55aprile2010 - Credito Valtellinese
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55aprile2010 - Credito Valtellinese
PLEIADI - Periodico quadrimestrale - n. 55 aprile 2010 PLEIADI GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE Arianna Fontana con la medaglia di bronzo conquistata ai Giochi Olimpici di Vancouver nei 500 mt di short track Sommario 25 14 3 Editoriale Cultura Economia Il trenino rosso 22 Flash economia 6 La crisi mette a nudo i conti pubblici e il rischio sovrano ritorna a impensierire gli investitori SPECIALSOCIO 8 Gruppo Creval risultati a fine esercizio 2009 33 12 Iniziative a supporto dell’economia territoriale 13 Il Project Financing per lo sviluppo delle Energie Rinnovabili 14 Banca Cattolica rafforza la presenza del Gruppo nell’Italia centrale Imprese e mercati 16 Ripensare le competenze 34 manageriali per guidare le imprese verso una crescita sostenibile Focus IL Personaggio del mese 18 Matia Bazar, 35 anni di grande musica italiana L’azienda del mese 20 Fendi, una passione 36 di testa e di cuore compie 100 anni Le mostre 24 Eventi 26 Solidarietà Madian Orizzonti Onlus 34 una luce nel buio di Haiti 36 A Milano i giorni della buona volontà 38 Iniziative Sport 39 Fontana di bronzo! Eventi 40 Riconoscimenti Premi al Creval 42 Qualità e PattiChiari 43 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a [email protected] . 24 Direttore responsabile: Roberto Grazioli Comitato di redazione: Miro Fiordi, Enzo Rocca Responsabile di redazione: Cristina Rizzi Hanno collaborato: Gabriella Armanasco, Paolo Baroli, Attilio Bertini, Marta Bongini, Marco Bormolini, Giampietro Bracchi, Nicola Coiatelli, Tiziana Colombera, Ugo Colombo, Chiara Cornalba, Paola Cottica, Alessandro Dami, Michele De Dosso, Cinzia Franchetti, Filippo Licata, Elisabetta Mero, Cristina Moltoni, Christian Moretti, Marco Panzeri, Cristina Quadrio Curzio, Debora Silvestri, Daniela Tortorella, Carlo Vella PLEIADI Periodico quadrimestrale del Gruppo bancario Credito Valtellinese spedizione ap 70% - Sondrio n. 55 – aprile 2010 Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167 del 15 gennaio 1985 Progetto grafico di Elever Srl Fascicolo impaginato da Immaginario di Gerardo Iuorio e stampato da Postel SpA Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione Mercato - Credito Valtellinese, Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio [email protected] Stampato in 180.000 copie In copertina: Arianna Fontana (foto di Simone Bracchi) Modello di governance e rafforzamento patrimoniale per un solido sviluppo Miro Fiordi - Direttore Generale Credito Valtellinese La sostenibilità della “formula imprenditoriale” deve essere attentamente esaminata e valutata per garantire uno sviluppo equilibrato di lungo termine dell’impresa. Tale sostenibilità, segnatamente per una banca popolare, deriva primariamente da due elementi del business model: l’uno di natura “soft” – la governance societaria – e l’altro di tipo più “hard”– la gestione del capitale – apparentemente non collegati, ma in realtà strettamente correlati in un’ottica di mantenimento dell’indipendenza, dell’autonomia imprenditoriale e della libertà di mercato nel lungo periodo, quali elementi imprescindibili per il supporto alle economie territoriali. Gli elementi originali propri della banca cooperativa – in particolare: voto capitario, partecipazione allargata ai momenti assembleari attraverso lo strumento delle deleghe, limiti al possesso azionario – consentono di contemperare gli interessi economici dei puri “azionisti” con le aspettative di tutti gli stakeholder che ripongono la loro fiducia nella banca: comunità locali, soci – clienti, dipendenti, fornitori, enti e associazioni. In questo contesto, va tenuta presente la necessaria evoluzione del modello, alla luce dei mutamenti del contesto competitivo, della dimensione – anche “sistemica” – di alcuni operatori bancari, della crescente complessità e interrelazione dei mercati finanziari. Proprio in quest’ottica e in attuazione di specifiche norme dettate dalla Banca d’Italia, il Credito Valtellinese, nel corso del 2009, ha aggiornato il proprio statuto e predisposto un apposito “Progetto di Governo Societario”, prevedendo un aumento significativo delle deleghe – da 2 a 5 per ogni Socio – per consentire una più ampia partecipazione dei Soci ed enfatizzando ancor più il ruolo, da un lato, del Consiglio della Capogruppo quale organo centrale della definizione delle politiche strategiche e, dall’altro, il compito della Direzione Generale di dare attuazione alle politiche e di curare il coordinamento complessivo del Gruppo. In sintesi, dunque, il modello popolare come primo, irrinunciabile, caposaldo per una gestione solida della banca del territorio, in un’ottica di lungo periodo e di orientamento a tutti i portatori d’interesse. Va poi tenuto presente un ulteriore elemento centrale. Il mantenimento in condizioni di stabilità e autonomia di un intermediario passa inevitabilmente dalla capacità di conservare un profilo patrimoniale più che robusto. Senza un adeguato piano di capitalizzazione non è, del resto, immaginabile un sostegno significativo dell’economia locale; per questo motivo il Gruppo Creval, pur avendo un bilancio già solido, ha emesso un prestito convertibile - con abbinati warrant assegnati gratuitamente - da oltre 620 milioni di euro, con uno sviluppo dell’operazione fino al 2014. L’obbligazione consente di ottenere un buon rendimento – fissato al 4,25% annuo – e prevede la possibilità di convertire in azioni Creval sia l’obbligazione sottoscritta che i warrant, ad un valore per azione scontato rispetto al prezzo di mercato. La