Notizie dalla Fondazione Edmund mach - Riviste
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IstitutoAgrariodis.micheleall’Adige NoTIzIE Notiziedalla FondazioneEdmundmach acuradisilviaCeschini A SAN MIChELE IL CONGRESSO DELLE SCUOLE ENOLOGIChE EUROPEE Dal 13 al 16 maggio l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige ospiterà il 9° convegno della Rete delle scuole enologiche europee. All’appuntamento, che succede a “Bordeaux 2006” e “Balatonfuered 2004”, parteciperanno 41 istituti provenenti da Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Portogallo, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svizzera, Ungheria. La macchina organizzativa messa a punto da Walter Eccli, responsabile delle Relazione esterne, è in moto ormai già da diversi mesi. Intenso il programma della tre giorni, che chiamerà a raccolta oltre 200 persone tra presidi, docenti e studenti da tutta Europa. La Rete delle scuole enologiche europee, fondata a Beaune (Francia) nel 1990 su iniziativa di alcuni presidi e operatori scolastici del settore viticolo-enologico, si propone di collaborare in diversi settori, scambiare esperienze fra docenti e studenti, supportarsi nel reperire tirocini pratici in ogni parte d’Europa. E proprio al fine di garantire un alto livello di operatività, ogni due anni viene organizzato un congresso quale occasione per fare il punto della situazione e per programmare l’attività futura a cui partecipano rappresentanze di studenti, insegnanti e dirigenti scolastici provenienti dalle varie scuole associate. Fulcro della manifestazione sarà il convegno dedicato alla viticoltura e all’enologia. BORGOGNA, TECNICI IASMA “A SCUOLA” DI PINOT NERO E ChARDONNAY Per aggiornare i viticoltori sulle moderne tecniche di allevamento e di vinificazione di alcuni vitigni coltivati in Trentino e informarli dei progressi francesi nella lotta alle malattie che colpiscono la vite, un gruppo di tecnici dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige si è recato, nelle scorse settimane, in Borgogna. Nella celebre regione francese, regno indiscusso del Pinot nero e dello Chardonnay, due varietà che rivestono una grande importanza anche nel paronama enologico trentino, i consulenti del Centro per l’Assistenza Tecnica hanno visitato vigneti, prestigiose cantine e centri tecnici. Il viaggio di studio si inserisce all’interno di un programma di formazione permanente che si realizza tramite il Centro scolastico e stages di formazione in Italia ed all’estero, viaggi di studio ed istruzione, seminari interni. Il viaggio ha interessato la zona viticola della Còte d’Or, patria dei famosissimi Grands Crus, ma anche lo Chablis e il Màconnais, due importanti realtà della Borgogna che producono vini ottenuti solo con uve Chardonnay e che stanno vivendo un momento di grande dinamismo sugli stessi mercati dove è molto presente anche il Trentino: Stati Uniti e Gran Bretagna. Le visite hanno riguardato anche alcune aziende, dove i motivi di preoccupazione sono da ricercarsi nella diffusione delle malattie del legno, in particolare il mal dell’esca che falcidia i vecchi vigneti, ma anche nel cambiamento climatico che potrà comportare una mutazione delle caratteristiche dei loro consolidati terroir. Il viaggio di studio ha fatto tappa anche presso gli enti istituzionali che si occupano di viticoltura, in particolare il Servizio di protezione dei vegetali di Beaune, dove i tecnici di San Michele hanno appreso i progressi di questa regione francese nella lotta alla peronospora e all’oidio. TERRA TRENTINA Ufficio Stampa 39 NOTIZIE TERRA TRENTINA 40 “BRETT IL LIEVITO CHE PUZZA... E ALTRE BRUTTE SORPRESE IN CANTINA” C’erano enologi