straordinaria affluenza di visitatori a “porte aperte”

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straordinaria affluenza di visitatori a “porte aperte”
Inaugurata la nuova sede presso l’ex monastero agostiniano
Grande successo per le celebrazioni dei 130 anni dell’Istituto Agrario
EVENTI
STRAORDINARIA AFFLUENZA
DI VISITATORI A “PORTE
APERTE”
Silvia Ceschini
Ufficio stampa Istituto Agrario
è mancato il vino, ovviamente
dell’Istituto Agrario, e succo di
mela per i bambini; il tutto coronato, nel corso del pomeriggio e presso lo stand gestito
dagli studenti all’interno del
tendone, dalla distribuzione di
assaggi gastronomici messi a
disposizione da Trentingrana,
Associazione panificatori e
Consorzio dei salumifici trentini. A fare da cornice all’evento le degustazioni guidate di
vini dell’Istituto e alcuni momenti di animazione e intrattenimento per i più piccoli.
La giornata ha contato sul
coinvolgimento di buona parte del personale dell’Istituto e
sulla grande collaborazione tra
insegnanti e alunni. Il pome-
riggio è stato allietato dalla distribuzione delle caldarroste a
cura della Associazione castanicoltori trentini (Gruppo di
Roncegno) e dalle cerimonie di
premiazione in aula magna
presentate dal comico “Super
Mario” Cagol, accompagnato
per l’occasione dal gruppo Joy
Brass Quintet. Sono stati premiati, alla presenza del presidente Giovanni Gius e del sovrintendente scolastico, Fabio
Marcantoni, gli ex allievi dell’Istituto Agrario che hanno
conseguito il diploma prima
del 1945, gli studenti diplomati
nel 2004 con il miglior punteggio e i “piccoli” vincitori del
concorso di disegno “L’agricoltura in Trentino” rivolto alle
TERRA TRENTINA
La sesta edizione di “Porte
Aperte” all’Istituto Agrario, promossa nell’ambito delle celebrazioni per il 130esimo anniversario di fondazione, ha registrato una straordinaria affluenza di visitatori. Domenica
21 novembre alcune migliaia di
persone provenienti per lo più
dal Trentino, ma in parte anche
dall’Alto Adige, hanno visitato
le varie strutture che compongono l’Istituto, a cominciare
dall’ex convento agostiniano
che ospita oggi la nuova sede.
Le visite guidate hanno coinvolto anche la cantina storica,
la “laguna biologica”, l’impianto ittico e di compostaggio,
l’azienda agricola, i vigneti, le
serre, la cantina di microvinificazione, il caseificio, lo
spazio dedicato alla viticoltura
trentina. Il tutto presentato e
illustrato nel dettaglio da insegnanti e ricercatori. Presso il
laboratorio di tecnologie alimentari i visitatori hanno partecipato all’assaggio e alla valutazione di alcuni nuovi succhi di frutta attualmente allo
studio dell’ente, mentre nel
caseificio insegnanti e alunni
hanno spiegato e dimostrato
come si produce il formaggio.
Grande folla anche presso il
tendone allestito nel piazzale
interno dove la polenta
“carbonera” preparata dai
Polentari di Storo è stata letteralmente presa d’assalto. Non
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classi IV e V delle scuole elementari della provincia.
EVENTI
Gli spazi del Centro scolastico
hanno ospitato una serie di
mostre ed esposizioni, alcune
delle quali curate e gestite dagli studenti dell’Istituto: la mostra sulla geologia locale,
un’esposizione pomologica, la
mostra sul castagno a cura del
WWF Trentino Alto Adige,
l’esposizione dei disegni vincitori del concorso di disegno.
Da segnalare, infine, l’esibizione del gruppo folcloristico
“Come eravamo” di Cimone
che per un’intera giornata ha
fatto rivivere i mestieri d’un
tempo.
