La poesia epica - IC 16 Valpantena
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La poesia epica - IC 16 Valpantena
qwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwerty Progetto Libri digitali dell'Istituto 16 Valpantena – Verona uiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasd fghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzx cvbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui La poesia epica opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmqwertyuiopasdfghjklzxc vbnmqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmq wertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyui opasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopasdfg hjklzxcvbnmrtyuiopasdfghjklzxcvbn mqwertyuiopasdfghjklzxcvbnmqwert yuiopasdfghjklzxcvbnmqwertyuiopas La poesia epica Con il termine poesia epica (dal greco epos: racconto) si intende un genere letterario costituito da composizioni poetiche (in versi) che narrano le avventure di personaggi eccezionali di origine umana, divina o semidivina. Attraverso queste opere venivano inoltre tramandati i valori (ciò in cui le persone credevano) e le tradizioni di un popolo. Caratteristiche di un poema classico Quando parliamo di epica classica ci riferiamo ai poemi epici del mondo classico, cioè greco e latino. Le tre opere principali sono: l’Iliade e l’Odissea, scritte in greco e attribuite ad Omero, e l’Eneide, scritta in latino dal poeta Virgilio. Gli aspetti essenziali di un poema classico sono: • il carattere celebrativo: vengono celebrate le imprese gloriose di eroi; • la presenza di tre parti fondamentali: 1. il proemio: è la premessa al racconto; contiene l’invocazione alla Musa (dea che ispira la poesia epica) e l’esposizione sintetica dell’argomento del canto; 2. lo svolgimento: contiene la narrazione dei fatti; 3. la catarsi: conclusione della vicenda; • la presenza di un protagonista eroico: Achille (protagonista dell’Iliade), Ulisse (Odissea), Enea (Eneide); • -la presenza di un antagonista contro il quale l’eroe deve scontrarsi per affermare la propria superiorità: così Achille dovrà combattere contro Ettore, Ulisse contro i Proci, Enea contro Turno; • -la presenza degli dei: sono dominati da sentimenti e passioni umane, intervengono nelle vicende aiutando oppure ostacolando i personaggi. L’epica greca e la questione omerica La civiltà greca ha prodotto due opere di grande importanza: l’Iliade e l’Odissea. Si tratta di due poemi attribuiti ad Omero, un poeta cieco dell’VIII secolo a.C. Egli aveva probabilmente raccolto una serie di storie, prima trasmesse soltanto oralmente da poeti-cantori detti aedi o rapsodi, e le aveva riunite in un poema. Inoltre aveva rielaborato questi racconti orali mettendoli in versi e ordinandoli in modo da formare una sorta di opera unitaria: un vero e proprio romanzo. 2 Già gli antichi, però, avevano alcuni dubbi sulla reale esistenza di Omero. Iliade e Odissea sono comunque opera di un artista geniale, che la tradizione identifica in Omero. Il linguaggio dell’Iliade e dell’Odissea L’Iliade e l’Odissea sono due poemi greci scritti in versi, che conservano molte caratteristiche della poesia epica orale: 1. epiteti: aggettivi ed espressioni fissi, ripetuti con frequenza, sempre riferiti a determinati personaggi od oggetti. Permettevano al cantore di memorizzare meglio il contenuto del canto e all’ascoltatore di riconoscere con facilità i personaggi. Esempi: Achille piede rapido; Ulisse accorto o ingegnoso; Andromaca braccio bianco; asta ombra lunga. 2. patronimici: spesso i nomi dei personaggi sono accompagnati dal nome del padre trasformato in aggettivo con il suffisso –ide. Esempi: Achille Pelide (figlio di Peleo), Agamennone Atride (figlio di Atreo). 