16INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18L

Transcript

16INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18L
PLEIADI n. 49 - aprile 2008
5
Notizie economiche:
Accordo con B.E.I.
16
INTERVISTA ALLA PIANISTA
ENRICA CICCARELLI
18
L’AZIENDA DEL MESE:
GALBUSERA
29
FOCUS ARTE:
MOSTRA SU I LIGARI
sommario
11
3. Editoriale
Un Gruppo a rilievo e visibilità nazionale
5. Notizie Economiche
Il Creval rinnova l’accordo con B.E.I.
6. Specialsocio
Ottimi risultati economici nel 2007
8. Flash Economia
Economia: decoupling?
Vinto il premio cerchio d’oro
pag. 20
11. Riconoscimenti
Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d’Oro
12. Oggi parliamo di...
Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese
Prof. Angelo Palma
Intervista al D.G. del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo
14. Comunicazione
“C’è aria nuova” nel Gruppo Creval
20
16. Personaggi
Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli
Creval Insieme
18. L’azienda del mese
Intervista al Cav. Mario Galbusera
20. Solidarietà
Creval Insieme
22. Imprese e mercati
L’Enterprise Risk Management
30
24. Nuovi prodotti
Creval per i giovani
Mostra: l’abbraccio di Vienna
26. Sport e solidarietà
Il Creval è sponsor del Milan Golf Tour
Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008
28. Eventi speciali
Giornata celebrativa del Centenario
29. Focus Arte
Le Mostre
32
32. La banca nel sociale
Convegni, Cultura, Sport
Banca nel sociale
In copertina: immagine della campagna pubblicitaria “C’è aria nuova”
PLEIADI
Periodico quadrimestrale del Gruppo bancario Credito Valtellinese
Fascicolo impaginato da Immaginario di Gerardo Iuorio
Tipografia Postel SpA
Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione Mercato
Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio.
Stampato in 200.000 copie.
Direttore responsabile:
Mario Cotelli
Responsabili di redazione:
Michele De Dosso, Roberto Grazioli
Comitato di redazione:
Paolo Baroli, Attilio Bertini, Nicola Coiatelli, Umberto Colli,
Tiziana Colombera, Paola Cottica, Giovanni De Agostini,
Stefania De Luis, Miro Fiordi, Cinzia Franchetti,
Stefano Maggioni, Christian Moretti, Vittorio Pontoni,
Cristina Quadrio Curzio, Enzo Rocca.
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003
Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari
all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo
designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a [email protected] .
EDITORIALE
Un Gruppo a rilievo
e visibilità nazionale
Giovanni De Censi - Presidente del Credito Valtellinese
Un Gruppo che cresce
Il Gruppo Credito Valtellinese ha cominciato il 2008 con entusiasmo e convinzione
nei propri mezzi, come reso evidente dall’inaugurazione della quinta banca territoriale, il Credito Piemontese, che si affianca
alle altre due aziende di credito iscritte nel
perimetro unitario (Bancaperta e Mediocreval) e si avvale dell’ausilio fornito dalle
società di finanza specializzata e dalle tre
società di produzione – Deltas, Bankadati
e Stelline – attive rispettivamente nell’ambito della fornitura dei servizi accentrati,
della gestione e sviluppo delle tecnologie
informatiche (offerte anche a realtà terze)
e del patrimonio immobiliare del Gruppo.
La nostra identità distintiva è connotata da
cinque fattori:
1. competenza;
2. trasparenza;
3. creatività;
4. rigore;
5. capacità di creare valore.
Il processo di sviluppo della copertura territoriale, accompagnato da un aumento sensibile dei collaboratori del Gruppo (cresciuti
da 3.344 di fine 2006 agli attuali 3.764),
indica un cammino di progressiva estensione all’intero territorio nazionale delle
nostre insegne – tramite processi di crescita
interna (prevediamo una dotazione di 500
sportelli a fine 2009) e di crescita esterna,
sulla base di alleanze forti con partner che
condividono la nostra cultura d’impresa e i
valori del localismo e del servizio in forma
privilegiata a privati, Pmi e clientela retail.
settore, operiamo per estendere la nostra
operatività al servizio delle famiglie e piccole e medie imprese italiane: in linea di
tendenza, il “network Creval” – per via diretta e indiretta – assume una dimensione
rilevante anche grazie ad accordi strategici
in essere in Veneto e Friuli Venezia-Giulia
(Gruppo Banca Popolare di Cividale), Abruzzo, Marche, Molise (Banca Tercas, presente
significativamente in tutte e tre le regioni)
e Lazio (Banca della Ciociaria); l’Italia orientale e centrale rappresenta un’opportunità
di accrescere il mercato servito sulla base
dei nostri valori: “operatori tra gli operatori”
chiamati a sostenere l’economia e la società
in cui viviamo in un’ottica di condivisione
dei destini delle comunità di appartenenza
« La nostra identità distintiva
è connotata da cinque fattori:
competenza, trasparenza, creatività,
rigore, capacità di creare valore »
e non di massimizzazione dei profitti di breve termine.
La grande dimensione non è raggiungibile solo tramite fusioni: intese forti volte a
creare network accomunati da un identico sistema informativo e da un modello
organizzativo aperto per definizione costituiscono un’alternativa praticabile; è la
strada attuata in questi anni sulla base di
un’identità di impresa-rete a forte velocità decisionale, dotata di caratteri distintivi
precisi, vicina ai clienti in termini sostanziali e non solo formali. Proprio tramite le
alleanze con altre realtà creditizie (penso
in particolare al Gruppo Banca Popolare
di Cividale) ci è fornito un ingresso in Europa orientale – Slovenia in primo luogo,
ma non solo – rilevante per l’operatività di
molte unità produttive alla ricerca di nuovi
mercati di sbocco per i propri prodotti e che
intendiamo accompagnare in Paesi ad alto
tasso di sviluppo economico e ad imprenditorialità diffusa.
Struttura del Gruppo
Il valore delle alleanze
Oltre ad alleanze in essere a livello di sistema, tra cui la partecipazione strategica
nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari
Italiane accanto alle maggiori banche del
EDITORIALE
Gruppo bancario multilocale
La nostra mission di Gruppo multilocale si
estrinseca sul territorio:
• nella capacità di generare utilità al
servizio dei Soci e qualità nei confronti di
tutti i clienti;
• nell’ancoraggio a valori dichiarati e
trasparenti in grado di permeare l’operatività quotidiana di tutti i collaboratori
e di consentire elevati gradi di fiducia
nel rapporto con tutte le categorie di
stakeholder;
• nel perseguimento, in linea con la nostra
natura di Gruppo a matrice popolare,
di tre principi fondamentali: solidarietà,
sussidiarietà, autonomia.
La capacità di ascolto dei clienti e di personalizzazione del rapporto bancario consente di rendere effettivo il principio di “banche di relazione” caratterizzate da:
• personale qualificato e fidelizzato;
• clientela retail a sua volta legata nel
medio-lungo periodo al nostro Gruppo;
• supporto delle società specializzate nel
presidio specialistico delle aree strumentali allo svolgimento dell’attività creditizia.
Si tratta di caratteristiche distintive e
vincenti su cui fare perno per lo sviluppo
del prossimo “secolo del Credito Valtellinese”, dopo le celebrazioni di questi primi
cento anni.
217
Gruppo a matrice popolare
La stessa appartenenza al sistema delle banche popolari, che evidenzia anche nel 2007
dati in crescita (la quota di mercato degli
sportelli bancari passa dal 24,1% al 26,6%
e in termini di impieghi e provvista si posiziona rispettivamente al 22,6% e al 24,8%),
indica il valore di radici culturali comuni riconducibili al principio della cooperazione
e della democrazia basata sulle persone; si
sviluppa in un’ottica di valorizzazione della
figura del Socio-cliente; sottolinea una forte vocazione al localismo, pur all’interno di
Partiamo dalle sei regioni e trenta province
di attuale insediamento diretto per un anno
di evoluzione operativa teso a dare pieno
rilievo e visibilità nazionale al Gruppo; la
fiducia dei Soci-clienti, unita ad una forte
motivazione dei collaboratori e ad un modello organizzativo-imprenditoriale vincente, costituisce la migliore leva per un’”aria
nuova” che metaforicamente da Torino e
dalla nuova banca Credito Piemontese si
estende al di là dei nostri confini tradizionali, contribuendo a diffondere capacità di
relazione, cointeressenza con le dinamiche
economiche e sociali del territorio, orientamento strategico di “banca di prossimità”,
qualità del servizio.
A ben vedere, sono i nostri punti di forza da
cento anni a questa parte.
un forte processo di globalizzazione – i due
termini non sono necessariamente in contraddizione; evidenzia l’apporto concreto
fornito a una parte vitale del panorama
economico italiano: l’imprenditoria legata
al territorio, spesso espressione della filiera
dei distretti produttivi.
Il processo di crescita e innovazione che
ci vede protagonisti non intacca ma anzi
15
Totale
428 Filiali
12
Gruppo a rilievo
e visibilità nazionale
« La grande dimensione
non è raggiungibile solo tramite fusioni:
intese forti volte a creare network
accomunati da un identico
sistema informativo e da un modello
organizzativo aperto per definizione
costituiscono un’alternativa praticabile »
Andamento Sviluppo Filiali
450
25
enfatizza le caratteristiche tipiche del modello tradizionale di banca popolare cooperativa:
• relazioni solide e durature
con la clientela;
• forte propensione al sostegno
delle piccole e medie imprese;
• grande attenzione ai bisogni di servizi
finanziari delle famiglie;
• profondo impegno sociale per
le comunità locali.
al 21/03/2008
428
392
400
368
350
295
300
327
301 308
346
250
23
200
174
197
213
150
95
100
50 41 44
46 49
2007
2008
2006
2005
2004
2003
2001
2002
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1991
1992
0
1990
136
115
96 109
Notizie Economiche
Finanziamenti a piccole e medie imprese
Il Creval rinnova l’accordo con B.E.I. (Banca europea per gli investimenti)
per un importo di 100 milioni di euro
Il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi firma l’accordo con il Dott. Romualdo Massa Bernucci della B.E.I.
Sondrio. Lo scorso 14 marzo il Credito
Valtellinese e la Banca europea per gli investimenti hanno rinnovato l’accordo per
l’erogazione di finanziamenti B.E.I. - per
un importo pari a 100 milioni di euro a livello di Gruppo - da destinare al sostegno
di iniziative imprenditoriali di piccole e
medie imprese e di altri promotori privati
e/o pubblici clienti del Gruppo Creval.
Già a fine 2005 il Gruppo Credito Valtellinese aveva stipulato con B.E.I. un contratto di concessione di un prestito - pari
a 70 milioni di euro - destinato al finanziamento di iniziative imprenditoriali di
piccole e medie imprese. Il nuovo accordo
è stato definito in considerazione dell’avvenuto collocamento dell’intero importo
concesso a suo tempo.
I finanziamenti hanno durata minima di
4 anni, con un massimo di 12 anni (15
per i settori ambiente, energia e turismo),
compreso un periodo di preammortamento di massimo 3 anni. I prestiti potranno essere erogati per importi fino a
un massimo del 50% dell’investimento,
con un minimo di 250.000 euro ed un
massimo di 12.500.000 euro.
I finanziamenti sono destinati a:
• iniziative industriali e di servizi promosse da piccole e medie imprese (con un
massimo di 250 dipendenti);
• iniziative nel campo dell’energia, dell’ambiente, della ricerca, dello sviluppo e
del capitale umano e delle infrastrutture
legate al turismo, promosse da soggetti
privati e/o pubblici.
Significative le agevolazioni per le imprese: i finanziamenti B.E.I. sono infatti
esenti dall’applicazione dell’imposta sostitutiva. Inoltre, i tassi applicati sono più
vantaggiosi rispetto ad analoghi finanziamenti.
Per il Direttore Generale del Creval Miro
Fiordi «questo accordo rafforza il ruolo
del Gruppo Credito Valtellinese nello sviluppo delle economie locali con particolare riguardo alle piccole e medie imprese».
La Banca europea per gli investimenti
Istituita dal Trattato di Roma e fondata nel 1958, la Banca europea per gli
investimenti (B.E.I.) è l’istituzione finanziaria per i finanziamenti a lungo
termine dell’Unione europea. La B.E.I. ha il compito di contribuire all’integrazione, allo sviluppo equilibrato del mercato comune e alla coesione
economica e sociale facendo appello ai mercati dei capitali e alle proprie
risorse. La B.E.I. non persegue scopi di lucro, bensì ha lo scopo di facilitare,
con il suo intervento, la realizzazione di investimenti pubblici e/o privati
e di attrarre altri finanziamenti a sostegno dei progetti da essa promossi.
Tali progetti possono essere di natura assai diversa ma devono perseguire
uno dei seguenti obiettivi:
• lo sviluppo delle regioni svantaggiate dell’Unione europea;
• l’ammodernamento delle imprese e la creazione di nuove attività che
non possono essere interamente finanziate con risorse nazionali;
• l’aiuto agli investimenti in infrastrutture di interesse comunitario che,
per la loro ampiezza o natura, non possono essere finanziati unicamente
da uno Stato membro.
La Banca europea per gli investimenti è composta dagli Stati membri che
ne sottoscrivono il capitale. Dal 1° gennaio 2007, esso raggiunge 164,8
miliardi di euro con l’adesione della Romania e della Bulgaria all’Unione
europea.
specialsocio
Approvati i bilanci al 31.12.2007
Ottimi risultati per tutte le banche del Gruppo
Gruppo Credito Valtellinese:
utile netto +25%
Dati economici
(importi in milioni di euro)
31.12.2007
31.12.2006
var. %
68,6
347,4
594
216
150
+25%
+28,4%
+14,3%
+30%
+32,2%
31.12.2007
31.12.2006
var. %
13.709
12.137
25.846
13.754
12.074
12.371
24.445
11.446
+13,5%
-1,9%
+5,7%
+20,2%
Utile netto
85,8
Margine di interesse446
Proventi operativi
678
Risultato netto della gestione operativa
281
Utile lordo dell’operatività corrente
198,4
Dati patrimoniali
(importi in milioni di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Raccolta globale
Crediti verso Clientela
Trend Raccolta e Impieghi del Gruppo
2005
2006
2007
2005
2006
2007
14.000
12.000
10.000
8.000
6.000
4.000
2.000
0
Impieghi Clienti
Raccolta Diretta
In milioni di euro
Credito Valtellinese: utile netto +32,2%
Dati economici
(importi in milioni di euro)
Utile netto
Margine di interesse
Proventi operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile lordo dell’operatività corrente
Dati patrimoniali
(importi in milioni di euro)
31.12.2007
31.12.2006
63,648,1
157,8
120,6
246,9
208,1
125,8
90,8
95,9
68,2
31.12.2007
31.12.2006
Raccolta diretta
5.4714.799
Raccolta indiretta4.8864.682
Raccolta globale
10.357
9.480
Crediti verso Clientela
5.4604.686
var. %
+32,2%
+30,9%
+18,6%
+38,5%
+40,6%
var. %
+14%
+4,4%
+9,3%
+16,5%
Milano,19 marzo 2008. Il Direttore Generale
del Creval Miro Fiordi presenta i risultati consolidati
alla comunità finanziaria e alla stampa
Buone notizie dal Gruppo Credito Valtellinese.
