58aprile2011 - Credito Valtellinese

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58aprile2011 - Credito Valtellinese
PLEIADI - Periodico semestrale - n. 58 aprile 2011
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
PLEIADI
PIANO STRATEGICO 2011-2014
Aperti al rinnovamento restando fedeli
alle origini cooperative e popolari
Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese
Quello che il Consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato nella riunione del 22 febbraio 2011 è un
Piano Strategico importante, che include scelte incisive sotto
il profilo della razionalizzazione della struttura societaria del
Gruppo.
mati a compiere con l’attuazione del nuovo Piano Strategico è quello di adeguarsi al nuovo mutato contesto. Voglio in
proposito sottolineare come il concetto di adeguamento, nella
forma riflessiva dell’adeguarsi, sia diverso da quello di “adattarsi”. Quest’ultimo indica una reazione passiva al cambiamento, e dunque, contestualizzando, un subire le conseguenze
del mutato quadro socio economico e normativo; per contro
“adeguarsi”significa mettere in atto azioni positive e strategie
volte proprio ad evitare di trovarsi in situazioni di non conformità ed essere quindi costretti a prendere provvedimenti ex
post o, peggio, essere oggetto di interventi correttivi esterni.
Esso è frutto di un intenso e meditato lavoro, portato avanti
dal Consiglio di Amministrazione e dalle funzioni aziendali ed
è finalizzato a garantire al nostro conglomerato la possibilità
di continuare ad operare coerentemente alla vocazione cooperativistica e popolare che ne costituisce la matrice originaria.
Il che significa, in primis, consentire
alle componenti bancarie di poter
D’altra parte il Credito Valtellinese
Art. 2 comma 1
continuare ad essere banche del terha sempre dimostrato una grande
ritorio, a dare credito alle famiglie
malleabilità di fronte al cambiamen“La Società ha per scopo la raccolta del ried alle aziende locali, a fare impresa
to, ed anzi il nostro modello di impresparmio e l’esercizio del credito, tanto nei
con orientamento prioritario allo svisa-rete è stato strutturato proprio per
confronti dei propri Soci che dei non Soci,
luppo del tessuto sociale in cui sono
essere aperto al rinnovamento grazie
e si ispira ai principi della mutualità; essa si
inserite.
alla sua flessibilità che consente, a sepropone altresì di sostenere e promuovere
conda delle necessità, di semplificare
lo sviluppo di tutte le attività produttive con
Per fare questo, nell’attuale contesto
o implementare l’architettura del moparticolare riguardo a quelle minori e alle imcaratterizzato dalle difficoltà condello medesimo.
prese cooperative e di favorire, in conformità
giunturali connesse ad una crisi dalla
In questo numero della rivista Vi sarà
alle intenzioni dei suoi fondatori e alla sua
quale l’economia stenta a riprendersi
data un’ampia illustrazione delle linee
tradizionale ispirazione cristiana, le istituzioe dai conseguenti interventi posti in
e degli obiettivi economico-finanziari
ni
tendenti
a
migliorare
le
condizioni
morali,
essere a livello legislativo e regoladel Piano; io voglio qui porre l’accenintellettuali ed economiche delle classi meno
mentare per riordinare ed irrobustito su quello che ritengo sia l’assunto
abbienti,
anche
con
attività
benefiche”.
re il sistema finanziario (cito fra tutti
fondamentale, la cornice di riferile nuove regole sul capitale di Basilea
mento in cui devono essere inquadra3), è stato necessario rivedere il nostro modello organizzativo, te tutte le azioni individuate nel nuovo disegno strategico, ossia
onde renderlo idoneo a mantenere e migliorare gli obiettivi di il dettato dell’art. 2 dello Statuto della capogruppo, che, nel
efficienza, competitività e redditività che hanno reso il nostro definire lo scopo sociale, impegna la banca, sia nella dimenGruppo una realtà solida nel panorama creditizio nazionale. sione individuale che in quella di gruppo, ad essere fedele alla
propria identità cooperativa e popolare.
Di qui un Piano Strategico orientato appunto alla salvaguardia dei predetti obiettivi attraverso la semplificazione della In questo modo, per richiamare l’auspicio che ebbi a formustruttura societaria e di quella organizzativa, l’ottimizzazione lare nella giornata celebrativa del Centenario, potremo speradell’allocazione del capitale e il miglioramento del profilo di re che, anche nella celebrazione del secondo Centenario del
liquidità.
Creval, si potrà dire “In duecento anni abbiamo cambiato molto, senza
Lo sforzo che le nostre aziende ed i nostri uomini sono chia- cambiare mai!”.
Pleiadi | EDITORIALE
EDITORIALE
Sommario
33
20
Economia
SPECIALSOCIO
5 Piano strategico 2011-2014
8 Gruppo Creval, risultati 2010
Flash Economia
12 Le prospettive dell’economia
migliorano, shock geopolitico
permettendo
Imprese e mercati
alle nuove sfide del mercato
14 Come preparare l’impresa
22
16 Verso il rapporto integrato
17 Creval e Compass,
una partnership di successo
18 Tutti i vantaggi di essere socio
19 Il Credito Valtellinese festeggia
la sua nuova sede a Trento
Cultura
24
Le mostre: Anteprima
26
Eventi
Solidarietà
34
Cancro Primo Aiuto Onlus
sempre a fianco dei malati e
delle loro famiglie
36
Fondazione Pietro Carsana
per imparare a lavorare
Sport
38
Rinnovo accordo/partnership Creval-Fidal
40
FISI Comitato Regionale Alpi Centrali. Dalla parte dei ragazzi
Riconoscimenti
43
“Caro papà Natale… 1, 2, 3”
vince il Disco di Platino
Focus
24
Il Personaggio del mese
Javier Zanetti, il capitano
20
L’azienda del mese
Chi dice piumino, dice Moncler
22
28
41
Direttore responsabile:
Roberto Grazioli
Comitato di redazione:
Luciano Camagni, Miro Fiordi, Enzo Rocca
Responsabile di redazione:
Cristina Rizzi
Hanno collaborato:
Gabriella Armanasco, Paolo Baroli,
Attilio Bertini, Marco Bormolini,
Giampietro Bracchi, Giordano Ciapponi,
Tiziana Colombera, Ugo Colombo,
Chiara Cornalba, Paola Cottica,
Michele De Dosso, Fabio Della Torre,
Claudio Dionisi, Cinzia Franchetti,
Maria Teresa Giancola,
Astrid Ivone, Filippo Licata,
Christian Moretti, Marco Panzeri,
Vittorio Pontoni, Raffaella Premoli,
Cristina Quadrio Curzio, Carlo Vella
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13
DEL D.LGS. 196/2003
Deltas Soc. Cons. P.A., società del Gruppo
bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa
che i Suoi dati personali, necessari all’invio
periodico della nostra rivista, sono trattati
per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio
del mercato e dei rapporti con Istituzioni
e media, all’uopo designati quali incaricati.
Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del
decreto citato o chiedere di essere escluso
dalla nostra lista di distribuzione inviando
una comunicazione a [email protected] .
PLEIADI
Periodico semestrale del
Gruppo bancario Credito Valtellinese
spedizione ap 70% - Sondrio
n. 58 – aprile 2011
Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167
del 15 gennaio 1985
Progetto grafico di Elever Srl
Fascicolo impaginato da
Immaginario di Gerardo Iuorio
e stampato da RDS Webprinting Srl
Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione
Mercato - Credito Valtellinese,
Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio
[email protected]
Stampato in 180.000 copie
In copertina:
Trento, Piazza Pasi
(foto Simone Bracchi)
Specialsocio
Piano strategico 2011-2014
Gruppo Creval: una nuova struttura societaria e organizzativa volta al perseguimento
di efficienza e redditività
Il Piano strategico 2011-2014 del Gruppo
bancario Credito Valtellinese ha definito le
direttrici di sviluppo del conglomerato per
il prossimo quadriennio indicando le azioni
preordinate al conseguimento di importanti
obiettivi di efficienza, competitività e redditività, in un percorso orientato alla creazione di
valore sostenibile nel medio lungo periodo a
favore di tutti gli stakeholder.
I principali obiettivi del Piano vertono al consolidamento della struttura del Gruppo, alla
semplificazione della struttura societaria del
Conglomerato nell’ottica di un significativo
aumento dell’efficienza economica, al raggiungimento di piena conformità ai requisiti
patrimoniali e di liquidità di Basilea 3.
Il Progetto di riorganizzazione societaria del
Gruppo Creval prevede in particolare la fusione per incorporazione nella Capogruppo Credito Valtellinese delle controllate Bancaperta,
Credito Piemontese e Banca dell’Artigianato e
dell’Industria e la fusione per incorporazione
nella controllata quotata Credito Artigiano di
Banca Cattolica, Credito del Lazio e Carifano,
con il successivo conferimento della rete sportelli presenti nelle Regioni Marche e Umbria
in una nuova società, appositamente costituita, che, con il marchio “Carifano”, manterrà il
presidio territoriale di quelle regioni
Si procederà inoltre alla riorganizzazione
complessiva della rete e all’istituzione di Aree
Territoriali, con l’obiettivo di accrescere ulteriormente uno dei più importanti vantaggi
Previsioni
economiche
al 2014
Nuova
riorganizzazione
societaria
competitivi delle banche locali, in particolare
delle banche popolari, rappresentato dalla
prossimità ai territori di radicamento.
In seguito a questa riorganizzazione, gli obiettivi economici previsti dal Piano prevedono
per il 2014 una significativa crescita delle
masse intermediate e degli impieghi ed una
stima dell’utile netto della Capogruppo pari a
178 milioni di euro.
Proseguirà infine la crescita per linee interne
e l’ottimizzazione del radicamento territoriale
attraverso l’apertura di 50 nuove Filiali nelle aree ad elevata attrattività, prevalentemente
localizzate nel Nord e Centro Italia.
■ Utile netto di pertinenza della Capogruppo: 178 milioni di euro
■ ROE tangible a 10,2%, in crescita di oltre 4 punti percentuali
■ Raccolta diretta: 30,4 miliardi di euro
■ Raccolta indiretta: 18,1 miliardi di euro
■ Crediti verso clientela: 29,4 miliardi di euro
■ Tier I ratio previsto a 7,5% a fine 2014 (Basilea 3)
Pleiadi | ECONOMIA
Economia
Economia
Specialsocio
Piano strategico 2011-2014
L’A.D. Fiordi: “riaffermiamo il valore di banca
popolare cooperativa vicina al territorio”
L’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese Miro Fiordi
in questa intervista ci spiega gli assunti fondamentali sottesi alla
definizione del nuovo piano strategico.
Miro Fiordi, Amministratore Delegato
e Direttore Generale Credito Valtellinese
Il presente Piano pone enfasi sull’efficientamento della rete e la semplificazione del
modello societario. Ce lo spiega?
Dopo la forte crescita dimensionale degli ultimi 5 anni, siamo passati dalle 368 filiali nel
2006 alle attuali 543 e da una base di clientela cresciuta di oltre il 40% e che supera le
940.000 unità, si rendeva necessario aprire
una nuova fase. Il modello di impresa che ci
ha consentito di presidiare e di crescere nelle
diverse aree e regioni italiane, raggiunti gli
scopi prefissati, necessitava una semplificazione volta al recupero di efficienza e redditività. Il Piano ha così previsto la fusione
per incorporazione nella Capogruppo delle
controllate Bancaperta, Credito Piemontese
e Banca dell’Artigianato e dell’Industria e la
fusione per incorporazione nella controllata
quotata Credito Artigiano di Banca CatBusiness model
del Gruppo Creval
tolica, Credito del Lazio e Carifano, con il
successivo conferimento della rete sportelli
presenti nelle Regioni Marche e Umbria, in
una nuova società, appositamente costituita,
che, con il marchio “Carifano”, manterrà il
presidio territoriale di quelle regioni. Una
razionalizzazione che consentirà di generare sinergie di costi e ricavi stimati in oltre 15
milioni di euro all’anno.
Continuerà la crescita dimensionale del
Gruppo?
Continuerà ma a ritmi meno intensi rispetto
agli ultimi anni. La crescita avverrà principalmente per linee interne – contestualmente ad
una ottimizzazione del radicamento territoriale – attraverso l’apertura di 50 nuove Filiali
nelle aree ad elevata attrattività, prevalentemente localizzate nel Nord e Centro Italia.
Cambierà anche il modus operandi sul territorio?
Cambiano i modelli organizzativi per fare
il mestiere di sempre. Il Piano punta alla
valorizzazione del modello di banca cooperativa e popolare, profondamente legata al
territorio, modello che ha dimostrato un’elevata capacità di reazione di fronte all’urto
della crisi, anche grazie a una base sociale
e di clientela diffusa e fidelizzata. Un Gruppo che, anche negli attuali contesti di crisi
economica, non ha mai abdicato al proprio
ruolo di banca del territorio a sostegno delle realtà imprenditoriali, delle famiglie, dei
commercianti, degli artigiani.
I risultati economici previsti dal Piano sono
molto significativi.
Direi di sì. Sintetizzerei i principali obiettivi
economici pianificati dal piano al 2014 nella crescita degli impieghi a 29,4 miliardi di
euro, della raccolta diretta e indiretta rispettivamente a 30,4 e a 18,1 miliardi di euro, in
un utile netto della Capogruppo previsto a
178 milioni di euro.
Intendiamo migliorare l’efficienza, abbassando il “cost income ratio”, cioè il rapporto
fra costi operativi e ricavi, dall’attuale 65%
circa al 51%. Il raggiungimento del Tier I
ratio a 7,5% ci consentirà inoltre di essere in
regola con i requisiti stabiliti da Basilea 3.
Indipendenza
e autonomia societaria
Distribuzione equilibrata
del valore
tra gli stakeholder
Ulteriore rafforzamento
della gestione dei rischi
Focus sui processi core,
di governo e controllo
Creazione
di valore
di lungo termine
(Banca Popolare)
ECONOMIA | Pleiadi
Capital management
e base sociale
diffusa e fidelizzata
Efficiente allocazione
delle risorse
e snellezza operativa
Coerenza tra sviluppo,
supporto al territorio
e creazione di valore
Valorizzazione della relazione
con il cliente
in ottica di lungo termine
Il Condirettore Generale Camagni:
“un nuovo modello commerciale
per un maggiore presidio territoriale”
Il Condirettore Generale del Credito Valtellinese
Luciano Camagni spiega le strategie commerciali volte a
incrementare la redditività.
Luciano Camagni,
Condirettore Generale Credito Valtellinese
Una delle novità del Piano strategico è la revisione del modello commerciale. In cosa consiste?
La ridefinizione del modello organizzativo
della rete commerciale passa attraverso la
creazione di 9 Aree Territoriali, aree che dimensionalmente comprenderanno in media
60 filiali. Questo ci consentirà di proseguire e
migliorare la politica di vicinanza al territorio
con ricadute positive in termini di velocizzazione del processo di erogazione del credito e
di ottimizzazione del presidio dei rischi.
Ci saranno cambiamenti dunque anche nel
modello del credito di Gruppo.
Certo. Ci sarà una riorganizzazione dell’area
crediti che avverrà tramite la creazione di
“Poli Crediti” nell’ambito delle aree regionali con un rafforzato presidio delle politiche
creditizie da parte della Direzione Crediti di
Gruppo. I Poli territoriali di Finanziaria San
Giacomo saranno specializzati per segmento
di clientela.
Cambieranno dunque anche le “politiche”
creditizie?
Le novità a livello di Governo del credito
prevedono un incremento delle autonomie
di delibera nell’ambito della filiera commerciale, l’introduzione di meccanismi di “risk
opinion” da parte dei “Poli Crediti”, l’introduzione di scoring prescrittivi per segmenti
privati e la creazione di un modello di deleghe
creditizie “risk adjusted”; questo nell’ottica di
aumentare l’efficacia allocativa del Gruppo e
il rendimento complessivo dell’attivo.
Un giudizio di sintesi sulle novità organizzative del Piano?
La riorganizzazione complessiva della rete
e l’istituzione di Aree Territoriali, accrescerà ulteriormente uno dei più importanti
vantaggi competitivi delle banche locali,
rappresentato dalla prossimità ai territori di
radicamento. Anche a tale scopo, nelle aree
di insediamento delle banche incorporate,
saranno salvaguardati e valorizzati i marchi
con maggiore avviamento commerciale. Il
Piano potenzierà ulteriormente la nostra
identità di banca cooperativa popolare del
territorio.
Efficienza e redditività dunque gli obiettivi
del Piano?
Certo, dove i beneficiari sono i nostri clienti
in termini di qualità e costi dei servizi e i nostri soci in termini di valore dell’azienda.
Nuovo modello commerciale
Esigenza di revisione
del modello di presidio commerciale
Esigenze di razionalizzazione
derivanti dal Piano Strategico
Ridefinizione del modello organizzativo
della rete commerciale
Creazione di 9 Aree Territoriali al fine di:
■ Migliorare il presidio commerciale
■ Velocizzare il processo di erogazione del credito
■ Migliorare il presidio dei rischi
Dimensione
media Aree: 60 filiali
Pleiadi | ECONOMIA
Piano strategico 2011-2014
Economia
Specialsocio
Gruppo Creval Risultati 2010
Crescita di raccolta e impieghi. Oltre 940 mila clienti
L’andamento gestionale del Gruppo
Creval nell’esercizio 2010, anno caratterizzato da debolezza della ripresa
economica, segna una moderata crescita dei volumi di raccolta e impieghi.
In ulteriore miglioramento la posizione
di mercato del Gruppo: oltre 940.000
i clienti a fine 2010, con un incremento di 65.000 unità rispetto all’esercizio
precedente e un tasso di fidelizzazione
prossimo al 93%.
La rete commerciale annovera 543 Filiali a fine 2010, con un incremento di
28 sportelli, con una quota di mercato
per sportelli pari a 1,6% a livello nazionale.
A fine anno i crediti verso la clientela si attestano a 22.004 milioni di euro e
segnano un aumento dell’8% rispetto a
fine 2009, percentuale che conferma la
costante e ininterrotta attenzione delle
banche territoriali del Gruppo al sostegno del sistema produttivo delle aree di
radicamento.
