Focus 07/2016 ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE

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Focus 07/2016 ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Oltre 136.000 autovetture immatricolate a luglio 2016: +2,9%
Rallenta il mercato dei privati: - 6,2%, crescono le vendite di auto intestate alle società: +21,8%.
o
Con oltre 136mila auto nuove immatricolate, si registra a luglio una crescita contenuta:
+2,9%. In calo il mercato di auto in Francia, -9,6% e in Germania, -3,9%. In Spagna crescita
contenuta al 4,3%. Luglio 2016 ha contato due giornate lavorative in meno rispetto a luglio
2015, che hanno pesato sui risultati mensili.
o
Il superammortamento,
introdotto con la Legge di Stabilità 2016, si dimostra uno
strumento efficace per il rinnovo delle flotte aziendali e delle auto a noleggio. Le vendite a
luglio crescono complessivamente del 21,8%, ma noleggio e società registrano un rialzo
tendenziale del 25%. Le auto in leasing aumentano dell’1,1%.
o
Nel cumulato da gennaio a luglio 2016 le nuove autovetture immatricolate sono state:
1.179.3101 (+17,1%), un volume superiore a quelli realizzati nei primi 7 mesi dal 2011 al
2015. Rispetto al volume medio delle auto immatricolate negli anni 2007-2010 (1.437.234),
il mercato, nel periodo di gennaio-luglio 2016, risulta inferiore del 18%.
o
FCA fa meglio del mercato totale con una crescita nel mese del 4,8%, raggiungendo la quota
del 28,9%; nel cumulato l’aumento tendenziale è del 19,9% con una quota del 29,2%.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE, TREND MESI, GENNAIO 2014-LUGLIO 2016
Variazioni % m/m anno precedente
24,9
9,8
9,2
5,6
3,8
4,4
2,6
6,0
11,4
19,4
18,0
17,8
15,4
15,1
15,7
13,7
11,5
27,9
27,9
24,2
11,4
18,0
12,3
9,1
12,3
5,5
3,8
3,1
2,9
0,4
lug
giu
apr
mag
feb
mar
gen '16
dic
ott
nov
set
ago
giu
lug
apr
mag
feb
mar
dic
gen '15
ott
nov
set
ago
giu
lug
apr
mag
feb
mar
gen '14
-3,3
ANFIA- Area Studi e Statistiche, grafico su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
Istat comunica che nel primo trimestre 2016, il reddito lordo disponibile delle famiglie consumatrici ha ripreso ad
aumentare (+0,8% rispetto al mese precedente), mentre la spesa per consumi finali è risultata stazionaria dopo tre
trimestri consecutivi di aumento. La propensione al risparmio è, quindi, tornata ad aumentare, portandosi all’8,8%
del reddito lordo disponibile. Le informazioni disponibili per il secondo trimestre indicano un proseguimento di
queste tendenze: ad aprile le vendite al dettaglio, misurate in volume, hanno registrato una variazione
congiunturale nulla mentre il clima di fiducia delle famiglie è peggiorato nel secondo trimestre dell’anno. (ISTAT,
Nota Congiunturale 062016). Migliorano sia l’indice delle vendite al dettaglio a maggio rispetto ad aprile (ma in calo
su maggio 2015) sia il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese a luglio rispetto a giugno.
1
Dati elaborati da ANFIA sulla base delle risultanze presenti in archivio del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in data
/7/2016.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
03/08/2016
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ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
PIL - DATI DESTAGIONALIZZATI E CORRETTI PER EFFETTO DEL CALENDARIO E TREND MERCATO
AUTOVETTURE NUOVE, Var.% tendenziali t/t
25,0
20,0
2
15,0
10,0
5,0
0,0
-5,0
-10,0
-15,0
-20,0
2016 I° T
4T
3T
2T
2015 I°T
4T
3T
2T
2014 I°T
4T
3T
2T
2013 I°T
4T
3T
2T
2012 I°T
-25,0
ANFIA - Area Studi e Statistiche
Il mercato dell’auto è cresciuto finora a ritmi significativi, dopo anni di pesante contrazione, che hanno quasi
dimezzato i volumi di vendita, determinati da un continuo rinvio della sostituzione dell’auto.
Basso costo del denaro, facilità di accesso al credito, calo dei prezzi dei carburanti, offerte commerciali delle Case
automobilistiche molto allettanti, hanno favorito finora l’acquisto dell’auto nuova, in un clima di fiducia generale
dei consumatori su livelli piuttosto alti, anche se in calo negli ultimi mesi.
Le previsioni per il 2016 stimano un mercato attorno a 1.800.000 vetture.
ANFIA ritiene fondamentale che, in questo momento, siano potenziate tutte quelle leve che possono da un lato
dar fiato al mercato e dall’altro contribuire al raggiungimento degli obiettivi in tema di contenimento del
surriscaldamento del pianeta, che l’Italia ha condiviso al vertice COP21 di Parigi.
I tempi sono maturi per attuare una revisione della fiscalità in chiave ambientale – in UE 20 Paesi su 28 già
applicano forme di tassazione in funzione di emissioni di CO2, puntando alla diffusione dei veicoli ecologici e
alla sostituzione di quelli più inquinanti ancora circolanti.
In questa direzione si collocano:
- il mantenimento di una fiscalità più vantaggiosa per i carburanti alternativi, inclusi i biocarburanti;
- l’implementazione della rete distributiva, in particolare quella del metano e del metano liquido, accelerando sulla
semplificazione delle procedure delle autorizzazioni amministrative;
- misure di supporto alla diffusione dei veicoli ad alimentazione alternativa, che orientino il consumatore verso
modelli che generano minori emissioni di scarico e che utilizzano carburanti più puliti.
La limitazione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti e la riduzione del ricorso ai combustibili fossili, necessitano di
azioni che orientino i consumatori verso scelte più efficaci e tangibili, a tutela dell’ambiente e per il contenimento
dei cambiamenti climatici e del loro impatto sulle future generazioni. Pertanto, si rendono utili misure che
favoriscano prodotti e soluzioni che portino in quella direzione, visto che l’opinione pubblica italiana ed europea è
meno attenta ed esigente rispetto a quella di altri Paesi. Si pensi alle conseguenze che il dieselgate ha avuto sulle
scelte dei consumatori e sulla composizione del mercato auto: dal calo delle vendite di auto del costruttore
coinvolto agli effetti scaturiti da una delle più grandi class action negli USA.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
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Focus 07/2016
Nel 2015 la media delle emissioni di CO2 delle nuove
vetture immatricolate nell'UE2 è stata di 119,6 g/km, ovvero
UE-ITALIA – Emissioni medie CO2 delle nuove
autovetture vendute (g/km)
10,4 g/km in meno rispetto al target previsto di 130 g/km e
20,7 g/km in meno del 2010. Il 2013 è stato il primo anno a
registrare un'emissione media inferiore a 130 g/km di CO2,
due anni prima dell'obiettivo.