TERRA TRENTINA
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“L’agricoltura europea tra
globalizzazione e sicurezza alimentare” è il titolo dell’intervento a cura dell’ex ministro,
nonché docente all’Università
di Bologna, Paolo De Castro,
che ha aperto le celebrazioni
di sabato 20 novembre. Un intervento di grande attualità che
ha approfondito i vantaggi e gli
svantaggi dell’allargamento a
25 dell’Unione Europea: la
questione della globalizzazione dei mercati dei prodotti agricoli, le opportunità per difendere le nostre produzioni di
qualità usufruendo delle specificità derivanti dalle denominazioni di origine, dalle indicazioni geografiche e dalla tracciabilità dei prodotti, le garanzie che questi strumenti consentono di fornire al consumatore in ordine alle problematiche non solo delle caratteristiche qualitative ma anche
della sicurezza alimentare e
delle nostre produzioni messe
in commercio.
Alla giornata di sabato sono
intervenute le autorità politiche, civili e militari della provincia, i rappresentanti delle
categorie economiche e, in
particolare, dei vari comparti
del settore agricolo trentino.
Ospiti d’onore i rappresentanti delle scuole che collaborano da anni con l’Istituto Agrario; tra queste, Ora, Beaune
(Borgogna- Francia), Rotholz,
Klosterneuburg, (Austria),
Weinsberg, Kaufbeuren (Germania) Balatonfuered (Ungheria), Porec (Croazia).
L’importante traguardo dei 130
anni, ma anche la posizione di
prestigio che San Michele ha assunto in questi anni all’interno
del panorama formativo e scientifico internazionale, sono stati
sottolineati nelle rispettive relazioni dal sindaco di San Michele, Guido Moser, dal presidente
di Udias, Flavio Salvetti, e dal
Gran maestro della Confraternita della vite e del vino, Gino
Valentini. “La storia di S. Michele, che in un certo senso si conclude oggi per ripartire oggi
stesso verso altri obiettivi, è il
percorso di un’idea che si è poi
concretizzata diventando vita di
paese e di comunità” ha
esordito il presidente Giovanni
Gius, affermando che quello di
San Michele “è il più anziano
Istituto agrario d’Italia, è rimasto il più importante ed ora si
annunciano grandi novità”, la
trasformazione in fondazione,
in primis. Gius ha spiegato inoltre che l’arrivo del Centro di
Ecologia Alpina non farà che
evitare inutili dualismi e contribuirà a far ulteriormente crescere all’interno dell’ente un settore di indagine che ha dimostrato di essere già ora ricco di
spunti e di attività. Infine ha fatto riferimento all’aspirazione “a
salire in piena autonomia un
gradino di cultura più elevato
come può essere quello a livello universitario”. “Offrendo e
chiedendo collaborazione prima di tutto all’Università di
Trento e poi a quanti credono
nelle nostre capacità –ha detto-
, S. Michele attende di diventare Istituto di studi universitari a
carattere privato, mantenendo
e rinforzando quel ruolo strategico che è proprio del suo Dna”.
Affermazioni rassicuranti, in
questo senso, sono arrivate dal
presidente della Provincia, Lorenzo Dellai, che ha ribadito più
volte come questa aspirazione
sia in realtà una opportunità. “Il
rafforzamento della filiera
formativa con una più forte presenza in campo universitario è
necessario e forse, siamo un po’
in ritardo” ha detto. Il presidente Dellai ha confermato la necessità di istituire un libero istituto universitario definendo
questo “il momento giusto”. In
merito alla trasformazione in
fondazione il presidente della
Provincia ha spiegato che si tratta di riformare qualcosa che già
funziona: “Il processo di riforma va considerato un’opportunità e si farà col consenso e il
coinvolgimento di tutte le parti”. La giornata, moderata da
Alberto Faustini, capo ufficio
stampa della Provincia autonoma, è proseguita con l’inaugurazione della nuove sede presso l’ex monastero agostiniano
che oggi ospita gli uffici della
presidenza, della direzione generale e del servizio amministrativo, alla presenza di monsignor
Luigi Bressan e del presidente
della Provincia autonoma di
Trento, Lorenzo Dellai. La prima parte delle celebrazioni si è
conclusa con la presentazione
del nuovo vino Monastero Bianco prodotto dalla cantina dell’Istituto Agrario, a cura dell’enologo Enrico Paternoster e
della botte realizzata in occasione del 130esimo anniversario di
fondazione dal noto artista
fiammese, Felix Deflorian. Per
l’occasione è stato presentato
anche il libro realizzato dalla
giornalista Sandra Tafner intitolato “San Michele: la storia parla al futuro”.