ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A
Transcript
ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A
POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN A.P. ART. 2 - COMMA 20/C - LEGGE 662/96 - D.C. - D.C.I. Torino - N. 7/2002 ❄ ANNO XXXIII N°7 - 2002 ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A - 12061 Carrù (Cn) - ITALY N U M E R O 6 Razza Bovina Piemontese Periodico di informazioni tecniche economiche e d’attualità a cura dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese. Andrea Quaglino Redazione Fabia Pacher Breve storia della inseminazione artificiale dall’Associazione Direttore Responsabile: 3 di xxxxxxxx xxxxxxxx 5 Verde...un toro dal sangue blu Realizzazione grafica e stampa: di Virgilio Studi e Ricerche L’Artistica Savigliano Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/13-11-63 Anno XXXIII - Numero 7 / 2002 È consentita la riproduzione di testi o fotografie citando la fonte. Mostre Poste Italiane Spedizione in abbonamento postale art. 2 comma 20/c - Legge 662/96 D.C. - D. C. I. Torino N. 6/2002 7 Convegno «Il bovino piemontese e la rondine» 9 Globalizzazione e diversificazione in zootecnica di Fabia Pacher 10 dall’Associazione Autorizzazione del Tribunale di Torino numero 2117 Mostre Sede operativa Strada Trinità, 32/A - 12061 (CN) Telefono 0173 750.791 Telefax 0173 750.915 e-mail: [email protected] web: www.anaborapi.it dall’Associazione Sede legale Via Valeggio, 22 - 10128 TORINO Sommario 2002 Prove di progenie 12 Tori in uscita dalle prove di progenie 15 Menù proposti da ristoranti di Cuneo in occasione della Mostra “Bovini di razza piemontese” Dall’Associazione 4 la protezione contro le possibili contaminazioni. Un significativo cambiamento nelle tecniche di stoccaggio si è avuto negli anni ’50 con il passaggio dal diossido di carbonio (-79°C) all’azoto liquido (196°C) che garantisce agli spermi un tempo di sopravvivenza pressoché infinito. Con la rapida diffusione della I.A. si è avuto di conseguenza un aumento della domanda di riproduttori famosi. metodo più semplice per soddisfare queste richieste è stato quello di “allungare” ogni eiaculato utilizzando un minor numero di spermi, sapendo per esperienza che solo un pochi milioni di spermi sono necessari per una fecondazione, ovviamente, senza che questo vada a discapito della fertilità. Quindi il numero degli spermi per inseminazione è stato ridotto da 100x106 a 4x106 spermi per inseminazione senza alcuna compromissione dei risultati. Inoltre, per soddisfare la crescente domanda di tori altamente selezionati ci fu un atro obiettivo da raggiungere: quello di ottenere il massimo numero possibile di spermi per toro. A questo proposito vennero condotti numerosi studi sulla spermatogenesi dei riproduttori che evidenziarono come le dimensioni scrotali influenzassero direttamente la quantità di eiaculato prodotto. Mentre i genetisti continuavano a fare scoperte entusiasmanti per ciò che riguardava la selezione, il diluitore (o mezzo) usato nella preparazione delle dosi di seme era a base di tuorlo e citrato fino al momento in cui, in Inghilterra, si riuscì a congelare seme di pollo con l’aggiunta al diluitore del glicerolo: questo nuovo mezzo fu poi ampiamente usato anche per il seme di bovino. I nuovi diluitori furono così N composti da glicerolo e latte o ancora da glicerolo e tuorlo d’uovo che si rivelò essere il migliore mezzo in assoluto per la crioconservazione del seme di tutte le specie zootecniche. (N.d.R. Oggi, per garantire massima sicurezza livello sanitario esistono diluitori a base esclusivamente vegetale, come quello impiegato dal Centro Tori dell’Anaborapi). Passando all’impiego diretto del seme ovviamente il successo in campo dipende da un’accurata evidenziazione dei calori e dalle capacità con