T. PERNA - Competenza come forma di apprendimento

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T. PERNA - Competenza come forma di apprendimento
Competenza come forma
di apprendimento
Riflessioni e approfondimenti sul concetto di
competenza.
Perché parlare di competenza?
• Superare il pericolo di una formazione solo
«verbalista»,
slegata dai contesti reali della vita.
Possibili definizioni di competenza
1. Cum petere: dirigersi verso.
Uso intelligente e creativo delle conoscenze e
delle procedure (abilità) fino a fare di esse la
fonte generativa di altre dirette ad operare in
un determinato contesto.
• Sapersi adattare
• Muoversi con perizia
• Impegno personale
Quindi
Assumersi responsabilità di uscire da una situazione,
di agire, applicare una conoscenza-abilità in un
contesto
per una risoluzione personale.
Elementi della competenza:
• In primo luogo, nella competenza è presente sia un aspetto “esterno”, la prestazione
adeguata, sia uno “interno”, la padronanza mentale dei processi esecutivi; perciò, una
competenza si definisce sia sul piano della performance osservabile, sia su quello del
flusso delle operazioni cognitive che si compiono “nella testa” dell’alunno.
• In secondo luogo, una competenza implica contemporaneamente un “sapere” e un “saper
fare” perché le conoscenze non devono soltanto essere ripetute verbalmente, ma devono
essere usate come strumenti d’azione (nella soluzione di problemi, per esempio).
• In terzo luogo, la competenza richiede sia la “cognizione” che la “metacognizione”;
infatti, una vera competenza non si limita alla padronanza dell’esecuzione, ma comprende
una certa rappresentazione della sua struttura e dei suoi criteri, anche se questa non
giunge necessariamente alla capacità di descrizione verbale; quest’ultima, la capacità non
solo di fare, ma di spiegare come si fa e perché, distingue propriamente l’esperto (colui
che ha familiarità con un compito) dal principiante.
Infine,
nella competenza sono connessi tanto aspetti
“cognitivi” quanto “affettivi”, poiché essa coinvolge
anche atteggiamenti (la disponibilità ad impegnarsi nel
campo in cui ci si sente competenti) e motivazioni (per
esempio la spinta ad agire con successo ed efficacia).
Le tre dimensioni di una competenza
1.
La dimensione oggettiva di una competenza evidenzia la possibilità di
osservare e valutare le sue manifestazioni esterne o prestazioni.
2.
La dimensione soggettiva, si riferisce alla motivazione, alla decisione e
all’autoregolazione ad agire, in generale, e ad apprendere, in particolare).
3.
La dimensione intersoggettiva mette in luce il fatto che una sua
certificazione esige un consenso tra più soggetti interessati.
La dimensione oggettiva dà luogo a prestazioni osservabili e valutabili e per questa sua
caratteristica è stata tradizionalmente valorizzata in ambito lavorativo e in ambito
scolastico. Tuttavia la capacità di affrontare positivamente un compito deriva anche da
qualità personali, dalla capacità di relazionarsi e di interagire in maniera efficace e
infine di valorizzare tutte le risorse strumentali a disposizione.
Concludendo
Si è più vicini al vero se si considerano gli aspetti della competenza
come “ingredienti” che l’alunno aggiunge progressivamente e che si
“amalgamano” nel corso dell’esperienza.
La competenza nella ricerca storica, per esempio, richiede
cognizioni storiche e conoscenza dei principi dell’indagine, ma la si
acquisisce veramente soltanto facendo ricerca con la guida di un
soggetto esperto.
Uno sguardo all’ UE
• Il Consiglio di Lisbona ha affidato a una Commissione europea la
definizione di un quadro comune di riferimento per
l’individuazione delle “nuove competenze di base” che ciascun
cittadino deve possedere per tre obiettivi fondamentali:
• 1. compiutezza personale ed evoluzione durante tutta la vita - le
competenze chiave devono permettere ad ognuno di perseguire
degli obiettivi di vita personali, mosso dai propri interessi
personali, dalle proprie aspirazioni e dai desiderio di continuare a
imparare durante tutta la vita;
• 2. inclusione - queste competenze chiave dovrebbero permettere
ad ognuno di svolgere un ruolo di cittadino attivo nella società ;
• 3. capacità di inserimento professionale – la capacità di ogni
persona di ottenere un impiego decente nel mercato del lavoro.