3. similitudini: sono molto frequenti i paragoni, che servono a rappresentare in modo più efficace e suggestivo azioni, situazioni, personaggi. Esempio: “Patroclo si slanciò per tre volte simile a Ares ardente”. 3 L'Iliade Iliade significa “vicenda di Ilio”: il poema infatti narra guerra dei principi achei contro la città di Troia, detta anche Ilio, perché fondata da Ilo. L’Iliade è un poema epico, suddiviso in 24 canti (capitoli) e formato da circa 25.000 versi. Narra le vicende della conquista della città di Troia da parte dei Greci. In particolare l’opera di Omero non riguarda tutta la guerra, ma soltanto le ultime fasi (precisamente 51 giorni) dell’assedio alla città, durato in tutto circa 10 anni. La guerra di Troia nella storia Ma si tratta di storie realmente accadute o sono soltanto il frutto della fantasia dei Greci? Come in tutte le leggende, anche questa mescola elementi reali ad altri mitici, di pura invenzione. Soltanto nel 1868 il mistero venne svelato grazie all’intraprendenza di Heinrich Schliemann, un ricchissimo commerciante tedesco grande appassionato dei poemi omerici, il quale dimostrò che alcune delle vicende e dei luoghi narrati da Omero erano realmente esistiti. Dopo aver studiato a fondo la topografia dell’Iliade (descrizione dei luoghi fatta da Omero), individuò in Turchia, nei pressi dello stretto del Bosforo, il luogo in cui sarebbe dovuta esistere la città di Troia. Organizzò una spedizione archeologica e, dopo una serie di scavi, portò alla luce non una, ma ben 7 città, una sopra l’altra. Una di queste presentava delle chiare tracce di incendio: era forse la prova che confermava l’incendio della città ad opera dei Greci, effettuato dopo la conquista di Troia, di cui aveva parlato Omero. In seguito altri studi e nuove scoperte dimostrarono che la città era stata effettivamente conquistata e incendiata dai Greci tra il 1220 e il 1200 a.C., un periodo compatibile con quello narrato nei poemi omerici. I personaggi principali dell’iliade Achei Achille: figlio del re Peleo e della ninfa Teti; la madre, sapendo che era destinato a morire sotto le mura di Troia, lo immerse nel fiume sacro Stige, rendendolo invulnerabile in tutto il Troiani Ettore: figlio di Priamo e di Ecuba, sposo di Andromaca, è il maggiore eroe troiano. Egli non ama la guerra, non aspira alla gloria, combatte per necessità per difendere i familiari e la patria. Ha 4 corpo a eccezione del tallone, per il quale lo aveva tenuto sospeso. Dovendo scegliere tra una vita lunga e oscura e una vita breve e gloriosa, Achille scelse la seconda. Egli è il più valoroso eroe acheo, prima di ogni altra cosa aspira alla gloria, e per questa combatte e muore. Agamennone: re di Micene e capo supremo della spedizione achea contro Troia. E’ autoritario e prepotente. Menelao: re di Sparta e fratello di Agamennone. E’ il marito della bellissima Elena, che gli è stata rapita dal troiano Paride. Ulisse: è il re di Itaca. E’ saggio, astuto, prudente, valoroso. un forte senso del dovere. Priamo. Re di Troia. Sovrano amato e rispettato. Marito affettuoso e padre tenerissimo. Ecuba: moglie di Priamo Andromaca: moglie di Ettore, è la più bella e poetica figura femminile del poema. Patroclo: figlio del re della Locride. Paride: figlio di Priamo e fratello di Amico prediletto di Achille. Ettore. Rapisce Elena, moglie di menelao, scatenando la guerra tra troiani e achei. Aiace Telamonio e Diomede: valorosi Elena: bellissima moglie di Menelao eroi Enea: figlio di Anchise e della dea Afrodite, valoroso guerriero. Secondo una leggenda, accolta da Virgilio nell’Eneide, fugge da Troia in fiamme e fonda nel Lazio una nuova patria. Gli dei Gli dei partecipano intensamente alee vicende del poema e, pur essendo immortali e dotati di poteri soprannaturali, presentano caratteristiche umane, ossia qualità, vizi, sentimenti e passioni tipici degli uomini. Nel corso della guerra di Troia alcuni dei parteggiano per gli Achei, altri per i Troiani. Zeus invece rimane imparziale. 