cui si conduce l’inseminazione. Le classiche regole riferite al “mattino-pomeriggio” ed al “pomeriggio-mattino” stabilite negli anni ’40 e basate su osservazioni e palpazioni delle ovaie prevedevano che una vacca U M E R O 7 notata in calore al mattino avrebbe dovuto essere inseminata nel pomeriggio mentre se notata in calore al pomeriggio avrebbe dovuto essere inseminata non oltre mezzogiorno del giorno successivo. Per concludere, una delle tecniche più sensazionali ottenute dalle ricerche degli ultimi anni è il sessaggio del seme attraverso l’analisi del DNA con flusso citometrico. Al momento il tempo impiegato per selezionare i miliardi di spermi per eiaculato è ancora eccessivo e non rende questa tecnica praticabile nei normali laboratori, ma come tutti sappiamo il progresso tecnologico va molto veloce e presto questo nuovo traguardo diventerà una realtà. Dall’Associazione A N N O 2 0 0 2 Verde...un toro dal sangue blu “ ecisamente troppo seria questa rivista” ho pensato tra me e me una giornata uggiosa di fine settembre mentre dalle ampie finestre della mia stalla osservavo la pianura cuneese, lanciando occhiate furtive nel box delle manzette e fantasticando. Ho riflettuto se non fosse opportuno dare il mio contributo ed allora eccomi qua! Scusate, mi debbo presentare, mi chiamo Virgilio proprio come il poeta, ma di professione faccio il toro: proprio così il toro, a proposito se conoscete chi ha inventato la fecondazione artificiale mandatemelo nel box perché gli devo dire due cosette; Vaccaneo (il responsabile del D Federico Serra con Verde di “Virgilio” centro F.A. dell’Anaborapi) sarà pur simpatico, ma le vacche…… Vabbè, bando alle tristezze, volevo parlarvi di un mio grande collega, toro naturalmente, che nella primavera di quest’anno ha finito la sua carriera….in padella! Il suo nome era Verde, sì proprio come il colore degli allevatori nel periodo dell’afta. Alle spalle una grande dinastia di sangue blu, il padre Pio è stato campione nazionale, così come il nonno Ergo ai suoi tempi al centro di roventi polemiche sulla fecondazione artificiale. Verde è nato in un allevamento di Caraglio, il suo allevatore un tipo decisetto con i capelli grigi non mi è una faccia nuova; non mi ricordo il cognome, ma sono un toro mica un computer, so che di nome fa Giacomo, per gli amici Lino, ed è da una vita il Presidente degli allevatori della Piemontese nella “granda” intesa come provincia, naturalmente, perché la Granda, quella con la G maiuscola è tutta un’altra cosa, ma di quello ne dovete parlare con il mio padrone. Più volte ci siamo incontrati sul ring, una volta vincevo io, una volta lui (vabbè magari due), come quella volta Fossano ’99…. Quel….di un giudice ha fatto campione lui, anche se secondo me era mancino ed io avrei voluto vincere, il mio padrone gliene ha dette quattro! Che testardi ‘sti montanari. Eravamo molto simili tra noi, lui più muscoloso e palestrato, io più snello, lui più nervosetto ed io più calmo, ma facevamo decisamente una bella coppia. Mi piaceva guardarlo minaccioso negli occhi quando Federico o Michele lo facevano sfilare e lui sbuffava come un treno, poi spesso Roberto mi prendeva per il naso e mi portava via. Poi alla Fiera di Quaresima l’ultima apparizione in ring alla 5 Dall’Associazione grande, quella volta io non c’ero e Verde ha vinto la sua ultima mostra con i suoi 1200 kg tutti in tiro. Il resto è storia triste con l’epilogo in un macello della Liguria, triste destino di tutti noi bovidi. Questo il ricordo di un grande toro, che ha dato alla razza un notevole contributo sia come campione a livello nazionale sia come riproduttore dando alla fecondazione artificiale due figli. E’ stato presente anche in manifestazioni fuori Piemonte, quando Garnero, il Trap della Nazionale bovina Piemontese