30 - 14 OTTOBRE 2015 DA 1 A 8_ale_7giorni
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7GIORNI: Redazione: ( 02.39.84.60.31 / @ [email protected] 7 www.7giorni.info MERCOLEDÌ 14 OTTOBRE 2015 WWW.7GIORNI.INFO Pubblicità: ( 339.28.00.846 / @ [email protected] Anno XIII - Numero 30 PER I LETTORI DI 7GIORNI, IL CINEMA DI PRIMA VISIONE A UN PREZZO SPECIALE COMPILA IL COUPON A PAG. 10 E VOLA AL CINEMA DUE INCIDENTI COINVOLGONO TRE MOTOCICLISTI BETTOLA-SORDIO, FINE SETTIMANA DA DIMENTICARE, GRAVE UN 18ENNE All’interno a pagina 4 All’interno a pagina 6 All’interno a pagina 7 All’interno a pagina 8 I “Bovi di San Bovio”, scrivono al sindaco: «No al roseto» Linate, 14 anni fa la tragedia in aeroporto con 118 vittime Raccolte 300 firme per la sicurezza di vicolo Caprera Annunci: 7 www.7annunci.it 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 2 Editoriali Moreno Mazzola Bisogna riflettere su cosa si afferma e sulle conseguenze che ne derivano Ognuno di noi ha il proprio sistema di valori e credenze. Una sorta di bussola morale che ci guida nel momento in cui facciamo qualsiasi scelta. Ognuno di noi ha la propria. Sembrerebbe assolutamente scontato dire una cosa del genere se non fosse che all’atto pratico, nel concreto confrontarsi con l’altro, ce ne dimentichiamo quasi sempre. È pur vero che esistono principi e valori, largamente condivisi, che appartengono alla stragrande maggioranza delle persone di qualsiasi etnia, colore o cultura. Eliminati questi scostamenti dalla morale che per lo più è condivisa, rimane un oceano di convinzioni che, ognuno di noi, lungo l’arco della propria vita matura. Movimenti d’opinione, convinzioni e valori: è come se dentro alla nostra testa ci fosse un ufficio che si occupa di marchiare qualsiasi cosa della nostra vita con i timbri “giusto” o “sbagliato“. Cosicché durante l’arco della nostra esistenza ci formiamo un’enciclopedia di cosa è bene e cosa è male. Tutto questo processo avviene sulla base delle nostre esperienze, sia cognitive sia relative a realtà esperite, a realtà vissute. E cosi finiamo per identificarci con questa enciclopedia del bene e del male che noi stessi abbiamo creato e che, ancora noi stessi, abbiamo deciso essere universale. Eccoci al problema: di universale non c’è proprio niente, è tutto decisamente soggettivo. Quindi il primo problema insorge nel momento in cui ci crediamo depositari della verità ultima e assoluta. Questo non ci conduce solamente a essere orbi nei confronti del cambiamento ma anche nel non rispettare le idee e le convinzioni altrui. Secondo problema fondamentale: il fatto che qualcuno metta in dubbio il tuo sistema di valori, le tue idee, la tua fede piuttosto che la squadra per cui fai il tifo, non significa che metta in discussione te come persona. Avere idee diverse non significa che qualcuno ha ragione o torto ma che la si pensa diversamente. A questo proposito è significativo cosa successo a Peschiera Borromeo sulla mozione di sfiducia, l’opinione si è polarizzata e da una parte esisteva il bene dall’altra il male, chiaramente questo cambiava a seconda di chi si pronunciava, con dichiarazione di una violenza verbale inusitata che richiama periodi grigi della nostra storia (“bruciamoli tutti, “ho io l’olio di ricino”). Attenzione che il limite tra violenza verbale e fisica è molto labile, bisogna riflettere su cosa si afferma e sulle conseguenze che da ciò ne derivano. Ognuno può credere in ciò che vuole ma nel confronto con l’altro ci arricchiamo, se pensiamo di aver sempre ragione a priori non è un buon segno e quasi sempre ci si sbaglia. “La violenza verbale non mi piace. Quella di ieri e quella di oggi. Non mi sta bene politicamente e nemmeno stilisticamente.” Pietro Ingrao IL CONSIGLIERE PD ROBERTO GALIMBERTI CI SCRIVE Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Roberto Galimberti relativo all'editoriale che lo riguarda La comunicazione di Roberto Galimberti Gentilissimo direttore del periodico 7 giorni. Sig. Alessandro Robecchi leggo con una certa indignazione sul suo giornale del 30/9/15 un articolo a firma Giulio Carnevale che mi offende e prende di mira la mia persona a seguito del mio intervento nel Consiglio Comunale di Peschiera Borromeo del 24/9/2015. L’articolo non è di informazione/cronaca ma è estremamente fazioso e non rispecchia quanto io ho detto, infatti vengono scritte affermazioni che non ho fatto, non mi si possono mettere in bocca parole che non ho mai pronunciato tipo : "Accuse di trasparenza e infiltrazioni pericolose", chi lo afferma vada dai Magistrati. Mi si accusa di essere incoerente nei confronti del mio elettorato e uomo di partito, delle due affermazioni nessuna risponde al vero. Infatti se ho votato a favore è proprio in coerenza con chi mi ha sostenuto alle elezioni dandomi la propria preferenza. Conosco buona parte dei miei elettori e sono tutti del mio stesso avviso: sono stato eletto perché presente nelle fila del PD, a sostegno di Luca Zambon e del suo programma. Per quanto riguarda l'accusa di essere un fedele esecutore delle posizioni del partito direi proprio il contrario. Chi dice SI senza critiche è uomo di partito da maggioranza bulgara; io, dove era necessario, ho sempre criticato e posto questioni. Io la battaglia affinché questa coalizione possa governare e fare di più e meglio per la nostra città la voglio fare dall'interno. Credo sia una scelta legittima. La politica non è tutto. La delusione di coloro che aspettavano la caduta di Zambon è stata cocente. Conviene loro chiedere spiegazioni al loro alleato di un tempo. Ritengo che chi scrive debba riportare per intero gli interventi effettuati in consiglio comunale, non estrapolare dalle dichiarazioni quello che gli fa comodo. Da questo si denota la serietà del giornalista. Grazie. Cordiali saluti Le considerazioni della redazione Ci preme sottolineare che si tratta di un editoriale che per sua natura è portatore di una opinione: accettabile, discutibile, da respingere al mittente, condivisibile e quant'altro. La nostra scelta di prendere una posizione così decisa, risiede nelle Sue affermazioni in Consiglio comunale; al di là di ogni ragionevole dubbio, manipolazione o estrapolazione, le Sue parole fanno riferimento a "intrusi in Comune". Tale esternazione ci è parsa di estrema gravità per le sorti della città e abbiamo inteso, come sempre, informare i nostri lettori dando conto nel contempo di posizioni da Lei tenute nel corso del mandato e sulle quali il giornalista ha riferito puntualmente. Pubblichiamo con piacere il suo scritto con l'intento di mantenere aperto il dibattito su questo travagliato momento della vita amministrativa peschierese. La Redazione 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 4 Cronaca Redazione N el corso del fine settimana appena concluso la provinciale 159 Sordio-Bettola è stata teatro di un duplice incidente, che ha visto coinvolti 3 motociclisti, tutti ricoverati in ospedale. Il sinistro più grave si è avuto nella mattinata di sabato 10 ottobre e ad avere la peggio è stato I.G., un giovane 18enne di Colturano, andato a scontrarsi contro un mezzo agricolo. Il giovane centauro stava percorrendo la provinciale in direzione di Peschiera quando, all’altezza di Robbiano di Mediglia, si è visto praticamente tagliare la strada da un trattore condotto dall’indiano 47enne S.K. In base ad una prima ricostruzione dell’accaduto, pare che l’agricoltore si sia immesso sulla Sordio-Bettola per spostarsi da un campo ad un altro, senza accorgersi che, in quello stesso istante, stava sopraggiungendo il giovane motociclista. Ancora non è stato chiarito se I.G. abbia prima impattato contro il pesante mezzo, oppure sia scivolato in un estremo tentativo si frenata. Fatto sta che la sua moto 125 è finita per incastrarsi sotto il trattore e lui ha battuto violentemente il capo a terra. Le prime cure sul posto sono state prestate da un mezzo del 118, mentre l’elisoccorso ha provveduto a trasportare il 18enne presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Il ragazzo, che non ha mai perso conoscenza ed è vivo solo grazie al Mediglia, doppio incidente sulla SordioBettola: in ospedale 3 motociclisti Un 18enne grave è ancora in prognosi riservata a Bergamo MELEGNANO Consorzio Agrario: la fine di un colosso al servizio dell'agricoltura Il Consorzio Agrario Eliambulanza casco, si trova tutt’ora ricoverato in prognosi riservata con un trauma cranico e varie contusioni. Domenica 12 ottobre invece, a poche centinaia di metri di distanza dal luogo dell’incidente di sabato, si è verificato un secondo sinistro. Per cause ancora da accertare, un 60enne e la donna di 40 anni che viaggiavano insieme sullo stesso scooter sono finiti a terra, riportando ferite fortunatamente non gravi. Ad ogni modo i 2 sono stati trasportati rispettivamente presso il Policlinico di San Donato e il San Raffaele di Segrate. Nel Giugno 1902 veniva fondato il Consorzio Agrario di Milano e Lodi. Alle dipendenze di questo colosso c’erano ben 145 lavoratori. Nell'ultimo anno di attività il fatturato fu di oltre 200 milioni di Euro. Ma a Febbraio 2013, dopo oltre 113 anni di storia al servizio dell’agricoltura, è stata avviata dal tribunale di Mi- Cena solidale a Peschiera per aiutare lo Zambia La onlus Ali d’Aquila invita i cittadini di Peschiera Borromeo all’oratorio San Carlo di Bettola il 17 ottobre, per partecipare ad una bellissima cena solidale. La situazione in Zambia è grave a causa di una tragica recessione, e l’Associazione che opera in quelle terre ha bisogno di aiuto. A volte basta un piccolo gesto per fare del bene, e in questo caso si potrà unire la solidarietà a una gustosa cena in compagnia. Il menù consiste in: antipasto all’italiana (tra cui diversi salumi), trippa alla moda della bassa, stufato di Budapest (Goulash). Insalata, frutta, dolci, acqua e vino. Il prezzo è di 15 euro per gli adulti e di 8 euro per i bambini fino ai 10 anni. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza, per so- stenere il vitale operato della onlus nello stato africano dello Zambia. Per partecipare alla cena è necessaria la prenotazione, da effettuarsi chiamando i seguenti numeri: 025472312, 3385355524, 3391693675. L’oratorio San Carlo della frazione di Bettola si trova in piazza Paolo IV, 1, a Peschiera Borromeo, mentre si ricorda che l’appuntamento si terrà sabato 17 ottobre alle ore 19.30. lano la procedura di concordato preventivo liquidatorio. Le cause sono riconducibili ai numerosi debiti con le banche e con i fornitori, seguiti poi dalla difficoltà del recupero crediti. Ad oggi chi si sta occupando della procedura sono 6 commissari, un giudice del tribunale di Milano ed un solo degli ormai ex dipendenti del Consorzio Agrario, di cui 40 sono stati assunti dal Consorzio Terrepadane di Piacenza mentre i restanti hanno dovuto affrontare un periodo di cassa integrazione per poi passare alla mobilità che li porterà al successivo licenziamento. Inoltre vi sono 13 unità immobiliari anch’essi da liquidare e si trovano presso: Melegnano, Melzo, Inzago, Abbiategrasso, Besana Brianza, Casalpusterlengo, Cuggiono, Corbetta, Desio, Codogno, Lodi, Rho e Sant’Angelo Lodigiano. www.radarblog.info RADAR - MELEGNANO A cura di Marco Maccari 14 Ottobre 2015 L’INCHIESTA CINICA, PARTE SECONDA LA GUERRA DI UN BAMBINO Avevo sei anni e quattro giorni Carlo, 80 anni, originario della Basilicata e oggi melegnanese, racconta ai concittadini la sua esperienza durante la seconda guerra mondiale. Udì l’annuncio del conflitto quando aveva sei anni e quattro giorni. Un’esclusiva per RADAR. MELEGNANO, OTTOBRE 2015 – La prima volta che sentii parlare di guerra avevo solo sei anni, l’età gioiosa che dovrebbe essere dei giochi e della spensieratezza. A quel tempo abitavo ancora nella mia città natale, Potenza, in Basilicata. Nel rione chiamato da tutti Santa Maria, si trovava la nostra abitazione: un appartamento a pian terreno dal quale, proprio per questo, ben presto fummo sfollati per lasciare spazio a un punto di primo soccorso della Croce Rossa. A Potenza esistevano a quell’epoca svariate caserme… una per Allievi Ufficiali, una per militari semplici, una per le Forze della Milizia, una chiamata Covo degli Arditi, ed una casermetta di dimensioni ridotte. Si trovavano tutte nel medesimo rione, quello in cui abitava la mia famiglia [il rione Santa Maria]. La concentrazione così elevata di militari determinò i bombardamenti dell’8 e del 9 settembre 1943 sul mio quartiere. Verso le 18,30 la radio annunciò la firma dell’Armistizio (che per noi era la fine della guerra), ma alle 20,30 sentimmo l’inconfondibile rumore dei motori degli aerei in volo sopra le nostre teste, e nel giro di pochi minuti lo scoppio mortale delle prime bombe lanciate. Col cuore in gola scappammo tutti presso i rifugi. Noi ragazzi ne uscimmo la mattina del 9 ottobre, ma già alle 10 si sentì il rombo assordante (e assolutamente indimenticabile!) di sette aerei quadrimotori che sparsero ovunque presagio di morte. Le vittime furono molte davvero. Venticinque ufficiali persero la vita a causa della decisione del Colonnello che li fece rinchiudere in caserma per paura di even- Il marito pneumatico/2 tuali diserzioni. Andai a vedere anch’io… quella caserma era a pochissima distanza dalla nostra casa. Le bombe colpirono anche l’ospedale. Morirono in moltissimi tra ricoverati, medici e infermieri… Un Maresciallo dell’esercito, amico della nostra famiglia, venne cercato a lungo. Lo vidi io… su una catasta di legna tra stracci bruciati… sembrava alto solo un metro… era stato dilaniato. Ho visto con i miei occhi di bambino morti galleggiare nelle fosse piene d’acqua causate dalle bombe… In una galleria ferroviaria si erano nascosti alcuni militari e un Colonnello. Qualcuno fece la spia ai tedeschi che immediatamente si recarono sul posto per disarmarli. Il Colonnello Facin fece in tempo a suicidarsi prima del loro arrivo pur di non consegnare le armi. Carlo, melegnanese, ai suoi concittadini CHIARIMENTI Parco del Castello, però alle 9 tutti a nanna PARCO MEDICEO – Baretto estivo notturno, sì. Ma senza visita ai giardini. Durante l’estate, fino a settembre, il bar comunale era solito chiudere il parco alle 21 durante il turno serale. Più di un cittadino si è aggirato nei dintorni del Castello masticando umori perplessi. Alcuni hanno chiesto delucidazioni. Scoprici su Facebook: Radar Melegnano «È un accordo con il comune – spiega la gestione. – In comune ci avevano chiesto la cortesia di chiudere i cancelli verso le 21. Con spirito di cortesia, abbiamo accettato; non è nostro interesse interdire il passaggio nel parco alle persone». «In questo caso specifico si tratta di buonsenso. Per tutelare le strutture e la salubrità dei giardini» fanno notare i gestori. Il riferimento è al degrado dei giardini pubblici, tempestati da rifiuti e da un’accelerazione dei consumi di droganegli spazi verdi, al riparo dagli occhi di tutti. «Il percorso ufficiale che porterebbe a chiudere il parco consisterebbe in due fasi: primo, esporre cartelli con orari e, secondo, incaricare la polizia locale, che ha l’autorevolezza per farlo, di aprire e chiudere. Lo ripetiamo: il nostro è stato un servizio gratuito, lo abbiamo fatto per l’interesse comune. L’orario che ci è stato indicato era quello prima dell’imbrunire, al buio diventava difficile assicurarsi che il parco fosse vuoto». Segue dalla settimana scorsa – «FINALMENTE SIETE LIBERI DI SCRIVERE» dice Laura, 45 anni, lettrice. In queste ore di quotazione della Ferrari a Wall Street, di maxi Ipo di Poste Italiane tra i 6 e i 7.5 euro a Piazza Affari – e delle dimissioni a orologeria del sindaco di Roma Ignazio Marino – noi differenziamo. Passiamo il tempo a raccontarvi come abbiamo fatto a emanciparci, a fare migliaia di letture. Laura è melegnanese. L’abbiamo vista durante la Settimana della Legalità. Confrontava i tempi di oggi con il tempo in cui RADAR non c’era, e la stragrande ricchezza dell’informazione locale non passava nelle mani di nessuno. «Prima l’informazione era sotto il controllo delle redazioni locali» abbiamo provato a risponderle. La rivoluzione digitale è qui. Nel Paese, il 55.8% dei consumatori predilige l’informazione online. Non è solo risparmio. Nel digitale trovano sede «abilità, professionalità, creatività, flessibilità di risposta». Fa testo l’Abruzzo, terra di storica attività piccolo-arti- www.radarblog.info gianale: qui l’informazione digitale «sta spingendo la creazione d’impresa soprattutto giovane». La recessione è ancora operativa, in termini di volume distribuito le perdite sono pari a -40% dal 2008 al 2015 (3.2 milioni di copie al giorno; dati Assocarta), ma l’emorragia, baby, è nata 15 anni fa. Anno 2000. «Fino al 2009, ci abbiamo provato con i cd e i libri in allegato» (Salvatore Curiale di Asig). Accanimento terapeutico? La crisi dell’editoria, cioè del sistema di produzione delle parole in forma scritta, è sì una crisi industriale, ma è prima una crisi di potere. I nostri giornali funzionano così. Il presidente della fondazione cittadina apre la pagina del suo comune. Legge la notizia dell’ultima disgrazia dell’amministrazione comunale, ride: alza la cornetta, chiama il presidente dell’associazione cittadina per sfotterlo (continua a leggere sul blog…). Lo Staff Scrivi a: [email protected] 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 