Alcuni fattori contribuiscono ad abbassare il livello delle
3
emissioni:
. il volume alto delle nuove vetture immatricolate con
alimentazione diesel :51,6% nel 2015, dato ACEA.
;
. l'efficienza delle auto a benzina (122,6 g/km di CO2), che
si avvicina a quella delle auto diesel (119,2 g/km).
. la riduzione del peso medio delle auto, da 1402 kg del
2012 a 1381 kg del 2015.
. la crescita del mercato delle auto elettriche.
L'obiettivo del target di emissioni di CO2 a 95 g/km è stato
posticipato al 2021.
Nel 2015 i fattori che hanno contribuito ad abbassare il livello emissivo delle auto nuove in Italia (115,1 g/km di CO2)
sono stati:
- le auto diesel con una quota del 55%;
- oltre 183mila auto a gas;
- il 18% delle auto superutilitarie e il 28% di utilitarie.
Le auto elettriche3 vendute nel 2015 sono state appena 2.333. E’ difficile pensare che questo numero possa
crescere nel breve periodo e “coprire” la contrazione del mercato delle auto a gas del 2015 e ancora di più del
2016, avvenuta a seguito del calo del prezzo della benzina. Il rischio è che si perda la riduzione di CO2 fin qui
realizzata, grazie ad un mix di mercato, unico in Europa, che a differenza degli altri Paesi europei, finora ha
puntato su GPL, metano e ibride. Alcuni mercati europei hanno invece investito sull’elettrico puro, che ha
richiesto notevoli contributi statali sia per incentivare l’acquisto dei veicolisia per sviluppare l’infrastruttura
necessaria per il rifornimento elettrico.
Per questo motivo ANFIA sostiene che tutti i combustibili alternativi vadano sostenuti sia con misure fiscali
vantaggiose sia con reti distributive adeguate su tutto il territorio. Puntare sull’elettrico ha senso se l’energia
destinata alle auto è proveniente da fonte rinnovabile.
I problemi di inquinamento che attanagliano le nostre città e vaste aree del territorio, come la Pianura Padana,
vanno affrontati considerando tutte le variabili incidenti sulla produzione di inquinanti, le politiche di trasporto
sostenibile adottate, la sensibilizzazione degli utenti, dei cittadini e delle industrie.
Anche la rimodulazione dei costi di utilizzo del veicolo basata sulla logica “pay as you drive” può contribuire ad
orientare il settore verso modelli di consumo sostenibili. Questo tipo di soluzione è già garantita dalla telematica
applicata ai trasporti e si sta diffondendo, nel nostro Paese, soprattutto grazie alla crescita del mercato
dell’insurance telematics, con una progressiva riduzione dei costi assicurativi, oltre che delle frodi relative agli
incidenti stradali. E’ auspicabile che il mercato degli ITS cresca ulteriormente nei prossimi anni, con l’obbligo
atteso, dal 2018, dell’e-Call sulle autovetture, e con lo sviluppo della digital transformation delle infrastrutture,
recentemente annunciata dal Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. La necessaria revisione della fiscalità di cui si è
detto rientra in un piano per la mobilità sostenibile di cui il Governo dovrebbe dotarsi in tempi rapidi, puntando sulla
diffusione dei veicoli ecologici e sullo sviluppo delle nuove tecnologie dell’auto connessa e dell’autonomous driving.
2
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Dati provvisori EEA
BEV+Plug-in+Extended range
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Focus 07/2016
Clima di fiducia dei consumatori e delle imprese (rilevazione ISTAT4)
A luglio 2016 sono in aumento sia
l'indice
del
clima
di
fiducia
dei
consumatori, che passa a 111,3 da
110,2 di giugno sia l'indice composito
del clima di fiducia delle imprese ,
4
che cresce a 103,3 da 101,2.
Le stime riferite alle componenti
personale, corrente e futura del clima
di fiducia dei consumatori aumentano
(rispettivamente, a 105,0 da 103,0, a
109,1 da 108,2 e a 114,9 da 112,9),
mentre la componente economica
registra una flessione (a 130,1 da
131,7).
Circa le consuete domande trimestrali
sull’acquisto
durevoli,
dei
principali
effettuate
beni
dall’Istituto
centrale di Statistica, si registra un
lieve aumento del saldo relativo alle
intenzioni
di
acquisto
di
un’autovettura, mentre resta stabile
quello
relativo
all’acquisto
di
un’abitazione.
Le opinioni dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese sono invece in peggioramento per il terzo
mese consecutivo.
Riguardo le imprese, il clima di fiducia sale in tutti i settori: in modo più marcato nelle costruzioni (a 126,2 da
121,6) e nei servizi di mercato (a 108,6 da 105,1), più lieve nella manifattura (a 103,1 da 102,9), e nel commercio al
dettaglio (a 101,3 da 99,3). Nella manifattura migliorano le attese di produzione, rimangono stabili i giudizi sugli
ordini e quelli sulle scorte di magazzino. Secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva, nel
secondo trimestre del 2016 il grado di utilizzo degli impianti sale lievemente al 76% dal 75,9% del trimestre
precedente. Scende al 27% dal 29% la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva:
scende la quota di imprese che segnala vincoli legati all’insufficienza della domanda e a vincoli finanziari.
L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto delle
autovetture
L’indagine ISTAT sulle intenzioni di acquisto di
un’autovettura nei prossimi 12 mesi conferma il trend
in corso del mercato auto. L’indagine rileva a luglio
2016 un recupero della propensione all’acquisto di
un’auto nei mesi a venire, che dall’8,7% di risposte
“certamente sì” e “probabilmente sì” di aprile 2016
sale a 9,2%.
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Comunicato stampa Istat 27 luglio 2016
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Focus 07/2016
Mobilità condivisa e mobilità privata
Car sharing
L’alternativa all’auto di proprietà si consolida grazie a nuove opportunità, come il car sharing, oggi presente in
molte città italiane, che offre l’accessibilità dell’auto per un suo utilizzo in città.
Soluzioni come il car sharing, da un lato offrono un servizio, dall’altro un’opportunità di business, sostenibile se
l’utilizzo del bene è alto. La maggior parte delle città italiane, però, ha dimensioni tali che potrebbero rendere poco
remunerativo il servizio per gli operatori, a differenza delle grandi città e metropoli europee.
Cresce l’interesse per il car sharing pubblico da parte delle aziende, che offrono servizi a favore del proprio
personale, e da parte delle aziende di noleggio. Si sta affermando quindi una cultura pay per use, a vantaggio di una
mobilità condivisa, in grado di offrire nuovi modelli a maggiore apporto tecnologico.
