16INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18L
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16INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18L
PLEIADI n. 49 - aprile 2008 5 Notizie economiche: Accordo con B.E.I. 16 INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18 L’AZIENDA DEL MESE: GALBUSERA 29 FOCUS ARTE: MOSTRA SU I LIGARI sommario 11 3. Editoriale Un Gruppo a rilievo e visibilità nazionale 5. Notizie Economiche Il Creval rinnova l’accordo con B.E.I. 6. Specialsocio Ottimi risultati economici nel 2007 8. Flash Economia Economia: decoupling? Vinto il premio cerchio d’oro pag. 20 11. Riconoscimenti Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d’Oro 12. Oggi parliamo di... Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese Prof. Angelo Palma Intervista al D.G. del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo 14. Comunicazione “C’è aria nuova” nel Gruppo Creval 20 16. Personaggi Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli Creval Insieme 18. L’azienda del mese Intervista al Cav. Mario Galbusera 20. Solidarietà Creval Insieme 22. Imprese e mercati L’Enterprise Risk Management 30 24. Nuovi prodotti Creval per i giovani Mostra: l’abbraccio di Vienna 26. Sport e solidarietà Il Creval è sponsor del Milan Golf Tour Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008 28. Eventi speciali Giornata celebrativa del Centenario 29. Focus Arte Le Mostre 32 32. La banca nel sociale Convegni, Cultura, Sport Banca nel sociale In copertina: immagine della campagna pubblicitaria “C’è aria nuova” PLEIADI Periodico quadrimestrale del Gruppo bancario Credito Valtellinese Fascicolo impaginato da Immaginario di Gerardo Iuorio Tipografia Postel SpA Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione Mercato Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio. Stampato in 200.000 copie. Direttore responsabile: Mario Cotelli Responsabili di redazione: Michele De Dosso, Roberto Grazioli Comitato di redazione: Paolo Baroli, Attilio Bertini, Nicola Coiatelli, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Paola Cottica, Giovanni De Agostini, Stefania De Luis, Miro Fiordi, Cinzia Franchetti, Stefano Maggioni, Christian Moretti, Vittorio Pontoni, Cristina Quadrio Curzio, Enzo Rocca. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a [email protected] . EDITORIALE Un Gruppo a rilievo e visibilità nazionale Giovanni De Censi - Presidente del Credito Valtellinese Un Gruppo che cresce Il Gruppo Credito Valtellinese ha cominciato il 2008 con entusiasmo e convinzione nei propri mezzi, come reso evidente dall’inaugurazione della quinta banca territoriale, il Credito Piemontese, che si affianca alle altre due aziende di credito iscritte nel perimetro unitario (Bancaperta e Mediocreval) e si avvale dell’ausilio fornito dalle società di finanza specializzata e dalle tre società di produzione – Deltas, Bankadati e Stelline – attive rispettivamente nell’ambito della fornitura dei servizi accentrati, della gestione e sviluppo delle tecnologie informatiche (offerte anche a realtà terze) e del patrimonio immobiliare del Gruppo. La nostra identità distintiva è connotata da cinque fattori: 1. competenza; 2. trasparenza; 3. creatività; 4. rigore; 5. capacità di creare valore. Il processo di sviluppo della copertura territoriale, accompagnato da un aumento sensibile dei collaboratori del Gruppo (cresciuti da 3.344 di fine 2006 agli attuali 3.764), indica un cammino di progressiva estensione all’intero territorio nazionale delle nostre insegne – tramite processi di crescita interna (prevediamo una dotazione di 500 sportelli a fine 2009) e di crescita esterna, sulla base di alleanze forti con partner che condividono la nostra cultura d’impresa e i valori del localismo e del servizio in forma privilegiata a privati, Pmi e clientela retail. settore, operiamo per estendere la nostra operatività al servizio delle famiglie e piccole e medie imprese italiane: in linea di tendenza, il “network Creval” – per via diretta e indiretta – assume una dimensione rilevante anche grazie ad accordi strategici in essere in Veneto e Friuli Venezia-Giulia (Gruppo Banca Popolare di Cividale), Abruzzo, Marche, Molise (Banca Tercas, presente significativamente in tutte e tre le regioni) e Lazio (Banca della Ciociaria); l’Italia orientale e centrale rappresenta un’opportunità di accrescere il mercato servito sulla base dei nostri valori: “operatori tra gli operatori” chiamati a sostenere l’economia e la società in cui viviamo in un’ottica di condivisione dei destini delle comunità di appartenenza « La nostra identità distintiva è connotata da cinque fattori: competenza, trasparenza, creatività, rigore, capacità di creare valore » e non di massimizzazione dei profitti di breve termine. La grande dimensione non è raggiungibile solo tramite fusioni: intese forti volte a creare network accomunati da un identico sistema informativo e da un modello organizzativo aperto per definizione costituiscono un’alternativa praticabile; è la strada attuata in questi anni sulla base di un’identità di impresa-rete a forte velocità decisionale, dotata di caratteri distintivi precisi, vicina ai clienti in termini sostanziali e non solo formali. Proprio tramite le alleanze con altre realtà creditizie (penso in particolare al Gruppo Banca Popolare di Cividale) ci è fornito un ingresso in Europa orientale – Slovenia in primo luogo, ma non solo – rilevante per l’operatività di molte unità produttive alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per i propri prodotti e che intendiamo accompagnare in Paesi ad alto tasso di sviluppo economico e ad imprenditorialità diffusa. Struttura del Gruppo Il valore delle alleanze Oltre ad alleanze in essere a livello di sistema, tra cui la partecipazione strategica nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane accanto alle maggiori banche del EDITORIALE Gruppo bancario multilocale La nostra mission di Gruppo multilocale si estrinseca sul territorio: • nella capacità di generare utilità al servizio dei Soci e qualità nei confronti di tutti i clienti; • nell’ancoraggio a valori dichiarati e trasparenti in grado di permeare l’operatività quotidiana di tutti i collaboratori e di consentire elevati gradi di fiducia nel rapporto con tutte le categorie di stakeholder; • nel perseguimento, in linea con la nostra natura di Gruppo a matrice popolare, di tre principi fondamentali: solidarietà, sussidiarietà, autonomia. La capacità di ascolto dei clienti e di personalizzazione del rapporto bancario consente di rendere effettivo il principio di “banche di relazione” caratterizzate da: • personale qualificato e fidelizzato; • clientela retail a sua volta legata nel medio-lungo periodo al nostro Gruppo; • supporto delle società specializzate nel presidio specialistico delle aree strumentali allo svolgimento dell’attività creditizia. Si tratta di caratteristiche distintive e vincenti su cui fare perno per lo sviluppo del prossimo “secolo del Credito Valtellinese”, dopo le celebrazioni di questi primi cento anni. 217 Gruppo a matrice popolare La stessa appartenenza al sistema delle banche popolari, che evidenzia anche nel 2007 dati in crescita (la quota di mercato degli sportelli bancari passa dal 24,1% al 26,6% e in termini di impieghi e provvista si posiziona rispettivamente al 22,6% e al 24,8%), indica il valore di radici culturali comuni riconducibili al principio della cooperazione e della democrazia basata sulle persone; si sviluppa in un’ottica di valorizzazione della figura del Socio-cliente; sottolinea una forte vocazione al localismo, pur all’interno di Partiamo dalle sei regioni e trenta province di attuale insediamento diretto per un anno di evoluzione operativa teso a dare pieno rilievo e visibilità nazionale al Gruppo; la fiducia dei Soci-clienti, unita ad una forte motivazione dei collaboratori e ad un modello organizzativo-imprenditoriale vincente, costituisce la migliore leva per un’”aria nuova” che metaforicamente da Torino e dalla nuova banca Credito Piemontese si estende al di là dei nostri confini tradizionali, contribuendo a diffondere capacità di relazione, cointeressenza con le dinamiche economiche e sociali del territorio, orientamento strategico di “banca di prossimità”, qualità del servizio. A ben vedere, sono i nostri punti di forza da cento anni a questa parte. un forte processo di globalizzazione – i due termini non sono necessariamente in contraddizione; evidenzia l’apporto concreto fornito a una parte vitale del panorama economico italiano: l’imprenditoria legata al territorio, spesso espressione della filiera dei distretti produttivi. Il processo di crescita e innovazione che ci vede protagonisti non intacca ma anzi 15 Totale 428 Filiali 12 Gruppo a rilievo e visibilità nazionale « La grande dimensione non è raggiungibile solo tramite fusioni: intese forti volte a creare network accomunati da un identico sistema informativo e da un modello organizzativo aperto per definizione costituiscono un’alternativa praticabile » Andamento Sviluppo Filiali 450 25 enfatizza le caratteristiche tipiche del modello tradizionale di banca popolare cooperativa: • relazioni solide e durature con la clientela; • forte propensione al sostegno delle piccole e medie imprese; • grande attenzione ai bisogni di servizi finanziari delle famiglie; • profondo impegno sociale per le comunità locali. al 21/03/2008 428 392 400 368 350 295 300 327 301 308 346 250 23 200 174 197 213 150 95 100 50 41 44 46 49 2007 2008 2006 2005 2004 2003 2001 2002 2000 1999 1998 1997 1996 1995 1994 1993 1991 1992 0 1990 136 115 96 109 Notizie Economiche Finanziamenti a piccole e medie imprese Il Creval rinnova l’accordo con B.E.I. (Banca europea per gli investimenti) per un importo di 100 milioni di euro Il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi firma l’accordo con il Dott. Romualdo Massa Bernucci della B.E.I. Sondrio. Lo scorso 14 marzo il Credito Valtellinese e la Banca europea per gli investimenti hanno rinnovato l’accordo per l’erogazione di finanziamenti B.E.I. - per un importo pari a 100 milioni di euro a livello di Gruppo - da destinare al sostegno di iniziative imprenditoriali di piccole e medie imprese e di altri promotori privati e/o pubblici clienti del Gruppo Creval. Già a fine 2005 il Gruppo Credito Valtellinese aveva stipulato con B.E.I. un contratto di concessione di un prestito - pari a 70 milioni di euro - destinato al finanziamento di iniziative imprenditoriali di piccole e medie imprese. Il nuovo accordo è stato definito in considerazione dell’avvenuto collocamento dell’intero importo concesso a suo tempo. I finanziamenti hanno durata minima di 4 anni, con un massimo di 12 anni (15 per i settori ambiente, energia e turismo), compreso un periodo di preammortamento di massimo 3 anni. I prestiti potranno essere erogati per importi fino a un massimo del 50% dell’investimento, con un minimo di 250.000 euro ed un massimo di 12.500.000 euro. I finanziamenti sono destinati a: • iniziative industriali e di servizi promosse da piccole e medie imprese (con un massimo di 250 dipendenti); • iniziative nel campo dell’energia, dell’ambiente, della ricerca, dello sviluppo e del capitale umano e delle infrastrutture legate al turismo, promosse da soggetti privati e/o pubblici. Significative le agevolazioni per le imprese: i finanziamenti B.E.I. sono infatti esenti dall’applicazione dell’imposta sostitutiva. Inoltre, i tassi applicati sono più vantaggiosi rispetto ad analoghi finanziamenti. Per il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi «questo accordo rafforza il ruolo del Gruppo Credito Valtellinese nello sviluppo delle economie locali con particolare riguardo alle piccole e medie imprese». La Banca europea per gli investimenti Istituita dal Trattato di Roma e fondata nel 1958, la Banca europea per gli investimenti (B.E.I.) è l’istituzione finanziaria per i finanziamenti a lungo termine dell’Unione europea. La B.E.I. ha il compito di contribuire all’integrazione, allo sviluppo equilibrato del mercato comune e alla coesione economica e sociale facendo appello ai mercati dei capitali e alle proprie risorse. La B.E.I. non persegue scopi di lucro, bensì ha lo scopo di facilitare, con il suo intervento, la realizzazione di investimenti pubblici e/o privati e di attrarre altri finanziamenti a sostegno dei progetti da essa promossi. Tali progetti possono essere di natura assai diversa ma devono perseguire uno dei seguenti obiettivi: • lo sviluppo delle regioni svantaggiate dell’Unione europea; • l’ammodernamento delle imprese e la creazione di nuove attività che non possono essere interamente finanziate con risorse nazionali; • l’aiuto agli investimenti in infrastrutture di interesse comunitario che, per la loro ampiezza o natura, non possono essere finanziati unicamente da uno Stato membro. La Banca europea per gli investimenti è composta dagli Stati membri che ne sottoscrivono il capitale. Dal 1° gennaio 2007, esso raggiunge 164,8 miliardi di euro con l’adesione della Romania e della Bulgaria all’Unione europea. specialsocio Approvati i bilanci al 31.12.2007 Ottimi risultati per tutte le banche del Gruppo Gruppo Credito Valtellinese: utile netto +25% Dati economici (importi in milioni di euro) 31.12.2007 31.12.2006 var. % 68,6 347,4 594 216 150 +25% +28,4% +14,3% +30% +32,2% 31.12.2007 31.12.2006 var. % 13.709 12.137 25.846 13.754 12.074 12.371 24.445 11.446 +13,5% -1,9% +5,7% +20,2% Utile netto 85,8 Margine di interesse446 Proventi operativi 678 Risultato netto della gestione operativa 281 Utile lordo dell’operatività corrente 198,4 Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta Raccolta globale Crediti verso Clientela Trend Raccolta e Impieghi del Gruppo 2005 2006 2007 2005 2006 2007 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 Impieghi Clienti Raccolta Diretta In milioni di euro Credito Valtellinese: utile netto +32,2% Dati economici (importi in milioni di euro) Utile netto Margine di interesse Proventi operativi Risultato netto della gestione operativa Utile lordo dell’operatività corrente Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) 31.12.2007 31.12.2006 63,648,1 157,8 120,6 246,9 208,1 125,8 90,8 95,9 68,2 31.12.2007 31.12.2006 Raccolta diretta 5.4714.799 Raccolta indiretta4.8864.682 Raccolta globale 10.357 9.480 Crediti verso Clientela 5.4604.686 var. % +32,2% +30,9% +18,6% +38,5% +40,6% var. % +14% +4,4% +9,3% +16,5% Milano,19 marzo 2008. Il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi presenta i risultati consolidati alla comunità finanziaria e alla stampa Buone notizie dal Gruppo Credito Valtellinese. I risultati conseguiti evidenziano una crescita significativa delle masse intermediate e apprezzabili progressi degli indicatori di redditività. L’utile netto consolidato si attesta a 85,8 milioni di euro, in crescita del 25% su base annua. Crescono significamente i proventi operativi netti che raggiungono i 678,1 milioni di euro e segnano un incremento del 14,3%. Il margine di interesse si attesta a 446 milioni di euro, con un incremento del 28,4%. Il risultato netto della gestione operativa si attesta a 281 milioni di euro, con un +30% su base annua. