ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A

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ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A
POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN A.P. ART. 2 - COMMA 20/C - LEGGE 662/96 - D.C. - D.C.I. Torino - N. 7/2002
❄
ANNO XXXIII
N°7 - 2002
ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A - 12061 Carrù (Cn) - ITALY
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Razza Bovina Piemontese
Periodico di informazioni tecniche
economiche e d’attualità a cura
dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese.
Andrea Quaglino
Redazione
Fabia Pacher
Breve storia
della inseminazione artificiale
dall’Associazione
Direttore Responsabile:
3
di xxxxxxxx xxxxxxxx
5
Verde...un toro
dal sangue blu
Realizzazione grafica e stampa:
di Virgilio
Studi e
Ricerche
L’Artistica Savigliano
Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/13-11-63
Anno XXXIII - Numero 7 / 2002
È consentita la riproduzione di testi o fotografie citando la fonte.
Mostre
Poste Italiane
Spedizione in abbonamento postale
art. 2 comma 20/c - Legge 662/96
D.C. - D. C. I.
Torino N. 6/2002
7
Convegno «Il bovino piemontese
e la rondine»
9
Globalizzazione e
diversificazione in zootecnica
di Fabia Pacher
10
dall’Associazione
Autorizzazione del Tribunale di
Torino numero 2117
Mostre
Sede operativa
Strada Trinità, 32/A - 12061 (CN)
Telefono 0173 750.791
Telefax 0173 750.915
e-mail: [email protected]
web: www.anaborapi.it
dall’Associazione
Sede legale
Via Valeggio, 22 - 10128 TORINO
Sommario
2002
Prove di progenie
12
Tori in uscita dalle prove di progenie
15
Menù proposti da ristoranti di Cuneo
in occasione della Mostra
“Bovini di razza piemontese”
Dall’Associazione
4
la protezione contro le possibili
contaminazioni.
Un significativo cambiamento
nelle tecniche di stoccaggio si è
avuto negli anni ’50 con il passaggio dal diossido di carbonio
(-79°C) all’azoto liquido (196°C) che garantisce agli
spermi un tempo di sopravvivenza pressoché infinito.
Con la rapida diffusione della
I.A. si è avuto di conseguenza
un aumento della domanda di
riproduttori famosi.
metodo più semplice per soddisfare queste richieste è stato
quello di “allungare” ogni eiaculato utilizzando un minor
numero di spermi, sapendo per
esperienza che solo un pochi
milioni di spermi sono necessari per una fecondazione,
ovviamente, senza che questo
vada a discapito della fertilità.
Quindi il numero degli spermi
per inseminazione è stato
ridotto da 100x106 a 4x106
spermi per inseminazione senza
alcuna compromissione dei
risultati. Inoltre, per soddisfare
la crescente domanda di tori
altamente selezionati ci fu un
atro obiettivo da raggiungere:
quello di ottenere il massimo
numero possibile di spermi per
toro.
A questo proposito vennero
condotti numerosi studi sulla
spermatogenesi dei riproduttori
che evidenziarono come le
dimensioni scrotali influenzassero direttamente la quantità di
eiaculato prodotto.
Mentre i genetisti continuavano
a fare scoperte entusiasmanti
per ciò che riguardava la selezione, il diluitore (o mezzo)
usato nella preparazione delle
dosi di seme era a base di tuorlo
e citrato fino al momento in cui,
in Inghilterra, si riuscì a congelare seme di pollo con l’aggiunta
al diluitore del glicerolo: questo nuovo mezzo fu poi ampiamente usato anche per il seme
di bovino.
I nuovi diluitori furono così
N
composti da glicerolo e latte o
ancora da glicerolo e tuorlo
d’uovo che si rivelò essere il
migliore mezzo in assoluto per
la crioconservazione del seme
di tutte le specie zootecniche.