Parco circolante 2015 (dati ACI)
Allo stesso tempo, dopo i leggeri cali del parco circolante del 2012 e del 2013, si assiste nel 2014 e nel 2015 ad una
ripresa della mobilità privata. Il parco delle autovetture circolanti nel 2014 e nel 2015 ha di nuovo segno positivo,
grazie ad un mercato in ripresa dal 2014 e ad un numero di radiazioni piuttosto basso rispetto a quanto
richiederebbe la vetustà del parco, che è costituito ancora dal 52% di auto con più di 10 anni e dal 27,5% con più di
15 anni di età. Di conseguenza risultano ancora 16,7 milioni di auto anteEuro4, il 44,8% di tutte le auto registrate; le
auto Euro4 invece sono il 32,2% (12 milioni).
Le auto euro 5 e 6 immesse nel mercato contribuiscono alla riduzione delle emissioni inquinanti e rappresentano il
23% circa del parco auto a fine 2015.
Sono l’8,3% del parco le autovetture circolanti ad alimentazione alternativa.
L’età mediana nel 2015, in aumento rispetto al 2014, è pari a:
1) per le autovetture a benzina – 13 anni e 3 mesi
2) per le autovetture a gasolio - 8 anni e 9 mesi
3) per le autovetture a benzina/GPL – 6 anni e 8 mesi
4) per le autovetture a benzina/metano – 6 anni e 7 mesi
Per le autovetture nel complesso l’età mediana risulta pari a 10 anni e 4 mesi.
A fine 2015 risultano iscritte al PRA 37.351.233 autovetture, con un aumento tendenziale di 270 mila auto in termini
di volumi e dello 0,7% in termini percentuali.
Nel decennio 2000-2009 la media annuale delle autovetture nuove immatricolate è stata di oltre 2,3 milioni di unità,
volumi che hanno consentito di abbassare l’età media delle auto. La lunga crisi economica ha determinato una
pesante contrazione del mercato: sono state vendute mediamente 1,56 milioni di auto dal 2010 al 2015, non
sufficienti a rinnovare il parco, la cui consistenza di fatto non è variata molto. La crisi dei redditi ha colpito
soprattutto le famiglie con redditi medio-bassi, che hanno rinviato il più possibile la sostituzione dell’auto e molte
delle quali probabilmente lo stanno ancora facendo. Queste famiglie, se vivono in contesti periferici, non hanno
soluzioni alternative (mobilità pubblica) all’auto privata, soluzioni che al momento si concentrano con un’offerta più
ampia nei contesti urbani (TPL, car-sharing, bike-sharing, bici, a piedi).
La mobilità delle persone è elemento fondamentale d’inclusione, dunque è necessario che sia garantita.
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Focus 07/2016
Prezzo petrolio greggio
Secondo i dati del FMI il prezzo del petrolio
(media prezzi WTI, Brent e Dubai) per il 2015
(US$ 50,9 per barile) è risultato inferiore del 47%
rispetto a al prezzo medio del 2014 (US$ 96,2),
6
L’eccesso di offerta di petrolio ha portato il
prezzo del petrolio ai minimi nei primi mesi del
-47%
2016, per poi risalire e toccare a maggio quasi i
50US$ il barile, come effetto della riduzione
-47%
della produzione nei paesi non-OPEC e per altri
fattori che hanno determinato un’interruzione
nella fornitura, quali l’incendio di una vasta area
del Canada e gli attacchi dei ribelli in Nigeria.
Permane comunque un eccesso di offerta rispetto
alla domanda. Infatti, nel vertice di Doha dello scorso aprile, i veti incrociati di Arabia Saudita e Iran hanno fatto
naufragare l'atteso accordo per un congelamento della produzione di greggio, utile a far aumentare i prezzi.
Le previsioni del FMI del 13 luglio stimano un prezzo medio per il 2016 di US$ 42,3 nel 2016 (-16% sul 2015), per
risalire leggermente negli anni successivi.
Prezzi carburanti in Italia
ITALIA - PREZZO INDUSTRIALE - EURO/LITRO
In Italia il prezzo industriale dei carburanti
0,746
ha subìto invece una contrazione, nel 2015
rispetto al 2014, del 21% per la benzina, del
della
componente
fiscale,
invece,
ha
continuato a salire e ad incidere sempre di
Euro/litro
24% per il gasolio e del 26% per il GPL. Il peso
0,590
0,478
0,804
0,760
0,696
0,750
0,714
0,700
0,673
0,573
0,535
0,530
0,464
0,423
0,407
più sul prezzo alla pompa dei carburanti. Di
conseguenza il prezzo medio annuale alla
pompa è quindi diminuito solo del 10% per
2009
2010
2011
2012
2013
2014
1,027
1,035
1,039
0,902
0,908
0,910
2012
2013
2014
la benzina, del 13% per il gasolio e del 20%
ANFIA - Area Studi e Statistiche su dati MISE
per il gpl.
A luglio 2016, il prezzo medio ponderato
ITALIA - IMPOSTE - EURO/LITRO
della benzina senza piombo è salito a € 1,405
litro (-13,5% sul prezzo medio di luglio 2015),
quello del gasolio per autotrazione a €
0,551/litro
(-8,5%),
ma
le
imposte
0,770
Euro/litro
1,250/litro (-13,9%) e quello del GPL a €
2015
A luglio
2016
Benzina senza pb
Gasolio
0,791
0,603
0,626
2009
2010
1,005
0,982
0,871
0,843
0,860
0,703
(IVA+Accise) sono aumentate, arrivando al:
- 70% sul prezzo della benzina, contro il 62,8%
di un anno fa
- 67% sul prezzo del gasolio, contro il 60,6% di
un anno fa
2011
ANFIA - Area Studi e Statistiche su dati MISE
2015
A luglio
2016
Benzina senza pb
Gasolio
- 45% sul prezzo del GPL, contro il 41% di un
ANFIA – Area Studi e Statistiche
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Focus 07/2016
anno fa.
Le incertezze che pesano sui conti pubblici, fanno temere per il biennio 2017-2018, quando dovrebbero scattare
automaticamente le clausole di salvaguardia per la copertura delle spese e il raggiungimento dei target fiscali sulla
base degli impegni presi dal Governo nei confronti della Commissione Europea. Il timore di rialzi di tasse, come le
aliquote IVA e le accise sul carburante, pesa quindi sul futuro prossimo dei contribuenti italiani.
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Consumi di carburante
Secondo gli ultimi dati disponibili del Ministero dello Sviluppo Economico, i consumi di carburante registrano i
seguenti andamenti nel mese di giugno: -5,9% la benzina senza piombo; -1,2% il gasolio; -2,9% il gpl.
CONSUMI DI CARBURANTI , .000 di tonnellate
Nei primi 6 mesi i consumi medi di gasolio e gpl
per
autotrazione
risultano
in
crescita
rispettivamente dello 0,4% e dell’1,6%; ancora in
calo rispetto ad un anno fa i consumi della
benzina: -1,9%.