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è di 198,4 milioni di euro, +32,2%. In crescita significativa le principali grandezze patrimoniali con la raccolta globale che segna un + 5,7%. Sostenuta la crescita dei crediti verso clientela, con un incremento del 20,2%. Ottimi risultati per la Capogruppo Credito Valtellinese, che chiude con un utile netto di 63,6 milioni di euro, in crescita del 32,2%. La raccolta globale cresce del 9,3%, i crediti verso clientela del 16,5%. All’Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione proporrà l’attribuzione di un dividendo unitario di 0,34 euro, corrispondente ad un monte dividendi di 54,6 milioni di euro in aumento del 50% rispetto a 36,4 milioni dello scorso anno. Il dividendo sarà posto in pagamento il 2 maggio 2008, con stacco cedola il 28 aprile 2008. Per quanto concerne il Credito Artigiano, il specialsocio Credito Artigiano: utile netto +22,9% Dati economici (importi in milioni di euro) 31.12.2007 Utile netto 41,9 Margine di interesse 153,8 Proventi operativi 227,2 Risultato netto della gestione operativa 106,8 Risultato lordo dell’operatività corrente 74,7 Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) 31.12.2007 31.12.2006 var. % 34,1 128,2 203,6 89,8 58,7 +22,9% +20% +11,6% +18,9% +27,2% 31.12.2006 var. % Raccolta diretta 5.5664.652 Raccolta indiretta4.6544.600 Raccolta globale 10.220 9.252 Crediti verso Clientela 5.0124.226 +19,6% +1,2% +10,5% +18% Credito Siciliano: utile netto +23,5% Dati economici (importi in milioni di euro) 31.12.2007 Utile netto 9,7 Margine di interesse 106,5 Proventi operativi 156,4 Risultato netto della gestione operativa45,6 Utile lordo dell’operatività corrente 23,9 Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta Raccolta globale Crediti verso Clientela 31.12.2007 2.460 1.511 3.972 2.204 31.12.2006 var. % 7,8 83,9 136,321 31,024 18,3 +23,5% +27% +14,7% +47,1% +30,9% 31.12.2006 var. % 2.232 1.532 3.764 1.839 +10,2% -1,4% +5,5% +19,9% Banca dell’Artigianato e dell’Industria: utile netto +97,7% Dati economici (importi in migliaia di euro) Utile netto Margine di interesse Proventi operativi Risultato netto della gestione operativa Utile lordo dell’operatività corrente Dati patrimoniali (importi in migliaia di euro) Raccolta diretta Raccolta indiretta Raccolta globale Crediti verso Clientela 31.12.2007 31.12.2006 var. % 344 18.153 24.025 6.810 2.544 174 14.169 19.005 5.441 1.304 +97,7% +28,1% +26,41% +25,16% +95% 31.12.2007 31.12.2006 var. % 589.002 364.925 136.332 107.730 725.334472.655 668.656482.956 +61,40% +26,6% + 53,5% + 38,5% conto economico del 2007 evidenzia un risultato netto di 41,9 milioni di euro con una crescita del 23% rispetto all’anno precedente. Per quanto concerne le grandezze patrimoniali, la raccolta globale ha una crescita superiore al 10,5%. Infine i crediti verso clientela crescono del 18%. All’ Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo unitario di 0,2130 euro, con un incremento di circa il 30% rispetto a 0,1635 dello scorso anno. In pagamento il 24 aprile 2008 (data stacco 21 aprile 2008). Si è concluso con successo l’aumento di capitale del Credito Artigiano realizzato per finanziare i piani di sviluppo contenuti nel Piano Strategico 2007-2010 approvato dal Consiglio di Amministrazione nel novembre scorso; tra i vari interventi previsti riveste grande importanza l’acquisizione di 12 sportelli da Intesa Sanpaolo ubicati nella provincia di Pavia. Sono stati raccolti circa 300 milioni di euro. Post aumento, il Credito Valtellinese detiene il 69,7% del capitale. Buoni risultati conseguiti dal Credito Siciliano, con l’utile netto che raggiunge i 9,7 milioni di euro, in crescita del 23,5%. La raccolta globale, in incremento del 5,5%, passa da 3.764 milioni a 3.972 milioni di euro. Buone notizie anche per la Banca dell’Artigianato e dell’Industria. L’utile netto è pari a 344 mila euro, la raccolta globale a 725 milioni di euro e cresce del 53,5%. I crediti verso la clientela segnano un + 38,5%. Credito Siciliano: Pietro Cirrito nuovo Vice Direttore Generale Dal 1° marzo il Credito Siciliano ha un nuovo Vice Direttore Generale. È il dott. Pietro Cirrito, già direttore regionale Corporate di Unicredit. Cirrito curerà la realizzazione di un ambizioso piano di investimenti e sviluppo nell’Isola. FLASH ECONOMIA Economia: decoupling? di Umberto Colli - Direttore Generale di Bancaperta zio conseguenza della débâcle sub-prime e CDO. L’economia europea presenta invece un grado di apertura inferiore. Se si considera che solo il 15% della crescita del PIL è dovuto a scambi extra-UE, è evidente che il rallentamento globale può avere impatti inferiori sul Vecchio Continente rispetto all’America del Nord. Inoltre gli stretti rapporti commerciali con i Paesi dell’Est Europa, candidati all’ingresso nell’Unione e con economie in forte espansione, sostengono la produzione di beni e servizi intra UE. Per queste ragioni le scelte di politica monetaria si sono mosse su due binari distinti. Infatti, la FED, il cui obiettivo prioritario è la crescita dell’economia, ha scelto vigorosi tagli dei tassi, mentre la BCE, focalizzata sul controllo dell’inflazione, ha preferito fornire “robusti” messaggi verbali, lasciando invariati i tassi di riferimento. Per questo la Banca americana ha agito proattivamente a favore del ciclo, di fronte a dati macro in peggioramento, muovendosi con maggior dinamismo coerentemente con un tessuto economico e sociale decisamente più orientato al cambiamento e alle sfide del futuro. La BCE ha, da sempre, avuto un atteggiamento più attendista, adeguato al contesto sociopolitico europeo. Benché le due politiche monetarie perseguite siano distinte, entrambe le Banche Centrali hanno continuato a collaborare per fronteggiare il perdurare della crisi di liquidità e di fiducia tra istituti bancari, che ha causato un innalzamento dei tassi a breve e reso così più onerose le rate dei mutui ipotecari e il costo del finanziamento per le imprese. È notizia del momento in cui scriviamo che le Banche Centrali di Stati Uniti, Europa, Giappone, Canada, Svizzera e Inghilterra hanno deliberato congiuntamente di ampliare ulteriormente le linee di fido a favore del sistema creditizio. L’impennata dei prezzi delle materie prime - dal petrolio all’oro per arrivare sino alle commodity agricole – sta alimentando la crescita dell’inflazione. Ad oggi l’impatto è stato ampiamente visibile sui prezzi alla produzione e in parte anche su quelli al consumo, ma sono diffusi i timori che maggiori rincari possano colpire i consumatori finali. Per queste ragioni il Presidente Trichet continua a manifestare la propria cautela, mantenendo stabile al 4% il tasso di riferimento BCE. I timori d’inflazione hanno spinto invece la Banca Centrale d’Australia e quella di Svezia a rialzare i tassi d’interesse, portandoli rispettivamente al 7,25% e al 4,25%. PRODOTTO INTERNO LORDO 2005 - 4° TRIMESTRE 2007 14,0 USA 12,0 UE 10,0 Italia 8,0 Germania 6,0 Francia 4,0 Regno Unito 2,0 Giappone Cina 0,0 Fonte: Bloomberg 4° Trimestre 07 3° Trimestre 07 2° Trimestre 07 1° Trimestre 07 4° Trimestre 06 3° Trimestre 06 2° Trimestre 06 1° Trimestre 06 4° Trimestre 05 3° Trimestre 05 2° Trimestre 05 -2,0 1° Trimestre 05 L e recenti turbolenze sui mercati, la latente incertezza geopolitica, i rincari delle materie prime, l’emergere prepotente sulla scena mondiale di Paesi di nuova industrializzazione sono tutti aspetti che richiedono nuove modalità di attuazione delle politiche monetarie e fiscali. Nuovi paradigmi stanno affermandosi anche se molto lentamente. Primo fra tutti la volontà di Bernanke e della FED di non drogare i mercati con una politica monetaria eccessivamente accomodante, come fatto dal suo predecessore Greenspan, oggi ampiamente criticato, che ha condotto nell’ultimo lustro al boom immobiliare di cui adesso però l’America subisce la crisi. Il nuovo scenario - che trova concordi molti economisti - prevede che Stati Uniti ed Europa intraprendano, anche solo momentaneamente, due sentieri di crescita distinti. Il termine che sintetizza questa posizione è decoupling. Questo modello interpretativo trova fondamento nell’osservazione dell’andamento degli aggregati degli ultimi mesi, che vedono gli USA in marcato rallentamento e l’Europa, e in primis la Germania in qualità di “locomotiva del Vecchio Continente”, con un’economia che sembra più solida benché meno dinamica. I mali che affliggono l’economia americana sono a tutti noti e nonostante le misure intraprese - sia dalla FED sia dall’Amministrazione Bush - rimangono irrisolti: l’elevato deficit commerciale riconducibile ad un’economia molto aperta, la bassa propensione al risparmio delle famiglie connessa ad un elevato indebitamento, i consumi in flessione, la bolla del settore immobiliare che ha sostenuto la crescita negli ultimi anni, la crisi del settore crediti- FLASH ECONOMIA andamento cross euro-dollaro 1,60 1,50 1,40 1,30 1,20 1,10 1,00 0,90 0,80 2000 2001 2002 2003 2004 2006 2005 2007 Fonte: Bloomberg Cambi: il rallentamento colpisce il dollaro La debolezza della valuta americana sostiene i corsi dell’euro e dello yen. Nei confronti della moneta unica il cross si è progressivamente apprezzato infrangendo i precedenti massimi sino a oltre 1,56 contro dollaro. In pratica bastano circa 64 centesimi di euro per comprare un dollaro. Gli appelli del Governo USA - favorevoli al rafforzamento del biglietto verde - non hanno sortito, al momento, alcun effetto significativo. Il sentiment di mercato rimane favorevole all’euro, grazie anche al differenziale dei tassi che premia la nostra valuta e alla constatazione che la svalutazione del dollaro sta aiutando le esportazioni americane, che a loro volta contribuiscono alla riduzione dell’enorme deficit commerciale. Negli ultimi mesi la valuta giapponese si è rafforzata in misura significativa contro il dollaro, beneficiando della chiusura delle posizioni di carry trade, con conseguente riacquisto di yen da parte di chi si finanziava a basso costo, e dal rimpatrio di capitali da parte delle multinazionali nipponiche in concomitanza con la chiusura dell’anno fiscale (31 marzo). Il rapporto di cambio dell’euro contro sterlina ha anch’esso raggiunto livelli record, portandosi in prossimità di 0,77. Per fornire un rapido raffronto ai lettori, il cambio sterlina-lira italiana si attesta in area 2.540 lire, sui livelli quindi del dicembre 1996. Borse: le prospettive spingono al ribasso gli indici Il mix composto da crisi di liquidità, crisi di fiducia, rischio di recessione per gli USA e rallentamento dell’economia mondiale ha causato l’andamento discendente dei listini azionari negli ultimi quattro mesi, dopo che ad ottobre 2007 gli indici americani avevano registrato nuovi record storici. La Borsa di Francoforte si è invece mantenuta sui massimi sino al mese di dicembre, beneficiando di un’economia che è rimasta nel complesso solida, per poi subire un tracollo analogo a quello delle altre piazze finanziarie. L’indice di Milano, dopo i livelli record di maggio 2007, non è stato in grado di recuperare il terreno perso nei mesi estivi e ha proseguito nel trend discendente per tutto l’autunno e l’inverno. Nota comune a tutti i mercati è stata l’esplosione della volatilità e quindi del premio al rischio richiesto dagli investitori per detenere azioni. A pagarne maggiormente le conseguenze sono stati i titoli bancari, in tutto il mondo, senza distinzione. Il crollo delle quotazioni delle banche d’affari e commerciali USA, responsabili dell’innesco della crisi di agosto, ha trascinato anche i titoli di altri Paesi. Nonostante le numerose dichiarazioni della Banca d’Italia, per sottolineare l’estraneità del nostro sistema finanziario a “simili pratiche”, gli investitori hanno preferito alleggerire le proprie posizioni penalizzando tutti gli istituti di credito indistintamente. Materie prime: record, record, record La crescita dei prezzi delle commodity non conosce sosta, incurante del rallentamento economico in atto. Anche in questo ambito confronto indici azionari dal 2000 420 400 380 360 340 320 300 280 260 240 220 200 180 160 140 120 100 80 60 40 20 2000 2001 Mibtel 2002 Cac 40 2003 Dax Ftse 2004 S&P 500 2005 Nikkey 225 2006 2007 Shangai Comp. Fonte: Bloomberg FLASH ECONOMIA i vecchi paradigmi non sono più validi. La produzione agricola nonché l’estrazione di petrolio devono tener conto di una popolazione mondiale cresciuta sensibilmente rispetto al precedente decennio - da 4,8 miliardi a 6,7 miliardi alla fine del 2007 - e che oltre 2,4 miliardi di persone (la popolazione di Cina e India) stanno consumando quantità di cibo e di idrocarburi mai registrate in precedenza. L’effetto demografico sostiene quindi in primis le quotazioni. Se si considera anche che l’Europa ha sovvenzionato negli ultimi decenni gli agricoltori affinché riducessero le aree coltivate e la crescita esponenziale nell’ultimo biennio della domanda di