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Embassy of Italy
Khartoum
Khartoum, 20 Ottobre 2015 – L’ambasciata d’Italia a Khartoum ha presentato alla stampa e ai
media sudanesi la quindicesima edizione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo,
inauguratasi proprio in questi giorni dal tema “L’italiano della musica, la musica dell’italiano".
Nel caso del Sudan, la settimana si estenderà per due mesi, sino a metà dicembre, attraverso
moltissime iniziative culturali dalla musica alla poesia, dal cinema alla cucina.
“È certamente appassionante presentare un’offerta culturale in un Paese straniero che ospita un
numero considerevole di italiani. Lo forse è ancora di più quando l’obiettivo è anche quello di
raggiungere gli autoctoni e la comunità internazionale residente, per rafforzare il legame culturale con
il paese che ti ospita. Nel caso del Sudan è proprio questa la nostra sfida!” afferma l’Ambasciatore
d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso.
Una lettura su “Dante, poeta di giustizia, libertà e liberazione” sarà tenuta dal professor Gianni
Vacchelli, il 22 Ottobre prossimo, all’Italian Library and reading Room nell’Università di Khartoum.
Partendo da una visione ecumenica dell’opera dantesca, verrà approfondita la conessione tra Dante e
l’Islam, segnatamente l’approccio del Sufismo.
Nel mese di Novembre, la settimana dal 12 al 17 sarà dedicata al mondo dei cortometraggi. Il regista
italiano Francesco Cinquemani sarà nella capitale Sudanese per tenere un workshop su come
impostare un’intervista, riprendere e montare un corto. Protagonisti saranno i giovani studenti
sudanesi della scuola di cinema del Sudan Film Factory. Al termine del workshop, sarà realizzato un
cortometraggio che verrà presentato al prossimo Sudan Independent Film Festival nel gennaio 2016.
L’iniziativa è in collaborazione con la Sudan Film Factory.
Approfittando della presenza di Cinquemani, sarà organizzata una retrospettiva di 3 cortometraggi
dello stesso presso l’open air cinema dell’Italian Corner presso l’Università di Khartoum.
Il 29 Novembre, si terrà a Khartoum una conferenza sul tema “La salvaguardia del patrimonio
culturale in Sudan”, organizzata dall’Ambasciata d’Italia in Sudan insieme all’Ufficio UNESCO di
Khartoum. Archeologi, di fama internazionale e locali, discuteranno insieme su come proteggere il
patrimonio culturale del Paese Africano, rispondendo all’invito della Conferenza Internazionale dei
Ministri della Cultura, lanciato a EXPO 2015 a Milano.
Il mese di Dicembre, infine, sarà dedicato principalmente alla musica, alla lingua ialiana e alla cucina
italiana
Una lezione dal titolo “Una notte all’Opera”, tenuta dal professor Paolo Balboni, noto linguista
dell’Università Cà Foscari di Venezia, illustrerà l’utilizzo della lingua italiana nella stesura dei libretti
dell’opera e quindi quanto l’italiano possa essere veicolo di cultura ed arte ai più alti livelli.
Un workshop di 3 giorni sulla Cucina Italiana, a cura di Maria Voltonina, autrice del libro ‘L’Italiano
a Tavola” sarà quindi organizzato in collaborazione con l’International Voluntary Welfare Group.
L’occasione per preparare i migliori piatti della tradizione italiana aprirà la porta alla beneficienza. Il
ricavato della partecipazione al seminario e dei biglietti venduti per la serata conclusiva (con
concerto) a Casa d’Italia (la residenza dell’Ambasciatore) saranno destinati per alleviare le pene dei
meno abbienti, soprattutto bambini, donne e anziani.
L’evento conclusivo della Settimana della Lingua Italiana nel mondo avrà luogo il 10 Dicembre
presso la Hall della Kics International School di Khartoum.
Il maestro Francesco Sartori, l’autore della celebre “Con te partirò” cantata da Andrea Bocelli, sarà il
direttore di orchestra del concerto che presenterà “Canzoni Ambasciatrici d’Italia”, una sorta di
panorama sulle canzoni italiane più famose al mondo.
“La musica è il miglior modo per diffondere la cultura italiana nel mondo - spiega l’Ambasciatore
Fabrizio Lobasso - e questa lunga Settimana della Lingua Italiana nel mondo mostrerà ai sudanesi e
agli amici d’Italia le due facce della stessa medaglia del nostro modo di essere, ovvero cultura e
solidarietà: due modi diversi per aiutare chi ha bisogno.