Elaborazione del Calvados Christian Drouin
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Elaborazione del Calvados Christian Drouin
Elaborazione del Calvados Christian Drouin La Tenuta “Cœur de Lion” si trova nel cuore della regione dell’Auge, è delimitata a nord dalla strada che va da Pont-L’Evêque a Deauville-Trouville ed a sud dalla Touques che attraversa la regione dell’Auge da un’estremità all’altra. Anticamente, la distilleria era situata all’ interno della proprietà di Christian DROUIN padre, a Gonneville-sur-Honfleur. Visto il crescente successo del Calvados “DROUIN”, l’esigenza di avere maggior spazio a disposizione ha condotto Christian DROUIN figlio a trasferire i propri impianti nei locali di un antico maneggio a Coudray-Rabut; Dopo importanti lavori di restauro e successivamente alla realizzazione di un frutteto destinato a conservare le varietà tradizionali, la distilleria è stata aperta al pubblico.Tipicamente ispirata all’architettura dell’Auge del XVII secolo, la tenuta è costituita da un insieme di fabbricati a colombaio comprendenti un torchio, un laboratorio di distillazione, alcune cantine d’invecchiamento, un laboratorio destinato all’imbottigliamento ed un piccolo maniero. IL FRUTTETO I frutteto della Tenuta “Cœur de Lion” è un frutteto tradizionale ad alto fusto. E’ stato piantato ed innestato tra il 1991 e il 1993 e sarà in produzione verso il 2005/2010. Attualmente, l’approvvigionamento di mele è assicurato a Gonneville-surHonfleur, ed è completato dalla produzione di aziende agricole limitrofe. Per ottenere un succo contenente i livelli di zucchero, di tannino e d’acidità auspicati, è necessaria una buona mescolanza di mele dolci, dolci-amare, amare e acidule. Il frutteto della Tenuta “DROUIN” comporta esclusivamente varità tradizionali a basso rendimento ; la seleztione delle varietà à stata effettuata in modo da assicurare il miglior equilibrio possibile tra le quattro categorie e comporta : Mele dolci : Rouge Duret, Clos Renault, Herbage Sec Mele dolci-amare : Bedan, Binet rossa, Saint-Martin, Noël des Champs, Bisquet, Blanc Mollet, Joly rossa, Vaicherel, Cimetière, Argile grise, Gouet, Joly. Mele amare : Domaines, Mettais, Moulins à vent, Frequin rossa Mele acidule : Locart verde, Rambault. Oltre a queste varietà comuni all’insieme della regione d’Auge,vit si trovano la Cimetière de Blangy, la Jolly rossa, la Pot de vin e la Mela di Rouen, varietà specifiche ai grandi vini di Blangy/Pont-L’Evêque ; tutte queste varietà producono mele da sidro. LA RACCOLTA La raccolta delle mele si effettua scuotendo i rami ; i frutti cadono su un telone posto sotto l’albero. Le mele raccolte a mano vengono messe in sacchi di tela di juta. I frutti destinati alla produzione di sidro frizzante in bottiglia e di Pommeau de Normandie vengono immagazzinati per alcune settimane in un apposito granaio, situato al di sopra del torchio, affinché raggiungano il loro stadio ottimale di maturazione. Le mele destinate alla produzione di Calvados vengono stoccate su una soletta in cemento, in muccchi di un’altezza di circa 70 cm. LA MESCOLANZA Bisogna mescolare esclusivamente frutti che abbiano raggiunto lo stesso grado di maturazione ; si distinguono tre fasi di maturazione ; le mele dette “di prima stagione”, che maturano in settembre, quelle della seconda stagione che maturano da ottobre a metà novembre, quelle della terza stagione (generalmente denominate ultime o tardive) raccolte in dicembre e genralmente conservate fino al mese di gennaio. Per il Calvados “DROUIN” non si utilizzano mele di prima stagione, poiché è necessario miscelarle presto, in un periodo in cui la tempertura esterna è ancora elevata, e ciò nuoce alla produzione di un buon sidro. Fino al 1994, la miscelazione è stata realizzata mediante una pressa idraulica mobile in grado di assicurare le operazioni di raspatura e di torchiatura. Nel 1995, il vecchio impianto della proprietà è stato restaurato ; esso è composto da una raspa, da due tini, da una pressa idraulica e da une vasca sotterrranca. La raspa, situata al di sotto di uno dei due tini, è costituita da un tamburo rotante dotato di coltelli, essa trasforma le mele in una polpa dalla consistenza regolare. La polpa non viene portata immediatamente sotto torchio, essa viene lasciata fermentare per alcune ore ; le pareti delle cellule della mela si rammolliscono, e ciò facilita la fuoriuscita del succo, in una seconda fase. Il succo che gocciola naturalmente dalla feccia si deposita sul fondo del tino e attraverso un tubo previsto a tale scopo, defluisce in una vasca sotterranea dove viene raccolto il mosto prima di pomparlo in una grossa botte da sidro. La polpa viene successivamente portata alla pressa idraulica discontinua che, mediante serraggio, assicura l’estrazione del succo : in seguito, si montano su un carrello, separandoli gli uni dagli altri mediante graticciate di legno, i diversi strati di polpa fermentata, avvolti in teli ; lo spessore di ogni strato è compreso tra 10 