(N.d.R. Oggi, per garantire
massima sicurezza livello sanitario esistono diluitori a base
esclusivamente vegetale, come
quello impiegato dal Centro
Tori dell’Anaborapi).
Passando all’impiego diretto del
seme ovviamente il successo in
campo dipende da un’accurata
evidenziazione dei calori e dalle
capacità con cui si conduce
l’inseminazione.
Le classiche regole riferite al
“mattino-pomeriggio” ed al
“pomeriggio-mattino” stabilite
negli anni ’40 e basate su osservazioni e palpazioni delle ovaie
prevedevano che una vacca
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notata in calore al mattino
avrebbe dovuto essere inseminata nel pomeriggio mentre se
notata in calore al pomeriggio
avrebbe dovuto essere inseminata non oltre mezzogiorno del
giorno successivo.
Per concludere, una delle tecniche più sensazionali ottenute
dalle ricerche degli ultimi anni
è il sessaggio del seme attraverso l’analisi del DNA con
flusso citometrico.
Al momento il tempo impiegato
per selezionare i miliardi di
spermi per eiaculato è ancora
eccessivo e non rende questa
tecnica praticabile nei normali
laboratori, ma come tutti sappiamo il progresso tecnologico
va molto veloce e presto questo nuovo traguardo diventerà
una realtà.
Dall’Associazione
A N N O 2 0 0 2
Verde...un toro
dal sangue blu
“
ecisamente troppo seria questa rivista” ho
pensato tra me e me
una giornata uggiosa di fine
settembre mentre dalle ampie
finestre della mia stalla osservavo la pianura cuneese, lanciando occhiate furtive nel box
delle manzette e fantasticando.
Ho riflettuto se non fosse
opportuno dare il mio contributo ed allora eccomi qua!
Scusate, mi debbo presentare,
mi chiamo Virgilio proprio
come il poeta, ma di professione faccio il toro: proprio
così il toro, a proposito se
conoscete chi ha inventato la
fecondazione artificiale mandatemelo nel box perché gli
devo dire due cosette;
Vaccaneo (il responsabile del
D
Federico Serra con Verde
di “Virgilio”
centro F.A. dell’Anaborapi) sarà
pur simpatico, ma le vacche……
Vabbè, bando alle tristezze,
volevo parlarvi di un mio
grande collega, toro naturalmente, che nella primavera di
quest’anno ha finito la sua carriera….in padella!
Il suo nome era Verde, sì proprio come il colore degli allevatori nel periodo dell’afta. Alle
spalle una grande dinastia di
sangue blu, il padre Pio è stato
campione nazionale, così come
il nonno Ergo ai suoi tempi al
centro di roventi polemiche
sulla fecondazione artificiale.
Verde è nato in un allevamento
di Caraglio, il suo allevatore
un tipo decisetto con i capelli
grigi non mi è una faccia
nuova; non mi ricordo il
cognome, ma sono un toro
mica un computer, so che di
nome fa Giacomo, per gli
amici Lino, ed è da una vita il
Presidente degli allevatori della
Piemontese nella “granda”
intesa come provincia, naturalmente, perché la Granda,
quella con la G maiuscola è
tutta un’altra cosa, ma di
quello ne dovete parlare con il
mio padrone.
Più volte ci siamo incontrati
sul ring, una volta vincevo io,
una volta lui (vabbè magari
due), come quella volta
Fossano ’99….
Quel….di un giudice ha fatto
campione lui, anche se
secondo me era mancino ed io
avrei voluto vincere, il mio
padrone gliene ha dette quattro!
Che testardi ‘sti montanari.
Eravamo molto simili tra noi,
lui più muscoloso e palestrato,
io più snello, lui più nervosetto
ed io più calmo, ma facevamo
decisamente una bella coppia.
Mi piaceva guardarlo minaccioso negli occhi quando
Federico o Michele lo facevano
sfilare e lui sbuffava come un
treno, poi spesso Roberto mi
prendeva per il naso e mi portava via.
