi di apprendimento formale, in ogni organismo che persegua scopi educativi
e formativi, anche del volontariato, del servizio civile nazionale e del privato sociale e nelle
imprese. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Qualsiasi attività intrapresa dalla persona in modo formale, non formale e informale, nelle
varie fasi della vita, al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze, in una
prospettiva di crescita personale, civica, sociale e occupazionale.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Procedura di formale riconoscimento, da parte di un ente titolato, in base alle norme
generali, ai livelli essenziali delle prestazioni e agli standard minimi fissati dalla legislazione
vigente, delle competenze acquisite dalla persona in contesti formali, anche in caso di
interruzione del percorso formativo, o di quelle validate acquisite in contesti non formali e
informali. La procedura di certificazione delle competenze si conclude con il rilascio di un
certificato conforme agli standard minimi fissati dalla legislazione vigente.
Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Le competenze sono una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti appropriati al
contesto.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo
professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei
contesti di apprendimento formale, non formale o informale. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Le competenze chiave sono quelle che consentono la realizzazione e lo sviluppo personali,
la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006
Sono il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le
conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di
lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono
descritte come teoriche e/o pratiche.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Il curricolo d’istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica
e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La
costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la
ricerca e l’innovazione educativa Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano
dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di
istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento
specifici per ogni disciplina.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (DM 254/12)
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Obiettivi di
apprendimento
Quadro Europeo delle
Qualifiche (EQF =
European Qualification
Framework)
Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono
utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con
attenzione alle condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un
insegnamento ricco ed efficace. Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in
relazione a periodi didattici lunghi. Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (DM 254/12)
Strumento di classificazione delle qualifiche in funzione di una serie di criteri basati sul
raggiungimento di livelli di apprendimento specifici. Esso mira a integrare e coordinare i
sottosistemi nazionali delle qualifiche e a migliorare la trasparenza, l’accessibilità, la
progressione e la qualità delle qualifiche rispetto al mercato del lavoro e alla società civile.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Qualifica
Risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l’autorità
competente stabilisce che i risultati dell’apprendimento di una persona corrispondono a
standard definiti.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Titolo di istruzione e di formazione, ivi compreso quello di istruzione e formazione
professionale, o di qualificazione professionale rilasciato da un ente pubblico titolato nel
rispetto delle norme generali, dei livelli essenziali delle prestazioni e degli standard minimi
di cui al DLgs 13/13. Fonte: DLgs 13/13, art. 2, c. 1
Risultati di
apprendimento
Descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di
un processo d’apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e
competenze.
Fonte: Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008
Traguardi per lo
sviluppo delle
competenze
Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di
primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di
esperienza ed alle discipline. Essi rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti,
[…] costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione
temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzioni scolastiche affinché ogni alunno
possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (DM 254/12)
Valutazione
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente,
nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle
istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva
[…] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il
rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità
anche formativa e attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun
alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di
conoscenza e al successo formativo.
Fonte: Dpr 122/09, art. 1, cc. 2-3.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.
Fonte: Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo
d’istruzione (DM 254/12)
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GIUDIZIO GLOBALE II QUADRIMESTRE
L’alunno durante il triennio, ha seguito in modo ______________________le attività programmate,
evidenziando un ritmo di apprendimento __________________________________. Ha mantenuto un
comportamento
__________________________________
mostrando
di
aver
conseguito
un
_________________________ grado di socializzazione.
Nello studio ha manifestato impegno ed applicazione __________________________ e ha partecipato
in modo _____________________________ alla vita di classe, dando prova di aver acquisito un
_____________________ metodo di lavoro.
Non ha / Ha maturato _________________ capacità di analisi, sintesi, collegamento ed applicazione
delle conoscenze apprese.
Ha rivelato inclinazione per _________________________________________
Non si conferma / Si conferma il Consiglio Orientativo del Primo Quadrimestre.
TABELLA DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
VOTO
DESCRITTORI DEL LIVELLO
10/10
Porta a termine con affidabilità gli impegni presi; educato, attivo, partecipe e responsabile
durante le lezioni. Riflette criticamente sul proprio percorso di apprendimento; aiuta i
compagni nel superare le difficoltà. Pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente,
consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del
Regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza.