6 Cronaca Redazione P eschiera Borromeo, l’Associazione “Quei Bovi di San Bovio” esprime la propria perplessità riguardo alle opere pubbliche in progetto nella frazione e scrive al Sindaco Zambon. Sono molti i punti interrogativi espressi dal Gruppo di San Bovio, inerenti soprattutto la creazione del “Roseto paesaggistico” e il rifacimento dell’area cani e insieme di via Neruda. La realizzazione di queste opere dovrebbe iniziare il 4°trimestre 2015, con termine dei lavori previsto per il 2° trimestre 2016 ma a far discutere non è la tempistica, bensì i soldi che saranno investiti, con cifre alquanto importanti: si parla di 70mila euro, per le due aree cani e di 30mila euro per il roseto, derivanti da alienazione di beni comunali, ai quali si aggiungono 30mila euro derivanti da oneri, con studio di fattibilità approvato. La realizzazione di tali opere pubbliche è direttamente collegata alla disponibilità delle risorse delle casse comunali, ciò significa che sorgeranno a scapito di altre, che i cittadini ritengono maggiormente pregnanti. È a questo punto che il gruppo “Quei Bovi di San Bovio” decide di intervenire nuovamente (dopo l’incontro di un anno fa che non ha portato risultati), scrivendo al Comune, cercando così di dar voce ai cittadini che preten- "Quei Bovi di San Bovio" scrivono al Sindaco Zambon e bocciano il roseto VIZZOLO PREDABISSI Crea scompiglio in ospedale e poi tenta di fuggire in mutande I residenti, ci riprovano dopo una anno nel quale non sono stati ascoltati dono maggiore considerazione da parte delle Istituzioni. Il gruppo Facebook “Amo San Bovio”, che conta 927 iscritti ha dato la propria opinione riguardo all’utilizzo dei soldi delle casse comunali per creare il Roseto: in appena 5 giorni, 200 utenti hanno sottolineato l’inutilità del progetto, per contro, sono stati solamente 7 i voti favorevoli. È una netta bocciatura, e nonostante questo progetto abbia suscitato una vera e propria protesta, per l’Amministrazione questo “Roseto di San Bovio” esiste già, con tanto di sito internet dedicato dov’è definito “un grande sogno”. Questo “esperimento di partecipazione cittadina” avrebbe dimostrato, come scritto dall’associazione nella lettera diretta al Sindaco, che: «Nell’interesse dell’intera frazione di San Bovio, il progetto debba essere accantonato, in attesa che tutte le altre priorità vengano soddisfatte». Una delle priorità riguarda la sistemazione di un’area cani cittadina, richiesta da molti residenti, il cui prezzo stilato dal Comune ammonterebbe però a una cifra considerata troppo alta (ovvero 35mila euro). I lavori per renderla accessibile in sicurezza sono necessari, ma a "Quei Bovi di San Bovio" detta dei cittadini, richiederebbero minori risorse economiche. Una reale problema da risolvere è principalmente costituito dalle carenze del recente asilo nido, il cui impianto di climatizzazione non funziona quando bisogna rinfrescare gli ambienti. Una mancanza segnalata fin dall’inaugurazione della struttura, in quanto vennero a mancare i fondi regionali. In merito a questa situazione, che crea disagi ai bambini e neonati nei giorni più caldi, ha scritto nella lettera il gruppo: «Ci permettiamo di chiederLe se Lei non ritenga più utile, o meglio necessaria, questa opera di completamento, di cui sicuramente esiste già il progetto approvato, piuttosto che il roseto!». Ma sono tante le questioni da risolvere: La sistemazione di via Trieste, il prolungamento della nuova strada delle cave verso Rodano e Pioltello, e il completamento del nuovo Centro Civico di via Abruzzi. Infine non si può ignorare lo stato della rete cellulare e a banda larga sul territorio della frazione, sulle quali sono state chieste spiegazioni anche alla precedente Amministrazione, senza mai ricevere risposta. Il gruppo“Quei bovi di San Bovio” aveva incontrato il 2 ottobre 2014 il Sindaco per discutere dei servizi e della vivibilità della frazione di San Bovioi. A un anno di distanza, in assenza di interventi significativi e di alcune decisioni dell’Amministrazione, ha inviato il giorno 1 ottobre la lettera allo stesso Sindaco Zambon, esplicando le suddette argomentazioni, e tuttora è in attesa di un riscontro. L’ospedale Predabissi di Vizzolo è stato teatro di un singolare episodio con protagonista un 52enne residente a Tavazzano, che ha creato scompiglio e poi è sparito nel nulla. Nelle sere scorse la famiglia aveva chiesto l’intervento del 118 per un malore che l’uomo aveva accusato, pare per un eccessivo consumo di alcol. Il 52enne è stato quindi trasportato in ospedale e successivamente ricoverato presso il reparto di Medicina Generale. Quando, attorno alle 2:00 del mattino, il tavazzanese si è risvegliato e si è accorto di trovarsi in una camera di ospedale, ha iniziato a dare in escandescenze, creando scompiglio tra i degenti e rovesciando a terra tutte le suppellettili che gli capitavano a tiro. Dopodiché, scalzo e in mutande, l’uomo ha afferrato il suo giubbotto facendo perdere le sue tracce. Nel mentre erano stati allertati i carabinieri e una pattuglia si era immediatamente recata presso il nosocomio ma, all’arrivo dei militari, del 52enne non c’era già più alcuna traccia. Gli uomini dell’arma dell’arma hanno così dato avvio alle ricerche dell’uomo, sia all’interno che all’esterno dell’ospedale, ma purtroppo senza alcun esito. Non è chiaro come il tavazzanese sia riuscito ad allontanarsi senza essere notato, ma pare certo che non sia passato dal pronto soccorso, dove nessuno l’ha avvistato. Il personale dell’ospedale ha quindi provveduto a contattare la famiglia del “fuggitivo”, i cui membri hanno però confermato come non avesse fatto ritorno a Tavazzano. Pare tuttavia che il 52enne non fosse nuovo ad episodi del genere. Già in passato, infatti, si era allontanato dall’ospedale ed era stato ritrovato all’altezza di un semaforo nei pressi della struttura ospedaliera. più alcuna traccia. Il furto è stato denunciato ai carabinieri di Peschiera, le cui in- dagini però si preannunciano particolarmente difficili. PESCHIERA BORROMEO Colpo grosso alla Datamatic: i ladri fanno incetta di cellulari e tablet Non solo furti nelle abitazioni, come i colpi registrati nei giorni scorsi a San Donato, Peschiera, Mediglia e Pantigliate. Il Sudmilano è “terra di conquista” anche per i razziatori di aziende. Ne sa qualcosa il responsabile dell’azienda Datamatic di via di Vittorio a Peschiera, specializzata nella fornitura di apparecchiature elettroniche, che nel cuore della notte di mercoledì 7 ottobre è stata depredata di merce per circa 10mila euro. Ad agire, in base ai filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, sono state 5 persone incappucciate che, a giudicare dal modus operandi adottato, sono da considerarsi degli specialisti dei colpi in azienda. Il gruppo, infatti, si è ricavato una sorta di corridoio di sicurezza attraverso 2 aziende vicine, per potersi poi introdurre alla Datamatic senza destare sospetti e al riparo da occhi indiscreti. Dapprima la banda ha tagliato la recinzio- ne esterna dell’azienda Matec ed è penetrata nel cortile, senza però fermarsi. Gli ignoti hanno infatti proseguito la loro marcia e si sono introdotti nel capannone della Cdc, un’altra azienda ormai abbandonata ma perfetta per il loro piano, poiché adiacente al loro vero obiettivo, la Datamatic. A Quel punto, per mezzo di piccone e piede di porco per frantumare e smuovere i mattoni, hanno praticato un grosso buco nel muro esterno della ditta e vi si sono introdotti indisturbati. Così i ladri si sono diretti verso i bancali ed hanno messo le mani su tablet e cellulari per un valore di 10mila euro. Gli ignoti erano pronti a portarsi via anche diversi computer portatili ma l’arrivo della vigilanza, allertata dall’entrata in funzione dell’allarme termico, li ha persuasi a desistere. La banda ha così fatto dietrofront e, quando il colpo è stato scoperto, ormai dei suoi componenti non c’era 7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 n. 30 - 14 ottobre 2015 Redazione M ilano ha ricordato le 118 vittime della strage di Linate dell’8 ottobre 2001. La commemorazione della tragedia si è svolta nella giornata di ieri presso la basilica di Sant’Ambrogio, tra i presenti anche il sindaco Giuliano Pisapia e il presidente della Regione Roberto Maroni. «È importante ricordare – ha affarmato Pisapia - e celebrare chi ha perso la vita per un errore umano. Quella avvenuta 14 anni fa a Linate è la più grande tragedia aeroportuale italiana. La memoria è indispensabile sia per fa sì che un simile fatto non accada più, sia per stare al fianco dei familiari delle vittime, alla loro disperazione e al loro