I risultati conseguiti evidenziano una crescita
significativa delle masse intermediate e apprezzabili progressi degli indicatori di redditività. L’utile netto consolidato si attesta a 85,8
milioni di euro, in crescita del 25% su base
annua.
Crescono significamente i proventi operativi netti che raggiungono i 678,1 milioni di
euro e segnano un incremento del 14,3%. Il
margine di interesse si attesta a 446 milioni
di euro, con un incremento del 28,4%. Il risultato netto della gestione operativa si attesta
a 281 milioni di euro, con un +30% su base
annua. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è di 198,4 milioni di euro,
+32,2%. In crescita significativa le principali
grandezze patrimoniali con la raccolta globale che segna un + 5,7%. Sostenuta la crescita
dei crediti verso clientela, con un incremento
del 20,2%.
Ottimi risultati per la Capogruppo Credito
Valtellinese, che chiude con un utile netto di
63,6 milioni di euro, in crescita del 32,2%.
La raccolta globale cresce del 9,3%, i crediti
verso clientela del 16,5%.
All’Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione proporrà l’attribuzione di un dividendo unitario di 0,34 euro, corrispondente
ad un monte dividendi di 54,6 milioni di euro
in aumento del 50% rispetto a 36,4 milioni
dello scorso anno. Il dividendo sarà posto in
pagamento il 2 maggio 2008, con stacco cedola il 28 aprile 2008.
Per quanto concerne il Credito Artigiano, il
specialsocio
Credito Artigiano: utile netto +22,9%
Dati economici
(importi in milioni di euro)
31.12.2007
Utile netto 41,9
Margine di interesse
153,8
Proventi operativi
227,2
Risultato netto della gestione operativa
106,8
Risultato lordo dell’operatività corrente
74,7
Dati patrimoniali
(importi in milioni di euro)
31.12.2007
31.12.2006
var. %
34,1
128,2
203,6
89,8
58,7
+22,9%
+20%
+11,6%
+18,9%
+27,2%
31.12.2006
var. %
Raccolta diretta
5.5664.652
Raccolta indiretta4.6544.600
Raccolta globale
10.220
9.252
Crediti verso Clientela
5.0124.226
+19,6%
+1,2%
+10,5%
+18%
Credito Siciliano: utile netto +23,5%
Dati economici
(importi in milioni di euro)
31.12.2007
Utile netto 9,7
Margine di interesse
106,5
Proventi operativi
156,4
Risultato netto della gestione operativa45,6
Utile lordo dell’operatività corrente
23,9
Dati patrimoniali
(importi in milioni di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Raccolta globale
Crediti verso Clientela
31.12.2007
2.460
1.511
3.972
2.204
31.12.2006
var. %
7,8
83,9
136,321
31,024
18,3
+23,5%
+27%
+14,7%
+47,1%
+30,9%
31.12.2006
var. %
2.232
1.532
3.764
1.839
+10,2%
-1,4%
+5,5%
+19,9%
Banca dell’Artigianato e dell’Industria:
utile netto +97,7%
Dati economici
(importi in migliaia di euro)
Utile netto Margine di interesse
Proventi operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile lordo dell’operatività corrente
Dati patrimoniali
(importi in migliaia di euro)
Raccolta diretta
Raccolta indiretta
Raccolta globale
Crediti verso Clientela
31.12.2007
31.12.2006
var. %
344
18.153
24.025
6.810
2.544
174
14.169
19.005
5.441
1.304
+97,7%
+28,1%
+26,41%
+25,16%
+95%
31.12.2007
31.12.2006
var. %
589.002
364.925
136.332
107.730
725.334472.655
668.656482.956
+61,40%
+26,6%
+ 53,5%
+ 38,5%
conto economico del 2007 evidenzia un risultato netto di 41,9 milioni di euro con una
crescita del 23% rispetto all’anno precedente.
Per quanto concerne le grandezze patrimoniali, la raccolta globale ha una crescita superiore al 10,5%. Infine i crediti verso clientela
crescono del 18%.
All’ Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di
Amministrazione ha proposto un dividendo
unitario di 0,2130 euro, con un incremento
di circa il 30% rispetto a 0,1635 dello scorso
anno. In pagamento il 24 aprile 2008 (data
stacco 21 aprile 2008). Si è concluso con successo l’aumento di capitale del Credito Artigiano realizzato per finanziare i piani di sviluppo
contenuti nel Piano Strategico 2007-2010
approvato dal Consiglio di Amministrazione
nel novembre scorso; tra i vari interventi previsti riveste grande importanza l’acquisizione
di 12 sportelli da Intesa Sanpaolo ubicati nella
provincia di Pavia.
Sono stati raccolti circa 300 milioni di euro.
Post aumento, il Credito Valtellinese detiene il
69,7% del capitale.
Buoni risultati conseguiti dal Credito Siciliano, con l’utile netto che raggiunge i 9,7 milioni di euro, in crescita del 23,5%. La raccolta
globale, in incremento del 5,5%, passa da
3.764 milioni a 3.972 milioni di euro.
Buone notizie anche per la Banca dell’Artigianato e dell’Industria. L’utile netto è pari a
344 mila euro, la raccolta globale a 725 milioni di euro e cresce del 53,5%. I crediti verso
la clientela segnano un + 38,5%.
Credito Siciliano: Pietro Cirrito
nuovo Vice Direttore Generale
Dal 1° marzo il Credito Siciliano ha un
nuovo Vice Direttore Generale. È il
dott. Pietro Cirrito,
già direttore regionale Corporate di
Unicredit.
Cirrito curerà la
realizzazione di un ambizioso piano di
investimenti e sviluppo nell’Isola.
FLASH ECONOMIA
Economia: decoupling?
di Umberto Colli - Direttore Generale di Bancaperta
zio conseguenza della débâcle sub-prime e
CDO. L’economia europea presenta invece
un grado di apertura inferiore. Se si considera che solo il 15% della crescita del PIL è
dovuto a scambi extra-UE, è evidente che
il rallentamento globale può avere impatti
inferiori sul Vecchio Continente rispetto
all’America del Nord. Inoltre gli stretti rapporti commerciali con i Paesi dell’Est Europa, candidati all’ingresso nell’Unione e con
economie in forte espansione, sostengono
la produzione di beni e servizi intra UE.
Per queste ragioni le scelte di politica monetaria si sono mosse su due binari distinti.
Infatti, la FED, il cui obiettivo prioritario è
la crescita dell’economia, ha scelto vigorosi tagli dei tassi, mentre la BCE, focalizzata
sul controllo dell’inflazione, ha preferito
fornire “robusti” messaggi verbali, lasciando invariati i tassi di riferimento.
Per questo la Banca americana ha agito proattivamente a favore del ciclo, di
fronte a dati macro in peggioramento,
muovendosi con maggior dinamismo coerentemente con un tessuto economico e
sociale decisamente più orientato al cambiamento e alle sfide del futuro. La BCE ha,
da sempre, avuto un atteggiamento più
attendista, adeguato al contesto sociopolitico europeo.
Benché le due politiche monetarie perseguite siano distinte, entrambe le Banche
Centrali hanno continuato a collaborare
per fronteggiare il perdurare della crisi di
liquidità e di fiducia tra istituti bancari,
che ha causato un innalzamento dei tassi
a breve e reso così più onerose le rate dei
mutui ipotecari e il costo del finanziamento per le imprese. È notizia del momento in
cui scriviamo che le Banche Centrali di Stati
Uniti, Europa, Giappone, Canada, Svizzera
e Inghilterra hanno deliberato congiuntamente di ampliare ulteriormente le linee di
fido a favore del sistema creditizio.
L’impennata dei prezzi delle materie prime - dal petrolio all’oro per arrivare sino
alle commodity agricole – sta alimentando la crescita dell’inflazione. Ad oggi
l’impatto è stato ampiamente visibile sui
prezzi alla produzione e in parte anche
su quelli al consumo, ma sono diffusi i timori che maggiori rincari possano colpire
i consumatori finali. Per queste ragioni il
Presidente Trichet continua a manifestare la propria cautela, mantenendo stabile
al 4% il tasso di riferimento BCE. I timori
d’inflazione hanno spinto invece la Banca Centrale d’Australia e quella di Svezia
a rialzare i tassi d’interesse, portandoli rispettivamente al 7,25% e al 4,25%.
PRODOTTO INTERNO LORDO 2005 - 4° TRIMESTRE 2007
14,0
USA
12,0
UE
10,0
Italia
8,0
Germania
6,0
Francia
4,0
Regno Unito
2,0
Giappone
Cina
0,0
Fonte: Bloomberg
4° Trimestre 07
3° Trimestre 07
2° Trimestre 07
1° Trimestre 07
4° Trimestre 06
3° Trimestre 06
2° Trimestre 06
1° Trimestre 06
4° Trimestre 05
3° Trimestre 05
2° Trimestre 05
-2,0
1° Trimestre 05
L
e recenti turbolenze sui
mercati, la
latente incertezza
geopolitica, i rincari delle materie
prime, l’emergere
prepotente sulla
scena mondiale
di Paesi di nuova
industrializzazione sono tutti aspetti che
richiedono nuove modalità di attuazione
delle politiche monetarie e fiscali.
Nuovi paradigmi stanno affermandosi anche se molto lentamente. Primo fra
tutti la volontà di Bernanke e della FED
di non drogare i mercati con una politica
monetaria eccessivamente accomodante,
come fatto dal suo predecessore Greenspan, oggi ampiamente criticato, che ha
condotto nell’ultimo lustro al boom immobiliare di cui adesso però l’America subisce la crisi.
Il nuovo scenario - che trova concordi
molti economisti - prevede che Stati Uniti
ed Europa intraprendano, anche solo momentaneamente, due sentieri di crescita
distinti. Il termine che sintetizza questa
posizione è decoupling. Questo modello
interpretativo trova fondamento nell’osservazione dell’andamento degli aggregati
degli ultimi mesi, che vedono gli USA in
marcato rallentamento e l’Europa, e in primis la Germania in qualità di “locomotiva
del Vecchio Continente”, con un’economia
che sembra più solida benché meno dinamica.
I mali che affliggono l’economia americana sono a tutti noti e nonostante le misure intraprese - sia dalla FED sia dall’Amministrazione Bush - rimangono irrisolti:
l’elevato deficit commerciale riconducibile
ad un’economia molto aperta, la bassa
propensione al risparmio delle famiglie
connessa ad un elevato indebitamento, i
consumi in flessione, la bolla del settore
immobiliare che ha sostenuto la crescita
negli ultimi anni, la crisi del settore crediti-
FLASH ECONOMIA
andamento cross euro-dollaro
1,60
1,50
1,40
1,30
1,20
1,10
1,00
0,90
0,80
2000
2001
2002
2003
2004
2006
2005
2007
Fonte: Bloomberg
Cambi: il rallentamento
colpisce il dollaro
La debolezza della valuta americana sostiene i corsi dell’euro e dello yen. Nei confronti
della moneta unica il cross si è progressivamente apprezzato infrangendo i precedenti
massimi sino a oltre 1,56 contro dollaro. In
pratica bastano circa 64 centesimi di euro
per comprare un dollaro. Gli appelli del Governo USA - favorevoli al rafforzamento del
biglietto verde - non hanno sortito, al momento, alcun effetto significativo. Il sentiment di mercato rimane favorevole all’euro,
grazie anche al differenziale dei tassi che
premia la nostra valuta e alla constatazione
che la svalutazione del dollaro sta aiutando
le esportazioni americane, che a loro volta
contribuiscono alla riduzione dell’enorme
deficit commerciale.
Negli ultimi mesi la valuta giapponese si è
rafforzata in misura significativa contro il
dollaro, beneficiando della chiusura delle
posizioni di carry trade, con conseguente
riacquisto di yen da parte di chi si finanziava a basso costo, e dal rimpatrio di capitali
da parte delle multinazionali nipponiche in
concomitanza con la chiusura dell’anno fiscale (31 marzo).
Il rapporto di cambio dell’euro contro sterlina ha anch’esso raggiunto livelli record,
portandosi in prossimità di 0,77. Per fornire
un rapido raffronto ai lettori, il cambio sterlina-lira italiana si attesta in area 2.540 lire,
sui livelli quindi del dicembre 1996.
Borse: le prospettive
spingono al ribasso gli indici
Il mix composto da crisi di liquidità, crisi di
fiducia, rischio di recessione per gli USA e
rallentamento dell’economia mondiale ha
causato l’andamento discendente dei listini
azionari negli ultimi quattro mesi, dopo che
ad ottobre 2007 gli indici americani avevano
registrato nuovi record storici. La Borsa di
Francoforte si è invece mantenuta sui massimi sino al mese di dicembre, beneficiando
di un’economia che è rimasta nel complesso
solida, per poi subire un tracollo analogo a
quello delle altre piazze finanziarie. L’indice
di Milano, dopo i livelli record di maggio
2007, non è stato in grado di recuperare il
terreno perso nei mesi estivi e ha proseguito
nel trend discendente per tutto l’autunno e
l’inverno. Nota comune a tutti i mercati è
stata l’esplosione della volatilità e quindi del
premio al rischio richiesto dagli investitori
per detenere azioni. A pagarne maggiormente le conseguenze sono stati i titoli bancari, in tutto il mondo, senza distinzione. Il
crollo delle quotazioni delle banche d’affari
e commerciali USA, responsabili dell’innesco
della crisi di agosto, ha trascinato anche i
titoli di altri Paesi.
Nonostante le numerose dichiarazioni della
Banca d’Italia, per sottolineare l’estraneità
del nostro sistema finanziario a “simili pratiche”, gli investitori hanno preferito alleggerire le proprie posizioni penalizzando tutti
gli istituti di credito indistintamente.
Materie prime:
record, record, record
La crescita dei prezzi delle commodity non
conosce sosta, incurante del rallentamento
economico in atto. Anche in questo ambito
confronto indici azionari dal 2000
420
400
380
360
340
320
300
280
260
240
220
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
2000
2001
Mibtel
2002
Cac 40
2003
Dax
Ftse
2004
S&P 500
2005
Nikkey 225
2006
2007
Shangai Comp.
Fonte: Bloomberg
FLASH ECONOMIA
i vecchi paradigmi non sono più validi. La
produzione agricola nonché l’estrazione di
petrolio devono tener conto di una popolazione mondiale cresciuta sensibilmente
rispetto al precedente decennio - da 4,8 miliardi a 6,7 miliardi alla fine del 2007 - e che
oltre 2,4 miliardi di persone (la popolazione
di Cina e India) stanno consumando quantità di cibo e di idrocarburi mai registrate in
precedenza. L’effetto demografico sostiene
quindi in primis le quotazioni. Se si considera
anche che l’Europa ha sovvenzionato negli
ultimi decenni gli agricoltori affinché riducessero le aree coltivate e la crescita esponenziale nell’ultimo biennio della domanda
di cereali e oli vegetali per la produzione di
bio-etanolo e bio-diesel, si individuano altre
due spiegazioni all’attuale impennata delle
quotazioni delle commodity agricole.
