04 - 24 FEBBRAIO 2016 DA 1 A 8_ale_1_7giorni

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04 - 24 FEBBRAIO 2016 DA 1 A 8_ale_1_7giorni
7GIORNI: Redazione:
( 02.39.44.62.00 / @ [email protected] 7 www.7giorni.info
MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016
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Anno XIV - Numero 4
SI ECLISSA INFUOCANDOSI ALL’ORIZZONTE IN DIREZIONE LODI
UN OGGETTO NON IDENTIFICATO
SOPRA IL CIELO DI CREMA
La scia nel cielo di Crema - Foto www.Cremaonline.it
All’interno a pagina 5
All’interno a pagina 6
All’interno a pagina 8
All’interno a pagina 10
Occhio alle truffe: nuovo
vademecum contro i raggiri
Scandalo Sanità: le indagini
portano anche a Melgnano
Idroscalo in degrado: non ci
sono soldi per mantenerlo
Annunci:
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7 GIORNI - [email protected]
n. 4 - 24 febbraio 2016
2 Editoriali
Cesare Mannucci
Moreno Mazzola
Sindaci tecnici per le grandi città:
stesso film del dopo Tangentopoli
Meglio una squadra di schiappe che
si divertono e crescono con equilibrio
Ci risiamo: una pletora di tecnici prestati
alla politica candidati alla guida delle più
grandi e importanti città italiane. Si ritorna decisamente al passato e cioè al dopo
“Tangentopoli” di oltre 20 anni fa e all’introduzione della legge per l’elezione diretta del sindaco, quando i partiti superstisti
dalle macerie di “Mani pulite” e quelli
nuovi partoriti della cosidetta “Seconda
Repubblica” si affanavano alla ricerca di
magistrati, uomini di legge e imprenditori
di successo per far loro indossare la fascia
tricolore di rappresentanza e lasciare dietro le quinte alla nomenklatura elettoralmente impresentabile il tavolo di gioco e i
cordoni della cassa. Si pensi alla stagione
di sindaco di Genova del magistrato
Adriano Sansa e il “signore” del caffè Riccardo Illy a Trieste. Due esempi per tutti
liquidati poi in tutta fretta perchè completamente avulsi e “marziani” delle regole
della politica che non si piegavano ai rituali del sottogoverno e delle decisioni assunte in cabina di regia dalle segreterie
dei partiti. E da quelle “infelici” esperienze però partì la stagione dei sindaci ovvero nomi di rilievo nazionale che andarono
a guidare le loro città che sino allora li
avevano proiettati in parlamento: Antonio
Bassolino a Napoli, Francesco Rutelli a Roma, Adriana Poli Bortone a Lecce, Enzo
Bianco a Catania e Leoluca Orlando a Palermo (questi ultimi due, dopo un ventennio ancora in carica nelle rispettive città,
ndr). Una stagione decisamente proficua
per coloro i quali accettavano di scendere
“in serie B” in fascia tricolore rispetto all’Olimpo di Montecitorio e Palazzo Madama, se si considera che a cavallo tra fine
secolo e inizio Terzo millennio quasi tutti
Da Settembre, assieme alle scuole, è ripresa anche l’attività agonistica dei bambini,
e si suppone che nei genitori e negli accompagnatori prevalesse lo spirito sportivo e il divertimento. Ho recentemente assistito a un incontro di calcio tra bambini e
come di solito l’aspetto folkloristico, non
propriamente educativo, è stato rappresentato dai genitori che inveivano in modo
alquanto colorito contro le decisioni dell’arbitro, del guardalinee ed evidenziando
un’eccessiva ruvidezza nei contrasti praticata dagli avversari. Dopo la partita alcuni
genitori, che a parole sono provetti allenatori di calcio, si sono soffermati ad analizzare la sconfitta. La posizione di alcuni di
loro, che evidenziava che la sconfitta era
principalmente causata da una carenza
nei fondamentali da parte della loro squadra, è diventata, da subito, minoritaria di
fronte alle reiterate proteste nei confronti
della triade arbitrale e nei confronti degli
avversari da parte di alcuni genitori. Era
enfatizzata, da questi ultimi, la tesi che i
bambini dovevano imparare a difendersi,
ad alzare i gomiti e che se l’allenatore non
insegnava i fondamentali era perchè nell’allenamento privilegiava all’insegnamento l’aspetto ludico del gioco. Affermazioni
che ho ascoltato sconcertato e che non
condivido: la prima perchè non è con la ruvidezza che si vincono le partite, ma con il
gioco di squadra, perchè l’uno supplisce alle mancanze dell’altro, perchè giocare in
una squadra ha anche una valenza sociale
difficilmente trasmissibile ai bambini se si
pone l’enfasi sulla furbizia rispetto alla costanza e alla capacità di migliorarsi. La seconda perchè i due concetti, divertimento
e insegnamento, non sono in antitesi. Per-
poi si sono alternati negli importanti dicasteri dei vari governi come vicepresidenti
del Consiglio, Ministri dell’Interno, del Lavoro dei Beni Culturali e delle Politiche
agricole. Tutta questa ricostruzione storica l’abbiamo fatta per arrivare all’emergenza odierna della politica nelle grandi
città. A Milano centro-sinistra e centrodestra si debbono affidare infatti ai tecnici
già “City Manager” dei sindaci Letizia Moratti (Beppe Sala) e Gabriele Albertini
(Stefano Parisi), mentre a Roma prende il
volo per il centro-destra il nome di Guido
Bertolaso, per sostituire nella città della
Madonnina il sindaco arancione Giuliano
Pisapia e nella capitale lo scranno del defenestrato Ignazio Marino. E’ evidente a
tutti lo stato di crisi di idee, di consensi e
soprattutto di personale politico spendibile in cui versano i partiti della seconda Repubblica, nonostante in questi anni molti
politici di primo piano abbiamo tentato di
giocare la carta del riciclo come sindaci di
grandi città, per tutti l’esempio di Piero
Fassino, primo cittadino di Torino e presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci). Si ritorna dunque al
passato, come si diceva in apertura, ma
questa volta al posto di magistrati e imprenditori, si cerca la figura intermedia
del tecnico della politica (chiamarli burocrati è troppo offensivo) in attesa che la
politica compia la sua catarsi, che agli italiani passi l'”incazzatura” elettorale per
tornare “come prima e più di prima” ai
vecchi vizi della tradizione italiana: “fuori
i secondi che il titolo mondiale è un incontro riservato ai pesi massimi, i professionisti della nobile arte”.
ché divertirsi non è una pregiudiziale per
l’insegnamento, perchè si può imparare divertendosi e mentre ci si diverte imparare.
Gli insegnamenti che antepongono all’analisi critica del proprio comportamento
(magari con valutazioni anche su come migliorarsi) un comportamento non proprio
coerente con lo spirito del gioco e con l’etica sportiva, potrebbero causare nei bambini confusione e indurre gli stessi a ritenere che tale comportamento possa essere
applicabile anche agli altri contesti che il
bambino vive (scuola, famiglia, oratorio,
rapporto con i compagni). Questo perchè
la settorializzazione dei comportamenti legati ai differenti contesti è sicuramente
una pratica discutibile negli adulti e difficilmente capibile ed applicabile dai bambini. Nell’immaginario collettivo, supportato
anche dai messaggi provenienti dai media,
è importante, in contraddizione con il concetto De Coubertiano, solo la vittoria perchè la sconfitta condanna all’anonimato
chi la subisce e conseguentemente tutti i
mezzi diventano o sono leciti per conseguirla. Concordo pienamente con l’affermazione del Parroco di un paesino in provincia che ha affermato che vorrebbe formare una squadra di schiappe purché giochino divertendosi e divertendosi crescono
serenamente senza ritenere il mito del calciatore con la velina una condizione necessaria e sufficiente per riuscire nella vita.
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“Nulla è più equamente distribuito del
buonsenso: nessuno pensa che gliene oc­
corra una quantità maggiore di quella
che possiede” ­ Cartesio
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A cura di Marco Maccari 24 Febbraio 2016
RADAR - MELEGNANO
MELEGNANO SMART CITY. VIDEOSORVEGLIANZA PER UNA CITTÀ PIÙ SICURA
«Schiacci il pulsante, arrivano le forze
dell’ordine»
Un negozio, un’azienda
o un comune, un pulsante e telecamere accese nel raggio di 500
metri. L’iniziativa di RADAR «Melegnano Smart
City» intervista Sergio
Rizzi su una proposta
che sta riscuotendo successo in zona
MELEGNANO – «Siamo
l’unica azienda di videosorveglianza in collegamento con la questura e
con l’arma dei carabinieri. Possiamo collegare i
vostri sistemi di videoallarme e di antirapina direttamente alle forze dell’ordine.È un progetto di
sicurezza partecipata. A
Melegnano il nostro pro-
getto è stato accettato
da un supermarket e da
un parrucchiere e stiamo preventivando altri
negozi. A Roma abbiamo iniziato un progetto
per il Giubileo».