Poi alla Fiera di Quaresima
l’ultima apparizione in ring alla
5
Dall’Associazione
grande, quella volta io non
c’ero e Verde ha vinto la sua
ultima mostra con i suoi 1200
kg tutti in tiro.
Il resto è storia triste con l’epilogo in un macello della
Liguria, triste destino di tutti
noi bovidi.
Questo il ricordo di un grande
toro, che ha dato alla razza un
notevole contributo sia come
campione a livello nazionale
sia come riproduttore dando
alla fecondazione artificiale
due figli.
E’ stato presente anche in
manifestazioni fuori Piemonte,
quando Garnero, il Trap della
Nazionale bovina Piemontese
per intenderci, lo faceva scendere in campo ed allora dopo
lunghi viaggi poteva farsi
ammirare dal pubblico, con il
sottofondo dei commenti in
N
piemontese maccheronico che
solo la Lidia da Montegiove sa
parlare.
Ogni tanto delegazioni straniere facevano visita alle nostre
stalle, accompagnate da un
tipo bassetto coi capelli grigi
che parlava tutte le lingue,
francese, tedesco, inglese, persino cinese, sempre rigorosamente con accento cebano…
come sono facili le lingue straniere!
Mi luccicano gli occhi, mentre
penso a Verde, cerco conforto
nel bue che è legato vicino al
mio box, ma a lui mancano
troppe cose per capire.
Nel box delle manzette lui
neanche ci sbircia, mentre a
me fanno letteralmente impazzire.
gli occhioni neri della 134 (le
vacche di oggi mica si chia-
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mano ancora Bionda o Pastura,
anche se quelle nostrane non
hanno nomi difficili come
quelle delle bianche e nere, che
sembrano uscire dall’elenco
telefonico di Brooklyn!)
VIRGILIO
PS: al momento di andare in
stampa apprendiamo che
anche a Virgilio è toccata la
stessa sorte di Verde.
Al di là del tono sarcastico
dell’articolo redatto da quel p.
di un giudice summenzionato,
questi due tori hanno dato un
grande contributo alla razza,
ci complimentiamo quindi con
i relativi allevatori Serra
Giacomo e Del soglio Fratelli
scusandoci con loro e con gli
altri personaggi citati se magari
nell’articolo siamo stati un po’
irriverenti.
MIAC sede Nazionale Mercati Bestiame
Fossano ha ospitato l’assemblea nazionale
dell’AIMB, l’associazione nazionale che
raggruppa tutti i mercati bestiame d’Italia.
Vi aderiscono, infatti, oltre a Cuneo e
Fossano, Carmagnola, Chivasso, Parma,
Montichiari ed Udine. All’ordine del giorno
due argomenti chiave, la variazione della
sede sociale, sinora ubicata Parma e la
nomina del Presidente, anch’esso appannaggio della città emiliana.
Su proposta del Presidente MIAC, Giorgio
Bergesio, la sede nazionale è stata spostata a Cuneo, in considerazione, anche
della leadership a livello nazionale di
quest’area mercatale.
La “piazza” di Cuneo, infatti, è quella che
in Italia fa registrare il più alto volume
6
7
d’affari in termini di prodotto commercializzato.
La presidenza nazionale è stata affidata a Giangiorgio Bruno, assessore all’agricoltura del Comune
di Fossano.
Questo anche perché, anche se nella città degli Acaja i capi bovini commercializzati in vivo sul
mercato non sono molti la sala contrattazione è un indubbio punto di riferimento soprattutto
per l’allevamento suino.
Gli obiettivi dell’Associazione sono molteplici ed ambiziosi, tra di essi merita essere segnalato un progetto d’asta telematica che permetterà la commercializzazione degli animali senza
la oro presenza fisica con conseguente diminuzione dei costi e vantaggi in termini di benessere animale.
