Rapporto annuale 2012 - amnesty :: Rapporto annuale

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Africa Subsahariana
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DUEMILA
Camerun
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RAPPORTO 2012
CAMERUN
REPUBBLICA DEL CAMERUN
Capo di stato: Paul Biya
Capo del governo: Philémon Yang
Pena di morte: abolizionista de facto
Popolazione: 20 milioni
Aspettativa di vita: 51,6 anni
Mortalità infantile sotto i 5 anni (m/f): 154,3‰
Alfabetizzazione adulti: 70,7%
Il governo ha continuato a limitare le attività degli oppositori politici e dei giornalisti.
Persone sospettate di relazioni omosessuali sono state arrestate e alcune condannate a
lunghe pene detentive. Il governo ha ridotto alcune condanne al carcere e commutato
sentenze capitali ma non ha rivelato quante.
CONTESTO
Il presidente Biya è stato rieletto con il 75 per cento dei voti alle elezioni presidenziali
del 9 ottobre. Dei 22 candidati presidenziali dell’opposizione, il suo rivale diretto, John
Fru Ndi, del Fronte socialdemocratico, ha ottenuto appena il 10 per cento dei voti. I partiti politici d’opposizione hanno sostenuto che le elezioni sono state inique. Osservatori
delle elezioni dell’Au, dell’Organizzazione internazionale dei paesi francofoni e del Commonwealth hanno dichiarato che le elezioni si sono svolte in maniera generalmente equa,
mentre l’ambasciatore statunitense in Camerun ha affermato che osservatori del governo
degli Stati Uniti hanno rilevato irregolarità diffuse a ogni livello.
Prima di iniziare il nuovo mandato a novembre, il presidente Biya ha emanato un decreto
con cui sono state commutate sentenze pronunciate dai tribunali. Secondo il decreto, le
persone che scontavano condanne al carcere di un anno o meno sarebbero state rilasciate
e coloro che scontavano una condanna all’ergastolo avrebbero beneficiato di una riduzione di pena a 20 anni di carcere. Le condanne a morte sono state commutate in ergastolo. I prigionieri giudicati colpevoli di reati finanziari, rapina aggravata od omicidio
sono stati esclusi dalla grazia presidenziale.
Si sono registrati diversi attacchi da parte di gruppi armati sulla penisola di Bakassi, che
era tornata al Camerun dalla Nigeria, a seguito di una decisione della Corte internazionale
di giustizia del 2002. A febbraio, nel corso di uno di questi attacchi, sono rimasti uccisi
due soldati camerunesi e sono stati rapiti almeno 13 civili.
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AFRICA SUBSAHARIANA
ACCUSE DI CORRUZIONE
Diverse decine di ex funzionari di governo accusati di corruzione sono rimasti in custodia,
molti in attesa di processo o per scontare condanne al carcere. A fine anno, il processo
di Titus Edzoa e Thierry Atangana per nuove accuse di corruzione non era ancora concluso, sebbene avessero ormai quasi completato la condanna a 15 anni di carcere, comminata nel 1997, a seguito di un processo iniquo.
IMPUNITÀ
Membri delle forze di sicurezza che avevano commesso od ordinato gravi violazioni dei
diritti umani, comprese uccisioni illegali, durante le manifestazioni e i disordini del febbraio 2008, hanno continuato a godere dell’impunità. La magistratura non ha provveduto
a indagare sulle violazioni e a portare davanti alla giustizia i responsabili.
LIBERTÀ DI ESPRESSIONE
Diversi giornalisti e persone critiche nei confronti del governo sono stati arrestati e alcuni
rilasciati durante l’anno.
Il 29 aprile è stato rilasciato Bertrand Zepherin Teyou, uno scrittore arrestato nel novembre 2010 mentre
cercava di presentare il suo libro sulla moglie del presidente. L’Alta corte di Douala lo aveva ritenuto colpevole di “oltraggio a personaggio pubblico” e lo aveva condannato a una multa pari a 2.030.150 franchi
camerunesi (circa 4425 dollari Usa) o a due anni di carcere.
Difensori dei diritti umani e avvocati hanno continuato a chiedere il rilascio dell’ex sindaco Paul Eric
Kingué, che scontava una condanna in relazione ai disordini del febbraio 2008, sostenendo che era stato
preso di mira per aver criticato gli abusi commessi dalle forze governative. Era anche sotto processo per
presunta corruzione.
Pierre Roger Lambo Sandjo, un musicista, ha finito di scontare la sua condanna a tre anni di carcere ed è
stato rilasciato ad aprile, senza dover pagare l’ammenda di 330 milioni di franchi camerunesi che gli era
stata imposta nel 2008. Difensori dei diritti umani ritenevano che fosse stato incarcerato per aver composto
una canzone che criticava l’emendamento alla costituzione che consente al presidente di candidarsi per
la rielezione.
Il corrispondente dell’agenzia France Presse, Reinnier Kazé, è stato arrestato il 23 febbraio da gendarmi
mentre copriva una manifestazione dell’opposizione a Douala. Gli agenti hanno cancellato i dati dal suo
registratore vocale prima di rilasciarlo il giorno successivo.
A maggio, la polizia ha impedito la proiezione pubblica di un documentario su presunte violazioni dei diritti
umani collegate alla produzione su vasta scala delle banane. Secondo il documentario, piccoli coltivatori
di banane erano stati mandati via dai loro terreni senza alcuna compensazione e i lavoratori delle piantagioni erano sottopagati.