La raccolta globale, pari a 34.273
milioni di euro, evidenzia un progresso
Dati Patrimoniali Consolidati
(Var. % YoY)
+8,02%
20.370
2009
22.004
2010
Crediti
verso la clientela
32.853
+7,16%
20.217
21.664
2009
2010
raccolta
diretta
+4,32%
34.273
-0,2%
12.636
12.609
2009
2010
raccolta
indiretta
+3,93%
2009
2010
raccolta
globale
1.927
2.002
2009
2010
Patrimonio
netto
Dati di sintesi consolidati al 31 dicembre 2010
Dati economici Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile dell’esercizio
2010
483.337
840.868
-545.884
294.984
69.330
2009
501.753
822.445
-522.807
299.638
76.150
DATI espressi IN MIGLIAIA DI EURO
del 4,3% su dicembre 2009. La raccolta
diretta da clientela si attesta a 21.664
milioni di euro, con un incremento
superiore al 7% rispetto all’esercizio
precedente. La raccolta indiretta, con
una consistenza di 12.609 milioni di
euro, è sostanzialmente stabile rispetto
a fine 2009. Positiva la dinamica della
componente “gestita”, che assomma a
6.008 milioni di euro, evidenziando un
Modello organizzativo - societario del Gruppo
Banche commerciali
Credito valtellinese
Credito artigiano
Carifano
ECONOMIA | Pleiadi
Credito Siciliano
* non inclusa nel Gruppo in quanto società assicurativa
var %
-3,67%
2,24%
4,41%
-1,55%
-8,96%
Società specializzate
società strumentali
Mediocreval
Creset S.T.
Deltas
Aperta SGR
Finanziaria San Giacomo
Global Assicurazioni *
Bankadati
Aperta Fiduciaria
Lussemburgo
Gestioni Global Broker *
Stelline
CREDITO VALTELLINESE
Dati patrimoniali31/12/201031/12/2009
Crediti verso Clientela
Raccolta diretta da Clientela
Raccolta indiretta da Clientela
Patrimonio netto
var %
6.243.492
7.858.261
4.012.490
2.083.414
6.824.316
7.374.267
4.110.308
1.965.009
-8,51%
6,56%
-2,38%
6,03%
2010
2009
123.962
263.850
-141.321
122.529
52.804
150.207
278.694
-136.909
141.785
69.021
var %
-17,47%
-5,33%
3,22%
-13,58%
-23,50%
Dati economici
Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
DATI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO
CREDITO ARTIGIANO
Dati patrimoniali31/12/201031/12/2009
var %
Crediti verso Clientela
Raccolta diretta da Clientela
Raccolta indiretta da Clientela
Patrimonio netto
6.682.675
7.507.330
5.157.148
759.040
4,2%*
-3,72%
2,77%
0,07%
2010
2009
153.318
249.519
-151.298
98.221
24.621
160.433
247.918
-153.538
94.328
23.902
var %
-4,43%
0,65%
-1,46%
4,07%
3,01%
6.596.907
7.227.998
5.300.061
759.556
Dati economici
Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
Il Gruppo Creval e Banca IFIS hanno perfezionato un accordo per la distribuzione
del prodotto factoring e dei servizi finanziari correlati sviluppati da Banca IFIS
attraverso le filiali del Gruppo Creval.
“Questo accordo – ha dichiarato L’Amministratore Delegato del Creval Miro
Fiordi – rafforza il ruolo del nostro Gruppo bancario nel sostegno alle economie
locali con particolare riguardo alle piccole e medie imprese che da sempre
costituiscono, unitamente a famiglie,
professionisti e commercianti, la nostra
clientela di riferimento. La collaborazione con Banca IFIS garantisce a tutte le
nostre imprese clienti un’ulteriore possibilità per migliorare l’accesso al credito con la semplicità e la tempestività
necessarie in questa fase ancora caratterizzata da difficoltà di crescita economica. Questa operazione ben si inserisce
a fianco di quanto già finora realizzato
come la “Moratoria dei Debiti” alle PMI e
gli Accordi con Cassa Depositi e Prestiti
e Banca Europea per gli Investimenti.”
* il dato è calcolato su base omogenea rispetto al 31/11/2009 tenuto conto della cessione leasing a Mediocreval
tasso di crescita del 2,3%.
Il patrimonio netto consolidato si
determina in 2.003 milioni di euro rispetto a 1.927 milioni al 31.12.2009,
comprendendo anche l’incremento
patrimoniale pari a 103 milioni di euro
determinato dall’esercizio dei “Warrant azioni ordinarie Credito Valtellinese 2010” concluso in data 30 giugno
2010.
Per quanto concerne i risultati
economici sono in aumento del 2,2%
i proventi operativi, che superano
840 milioni di euro rispetto a 822 milioni del periodo di raffronto.
L’andamento dei tassi di mercato condiziona la dinamica del margine di
interesse che si attesta a 483 milioni
di euro con una flessione del 3,7%, più
contenuta rispetto all’anno precedente.
Gli oneri operativi assommano a 546
milioni di euro e segnano un incremento del 4,4% su base annua.
Il risultato netto della gestione
operativa si rappresenta quindi in 295
milioni di euro con una diminuzione
pari a 1,5% rispetto allo scorso anno.
L’utile lordo dell’operatività corrente si determina quindi in 150 milioni di euro rispetto a 143 milioni a
Evoluzione del numero
di clienti del gruppo
Clienti del gruppo al 31.12.2010
ripartiti per banca
Clienti del gruppo al 31.12.2010
ripartiti per segmento
876.290
941.347
+7,4%
CARIFANO
Credito
del lazio
Credito
Piemontese
2%
Imprese
Credito
Siciliano
2,7%
9,3%
7%
24%
32%
31.12.2010
Credito
Valtellinese
2%
5%
31.12.2009
Enti e altri
Banca cattolica
88,0%
26%
2%
BAI
Credito
Artigiano
Privati
Pleiadi | ECONOMIA
GRUPPO CREVAL E BANCA IFIS:
ACCORDO PER FACTORING
ALLE IMPRESE
Economia
Specialsocio
((
)*(
)*
)0
Rete del Gruppo
al 31 dicembre 2010
.
(+
*
*.
dicembre 2009 e segna un progresso
superiore al 5%.
Gli oneri fiscali del periodo sono pari
a 69 milioni di euro contro 55 milioni
dell’esercizio precedente, valore che peraltro comprendeva effetti positivi non
ricorrenti per 6,2 milioni di euro. Tenuto conto di utili di pertinenza di terzi
per 12 milioni di euro, il risultato netto
di periodo si attesta quindi a 69 milioni
di euro in flessione del 9% rispetto a 76
milioni di euro dello scorso anno.
La prevedibile evoluzione della gestione
,*
Le previsioni circa l’evoluzione dello
scenario macroeconomico per il prossimo anno permangono prudenti. Il
quadro complessivo dell’economia
mondiale mostra segnali di ripresa,
anche se influenzati da molte incertezze. Effetti positivi sembrano provenire
dalla ripresa degli investimenti privati
e dal recupero di fiducia degli operatori
rispetto agli ultimi trimestri di crisi.
(*,
543 filiali
Gruppo Creval/Cassa Depositi e Prestiti:
14 milioni di euro per P.M.I.
Lo scorso 9 marzo il Gruppo Credito Valtellinese ha aderito alla terza
convenzione tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) volta al sostegno dell’operatività delle piccole e medie imprese mediante l’utilizzo
di fondi a condizioni vantaggiose.
ECONOMIA | Pleiadi
10
Il Plafond a disposizione è pari a 14 milioni di euro che saranno destinati a finanziare le attività delle PMI presenti nelle zone di insediamento del Gruppo in forma di investimenti da realizzare e/o in corso di
realizzazione ovvero rivolti a fronteggiare esigenze di incremento del
capitale circolante.
In siffatto contesto si ritiene prefigurabile un andamento gestionale positivo,
con risultati in crescita ed una dinamica reddituale in miglioramento, grazie
alle azioni delineate dal nuovo Piano
strategico e, in particolare, alle sinergie
rivenienti dalle operazioni di ristrutturazione societaria, che si prevede possano trovare attuazione entro il corrente
anno, ed anche dall’inversione della
dinamica dei tassi di interesse, la cui
risalita è attesa, seppure in termini graduali, nei prossimi mesi.
Assemblea e dividendo
All’Assemblea degli Azionisti del 16
aprile 2011, il Consiglio di Amministrazione proporrà l’attribuzione di un
dividendo unitario di 0,12 euro, corrispondente ad un monte dividendi di
28 milioni di euro, rispetto a 25 milioni
dello scorso anno.
Il dividendo sarà posto in pagamento
il 29 aprile 2010 (data stacco 26 aprile
2010).
Depositi
impieghi
sportelli
1,6%
1,42%
1,29%
1,4%
1,2%
1,12%
1,14%
1,14%
1,17%
1,01%
1,02%
1,03%
1,02%
0,82%
0,82%
0,87%
0,89%
dicembre 05
giugno 06
dicembre 06
giugno 07
dicembre 07
giugno 08
dicembre 08
346
356
368
373
389
434
486
1,10%
1,0%
0,96%
0,8%
0,78%
1,46%
1,51%
1,39%
1,42%
1,17%
1,00%
1,47%
1,27%
1,25%
giugno 09
dicembre 09
giugno 10
498
514
535
1,25%
1,09%
1,59%
1,06%
0,6%
Sportelli
Quote di mercato in forte aumento negli ultimi 2 anni
Fonte: elaborazioni della Società su dati Banca d’Italia
Rapporto Sociale 2010
Le linee-guida del Global Reporting Initiative
La rendicontazione di sostenibilità del Gruppo, che come da tradizione viene distribuita all’Assemblea dei Soci del Credito
Valtellinese, presenta quest’anno una novità sostanziale: la certificazione secondo le linee-guida del Global Reporting
Initiative (GRI), standard di maggior diffusione a livello internazionale che insiste su sei principi di garanzia:
1. equilibrio - 2. comparabilità - 3. accuratezza - 4. tempestività - 5. chiarezza - 6. affidabilità.
Il livello di applicazione (B+) è funzionale ad un approccio incrementale all’attività di reportistica sugli aspetti economici,
sociali e ambientali dell’attività in un’ottica di miglioramento continuo nel tempo.
La struttura del Rapporto Sociale si presenta in soluzione di continuità con l’ultimo Documento a presentare in forma articolata la natura di un Gruppo a matrice popolare e a visibilità nazionale declinato nell’operatività quotidiana sotto forma
di “cultura del servizio, del merito e della fiducia”.
output
Non richiesto
Inclusione di almeno 10 indicatori
di performance, di cui almeno
un indicatore per ciascuna delle
seguenti categorie:
sociale, economica e ambientale
Indicatori
di Performance G3
e Supplementi
di Settore
* Versione finale dei Supplementi di settore
Inclusione di tutti i criteri elencati
per il Livello C più:
1.2
3.9 - 3.13,
4.5 - 4.13, 4.16 - 4.17
Informativa sulla modalità
di gestione per ciascuna
categoria di indicatori
Inclusione di almeno 20 indicatori
di performance, di cui almeno un
indicatore per ciascuna delle seguenti
categorie: economica, ambientale,
diritti umani, lavoro, società,
responsabilità di prodotto
B+
A
Stessi requisiti previsti
per il Livello B
Informativa sulla modalità
di gestione per ciascuna
categoria di indicatori
Inclusione di ciascun indicatore
G 3 Core e di ciascun indicatore del
Supplemento di settore* considerando
il Principio di materialità, includendo
l’indicatore oppure inserendo
la spiegazione della sua omissione
A+
Report con assurance esterna
Informativa
sulla modalità
di gestione G3
B
Report con assurance esterna
output
Inclusione di:
1.1
2.1 - 2.10
3.1 - 3.8, 3.10 - 3.12
4.1 - 4.4, 4.14 - 4.15
output
Informativa Standard
Informativa
sul Profilo G3
C+
Report con assurance esterna
C
Livello di applicazione del report
Pleiadi | ECONOMIA
Quote di mercato nazionali
11
Economia
di Umberto Colli
Amministratore Delegato Bancaperta
ECONOMIA | Pleiadi
12
Nelle precedenti pubblicazioni di Economia
Flash abbiamo presentato dati e argomenti
con toni moderatamente fiduciosi, che sottendevano un quadro macroeconomico via via
meno cupo. Così è stato e lo scenario è andato lentamente migliorando, pur con quella
gradualità che è naturale attendersi dopo oltre
tre anni di difficoltà, inizialmente così grandi
da sembrare insormontabili. Il peggio della
crisi parrebbe ormai alle nostre spalle, ma
non significa che l’Europa e l’America siano
stabilmente incamminate lungo un percorso
virtuoso e, soprattutto, solido. I risultati sinora ottenuti sono stati alimentati da politiche
fiscali e monetarie eccezionalmente espansive, che dovranno lasciare il posto a misure
meno ampie e più ordinarie. Il processo che
ci attende si può quindi definire ancora di
consolidamento, nonostante su entrambe le
sponde dell’Atlantico le indagini qualitative
(indici di fiducia del mondo imprenditoriale e
delle famiglie consumatrici) inviino segnali in
continuo miglioramento e anche l’economia
reale fornisca riscontri positivi, con la crescita
degli ordinativi e la ripresa della produzione
industriale.
Un futuro sicuramente più roseo è quello che
si prospetta per le “nuove economie” – i cosiddetti “Paesi BRIC”, Brasile, Russia, India
e Cina, cui recentemente si è aggiunto il Sud
Africa (comportando l’ampliamento dell’acronimo in BRICS) - sulle quali poggiano le speranze di sviluppo per il prossimo ventennio.
Le proiezioni di crescita per il 2011, fornite
dal Fondo Monetario Internazionale a fine
gennaio, indicano +4,5% per il Brasile e la
Russia, +8,4% per l’India, +9,6% per la Cina
e +3,4% per il Sud Africa, mentre per l’Europa (+1,5%) e l’America (+3%) gli obiettivi
di ripresa appaiono decisamente sotto tono se
raffrontati con l’ammontare del debito pubblico e con gli impegni per ridurlo. Sofferman-
Flash
Le prospettive
dell’economia migliorano,
shock geopolitico permettendo
doci sui paesi di nuova industrializzazione, è
doveroso evidenziare che i dati preliminari
di conteggio del PIL cinese, pubblicati nelle
ultime settimane, indicano che Pechino ha superato Tokyo. In base al PIL, la Cina diventa
quindi la terza potenza mondiale, dietro agli
Stati Uniti e all’Unione Europea. Il progresso
cinese si accentuerà ulteriormente, considerato che le Autorità del Celeste Impero hanno
ribadito le previsioni di crescita non inferiori
al 6% annuo fino al 2016, nonostante le misure monetarie restrittive adottate negli ultimi
mesi. Questi imponenti ritmi di sviluppo contribuiscono a suscitare, inequivocabilmente,
“invidia” tra i policy maker del Vecchio Continente, impegnati in ben altre problematiche.
Come si evince dal grafico qui sotto riportato
(fonte sito web Fondo Monetario Internazionale) il Prodotto Interno Lordo a valori nominali (in dollari USA) si attesta oltre i 14,6 miliardi per gli USA, poco sopra i 12 miliardi per
Eurolandia, a 5,74 miliardi per la Repubblica
Popolare di Cina e sfiora i 5,4 miliardi per il
Giappone. La parte tratteggiata delle linee
a destra del segmento verticale rappresenta
l’evoluzione prospettica dei rispettivi PIL.
L’Europa si sta riprendendo dalla crisi a differenti velocità. La situazione dei debiti pubblici
continua a permanere quale primo fronte di
problematicità, dopo l’esplosione nel 2010
della crisi greca, seguita da Irlanda e Portogallo, anche se i giorni di tensione più acuta
paiono passati, grazie all’accordo tra i partner
europei. Manca però l’unanimità nel definire strategie di ampio respiro per giungere ad
un’Unione Europea più solida.
Sul fronte macroeconomico primeggia la Germania, grazie all’export sostenuto dalla competitività dei suoi prodotti e dall’eccellenza
tecnologica nella produzione meccanica. Italia e Francia - con una crescita tra l’1 e l’1,5%
- stentano a trovare un volano in grado di rilanciarle con vigore. Continuano a rallentare
gli altri paesi periferici dell’UE, dove più pesanti sono stati i tagli alla spesa pubblica. Nei
prossimi mesi l’Europa sarà quindi impegnata
in questo processo di consolidamento, con la
speranza di evitare pericolose derive politiche
(il nuovo Governo irlandese ha già avanzato
proposte di revisione degli accordi siglati pochi
mesi orsono) e gestire un’inflazione che sembra aver ritrovato forza grazie all’ascesa del
costo delle materie prime (sia quelle agricole/
alimentari sia quelle energetiche) già riflessa
nei prezzi alla produzione. L’elevata capacità produttiva inutilizzata (“output gap”), una
disoccupazione prossima al 10% e le modeste
spinte salariali sono riuscite sinora a compri-
Prodotto interno lordo
Repubblica Popolare di Cina
Giappone
USA
Eurolandia
20.000
18.000
16.000
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
mere le ricadute sui prezzi al consumo. Il Presidente della BCE, Trichet, si è detto fiducioso
che l’inflazione a fine anno si calmiererà e ha
definito la situazione attuale come “fenomeno
transitorio”. Con queste dichiarazioni la BCE
cerca di ancorare al ribasso le aspettative d’inflazione dei cittadini europei, consapevole
dell’importanza che il consolidamento della
ripresa si deve materializzare – oltre che in
Germania - anche negli altri paesi della Zona
Euro, prima di dare l’avvio a politiche monetarie restrittive. Per quanto riguarda il quadro
geopolitico, nella mappa qui riportata (fonte
sito web Financial Times) si vede chiaramente
come buona parte del mondo arabo sia interessata dai moti di protesta contro governi
che, tranne Algeria e Tunisia, controllano i
rispettivi paesi da oltre 20 anni.
Non si tratta quindi esclusivamente dell’area
del Maghreb, ma il fenomeno si è esteso al
Vicino Oriente e alla penisola arabica. , coinvolgendo negli ultimi giorni anche il tranquillo Oman. In Libia si sta assistendo ad una
guerra civile che vede opporsi lealisti al Colonnello Gheddafi e insorti. L’ONU e il G-20
continuano a premere a favore di un onorevole esilio per il Rais di Tripoli. Derive islamiste
si stanno concretizzando in Yemen, mentre in
Siria le proteste hanno messo sotto pressione
la dinastia degli Assad. Anche in Arabia Saudita, il maggior produttore di greggio al mondo, stanno emergendo focolai di protesta.