OTTOBRE
Studi e Ricerche
2002
Convegno «Il bovino
piemontese e la rondine»
proposito del nuovo millennio . . . quando ero
bambino le rondini sembravano infinite e nel Po c'era lo
storione, non il siluro del
Danubio. Così mille anni, se
penso al futuro, mi sembrano
troppi. E' dei prossimi decenni
che soprattutto dovremmo occuparci. O facciamo subito qualcosa, o sarà troppo tardi.”
A
"
(Danilo Mainardi Presidente LIPU)
Secondo uno studio europeo
di BirdLife International condotto nell'ultimo ventennio in
Italia, il decremento netto stimato del numero di rondini è
stato del 20-40% della popolazione. Ciò equivale ad oltre
6 milioni di coppie in meno,
cioè - per intenderci - se prima
una stalla conteneva 10 nidi
ora ne ospita soltanto 6. Per
quanto riguarda invece il
Piemonte, sembra vi sia un
ritorno gradito delle rondini
nelle nostre campagne.
E’ quanto ha dimostrato il più
significativo censimento dei
nidi del grazioso volatile condotto recentemente nei
2500 allevamenti bovini di
razza Piemontese del Piemonte e della Liguria dall’ANABORAPI (Associazione allevatori bovini di razza
Piemontese) in collaborazione
con la LIPU (Lega Italiana
Protezione Uccelli).
La tradizione popolare, confermata da varie ricerche
scientifiche, ha sempre associato la rondine ad un ecosi-
Cuneo, 6 Novembre 2002,
ore 17,30 presso il Centro
Incontri della Provincia.
stema in cui l’intervento
umano non ha alterato la salubrità ambientale. Un minor
uso di pesticidi significa una
maggiore diffusione degli
insetti, una maggiore disponibilità di cibo per le rondini
e un’agricoltura praticata nel
rispetto dell’ambiente, come
nella migliore tradizione dei
nostri agricoltori. Ed è con
particolare soddisfazione che
in un momento in cui le produzioni agricole si trovano a
misurarsi con la loro compatibilità con la natura, si scopre
che l’allevamento del bovino
Piemontese non solo non è in
contrasto con il proliferare
delle rondini, ma in alcune
zone del Piemonte sembra
addirittura favorirlo in modo
particolare. Di conseguenza,
anche la carne prodotta con i
nostri bianchi vitelloni, non
effettuata in centri di ingrasso
di tipo intensivo, ma nelle tradizionali fattorie piemontesi
e liguri, appare una produzione che garantisce da un lato
il rispetto della natura e
dall’altro caratteristiche di
genuinità dal sapore antico.
Di questo parleranno autorevoli studiosi del settore mercoledì 6 Novembre alle ore
17,30 presso la sala B del
Centro Incontri della Provincia, in Corso Dante, 41 a
Cuneo nel Convegno “Il
Bovino Piemontese e la rondine: un binomio da riscoprire”, organizzato dall’Anaborapi in collaborazione con
la LIPU e con il patrocinio
dell’Amministrazione provinciale e del Comune di Cuneo.
Al Convegno, il cui ingresso è
libero, sono invitati tutti
quanti hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente e la
genuinità delle produzioni
agricole e zootecniche nella
nostra regione.
Per informazioni:
ANABORAPI
tel.0173/750791 - fax 0173/750915
E-mail: [email protected],
www.anaborapi.it
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O T T O B R E
Dall’Associazione
2 0 0 2
Globalizzazione e
diversificazione in zootecnica
i è recentemente tenuto a
Cuneo il convegno nazionale “Parliamo di…globalizzazione e diversificazione
in zootecnia” organizzato dal
Dipartimento di Scienze
Zootecniche dell’Università di
Agraria di Torino in collaborazione con la Provincia di
Cuneo.
Da molti anni ormai la Facoltà
di Agraria ripete questo importante appuntamento sempre
affrontando nuove tematiche
ed invitando autorevoli relatori.