cereali e oli vegetali per la produzione di bio-etanolo e bio-diesel, si individuano altre due spiegazioni all’attuale impennata delle quotazioni delle commodity agricole. Per quanto riguarda il petrolio ricordiamo che nella precedente pubblicazione avevamo paventato la possibilità che le quotazioni superassero i 100 dollari al barile. Il record degli ultimi giorni si è attestato a 110,20 (per il future sul West Texas) e non si scorgono segnali di significativi indebolimenti. Anche l’oro ha registrato nuovi record, surclassando il picco del 1980 di 850 dollari per oncia. Il nuovo massimo assoluto è stato di oltre 992 dollari. Obbligazioni: flight to quality Il persistere della crisi sui mercati finanziari ha sostenuto il flight to quality verso i titoli di Stato, mentre il premio al rischio sulle emissioni corporate continua a crescere, apparentemente senza limiti. Le aspettative di ribasso dei tassi hanno prevalso sui timori inflativi, limando i rendimenti dei titoli a breve termine. Il deflusso dall’azionario si è riversato tuttavia sui titoli statali a lunga durata comprimendone i rendimenti. I tassi a brevissimo termine invece continuano a mostrare un’elevata tensione coerente con la carenza di liquidità sul mercato interbancario*. * Il documento è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili al 13 marzo 2008 10 Valutazione del mercato azionario 42.000 38.000 MIBTEL Andamento dal 2000 34.000 30.000 26.000 22.000 18.000 14.000 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Fonte: Bloomberg rendimenti delle gestioni patrimoniali personal fund plus 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 LINEE OBBLIGAZIONARIE Linea O1 obbligazionario Italia-Euro-in 3,694,27 3,96 1,77 1,70 1,02 1,22 2,60 Linea O2 breve termine Italia Euro-in - - - - - - 1,38 2,88 Linea O3 obbligazionario Euro-in (oicr) - - - - - - 0,05 1,16 Linea O4 obbligazionario globale (oicr) 5,12 3,21 1,39 0,35 1,47 1,86 -3,76 -2,07 Linea O5 obbligazionario estero 7,18 1,104,04 1,44 0,67 3,38 -1,42 0,78 - - - 2,48 3,10 Linea O6 obbligaz. tasso variabile Euro-in - - - LINEE AZIONARIE Linea A1 azionario Euro-in (oicr) - - - - - - 13,01 -2,59 Linea A2 azionario Italia 20,95 -14,33 -15,20 14,64 17,88 7,98 18,10 -4,79 Linea A3 azionario Europa-America (oicr) -4,56 -17,65 -19,90 10,54 9,86 15,49 11,10 -4,64 Linea A4 azionario globale (oicr) - -10,43 -27,78 13,05 9,60 16,63 7,07 -4,30 Linea A5 azionario Paesi emergenti (oicr) - -10,58 -11,40 26,24 8,51 32,30 11,61 20,58 LINEE BILANCIATE Linea B1 bilanciata 10 (oicr) - -0,32 1,40 2,86 5,52 2,95 -0,85 -1,70 Linea B2 bilanciata 30 (oicr) - -2,88 -5,89 5,48 6,75 5,78 2,19 -1,87 Linea B3 bilanciata 50 (oicr) - -6,30 -13,02 8,35 8,27 9,474,74 -3,26 Linea B4 bilanciata 70 (oicr) - - - - - - 7,67 Rendimenti netti annualizzati Tali rendimenti hanno finalità indicative e non sono a garanzia di future performance -4,75 Riconoscimenti Importanti attestati per il Creval in ambito sociale e finanziario Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d’Oro come intermediario finanziario più innovativo dell’anno La cerimonia di premiazione M ilano. Il Gruppo Credito Valtellinese si classifica al primo posto assoluto come intermediario finanziario più innovativo dell’anno. Lo scorso mese di febbraio è stato consegnato al Direttore Generale del Creval Miro Fiordi il “Premio Cerchio d’Oro dell’Innovazione Finanziaria”, organizzato da AIFIN (Associazione Italiana Financial Innovation) in collaborazione con Edipi. Il Premio, giunto alla quarta edizione, è dedicato all’innovazione nel settore finanziario e si pone l’obiettivo di valorizzare i progetti che hanno saputo anticipare il mercato apportando importanti elementi innovativi nel panorama bancario e finanziario italiano. All’edizione 2007/2008 hanno partecipato 25 istituzioni finanziarie, per un totale di 49 progetti presentati, al cospetto di una giuria altamente qualificata composta da docenti universitari provenienti da diverse università italiane e presieduta dal Professore Luciano Munari dell’Università di Parma. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto dal Creval grazie alla validità e alla forte componente innovativa dei progetti presentati. Nella categoria “Marketing” il primo posto è andato al Progetto Creval Insieme, la community aperta, formata dai circa 1.000 colleghi del Gruppo e loro familiari che svolgono attività di volontariato nelle diverse associazioni sul territorio. Creval Insieme è stato premiato per la capacità di mettere a disposizione di tutti i collaboratori del Gruppo attivi nel sociale nuove ed articolate forme di contributo a favore delle loro associazioni. Primo premio anche per IDEA, nella categoria “Organizzazione & Operations”, la Procedura progettata e realizzata per raccogliere in maniera codificata e sistematica suggerimenti ed idee provenienti dai collaboratori del Gruppo per il miglioramento dei processi aziendali, dei prodotti e dei servizi alla clientela. Una menzione speciale nella categoria “Servizi” è stata assegnata al Progetto ENS, l’accordo di collaborazione tra il Credito Artigiano e l’Ente Nazionale Sordomuti che ha visto l’apertura a Milano, presso la sede di Piazza San Fedele, del primo sportello convenzionato per sordomuti gestito da un operatore non udente. «È un immenso piacere ricevere, proprio nell’anno del Centenario, un prestigioso riconoscimento come il Cerchio d’Oro a testimonianza della nostra sensibilità a sostegno di “buone idee” che portano innovazione e progresso sociale attraverso i contributi diretti del nostro capitale umano» ha dichiarato il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi. Il Direttore Mercato del Gruppo Creval Roberto Grazioli ritira il premio da Sergio Spaccavento, Presidente AIFIN IL CREDITO VALTELLINESE FINANZIA LE IDEE E VINCE IL PREMIO AIFIN – BANCA E TERRITORIO Milano. Lo scorso mese di dicembre il Credito Valtellinese ha vinto il primo premio del concorso “Banca e Territorio” - organizzato da AIFIN - nella categoria “Iniziative a sostegno dell’imprenditorialità locale” grazie al Progetto Challenge. Il Progetto Challenge, realizzato in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Confindustria della Lombardia, prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati per la realizzazione di progetti innovativi con istruttoria comune banca/associazione. In questo modo si sostengono concretamente le buone idee dei Giovani Imprenditori finalizzate all’innovazione e al miglioramento tecnologico di prodotto e di processo. 11 Oggi parliamo di... Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese Prof. Angelo Palma “Lavoreremo per lo sviluppo economico e sociale del Piemonte” Il Presidente del Credito Piemontese Prof. Angelo Palma Sono onorato di aver ricevuto l’incarico di presiedere il Credito Piemontese e di avere l’occasione di ritornare a Torino, città storica, operosa e dopo le Olimpiadi ritornata molto bella. L’esperienza vissuta nel Gruppo Credito Valtellinese da quasi 20 anni, dapprima come Presidente del Collegio Sindacale del Credito Valtellinese e del Credito Artigiano e, da alcuni anni, come consigliere del Credito Valtellinese e Presidente del Credito Artigiano, mi consente di essere testimone esterno del progressivo sviluppo dimensionale e organizzativo del Gruppo Credito Valtellinese e delle sue caratteristiche peculiari, che sono valori. Come Credito Piemontese ci presenteremo sul campo umili ma determinati, consci che una banca piccola (ma con alle spalle una struttura organizzata di gruppo) e che vuole esprimersi come banca territoriale può trovare, pur in un contesto di elevata concorrenza, il suo spazio, essere apprezzata e via via ampliare le proprie dimensioni e incidere positivamente sul territorio. Una banca territoriale è una categoria economica che ha legami stretti con la propria clientela al punto da essere sovente la banca di famiglia, ossia la banca di riferimento delle aziende di piccole/medie dimensioni, in cui si instaura tra banca/impresa/imprenditore uno stretto rapporto di collaborazione da parte della banca, di fidelizzazione da parte del cliente. Non è certamente la presenza di un nome locale quale insegna che può identificare la banca, ma è il suo ruolo effettivo nella comunità territoriale. Il nostro obiettivo prioritario, che costituisce impegno morale, è l’attenzione in modo concreto ai bisogni della clientela (artigiani, commercianti, professionisti, imprenditori), 12 al sostegno delle imprese nella loro crescita, non solo erogando genericamente credito, ma assistendole nelle loro scelte finanziarie, con la ricerca della qualità per godere in via continuativa della fiducia, di questi tempi elemento prezioso. Come? Attraverso comportamenti efficienti, trasparenti, franchi e corretti, prestando attenzione al rischio per la nostra gestione, per i clienti, per la solidità dell’economia in generale. In questo contesto emergono in tutta la loro valenza: l’uomo, quindi la struttura e la sua professionalità e i valori di riferimento della banca. Il mio Direttore ha trovato negli sportelli acquisiti “uomini in gamba” e soprattutto motivati. Su tali premesse il passaggio per essere squadra, in cui ciascun collaboratore « Il nostro obiettivo prioritario, che costituisce impegno morale, è l’attenzione in modo concreto ai bisogni della clientela » è protagonista, e non semplice comparsa, è breve e non difficoltoso. Quanto ai valori di riferimento, la filosofia di fondo del Gruppo Credito Valtellinese, e lo sarà del Credito Piemontese, è quella di mettere a fattor comune (secondo la concezione del credito cooperativo e del modello renano, opposto a quello anglosassone) le attese delle diverse classi di interesse che hanno rapporti con l’impresa e non solo con gli azionisti, in una logica non Agenzia di Tortona Agenzia 9 di Torino viziata della creazione di valore nel breve tempo, ma rivolta ad orizzonti più lunghi. Solo così può esservi uno sviluppo graduale e costante della banca in condizioni di equilibrio dinamico, attuato con tutti i protagonisti del sistema impresa (azionisti, clienti, dipendenti e così via) e, ancora, si è in grado di promuovere il miglioramento del contesto sociale in cui la banca opera. Ritornando all’aspetto operativo, poiché siamo imprenditori cercheremo di sfruttare con lealtà i punti talvolta deboli delle banche concorrenti di grandi dimensioni, per farli divenire nostri punti di forza: la personalizzazione del rapporto banca/cliente, la forte identità e la coesione tra i dipendenti, l’assunzione di decisioni rapide, grazie all’autonomia del processo decisionale senza vincoli burocratici, specie nell’erogazione del credito. Ho detto che vogliamo essere parte attiva nell’economia del territorio piemontese, non solo esercitando l’attività con professionalità e secondo le attese della clientela. Ci ripromettiamo di poter ripetere in Piemonte il modello che caratterizza le diverse banche territoriali del Gruppo, nelle quali gli imprenditori locali sono protagonisti con noi nel progetto e nello sviluppo dell’iniziativa bancaria. La nostra credibilità in questo è tangibile con la realtà dei Soci e la composizione dei Consigli di Amministrazione delle tre banche nelle quali il Credito Valtellinese detiene il controllo (Credito Artigiano, Credito Siciliano, BAI). La nostra strategia è perciò quella di coinvolgere le forze locali, facendo sinergia virtuosa. L’auspicio mio come Presidente del Credito Piemontese è il seguente: con umiltà, ma con determinazione lavoriamo insieme per contribuire all’ulteriore sviluppo economico e sociale del Piemonte. Noi ce la metteremo tutta per sentirci dire: il Credito Piemontese è una bella banca. Voi aiutateci a raggiungere questo importante obiettivo! Oggi parliamo di... Intervista al Direttore Generale del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo “Esportiamo in Piemonte la nostra matrice di banca popolare” Il D.G. del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo Torino. Lo scorso mese di febbraio è iniziata l’operatività sul territorio del Credito Piemontese, la nuova banca del Gruppo Creval nata grazie all’acquisizione da Banca Intesa Sanpaolo di 23 filiali a Torino ed in provincia di Alessandria. A guidare la nuova banca è Giovanni Del Crappo, già Direttore Commerciale del Credito Valtellinese. Lo abbiamo intervistato. Direttore, che clima ha trovato tra i nuovi colleghi delle filiali ex Banca Intesa Sanpaolo? Li ho trovati decisamente entusiasti, propositivi, desiderosi di dimostrare il loro valore professionale ed umano; hanno capito che è stata loro offerta una possibilità di crescita professionale all’interno di un Gruppo, di cui condividono i valori, focalizzato sulla persona, e la vogliono cogliere anche per dimostrare ad Intesa Sanpaolo che valgono. Quali sono stati i suoi primi contatti con la realtà torinese? Ottimi. Torino è una città vivace, soprattutto dopo le Olimpiadi invernali, una città della quale avevo ricordi universitari risalenti agli anni ’70; l’ho trovata decisamente migliorata, la gente è cordiale, il tessuto industriale ed imprenditoriale fitto ed in continuo sviluppo. Ho già conosciuto diversi imprenditori, rappresentanti di enti, associazioni di categoria, imprese No Profit, esponenti politici, tra cui il Sindaco Chiamparino che ringrazio ancora per il piacevole colloquio, e diverse famiglie. Come opererà il Credito Piemontese in questa nuova realtà? Il mercato di riferimento è quello del Gruppo, siamo una banca territoriale orientata alle famiglie, alle PMI, agli operatori No Profit, ai commercianti ed artigiani, ai professionisti. Esportiamo in Piemonte la nostra matrice di banca popolare, di banca di prossimità attenta a ciò che succede nel territorio. Poniamo forte accento sul valore della relazione, offriamo capacità di ascolto e risposte chiare e veloci. Cosa comporterà per i clienti delle filiali di Torino l’arrivo di una nuova banca come il Credito Piemontese? Sicuramente il nostro avvento porterà una ventata di aria nuova preservando le condizioni in essere. La clientela si renderà presto