Nel 2015, per il secondo anno consecutivo, dopo
7 anni continui di calo, i consumi complessivi di
carburante sono risultati in crescita dell’1,5%.
I consumi di carburante sono progressivamente
scesi dal 2006, a causa della riduzione del potere
d’acquisto negli anni più pesanti della crisi, del
rincaro dei carburanti (antecedente al ribasso del
prezzo
del
petrolio),
della
riduzione
della
percorrenza media chilometrica e dell’utilizzo di mezzi alternativi all’auto nei viaggi di media e lunga percorrenza,
grazie alle offerte low cost dei viaggi in aereo, in treno e in autobus e anche delle miglior performance in termini di
resa chilometrica e consumi dei nuovi modelli di auto.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
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Carico fiscale sulla motorizzazione
Secondo i dati sul carico fiscale della motorizzazione, appena pubblicati da ANFIA5, nel 2015 sono stati raggiunti i
71,9 miliardi di euro, con un leggero incremento dello 0,5% rispetto al 2014, a fronte di un incremento delle entrate
tributarie del 5,9%. Pertanto, la percentuale sul gettito complessivo, calcolata secondo il criterio di cassa, scende al
16% rispetto al 16,8% del 2014. La percentuale del gettito fiscale derivante dal comparto sul PIL risulta del 4,4%, la
più alta tra i maggiori Paesi europei, visto che la media si aggira attorno al 3,4%.
Il gettito derivante dall’utilizzo dell’autoveicolo rappresenta l’81%
del gettito complessivo proveniente dal
comparto, per un valore di 58,2 miliardi di euro (-0,8% sul 2014). Le imposte derivanti dalle immatricolazioni di
autoveicoli, grazie al recupero del mercato nel 2015 (tutti i comparti hanno registrato volumi in crescita) ha fatto
lievitare gli introiti per lo Stato derivanti da IVA (+13,6%) e IPT (+11,2%), mentre il gettito fiscale sui combustibili, ha
segnato un decremento del 3%. In aumento anche il gettito IVA relativo a manutenzione e riparazione degli
autoveicoli e all’acquisto di ricambi, accessori e pneumatici (+6,8%). La voce relativa ai pedaggi autostradali risulta
in rialzo del 4,7%. In calo gli introiti derivanti dai premi assicurativi per RC, furto e incendio (-5,4%). Secondo ANIA,
prima dell’introduzione della legge di Stabilità 2015, gli automobilisti con auto in circolazione senza assicurazione
rappresentavano l’8,7%, con picchi sino al 13,5% nel Sud Italia.
In flessione anche gli introiti derivanti dal possesso dell’auto, il pagamento del bollo di circolazione ha generato un
gettito di 5,96 miliardi (-1,2%).
CARICO FISCALE SULLA MOTORIZZAZIONE IN ITALIA, Anno 2015
Miliardi di €
Possesso
Bollo Auto
Utilizzo
Carburanti
Lubrificanti
IVA manutenzione e riparazione,
Acquisto ricambi
Pedaggi autostradali
Premi RC, furto, incendio
Parcheggi,Contravvenzioni
Acquisto
IVA acquisto autoveicoli
IPT
TOTALE
ENTRATE TRIBUTARIE
% CARICO FISCALE SU ENTRATE
TRIBUTARIE
Var%
5,96
-1,2
35,86
0,98
-3,0
2,1
9,90
1,95
4,00
5,50
6,8
4,7
-5,4
1,9
6,20
1,52
13,6
11,2
71,86
0,5
450,54
5,9
16%
ANFIA - Area Economica
5
Per maggiori dettagli: http://www.anfia.it/index.php?modulo=view_comunicati
ANFIA – Area Studi e Statistiche
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ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Analisi del mercato autovetture ITALIA nel dettaglio – Luglio e Gennaio/Luglio 2016
Nel mese di luglio sono state immatricolate 136.292 autovetture, +2,9% (elaborazioni ANFIA su dati Ministero
9
Infrastrutture e dei Trasporti in data 3/8/2016).
Nel mese si registra una crescita importante delle vendite di auto intestate alle società del 21,8%: società
proprietarie (flotte aziendali) +25,6%; noleggio +25%; leasing +1,1%.
Nel cumulato da inizio anno le nuove registrazioni sono ammontate a 1.179.310 autovetture con un rialzo del 17,1%.
Dal 2007 al 2014, nei primi 7 mesi dell’anno è stato immatricolato mediamente il 64-65% del mercato totale, questo
significa che il 2016 potrebbe chiudersi con valori attorno a 1,8 milioni di auto.
1,962
1,750
2010
2011
1,800
2,160
2009
2016F
2,163
2008
1,575
2,492
2007
2015
2,322
2006
1,361
2,238
2005
2014
2,265
2004
1,305
2,247
2003
2013
2,280
2002
1,403
2,413
2001
2012
2,423
2000
volumi (.in mln di unità)
ITALIA - IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE
Serie storica 2000-2016 previsione
Il Gruppo Fiat Chrysler Automobiles (incluso Ferrari, Maserati) ha ottenuto un risultato migliore di quello del
mercato: nel mese di luglio l’incremento è stato del 4,8%; le nuove registrazioni di Fiat Chrysler Automobiles sono
state oltre 39.400, pari al 28,9% del mercato, l’incremento maggiore è stato registrato dal brand Jeep +18,8%,
seguito da Alfa Romeo con un incremento del 6,1% e da Fiat +4,3%.
In gennaio-luglio FCA ha immatricolato circa 343mila autovetture, +20%, e una quota del 29,1%.
Seguono FCA nella classifica per gruppi dei primi 7 mesi: Gruppo VW con il 13,1% di quota (+13,8% l’incremento dei
volumi), Gruppo Renault con il 9,5% (+24,7%), Gruppo PSA con l’8,8% di quota (+11,9%), Ford con il 6,9% (+16,99%) e
GM con il 5,2% (+6,5%). I costruttori giapponesi complessivamente pesano per il 9,8% del mercato (+12,6%), mentre i
costruttori coreani pesano per il 5,6% (+18,3%).
In luglio i modelli FCA hanno dominato le classifiche di vendita, con 6 vetture tra le top ten e ben 8 tra le prime 12
vetture più vendute in Italia: Panda, Ypsilon, Punto (ai primi tre posti assoluti), 500L, Tipo, 500X, 500 e Renegade.
Tipo è risultata la vettura più venduta nel suo segmento. Anche per i primi 7 mesi si contano 6 modelli FCA nella top
ten e 4 nella top ten diesel.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Mercato per alimentazione
Le immatricolazioni delle auto a benzina registrano una leggera flessione a luglio dello 0,6% con il 31,5% del
mercato; le auto diesel invece registrano un incremento del 12,6% e una quota del 58,7%. Il mercato delle auto
ibride registra un aumento del 50%; le auto a gpl e a metano invece perdono rispettivamente il 27% e il 49% del
mercato. Complessivamente le vendite di auto ad alimentazione alternativa si riducono del 27% circa rispetto a
luglio 2015 e pesano per il 10% del mercato totale, erano il 13,9% a luglio 2015.