Chi parla è Sergio Rizzi,
consulente di SecurShop, società di soluzione e tecnologie per la sicurezza collegate con le
forze dell’ordine.Rizzi è
melegnanese. «Si tratta
di un videoallarme. In
pratica, quando qualcuno entra in un supermercato, in un’azienda o in
un comune per fare una
rapina, basta che i titolari schiaccino un pulsante e si attivano subito le
videocamere interne ed
esterne: alla polizia e ai
carabinieri arrivano immediatamente le riprese
e le immagini. Costituisce quasi una flagranza
di reato. Perciò i rapinatori, quando vengono arrestati, vanno a processo per direttissima.
«Una rapina dura 20 secondi. Questo sistema
accende tutte le telecamere nel raggio di 500
metri. Con questo impianto le forze dell’ordine vedono quanti rapinatori ci sono e quali armi hanno. Il servermemorizza non appena si
schiaccia il pulsante: al
cliente arriva il report di
tutto ciò che è successo
durante la rapina».
Esiste un pregiudizio
generico secondo il
quale a un’azione criminale fisica va contrapposta un’azione repressiva altrettanto fisica. «Non puoi affrontare
senza addestramento
una persona armata
pensando di disarmarla.
Se decidi di affrontare
un rapinatore armato le
cose sono due: o è più
veloce lui, e lasci moglie
e figli. Oppure, se sei più
veloce tu e lui aveva
un’arma giocattolo, vai
in galera. Ci sono negozianti che rispondono:
ma io gli sparo quando
si gira! Non mi possono
sparare i carabinieri nella schiena, mi ci spari
tu?».
È possibile che tanto
know-how intimidisca i
sindaci e lasci cadere
un’opportunità? «Non
dovrebbe. L’impianto di
videoallarme è una forma di protezione a vantaggio della cittadinanza. I costi dell’impianto
sono contenuti, consistono in poche decine di
euro al mese per un decoder con 5 anni di abbonamento. Secondo la
legge di stabilità il 140%
delle spese per questi
impianti è detraibile dalle tasse fino al 31 dicembre 2016».
Marco Maccari
«VI SONO QUERELE CHE NOBILITANO CHI LE RICEVE» (UNA LETTRICE)
Atti di suggestione, di intimidazione e di controllo
Un articolo online di RADAR è stato raggiunto da
una querela. Guarda tu.
Pensavamo di scrivere
scemate, e invece erano
cose vere. La querela è
stata notificata dalla stazione dei carabinieri di
Melegnano. I carabinieri,
gentilissimi, hanno detto:
«Tranquilli. La querela è il
minimo per voi giornalisti. È il vostro mestiere».
Li ringraziamo. Il blog e lo
staff sono perfettamente
consapevoli della qualità
suggestionatrice e intimidatoria della querela.
Lettori, lettrici, scavalcate
il filo teso contro di voi: la
querela nei confronti della scrittura è sempre una
forma di intimidazione.
Anche nei confronti della
lettura. Chi aggira il diritto
di controbattere a un articolo utilizzandoa sua volta la parola scritta, rinunciando agli strumenti
della ragione e ricorren-
do invece alla forza, finisce per fare intimidazione. E l’intimidazione appunta sempre una medaglia al petto dell’informazione. Querelare il
blog più popolare e più libero della zona,per cercare di distrarre i lettori
dal vero? Troppo tardi. I
lettori sanno, e stanno
scrivendo al blog informazioni sempre più rilevanti. Anche la suggestione è intimidazione
perché, sempre allo stesso modo, la suggestione
smette di usare il vantaggio che ci ha concesso
la ragione e ricorre a formule atrofizzate e superate dalla storia. Chi querela RADAR proviene da
un passato molto, molto
lontano dalla nostra epoca, e nel blog non accettiamo che qualcuno faccia i viaggi nel tempo al
posto nostro. E che cavolo!
Scoprici su Facebook: Radar Melegnano
L’INCHIESTA SATIRICA
La mafia ce l’ha con il sindaco
5 OTTOBRE 2012. Il sindaco Vito Bellomo è furioso. Da pochi giorni i
suoi uomini hanno respinto in consiglio comunale la proposta di
una commissione speciale antimafia. Così su
Facebook un pischello
ha detto che dal Popolo
della Libertà si sarebbe
aspettato poco altro.
Condisce il suo commento con le parole
chiave: Bellomo, PDL,
Silvio, indagini, mafia. Il
sindaco legge ed è bufera. Non esiste scrivere
«mafia» e «Bellomo»
nella stessa riga. «Io non
ho mai avuto problemi
con la mafia e chi pensa
il contrario ne risponderà davanti a un magistrato» strafulmina il sindaco sui giornali in virgolettati di lava pompeiana. Si volta, e frantuma
con il pugno il suo busto
di marmo pario modellato su nobili sculture di
Marchini. Il senato di
Melegnano, per circostanza, brucia le parrucche.
VENTURA
Cosa ci faceva in piedi la
gru di Ventura Spa a
Melegnano in piazza Risorgimento, tre o quattro
anni prima? Il sindaco si
risentiva perché un
commento su Facebook avvicinava il suo cognome a fatti di mafia e
di corruzione contestati
ad alcuni membri del
suo partito. Ma quell’anno, pochi giorni dopo, la
direzione distrettuale antimafia e il giudice Alessandro
Santangelo
avrebbero richiesto e ordinato l’arresto del politico lombardo Domenico
Zambetti del Popolo della Libertà, con accuse di
voto di scambio, corruzione e concorso esterno in associazione mafiosa. In quegli anni l’informazione si occupava
delle indagini su Marcello Dell’Utri, Popolo della
Libertà e fondatore di
Forza Italia, oggi detenuto a Parma per concorso esterno in associazione mafiosa condannato
a 7 anni di carcere. Quest'anno va a processo
Mario Mantovani, Forza
Italia, Popolo della Libertà e ancora Forza Italia,
con accuse di corruzione e concussione. Ma
cosa stava in piedi a fare
la gru di Ventura Spa davanti al Comune?
(Continua…)
Lo Staff
radarmelegnano@gm
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n. 4 - 24 febbraio 2016
Giulio Carnevale
L
e tante testimonianze e
le foto scattate dai dispositivi dei passanti,
non lasciano dubbi, mercoledì sera verso le ore 18,30
qualcosa è transitato nel cielo cremasco. Cosa fosse non
è ancora chiaro, ma quella
palla di colore verde dopo
due bagliori si eclissata infuocandosi in direzione LodiPavia, come racconta a
Crem@online un giovane di
Vailate. Le testimonianze sono tutte concordi in molti
hanno raccontato di essere
stati attratti da una luce improvvisa nel cielo e di aver assistito alla caduta di un oggetto non identificato all’orizzonte. Le foto raccolte non lasciano dubbi. Fra le ipotesi più
accredite c’è quella di avere
assistito ad un fenomeno ottico creato da un satellite artificiale in orbita chiamato
Iridium Flare, visibile ad occhio nudo sulla sfera celeste.
Accade quando le antenne
dei satelliti Iridium, riflettono
la luce del Sole direttamente
verso la Terra, creando un fascio di luce in movimento veloce in grado di illuminare
un'area di una decina di chilometri sulla superficie terrestre. Questi flash possono
essere molto luminosi e possono essere osservati persino di giorno. Altri parlano
semplicemente di un rientro
nell’atmosfera di rottami spaziali. Come riporta una testimonianza sul sito online de
“La Nazione” anche in provincia di Pistoia si è registrato un
Cronaca 5
Un oggetto non identificato sopra
il cielo di Crema: si eclissa infuocandosi
MELEGNANO
Ennesimo furto ai danni del bar
della stazione: è il terzo in pochi mesi
Stesso avvistamento anche in Toscana a Pontedera (PI)
La scia nel cielo di Crema - Foto www.Cremaonline.it
avvistamento simile nelle località Cascina e Ponsacco:
«Una palla di fuoco verde che
cadeva roteando a grande velocità». Sui social network sono apparsi numerosi post che
accreditano il fenomeno come un avvistamento U.F.O. un
oggetto volante non identificato. A supporto della tesi
vengono citate le rivelazioni di
questi giorni di un ex-ufficiale
di Marina in forza presso il
centro navale di telecomunicazioni di Moffet Field, che
ha affermato, di avere le prove che l’avvistamento di massa avvenuto nel 1980 in una
base militare vicino a Rendlesham Forrest, sia stato un incontro ravvicinato del terzo tipo con una specie extraterre-
stre. «Si tratta – si legge nell’articolo del sito svizzero Blasting News - di un caso che nel
Regno Unito ha fatto molto
scalpore e che viene definito
come 'Il Roswell della Gran
Bretagna'. In quel caso infatti
3 ufficiali americani ammisero
di aver visto tra i boschi di
quella località inglese un ufo
di forma triangolare, poggiato sul terreno che dopo pochi
istanti si alzò in volo e sparì.