conto di avere a che fare con un interlocutore che pone al primo posto la soddisfazione del cliente e quindi non potrà che trarne giovamento. « Ci sono tutti i presupposti affinchè Torino ritorni uno dei principali poli dell’economia italiana » Qual è il panorama creditizio in una città come Torino? La piazza di Torino è altamente competitiva, sono presenti in maniera massiccia 2 istituti storici come Intesa Sanpaolo e Unicredit, l’indice di concentrazione delle prime 4 realtà è il più alto del Piemonte, addirittura sopra il 72%: questo significa che il 28% circa del mercato è spartito tra una trentina di operatori e che quindi basta consolidare ed espandere gradualmente la nostra quota per scalare velocemente le posizioni di questa importantissima classifica. Utilizzando i credo del Gruppo Creval, preservando le nostre peculiarità di banca popolare l’operazione si configura alla nostra portata. Che tessuto economico-sociale ha trovato? Ho scoperto una città dinamica, un’economia in forte espansione, delle infrastrutture appena modernizzate ed efficienti, una metropolitana breve ma all’avanguardia: ci sono tutti i presupposti affinchè Tori- no, trainata dalla sua azienda più celebre, la FIAT, ritorni uno dei principali poli dell’economia italiana. Quali saranno i prossimi passi del Credito Piemontese nella regione? La strategia è di ottimizzare la divisione per aree di pertinenza delle banche territoriali, per cui le filiali di Novara e Verbania verranno acquisite entro il 2008, le aperture di Arona e Borgomanero saranno già sotto l’insegna Credito Piemontese, oltre ad altri 2 centri tra i capoluoghi di provincia; successivamente il Piano Industriale prevede una decina di aperture, fra le quali la copertura dei restanti capoluoghi, entro fine 2009 e, a seguire, di comuni con più di 10.000 abitanti. Si aspettava una partecipazione così massiccia alla conferenza stampa di presentazione della banca? La macchina organizzativa si è mossa ottimamente e con una pianificazione di invio e recall adeguata; a supporto di questa, tutti i collaboratori hanno dato il loro prezioso contributo in termini di conoscenze ed il successo è stato veramente grandioso. Ho ricevuto diverse attestazioni di stima ed approvazione per gli interventi e la chiarezza espressa. Vi erano più di 150 persone che hanno assistito con attenzione all’evento, evidente segnale di fiducia e di aspettative concrete che siamo certi di non deludere. Il D.G. Giovanni Del Crappo con il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino 13 Comunicazione Intervista a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Creval “C’è aria nuova” nel Gruppo Creval I l 25 febbraio è partita la campagna pubblicitaria dedicata alla promozione delle nuove 35 filiali del Gruppo acquisite da Intesa Sanpaolo. L’operazione di comunicazione ha coinvolto sia le province di Torino e di Alessandria, in cui sono collocate le 23 filiali che hanno dato vita al Credito Piemontese, sia la provincia di Pavia con le restanti 12 filiali a marchio Credito Artigiano. I mezzi scelti: affissione nelle città sede delle filiali, annunci stampa sulle principali testate locali ed eventi promozionali mirati. Abbiamo chiesto a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Credito Valtellinese, di illustrarci le strategie e le caratteristiche del progetto di comunicazione. Cosa vi ha spinto a sviluppare una campagna di comunicazione dedicata alle nuove filiali? L’acquisizione di nuove filiali costituisce un’attività molto complessa e delicata che coinvolge sia aspetti finanziari e organizzativi, sia aspetti relazionali: clienti e dipendenti si trovano di fronte ad un nuovo interlocutore poco conosciuto nei territori di recente insediamento. Per riuscire ad instaurare una buona relazione è stato fondamentale presentare al meglio, ai nuovi clienti, il nostro modo di “fare banca”; un’adeguata campagna di comunicazione è stata la risposta a questa necessità. « È stato fondamentale presentarci al meglio ai nuovi clienti: un’adeguata campagna di comunicazione è stata la risposta a questa necessità » In sintesi, quali obiettivi si è posta la campagna? Due gli obiettivi principali. Il primo: comunicare nelle province di Alessandria e Torino la nascita della nuova banca del Gruppo, il Credito Piemontese, e l’apertura di nuovi sportelli del Credito Artigiano nel Pavese. Il secondo, ma non meno importante: fidelizzare la nuova clientela. Alla base la volontà di trasmettere i valori del Gruppo Creval. Particolarmente entusiasmante è stata l’at- La filiale di Grugliasco del Credito Piemontese 14 tività di sviluppo dell’immagine della banca neonata: abbiamo scelto un nome importante come Credito Piemontese e un marchio che, seppur legato nelle forme al Gruppo Credito Valtellinese, richiama nel colore rosso lo stemma della regione Piemonte, a testimonianza, da subito, del legame con il territorio. Come siete giunti alla scelta del messaggio “C’è aria nuova a Torino... Alessandria... Pavia”? Abbiamo sviluppato il “concept” creativo “C’è aria nuova” insieme a Max Information, agenzia di pubblicità e marketing di Bologna appartenente al noto Gruppo Armando Testa, con l’obiettivo di comunicare in modo immediato e semplice, leggero e positivo la “novità” che ha investito, come una ventata d’aria fresca, Torino, Alessandria e Pavia. Semplice ed immediata l’immagine: un papà ed una bambina, sulle sue spalle, che tiene un aquilone con il nostro marchio. In più sullo sfondo l’architettura inconfondibile delle tre città che rappresenta il desiderio del Credito Piemontese ed Artigiano di inserirsi nel contesto locale. Banche e sportelli “fatti di persone che ti conoscono già”: ci può commentare questo slogan tratto dalla campagna pubblicitaria? La novità, come abbiamo già detto, talvolta può disorientare. Abbiamo pertanto voluto, con questa frase, rassicurare i clienti sul Comunicazione fatto che i dipendenti delle 35 filiali non cambieranno; conoscendo già i loro clienti e condividendone radici e valori, potranno infatti offrire la migliore assistenza e assicurare la continuità della relazione. Questo momento di passaggio avrà il sostegno di un Gruppo solido che ha trovato nella “banca locale” il suo modello di riferimento: una banca che vuole conoscere il territorio e parteciparvi attivamente. Prima accennava ad eventi promozionali collegati al lancio. Può descriverci di cosa si tratta? Come di consueto, accanto alla pianificazione pubblicitaria tradizionale, si creano eventi sul territorio che consentono la moltiplicazione della visibilità complessiva. Per questa ragione siamo partiti con la presentazione del Credito Piemontese, avvenuta il 25 febbraio a Il Credito Piemontese sarà presente con uno stand alla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Il Credito Artigiano ha donato, a Pavia, una nuova sede a Internet Saloon. La conferenza stampa di presentazione del Credito Piemontese Che tipo di pianificazione media avete sviluppato? Trattandosi di una campagna istituzionale rivolta ad un target ben preciso, rappresentato dalla clientela delle 35 filiali acquisite da Intesa Sanpaolo, sono stati selezionati, con la consulenza di Media Italia, la stampa quotidiana, la radio e l’affissione capillare nelle località coinvolte. Questi i numeri: oltre 60 uscite su “La Stampa” e su “La Provincia Pavese”, oltre 1.300 impianti di affissione esterna, pianificati dal 25 febbraio fino a metà aprile, e più di 500 passaggi radio. Altrettanto importante, per l’impatto verso il pubblico, è stata l’operazione di personalizzazione delle vetrine delle filiali con l’immagine della campagna, oltre all’allestimento interno con materiale di comunicazione coordinato. Torino presso l’hotel Principi di Piemonte, durante la quale il Prof. Angelo Palma e Giovanni Del Crappo, rispettivamente « Il nostro obiettivo era di comunicare in modo immediato e semplice, leggero e positivo la “novità” che ha investito, come una ventata d’aria fresca, Torino, Alessandria e Pavia » Presidente e Direttore Generale, hanno ufficializzato la nascita della nuova banca alla presenza delle autorità e dei giornalisti; un evento di grande successo, con oltre 150 persone intervenute. Seguirà la partecipazione del Credito Piemontese alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, in qualità di sponsor degli eventi culturali. All’area pavese abbiamo donato, anche grazie al prezioso contributo di Microsoft e HP, una nuova sede di Internet Saloon, la nota scuola dedicata alla formazione informatica degli over 50. Sono stati inoltre avviati i contatti con gli Enti No Profit del territorio per offrire il nostro tradizionale supporto per la realizzazione delle attività sociali, sportive e culturali. Posso chiederle l’investimento complessivo dell’operazione? L’investimento complessivo è stato di circa 500.000 euro. Una cifra importante, commisurata al valore dell’operazione di acquisizione delle 35 filiali e del lancio di una nuova banca in un territorio non ancora presidiato dal Gruppo. La Fiat 500 “vestita” per l’occasione 15 Personaggi Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli L’eleganza alla tastiera Cernobbio (Como). La incontriamo nella sua casa sul lago di Como, immersa nel verde. «Serve solitudine, concentrazione nel mio lavoro, senza alcuna contaminazione col mondo esterno» ci dice, mentre ci accoglie nella sala dove passa le giornate a studiare, davanti a tre pianoforti. Enrica Ciccarelli, pianista, non ha bisogno di presentazioni. Nata a Sondrio, inizia qui gli studi con la professoressa Marilena Gilardi che la accompagna nei primi passi nella musica con grande professionalità e competenza. Poi gli studi di organo e pianoforte al Conservatorio di Milano per fare, subito dopo, negli anni ‘90, il grande salto nel tempio del concertismo internazionale. Suona nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo, partecipando ad importanti festival internazionali e assurge a notorietà mondiale per essersi cimentata, tra l’altro, nel concerto in la minore di Clara Schumann, un concerto tecnicamente molto difficile e poco noto. È tra le prime donne ad aver inciso la settima sonata di Prokofiev per pianoforte scritta dall’autore durante la seconda guerra mondiale per Sviatoslav Richter. 16 « Per noi pianisti non esistono vacanze, sabati e domeniche » Enrica, iniziamo col tuo repertorio preferito? Non esistono autori o brani che prediligo in assoluto, esistono però autori e brani che mi hanno portato fortuna e grazie ai quali sono stata chiamata a suonare nelle più prestigiose sale da concerto. Per esempio il concerto per pianoforte e orchestra di Clara Wieck Schumann che la grande pianista scrisse quando aveva solo 15 anni: penso di poter affermare che ho notevolmente contribuito alla riscoperta di quest’opera molto interessante che ho suonato a Roma, Salisburgo, Milano, Città del Messico, Berlino... Poi il concerto Soirée di Nino Rota, che tra l’altro eseguirò il prossimo novembre anche in Cina. Di Nino Rota, scomparso nel 1979, tutti ricordano le sue musiche da film, pochi sanno che è stato un grandissimo compositore di opere sinfoniche ed un grandissimo musicista. Oggi stiamo lavorando ad un ambizioso Enrica Ciccarelli, stimata cliente del Credito Valtellinese, in concerto progetto, insieme alla signora Silvia Rota Blanchaert, erede di Nino, per celebrare nel 2009 il trentennale della morte. Quali sono stati i tuoi maestri? Non parlerei di maestri in senso stretto. Debbo molto al buon insegnamento di base ricevuto al Conservatorio e all’incontro, all’amicizia e agli scambi artistici con grandi musicisti del calibro di Sergiu Celibidache, Nikita Magaloff, Radu Lupu. Ma soprattutto all’amicizia con Yevgeny Kissin, che è uno dei più grandi pianisti al mondo. Poter suonare con lui, scambiarsi delle opinioni ad alto livello, per me è stato fondamentale. Nell’attività concertistica si può crescere all’infinito? Ci sono due componenti nel mio lavoro: una parte che definisco atletica – un musicista, sia esso pianista o violinista, deve essere in forma fisicamente – e una parte intellettuale, interpretativa, creativa. Se la curva dell’atletismo inizia a scendere verso i 60 anni, quella intellettuale non finisce mai. L’esperienza che fornisce la vita arricchisce l’humus interpretativo del musicista, fornendogli una possibilità infinita di trasformazione dei brani e dei pezzi musicali Personaggi anche attraverso un differente utilizzo del suono, del modo di “toccare” la tastiera. Quante ora studia un pianista? Dipende… So che il maestro Pollini studia 8-10 ore tutti i giorni, altri più e altri meno… Io studio 6 ore al giorno, ma non “stacco” mai completamente, penso sempre alla musica. L’altra sera, ad esempio, avevo ascoltato un disco con il 5° di Beethoven e la mattina successiva mi sono svegliata stanchissima, con questa musica in testa. Mi sono resa conto che tutta la notte avevo ripassato, elaborato, il 5° di Beethoven. È vero che non stacchi neppure in vacanza? Nel 2007, per la prima volta da quando svolgo attività concertistica, sono stata 15 giorni senza il pianoforte. È stato uno stacco salutare…Certo, non sempre si può…Quest’anno non lo potrò fare, avrò le tournée in Cina, USA e Germania che mi obbligheranno ad un esercizio costante, senza interruzioni. Per noi pianisti non esistono vacanze, sabati e domeniche. Si suona sempre, ogni giorno. Quando sei sul palcoscenico provi sempre emozione? Si, sicuramente. Non c’è artista che non provi emozione, tensione. Emozione intesa nel senso positivo, che favorisce la concentrazione, che aiuta a trasmettere la musica al pubblico. Molte emozioni/tensioni, poi, sono legate alla contingenza: al prestigio della Sala in cui si suona, al tipo di pubblico. Alla fine di un concerto ci si sente non solo stanchi fisicamente, ma anche emotivamente svuotati. Per questo motivo ci sono artisti – come Kissin ad esempio – che non riescono a fare concerti troppo ravvicinati nel tempo a causa dell’enorme dispendio di energia in campo emotivo. Sei spesso all’estero per concerti, sovente anche fuori