Per quanto riguarda il petrolio ricordiamo
che nella precedente pubblicazione avevamo paventato la possibilità che le quotazioni superassero i 100 dollari al barile. Il record
degli ultimi giorni si è attestato a 110,20 (per
il future sul West Texas) e non si scorgono
segnali di significativi indebolimenti. Anche
l’oro ha registrato nuovi record, surclassando il picco del 1980 di 850 dollari per oncia.
Il nuovo massimo assoluto è stato di oltre
992 dollari.
Obbligazioni: flight to quality
Il persistere della crisi sui mercati finanziari
ha sostenuto il flight to quality verso i titoli di Stato, mentre il premio al rischio sulle
emissioni corporate continua a crescere, apparentemente senza limiti. Le aspettative di
ribasso dei tassi hanno prevalso sui timori inflativi, limando i rendimenti dei titoli a breve
termine. Il deflusso dall’azionario si è riversato tuttavia sui titoli statali a lunga durata
comprimendone i rendimenti. I tassi a brevissimo termine invece continuano a mostrare
un’elevata tensione coerente con la carenza
di liquidità sul mercato interbancario*.
* Il documento è stato elaborato sulla base
delle informazioni disponibili al 13 marzo 2008
10
Valutazione del mercato azionario
42.000
38.000
MIBTEL
Andamento dal 2000
34.000
30.000
26.000
22.000
18.000
14.000
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Fonte: Bloomberg
rendimenti delle gestioni patrimoniali personal fund plus
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
2007
LINEE OBBLIGAZIONARIE
Linea O1 obbligazionario Italia-Euro-in
3,694,27
3,96
1,77
1,70
1,02
1,22
2,60
Linea O2 breve termine Italia Euro-in
-
-
-
-
-
-
1,38
2,88
Linea O3 obbligazionario Euro-in (oicr)
-
-
-
-
-
-
0,05
1,16
Linea O4 obbligazionario globale (oicr)
5,12
3,21
1,39
0,35
1,47
1,86
-3,76
-2,07
Linea O5 obbligazionario estero 7,18
1,104,04
1,44
0,67
3,38
-1,42
0,78
-
-
-
2,48
3,10
Linea O6 obbligaz. tasso variabile Euro-in
-
-
-
LINEE
AZIONARIE
Linea A1 azionario Euro-in (oicr)
-
-
-
-
-
-
13,01
-2,59
Linea A2 azionario Italia
20,95
-14,33
-15,20
14,64
17,88
7,98
18,10
-4,79
Linea A3 azionario Europa-America (oicr)
-4,56
-17,65
-19,90
10,54
9,86
15,49
11,10
-4,64
Linea A4 azionario globale (oicr)
-
-10,43
-27,78
13,05
9,60
16,63
7,07
-4,30
Linea A5 azionario Paesi emergenti (oicr)
-
-10,58
-11,40
26,24
8,51
32,30
11,61
20,58
LINEE
BILANCIATE
Linea B1 bilanciata 10 (oicr)
-
-0,32
1,40
2,86
5,52
2,95
-0,85
-1,70
Linea B2 bilanciata 30 (oicr)
-
-2,88
-5,89
5,48
6,75
5,78
2,19
-1,87
Linea B3 bilanciata 50 (oicr)
-
-6,30
-13,02
8,35
8,27
9,474,74
-3,26
Linea B4 bilanciata 70 (oicr)
-
-
-
-
-
-
7,67
Rendimenti netti annualizzati
Tali rendimenti hanno finalità indicative e non sono a garanzia di future performance
-4,75
Riconoscimenti
Importanti attestati per il Creval in ambito sociale e finanziario
Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d’Oro
come intermediario finanziario più innovativo dell’anno
La cerimonia di premiazione
M
ilano. Il Gruppo Credito Valtellinese si classifica al primo
posto assoluto come intermediario finanziario più innovativo
dell’anno. Lo scorso mese di febbraio è
stato consegnato al Direttore Generale
del Creval Miro Fiordi il “Premio Cerchio
d’Oro dell’Innovazione Finanziaria”, organizzato da AIFIN (Associazione Italiana
Financial Innovation) in collaborazione
con Edipi.
Il Premio, giunto alla quarta edizione,
è dedicato all’innovazione nel settore
finanziario e si pone l’obiettivo di valorizzare i progetti che hanno saputo anticipare il mercato apportando importanti
elementi innovativi nel panorama bancario e finanziario italiano.
All’edizione 2007/2008 hanno partecipato 25 istituzioni finanziarie, per un totale
di 49 progetti presentati, al cospetto di
una giuria altamente qualificata composta da docenti universitari provenienti da
diverse università italiane e presieduta dal
Professore Luciano Munari dell’Università di Parma. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto dal Creval grazie alla
validità e alla forte componente innovativa dei progetti presentati. Nella categoria “Marketing” il primo posto è andato
al Progetto Creval Insieme, la community
aperta, formata dai circa 1.000 colleghi
del Gruppo e loro familiari che svolgono
attività di volontariato nelle diverse associazioni sul territorio. Creval Insieme è
stato premiato per la capacità di mettere
a disposizione di tutti i collaboratori del
Gruppo attivi nel sociale nuove ed articolate forme di contributo a favore delle
loro associazioni.
Primo premio anche per IDEA, nella categoria “Organizzazione & Operations”,
la Procedura progettata e realizzata
per raccogliere in maniera codificata e
sistematica suggerimenti ed idee provenienti dai collaboratori del Gruppo per il
miglioramento dei processi aziendali, dei
prodotti e dei servizi alla clientela.
Una menzione speciale nella categoria
“Servizi” è stata assegnata al Progetto ENS, l’accordo di collaborazione tra
il Credito Artigiano e l’Ente Nazionale
Sordomuti che ha visto l’apertura a Milano, presso la sede di Piazza San Fedele,
del primo sportello convenzionato per
sordomuti gestito da un operatore non
udente.
«È un immenso piacere ricevere, proprio
nell’anno del Centenario, un prestigioso
riconoscimento come il Cerchio d’Oro a
testimonianza della nostra sensibilità a
sostegno di “buone idee” che portano innovazione e progresso sociale attraverso i contributi diretti del nostro capitale
umano» ha dichiarato il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi.
Il Direttore Mercato del Gruppo Creval Roberto Grazioli
ritira il premio da Sergio Spaccavento, Presidente AIFIN
IL CREDITO VALTELLINESE
FINANZIA LE IDEE
E VINCE IL PREMIO AIFIN –
BANCA E TERRITORIO
Milano. Lo scorso mese di dicembre il Credito Valtellinese ha vinto il primo
premio del concorso “Banca e Territorio” - organizzato da AIFIN - nella categoria “Iniziative a sostegno dell’imprenditorialità locale” grazie al Progetto
Challenge. Il Progetto Challenge, realizzato in collaborazione con i Giovani
Imprenditori di Confindustria della Lombardia, prevede l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati per la realizzazione di progetti innovativi con istruttoria comune banca/associazione. In questo modo si sostengono concretamente le buone idee dei Giovani Imprenditori finalizzate all’innovazione e al
miglioramento tecnologico di prodotto e di processo.
11
Oggi parliamo di...
Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese Prof. Angelo Palma
“Lavoreremo per lo sviluppo economico e sociale del Piemonte”
Il Presidente del
Credito Piemontese
Prof. Angelo Palma
Sono onorato di
aver ricevuto l’incarico di presiedere
il Credito Piemontese e di avere l’occasione di ritornare a Torino, città storica,
operosa e dopo le Olimpiadi ritornata molto bella.
L’esperienza vissuta nel Gruppo Credito
Valtellinese da quasi 20 anni, dapprima
come Presidente del Collegio Sindacale del
Credito Valtellinese e del Credito Artigiano
e, da alcuni anni, come consigliere del Credito Valtellinese e Presidente del Credito
Artigiano, mi consente di essere testimone
esterno del progressivo sviluppo dimensionale e organizzativo del Gruppo Credito
Valtellinese e delle sue caratteristiche peculiari, che sono valori.
Come Credito Piemontese ci presenteremo
sul campo umili ma determinati, consci
che una banca piccola (ma con alle spalle
una struttura organizzata di gruppo) e che
vuole esprimersi come banca territoriale
può trovare, pur in un contesto di elevata
concorrenza, il suo spazio, essere apprezzata e via via ampliare le proprie dimensioni e
incidere positivamente sul territorio.
Una banca territoriale è una categoria economica che ha legami stretti con la propria
clientela al punto da essere sovente la banca di famiglia, ossia la banca di riferimento
delle aziende di piccole/medie dimensioni,
in cui si instaura tra banca/impresa/imprenditore uno stretto rapporto di collaborazione da parte della banca, di fidelizzazione da parte del cliente.
Non è certamente la presenza di un nome
locale quale insegna che può identificare
la banca, ma è il suo ruolo effettivo nella
comunità territoriale.
Il nostro obiettivo prioritario, che costituisce impegno morale, è l’attenzione in modo
concreto ai bisogni della clientela (artigiani,
commercianti, professionisti, imprenditori),
12
al sostegno delle imprese nella loro crescita,
non solo erogando genericamente credito,
ma assistendole nelle loro scelte finanziarie, con la ricerca della qualità per godere
in via continuativa della fiducia, di questi
tempi elemento prezioso.
Come? Attraverso comportamenti efficienti, trasparenti, franchi e corretti, prestando
attenzione al rischio per la nostra gestione,
per i clienti, per la solidità dell’economia
in generale. In questo contesto emergono
in tutta la loro valenza: l’uomo, quindi la
struttura e la sua professionalità e i valori
di riferimento della banca.
Il mio Direttore ha trovato negli sportelli
acquisiti “uomini in gamba” e soprattutto
motivati. Su tali premesse il passaggio per
essere squadra, in cui ciascun collaboratore
« Il nostro obiettivo prioritario,
che costituisce impegno morale,
è l’attenzione in modo
concreto ai bisogni della clientela »
è protagonista, e non semplice comparsa, è
breve e non difficoltoso.
Quanto ai valori di riferimento, la filosofia
di fondo del Gruppo Credito Valtellinese,
e lo sarà del Credito Piemontese, è quella
di mettere a fattor comune (secondo la
concezione del credito cooperativo e del
modello renano, opposto a quello anglosassone) le attese delle diverse classi di interesse che hanno rapporti con l’impresa e
non solo con gli azionisti, in una logica non
Agenzia
di Tortona
Agenzia 9 di Torino
viziata della creazione di valore nel breve
tempo, ma rivolta ad orizzonti più lunghi.
Solo così può esservi uno sviluppo graduale e costante della banca in condizioni
di equilibrio dinamico, attuato con tutti i
protagonisti del sistema impresa (azionisti,
clienti, dipendenti e così via) e, ancora, si
è in grado di promuovere il miglioramento
del contesto sociale in cui la banca opera.
Ritornando all’aspetto operativo, poiché
siamo imprenditori cercheremo di sfruttare
con lealtà i punti talvolta deboli delle banche concorrenti di grandi dimensioni, per
farli divenire nostri punti di forza: la personalizzazione del rapporto banca/cliente, la
forte identità e la coesione tra i dipendenti,
l’assunzione di decisioni rapide, grazie all’autonomia del processo decisionale senza
vincoli burocratici, specie nell’erogazione
del credito. Ho detto che vogliamo essere
parte attiva nell’economia del territorio
piemontese, non solo esercitando l’attività
con professionalità e secondo le attese della
clientela. Ci ripromettiamo di poter ripetere
in Piemonte il modello che caratterizza le
diverse banche territoriali del Gruppo, nelle
quali gli imprenditori locali sono protagonisti con noi nel progetto e nello sviluppo
dell’iniziativa bancaria.
La nostra credibilità in questo è tangibile
con la realtà dei Soci e la composizione dei
Consigli di Amministrazione delle tre banche nelle quali il Credito Valtellinese detiene il controllo (Credito Artigiano, Credito
Siciliano, BAI).
La nostra strategia è perciò quella di coinvolgere le forze locali, facendo sinergia
virtuosa. L’auspicio mio come Presidente
del Credito Piemontese è il seguente: con
umiltà, ma con determinazione lavoriamo insieme per contribuire all’ulteriore sviluppo
economico e sociale del Piemonte. Noi ce la metteremo
tutta per sentirci dire: il Credito Piemontese è una bella banca. Voi aiutateci a raggiungere
questo importante obiettivo!
Oggi parliamo di...
Intervista al Direttore Generale del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo
“Esportiamo in Piemonte la nostra matrice di banca popolare”
Il D.G. del
Credito Piemontese
Giovanni Del Crappo
Torino. Lo scorso
mese di febbraio
è iniziata l’operatività sul territorio
del Credito Piemontese, la nuova banca del Gruppo Creval nata grazie all’acquisizione da Banca
Intesa Sanpaolo di 23 filiali a Torino ed
in provincia di Alessandria. A guidare la
nuova banca è Giovanni Del Crappo, già
Direttore Commerciale del Credito Valtellinese. Lo abbiamo intervistato.
Direttore, che clima ha trovato tra
i nuovi colleghi delle filiali ex Banca
Intesa Sanpaolo?
Li ho trovati decisamente entusiasti, propositivi, desiderosi di dimostrare il loro
valore professionale ed umano; hanno
capito che è stata loro offerta una possibilità di crescita professionale all’interno
di un Gruppo, di cui condividono i valori,
focalizzato sulla persona, e la vogliono
cogliere anche per dimostrare ad Intesa
Sanpaolo che valgono.
Quali sono stati i suoi primi contatti
con la realtà torinese?
Ottimi. Torino è una città vivace, soprattutto dopo le Olimpiadi invernali, una
città della quale avevo ricordi universitari
risalenti agli anni ’70; l’ho trovata decisamente migliorata, la gente è cordiale,
il tessuto industriale ed imprenditoriale
fitto ed in continuo sviluppo. Ho già conosciuto diversi imprenditori, rappresentanti di enti, associazioni di categoria,
imprese No Profit, esponenti politici, tra
cui il Sindaco Chiamparino che ringrazio
ancora per il piacevole colloquio, e diverse famiglie.
Come opererà il Credito Piemontese
in questa nuova realtà?
Il mercato di riferimento è quello del
Gruppo, siamo una banca territoriale orientata alle famiglie, alle PMI, agli
operatori No Profit, ai commercianti ed
artigiani, ai professionisti. Esportiamo in
Piemonte la nostra matrice di banca popolare, di banca di prossimità attenta a
ciò che succede nel territorio. Poniamo
forte accento sul valore della relazione,
offriamo capacità di ascolto e risposte
chiare e veloci.
