SUDAN Scheda Paese 2005

Transcript

SUDAN Scheda Paese 2005
SUDAN
Scheda Paese 2005
1. Notizie Generali sul Paese
Superficie: 2.503.883 Km²
Abitanti: 36.080.000 (stime 2001). 0-14
anni 43,7%; 15-64 anni 54,1%; 65 anni e
oltre 2,3%
Aspettativa di vita alla nascita: uomini
56,9; donne 59,3
Densità: 14 ab/Km²
Forma di governo: Repubblica
presidenziale
Capitale: Khartoum (480.000 ab.,
2.249.000 aggl. urbano)
Altre città: Omdurman 530.000 ab., Nord
Khartoum 345.000 ab., Port Sudan 210.000
ab., Juba, Malakal, El-Obeid, Kassala,
Waw, Nyala, Al Fashir, Bor.
Gruppi etnici: Arabi 40%, Nilotici e Camitici
30%, Beja 6%, altri 24%
Paesi confinanti: Egitto a NORD, Ciad e
Repubblica Centrafricana a OVEST,
Repubblica Democratica del Congo ed Uganda a SUD, Kenya a SUD-EST, Etiopia ed
Eritrea ad EST
Monti principali: Kinyeti 3187 m
Fiumi principali: Nilo 3850 Km (tratto sudanese, totale 6671 Km)
Laghi principali: Khazzan ar Rusayris 450 Km²
Isole principali: Mukawwar
Clima: Tropicale arido
Lingua: Arabo (ufficiale), Dinka, Nuet, Beja e altre
Religione: Musulmana 70%, Animista 18%, Cristiana 5%
Moneta: Dinaro sudanese
Prodotto interno lordo: 70,95 miliardi di dollari USA
Tasso di inflazione: 8,8%
Tasso di disoccupazione: 18,7% (stima riferita al 2002)
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
1
Risorse:
Petrolio: produzione di 209.100 barili/giorno, con delle riserve stimate di circa 631.5
milioni di barili;
Agricoltura: il settore è incentrato su cotone, arachidi, sorgo, miglio, gomma
arabica, canna da zucchero, tapioca, mango, papaya, banane, patate dolci e
sesamo;
Industria: settori industriali più sviluppati sono il tessile, la produzione di oli
alimentari, cemento, zucchero, sapone, la raffinazione del petrolio e la produzione
di armi.
Esportazioni: il totale ammonta a circa 2.45 miliardi di dollari USA e si riferisce a
petrolio e prodotti petroliferi, cotone, sesamo, arachidi, gomma arabica, zucchero e
bestiame. I paesi verso i quali esporta sono la Cina 40.9%, Arabia Saudita 17.2% e gli
Emirati Arabi Uniti 5,4%.
Importazioni: Il valore delle importazioni è pari a 2.383 milioni di dollari USA e si
riferisce ai seguenti prodotti: prodotti alimentari, manufatti, atrezzature meccaniche per la
raffinazione e il trasporto, medicinali e sostanze chimiche, tessili e grano. I paese
importatori sono Arabia Saudita 16.3%, Cina 14.2%, Regno Unito 5%, Germania 4.9%,
India 4,8%, Francia 4,1%.
Geografia umana: I Sudanesi con la pelle di colore scuro sono assai vari e
appartengono a diverse tribù del gruppo nilotico. A partire dal Medioevo con il sopravvento
arabo, sopra a queste popolazioni autoctone si è imposta una specie di classe signorile,
formata da popolazioni camitiche e semitiche con pelle di tinta più chiara e tipo somatico
più simile all'europeo. Esistono anche delle tribù di pelle scura e di origine non nilotica che
sono gli Asandè, soprannominati Niam-Niam.
Le principali tribù di origine nilotica sono gli Sciluck, i Dinca, i Nuer, i Lokuto, i Nuba, i
Fungi, i Bongo, i Nittu, i Madi, i Bari e le popolazioni del Darfur, i Belanda e i Luo, detti per
errore anche Jur. Alcune tribù di origine nilotica come gli Acholi, i Lango, i Gialuo si sono
stanziate in Uganda e in Kenya.
Sintesi storica: Fin dall'indipendenza dal Regno Unito ottenuta nel 1956 la politica
interna è stata dominata da regimi militari che hanno favorito governi a orientamento
islamico. I conflitti interni e la guerra civile, che hanno dominato la scena interna dal 1955
al 1972 e che hanno origine antecedente all'indipendenza, nacquero dal contrasto fra le
forze governative settentrionali e le forze Anya Nya che rivendicavano l'autonomia della
parte meridionale del paese.