dall’Europa. Che cultura musicale trovi rispetto all’Italia? Ci sono diversi Paesi dove, purtroppo, per un musicista classico si lavora meglio che in Italia. Circa 20 anni fa, nel nostro Paese, si è fatta la scelta sciagurata di tagliare i finanziamenti alla musica determinando così la chiusura di quasi tutte le orchestre, come quelle della RAI (oggi presente solo a Torino, ndr). Così oggi ce ne sono poche, e poche di grandi qualità. In Italia cambiano i governi, ma la scarsa sensibilità nel campo della musica rimane una costante. In Ger- « Alla fine di un concerto ci si sente anche emotivamente svuotati » mania anche città piccole, paragonabili a Sondrio, hanno la propria orchestra, con una propria stagione concertistica, e diverse aziende, banche locali, Sparkasse fanno a gara nel dare loro sostegno economico. In Italia si ragiona più per eventi, si finanzia il grosso concerto ma non le orchestre e le società musicali. Poi anche a scuola, da noi, la cultura musicale è quasi un “optional”. E pensare che l’Italia è la patria della musica… Era la patria della musica…Vi faccio un esempio. Dal 2002 sono invitata, anche più volte all’anno, in Cina. Nel corso di questi anni ho potuto constatare il grande salto qualitativo fatto da questo Paese in campo musicale, tanto più sorprendente se pensiamo che sino a 20 anni fa chi osasse dedicarsi alla musica finiva dritto nei campi di lavoro. Con tenacia e lungimiranza si sono sforzati di imparare, di capire cosa servisse loro per migliorare, hanno preso contatti con artisti europei e americani, hanno stretto collaborazioni. La determinazione cinese nell’investimento musicale e culturale è impressionante, non ho mai visto così tanti bambini in silenzio ascoltare un concerto di musica classica. Così mentre la Cina, come altri Paesi, sta costruendo il proprio domani anche in campo musicale, noi arretriamo pericolosamente. Hai progetti futuri, brani/autori su cui vuoi cimentarti? Voglio parlarti, più che di autori, di un progetto che sta andando in porto con Mariella Devia, uno dei più grandi soprani viventi. Con lei mi cimenterò nelle Mazurke di Chopin trascritte per voce e pianoforte da Pauline Viardot. Faremo un recital insieme, una “chicca” del repertorio. Last but not least: il tuo legame con la Valtellina? Ho i parenti in Valtellina, ho la casa della nonna a Mondadizza (vicino a Sondalo), sono nata a Sondrio…in una parola: mi sento profondamente valtellinese. Più il tempo passa, più sento forte il legame interiore a questa terra. Trovo che sia una valle con grandi potenzialità, con una popolazione “tosta”. Auguro alla Valtellina e ai suoi abitanti grande prosperità. Il Vice Direttore Generale del Creval Franco Sala con Enrica Ciccarelli 17 L’AZIENDA DEL MESE Intervista al Cav. Mario Galbusera Galbusera: innovazione e qualità al servizio del consumatore C osio Valtellino. Chi, oggi, passa per la strada che lambisce Cosio Valtellino, paese nei pressi di Morbegno, verrà colpito da un diffuso profumo di biscotti nell’aria. È il profumo che proviene dallo stabilimento Galbusera, la famosa azienda dolciaria che è un po’ il simbolo della colazione all’italiana. La gamma dei suoi biscotti è in grado di appagare gusti ed esigenze diverse, tenendo in grande considerazione la sempre maggiore richiesta dei consumatori di avere prodotti buoni ed anche in grado di salvaguardare la forma fisica e la salute. Ma Galbusera non è solo un’azienda importante. La sua storia si intreccia con la storia del ‘900 in Valtellina, e per questo, noi che stiamo celebrando il centenario del nostro istituto, l’abbiamo scelta per il presente numero di Pleiadi. Al Cav. Mario Galbusera, Presidente e fondatore dell’azienda, abbiamo posto alcune domande. Cavaliere, quando nasce l’azienda? La storia di Galbusera comincia nel 1948 nel laboratorio attiguo al caffè-pasticceria che mio padre, Ermete Galbusera, aveva aperto a Morbegno. Io e mio fratello Enea, finiti 2 storiche confezioni della Galbusera 18 Il Direttore commerciale del Creval Edoardo Semeria insieme al Cav. Mario Galbusera. L’azienda Galbusera è stimata cliente del Credito Valtellinese « Lo stabilimento Galbusera di Cosio Valtellino è uno dei primissimi impianti in Europa per volumi produttivi » gli studi di ragioniere e dopo alcuni anni all’Università Bocconi di Milano, abbiamo cominciato a lavorare in laboratorio con lui per imparare il mestiere e proprio qui iniziammo a produrre i primi biscotti artigianali che distribuivamo personalmente agli empori della zona circostante Morbegno e Sondrio, andando in giro con un motocarro quasi come ambulanti. Riscontrammo da subito un successo inaspettato e quasi senza rendercene conto ci trovammo a dover produrre quantità tali da dover pensare ad una produzione su vasta scala. Così abbiamo dato il via alla costruzione, nel 1952, del nostro primo stabilimento. Ma la vera svolta avvenne nel 1966 con la costruzione del nuovo stabilimento di Cosio. Nello stesso anno morì mio fratello e io mi ritrovai improvvisamente solo a gestire lo stabilimento di Morbegno e contemporaneamente la costruzione di quello di Cosio. Può ripercorrere storicamente le tappe principali dell’azienda? Come dicevo, negli anni ’60, per gestire in maniera efficiente i numerosi ordini che arrivavano, decidemmo di costruire un nuovo stabilimento a Cosio Valtellino, dove si trova attualmente. Un impianto tecnologicamente già molto avanzato per il tempo e sul quale abbiamo continuato ad investire per mantenerlo ad altissimi livelli di efficienza ed innovazione. Oggi è uno dei primissimi impianti in Europa per volumi produttivi. Il nuovo stabilimento e la nostra costante ricerca per ricette sempre più creative sono stati gli elementi che hanno segnato lo sviluppo della Galbusera. Il frollino Zalet, capostipite di un’ampia gamma di biscotti, proprio in questi anni divenne il simbolo della colazione all’italiana. L’inizio degli anni ’80 ha segnato un’altra importante tappa. Dagli uffici vendita di Milano città, aperti negli anni ’60, decidemmo di costruire una vera e propria sede aziendale ad Agrate Brianza, in provincia di Milano, dove furono concentrate le attività commerciali e di marketing. La vicinanza, anche fisica, con la città simbolo dell’industria e del business avrebbe continuato ad aiutarci nel nostro processo di consolidamento e di crescita ed una vera e propria sede avrebbe dato prestigio all’azienda. Negli anni ‘90 è nata la linea Speciali Salute. Avevamo rilevato come ci fosse già una diffusa attenzione verso la salute e in generale i prodotti “leggeri”. Al tempo stesso avevamo però anche visto che l’offerta di questo tipo era limitata e, cosa più importante, costituita da prodotti dal sapore poco gratificante. Da qui l’idea di creare un cracker senza grassi ma tanto L’AZIENDA DEL MESE Alcune confezioni di biscotti Galbusera gusto: sono così nati i Magretti. L’enorme successo ci diede l’impulso per continuare a lavorare in questa direzione introducendo le gamme senza zuccheri aggiunti, senza colesterolo, senza grassi aggiunti e, più recentemente, senza glutine. Oggi siamo leader del mercato salutistico con una quota di circa il 40% e gli Speciali Salute, che contano ben 20 referenze, sono ormai diventati il nostro core business, senza tralasciare la produzione dei nostri biscotti classici. Quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo aziendale? Dagli anni ’60 ai ’70, il fattore determinante per il successo è stata prima la capacità di produrre su larga scala, successivamente di essere stati in grado di offrire al consumatore, già in quegli anni, prodotti leggeri e gustosi. Il tutto supportato da una campagna pubblicitaria con protagonista il Mago G che ha dato notorietà all’azienda ed è diventato un simbolo dell’Italia anni ’70. Dai primi anni ’90 ad oggi, il lancio della linea salutistica è stata la marcia vincente che ci ha permesso di essere pionieri di una fetta di mercato oggi in forte crescita e della quale continuiamo a mantenere orgogliosamente la leadership. Come nasce un vostro prodotto? Come interpretate l’esigenza dei gusti dei consumatori? Galbusera si avvale della collaborazione di un team di esperti scientifici che fornisce un importante supporto « Il Mago G ha dato notorietà all’azienda ed è diventato un simbolo dell’Italia anni ’70 » consulenziale nell’identificare le aree nutrizionali più rilevanti sulle quali investire. Le direzioni Marketing e Ricerca&Sviluppo lavorano in sinergia con il Comitato Scientifico composto da autorevoli esperti in nutrizione e lo supportano con un’attenta analisi del mercato per evidenziare le tendenze in atto, la tipologia di prodotti sullo scaffale e gli eventuali spa- Un’impastatrice e lo Stabilimento Galbusera nel 1950 zi ancora inesplorati. Successivamente, in stretta collaborazione con la Produzione, si procede alla realizzazione di alcuni prototipi che vengono sottoposti a test di qualità di un team di 36 esperti assaggiatori (interni all’azienda) e test di prodotto e di mercato condotti da società esterne. Come le esigenze dietetiche dei consumatori hanno influito sulla nascita di nuovi prodotti? Come già accennavo prima, sono aumentate le richieste di prodotti a basso contenuto di zuccheri e grassi per il controllo di esigenze legate al colesterolo e al diabete. Anche il problema delle intolleranze alimentari si è diffuso in maniera capillare facendo registrare una crescita delle richieste di prodotti privi di alcuni elementi come il latte, le uova o il glutine. Tutti ottimi spunti per l’industria e per la creazione di nuovi prodotti. L’azienda oggi e le nuove frontiere del gusto. Galbusera è oggi leader nel mercato salutistico dei prodotti da forno con una quota di circa il 40% ed un giro d’affari di 120 milioni di euro con una crescita costante negli ultimi anni che si è attestata intorno al 10%. Sempre radicata nel territorio lombardo ma diffusamente conosciuta a livello nazionale, Galbusera conta 500 dipendenti. Le redini dell’azienda sono ormai nelle mani dei miei figli, Paolo – Amministratore Delegato – Lorenzo, Andrea e Guido – Consiglieri Delegati che siedono in Consiglio d’Amministrazione con i manager che hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda e che ora fanno da guida alle nuove forze emergenti. Continueremo a portare avanti la nostra missione: investire continuamente in innovazione e ricerca per offrire prodotti sempre nuovi, originali, di qualità superiore ed in grado di rispondere alla molteplicità di gusti e di esigenze nutrizionali del consumatore, ma con un’attenzione costante alla bontà. 19 Solidarietà È partito il progetto di valorizzazione delle attività di volontariato dei dipendenti del Gruppo Creval Insieme: crescere insieme nella solidarietà I l 2008 ha visto la nascita di Creval Insieme, una community aperta, formata dai circa 1.000 colleghi del Gruppo e loro familiari che svolgono attività di volontariato nelle diverse associazioni sul territorio e dagli oltre 500 collaboratori che hanno dichiarato l’interesse a dare il proprio contributo in attività socialmente utili. Facciamo il punto del Progetto con il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi. Direttore, cos’è esattamente Creval Insieme? Potremmo definirla un’associazione composta dagli oltre 1.000 colleghi del 20 « Abbiamo pensato di coinvolgere la nostra risorsa più importante, i dipendenti, al fine di valorizzare le loro attività in ambito sociale » Gruppo Creval e loro familiari che, “insieme” a nuove ed articolate modalità di contributo della Banca, potranno realizzare sempre maggiori iniziative a favore del territorio in cui prestano il loro impegno sociale. Da dove è partito il progetto? Dal forte senso di responsabilità sociale verso il territorio dove operano le banche del Gruppo, che ci suggerisce di cercare sempre nuove forme di impegno. Abbiamo così pensato di coinvolgere la nostra risorsa più importante, i dipendenti, al fine di valorizzare le loro attività in ambito sociale. Per meglio comprendere le dimensioni del volontariato aziendale abbiamo predisposto un questionario nel quale i colleghi hanno indicato il settore di impegno sociale e le necessità prevalenti della loro associazione. Quali sono gli obiettivi principali che Creval Insieme si prefigge e cosa in concreto realizza il Progetto? Aiutare i colleghi e le associazioni in cui operano mettendo a disposizione, oltre a fondi, anche la consolidata esperienza nel No Profit acquisita in 100 anni di storia. Nel dettaglio la Banca mette a disposizione: • una via preferenziale per la richiesta di fondi a sostegno delle iniziative; • il supporto finanziario di Conto No Profit, senza spese di tenuta conto ed alta remunerazione; • la consulenza sulle più innovative tecniche per la raccolta fondi; • materiale promozionale personalizzato (depliant, manifesti, calendari), ivi compreso la realizzazione del sito internet dell’associazione; • un’articolata rete di fornitori per l’approvvigionamento di materiale vario (hardware, software, cancelleria, materiale tecnico...) a condizione di favore. Come avviene concretamente l’interazione con le associazioni? Stiamo realizzando un sito internet ad hoc, www.crevalinsieme.it, che rappresenterà il punto di incontro tra le associazioni. Attraverso questo portale ogni collega potrà condividere le proprie attività, reclutare nuovi volon- Solidarietà Il sito internet www.crevalinsieme.it tari, raccogliere le informazioni per realizzare il materiale promozionale e fruire degli sconti dei fornitori. Particolarmente attiva sarà la parte del forum dove speriamo si incontrino le esperienze e si moltiplichino le attività a favore del sociale e le opportunità anche per i colleghi che hanno espresso il desiderio di dare il loro contributo. Quali sono, secondo la sua opinione, i concreti benefici derivanti dal Progetto? Per quanto riguarda il Gruppo viene rafforzato il concreto impegno solidaristico, contribuendo al miglioramento dell’immagine istituzionale; tutti impariamo a “vivere il sociale” migliorando la conoscenza del nostro territorio e delle sue molteplici esigenze al fine di indirizzare meglio le risorse per il sostegno di queste realtà. Per i Collaboratori si intensifica il rapporto con l’azienda, che riconosce e stimola le attività di volontariato, offrendo soddisfazione e motivazione che derivano dall’impegno in attività « Per i Collaboratori si intensifica il rapporto con l’azienda, che riconosce e stimola le attività di volontariato » solidaristiche. Vengono sviluppate inoltre nuove competenze e si costruisce una consapevolezza maggiore della comunità e dei bisogni nel suo complesso. Per la Comunità viene offerto un concreto sostegno al miglioramento del tessuto economico e sociale grazie al lavoro del collega volontario ed al contributo della Banca. Il Progetto è dunque espressione della centralità della persona, sia nella comunità aziendale sia nella collettività, e della sussidiarietà come modo concreto per creare un tessuto sociale forte e accogliente ma, contemporaneamente, capace di dare concrete risposte ai bisogni più diversi delle persone. Caratteristiche, queste, che sono alla base della nostra identità di banca popolare e forti convincimenti personali. Creval Insieme contribuisce a costruire una comunità umana e aziendale in cui questi valori sono posti al centro. Insieme impariamo quindi a crescere, sviluppando quel tessuto di reti di fiducia tra le nostre banche e la collettività. Creval Insieme ha ricevuto, lo scorso febbraio, il Premio Cerchio d’Oro, un riconoscimento importante che testimonia la potenzialità dell’iniziativa a favore della solidarietà e della crescita sociale dei nostri territori. 