5 Al di sopra degli dei c’è un’entità misteriosa, il Fato, che stabilisce il destino degli uomini e al cui volere nessuno può opporsi, nemmeno gli dei. Divinità in favore degli Achei Atena (Minerva per i Romani): dea della sapienza. E’ ostile ai Troiani per l’offesa subita con il giudizio di Paride che attribuì ad Afrodite il titolo di “Dea più bella”. Era (Giunone): moglie di Zeus, protettrice dei matrimoni. Ostile ai Troiani per la faccenda della mela d’oro. Poseidone. (Nettuno): dio del mare. Parteggia per gli Achei per un’antica offesa ricevuta dal re di Troia. Teti: ninfa del mare, madre di Achille. Efesto (Vulcano): dio del fuoco, costruisce per Achille delle splendide armi. Divinità in favore dei Troiani Afrodite (Venere): dea della bellezza e dell’amore. Madre di Enea. A lei paride attribuisce il titolo di “dea più bella” Ares (Marte) : dio della guerra Febo (Apollo): dio del sole Zeus (Giove): re e padre di tutti gli dei dell’Olimpo. A volte si dimostra comprensivo e generoso, altre volte prepotente e tiranno. Rappresenta la giustizia e quindi rimane imparziale. 6 L'Odissea Poema epico classico scritto da Omero. Narra l’avventuroso e difficile viaggio di ritorno in patria dell’eroe greco Odisseo dopo la distruzione di Troia. Fa parte del ciclo dei poemi del ritorno. È costituito da ventiquattro canti scritti in versi. Confronto Iliade- Odissea Iliade Poemi epici di Omero scritti in greco Da Ilio (Troia) Poema della guerra di Troia e dell’eroismo guerriero Narra le vicende di cinquantun giorni dell’ultimo anno di una lunga guerra tra achei e troiani. Si svolge nella piana di Troia Odissea Da Odisseo (Ulisse) Poema del viaggio di ritorno da Troia a Itaca compiuto da Ulisse Narra un viaggio durato dieci anni Si svolge in vari luoghi del Mediterraneo La vicenda dell’Odissea Il poema può essere suddiviso in tre nuclei narrativi principali: 1. i viaggi di Telemaco alla ricerca del padre Ulisse. 2. Le avventure di Ulisse 3. Il ritorno di Ulisse e la vendetta I personaggi principali dell’odissea Ulisse Figlio di Laerte, è il re di Itaca. E’ il protagonista del poema. Forte, coraggioso, abile guerriero, ma soprattutto uomo ingegnoso, calmo e riflessivo, tenace e astuto. È l’eroe della saggezza e dell’intelligenza. Ha un profondo desiderio di conoscenza che lo spinge a compiere avventure e a esplorare l’ignoto. Prova passioni e sentimenti umani: ha freddo, fame, paura, talvolta piange disperato. Sempre forti in lui sono la nostalgia per la patria e l’amore per la famiglia. 7 Telemaco Penelope Laerte Nausicaa Polifemo Calipso Circe Proci Figlio di Ulisse. Da giovane timido, diventa uomo coraggioso. Aiuterà il padre nella strage dei Proci. Moglie di Ulisse e madre di Telemaco. Aspetta fedelmente il ritorno del marito. Padre di Ulisse, cui ha ceduto il trono. Dopo aver aspettato per lunghi anni il ritorno del figlio, si ritira solo e triste in campagna a coltivare la terra. Figlia di Alcinoo, re dei Feaci. Soccorre Ulisse approdato alla sua terra in seguito alla terribile tempesta scatenata dal dio Poseidone. Figlio di Poseidone. E’ un ciclope. Un gigante enorme con un occhio solo in mezzo alla fronte. Spietato e selvaggio, sarà vinto dall’astuzia di Ulisse. Bellissima ninfa. Abita sull’isola di Ogigia, dove tiene prigioniero Ulisse per