trentini, marchigiani, lombardi, toscani. Qualcuno è arrivato appositamente dalla Sicilia per partecipare al corso di formazione organizzato dalla Società italiana di viticoltura ed enologia che si è svolto, nei giorni scorsi, all’Istituto Agrario. La SIVE è un’associazione senza fini di lucro con centinaia di associati tra tecnici enologi, ricercatori e produttori, e si propone di sviluppare il settore vitivinicolo nazionale. L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige è una delle tappe del ciclo di incontri formativi scelta fra le principali realtà della ricerca enologica italiana. Al corso di formazione intitolato “Brett… e altre brutte sorprese in cantina” si è parlato appunto di “Brett”, il lievito contaminante presente nelle botti e conosciuto per il suo pessimo odore, che può moltiplicarsi se non viene controllato e sono stati indicati i rimedi per evitare la sua propagazione. L’argomento è stato affrontato dal punto di vista microbiologico, tecnologico, chimico-analitico e sensoriale attraverso lezioni teoriche mattutine e pomeridiane dimostrazioni di laboratorio. Docenti del corso sono stati Agostino Cavazza, Lorenza Conterno, Roberto Larcher, Giorgio Nicolini, Daniela Bertoldi e Tiziana Nardin dell’Istituto Agrario che nell’occasione hanno presentato anche i risultati delle loro più recenti attività di ricerca sul tema. Il corso ha suscitato notevole interesse in tutt’Italia tanto che le iscrizioni si sono dovute chiudere con 15 giorni di anticipo per raggiunto numero massimo di iscritti. Alla luce del successo avuto e del gradimento manifestato dai partecipanti, la SIVE ha avanzato la richiesta di poter ripetere l’iniziativa in un prossimo futuro. GOLDTRAMINER, L’AROMATICO TRENTINO DALLE POTENZIALITÀ MONDIALI Quest’anno compie 61 anni, ma “ufficialmente” è nato nel 2002 con Decreto legislativo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. L’anno scorso la Provincia autonoma di Trento ne ha chiesto l’iscrizione nell’elenco dei vitigni autorizzati alla produzione di vini IGT ed oggi, con il contributo tecnico-scientifico dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e il coinvolgimento diretto dei produttori, si punta a valorizzarlo e diffonderlo nel panorama viti-enologico trentino, italiano e mondiale. Il Goldtraminer, uno dei protagonisti della 14esima Mostra dei vini che si è svolta a Castel Toblino, è stato ottenuto per incrocio nel 1947 all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige dal ricercatore Rebo Rigotti e prende il nome dall’inconfondibile color giallo oro dell’acino e dal tipico gusto aromatico da Traminer dell’uva e del vino. “Il vitigno è stato ottenuto – spiega il ricercatore Umberto Malossini – incrociando il Trebbiano toscano (utilizzato come pianta portaseme) con il Gewürztraminer (donatore di polline). Di buona vigoria e ottima produzione, resiste bene alla botrite. Inoltre per le straordinarie caratteristiche organolettiche sono molti i produttori trentini che lo stanno introducendo, sia in campo che in cantina, per migliorare e differenziare la tipologia dei vini ad aroma Traminer”. Anche l’amministrazione regionale del Veneto sembra interessata a promuo- vere e valorizzare questa varietà, mentre diverse aree viticole italiane iniziano ad utilizzarlo come vitigno “miglioratore” assieme alle varietà tradizionalmente impiegate. L’Istituto Agrario di San Michele all’Adige è da anni impegnato nella valorizzazione e diffusione di altri Grappolo di Goldtraminer STUDENTI A “LEZIONE” NELLE AZIENDE AGROALIMENTARI TRENTINE Alcuni studenti hanno seguito le fasi di lavorazione e trasformazione della carne, ma c’è anche si è occupato di trote, lavorazione del miele, produzione