Riunione della Commissione TRAN. 26

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Riunione della Commissione TRAN. 26
TITOLO
Riunione della Commissione TRAN.
LUOGO E DATA
26-27 novembre 2012
Parlamento Europeo, Room A3E2
Rue Wiertz 60, 1000 Bruxelles
ORGANIZZATORE
Commissione TRAN
RELAZIONE
Nel corso della prima giornata di lavori della Commissione TRAN, alcuni Coordinatori dei
progetti TEN-T hanno affrontato la questione dei trasporti marittimi. In primo luogo, è da
sottolineare il discorso di Karla Peijs nella parte in cui menziona il progetto per migliorare la
navigabilità del fiume Po e collegare il porto fluviale di Mantova, che era stato avviato a livello
locale e poi ha ricevuto un sostegno, pari al 10% dell’importo, dalla Commissione esecutiva.
La coordinatrice si è detta molto soddisfatta dell’iniziativa poiché i lavori stanno procedendo
speditamente e serviranno a migliorare le prestazioni di una zona molto trafficata.
Secondariamente, è degno di nota anche il discorso del Coordinatore Luis Valente de
Oliveira che si è occupato anche della cooperazione fra aree marittime e portuali nell’ambito
delle operazioni, della protezione ambientale e della sicurezza del traffico marittimo. A tal
proposito, il coordinatore ha fatto riferimento al progetto di partenariato fra alcuni porti
dell’Adriatico del nord di diversi paesi, il quale dovrebbe portare al raggiungimento di tre
obiettivi primari:
• individuare i punti di forza comuni;
• risolvere le debolezze;
• aumentare l’attrattività della regione.
Anche l’On. Cancian è intervenuto nella questione della cooperazione fra le aree marittime
sostenendo che, da un lato, sono un ottimo strumento per migliorare le condizioni territoriali;
mentre, dall’altro lato, l’UE dovrebbe agire in maniera più decisa nella promozione della
cooperazione con i paesi terzi, soprattutto dell’Africa del nord e del Medio Oriente. A tal
proposito, sarebbe auspicabile l’avvio di politiche comunitarie sui flussi di traffico dal
Mediterraneo, al Medio Oriente fino all’Oriente e l’introduzione di politiche d’investimento che
tengano conto, non solo delle esigenze comunitarie, ma anche delle possibili reazioni dei
suddetti Stati terzi. Infine, L’On. ha sottolineato che si dovrebbe tenere in maggior
considerazione la c.d. “politica dell’ultimo miglio”.
La seconda giornata d’incontri della Commissione TRAN è stata caratterizzata dall’intervento
di Jaqueline McGlade, Direttore esecutivo dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, che ha
presentato la relazione sull’impatto ambientale dei trasporti elaborata dal TERM (Transport
and Environment Reporting Mechanism), per il 2012. Il documento si proponeva di studiare lo
stato di attuazione degli impegni in materia di trasporti (stradali, acquatici e aerei) assunti
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dalla Commissione Europea nel Libro bianco sui trasporti, presentato nel 2011. Innanzitutto, è
stato ricordato che il 2013 sarà “l’anno dell’aria”, tuttavia, i trasporti (soprattutto i mezzi
pesanti) sono una delle principali cause dell’inquinamento atmosferico e dei problemi di salute
della popolazione. Il rapporto ha registrato, nel 2010, una leggera riduzione delle emissioni
inquinanti, ma nel 2011 si notò che tale diminuzione era dovuta alla crisi economica. La
questione delle emissioni non è il solo problema a cui non è stata trovata soluzione e sembra
non vi sarà nemmeno nel breve periodo, fra gli altri vi sono:
• il mancato accesso a fonti rinnovabili per i carburanti;
• lo scarso volume delle vendite delle nuove automobili;
• l’aumento delle emissioni di agenti gassosi inquinanti rispetto agli anni ’90;
• l’aumento dell’inquinamento acustico.
McGlade ha presentato delle possibili soluzioni ai problemi appena menzionati, anche se ha
sostenuto che manca molto lavoro per avvicinarsi agli obiettivi stabiliti dalla Commissione
Europea. Secondo lo studio del TERM, servirebbe una vera rivoluzione del sistema dei
trasporti per far sì che sia più efficiente e meno dannoso per l’ambiente e gli individui; alcune
soluzioni potrebbero essere:
• una maggior scelta di combustibili;
• sviluppare delle infrastrutture adeguate;
• tener conto dello sviluppo tecnologico;
• fornire degli incentivi fiscali ai consumatori;
• promuovere un miglior sistema informativo d’etichettatura (per agevolare i
consumatori).