per intenderci, lo faceva scendere in campo ed allora dopo lunghi viaggi poteva farsi ammirare dal pubblico, con il sottofondo dei commenti in N piemontese maccheronico che solo la Lidia da Montegiove sa parlare. Ogni tanto delegazioni straniere facevano visita alle nostre stalle, accompagnate da un tipo bassetto coi capelli grigi che parlava tutte le lingue, francese, tedesco, inglese, persino cinese, sempre rigorosamente con accento cebano… come sono facili le lingue straniere! Mi luccicano gli occhi, mentre penso a Verde, cerco conforto nel bue che è legato vicino al mio box, ma a lui mancano troppe cose per capire. Nel box delle manzette lui neanche ci sbircia, mentre a me fanno letteralmente impazzire. gli occhioni neri della 134 (le vacche di oggi mica si chia- U M E R O mano ancora Bionda o Pastura, anche se quelle nostrane non hanno nomi difficili come quelle delle bianche e nere, che sembrano uscire dall’elenco telefonico di Brooklyn!) VIRGILIO PS: al momento di andare in stampa apprendiamo che anche a Virgilio è toccata la stessa sorte di Verde. Al di là del tono sarcastico dell’articolo redatto da quel p. di un giudice summenzionato, questi due tori hanno dato un grande contributo alla razza, ci complimentiamo quindi con i relativi allevatori Serra Giacomo e Del soglio Fratelli scusandoci con loro e con gli altri personaggi citati se magari nell’articolo siamo stati un po’ irriverenti. MIAC sede Nazionale Mercati Bestiame Fossano ha ospitato l’assemblea nazionale dell’AIMB, l’associazione nazionale che raggruppa tutti i mercati bestiame d’Italia. Vi aderiscono, infatti, oltre a Cuneo e Fossano, Carmagnola, Chivasso, Parma, Montichiari ed Udine. All’ordine del giorno due argomenti chiave, la variazione della sede sociale, sinora ubicata Parma e la nomina del Presidente, anch’esso appannaggio della città emiliana. Su proposta del Presidente MIAC, Giorgio Bergesio, la sede nazionale è stata spostata a Cuneo, in considerazione, anche della leadership a livello nazionale di quest’area mercatale. La “piazza” di Cuneo, infatti, è quella che in Italia fa registrare il più alto volume 6 7 d’affari in termini di prodotto commercializzato. La presidenza nazionale è stata affidata a Giangiorgio Bruno, assessore all’agricoltura del Comune di Fossano. Questo anche perché, anche se nella città degli Acaja i capi bovini commercializzati in vivo sul mercato non sono molti la sala contrattazione è un indubbio punto di riferimento soprattutto per l’allevamento suino. Gli obiettivi dell’Associazione sono molteplici ed ambiziosi, tra di essi merita essere segnalato un progetto d’asta telematica che permetterà la commercializzazione degli animali senza la oro presenza fisica con conseguente diminuzione dei costi e vantaggi in termini di benessere animale. OTTOBRE Studi e Ricerche 2002 Convegno «Il bovino piemontese e la rondine» proposito del nuovo millennio . . . quando ero bambino le rondini sembravano infinite e nel Po c'era lo storione, non il siluro del Danubio. Così mille anni, se penso al futuro, mi sembrano troppi. E' dei prossimi decenni che soprattutto dovremmo occuparci. O facciamo subito qualcosa, o sarà troppo tardi.” A " (Danilo Mainardi Presidente LIPU) Secondo uno studio europeo di BirdLife International condotto nell'ultimo ventennio in Italia, il decremento netto stimato del numero di rondini è stato del 20-40% della popolazione. Ciò equivale ad oltre 6 milioni di coppie in meno, cioè - per intenderci - se prima una stalla conteneva 10 nidi ora ne ospita soltanto 6. Per quanto riguarda invece il Piemonte, sembra vi sia un ritorno gradito delle rondini nelle nostre campagne. E’ quanto ha dimostrato il più significativo censimento dei nidi del grazioso volatile condotto recentemente nei 2500 allevamenti bovini di razza