Cosa comporterà per i clienti delle
filiali di Torino l’arrivo di una nuova
banca come il Credito Piemontese?
Sicuramente il nostro avvento porterà
una ventata di aria nuova preservando le
condizioni in essere. La clientela si renderà presto conto di avere a che fare con
un interlocutore che pone al primo posto
la soddisfazione del cliente e quindi non
potrà che trarne giovamento.
« Ci sono tutti i presupposti
affinchè Torino ritorni uno
dei principali poli
dell’economia italiana »
Qual è il panorama creditizio in una
città come Torino?
La piazza di Torino è altamente competitiva, sono presenti in maniera massiccia
2 istituti storici come Intesa Sanpaolo e
Unicredit, l’indice di concentrazione delle
prime 4 realtà è il più alto del Piemonte,
addirittura sopra il 72%: questo significa
che il 28% circa del mercato è spartito
tra una trentina di operatori e che quindi
basta consolidare ed espandere gradualmente la nostra quota per scalare velocemente le posizioni di questa importantissima classifica. Utilizzando i credo del
Gruppo Creval, preservando le nostre peculiarità di banca popolare l’operazione si
configura alla nostra portata.
Che tessuto economico-sociale ha
trovato?
Ho scoperto una città dinamica, un’economia in forte espansione, delle infrastrutture appena modernizzate ed efficienti, una
metropolitana breve ma all’avanguardia:
ci sono tutti i presupposti affinchè Tori-
no, trainata dalla sua azienda più celebre,
la FIAT, ritorni uno dei principali poli dell’economia italiana.
Quali saranno i prossimi passi del
Credito Piemontese nella regione?
La strategia è di ottimizzare la divisione
per aree di pertinenza delle banche territoriali, per cui le filiali di Novara e Verbania verranno acquisite entro il 2008, le
aperture di Arona e Borgomanero saranno già sotto l’insegna Credito Piemontese, oltre ad altri 2 centri tra i capoluoghi
di provincia; successivamente il Piano
Industriale prevede una decina di aperture, fra le quali la copertura dei restanti
capoluoghi, entro fine 2009 e, a seguire,
di comuni con più di 10.000 abitanti.
Si aspettava una partecipazione così
massiccia alla conferenza stampa di
presentazione della banca?
La macchina organizzativa si è mossa
ottimamente e con una pianificazione
di invio e recall adeguata; a supporto di
questa, tutti i collaboratori hanno dato
il loro prezioso contributo in termini di
conoscenze ed il successo è stato veramente grandioso. Ho ricevuto diverse attestazioni di stima ed approvazione per
gli interventi e la chiarezza espressa. Vi
erano più di 150 persone che hanno assistito con attenzione all’evento, evidente
segnale di fiducia e di aspettative concrete che siamo certi di non deludere.
Il D.G. Giovanni Del Crappo
con il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino
13
Comunicazione
Intervista a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Creval
“C’è aria nuova” nel Gruppo Creval
I
l 25 febbraio è partita la campagna pubblicitaria dedicata alla promozione delle
nuove 35 filiali del Gruppo acquisite da
Intesa Sanpaolo. L’operazione di comunicazione ha coinvolto sia le province di Torino e di Alessandria, in cui sono collocate
le 23 filiali che hanno dato vita al Credito
Piemontese, sia la provincia di Pavia con le
restanti 12 filiali a marchio Credito Artigiano. I mezzi scelti: affissione nelle città sede
delle filiali, annunci stampa sulle principali
testate locali ed eventi promozionali mirati.
Abbiamo chiesto a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Credito Valtellinese, di illustrarci le strategie e le caratteristiche del progetto di comunicazione.
Cosa vi ha spinto a sviluppare una
campagna di comunicazione dedicata
alle nuove filiali?
L’acquisizione di nuove filiali costituisce
un’attività molto complessa e delicata
che coinvolge sia aspetti finanziari e organizzativi, sia aspetti relazionali: clienti e dipendenti si trovano di fronte ad un
nuovo interlocutore poco conosciuto nei
territori di recente insediamento. Per riuscire ad instaurare una buona relazione è
stato fondamentale presentare al meglio, ai
nuovi clienti, il nostro modo di “fare banca”;
un’adeguata campagna di comunicazione è
stata la risposta a questa necessità.
« È stato fondamentale
presentarci al meglio ai nuovi clienti:
un’adeguata campagna
di comunicazione è stata la risposta
a questa necessità »
In sintesi, quali obiettivi si è posta la
campagna?
Due gli obiettivi principali. Il primo: comunicare nelle province di Alessandria e Torino
la nascita della nuova banca del Gruppo, il
Credito Piemontese, e l’apertura di nuovi
sportelli del Credito Artigiano nel Pavese. Il
secondo, ma non meno importante: fidelizzare la nuova clientela. Alla base la volontà
di trasmettere i valori del Gruppo Creval.
Particolarmente entusiasmante è stata l’at-
La filiale di Grugliasco del Credito Piemontese
14
tività di sviluppo dell’immagine della banca
neonata: abbiamo scelto un nome importante come Credito Piemontese e un marchio che, seppur legato nelle forme al Gruppo Credito Valtellinese, richiama nel colore
rosso lo stemma della regione Piemonte, a
testimonianza, da subito, del legame con il
territorio.
Come siete giunti alla scelta del messaggio “C’è aria nuova a Torino... Alessandria... Pavia”?
Abbiamo sviluppato il “concept” creativo
“C’è aria nuova” insieme a Max Information, agenzia di pubblicità e marketing di
Bologna appartenente al noto Gruppo Armando Testa, con l’obiettivo di comunicare
in modo immediato e semplice, leggero e
positivo la “novità” che ha investito, come
una ventata d’aria fresca, Torino, Alessandria e Pavia. Semplice ed immediata l’immagine: un papà ed una bambina, sulle sue
spalle, che tiene un aquilone con il nostro
marchio. In più sullo sfondo l’architettura
inconfondibile delle tre città che rappresenta il desiderio del Credito Piemontese ed
Artigiano di inserirsi nel contesto locale.
Banche e sportelli “fatti di persone
che ti conoscono già”: ci può commentare questo slogan tratto dalla campagna pubblicitaria?
La novità, come abbiamo già detto, talvolta
può disorientare. Abbiamo pertanto voluto,
con questa frase, rassicurare i clienti sul
Comunicazione
fatto che i dipendenti delle 35 filiali non
cambieranno; conoscendo già i loro clienti
e condividendone radici e valori, potranno
infatti offrire la migliore assistenza e assicurare la continuità della relazione. Questo
momento di passaggio avrà il sostegno
di un Gruppo solido che ha trovato nella
“banca locale” il suo modello di riferimento: una banca che vuole conoscere il territorio e parteciparvi attivamente.
Prima accennava ad eventi promozionali collegati al lancio. Può descriverci di cosa si tratta?
Come di consueto, accanto alla pianificazione pubblicitaria tradizionale, si
creano eventi sul territorio che consentono la moltiplicazione della visibilità
complessiva. Per questa ragione siamo
partiti con la presentazione del Credito
Piemontese, avvenuta il 25 febbraio a
Il Credito Piemontese sarà presente
con uno stand alla Fiera Internazionale
del Libro di Torino. Il Credito Artigiano
ha donato, a Pavia, una nuova
sede a Internet Saloon.
La conferenza
stampa di presentazione
del Credito Piemontese
Che tipo di pianificazione media avete sviluppato?
Trattandosi di una campagna istituzionale rivolta ad un target ben preciso, rappresentato dalla clientela delle 35 filiali
acquisite da Intesa Sanpaolo, sono stati
selezionati, con la consulenza di Media
Italia, la stampa quotidiana, la radio e
l’affissione capillare nelle località coinvolte. Questi i numeri: oltre 60 uscite su
“La Stampa” e su “La Provincia Pavese”,
oltre 1.300 impianti di affissione esterna,
pianificati dal 25 febbraio fino a metà
aprile, e più di 500 passaggi radio.
Altrettanto importante, per l’impatto verso il pubblico, è stata
l’operazione di personalizzazione delle vetrine
delle filiali con l’immagine della campagna,
oltre all’allestimento
interno con materiale di comunicazione
coordinato.
Torino presso l’hotel Principi di Piemonte, durante la quale il Prof. Angelo Palma
e Giovanni Del Crappo, rispettivamente
« Il nostro obiettivo era
di comunicare in modo immediato
e semplice, leggero e positivo
la “novità” che ha investito,
come una ventata d’aria fresca,
Torino, Alessandria e Pavia »
Presidente e Direttore Generale, hanno
ufficializzato la nascita della nuova banca alla presenza delle autorità e dei giornalisti; un evento di grande successo,
con oltre 150 persone intervenute.
Seguirà la partecipazione del Credito
Piemontese alla Fiera Internazionale del
Libro di Torino, in qualità di sponsor degli
eventi culturali. All’area pavese abbiamo
donato, anche grazie al prezioso contributo di Microsoft e HP, una nuova sede
di Internet Saloon, la nota scuola dedicata alla formazione informatica degli
over 50. Sono stati inoltre avviati i contatti con gli Enti No Profit del territorio
per offrire il nostro tradizionale supporto
per la realizzazione delle attività sociali,
sportive e culturali.
Posso chiederle l’investimento complessivo dell’operazione?
L’investimento complessivo è stato di
circa 500.000 euro. Una cifra importante,
commisurata al valore dell’operazione di acquisizione delle
35 filiali e del lancio di
una nuova banca in
un territorio non ancora presidiato dal
Gruppo.
La Fiat 500 “vestita” per l’occasione
15
Personaggi
Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli
L’eleganza alla tastiera
Cernobbio (Como). La incontriamo
nella sua casa sul lago di Como,
immersa nel verde. «Serve solitudine, concentrazione nel mio lavoro,
senza alcuna contaminazione col
mondo esterno» ci dice, mentre ci accoglie nella sala dove passa le giornate
a studiare, davanti a tre pianoforti. Enrica
Ciccarelli, pianista, non ha bisogno di presentazioni. Nata a Sondrio, inizia qui gli
studi con la professoressa Marilena Gilardi
che la accompagna nei primi passi nella
musica con grande professionalità e competenza. Poi gli studi di organo e pianoforte al Conservatorio di Milano per fare,
subito dopo, negli anni ‘90, il grande salto
nel tempio del concertismo internazionale.
Suona nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo, partecipando ad importanti festival internazionali e assurge a
notorietà mondiale per essersi cimentata,
tra l’altro, nel concerto in la minore di Clara Schumann, un concerto tecnicamente
molto difficile e poco noto. È tra le prime
donne ad aver inciso la settima sonata di
Prokofiev per pianoforte scritta dall’autore
durante la seconda guerra mondiale per
Sviatoslav Richter.
16
« Per noi pianisti
non esistono vacanze,
sabati e domeniche »
Enrica, iniziamo col tuo repertorio
preferito?
Non esistono autori o brani che prediligo
in assoluto, esistono però autori e brani
che mi hanno portato fortuna e grazie ai
quali sono stata chiamata a suonare nelle più prestigiose sale da concerto. Per
esempio il concerto per pianoforte e orchestra di Clara Wieck Schumann che la
grande pianista scrisse quando aveva solo
15 anni: penso di poter affermare che ho
notevolmente contribuito alla riscoperta
di quest’opera molto interessante che ho
suonato a Roma, Salisburgo, Milano, Città
del Messico, Berlino... Poi il concerto Soirée di Nino Rota, che tra l’altro eseguirò il
prossimo novembre anche in Cina. Di Nino
Rota, scomparso nel 1979, tutti ricordano
le sue musiche da film, pochi sanno che è
stato un grandissimo compositore di opere
sinfoniche ed un grandissimo musicista.
Oggi stiamo lavorando ad un ambizioso
Enrica Ciccarelli,
stimata cliente del Credito Valtellinese, in concerto
progetto, insieme alla signora Silvia Rota
Blanchaert, erede di Nino, per celebrare nel
2009 il trentennale della morte.
Quali sono stati i tuoi maestri?
Non parlerei di maestri in senso stretto.
Debbo molto al buon insegnamento di
base ricevuto al Conservatorio e all’incontro, all’amicizia e agli scambi artistici con
grandi musicisti del calibro di Sergiu Celibidache, Nikita Magaloff, Radu Lupu. Ma
soprattutto all’amicizia con Yevgeny Kissin,
che è uno dei più grandi pianisti al mondo. Poter suonare con lui, scambiarsi delle
opinioni ad alto livello, per me è stato fondamentale.
Nell’attività concertistica si può crescere all’infinito?
Ci sono due componenti nel mio lavoro:
una parte che definisco atletica – un musicista, sia esso pianista o violinista, deve
essere in forma fisicamente – e una parte
intellettuale, interpretativa, creativa. Se la
curva dell’atletismo inizia a scendere verso
i 60 anni, quella intellettuale non finisce
mai. L’esperienza che fornisce la vita arricchisce l’humus interpretativo del musicista,
fornendogli una possibilità infinita di trasformazione dei brani e dei pezzi musicali
Personaggi
anche attraverso un differente utilizzo del
suono, del modo di “toccare” la tastiera.
Quante ora studia un pianista?
Dipende… So che il maestro Pollini studia 8-10 ore tutti i giorni, altri più e altri meno… Io studio 6 ore al giorno, ma
non “stacco” mai completamente, penso
sempre alla musica. L’altra sera, ad esempio, avevo ascoltato un disco con il 5°
di Beethoven e la mattina successiva mi
sono svegliata stanchissima, con questa
musica in testa. Mi sono resa conto che
tutta la notte avevo ripassato, elaborato, il
5° di Beethoven.
È vero che non stacchi neppure in
vacanza?
Nel 2007, per la prima volta da quando
svolgo attività concertistica, sono stata
15 giorni senza il pianoforte. È stato uno
stacco salutare…Certo, non sempre si
può…Quest’anno non lo potrò fare, avrò
le tournée in Cina, USA e Germania che
mi obbligheranno ad un esercizio costante, senza interruzioni. Per noi pianisti non
esistono vacanze, sabati e domeniche. Si
suona sempre, ogni giorno.
Quando sei sul palcoscenico provi
sempre emozione?
Si, sicuramente. Non c’è artista che non
provi emozione, tensione. Emozione intesa
nel senso positivo, che favorisce la concentrazione, che aiuta a trasmettere la musica
al pubblico. Molte emozioni/tensioni, poi,
sono legate alla contingenza: al prestigio
della Sala in cui si suona, al tipo di pubblico. Alla fine di un concerto ci si sente
non solo stanchi fisicamente, ma anche
emotivamente svuotati. Per questo motivo
ci sono artisti – come Kissin ad esempio
– che non riescono a fare concerti troppo
ravvicinati nel tempo a causa dell’enorme
dispendio di energia in campo emotivo.
Sei spesso all’estero per concerti, sovente anche fuori dall’Europa. Che cultura musicale trovi rispetto all’Italia?