Due giorni dopo l'episodio si
sarebbe ripetuto davanti a circa una dozzina di militari
americani. L'oggetto, a forma
di ellisse ed estremamente luminoso, di colore rosso ma
con il centro più scuro, fluttuava in mezzo agli alberi a circa
4 metri di altezza». Se poi an-
che il Presidente degli Stati
Uniti Obama non nega l’esistenza degli alieni, l’ipotesi
che possano avere ragione i
sostenitori dell’avvistamento
U.F.O. si fa più consistente. Infatti durante un recente incontro, Obama, rispondendo
alla domanda di una bambina
di 6 anni che chiedeva informazioni sull'esistenza del leggendario 'Libro dei Segreti', ha
affermato che al momento
non vi sarebbero stati incontri
diretti con gli alieni. Cosa è
passato sul cielo di Crema e
di Pontedera? Cosa hanno in
comune queste due città distanti 250 km?
Perchè il fenomeno non è
stato avvistato in altre località?
Non c’è pace per il bar della stazione di Melegnano,
in piazza XXV Aprile, che è
stato fatto oggetto della
sgradita visita di una banda di ladri per la terza volta consecutiva nel giro di
pochi mesi. Il primo colpo
era stato messo a segno lo
scorso novembre e, successivamente, i malviventi
erano tornati a farsi vivi a
gennaio, sempre portandosi via un grosso numero
di pacchetti di sigarette.
L’ultimo episodio risale alla notte tra giovedì 18 e
venerdì 19 febbraio e il
modus operandi degli
ignoti scassinatori è stato
praticamente il medesimo
dei precedenti episodi,
motivo per cui si sospetta
che ad agire si stata in ogni
caso la stessa banda. Per
avere accesso al locale i ladri hanno divelto la saracinesca abbassata di una finestra e poi, servendosi di
un piede di porco, hanno
forzato la finestra stessa.
Una volta all’interno gli
sconosciuti hanno dato il
via alla loro razzia, impossessandosi dapprima di
decine di pacchetti di sigarette e poi portandosi via
letteralmente una cassetto
del bancone contenente
diversi Gratta e Vinci e un
numero non ben precisato
di schedine di Lotto e Superenalotto già giocate.
Una volta messo insieme il
loro bottino, i malviventi
se ne sono usciti dalla stessa finestra che avevano
forzato in precedenza e, da
qui, hanno raggiunto il
piazzale della stazione, dove probabilmente era presente un mezzo ad attenderli. Ad accorgersi dell’effrazione verso le 4:30 del
mattino di venerdì 19 febbraio è stato l’addetto incaricato di consegnare le
brioche al bar. L’uomo ha
quindi avvisato il titolare
del locale, il quale ha a sua
volta contattato i carabinieri, che hanno svolto un
accurato sopralluogo e dato avvio alle indagini.
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n. 4 - 24 febbraio 2016
6 Cronaca
Redazione
Q
uella delle truffe
agli anziani è una
piaga tristemente
molto diffusa, che vede personaggi senza scrupoli tentare di approfittarsi di persone
spesso sole e incapaci di difendersi. Un fenomeno in
particolare ascesa è quello
dei raggiri a mezzo telefono,
che vedono i truffatori spacciarsi per presunti esponenti
delle forze dell’ordine oppure per falsi parenti. Costoro
in genere Chiedono soldi per
familiari rimasti coinvolti in
incidenti stradali o con improvvisi problemi economici,
per cui è necessario intervenire con la massima urgenza
(pena, ad esempio, il pignoramento della casa). Poi prospettano la soluzione, invitando il malcapitato anziano
a preparare del denaro, o in
alternativa gioielli, da conse-
Occhio alle truffe: Comune di San Donato
e Carabinieri realizzano un vademecum
Partito il “trasloco” dell’antenna
Telecom di via Sanguinetti
In città segnalati recentemente diversi episodi con vittime anziane
gnare a un incaricato, spacciato, a seconda del caso,
per assicuratore, funzionario
della banca o avvocato. Negli
ultimi giorni, a San Donato,
diversi pensionati hanno ricevuto telefonate simili, tutte classificabili come tentativi di truffa. Per innalzare la
soglia di attenzione verso tale fenomeno l’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Comando provinciale dei carabinieri di Milano, ha elaborato un vademecum contenente alcuni
consigli per evitare di incappare in truffe o raggiri, presentato recentemente in diversi incontri pubblici rivolti
alla cittadinanza (vedi pdf allegato). Ad ogni modo, l’Am-
ministrazione sandonatese e
le forze dell’ordine locali invitano i cittadini a prestare
molta attenzione. In ogni caso, si suggerisce di non consegnare soldi a persone che
si siano presentate al telefo-
no come professionisti, militari, poliziotti o dipendenti di
società di servizi incaricati di
ritirare denaro e di non esitare a contattare il 112 denunciando quanto accaduto.
DOVERA
Bimbo di 4 anni investito da un’auto a Dovera
Tanto spavento ma per fortuna nessuna conseguenza irreparabile per un bambino di 4
anni che è stato investito da
un’auto a Roncadello, frazione di Dovera. Era da poco trascorso il mezzogiorno di domenica 21 febbraio quando
G.L.P. stava giocando all’aperto all’interno del cortile privato della sua abitazione. Improvvisamente, però, il bambino è sgattaiolato fuori e si è
messo a correre verso via Bar-
SAN DONATO MILANESE
ni, proprio nel momento in
cui stava sopraggiungendo
una Mercedes classe A condotta da un uomo residente a
Dovera. Il conducente, che
pure procedeva a bassa velocità, non è riuscito a frenare in
tempo e l’impatto è stato inevitabile. Il piccolo è franato a
terra strisciando il volto sull’asfalto, motivo per cui sulle
prime c’era grande apprensione per le sue condizioni di salute. Il primo a prestare soc-
corso è stato proprio il conducente della Mercedes, che ha
arrestato la corsa della sua
auto ed è sceso per sincerarsi
di quanto accaduto. Nel mentre il pianto a dirotto del
bambino ha attirato anche altre persone, compresi i genitori, che sono subito accorsi
fuori casa. Immediata è scattata la chiamata al 118 che,
oltre a un’ambulanza, ha inviato in loco precauzionalmente anche l’elisoccorso, il
cui intervento non si è comunque rivelato necessario.
G.L.P., che per fortuna aveva
rimediato solo qualche escoriazione al volto, è stato trasportato presso l’ospedale
Maggiore di Lodi, mentre i carabinieri di Pandino hanno
svolto i rilievi di rito sul luogo
dell’incidente.
L’accaduto
avrebbe potuto avere un esito ben diverso qualora la Mercedes fosse giunta a velocità
più elevata.
L’antenna Telecom di via
Sanguinetti a San Donato ha
ormai le ore contate. A conclusione del lungo e travagliato iter burocratico, amministrativo e tecnico, mercoledì 17 febbraio sono infatti iniziati i lavori per la rimozione dell’impianto di
trasmissione installato all’inizio del 2014 nel cuore
del Concentrico , a poca distanza dalle abitazioni di via
Martiri di Cefalonia, Ravenna e Jannozzi. I residenti
avevano a più riprese manifestato preoccupazione per
la vicinanza del manufatto
alle case e il Comune aveva
aperto con loro un confronto costante, avviando un’attività di monitoraggio delle
emissioni dell’antenna, in
accordo con l’Arpa e avvalendosi di un consulente
tecnico, e impegnandosi a
studiare con le parti interessate possibili collocazioni alternative. Mentre i monitoraggi hanno stabilito il rispetto constante dei limiti
delle emissioni, l’Ammini-
strazione ha trovato un accordo per lo spostamento
dell’antenna sul Terzo palazzo uffici Eni, in viale Alcide
De Gasperi 16, entrato in
funzione nelle scorse settimane. Alla luce di ciò, sono
potute partire le operazioni
per la totale rimozione dell’infrastruttura di via Sanguinetti. «Finalmente – commenta il Sindaco, Andrea
Checchi – grazie alla collaborazione di Telecom ed
Eni, si chiude una volta per
tutte una vicenda che ha
creato preoccupazione a
molti cittadini, nonostante
in base ai rilievi tecnici i valori delle emissioni siano
sempre rimasti entro i limiti.