L’edizione di quest’anno si è
tenuta nel moderno ed accogliente Centro Incontri a
Cuneo: i lavori sono stati aperti
dall’assessore all’Agricoltura
Provinciale, Lombardi, il quale
ricordando l’importanza della
zootecnia nella Provincia di
S
Fabia Pacher
Ufficio Tecnico Anaborapi
Cuneo che rappresenta il 50%
della PLV agricola, ha sottolineato il nuovo sistema di decentramento relavivo agli interventi
di aiuto alle aziende, in particolare miglioramenti ed insediamento giovani, che ora vengono affidati direttamente alle
Province ed ai Comuni, previa
approvazione dei programmi
da parte della UE.
Tra le numerose ed interessantissime relazioni presentate
quella della professoressa Di
Stasio ha evidenziato come la
globalizzazione non riguardi
solo aspetti economici e socioculturali, ma anche quelli biologici, in particolare la com-
mercializzazione del seme.
Questo va a tutto vantaggio dei
Paesi in via di sviluppo che possono così usufruire del progresso genetico, inteso come
selezione per migliorare, attraverso i geni, le caratteristiche di
determinate produzioni animali
che interessano maggiormente.
Restano pur sempre i problemi
relativi alla successiva gestione
di questo materiale biologico di
pregio nei Paesi in via di sviluppo, alla diffusione di geni
patogeni ed al rischio della
scomparsa delle razze locali.
Nel mondo sono presenti 6379
razze (di animali di interesse
zootecnico) suddivise in 30
specie di cui 4183 sono censite
e 1335 sono a rischio. Per la salvaguardia delle razze locali è
fondamentale la riscoperta e la
valorizzazione dei prodotti tradizionali.
A livello genetico la salvaguardia si può attuare attraverso il
perseguimento di alcune tappe
quali: un inventario della popolazione, una descrizione genetica, una scelta della migliore
tecnica di conservazione ed
infine una programmazione
degli accoppiamenti.
Tutti questi programmi sono
attuati dalle sedi centrali e
decentrate della FAO che mettendo a disposizione gli strumenti ottenuti dalla globalizzazione consentono la tutela
delle biodiversità locali.
9
O T T O B R E
Dall’Associazione
2 0 0 2
Prove di Progenie Dicembre ‘02 - febbraio ‘03
FLASH
IT004901033646
Nato il 12-05-2001
Uscita dati:
Carne apr/2004
Allevamento 2007
Allevatore: CLERICO FRANCO E LUCIANO CIGLIÉ Colore della paillette: bianco
DOMINO (IA)
IT004034000287
p
m
BALESSIA p. 91
IT069CN005B020
pp
VIALLI
(IA)
mp
UGUALE
p. 88
pm
TANGO
(IA)
mm
LOLA
p. 83
FLASH è un toro di taglia media con buona muscolosità ed ottima finezza. Il padre DOMINO, di cui FLASH è
il primo figlio qualificato alla I.A., è appena stato approvato per la Linea Carne con un Indice di Facilità di
Nascita di 126. Il nonno materno TANGO era anch’esso un toro con buone doti da carne. Non usare FLASH
sulle figlie delle linee GORILLA (PENSIERO, QUIETO) e PEDRO (VIALLI e figli).
FRANKLIN
IT004901028698
Nato il 28-06-2001
Uscita dati:
Carne apr/2004
Allevamento 2007
Allevatore: MERLATTI F.LLI ROCCA DE’ BALBI Colore della paillette: rosso
p
m
DELANO (IA)
IT001300001991
BAMARA p. 85
IT189CN028B036
pp
OLIMPICO (IA)
mp
VELA
p. MB
pm
UNGARO
(IA)
mm
SARA
p. 85
FRANKLIN è un toro di taglia media con ottime masse muscolari e finezza. FRANKLIN è l’accoppiamento tra
il padre DELANO, discreto da Carne ed atteso per l’Allevamento, di cui è il secondo figlio in I.A., e il nonno
materno UNGARO, ben conosciuto come toro da manze. Sono da evitare gli accoppiamenti di FRANKLIN con
le figlie di QUEBEK, FINO e TORINO.