dolore». Poi si è rivolto ai familiari delle vittime: «Sono un esempio per tutti, sono riusciti a trasformare il loro dolore in un progetto positivo che, attraverso il Comitato e la Fondazione 8 Ottobre, punta a migliorare sempre più la sicurezza aerea con azioni concrete di sensibilizzazione, studio e proposta». Questo è Cronaca 7 Milano non dimentica le 118 vittime della tragedia dell’areoporto di Linate Pregiudicato di Pantigliate inseguito e bloccato dai carabinieri L’8 ottobre correva il 14esimo anniversario del tragico incidente aereo L'immagine della strage dell'8ottobre 2001 inoltre il primo anniversario senza Paolo Pettinaroli, Presidente del Comitato 8 ottobre e figura di riferimento per i familiari delle vittime, scomparso lo scorso aprile. Pettinaroli perse il figlio Lorenzo di 28 anni a Linate esi dedicò alla battaglia per la sicurezza aerea attraverso la Fondazione che aveva creato: è grazie al suo impegno che oggi Milano può essere considerata un modello. «Molto è stato fatto da allora - ha sottolineato Roberto Maroni- per rendere più sicuro l’aeroporto ma è giusto non dimenticare mai chi ha perso la vita per una serie di errori e di fatalità». SAN DONATO Scippata da ladri in moto 61enne che aveva appena prelevato al bancomat Tanta paura ma fortunatamente nessuna ferita per una 61enne di San Donato, rimasta vittima di uno scippo mentre si apprestava a fare rientro a casa dopo aver prelevato al bancomat. Erano cir- PESCHIERA BORROMEO ca le 16:00 di venerdì 9 ottobre quando la donna si è recata presso la filiale di Intesa Sanpaolo di via Europa per prelevare del denaro dallo sportello automatico. Nel giro di pochi minuti la 61enne ha effettuato l’operazione ed è uscita dalla filiale, riponendo i 500 euro appena prelevati nella borsetta. In pochi secondi la coppia a bordo di un motorino è comparsa come dal nulla e si è affiancata alla 61enne, sottraendole con forza la borsetta. La malcapitata ha perso l’equilibrio ed è finita a terra, mentre la coppia di scippatori si è allontanata rombando, facendo perdere le proprie tracce. Un pregiudicato residente a Pantigliate è stato denunciato dai carabinieri di Peschiera per il possesso di 14 gr di hashish e per non aver rispettato l’alt imposto dalla pattuglia che voleva fermarlo per un controllo. Tutto è accaduto nella serata di sabato 10 ottobre, quando i militari peschieresi erano impegnati in un azione di controllo delle strade delle zone più periferiche della città, tra Bettola e Linate. Attorno alle 22:00 la pattuglia ha imposto l’alt ad una vettura con a bordo 3 persone, ma il conducente si è ben guardato dal rispettare l’imposizione, preferendo invece lanciarsi a tutta velocità il Tangenziale, in direzione Torino-Venezia. Ne è così nato un breve inseguimento con i carabinieri che, poco dopo, hanno notato la vettura rallentare nettamente all’altezza del C.A.M.M. per far usci- re un uomo vestito di nero. Costui, vestito con una tuta nera, ha scavalcato il guardrail e si è allontanato a piedi in direzione di Forlanini, facendo perdere le sue tracce. In breve tempo, però, i carabinieri sono riusciti a raggiungere e fermare l’auto dei 2 fuggitivi rimasti, che aveva fatto ben poca strada. Il pantigliatese al volante ha confessato che, l’uomo sgattaiolato fuori dalla macchina, era il pusher marocchino dal quale aveva appena acquistato circa 14 gr di hashish e che era stato proprio lui a intimargli di fuggire a tutta velocità quando avevano incrociato i carabinieri. All’uomo poco sono valse le spiegazioni, poiché i militari peschieresi hanno provveduto a denunciarlo. Il fatto potrebbe ora costare al pregiudicato l’affidamento presso una comunità di recupero cui era sottoposto. 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 8 Cronaca Redazione S ettimana scorsa, di fronte al nuovo polo scolastico in via Fleming a Paullo, sono state raccolte 300 firme da parte di genitori e della cittadinanza. Il motivo è da ricondurre alla petizione presentata da Bonzini Angelo e Canevari Giorgio all’Amministrazione Comunale in data 22 luglio 2015, in merito alla messa in sicurezza di Vicolo Caprera. La strada in questione si trova tra Via Margotti e via Manzoni, e necessita di un intervento in quanto sprovvista di marciapiede da entrambi i lati. Questo rende di conseguenza molto pericoloso l’attraversamento per i pedoni, che dall’apertura della nuova scuola sono sempre più numerosi rispetto al passato. Infatti è incrementato il passaggio di giovani studenti soli o accompagnati da adulti, ma non solo: il vicolo risulta essere pericoloso anche per mamme coi passeggini, per i portatori di handicap e per i ciclisti, vista la limitata larghezza della strada. la situa- Paullo: raccolte trecento firme per la messa in sicurezza di Vicolo Caprera il Comune accoglie con favore la nuova sentenza del Consiglio di Stato I cittadini propongono accorgimenti per ridurne la pericolosità Fabio Raimondo Assessore della Giunta Bellomo Raccolta firme zione si aggrava in caso di pioggia o durante le ore serali e notturne, a causa della scarsa visibilità del tratto, per non parlare della forte velocità con cui alcuni automobilisti percorrono tale vicolo. Per i suddetti motivi, era stato richiesto un urgente intervento per mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale prima dell’inizio dell’anno scolastico 2015/2016, ma no- nostante le sollecitazioni, il problema non è stato ancora risolto. I lavori nel vicolo potrebbero essere ovviati in tempi brevi, senza comportare una spesa eccessiva da parte del Comune, per questo molti cittadini sono doppiamente irritati dal disinteressamento delle Istituzioni. Ma con le 300 firme raccolte sperano in un cambio di rotta, che porterà il Comune ha effettua- re gli interventi così da evitare la possibilità che accadano fatti gravosi per l’incolumità dei pedoni. La richiesta dei cittadini è semplice: rendere pedonale il vicolo Caprera attraverso l’uso di segnaletica verticale adeguata (divieto di transito) e un paio di panettoni con rispettivo cartello di direzione obbligatoria verso Via Margotti. MILANO «Sei brutta girati» , farmacista rapinata e offesa a Milano Esperienza terribile quella che ha vissuto una farmacista 42enne a Milano, non solo rapinata, ma pure offesa. Il colpo messo a segno da due Nordafricani in zona Brenta, precisamente in via MELEGNANO Scheiwiller, ha fruttato ai malviventi un bottino di 400 euro. Ma la storia del “ladro gentiluomo” è ormai leggenda, da quanto infatti riportano le testimonianze, la donna non è stata solo derubata, ma addirittura umiliata. Dopo averle intimato di consegnare il denaro minacciandola: «Oggi non è giornata, se fai qualcosa la paghi», hanno proseguito of- fendendola: «Girati e non guardarci che sei anche brutta». I rapinatori sono scappati prima dell’arrivo della Polizia, e non sono ancora stati rintracciati. Arriva una nuova sentenza del Consiglio di Stato per quanto riguarda le sale gioco. D’ora in poi,infatti, l’istallazione dei video lottery terminal,per poter essere legittima,dovrà superare un doppio vaglio: prima l’autorizzazione del Questore e successivamente quella della Scia che è la certificazione di inizio attività. «Una simile disciplina - si legge nella sentenza del Consiglio di Stato - è conforme ai principi dell’Unione Europea». «L’autorizzazione della polizia contrasta i fenomeni di criminalità che restano legati al mondo delle scommesse - ha affermato l’assessore di Melegnano Fabio Raimondo - mentre la Scia verifica il rispetto degli altri interessi che devono essere tutelati, tra i quali la tutela del consumatore rispetto alla ludopatia». Nel Sud Milano sono ben nove i comuni compresi nella cabina di regia dell’Asl contro la ludopatia e sono: San Giuliano, Melegnano, San Donato, Vizzolo, Carpiano, Dresano, Colturano, Cerro al Lambro e San Zenone. In questi comuni l’Asl sta effettuando la mappatura di tutte le slot presenti su quei territori ed entro fine anno si potrà prendere visione dei primi dati. Inoltre il comune di Melegnano ha attivato uno sportello che si occupa dell’aiuto delle vittime del gioco d’azzardo. «La sentenza del consiglio di Stato è molto importante - ha spiegato poi Raimondo - ma servono nuove leggi nazionali più severe, i sindaci hanno bisogno di strumenti più forti per tutelare i cittadini. A Melegnano non abbassiamo la guardia,facciamo controlli e verifiche e continuiamo a investire anche sullo sportello contro la ludopatia». DAL TERRITORIO Sotto sequestro una discarica con rifiuti tossici tra San Giuliano e Melegnano Sotto sequestro un’area di 6mila metri quadrati sulla via Emilia. Lo spazio in questione si trova tra San Giuliano Milanese e