Nell’esprimere riconoscenza
ai partner di questa operazione, penso sia doveroso
estendere il ringraziamento
ai residenti della zona per la
pazienza dimostrata in
quanto, purtroppo, si sono
più volte dilatate le tempistiche prospettate per il perfezionamento dell’iter amministrativo e tecnico».
Grazie alle Farmacie Comunali, Peschiera Borromeo
è una città Cardioprotetta con 16 defibrillatori
Sotto la gestione del Presidente Galeone, l’azienda partecipata comunale ha compiuto una rivoluzione
Marco Galeone Presidente CDA
Sotto la presidenza del Professor Marco GALEONE, nell’arco temporale di 10 anni,
l’Azienda ha compiuto una vera rivoluzione: si è passati dalla
gestione di due obsolete farmacie con un fatturato annuo
calcolabile intorno ai 700 mila
euro, a una Azienda modello
che nel 2015 ha fatturato oltre
4 milioni 200 mila euro e che
tra un paio di mesi può vantare tre modernissime farmacie
che niente più conservano
delle 2 vecchie “farmacie ricettifici”.
Il 23 novembre 2012 apre la
Farmacia Comunale 3 che,
con un fatturato nel 2015 di
oltre 2 milioni e 400 euro, è
considerata una tra le migliori
farmacie situate in un centro
commerciale della Lombar-
dia; nell’agosto 2014 viene
completamente ristrutturata
la Farmacia Comunale 1 con
un aumento degli spazi espositivi di oltre 30 mq; il 1° settembre 2014 vengono inaugurati i nuovi uffici dell’Azienda Speciale in via Gramsci 38;
nella primavera 2016 la Farmacia Comunale 2 dai portici
di via Dante 2 verrà spostata in
una nuova sede completamente ristrutturata sulla vecchia Paullese, arteria di grande passaggio, in via 2 Giugno
22, a due passi dal Municipio.
Peschiera disporrà quindi di
tre efficientissime “FARMACIE DEI SERVIZI“ che si configurano sia come valido presidio a cui il cittadino si rivolge
in prima istanza per risolvere i
suoi problemi di salute sia come FARMACIE SOCIALI per il
modo in cui vengono gestisti
gli utili. A differenza delle Farmacie Private, le Farmacie Comunali producono infatti ricchezza pubblica: gli utili di gestione vengono investiti nello
sviluppo della città perché sono riversati nelle casse comunali. Avere un’Azienda moderna, funzionale in buona salute
finanziaria significa che l’Amministrazione Comunale a Peschiera è in grado di fornire alla città maggiori servizi sociali
e assistenziali. Ed ecco un
esempio concreto:
L’ Azienda delle Farmacie Comunali guidata da Marco Galeone, validamente supportato dalla professionalità del vi-
cepresidente del Consiglio di
Amministrazione, l’avv. Maria
Teresa Badalucco, ha ultimato
alla fine di gennaio il nuovo
progetto “ Defibrillatori per la
Città “ gestito interamente
dalle Farmacie Comunali, in
collaborazione con la Croce
Rossa di Peschiera Borromeo.
Ciò significa che entro il prossimo marzo 2016 Peschiera
sarà protetta da:
16 POSTAZIONI DAE: postazioni in cui sono allocati set di
Defibrillatori
Automatici
Esterni, completamente attrezzati e pronti all’uso;
400 operatori abilitati, dopo
speciali corsi preparatori tenuti dalla CRI di Peschiera o
già, da tempo, abilitati, all’uso
dei DAE.
La squadra comprende, tutti i
farmacisti e i dipendenti delle
3 Farmacie Comunali; soccorritori volontari e dipendenti
della Croce Rossa di Peschiera; agenti della Polizia Locale;
insegnanti dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini”; insegnanti dell’Istituto
Comprensivo “Fabrizio De Andre”; istruttori e allenatori delle Società Sportive che frequentano le sei palestre comunali: palestra grande di
Monasterolo (Via Carducci –
frazione Zeloforamagno) ; palestra piccola di Monasterolo
(Via Carducci – frazione Zeloforamagno) ; palestra di Mezzate (Piazza della Costituzione
4 – frazione Mezzate); palestra elementari Bettola (Via
Goldoni – frazione Bettola);
palestra medie Bettola (Via
Goldoni –frazione Bettola);
palestra di San Bovio (viale
Abruzzi 3 – frazione San Bovio).
Dal 1° Febbraio, Peschiera è
quindi protetta da 16 DAE di
cui 8 già in servizio (4 sulle autoambulanze e in sede della
CRI di Peschiera; 3 nelle 3 Farmacie Comunali - di cui uno
nel Centro Commerciale Galleria Borromea- 1 nella sede
ICS Montalcini di via Carducci
7) ed altri 8 da installare, a cura delle Farmacie Comunali,
nella sede della Polizia Locale
in via Carducci (per autopattuglia e comando, 2 in totale)
e nelle sei palestre comunali
(sei in totale).
Dei complessivi16 DAE, undici
sono modernissimi e dello
stesso modello gli altri cinque
sono parimenti efficienti e di
un modello molto similare,
una scelta dettata dalla volontà di facilitare al massimo l’utilizzo da parte dei soccorritori
indipendentemente dall’ambito in cui si trovano ad operare.
Un progetto, diventato realtà,
di cui Peschiera Borromeo
può andare fiera!
I DEFIBRILLATORI DI
PESCHIERA BORROMEO
3 sulle ambulanze della Croce Rossa
1 presso la sede della Croce Rossa
3 nelle Farmacie Comunali
1 Comando di Polizia Locale
1 Autopattuglia della Polizia Locale
2 Palestre Comunali Scuole
di Via Carducci (Zeloforamagno)
1 Palestra Comunale Scuole
di Piazza Costituzione (Mezzate)
2 Palestre Comunali Scuole
di Via Goldoni (Bettola)
1 Palestra Comunale Scuola
di Via Abruzzi (San Bovio)
L’Azienda Farmacie Comunali oltre
all’acquisto si occuperà delle
manutenzioni annuali
400 OPERATORI ABILITATI
Tutti i farmacisti e i dipendenti
delle 3 Farmacie Comunali
I soccorritori volontari e dipendenti
della Croce Rossa di Peschiera
Gli Agenti della Polizia Locale
Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “
Rita Levi Montalcini”
Gli insegnanti dell’Istituto Comprensivo “
Fabrizio De Andre”
Gli istruttori e allenatori delle Società
Sportive che frequentano le sei palestre
comunali
Tutti gli operatori sono stati formati
al corretto uso delle apparecchiature,
tramite i corsi organizzati
dall’Azienda Farmacie Comunali
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n. 4 - 24 febbraio 2016
8 Cronaca
Redazione
I
l terremoto scatenato
dal recente scandalo sanità in Regione Lombardia coinvolge anche l’Azienda ospedaliera di Melegnano nelle figure di Patrizia Pedrotti, direttrice amministrativa sino all’estate 2014, e il
consulente Piercarlo Marchetti. L’indagine, coordinata dalla Procura di Monza e
denominata “Smile”, ha portato complessivamente a 21
misure cautelari, (9 detenzioni in carcere, 7 arresti domiciliari e 5 obblighi di firma), tra i cui destinatari figura anche il leghista Fabio
Rizzi, ex senatore ma soprattutto presidente della Commissione regionale Sanità e
“braccio destro” del presidente regionale Roberto Maroni. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, gli indagati sarebbero coinvolti a
vario titolo nell’aver pilotato
appalti della sanità lombarda per 400mln di euro, quasi
tutti a favore del gruppo imprenditoriale Odontoquality, fornitore di servizi e apparecchiature odontoiatriche, facente capo all’imprenditrice brianzola Maria
Paola Canegrati, che si trova
ora in carcere. In base ad
una intercettazione ambientale raccolta dai pm, il nome
di quest’ultima si leghereb-
Scandalo sanità in Regione:
le indagini portano anche a Melegnano
MELEGNANO
Sono in arrivo i Volontari Osservatori
del Territorio per arginare la criminalità
Le intercettazioni coinvolgono l’ex direttrice amministrativa e un consulente
L'ospedale Predabissi di Vizzolo, il nosocomio principale dell'Ao di Melegnano
be proprio anche all’ex direttrice amministrativa dell’Ao
melegnanese, Patrizia Pedrotti che, nell’estate del
2014, era stata già sospesa e
indagata per un’altra storia
di corruzione. Nello specifico, gli inquirenti sono in possesso della registrazione di
una telefonata intercorsa tra
le due donne nell’aprile del
2014, quando Pedrotti era
ancora in carica presso
l’Azienda ospedaliera di Melegnano, da cui emerge come il figlio dell’ex direttrice
fosse stato appena assunto
dalla Servicedent, società
sempre riconducibile a Maria Paola Canegrati. Proprio
per sdebitarsi di questo favore, secondo la Procura di
Monza, Patrizia Pedrotti
avrebbe «favorito l’estensione del contratto di appalto
già in essere tra l’Azienda
ospedaliera e la Servicedent
– si legge nella relazione degli inquirenti -, per la gestione del servizio di odontoiatria agli ambulatori di Vaprio
d’Adda, Pieve Emanuele e
Gorgonzola», tutti facenti
parte dell’Ao melegnanese.