FARAONE
IT004902095620
Nato l’ 8-07-2001
Uscita dati:
Carne apr/2004
Allevamento 2007
Allevatore: ALLADIO ODDONE - SAVIGLIANO Colore della paillette: blu
p
m
VASCO (IA)
TO 20993A
VERONICA
CN 35953D
p. 86
pp
SERGENTE (IA)
mp
SCOPA
p. 81
pm
OSCAR
(IA)
mm
SERVA
p. 82
FARAONE è un toro di taglia grande con buona muscolosità. FARAONE è il 5° figlio di VASCO in I.A., con le premesse per averne ereditato le caratteristiche da Allevamento (l’Indice di Facilità di Parto di VASCO è 120). Invece
il nonno materno OSCAR era un toro da Carne con una buona Facilità di Nascita dei suoi figli (Indice 116). Non
accoppiare FARAONE con le figlie di QUINTO, ERGO, LUGANO e TYSON.
11
Mostre
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Tori in uscita
dalle prove di progenie
ovità anche in questo
numero della rivista per
quanto riguarda l’uscita
dalle prove di progenie : ben 15
tori hanno concluso le prove
per la Linea Carne (6 approvati
e 9 scartati) e 2 per la Linea
Allevamento dopo i parti delle
loro figlie.
N
Approvati Linea Carne
Cen è un figlio di Teo, toro
aziendale figlio di Oscar, di cui
ha preso decisamente la facilità
di nascita (Indice 123) ma non
al punto da consigliarne l’uso
sulle manze.
I suoi figli sono molto muscolosi, potenti e con un buon
accrescimento.
Sono da evitare gli accoppiamenti con le figlie delle linee
Oscar e Ergo.
Cof è un figlio di Vialli i cui figli
sono dotati di buona muscolosità e finezza e di un discreto
accrescimento.
L’ottima facilità di nascita dei
figli (Indice 135) gli consente
di essere consigliato anche sulle
manze.
E’ da evitare l’uso sulle bovine
della linea Pedro (Volo, Zolfo,
Vialli, Chiaro, Cobra, Dante,
Decibel) e Lugano.
Domino è anch’esso figlio di
Vialli e nipote per parte di
madre di Pensiero.
L’effetto di Pensiero si fa sentire,
infatti Domino, oltre ad una
buona muscolosità e finezza, è
dotato di un buon accrescimento.
La facilità di nascita dei suoi figli
è molto buona (Indice 126),
quindi va utilizzato tranquillamente su tutte le vacche.
Gli accoppiamenti da evitare
sono gli stessi riportati precedentemente per Cof più Gorilla.
Diesel è un altro figlio di Vialli
con muscolosità e accrescimenti
discreti.
La facilità di nascita (Indice
Tabella riassuntiva delle uscite dalle Prove di Progenie
Linea carne
CEN, COF, DOMINO,
DIESEL, DIVINO, DELTA
Approvati
In attesa
CAMPIONE, DUOMO,
DENARO, DOMINATOR,
DINAMITE, DOPO
Scartati
In attesa
ELIO
DAKAR, EVANDER
12
Linea allevamento
ZAINO, BRIO
Scartato per difetti
Scartati per poche inseminazioni
Approvati
119) ne consente l’uso tranquillo sulle pluripari.
Sono da evitare gli stessi accoppiamenti che per Cof.
Divino è un figlio di Zulù con
una buona muscolosità e dei
figli che nascono senza eccessivi problemi (Indice Facilità di
Nascita 105).
Vista la sua genealogia, oltre alle
sue caratteristiche da carne si
presenta anche come un potenziale toro Linea Allevamento.
Da non usare sulle fattrici figlie
della linea Tyson (Bianco, Zaino,
Divago, Delfino) e sulle figlie di
Quinto e Violino.