Melegnano, ed è una discarica abusiva ad alto rischio tossico. Sul suo suolo sono infatti stati rinvenuti accumuli di eternit, piombo e batterie insieme a molti pezzi di auto. Sono tre le persone accusate di reati ambientali (due dei quali trasportavano i rifiuti speciali), ma non è escluso che possano esserci ulteriori indagati. A effettuare il sequestro è stata l’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale (ARPA) in collaborazione con i Carabinieri di San Giuliano e il nucleo ambientale della Polizia Locale. A far scattare l’allarme sono stati degli incendi all’interno della discarica, mentre le forze dell’ordine erano impegnate nella zona per effettuare un sopralluogo. È così che è stata scoperta quasi per caso la discarica abusiva, ordinata al suo interno per set- tori, e dove Arpa e Polizia Locale hanno colto sul fatto alcune persone che erano intente ad estrarre dai vari oggetti rame e non solo. L’estrazione di piombo ha causato danni irreparabili alla falda acquifera, inoltre i materiali pericolosi e tossici che spesso venivano bruciati hanno inquinato l’aria e il terreno. Uno scempio che finalmente è stato interrotto ponendo sotto sequestro la discarica. Il traffico di rifiuti tossici, con tutti i rischi sani- tari e ambientali che ne conseguono, è purtroppo un’amara realtà anche in Lombardia, e questo ne è un esempio. Il fatto che un luogo simile fosse attivo da chissà quanto tempo al chilometro 314 della via Emilia, ovvero una strada molto frequentata, costituisce un’ulteriore aggravante e ci si chiede quante altre discariche abusive di tale grandezza e pericolosità siano tuttora attive sul territorio. SEI STANCO DEL TUO AMMINISTRATORE DI CONDOMINIO? CHIAMA SUBITO! FISSA UN APPUNTAMENTO, TI ILLUSTREREMO GRATUITAMENTE COME POTER CAMBIARE SENZA PROBLEMI 335.53.63.580 7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 n. 30 - 14 ottobre 2015 Stefania Accosa M ilano capitale italiana del cibo da strada dal 23 al 25 ottobre 2015. Al Camper Park in via Valtellina 7 si svolgerà l’appuntamento imperdibile che vedrà l’arrivo dell’International Street Food Parade. L’offerta sarà davvero ampia, coinvolgendo miriadi di specialità italiane regionali e straniere. Di seguito l’elenco di cosa si potrà trovare: Trapizzino, Lampredotto toscano, Pani ca meusa, bombetta pugliese, sushi di strada, Panigacci, Tigelle, Miassa, Verdure pastellate, Prosciutto Filante, Panini gourmet, Panzerotti, Gnocco Fritto, Frittura di pesce, carne alla griglia, Panini con la chianina, Churritos, Crescia, Olive ascolane, Arrosticini, Gelato artigianale, Pasta take way, Arancini e cannoli siciliani, Pizza napoletana, Hamburger, Farinata, Kebab al cioccolato, Barbecue americano, gastronomia rumena, streetfood albanese, Bru- Attualità 9 Milano capitale internazionale del cibo da strada dal 23 al 25 ottobre Il Comune offre lavori socialmente utili Ecco le delizie che potrete trovare all'International Street Food Parade Alcuni esempi di street food schette, fish&chips, Empanadas, Specialità peruviane, Salsicceria, ristorante messicano, carne argentina, carne brasiliana, Crocchette Tirolesi, Le Palle del Cuoco, Zucchine Zen, Pórci con la Trifola, Baci di dama contadina, Cucina vegana, Panini con la chianina, Pizza e mortazza, Dolci napoletani, Calamari di collina, Olive ascolane, Polentine con crema di zola, Bruschette, fish&chips, Crocchette di merluzzo-peperon- cino-capperi-olive, freciula, agnolotti fatti a mano, frittate speciali, tartufi, carne cruda, hotdog, provoloni, piadina romagnola, panino con panelle e crocchè di patate, schiacciata vecchia palermo, arancinette mignon carne/burro, sfinciuni palermitano, caponata di melanzana, sarde a beccafico, involtini di pesce spada, polpo bollito, stigghiola, timballini di anelletti al forno, cassatina siciliana. Davvero per tut- ti i gusti! L’ingresso è gratuito e mentre si gusterà una delle suddette delizie, il profumo della cucina sarà accompagnato da musica e spettacoli nell’area dedicata all’intrattenimento. A Milano lo Street Food Parade si terrà dal 23 al 25 ottobre ai seguenti orari: Venerdì 23 ottobre dalle 18:00 alle 00:00 - sabato 24 ottobre dalle 12:00 alle 00:00 - domenica 25 ottobre dalle 12:00 alle 00:00. SEGRATE La città si racconta e si proietta nel futuro sul Naviglio Grande Cosa vorremmo portare con noi nel futuro? L’idea di incontrarsi su di un barcone, in questi tempi di grandi cambiamenti, ci richiama qualche biblica memoria. Così come la durata, 7 giorni, della manifestazione. In effetti, si parlerà di idee e progetti di oggi che vogliono SEGRATE moltiplicarsi nel futuro. Da una prospettiva internazionale come il Naviglio Grande in concomitanza con Expo 2015, Segrate si propone come microcosmo che sperimenta e mette insieme le persone, per “seminare” il futuro di proposte su temi che riguardano tutti come l’ambiente, la cultura, la famiglia, la salute e il territorio. Gianluca Poldi, assessore alla Cultura e alla Ricerca di Segrate, ha dichiarato «I semi della città sono… i bambini, i giovani, le idee, ciascuno di noi in prima persona… Lavoriamo a una città che sia laboratorio di idee e di pratiche innovative volte al sostegno del singolo, della società e del territorio» Il Comune offre un'opportunità occupazionale a chi al momento si trova in situazione di difficoltà, dandogli la possibilità di svolgere per un tempo determinato un lavoro socialmente utile per la collettività. L’iniziativa è destinata a persone in mobilità o in cassa integrazione, e contribuirà al recupero di professionalità attualmente non occupate, e ne favorirà l’inserimento o il reinserimento. Allo stesso tempo il Comune consente all’amministrazione comunale di garantire alla cittadinanza l’attuazione di interventi ordinari e straordinari, senza che questi servizi aggiuntivi comportino costi per le casse municipali, pur consentendo all’Ente la possibilità di avvalersi di risorse umane al di fuori della dotazione organica. «Sulla base della normativa vigente - commenta Luca Stanca, assessore al Personale - realizzeremo attività socialmente utili va lorizzando le professionalità e le capacità lavorative di persone che stanno attraversando un momento di difficoltà occupazionale». Nel concreto verranno sviluppati progetti della durata di sei mesi, rinnovabili di ulteriori sei e sottoposti alla valutazione da parte del Centro per l'impiego Afol Milano Est, che impegneranno i lavoratori nelle attività previste e programmate per 20 ore la settimana con un massimo di 8 ore giornaliere. «Riceviamo moltissime richieste di aiuto da parte di persone che hanno perso il lavoro - aggiunge Santina Bosco, assessore alle Politiche Sociali -. Questa iniziativa permetterà all'amministrazione di aiutare alcune di queste, per lo meno coloro che hanno competenze e caratteristiche che collimano con le attuali necessità della collettività. E' solo una delle tante azioni cui daremo corso per realizzare la parte del programma di mandato di sostegno al lavoro, pur in un momento di grande difficoltà del paese». 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 10 Attualità Redazione A Peschiera Borromeo è stato avvistato un grande gregge, una presenza che ha sorpreso i cittadini che vi si sono imbattuti. In autunno, i pastori accompagnano le greggi di pecore dagli alpeggi alla pianura, per offrire un inverno più protetto ai loro animali. Attraversano i piccoli comuni di notte, per non intasare la circolazione. Si fermano per brevi periodi nei campi offerti dagli stessi agricoltori, che dopo il passaggio degli ovini, li troveranno senza erbacce e perfettamente concimati. A guidare il gregge che ha sostato a Peschiera è Giuseppe, un ragazzo di 24 anni di Parre (BG), che dopo aver studiato alle superiori presso la scuola casearia di Pandino (CR) ha lavorato anche come macellaio e in un caseificio. Poi ha compiuto una scelta importante, ha infatti deciso di aiutare il padre nella sua attività di pastore. Ogni anno percorre a piedi circa 250 chilometri guidando un gregge di più 500 capi tra le montagne della bergamasca e la pianura Padana. «La cosa che mi piace di più è stare in alto sulle montagne d’estate e la libertà» dice sorridendo. Ci sono tanti altri pastori e alcuni sono ragazzi come Giuseppe. Si sentono al cellulare, hanno Facebook e si scrivono per uscire qualche sera. A turno però, perché le Peschiera: mi è sembrato di vedere… una pecora, anzi cinquecento! MILANO Torna il tram sulla cerchia dei Bastioni Centinaia di pecore trovano ospitalità ogni anno nei campi in pianura Giuseppe Palamini, 24 anni pecore non si possono mai perdere di vista ed è meglio dormire nelle roulotte vicino a loro. «Come quella