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RAPPORTO 2012
Guiemé Djimé, membro del gruppo per i diritti umani Os-Civil Droits de l’Homme, con sede a Kousséri,
nella provincia dell’Estremo Nord, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre dormiva, la notte del 10
giugno. Stando alle notizie, membri di Os-Civil avevano ricevuto minacce di morte anonime per l’opposizione
da parte del gruppo alla nomina di due capi locali. Sebbene siano stati arrestati quattro uomini sospettati
di aver ucciso Guiemé Djimé, a fine anno nessuno era stato portato davanti alla giustizia.
LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE E RIUNIONE
A gruppi politici e di difesa dei diritti umani è stato frequentemente negato il diritto di
organizzare attività o manifestazioni pacifiche.
Almeno otto attivisti politici, tra cui ex membri di un’associazione studentesca, sono stati arrestati a febbraio da membri del servizio di sicurezza della direzione della sorveglianza territoriale, a Yaoundé. Si erano
incontrati per organizzare una manifestazione per commemorare le vittime delle violazioni dei diritti umani
avvenute durante le manifestazioni del febbraio 2008. I detenuti non hanno avuto accesso agli avvocati e
sono stati incriminati per aver minacciato la sicurezza dello stato. Sono stati messi in libertà provvisoria
ma a fine anno non erano stati ancora processati.
Ad aprile, la polizia di Douala ha fermato l’attivista politico Mboua Massock, mentre cercava di organizzare
un’assemblea di protesta contro le elezioni presidenziali di ottobre. È stato portato a 35 km da Douala e
abbandonato lì.
A maggio, la polizia antisommossa di Yaoundé ha arrestato 37 coltivatori e ne ha dispersi oltre 100 che
cercavano di manifestare contro la cattiva condizione delle strade e gli inadeguati finanziamenti all’agricoltura da parte del governo. Il 1° giugno, gli arrestati sono stati rilasciati senza accusa.
Le forze di sicurezza hanno continuato ad arrestare membri del Consiglio nazionale dei
camerunesi del sud (Southern Cameroons National Council – Scnc) e a interrompere o
impedire le loro assemblee. L’Scnc invoca la secessione delle province camerunesi anglofone dal Camerun, a maggioranza francofona.
A febbraio, membri delle forze di sicurezza hanno arrestato il presidente nazionale dell’Scnc, capo Ayamba
Ette Otun, e diverse altre persone che stavano viaggiando con lui verso Bamenda, la capitale della provincia
del Nord Ovest. Secondo quanto riferito, Ayamba Ette Otun stava tornando da Buea, nella provincia del
Sud Ovest, dove aveva consegnato un memorandum dell’Scnc a una delegazione della Commissione africana sui diritti umani e dei popoli. Tutti i fermati sono stati rilasciati diversi giorni dopo senza accusa.
Il 1° ottobre, membri delle forze di sicurezza hanno interrotto un’assemblea dell’Scnc a Buea e arrestato
50 persone, sostenendo che l’Scnc non aveva ottenuto un permesso anticipato per il raduno. Sono state
rilasciate senza accusa diversi giorni dopo.
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DIRITTI DELLE PERSONE LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSGENDER
Il governo ha proposto di emendare il codice penale per consentire l’imposizione di sentenze fino a 15 anni di carcere e di cospicue ammende per relazioni tra persone dello
stesso sesso. Gli uomini giudicati colpevoli di relazioni omosessuali hanno continuato a
essere condannati a pene detentive fino a cinque anni.
Il 28 aprile, Jean-Claude Roger Mbede è stato condannato a tre anni di carcere dopo essere stato giudicato
colpevole di relazioni omosessuali. A novembre, la corte d’appello di Yaoundé ha aggiornato il suo ricorso
al febbraio 2012.
A novembre, Frankie Ndome Ndome, Jonas Nsinga Kimie e Hilaire Nguiffo sono stati condannati a cinque
anni di carcere per relazioni omosessuali.
A fine anno, Joseph Magloire Ombwa, Nicolas Ntamack, Sylvain Séraphin Ntsama ed Emma Loutsi Tiomela
erano ancora in attesa di processo, dopo essere stati arrestati ad agosto. Stéphane Nounga e un’altra persona, citata come Eric O., entrambi arrestati ad agosto, sono stati messi in libertà provvisoria.
Tra gli altri arrestati e rilasciati per presunte relazioni omosessuali, ci sono Jean Jules Moussongo, Steve
O., Depadou N. e Pierre Arno. Alcuni di loro erano stati tratti in una trappola da membri delle forze di sicurezza o loro agenti, che avevano finto di essere gay che cercavano una relazione.
PENA DI MORTE
Il governo ha comunicato ad Amnesty International a marzo che, durante il 2010, erano
state condannate a morte 17 persone. Le autorità hanno affermato che tutte si erano
appellate contro la sentenza ma non ha fornito informazioni riguardo alle condanne a
morte nel 2011.
Un decreto presidenziale emanato il 3 novembre ha commutato le condanne a morte in
ergastolo. Tuttavia, il decreto escludeva coloro che erano stati giudicati colpevoli di rapina
aggravata e non specificava quante condanne fossero state commutate.
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