Ci sono diversi Paesi dove, purtroppo, per
un musicista classico si lavora meglio che
in Italia. Circa 20 anni fa, nel nostro Paese,
si è fatta la scelta sciagurata di tagliare i
finanziamenti alla musica determinando
così la chiusura di quasi tutte le orchestre,
come quelle della RAI (oggi presente solo a
Torino, ndr). Così oggi ce ne sono poche, e
poche di grandi qualità. In Italia cambiano i
governi, ma la scarsa sensibilità nel campo
della musica rimane una costante. In Ger-
« Alla fine di un concerto
ci si sente anche
emotivamente svuotati »
mania anche città piccole, paragonabili a
Sondrio, hanno la propria orchestra, con
una propria stagione concertistica, e diverse aziende, banche locali, Sparkasse fanno
a gara nel dare loro sostegno economico.
In Italia si ragiona più per eventi, si finanzia
il grosso concerto ma non le orchestre e le
società musicali. Poi anche a scuola, da noi,
la cultura musicale è quasi un “optional”.
E pensare che l’Italia è la patria della
musica…
Era la patria della musica…Vi faccio un
esempio. Dal 2002 sono invitata, anche più
volte all’anno, in Cina. Nel corso di questi
anni ho potuto constatare il grande salto
qualitativo fatto da questo Paese in campo
musicale, tanto più sorprendente se pensiamo che sino a 20 anni fa chi osasse dedicarsi alla musica finiva dritto nei campi di
lavoro. Con tenacia e lungimiranza si sono
sforzati di imparare, di capire cosa servisse
loro per migliorare, hanno preso contatti con artisti europei e americani, hanno
stretto collaborazioni. La determinazione
cinese nell’investimento musicale e culturale è impressionante, non ho mai visto
così tanti bambini in silenzio ascoltare un
concerto di musica classica. Così mentre
la Cina, come altri Paesi, sta costruendo il
proprio domani anche in campo musicale,
noi arretriamo pericolosamente.
Hai progetti futuri, brani/autori su cui
vuoi cimentarti?
Voglio parlarti, più che di autori, di un progetto che sta andando in porto con Mariella Devia, uno dei più grandi soprani viventi. Con lei mi cimenterò nelle Mazurke di
Chopin trascritte per voce e pianoforte da
Pauline Viardot. Faremo un recital insieme,
una “chicca” del repertorio.
Last but not least: il tuo legame con
la Valtellina?
Ho i parenti in Valtellina, ho la casa della nonna a Mondadizza (vicino a Sondalo), sono nata a Sondrio…in una parola:
mi sento profondamente valtellinese. Più
il tempo passa, più sento forte il legame
interiore a questa terra. Trovo che sia una
valle con grandi potenzialità, con una popolazione “tosta”. Auguro alla Valtellina e ai
suoi abitanti grande prosperità.
Il Vice Direttore Generale del Creval Franco Sala
con Enrica Ciccarelli
17
L’AZIENDA DEL MESE
Intervista al Cav. Mario Galbusera
Galbusera: innovazione e qualità al servizio del consumatore
C
osio Valtellino. Chi, oggi, passa per la
strada che lambisce Cosio Valtellino,
paese nei pressi di Morbegno, verrà
colpito da un diffuso profumo di biscotti nell’aria. È il profumo che proviene dallo
stabilimento Galbusera, la famosa azienda
dolciaria che è un po’ il simbolo della colazione all’italiana. La gamma dei suoi biscotti
è in grado di appagare gusti ed esigenze diverse, tenendo in grande considerazione la
sempre maggiore richiesta dei consumatori
di avere prodotti buoni ed anche in grado
di salvaguardare la forma fisica e la salute.
Ma Galbusera non è solo un’azienda importante. La sua storia si intreccia con la storia
del ‘900 in Valtellina, e per questo, noi che
stiamo celebrando il centenario del nostro
istituto, l’abbiamo scelta per il presente
numero di Pleiadi. Al Cav. Mario Galbusera,
Presidente e fondatore dell’azienda, abbiamo posto alcune domande.
Cavaliere, quando nasce l’azienda?
La storia di Galbusera comincia nel 1948 nel
laboratorio attiguo al caffè-pasticceria che
mio padre, Ermete Galbusera, aveva aperto
a Morbegno. Io e mio fratello Enea, finiti
2 storiche
confezioni
della Galbusera
18
Il Direttore commerciale
del Creval Edoardo Semeria
insieme al Cav. Mario Galbusera.
L’azienda Galbusera
è stimata cliente
del Credito Valtellinese
« Lo stabilimento Galbusera di Cosio
Valtellino è uno dei primissimi impianti
in Europa per volumi produttivi »
gli studi di ragioniere e dopo alcuni anni
all’Università Bocconi di Milano, abbiamo
cominciato a lavorare in laboratorio con
lui per imparare il mestiere e proprio
qui iniziammo a produrre i primi
biscotti artigianali che distribuivamo personalmente agli
empori della zona circostante
Morbegno e Sondrio, andando
in giro con un motocarro quasi
come ambulanti. Riscontrammo da subito
un successo inaspettato e quasi senza rendercene conto ci trovammo a dover produrre quantità tali da dover pensare ad una
produzione su vasta scala. Così abbiamo dato il via alla costruzione, nel
1952, del nostro primo stabilimento.
Ma la vera svolta avvenne nel 1966
con la costruzione del nuovo stabilimento di Cosio. Nello stesso anno morì
mio fratello e io mi ritrovai improvvisamente solo a gestire lo stabilimento
di Morbegno e contemporaneamente la
costruzione di quello di Cosio.
Può ripercorrere storicamente le
tappe principali dell’azienda?
Come dicevo, negli anni ’60, per gestire
in maniera efficiente i
numerosi ordini che arrivavano, decidemmo di
costruire un nuovo stabilimento a Cosio Valtellino,
dove si trova attualmente.
Un impianto tecnologicamente già molto avanzato
per il tempo e sul quale abbiamo continuato
ad investire per mantenerlo ad altissimi livelli di efficienza ed innovazione. Oggi è uno
dei primissimi impianti in Europa per volumi
produttivi. Il nuovo stabilimento e la nostra costante ricerca per ricette sempre più
creative sono stati gli elementi che hanno
segnato lo sviluppo della Galbusera. Il frollino Zalet, capostipite di un’ampia gamma
di biscotti, proprio in questi anni divenne il
simbolo della colazione all’italiana. L’inizio
degli anni ’80 ha segnato un’altra
importante tappa. Dagli uffici
vendita di Milano città, aperti
negli anni ’60, decidemmo
di costruire una vera e propria sede aziendale ad Agrate
Brianza, in provincia di Milano,
dove furono concentrate le attività commerciali e di marketing. La vicinanza, anche
fisica, con la città simbolo dell’industria e
del business avrebbe continuato ad aiutarci
nel nostro processo di consolidamento e di
crescita ed una vera e propria sede avrebbe
dato prestigio all’azienda. Negli anni ‘90 è
nata la linea Speciali Salute. Avevamo rilevato come ci fosse già una diffusa attenzione
verso la salute e in generale i prodotti “leggeri”. Al tempo stesso avevamo però anche
visto che l’offerta di questo tipo era limitata
e, cosa più importante, costituita da prodotti dal sapore poco gratificante. Da qui l’idea
di creare un cracker senza grassi ma tanto
L’AZIENDA DEL MESE
Alcune confezioni di biscotti Galbusera
gusto: sono così nati i Magretti. L’enorme
successo ci diede l’impulso per continuare
a lavorare in questa direzione introducendo
le gamme senza zuccheri aggiunti, senza
colesterolo, senza grassi aggiunti e, più recentemente, senza glutine. Oggi siamo leader del mercato salutistico con una quota
di circa il 40% e gli Speciali Salute, che contano ben 20 referenze, sono ormai diventati
il nostro core business, senza tralasciare la
produzione dei nostri biscotti classici.
Quali sono stati i fattori che hanno
determinato il successo aziendale?
Dagli anni ’60 ai ’70, il fattore determinante
per il successo è stata prima la capacità di
produrre su larga scala, successivamente di
essere stati in grado di offrire al consumatore, già in quegli anni, prodotti leggeri e
gustosi. Il tutto supportato da una campagna pubblicitaria con protagonista il Mago
G che ha dato notorietà all’azienda ed è diventato un simbolo dell’Italia anni ’70. Dai
primi anni ’90 ad oggi, il lancio della linea
salutistica è stata la marcia vincente che ci
ha permesso di essere pionieri di una fetta di mercato oggi in forte crescita e della
quale continuiamo a mantenere orgogliosamente la leadership.
Come nasce un vostro prodotto? Come
interpretate l’esigenza dei gusti dei consumatori?
Galbusera si avvale della collaborazione di
un team di esperti scientifici che fornisce
un importante supporto
« Il Mago G
ha dato notorietà all’azienda
ed è diventato un simbolo
dell’Italia anni ’70 »
consulenziale nell’identificare le aree nutrizionali più rilevanti sulle quali investire.
Le direzioni Marketing e Ricerca&Sviluppo
lavorano in sinergia con il Comitato Scientifico composto da autorevoli esperti in
nutrizione e lo supportano con un’attenta
analisi del mercato per evidenziare le tendenze in atto, la tipologia di prodotti sullo
scaffale e gli eventuali spa-
Un’impastatrice
e lo Stabilimento Galbusera nel 1950
zi ancora inesplorati. Successivamente, in
stretta collaborazione con la Produzione, si
procede alla realizzazione di alcuni prototipi
che vengono sottoposti a test di qualità di
un team di 36 esperti assaggiatori (interni
all’azienda) e test di prodotto e di mercato
condotti da società esterne.
Come le esigenze dietetiche dei consumatori hanno influito sulla nascita di
nuovi prodotti?
Come già accennavo prima, sono aumentate le richieste di prodotti a basso contenuto
di zuccheri e grassi per il controllo di esigenze legate al colesterolo e al diabete. Anche
il problema delle intolleranze alimentari si
è diffuso in maniera capillare facendo registrare una crescita delle richieste di prodotti
privi di alcuni elementi come il latte, le uova
o il glutine. Tutti ottimi spunti per l’industria
e per la creazione di nuovi prodotti.
L’azienda oggi e le nuove frontiere del
gusto.
Galbusera è oggi leader nel mercato salutistico dei prodotti da forno con una quota
di circa il 40% ed un giro d’affari di 120
milioni di euro con una crescita costante
negli ultimi anni che si è attestata intorno al 10%. Sempre radicata nel territorio
lombardo ma diffusamente conosciuta a
livello nazionale, Galbusera conta 500 dipendenti. Le redini dell’azienda sono ormai
nelle mani dei miei figli, Paolo – Amministratore Delegato – Lorenzo, Andrea e
Guido – Consiglieri Delegati che siedono
in Consiglio d’Amministrazione con i manager che hanno contribuito
allo sviluppo dell’azienda e che
ora fanno da guida alle nuove
forze emergenti. Continueremo
a portare avanti la nostra missione: investire continuamente in
innovazione e ricerca per offrire
prodotti sempre nuovi, originali,
di qualità superiore ed in grado
di rispondere alla molteplicità di
gusti e di esigenze nutrizionali del
consumatore, ma con un’attenzione
costante alla bontà.
19
Solidarietà
È partito il progetto di valorizzazione delle attività di volontariato dei dipendenti del Gruppo
Creval Insieme:
crescere insieme nella solidarietà
I
l 2008 ha visto la nascita di Creval
Insieme, una community aperta,
formata dai circa 1.000 colleghi del
Gruppo e loro familiari che svolgono
attività di volontariato nelle diverse
associazioni sul territorio e dagli oltre
500 collaboratori che hanno dichiarato l’interesse a dare il proprio contributo in attività socialmente utili.
Facciamo il punto del Progetto con
il Direttore Generale del Creval Miro
Fiordi.
Direttore, cos’è esattamente Creval Insieme?
Potremmo definirla un’associazione
composta dagli oltre 1.000 colleghi del
20
« Abbiamo pensato
di coinvolgere la nostra risorsa
più importante, i dipendenti,
al fine di valorizzare
le loro attività in ambito sociale »
Gruppo Creval e loro familiari che, “insieme” a nuove ed articolate modalità
di contributo della Banca, potranno
realizzare sempre maggiori iniziative a
favore del territorio in cui prestano il
loro impegno sociale.
Da dove è partito il progetto?
Dal forte senso di responsabilità sociale verso il territorio dove operano le
banche del Gruppo, che ci suggerisce
di cercare sempre nuove forme di impegno. Abbiamo così pensato di coinvolgere la nostra risorsa più importante, i dipendenti, al fine di valorizzare
le loro attività in ambito sociale. Per
meglio comprendere le dimensioni del
volontariato aziendale abbiamo predisposto un questionario nel quale i colleghi hanno indicato il settore di impegno sociale e le necessità prevalenti
della loro associazione.
Quali sono gli obiettivi principali
che Creval Insieme si prefigge e cosa
in concreto realizza il Progetto?
Aiutare i colleghi e le associazioni in
cui operano mettendo a disposizione, oltre a fondi, anche la consolidata esperienza nel No Profit acquisita in
100 anni di storia.
Nel dettaglio la Banca mette a disposizione:
• una via preferenziale per la richiesta
di fondi a sostegno delle iniziative;
• il supporto finanziario di Conto
No Profit, senza spese di tenuta conto
ed alta remunerazione;
• la consulenza sulle più innovative
tecniche per la raccolta fondi;
• materiale promozionale personalizzato (depliant, manifesti, calendari),
ivi compreso la realizzazione del sito
internet dell’associazione;
• un’articolata rete di fornitori per
l’approvvigionamento di materiale vario (hardware, software, cancelleria,
materiale tecnico...) a condizione di
favore.
Come avviene concretamente l’interazione con le associazioni?
Stiamo realizzando un sito internet ad
hoc, www.crevalinsieme.it, che rappresenterà il punto di incontro tra le
associazioni. Attraverso questo portale ogni collega potrà condividere le
proprie attività, reclutare nuovi volon-
Solidarietà
Il sito internet www.crevalinsieme.it
tari, raccogliere le informazioni per
realizzare il materiale promozionale
e fruire degli sconti dei fornitori. Particolarmente attiva sarà la parte del
forum dove speriamo si incontrino le
esperienze e si moltiplichino le attività a favore del sociale e le opportunità anche per i colleghi che hanno
espresso il desiderio di dare il loro
contributo.
Quali sono, secondo la sua opinione, i concreti benefici derivanti
dal Progetto?
Per quanto riguarda il Gruppo viene
rafforzato il concreto impegno solidaristico, contribuendo al miglioramento dell’immagine istituzionale; tutti
impariamo a “vivere il sociale” migliorando la conoscenza del nostro territorio e delle sue molteplici esigenze al
fine di indirizzare meglio le risorse per
il sostegno di queste realtà.