Infine, il Direttore esecutivo ha parlato degli orientamenti delle TEN-T. da un lato, ha
sottolineato che esistono delle barriere alla collaborazione fra gli Stati membri quando si
devono finanziare dei progetti che hanno un certo impatto o forniscono infrastrutture;
dall’altro lato, ha ricordato che la presentazione del “corridoio verde di Malmo” (Svezia) sarà
l’occasione giusta per fare un bilancio sul nuovo sistema dei trasporti e decidere se dovranno
essere intraprese azioni correttive.
L’altra parte dell’incontro è stata dedicata alle presentazioni di altri Coordinatori del TEN-T
circa i trasporti ferroviari e le più rilevanti sono state quelle sui progetti prioritari TEN-T 6 e 1.
Laurens Jan Brinkhost, Coordinatore del progetto prioritario 6 (la linea ferroviaria Lione –
Budapest che dovrà passare attraverso l’Italia del nord, interessando anche le città di Verona,
Padova, Vicenza, Treviso e Venezia), ha presentato i contenuti del rapporto sui progressi della
tratta nell’anno 2011, con particolare attenzione su tre punti.
1. Sezione transfrontaliera Francia-Italia. Recentemente, i Ministri dei Trasporti dei due
paesi si sono incontrati per firmare un nuovo accordo sulla linea che permetterà di
passare dalla fase di studio all’attuazione degli obiettivi. In tale sede sono stati altresì
convenuti:
• una nuova distribuzione dei costi;
• un nuovo allineamento ferroviario;
• l’attuazione dei progetti in due fasi;
• l’istituzione di una nuova governance in cui, per la prima volta, l’UE avrà un ruolo
attivo, potendo partecipare ai consigli di amministrazione.
2. Sezione transfrontaliera Italia-Slovenia. Il Coordinatore Brinkhost ha sottolineato che,
per motivi storici, le linee ferroviarie fra i due paesi non sono mai state molto
sviluppate. Tuttavia, nell’ultimo periodo è stato creato un gruppo d’interesse europeo,
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una struttura italo-slovena, a cui hanno preso parte alti funzionari dei due Stati e che
sta avendo un discreto successo. La prima riunione è stata prevista per il mese di
dicembre e sarà focalizzata sui progetti preliminari, la cui gestione sarà affidata proprio
al suddetto gruppo.
3. Nuovi sviluppi fra Slovenia e Ungheria. Il Coordinatore ha affermato che, nel caso in cui
non avesse successo il progetto per la linea Lione-Torino, anche quello per la sezione
sloveno-ungherese fallirebbe. Al momento, i dialoghi fra i due paesi sono fermi alla
cooperazione tecnica, la quale dovrà essere necessariamente integrata dalla
cooperazione in ambito manageriale e direttivo: devono procedere anch’essi alla
creazione di una struttura comune a livello politico (simile a quelle già istituite da altri
Stati membri).
Infine, in risposta ad alcune domande, Brinkhost si è concentrato su altri tre punti:
• la necessità di consultare le autorità regionali italiane interessate dal progetto per
cercare di individuare una soluzione alle difficoltà di attuazione degli impegni;
• se il triangolo portuale di Venezia, Trieste e Capo d’Istria cooperasse in maniera
più efficace, potrebbe costituire una valida alternativa al porto di Genova,
soprattutto in vista dei commerci verso la Cina e l’oriente;
• sarebbe interessante che i principali porti italiani e sloveni dell’Adriatico del nord
promuovessero degli incontri per considerare le possibilità di cooperazione
esistenti.
Pat Cox, Coordinatore del progetto prioritario 1 (la linea ferroviaria che dovrà congiungere
Berlino e Palermo, passando per Verona), ha sottolineato la volontà italiana di continuare con
gli impegni assunti, nonostante la crisi economica, e la decisione di stanziare 700 milioni di
Euro fino al 2015. Successivamente, il Coordinatore si è soffermato sui significativi ritardi
operativi che interessano il tratto italo-austriaco, ma ha altresì fatto notare che la fase di
pianificazione è iniziata e che sono stati già approvati alcuni progetti per la prima fase delle
operazioni. Infine, egli ha menzionato anche l’interesse della società autostradale italiana che
controlla la A22 di stanziare 150 milioni di Euro per la realizzazione dell’opera e il fatto che
l’UE monitorerà l’andamento delle discussioni in Italia sulla questione.
LINK
Streaming:
http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20121126-1500COMMITTEE-TRAN
http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20121127-0900COMMITTEE-TRAN
http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/committees/video?event=20121127-1500COMMITTEE-TRAN
DISPONIBILITÀ SLIDES
NO
Eseguito da: Silvia Verì
UNIONCAMERE DEL VENETO
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