Qualora la situazione degenerasse, portando
il caos negli equilibri geopolitici, l’incertezza
ricadrebbe sulle forniture di petrolio all’Occidente, alla Cina e all’India. Nell’ultimo mese
i prezzi del greggio hanno accentuato questa
eventualità, impennandosi da 85 a 105 dollari
per barile WTI (+24%), dopo che nel precedente semestre il rincaro era già stato del
Tunisia
lebanon
Morocco
syria
iraq
iran
Jordan
Algeria
libya
bahrain qatar
uae
egypt
saudi arabia
oman
yemen
djibouti
45%. Le premesse per il ripetersi di uno shock
alla produzione simile a quello vissuto negli
anni ’70 sono nell’aria; il loro materializzarsi
metterebbe in ginocchio i paesi importatori,
interrompendo, probabilmente, la ripresa in
atto. Le richieste dei rivoltosi sono finalizzate ad ottenere maggiore democrazia e la fine
della corruzione che ha ingessato la società;
il rincaro dei beni alimentari primari ha amplificato i toni della protesta (come si vede dal
grafico qui sotto - fonte sito web FAO-ONU
- nell’ultimo decennio il prezzo del frumento
è raddoppiato). Nell’area del Maghreb il reddito procapite è mediamente molto contenuto e l’impennata nei prezzi ha drasticamente ridotto le possibilità alimentari di queste
popolazioni, contribuendo ad esacerbare gli
animi e quindi la fiducia nelle autorità e nelle
istituzioni. Ipotesi suffragate anche da una recente pubblicazione del Fondo Monetario Internazionale, in cui la mancanza di politiche
fiscali a sostegno dei redditi per compensare
l’aumento del prezzo degli alimenti e l’enorme sperequazione tra le ricchezze dell’oligarchia politica e la povertà della popolazione
sono additate tra le cause principali che hanno infiammato le rivolte in Egitto e Tunisia.
L’espressione in lingua inglese – decisamente
pregnante – utilizzata per spiegare dal FMI il
processo che questi paesi devono intraprendere è “inclusive growth” ossia “una crescita
che comprende tutto e tutti”. Il mondo assiste
fiducioso che si materializzino le invocate ri-
Prezzo frumento Fao
400
350
300
250
200
150
100
forme democratiche, anche se continuano a
incombere i timori che derive fondamentaliste
e autoritarie possano prendere il sopravvento.
Dal punto di vista macroeconomico, nel breve
termine è probabile assistere ad un rallentamento dell’espansione economica di questi
paesi. Ampliando l’orizzonte temporale di
riferimento, le riforme “inclusive” potranno
invece portare ad un miglioramento del reddito, della capacità di spesa e di investimento
dei cittadini, ossia ad uno sviluppo economico
più solido e propulsivo. Un nord Africa più
dinamico favorirà partnership con i paesi del
sud Europa, Francia e Italia in primis, ridando
centralità allo scacchiere mediterraneo.
È doveroso constatare che negli ultimi giorni le
tensioni politiche si sono riflesse sui prezzi del
petrolio e dell’oro. Il Brent del Mare del Nord
si è posizionato stabilmente in area 115 dollari
per barile e l’oro ha fatto segnare un nuovo
record storico a quota 1.4407 dollari l’oncia.
Il perdurare di questa situazione ostacola la
ricomposizione di un quadro economico, finanziario e politico che vede il 2011 come un
anno di transizione alla ricerca di un nuova
stabilità e il ritorno a condizioni normali.
Aggiornamento Giappone
Il Giappone, nell’area costiera a nord di Tokyo,
è stato devastato da un terremoto e da uno
tsunami tra i più forti degli ultimi 200 anni
(grado 8,9 della scala Richter). Prima di andare in stampa abbiamo appreso la tragica
notizia che il Giappone è stato sconvolto da un
terribile terremoto seguito da uno tsunami che
hanno devastato le coste a nord di Tokyo. Le
stime provvisorie indicano in oltre 207 mila le
persone morte o disperse. Sul paese incombe
però anche il pericolo nucleare delle centrali
di Fukushima. La radioattività sinora fuoriuscita dalla centrale ha consigliato l’evacuazione
della popolazione in un raggio di 20 km.
50
0
1983
1988
1993
1998
2003
2008
2013
2018
Il documento è stato elaborato sulla base
delle informazioni disponibili al 31 marzo 2011
Pleiadi | ECONOMIA
La mappa delle recenti proteste
13
Economia
Imprese e mercati
Come preparare l’impresa
alle nuove sfide del mercato
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
Il confronto con l’ambiente esterno rappresenta il modo migliore per scoprire idee che,
opportunamente adattate al proprio contesto
operativo, siano utili all’impresa. Gli studi e le
ricerche di istituti, osservatori ed enti privati,
tesi a raccogliere ed elaborare dati e informazioni, possono fornire spunti sulle scelte
imprenditoriali delle aziende, specie per superare la crisi. Confindustria, ad esempio, ha
avviato nella primavera 2010 un progetto di
ricerca su “le imprese italiane oltre la crisi:
strategie di sviluppo e cambiamento nella
competizione globale” che ha coinvolto quasi
500 imprese. Il complesso progetto di sistema
ha l’obiettivo d’individuare anche i comportamenti da scegliere per una crescita più rapida. Sono previsti 80 focus group, tra cui l’osservatorio Assolombarda e Università Bocconi
di Milano che ha già fornito i primi risultati
dello studio condotto su 60 aziende (a cura
di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese
oltre la crisi. I percorsi strategici delle imprese
milanesi, Osservatorio Assolombarda Bocconi, 17 gennaio 2011).
Crescita progressiva
per linee interne,
rimanendo nel core business
e senza variazione
di assetto proprietario
Diversificazione
correlata
con apertura dell’assetto
proprietario
ECONOMIA | Pleiadi
14
Diversificazione
correlata
a parità di assetto
proprietario
Un’analisi statistica di raggruppamento (cluster
analysis) ha permesso all’Osservatorio d’identificare sei “percorsi strategici” comuni, ottenuti tenendo conto delle caratteristiche della
crescita realizzata da queste imprese (Tavola
1). Gli esiti iniziali di questa ricerca consento-
frontare. Dagli interventi è stato confermato
l’interesse in forte crescita per l’utilizzo delle
nuove forme di comunicazione, quali social
network, social media e web 2.0. Le imprese sono
sempre più consapevoli che se non le adotteranno nel breve periodo, diverranno poco
Se l’entità ha l’obiettivo di mantenere le proprie quote di mercato e il
livello di competitività, il cambiamento deve avere natura sistematica
ed essere realizzato velocemente.
no di confrontare le scelte strategiche adottate
dalle imprese nel passato (n. 210 su un totale
di n. 321 “mosse strategiche”) e quelle pianificate per il futuro (n. 111), così come descritto
nella Tavola 2.
Il primo Global Business Summit è un’altra interessante iniziativa promossa, a maggio
dell’anno scorso, dall’Harvard Business Review
Italia e da Il Sole 24 Ore. L’evento ha posto a
confronto manager di tutto il mondo sul tema
della crescita nel dopo crisi e sulle sfide interne ed esterne che le aziende dovranno af-
Crescita rapida
mediante acquisizioni,
rimanendo nel core business
e senza variazioni
di assetto proprietario
Percorsi
strategici
Crescita rapida, mediante
acquisizioni, rimanendo
nel core business e aprendo
l’assetto proprietario
Trasformazione del business
model (prevalentemente
per linee interne)
a parità di assetto proprietario
Tavola 1. I “percorsi strategici” scelti dalle imprese associate ad Assolombarda (a cura di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese oltre la crisi.
I percorsi strategici delle imprese milanesi: sessanta casi a confronto”, Osservatorio Assolombarda Bocconi, 17 gennaio 2011).
competitive, tenuto conto che ora occorre
consolidare, oltre le relazioni con i cd. top customer, anche quelle con tutti gli altri soggetti.
È chiaro, infatti, che la crisi ha modificato i
comportamenti dei consumatori, rendendoli
meno propensi all’acquisto e più attenti anche al value for money. Oggi, prima di assumere
una decisione, raccolgono molte informazioni specie attraverso il web che consente di ottenerle in modo più veloce ed economico.
Difficoltà nel cambiare
La crisi economico-finanziaria di questi ultimi anni, la più recente instabilità geo-politica
e l’acuirsi del costo delle materie prime hanno spinto anche le imprese meno propense al
cambiamento a valutare tale opzione. Se è
vero che è nella natura delle aziende adattarsi
ai nuovi contesti per garantire la propria continuità nel tempo e mantenere un adeguato
livello di competitività nel mercato, la decisione di affrontare un restyling interno è spesso
difficile da assumere.
Secondo Prahalad C.K., recentemente scomparso e professore emerito di strategia alla Ross
School of Business della Michigan University, pur
nella consapevolezza che un cambiamento
sia necessario, molte imprese trovano difficile
affrontare questa “ovvietà” (Prahalad C.K.,
“Perché è così difficile affrontare l’ovvio?”, in
Dalla teoria alla pratica: Zappos
Alcuni imprenditori o manager hanno affrontato l’“ovvia” necessità del cambiamento di
un business poco profittevole o di una struttura
organizzativa troppo rigida rispetto a un ambiente che esige dinamicità trovando idonee
soluzioni operative. È il caso di Zappos, e-commerce di scarpe fondato nel 1999, che può essere considerato un precursore della nuova filosofia web e dell’attenzione verso tutti i clienti
(Nie W., Lennox B., “Case Study: Zappos”,
The Financial Times, 16 febbraio 2011).
La combinazione di una solida cultura
aziendale e di ottimi servizi clienti e supply
chain lo hanno reso un esempio imprendi-
Classi di mosse strategiche
Tra il 2000 e il 2010
Mosse di espansione mediante:
Diversificazione
Integrazione verticale
Espansione geografica
Dimensione a parità di prodotti e mercati
Mosse di contrazione mediante:
Rifocalizzazione
Esternalizzazione
Riduzione della capacità produttiva
Mosse di rafforzamento della competitività mediante:
Nuovi sistemi prodotto
Nuovi business model
Costi e qualità agendo su processi e impianti
Costi e qualità agendo su localizzazione
Costi e qualità agendo su approvvigionamenti
Mosse di acquisizione / sviluppo di risorse e competenze:
Tecnologiche, di ricerca
Commerciali, di reputazione
“Capitale umano”
Mosse di trasformazione dell’assetto proprietario mediante:
Avvio/realizzazione di apertura capitale
Riassetto interno alla famiglia
Nuova collocazione in un gruppo
TOTALE MOSSE
di cui, mediante acquisizioni e alleanze
Nel prossimo futuro
n.
%
n.
%
6531%3532%
21
10%
5
5%
6
3%
1
1%
24
11%
21
19%
14
7%
8
7%
13
6%33%
6
3%
1
1%
4
2%
2
2%
3
1%
0
0%
7837%3733%
26
12%
17
15%
12
6%
11
10%
24
11%
6
5%
14
7%
3
3%
2
1%
0
0%
42
20%3431%
16
8%
12
11%
11
5%
16
14%
15
7%
6
5%
11
5%
2
2%
5
2%
1
1%
4
2%
0
0%
2
1%
1
1%
210
100%
111
100%
43
20%
14
13%
Tavola 2. Le “mosse strategiche” scelte dalle imprese associate ad Assolombarda (a cura di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese oltre la crisi.
I percorsi strategici delle imprese milanesi: sessanta casi a confronto”, Osservatorio Assolombarda Bocconi, 17 gennaio 2011).
toriale da imitare e, per la rivista Fortune, un
luogo tra i migliori in cui lavorare (classificato nel 2009 alla posizione 23). L’interesse
per questa società ha spinto Amazon nel
2009 ad acquistarla, senza, tuttavia, modificare il modello aziendale sviluppato dal
CEO Tony Hsieh.
Un altro fattore che ha contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di una consegna di
“grande successo” è rappresentato dalla priorità che Zappos attribuisce alla cultura d’impresa e alla condivisione interna dei valori.
Questi ultimi sono considerati fondamentali
anche durante il processo di assunzione delle
La cultura d’impresa e la condivisione interna dei valori sono elementi fondamentali da considerare nel processo di assunzione delle risorse.
Al centro del business c’è la soddisfazione del
cliente, ottenuta garantendo il servizio 24 ore
su 24, 7 giorni su 7, per tutto l’anno e mediante un call center gratuito in cui gli operatori
non sono soggetti a vincoli di tempo, ma all’unico obiettivo di rendere felici i compratori.
Per lo stesso fine non sono applicate spese di
trasporto ed è stata realizzata una politica di
restituzione valida 365 giorni dal ricevimento
della merce. Inoltre, a garanzia della qualità
del marchio, è stato costruito un impianto di
distribuzione capace di soddisfare le diverse
esigenze dei clienti e ridurre i problemi legati
alla spedizione (ritardi o smarrimenti).
risorse, che sono valutate mediante un colloquio specifico indirizzato a determinare sia
l’idoneità a svolgere determinate mansioni,
sia la coerenza con la filosofia dell’impresa.
Per Zappos la passione per il lavoro è fondamentale e, dopo aver fatto svolgere cinque
settimane di formazione ai neo-assunti, di cui
due all’interno del call-center, l’impresa offre a
ciascun partecipante un premio di 2.000 dollari per andarsene. È un test per misurare il
livello d’entusiasmo delle risorse a rimanere
in azienda e che identifica, anche in modo
preciso, il tipo d’investimento nel capitale
umano che l’impresa sta realizzando.
Pleiadi | ECONOMIA
Harvard Business Review - Italia, giugno 2010,
p. 4). Per un’entità di successo è ancora più
arduo, perché i risultati positivi possono avvalorare comportamenti e ideologie di business
che divengono per le risorse aziendali principi
indiscutibili, radicati in modo profondo nella
cultura d’impresa.
Per attivare un processo efficace di trasformazione interna occorre superare questi vincoli
tradizionali e, ai primi segnali di cambiamento, realizzare un’attenta valutazione dei comportamenti e delle ideologie che è necessario
conservare o “lasciare alle spalle”. A tal fine,
l’autore suggerisce di proporre ai senior manager della propria impresa domande che consentano di riflettere sugli elementi d’azienda
realmente “inossidabili”.
Se l’entità ha l’obiettivo di mantenere le proprie quote di mercato e il livello di competitività raggiunto, allora il cambiamento deve
avere natura sistematica ed essere realizzato
velocemente. In questo caso, secondo Prahalad, è necessario approfondire e valutare opportunamente i seguenti tre aspetti:
• capire lo “scenario competitivo emergente”
e gli effetti a livello di redditività e di performance;
• identificare le aree deboli di competitività e
risolverle velocemente;
• sostituire i sistemi IT che solitamente accompagnano il modello di business superato.
In tale processo, occorre prestare attenzione
anche all’organizzazione, cercando di eliminare i comportamenti e le pratiche che,
in considerazione delle nuove esigenze, non
sono più ritenuti produttivi.
15
Economia
Gruppo e sostenibilità
Verso il Rapporto integrato
Uno schema strutturato per la redazione di rapporti completi e chiari
di business delle organizzazioni in un’ottica
di lungo termine e di non prevalenza di un
aspetto qualificante della vita d’impresa sull’altro.
La logica del miglioramento continuo permea la natura del Rapporto integrato: la cornice concettuale di riferimento ha da essere
sufficientemente “flessibile” da consentire
un’evoluzione nel tempo in quanto le pratiche
di rendicontazione sono soggette a mutazione
e maturazione.
Il cammino è ad uno stadio primordiale ma
è intrapreso, la stessa Associazione Bancaria
Italiana in sede di Forum Abi CSR nel gennaio scorso ha proposto un qualificato incontro con Paul Druckman (Vice-Presidente
ECONOMIA | Pleiadi
ziario
finan
dell’International Integrated Reporting Committe)
sul tema, da cui sono emersi quattro filoni
d’azione:
1. accrescere la consapevolezza della sfida
di integrare la comunicazione istituzionale
d’impresa;
2. sviluppare una cornice concettuale di riferimento;
3. considerare l’opportunità di standard di
redazione obbligatori o volontari;
4. promuovere l’adozione del Report Integrato.
Il cammino di possibile adozione prevede un
e sociale
governance
Struttura
Ambientale
16
Discussion Paper aperto alla discussione pubblica entro giugno prossimo e un documento
finale “propositivo” all’attenzione del G20 di
Parigi a novembre.
Una nuova cultura della rendicontazione
a livello mondiale si scontra con resistenze
(“abbiamo sempre fatto così”) ed eventuali
inadeguatezze delle strutture organizzative
e contabili allo stato attuale; rappresenta una
leva formidabile per il cambiamento necessario, una modalità di maggiore coinvolgimento dell’intera platea dei portatori di interesse
e non solo della comunità finanziaria degli
analisti, una forma nuova di comunicazione
multistakeholder e multicanale in quanto
aperta alle potenzialità offerte dal Web.
Rapporto Integrato
Rela
zione
sulla
e analisi
gestione
Le comunicazioni istituzionali necessitano
di maggiore senso e semplicità, a definire nel
suo complesso la realtà e l’attività d’impresa;
esiste un legame intrinseco tra i valori della
sostenibilità e il valore economico dell’attività d’impresa; bilanci d’esercizio di oltre cinquecento pagine, comprensivi di una Nota
Integrativa per soli addetti ai lavori e di una
“sovranormazione” cogente, si affiancano a
rendiconti di sostenibilità “liberi di strutturarsi”; e il dialogo tra queste due entità è raro,
comunque incompleto.
Anche sulla base di questo assunto nasce il
filone di ricerca applicata riassumibile con il
termine di “Rapporto integrato”, a definire
e pubblicare in un’ottica di innovazione trasformativa un report che integri i
tradizionali dati di bilancio con
le variabili socio-ambientali e
di governance con l’obiettivo di
evidenziare i legami intrinseci tra
dati finanziari e non finanziari e
di mostrare, con ancora maggiore chiarezza e trasparenza,
strategia, governance e modello
Si tratta di un processo di rendicontazione
dinamico e trasparente con un cammino già
ben tracciato in quanto i prossimi anni vedono una serie di scadenze precise:
• il 2015 per la definizione di uno standard
condiviso per la rendicontazione sociale, ambientale e di governance (ESG);
• il 2020 al più tardi per lo sviluppo, il collaudo e infine l’obbligatorietà di uno standard
per il reporting integrato stesso.