sette anni. Innamoratasi dell’eroe, gli promette anche l’immortalità purchè egli diventi suo sposo. Per ordine di Zeus, però, dovrà lasciarlo libero. Famosa maga che, innamoratasi di Ulisse, lo trattiene sull’isola di Eea per un anno. Principi di Itaca e delle isole vicine, che si sono insediati nella reggia di Ulisse e aspirano alla mano di Penelope (Proci in greco significa pretendenti). Il loro capo è Antinoo: violento e arrogante, sarà la prima vittima della vendetta di Ulisse. Gli dei Atena Figlia di Zeus e dea della saggezza. Protegge attivamente Ulisse sia durante il viaggio, sia al suo ritorno in patria Dio del mare. Perseguita tenacemente Ulisse scatenando tempeste, perché l’eroe gli ha accecato il figlio Polifemo. Signore dell’Olimpo e padre degli dei, decide il ritorno in patria di Ulisse prigioniero sull’isola di Calipso. Dio dei venti, vive sull’isola Eolia. Ospita Ulisse e gli dona un otre (recipiente di Poseidone Zeus Eolo 8 pelle di capra) che racchiude i venti apportatori di tempeste, affinché egli navighi sicuro. 9 L'Eneide Poema epico classico scritto in latino dal poeta Virgilio. Alcune notizie sull’autore Publio Virgilio Marone nacque nel 70 a. C. ad Andes, nei pressi di Mantova. Compì i suoi studi in diverse città della penisola italica: Cremona, Milano, Roma, Napoli. Poi si trasferì definitivamente a Roma. Qui conobbe molti poeti e uomini di cultura e si dedicò alla composizione delle sue opere: le Bucoliche (raccolta di dieci composizioni pastorali)e le Georgiche (un poemetto sulla coltivazione dei campi e sull’allevamento del bestiame), nelle quali celebra e loda la bellezza della natura e il lavoro dell’uomo. Poi, per volere di Ottaviano Augusto, si dedicò alla stesura dell’Eneide. Nel 19 a. C. si recò in Grecia a visitare i luoghi cantati nel suo poema, durante il viaggio di ritorno, però si ammalò e morì a Brindisi. Il carattere celebrativo dell’Eneide L’Eneide è un poema epico a carattere celebrativo, poiché aveva lo scopo di esaltare le origini di Roma e della famiglia dell’imperatore Ottaviano Augusto. Virgilio voleva “lodare Augusto partendo dai suoi antenati”: secondo una leggenda italica, infatti, Enea ebbe un figlio, Ascanio Iulio, da cui discese una nobile casata , la gens Iulia, cui appartenevano Giulio Cesare e il suo figlio adottivo Ottaviano Augusto. La struttura dell’opera, l’argomento e i modelli E’ un poema in dodici canti. Prende il nome dal suo protagonista, Enea, figlio di Anchise e della dea Venere. Racconta le avventure di Enea che, fuggito da Troia distrutta dagli Achei, approda nel Lazio, terra promessagli dal destino. Qui combatte contro le popolazioni locali e infine, vincitore, sposa Lavinia, figlia del re Latino. Dalla fusione di questi due popoli ( i Troiani e i Latini) nascerà una nuova stirpe, destinata a fondare Roma e a dominare un vasto impero. Nel comporre la sua opera Virgilio si è ispirato ai poemi omerici: l’Odissea costituisce il modello dei primi sei canti dell’Eneide, che narrano il viaggio avventuroso di Enea da Troia al Lazio; L’Iliade invece ispira gli ultimi sei canti, dedicati alle battaglie combattute da Enea contro le popolazioni del Lazio. 