di mozzarelle e commercializzazione di grappe. Quindici aziende agroalimentari della provincia di Trento hanno ospitato i tirocini degli studenti della classe quarta dell’Istituto Tecnico Agrario di San Michele all’Adige: dalla Sav di Rovereto al Trentingrana Concast, da Astro a Trentofrutta, passando per la Federazione Allevatori e alcune cantine del territorio. I futuri periti agroindustriali si sono cimentati in diverse attività pratiche, lavorando dal lunedì al venerdì per due settimane. Nelle varie aziende hanno seguito il processo di produzione, partecipando alle fasi fondamentali relative alla trasformazione agroalimentare, alla certificazione della qualità, alla gestione ed organizzazione del lavoro seguendo i punti critici di una filiera di trasformazione. “Il mio compito – spiega Irene Castellan di Lavis, studentessa che ha svolto il tirocinio presso il Concast-Trentingrana – consisteva nell’analizzare il latte ed i formaggi che arrivano in azienda la mattina. Si trattava prevalentemente di analisi microbiologiche per identificare eventuali batteri presenti. Per tutto il tirocinio sono stata affiancata dai tecnici di laboratorio e i miei strumenti di lavoro erano il microscopio, pipette, capsule e vari kit. È stata un’esperienza molto utile, un’opportunità stimolante di crescita soprattutto per chi, come me, cerca di farsi un’idea sulla scelta universitaria o lavorativa”. RING DELLE SCUOLE AGRARIE, STUDENTI DI SAN MICHELE SULLE NEVI DEL TIROLO Diciassette studenti dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige hanno partecipato in questi giorni, a St. Johann, in Tirolo, al “ring delle scuole agrarie e di economia domestica della Regione Europea del Tirolo”. il “Goldtraminer” sarà oggetto di una comunicazione scientifica da parte dell’Istituto Agrario al prossimo Congresso Mondiale della Vite e del Vino, che si svolgerà a Verona, dal 15 al 20 giugno. Gli studenti tirocinanti La proposta di attivare il tirocinio pratico nasce dalla necessità di consolidare nello studente le nozioni scolastiche teoriche ed affinare le abilità operative. “Nella classe quarta – spiega il coordinatore della sezione istruzione secondaria tecnica del Centro Scolastico Iasma, Alberto Bianchini –, si cominciano a delineare gli aspetti professionalizzanti delle varie materie d’insegnamento e si evidenzia la necessità di una reale verifica fra teoria e pratica”. Insomma un’esperienza che consente di affinare e consolidare sia le nozioni scolastiche teoriche che le abilità operative, amplieranno la loro conoscenza della realtà regionale. L’insegnante che ha seguito il tirocinio è Alessandro Paris e gli studenti coinvolti (foto) sono: Castellan Irene, Chilovi Alessandro, Chizzola Alberto, Dallabetta Michele, Dalpiaz Maurizio, Dematte’ Stefano, Eccher Carlo, Fischer Elena, Gatti Nicola, Giori Mariele, Lucchi Silvia, Marcolla Elena, Menolli Tommaso, Sighel Alessandro, Sighel Luca, Wegher Massimiliano. Wintersporttag 2008, il campionato degli sport invernali ospitato lo scorso anno sulle nevi di Fai della Paganella e Andalo, ha coinvolto trecento “atleti” tra studenti ed insegnanti di 13 scuole provenienti dalla provincia di Bolzano, del Nordest Tirolo e del Trentino, che si sono cimentati in cinque discipline sportive: slalom gigante, snowboard, sci nordico e slittino. TERRA TRENTINA due “nuovi” incroci degli anni ’40 e ’50, il Sennen e il Gosen, e di un altro vitigno del Rigotti ben più conosciuto, il “Rebo”, pure attraverso la selezione clonale e sanitaria dei materiali di moltiplicazione. Proprio 41 NoTIzIE Gli studenti sono stati accompagnati dagli insegnanti Alberto Bianchini, Simonetta Dellantonio, Luca Russo e dal responsabile