Per i Collaboratori si intensifica il
rapporto con l’azienda, che riconosce
e stimola le attività di volontariato,
offrendo soddisfazione e motivazione
che derivano dall’impegno in attività
« Per i Collaboratori
si intensifica il rapporto
con l’azienda, che
riconosce e stimola le attività
di volontariato »
solidaristiche. Vengono sviluppate
inoltre nuove competenze e si costruisce una consapevolezza maggiore della comunità e dei bisogni
nel suo complesso.
Per la Comunità viene offerto un concreto sostegno al miglioramento del
tessuto economico e sociale grazie
al lavoro del collega volontario ed al
contributo della Banca.
Il Progetto è dunque espressione della centralità della persona, sia nella
comunità aziendale sia nella collettività, e della sussidiarietà come modo
concreto per creare un tessuto sociale
forte e accogliente ma, contemporaneamente, capace di dare concrete
risposte ai bisogni più diversi delle
persone. Caratteristiche, queste, che
sono alla base della nostra identità di
banca popolare e forti convincimenti
personali. Creval Insieme contribuisce a costruire una comunità umana
e aziendale in cui questi valori sono
posti al centro.
Insieme impariamo quindi a crescere,
sviluppando quel tessuto di reti di fiducia tra le nostre banche e la collettività.
Creval Insieme ha ricevuto, lo
scorso febbraio, il Premio Cerchio d’Oro, un riconoscimento
importante che testimonia la
potenzialità dell’iniziativa a favore della solidarietà e della crescita sociale dei nostri territori.
21
Imprese e mercati
L’Enterprise Risk Management
Un nuovo strumento di governo dell’impresa
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale del Credito Valtellinese
P
er realizzare
il proprio disegno, l’imprenditore investe
risorse finanziarie e organizza la
produzione e lo
scambio di beni o
servizi avendo costantemente cura
di creare valore e,
nel contempo, di garantire la continuità
aziendale, anche in condizioni di elevata
incertezza.
Ed è proprio l’indeterminatezza ad essere
l’elemento di maggiore criticità. Questo a
causa del significativo cambiamento dei
fattori esterni (ampliamento dei mercati di
approvvigionamento e di sbocco, dinamica
dei mercati finanziari, evoluzione del contesto normativo, mutamento della realtà
politica e sociale, evoluzione tecnologica,
ecc..) e all’incremento della complessità gestionale interna (turn-over elevato,
strutture organizzative articolate, workflow non chiaramente definiti, ecc..).
Nel corso del tempo, per gestire al meglio i nuovi contesti le aziende si sono
dotate di processi di pianificazione e
controllo più o meno codificati, ossia di
meccanismi di previsione e monitoraggio
dell’andamento della gestione aziendale.
Una volta fissati gli obiettivi, il sistema
« ...i metodi tradizionali di budgeting
non tengono conto,
normalmente, della diversa natura
dei rischi gravanti sull’impresa »
consente di misurare il loro grado di raggiungimento ed, eventualmente, definire
le iniziative necessarie a ridurre gli scostamenti dal target.
Nel formulare le strategie di investimento si valuta implicitamente la rischiosità.
Tuttavia, i metodi tradizionali di budgeting non tengono conto, normalmente,
Il processo di Risk Management
Identificazione
degli eventi
Informazione
e comunicazione
Valutazione
del rischio
Monitoraggio
Attività di controllo
22
Risposta al rischio
della diversa natura dei rischi gravanti
sull’impresa. Una corretta rilevazione
delle performance aziendali, invece, deve
considerare la rischiosità sottostante. Occorre, in altri termini, assumere una misura di valore “aggiustata per il rischio”.
Ciò comporta, innanzitutto, la necessità
di stimare (qualitativamente o quantitativamente) la rischiosità dell’investimento e, soprattutto, intraprendere decisioni
di controllo e riduzione della stessa. Minimizzando l’impatto dei potenziali eventi
negativi e massimizzando gli effetti prodotti da quelli positivi. Questo processo
è conosciuto con il nome di risk management.
Potrebbe sembrare un’attività limitata
alle imprese finanziarie, ma in realtà può
essere svolta da tutto il sistema economico. Le prime applicazioni risalgono agli
anni ’50 nel settore nucleare, seguendo
il programma di Eisenhower Atoms for
Peace; dagli anni ’60 si è sviluppata nel
settore aerospaziale, successivamente al
test sull’Apollo AS-204 (incendio del 27
gennaio 1967).
Con riferimento alle imprese quotate, negli ultimi anni, inoltre, sono state emanate
significative discipline, come il SarbanesOxley Act negli USA e la legge 262/2005
“Disposizioni per la tutela del risparmio e
la disciplina dei mercati finanziari” in Italia, che richiedono l’adozione delle metodologie di risk management.
Ad oggi, numerosi istituti hanno indicato
come gestire correttamente i rischi. Ad
esempio, il National Institute of Standards and Technology (NIST), per il settore
informatico, e il “Ministero della Salute”
italiano, per quello sanitario, hanno pubblicato delle linee guida sull’argomento.
Sulla base di questi stimoli, e non solo,
molte imprese hanno introdotto processi
di valutazione del rischio in diversi ambiti (ad esempio, funzionamento degli
impianti di produzione, abbandono della
clientela, infortunistica sul lavoro, reputazione aziendale, ecc..).
Imprese e mercati
I metodi seguiti si sono principalmente
concentrati su singoli aspetti, poiché la
struttura di governo delle imprese normalmente possiede solo frammenti informativi provenienti da ciascuna area
aziendale (approccio “per segmenti”).
Tale sistema non consente, tuttavia, di
cogliere le interrelazioni tra i vari settori
in termini di rischiosità. E, soprattutto,
non permette di misurare le correlazioni esistenti tra rischi e obiettivi aziendali
in termini di performance e creazione di
valore.
Per soddisfare questa nuova necessità,
anche alla luce del mutato contesto di
riferimento, nel 2004 il Committee of
Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (CoSO) ha sviluppato
una metodologia denominata Enterprise
Risk Management (ERM).
Si tratta di uno strumento di supporto
alle decisioni per il conseguimento degli
obiettivi aziendali. Unisce in un solo framework rischi e opportunità nel tentativo di aiutare le imprese a conciliare la
gestione dei rischi con lo sviluppo strategico. Tutto questo in una visione integrata. In termini pratici, è uno sviluppo del
risk management che supera l’approccio
“per segmenti” integrando il complesso
di informazioni a disposizione in un unico strumento di scelta strategica.
Beneficiare della visione olistica è possibile, indipendentemente dalla dimensione aziendale. Gli strumenti forniti dall’ERM sono rappresentati in una matrice
tridimensionale a forma di cubo e ogni
impresa può attivarne solo una parte incrociando tra loro le tecniche. Il differente dettaglio di applicazione si adatta alla
dimensione aziendale e all’allocazione di
risorse (umane ed economiche).
L’ERM, dunque, è flessibile alle esigenze
del management, alle priorità scelte e
all’unità in cui si opera. Coinvolge tutti gli operatori della struttura aziendale
durante la formulazione delle strategie,
la pianificazione della performance di
Le dimensioni dell’Enterprise Risk Management
L’ERM è sintetizzato attraverso un cubo (8x4x4) in cui ogni dimensione è una macro-categoria di fattori. In particolare, le colonne verticali rappresentano quattro obiettivi principali (strategici, operativi, reporting, di conformità) a cui un’azienda può essere interessata.
Sono otto gli strumenti da utlizzare per il loro raggiungimento e sono raffigurati nelle
righe orizzontali (ambiente interno, definizione degli obiettivi, identificazione degli eventi,
valutazione del rischio, risposta al rischio, attività di controllo, informazione e comunicazione, monitoraggio). Infine, la terza dimensione della matrice identifica quattro unità
operative (azienda, divisione, business unit, controllata) che determinano la complessità
degli obiettivi da realizzare e degli strumenti da impiegare.
Fonte: CoSO – Enterprise Risk Management Integrated Framework, 2004
« L’Enterprise Risk Management
unisce in un solo framework rischi
e opportunità nel tentativo
di aiutare le imprese a conciliare
la gestione dei rischi
con lo sviluppo strategico »
business e l’allocazione delle risorse. L’interesse per lo strumento si estende, però,
anche al di fuori dell’impresa. È nell’idea
di CoSO trasformare questa metodologia già concretamente applicabile in uno
standard condiviso e in un riferimento per
il legislatore, le autorità di vigilanza o le
organizzazioni professionali che emetto-
no raccomandazioni o norme in ambito di
risk management.
L’ERM non è privo di limiti. Rendere chiaro
il legame tra rischi e opportunità ha dei
costi. I benefici attesi, tuttavia, motivano
al cambiamento: obiettivi di performance
e profitto trasparenti, perdite operative
ridotte, attenuazione del rischio reputazionale, reporting efficace ed efficiente,
compliance inclusa nel modello. Ma sono
soprattutto l’impegno costante e sinergico del management per il raggiungimento
degli obiettivi e un’impostazione rigorosa
di gestione dei rischi e di valutazione delle
opportunità che possono trasformare lo
strumento in un prodotto ad alto rendimento per l’impresa.
23
nuovi prodotti
La nuova linea di prodotti destinata a tutti i giovani da 0 a 27 anni
Creval per i giovani
Il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha
realizzato “Creval per i Giovani”, la nuova
linea di prodotti per i ragazzi ideata per
soddisfare le loro esigenze nelle diverse
fasi della crescita. Questo grazie a un
innovativo approccio: differenziare i prodotti in diversi moduli
a seconda dell’ età del cliente.
L’offerta si compone di due depositi a risparmio - Risparmio Junior
per i bambini da 0 a 11 anni e Risparmio Teen per i ragazzi da 12 a
17 anni - e di un conto corrente, Armonia Young, che ha validità fino al
ventisettesimo anno di età.
Questi prodotti sono caratterizzati dalla semplicità, dall’elevata trasparenza
dei contenuti e da condizioni di remunerazione del capitale estremamente
vantaggiose. È inoltre offerta gratuitamente, per i ragazzi con più di 12 anni
che aprono Risparmio Teen, Cart@perta
Teen, la carta ricaricabile del Gruppo che
permette di avere a disposizione, in ogni
occasione, un efficace strumento di pagamento e di prelievo.
Per i maggiorenni sono stati realizzati
esclusivi finanziamenti ad hoc, con condizioni agevolate, che li aiuteranno a sostenere le prime spese importanti quali
ad esempio l’università e l’acquisto di
un’autovettura.
Tutti coloro che scelgono uno dei prodotti della linea “Creval per i Giovani”
parteciperanno, in via privilegiata, alle
molteplici iniziative (concorsi, borse di
studio, orientamento scolastico, stage e
“Piccolo”,
la mascotte del
Centenario
sponsorizzazioni) che il nostro Gruppo
organizza e promuove nei territori di riferimento.
La linea “Creval per i Giovani” non è solo
una soluzione conveniente dal punto di
vista economico, ma è anche uno strumento che può avere una forte valenza
educativa aiutando le famiglie a trasmettere ai ragazzi l’importanza della gestione consapevole dei propri risparmi.
Tutti coloro che apriranno un libretto Risparmio Junior e Risparmio Teen riceveranno in omaggio “Piccolo”, la mascotte del Gruppo ideata in occasione dei
festeggiamenti del Centenario del Credito Valtellinese.
24
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Atleti Creval con la eeting
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Il D.G. Mdra del CREVAL
squa
premia la
Sport e SOLIDARIETà
Il Creval è sponsor del Milan Golf Tour
Un felice connubio tra golf e solidarietà
Milano – «Io e Van Basten, dopo l’allenamento, andavamo spesso a giocare a golf.
Ci serviva per rilassarci, e nel contempo
per allenare la concentrazione: il golf è
uno sport di “testa”…». A parlare è Daniele
Massaro, ex campione del Milan degli anni
’90 ed oggi responsabile delle relazioni
esterne del club rossonero e consigliere di
amministrazione della Fondazione Milan
Onlus. Lo abbiamo incontrato per parlare
del Milan Golf Tour, il circuito di golf organizzato dalla società rossonera con lo
scopo di raccogliere fondi da devolvere
ai progetti di solidarietà della Fondazione
Milan. Circuito che, quest’anno, vede tra
gli sponsor il Credito Valtellinese.
Daniele, come nasce il tuo impegno
per la Fondazione Milan?
Dalle scarpette, che ho appeso al chiodo
nel 1997, sono passato direttamente dietro ad una scrivania grazie alla “chiamata” di Galliani. Il Milan dà sempre grosse
opportunità ai suoi ex giocatori, quando
vede le potenzialità della persona. Fondazione Milan nasce nel 2003 da un’idea
di Leonardo e Galliani per perseguire dei
progetti di solidarietà. E io sono stato da
subito coinvolto nei progetti di raccolta
fondi per sostenere le attività della nostra
Onlus.
Come nasce il Milan Golf Tour?
Semplicemente dalla mia passione per il
Ronaldo,
Tassotti, Massaro
Il Condirettore Generale
del Credito Artigiano
Lorenzo Tagni
con Daniele Massaro
golf e dai tanti amici e sponsor che abbiamo coinvolto in questa iniziativa. Cinque
anni fa abbiamo iniziato con una singola
tappa, oggi siamo già ad un circuito di 5
tappe più la finale. Ogni anno riusciamo
a raccogliere cifre importanti, quest’anno
contiamo di arrivare a 150.000 euro, che
poi devolveremo interamente ai progetti
di solidarietà della Fondazione.
Ce ne illustri qualcuno?
Nel 2003 abbiamo sostenuto, insieme all’Unicef, una campagna di vaccinazione in
Congo; nel 2005/2006 abbiamo ristrutturato e ampliato il Pronto Soccorso della
Clinica Pediatrica De Marchi di Milano;
quest’anno abbiamo finanziato il progetto
di costruzione di un reparto di Neonato-
logia e Terapia Intensiva dell’Holy Family
Hospital di Nazareth, inaugurato a marzo.
Un progetto, questo, che ci è piaciuto da
subito, perché l’Ospedale è un esempio
reale di pace: sotto lo stesso tetto, ogni
giorno, lavorano e vengono assistite persone appartenenti a diverse culture e religioni, in una terra che, come tutti sanno, è
dilaniata da decenni di conflitti che sembrano insanabili.
Ci parli del circuito di golf?
La formula è quella delle 18 buche Stableford a squadre di 4 giocatori. La squadra
vincitrice di ogni tappa si qualifica per la
finale. La prima tappa è il 31 marzo al Golf
Club di Carimate, poi giocheremo a Villa
D’Este, Lugano, Bergamo e Bogogno. La
finalissima non è ancora stata fissata, ma
sarà certamente una grande sorpresa per
i partecipanti...
Terminiamo con un gossip: quali
giocatori del Milan eccellono nel golf?
Sicuramente nelle primissime posizioni
ci sono Donadoni e Van Basten, poi io,
Stefano Nava, Marco Simone e Tassotti.
Ma anche Gullit e Shevchenko non sono
niente male. Oggi hanno iniziato a giocare Kakà, Ronaldo e Pirlo….Pato sta aspettando la sacca dal Brasile.