Piemontese del Piemonte e della Liguria dall’ANABORAPI (Associazione allevatori bovini di razza Piemontese) in collaborazione con la LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli). La tradizione popolare, confermata da varie ricerche scientifiche, ha sempre associato la rondine ad un ecosi- Cuneo, 6 Novembre 2002, ore 17,30 presso il Centro Incontri della Provincia. stema in cui l’intervento umano non ha alterato la salubrità ambientale. Un minor uso di pesticidi significa una maggiore diffusione degli insetti, una maggiore disponibilità di cibo per le rondini e un’agricoltura praticata nel rispetto dell’ambiente, come nella migliore tradizione dei nostri agricoltori. Ed è con particolare soddisfazione che in un momento in cui le produzioni agricole si trovano a misurarsi con la loro compatibilità con la natura, si scopre che l’allevamento del bovino Piemontese non solo non è in contrasto con il proliferare delle rondini, ma in alcune zone del Piemonte sembra addirittura favorirlo in modo particolare. Di conseguenza, anche la carne prodotta con i nostri bianchi vitelloni, non effettuata in centri di ingrasso di tipo intensivo, ma nelle tradizionali fattorie piemontesi e liguri, appare una produzione che garantisce da un lato il rispetto della natura e dall’altro caratteristiche di genuinità dal sapore antico. Di questo parleranno autorevoli studiosi del settore mercoledì 6 Novembre alle ore 17,30 presso la sala B del Centro Incontri della Provincia, in Corso Dante, 41 a Cuneo nel Convegno “Il Bovino Piemontese e la rondine: un binomio da riscoprire”, organizzato dall’Anaborapi in collaborazione con la LIPU e con il patrocinio dell’Amministrazione provinciale e del Comune di Cuneo. Al Convegno, il cui ingresso è libero, sono invitati tutti quanti hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente e la genuinità delle produzioni agricole e zootecniche nella nostra regione. Per informazioni: ANABORAPI tel.0173/750791 - fax 0173/750915 E-mail: [email protected], www.anaborapi.it 7 O T T O B R E Dall’Associazione 2 0 0 2 Globalizzazione e diversificazione in zootecnica i è recentemente tenuto a Cuneo il convegno nazionale “Parliamo di…globalizzazione e diversificazione in zootecnia” organizzato dal Dipartimento di Scienze Zootecniche dell’Università di Agraria di Torino in collaborazione con la Provincia di Cuneo. Da molti anni ormai la Facoltà di Agraria ripete questo importante appuntamento sempre affrontando nuove tematiche ed invitando autorevoli relatori. L’edizione di quest’anno si è tenuta nel moderno ed accogliente Centro Incontri a Cuneo: i lavori sono stati aperti dall’assessore all’Agricoltura Provinciale, Lombardi, il quale ricordando l’importanza della zootecnia nella Provincia di S Fabia Pacher Ufficio Tecnico Anaborapi Cuneo che rappresenta il 50% della PLV agricola, ha sottolineato il nuovo sistema di decentramento relavivo agli interventi di aiuto alle aziende, in particolare miglioramenti ed insediamento giovani, che ora vengono affidati direttamente alle Province ed ai Comuni, previa approvazione dei programmi da parte della UE. Tra le numerose ed interessantissime relazioni presentate quella della professoressa Di Stasio ha evidenziato come la globalizzazione non riguardi solo aspetti economici e socioculturali, ma anche quelli biologici, in particolare la com- mercializzazione del seme. Questo va a tutto vantaggio dei Paesi in via di sviluppo che possono così usufruire del progresso genetico, inteso come selezione per migliorare, attraverso i geni, le caratteristiche di determinate produzioni animali che interessano maggiormente. Restano pur sempre i problemi relativi alla successiva gestione di questo materiale biologico di pregio nei Paesi in via di sviluppo, alla diffusione di geni