motivazione strategica dell’operazione – come più volte sottolineato – è di coprire, anno per anno, l’incremento dei crediti verso la clientela con un buffer aggiuntivo di patrimonio, anche tenuto conto delle nuove regole sul capitale delle banche, c.d. “Basilea 3”. La pianificazione e gestione del capitale è quindi assai importante per le banche e per una banca popolare, quale il Credito Valtellinese; per questi motivi l’apporto del corpo sociale – che non è mai mancato per il Creval – ha un’importanza fondamentale nei piani di sviluppo e la banca è chiamata ad impiegare responsabilmente – nell’ambito di un vero “patto fiduciario” stipulato con i Soci e i clienti – il capitale disponibile, soprattutto in questa fase della congiuntura economica, destinandolo prioritariamente al finanziamento dell’economia reale. Queste brevi considerazioni consentono di dare una sintetica chiave di lettura alle attività e ai risultati del Gruppo Creval nel 2009, esercizio che ha confermato la crescita equilibrata degli aggregati patrimoniali, con un costante supporto finanziario all’economia delle aree di insediamento, in particolare alle PMI e alle famiglie. Significativo è stato infatti l’incremento dei crediti verso clienti – prossimo all’11% – avvenuto anche grazie alla solida posizione patrimoniale, rafforzata dall’emissione – a fine esercizio – di 200 milioni di “Tremonti Bond”. Pleiadi | EDITORIALE EDITORIALE EDITORIALE Espandere il credito erogato nella situazione economica attuale significa prioritariamente valutare le prospettive di ripresa delle aziende, la propensione all’innovazione, la qualità del loro capitale umano. E attraverso questa attività garantire spesso la sopravvivenza dell’impresa e la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro. Abbiamo fortemente ampliato la nostra posizione di mercato; a fine 2009 operiamo con oltre 870.000 clienti, oltre 60.000 in più rispetto al 2008. Il nostro business model incontra il favore della clientela: il cosiddetto “tasso di fidelizzazione” è prossimo al 95% ed è un dato, su tutti, di grande rilevanza nella nostra visione, perché attesta la capacità di mantenere relazioni fiduciarie di lungo periodo con la clientela. Anche grazie allo sviluppo della rete commerciale – a fine 2009 disponiamo di 515 filiali, 29 in più rispetto al 2008 – la quota di mercato in Lombardia del Gruppo Creval aumentata in maniera significativa ed è ormai prossima al 3%; a livello nazionale deteniamo l’1,4% dei depositi, rispetto a 1,2% circa di inizio anno, dato che ben testimonia il risultato dell’ampliamento della rete operativa e la capacità di attrarre relazioni nel territorio. Il bilancio 2009 chiude con circa 76 milioni di euro di utile netto consolidato, che si confronta con il 2008, nel quale è stato realizzato il miglior risultato economico (101 milioni) nella storia del Credito Valtellinese; abbiamo confermato il margine operativo del 2008 (300 milioni di euro) ed abbiamo poi registrato il naturale peggioramento della situazione economica, aumentando le svalutazioni sui crediti con la prudenza gestionale che caratterizza l’operato della banca. I risultati complessivi confermano la validità del modello di business cui si ispira l’operatività del Gruppo Creval: banca del territorio, incentrata sulla rete di sportelli e la figura del responsabile di filiale, con una prudente assunzione e gestione dei rischi. Tale modello ha dimostrato la propria validità, in particolare nell’attività di concessione prestiti alle PMI e ai piccoli operatori economici, grazie alla disponibilità di un set informativo molto ampio, aggiornato e arricchito da elementi qualitativi, sulla clientela affidata. È la gestione della relazione con il cliente, oggi riscoperta da tutti come elemento fondamentale nell’attività di banca commerciale. In coerenza con le politiche strategiche orientate a sviluppare la presenza del Gruppo nel Centro Italia, abbiamo acquisito la maggioranza del capitale sociale di Banca Cattolica, istituto a matrice popolare con sede a Montefiascone – provincia di Viterbo – con una rete di 9 sportelli. Questa operazione testimonia, pur nell’ambito della crisi in atto, la capacità del Creval di ampliare il proprio perimetro operativo, nel duplice obiettivo di conseguire ulteriori economie di scala – e, quindi, una riduzione dei costi dei servizi erogati – e di radicare il proprio modus operandi a servizio della clientela locale in nuove aree territoriali. Modello di governance e gestione efficace del capitale, dunque, per un futuro di fiducia e sviluppo, futuro che chiama banche quali il Creval ad una grande responsabilità: sostenere il territorio e le PMI, per favorire una ripresa economica nell’interesse generale. EDITORIALE | Pleiadi Palazzo Sertoli a Sondrio, sede del Credito Valtellinese Questa visione del ruolo della banca è molto vicina al giudizio dato di recente dal Santo Padre, Papa Benedetto XVI: “La crisi attuale ha sottoposto a dura prova i sistemi economici e produttivi dei vari Paesi. Tuttavia, essa va vissuta con fiducia, perché può essere considerata un’opportunità dal punto di vista della revisione dei modelli di sviluppo e di una nuova organizzazione del mondo della finanza, un “tempo nuovo” (…) di profondo ripensamento. (…) È importante saper vincere quella mentalità individualistica e materialistica che suggerisce di distogliere gli investimenti dall’economia reale per privilegiare l’impiego dei propri capitali nei mercati finanziari, in vista di rendimenti più facili e più rapidi”. Giovanni Quadrio Curzio e lo staff della Fondazione all’inaugurazione della mostra di Isgrò a Milano - 19 marzo 2009 Il 