Anche per questa via la cultura e la pratica
della sostenibilità entrano nel core business
aziendale.
Nuovi Prodotti
Creval e Compass
una partnership di successo
Il Vice Presidente di Compass Valentino Ghelli in questa intervista spiega origine e
sviluppo della partnership con il Gruppo Creval.
Dottor Ghelli, può raccontarci brevemente qual è l’attività di Compass?
Compass è la società finanziaria del gruppo Mediobanca, specializzata nel credito
al consumo. Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 50 anni di attività, segno tangibile della nostra solidità e tradizione, garanzia di conoscenza profonda del settore
e dei bisogni delle famiglie italiane.
Da quanto tempo Compass collabora con CREVAL?
La partnership con Creval ha origine nel 1996 con l’accordo fra Linea e le banche
poi confluite come Credito Siciliano nel Gruppo Creval. La successiva fusione di
Valentino Ghelli, Vice Presidente di Compass
Linea in Compass nel 2008 ha creato il rapporto attuale. A gennaio 2010 l’accordo
è stato esteso a tutte le banche del Gruppo Creval.
Quali sono le aree di collaborazione tra le due società?
Compass mette a disposizione di Creval tutta la filiera produttiva e gestionale per i prodotti di credito al consumo che il
Gruppo desidera offrire alla propria clientela. Attualmente la collaborazione è attiva nei prestiti personali ma sono allo
studio altre iniziative.
Quali prodotti di credito al consumo offre oggi Compass?
Compass propone al mercato l’intero ventaglio dei prodotti di credito al consumo: il credito finalizzato classico, il prestito
personale, le carte di credito rateali e la cessione del quinto dello
stipendio.
La società copre tutto il territorio nazionale con 146 filiali dirette,
punto fondamentale di relazione sul campo tra le strutture operative della banca e noi.
Come considera oggi la partnership tra Compass e Creval?
Estremamente positiva. I volumi di lavoro sono rapidamente
cresciuti, consentendo alla banca di acquisire nuova clientela.
Il rapporto è sempre stato costruttivo e Creval indubbiamente
rappresenta nel panorama bancario italiano un punto di qualità
e professionalità.
Siamo pertanto orgogliosi di poter collaborare con reciproca
soddisfazione attraverso una partnership che sta dando ottimi
risultati.
Pleiadi | ECONOMIA
Economia
17
Economia
Nuovi Prodotti
Tutti i vantaggi
di essere socio
Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval, ci spiega quali sono le agevolazioni
studiate per i Soci del Gruppo.
Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval
Perché la figura del Socio riveste così grande importanza per il Creval ?
I nostri Soci, che oggi superano quota 120.000, hanno sempre rappresentato la linfa vitale del
nostro Gruppo. Una banca popolare non potrebbe vivere, e soprattutto crescere, senza una
base sociale in continua evoluzione. Essere Soci significa aver deciso di diventare parte attiva
nella crescita del territorio dove la banca opera, fornendo alla stessa il capitale necessario per
finanziare le imprese. Per queste ragioni, abbiamo disegnato una serie di condizioni a favore
dei Soci, che proprio di recente abbiamo ulteriormente migliorato.
Ci può parlare in dettaglio di questi vantaggi?
Proponiamo innanzitutto un conto ‘a pacchetto’, riservato ai
clienti che possiedono almeno 500 azioni del Credito Valtellinese. Con un canone mensile di soli 5 euro, che si azzera
in caso di possesso di 3.000 azioni, il Socio può disporre di
una serie di servizi gratuiti e di un tasso di interesse importante. Sono incluse le spese di tenuta conto, le carte di pagamento (Cart@perta Gold, Bancomat Internazionale, CartaSi), il costo del dossier titoli, gli sconti sulle commissioni
delle gestioni Patrimoniali e sulla locazione della cassetta di
sicurezza, e tassi molto interessanti per i finanziamenti.
Gli sconti interessano anche la linea dei Conti Armonia?
Certo. Conto Armonia, la linea di conto corrente del
Gruppo Creval composta da 5 diverse tipologie studiate
per soddisfare le diverse necessità della clientela, prevede vantaggiose agevolazioni sul canone a favore del
Socio. Per fare qualche esempio, basta avere anche una
sola azione del Credito Valtellinese per poter usufruire di
uno sconto del 50% sul canone di Conto Armonia Light,
canone che si azzera automaticamente per chi detiene
almeno 250 azioni. Lo stesso vale per il Conto Armonia
Silver, il cui canone si dimezza con il possesso di 200
azioni e si azzera con 750 azioni e per il Conto Armonia
Gold, scontato con 500 azioni e gratis con 1.500.
Crescita soci
ECONOMIA | Pleiadi
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In definitiva, quale offerta consiglia ai Soci ?
Consiglio sicuramente di andare in filiale, per scegliere insieme ai nostri consulenti la tipologia di conto che più si
adatta alle proprie esigenze, anche in base al numero di
azioni possedute. Questa potrebbe essere l’occasione per
arrotondare le azioni in dossier e sfruttare così la gratuità
dei pacchetti offerti.
130.00
121.829
120.00
112.528
106.009
110.00
96.393
100.00
88.707
90.00
77.329
80.00
70.00
65.688
66.618
2002
2003
72.746
60.00
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Economia
Nuove aperture
Pleiadi | ECONOMIA
Il Credito Valtellinese
festeggia la sua
nuova sede a Trento
19
Palazzo Ghelfi, sede di Trento del Credito Valtellinese
Palazzo Ghelfi, in pieno centro a Trento,
è la nuova sede cittadina del Credito Valtellinese. Un palazzo storico, di notevole
pregio architettonico, che il Creval ha acquistato “a dimostrazione che siamo qui
per restare”, come ha dichiarato l’Amministratore Delegato della Banca Miro
Fiordi durante la giornata di inaugurazione. Non una semplice inaugurazione.
A presentare il Credito Valtellinese in
Trentino – sono state aperte negli ultimi
Il Direttore della filiale di Trento Roberto Tarricone
fra il Presidente De Censi e l’AD Fiordi
3 anni 10 filiali in questa Regione ed una
in Alto Adige a Bolzano – oltre all’AD si
è recato a Trento anche il Presidente Giovanni De Censi. I due dirigenti hanno
avuto modo di incontrare nell’affollata
sala conferenze della Sede le più alte cariche religiose e civili cittadine, dal sindaco
al questore. “Efficienza e rapidità nelle
decisioni sono il nostro punto di forza”
ha spiegato Fiordi alla qualificata platea,
“senza dimenticare le nostre potenzialità nell’online dove siamo
l’ottavo Gruppo bancario
nazionale”. A guidare la
sede di Trento è Roberto
Tarricone, ex CassaRxurale di Trento ed ottimo
conoscitore del territorio.
L’inaugurazione è terminata nel giardino retrostante Palazzo Ghelfi
dove centinaia di persone
hanno potuto degustare i
prodotti tipici valtellinesi.
Un momento della festa
CAMPAGNA ARIA TRENTO
Nei giorni precedenti l’inaugurazione della sede di Trento del
Creval, in città è stata realizzata
una campagna pubblicitaria ad
hoc (Campagna Aria a Trento),
con affissioni negli spazi pubblici, pubblicità sui principali media locali, affissioni esterne su
15 bus e interne (pendoli) su 30
bus, depliantistica e gadget.
Focus
Il personaggio del mese
È il simbolo dell’Inter vincente di questi ultimi anni
Javier Zanetti, il capitano
Foto Giorgio Ravezzani - Inter.it
Javier Zanetti, 37 anni, argentino, è il capitano dell’Inter e cliente del Credito Valtellinese. Da 15 anni vive e lavora
in Italia, dove da tutti, anche dai tifosi avversari, è riconosciuto come uno dei campioni più rispettabili del pianeta calcio. Ha vestito più di 700 volte la maglia nerazzurra, con la quale ha vinto tutto, in Italia e nel mondo. È il
giocatore con più presenze nella storia della Nazionale Argentina. Con la moglie Paula ha fondato la Fondazione
P.U.P.I. che si occupa del sostegno dei bambini disagiati e delle loro famiglie nella zona di Buenos Aires, sua città
di nascita. Per questa sua attività nel 2005 il Comune di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’Oro.
FOCUS | Pleiadi
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Negli ultimi mesi l’Inter ha vinto la Champion’s League e il Mondiale per Club, coronando una serie esaltante di vittorie
che continua ormai ininterrotta da cinque-sei anni. Che cosa si prova a vincere
con la squadra con cui si sono giocate
più di 700 partite e di cui si rappresenta il
simbolo in campo?
«È motivo di grande orgoglio. È un sentirsi finalmente bene in una famiglia,
quella dell’Inter, che mi ha accolto in
Italia quando ero un giovane sconosciuto. Con l’Inter e con la famiglia Moratti
sono cresciuto, come uomo e come calciatore. Insieme, abbiamo vissuto momenti difficili, nei quali era impossibile
vincere e non capivamo il perché. Dicevamo, allora, “ci basta iniziare e non
smettiamo più”. È questa fame, questa
voglia, che ci hanno portato in cima
al mondo. E non vogliamo che finisca
qui…».
In Italia i tifosi non sono generosi con
nessuno, ma lei è rispettato anche da
quelli delle squadre “nemiche” della sua
Inter. Come spiega questo fatto?
«Intanto colgo l’occasione per ringraziare tutti i tifosi che sono gentili con me.
Credo che certi attestati di stima non si
cercano, arrivano naturalmente, comportandosi come si è. Io credo di essere
semplicemente me stesso, in campo e
fuori».
Che cosa vorrebbe consigliare ai giovani
che hanno talento e sperano di vivere una
carriera sportiva, se non proprio come la
sua, comunque importante e significativa?
«Ai giovani dico sempre che, per qualsiasi sport, a qualunque livello, quello
che conta è la passione. Se hai voglia
di vincere, anche se giochi nei dilettanti
puoi divertirti e sentirti protagonista».
Lei vive in Italia ormai da più di 15 anni.
Che cosa le piace del nostro Paese e quali
sono, se ci sono, le similitudini con la sua
Argentina?
«Io sono italiano e argentino. Non posso
distinguere o tracciare un confine. Gioco con l’Argentina, ma la mia famiglia
nasce in Italia. Gioco nell’Inter con tanti
compagni e amici sudamericani e sono
fiero di essere il capitano della squadra
che ha riportato in Italia la Champions e
il Mondiale per Club. Per me Argentina
o Italia, sinceramente, non fa differenza. Quello che conta sono le amicizie e il
rispetto degli amici: lo trovo sempre, in
Argentina e in Italia».
Di che cosa si vorrebbe occupare quando
abbandonerà l’attività agonistica? Continuerà a lavorare nel mondo del calcio?
Tornerà nel suo Paese o resterà legato in
qualche modo all’Italia?
«Resterò nel calcio e spero proprio che
questo calcio sia per me solo Inter. Che
cosa fare non so, non ci ho ancora pensato. Sicuramente qualcosa per i giovani,
per i bambini: sono loro che ogni giorno
fanno rinascere la passione immortale
per il calcio».
Pleiadi | FOCUS
Lei il prossimo agosto compirà 38 anni,
un’età che nel calcio comincia a “farsi
sentire”. Per gli altri, però, non per lei.
Qual è il segreto di questa sua longevità
agonistica?
«Sono un uomo e un atleta fortunato.
Molti mi hanno chiesto il codice del segreto, ma non esistono né il codice né
il segreto. Ho grande rispetto per il mio
fisico e per il lavoro che faccio. E non mi
stanco mai di farlo».
21
Il Capitano con Edoardo Semeria, Direttore Commerciale Creval, e Gaetano Maroni,
Responsabile dalle sede CV di Como.
Chi è Javier Zanetti
Javier Zanetti è nato a Buenos Aires, in Argentina, il 10 agosto 1973. Difensore, ha esordito con l’Inter
il 27 agosto 1995 nella partita Inter-Vicenza 1-0. Tra gare di campionato, coppe internazionali, Coppa
Italia e Supercoppa Italiana ha giocato con la maglia nerazzurra oltre 730 partite, che lo pongono al
secondo posto tra i “fedelissimi” interisti di tutti i tempi, dopo Giuseppe Bergomi (758) e prima di
Giacinto Facchetti (634). Con l’Inter ha vinto tutto: 5 scudetti, 3 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane,
1 Champion’s League, 1 Coppa del Mondo per club, 1 Coppa Uefa. Detiene il record assoluto di presenze con la Nazionale argentina: a oggi (ma sono destinate a crescere) sono 138.
Focus
L’azienda del mese
Chi dice piumino,
dice Moncler
Luciano Camagni, Condirettore Generale Credito Valtellinese, con Remo Ruffini, Presidente di Moncler,
Fabrizio Franchi, Vice Direttore Commerciale Credito Valtellinese e Dario Brambilla, Vice Responsabile della sede di Como.
Abbiamo incontrato a Milano, nello show room di Moncler, Remo Ruffini Presidente e Direttore Creativo del
noto brand di abbigliamento sportivo, nonché cliente del Credito Valtellinese.
FOCUS | Pleiadi
22
Signor Ruffini, partiamo dal nome: che
cosa significa Moncler?
Moncler nasce dall’abbreviazione di
Monastier de Clermont, villaggio sulle
montagne vicino a Grenoble. Qui, nel
1952, René Ramillon, geniale imprenditore fabbricante di articoli da montagna e autore di decine di brevetti,
fonda l’azienda che darà vita al celebre piumino. I primi piumini vengono ideati già nel 1954 per proteggere
gli operai dal freddo, che li indossano sopra la tuta da lavoro nel piccolo
stabilimento di montagna. Il primo a
notarli e ad intuirne le potenzialità è
Lionel Terray, figura chiave nella storia di Moncler. L’alpinista francese, di
ritorno da una spedizione in Canada,
chiede a Ramillon di realizzare tute,
guanti, sacchi a pelo ad alta resistenza
e superprotezione adatti ai climi più
estremi da utilizzare nelle proprie imprese. Nasce così la linea specializzata
“Moncler pour Lionel Terray”. Ogni
capo, compresi i piumini, viene messo
a punto e perfezionato grazie alla consulenza tecnica di Terray e sperimentati sul campo, nel corso delle spedizioni.
Nel 1954 i piumini Moncler vengono
scelti per equipaggiare la spedizione
italiana del Karakorum, culminata con
la conquista della seconda vetta della
Terra da parte di Achille Compagnoni
e Lino Lacedelli e nel 1955 accompagnano la spedizione francese che conquista il Makalù (8.470 m). Nel 1968
in occasione delle Olimpiadi Invernali
di Grenoble, Moncler diventa fornitore ufficiale della squadra nazionale
francese di sci alpino. Un evento speciale che segna anche il cambiamento
del logo: il monte Eguit, che sorge alle
spalle del paese, viene sostituito dal celebre galletto.
Come nasce il piumino più famoso – e
più “fashion” – del mondo?
Dalla sua piuma: il Duvet, che proviene prevalentemente dal sud della Bretagna e dal Perigord. A Moncler, che
ne consuma molte tonnellate l’anno,
ne servono circa 220 grammi per il
Il ‘Duvet’ proviene prevalentemente dal sud della Bretagna e
dal Perigord.
Moncler non è solo sinonimo di glamour, ma anche di qualità. Come sono
confezionati i capi? La produzione è
interna?
L’esperienza di oltre cinquant’anni nel
trattare le piume ha permesso a Moncler di stabilire coefficienti specifici di
riempimento dei capi con un rapporto di precisione matematica tra i centimetri quadrati di superficie del capo
e duvet in esso contenuto, secondo le
caratteristiche del tessuto e le diverse
esigenze stilistiche. Importante è anche
la scelta dei tessuti, che devono essere
trattati con calandratura a caldo per
consentire l’aerazione delle piume e al
tempo stesso la minor fuoriuscita possibile di duvet. La produzione è interna
ed è principalmente in azienda da noi a
Tre Baseleghe, tra Padova e Vicenza.
Lei ha acquisito il marchio nel 2003, in un
momento non facile della griffe. Come lo
ha riportato al successo?
Ho pensato a un “piumino globale”, il
piumino per tutte le occasioni, che ha
riportato Moncler agli antichi splendori: si ripercorre la storicità del marchio, si recuperano le radici del piumino di Grenoble e gli si dà una nuova
vestibilità. Nasce in montagna, vive
in città: questa la parola d’ordine per
cambiare la destinazione d’uso di un
capo sportivo che diventa indumento
indispensabile durante l’inverno. Nel
2006, dopo varie collaborazioni con
importanti designer internazionali, è
stato il momento di ampliare l’offerta e Moncler linea main si completa
di una linea femminile haute couture identificata da una etichetta rossa,
Moncler Gamme Rouge, oggi disegnata da Giambattista Valli e presentata a Parigi. Nel gennaio 2009 nasce
Moncler gamme Bleu, l’alta gamma
da uomo, costruita con maestria sartoriale sulla piuma, disegnata dallo
stilista americano Thom Browne. Nel
febbraio 2010 a New York viene presentata Moncler Grenoble, una linea
uomo/donna completa che torna alle
origini dei capi Moncler, ai disegni e
ai materiali d’archivio e li sviluppa
secondo le più aggiornate tecnologie,
con i materiali più innovativi.
“Ho pensato a un ‘piumino globale’, il piumino per tutte le occasioni,
che nasce in montagna e vive in città.”
Il flagship store di New York
L’attore Rupert Everett in Moncler
L’attrice Sarah Jessica Parker in Moncler
Pleiadi | FOCUS
blouson da uomo, 160 grammi per una
giacca da donna, diventando così uno
dei componenti principali del capo, e
dalla sua qualità dipende la garanzia
stessa del marchio. Prima di essere
utilizzato, il duvet passa attraverso un
rigoroso processo di lavorazione che
garantisce pulizia e igiene attraverso
le fasi di cernita, spolveratura, lavaggio, disinfezione, risciacquo, centrifuga e asciugatura. Moncler utilizza
il ‘duvet neuf ’, a quattro fiocchi, la
migliore qualità presente sul mercato: la percentuale della composizione
determina infatti il potere gonfiante e
di isolamento termico, garantendo ai
capi l’85% del potere isolante e una
leggerezza unica.