Inaugurazione del Pronto Soccorso
della Clinica Pediatrica De Marchi di Milano,
nel dicembre 2005
26
Sport e SOLIDARIETà
Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008
Creval Golf Cup per Creval Insieme
D
odici appuntamenti imperdibili per un grande torneo che si
propone di far conoscere e di
promuovere, in occasione del Centenario del Credito Valtellinese, natura, prodotti, cultura e tradizioni della
Valtellina. L’evento è stato realizzato
con la collaborazione dei partner storici: Camera di Commercio Industria
Artigianato e Agricoltura di Sondrio,
Consorzio di Tutela Valtellina Casera e
Bitto, Consorzio Tutela Vini di Valtellina, Consorzio per la Tutela del nome
Bresaola della Valtellina, Consorzio
Tutela Mele di Valtellina, Associazione
strada del vino e dei sapori della Valtellina, Galbusera Dolciaria e la prestigiosa struttura Bagni di Bormio Spa
Resort. Quest’anno, a testimonianza
del sempre maggiore successo di questo evento, si sono registrate 3 gradite
new entry: il Consorzio di Tutela Miele
di Valtellina, il Comitato Valorizzazione dei Pizzoccheri della Valtellina e
il nuovo Consorzio Valtellina C’è più
gusto, nato per coordinare l’attività di
tutti i consorzi provinciali. Le competizioni si svolgeranno prevalentemente al venerdì, formula stableford, con
partenza shotgun.
Al termine della competizione, che si
conclude con la gara finale il 21 settembre, i finalisti saranno ospiti alla
Cena di Gala presso il Salone dei Balli
del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio. A sottolineare gli scopi solidaristici della manifestazione, nel corso
della serata il Credito Valtellinese farà
una donazione ad un ente selezionato
tra quelli appartenenti a Creval Insieme, la nuova community dei volontari
dipendenti del Gruppo Creval.
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Eventi speciali
Giornata celebrativa del Centenario
12 luglio 2008: buon compleanno Creval!
Sondrio. Il prossimo 12 luglio il Creval compie 100 anni. La banca venne fondata infatti
il 12 luglio 1908, a Sondrio, alla presenza di
60 soci. Quest’anno sono già state realizzate e sponsorizzate diverse iniziative per
festeggiare la ricorrenza, quali – nel settore
sportivo - il 48° Ski Meeting Interbancario, il partenariato con la Fidal Lombardia e
la prossima spedizione sul K2 dell’alpinista
valtellinese Marco Confortola. Nel settore
culturale e artistico: la grande mostra su i
Ligari e il Requiem di Mozart nella Chiesa
Collegiata. Nel settore immobiliare la ristrutturazione dello storico Albergo della
Posta e della Chiesa Collegiata, a Sondrio.
Ma altri importantissimi eventi sono in calendario nei prossimi mesi, come i concerti
nelle filiali storiche del Credito Valtellinese,
le Serate Corali, il Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup 2008 e il Trofeo
del Centenario di atletica a Chiuro. Il momento clou di quest’anno si terrà, naturalmente, proprio il 12 luglio a Sondrio. Sarà
una giornata davvero particolare per tutta
Uno storico Certificato azionario del Creval
la cittadinanza, con una serie di eventi indimenticabili. La città, “suddivisa” in cinque
percorsi tematici (Musica, Arte e Storia,
Letteratura, Animazioni, Gusto), ospiterà un
gran numero di eventi con il coinvolgimento di artisti noti, di professionisti, di enti e
realtà locali, associazioni, consorzi, commercianti, volontari.
I musei di Sondrio (il Museo valtellinese di
storia e arte, la Galleria del Credito Valtellinese, Palazzo Sertoli), che ospiteranno la
Mostra su i Ligari, rimarranno aperti tutto
il giorno e sino a notte inoltrata. Saranno
possibili visite guidate alla Mostra.
Una serie di incontri, prendendo spunto da
opere letterarie ispirate alla montagna, coinvolgeranno personaggi legati a quest’ambiente: scrittori, attori, registi, giornalisti,
sportivi. All’interno del percorso Animazioni
si svolgeranno interventi continuativi nelle
principali strade e vie del centro storico. Veri
e propri “artisti di strada” dalle performance
suggestive ed acrobatiche si esibiranno nei
vicoli e nelle piazze di Sondrio coinvolgendo
i passanti.
Animazioni destinate ai bambini si svolgeranno nei principali oratori della città e in
postazioni ad essi dedicate: giochi di conoscenza, giochi di movimento, giochi sensoriali, laboratori creativi, letture animate, ecc.
Questo il programma
Mattina
Ore 9.30 – 11.30:
Convegno del Centenario presso il Teatro Pedretti, con interventi del Presidente del Creval Giovanni De Censi e delle autorità istituzionali e finanziarie italiane. Per consentire a tutta la cittadinanza di seguire l’evento, ci sarà un collegamento video in
Sala Vitali, Cinema Excelsior, Teatro Don Bosco, salone della Sede del Credito Valtellinese e con maxi schermo in Piazza Campello.
Ore 12.00 – 13.00:
Santa Messa Commemorativa presso la Chiesa Collegiata SS. Gervasio e Protasio trasmessa in diretta anche nelle altre sedi.
Ore 13.30 – 15.00:
Pranzo presso i Salesiani a cura dell’Accademia del Pizzocchero.
Pomeriggio
Dalle ore 16.00:
Animazioni e spettacoli per bambini nel centro storico di Sondrio.
La popolazione potrà prendere parte ad un calendario ricco di incontri e momenti culturali. Le varie attività saranno suddivise
in 5 filoni tematici - Percorso Musica, Percorso Arte e Storia, Percorso Letteratura, Percorso Animazioni, Percorso Gusto –
che si svilupperanno in altrettanti percorsi nel centro storico cittadino, identificati da un diverso colore.
Dalle ore 16.00 fino alle ore 20.00: Saranno aperte le cantine di Palazzo Sertoli e dell’Hotel della Posta, dove sarà possibile, in collaborazione con il Consorzio Valtellina C’è più Gusto, degustare il vino “Centenario” accompagnato dai prodotti tipici valtellinesi.
Sera
Dalle ore 19.30 alle 2.00: Rimarranno aperti i negozi nel centro storico di Sondrio, con la possibilità di cenare nei ristoranti convenzionati con il
menù “Centenario” a prezzi scontati.
Alle ore 21.00:
Notte bianca
Dalle ore 23.00 – 23.15: 23.15 – 02.00: 28
Grande spettacolo – con un artista a sorpresa di livello nazionale – presso il Campo Sportivo CONI. 7100 i posti disponibili.
In apertura collegamento via telefono satellitare per un saluto dell’alpinista estremo Marco Confortola, dal Campo Base del K2.
Collegamento con Alex Bellini durante la sua attraversata dell’Oceano Pacifico.
In contemporanea allo spettacolo, nel centro storico proseguiranno gli eventi tematici nelle piazze di Sondrio.
Grande spettacolo pirotecnico nei pressi della Chiesa San Bartolomeo.
Proseguono musica ed eventi nelle piazze del centro storico, banchetti degustazione e negozi aperti.
FOCUS ARTE
Le Mostre
Milano: Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Refettorio delle Stelline - Corso Magenta, 59; Museo Diocesano, Corso di Porta Ticinese, 95.
Sondrio: Galleria Credito Valtellinese, Piazza Quadrivio, 8; Museo valtellinese di storia e arte, via M. Quadrio, 27
I LIGARI pittori del Settecento lombardo
Milano: 12 aprile - 19 luglio 2008; Sondrio: 14 maggio - 19 luglio 2008
La mostra, che gode dell’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica Italiana e del
Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, è dedicata ai pittori valtellinesi Pietro, Cesare e Vittoria Ligari e illustra
l’ampia e complessa produzione pittorica di
questi rappresentanti del Settecento lombardo, considerati tra le personalità artistiche più significative dell’epoca. Il progetto è
stato voluto e sostenuto dal Credito Valtellinese quale iniziativa di maggior rilievo delle
celebrazioni per il primo secolo di attività
dell’Istituto. La Galleria Gruppo Credito
Valtellinese a Milano accoglierà il nucleo
principale della mostra, all’incirca quaranta
opere che documentano l’attività dei Ligari,
suddivise secondo l’appartenenza al genere sacro, profano o al ritratto. In parallelo,
nella sede del Museo Diocesano di Milano
saranno presentate una quindicina di tele
riconducibili ad alcuni protagonisti dell’arte
lombarda e veneta che precedono o affiancano la carriera dei Ligari. È prevista inoltre
la proiezione di un documentario sulla loro
produzione e l’allestimento di un percorso
multimediale attraverso frammenti filmici
e sonori in grado di ricostruire lo scenario
temporale della dinastia degli artisti val-
Pietro Ligari, Davide consacrato re dal profeta Samuele. Sondrio, Collezione Credito Valtellinese.
tellinesi. Con la cura scientifica di Philippe
Daverio, il mondo dei riferimenti si articola
attraverso ampie citazioni alla cultura artistica del Settecento lombardo e veneto,
all’universo musicale dei canoni di Johann
Sebastian Bach, alla narrazione filmica, infine, con la ripresa di frammenti dal cinema
Il Direttore del Museo valtellinese di storia e arte,
dott.ssa Angela Dell’Oca, ci illustra la mostra su i Ligari
«L’esposizione, che
si inaugura a Milano nella Galleria
del Credito Valtellinese al Refettorio delle Stelline,
intende offrire per
la prima volta una
panoramica completa della produAngela Dell’Oca,
Direttore del Museo
zione pittorica del
valtellinese di storia e arte
pittore valtellinese Pietro Ligari e dei figli Cesare e Vittoria. Il
progetto, complesso per la diffusione delle
opere degli artisti nelle chiese del territorio
della Diocesi comasca e presso numerose
collezioni pubbliche e private, è stato avviato già da alcuni anni grazie al contributo
di un nutrito comitato scientifico diretto
da Simonetta Coppa ed Eugenia Bianchi e
prevede anche una revisione critica delle
opere attribuite alla bottega ligariana con
l’edizione di un atlante generale che sarà
completato nell’autunno del 2008. Nella
sede del Museo Diocesano, che espone una
significativa selezione di artisti lombardi
contemporanei ai Ligari, si sviluppa un ricco apparato virtuale e un corredo filmico
che illustra i cicli di affreschi sacri e profani
realizzati da Pietro e da Cesare, tradotto in
di Stanley Kubrick. Dal 14 maggio, presso
il Museo valtellinese di storia e arte e la
Galleria Credito Valtellinese a Sondrio, una
parte della mostra sarà dedicata ai mezzi e
ai processi della produzione dei Ligari dove
saranno presentati circa cinquanta disegni
di figura e alcuni modelli in gesso.
specifici itinerari anche nel catalogo edito
da Skira.
In contemporanea a Sondrio, presso il
Museo valtellinese di storia e arte, dove è
custodito il Fondo Ligariano ricco di più di
1.200 pezzi (dipinti, disegni, stampe, gessi,
mobili e materiali dell’atelier, la biblioteca
e i documenti familiari), verrà allestito un
punto video sulla mostra milanese e un apparato didattico per le scuole che andrà ad
aggiungersi all’esposizione permanente dei
dipinti e dei disegni dei Ligari e al museo
virtuale inaugurato nel 2005.
Sempre a Sondrio a Palazzo Sertoli sarà
possibile vedere una selezione di disegni di
Pietro, Cesare e Vittoria Ligari, per la maggior parte inediti, provenienti dalle collezioni private degli eredi».
29
FOCUS ARTE
Dal 15 marzo al 20 luglio 2008 presso Villa Olmo a Como
L’abbraccio di Vienna.
Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere
Como. Dopo le grandi esposizioni - organizzate dal Comune di Como negli anni
scorsi - dedicate ai capolavori di Miró, Picasso, Magritte e degli Impressionisti, ora
dal 15 marzo al 20 luglio è la volta di Klimt
e Schiele insieme a diversi capolavori provenienti dal Museo Belvedere di Vienna.
L’evento, di grandissimo rilievo internazionale, è ospitato nella splendida cornice di
Villa Olmo e annovera tra gli sponsor il Credito Valtellinese che già precedentemente
aveva sostenuto le mostre comasche. Ne
parliamo con l’assessore alla cultura del capoluogo lariano Sergio Gaddi e con il Presidente del Credito Artigiano Angelo Palma.
Assessore Gaddi, come è nato questo
ambizioso percorso che ha inserito a pieno titolo Como nel circuito delle città
d’arte?
Grazie al rapporto privilegiato che il Comune di Como, da diversi anni, intrattiene con
le grandi istituzioni museali internazionali
ed europee. È proprio per le ottime relazioni
con il Museo Belvedere di Vienna, che conserva la collezione di opere della Secessione
più importante al mondo, che si è potuto
realizzare questo evento eccezionale. Ricordiamo che il solo trasferimento in valore di
opere dal Belvedere a Villa Olmo è tra i più
significativi mai realizzati nella storia delle
esposizioni.
Il manifesto della mostra
raffigurante L’abbraccio, di Egon Schiele.
Quali benefici hanno portato questi
grandi eventi al territorio e al prestigio
della città?
Sono convinto che la cultura sia la chiave
di sviluppo della nuova economia urbana.
« Il fulcro attorno cui ruota
l’esposizione sono le opere degli autori
legati alla Secessione
e all’Espressionismo viennese,
come Gustav Klimt, Egon Schiele
e Oskar Kokoschka »
Gustav Klimt,
Ritratto di Johanna Staude,
1917-1918, olio su tela, incompiuto.
L’assessore alla cultura del Comune di Como Sergio Gaddi
con il Presidente del Credito Artigiano e del Credito Piemontese Angelo Palma.
30
Lo dimostrano i numeri: alcune università hanno stimato gli indotti derivati dagli
eventi d’arte con un fattore moltiplicatore
che va da 5 a 7. Ogni euro speso per una
mostra si trasforma in benefici per il territorio in 5/7 euro. Tutte le nostra rassegne
“producono” in media 2.000 articoli sulla
stampa nazionale ed internazionale che
parlano della città di Como, i visitatori
sono passati dai 75.000 della prima mostra
di Mirò ai 120.000 mila di Magritte, quindi
il solco in termini propulsivi per il nostro
territorio è ben tracciato.
Quanto ha influito il mecenatismo di sponsor e aziende
private nella realizzazione di
questi eventi?
È fondamentale perché il Comune di Como – tenga presente che
l’assessorato alla cultura organizza e cura direttamente tutti
gli eventi di Villa Olmo – partecipa per una cifra che va dal 7
al 10% del budget complessivo.
Sono fondamentali, quindi, gli
introiti delle sponsorizzazioni
private e, naturalmente, della
biglietteria.
Veniamo alla Mostra. Ce la illustra?
La rassegna, dal titolo L’abbraccio di Vienna.