27 febbraio è mancato Giovanni Quadrio Curzio, architetto di origini valtellinesi e personalità di rilievo nel mondo della cultura in Italia e all’estero. Per oltre vent’anni ha ricoperto la carica di direttore artistico delle gallerie del Gruppo Credito Valtellinese dopo decenni di esperienza nel sistema dell’arte passati al fianco di Alexandre Iolas – mecenate greco – e di numerosi artisti, galleristi, architetti, critici e curatori che non lo dimenticheranno. Laureatosi nel 1964 a Firenze con il grande architetto Giovanni Michelucci, dopo un breve tirocinio presso lo studio decide di rivolgere il proprio talento al mondo dell’arte e alla sperimentazione delle dinamiche che presiedono la sua “messa in scena”, già allora in rapido mutamento. Risale infatti alla fine del decennio l’incontro con Iolas a Milano, per il quale progetterà la galleria di via Manzoni, poi la bellissima casa di Atene – circondata da una “foresta” di sculture moderne e macchia mediterranea – e in seguito le gallerie di Parigi e di Londra. Frequenti sono in questo periodo le occasioni di scambio e discussione con i protagonisti delle avanguardie del XX secolo – soprattutto Ernst, Brauner, Meret Oppenheim, Man Ray e Magritte – allora già anziani ma fertilmente creativi. I periodi di permanenza in Francia al fianco del mercante greco lo rendono testimone della nascita di alcuni dei più interessanti movimenti artistici del dopoguerra – new dada e nouveau réalisme sopra tutti – il cui pendolarismo culturale, oscillante fra Parigi e Milano, viene geograficamente trascritto nei viaggi fre le due città, dove egli deciderà di stabilire i propri indirizzi, così come gli affetti e le amicizie. Gli anni ‘80 vedono un riavvicinamento di Quadrio Curzio a Milano, dove maturano i contatti con Philippe Daverio, che porteranno alle celebri retrospettive della galleria di via Montenapoleone, ripetute in seguito a New York durante la breve esperienza della succursale americana, che nei ricordi di Giovanni conservava il clangore di una squadra di ebanisti brianzoli inviati oltre Atlantico per l’allestimento. Iolas, Daverio, Quadrio Curzio, Huges, Wahrol, sono anche gli uomini nella foto inaugurale della mostra site-specific sull’Ultima Cena di Cristo che dà inizio all’avventura del Refettorio delle Stelline, suggellando un abbraccio vitale – e per l’epoca pionieristico – del Credito Valtellinese con l’arte contemporanea, con la sua cultura, con la sua produzione, con la sua identificazione al di fuori degli schemi commerciali correnti. È il 1987 ed è Giovanni De Censi, allora direttore generale, ad intuire il destino culturale di un vasto spazio bianco – 60x6 metri – che attraversa come un tunnel il palazzo voluto dal cardinal Borromeo per offrire riparo ai bisognosi. È Giovanni Quadrio, con Iolas e Mario Cotelli a disegnarne l’identità, preparandone il programma, definendone i rapporti istituzionali, connettendolo al resto del mondo. Già noto come collezionista e sostenitore degli artisti, Quadrio Curzio ne diviene il direttore e da subito verrà identificato quale figura di riferimento della galleria; dalla sua guida scaturiranno esposizioni di successo e in vent’anni la notorietà dello spazio si è qualificata quale organizzazione a carattere museale e fucina di un’intensa produzione editoriale, fino all’istituzione della fondazione bancaria che oggi la governa. Non era infrequente per i visitatori vederlo attraversare in lungo la galleria, con l’incedere del suo passo pesante calpestarne il parquet; ancor più naturale era vederlo lavorare con gli operai – maniche rimboccate su abiti di velluto e camice a bande – nell’atmosfera polverosa degli allestimenti. Più difficile scovarlo alla vernice delle mostre, lui, così fedele a un certo “understatement” indossato come un buon abito di famiglia, che lo allontanava per inclinazione naturale dai protagonismi dello show e della tendenza. Schivo certo, ma generoso, si apriva in un abbraccio ospitale – sotto uno sguardo canzonatorio – che noi e tutti coloro che hanno avuto il piacere di lavorare con lui non dimenticheranno. Giovanni De Censi, Francesco Guicciardi e Giovanni Quadrio Curzio alla vernice della mostra di Beuys del 1993 Pleiadi | EDITORIALE Un ricordo di Giovanni Quadrio Curzio Economia Flash La crisi mette a nudo i conti pubblici e il rischio sovrano ritorna a impensierire gli investitori di Umberto Colli Direttore Generale Bancaperta La crisi finanziaria, che ha preso avvio nel 2008, non si è ancora congedata. Come abbiamo scritto nell’articolo pubblicato su questa rivista lo scorso dicembre 2009, i governi nazionali sono intervenuti più o meno ampiamente per sostenere i redditi, nel tentativo di rigenerare il circolo virtuoso consumi-produzione-ricchezza. Le politiche fiscali espansive finalizzate al sostegno dell’economia si sono però riflesse sulle finanze nazionali, facendo crescere il debito pubblico. Le ultime statistiche disponibili indicano che il debito pubblico italiano assomma a oltre 1.787 miliardi di euro, seguito da quello degli altri partner europei come Francia (1.235 miliardi di euro) e Germania (1.222 miliardi di euro). Se però guardiamo all’Area Euro nel suo insieme, si evince che il debito complessivo degli stati membri si attesta oltre 5.819 miliardi di euro, a metà strada tra quello giapponese (circa 6.845 miliardi di euro) e poco più di quello pubblico degli Stati Uniti (5.345 miliardi di euro). In questa classifica, l’Inghilterra appare meglio posizionata, con un debito che di poco supera i mille miliardi di euro; tuttavia, sulla “terra d’Albione” pesa in misura significativa il crescente deficit, alimentato dalla