9/10
Interesse vivo, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed
educato, ottima socializzazione, ruolo positivo nel gruppo classe. Pieno rispetto di sé,
degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto
delle regole di classe, del Regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza.
8/10
Interesse e partecipazione attivi; comportamento per lo più corretto ed educato, buona
socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, adeguato
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, adeguata accettazione della diversità, osservanza
regolare delle norme relative alla vita scolastica.
7/10
Parziale consapevolezza del regolamento interno dimostrata con qualche assenza
ingiustificata e/o uscita dall’aula e interruzione delle lezioni. Comportamento non sempre
collaborativo e responsabile con compagni e personale scolastico, con eventuale presenza
di annotazioni disciplinari.
6/10
5/10
Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno, insofferente alle sollecitazioni,
disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni,
comportamento poco corretto verso i compagni e personale scolastico. Presenza di
sanzioni disciplinari comminate dal C.d.c..
Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la volontà di non
modificare l’atteggiamento; completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività
scolastiche, rapporti conflittuali e comportamento scorretto verso compagni e personale
scolastico, scarsa socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. Presenza di
sanzioni disciplinari, comportanti la sospensione dalle lezioni o l’allontanamento dalla
scuola per più giorni.
GRIGLIA PER IL GIUDIZIO DI AMMISSIONE/NON AMMISSIONE
ALL’ESAME DI LICENZA MEDIA
Alunno ………………………………………………………., classe III sez. ……
L’alunno durante il triennio, ha seguito in modo …………….
costante
assiduo
diligente
discontinuo
settoriale
superficiale
……………………………………………………
le attività programmate, evidenziando un ritmo di apprendimento …………….
buono
regolare
graduale
faticoso
lento
non regolare a causa di uno scarso impegno
……………………..………
Ha mantenuto un comportamento …………….
responsabile
coretto
vivace
non sempre controllato
scorretto
poco responsabile
……………………………
Mostrando di aver conseguito un …………….. grado di socializzazione.
ottimo
buono
modesto
discreto
sufficiente
insufficiente
……………………………………..………
Nello studio ha manifestato impegno ed applicazione ……………….
ottimi
soddisfacenti
adeguati
scarsi
modesti
saltuari
inadeguati
……………………………
e ha partecipato in modo ………………………………...….. alla vita di classe,
attivo
limitato
parziale
passivo
dando prova di aver acquisito un …………….. metodo di lavoro.
autonomo
adeguato
organico
ordinato
inadeguato
disorganico
poco autonomo
non sempre produttivo
………………………………………………………………………………
Non ha/ Ha maturato ……………………………………….………... capacità di analisi,
sintesi, collegamento ed applicazione delle conoscenze apprese.
buone
modeste
sufficienti
non del tutto sufficienti
insufficienti
………………………………………………………………………………
Ha rivelato inclinazione per
le attività logico-scientifiche
le attività motorie
le materie linguistiche
le attività tecnico-manuali
………………….……
Non si conferma / Si conferma il Consiglio Orientativo del Primo Quadrimestre.
è ammesso non è ammesso all’esame di licenza media.
Il giudizio di idoneità risulta pari a:
6
7
8
9
10
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE
Alunno/a …………………………………………………………………….. Classe III sez. …….
Nel corso del colloquio il candidato
si è orientato con (molta) facilità (9-10)
si è orientato abbastanza facilmente (8)
si è sufficientemente orientato (7)
si è orientato a seconda delle discipline (6)
si è orientato con difficoltà (5)
non è riuscito ad orientarsi (4),
mostrando
(completa) padronanza degli argomenti trattati (9-10)
una buona (8)/discreta (7)/sufficiente (6) conoscenza degli argomenti trattati
una conoscenza solo superficiale/a tratti mnemonica degli argomenti trattati (5/6)
una conoscenza parziale e frammentaria degli argomenti trattati (5)
una scarsa conoscenza degli argomenti trattati (4/5)
una conoscenza insufficiente degli argomenti trattati (4).
Il candidato ha espresso le proprie acquisizioni
con sicurezza (10)
con (estrema) chiarezza (8-9)
in maniera sufficientemente chiara (7)
in maniera incerta (6)
in modo (piuttosto) confuso (4-5),
utilizzando un lessico
ampio e pertinente (9-10)
molto adeguato (8)
adeguato (7)
non sempre adeguato (6)
scarso (4-5).