Nel 1972 un accordo di pace firmato ad Addis Abeba garantì al sud una sorta di
autonomia tramite la costituzione di un'assemblea regionale con facoltà di elezione del
Presidente dell'alto consiglio esecutivo (HEC) soggetto però alla conferma da parte del
Presidente della repubblica. Parte dell'accordo prevedeva l'assorbimento delle forze Anya
Nya nelle forze governative.
Il trasferimento a nord di milizie ex-Anya Nya, la decisione del Presidente Nimeiri di
dividere il governo del sud in tre governi regionali e soprattutto la decisione di introdurre le
sanzioni previste dalla Shari'a nel codice penale, incontrarono l'opposizione degli ufficiali
del sud e portarono all'ammutinamento di Bor nel 1983 che diede i natali alla SPLA
Sudanese People's Liberation Movement/Army, la guerra civile ricominciò.
Dal 1983, gli effetti delle carestie successive alla guerra hanno provocato oltre 2 milioni
di morti ed oltre 4 milione di rifugiati. Nel 1989 un colpo di stato portò al potere un regime
militare guidato dal generale Omar Hassan Ahmed al-Beshir e dominato dal Fronte
nazionale islamico (NIF). In seguito al colpo di stato il conflitto contro lo SPLA si
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
2
intensificò.
Vi furono svariati tentativi internazionali volti a raggiungere un accordo fra le parti nessuno
dei quali ebbe però successo fino al 2002. Nel giugno del 2002 con la collaborazione di
John C. Danforth, incaricato speciale delle Nazioni Unite, iniziarono delle trattative di pace
fra il governo sudanese e il SPLM/A.
Finalmente il 09 Gennaio 2005 è stato firmato l’accordo di pace i cui punti salienti
sono
SUL PIANO POLITICO:
• Ci sarà un periodo di transizione di sei anni; nel 2011 un referendum monitorato da
osservatori internazionali deciderà sull’indipendenza del Sud Sudan, anche se
l’attuazione del processo di pace sarà condotta in maniera da rendere attraente ai
più l’ipotesi che il Paese rimanga unito;
• Ci saranno elezioni generali entro la fine del terzo anno di transizione;
• Bashir rimarrà Capo dello Stato mentre Garang leader indiscusso del Sud Sudan
assumerà il ruolo di Primo Vice-Presidente. John Garang è poi morto in un
incidente di elicottero la scorsa estate, cosa che ha posto a rischio il processo di
pace ma dopo iniziali disordini cruenti al nord e al sud, la situazione si è
tranquillizzata;
• Verrà formato un Governo di Unità Nazionale decentrato con maggiori poteri ai
singoli Stati;
• Verrà eletto un Parlamento Bicamerale con due rappresentanti per ogni Stato;
• Verrà nominata una Commissione internazionale di valutazione e monitoraggio,
della quale farà probabilmente parte anche l’Italia;
SUL PIANO DEI RAPPORTI NORD - SUD
• Il Nord manterrà la propria bandiera mentre il Sud introdurrà la propria bandiera;
• Rumbek è stata proclamata ad interim capitale del Sud Sudan ma in futuro questo
ruolo sarà giocato da Juba;
• Saranno riservate quote prestabilite di posti di lavoro ai sudisti;
SUL PIANO DELLE LIBERTA’ CIVILI PER I CITTADINI SUDANESI:
• Saranno garantiti a tutti i sudanesi diritti imprescindibili tra cui uguaglianza, libertà di
religione, di assemblea, di suffragio;
• I cittadini non musulmani non saranno soggetti alla Shari’a;
SUL PIANO ECONOMICO:
• Verranno create una Commissione Nazionale sulla Terra e di una su quella del
Sud;
• Verrà creata una Commissione Petrolifera Nazionale; i ricavi petroliferi al netto
saranno divisi in maniera equa con il 50% al Governo Nazionale e il 50% al
Governo del Sud Sudan;
• Il Governo Centrale beneficerà delle entrate ricavate dall’imposizione di tasse sui
redditi personali e corporativi e dai dazi doganali, ma il Governo del Sud potrà
esigere tasse sul suo territorio;
• Verrà creata la banca del Sud Sudan che sarà una branca della Banca Centrale;
• Verranno destinati fondi per la ricostruzione e lo sviluppo;
SUL PIANO MILITARE:
• Saranno create unità congiunte per le forze armate, con uguale rappresentanza per
il periodo di transizione; l’esercito sarà in parte ugualmente smilitarizzato con l’avvio
di programmi di DDRR Disarmament, Demobilisation, Rehabilitation, Reintegration;
• le truppe saranno ritirate dai territori occupati; nelle zone contese truppe di
entrambi gli eserciti.