necessità di nuove emissioni di titoli pubblici per coprire le numerose e ingenti falle generatesi nel sistema creditizio della City di Londra, in gran parte salvato grazie all’intervento statale. Le misure espansive intraprese dall’Europa e dall’America per evitare un vero e proprio tracollo dell’economia, come avvenne nella crisi del 1929, stanno ora presentando il conto. In particolare, per l’Area UE queste difficoltà stanno minando la solidità e la credibilità del Patto di Stabilità previsto dal Trattato di Maastricht su cui si fonda l’Unione Economica e Monetaria. Infatti, i suoi due “pilastri base” – i quozienti debito/Pil e deficit/Pil – sono stati ampiamente superati, anche dai paesi più virtuosi quali Germania e Francia. Dalla tabella sotto riportata si evince che tutti i paesi dell’Area Euro hanno registrato un deterioramento del rapporto debito/Pil, frutto da un lato dell’incremento dei debiti (al numeratore) e dall’altro della debolezza del prodotto interno lordo (al denominatore). Un’analoga dinamica ha interessato il rapporto deficit/Pil. Per i richiamati indicatori il rapporto massimo stabilito dal Trattato era, rispettivamente, del 60% e del 3%. La crisi ha progressivamente messo in evidenza le debolezze strutturali delle diverse economie e conseguentemente fatto dubitare della capacità dei singoli paesi di ripagare, nei prossimi anni, i debiti accesi per stemperare le difficoltà dell’ultimo biennio. Dalle più recenti stime della BCE (riportate nella tabella) emerge che nel 2010 e nel 2011 si acuiranno ulteriormente le difficoltà nel rispettare i parametri, ponendo quindi nuovi dubbi sulla sostenibilità dei bilanci statali. La ripresa economica che ci attende, ad oggi, si prospetta come “anemica”, con la Germania che dovrebbe riuscire ad incrementare il Pil dell’1,4% nel 2010 e del 2% nel 2011; le stime per l’Italia indicano un miglioramento Nuove stime dei parametri del Patto di Stabilità ECONOMIA | Pleiadi Debito/Pil % Germania Francia Italia Grecia Spagna Irlanda Portogallo 2008 65.9% 67.4% 105.8% 99.2% 39.7% 44.1% 65.9% Fonte: Bollettino BCE - Marzo 2010 2009 72.5% 77.4% 115.1% 113.4% 55.2% 64.5% 69.7% 2010 76.5% 83.2% 116.9% 120.4% 65.9% 77.9% 70.5% Deficit/Pil % 2011 79.5% 86.1% 116.5% 120.6% 71.9% 82.9% 70.0% 2008 0% -3.4% -2.7% -7.7% -4.1% -7.2% -2.2% 2009 -3.2% -7.9% -5.3% -12.7% -11.4% -11.7% -3.9% 2010 -4.5% -8.2% -5.0% -8.7% -9.8% -11.6% -2.9% 2011 -3.5% -6.0% -3.9% -5.6% -7.5% -10.0% -2.3% dell’1,1% quest’anno e del 2% nel prossimo. Le proiezioni di crescita del Pil, riportate nell’ultimo bollettino dell’Istituto di Francoforte, restano meno ottimistiche per Grecia, Irlanda e Spagna, che dovrebbero attraversare un altro anno di recessione, posticipando quindi la ripresa rispetto agli altri partner. Un altro aspetto che ha minato la fiducia nel debito di Atene, Dublino e Madrid è stata l’esplosione della disoccupazione, salita rispettivamente oltre il 10%, in area 12% e quasi al 19%. Per questi paesi il quadro macroeconomico è quindi di oggettiva debolezza, alimentando dubbi e incertezze sulle prospettive creditizie e sulla loro solvibilità. Il rischio sovrano ha quindi trovato ampia risonanza sui mass-media, incrementando ulteriormente la spirale viziosa che ha spinto l’ascesa dei rendimenti dei titoli statali greci, irlandesi e spagnoli a fronte di una sostanziale stabilità dei titoli di stato tedeschi, ritenuti i più affidabili dell’Area UE. Il rischio di default di uno stato è strettamente collegato all’incremento delle probabilità che diventi progressivamente incapace di far fronte al pagamento delle cedole o del capitale delle emissioni di debito pubblico. Per questa ragione i prezzi delle obbligazioni elleniche sono crollati e i rendimenti si sono impennati. Rendimenti più alti riflettono rischi maggiori. Il grafico, nella pagina seguente, riporta l’andamento del differenziale di rendimento tra i titoli statali decennali dei paesi europei e l’omologo tedesco – il Bund – preso a riferimento (benchmark). Esemplificando, più si amplia il differenziale e maggiormente il mercato prezza il rischio d’insolvenza di un paese. Nei momenti di maggior stress, in cui la Grecia aveva perso quasi completamente credibilità, il differenziale tra il titolo decennale di Atene e il benchmark tedesco si attestava a circa 400 punti (il Bund rendeva il 3,2% mentre il @K8C@8$><ID8E@8 JG8>E8$><ID8E@8 @IC8E;8$><ID8E@8 >I<:@8$><ID8E@8 GFIKF>8CCF$><ID8E@8 )'' Pleiadi | ECONOMIA +'' (,' *,' *'' ),' ('' ,' ' [`Z\dYi\)''0 Sirtaki bond il 7%, ovvero più del doppio!) In questi frangenti, anche i titoli statali spagnoli e portoghesi sono stati contagiati dall’incertezza e il loro differenziale, rispetto al titolo tedesco, è salito a 100 e oltre i 160 punti, mentre fino allo scorso novembre per entrambi era inferiore ai 60 punti. A minare la fiducia degli investitori hanno contribuito anche i moniti delle agenzie di rating, che hanno ipotizzato possibili revisioni al ribasso del merito creditizio di numerosi paesi, mettendo in discussione anche quelli, da sempre, ritenuti più solidi come Inghilterra, Germania, Francia e Stati Uniti, tutti qualificati dal giudizio AAA che indica l’assoluta affidabilità e solvibilità. Di fronte a questo scenario che ha ripresentato nuovi fattori di incertezza, il ricordo dei risparmiatori è subito corso verso i più o meno recenti episodi di default riferiti a governi o autorità ad essi collegati. Solo pochi mesi orsono i mercati sono stati scossi dalla richiesta di moratoria per interessi e debiti da parte di Dubai World, holding riconducibile all’emirato di Dubai, i cui bond hanno finanziato la sua tumultuosa e faraonica