L’alunno (non) è stato (sempre) in grado di effettuare collegamenti tra i temi trattati e
ha rivelato interessi vari e (sempre) approfonditi criticamente (9-10)
ha rivelato interessi vari ma non (sempre) approfonditi (7-8)
ha rivelato interessi personali limitati (6)
non ha rivelato particolari interessi (5).
Il colloquio pluridisciplinare è stato valutato con un voto in decimi pari a:
_______________________________________________________________________________
(trascrivere il voto del colloquio in decimi)
GRIGLIA PER REDIGERE IL GIUDIZIO GLOBALE FINALE
Alunno/a ……………………………………………………………………….... Classe III sez. …….
Nelle prove d’esame il candidato ha …………….
confermato l’impegno e la preparazione riscontrati durante il triennio
confermato un percorso triennale (molto) positivo
confermato le buone conoscenze emerse nel corso del triennio
confermato le conoscenze emerse nel corso del triennio
messo in evidenza una conoscenza (talvolta) settoriale dei contenuti
confermato i limiti e le insufficienze emerse nel corso del triennio
e ha dimostrato una preparazione ………………
ottima
mnemonica
molto buona
settoriale
abbastanza completa
non adeguata alle capacità
buona
scarsa
sufficiente
non sufficiente,
rivelando doti di ……………..
comprensione
analisi
riflessione
fantasia
intuizione
…………………………………………
L’impegno nello studio è risultato …………....
lodevole
superficiale
buono
scarso
adeguato alle capacità
…………………………………………
non (sempre) adeguato alle capacità
La maturità evidenziata è ………..........
ottima
in via di acquisizione
buona
non ancora soddisfacente
sufficiente
………………………………………….
L’alunno ha superato l’esame di stato conclusivo del Primo Ciclo d’Istruzione con la
valutazione finale di
6
7
8
9
10
10 e lode
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI ITALIANO
RISPETTO DELLA TIPOLOGIA TESTUALE RICHIESTA
9/10
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera corretta e personale.
6
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera corretta.
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera sostanzialmente corretta
( anche se schematica).
La tipologia testuale richiesta è riprodotta parzialmente.
5
La tipologia testuale richiesta è riprodotta in maniera approssimativa.
¾
Non è attinente alla tipologia richiesta.
8
7
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI RELATIVE ALL’ARGOMENTO DATO
La trattazione è pertinente e sviluppa l’argomento affrontato in maniera approfondita e
personale.
La trattazione è pertinente e sviluppa l’argomento affrontato in maniera esauriente;
8
le informazioni sono organizzate in modo ordinato.
La trattazione è pertinente e sufficientemente approfondita;
7
le informazioni sono organizzate in maniera sostanzialmente ordinata.
La trattazione è parzialmente pertinente e un po’ superficiale;
6
le informazioni non sempre sono organizzate in modo sistematico.
La trattazione è poco pertinente;
5
le informazioni sono organizzate in modo elencativo e ripetitivo.
La trattazione è poco pertinente e lacunosa;
¾
le informazioni sono organizzate in maniera confusa e disordinata.
USO CORRETTO DELL’ORTOGRAFIA, DELLE STRUTTURE MORFO- SINTATTICHE
E DEL LESSICO
Corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche;
9/10
appropriato e vario il lessico adoperato.
Complessivamente corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche;
8
appropriato il lessico adoperato.
Sostanzialmente corretto l’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche; un
7
po’ generico il lessico adoperato.
Presenta errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfosintattiche;
6
generico e ripetitivo il lessico adoperato.
Presenta numerosi errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche;
5
non adeguato il lessico adoperato.
Presenta numerosi errori nell’uso dell’ortografia e delle strutture morfo-sintattiche;
¾
povero il lessico adoperato.
9/10
RICCHEZZA DEI CONTENUTI
9/10
L’elaborato risulta ricco, approfondito e personale.
8
L’elaborato risulta esauriente.
7
L’elaborato risulta adeguato.
6
L’elaborato risulta essenziale.
5
L’elaborato risulta approssimativo.