Oltre a Pedrotti, finita agli arresti domiciliari, per le medesime accuse è stato arrestato anche Piercarlo Marchetti, nel 2014 consulente
dell’Azienda ospedaliera di
Melegnano come responsabile aree contratti nell’ufficio
gare il quale, in cambio,
avrebbe ottenuto la promessa di assunzione per la moglie sempre presso la Servicedent.
Per cercare di arginare i continui furti nelle abitazioni e gli
episodi di micro criminalità,
come scippi a atti di vandalismo, anche Melegnano avrà
i suoi V.O.T.
Approvata a maggioranza,
nel Consiglio Comunale di
giovedì 4 febbraio 2016, dopo quasi 90 minuti di discussione, con il voto favorevole
della maggioranza e il voto
contrario delle minoranze di
sinistra. La Mozione presentata dal gruppo consiliare,
Destra Civica – Lega Nord,
impegna l’Amministrazione
comunale a redigere un regolamento ad hoc per l’istituzione dei Volontari Osservatori del Territorio. Nati alla
fine del 2014 nel comune di
Torre Boldone (BG) i gruppi di
volontari sono attivi in diversi
comuni lombardi e in poco
tempo – secondo la Lega
Nord - hanno ottenuto degli
ottimi risultati con una ridu-
zione significativa dei reati di
micro criminalità. Di fatto
questi volontari avranno il
compito di vigilare, “passeggiando” per le vie della città,
segnalando alle forze dell’ordine eventuali episodi di criminalità, senza mai intervenire in prima persona. «Nessun
vigilante armato o ronda organizzata come temuto dalla
sinistra locale – dichiarano gli
esponenti della Lega Nord
Cristiano Vailati e Enrico Lupini - ma semplici cittadini che
metteranno a disposizione il
loro prezioso tempo libero
per il bene della propria città.
Ci auguriamo di iniziare
quanto prima i lavori in commissione per redigere nel più
breve tempo possibile il regolamento per i V.O.T., è un obbligo che abbiamo verso i nostri cittadini che, specialmente in alcuni quartieri della città, non si sentono più al sicuro».
MELEGNANO
A Melegnano si annuncia un Perdono più “leggero”: niente giostre in viale Della Repubblica
L’annuale fiera del Perdono,
che prenderà il via a Melegnano tra poco più di un mese. L’edizione 2016 potrebbe
dover rinunciare al classico
luna park installato lungo
viale della Repubblica, che
ospita le attrazioni di maggiori dimensioni. Attualmente, infatti, dopo quasi un anno di tempo, permane ancora sotto sequestro da parte
della Procura di Lodi la giostra dove, nel giorno di Pasquetta del 2015, era rimasta
ferita la 12enne vizzolese
M.S. La ragazzina, che si trovava alle giostre in compa-
gnia dei genitori, aveva perso
l’equilibrio andando a sbattere contro i dispositivi a protezione degli utenti, riportando
la frattura di una vertebra e
la compressione midollare.
Mentre la giovanissima veniva trasportata all’ospedale
Niguarda, i carabinieri di San
Donato e quelli di Melegnano avevano avviato le indagini sull’accaduto, trasferendo
poi il fascicolo alla Procura
lodigiana. A tutt’oggi, dopo
oltre 300 giorni di sequestro
giudiziario, la giostra teatro
dell’incidente si trova ancora
ferma in viale della Repubbli-
ca, rendendo praticamente
inutilizzabile il piazzale. Il magistrato, interpellato dal Comune di Melegnano, non ha
infatti ancora risposto alla richiesta di poter comunque
installare le attrazioni sul resto dello spiazzo, che non è
sottoposto a sequestro. Allo
stato attuale, quindi, con le
tempistiche che si fanno
sempre più strette, palazzo
Broletto sarà costretto a trovare soluzioni alternative per
l’installazione del classico luna park. Qualora non dovessero essere individuate altre
locazioni adatte allo scopo, il
Perdono sarà costretto a rinunciare alle sue attrazioni
principali e dovrà “accontentarsi” del solo e più piccolo
parco dei divertimenti allestito in viale Lazio.
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n. 4 - 24 febbraio 2016
10 Cronaca
Redazione
D
opo l’inizio dei lavori
in Corso Europa e Largo Augusto per la realizzazione della fermata di San
Babila della M4, si avviano le
opere per la cantierizzazione
delle altre stazioni del centro
città della nuova linea Blu della
metropolitana milanese. Come avvenuto per le tratte est e
ovest, anche per quella centrale l’Amministrazione, insieme
alla società M4, i costruttori e
MM, in questi mesi ha lavorato per ridurre l’ingombro dei
cantieri e l’impatto dal punto
di vista ambientale e viabilistico rispetto al progetto approvato dal Cipe (Comitato Interministeriale Programmazione
Economica) nel 2013. Saranno
13 in tutto i cantieri del centro
tra stazioni (San Babila, Policlinico, Santa Sofia, Vetra, De
Amicis, Sant’Ambrogio) e manufatti (Augusto, S. Damiano
S.Calimero, Vettabbia, Ticinese, De Amicis, S. Vittore), cioè
le aree tra una stazione e l’altra, non accessibili al pubblico,
che ospitano locali tecnici, sistemi di ventilazione, uscite di
sicurezza e accessi di pronto
intervento. La prima fase dei
La M4 sbarca in centro a Milano:
al via i primi cantieri della linea blu
Il Comune elimina un filare di alberi
“abusivi”
Ora le aree di cantiere saranno “light”: si punta a ridurre al minimo i disagi
Il tracciato completo della M4
lavori durerà fino a luglio e, come avvenuto per le tratte est e
ovest della linea, prevede una
cantierizzazione leggera. Durante questo periodo si interverrà sulle alberature, per poi
procedere con lo spostamento
dei sottoservizi, il rifacimento
delle fognature, le indagini archeologiche necessarie e la
bonifica da eventuali ordigni
bellici. Parte intanto il piano di
compensazione del verde. Già
nei prossimi giorni verranno
messi a dimora i primi 850 alberi, 150 alberi al Bosco in Città e altri 700 nei vivai, per farli
crescere in attesa di essere ripiantati in città a fine lavori.
«Continuiamo a lavorare per
rendere meno impattanti i
cantieri – sottolinea l’assesso-
re alla Mobilità e Ambiente
Pierfrancesco Maran -. Anche
per questo nei primi mesi non
ci saranno sostanziali modifiche sulla viabilità del centro.
Stiamo realizzando un’infrastruttura fondamentale per la
mobilità sostenibile di Milano
che a regime trasporterà 86
milioni di passeggeri l’anno».
SEGRATE
Segrate-Tregarezzo, la vita complicata del crocevia
Martedì 16 febbraio, l’amministrazione di Segrate ha incontrato gli abitanti della frazione di Tregarezzo per condividerne le preoccupazioni
e pensare a possibili soluzioni. Non deve essere facile essere il crocevia della mobilità
della zona sud-est di Milano.
Da Tregarezzo, infatti, transi-
ZELO BUON PERSICO
ta il traffico da e per la Brebemi e la TEMM, quello di Linate e i camion diretti a Terminali Italia. Controllata all’89%
da Rete Ferroviaria Italiana,
Terminali Italia è la società
del Gruppo Ferrovie dello
Stato che gestisce i c.d. servizi dell’ultimo miglio, come ad
esempio il carico e lo scarico
delle merci. Secondo il comune, la società supera da anni
i limiti di inquinamento sonoro consentiti dalla legge.
Quello che è sicuro è che i gli
abitanti del quartiere di Tregarezzo hanno lanciato il
mayday e l’amministrazione
comunale ha cercato di raccoglierlo con alcune iniziative
come i parcheggi riservati ai
residenti, i dossi artificiali per
rallentare il traffico e con l’incontro di martedì scorso a
cui erano presenti il sindaco
di Segrate Paolo Micheli, assieme al vicesindaco Manuela Mongili e agli assessori
Francesco Di Chio e Roberto
De Lotto.