crescita edilizia. Meno recente, ma di maggior coinvolgimento per i risparmiatori europei (soprattutto inglesi) è stato il default delle banche islandesi nell’autunno 2008, avvenuto nonostante un estremo tentativo del governo di quel paese finalizzato alla nazionalizzazione degli istituti di credito. Più lontano nella memoria dei risparmiatori italiani, ma per questo non meno scottante, era stato il default dell’Argentina, paese che nel 2001 – trovandosi incapace di far fronte alle proprie obbligazioni – dichiarò l’insolvenza, lasciando i detentori dei bond con in mano titoli quasi privi di valore. Tutti esempi che in questi mesi ci hanno accompagnato e ci hanno fatto leggere le notizie provenienti ^\eeX`f)'(' da Atene con un approccio improntato alla massima cautela. Cambi: la crisi ellenica indebolisce l’euro Insieme alla parabola discendente del debito greco è iniziata la flessione dell’euro nei confronti del dollaro. Il solo pensare che la Grecia potesse uscire dall’euro ha messo in dubbio la validità del progetto definito con il Trattato di Maastricht. L’euro, sintesi della forza economica di tutti i paesi aderenti, è stato preso di mira dalla speculazione, che ha usato la debolezza della Grecia come pretesto, deprimendone il cambio in misura superiore al 10% (da 1,51 dello scorso novembre a 1,35). In questi giorni, in cui la situazione sembra essersi positivamente stabilizzata, il cambio si è attestato in area 1,37. Analoga dinamica non si è però verificata nel rapporto di cambio tra euro e sterlina, proprio perché l’economia anglosassone appare meno dinamica e per certi aspetti anche più tentennante di quella del Vecchio Continente. Borse: il rischio sovrano si riflette anche sulla performance degli indici azionari Da inizio anno le borse americane registrano progressi che nel contesto complessivo possiamo definire in linea con le aspettative formulate a inizio anno. Il Dow Jones cresce di quasi il 3% e il Nasdaq di oltre il 5%. Decisamente eterogeneo è l’andamento delle piazze finanziarie del Vecchio Continente. Il rischio sovrano si è riflesso non solo sulle obbligazioni statali, ma anche sulle performance delle borse. I listini di Francoforte e Parigi evidenziano progressi marginali (intorno all’1%), Milano flette dell’1,5%, mentre Lisbona (-6%), Madrid (7%) e Atene (-7,6%) arretrano pesantemente. Fuori dall’area euro, la piazza di Londra regi- ]\YYiX`f)'(' dXiqf)'(' stra un miglioramento superiore al 4%, a fronte però di un deprezzamento della sterlina nei confronti dell’euro di circa il 2,5%. In Estremo Oriente, la borsa di Tokyo avanza di quasi il 3%, aiutata dai dati sulle esportazioni verso la Cina, la cui borsa principale, quella di Shangai, segna invece una caduta del 7%, nonostante la crescita economica del paese continui su livelli sostenuti. A motivare l’andamento negativo di quest’ultima borsa è la volontà di Pechino di attuare misure monetarie restrittive finalizzate a scongiurare proprio il surriscaldamento dell’economia, oltre ai rischi di bolle finanziarie e immobiliari. Materie prime: andamento laterale I timori di una possibile ricaduta sistemica della situazione greca, che avrebbe potuto trascinare il mondo nuovamente nella recessione, ha limitato le attese degli investitori sulle commodity, che hanno trascorso un inizio d’anno all’insegna della lateralità. Il petrolio, dopo aver raggiunto area 70 dollari al barile, ha recuperato lentamente terreno portandosi, contemporaneamente alla stabilizzazione di Atene, sui livelli di chiusura 2009 (80–84 dollari al barile). Analogo andamento per il rame, che dopo una prima fase di debolezza, che ha caratterizzato tutto il comparto nel primo mese dell’anno, ha trovato nel terremoto in Cile un nuovo motivo di speculazione, riportando le quotazioni ai valori del 2009. Infatti, si ricorda che questo paese detiene immensi giacimenti di metallo rosso e la soddisfazione della domanda mondiale dipende in maniera significativa dalle sue estrazioni, il cui temuto blocco ha infiammato gli acquisti speculativi sui mercati dei “future”. Il documento è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili al 17 marzo 2010 Economia Specialsocio Gruppo Creval risultati 2009 Forte sostegno all’economia e andamento gestionale in crescita L’andamento gestionale dell’esercizio conferma la crescita equilibrata degli aggregati patrimoniali, con un costante supporto finanziario all’economia delle aree di insediamento, in particolare alle PMI e alle famiglie. A fine anno i crediti verso la clientela si attestano a 20.374 milioni di euro e segnano un aumento del 10,7% rispetto a fine 2008, percentuale che conferma la costante e ininterrotta attenzione del Gruppo al sostegno del sistema produttivo delle aree territoriali di insediamento. La raccolta globale, pari a 32.853 milioni di euro, evidenzia un progresso del 7% su dicembre 2008. La raccolta diretta da clientela si attesta a 20.217 milioni di euro, con un incremento dell’8,4% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta indiretta raggiunge 12.636 milioni di euro, con una crescita del 5% rispetto a fine 2008. Sostanzialmente stabile la componente ”amministrata”, che si attesta a 6.761 milioni di euro, mentre il “risparmio gestito”, che assomma a 5.875 milioni di euro, evidenzia un tasso di crescita del 12,6%, confermando una positiva inversione di tendenza rispetto all’andamento dell’ultimo esercizio. Il favorevole andamento della raccolta diretta ha consentito una equilibrata dinamica delle masse patrimoniali, con un rapporto fra crediti e raccolta pari a 100% circa. Il patrimonio netto consolidato si determina in Dati Patrimoniali Consolidati (Var. % annuale) +7,0% +10,7% 18.406 20.374 18.657 12.034 2008 2009 Crediti verso la clientela 2008 2009 raccolta diretta mercato Finanza specializzata Produzione ECONOMIA | Pleiadi Credito Artigiano Credito Siciliano +5,0% 12.636 2009 raccolta indiretta 2008 2009 raccolta globale 1.704 +13,1% 1.927 2008 2009 Patrimonio netto Dati economici consolidati al 31 dicembre 2009 Dati economici Margine di interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa Utile dell’esercizio 2009 501.695 822.387 -522.792 299.595 76.127 2008 532.776 767.502 -467.516 299.986 100.301 var % -5,83% 7,15% 11,82% -0,13% -24,10% DATI espressi IN MIGLIAIA DI EURO 1.927 milioni di euro rispetto a 1.704 milioni al 31.12.2008, comprendendo anche gli strumenti finanziari di cui all’art. 12 del Decreto Legge 185/2008 – cosiddetti “Tremonti bond” – per un ammontare nominale di emissione di 200 milioni di euro. Il profilo economico dell’esercizio evidenzia un risultato netto della gestione operativa prossimo a 300 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello dello scorso esercizio, grazie al progresso dei proventi operativi, che crescono del 7,2%, con un utile netto consolidato di 76 milioni di euro. Banca Artigianato e Industria Credito piemontese Carifano Banca cattolica bancaperta Aperta Sgr Mediocreval Finanziaria San Giacomo Creset servizi territoriali Global Assicurazioni* Lussemburgo Gestioni Deltas Bankadati Stelline * non inclusa nel Gruppo creditizio, in quanto società assicurativa 2008 32.853 DATI IN MIlioni DI EURO Modello organizzativo - societario del Gruppo Credito Valtellinese 30.691 +8,4% 20.217 Aperta Fiduciaria MODELLO ORGANIZZATIVO Il Gruppo Credito Valtellinese adotta un modello di operatività bancaria fondato sulla valorizzazione del rapporto con la clientela e con il territorio, attraverso la creazione di un modello di impresa ‘a rete’, articolata in più banche locali, società specializzate e strumentali e arricchita da consolidate partnership con qualificati soggetti bancari e finanziari. Nel proprio patrimonio genetico è presente e distintiva la matrice cooperativa propria delle banche popolari: la filosofia che orienta l’evolversi delle attività aziendali è incentrata sul radicamento territoriale, che costituisce un punto di riferimento chiaro e costante per le comunità di insediamento e consente una stretta osmosi con il tessuto economico-sociale. Al fine di realizzare concretamente la mission aziendale sopra accennata, il Gruppo si è dotato di una struttura organizzativo-societaria che vede la presenza di società focalizzate sul business bancario, sull’erogazione di servizi finanziari specialistici e sulle attività di supporto al fine di conseguire economie di scala e di specializzazione e livelli di qualità del servizio elevati. Le banche controllate godono CREDITO ARTIGIANO Dati patrimoniali 31/12/2009 31/12/2008 Crediti verso Clientela Raccolta diretta da Clientela Raccolta indiretta da Clientela Patrimonio netto Dati economici Margine di interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa Utile (Perdita) dell’esercizio var % 6.824.316 7.374.267 4.110.308 1.965.009 6.390.239 6.697.934 4.016.817 1.690.594 6,79% 10,10% 2,33% 16,23% 2009 2008 150.207 278.694 -136.909 141.785 69.021 164.648 259.361 -135.057 124.304 68.807 var % (8,77%) 7,45% 1,37% (14,06%) 0,31% Dati patrimoniali Crediti verso Clientela Raccolta diretta da Clientela Raccolta indiretta da Clientela Patrimonio netto 6.682.675 7.507.330 5.157.148 759.040 Dati economici Margine di interesse Proventi operativi Oneri operativi Risultato netto della gestione operativa Utile (Perdita) dell’esercizio DATI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO PATRIMONIO CLIENTI Le relazioni di clientela, che fanno parte del più ampio concetto di “capitale relazionale” – prodotto dal rapporto fiduciario con soci, clientela, fornitori, comunità locale, istituzioni e altri stakeholders – contribuiscono in maniera determinante al consolidamento e all’incremento del valore della Banca. La ricchezza intrinseca nell’attività retail risiede nei rapporti fiduciari con la base clienti, sui quali si fonda l’attitudine aziendale Evoluzione del numero di clienti del gruppo 876.290 +7,2% COSTITUZIONE GLOBAL BROKER S.p.A. Nel mese di marzo 2010 è stata autorizzata dalla Banca d’Italia la costituzione di Global Broker S.p.A., in partnership con il Gruppo Ri-Fin. La società sarà partecipata al 51% del capitale sociale da Bancaperta e farà parte quindi del perimetro di consolidamento del Gruppo, pur non essendo inclusa nel gruppo bancario, in quanto esercente attività assicurativa. Global Broker opererà nel settore del brokeraggio assicurativo, segnatamente nell’intermediazione assicurativa rivolta al segmento delle PMI. La Società – che riceverà specifico mandato dalla propria clientela - si proporrà dunque di erogare servizi consulenziali ad elevato valore aggiunto, garantendo una puntuale analisi dei rischi assicurativi dell’azienda cliente e, conseguentemente, un’ottimale ed economica copertura dei rischi interni, mediante la stipula di contratti con primarie compagnie assicurative. La costituzione di Global Broker è prevista entro il primo semestre 2010. Clienti del gruppo al 31.12.2009 ripartiti per banca CARIFANO Credito Piemontese Credito Siciliano 6.113.658 9,31% 7.165.185 4,78% 4.651.305 10,88% 779.905 (2,68%) 2009 2008 160.433 247.918 -153.538 94.380 23.902 184.624 260.633 -149.966 110.667 48.536 var % (13,10%) (4,88%) 2,38% (14,72%) (50,75%) Banca cattolica 5% a creare valore nel medio - lungo periodo. Al 31.12.2009 i clienti del Gruppo sono 876.290, in crescita del 7,2% rispetto