10 Il linguaggio dell’Eneide L’Eneide nasce come opera scritta destinata alla lettura. Gli epiteti, molto frequenti nei poemi omerici, che nascono da una tradizione orale, vengono utilizzati da Virgilio in modo nuovo: non servono più per aiutare il lettore a ricordare le caratteristiche dei personaggi, ma hanno lo scopo di coinvolgerlo nella situazione e nella psicologia dei personaggi. Il linguaggio risulta pertanto più vario e articolato, volto a evidenziare di uno stesso personaggio o di una stessa situazione aspetti molteplici e differenti. I personaggi principali dell’eneide Enea Figlio di Anchise e della dea Venere. E’ il protagonista del poema. E’ l’eroe prescelto dal Fato tra i superstiti della guerra di Troia per una gloriosa missione: fondare una nuova stirpe. La sua caratteristica principale è la pietas : ossia il rispetto per gli dei e per gli uomini. Anchise Vecchio e saggio padre di Enea. Fugge con il figlio da Troia e lo segue nelle sue peregrinazioni fino a Drenano, in Sicilia, dove muore. Iulio (Ascanio) Figlio di Enea e Creusa. Giungerà con il padre nel Lazio, dove fonderà la città di Albalonga. Dalla sua progenie discenderanno Romolo e Remo che fonderanno Roma. Da Iulio, inoltre, discenderà tutta la famiglia Giulia, il cui ultimo erede, al tempo di Virgilio, era proprio Ottaviano Augusto. Didone Lavinia Turno Latino Regina di Cartagine. Ospita Enea e se ne innamora. Quando poi l’eroe parte, si uccide per il dolore, invocando maledizioni sui Troiani. È la figlia del re Latino e la promessa sposa di Turno, re dei Rutuli. Diventerà la sposa di Enea, dopo la vittoria di quest’ultimo su Turno. Re dei Rutuli, popolazione del Lazio, si scontra con Enea e da lui è vinto e ucciso. Re del Lazio, concede in sposa a Enea la propria figlia Lavinia, già promessa sposa di Turno. Di qui la guerra tra Troiani e Latini. 11 Eurialo e Niso Evandro Pallante Gli dei Venere Giunone Giove Sono giovani combattenti troiani che muoiono valorosamente sul campo di battaglia. Re greco del colle Palatino. Alla vigilia degli scontri tra Troiani e Latini si allea con Enea e gli invia quattrocento cavalieri. Figlio di Evandro. Guida i quattrocento cavalieri inviati dal padre in aiuto a Enea. Dea della bellezza e dell’amore. Madre di Enea. Sempre pronta ad aiutare e proteggere il figlio Moglie di Giove. Ostacola in tutti i modo Enea: cerca di impedirgli di raggiungere il Lazio e nella guerra contro Turno parteggerà per quest’ultimo. Padre degli dei. Si dimostra imparziale e accetta la volontà del Fato. 12 Iliade, Odissea, Eneide a confronto La vicenda Iliade Odissea Eneide Narra le vicende avvenute nel decimo e ultimo anno della guerra di Troia Narra l’avventuroso viaggio di ritorno di Ulisse dopo la distruzione di Troia Narra la fuga di Enea da troia e il suo viaggio verso il Lazio, dove fonderà una nuova stirpe, da cui discenderanno i Romani. La caratteristica dominante Iliade Poema tutto risonante di armi, duelli e battaglie Odissea Poema della favolosa avventura che ci trasporta nel regno della fantasia, del meraviglioso. Eneide Poema a forte carattere celebrativo: esalta le origini di Roma e della stessa famiglia dell’imperatore Augusto. I protagonisti Achille Odisseo Enea E’ l’eroe guerriero per eccellenza. Forte e valoroso, prima di ogni altra cosa aspira alla gloria E’ l’eroe della saggezza, dell’intelligenza, dell’astuzia, è dominato da un profondo desiderio di conoscenza e da una forte attrazione per il mistero, l’ignoto. E’ l’eroe prescelto dal Fato tra i superstiti della guerra di Troia per una gloriosa missione. La sua caratteristica dominante è la pietas, ossia il rispetto pietoso per gli dei e per gli uomini Gli antagonisti Achille Odisseo Enea Ettore Proci Turno I luoghi Iliade Odissea Eneide Pianura di Troia Terre del Mar Mediterraneo e Itaca Terre del mar Mediterraneo e Lazio 13 I temi dominanti Iliade Il desiderio di gloria; la difesa della patria;il valore dell’amicizia;il senso del destino. Odissea Il desiderio del ritorno in patria; lo spirito di avventura; la sete di conoscenza; gli affetti familiari Eneide Il rispetto pietoso per gli dei e per gli uomini; gli affetti familiari; il senso del destino 14