21 Imprese e mercati L’Enterprise Risk Management Un nuovo strumento di governo dell’impresa di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese P er realizzare il proprio disegno, l’imprenditore investe risorse finanziarie e organizza la produzione e lo scambio di beni o servizi avendo costantemente cura di creare valore e, nel contempo, di garantire la continuità aziendale, anche in condizioni di elevata incertezza. Ed è proprio l’indeterminatezza ad essere l’elemento di maggiore criticità. Questo a causa del significativo cambiamento dei fattori esterni (ampliamento dei mercati di approvvigionamento e di sbocco, dinamica dei mercati finanziari, evoluzione del contesto normativo, mutamento della realtà politica e sociale, evoluzione tecnologica, ecc..) e all’incremento della complessità gestionale interna (turn-over elevato, strutture organizzative articolate, workflow non chiaramente definiti, ecc..). Nel corso del tempo, per gestire al meglio i nuovi contesti le aziende si sono dotate di processi di pianificazione e controllo più o meno codificati, ossia di meccanismi di previsione e monitoraggio dell’andamento della gestione aziendale. Una volta fissati gli obiettivi, il sistema « ...i metodi tradizionali di budgeting non tengono conto, normalmente, della diversa natura dei rischi gravanti sull’impresa » consente di misurare il loro grado di raggiungimento ed, eventualmente, definire le iniziative necessarie a ridurre gli scostamenti dal target. Nel formulare le strategie di investimento si valuta implicitamente la rischiosità. Tuttavia, i metodi tradizionali di budgeting non tengono conto, normalmente, Il processo di Risk Management Identificazione degli eventi Informazione e comunicazione Valutazione del rischio Monitoraggio Attività di controllo 22 Risposta al rischio della diversa natura dei rischi gravanti sull’impresa. Una corretta rilevazione delle performance aziendali, invece, deve considerare la rischiosità sottostante. Occorre, in altri termini, assumere una misura di valore “aggiustata per il rischio”. Ciò comporta, innanzitutto, la necessità di stimare (qualitativamente o quantitativamente) la rischiosità dell’investimento e, soprattutto, intraprendere decisioni di controllo e riduzione della stessa. Minimizzando l’impatto dei potenziali eventi negativi e massimizzando gli effetti prodotti da quelli positivi. Questo processo è conosciuto con il nome di risk management. Potrebbe sembrare un’attività limitata alle imprese finanziarie, ma in realtà può essere svolta da tutto il sistema economico. Le prime applicazioni risalgono agli anni ’50 nel settore nucleare, seguendo il programma di Eisenhower Atoms for Peace; dagli anni ’60 si è sviluppata nel settore aerospaziale, successivamente al test sull’Apollo AS-204 (incendio del 27 gennaio 1967). Con riferimento alle imprese quotate, negli ultimi anni, inoltre, sono state emanate significative discipline, come il SarbanesOxley Act negli USA e la legge 262/2005 “Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari” in Italia, che richiedono l’adozione delle metodologie di risk management. Ad oggi, numerosi istituti hanno indicato come gestire correttamente i rischi. Ad esempio, il National Institute of Standards and Technology (NIST), per il settore informatico, e il “Ministero della Salute” italiano, per quello sanitario, hanno pubblicato delle linee guida sull’argomento. Sulla base di questi stimoli, e non solo, molte imprese hanno introdotto processi di valutazione del rischio in diversi ambiti (ad esempio, funzionamento degli impianti di produzione, abbandono della clientela, infortunistica sul lavoro, reputazione aziendale, ecc..). Imprese e mercati I metodi seguiti si sono principalmente concentrati su singoli aspetti, poiché la struttura di governo delle imprese normalmente possiede solo frammenti informativi provenienti da ciascuna area aziendale (approccio “per segmenti”). Tale sistema non consente, tuttavia, di cogliere le interrelazioni tra i vari settori in termini di rischiosità. E, soprattutto, non permette di misurare le correlazioni esistenti tra rischi e obiettivi aziendali in termini di performance e creazione di valore. Per soddisfare questa nuova necessità, anche alla luce del mutato contesto di riferimento, nel 2004 il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO) ha sviluppato una metodologia denominata Enterprise Risk Management (ERM). Si tratta di uno strumento di supporto alle decisioni per il conseguimento degli obiettivi aziendali. Unisce in un solo framework rischi e opportunità nel tentativo di aiutare le imprese a conciliare la gestione dei rischi con lo sviluppo strategico. Tutto questo in una visione integrata. In termini pratici, è uno sviluppo del risk management che supera l’approccio “per segmenti” integrando il complesso di informazioni a disposizione in un unico strumento di scelta strategica. Beneficiare della visione olistica è possibile, indipendentemente dalla dimensione aziendale. Gli strumenti forniti dall’ERM sono rappresentati in una matrice tridimensionale a forma di cubo e ogni impresa può attivarne solo una parte incrociando tra loro le tecniche. Il differente dettaglio di applicazione si adatta alla dimensione aziendale e all’allocazione di risorse (umane ed economiche). L’ERM, dunque, è flessibile alle esigenze del management, alle priorità scelte e all’unità in cui si opera. Coinvolge tutti gli operatori della struttura aziendale durante la formulazione delle strategie, la pianificazione della performance di Le dimensioni dell’Enterprise Risk Management L’ERM è sintetizzato attraverso un cubo (8x4x4) in cui ogni dimensione è una macro-categoria di fattori. In particolare, le colonne verticali rappresentano quattro obiettivi principali (strategici, operativi, reporting, di conformità) a cui un’azienda può essere interessata. Sono otto gli strumenti da utlizzare per il loro raggiungimento e sono raffigurati nelle righe orizzontali (ambiente interno, definizione degli obiettivi, identificazione degli eventi, valutazione del rischio, risposta al rischio, attività di controllo, informazione e comunicazione, monitoraggio). Infine, la terza dimensione della matrice identifica quattro unità operative (azienda, divisione, business unit, controllata) che determinano la complessità degli obiettivi da realizzare e degli strumenti da impiegare. Fonte: CoSO – Enterprise Risk Management Integrated Framework, 2004 « L’Enterprise Risk Management unisce in un solo framework rischi e opportunità nel tentativo di aiutare le imprese a conciliare la gestione dei rischi con lo sviluppo strategico » business e l’allocazione delle risorse. L’interesse per lo strumento si estende, però, anche al di fuori dell’impresa. È nell’idea di CoSO trasformare questa metodologia già concretamente applicabile in uno standard condiviso e in un riferimento per il legislatore, le autorità di vigilanza o le organizzazioni professionali che emetto- no raccomandazioni o norme in ambito di risk management. L’ERM non è privo di limiti. Rendere chiaro il legame tra rischi e opportunità ha dei costi. I benefici attesi, tuttavia, motivano al cambiamento: obiettivi di performance e profitto trasparenti, perdite operative ridotte, attenuazione del rischio reputazionale, reporting efficace ed efficiente, compliance inclusa nel modello. Ma sono soprattutto l’impegno costante e sinergico del management per il raggiungimento degli obiettivi e un’impostazione rigorosa di gestione dei rischi e di valutazione delle opportunità che possono trasformare lo strumento in un prodotto ad alto rendimento per l’impresa. 23 nuovi prodotti La nuova linea di prodotti destinata a tutti i giovani da 0 a 27 anni Creval per i giovani Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha realizzato “Creval per i Giovani”, la nuova linea di prodotti per i ragazzi ideata per soddisfare le loro esigenze nelle diverse fasi della crescita. Questo grazie a un innovativo approccio: differenziare i prodotti in diversi moduli a seconda dell’ età del cliente. L’offerta si compone di due depositi a risparmio - Risparmio Junior per i bambini da 0 a 11 anni e Risparmio Teen per i ragazzi da 12 a 17 anni - e di un conto corrente, Armonia Young, che ha validità fino al ventisettesimo anno di età. Questi prodotti sono caratterizzati dalla semplicità, dall’elevata trasparenza dei contenuti e da condizioni di remunerazione del capitale estremamente vantaggiose. È inoltre offerta gratuitamente, per i ragazzi con più di 12 anni che aprono Risparmio Teen, Cart@perta Teen, la carta ricaricabile del Gruppo che permette di avere a disposizione, in ogni occasione, un efficace strumento di pagamento e di prelievo. Per i maggiorenni sono stati realizzati esclusivi finanziamenti ad hoc, con condizioni agevolate, che li aiuteranno a sostenere le prime spese importanti quali ad esempio l’università e l’acquisto di un’autovettura. Tutti coloro che scelgono uno dei prodotti della linea “Creval per i Giovani” parteciperanno, in via privilegiata, alle molteplici iniziative (concorsi, borse di studio, orientamento scolastico, stage e “Piccolo”, la mascotte del Centenario sponsorizzazioni) che il nostro Gruppo organizza e promuove nei territori di riferimento. La linea “Creval per i Giovani” non è solo una soluzione conveniente dal punto di vista economico, ma è anche uno strumento che può avere una forte valenza educativa aiutando le famiglie a trasmettere ai ragazzi l’importanza della gestione consapevole dei propri risparmi. Tutti coloro che apriranno un libretto Risparmio Junior e Risparmio Teen riceveranno in omaggio “Piccolo”, la mascotte del Gruppo ideata in occasione dei festeggiamenti del Centenario del Credito Valtellinese. 24 bandiera Atleti Creval con la eeting M i Sk llo de Premi azion i Di Centa i e Manuela ra on gn pa om C Deborah Cerimonia di chiusu alla Il Comi tat e la sq o Organizza uadra t Creval ore ensi nte De C Il Preside remiazione alla p La squad ra Unicredit vincitrice: Group oa sci nordic Caterina i d a r a G Santa Deborah Com in azion pagnoni e i iro Fiord Il D.G. Mdra del CREVAL squa premia la Sport e SOLIDARIETà Il Creval è sponsor del Milan Golf Tour Un felice connubio tra golf e solidarietà Milano – «Io e Van Basten, dopo l’allenamento, andavamo spesso a giocare a golf. Ci serviva per rilassarci, e nel contempo per allenare la concentrazione: il golf è uno sport di “testa”…». A parlare è Daniele Massaro, ex campione del Milan degli anni ’90 ed oggi responsabile delle relazioni esterne del club rossonero e consigliere di amministrazione della Fondazione Milan Onlus. Lo abbiamo incontrato per parlare del Milan Golf Tour, il circuito di golf organizzato dalla società rossonera con lo scopo di raccogliere fondi da devolvere ai progetti di solidarietà della Fondazione Milan. Circuito che, quest’anno, vede tra gli sponsor il Credito Valtellinese. Daniele, come nasce il tuo impegno per la Fondazione Milan? Dalle scarpette, che ho appeso al chiodo nel 1997, sono passato direttamente dietro ad una scrivania grazie alla “chiamata” di Galliani. Il Milan dà sempre grosse opportunità ai suoi ex giocatori, quando vede le potenzialità della persona. Fondazione Milan nasce nel 2003 da un’idea di Leonardo e Galliani per perseguire dei progetti di solidarietà. E io sono stato da subito coinvolto nei progetti di raccolta fondi per sostenere le attività della nostra Onlus. Come nasce il Milan Golf Tour? Semplicemente dalla mia passione per il Ronaldo, Tassotti, Massaro Il Condirettore Generale del Credito Artigiano Lorenzo Tagni con Daniele Massaro golf e dai tanti amici e sponsor che abbiamo coinvolto in questa iniziativa. Cinque anni fa abbiamo iniziato con una singola tappa, oggi siamo già ad un circuito di 5 tappe più la finale. Ogni anno riusciamo a raccogliere cifre importanti, quest’anno contiamo di arrivare a 150.000 euro, che poi devolveremo interamente ai progetti di solidarietà della Fondazione. Ce ne illustri qualcuno? Nel 2003 abbiamo sostenuto, insieme all’Unicef, una campagna di vaccinazione in Congo; nel 2005/2006 abbiamo ristrutturato e ampliato il Pronto Soccorso della Clinica Pediatrica De Marchi di Milano; quest’anno abbiamo finanziato il progetto di costruzione di un reparto di Neonato- logia e Terapia Intensiva dell’Holy Family Hospital di Nazareth, inaugurato a marzo. Un progetto, questo, che ci è piaciuto da subito, perché l’Ospedale è un esempio reale di pace: sotto lo stesso tetto, ogni giorno, lavorano