In gennaio-luglio 2016 le auto a trazione diesel crescono del 19,6% e quelle a benzina del 27,3%, le vetture ibride
registrano un incremento del 48,5%, mentre le elettriche calano del 28%. Segno negativo del 15,4% per il mercato
delle auto a trazione alternativa, per la forte contrazione del mercato delle autovetture a gas: le vetture a GPL in
sette mesi perdono il 21% del mercato rispetto ad un anno fa e 2,7 punti di quota, mentre le vetture a metano
perdono il 27% dei volumi e 1,4 punti di quota.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER ALIMENTAZIONE
TOTALE
%
TOTALE
2014
%
Gen/Lug
2015
%
Gen/Lug
2015
%
2016
var%
var%
2015/14
2016/15
DIESEL
747.195
54,9
872.854
55,4
556.113
55,5
664.916
56,1
16,8
BENZINA
394.801
29,0
492.046
31,2
311.400
30,7
396.372
33,9
24,6
27,3
BZ+GPL
123.851
9,1
120.542
7,6
82.517
8,2
64.955
5,5
-2,7
-21,3
72.367
5,3
62.935
4,0
40.756
4,0
29.752
2,6
-13,0
-27,0
1.104
0,1
1.452
0,1
1.037
0,1
747
0,1
31,5
-28,0
BZ+METANO
ELETTRICA
IBRIDE
19,6
21.473
1,6
26.122
1,7
15.197
1,5
22.568
1,9
31,5
48,5
IBRIDA BE
20.497
1,5
24.648
1,6
14.298
1,5
21.384
1,8
20,3
49,6
IBRIDA GE
570
0,0
593
0,0
374
0,0
304
0,0
4,0
-18,7
PLUG-IN
270
0,0
729
0,0
412
0,0
831
0,1
170,0
101,7
136
0,0
152
0,0
113
0,0
49
0,0
11,8
-56,6
1.360.791 100,0 1.575.951 100,0 1.007.020 100,0 1.179.310 100,0
15,8
17,1
-3,5
-15,4
EXTENDED RANGE
TOTALE
ALIM. ALTERN.
218.795
16,1
211.051
13,4
139.507
13,9
118.022
10,0
Elaborazione ANFIA-Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
Immatricolazioni autovetture - Trend mensile luglio 2015/luglio 2016
VOLUMI
lug-15 ago-15
set-15
ott-15
nov-15
dic-15
gen-16
feb-16
mar-16
apr-16
mag-16
giu-16
lug-16
DIESEL
71.134 33.348
70.159
73.873
77.135
62.226
87.278
96.534
107.486
91.224
107.437
94.893
80.064
BENZINA
43.125 18.057
43.180
43.068
41.580
34.761
51.818
58.841
65.321
59.910
63.090
54.505
42.887
BZ/GPL
10.804
4.540
8.938
8.758
9.013
6.776
8.675
9.366
10.269
9.456
10.031
9.317
7.841
BZ/METANO
5.548
2.751
5.792
5.333
4.456
3.847
4.714
4.783
4.820
4.428
4.243
3.958
2.806
PEV/IBRIDE
1.845
894
2.779
2.584
2.619
2.464
3.418
3.666
3.527
3.108
3.723
3.179
2.694
TOTALE
QUOTE
132.456 59.590 130.848 133.616 134.803 110.074 155.903 173.190 191.423 168.126 188.524 165.852 136.292
set-15
ott-15
nov-15
dic-15
gen-16
feb-16
mar-16
apr-16
mag-16
giu-16
lug-16
DIESEL
53,7
56,0
53,6
55,3
57,2
56,5
56,0
55,7
56,2
54,3
57,0
57,2
58,7
BENZINA
32,6
30,3
33,0
32,2
30,8
31,6
33,2
34,0
34,1
35,6
33,5
32,9
31,5
BZ/GPL
8,2
7,6
6,8
6,6
6,7
6,2
5,6
5,4
5,4
5,6
5,3
5,6
5,8
BZ/METANO
4,2
4,6
4,4
4,0
3,3
3,5
3,0
2,8
2,5
2,6
2,3
2,4
2,1
PEV/IBRIDE
TOT.ALIM.ALTERN.
lug-15 ago-15
1,4
1,5
2,1
1,9
1,9
2,2
2,2
2,1
1,8
1,8
2,0
1,9
2,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
10
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Mercato per modalità d’acquisto
Le vendite ai privati, in crescita dal mese di luglio 2014 e con incrementi a due cifre da marzo 2015 fino a
maggio 2016, rallentano a partire dal mese di giugno (+4,9%) e registrano a luglio il primo segno negativo da due
anni: -6,2%. Le vendite alle società aumentano del 21,8% (incluso le vendite ai dealer). Nel mese il 61,5% circa delle
auto immatricolate è intestato ai privati (5,9 punti percentuali in meno di luglio 2015) e il 38,5% alle società.
Nel cumulato le auto intestate ai privati crescono del 17,6% e quelle intestate alle società del 16,4%. La quota delle
auto intestate ai privati raggiunge il 60,4% del mercato nei primi sette mesi, le società invece hanno il 39,6% del
mercato.
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER MODALITA' D'ACQUISTO
TOTALE
%
2014
TOTALE
%
2015
Gen/Lug
%
2015
Gen/Lug
%
2016
var%
var%
2015/14 2016/15
Privati proprietari
827.787
60,8
979.848
62,2
605.629
60,1
711.999
60,4
18,4
17,6
Società
533.004
39,2
596.103
37,8
401.391
39,9
467.311
39,4
11,8
16,4
20.645
1,5
23.784
1,5
14.951
1,5
16.497
1,4
15,2
10,3
220.639
16,2
229.871
14,6
136.757
13,6
167.075
14,2
4,2
22,2
22.837
1,7
25.459
1,6
16.044
1,6
17.962
1,5
11,5
12,0
13,9
Leasing persone fisiche
Società proprietarie
Leasing persone giur.
Noleggio
264.198
19,4
312.369
19,8
230.555
22,9
262.681
22,3
18,2
Taxi
4.471
0,3
4.454
0,3
2.951
0,3
2.897
0,2
-0,4
-1,8
Altri
214
0,0
166
0,0
133
0,0
199
0,0
-22,4
49,6
1.360.791 100,0 1.575.951 100,0 1.007.020 100,0 1.179.310 100,0
15,8
17,1
TOTALE
Elaborazione ANFIA‐Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
11
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
12
Dall’analisi dei dati si evince la stagionalità del mercato delle auto intestate alle società di noleggio: le vendite sono
più significative nei mesi primaverili e calano a partire dal mese di giugno. Nel 2016 la distribuzione per ora è
rimasta la stessa, con un incremento di 3 punti percentuali di quota nel mese di luglio rispetto allo stesso mese del
2015, ma il trend delle vendite potrebbe mantenersi alto per l’avvicinarsi della scadenza, prevista per il 31.12.2016,
della misura del Superammortamento introdotta dalla Legge di Stabilità. Le dichiarazioni del Presidente del
Consiglio, rilasciate recentemente, vanno nella direzione del mantenimento della misura, vista la sua efficacia.