agli 817.286 di fine 2008, a conferma della capacità del Gruppo di attrarre nuove relazioni di clientela nelle zone di nuovo e recente insediamento e di mantenere il “patrimonio clienti” nelle province di radicamento storico. All’incremento ha contribuito l’acquisizione, effettuata nell’esercizio, di Banca Cattolica (2%), con circa 17.000 clienti. A conferma del radicamento territoriale che contraddistingue l’operatività del Gruppo Creval, il tasso di retention – inteso come percentuale dei clienti attivi a inizio anno che a fine esercizio hanno ancora rapporti bancari con il Gruppo – ha raggiunto il 94,3%, segno tangibile di un rapporto fiduciario e di lungo periodo con la clientela (grafico 1). All’elevato grado di fidelizzazione è associato un positivo livello di soddisfazione della clientela. Nel corso del 2009 - in collaborazione con ABI e GFK Eurisko Clienti del gruppo al 31.12.2009 ripartiti per segmento Enti e altri Credito Valtellinese 2% 7% Imprese 2,7% 9,6% 25% 32% 87,7% 27% 2% BAI 31.12.2008 var % DATI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO di autonomia nella gestione commerciale, nell’ambito di un controllo strategico della Capogruppo. Il Gruppo ha inoltre visto un ampliamento del proprio perimetro con la costituzione - in data 21 ottobre 2009 - della società Lussemburgo Gestioni S.A, management company di diritto lussemburghese, specializzata nella gestione e amministrazione di OICR, costituita allo scopo di ampliare la gamma dei prodotti finanziari offerti alla clientela e di contribuire allo sviluppo di nuove aree di business, valorizzando l’esperienza acquisita dal Gruppo nel settore del risparmio gestito. 817.286 31/12/2009 31/12/2008 31.12.2009 Credito Artigiano Privati Pleiadi | ECONOMIA CREDITO VALTELLINESE Economia Specialsocio Fiducia e soddisfazione della clientela Grafico 1 Fiducia e soddisfazione della clientela Grafico 2 Retention Rate Gruppo Creval Indagine Customer Satisfaction Gruppo Creval 100 94,7% 94,8% 95,1% 94,3% 75% 80 60 69% 63% 66% 64% 54% 40 59% 46% 64% 57% 20 0 2006 2007 2008 – è stata condotta un’analisi sulla customer satisfaction relativamente alla clientela del Gruppo appartenente al segmento retail. I risultati dell’indagine evidenziano valutazioni molto positive – sempre al di sopra delle medie di sistema – riguardo alla reputazione, al livello di fiducia, all’innovatività e all’attenzione al sociale, che caratterizzano il Gruppo Creval (grafico 2). ECONOMIA | Pleiadi 10 RETE COMMERCIALE E QUOTE DI MERCATO Al 31 dicembre 2009 la rete commerciale del Gruppo Credito Valtellinese è costituita da 515 dipendenze, delle quali 125 della Capogruppo Credito Valtellinese, 141 del Credito Artigiano, 136 del Credito Siciliano, 32 della Banca dell’Artigianato e dell’Industria, 27 del Credito Piemontese, 45 di Carifano e 9 di Banca Cattolica, con un incremento di 29 sportelli rispetto al 31 dicembre 2008. Il Gruppo Creval è dunque cresciuto nel corso dell’anno grazie all’apertura di 20 nuove filiali e all’ingresso di Banca Cattolica nel Gruppo con i suoi 9 sportelli. In particolare nell’esercizio 2009 il Credito Valtellinese, proseguendo nel c.d. Progetto Trentino, ha incrementato la propria presenza nella provincia di Trento attraverso l’apertura di cinque nuove filiali: Borgo Valsugana, Riva del Garda, Cavalese, Tione di Trento e l’agenzia n. 2 nel capoluogo. La Banca ha altresì rafforzato la propria presenza nel lecchese con l’apertura di Olginate, nel varesotto con le filiali di Somma Lombardo e di Gorla Maggiore (quest’ultima a seguito della trasformazione da tesoreria) e nella provincia di Bergamo a Cisano Bergamasco. Il Credito Artigia- È un’istituzione di cui si può aver fiducia Mantiene i patti 2009 È orientata ai clienti Creval 09 no ha aperto al pubblico l’ag. n. 25 nella capitale e la dipendenza di Pomezia in provincia di Roma; in territorio lombardo ha invece inaugurato la sede di Crema. Il Credito Siciliano non ha incrementato la propria rete territoriale che conta pertanto 136 sportelli, ma, a fronte della chiusura di Villabate (PA), nel mese di ottobre è stato inaugurato il primo sportello pegni a Roma, filiale specializzata nella custodia e stima dei preziosi e nell’attività di credito su pegno, che si aggiunge agli analoghi È innovativa È attenta all’etica e socialmente responsabile Italia 09 sportelli già operativi a Palermo, Catania, Messina, Siracusa e Trapani. La Banca dell’Artigianato e dell’Industria nel corso dell’esercizio 2009 ha rafforzato la propria presenza in territorio Veneto attraverso l’apertura delle filiali di Oppeano (VR), Noventa Vicentina (VI), Conselve (PD) e ha proceduto all’apertura Montichiari (BS). Come previsto dal Piano Industriale della Banca la Cassa di Risparmio di Fano si è sviluppata ulteriormente quale banca regionale a servizio Filiali del Gruppo al 16.03.2010 117 99 8 13 Numero sportelli per banca / 27 ))0 )' ). 20 . 6 (+ 14 1 37 *. * 2 1 *. 