e 12 cm. Per ottenere il Calvados “DROUIN” si estrae solo il succo puro, la polpa è pressata una volta sola ed il rendimento non supera il 65 %. Il succo della pressa defluisce nella vasca sotterranea attraverso un apposito tubo da dove viene pompato nelle grosse botti previste per la conservazione del sidro. Il succo di mela da sidro (il mosto) ha tre utilisazione : Il Pommeau de Normandie Per l’elaborazione del Pommeau de Normandie, il succo di mela da sidro (il mosto) viene miscelato con il Calvados prima della fermentazione, secondo una proporzione di 2/3 di mosto e di 1/3 di Calvados a 65°. Il Sidro Frizzante Per la produzione di sidro frizzante, il succo viene imbottigliato nel corso della fermentazione ; la fermentazione prosegue in bottiglia con la liberazione di gas carbonico, che lo rende una bevanda frizzante ; la pressione ottenuta dipende dalla quantità di zucchero rimanente per la fermentazione. Il Sidro di Distillazione Per il sidro di distillazione, è necessario che la fermentazione venga completata ; solo quando tutto lo zucchero contenuto nel succo di mela si è trasformato in alcool, il sidro può essere distillato. Il sidro di distillazione viene stoccato in grosse botti normanne in quercia, da 100 e 50 ettolitri. La botte da sidro è un grosso barile, concepito per scivolare sotto i bassi soffitti dei locali normanni che contenevano il torchio, poiché il piano fungeva da granaio per immagazzinare le mele. Una botte da sidro può essere utilizzata per molto tempo, a condizione che la feccia non venga mai lasciata a lungo sul fondo dopo la spillatura e che la botte venga pulita in modo molto accurato ; essa è dotata di uno sportello che ottura il cosidetto “passo d’uomo” attraverso il quale la persona incaricata alla manutenzione penetra al fine di pulire accuratamente le pareti interne. Una delle botti del torchio risale al 1889. LA DISTILLAZIONE Per ottenere la Denominazione dell’Auge, è necessario : I II Regione Mettere in lavorazione soltanto i frutti da sidro provenienti dalla regione dell’Auge Distillare il sidro secondo il metodo tradizionale : la distillazione viene effettuata riscaldando il prodotto due volte di seguito in un alambicco a più passaggi. III Ottenere l’approvazione dell’Istituto Nazionale delle Denominazioni d’Origine Controllata, in seguito ad un’analisi chimica ed a una degu-stazione effettuata da una commissione tecnica. La Tenuta “Cœur de Lion” dispone di due alambicchi ; un alambicco antico, mobile, costruito nel 1946 su progetto del suo precedente proprietario, Pierre PIVET. Si tratta in effetti di due alambicchi montati su un piano. E forse’ultimo alambicco mobile, a più passaggi, ancora in funzione : esso ha solcato la Regione dell’Auge a partire dal 1946 fino alla metà degli anni’70 ; oggi è ritenuto fisso. Il suo utilizzo richiede molta specializzazione. Po ché la sua capienza era divenuta insufficiente, nel 1993, un secondo alambicco è stato messo in servizio all’interno della distilleria ; si tratta di un alambicco originario della Charente, di 12 ettolitri, riscaldato a gas, che consente di raddoppiare la capacità di distillazione. Il primo riscaldamento effettuato a partire dal sidro dà un prodotto intermedio denominato “le acque piccole” con un titolo di circa 30°. Le teste e le code che contengono componenti indesiderabili vengono scartate in precedenza. La seconda distillazione, detta anche “riscaldamento buono”, comporta la distillazione del prodotto ottenuto nella prima fase. Anche in questo caso, le teste e le code sono state scartate. Il Calvados titola allora 70°. All’uscita dell’alambicco, il Calvados è incolore, brucia e libera aromi di frutta e alcool. LE CANTINE D’INVECCHIAMENTO Il Calvados “DROUIN” invecchia in botti di quercia. Le componenti più volatili che spiegano la sensazione di bruciore provocata dalle acquaviti gialle si elimina con il tempo. Il Calvados estrae dal legno diverse sostanze tra le quali i tannini che gli conferiscono il colore e la struttura a lui propri. A contatto con l’ossigeno si opera una trasformazione chimica delle componenti del legno disciolte nell’acquative. E’ cosi che appaiono nuovi aromi e che si costituisce il bouquet. Le cantine d’invecchiamento della Tenuta “Cœur de Lion” contengono essenzialmente piccole botti, botti da 250 litri per la maggior parte, ed alcune botti da 600 litri. Le piccole botti permettono di ottenere maggiori scambi tra il legno e l’acquavite e attraverso il legno, tra l’acquative e l’aria. Ne risulta un invecchiamento accelerato, con in cambio un’evaporazione (detta “la parte degli angeli”) importante. Molte botti sono antiche botti da Sherry e da Porto. E’ stato possibile constatare che queste botti riutilizzate limitano gli apporti di tannino amaro e contribuiscono a conferire un bel colore, corposità e grande complessità aromatica. Le botti da 15 a 25 ettolitri sono destinate alle spillature, agli assemblaggi ed allo stoccaggio del Calvados invecchiato, sufficientemente carico di tannino.