23
Cultura
Le mostre: anteprima
Fernanda Pivano
Viaggi, cose, persone
Inaugurazione 5 aprile
Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
6 aprile – 18 luglio
Poster della mostra con un ritratto
di Fernanda Pivano a Venezia negli anni ’60
© foto Ettore Sottsass
“Vorrei aver scritto tre righe che la gente ricordi” e, per ricordare, la Galleria
Gruppo Credito Valtellinese di Milano
organizza una grande mostra personale dedicata alla giornalista, saggista e
traduttrice, nonché intellettuale a tutto
tondo, Fernanda Pivano (1917-2009).
Documenti originali (in parte inediti),
immagini fotografiche, dattiloscritti e
testi autografi di grandi scrittori, come
Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Gregory
Corso, William Burroughs e molti altri
scoperti in Italia grazie all’opera della
Pivano. Emozionano le poesie, le lettere
e i disegni dedicati a lei dai mostri sacri
del ‘900. Migliaia di gioielli etnici, spesso
base di ricerca su forma e materiale per
gli artisti contemporanei, come si evince da quelli per lei disegnati da Arnaldo
Pomodoro ed Ettore Sottsass, ma anche
gioielli “poveri” degli anni ’50 e ’60, alcuni creati da Paco Rabanne, esempi della
ricerca formale degli anni ’60 e ’70 e
testimonianza di come Fernanda Pivano
sia stata donna curiosa e appassionata
alle più diverse forme artistiche.
Le testimonianze del sodalizio con Ettore Sottsass, le riviste create a quattro
mani, Room 128 e Pianeta Fresco, e il
volume C’era una volta un beat, mitici
esempi del design d’autore e vere opere
d’arte realizzate con la collaborazione
dei più grandi poeti e scrittori della beat
generation, Allen Ginsberg, Gregory
Corso e Jack Kerouac.
Alle pareti le foto di una vita curate da
Guido Harari e un’installazione ambientale di Marco Nereo Rotelli; nello spazio
video, il cortometraggio “Pivano blues”
di Teresa Marchesi e un estratto di “A farewell to beat” di Luca Facchini.
Questo è parte di ciò che propone la
grande mostra “Fernanda Pivano. Viaggi,
cose, persone”, in occasione della quale
la Fondazione pubblica un catalogo che
si pregia, tra gli altri, dei contributi di Arnaldo Pomodoro, Guido Harari, Fiorella
Minervino e Alba Cappellieri.
In Viaggio
Strade ferrate, itinerari, persone per unire le Alpi
Galleria Credito Valtellinese, Sondrio
Casa Quadrio Curzio, Tirano
11 febbraio – 30 aprile
Fino al 30 aprile, presso la Galleria Credito Valtellinese di Sondrio e
Casa Quadrio Curzio a Tirano, “In viaggio. Strade ferrate, itinerari,
persone per unire le alpi”, mostra fotografica dedicata alle ferrovie retiche viste con l’occhio di tre grandi fotografi, Stefania Beretta, Francesco Cito e Margherita Spiluttini. L’evento rientra nel ciclo espositivo dedicato al “paesaggio costruito”.
©Stefania Beretta
Viadotto di Filisur
2010
CULTURA | Pleiadi
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©Stefania Beretta
Ponte Russein Trun/
Sumvigt 2010
Pleiadi | CULTURA
0531.1.0105 (granderouge), 2005
acquerello su carta, 95 x 138 cm - Courtesy Galerie Xippas
Prossima mostra Acireale
YVAN SALOMONE
Rear View Mirror
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Galleria Credito Siciliano,
Acireale
Inaugurazione 5 maggio
6 maggio – 3 luglio
Dopo la tappa di Milano, la personale
di Yvan Salomone giunge, da maggio, alla Galleria Credito Siciliano di
Acireale. In mostra quarantacinque
acquerelli in cui sono ritratti luoghi
ordinari trasfigurati dalla mano dell’artista che con sensibilità e mae-
stria li rende paesaggi singolari. In tion contenente i cataloghi delle moquesta occasione la Fondazione ha stre “Yves Bélorgey. Sezioni verticali”
pubblicato un cofanetto special edi- e “Yvan Salomone. Rear View Mirror”.
Prossima mostra Acireale
Verso la nuova Scuola
di Fotografia Siciliana
Galleria Credito Siciliano, Acireale
Inaugurazione 21 luglio
22 luglio – 18 settembre
Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
Inaugurazione 20 ottobre
21 ottobre – 18 dicembre
Il nuovo millennio ha segnato la fine delle grandi scuole internazionali di fotografia, ritornando quasi di soppiatto ad un “fare fotografia”
connesso al territorio di appartenenza, senza
cadere tuttavia nel localismo. Gli ultimi esiti di
questa nuova tendenza saranno portati presso
la Galleria Credito Siciliano di Acireale, da luglio a settembre, e in seguito presso la Galleria
Gruppo Credito Valtellinese di Milano. Oltre
agli scatti degli storici fotografi siciliani, tra cui
Letizia Battaglia, Nicola Scafidi, Ferdinando
Scianna ed Enzo Sellerio, che hanno all’attivo
significative esperienze professionali di rilievo
internazionale, si parlerà della Sicilia e dei suoi
abitanti anche attraverso l’obiettivo dei catanesi
Carmelo Bongiorno, Carmelo Nicosia e del palermitano Sandro Scalia, che hanno sviluppato
nel tempo un linguaggio fotografico immaginifico, non privo di riferimenti al mondo del
cinema. I profili di questi tre maestri saranno
raccontati dalla voce dei loro stessi allievi, prova
ulteriore della genuina vitalità di questa realtà
formativa e creativa.
Prossima mostra Fano
Giovanni Chiaramonte
L’altro_Nei volti nei luoghi
©Giovanni Chiaramonte
Palermo, 2009
Galleria Carifano, Fano
Inaugurazione 21 giugno
22 giugno – 18 settembre
“L’ALTRO_NEI VOLTI NEI LUOGHI”,
è una mostra fotografica realizzata
dalla Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese, in collaborazione con
Ultreya, che dopo le tappe di Acireale, Sondrio e della Triennale di
Milano viene proposta nello spazio espositivo di Fano. Una grande
personale su un tema di fortissima
attualità, ma anche una proposta di analisi che, grazie alla mediazione del
mezzo fotografico sapientemente interpretato da Giovanni Chiaramonte,
invita a guardare oltre l’emergenza sociale, per aprire in ognuno di noi un
nuovo modo di vivere e custodire tutti quelli che vivono accanto a noi nei
nostri paesi e nelle nostre città.
I volti dell’altro Chiaramonte li ha intravisti, cercati, incrociati e rappresentati in due città simbolo dell’Italia: Palermo e Milano, realtà apparentemente lontanissime, eppure accomunate dalla presenza, attività, vitalità di uomini e donne del mondo.
La mostra procede per moduli di 4 immagini: la prima, dedicata alla veduta urbana esterna, seguita da un trittico dedicato al volto e alla figura
dei protagonisti di questa ricerca. Le immagini singole si propongono di
comunicare una nuova percezione della città e si focalizzano sulle architetture. I trittici, invece, svelano i personaggi della storia che sta iniziando
adesso, secondo una rappresentazione epica, con la centralità del volto
e con il drammatico contrappunto laterale tra le memorie etniche e le
memorie architettoniche interne ed esterne della loro nuova città.
Cultura
Eventi
La “Nascita della Vergine” di Gaudenzio Ferrari al MVSA di Sondrio
Dall’8 febbraio all’8 aprile il MVSA
di Sondrio, in collaborazione con la
Confraternita della Beata Vergine
Assunta, la Parrocchia di Morbegno
e la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, ha ospitato nelle sale a piano
terra di Palazzo Sassi l’importante tela
della Nascita della Vergine di Gaudenzio Ferrari del Santuario dell’Assunta
di Morbegno. Inviato alla Pinacoteca
cantonale Giovanni Züst di Rancate
(Mendrisio, Svizzera) per la mostra Il
Rinascimento nelle terre ticinesi. Da
Bramantino a Bernardino Luini, il prezioso dipinto, restaurato per l’occasione dallo studio di Barbara Ferriani di
Milano grazie al contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, è stato concesso in prestito
per due mesi al Museo di Sondrio per una speciale esposizione
al pubblico valtellinese. Gaudenzio Ferrari, artista piemontese
vissuto a cavallo tra il ‘400 ed il ‘500, è uno dei massimi espo-
Ciclo di conferenze 2011
Campi di battaglia e fortificazioni
nel Risorgimento
CULTURA | Pleiadi
26
A Milano, dal 1° febbraio
all’8 marzo, tutti i martedì presso la sala al 1°
piano del Palazzo delle
Stelline, in corso Magenta 59, ospiti della Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese e con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia,
si è tenuto il consueto
ciclo di conferenze invernali dell’Istituto Italiano
dei Castelli, quest’anno,
in occasione dei 150
anni dell’Unità d’Italia, con tema i campi di battaglia e le
fortificazioni nel Risorgimento: dal ruolo delle fortificazioni nelle guerre per l’indipendenza italiana, con particolare
attenzione al Quadrilatero e alle difese piemontesi e borboniche, a quelle costruite nell’Ottocento nell’area padanoappenninica, alle fortificazioni del Garda fra battaglie per
l’Indipendenza e memoriali dell’Unità, e del sistema degli
acquartieramenti nel Mantovano, per finire con l’aspetto
difensivo dell’Italia tra il 1861 e il 1911.
Un’occasione per rivivere ideali e sacrifici, affrontati in
nome del grande ideale dell’unificazione della nazione.
nenti della pittura italiana del XVI
secolo. La tela morbegnese, eseguita
tra il 1524 e il 1525 su commissione
della locale Compagnia dei Battuti
per il Santuario dell’Assunta di Morbegno, una delle opere pittoriche più
importanti conservate in provincia di
Sondrio, rappresenta l’unica porzione giunta fino a noi delle ante della
grandiosa ancona, scolpita da Giovan
Angelo e Tiburzio Del Maino e dipinta tra il 1520 e il 1526 da Gaudenzio
e dal suo collaboratore Fermo Stella.
La qualità dell’opera di Gaudenzio si
rivela molto alta nella sicura impostazione spaziale e nel delicato equilibrio
dei rapporti tonali, il tono squillante,
intenso del rosso della coperta riporta l’attenzione alla madre di
Maria, circondata amorevolmente da un universo femminile in
azione. Il dipinto è stato presentato lo scorso 8 marzo presso la
Sala dei Balli da Gianni Romano e Barbara Ferriani.
Telefisco 2011
Come consuetudine anche quest’anno il Credito Valtellinese e il Credito Siciliano hanno aderito a Telefisco, il
convegno promosso da il Sole 24 Ore, tenutosi in teleconferenza mercoledì 26 gennaio a Sondrio e a Catania,
in collaborazione con il locale Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili. L’edizione 2011, la 20a della
manifestazione, ha concentrato l’attenzione su tutti i punti
caldi dell’anno fiscale: dalle novità sugli immobili a quelle
sulle compensazioni; dalle operazioni che, a vario titolo,
coinvolgono paesi comunitari o extracomunitari alle nuove
regole per la lotta all’evasione (in primo luogo l’attesissimo
redditometro), passando per l’Irap e la revisione contabile. Il Convegno, in entrambe le sedi, è stato ampiamente
partecipato, confermandosi un’importante appuntamento
formativo per operatori economici e professionisti.
Soffitto di Cesare Ligari
Lo scorso 5 novembre è stato presentato
alla cittadinanza il restauro dei dipinti
murali (affreschi) e dei modellati a stucco presenti nel soffitto e nelle pareti del
salone d’onore di Palazzo Malacrida
a Morbegno, uno dei più importanti e
meglio conservati palazzi storici valtellinesi.
Nell’ambito delle celebrazioni per il centenario del Credito Valtellinese, strettamente intrecciate a quelle dei Ligari, la
più nota famiglia di artisti valtellinesi del
Settecento, la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ha promosso, con la fondazione svizzera Isabel & Balz Baechi, il
restauro dei cicli di affreschi di Cesare
Ligari e di Giuseppe Coduri che ornano
il Palazzo Malacrida di Morbegno. Con
un contributo di cinquantamila euro
ciascuna, le due Fondazioni hanno reso
possibile l’intervento, che avviatosi nell’estate del 2009 si è chiuso da poco.
Il palazzo, di proprietà comunale e magistralmente inserito nel contesto del
centro storico cittadino, risulta caratterizzato da uno stile architettonico riconducibile al tardo rococò lombardo
e presenta, al suo interno, significative
decorazioni artistiche dell’epoca settecentesca dominata in Valtellina dalla
dinastia dei pittori Ligari.
Il restauro ha riguardato, in particolare,
il soffitto affrescato da Cesare Ligari (figlio del capostipite Giovan Pietro) che,
nel 1761, dipinse il plafone del salone
con l’imponente “Trionfo della verità
nelle arti e nelle scienze sopra l’ignoranza” e il ricco apparato decorativo delle
pareti (con particolari disegni scenografici), che fu invece impostato dal quadraturista Giuseppe Coduri detto il Vignoli,
nello stesso anno.
L’intervento di conservazione, durato
circa 18 mesi, si è svolto partendo da una
accurata fase di analisi delle superfici al
fine di individuare le migliori soluzioni
tecniche di pulitura e stabilizzazione,
anche avvalendosi di indagini scientifiche (analisi microstratigrafica, mineralogica-petrografica e cromatografia),
eseguite dall’Istituto Palladio di Vicenza per la caratterizzazione dei materiali
costituitivi e l’analisi delle efflorescenze
saline presenti.
In particolare i lavori hanno permesso di
ritrovare lo splendore dei dipinti murali
(eseguiti originariamente dal Ligari con
pigmenti minerali stemperati nella calce e applicati a più riprese sull’intonaco
predisposto mediante incisioni dirette) e
apprezzare le ricche decorazioni, le cornici marcapiano e i balconcini eseguiti
in stucco, prevalentemente dipinto con
grande maestria ad imitazione di marmo policromo, dal Coduri.
I lavori, autorizzati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio sono stati eseguiti dalla restauratrice
dott.ssa Amalia Sandri in collaborazione con la Cooperativa per il Restauro
SCpA di Milano, secondo il progetto e
la direzione lavori dell’arch. Riccardo
Pezzola.
A presentare il progetto, dopo i saluti
del sindaco di Morbegno, del Presidente
della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese Angelomaria Palma e di Balz
Baechi, l’arch. Pezzola e la restauratrice
Amalia Sandri. La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese annovera, tra le
proprie attività sociali, anche il sostegno
ad iniziative di restauro, affiancata in
questo compito dalla società del Gruppo Stelline S.I.. La Fondazione svizzera
Isabel & Balz Baechi, che ha sede a Zurigo, è impegnata da tempo sul fronte
della conservazione e della tutela del patrimonio d’arte mondiale, anche in aree
periferiche rispetto ai circuiti più tradizionali, tanto che oltre all’interesse per
la pittura settecentesca dell’arco alpino,
è attualmente impegnata anche in una
zona nel sud del Tibet.
Particolare quadratura parete Coduri
Pleiadi | CULTURA
Il Salone d’Onore di Palazzo Malacrida
torna agli antichi splendori
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Cultura
Eventi
Oggi devo fermarmi a casa tua
L’Eucarestia, la grazia di un incontro imprevedibile
Mostra itinerante
In preparazione al XXV Congresso Eucaristico che si svolgerà ad
Ancona dal 3 all’11 settembre 2011, Itaca, società editrice e di promozione culturale, e il Comitato Organizzatore del XXV Congresso
Eucaristico Nazionale, in collaborazione con il Gruppo Credito Valtellinese, promuovono una mostra itinerante sull’Eucaristia dal titolo
“Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro
imprevedibile”. La mostra è stata inaugurata ad Ancona il 24 gennaio scorso per iniziativa dell’arcivescovo metropolita di Ancona-Osimo
ed è ora esposta presso la Galleria Carifano di Fano (PU) fino al 30 aprile; sarà poi allestita presso le Gallerie del Gruppo a Sondrio dal 12 al
29 maggio, a Milano, nel chiostro del civico 59 di Corso Magenta a giugno e ad Acireale (CT) ad ottobre, a cura della Fondazione, e presso
numerose diocesi italiane. La mostra propone un percorso articolato in quattro sezioni attraverso le quali emerge la radicale necessità
che l’uomo ha dell’Eucaristia. Alla fame e alla sete dell’uomo, che non si esaurisce nel cibo, Dio risponde con il dono di se stesso: “Io sono
il pane della vita”. Dono che esalta la libertà dell’uomo che è messo di fronte ad un’alternativa radicale: seguire se stesso accontentandosi
dei pani e dei pesci, oppure accettare di nutrirsi del Suo corpo e del Suo sangue, come sorgente di vita nuova. L’ultima sezione sottolinea il
permanere di Gesù nella Chiesa e nel segno dell’Eucaristia, che è l’invito che in ogni tempo Gesù continua a ripetere ad ogni uomo: “Oggi
devo venire a casa tua”. Un invito che in tempi di confusione e di smarrimento risuona particolarmente attuale.
Donata al Santo Padre
una scultura della Beata
Vergine Maria in serpentino
della Valmalenco
Scultura della Beata Vergine Maria, realizzata in Serpentino
della Valmalenco pietra secolare, nobile e doc.
CULTURA | Pleiadi
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In occasione dell’anniversario dell’apparizione
della Beata Vergine a Tirano, lo scorso 29 settembre, la famiglia Lenatti-Cabello ha donato
al Santo Padre Benedetto XVI una grande statua in serpentino della Valmalenco, raffigurante
Maria incoronata con le mani giunte in preghiera, realizzata dalla ditta Serpentino e Graniti di
Chiuro e rifinita dallo scultore Roberto Bricalli.
La statua si trova oggi nel giardino privato del
Papa a Castel Gandolfo, residenza estiva del
Pontefice già dimora dell’imperatore Domiziano e della famiglia Barberini.
M.A.C.S. Museo d’Arte e Cultura Sacra
DAl rinascimento A ANDY WARHOL
Collezione Credito Valtellinese Romano di Lombardia (BG)
14 aprile – 26 giugno 2011
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese insieme al Museo d’Arte Sacra di Romano di Lombardia ha allestito fino al 26 giugno nei locali del museo lombardo
una mostra incentrata sui dipinti a tematica religiosa di proprietà della banca.