Nei primi 7 mesi del 2016, l’incremento del mercato del noleggio è stato di oltre 32mila unità rispetto a gennaioluglio 2015, che aveva registrato un aumento delle vendite di oltre 36mila auto su gennaio/luglio 2014.
I fattori che contribuiscono al miglioramento e consolidamento del comparto sono diversi. Per quanto riguarda il
mercato del noleggio a breve termine ha influito il forte calo del turismo nei Paesi del Nord Africa, che i tour
operator nazionali ed esteri hanno orientato verso l’Italia, la Spagna e la penisola balcanica, determinando la
crescita dell’offerta del servizio, a cui ha contribuito la presenza sul mercato di broker privati accanto alle
compagnie tradizionali. I broker hanno anche maggiore facilità ad avvicinare professionisti e piccole imprese, si
affidano alle società di noleggio e contribuiscono ad una maggiore competitività del mercato.
Anche il mercato del noleggio a lungo termine amplia la sua offerta:
-
Con una formula innovativa a privati e professionisti, che permette di avere a disposizione un'autovettura o un
veicolo commerciale per la durata necessaria, a fronte del pagamento di un canone mensile. Il cliente, infatti,
viene sollevato dagli oneri burocratici e dai rischi, oltre che dalla manutenzione ordinaria e straordinaria, dai
costi assicurativi e dalla svalutazione dell'auto. Il canone mensile concordato comprende, quindi, tutti i costi
che riguardano il veicolo, eccetto il carburante, e varia in funzione della vettura noleggiata, del periodo di
noleggio e del chilometraggio che il cliente prevede di effettuare. Questa formula rivolta a grandi aziende, PMI,
professionisti, include anche i privati, i quali oltre al risparmio che l'ammontare complessivo del canone
mensile comporta rispetto all'acquisto di un'auto, possono pianificare le spese, evitare l’immobilizzo di capitale,
in quanto il noleggio a lungo termine non prevede alcun esborso immediato né nessuna maxi rata finale. Con il
noleggio a lungo termine, poi, la svalutazione del veicolo non è più un problema per il privato, perché al
termine del contratto potrà decidere di sostituire l'auto con un nuovo modello. Il fornitore del servizio, poi,
garantisce assistenza legale nella gestione di sinistri, il soccorso stradale e l'eventuale auto sostitutiva.
Per le aziende, il costo del noleggio risulta una voce più facilmente individuabile, quando si tratta di
valutare e controllare la voce costi.
-
L’auto diventa benefit per i dipendenti delle aziende. Una formula che si sta diffondendo sia per scelta delle
aziende sia per effetto dell’aumento dell’occupazione. L’auto fa parte dei beni e servizi di natura sociale che
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
vanno diffondendosi nel welfare aziendale, rivestendo un’importanza crescente anche rispetto alla
contrattazione del salario variabile.
Mercato per segmento
L’alto di gamma registra a
luglio un incremento delle
vendite
del
13,6%
(nel
13
cumulato +28,7%).
Nel mese volano le vendite
di
SUV
di
tutte
dimensioni,
totalizzano
nuove
le
che
oltre
37mila
immatricolazioni,
con una crescita del 13%;
nel cumulato la quota sale
al 25,8% del mercato, con
un incremento dei volumi
del 28,3%.
Nel mese cala il mercato
dei segmenti A/B del 4,8%
e la quota scende a 42,9% contro il 46,4% di luglio 2015. A gennaio-luglio 2016 si riduce ancora il peso dei segmenti
A/B che scende a 44,3% (era 45,9% un anno fa).
Crescono le vendite di auto del segmento C (medie-inferiori) del 15% nel mese e del 25,8% nel cumulato e del
segmento D (medie) del 12,7% nel mese e del 17,5% nel cumulato.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER SEGMENTO
TOTALE
%
TOTALE
2014
%
Gen/Lug
2015
%
2015
Gen/Lug
%
2016
var%
var%
2015/14 2016/15
Superutilitarie
252.193
18,5
288.493
18,3
185.528
18,4
211.400
17,9
14,4
13,9
Utilitarie
386.784
28,4
435.587
27,6
277.151
27,5
310.784
26,4
12,6
12,1
Medio-inferiori
178.695
13,1
203.403
12,9
131.419
13,1
165.359
14,0
13,8
25,8
Medie
56.369
4,1
58.897
3,7
38.370
3,8
45.069
3,8
4,5
17,5
Superiori
15.242
1,1
14.848
0,9
9.294
0,9
10.006
0,8
-2,6
7,7
Lusso
1.882
0,1
2.007
0,1
1.271
0,1
1.414
0,1
6,6
11,3
Sportive
2.712
0,2
3.159
0,2
2.033
0,2
3.332
0,3
16,5
63,9
SUV Piccoli
97.845
7,2
179.310
11,4
108.787
10,8
143.936
12,2
83,3
32,3
128.688
9,5
141.365
9,0
89.290
8,9
115.763
9,8
9,9
29,6
SUV Medi/
39.826
2,9
48.382
3,1
29.539
2,9
33.051
2,8
21,5
11,9
SUV Grandi
13.547
1,0
16.526
1,0
9.634
1,0
11.626
1,0
22,0
20,7
Monovolumi piccoli
93.917
6,9
87.232
5,5
60.486
6,0
59.299
5,0
-7,1
-2,0
Monovolumi medi
63.578
4,7
62.547
4,0
41.389
4,1
41.575
3,5
-1,6
0,4
5.378
0,4
4.826
0,3
2.830
0,3
5.869
0,5
-10,3
107,4
16.254
1,2
20.592
1,3
13.307
1,3
14.262
1,2
26,7
7,2
7.881
0,6
8.777
0,6
6.692
0,7
6.565
0,6
11,4
-1,9
100,0 1.007.020 100,0 1.179.310 100,0
15,8
17,1
SUV Compatti
Monovolumi grandi
Multispazio
Combi
TOTALE
ALTO DI GAMMA
1.360.791
100,0 1.575.951
38.761
2,8
41.366
2,6
25.062
2,5
32.247
2,7
6,7
28,7
SUV
279.906
20,6
385.583
24,5
237.250
23,6
304.376
25,8
37,8
28,3
MONOVOLUMI
162.873
12,0
154.605
9,8
104.705
10,4
106.743
9,1
-5,1
1,9
Elaborazione ANFIA‐Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
Mercato per area geografica
Secondo le recenti rilevazioni di ISTAT, nel 2015, il PIL a valori concatenati cresce dello 0,8%. Secondo le aree
geografiche si sono registrati i seguenti incrementi: Nord-Ovest +1%; Nord-Est +0,8%; Centro +0,2% e Mezzogiorno
+1%. Il Mezzogiorno registra il primo recupero dopo 7 anni di cali ininterrotti. Anche l’occupazione (numero di
occupati) è cresciuta complessivamente nel 2015 dello 0,6%, ma è nelle regioni del Mezzogiorno, che si osserva
l’incremento maggiore (+1,5%), seguite da quelle del Nord-Ovest e del Centro (in entrambe +0,5%), mentre il NordEst segna un calo dello 0,5%. Questa tendenza si manifesta anche nei dati di mercato, nelle regioni del Mezzogiorno
si registrano i maggiori incrementi sia nel 2015 (+19,1%) che nei primi 7 mesi 2016 (+20,1%).