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
3
Rimane l'area di conflitto del Darfur. In questa zona i conflitti hanno origini remote e
risalgono agli scontri fra le popolazioni nomadi arabe e le popolazioni stanziali africane per
le risorse vitali come terra e acqua. Nel febbraio del 2003 il conflitto crebbe dopo che le
milizie del SLM/A (Sudanese Liberation Movement/Army) e quelle del JEM (Justice and
Equality Movement) attaccarono alcuni insediamenti governativi. Nell'aprile del 2004 Kofi
Annan ricordò che il rappresentante delle Nazioni Unite locale utilizzò, per descrivere la
violenza del conflitto, la definizione "pulizia etnica".
2. Indicatori generali
Etiopia
Sudan
Egitto
Uganda
Italia
1*
174
108
43
127
6
2*
62
36
67
23
57
3*
100
320
1490
310
2001
4*
44
54
67
44
78
5*
12
17
10
13
6
6*
47
17
12
26
0
7*
24
75
97
52
100
8*
46
65
99
83
81
9*
35
50
95
55
96
*
1 Mortalità infantile (n/1.000 sotto i 5 anni)
2 Popolazione totale (espressa in milioni di abitanti)
3 Prodotto interno lordo pro capite (in US $)
4 Aspettativa di vita alla nascita
5 Neonati sotto peso (espresso in percentuale)
6 Malnutrizione (n/100 sotto i 5 anni)
7 Accesso all'acqua potabile (espresso in percentuale)
8 Immunizzazione da tubercolosi (espresso in percentuale)
9 Immunizzazione da poliomielite (espresso in percentuale)
Dati UNICEF tratti da The State of the World 2002
3. I principali problemi sanitari del Sudan.
Il Sudan è afflitto da acuti, complessi e multidimensionali problemi sanitari come gli altri
paesi sottosviluppati.
Malattie infettive, infestazioni parassitarie e malnutrizione causata principalmente da
condizioni socio sanitarie precarie. L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene il
Sudan nello sviluppo delle capacità di prevenire e controllare l’emergere ed il riemergere
di malattie come la malaria, la Tubercolosi, l’HIV/AIDS, tumori e malattie cardio
circolatorie.
Vi sono allarmanti dati sulla mortalità, in particolare tra i bambini e le madri.
Il tasso di mortalità infantile è stimato attorno ai 108 per 1000 nati vivi. La mortalità delle
madri è stimata a 500 su 100.000. La speranza di vita nel 2000 era di 54 anni (52,5 per gli
uomini, 55,5 per le donne).
La medicina di base in Sudan (Primary Health Care - PHC) secondo l’annuale
relazione statistica del Ministero della Sanità Federale, è distribuita attraverso 6.184 punti
sanitari di base: n. 2.558 PHC Units (Unità sanitarie di primo livello per una popolazione
tra i 1000 e 3000); n. 1.236 dressing stations (infermerie di piccola chirurgia di base che
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
4
vede la presenza di una infermiera diplomata); n. 1.475 dispensaries (ambulatori generici
con la presenza di medici non laureati) e 915 health centers (ambulatori sanitari che
vedono la presenza di servizi materno – infantile, di pianificazione familiare e altre attività
collegate alla gravidanza. Possiede un laboratorio analisi e, nei centri più grossi, un
impianto di X ray. E’ presente almeno un medico laureato, un ispettore sanitario, una
ostetrica e uno staff di infermieri diplomati). Un health centre copre una popolazione tra i
15.000 e i 20.000 abitanti.
Ci sono 309 ospedali che provvedono ai servizi sanitari di secondo livello. Essi
rappresentano il primo livello di emergenza, diagnosi e trattamento medico.
L’ospedale rurale è posto nelle città rurali di media dimensione, e raggiungE una
popolazione tra i 30.000 e 50.000. I posti letto vanno da 50 a 100 unità.
Dove viene implementato un distretto sanitario (Health Area System o H.A.S.) l’ospedale
rurale agisce come riferimento amministrativo.
Al terzo livello dei servizi sanitari, vi sono gli ospedali universitari di riferimento. Ve ne
sono 46 e sono spesso presenti nelle capitali di stato; sono attrezzati con laboratori e
strumentazioni per indagini diagnostiche complesse, hanno consulenti in varie specialità e
una capacità totale di degenza di 23.076 posti letto. (Ratio di 74.2 letti per 100.000
abitanti).