L’esposizione verterà in particolare sulle opere provenienti dalla collezione del
nobile bresciano Pietro Da Ponte, acquisite dal Credito Valtellinese nel 1983: si
tratta di una selezione dei moltissimi dipinti che Da Ponte raccolse a cavallo fra
Otto e Novecento, per lo più di artisti bresciani dal Cinque all’Ottocento. Verranno
esposte opere di Paolo da Caylina,
Luca Mombello, Domenico Caretti,
Bernardino Bono, Andrea Celesti, mai presentate insieme in un
evento espositivo. Ai dipinti della
collezione Da Ponte verranno inoltre affiancate altre opere, acquistate in tempi successivi: due oli di
Pietro Ligari con le storie veterotestamentarie di Davide, una tela
di Cesare Ligari ed una pala d’altare del caravaggino Fermo Stella
attualmente depositate presso il
Museo Valtellinese di Storia e Arte
di Sondrio, una piccola opera dell’ambiente di Cima da Conegliano
e, di arte contemporanea, l’acrilico
su tela di Andy Warhol desunto dal
cenacolo leonardesco e “La Cène
Fermo Stella, Madonna in trono col Bambino
di Daniel Spoerri.
La Via Lattea è il comprensorio sciistico più
grande del Piemonte e conta circa 400 km di divertimento distribuito su oltre 200 piste dislocate
in 8 località a ridosso del confine tra Italia e Francia. Un paradiso per lo sciatore - e non solo - da
sempre gestito da Sestrieres SPA, cliente del Credito Piemontese, alla cui guida da 5 anni ci sono
l’amministratore delegato Alessandro Perron
Cabus, molto attivo nel settore dell’hospitality, e
il presidente Giovanni Brasso, un ingegnere con
la passione per lo sci e per le immersioni. Siamo
andati a trovarlo nei suoi uffici di Torino.
Ing. Brasso, vi trovate a gestire un enorme
comprensorio. Che approccio avete avuto?
Ci siamo concentrati nell’ottimizzazione delle
nostre risorse, vale a dire gli impianti e la logistica, per ridurre al minimo le inefficienze. Questa
attività ci ha permesso di mantenere invariati per
5 anni il prezzo del nostro prodotto nonostante
l’aumento del costo dell’energia: il cliente deve
pagare il servizio e il nostro guadagno, non le
nostre inefficienze.
Quali sono le principali iniziative di marketing che avete adottato per mantenere il
comprensorio al top dopo le Olimpiadi del
2006?
Abbiamo puntato molto sulla comunicazione e
sul co-marketing. A ottobre convochiamo stampa, imprenditori, istituzioni presso la sala del Senato di Palazzo Madama a Torino per illustrare
i programmi della società per la stagione alle
porte, un appuntamento fisso che riserva sempre
piacevoli e spettacolari sorprese. Il co-marketing
invece racchiude in sé una fitta rete di relazioni
con i nostri partner commerciali che produce
effetti straordinari per il cliente: abbiamo incrociato le agevolazioni con GDO, tour operator,
abbigliamento, ecc. in modo che sciare in Via
Lattea risulti addirittura gratuito. Basta utilizzare
il blocco di coupon che viene consegnato con il
giornaliero e lo stagionale.
Setrieres evoca principalmente immagini
legate al mondo dello sci e degli sport invernali. Come state diversificando la vostra
offerta?
Nella stagione estiva proponiamo una cornice d’eccezione per giocare a golf che vanta un
circolo attivo sin dal 1932, un 18 buche con par
67 dislocato a oltre 2.000 mt di quota; particolarmente variegata è la nostra offerta di percorsi
mountain-bike, tra loro collegati anche grazie
al funzionamento di alcuni impianti di risalita;
sempre d’estate, ospitiamo con orgoglio una tappa del campionato europeo di velocità in salita
per auto storiche, la Cesana-Sestriere della quale
siamo divenuti partner tecnico-logistico. Stiamo
potenziando queste attività in modo che il loro
contributo garantisca continuità alle tradizionali
attività della società.
Quale è il vostro rapporto con le banche?
Il nostro è molto buono. Constato che godono
di un vantaggio competitivo quelle che hanno la
capacità di sapersi innovare sempre. C’è bisogno
di Istituti che siano in grado di “pesare” il cliente
non solo con rating e parametri prestabiliti, ma
soprattutto attraverso la conoscenza del tessuto
imprenditoriale e la condivisione dei business
plan. Credo inoltre che il sistema bancario debba
svolgere, più che mai nello scenario attuale, una
funzione sociale, vale a dire configurarsi come
interfaccia con le istituzioni, ABI, MEF per promuovere soluzioni concrete e reali che mitighino
tempestivamente gli effetti delle crisi.
Pleiadi | CULTURA
Sciare (e non solo) sulla Via Lattea
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Giovanni Del Crappo, Direttore Generale del Credito Piemontese,
con l’ing. Giovanni Brasso
Consegnati ai collaboratori i Premi IDEA
Creval premia i dipendenti con le migliori idee
Anche quest’anno sono stati consegnati i premi ai collaboratori che hanno contribuito al significativo miglioramento dei processi aziendali con proprie segnalazioni inoltrate tramite l’applicazione IDEA. Quest’ultima, studiata
per raccogliere in maniera sistematica le proposte e i suggerimenti dei collaboratori che operano in ogni società
del Gruppo, ha ottenuto nel 2008 il riconoscimento “Cerchio d’Oro” per l’innovazione finanziaria promosso dalla
rivista AziendaBanca. Il Responsabile della Direzione Risorse Umane di Deltas, Michele Gusmeroli, per questo incaricato dall’Amministratore Delegato Enzo Rocca, ha consegnato dieci premi ad altrettanti collaboratori del Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Credito Siciliano, Banca dell’Artigianato e dell’Industria, Aperta sgr, Bankadati
e Deltas. Presenti alla cerimonia i Responsabili del Personale del Credito Valtellinese, Valeria Duico, e di Deltas,
Enrico Maria Rossi. Il coordinamento è stato curato da Marco Panzeri, responsabile Qualità del Gruppo.
Cultura
Eventi
Bando speciale 2010
Consegnati i contributi ai
15 progetti selezionati
Il 13 febbraio, nell’ambito della consueta festa della Famiglia Valtellinese di Roma, giunta alla 42esima edizione, il presidente Angelo Palma e il direttore Tiziana Colombera hanno consegnato le
borse di studio assegnate ai figli degli associati originari della provincia di Sondrio, distintisi negli studi. Premiati Ivano Di Gioia per
le medie inferiori, Claudia Toni per le medie superiori, Emanuela
Pirola, Camilla Parisi, Ilaria Roncaioli, Paolo Lanzini e Laura
Paolantoni per la laurea triennale, Alessandro Turtoro, Sara Chistolini e Giulia Mattei per la laurea quinquennale. Presenti anche
Luigi Lionetti, direttore della sede di Roma del Credito Artigiano,
e numerose personalità valtellinesi e valchiavennasche.
(fotorlandi)
CULTURA | Pleiadi
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Borse di studio figli
associati Famiglia
Valtellinese di Roma
Si è svolta lo scorso 24 febbraio, a Sondrio presso la Sala dei Balli
di Palazzo Sertoli, la cerimonia di consegna dei contributi del terzo
bando congiunto, alla presenza dei presidenti dei due organismi filantropici, Marco Dell’Acqua per la Pro Valtellina e Angelo Palma per la
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, con il coordinamento del direttore Tiziana Colombera. Le due Fondazioni, con il bando congiunto
2010 dal titolo “Forme e strumenti per la cultura e la didattica”, hanno ripartito i 100 mila euro a disposizione fra 15 progetti meritevoli,
con contributi da 1.500 a 13.000 euro: “Orchestra e Coro Pinchetti”
dell’Istituto d’Istruzione Superiore Statale Pinchetti di Tirano; “Romanico SONDRIO, percorsi ed itinerari del romanico della provincia di
Sondrio” dell’associazione culturale MUSE di Milano, “Settimana del
Canto Lombardo 3° Edizione. Incontro con i Cori in rappresentanza
delle province Lombarde” del Coro Valtellina di Talamona, “PMB 2011,
Progetto Musica Bregaglia cultural travel” dell’associazione Piuro Cultura di Piuro; “Acquisto divise e strumenti musicali” della Banda Cittadina “C. Pedretti” di Sondrio, “Passo a passo ….verso l’innovazione
per tutti” dell’Istituto Comprensivo di Ardenno, “Why Not openart….?”
dell’associazione Correntealternativ.Art di Caiolo, “labOratoriamo
– Sperimentazione del protagonismo giovanile attraverso il teatro, la
musica e la danza” dell’associazione Musicheatro di Sondrio, “Valtellina & Valchiavenna: architetture sonore” dell’ Associazione Culturale
Serate Musicali di Cosio Valtellino, “Io fuori, loro dentro” dell’associazione Il Richiamo del Jobel di Sondrio, “Dalla vite al vino” del Centro
Territoriale Permanente per l’Istruzione e la Formazione in Età adulta
di Sondrio, “Migrazioni interdisciplinari: Teatro-Scuola in Valtellina”
dell’Associazione Culturale Spartiacque di Sondrio, “L’aula di scienze” della Fondazione Albosaggia di Albosaggia, “I segni della natura
e dell’uomo a Casera Pioda nella riserva naturale di Val di Mello”della
Mountain Wilderness Italia di Carpi (Modena), “Performing-Danza:
l’arte della danza nel territorio della Valtellina” dell’Associazione Culturale Performing-Danza di Cosio Valtellino. I temi del bando, la cultura e la didattica in tutte le loro forme, sono stati sviluppati dai 33
richiedenti, in prevalenza scuole e associazioni, attraverso progetti
innovativi, coinvolgendo la comunità locale. Iniziative di largo respiro, con ampie ricadute sul territorio, diverse per settori d’intervento
e finalità: dalla musica al turismo culturale, dai laboratori per ragazzi
agli spettacoli di danza, dalla multimedialità alla fruizione culturale,
l’ambiente e le attività di informazione e divulgazione.
Assegnati 43.000 euro dal gruppo Credito
Valtellinese per le popolazioni del Cile
Il Gruppo bancario Credito Valtellinese, tramite la propria Fondazione, aveva attivato nel marzo del
2010 in seguito alla tragedia del
terremoto in Cile un’operazione di
raccolta fondi su un apposito conto
corrente stanziando, come primo
concreto sostegno, un contributo di 30.000 euro. L’11 marzo a Roma presso la sede del VIS in Via Appia Antica, Angelomaria Palma e Tiziana Colombera, Presidente e Direttore della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese,
hanno consegnato il contributo raccolto di oltre 43.000 € a Massimo Zortea e Gianluca Antonelli, rispettivamente Presidente e Direttore Generale
di VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Obiettivo del progetto
“Emergenza Cile”, al quale è andato il contributo, è quello di dare una risposta immediata, supportando le necessità economiche delle famiglie degli
alunni dei centri educativi salesiani delle località di Talca, Linares e Concepción, importanti centri urbani prossimi all’epicentro del sisma.
Consegnato il campetto di calcio
alla parrocchia messinese di Briga S.Paolo
Cinque mesi dopo il disastro che ha colpito duramente la provincia di
Messina il 2 ottobre 2009 è stato consegnato alla Caritas peloritana
l’importo di 47 mila euro, di cui 30 mila devoluti dalla Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese; in quell’occasione fu annunciata la destinazione di tale somma al recupero di due attività sociali nelle frazioni
di Briga San Paolo (campetto di calcio parrocchiale) e Giampilieri (biblioteca parrocchiale) per favorire la riaggregazione dei giovani.
Il 25 gennaio scorso, utilizzando parte dell’intera somma, S.E. il Vescovo Mons. Calogero La Piana, presenti il Direttore della Caritas Padre Gaetano Tripodo e il Direttore Generale del Credito
Siciliano Saverio Continella,
consegna al Parroco di Briga San Paolo Mons. Nicolò
Freni il nuovo campetto di
calcio dell’oratorio.
Pleiadi | CULTURA
Il campionato di giornalismo
alla V edizione
(fotorlandi)
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Campionato di Giornalismo a Sondrio, Sala dei Balli presso la sede del Credito Valtellinese (fotorlandi)
Sono 10.000 i bambini e i ragazzi coinvolti quest’anno nella 5° edizione del
Campionato di Giornalismo, promosso
dal quotidiano Il Giorno in collaborazione con il Gruppo Creval: 10.000
menti che pensano, 20.000 occhi che
osservano e comprendono, e altrettante
mani che scrivono. Magari diventeranno dei giornalisti, o coltiveranno “soltanto” una grande passione per la lettura. Forse li vedremo scrittori esperti dei
più innovativi mezzi di comunicazione.
Sta di fatto che in questa 5° edizione
i numeri si sono quasi raddoppiati: da
130 a 250 le classi coinvolte, e sulle
scuole medie vincono le elementari:
120 a 130. Hanno approfondito, insie-
me ai loro insegnanti, argomenti quali
l’energia, l’acqua, l’economia, la vivisezione, la cecità, l’imprenditorialità,
l’Expo, il fumetto, il consumo consapevole, il mondo animale, il gioco, e molto
altro. Si sono documentati, hanno scritto e letto poi i loro articoli sul giornale, con una comprensibile emozione. I
protagonisti del domani fremono dalla
voglia di leggere le loro pagine, di vedere ciò che hanno scritto gli “avversari”
delle altre scuole partecipanti, di votare
le loro pagine sul sito www.ilgiorno.it,
realizzato dal gruppo Monrif Net. “Le
sfide sono ancora in corso, e verso la
metà di maggio si concluderanno per
tutte le 11 edizioni per dare così inizio
alle Cerimonie di Premiazione. Comici, cantanti e musicisti intratterranno
bambini e ragazzi in una mattinata
divertente e adrenalinica. Ospitati nei
più grandi e prestigiosi teatri delle 11
province coinvolte, i ragazzi, dopo il
grande impegno durato un anno scolastico, potranno godersi un meritato divertimento.” Lo dice un po’ commossa
e certamente soddisfatta, Monica Bertoni, la vera anima del Campionato,
che ne ha curato l’organizzazione. Sei
premi per ogni edizione, tre per le classi
elementari e tre per le medie. Le scuole
che avranno scritto le migliori pagine,
votate da una giuria tecnica composta
da giornalisti, membri delle istituzioni e
capi uffici stampa di importanti società
italiane, riceveranno computer, stampanti, scanner e viaggi premio. Un Super Premio Lombardo sarà assegnato
alla scuola scelta dai lettori che hanno
votato tramite il sito del Campionato,
e molti altri premi verranno dati ai ragazzi, dai “sacchetti magici” consegnati
alle cerimonie, ai premi a estrazione.
A Miuccia Prada, Mogol e Massimo Moratti il Premio Carlo Porta 2010
Una serata all’insegna della musica, della cultura e della milanesità quella dello scorso
22 novembre al Teatro Manzoni di Milano, per la 46^ edizione del Premio Carlo Porta.
Assegato ogni anno dal Circolo Filologico Milanese, in partnership con il Credito Artigiano, a tre personaggi che “con la loro opera culturale e la loro personalità hanno
onorato la città di Milano e le sue tradizioni più significative”, il Premio Carlo Porta
2010 è andato alla stilista Miuccia Prada, all’autore Giulio Rapetti Mogol e al presidente dell’Inter Massimo Moratti. Lo speciale riconoscimento per l’impegno sociale è
stato assegnato a Cristina Manuli, presidente della Fondazione Manuli, che ha saputo
dare voce in Milano a coloro che necessitano di aiuto per la malattia di Alzheimer, fornendo assistenza gratuita ai malati e alle famiglie spesso isolate e sole.
Miuccia Prada riceve il Premio Carlo Porta.
A sinistra, il Direttore Generale del Credito Artigiano Franco Sala
Cultura
Eventi
Attività de il Quadrivio a Montefiascone
Un momento dell’attività in classe del progetto Argo
I servizi di orientamento e di formazione de
il Quadrivio della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, già noti in provincia di Sondrio e nella zona di Acireale (CT), riscontrano ampi consensi in occasione di convegni e
seminari di livello nazionale. A inizio anno
un’esigenza specifica espressa dall’Istituto
Scolastico d’Istruzione Superiore “Dalla
Chiesa” di Montefiascone (VT) tramite Banca Cattolica, istituto di credito del
Gruppo, ha condotto a realizzare due progetti, Teatro Incontro e Argo, per la prima
volta al di fuori della provincia di Sondrio.
Le iniziative sono state adeguate al contesto scolastico e la loro realizzazione è stata
concordata nei tempi e nelle modalità con
la Dirigenza dell’Istituto, prof.a M.R. Salvi
e prof. G. Moscatelli, e con gli insegnanti,
ai quali è stato dedicato un apposito incontro di presentazione nel mese di novembre
2010.
Teatro Incontro è stato proposto a tutte le
classi prime dell’indirizzo economico e tecnologico, allo scopo di favorire e stimolare,
attraverso i linguaggi propri del teatro, una
corretta relazione basata sulla consapevolezza di sé e sul rispetto dell’altro. L’intervento
si è caratterizzato quindi come esperienza
di formazione e di orientamento in ingresso,
finalizzata a migliorare la coesione del gruppo classe: attraverso l’esperienza diretta delle tecniche teatrali si offre ai ragazzi la possibilità di vivere una relazione paritaria, nella
collaborazione anziché nella competizione,
nella reciproca valorizzazione anziché nella
conflittualità.
Argo si è rivolto invece agli studenti delle
quarte classi dei licei scientifico e classico.
La consegna dei profili psicoattitudinali e
la formazione al processo decisionale ha
dato loro un utile supporto per procedere
consapevolmente alla scelta di un prossimo
percorso di studi.
Teseo: ancora più interessante
Salone dell’orientamento
È ormai un appuntamento annuale tra gli studenti delle quinte
classi delle superiori della provincia di Sondrio e le università
della Lombardia il progetto TESEO, organizzato da il Quadrivio nella sala Vitali del Credito Valtellinese nella prima quindicina di febbraio. È un’occasione che consente ai giovani di
avvicinare il mondo universitario in un contesto vicino a casa
per ottenere approfondimenti e risposte personali dai docenti
che presentano, in differenti incontri della durata di 2 ore, le
principali facoltà. Quest’anno l’iniziativa si è arricchita di testimonianze da parte di giovani valtellinesi neo-laureati già inseriti in ambiti lavorativi, così da poter offrire un riferimento più
concreto sui possibili sbocchi occupazionali delle diverse facoltà
e una visione articolata del mondo del lavoro. Molti i professionisti che hanno dedicato un po’ del proprio tempo a raccontare
l’esperienza lavorativa correlata sia al percorso di studio universitario che alle motivazioni della scelta post-diploma; alto
l’apprezzamento degli studenti che, grazie a loro, hanno meglio
compreso il significato di un possibile futuro lavoro.