Via Pertini a Zelo Buon Persico, non è più la stessa. Il
Comune ha infatti provveduto a tagliare tutti gli alberi ornamentali piantumati
lungo la strada. Tali alberi
offrivano in estate un’ombra fresca, inoltre nascondevano in parte la vista della ex statale 415 ai residenti, attutendone in parte i
rumori del traffico. L’eliminazione delle magnolie e
degli altri alberi non è stata
presa benissimo dai cittadini della zona, e per alcuni
rappresenterebbe un danno notevole arrecato all'ambiente. Il tema della
salvaguardia del territorio,
della flora e della fauna, è
sempre più d’attualità, e un
intero filare scomparso non
può lasciare indifferenti,
soprattutto se si considera
che le piante in questione
erano sane. Una scelta dettata dalla normativa più
che dalla sensibilità, infatti
gli alberi sono stati piantumati abusivamente. Come
ha provveduto a comunicare il Comune a un cittadino,
che aveva inoltrato la propria lettera di disappunto, il
taglio rientrava nel piano
delle potature disposto dalla amministrazione su area
privata, invitando inoltre i
cittadini a non piantumare
il ciglio stradale senza previa autorizzazione, qualora
si tratti appunto di aree private. È strano parlare di
piante “fuorilegge”, ma
sembrerebbe questo il caso, certo è che il patrimonio del verde pubblico ha
subito essenzialmente un
duro colpo.
SAN GIULIANO MILANESE
Le nutrie invadono anche il centro città, i Comuni alla ricerca di soluzioni
A San Giuliano Milanese le
nutrie sono troppe e si spingono fino in centro città, così
le segnalazioni sono continue,
e il Comune sta studiando delle soluzioni fattibili per eliminare il problema. Infatti i roditori sono avvistati perfino agli
ingressi di alcuni palazzi, scuole e ovviamente parchi pubblici, da Zivido al parco Nord.
Una vera e propria emergen-
za che sta colpendo l’intera
Pianura Padana, e alla quale i
Comuni devono far fronte con
le proprie risorse. Come fermare l’invasione? La Corte
Costituzionale ha promosso la
legge della Regione Lombardia per il contenimento e l'eliminazione delle nutrie, a causa dei danni che arrecano ad
agricoltura e corsi d'acqua.
Quindi una soluzione potreb-
be essere quella di dotare alcuni cittadini di pistole con
pallini, ma si tratterebbe di
una responsabilità troppo
grande che il Comune non
vuole assumere. L’assessore
all’Ecologia, Maria Grazia Carminati, si starebbe informando sui sistemi di sterilizzazione, una soluzione meno invasiva dell’abbattimento, ma
che limiterebbe la diffusione
delle nutrie. Tali prodotti andranno diffusi in alcuni punti
“strategici” di passaggio dei
roditori, senza che possano
danneggiare gli altri animali.
Nell’attesa, si potrebbe iniziare delimitando con delle reti
apposite i parchi, ma le aree
urbane rimarrebbero comunque “invase”, come altre zone
periferiche che si trovano nelle vicinanze di fossati. Certo,
non si tratta di un’emergenza
esclusivamente sangiulianese, e per questo sarebbe opportuno studiare un piano
d’azione condiviso con altri
Comuni. Sono i numeri a dare
l’idea del problema: secondo
un'analisi di Coldiretti Lombardia sulla presenza di nutrie
nelle aree di pianura di sette
province lombarde (Bergamo,
Milano, Lodi, Pavia, Cremona,
Brescia e Mantova), risulta esserci una nutria ogni dieci persone. Il record negativo lo detengono Lodi e Mantova,
con un roditore ogni due abitanti, mentre a Cremona il
rapporto è di uno a tre e a Pavia di uno a cinque.
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n. 4 - 24 febbraio 2016
Stefania Accosa
E
se l’Idroscalo chiudesse? Sembra follia immaginare uno scenario simile, eppure non tutti
sanno che la chiusura del famoso “mare di Milano” è
stata sfiorata lo scorso luglio. Inaugurato il 28 ottobre
1930, l’Idroscalo è considerato un luogo di ritrovo, svago e attività polisportive,
ospitando anche iniziative di
rilievo quali i mondiali di canoa. Perfetto per sportivi,
famiglie, e amanti della vita
all'aria aperta, accoglie oltre
un milione di persone ogni
anno, eppure il bacino è caratterizzato da un alto e inspiegabile disinteressamento da parte delle Istituzioni.
È infatti facilmente constatabile il degrado in cui è decaduto l’Idroscalo, e la causa
di tale trascuratezza è molto
semplice: non ci sono abbastanza fondi da investire
nella sua manutenzione
idraulica, elettrica, edilizia e
del verde, che conta ben
800mila metri quadrati. Motivo per cui a luglio i visitatori avrebbero potuto trovare i
cancelli chiusi, non si trovavano 30mila euro necessari
a riparare le cabine elettriche. Qualora dovessero venire a mancare come la
scorsa estate i requisiti minimi di sicurezza, la chiusura
dell’Idroscalo non sarà più
solo un’ipotesi, ma realtà, e
i conti non sono rassicuranti.
Per sopravvivere, l’area necessiterebbe di una cifra
Attualità 11
Idroscalo in degrado: non ci sono soldi
per mantenerlo e rischia la chiusura
MILANO
Scambio di nomi e il giudice condanna
la persona sbagliata
La chiusura del “mare di Milano” è già stata sfiorata lo scorso Luglio
minima che si aggira intorno al milione e mezzo di euro, ma nel 2015 il budget investito è stato di 738mila
euro. Fortuna che ci sono
frequenti interventi di disponibili volontari che si occupano della sua conservazione, ma urge una soluzione per combattere l’imperante degrado. A chi chiedere aiuto? Chi si occupa della
gestione dell’Idroscalo e della sua manutenzione? Cercando di rispondere a tali
domande, si scopre che vi è
un problema alla base di tut-
to, la burocrazia. Se una volta l’Idroscalo apparteneva
alla Provincia, ora dovrebbe
appartenere alla Città Metropolitana, peccato che
non risulta essere stato trasferito a quest’ultima, così
nel momento in cui si organizzano eventi e iniziative, il
neo ente sovracomunale si
trova spesso disinformato e
disorganizzato. Inoltre si trova a disposizione un fondo
da destinare alla manutenzione davvero risicato, senza
poter contare sull'appoggio
della Regione, la quale sot-
tolinea come “non sia di sua
competenza”. Una Città Metropolitana davvero in difficoltà, che però potrebbe
trovare una soluzione attraverso un accordo soddisfacente di collaborazione tra i
Comuni di Milano, Peschiera Borromeo e Segrate.
Agendo uniti e dando vita a
dialogo maggiormente fruttuoso tra le parti, forse
l’idroscalo potrebbe rinascere. Nell'attesa, per ora rimane “figlio di nessuno” con
tanti dubbi riguardanti il suo
futuro.
Un giudice sbaglia a trascrivere il nome dell’imputato,
condannando un pubblico
ministero. Potrebbe essere
la trama di un film comico
eppure è ciò che è accaduto
al Palazzo di Giustizia di Milano: il giudice è Maria Pia
Bianchi e il Pm Angelo Renna, stesso nome dell’imputato, cognome diverso.
Rendendosi conto dell’errore, il giudice ha provveduto
a fissare un’udienza riparatoria. Il 20 gennaio il giudice
ha firmato il dispositivo nel
quale condannava Renna a
8 mesi di reclusione per
guida in stato d’ebrezza, oltre all’obbligo di pagare
una sanzione pari a 2.800
euro. La confusione deriva
dal fatto che il Pm era titolare di un fascicolo a carico
di un altro “Angelo”, sul
quale gravava l’accusa di
guida in stato d’ebrezza e
ulteriori reati. Ovviamente
la notizia è circolata in fretta, e i colleghi, attoniti, si
sono accorti subito ci fosse
qualcosa di strano, soprattutto perché Renna non ha
nemmeno l’automobile,
preferendo di gran lunga i
mezzi pubblici. L’udienza
straordinaria si è svolta
mercoledì scorso, e la “svista” è stata rettificata, ma il
vero imputato potrebbe approfittare dell’errore materiale commesso, in un possibile ricorso in appello. Il
giudice Bianchi comunque
ha tenuto a specificare che
il processo si è svolto regolarmente, trattandosi semplicemente si una svista alla
quale non si è potuto rimediare nell’immediato non
essendo presente in aula il
Pm Renna
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n. 4 - 24 febbraio 2016
12 Attualità
Stefania Accosa
L
a morte del grande intellettuale Uberto Eco
segna una perdita incalcolabile per il panorama
culturale italiano e mondiale.