delle Relazioni Esterne, Walter Eccli. I risultati più significativi sono i seguenti: Chiara Frizzera 1a Classificata Slalom Gigante Femminile; Martina Biesuz 16a Classificata Slalom Gigante Femminile, Raffaello Longo 7° Classificato Slalom IASMA E ROThOLZ, UN GEMELLAGGIO… D’ARGENTO “Nozze d’argento” tra la scuola di agricoltura di Rotholz e l’Istituto Agrario. A San Michele all’Adige è stato celebrato l’anniversario del gemellaggio tra i due istituti che collaborano da 25 anni nel settore didattico e formativo. Ad accogliere la delegazione tedesca, composta da 60 partecipanti tra studenti e insegnanti e guidata dal direttore Josef Norz, sono stati il direttore generale dell’Istituto Agrario, Alessandro Dini, il dirigente del Centro scolastico, Marco Dal Rì con i coordinatori di sezione, ed il responsabile delle relazioni esterne, Walter Eccli, che cura i molteplici rapporti di collaborazione con gli istituti italiani e stranieri. Tra le iniziative della giornata, la visita alla sala di conferimento e di lavorazione delle mele di Mondomelinda, la partita di calcetto, la premiazione dell’attività sportiva e i discorsi ufficiali per il 25° anniversario del gemellaggio tra le due scuole. Il momento clou dell’evento si è svolto nel frutteto dell’Istituto Agrario: per ricordare l’avvenimento sono state piantate alcune vecchie varietà di melo, al fine di creare, nel corso degli anni, una collezione frutticola didattica. Gigante Maschile, Giacomo Gironimi 13° classificato Slalom Gigante Maschile; Sara Vicenzi 6a Classificata Snowboard Femminile; Marco Daldoss 8° Classificato Snowboard Maschile; Sebastian Pederiva 11° Classificato Snowboard Maschile; Silvia Baitella 6a Classificata Fondo Femminile; Mirco Debiasi 3° Classificato Fondo Maschile; Andrea Debiasi 4° Classificato Fondo Maschile. I dirigenti delle due scuole, Marco Dal Rì e Josef Nortz, intenti ad inaugurare la nuova collezione frutticola didattica L’importanza dell’evento è dettata anche da motivazioni storiche. Rotholz (1879), San Michele (1874) e Parenzo (1875), fondate sul modello dell’Istituto Klosterneuburg (1860), sono i tre grandi centri per la didattica e la ricerca in agricoltura dell’impero austroungarico. In particolare l’istituto tedesco del nord Tirolo rappresenta un tipico e consolidato esempio di formazione professionale rivolta al mondo giovanile. FREsCoDIsTAmPA Tecnichediallevamentoetrasformazionedellatrota TERRA TRENTINA A cura di Giovanni Baruchelli (San Michele all’Adige – TN) Istituto Agrario di San Michele all’Adige, 2007 – 590 p.: ill., tab.; 26 cm. ISBN 978-88-7843-021-1. 42 Questo libro è un documento molto ricco di contenuti ed interessante scientificamente per la sua completezza. Vengono approfondite le tematiche relative all’allevamento della trota, alla qualità dell’acqua, all’alimentazione, all’impiantistica, all’igiene e profilassi in troticoltura, alla patologia, alla vaccinazione, all’economia e gestione in acquacoltura, al miglioramento genetico ed alla qualità dei salmonidi. Gli argomenti trattati consentono di conoscere l’intera filiera del prodotto, dalla tecnica di allevamento fino alla trasformazione della trota. I testi sono stati redatti dai migliori esperti, nelle diverse materie, a livello nazionale. Questa pubblicazione, per la qualità e specificità dei suoi contenuti, ha una valenza, oltre che per la troticoltura trentina, anche per quella italiana. Il libro è rivolto ai troticoltori, addetti e operatori del settore, cultori della materia e studenti. Il volume può essere richiesto tramite un versamento di € 32,00, su bollettino di c.c.p. n° 87753695, intestato a Fondazione Edmund Mach; causale: Tecniche di allevamento della trota.