patogeni ed al rischio della scomparsa delle razze locali. Nel mondo sono presenti 6379 razze (di animali di interesse zootecnico) suddivise in 30 specie di cui 4183 sono censite e 1335 sono a rischio. Per la salvaguardia delle razze locali è fondamentale la riscoperta e la valorizzazione dei prodotti tradizionali. A livello genetico la salvaguardia si può attuare attraverso il perseguimento di alcune tappe quali: un inventario della popolazione, una descrizione genetica, una scelta della migliore tecnica di conservazione ed infine una programmazione degli accoppiamenti. Tutti questi programmi sono attuati dalle sedi centrali e decentrate della FAO che mettendo a disposizione gli strumenti ottenuti dalla globalizzazione consentono la tutela delle biodiversità locali. 9 O T T O B R E Dall’Associazione 2 0 0 2 Prove di Progenie Dicembre ‘02 - febbraio ‘03 FLASH IT004901033646 Nato il 12-05-2001 Uscita dati: Carne apr/2004 Allevamento 2007 Allevatore: CLERICO FRANCO E LUCIANO CIGLIÉ Colore della paillette: bianco DOMINO (IA) IT004034000287 p m BALESSIA p. 91 IT069CN005B020 pp VIALLI (IA) mp UGUALE p. 88 pm TANGO (IA) mm LOLA p. 83 FLASH è un toro di taglia media con buona muscolosità ed ottima finezza. Il padre DOMINO, di cui FLASH è il primo figlio qualificato alla I.A., è appena stato approvato per la Linea Carne con un Indice di Facilità di Nascita di 126. Il nonno materno TANGO era anch’esso un toro con buone doti da carne. Non usare FLASH sulle figlie delle linee GORILLA (PENSIERO, QUIETO) e PEDRO (VIALLI e figli). FRANKLIN IT004901028698 Nato il 28-06-2001 Uscita dati: Carne apr/2004 Allevamento 2007 Allevatore: MERLATTI F.LLI ROCCA DE’ BALBI Colore della paillette: rosso p m DELANO (IA) IT001300001991 BAMARA p. 85 IT189CN028B036 pp OLIMPICO (IA) mp VELA p. MB pm UNGARO (IA) mm SARA p. 85 FRANKLIN è un toro di taglia media con ottime masse muscolari e finezza. FRANKLIN è l’accoppiamento tra il padre DELANO, discreto da Carne ed atteso per l’Allevamento, di cui è il secondo figlio in I.A., e il nonno materno UNGARO, ben conosciuto come toro da manze. Sono da evitare gli accoppiamenti di FRANKLIN con le figlie di QUEBEK, FINO e TORINO. FARAONE IT004902095620 Nato l’ 8-07-2001 Uscita dati: Carne apr/2004 Allevamento 2007 Allevatore: ALLADIO ODDONE - SAVIGLIANO Colore della paillette: blu p m VASCO (IA) TO 20993A VERONICA CN 35953D p. 86 pp SERGENTE (IA) mp SCOPA p. 81 pm OSCAR (IA) mm SERVA p. 82 FARAONE è un toro di taglia grande con buona muscolosità. FARAONE è il 5° figlio di VASCO in I.A., con le premesse per averne ereditato le caratteristiche da Allevamento (l’Indice di Facilità di Parto di VASCO è 120). Invece il nonno materno OSCAR era un toro da Carne con una buona Facilità di Nascita dei suoi figli (Indice 116). Non accoppiare FARAONE con le figlie di QUINTO, ERGO, LUGANO e TYSON. 11 Mostre N U M E R O 7 Tori in uscita dalle prove di progenie ovità anche in questo numero della rivista per quanto riguarda l’uscita dalle prove di progenie : ben 15 tori hanno concluso le prove per la Linea Carne (6 approvati e 9 scartati) e 2 per la Linea Allevamento dopo i parti delle loro figlie. N Approvati Linea Carne Cen è un figlio di Teo, toro aziendale figlio di Oscar, di cui ha preso decisamente la facilità di nascita (Indice 123) ma non al punto da consigliarne l’uso sulle manze. I suoi figli sono molto muscolosi, potenti e con un buon accrescimento. Sono da evitare gli accoppiamenti con le figlie delle linee Oscar e Ergo. Cof è un figlio di Vialli i cui figli sono dotati di buona muscolosità e finezza e di un discreto accrescimento. L’ottima facilità di nascita dei figli (Indice 135) gli consente di essere consigliato anche sulle manze. E’ da evitare l’uso sulle bovine della linea Pedro (Volo, Zolfo, Vialli, Chiaro, Cobra, Dante, Decibel) e