e vengono assistite persone appartenenti a diverse culture e religioni, in una terra che, come tutti sanno, è dilaniata da decenni di conflitti che sembrano insanabili. Ci parli del circuito di golf? La formula è quella delle 18 buche Stableford a squadre di 4 giocatori. La squadra vincitrice di ogni tappa si qualifica per la finale. La prima tappa è il 31 marzo al Golf Club di Carimate, poi giocheremo a Villa D’Este, Lugano, Bergamo e Bogogno. La finalissima non è ancora stata fissata, ma sarà certamente una grande sorpresa per i partecipanti... Terminiamo con un gossip: quali giocatori del Milan eccellono nel golf? Sicuramente nelle primissime posizioni ci sono Donadoni e Van Basten, poi io, Stefano Nava, Marco Simone e Tassotti. Ma anche Gullit e Shevchenko non sono niente male. Oggi hanno iniziato a giocare Kakà, Ronaldo e Pirlo….Pato sta aspettando la sacca dal Brasile. Inaugurazione del Pronto Soccorso della Clinica Pediatrica De Marchi di Milano, nel dicembre 2005 26 Sport e SOLIDARIETà Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008 Creval Golf Cup per Creval Insieme D odici appuntamenti imperdibili per un grande torneo che si propone di far conoscere e di promuovere, in occasione del Centenario del Credito Valtellinese, natura, prodotti, cultura e tradizioni della Valtellina. L’evento è stato realizzato con la collaborazione dei partner storici: Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Sondrio, Consorzio di Tutela Valtellina Casera e Bitto, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio per la Tutela del nome Bresaola della Valtellina, Consorzio Tutela Mele di Valtellina, Associazione strada del vino e dei sapori della Valtellina, Galbusera Dolciaria e la prestigiosa struttura Bagni di Bormio Spa Resort. Quest’anno, a testimonianza del sempre maggiore successo di questo evento, si sono registrate 3 gradite new entry: il Consorzio di Tutela Miele di Valtellina, il Comitato Valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina e il nuovo Consorzio Valtellina C’è più gusto, nato per coordinare l’attività di tutti i consorzi provinciali. Le competizioni si svolgeranno prevalentemente al venerdì, formula stableford, con partenza shotgun. Al termine della competizione, che si conclude con la gara finale il 21 settembre, i finalisti saranno ospiti alla Cena di Gala presso il Salone dei Balli del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio. A sottolineare gli scopi solidaristici della manifestazione, nel corso della serata il Credito Valtellinese farà una donazione ad un ente selezionato tra quelli appartenenti a Creval Insieme, la nuova community dei volontari dipendenti del Gruppo Creval. 27 Eventi speciali Giornata celebrativa del Centenario 12 luglio 2008: buon compleanno Creval! Sondrio. Il prossimo 12 luglio il Creval compie 100 anni. La banca venne fondata infatti il 12 luglio 1908, a Sondrio, alla presenza di 60 soci. Quest’anno sono già state realizzate e sponsorizzate diverse iniziative per festeggiare la ricorrenza, quali – nel settore sportivo - il 48° Ski Meeting Interbancario, il partenariato con la Fidal Lombardia e la prossima spedizione sul K2 dell’alpinista valtellinese Marco Confortola. Nel settore culturale e artistico: la grande mostra su i Ligari e il Requiem di Mozart nella Chiesa Collegiata. Nel settore immobiliare la ristrutturazione dello storico Albergo della Posta e della Chiesa Collegiata, a Sondrio. Ma altri importantissimi eventi sono in calendario nei prossimi mesi, come i concerti nelle filiali storiche del Credito Valtellinese, le Serate Corali, il Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008 e il Trofeo del Centenario di atletica a Chiuro. Il momento clou di quest’anno si terrà, naturalmente, proprio il 12 luglio a Sondrio. Sarà una giornata davvero particolare per tutta Uno storico Certificato azionario del Creval la cittadinanza, con una serie di eventi indimenticabili. La città, “suddivisa” in cinque percorsi tematici (Musica, Arte e Storia, Letteratura, Animazioni, Gusto), ospiterà un gran numero di eventi con il coinvolgimento di artisti noti, di professionisti, di enti e realtà locali, associazioni, consorzi, commercianti, volontari. I musei di Sondrio (il Museo valtellinese di storia e arte, la Galleria del Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli), che ospiteranno la Mostra su i Ligari, rimarranno aperti tutto il giorno e sino a notte inoltrata. Saranno possibili visite guidate alla Mostra. Una serie di incontri, prendendo spunto da opere letterarie ispirate alla montagna, coinvolgeranno personaggi legati a quest’ambiente: scrittori, attori, registi, giornalisti, sportivi. All’interno del percorso Animazioni si svolgeranno interventi continuativi nelle principali strade e vie del centro storico. Veri e propri “artisti di strada” dalle performance suggestive ed acrobatiche si esibiranno nei vicoli e nelle piazze di Sondrio coinvolgendo i passanti. Animazioni destinate ai bambini si svolgeranno nei principali oratori della città e in postazioni ad essi dedicate: giochi di conoscenza, giochi di movimento, giochi sensoriali, laboratori creativi, letture animate, ecc. Questo il programma Mattina Ore 9.30 – 11.30: Convegno del Centenario presso il Teatro Pedretti, con interventi del Presidente del Creval Giovanni De Censi e delle autorità istituzionali e finanziarie italiane. Per consentire a tutta la cittadinanza di seguire l’evento, ci sarà un collegamento video in Sala Vitali, Cinema Excelsior, Teatro Don Bosco, salone della Sede del Credito Valtellinese e con maxi schermo in Piazza Campello. Ore 12.00 – 13.00: Santa Messa Commemorativa presso la Chiesa Collegiata SS. Gervasio e Protasio trasmessa in diretta anche nelle altre sedi. Ore 13.30 – 15.00: Pranzo presso i Salesiani a cura dell’Accademia del Pizzocchero. Pomeriggio Dalle ore 16.00: Animazioni e spettacoli per bambini nel centro storico di Sondrio. La popolazione potrà prendere parte ad un calendario ricco di incontri e momenti culturali. Le varie attività saranno suddivise in 5 filoni tematici - Percorso Musica, Percorso Arte e Storia, Percorso Letteratura, Percorso Animazioni, Percorso Gusto – che si svilupperanno in altrettanti percorsi nel centro storico cittadino, identificati da un diverso colore. Dalle ore 16.00 fino alle ore 20.00: Saranno aperte le cantine di Palazzo Sertoli e dell’Hotel della Posta, dove sarà possibile, in collaborazione con il Consorzio Valtellina C’è più Gusto, degustare il vino “Centenario” accompagnato dai prodotti tipici valtellinesi. Sera Dalle ore 19.30 alle 2.00: Rimarranno aperti i negozi nel centro storico di Sondrio, con la possibilità di cenare nei ristoranti convenzionati con il menù “Centenario” a prezzi scontati. Alle ore 21.00: Notte bianca Dalle ore 23.00 – 23.15: 23.15 – 02.00: 28 Grande spettacolo – con un artista a sorpresa di livello nazionale – presso il Campo Sportivo CONI. 7100 i posti disponibili. In apertura collegamento via telefono satellitare per un saluto dell’alpinista estremo Marco Confortola, dal Campo Base del K2. Collegamento con Alex Bellini durante la sua attraversata dell’Oceano Pacifico. In contemporanea allo spettacolo, nel centro storico proseguiranno gli eventi tematici nelle piazze di Sondrio. Grande spettacolo pirotecnico nei pressi della Chiesa San Bartolomeo. Proseguono musica ed eventi nelle piazze del centro storico, banchetti degustazione e negozi aperti. FOCUS ARTE Le Mostre Milano: Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline - Corso Magenta, 59; Museo Diocesano, Corso di Porta Ticinese, 95. Sondrio: Galleria Credito Valtellinese, Piazza Quadrivio, 8; Museo valtellinese di storia e arte, via M. Quadrio, 27 I LIGARI pittori del Settecento lombardo Milano: 12 aprile - 19 luglio 2008; Sondrio: 14 maggio - 19 luglio 2008 La mostra, che gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è dedicata ai pittori valtellinesi Pietro, Cesare e Vittoria Ligari e illustra l’ampia e complessa produzione pittorica di questi rappresentanti del Settecento lombardo, considerati tra le personalità artistiche più significative dell’epoca. Il progetto è stato voluto e sostenuto dal Credito Valtellinese quale iniziativa di maggior rilievo delle celebrazioni per il primo secolo di attività dell’Istituto. La Galleria Gruppo Credito Valtellinese a Milano accoglierà il nucleo principale della mostra, all’incirca quaranta opere che documentano l’attività dei Ligari, suddivise secondo l’appartenenza al genere sacro, profano o al ritratto. In parallelo, nella sede del Museo Diocesano di Milano saranno presentate una quindicina di tele riconducibili ad alcuni protagonisti dell’arte lombarda e veneta che precedono o affiancano la carriera dei Ligari. È prevista inoltre la proiezione di un documentario sulla loro produzione e l’allestimento di un percorso multimediale attraverso frammenti filmici e sonori in grado di ricostruire lo scenario temporale della dinastia degli artisti val- Pietro Ligari, Davide consacrato re dal profeta Samuele. Sondrio, Collezione Credito Valtellinese. tellinesi. Con la cura scientifica di Philippe Daverio, il mondo dei riferimenti si articola attraverso ampie citazioni alla cultura artistica del Settecento lombardo e veneto, all’universo musicale dei canoni di Johann Sebastian Bach, alla narrazione filmica, infine, con la ripresa di frammenti dal cinema Il Direttore del Museo valtellinese di storia e arte, dott.ssa Angela Dell’Oca, ci illustra la mostra su i Ligari «L’esposizione, che si inaugura a Milano nella Galleria del Credito Valtellinese al Refettorio delle Stelline, intende offrire per la prima volta una panoramica completa della produAngela Dell’Oca, Direttore del Museo zione pittorica del valtellinese di storia e arte pittore valtellinese Pietro Ligari e dei figli Cesare e Vittoria. Il progetto, complesso per la diffusione delle opere degli artisti nelle chiese del territorio della Diocesi comasca e presso numerose collezioni pubbliche e private, è stato avviato già da alcuni anni grazie al contributo di un nutrito comitato scientifico diretto da Simonetta Coppa ed Eugenia Bianchi e prevede anche una revisione critica delle opere attribuite alla bottega ligariana con l’edizione di un atlante generale che sarà completato nell’autunno del 2008. Nella sede del Museo Diocesano, che espone una significativa selezione di artisti lombardi contemporanei ai Ligari, si sviluppa un ricco apparato virtuale e un corredo filmico che illustra i cicli di affreschi sacri e profani realizzati da Pietro e da Cesare, tradotto in di Stanley Kubrick. Dal 14 maggio, presso il Museo valtellinese di storia e arte e la Galleria Credito Valtellinese a Sondrio, una parte della mostra sarà dedicata ai mezzi e ai processi della produzione dei Ligari dove saranno presentati circa cinquanta disegni di figura e alcuni modelli in gesso. specifici itinerari anche nel catalogo edito da Skira. In contemporanea a Sondrio, presso il Museo valtellinese di storia e arte, dove è custodito il Fondo Ligariano ricco di più di 1.200 pezzi (dipinti, disegni, stampe, gessi, mobili e materiali dell’atelier, la biblioteca e i documenti familiari), verrà allestito un punto video sulla mostra milanese e un apparato didattico per le scuole che andrà ad aggiungersi all’esposizione permanente dei dipinti e dei disegni dei Ligari e al museo virtuale inaugurato nel 2005. Sempre a Sondrio a Palazzo Sertoli sarà possibile vedere una selezione di disegni di Pietro, Cesare e Vittoria Ligari, per la maggior parte inediti, provenienti dalle collezioni private degli eredi». 29 FOCUS ARTE Dal 15 marzo al 20 luglio 2008 presso Villa Olmo a Como L’abbraccio di Vienna. Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere Como. Dopo le grandi esposizioni - organizzate dal Comune di Como negli anni scorsi - dedicate ai capolavori di Miró, Picasso, Magritte e degli Impressionisti, ora dal 15 marzo al 20 luglio è la volta di Klimt e Schiele insieme a diversi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna. L’evento, di grandissimo rilievo internazionale, è ospitato nella splendida cornice di Villa Olmo e annovera tra gli sponsor il Credito Valtellinese che già precedentemente aveva sostenuto le mostre comasche. Ne parliamo con l’assessore alla cultura del capoluogo lariano Sergio Gaddi e con il Presidente del Credito Artigiano Angelo Palma. Assessore Gaddi, come è nato questo ambizioso percorso che ha inserito a pieno titolo Como nel circuito delle città d’arte? Grazie al rapporto privilegiato che il Comune di Como, da diversi anni, intrattiene con le grandi istituzioni museali internazionali ed europee. È proprio per le ottime relazioni con il Museo Belvedere di Vienna, che conserva la collezione di opere della Secessione più importante al mondo, che si è potuto realizzare questo evento eccezionale. Ricordiamo che il solo trasferimento in valore di opere dal Belvedere a Villa Olmo è tra i più significativi mai realizzati nella storia delle esposizioni. Il manifesto della mostra raffigurante L’abbraccio, di Egon Schiele. Quali benefici hanno portato questi grandi eventi al territorio e al prestigio della città? Sono convinto che la cultura sia la chiave di sviluppo della nuova economia urbana. « Il fulcro attorno cui ruota l’esposizione sono le opere degli autori legati alla Secessione e all’Espressionismo viennese, come Gustav Klimt, Egon Schiele e Oskar Kokoschka » Gustav Klimt, Ritratto di Johanna Staude, 1917-1918, olio su tela, incompiuto. L’assessore alla cultura del Comune di Como Sergio Gaddi con il Presidente del Credito Artigiano e del Credito Piemontese Angelo Palma. 