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
14
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
IMMATRICOLAZIONI AUTOVETTURE PER REGIONE
TOTALE
%
2014
VALLE D'AOSTA
TOTALE
%
2015
Gen/Lug
%
2015
Gen/Lug
%
2016
var%
var%
2015/14 2016/15
36.290
2,7
41.177
2,6
30.280
3,0
33.246
2,8
13,5
9,8
PIEMONTE
137.507
10,1
150.188
9,5
92.670
9,2
107.840
9,1
9,2
16,4
LOMBARDIA
236.418
17,4
266.086
16,9
166.433
16,5
197.303
16,7
12,5
18,5
28.174
2,1
32.046
2,0
19.703
2,0
22.113
1,9
13,7
12,2
438.389
32,2
489.497
31,1
309.086
30,7
360.502
30,6
11,7
16,6
25.965
1,9
30.489
1,9
18.399
1,8
20.864
1,8
17,4
13,4
TRENTINO ALTO ADIGE
179.653
13,2
223.713
14,2
167.048
16,6
196.315
16,6
24,5
17,5
VENETO
104.621
7,7
120.851
7,7
73.921
7,3
87.530
7,4
15,5
18,4
EMILIA ROMAGNA
116.004
8,5
131.354
8,3
80.247
8,0
92.058
7,8
13,2
14,7
ITALIA NORD-EST
426.243
31,3
506.407
32,1
339.615
33,7
396.767
33,6
18,8
16,8
129.894
9,5
149.103
9,5
93.487
9,3
105.412
8,9
14,8
12,8
17.548
1,3
21.188
1,3
12.800
1,3
15.679
1,3
20,7
22,5
17,0
LIGURIA
ITALIA NORD-OVEST
FRIULI
TOSCANA
UMBRIA
MARCHE
32.269
2,4
36.070
2,3
21.798
2,2
25.495
2,2
11,8
106.698
7,8
123.880
7,9
77.663
7,7
92.205
7,8
16,1
18,7
286.409
21,0
330.241
21,0
205.748
20,4
238.791
20,2
15,3
16,1
21.443
1,6
25.237
1,6
15.274
1,5
17.945
1,5
17,7
17,5
5.950
0,4
8.257
0,5
4.868
0,5
5.657
0,5
38,8
16,2
50.631
3,7
58.202
3,7
36.609
3,6
43.156
3,7
15,0
17,9
MOLISE
2.893
0,2
3.406
0,2
2.088
0,2
2.717
0,2
17,7
30,1
PUGLIA
40.433
3,0
47.708
3,0
28.694
2,8
34.898
3,0
18,0
21,6
CALABRIA
20.157
1,5
24.328
1,5
14.621
1,5
18.154
1,5
20,7
24,2
SICILIA
46.878
3,4
57.373
3,6
34.557
3,4
42.148
3,6
22,4
22,0
SARDEGNA
21.365
1,6
25.295
1,6
15.860
1,6
18.575
1,6
18,4
17,1
209.750
15,4
249.806
15,9
152.571
15,2
183.250
15,5
19,1
20,1
100,0 1.575.951
100,0
1.007.020
100,0
1.179.310
100,0
15,8
17,1
LAZIO
ITALIA CENTRO
ABRUZZI
BASILICATA
CAMPANIA
ITALIA SUD-ISOLE
TOTALE
1.360.791
Elaborazione ANFIA‐Area Studi e Statistiche su dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Aut.Min. D07161/H4)
In gennaio-luglio 2016 tutte le regioni registrano volumi immatricolativi in crescita. L’incremento maggiore si
registra nell’area Sud-Isole, +20,1% (che pesa però per il 15,5% del mercato nazionale), seguita dall’area NordEst, +16,8%. Nell’Italia Settentrionale si immatricola il 64% del mercato delle autovetture nuove.
Le regioni che registrano in gennaio/luglio del 2016 un incremento inferiore a quello nazionale sono: Valle d’Aosta,
Piemonte, Liguria, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Basilicata e Sardegna.
Secondo l’area geografica le immatricolazioni delle regioni a statuto speciale Val d'Aosta e Trentino Alto Adige
pesano nel cumulato da gennaio a luglio per il 194% del totale mercato, trainate dal noleggio. La modifica alla
disciplina dell’imposta provinciale di trascrizione, che consentiva di eseguire le formalità relative all’IPT su tutto il
territorio nazionale, con destinazione del gettito d’imposta alla Provincia ove ha sede legale o residenza il soggetto
passivo, inteso come avente causa (proprietario-acquirente) o intestatario del veicolo (il locatario nel caso di
locazione finanziaria, il titolare del diritto di godimento nel caso di usufrutto, il cessionario nel caso di
compravendita con patto di riservato dominio), non ha praticamente pesato sui noleggiatori, che hanno continuato
ad aprire sedi nelle due province con IPT ridotta e a pagarla lì come effettivi proprietari dei veicoli.
Trasferimenti di proprietà
Nel mese di luglio 2016 sono stati registrati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 382.699 passaggi di
proprietà, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita
al cliente finale), in calo del 5,9%, che hanno portato il cumulato da inizio anno a circa 2.839.000 trasferimenti
lordi, +5,5%.
Il 33,6% dei trasferimenti di proprietà lordi ha riguardato autovetture del Gruppo FCA.
Secondo le ultime rilevazioni di ACI che si riferiscono ai primi 6 mesi 2016, le minivolture pesano per il 43,5% di tutti
i trasferimenti di proprietà, con un incremento del 12,2% su gennaio/giugno 2015, mentre i passaggi netti sono
cresciuti del 6,4%.
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
15
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Le radiazioni, sempre a gennaio/giugno 2016 sono cresciute appena del 3,1%, dopo l’aumento del 5,5% nell’anno
2015; ancora troppo poco per svecchiare il parco.