¾
L’elaborato risulta molto superficiale.
Per il calcolo del voto finale in decimi è sufficiente sommare il voto attribuito ad ogni descrittore dopo averlo moltiplicato per il
coefficiente di volta in volta indicato (primo descrittore x 0,2; secondo descrittore x 0,3; terzo descrittore x 0,2; quarto descrittore x 0,3).
La cifra ottenuta deve quindi venire arrotondata per eccesso o per difetto (da 0,1 a 0,4 la cifra viene arrotondata per difetto, da 0,5 a 0,9
la cifra viene arrotondata per eccesso).
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
VOTI
CRITERI
CONOSCENZA DEGLI ELEMENTI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA
9/10
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo completo e approfondito.
8
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo abbastanza completo.
7
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo generale.
6
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo essenziale.
5
Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo parziale e frammentario.
3/4
Conosce in modo errato e lacunoso gli elementi della disciplina.
APPLICAZIONE DI REGOLE, FORMULE E PROCEDIMENTI
9/10
Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera corretta, completa e
consapevole.
8
Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera generalmente corretto.
7
Applica regole, formule e procedimenti in modo per lo più adeguato.
6
Applica in modo sufficientemente corretto formule, regole e procedimenti.
5
Applica in modo improprio o incerto formule, regole, procedimenti.
3/4
Non applica in modo corretto formule, regole e procedimenti.
INDIVIDUAZIONE DI STRATEGIE PER LA RISOLUZIONE DI PROBLEMI
Individua in maniera sicura, completa e corretta tutte le strategie di risoluzione dei
9/10
problemi.
Identifica in modo completo e abbastanza corretto le strategie per la risoluzione dei
8
problemi.
7
Individua in modo sufficientemente corretto le strategie di risoluzione dei problemi.
6
Identifica alcune delle principali procedure di risoluzione dei problemi.
Individua in modo incompleto e impreciso solo alcune procedure di risoluzione dei
problemi.
5
3/4
Non riesce ad individuare le procedure di risoluzione dei problemi.
USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO
9/10
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è consapevole e preciso.
8
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è appropriato e abbastanza sicuro.
7
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è adeguato e corretto.
6
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è sufficientemente adeguato.
5
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è approssimato e impreciso.
3/4
L’uso del linguaggio specifico, grafico e simbolico è inappropriato.
GRIGLIA PER LA CORREZIONE DELLA
PROVA SCRITTA DI LINGUA INGLESE/FRANCESE
VOTI
CRITERI LETTERA E/O DIALOGO
PERTINENZA DEL CONTENUTO RISPETTO ALLA TRACCIA
9/10
La comprensione della traccia e la produzione scritta è precisa e completa.
8
La comprensione della traccia e la produzione scritta è appropriata e corretta.
7
La comprensione della traccia e la produzione scritta è soddisfacente.
6
La comprensione della traccia e la produzione scritta è accettabile.
5
La comprensione della traccia e la produzione scritta è approssimativa.
3/4
La comprensione della traccia e la produzione scritta è incoerente.
CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA E STRUTTURALE
9/10
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è corretta e completa.
8
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è completa.
7
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è soddisfacente.
6
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è accettabile.
5
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è imprecisa.
3/4
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è inadeguata.
VOTI
CRITERI QUESTIONARIO RELATIVO AD UN TESTO SCRITTO
COMPRENSIONE DEL TESTO
9/10
La comprensione del brano è precisa e completa.
8
La comprensione del brano è completa.
7
La comprensione del brano è soddisfacente.
6
La comprensione del brano è accettabile.
5
La comprensione del brano è superficiale.
3/4
La comprensione del brano è inadeguata.
CORRETTEZZA MORFO-SINTATTICA
9/10
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è corretta e completa.
8
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è completa.
7
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è abbastanza corretta.
6
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è accettabile.
5
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è parziale.
3/4
9/10
La conoscenza e l’uso delle strutture e funzioni è inadeguata.
RIELABORAZIONE PERSONALE
La produzione scritta è corretta e personale.
8
La produzione scritta è appropriata e corretta.
7
La produzione scritta è abbastanza corretta.
6
La produzione scritta è semplice ma comprensibile.
5
La produzione scritta è approssimativa.
3/4
La produzione scritta è incomprensibile.