Una tradizione a Morbegno (SO)
e ad Acireale (CT)
CULTURA | Pleiadi
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La sala Vitali gremita di studenti in un incontro del progetto TESEO
Il salone dell’orientamento che - grazie al contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e delle banche locali, il Credito Valtellinese in provincia di Sondrio e
il Credito Siciliano in provincia di Catania - si tiene ogni
anno a Morbegno e ad Acireale è ormai una consuetudine acquisita per studenti, insegnanti e genitori. Diversi
i destinatari, uguale l’impostazione che prevede la presentazione dei differenti percorsi di studio agli alunni
che sono in una fase di scelta. Ad Acireale sono gli studenti delle superiori a presentare l’offerta formativa del
proprio Istituto Scolastico ai ragazzini delle terze classi
delle scuole medie, anche tramite esperienze concrete;
a La Provincia Orienta di Morbegno vi sono invece le
università e rappresentanti del mondo del lavoro che, attraverso workshop e stand, si rivolgono agli studenti delle classi quarte e quinte di tutta la provincia di Sondrio
e dell’Alto Lario. Due eventi importanti che sottolineano
come l’orientamento sia oggi all’attenzione di tutti coloro che sono coinvolti nel percorso di crescita delle giovani generazioni e assuma una funzione sociale, non più
solo personale. Ad Acireale l’evento viene curato principalmente dall’Assessorato all’Istruzione del Comune,
a Morbegno l’ente capofila è l’Assessorato Formazione
e Lavoro dell’Amministrazione provinciale di Sondrio. A
questi enti pubblici si affiancano gli Istituti Scolastici del
territorio, le università e il Quadrivio che, grazie all’esperienza maturata, ne favorisce il successo.
Pleiadi | CULTURA
La Fondazione Carnevale di Acireale
e il Credito Siciliano insieme per le manifestazioni 2011
CARNEVALE DI ACIREALE,
IL PIÙ BEL CARNEVALE DI SICILIA
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Grande collaborazione per le manifestazioni carnascialesche invernali
ed estive acesi tra la Fondazione del Carnevale di Acireale, riconosciuto
come il più Bel Carnevale di Sicilia, e il Credito Siciliano, in seguito all’accordo siglato lo scorso febbraio. Lo storico Carnevale di Acireale, che
vanta un’antica tradizione già dalla fine del ‘500 e raccoglie annualmente
circa un milione di visitatori, è organizzato da quest’anno dalla Fondazione del Carnevale. Per oltre due settimane tra la fine di febbraio e la prima
decade di marzo, per la tornata invernale, e il 6 e 7 agosto prossimo, per
quella estiva, prenderanno vita le sfilate degli spettacolari carri allegorico-grotteschi, i pregevoli gruppi mascherati e le gare delle bande comico-musicali. Il Carnevale acese rimane una tra le più significative manifestazione carnascialesche isolane, capace di attrarre visitatori non solo
da tutta la Sicilia, ma anche dal resto d’Italia, e dall’estero. Quest’anno
inoltre ci saranno alcune novità, che aggiungono ulteriori motivi di svago
e divertimento per i visitatori. Questa manifestazione non rappresenta
solo l’occasione di svago per le famiglie, i giovani, le comitive e turisti, ma
risulta volano per l’intero tessuto economico di micro, piccole e medie
imprese, non solo acesi, ma spesso anche dell’hinterland etneo. Anche
per questo motivo il Credito Siciliano sostiene il Carnevale di Acireale.
Anche Carifano e il Gruppo Credito Valtellinese presenti al Carnevale di Fano
CARNEVALE DI FANO, IL PIÙ ANTICO (e il più dolce) D’ITALIA
Non è quello di Viareggio, né quello magico di Venezia,
tanto meno l’esotico “carioca” di Rio de Janeiro, ma il
Carnevale di Fano merita comunque un posto di rilievo
tra le manifestazioni carnascialesche, perché possiede
particolarità tutt’altro che trascurabili. È indubbiamente
il più antico d’Italia. La sua origine risale infatti al 1347,
data del primo documento nel quale vengono illustrati
i festeggiamenti tipici del Carnevale nella “Città della
Fortuna”. Il Carnevale di Fano, che si svolge ininterrottamente da ben sette secoli, da circa 140 anni (1872) ha
anche il proprio comitato organizzatore. È il carnevale
più dolce. Altra caratteristica della manifestazione fanese, e vero punto di forza, è il famoso “getto” di dolciumi
- cioccolatini e caramelle, per lo più - che vengono lanciati durante le sfilate dai carri allegorici e dalle tribune
posizionate lungo il corso mascherato. Un getto allegro
e divertente che appassiona il pubblico, non solo di bambini e ragazzi, in una divertente gara a chi ne raccoglie
di più, avvalendosi delle tecniche più bizzarre: ombrelli
rovesciati, imbuti o coni, per catturare meglio tutto ciò
che viene lanciato.
Meno mastodontici di quelli di Viareggio ma pur sempre
di tutto rispetto, i quattro carri allestiti sapientemente dai
maestri carristi fanesi sfilano per ben tre volte, nelle tre
domeniche pomeriggio precedenti l’inizio della Quaresima, lungo il percorso: nella presentazione al pubblico,
nel giro del famoso getto dei dolciumi e, ormai all’imbrunire, nel tradizionale giro della “luminaria”, dove
luci e colori si intrecciano nell’atmosfera magica di una
giornata di festa. Altra peculiarità fanese è senza dubbio
rappresentata dalla spiritosa banda musicale, nata nel
1923, della “Musica Arabita” (in italiano, arrabbiata),
che utilizza strumenti di uso comune, come barattoli,
caffettiere, brocche, ecc.
Altro elemento originale che contraddistingue il Carnevale di Fano è la presenza del Pupo, conosciuto e chiamato confidenzialmente “El Vulòn” (ovvero, il gradasso,
colui che si pavoneggia). Il termine pare derivi dall’affermazione di Napoleone Bonaparte durante la campagna
di conquista in terra italiana allorquando, alla vista della
città di Fano, affermò “Nous voulons ...”, esprimendo
ai suoi collaboratori di voler conquistare anche la città
fanese. Da quel giorno “El Vulòn”, il cui volto ogni anno
è legato all’attualità in campo politico, della cronaca o
dello sport, è diventato, nel gergo fanese, colui che tiene
atteggiamento strafottente, da gradasso. Con il “rogo”,
epilogo che caratterizza il Pupo nella giornata del martedì grasso, vi è la conclusione dei festeggiamenti nell’imminenza dell’inizio della Quaresima.
In qualità di co-sponsor della manifestazione, il Gruppo
Creval ha reso visibile ed evidente il ruolo di primo piano
rivestito dalla Banca nella “terza città delle Marche”.
Solidarietà
Cancro primo aiuto Onlus
sempre a fianco dei malati e delle loro famiglie
Luciano Bresciani, Vicepresidente Onoriario di Cancro Primo Aiuto Onlus, saluta i presenti nel Salone d’Onore della Villa Reale di Monza in occasione
del Premio Walter Fontana 2010, prestigioso riconoscimento consegnato ogni anno in memoria del Senatore a cui è dedicato l’operato della Onlus
Da oltre 15 anni, Cancro Primo Aiuto sostiene i malati oncologici, a partire dalla prevenzione e dalla cura sul territorio.
Numerosi i progetti realizzati di strutture dedicate alla diagnostica e alla degenza.
Solidarietà | Pleiadi
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Cancro Primo Aiuto Onlus è stata fondata
nel 1995 seguendo i principi della solidarietà umana e del conforto reciproco nei confronti di coloro che, venuti a conoscenza di
essere affetti da malattia oncologica, hanno
bisogno di sostegno per affrontare i primi
incerti passi nel percorso di cura. L’associazione non ha scopo di lucro e persegue
esclusivamente finalità di solidarietà sociale
nel campo dell’assistenza socio-sanitaria a
favore degli ammalati di cancro, compresa
la prevenzione e la cura nell’ambito territoriale della Regione Lombardia. L’attività
consiste nella consulenza gratuita e nell’aiuto tramite medici e paramedici volontari con
particolare riferimento a quelli che partecipano al Comitato Tecnico Scientifico, sia
che essi svolgano la loro missione in nome
e per conto della Onlus o nell’ambito delle
strutture ospedaliere di loro riferimento.
Il numero di malati che si affidano ai nostri
professionisti cresce ogni anno e con esso i
bisogni di cura nei 26 ospedali con cui si è
consolidata una collaborazione, distribuiti
in 7 province della Lombardia: Sondrio,
Lecco, Monza e Brianza, Como, Brescia,
Milano e Lodi.
Cancro Primo Aiuto Onlus è così “condannata a crescere” per merito di tutti i
suoi operatori e i suoi sostenitori, commos-
si dal coraggio di chi combatte “il male
terribile”.
PROGETTO TRASPORTO GRATUITO
Dall’aprile del 2008 Cancro Primo Aiuto ha
costruito una rete di trasporto gratuito per i
malati oncologici da e per il reparto di radioterapia dell’Ospedale di Sondrio. A gennaio
è stato donato un terzo furgone che ha esteso
il progetto a tutta la Valmalenco. Iniziato tre
anni fa con un primo automezzo dedicato
all’Alta Valtellina e incrementato lo scorso
anno con un secondo furgone per la MediaBassa Valtellina, oggi il servizio è finalmente
disponibile per l’intera provincia. Un succes-
ANNO 2008
■ Realizzazione dell’Hospice di Morbegno con 7 camere di degenza
■ Ristrutturazione nuovo reparto di degenza oncologica Azienda Ospedaliera San Gerardo di Monza
■ Ristrutturazione del reparto Onco-ematologico Internistico dell’Ospedale Morelli di Sondalo
ANNO 2009
■ Donazione di una sonda per Litotrituratore reparto di urologia dell’Ospedale di Sondalo
■ Realizzazione nuovo reparto di degenza oncologica dell’Ospedale di Sondrio
ANNO 2010
■ Progetto donazione parrucche per le pazienti sottoposte a trattamenti chemioterapici nelle province di Sondrio e Lecco
■ Realizzazione del Centro Integrato di Ecoendoscopia Digestiva/Broncoscopia dell’Ospedale Alessandro Manzoni di Lecco
■ Realizzazione della sala di meditazione dell’Hospice di Casalpusterlengo
so reso possibile soprattutto dalla sinergia con
le cooperative sociali del territorio (Soccorso
Coop. Sociale Onlus, Cooperativa Sociale
Stella Alpina, Anteas di Sondrio – Sezione di
Bormio, Auser di Sondrio – Sezione di Bormio) e grazie agli sponsor amici della Onlus
che ancora una volta hanno voluto essere
presenti alle due importanti manifestazioni
sciistiche organizzate da Cancro Primo Aiuto
Onlus: lo Snow Festival, giunto alla 3° edizione, e il Memorial Walter Fontana, giunto alla
17°, in ricordo dell’indimenticato Senatore a
cui è dedicato l’operato della Onlus.
I numeri dei primi 2 furgoni per il trasporto gratuito dei malati, già operativi in Alta e
Bassa Valtellina:
• 98.850 Km percorsi
• 603 Viaggi
• 280 km al giorno di percorrenza
• 5,6 utenti per viaggio
• 1.813 servizi effettuati
• Oltre 70 volontari impiegati
PROGETTO CONSULENZA GRATUITA
I pazienti onologici in cura presso i professionisti o gli ospedali affiliati alla Onlus ricevono consulenze totalmente gratuite. Nell’anno
2010 l’associazione ha raggiunto importanti
traguardi: 10.207 pazienti assistiti, per un totale di 25.217 prestazioni nei 26 ospedali con
cui si è consolidata una collaborazione tra 7
province della Lombardia.
Per l’anno 2011 l’obiettivo è quello di supportare e aiutare 12.000 pazienti oncologici.
Come sostenere Cancro Primo Aiuto
Credito Artigiano Monza
IBAN: IT70E0351220404000000007665
Credito Valtellinese Sondrio
IBAN: IT43S0521611010000000013982
c/c postale:
32176273 intestato a Cancro Primo Aiuto Onlus
www.cpaonlus.org
[email protected]
tel. 039.4989041
Pleiadi | Solidarietà
Alcuni dei principali progetti degli ultimi anni
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Solidarietà
Fondazione Pietro Carsana
per imparare a lavorare
La Fondazione Gruppo Credito Valtellinese cofondatore
Un momento del corso di formazione Progetto Imparare a Lavorare
Nata quasi due anni fa, la Fondazione Carsana si propone di aiutare i giovani a inserirsi nel mondo del lavoro. Per fare ciò ha
avviato un progetto interessante che mette a confronto giovani e impresa.
Solidarietà | Pleiadi
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Il 17 dicembre 2009 per iniziativa di
Alessandra Carsana e della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese è nata
la Fondazione Pietro Carsana. Appena
costituita, la Fondazione Carsana,anche
mutuando la pluriennale positiva esperienza della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese nell’area dell’orientamento dei giovani nelle scelte sui
successivi percorsi di studio, e nell’accompagnamento al mondo del lavoro,
ha avviato con rapidità e determinazione il progetto denominato “imparare a
lavorare”.
Presidente della Fondazione Carsana è
la signora Alessandra Carsana, coadiuvata da un Consiglio di cui fanno parte il Presidente del Gruppo bancario
Credito Valtellinese, dott. Giovanni De
Censi, il Presidente della Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese Prof. Angelomaria Palma, il Prof. Marco Spolidoro, il Dott. Ambrogio Picolli e il Dott.
Manetto Fabroni.
La Fondazione Carsana nasce da un
interesse particolare a due tematiche
sociali di grande rilievo: quella dei
giovani e quella del lavoro: tematiche
“L’entrata nel mondo del lavoro significa, per un giovane la fine
dell’adolescenza e la conquista di autonomia.”
strettamente intrecciate fra loro:
i giovani rappresentano il patrimonio
futuro della società
il lavoro è la modalità principale di
investimento di questo patrimonio.
L’entrata nel mondo del lavoro significa
per un giovane la fine dell’adolescenza
e la conquista di autonomia. Questo
passaggio non è sempre facile, in quanto il lavoro richiede regole di carattere
generale ed in parte specifiche di ogni
settore lavorativo che, nel loro complesso, costituiscono quella che si definisce
“cultura del lavoro”.
La diffusione tra i giovani di questa cultura è uno degli obiettivi della Fondazione.
•
•
Il Convegno tenutosi lo scorso 12 novembre
Per realizzare questi scopi è stato avviato il progetto “Imparare a lavorare”
attuato con la supervisione del prof.
Assunto Quadrio Aristarchi, docente
nelle Università Cattolica e S. Raffaele
di Milano.
Alla base del progetto si pone l’ipotesi
che sia possibile sperimentare collaborazione fra offerta e domanda di lavoro
che rispetti sia gli interessi dei giovani,
sia quelli dell’imprenditore.
Il progetto Imparare a Lavorare è stato
presentato in convegno tenutosi il 12
novembre 2011 a Lecco, che ha visto
la partecipazione di numerose autorità, nonché un vasto pubblico che ha
sollecitato i relatori con numerosi interventi.
Il progetto si rivolge quindi alle aziende
e ai giovani. Ogni azienda della Provincia di Lecco, può inoltrare domanda alla Fondazione per offrire la propria disponibilità ad accogliere giovani,
dai 18 ai 30 anni residenti in provincia,
Il Progetto trae origine dalle espressioni verbali imparare e lavorare, ciascuna delle quali domina una diversa
realtà, individuale e sociale, della vita umana. Sono due
realtà che caratterizzano due diversi periodi dell’esistenza, gli anni dello sviluppo e quelli della maturità adulta; i
bambini, i ragazzi, gli adolescenti debbono imparare, gli
adulti debbono lavorare.
per periodi di tirocinio della durata di
6 mesi, senza obblighi di assunzione,
ancorchè auspicabile.
I giovani pongono le loro candidature e
svolgono un colloquio conoscitivo presso la Fondazione che provvede successivamente all’“incrocio” tra giovani e
aziende.
I giovani selezionati vengono presentati
alle aziende dopo aver frequentato un
breve percorso formativo, organizzato
dalla Fondazione, sui temi relativi ai
diritti/doveri del lavoratore, ai valori
personali e aziendali, alle opportunità
di sviluppo e progressione di vita, nonché alla complessità e alle aspettative
relative all’evoluzione contemporanea
del mercato del lavoro.
Lo stage non comporta alcun onere
per l’azienda, poiché le borse di apprendimento (600 euro mensili) sono
corrisposte dalla Fondazione Carsana;
l’operazione ha il patrocinio istituzionale della Provincia di Lecco con la
quale è stato sottoscritto un protocollo
di intesa.
A fronte di un’elevata domanda di lavoro da parte dei giovani (circa 200), le
realtà produttive disposte a mettersi in
gioco sono in numero soddisfacente, essendo ancora in fase d’avvio. Per questo
la Fondazione necessita di aziende che
vogliano partecipare con convinzione a
questo percorso formativo.
L’operatività della Fondazione non
si ferma all’incrocio iniziale, ma ogni
persona inserita è monitorata al fine di
valutare come l’esperienza stia procedendo, grazie anche ad un accordo con
l’Associazione “Prospera” di Torino.
Al 24 marzo 2011 i giovani attivati in
un percorso di tirocinio sono 50 .
Corso di formazione progetto Imparare a lavorare
Fondazione Pietro Carsana
Lecco, Via Gorizia, 51 - Tel. 0341 255.425 - Fax 0341 250.264
E-mail [email protected]
Sito web www.fondazionepietrocarsana.org
Pleiadi | Solidarietà
Questa distinzione è del tutto normale e la successione
da un periodo all’altro caratterizza l’armonica successione di ruoli, competenze, responsabilità; il che però non
esclude difficoltà, errori, conflitti. Può accadere infatti
che la successione sia macchinosa e che il passaggio
dall’ “imparare” al “lavorare” e cioè dalla scuola al lavoro
appaia come un’impresa rischiosa o lenta o frustrante al
punto di suscitare il dubbio che le due realtà siano due
estranei che parlino un linguaggio diverso. Il progetto
della Fondazione Pietro Carsana si inserisce in questa
problematica come tentativo di contribuire ad approfondire il problema ed aiutare tale mediazione.