Lugano. Domino è anch’esso figlio di Vialli e nipote per parte di madre di Pensiero. L’effetto di Pensiero si fa sentire, infatti Domino, oltre ad una buona muscolosità e finezza, è dotato di un buon accrescimento. La facilità di nascita dei suoi figli è molto buona (Indice 126), quindi va utilizzato tranquillamente su tutte le vacche. Gli accoppiamenti da evitare sono gli stessi riportati precedentemente per Cof più Gorilla. Diesel è un altro figlio di Vialli con muscolosità e accrescimenti discreti. La facilità di nascita (Indice Tabella riassuntiva delle uscite dalle Prove di Progenie Linea carne CEN, COF, DOMINO, DIESEL, DIVINO, DELTA Approvati In attesa CAMPIONE, DUOMO, DENARO, DOMINATOR, DINAMITE, DOPO Scartati In attesa ELIO DAKAR, EVANDER 12 Linea allevamento ZAINO, BRIO Scartato per difetti Scartati per poche inseminazioni Approvati 119) ne consente l’uso tranquillo sulle pluripari. Sono da evitare gli stessi accoppiamenti che per Cof. Divino è un figlio di Zulù con una buona muscolosità e dei figli che nascono senza eccessivi problemi (Indice Facilità di Nascita 105). Vista la sua genealogia, oltre alle sue caratteristiche da carne si presenta anche come un potenziale toro Linea Allevamento. Da non usare sulle fattrici figlie della linea Tyson (Bianco, Zaino, Divago, Delfino) e sulle figlie di Quinto e Violino. Delta è un figlio di Bull con caratteristiche da carne meno spinte ma con una facilità di nascita dei suoi figli molto migliore (Indice 129) che ne consente tranquillamente l’uso su tutte le vacche. E’ nipote di Olimpico dalla parte materna. Il suo utilizzo deve essere evitato sulle bovine della linea Ergo (Quebek, Ungaro, Bomber) e sulle figlie di Olimpico, Delano e Impero. Cen, Delta, Domino e Cof fanno il loro ingresso nei primi 10 posti della classifica della Linea Carne. Approvati Linea Allevamento In seguito ai positivi dati di parto delle loro figlie, sono stati approvati per la Linea Allevamento Zaino e Brio. Zaino è già ben conosciuto per le sue buone caratteristiche da OTTOBRE Dall’Associazione 2002 carne (3° posto della classifica Carne) con una buona facilità di nascita dei suoi figli. La buona facilità di parto delle sue figlie (Indice 119), logicamente ereditata dal padre Tyson, lo portano anche ad essere al 2° posto della classifica Allevamento. Da parte sua Brio è più specializzato da Allevamento con delle figlie che partoriscono bene (Indice Facilità di Parto 118) ed è solo discreto da Carne. Di ognuno dei due tori sono disponibili circa 3.000 dosi di seme stoccate che dovranno quindi essere utilizzate in modo mirato per produrre la rimonta femminile. Per Zaino sono da evitare gli accoppiamenti sulle figlie di Bertu, Attila, Ergo, Vasco e della linea Quinto (Tyson, Zivago, Zulù, Bianco, Delfino). Brio è un Urial x Moreno II quindi sono i soli tori da evi- tare. Scartati Linea Carne Campione, Duomo, Dominator, Denaro, Dinamite e Dopo sono stati scartati dopo la nascita dei figli dal momento che il loro Indice Carne è risultato inferiore alla soglia attualmente prevista dopo le prove di progenie (Indice Carne pari ad almeno 116). Rimangono in attesa del parto delle figlie per la Linea Allevamento. Elio è stato invece scartato a causa dei problemi di correttezza, dal momento che la sua progenie ha presentato una percentuale di difetti alla nascita superiore alla media di riferimento. Dakar e Evander infine sono stati purtroppo scartati a causa dello scarso utilizzo del loro seme durante le prove di progenie, che di fatto non ha consentito la loro valutazione genetica per la facilità di nascita. LA PIEMONTESE NEL DESERTO Da circa 2 anni orsono è in corso una cooperazione tra l’Università di Torino (Dipartimento di Patologia Animale) e l’Università di Niamey (Capitale del NIGER) che