volta racconta - che ci siamo svegliati e non c’era più il gregge.. nulla, tutti gli animali spariti». Un gruppo di cani randagi nella zona della Paullese, aveva spaventato e fatto scappare gli ovini. «Ci sono giornate - spiega il ragazzo- più o meno faticose, e stare all’aria aperta non è sempre un vantaggio». Per questo d’inverno Giuseppe porta in un ricovero, a Rivolta d’Adda, gli animali più deboli, come le pecore gravide. Perché i compiti di cura del pastore sono moltissimi, dall’assistenza al parto degli animali, a aiutare gli agnelli che non ricevono abbastanza latte, dal controllare le zoppie (N.d.R. andatura difettosa) degli animali all’addestramento dei cani: «Attualmen- te - continua Giuseppe - ne abbiamo tre. Alcuni hanno imparato subito a proteggere il gregge, altri ci mettono fino a un anno. Ma il rapporto con loro è molto stretto». La comunità comprende anche un gruppetto di capre e due asini, Pippo e Lino. «Un tempo li utilizzavamo per trasportare gli agnelli, ora ci danno una mano in montagna, e sono più che altro delle mascotte». Dalla stazione Centrale alla Darsena, passando per viale Monte Grappa, la stazione Garibaldi, il Cimitero Monumentale, corso Sempione e l’Arco della Pace, piazzale Baracca, viale Coni Zugna e la stazione di Porta Genova. E’ l’itinerario, speculare a quello della linea 9 rispetto al centro città, del nuovo tram 10, attivo dal prossimo 1° novembre nella rete Atm. Di fatto, il 10 prenderà il posto delle vecchie linee 29 e 30 che facevano lo stesso percorso ma furono soppresse nel 2010 a causa dei lavori per la M5. Ora, con l’apertura delle ultime fermate di Gerusalemme e Monumentale sulla Lilla e la relativa chiusura dei cantieri, Atm ha ritenuto opportuno adeguare e rendere più funzionale anche il trasporto pubblico di superficie. Il tram 10, che avrà come capolinea Viale Lunigiana a nord e Piazza 24 Maggio a sud, sostituirà il bus 37, andando a migliorare la velocità del collegamento grazie alla possibilità di sfruttare la corsia riservata al tram lungo via Ferrari, il piazzale Cimitero Monumentale e corso Sempione. «Si tratta di una soluzione che ci consente di ripristinare il percorso circolare tranviario della Cerchia dei Bastioni – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran - , grazie agli interscambi tra il 10 e il 9 in Centrale e a Porta Genova». Parallelamente la linea 9 sarà interessata da un processo di implementazione. A partire dal 20 ottobre, su tutta la tratta percorsa dal tram, partiranno le procedure per realizzare il cosiddetto asservimento semaforico (il meccanismo per cui il mezzo trova sempre il semaforo verde al suo passaggio), che garantirà una maggiore regolarità del servizio e una riduzione dei tempi di percorrenza. 7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 n. 30 - 14 ottobre 2015 Stefania Accosa M ediglia non investe più nella cultura e sono in molti a lamentarsi della mancanza di eventi sul territorio, che potrebbero creare delle occasioni di aggregazione per la comunità. Nonostante sia previsto per mercoledì 7 ottobre alle 9.30 presso il Teatro di Mediglia, un evento sulla legalità organizzato dall'Osservatorio Mafie Sud MI, sembra comunque troppo poco. In molti comuni stiamo assistendo a un’involuzione del panorama culturale, ma nel caso del comune di Mediglia la cultura è stata sostanzialmente messa da parte. Sul tema in questione si è espressa l’ex assessore alla Cultura, Vera Cocucci: «Questa situazione è iniziata circa un anno fa, e i medigliesi ora sono costretti a spostarsi in altri comuni per poter partecipare a diversi eventi culturali che una volta erano frequenti nel nostro territorio. Presso la Biblioteca di Mediglia, ad esempio, si svolgevano cinque volte l’anno delle presentazioni di libri di ogni genere, ospitando gli autori stessi, tra cui Valerio Esposti, autore del libro sul pugile Giacobbe Fragomeni. Durante la giornata della memoria – continua Vera Cocucci- si tenevano recital, concerti di pianoforte, e si avevano ospiti di rilievo che raccontavano le proprie testimonianze. In occasione del centena- Attualità 11 Mediglia, dove sono finiti gli eventi culturali sul territorio? L'ex Assessore Vera Cocucci: «la cultura a Mediglia è stata narcotizzata» rio della Prima Guerra Mondiale avevamo organizzato uno spettacolo teatrale in biblioteca, luogo di ritrovo anche per svolgere dei corsi di scrittura e concorsi di pittura, che ora sono spariti». Quando si parla di eventi culturali, non si può non menzionare anche le feste caratterizzate da un’ampia affluenza di pubblico, che richiamavano anche i residenti dei Comuni confinanti. Basti pensare alla festa medievale svoltasi a Robbiano, con la rievocazione storica di una battaglia. «Il nostro obiettivo – spiega l’ex assessore - era quello di proporre ai cittadini molta varietà, spaziando in vari campi della cultura, coinvolgendo così il più ampio numero di persone di ogni età». Per questo motivo, oltre alla rivisitazione storica, era stata organizzata anche la “Festa dello Spazio”, durante la quale gli astrofili provenienti dal Museo della Scienza di Milano tenevano spiegazioni del sole di giorno, e delle costellazioni di notte, rivolte a grandi e piccini. Ora però tutto è cambiato, e dopo essere riuscita a dare il via a un discorso culturale, Vera Cocucci descrive con rammarico la situazione medigliese: «Il nostro territo rio ha un grande potenziale PAULLO Venerdì 23 ottobre, la cena di solidarietà di Paullo for Kenya Vera Cocucci, e il presidente della Fiba, Gianluca Comazzi non sfruttato, e la cultura è stata letteralmente narcotiz zata. Gli eventi che organizzavamo rappresentavano sia delle occasioni di aggrega zione sia degli scambi di co noscenze, dei momenti di condivisione nella comunità, ed erano molto apprezzati. I cittadini ora sono costretti a spostarsi per praticare le proprie passioni, e il Comune non ha nemmeno provveduto alla creazione di un opuscolo dei corsi come quello presente a Peschiera, sul quale avevo insistito notevolmente». In questo panorama, il gruppo Mediglia8 fondato da Ercole Lequoque e dalla stessa Vera Cocucci, offre delle opportunità a livello culturale, nonostante le ridotte risorse a di- sposizione e la poca pubblicità. Mediglia8 ha organizzato infatti diverse mostre come quelle sulla pittura ma anche visite ai musei. L’ultimo in ordine di tempo è l'evento “Giotto l’Italia” per il giorno 17 ottobre alle ore 20.30 presso il Palazzo Reale di Milano, offrendo una guida, Lara Barbieri, e un prezzo di favore del biglietto d’ingresso. «Ciò che serve – conclude Vera Cocucci- è insistere sulla promo zione della cultura, noi di Mediglia8 faremo il possibile per andare incontro ai cittadini, ma il problema è il Comune, che avrebbe a disposizione risorse maggiori, ma sembra deciso a non investire più in questo campo rispetto al recente passato». scena di vita in un villaggio Venerdì sera alle ore 20.00, presso il ristorante “Il Bocchi” di Comazzo, si terrà la cena di solidarietà organizzata dall’associazione “Paullo for Kenya”, per soci e simpatizzanti. La cena, al costo di 30 euro, ha il fine di raccogliere fondi per la realizzazione di progetti per l'anno 2015, quale il finanziamento per la costruzione di un laboratorio didattico nella Scuola Secondaria di Nyabera in Kenya e il finanziamento della costruzione di un ostello nella Casa Famiglia di Tonga. Ogni anno, infatti, l’associazione organizza due cene solidali per dare un contributo ai progetti in corso nelle Missioni Passioniste in Kenya, oltre che informare i cittadini sul loro avanzamento. La serata, che lo scorso anno ha avuto 140 invitati, sarà allietata dall'orchestra Mike Russo con il sax di Enrico Stefenoni, oltre che dalla presenza di Leslie Abbadini, corista di Davide Van De Sfroos. Le prenotazioni si raccolgono presso la sede dell'Associazione oppure via internet www.paulloforkenya.it o all'indirizzo mail : [email protected]. MILANO In arrivo un Apple megastore di cristallo, ma “sfratterà” lo storico cinema Apollo I fan milanesi di Apple potranno entro un anno vedere realizzato un loro sogno, cioè la realizzazione di un Apple store sul modello di quello di Manhattan, sulla Quinta Strada, che è costituito da un enorme parallelepipedo di cristallo trasparente. La firma della convenzione ormai prossima per cui, tempo 1 anno da ora, l’Apple store in stile newyorkese dovrebbe divenire realtà. Verrà così finalmente realizzato il progetto di Ap- ple, che sin dal novembre del 2011 cerca con insistenza di sbarcare a Milano, quando fallì il tentativo di occupare gli spazi che furono di McDonald's in Galleria. All’epoca, infatti, fu Prada ad aggiudicarsi i locali, grazie