La rete delle strutture sanitarie si è espansa considerevolmente, ma negli ultimi
anni, la velocità di espansione non ha rispettato la crescita della popolazione e la sua
distribuzione geografica.
Vi sono delle aree significativamente sottosviluppate che dimostrano il fallimento della
politica federale di decentralizzazione.
Recenti decreti federali stanno promuovendo lo sviluppo e la costituzione degli H.A.S. in
tutto il territorio sudanese.
Comunque, gli sforzi sono stati ostacolati dall’impatto della guerra civile nel sud e
dai disastri ambientali conseguenti della siccità, della desertificazione e delle violente
alluvioni che hanno colpito il nord del paese.
Queste catastrofi hanno costretto migliaia di persone a lasciare i luoghi abituali e a
spostarsi continuamente verso le periferie delle principali città.
C’è una carente distribuzione del personale medico che si concentra particolarmente nelle
grandi città. Vi è inoltre un buon numero di specialisti che lasciano il Sudan per trovare
lavoro in altre nazioni. Migliore è la situazione del personale paramedico che viene
formato nelle 250 scuole sanitarie presenti nel paese.
Ci sono 23 Università con facoltà di scienze sanitarie che qualificano medici, infermiere,
ostetriche e tecnici di laboratorio.
Queste istituzioni diplomano circa 800 medici annualmente. Il Sudan Medical
Specialization Board continua ad organizzare corsi di specializzazione per formare medici
competenti nelle aree maggiormente utili per affrontare i problemi sanitari più diffusi.
Dai dati disponibili (Relazione Annuale del Ministero della Sanità Federale), i
pazienti che nel 2000 hanno usufruito dei servizi sanitari ambulatoriali, erano affetti da
malaria (17%), da diarrea (13%), da infezioni respiratorie (10%), da dissenteria (8%) e
malnutrizione (6%). Per i bambini sotto i cinque anni, le cause maggiori di ricovero in
ospedale sono state la malaria e le infezioni delle vie respiratorie.
Le principali malattie con esito letale sono la malaria (19%), seguito dalle infezioni
respiratorie (6,1%), malattie tumorali (4,4%), setticemia (3,8%), problemi cardiocircolatori
(3,8%), Tubercolosi e malnutrizione.
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
5
4. La disabilità in Sudan
C’è un’assoluta inadeguatezza dei servizi riabilitativi per l’età evolutiva: con questo
nome indichiamo quei servizi socio-sanitari in grado di identificare un deficit a carico dei
sistemi funzionali di un soggetto in età evolutiva, e pianificare un intervento riabilitativo.
Nello stato di Khartoum (popolazione stimata nel 2001 in 4.936.000 unità circa) i servizi
presenti riescono a rispondere solo parzialmente a questa esigenza.
Evidente in una situazione di questo genere è l’irrilevante e inadeguato
investimento di risorse umane impiegate nella riabilitazione medica delle patologie
invalidanti in età pediatrica, e una ancor più scarsa produzione di materiale didattico atto
alla formazione degli operatori.
In tutta la repubblica del Sudan non esiste una scuola specialistica nel campo della
riabilitazione medica, per non parlare delle specialità mediche correlate all’intervento
riabilitativo; esiste solo a Khartoum una scuola biennale per Assistenti in Fisioterapia,
legata al dipartimento di Fisioterapia dell’Ospedale di Khartoum. 1
Si presenta lo stesso problema per le scuole per educatori speciali e per operatori di
comunità.
Tutte queste problematiche non fanno che perpetuare la mancanza di una
conoscenza adeguata del fenomeno delle patologie invalidanti dell’età evolutiva, mentre
possedere informazioni dettagliate circa le cause e le caratteristiche delle patologie
invalidanti dell’età evolutiva, è un contributo essenziale per la formazione e la crescita di
una coscienza politica e tecnica del fenomeno. Tra l’altro, conseguenza ultima di questa
considerazione è la insufficiente politica sanitaria per la prevenzione delle malattie
disabilitanti e, a livello sociale ed educativo, l’assoluta mancanza di programmi di
riabilitazione su base comunitaria e di educazione inclusiva
1
di qui il progetto di costituire un corso di laurea in Medicina Riabilitativa presso l’Università delle donne Afhad (a cura di OVCI)
Scheda Paese OVCI -Sudan 2005
6