Confronto con i major markets europei – Secondo i dati preliminari diffusi dalle Associazioni di settore, si
registrano i seguenti andamenti del mercato per il mese di luglio e per i primi 7 mesi 2016 dei principali major
markets europei e degli USA (fonte Ward’s):
In Germania sono state immatricolate a luglio 278.866 auto nuove, -3,9%. Le vendite ai privati hanno pesato
per il 35,6% del mercato. Il bilancio dei primi 7 mesi risulta di 2.012.705 nuove registrazioni, in aumento del
5,4% sullo stesso periodo del 2015. Le vendite di auto a benzina sono il 51,1%; le auto diesel il 47,1%. Le
emissioni medie di CO2 delle nuove auto immatricolate a luglio risultano di 127,9 g/km. Bene il mercato di
FCA a gennaio/luglio: +0,6% Jeep, +29,4% Alfa Romeo e +7,3% Fiat.
Il mercato delle auto usate risulta in calo dell’8,9% nel mese e dello 0,2% nel cumulato con 4.352.838 passaggi
di proprietà.
In Francia il mercato dell’auto registra 132.999 nuove immatricolazioni a luglio, -9,6% sullo stesso mese del
2015 (il calo si riduce a -0,6% a parità di giornate lavorative). I marchi francesi perdono il 12,3% e riducono il
loro peso al 51% del mercato, mentre le marche estere perdono il 6,7%. Nel cumulato sono state
immatricolate 1.235.428
autovetture (+6,1%): i marchi francesi pesano per il 55% del mercato, con un
incremento dei volumi del 5,8%; le marche estere pesano per il 45%, +6,5% i volumi. Nei primi sette mesi del
2016 il gruppo FCA registra un aumento delle vendite del 10,9% (Fiat +16%, Jeep +13%, Alfa Romeo
+1,5%). Il mercato delle auto usate diminuisce del 10,5% nel mese, ma mantiene ancora il segno positivo nel
cumulato (+1,2%) con 3.327.733 passaggi di proprietà complessivi.
In Spagna il mercato ha totalizzato a luglio 107.306 nuove registrazioni (+4,3%), il quinto mese consecutivo al
di sopra delle 100mila unità vendute, che porta il cumulato da inizio anno a 730.540 nuove immatricolazioni,
in aumento dell’11% rispetto ad un anno fa. Luglio 2016 ha contato due giornate lavorative in meno, che
hanno condizionato il risultato del mese. Secondo i canali di vendita, a gennaio-luglio il mercato risulta così
ripartito: il comparto dei privati ha totalizzato 363.838 nuove registrazioni (+5,4% nel mese e +8,5% nel
cumulato) e il 49,8% di share; il comparto delle società ha raggiunto le 190.762 unità (+3,5% nel mese e
+13,9% nel cumulato) e il 26% di quota; infine il comparto del noleggio ha contato 175.940 nuove autovetture
(+1,2% nel mese e +13,2% nel cumulato) e il 24% di share.
Secondo l’alimentazione, nei primi sette mesi dell’anno le vetture diesel rappresentano il 56,9% del mercato,
quelle a benzina il 40,6% e le ibride+elettriche sono il 2,6%. Da inizio anno sono state vendute 16.807 auto
ibride (+70%) e 2.727 auto elettriche (+108%). Ottimi risultati per FCA: Fiat +32,7% nel mese e +25,4% nel
cumulato, Jeep +2,5% nel mese e +23,3% nel cumulato; Alfa Romeo +16,3% nel mese e +9% nel cumulato.
Al momento della pubblicazione del focus non sono ancora state diffuse le immatricolazioni di auto a luglio
nel Regno Unito. Le immatricolazioni di autovetture nel Regno Unito a giugno sono state 255.766, in leggera
flessione rispetto a giugno 2015 (-0,8%), l’unico canale di vendita con segno positivo è quello delle flotte
(+4,5%), che porta la quota di questo segmento al 55,6% del mercato. Le vendite ai privati, in calo del 4,5%,
hanno una quota del 40%. Sempre più popolari le auto ad alimentazione alternativa, che nel mese registrano
un incremento delle vendite del 16,9% rispetto a giugno 2015 e una quota del 3,2%, in calo nel mese le
vendite di auto a benzina (-0,5%) e diesel (-2,1%). In gennaio-giugno il mercato delle autovetture cresce del
3,2% con 1.420.636 nuove registrazioni, il miglior risultato da sempre per la prima metà dell’anno. Le vendite
ai privati si attestano al 45,7% di quota, +1,9% l’incremento da inizio anno. Le auto benzina conquistano il 49%
del venduto nei primi sei mesi e quelle diesel il 48%. Le auto ad alimentazione alternativa, con un incremento
tendenziale del 21,3%, raggiungono il 3,2% di quota. Il Gruppo FCA cresce del 9% da inizio anno, grazie
all’ottima performance del brand Jeep (+60,5% nel mese e +42% nel cumulato).
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
16
ITALIA – MERCATO AUTOVETTURE
Focus 07/2016
Oltreoceano – USA
Nel mese di luglio 2016, Fiat-Chrysler ha immatricolato negli Stati Uniti 179.333 light vehicles, gli stessi
volumi di un anno fa. GM e Ford registrano a luglio rispettivamente flessioni dell’1,9% e del 3%.
Il mercato statunitense nel suo complesso conta 1.514.107 light vehicles venduti nel mese (+0,5%): le vetture
registrano un calo dell’8,8% e i light trucks un aumento del 7,6%.
Nei primi 7 mesi del 2016 il mercato statunitense dei LVs totalizza 10.106.614 unità con un incremento
dell’1,1%; le auto, che rappresentano il 41% del mercato sono in flessione dell’8,2%, mentre i light trucks con
uno share del 59% continuano ad aumentare: +8,6% su gennaio-luglio 2015.
A gennaio-luglio le immatricolazioni di FCA crescono del 4,3% e conquistano il 13% del mercato.
I light vehicles ad alimentazione alternativa, con circa 265mila nuove registrazioni, perdono l’8% del mercato.
Questo calo è determinato dal segmento delle autovetture (l’82% del mercato dei LVs ad alimentazione
alternativa) che perde il 21% del mercato.
Lo scandalo dell'aggiramento delle norme anti-smog che ha pesantemente coinvolto il marchio VW nell’ultima
parte dell’anno 2015, segna negativamente l’andamento delle vendite di autovetture nei primi sette mesi del
2016 del brand tedesco: -18,5%. E’ recentissimo l'annuncio ufficiale dell'indennizzo di 15 mld di dollari che la
casa di Wolfsburg pagherà ai clienti statunitensi per il riacquisto delle auto coinvolte nel dieselgate. Non è
prevista un’analoga procedura per i clienti europei (Dati Ward’s Auto).
Per informazioni rivolgersi a:
Marisa Saglietto
ANFIA – Area Studi e Statistiche
Email: [email protected] tel. 011/5546526
ANFIA – Area Studi e Statistiche
ITALIA-MERCATO AUTOVETTURE
17