a un sostanzioso rilancio d’asta. L’approdo dell’azienda di Cupertino nel capoluogo non sarà però completamente indolore. La nuova struttura, infatti, sorgerà nella centralissima piazza Liberty, a 2 passi dal Duomo, al posto attualmente occupato dallo storico cinema Apollo. Il progetto è stato approvato dalla soprintendenza delle belle arti, a condizione che sia conservato un grande schermo della sala del cinema, accordo che sembrerebbe raggiunto anche con l'assessorato all'Urbanistica. «Dobbiamo subire una decisione legittima, ma nostro malgrado, della proprietà dell'immobile, nel merito della quale però non possiamo entrare, essendo noi semplici gestori del cinema al 50%». Si è espresso così Lionello Cerri, amministratore delegato di Anteo spa, socio al 50% nella gestione del cinema Apollo, commentando la possibilità che la storica sala milanese chiuda per far posto all’Apple Store. «Riteniamo, ovviamente dal nostro punto di vista, che sia una grave perdita culturale anche per la città». L'Apple store di New York 7 GIORNI - [email protected] n. 30 - 14 ottobre 2015 12 Dal Territorio Redazione I l Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione della Lega Nord che chiede di "contrastare la diffusione della teoria gender nelle scuole lombarde". Con il sì della Giunta, i libri e i diversi materiali che promuovono la teoria gender, saranno ritirati dagli Istituti scolastici. A sostegno del documento tutto il centrodestra, che ritiene la cosiddetta “teoria gender” un pericolo per i bambini. Contro, invece, le opposi zioni Pd, Patto Civico e M5S, che hanno parlato di "disin formazione" e di “documen to irricevibile”. La mozione, che aveva il sostegno anche della Giunta Maroni, è stata approvata a scrutinio segreto, e l'esito del voto è stato di 38 favorevoli, 29 contrari e 1 astenuto. Il vice capogruppo del Carroccio, Jari Colla e il capogruppo Massimiliano Romeo, hanno chiesto alla Giunta di agire sulle autorità scolastiche affinché vengano ritirati dalle scuole i libri e il materiale informativo che promuovono la teoria del gender, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei genitori nei programmi educativi scolastici. Il prossimo 17 ottobre, è inoltre in programma un convegno contro le teorie gender, or- Milano, mozione contro la "Teoria Gender": all'indice i libri che la promuovono I libri che promuovono la teoria gender potranno essere ritirati dalle scuole ganizzato al Pirellone da Roberto Maroni, con invito rivolto a tutti i Sindaci. Le repliche dell’opposizione però non si fermano e così continua la disputa sempre più accesa su questo tema delicato, che vede da un lato la Lega, che difende la “fami glia naturale” assegnando ai genitori il diritto di spiegare ai propri figli la sessualità, e dall’altro le opposizioni, sconvolte dalla possibilità dei libri “messi all’indice” che rievocano periodi bui della storia. C’è chi afferma tra le file del Movimento 5 stelle e del Pd, che la “teoria gender” non esisterebbe nemmeno (diversi sono gli studi di genere), ma che questa “invenzione” sarebbe volta a creare terrorismo psicologico e ad essere sinonimo di discriminazione e omofobia. Di differente opinione sono i rappresentanti di Forza Italia come Claudio Pedrazzini, secondo cui il vero rispetto per la persona si realizza «soltanto quando sono chiare le differenze che la natura umana riesce a contemplare. Sentiamo il compito di tutelare i nostri ragazzi, soprattutto i più giovani, che sono i più indifesi». DAL TERRITORIO “Occhio alle due ruote”: al via la campagna patrocinata dal Comune di Milano Quando si utilizza l'auto per muoversi in città, "Occhio alle due ruote". È questo il messaggio della campagna sulla sicurezza stradale ideata da Confindustria Ancma, con il patrocino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Comune di Milano e il sostegno di Fondazione italiana per le 2 ruote. La campagna vede il coinvolgimento degli operatori di car sharing attivi nel Comune di Milano e nella Città Metropolitana (Car2Go, Enjoy, Twist, E-Vai, GuidaMi e Share’nGo), oltre che della società MyTaxi. A partire dai prossimi giorni, sui finestrini delle circa 2.000 auto in condivisione e degli oltre 450 taxi aderenti a MyTaxi verrà esposto uno speciale adesivo che ricorderà a guidatori e passeggeri di prestare attenzione, nell'aprire la portiera dell'auto, alla presenza di bici, moto e scooter sulla strada. Stando alle risultanze del MAIDS (Motorcycles Accidents InDepth Study), la più completa analisi sull’incidentalità delle due ruote a motore, il 70% dei sinistri tra una moto e un'auto è dovuto alla mancata percezione del conducente di quest'ultima nei confronti del veicolo a due ruote. L'obiettivo è quello di accrescere i livelli di attenzione verso utenti di biciclette, scooter e motocicli, e di aprire una riflessione sul tema della sicurezza stradale. Il tema è altresì al centro di un video che verrà a breve distribuito sulle reti nazionali e sui canali social. «Questo è un tema prioritario per il Comune di Milano – ha commentato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran -, ma deve esserlo anche per le imprese e per chiunque operi in strada. Anche se gli incidenti sono in diminuzione, è un campo in cui si può e si deve fare sempre di più». Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito www.occhioalle2ruote.it. ZELO BUON PERSICO Il Sindaco dimezza i posti per i richiedenti asilo della Cooperativa Integra Un’ordinanza del sindaco di Zelo Buon Persico dichiara fuorilegge 16 richiedenti asilo presenti in città. Le persone in questione erano ospitate presso la Cooperativa Integra, in uno stabile di via Dante. Nella villetta i migranti totali sono al momento 17, poiché 8 sono stati trasferiti al Niki Hotel e altri 8 a Sant’Angelo. La Cooperativa ha firmato un contratto che gli consente di farsi carico di 25 persone, ma il Sindaco Angelo Madonini avrebbe deciso di abbassare il numero, in quanto gli spa- zi della struttura predisposti all'accoglienza sarebbero risultati insufficienti rispetto al totale inizialmente prestabilito. A suscitare la reazione del Sindaco è stato un primo sopralluogo svoltosi a gennaio, nel quale vennero fatti presenti alcuni problemi, a partire dal numero di richiedenti asilo (che era superiore ai limiti disposti dalla Prefettura), per arrivare ad alcune carenze della struttura. L’Asl ha infatti dichiarato che gli spazi adibiti a cucina non erano a norma, di conseguenza non vi si sarebbe nemmeno potuto cucinare. Inoltre è stata sottolineata la mancanza di sicurezza per coloro che stazionavano nel seminterrato, proprio accanto alla caldaia. Dopo la segnalazione in Prefettura, il Comune di Zelo e la cooperativa si sono attivati per apportare le dovute manutenzioni, come gli interventi necessari a rendere agibili due bagni, e ora gli ospiti potranno contare su un bagno ogni sei persone, come predisposto proprio dalla Asl. Un problema continua ad essere rappresenta- to dal divieto dell’utilizzo della cucina, per questo motivo la cooperativa potrebbe trovare un accordo con la società che si occupa della refezione scolastica sul territorio. Intanto il Comune ha così dimezzato la presenza di richiedenti asilo sul territorio e ha reso maggiormente dignitosa la vita di coloro che sono rimasti. 7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 n. 30 - 14 ottobre 2015 AMICI A 4 ZAMPE Rubriche 13 Rubrica a cura dell’associazione Dog Angels Onlus DELFINI, QUANDO LA VITA È UNA PENA INSOPPORTABILE I delfini animali splendidi che attirano l’attenzione di grandi e piccini.. ma li conosciamo veramente? Sappiamo cosa comporta per il delfino lo spettacolo che andiamo a vedere? Non basterebbe l’intera pagina di questa rubrica per parlare di loro. I delfini sono mammiferi marini, animali liberi che vivono nei mari e negli oceani in gruppi sociali composti da circa 15 individui, ma ci sono anche casi di gruppi molto più ampi (fino a 60 animali o più). In natura i maschi non abbandonano mai la propria madre. Estremamente intelligenti e con una loro coscienza e sensibilità, sono in grado di riconoscersi allo specchio: una capacità provata solo per gli umani e le scimmie. Recenti studi scientifici hanno dimostrato che i delfini comunicano con un linguaggio articola- to e complesso come quello umano. I delfinari o parchi acquatici sono null'altro che circhi per animali marini, che fanno esibire animali imprigionati e costretti a ridicoli esercizi con la violenza e le privazioni, sfruttati per spettacolini stupidi per far divertire il pubblico. Nei delfinari i delfini vengono addestrati convincendoli a collaborare facendo loro soffrire la fame, in modo che