Klimt, Schiele e i capolavori del Belvedere, è
FOCUS ARTE
Mirò,
Personaggi, uccelli,
stella, 1978
Rouault,
Clown, 1906
ospitata nella settecentesca Villa Olmo e raccoglie ottanta opere, provenienti dal Museo
Belvedere di Vienna, in grado di ripercorrere
la genesi dell’arte del Novecento partendo
dal Barocco, passando per la Belle Époque e
Picasso,
per il Biedermeier, fino a giungere alla SeLa deposizione
cessione e al primo Espressionismo. Il fulcro
del minotauro
Magritte,
in costume
La Bonne Foi,
attorno cui ruota l’esposizione, che mi onodi arlecchino,
1964-1965
ro di curare personalmente insieme a Franz
1936
Smola, curatore del Museo Belvedere, sono
le opere degli autori legati alla Secessione
Il Credito Valtellinese è stato sponsor anche per le mostre di Mirò (2004 - 75.000 visitatori),
e all’Espressionismo viennese, come Gustav
Picasso (2005 - 78.000 visitatori), Magritte (2006 - 120.000 visitatori), Impressionisti (2007 - 80.000 visitatori).
Klimt, Egon Schiele e Oskar Kokoschka.
Quali le opere principali in esposizione?
del territorio, a costruire un ambiente più
Ce le illustra?
umano. Vorrei inoltre aggiungere una cosa.
« Il trasferimento
Il percorso parte dal Barocco e arriva fino
in valore di opere dal Belvedere
Qualche anno fa, durante una convention
alla modernità. Cito, per brevità, solo alcune
a Villa Olmo è tra i più
dei dirigenti del Gruppo Creval, a Vienna,
significativi mai realizzati nella storia
opere in esposizione. Sicuramente meritano
visitammo il Museo Belvedere con le opere
delle esposizioni »
menzione le teste di Messerschmidt, scultuche ora sono qui a Como in esposizione. Lo
re con espressioni deformate della metà del
considero un segno beneaugurante.
‘700 che anticipano straordinariamente la
Credito Valtellinese, che nel capoluogo lariamodernità che poi troveremo in Schiele; poi
no è radicato da diversi anni, ha voluto dare
Galleria Credito Siciliano, Acireale.
i Ritratti di Corte di Martin Van Meytens, che
così un segno tangibile di vicinanza alla cit9 maggio – 28 giugno 2008
hanno una visione assolutamente barocca
tà, con i cui cittadini ha sempre trovato terAcireale inizio ‘900
dell’impianto della famiglia; nella sezione
reno fertile, nella logica di banca territoriale,
del Biedermeier citerei soprattutto i Ritratti
per un rapporto fecondo. Inoltre, non diAcireale. In occasione dei 100 anni dalla
di Donna di Johann Baptist Reiter che rafmentichiamolo, la nostra Banca si è sempre
fondazione della Banca Popolare Santa
Venera, una mostra ne celebra la tradifigurano la figura femminile in un sottile
contraddistinta per la promozione dell’arte
zione attraverso la raccolta di una serie
gioco sensuale; nella sezione della Belle Epoe della cultura. Non per nulla ci fregiamo di
di fotografie dei primi del ‘900 del Barone
que abbiamo i lavori di Hans Makart per poi
tre Gallerie d’arte: alle Stelline di Milano, a
Domenico Scudero Papale, di documenti e
terminare, naturalmente, con Klimt e il suo
Palazzo Sertoli a Sondrio e ad Acireale, in
arredi appartenuti all’archivio Santa Venera, nonché di una breve, ma memorabile,
Castello di Kammer sul Lago Atter, Schiele
Sicilia. Sostenere la cultura per noi significa
cronaca fotografica del periodo tratta dagli
con L’abbraccio e Oskar Kokoschka con la
contribuire al progresso culturale e morale
archivi di fotografi acesi. La mostra, divitigre/leone.
sa in due sezioni (1908, Acireale ha la sua
Presidente Palbanca; Acireale nelle fotografie del Barone
Domenico Scudero Papale) è accompagnama, perché il Creta da un testo storico-introduttivo in grado
dito Valtellinese ha
di guidare il visitatore in una ricostruzione
deciso di sostenere
contestuale delle ambientazioni e degli
queste importanti
scenari culturali del “fare banca” in Sicilia
all’inizio del secolo scorso. La selezione del
rassegne?
materiale fotografico è curata da Roberto
Uno dei motivi lo ha
Mutti, studioso di fotografia contemporadetto lei, si tratta di
nea e critico de “La Repubblica”.
eventi di grandissimo rilievo internazionale che danno
lustro alla città di
Como e contribuiscono a svilupparla
sotto il profilo turiOskar Kokoschka, Tigone, 1926, olio su tela.
stico e culturale. Il
31
LA BANCA NEL SOCIALE
Convegni, cultura, sport
Corso universitario promosso dal Gruppo Creval
Gli studenti del Borromeo a scuola di Risk Management
Pavia. Il 21 febbraio scorso ha avuto luogo la consegna dei premi ai migliori studenti dell’Università di
Pavia che hanno frequentato il corso di “Analisi Statistica dei Dati - Misurazione e Gestione dei Rischi”
diretto dal Prof. Paolo Giudici. Il corso, promosso dal
Gruppo Credito Valtellinese in collaborazione con il
Dipartimento di Statistica ed Economia Applicate e
l’Almo Collegio Borromeo, si colloca nell’ambito della promozione della cosiddetta “financial education”.
Con la regia del Vice Direttore Generale del Creval
Enzo Rocca, alcuni manager del Gruppo hanno trattato del “governo dei rischi”, in particolare dei rischi
finanziari, di credito, operativi e di compliance.
Il Vice Direttore Generale del Creval Enzo Rocca tra gli studenti premiati
Main sponsor il Credito Artigiano
Dopo Sondrio, Internet Saloon apre anche a Pavia
Pavia. Internet Saloon, la speciale scuola - gestita da AIM - che offre
corsi gratuiti per signore e signori, di oltre 50 anni, per imparare a
navigare in internet e a utilizzare il computer, è stato inaugurato ai
primi di marzo anche a Pavia. La scuola, che ha già avuto un grandissimo successo a Sondrio, Milano e Venezia, diplomando navigatori
quasi 20.000 corsisti senior, è stata donata dal Credito Artigiano con
il prezioso aiuto di Microsoft e HP nell’ambito delle iniziative promozionali legate all’acquisizione di 12 sportelli di Intesa Sanpaolo
nella provincia. Alla giornata di inaugurazione erano presenti, tra gli
altri, il Sindaco di Pavia Capitelli, il Presidente della Provincia dott.
Poma e il Vescovo di Pavia, Monsignor Giovanni Giudici. Il Credito
Artigiano è stato rappresentato dal Direttore Generale Luciano Camagni. L’accoglienza della popolazione è stata entusiasta, con oltre
300 iscrizioni nei primi 15 giorni.
N
Offerta Riservata
ai clienti del Gruppo bancario
Credito Valtellinese
COUPO
Consegnando questo coupon alla biglietteria della Stazione della
Ferrovia retica di Tirano e acquistando un biglietto di andata e
ritorno da Tirano a Bernina Diavolezza oppure a Punt Muragl,
sarà offerta l’escursione con la funivia fino a Diavolezza (2984
m s/m) o con la funicolare a Muottas Muragl (2448 m s/m).
#
Durata della promozione: dal 15.12.2007 al 12.10.2008
Periodo di apertura DIAVOLEZZA: dal 21.12.2007 al 12.10.2008
Periodo di apertura MUOTTAS MURAGL: dall’8.06.2008 al 12.10.2008
32
Evento private, zona di Roma
Roma. Il 5 dicembre scorso, nello splendido scenario del Nobile Collegio Farmaceutico presso la Chiesa di San Lorenzo in Miranda, si
è svolto un interessante incontro tra i vertici del Credito Artigiano
e alcuni esponenti di rilievo del mondo dell’imprenditoria romana
e nazionale. L’occasione era una “visita in compagnia” dei musei
capitolini, sotto la prestigiosa guida del Prof. Enrico Bruschini.
Da sinistra: G. Fattori, Presidente
del Nobile Collegio Farmaceutico;
P. Buzzetti, Presidente dell’Ance;
il capozona del Credito Artigiano
M. Sala; A. Mondello, Presidente
della Camera di Commercio
di Roma e della Unioncamere;
L. Camagni, Direttore Generale
del Credito Artigiano.
LA BANCA NEL SOCIALE
Centenario
della Piccola Opera
per la salvezza
del fanciullo “Rita Tonoli”
Lecco 15 Marzo - 21 Giugno 2008
Mostra antologica
di Giancarlo Vitali
Lecco. Fino al 21 giugno, presso
la nuova sede dell’ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori Edili)
della Provincia di Lecco, si terrà la
mostra antologica dell’architetto
ticinese Giancarlo Vitali.
L’evento, patrocinato da Regione
Lombardia, Provincia e Comune di
Lecco, avrà una diffusione a livello
regionale e nazionale ed è sponsorizzato dal Credito Valtellinese.
La Piccola Opera per la salvezza del fanciullo,
fondata a Milano nel 1908 da Margherita Tonoli, celebra il primo centenario di attività educativa a favore dei bambini, giovani e famiglie.
Tra le finalità dell’Opera, la sensibilizzazione ai
problemi educativi, la promozione di interventi
legislativi e organizzativi a favore dei minori e
la loro accoglienza in case centro, se allontanati dalla famiglia. Alla sua morte Margherita
Tonoli affidò la continuità della Piccola Opera
a Sorella Amelia Giueppina Pierucci, fondatrice
dell’Istituto Religioso delle Minime Oblate del
Cuore Immacolato di Maria. Il Centro operò
anche in Valtellina, grazie alla donazione alla
Il volume è stato sponsorizzato dal Credito Artigiano
Un secolo di Croce Bianca a Milano
Milano. Nel volume, di recente pubblicazione, sono narrate le vicende della Croce
Bianca attraverso il primo secolo della sua
storia. Il racconto è frutto delle testimonianze rese dai volontari delle prime generazioni che hanno avuto modo di registrare, nella memoria e con lo scritto, le
origini dell’Associazione e il suo continuo espandersi nel territorio lombardo.
Il volume è stato stampato in 5.000 copie.
Premio Carlo Porta a Don Luigi Verzè
Milano. Don Luigi Verzè è stato tra i vincitori del Premio Carlo Porta 2007, riconoscimento che viene assegnato annualmente a coloro che «con la propria opera culturale e la propria personalità hanno onorato la città di Milano».
Il Credito Artigiano è stato sponsor della bella iniziativa.
Il Direttore Generale
del Credito Artigiano
Luciano Camagni
premia
Don Luigi Verzè
Il Presidente e
il Direttore Generale
del Creval
consegnano a
Suor Anna Gennai
e a Suor
Giuseppina Caspani
il contributo
straordinario per il
Centro Rita Tonoli
Piccola Opera, nel 1935, della Villa Parravicini a Traona. Nel 1958 si progettò una colonia
permanente per bambini. L’anno successivo
venne inaugurato il primo Centro educativoassistenziale che svolgeva anche la funzione di
colonia permanente. Nel 1965 sorse un nuovo
edificio scolastico attiguo al Centro che sarà
attivo fino al 1983. Dal 1980 vennero accolte
nel Centro anche le bambine.
Un nuovo impulso nella terra valtellinese è
dato dall’apertura del Centro di Pronto Intervento “Aquilone” nel 1995 e dalla riprogettazione del servizio e ristrutturazione negli anni
2002-2003. Oggi il Centro Rita Tonoli si propone come risorsa abitativa ed educativa per i
minori in difficoltà. Il Credito Valtellinese ha
partecipato, con un contributo straordinario, ai festeggiamenti dei primi cinquant’anni dalla costituzione del Centro Rita Tonoli
di Traona e del centenario di fondazione
della Piccola Opera, che cade nello stesso
anno del centenario della banca.
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LA BANCA NEL SOCIALE
La Croce Rossa etnea destina in favore dei bambini
la somma elargita dal Credito Siciliano
Catania. Si è svolta lo scorso 22 gennaio, presso il Centro Direzionale acese
della banca, la consegna dell’assegno di
beneficenza del Credito Siciliano al Comitato Provinciale catanese della Croce
Rossa. La somma di 7.500 euro, riveniente dalla cessione di una quota delle
commissioni prodotte nell’asta di preziosi tenutasi lo scorso dicembre presso la Direzione Pegni di Catania, sarà
I vertici del Credito Siciliano
utilizzata dall’Ente per la realizzazione
consegnano l’assegno alla Croce Rossa Etnea
di un progetto umanitario a favore dei
bambini disagiati. Durante la cerimonia, presenti i Vice Direttori Generali del Credito
Siciliano Mauro Selvetti e Saverio Continella, l’assegno è stato consegnato dall’Amministratore Delegato della banca – Francesco Giacobbi – alla Presidente del Comitato Provinciale, Nicoletta Accardo Schillaci. “La sinergia – ha manifestato Giacobbi - del Credito
Siciliano con la Croce Rossa sottolinea, così come già accaduto in passato, la costante
responsabilità delle società del Gruppo Credito Valtellinese sui temi del sociale”.
Kermesse di Sci alpinismo sponsorizzata dal Creval
Valtellina Orobie più entusiasmante che mai
Sondrio. Giunta alla sua 23ª edizione, la kermesse sci-alpinistica del Meriggio,
svoltasi a fine gennaio, è stata come sempre un avvenimento eccezionale. Al
“parterre”, in località Campei (1300 m.), circa 80 coppie senior e 14 giovani si
sono dati battaglia per raggiungere per primi la vetta del Monte Meriggio, a 2350
m. A fare da cornice all’evento una stupenda giornata di sole e lo stupefacente
comprensorio del Parco delle Orobie Valtellinesi. Il gradino più alto del podio è
stato conquistato dalla coppia Graziano Boscacci – Ivan Murada per gli uomini,
da Laura Besseghini – Raffaella Rossi nella categoria femminile.
Esordio del partenariato
Fidal-Creval
Campionati di società
di corsa campestre
Monza. Lo scorso 17 marzo, a Monza,
si sono svolti i Campionati di Società di corsa campestre, con oltre 1600
atleti partecipanti.
La manifestazione, organizzata dal
Comitato Regionale Lombardo Fidal
e dalla gloriosa SGM Forti e Liberi di
Monza, ha visto l’esordio in qualità di
partner della Federazione Lombarda di
atletica del Gruppo bancario Credito
Valtellinese.
Ottimi i piazzamenti degli atleti lombardi, tra i quali segnaliamo, per brevità, il primo posto del Pro Patria Cus
Milano nella combinata uomini e dell’
italomarocchino Ahmed El Mazoury
(Atl.Lecco Colombo Costruzioni) fra gli
juniores. Nella classifica per società il
Pro Patria Cus Milano si aggiudica il
primo posto anche tra gli juniores maschili e le allieve.
Un momento della gara
Un’immagine della gara di sci alpinismo sulle Orobie
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