punta al miglioramento genetico della razza zebuina da latte locale Azawak con lo sviluppo dell’inseminazione artificiale. In questo senso l’ANABORAPI è stata coinvolta per le sue competenze tecniche nel campo della produzione di seme. In parallelo si svolge una prova di incrocio per produrre la carne necessaria all’esportazione nei paesi della costa equatoriale (Costa d’avorio, Ghana, Benin, Togo, Burkina Faso). La zona di allevamento del Zebu Azawak si trova al limite sud del Sahara con delle condizioni molto difficili che la Piemontese ha già dimostrato di superare in incrocio su diverse razze di Zebu in sud America. Aspettando i risultati di questa collaborazione, salutiamo la nascita, quest’estate, del primo meticcio africano Piemontese x Azawak. 13 Dall’Associazione N U M E R O Alla Mostra Nazionale sarà possibile prenotare i cartelloni aziendali da esterno e personalizzati Azienda iscritta al libro genealogico AZIENDA TAL DEI TALI Tel: 0000.000000 14 7 OTTOBRE Mostre 2002 Menù proposti dai Ristoranti di Cuneo in occasione della Mostra Nazionale “Bovini di Razza Piemontese” 9-10 Novembre RISTORANTE IL VENTAGLIO via Barbaroux, 2 - tel. 0171 690877 Sformato al Castelmagno Cipolle ripiene Cojette con salsiccia Santarele Sottopaletta al Nebbiolo con castagne e lardo Semifreddo di castagne con crema al Barolo chinato Caffè Genepy, Dragonet, Aquilegia, Rotafia, Bordiga Carta del pane Pane di segale, Barbarià, Tupunin, Rubatà, Grissini € 26 (bevande escluse) Gradita prenotazione bre 9-10 Novem URE L TE IG RISTORAN 681942 1 tel. 0171 1 o n a li ig v a via S stagne hi trifolati e ca Tartrà con fung lsa ai capperi sa Merluzzo con telmagno Gnocchi al Cas Potia di zucca di polenta con bastoncini zo an m di to sa Bra colato e rum n crema al cioc co ne ag st ca di Budino Caffè ia, Bordiga quilegia, Rotaf A t, ne go ra D Genepy, Carta del pane Grissini punin, Rubatà, Tu à, ri ba ar B , Pane di segale incluse) € 30 (bevande azione Gradita prenot 9 Novembre RISTORANTE CAVALLO NE RO piazza Seminar io, 6 - tel.0171 602017 Insalata di testina con fagioli di Cune o Flan di topinambu r con bagna caoda Tagliatelle al ragù di funghi Cisrà Sella di bovino Piem ontese con castagn e glassate Sfoglia di marroni con zabaione al M oscato Caffè Genepy, Dragonet, Aquilegia, Rotafia , Bordiga Carta del pane Pane di segale, Ba rbarià, Tupunin, Ru batà, Grissini € 25 (bevande esclu se) Gradita prenotazio ne 9-10 Novembre RISTORANTE LOCANDA ITALIA via Chiusa Pesio, 6 - tel. 0171 605061 Insalatina di trota salmonata, funghi e sarset Topinambur gratinati su purea di Castelmagno Monpareglie ai porri di Cervere Zuppa di cipolle Stracotto di vitello alle verdure Torta di castagne con panna Caffè Genepy, Dragonet, Aquilegia, Rotafia, Bordiga Carta del pane Pane di segale, Barbarià, Tupunin, Rubatà, Grissini € 30 (bevande incluse) Gradita prenotazione 15 PROGRAMMA Venerdì 8 novembre 14 - 20 arrivo e sistemazione degli animali; Sabato 9 novembre Mattino: Identificazione soggetti ed apposizione dei numeri di groppa, Valutazioni cat. TORELLI e MANZE - Concorsi per le scuole agrarie; Pomeriggio: Valutazione categorie femminili MANZE e VACCHE. Domenica 10 novembre Mattino: Valutazione categorie tori adulti - Proclamazione Campioni Assoluti ore 12 Premiazione - ore 13.00 Pranzo Pomeriggio: Concorso paratori junior, Agility cow, stima del peso e gara di mungitura. Inoltre: confronto tra progenie dei tori di Fecondazione Artificiale. Per la Linea Allevamento si esporranno 5 manze o primipare, mentre per la Linea Carne si esporranno 5 maschi dagli 8 ai 18 mesi. Esposizione delle opere partecipanti al Concorso fotografico - Stand istituzionali dell’Anaborapi, del Consorzio di Tutela e delle Associazioni provinciali - Distribuzione del Büta Bin? e delle Schede di Stalla.