obbediscano pur di avere cibo come premio. I delfini sono anche animali estremamente intelligenti, e non di rado si sono lasciati morire piuttosto che continuare a vivere così. I delfini in natura nuotano in mare aperto per oltre 100 km al giorno dove il mare è più profondo. Guardandoli guizzare velocemente in una vasca ci si rende conto che lo spazio a disposizione è nulla per la loro velocità e le loro di- mensioni, con pochi colpi di pinna arrivano all'altro capo della vasca e poi... si torna indietro, la vasca è finita! In natura un delfino vive intorno ai 50 anni, mentre la metà dei delfini catturati in mare muoiono entro 2 anni e la restante parte non sopravvive oltre i 5 a causa di varie malattie strettamente correlate con la vita in vasca. Ric O'Barry attivista di fama mondiale, era un’addestratore di delfini: fu lui ad addestrare i 5 delfini che hanno recitato la parte di Flipper nella serie TV degli anni '60, ma nel 1970 si è reso conto di quanto fosse orribile quel che stava facendo è diventato un difensore della specie. Ecco le sue parole: "Nella mia vita ho catturato circa 100 delfini, negli anni '60, compresi i 5 usati per la serie Flipper. Ero uno degli addestratori più pagati del mondo. Se volevo potevo mettere in piedi un programma di addestramento di delfini e fare 3-4 milioni di dollari l'anno. Sono cambiato quando Flipper è morto suicida tra le mie braccia. Uso questa parola con trepidazione, ma non conosco un'altra parola che descriva l'asfissia auto-indotta. I delfini e gli altri mammiferi marini non respirano in modo automatico, ogni respiro è un atto conscio, ed è per questo che non dormono mai. Se la vita diventa una pena insopportabile, semplicemente decidono di non respirare più. APPELLI A cura di Dog Angels Onlus BRIE CERCA CASA Flipper mi ha guardato negli occhi e ha smesso di respirare”… Sembra incredibile vero? Eppure è provato che questo animale estremamente intelligente e sensibile può scegliere di lasciarsi Morire!!! Nei delfinari i delfini sono ‘raggruppati’ secondo regole dettate dalle strutture (a fini di lucro), li acquistano e vendono come prodotti. In un gruppo possono convivere delfini nati in cattività, ma spesso sono messi insieme animali importati da delfinari diversi o catturati in acque non europee. Durante le catture, diversi animali muoiono per le dinamiche, per lo stress, per il trasporto o il mancato adattamento alla nuova vita in piscina e viene danneggiato il gruppo originario i cui legami sociali sono molti stretti. La composizione dei gruppi di delfini nei delfinari non riflette le dinamiche naturali: la convivenza forzata genera stress ed episodi di aggressività tra questi animali. In libertà i delfini cacciano in gruppoe si nutrono per lo più pesce, crostacei e calamari. Nei delfinari e acquari sono nutriti dal personale delle strutture con prodotti ittici surgelati: una dieta povera di elementi essenziali che può causare problemi di salute. Oggi è possibile osservare i delfini tramite esperienze di dolphin- watching in vari luoghi del Mar Mediterraneo e altri mari del mondo. L’Italia offre una zona marina protetta tra Liguria, Toscana e Sardegna: è il ‘Santuario dei cetacei’, dove è possibile osservare i delfini e altri cetacei. Alcuni stati hanno proibito i delfinari: L’india nel maggio del 2013, 13 stati dell’Unione Europea (Austria, Croazia, Cipro, Estonia, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria). METTIAMO FINE A QUESTI MALTRATTAMENTI E ALLE CONTINUE MORTI DI DELFINI PRIGIONIERI …NON COMPERIAMO PIU’ BIGLIETTI per DELFINARI E ACQUARI. CERCANO CASA BRIE CERCA CASA! BRIE è una bellissima lupetta in miniatura di ca.11 anni, molto proporzionata e graziosa. Ha slanci d'affetto incontenibili quando i volontari si occupano un po' di lei portandola a spasso o in sgambatoio. Dopo aver corso un po' per cancellare le lunghe ore trascorse nel box in cui passa la maggior parte della giornata, cerca subito il contatto e le carezze che ricambia incondizionatamente nella speranza che qualcuno si innamori di lei e se la porti a casa. BRIE aveva un proprietari e quindi è già abituata alla vita in famiglia. Si affida in tutto il nord Italia previ controllo pre affido. Brie è adottabile anche a distanza: http://www.dogangels.it/come-aiutarci/adotta-a-distanza/ PER INFO O ADOZIONI CONTATTARE: [email protected] - Corinna 335.6714032 7 GIORNI - [email protected] 14 Il Personaggio Antonella Jannelli M arco è nato negli anni ‘80. Ha fatto le scuole a Peschiera… qualche corso di danza nel tempo libero… e non ha più smesso di divertirsi. A 18 anni ha le idee chiare, ballando si sente se stesso, e vivo. La famiglia lo sostiene negli studi la MAS (Music, Arts & Show), la famosa scuola milanese che ha formato molti performer della scena artistica attuale, e oggi dice «ho fatto della mia passione il mio lavoro». Quando lo incontriamo davanti al suo ex-asilo, il Buzzoni, manca poco alla replica del sabato. La sera prima era su LA7 in prima serata con Crozza, la mattina ha insegnato pilates e ora ha già in macchina la borsa per andare al teatro Manzoni. «Ho anche la schiscetta», ci dice in puro stile lombardo, e specifica «bresaola, rucola, crackers e mandarino» e… basta (!)… già lo stimo. L’arrivo dei ballerini è previsto tre ore prima dello spettacolo: un'ora di riscaldamento fisico, un’ora per quello vocale, n. 30 - 14 ottobre 2015 Marco Di Palma, da Peschiera al Teatro Manzoni, passando per la TV Il giovane peschierese è uno dei ballerini del fortunato musical “Priscilla”, in scena al Teatro Manzoni ancora per una settimana. Fin da ragazzino è sicuro almeno di due cose: l’affetto della sua famiglia e la passione per la danza mezz’ora per mangiare e mezz’ora per il trucco di scena. Sì perché il trucco non è cosa da poco nel Musical “Priscilla, la regina del deserto”, al Manzoni fino a domenica e poi al Teatro Brancaccio di Roma. Gli artisti cambiano continuamente ruolo e identità. Come succede nella storia narrata, «in una Direttore Responsabile Alessandro Robecchi > [email protected] Segreteria di redazione [email protected] Redattore web Alessandro Garlaschi > [email protected] Grafica & Design Alex Marocchi> [email protected] Questo numero è stato chiuso in redazione il 13 ottobre 2015 scena siamo uomini in un bar, in quella dopo donne che ballano». Un po’ come anche nella vita degli artisti, «non puoi fare piani – chiosa Marco - devi semplicemente goderti il presente e dare il meglio». Forse non solo nella loro. Il musical è uno dei più coinvolgenti e divertenti degli ultimi anni e l’enorme Editore 7giorni Sas di Bersani e Robecchi Via Dante, 2 20068 Peschiera Borromeo MI Tipografia SERVIZI STAMPA 2.0 Sr.l. Via Brescia n. 22 - 20063 Cernusco sul Naviglio (MI) Testata registrata presso il Tribunale di Milano il 30/09/2002, numero 524 successo di pubblico lo conferma. Anche, in rete, il flash-mob realizzato da Marco e gli altri artisti, all’interno di un treno della metropolitana milanese per promuovere lo spettacolo, ha già raggiunto 7 milioni di visualizzazioni tra Facebook e Youtube, in Italia e all’estero. «Guardavo la Cuccarini in Redazione 7giorni Via Dante 2 20068 Peschiera Borromeo MI tel. 02.3984.6031 > [email protected] Pubblicità Carnevale Bonino Via Dante 2 Peschiera Borromeo MI cell. 339.28.00.846 > [email protected] TV, insieme a mia mamma e, appena finito di gattonare è stata subito evidente la mia passione per il ballo» racconta Marco. Non deve essere stato sempre facile visto che una delle sue citazioni preferite è di Truffaut: “l’adolescenza lascia un buon ricordo solo agli adulti che hanno una pessima memoria”. Ma poi si è iscritto al MAS, dove ha sviluppato le sue capacità e incontrato la comunità di artisti che ancora oggi lo circonda. «La cosa più positiva che ho fatto nella mia vita è stato credere in quello che volevo fare», dice con un sorriso gentile. Per scrivere alla redazione potete inviare una e-mail a: [email protected] oppure scrivere a: 7giorni - Il giornale del Sud Est Milano via Dante 2 20067 Peschiera Borromeo (MI) Non verrano pubblicate lettere anonime e/o offensive 7 GIORNI - tel. 02.3984.6031 - fax 02.700.554.794 n. 30 - 14 ottobre 2015 Inserisci il tuo annuncio gratuito sul nuvo sito di 7giorni - www.7annunci.it 15 Immobili Vendo Boffalora d'Adda Vendesi ampio trilocale in casa indipendente al primo piano. Luminosissimo, no spese condominio. Ingresso con cucina e sala, camera e cameretta, taverna e box. Completamente arredato. Euro 115.000 . Tel. 3470159056 Tantissimi auguri al nostro Nonno Franco! I tuoi nipoti cembre. € 900 mensili compreso di spese condominiali. 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