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Sport
RINNOVO ACCORDO/PARTNERSHIP
CREVAL-FIDAL
Enzo Rocca, Vice Direttore Generale Credito Valtellinese sigla l’accordo triennale
con Franco Arese, Presidente Nazionale FIDAL
La grande atletica continua nel segno del marchio Creval. Questa la sintesi del rinnovo, anche per il 2011, della partnership tra
il Gruppo bancario Credito Valtellinese e il Comitato
Regionale Lombardo della Fidal. “Dopo tre anni di intensa collaborazione – ha sottolineato Enzo Rocca, Vice Direttore
Generale del Credito Valtellinese – abbiamo deciso di supportare
il comitato regionale ancora per il prossimo triennio, non solo in qualità
di sponsor, ma partecipando attivamente e con convinzione all’attività sul
territorio, fondamentale per il coinvolgimento dei giovani.” Promozione
e investimento sull’attività sportiva, in particolare del settore
giovanile, sono gli obiettivi del Credito Valtellinese. Soddisfazione anche da parte della Fidal per l’accordo come spiegato da
Enzo Campi, presidente del Comitato Regionale Lombardo.
“In questo momento in cui bisogna pensare a ristrutturarsi nel
modo di vivere e di lavorare, - ha affermato Campi - il fatto che
il Creval vada a coniugarsi con l’atletica è davvero un grande risultato che dà fiducia perché significa che ci sono ancora
aziende che credono nei valori dell’atletica. I problemi attualmente sono profondi ma l’atletica ha grande forza soprattutto
per il patrimonio culturale che porta con sé.” L’atletica è una
disciplina sana e intelligente che riesce a entrare nelle scuole e
avvicina i giovani a un corretto stile di vita. Un patrimonio di
valori che accomuna gli ideali perseguiti anche nel modo di
fare banca del Credito Valtellinese.
CAMPIONATO TRICOLORE DI VARESE
Sport | Pleiadi
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La rinnovata sintonia fra Fidal e Credito Valtellinese ha visto subito i primi frutti nell’organizzazione dei Campionati Italiani di corsa campestre svoltisi il 30 gennaio
a Varese. Una kermesse con due protagonisti di rilievo. L`azzurro Daniele Meucci,
portacolori dell’Esercito e bronzo europeo dei 10.000, e l`italo-marocchina, neo
mamma, Nadia Ejjaffini (Runner Team 99), si sono aggiudicati i titoli italiani 2011
di corsa campestre sui prati dell`Ippodromo Le Bettole di Varese. Pubblico delle
grande occasioni in tribuna e sul percorso a far da cornice all`evento tricolore. Tra
gli ospiti tifosi anche il vicedirettore generale del Credito Valtellinese Umberto Colli che, da un paio di anni si cimenta con la corsa come base di allenamento, con
risultati lusinghieri, arrivando a chiudere la mezza maratona in 1h43:02 a Monza
nel 2010. Giornata fredda sul percorso su cui, a tratti, si è posato qualche leggero
fiocco di neve. Brillanti sono stati i risultati, in particolare nella categoria juniores sia
femminile che maschile, con un`importante medaglia d`argento per due lombardi:
Virginia Abate dell’Italgest in 21:47 e Yassine Rachik (Cento Torri Pavia) in 25:22.
Tra le promesse femminili, sul tracciato pianeggiante e asciutto con diversi cambi
di direzione a movimentare il circuito, in evidenza Elena Vittone (Italgest) bronzo
in 29:42. Titoli Promesse al marocchino Marouan Razine (CUS Torino) e Veronica
Inglese (Esercito), rispettivamente quinto e terza assoluti, mentre le prove Juniores
hanno visto prevalere il talentuoso Andrea Sanguinetti (Edera Forlì) e Letizia Titon
(Assindustria Sport Padova). Nella categoria Allievi, infine, successi di Christine
Santi (Mollificio Modenese) e Italo Quazzola (Atl. Valsesia) mentre quarto, al primo
anno di categoria, si è piazzato il lombardo Nadir Cavagna (Atl. Val Brembana) in
16:26. Moltissimi i lombardi in gara nelle varie categorie: una splendida conferma
del buon lavoro svolto sul territorio dai tecnici lombardi.
Daniele Meucci (Esercito), campione italiano assoluto,
Kaddour Slimani (Runner Team 99), argento Stefano La Rosa (Carabinieri), bronzo
Veronica Inglese (Esercito), campionessa italiana promesse
Atletica vuole dire fatica, ma anche gala di festa
per festeggiare un’annata alla grande. Tantissimi
gli atleti, i dirigenti e i tecnici presenti sabato 22
gennaio ad ‘Athletic Gala 2010’ al Crowne Plaza
Hotel di San Donato Milanese, per la premiazione annuale dell’attività svolta nella scorsa stagione. Un susseguirsi di premiazioni ininterrottamente, su tutte quella dei ragazzi del Progetto
Talento sostenuto dal Creval: “È un’ iniziativa
nata con l’idea del nazionale, - dice Grazia Vanni,
fiduciario tecnico regionale - ogni anno troviamo
i fondi per gli atleti e per i tecnici che li seguono.
Direi che è il miglior investimento che possiamo
fare”. Questo l’elenco dei premiati per il 2010:
Mirko Bonacina, Stefano Contini, Isabella Cornelli, Alessandro Grande, Alessandro Lanfranchi,
François Marzetta, Lorenzo Perini, Yassin Rachik,
Dominique Rovetta Gasigwa, Giacomo Viganò,
Chiara Vitobello e Simone Volpi.
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La premiazione. A sinistra, Gianluigi Tavazzani, Direttore Commerciale Credito Artigiano, e al centro Vittorio Pellegatta,
Vice Direttore Generale Credito Artigiano
Finale nazionale per il “Campaccio”
Bella gara la Finale dei Campionati Italiani
di Società 2011 di cross a San Giorgio su
Legnano (MI), dispuatatsi lo scorso 27 febbraio con un grande finale nel cross lungo
maschile per Ahmed El Mazoury, giovane
speranza delle Fiamme Gialle cresciuto con
la maglia dell’Atletica Lecco Colombo Costruzioni, già bravo in Coppa dei Campioni,
si è confermato su questo percorso del Cam-
Pleiadi | SPORT
ATHLETIC GALA 2010:
La festa del comitato regionale lombardo
paccio che l’ha visto vincitore da junior, alle
spalle di Abraham Kipkemei (Atl. Futura)
oro in 30.22. Nel cross corto convincente
prestazione di Andrea Lalli (Fiamme Gialle)
in 11.47 mentre al femminile oro nel corto
per Silvia Weissteiner (Forestale) in 13.46 e,
nel lungo, per Elena Romagnolo (Esercito)
in 20.20. Vittoria lombarda nella classifica
combinata a squadre per il Cus Pro Patria
Il vincitore della gara Seniores Abraham Kipkemei (Atl. Futura) oro in 30:22
Milano al maschile dove terza si è piazzata l’Atl. Bergamo 59 Creberg mentre, tra le
donne, bronzo per la Camelot alle spalle del
Runner Team 99 e del Cus Torino con la
squadra dell’Atl. Brescia 1950 Ispa Group al
quarto posto. Nel cross lungo femminile in
evidenza le ragazze della Nuova Atl. Fanfulla Lodigiana che hanno portato la squadra
ai piedi del podio così come le milanesi del
Cus Pro Patria Milano nel cross corto.
Il Gruppo Creval è sponsor della manifestazione.
I gemelli dell’Atletica Livorno, Lorenzo e Samuele Dini
nella gara riservata agli Allievi
Sport
FISI Comitato Regionale Alpi Centrali
Dalla parte dei ragazzi
Giorgio Rocca
Paolo Santus
Sport | Pleiadi
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La Lombardia è un territorio morfologicamente molto eterogeneo, occupato per
una gran parte da montagne. Qui le Alpi
costituiscono un habitat unico, un ambiente frequentato da un numero sempre
crescente di persone che ne apprezza la
natura incantevole nella quale praticare
un’infinità di sport appassionanti. Le discipline bianche occupano uno spazio di
primo piano. Lo sci alpino per primo, e
a seguire quello nordico, lo sci-alpinismo,
lo skeleton, il bob, sono soltanto alcune
delle numerose discipline che ogni anno
riuniscono giovani, giovanissimi e le loro
famiglie sulle piste imbiancate. Per loro, il
ruolo del Comitato Regionale Alpi Centrali assume una rilevanza fondamentale. Ogni anno portiamo sulla neve più di
20mila tesserati, in un territorio che dalla
Lombardia si estende fino alle province di
Novara, Piacenza e Verbania. Di questo
popolo della neve, oltre 8.000 sono giovanissimi, compresi tra le categorie Baby e
Giovani. A tutti loro, il Comitato mette a
disposizione la propria competenza attraverso giudici di gara preparati, supporter,
dirigenti e assistenti che a titolo volontario
predispongono più di 2.500 manifestazio-
Christian De Lorenzi
ni agonistiche dove i giovani campioni si
formano sotto il profilo tecnico, fisico e
comportamentale. In questi anni ho visto passare moltissimi ragazzi: molti di
loro sono cresciuti con entusiasmo negli
sci club, altri hanno avuto l’opportunità
di vestire la divisa del nostro Comitato e,
infine, i più bravi hanno indossato e indossano le tinte azzurre della Nazionale, conquistando medaglie di prestigio. Per tutti,
l’esperienza vissuta sulla neve, dallo sci alpino, al fondo e al biathlon, ha rappresentato una tappa cruciale nel loro cammino
formativo. Qualcuno è diventato maestro
di sci, allenatore e istruttore; altri hanno
proseguito la loro vita laureandosi e affermandosi in campi professionali diversi;
altri ancora, grazie all’esperienza trascorsa con noi, sono rimasti nelle loro valli
convertendo quella competenza acquisita
nel settore agonistico in una professione
nel campo sportivo, turistico o ricettivo.
Il Comitato Alpi Centrali è sempre rimasto a fianco di tutti questi grandi e piccoli
protagonisti, svolgendo una funzione di
coordinamento, di supporto, di sostegno
non solo ai singoli tesserati, ma anche ai
tanti sci club che con impegno, ogni sta-
Arianna Longa
gione rendono possibile la pratica dello sci
a moltissime persone. Per fare ciò, è stato
determinante il ruolo assunto in questi
anni da Creval. Con Creval c’è a monte
una condivisione di valori, di principi che
costituiscono la matrice stessa della nostra
medesima identità: un forte attaccamento
al territorio; avere a cuore lo sviluppo e
la crescita delle comunità locali; un amore
profondo per la gente di montagna. Negli
ultimi anni i tagli consistenti apportati dagli enti pubblici al settore sportivo, hanno
praticamente azzerato le risorse stanziate
a favore della nostra struttura. È solo grazie ad amici come Credito Valtellinese che
oggi siamo ancora qui, portando migliaia
di ragazzi sulle piste, diffondendo la pratica degli sport invernali e con essa tutto
il patrimonio di esperienze e formazione.
Insieme, Comitato Alpi Centrali e Credito
Valtellinese, abbiamo compiuto moltissima strada e ci auguriamo di farne ancora tanta, forti di un legame costruito nel
tempo e forgiato su principi saldi come la
roccia granitica delle nostre amate montagne.
Giusi Corti Moro,
Vice Presidente Comitato Alpi Centrali Fisi
Ventisei anni, valtellinese, Irene è nata e cresciuta tra le fila del
Comitato Alpi Centrali e ha iniziato a calcare le piste molto presto, seguendo le orme del papà “allenatore”, insieme alla sorella
Elena, anch’essa approdata tra le azzurre. La incontriamo dopo
la prova dello speciale disputata sabato 19 febbraio ai Mondiali
di Garmisch, che l’ha vista chiudere la seconda manche all’11°
posto. Ciò che colpisce di questa ragazza dagli occhi color cioccolato e dal sorriso sincero, sono la spontaneità e la sua formidabile tenacia. Anche dopo i guai che quest’anno hanno molto
condizionato la stagione sotto il piano fisico e mentale, Irene non
ha mai smesso di lottare, puntando alle qualificazioni dei Mondiali che sono poi puntualmente arrivate. Gli esperti del settore
Irene Curtoni
le riconoscono una tecnica efficace e raffinata, che - insieme al
talento naturale - le permette di sfilare leggera tra i pali, tanto da far sembrare semplice l’immane sforzo fisico che ogni atleta
deve compiere nella ricerca della miglior performance. «L’avvio di stagione è stato molto duro – racconta Irene a Pleiadi -. Non
riuscivano a individuare quale fosse l’origine del malessere che mi affliggeva da mesi e che mi impediva di rendere come volevo in
allenamento». La situazione si è aggravata a gennaio, durante il ritiro negli Stati Uniti. «Nessuno sapeva dirmi con precisione qual
era il nemico da combattere. Soltanto dopo controlli medici più accurati è emerso che il problema erano i miei polmoni, debilitati
dal freddo e dall’umido. A quel punto è stato possibile capire come provare a guarire». La rincorsa è partita subito e i risultati non
sono mancati, anche se Irene sa che può e deve puntare ai gradini più alti della classifica. Gli ingredienti che servono per riuscire
in questo sport sono una grande dose di determinazione, tanta passione, condite con disciplina e un pizzico di fortuna. «Il dover rinunciare a qualche uscita al sabato per non arrivare stanca al cancelletto di partenza, o allenarsi sempre, nonostante il freddo, sono
state privazioni che personalmente non ho mai vissuto come tali. Sciare mi è sempre piaciuto molto e poterlo fare a questo livello
mi fa capire quanto sono fortunata». Da quest’anno la campionessa valtellinese è la portacolori ufficiale di Creval nel circo bianco
internazionale. «È un grande onore per me vestire
il marchio di questo importante gruppo bancario,
che ha le mie stesse origini. Mi ha fatto un piacere
enorme constatare che anche nella nostra piccola
Valtellina, c’è qualcuno che crede negli atleti più
giovani, sostenendoli e supportandoli attraverso
queste preziose sponsorizzazioni». L’agenda di
Irene è densa di impegni: «I miei obiettivi? Recuperare il prima possibile la forma fisica migliore e
avvicinarmi alle big dello slalom. Talvolta lo sport
può sembrare cattivo – conclude, mentre sul suo
volto si accende il solito sorriso –, ma bisogna partire dall’idea che ogni difficoltà deve almeno essere contrastata per poter essere superata».
Borse di studio allo sport
Come ogni inverno, il Gruppo Creval mette a disposizione alcune risorse per le “Borse di studio allo Sport”. Si tratta
di quattro contributi da 1.500 euro l’uno, che vengono consegnate ai migliori atleti classificati nelle categorie Giovani e
Aspiranti (maschile e femminile) e che hanno partecipato al circuito Creval-Blossom composto da 16 gare valide anche
per le selezioni della rappresentativa del Comitato Alpi Centrali. Ecco i nomi degli ultimi vincitori della stagione 20092010: Nicole Agnelli, Ivan Codega, Alessia Medetti, Norman Cirini.
Pleiadi | SPORT
Irene Curtoni, atleta di punta della nazionale di sci
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Riconoscimenti
Oltre 100.000 i CD commercializzati a oggi
“Caro papà Natale... 1, 2, 3”
vince il Disco di Platino
Foto di gruppo con gli artisti dell’edizione 2010
Lo scorso 2 febbraio, il progetto benefico
“Caro papà Natale…”, realizzato dall’Associazione Culturale Claudio Moretti
in collaborazione con il Gruppo bancario
Credito Valtellinese, è stato premiato col
Disco di Platino grazie alle oltre 100.000
copie commercializzate dal 2008 a oggi
dei dischi “CARO PAPA’ NATALE 1, 2 e
3”. Il premio è stato consegnato a tutti gli
artisti italiani e internazionali, cabarettisti e comici, volti noti della televisione
che per tre anni hanno, gratuitamente,
interpretato le più belle canzoni natalizie:
dalla tradizione al gospel, dai brani più
moderni a degli inediti composti appositamente per l’occasione, hanno donato la
loro arte e le loro splendide voci per portare serenità a tutti i bambini ricoverati
nei reparti di lungodegenza pediatrica
degli ospedali italiani.
Un riconoscimento che conferma la validità dell’iniziativa, premia la generosità
delle persone che hanno acquistato il CD
e la disponibilità di tutti i collaboratori
del Gruppo bancario Credito Valtellinese che con il loro impegno quotidiano
nelle oltre 540 filiali, hanno contribuito
al raggiungimento di un obiettivo tanto
importane e significativo.
La consegna del Disco di Platino avvenuta alla presenza del dott. Luciano Camagni, condirettore generale del Credito
Valtellinese, e di Annamaria Andreoli,
presidente dell’Associazione Culturale
Claudio Moretti, si è trasformata in un
momento di festa caratterizzato dallo
spirito goliardico dei cabarettisti e dalla
soddisfazione di tutti i presenti per i risultati raggiunti: entro la fine dell’anno,
saranno 67 le aule multimediali realizzate e messe a disposizione dei bambini
ospedalizzati, per contribuire ad alleviare il disagio e la sofferenza causate loro
dalla malattia.
A CREVAL ACCANTO A TE IL PREMIO ABI PER L’INNOVAZIONE
RICONOSCIMENTI | Pleiadi
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Nel corso della prima edizione del Premio Abi per l’Innovazione, al Gruppo Creval è stata conferita lo
scorso marzo la menzione speciale nella categoria “Accessibilità ai Servizi” grazie al progetto Creval
Accanto a Te, che ha lo scopo di promuovere la cultura della diversità all’interno del Gruppo bancario
Credito Valtellinese. Da un lato, infatti, offre una vantaggiosa linea di prodotti destinata alle persone
diversamente abili, con conto corrente
Luciano Camagni durante la cerimonia del premio accanto
a zero spese, tassi d’interesse compe- al Prof. Antonio Marzano Presidente del CNEL
titivi, bancomat e dossier-titoli gratuiti
e un finanziamento agevolato per l’acquisto di mezzi di trasporto e di ausilio; dall’altro, un programma di formazione degli operatori di filiale che, attraverso l’utilizzo di una guida, studiata in collaborazione con U.N.I.T.A.L.S.I.,
Ente Nazionale Sordomuti e Unione Italiana Ciechi, apprendono
alcune norme di comportamento per accogliere e mettere a
proprio agio la clientela diversamente abile.