Delta è un figlio di Bull con
caratteristiche da carne meno
spinte ma con una facilità di
nascita dei suoi figli molto
migliore (Indice 129) che ne
consente tranquillamente l’uso
su tutte le vacche.
E’ nipote di Olimpico dalla
parte materna.
Il suo utilizzo deve essere evitato sulle bovine della linea Ergo
(Quebek, Ungaro, Bomber) e
sulle figlie di Olimpico, Delano
e Impero.
Cen, Delta, Domino e Cof
fanno il loro ingresso nei primi
10 posti della classifica della
Linea Carne.
Approvati Linea Allevamento
In seguito ai positivi dati di
parto delle loro figlie, sono stati
approvati per la Linea
Allevamento Zaino e Brio.
Zaino è già ben conosciuto per
le sue buone caratteristiche da
OTTOBRE
Dall’Associazione
2002
carne (3° posto della classifica
Carne) con una buona facilità
di nascita dei suoi figli.
La buona facilità di parto delle
sue figlie (Indice 119), logicamente ereditata dal padre
Tyson, lo portano anche ad
essere al 2° posto della classifica Allevamento.
Da parte sua Brio è più specializzato da Allevamento con
delle figlie che partoriscono
bene (Indice Facilità di Parto
118) ed è solo discreto da
Carne.
Di ognuno dei due tori sono
disponibili circa 3.000 dosi di
seme stoccate che dovranno
quindi essere utilizzate in modo
mirato per produrre la rimonta
femminile.
Per Zaino sono da evitare gli
accoppiamenti sulle figlie di
Bertu, Attila, Ergo, Vasco e della
linea Quinto (Tyson, Zivago,
Zulù, Bianco, Delfino).
Brio è un Urial x Moreno II
quindi sono i soli tori da evi-
tare.
Scartati Linea Carne
Campione, Duomo, Dominator, Denaro, Dinamite e Dopo
sono stati scartati dopo la
nascita dei figli dal momento
che il loro Indice Carne è risultato inferiore alla soglia attualmente prevista dopo le prove
di progenie (Indice Carne pari
ad almeno 116).
Rimangono in attesa del parto
delle figlie per la Linea Allevamento.
Elio è stato invece scartato a
causa dei problemi di correttezza, dal momento che la sua
progenie ha presentato una percentuale di difetti alla nascita
superiore alla media di riferimento.
Dakar e Evander infine sono
stati purtroppo scartati a causa
dello scarso utilizzo del loro
seme durante le prove di progenie, che di fatto non ha consentito la loro valutazione genetica per la facilità di nascita.
LA PIEMONTESE NEL DESERTO
Da circa 2 anni orsono è in corso una cooperazione tra l’Università di Torino (Dipartimento
di Patologia Animale) e l’Università di Niamey (Capitale del NIGER) che punta al miglioramento genetico della razza zebuina
da latte locale Azawak con lo sviluppo
dell’inseminazione artificiale. In questo senso l’ANABORAPI è stata coinvolta per le sue competenze tecniche
nel campo della produzione di seme.
In parallelo si svolge una prova di
incrocio per produrre la carne necessaria all’esportazione nei paesi della
costa equatoriale (Costa d’avorio,
Ghana, Benin, Togo, Burkina Faso).
La zona di allevamento del Zebu
Azawak si trova al limite sud del
Sahara con delle condizioni molto difficili che la Piemontese ha già dimostrato di superare in incrocio su diverse razze di Zebu in sud America.
Aspettando i risultati di questa collaborazione, salutiamo la nascita, quest’estate, del primo
meticcio africano Piemontese x Azawak.