30 Lo dimostrano i numeri: alcune università hanno stimato gli indotti derivati dagli eventi d’arte con un fattore moltiplicatore che va da 5 a 7. Ogni euro speso per una mostra si trasforma in benefici per il territorio in 5/7 euro. Tutte le nostra rassegne “producono” in media 2.000 articoli sulla stampa nazionale ed internazionale che parlano della città di Como, i visitatori sono passati dai 75.000 della prima mostra di Mirò ai 120.000 mila di Magritte, quindi il solco in termini propulsivi per il nostro territorio è ben tracciato. Quanto ha influito il mecenatismo di sponsor e aziende private nella realizzazione di questi eventi? È fondamentale perché il Comune di Como – tenga presente che l’assessorato alla cultura organizza e cura direttamente tutti gli eventi di Villa Olmo – partecipa per una cifra che va dal 7 al 10% del budget complessivo. Sono fondamentali, quindi, gli introiti delle sponsorizzazioni private e, naturalmente, della biglietteria. Veniamo alla Mostra. Ce la illustra? La rassegna, dal titolo L’abbraccio di Vienna. Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere, è FOCUS ARTE Mirò, Personaggi, uccelli, stella, 1978 Rouault, Clown, 1906 ospitata nella settecentesca Villa Olmo e raccoglie ottanta opere, provenienti dal Museo Belvedere di Vienna, in grado di ripercorrere la genesi dell’arte del Novecento partendo dal Barocco, passando per la Belle Époque e Picasso, per il Biedermeier, fino a giungere alla SeLa deposizione cessione e al primo Espressionismo. Il fulcro del minotauro Magritte, in costume La Bonne Foi, attorno cui ruota l’esposizione, che mi onodi arlecchino, 1964-1965 ro di curare personalmente insieme a Franz 1936 Smola, curatore del Museo Belvedere, sono le opere degli autori legati alla Secessione Il Credito Valtellinese è stato sponsor anche per le mostre di Mirò (2004 - 75.000 visitatori), e all’Espressionismo viennese, come Gustav Picasso (2005 - 78.000 visitatori), Magritte (2006 - 120.000 visitatori), Impressionisti (2007 - 80.000 visitatori). Klimt, Egon Schiele e Oskar Kokoschka. Quali le opere principali in esposizione? del territorio, a costruire un ambiente più Ce le illustra? umano. Vorrei inoltre aggiungere una cosa. « Il trasferimento Il percorso parte dal Barocco e arriva fino in valore di opere dal Belvedere Qualche anno fa, durante una convention alla modernità. Cito, per brevità, solo alcune a Villa Olmo è tra i più dei dirigenti del Gruppo Creval, a Vienna, significativi mai realizzati nella storia opere in esposizione. Sicuramente meritano visitammo il Museo Belvedere con le opere delle esposizioni » menzione le teste di Messerschmidt, scultuche ora sono qui a Como in esposizione. Lo re con espressioni deformate della metà del considero un segno beneaugurante. ‘700 che anticipano straordinariamente la Credito Valtellinese, che nel capoluogo lariamodernità che poi troveremo in Schiele; poi no è radicato da diversi anni, ha voluto dare Galleria Credito Siciliano, Acireale. i Ritratti di Corte di Martin Van Meytens, che così un segno tangibile di vicinanza alla cit9 maggio – 28 giugno 2008 hanno una visione assolutamente barocca tà, con i cui cittadini ha sempre trovato terAcireale inizio ‘900 dell’impianto della famiglia; nella sezione reno fertile, nella logica di banca territoriale, del Biedermeier citerei soprattutto i Ritratti per un rapporto fecondo. Inoltre, non diAcireale. In occasione dei 100 anni dalla di Donna di Johann Baptist Reiter che rafmentichiamolo, la nostra Banca si è sempre fondazione della Banca Popolare Santa Venera, una mostra ne celebra la tradifigurano la figura femminile in un sottile contraddistinta per la promozione dell’arte zione attraverso la raccolta di una serie gioco sensuale; nella sezione della Belle Epoe della cultura. Non per nulla ci fregiamo di di fotografie dei primi del ‘900 del Barone que abbiamo i lavori di Hans Makart per poi tre Gallerie d’arte: alle Stelline di Milano, a Domenico Scudero Papale, di documenti e terminare, naturalmente, con Klimt e il suo Palazzo Sertoli a Sondrio e ad Acireale, in arredi appartenuti all’archivio Santa Venera, nonché di una breve, ma memorabile, Castello di Kammer sul Lago Atter, Schiele Sicilia. Sostenere la cultura per noi significa cronaca fotografica del periodo tratta dagli con L’abbraccio e Oskar Kokoschka con la contribuire al progresso culturale e morale archivi di fotografi acesi. La mostra, divitigre/leone. sa in due sezioni (1908, Acireale ha la sua Presidente Palbanca; Acireale nelle fotografie del Barone Domenico Scudero Papale) è accompagnama, perché il Creta da un testo storico-introduttivo in grado dito Valtellinese ha di guidare il visitatore in una ricostruzione deciso di sostenere contestuale delle ambientazioni e degli queste importanti scenari culturali del “fare banca” in Sicilia all’inizio del secolo scorso. La selezione del rassegne? materiale fotografico è curata da Roberto Uno dei motivi lo ha Mutti, studioso di fotografia contemporadetto lei, si tratta di nea e critico de “La Repubblica”. eventi di grandissimo rilievo internazionale che danno lustro alla città di Como e contribuiscono a svilupparla sotto il profilo turiOskar Kokoschka, Tigone, 1926, olio su tela. stico e culturale. Il 31 LA BANCA NEL SOCIALE Convegni, cultura, sport Corso universitario promosso dal Gruppo Creval Gli studenti del Borromeo a scuola di Risk Management Pavia. Il 21 febbraio scorso ha avuto luogo la consegna dei premi ai migliori studenti dell’Università di Pavia che hanno frequentato il corso di “Analisi Statistica dei Dati - Misurazione e Gestione dei Rischi” diretto dal Prof. Paolo Giudici. Il corso, promosso dal Gruppo Credito Valtellinese in collaborazione con il Dipartimento di Statistica ed Economia Applicate e l’Almo Collegio Borromeo, si colloca nell’ambito della promozione della cosiddetta “financial education”. Con la regia del Vice Direttore Generale del Creval Enzo Rocca, alcuni manager del Gruppo hanno trattato del “governo dei rischi”, in particolare dei rischi finanziari, di credito, operativi e di compliance. Il Vice Direttore Generale del Creval Enzo Rocca tra gli studenti premiati Main sponsor il Credito Artigiano Dopo Sondrio, Internet Saloon apre anche a Pavia Pavia. Internet Saloon, la speciale scuola - gestita da AIM - che offre corsi gratuiti per signore e signori, di oltre 50 anni, per imparare a navigare in internet e a utilizzare il computer, è stato inaugurato ai primi di marzo anche a Pavia. La scuola, che ha già avuto un grandissimo successo a Sondrio, Milano e Venezia, diplomando navigatori quasi 20.000 corsisti senior, è stata donata dal Credito Artigiano con il prezioso aiuto di Microsoft e HP nell’ambito delle iniziative promozionali legate all’acquisizione di 12 sportelli di Intesa Sanpaolo nella provincia. Alla giornata di inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il Sindaco di Pavia Capitelli, il Presidente della Provincia dott. Poma e il Vescovo di Pavia, Monsignor Giovanni Giudici. Il Credito Artigiano è stato rappresentato dal Direttore Generale Luciano Camagni. L’accoglienza della popolazione è stata entusiasta, con oltre 300 iscrizioni nei primi 15 giorni. N Offerta Riservata ai clienti del Gruppo bancario Credito Valtellinese COUPO Consegnando questo coupon alla biglietteria della Stazione della Ferrovia retica di Tirano e acquistando un biglietto di andata e ritorno da Tirano a Bernina Diavolezza oppure a Punt Muragl, sarà offerta l’escursione con la funivia fino a Diavolezza (2984 m s/m) o con la funicolare a Muottas Muragl (2448 m s/m). # Durata della promozione: dal 15.12.2007 al 12.10.2008 Periodo di apertura DIAVOLEZZA: dal 21.12.2007 al 12.10.2008 Periodo di apertura MUOTTAS MURAGL: dall’8.06.2008 al 12.10.2008 32 Evento private, zona di Roma Roma. Il 5 dicembre scorso, nello splendido scenario del Nobile Collegio Farmaceutico presso la Chiesa di San Lorenzo in Miranda, si è svolto un interessante incontro tra i vertici del Credito Artigiano e alcuni esponenti di rilievo del mondo dell’imprenditoria romana e nazionale. L’occasione era una “visita in compagnia” dei musei capitolini, sotto la prestigiosa guida del Prof. Enrico Bruschini. Da sinistra: G. Fattori, Presidente del Nobile Collegio Farmaceutico; P. Buzzetti, Presidente dell’Ance; il capozona del Credito Artigiano M. Sala; A. Mondello, Presidente della Camera di Commercio di Roma e della Unioncamere; L. Camagni, Direttore Generale del Credito Artigiano. LA BANCA NEL SOCIALE Centenario della Piccola Opera per la salvezza del fanciullo “Rita Tonoli” Lecco 15 Marzo - 21 Giugno 2008 Mostra antologica di Giancarlo Vitali Lecco. Fino al 21 giugno, presso la nuova sede dell’ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori Edili) della Provincia di Lecco, si terrà la mostra antologica dell’architetto ticinese Giancarlo Vitali. L’evento, patrocinato da Regione Lombardia, Provincia e Comune di Lecco, avrà una diffusione a livello regionale e nazionale ed è sponsorizzato dal Credito Valtellinese. La Piccola Opera per la salvezza del fanciullo, fondata a Milano nel 1908 da Margherita Tonoli, celebra il primo centenario di attività educativa a favore dei bambini, giovani e famiglie. Tra le finalità dell’Opera, la sensibilizzazione ai problemi educativi, la promozione di interventi legislativi e organizzativi a favore dei minori e la loro accoglienza in case centro, se allontanati dalla famiglia. Alla sua morte Margherita Tonoli affidò la continuità della Piccola Opera a Sorella Amelia Giueppina Pierucci, fondatrice dell’Istituto Religioso delle Minime Oblate del Cuore Immacolato di Maria. Il Centro operò anche in Valtellina, grazie alla donazione alla Il volume è stato sponsorizzato dal Credito Artigiano Un secolo di Croce Bianca a Milano Milano. Nel volume, di recente pubblicazione, sono narrate le vicende della Croce Bianca attraverso il primo secolo della sua storia. Il racconto è frutto delle testimonianze rese dai volontari delle prime generazioni che hanno avuto modo di registrare, nella memoria e con lo scritto, le origini dell’Associazione e il suo continuo espandersi nel territorio lombardo. Il volume è stato stampato in 5.000 copie. Premio Carlo Porta a Don Luigi Verzè Milano. Don Luigi Verzè è stato tra i vincitori del Premio Carlo Porta 2007, riconoscimento che viene assegnato annualmente a coloro che «con la propria opera culturale e la propria personalità hanno onorato la città di Milano». Il Credito Artigiano è stato sponsor della bella iniziativa. Il Direttore Generale del Credito Artigiano Luciano Camagni premia Don Luigi Verzè Il Presidente e il Direttore Generale del Creval consegnano a Suor Anna Gennai e a Suor Giuseppina Caspani il contributo straordinario per il Centro Rita Tonoli Piccola Opera, nel 1935, della Villa Parravicini a Traona. Nel 1958 si progettò una colonia permanente per bambini. L’anno successivo venne inaugurato il primo Centro educativoassistenziale che svolgeva anche la funzione di colonia permanente. Nel 1965 sorse un nuovo edificio scolastico attiguo al Centro che sarà attivo fino al 1983. Dal 1980 vennero accolte nel Centro anche le bambine. Un nuovo impulso nella terra valtellinese è dato dall’apertura del Centro di Pronto Intervento “Aquilone” nel 1995 e dalla riprogettazione del servizio e ristrutturazione negli anni 2002-2003. Oggi il Centro Rita Tonoli si propone come risorsa abitativa ed educativa per i minori in difficoltà. Il Credito Valtellinese ha partecipato, con un contributo straordinario, ai festeggiamenti dei primi cinquant’anni dalla costituzione del Centro Rita Tonoli di Traona e del centenario di fondazione della Piccola Opera, che cade nello stesso anno del centenario della banca. 33 LA BANCA NEL SOCIALE La Croce Rossa etnea destina in favore dei bambini la somma elargita dal Credito Siciliano Catania. Si è svolta lo scorso 22 gennaio, presso il Centro Direzionale acese della banca, la consegna dell’assegno di beneficenza del Credito Siciliano al Comitato Provinciale catanese della Croce Rossa. La somma di 7.500 euro, riveniente dalla cessione di una quota delle commissioni prodotte nell’asta di preziosi tenutasi lo scorso dicembre presso la Direzione Pegni di Catania, sarà I vertici del Credito Siciliano utilizzata dall’Ente per la realizzazione consegnano l’assegno alla Croce Rossa Etnea di un progetto umanitario a favore dei bambini disagiati. Durante la cerimonia, presenti i Vice Direttori Generali del Credito Siciliano Mauro Selvetti e Saverio Continella, l’assegno è stato consegnato dall’Amministratore Delegato della banca – Francesco Giacobbi – alla Presidente del Comitato Provinciale, Nicoletta Accardo Schillaci. “La sinergia – ha manifestato Giacobbi - del Credito Siciliano con la Croce Rossa sottolinea, così come già accaduto in passato, la costante responsabilità delle società del Gruppo Credito Valtellinese sui temi del sociale”. Kermesse di Sci alpinismo sponsorizzata dal Creval Valtellina Orobie più entusiasmante che mai Sondrio. Giunta alla sua 23ª edizione, la kermesse sci-alpinistica del Meriggio, svoltasi a fine gennaio, è stata come sempre un avvenimento eccezionale. Al “parterre”, in località Campei (1300 m.), circa 80 coppie senior e 14 giovani si sono dati battaglia per raggiungere per primi la vetta del Monte Meriggio, a 2350 m. A fare da cornice all’evento una stupenda giornata di sole e lo stupefacente comprensorio del Parco delle Orobie Valtellinesi. Il gradino più alto del podio è stato conquistato dalla coppia Graziano Boscacci – Ivan Murada per gli uomini, da Laura Besseghini – Raffaella Rossi nella categoria femminile. Esordio del partenariato Fidal-Creval Campionati di società di corsa campestre Monza. Lo scorso 17 marzo, a Monza, si sono svolti i Campionati di Società di corsa campestre, con oltre 1600 atleti partecipanti. La manifestazione, organizzata dal Comitato Regionale Lombardo Fidal e dalla gloriosa SGM Forti e Liberi di Monza, ha visto l’esordio in qualità di partner della Federazione Lombarda di atletica del Gruppo bancario Credito Valtellinese. Ottimi i piazzamenti degli atleti lombardi, tra i quali segnaliamo, per brevità, il primo posto del Pro Patria Cus Milano nella combinata uomini e dell’ italomarocchino Ahmed El Mazoury (Atl.Lecco Colombo Costruzioni) fra gli juniores. Nella classifica per società il Pro Patria Cus Milano si aggiudica il primo posto anche tra gli juniores maschili e le allieve. Un momento della gara Un’immagine della gara di sci alpinismo sulle Orobie 34