Si è spento a 84 anni, nella
sua casa di Piazza Castello a
Milano, e proprio qui si terranno i funerali con rito laico,
proprio come fu tutta la sua
vita. Umberto Eco è conosciuto principalmente per
aver scritto il best seller “Il
nome della rosa”. Il romanzo,
pubblicato nel 1980, è stato
tradotto in 47 lingue e ha superato oltre le 50 milioni di
copie vendute. Successivamente pubblicò molti altri
romanzi, tra i quali: Il pendolo di Foucault, L’isola del giorno prima, Baudolino, La misteriosa fiamma della Regina
Loana, Il cimitero di Praga e
Numero Zero, tutti editi da
Bompiani. Sabato 27 febbraio verrà pubblicata la sua ultima opera “Pape Satàn Aleppe”, poi seguirà un vuoto che
sarà possibile colmare solamente con i suoi lasciti. Ma
Eco non fu solamente uno
scrittore, fu molto di più:
professore, semiologo, filosofo, studioso, un fervente
saggista, esperto di mass media, un intellettuale e genio
del sapere.
Fondò il corso di laurea in
scienze della Comunicazione
da un forte taglio semiologico, e dal 2008 guidava la
Scuola Superiore di Scienze
Umanistiche dell’ateneo bolognese dov'era professore
emerito. Sicuramente la sua
Milano dice Addio a Umberto Eco,
martedì i funerali laici al Castello
PAULLO
Paullese: la famigerata “truffa dello
specchietto” causa un incidente stradale
Il mondo piange la morte del grande luminare italiano
Umberto Eco
morte rende il mondo più
arido, poiché a lasciarci è stata una personalità di rilevo
portatrice di conoscenze e
cultura. Non sarà però il Duomo di Milano a ospitare i funerale dell’alessandrino di
nascita e milanese d’adozione, bensì il Cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco.
Qui alle ore 15.00 si svolgerà
l’ultimo solenne saluto all’illustre professore dell’Università di Bologna, una cerimonia laica, breve, di massimo
un’ora, alla quale seguirà la
cremazione del corpo in forma strettamente riservata.
I messaggi di addio dall'Italia e dal mondo
I messaggi di cordoglio nei
suoi confronti sono centinaia
e provengono sia dall'Italia
che da oltreconfine. L'attuale
rettore dell'ateneo di Bologna, Francesco Ubertini, scrive «Il mondo perde un intel-
lettuale straordinario, profondo e acuto, l’ultimo grande poligrafo, che ha saputo
abbracciare la totalità del sapere e che ci ha insegnato
che per sovvertire i linguaggi
occorreva prima di tutto conoscerli. Il mondo intero
piange oggi l’umanista integrale, che ha rivoluzionato la
cultura, il profondo indagatore del senso dei segni, delle
parole, e della vita». «Era veramente un grandissimo – ha
commentato Inge Feltrinelli un gigante internazionale
che ha fatto tanto per l'Italia
e per la cultura italiana».
Da Parigi Françoise Hollande
parla di “un immenso umanista” e dichiara: «Saluto la
morte di un grande italiano
che non ha mai smesso di essere un grande amico della
Francia», mentre da Tel Aviv,
lo scrittore israeliano A.B. Yehoshua ha descritto Eco come: «Una classica figura rina-
scimentale. - E citando il filosofo Friedrich Nietzsche, ha
aggiunto- E' stato un uomo di
Gaia scienza».
Di seguito, una delle citazioni
del professore più significative, che è impossibile scardinare dalla propria memoria:
«Chi non legge, a 70 anni
avrà vissuto una sola vita: la
propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando
Caino uccise Abele, quando
Renzo sposò Lucia, quando
Leopardi ammirava l’infinito... perché la lettura è
un’immortalità all'indietro»
(da Perché i libri allungano la
vita, La bustina di Minerva, in
“L'Espresso”, 2 giugno 1991).
Un intellettuale e maestro di
vita che si continuerà a celebrare negli studi umanistici e
non solo, come se non se ne
fosse mai andato, grazie alla
potenza delle sue parole e insegnamenti.
Hanno tentato di mettere a
segno l’ormai arcinota
“truffa dello specchietto”
lungo la Paullese ed hanno
causato un tamponamento
che, solo per fortuna, non
ha prodotto ferimenti o
conseguenze anche peggiori. Nei giorni scorsi un avvocato milanese stava viaggiano lungo la ex S.S. 415 in
compagnia del padre a bordo della sua jeep, diretto
verso Crema. Giunto nel
tratto compreso tra Paullo e
Pantigliate, l’uomo è stato
improvvisamente affiancato da una vecchia utilitaria
con a bordo due persone,
dal cui finestrino è spuntato
un bastone di circa 60 cm.
La vettura sconosciuta lo ha
progressivamente stretto,
costringendolo a dirigersi
verso il guard-rail fin quasi a
fermarsi. Proprio in quel
frangente, però, è sopraggiunta una Opel condotta
da un uomo residente a
Paullo che, trovandosi all’improvviso davanti la jeep,
non ha potuto evitare di
tamponarla con violenza.
Subito dopo lo schianto il
conducente della vettura
pirata ha accelerato e si è
dileguato in tutta fretta, lasciando il paullese e l’avvocato di Milano ancora interdetti ma fortunatamente illesi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della pattuglia Radiomobile della
Compagnia di San Donato,
coadiuvati dai colleghi della
stazione di Peschiera, che
hanno eseguito i rilievi di rito sul luogo dell’incidente,
procedendo poi a raccogliere le testimonianze dei due
automobilisti coinvolti. Secondo le ipotesi formulate
dai militari, gli occupanti
dell’auto in fuga avrebbero
tentato di mettere a segno
proprio la “truffa dello
specchietto” e il bastone
sarebbe loro servito per
colpire la carrozzeria della
jeep, onde simulare un piccolo impatto. Il fatto che la
vettura fosse una vecchia
utilitaria ammaccata, poi,
confermerebbe questa tesi.
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n. 4 - 24 febbraio 2016
IL LOGICO ILLOGICO
Rubrica 13
Rubrica a cura di Marco Pessina - www.ghosthunter.it
Una città appare nei cieli cinesi sopra alle nuvole. Allucinazione collettiva?
l'orizzonte vengono allungati
dal terreno fin verso il cielo.
Proprio questa speciale condizione forma il miraggio definito Fata Morgana.
Quindi senza banalizzare,
molto probabilmente il paesaggio urbano ammirato nei
cieli cinesi altro non era che
una trasposizione di una città reale.
Perdere un'illusione rende
più saggi che trovare una verità;
Di certo è piuttosto deludente dover ridimensionare un
fatto così complesso che ci
ha portato sulla linea di con-
Forse qualche mese fa hai
sentito parlare o letto la notizia dell'incredibile comparsa di una misteriosa città
fantasma nei cieli della Cina.
Se invece sei all'oscuro di
questa storia pazzesca, devi
sapere che proprio nell' Ottobre 2015 nei cieli delle città cinesi di Jiangxi e di Foshan è visibilmente apparsa
al di sopra delle nuvole la sagoma distinta di una città!
Con tanto di palazzi e grattacieli.....
Si, non hai capito male......è
comparsa una città in cielo!
Questo è un fermo immagine tratto da uno dei tanti video che hanno riempito il
web:
Come può essere possibile?
Non abbiamo un documento
che attesti l'apparizione di
UN fantasma e tutto d'un
tratto compare dal nulla e in
cielo una città intera?
Davvero troppo per essere
vero “per davvero”....
Ma allora di cosa si è trattato? Esiste una spiegazione?
Come era certamente prevedibile, inizialmente in molti
hanno pensato ad una possibile allucinazione collettiva
subito dopo si è ipotizzato
ad una apparizione paranormale, ad un buco spaziotemporale su un universo
parallelo per non parlare
dell' immancabile e possibile
manifestazione aliena.
Certo è che l'accaduto è stato molto curioso e misterioso e i dubbi a riguardo sono
quanto mai leciti ma l'argomento che spiega questo
strano fenomeno viene chiamato Fata Morgana ed è un
suggestivo fenomeno ottico
molto simile ad una forma
insolita di miraggio.
Come viene provocato que-
sto raro fenomeno? Giacomo Leopardi diceva che il
più solido piacere
di questa vita è il
piacere vano delle
illusioni. Infatti per
non dargli torto, ti
devo dire che si
tratta di una rifrazione della
luce in cui i raggi del sole
vengono distorti attraverso il
passaggio di strati di aria di
diversa temperatura; per
mezzo di queste particolari
condizioni possono nascere
miraggi definiti inferiori (più
frequenti) in cui siamo soliti
vedere nel torrido caldo estivo ad esempio, i riflessi delle
macchine sull'asfalto
oppure i più classici miraggi
del nostro immaginario in
cui si scambia nel bel mezzo
del deserto il riflesso del cielo per un lago o per una fonte di abbeveraggio.... nelle
mie consuete passeggiate
tra gli scorpioni quante volte
mi è capitato...
e poi ci sono i miraggi definiti superiori come quello avvenuto nella nostra bella cittadina cinese.