13
Dall’Associazione
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Alla Mostra Nazionale
sarà possibile prenotare
i cartelloni aziendali
da esterno e personalizzati
Azienda iscritta
al libro genealogico
AZIENDA TAL DEI TALI
Tel: 0000.000000
14
7
OTTOBRE
Mostre
2002
Menù proposti dai Ristoranti di Cuneo
in occasione della Mostra Nazionale
“Bovini di Razza Piemontese”
9-10 Novembre
RISTORANTE IL VENTAGLIO
via Barbaroux, 2 - tel. 0171 690877
Sformato al Castelmagno
Cipolle ripiene
Cojette con salsiccia
Santarele
Sottopaletta al Nebbiolo con castagne e lardo
Semifreddo di castagne con crema al Barolo chinato
Caffè
Genepy, Dragonet, Aquilegia, Rotafia, Bordiga
Carta del pane
Pane di segale, Barbarià, Tupunin, Rubatà, Grissini
€ 26 (bevande escluse)
Gradita prenotazione
bre
9-10 Novem URE
L
TE IG
RISTORAN
681942
1 tel. 0171
1
o
n
a
li
ig
v
a
via S
stagne
hi trifolati e ca
Tartrà con fung lsa ai capperi
sa
Merluzzo con
telmagno
Gnocchi al Cas
Potia di zucca
di polenta
con bastoncini
zo
an
m
di
to
sa
Bra
colato e rum
n crema al cioc
co
ne
ag
st
ca
di
Budino
Caffè
ia, Bordiga
quilegia, Rotaf
A
t,
ne
go
ra
D
Genepy,
Carta del pane
Grissini
punin, Rubatà,
Tu
à,
ri
ba
ar
B
,
Pane di segale
incluse)
€ 30 (bevande
azione
Gradita prenot
9 Novembre
RISTORANTE
CAVALLO NE
RO
piazza Seminar
io, 6 - tel.0171
602017
Insalata di testina
con fagioli di Cune
o
Flan di topinambu
r con bagna caoda
Tagliatelle al ragù
di funghi
Cisrà
Sella di bovino Piem
ontese con castagn
e glassate
Sfoglia di marroni
con zabaione al M
oscato
Caffè
Genepy, Dragonet,
Aquilegia, Rotafia
, Bordiga
Carta del pane
Pane di segale, Ba
rbarià, Tupunin, Ru
batà, Grissini
€ 25 (bevande esclu
se)
Gradita prenotazio
ne
9-10 Novembre
RISTORANTE LOCANDA ITALIA
via Chiusa Pesio, 6 - tel. 0171 605061
Insalatina di trota salmonata, funghi e sarset
Topinambur gratinati su purea di Castelmagno
Monpareglie ai porri di Cervere
Zuppa di cipolle
Stracotto di vitello alle verdure
Torta di castagne con panna
Caffè
Genepy, Dragonet, Aquilegia, Rotafia, Bordiga
Carta del pane
Pane di segale, Barbarià, Tupunin, Rubatà, Grissini
€ 30 (bevande incluse)
Gradita prenotazione
15
PROGRAMMA
Venerdì 8 novembre
14 - 20 arrivo e sistemazione degli animali;
Sabato 9 novembre
Mattino: Identificazione soggetti ed apposizione dei numeri di groppa,
Valutazioni cat. TORELLI e MANZE - Concorsi per le scuole agrarie;
Pomeriggio: Valutazione categorie femminili MANZE e VACCHE.
Domenica 10 novembre
Mattino: Valutazione categorie tori adulti - Proclamazione Campioni Assoluti
ore 12 Premiazione - ore 13.00 Pranzo
Pomeriggio: Concorso paratori junior, Agility cow, stima del peso e gara di mungitura.
Inoltre: confronto tra progenie dei tori di Fecondazione Artificiale. Per la Linea Allevamento
si esporranno 5 manze o primipare, mentre per la Linea Carne si esporranno 5 maschi dagli 8 ai 18 mesi.
Esposizione delle opere partecipanti al Concorso fotografico - Stand istituzionali dell’Anaborapi,
del Consorzio di Tutela e delle Associazioni provinciali - Distribuzione del Büta Bin? e delle Schede di Stalla.