Questi particolari casi sono
molto suggestivi e spettacolari per il loro impatto visivo
ma molto più rari rispetto ai
primi; questo fenomeno è
possibile perchè gli strati
d'aria a contatto col terreno
sono molto più freddi rispetto a quelli al di sopra degli
occhi dell'osservatore così si
può avere una rifrazione totale in cui oggetti molto lontani possono venire riflessi in
cielo.
Ma quando un miraggio inferiore si somma ad un miraggio superiore gli oggetti al-
fine tra realtà-fantascienzaparanormale, ma grazie al
pensiero dello scrittore tedesco Karl Ludwig Borne ora
possiamo cominciare questo
nuovo anno con la consapevolezza di essere forse un
pochino più saggi.
Marco Pessina
Ghosthunter.it
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di un team di ricerca e partecipare attivamente a
un'indagine del mondo paranormale?
Vista la grande partecipazione delle passate iniziative, Ghosthunter.it te ne ripropone l’occasione. Tutti i
lettori di 7giorni possono
partecipare al nostro concorso che mette in palio la
partecipazione all’indagine
notturna all'interno delle
mura di un castello emilia-
no che non possiamo ancora rivelare e che si svolgerà
il 27 febbraio 2016.
Per partecipare non dovi
fare altro che diventare fan
della pagina Facebook
"ghosthunter.it" e inviarci
un messaggio privato contenente il testo “Indagine
castello misterioso – 7Giorni”.
Vi aspettiamo numerosi e
buona fortuna!
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DuePi Arredamenti
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Oltre la crisi, grazie agli incentivi statali
Per la DuePi arredamenti
di Pantigliate (MI) la crisi
è alle spalle. Grazie agli incentivi statali del 50%
l'anno appena passato ha
prodotto grandi risultati,
consentendo di superare
gli obiettivi prefissati. Il
rinnovo per tutto il 2016
di tale contributo per chi
ristruttura casa e l'ampliamento alle giovani
coppie under 35 che acquistano la prima casa
(anche senza interventi di
ristrutturazione) lasciano
ben sperare per l'anno in
corso.
La DuePi arredamenti da
più di 50 anni significa
professionalità, affidabilità, servizio e consulenza a
360 gradi e anche questo
modus operandi ha contribuito indubbiamente ai
successi ottenuti. Qual è il
segreto? La risposta è
semplice, per chi lavora in
DuePi il punto di partenza
di qualunque scelta è
sempre e solo il cliente.
Per chi vuole farsi un arredo personalizzato, intelligente, unico e in linea con
le proprie potenzialità di
spesa DuePi arredamenti
è la scelta vincente! Alla
DuePi arredamenti il
cliente trova dei veri con-
Direttore Responsabile
Alessandro Robecchi > [email protected]
Segreteria di redazione
[email protected]
Redattore web
Alessandro Garlaschi > [email protected]
Grafica & Design
Alex Marocchi> [email protected]
Questo numero è stato chiuso in redazione
il 23 febbraio 2016
sulenti d’arredo, specializzati in architettura d’interni, con esperienza decennale nel settore, in
grado di rispondere a
qualsiasi esigenza, sia che
si tratti di arredare un piccolo appartamento, un
loft open space o una villetta di grande importanza. Arredare casa non deve essere un rompicapo,
ma un’esperienza emozionante, da ricordare come un bel viaggio. Gli arredatori DuePi rendono
tutto ciò possibile, consigliando “materiali”, prodotti e le soluzioni più
idonee a soddisfare le più
svariate esigenze, anche
quelle a prima vista più
difficili, come disimpegni,
ripostigli, mansarde, sottoscala.
Che stile stai cercando?
Moderno, classico, metropolitan,
industrial,
country, non c’è che l’imbarazzo della scelta: alla
DuePi trovi tutto persino
tappeti, quadri, lampade
e oggettistica. Ci sono
ben 120000 mq di prodotti d’arredo di qualità
delle migliori aziende italiane rigorosamente made in italy, scontate a interessi zero. Ogni mese fa-
Da sinistra Massimiliano Milanesi Presidente del Gruppo Paramentro Casa, Antonio Ferarra titolare
dell'agenzia di Peschiera Borromeo e Francesco Di Maggio direttore sviluppo gruppo Parametro Casa
volose promozioni: cucine complete con piano di
lavoro in quarzo al prezzo
del laminato, lavastoviglie
a 1 euro, camerette con
materasso in omaggio,
pagamenti dilazionati e
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di progettazione gratuito,
trasporto e montaggio incluso nel prezzo entro i 30
km. La DuePi arredamenti grazie alla propria esperienza maturata in tutti
questi anni di attività, alla
partnership stretta con i
più grandi marchi dell’arredo, alla competenza dei
propri arredatori e dei
propri addetti al montaggio (rigorosamente selezionati e alle proprie dipendenze) ma soprattutto grazie agli affezionati
clienti conquistati nel
tempo e al loro passaparola, ha saputo andare
“oltre la crisi”. Nella speranza di continuare a vincere le sfide del futuro
con l’entusiasmo e la passione di sempre vi aspetta a Pantigliate (MI) S.S.
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7giorni Sas di Bersani e Robecchi
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20068 Peschiera Borromeo MI
Tipografia
SERVIZI STAMPA 2.0 Sr.l.
Via Brescia n. 22 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI)
Testata registrata presso il Tribunale
di Milano il 30/09/2002, numero 524
Peschiera, 25esimo anniversario di
attività per l’agenzia di Antonio Ferrara
25 anni sono un traguardo invidiabile, sopratutto
per chi opera in un settore complesso come quello immobiliare, eppure
Antonio Ferrara e la sua
agenzia sono sempre lì in
via 2 Giugno a Peschiera
Borromeo dal 1991, anno
storico in cui capeggiava
l'insegna Gruppo Spazio
Casa che del 2015 ha ceduto il posto a quella di
Parametrocasa. «Volevamo far parte – dichiara
Antonio Ferrara - di una
struttura più estesa con
una serie di servizi innovativi e il gruppo di Massimiliano Milanesi (Presidente di Parametrocasa,
ndr.) era quello che più si
confaceva alle nostre esigenze . Un team giovane
e dinamico che conta già
oltre 50 agenzie affiliate,
un risultato invidiabile visto che il brand esiste da
soli tre anni». Essere sempre al passo con i tempi
facendo sempre tesoro
delle passate esperienze,
questo il segreto di una
Redazione 7giorni
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lunga e fortunata attività,
e non è un caso che, per
celebrare il proprio anniversario, l'agenzia di Peschiera Borromeo abbia
deciso di lanciare una
campagna pubblicitaria
senza precedenti. La promozione si chiama Casafriendly, un nome che
riassume perfettamente
la bontà dell'offerta. «In
sostanza - continua Antonio - chi sceglie di vendere la propria casa con noi,
quest'anno non pagherà
provvigioni». Non pagare
provvigioni, mantenendo
l’alta qualità dei servizi offerti dal gruppo: «È nostro interesse – prosegue
il titolare dell’agenzia di
via 2 Giugno - che chi
vende e/o compri casa resti soddisfatto, la nostra
miglior pubblicità è quella
che ci fanno i nostri clienti
col passaparola. Del resto
non puoi pensare di gestire un'agenzia immobiliare se non dai al cliente la
giusta consulenza per determinare il prezzo di
mercato, se non selezioni
attentamente gli acquirenti e non offri il supporto necessario ad affrontare magari - conclude Ferarra - una vendita subordinata all'acquisto». La
campagna di comunicazione Casafriendly, attiva
dall’inizio dell’anno, è
promossa attraverso i social network, la stampa
locale e la sponsorizzazione di eventi sportivi, artistici e solidali. Un'offerta
imperdibile per celebrare il 25esimo anniversario, un invidiabile traguardo, per un attività storica
di Peschiera Borromeo,
Un ottimo lavoro svolto
negli anni dal titolare Antonio Ferrara e dal suo affiatatissimo Team del
quale oggi puoi beneficiare anche tu. Per una Consulenza Immobiliare rivolgiti a ParametroCasa Peschiera Borromeo Via
Due Giugno, 28 Tel.
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Per scrivere alla redazione potete inviare
una e-mail a: [email protected]
oppure scrivere a:
7giorni - Il giornale del Sud Est Milano
via Dante 2
20067 Peschiera Borromeo (MI)
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