8 28 1 135 (*, Credito Valtellinese Credito Artigiano Credito Siciliano BAI Credito Piemontese Carifano Banca Cattolica 125 142 136 33 27 45 9 Gruppo Creval 517 IL RAPPORTO SOCIALE 2009 Impresa e comunità costituiscono un ‘sistema sociale interattivo’ che necessita di essere raffigurato a enfatizzare le interrelazioni forti tra aspetti economici, sociali e valoriali. In sede di Assemblea dei Soci del Credito Valtellinese, come da tradizione, è stato presentato il Rapporto Sociale, incentrato sull’analisi della natura e dell’attività delle Pleiadi | ECONOMIA dell’intero territorio marchigiano, con un piano di espansione che ha visto l’apertura di 4 nuove filiali: Macerata (MC), Jesi (AN), Civitanova Marche (MC) e Perugia. Il Credito Piemontese non ha modificato la propria rete territoriale, incrementando peraltro volumi e relazioni. Grazie all’incremento della rete territoriale, sia per linee interne che per linee esterne, il Gruppo ha incrementato la propria quota di mercato per numero di sportelli raggiungendo l’1,5% a livello nazionale (grafico 3). Lo sviluppo territoriale ha contribuito, insieme al costante consolidamento del Gruppo nei territori di tradizionale insediamento, a un forte aumento nel corso degli ultimi due anni delle quote di mercato a livello di raccolta e di impieghi. Quote di mercato nazionali Grafico 3 Depositi impieghi sportelli 1,6% 1,42% 1,29% 1,4% 1,2% 1,10% 1,0% 0,96% 0,8% 1,12% 1,01% 1,14% 1,02% 1,14% 1,17% 1,39% 1,17% 1,25% 1,09% 1,03% 1,02% 0,87% 0,89% 1,46% 1,00% 1,06% 0,82% 0,82% dicembre 05 gugno 06 dicembre 06 gugno 07 dicembre 07 gugno 08 dicembre 08 gugno 09 346 356 368 373 389 434 486 498 0,78% 0,6% Sportelli Fonte: elaborazioni della Società su dati Banca d’Italia diverse categorie di stakeholder (portatori di interessi). Intende rappresentare la ricaduta sociale dell’attività caratteristica e rappresentarsi come strumento di comunicazione, partecipazione e trasparenza. Primo intermediario bancario a presentare la rendicontazione di sostenibilità, il Gruppo mantiene quest’anno la premessa fondamentale relativa a ‘mission, vision e valori’ e incentra la narrazione della propria natura su tre specificità fondamentali: la matrice popolare; il localismo connaturato alle sette banche ter- Obbligazioni convertibili Creval: a giugno l’esercizio dei Warrant 2010 Nel mese di gennaio 2010 si è conclusa con pieno successo l’offerta delle obbligazioni convertibili costituenti il prestito “Credito Valtellinese 2009/2013 a tasso fisso convertibile con facoltà di rimborso in azioni” con l’integrale sottoscrizione delle n. 8.327.632 obbligazioni offerte con abbinati complessivamente n. 33.310.528 Warrant 2010 e n. 41.638.160 Warrant 2014, per un controvalore complessivo è di Euro 624.572.400. Il periodo per l’esercizio dei warrant 2010 è previsto dal 31 maggio al 30 giugno 2010. I Warrant attribuiscono ai relativi portatori il diritto di sottoscrivere le azioni di compendio in ragione di n. 1 azione ogni warrant posseduto ad un prezzo è pari alla media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Creval, ponderata per i rispettivi quantitativi trattati, rilevata nel periodo di rilevazione*, scontato del 10%. Con questa operazione il Credito Valtellinese intende irrobustire ulteriormente la posizione patrimoniale del Gruppo nell’orizzonte 2009-2014 e, conseguentemente, mantenere politiche creditizie improntate al finanziamento delle famiglie, delle PMI, degli artigiani, degli industriali e delle organizzazioni no–profit, che rappresentano la clientela di riferimento del Gruppo. Il prospetto informativo, a cui sono allegati, tra l’altro, i regolamenti delle obbligazioni convertibili e dei Warrant, è disponibile presso la sede sociale del Credito Valtellinese, nonché sul sito internet www.creval.it e sul sito di Borsa Italiana www.borsa italiana.it. * decorre dal ventesimo Giorno di Borsa Aperta (compreso) antecedente l’inizio del Periodo di Esercizio e termina il sesto Giorno di Borsa Aperta (compreso) antecedente l’inizio del Periodo di Esercizio. ritoriali, a rappresentare un posizionamento competitivo distintivo; lo scambio sociale di cui al quarto capitolo, in linea di coerenza con la cultura d’impresa esplicitata nei primi due capitoli. Principi di trasparenza e coinvolgimento degli stakeholder di tipo strutturale si affermano anche per questa via; si tratta di due aspetti sempre più rilevanti per affermare l’identità di un Gruppo che ha appena compiuto cento anni, è presente sul mercato di dieci regioni e quarantadue province italiane, crede nei principi dello sviluppo sostenibile e del dialogo permanente con i terzi interessati. ISTIFID S.P.A. TRA LE SOCIETÀ COLLEGATE DEL GRUPPO CREVAL Lo scorso febbraio il Credito Valtellinese ha acquisito una partecipazione pari al 28,66% circa del capitale sociale di Istifid S.p.A. società finanziaria e di revisione. Istifid nasce nel 1972 per iniziativa degli Organi Centrali delle Aziende Ordinarie di Credito e ha iniziato ad operare come società fiduciaria, di revisione e organizzazione aziendale (Legge n. 1966/1939). Nel corso degli anni Istifid ha potenziato ed affinato la propria attività: alle attività tradizionali nel campo fiduciario e di revisione contabile, la Società ha affiancato alcuni servizi innovativi nell’area della consulenza e del supporto societario, di interesse per l’operatività del gruppo. 11 Economia Specialsocio Iniziative a supporto dell’economia territoriale ADESIONE ALLA MORATORIA PER LA SOSPENSIONE DELLE RATE DEI MUTUI A PRIVATI In data 30 dicembre 2009 il Credito Valtellinese ha emesso strumenti finanziari di cui all’art. 12 del Decreto Legge 185/2008 (cosiddetti “Tremonti Bond”) – sottoscritti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze - per un ammontare di 200 milioni di euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha richiesto alle banche che hanno emesso tali strumenti, l’assunzione di precisi impegni, tra i quali, in particolare, il vincolo di favorire le famiglie che rischiano di subire le incertezze della congiuntura economica e i riflessi della crisi finanziaria, prevedendo - nei casi in cui il sottoscrittore del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale o un componente del nucleo familiare convivente abbia usufruito, fino al 31 dicembre 2011, di interventi di sostegno al reddito per la sospensione dal lavoro ovvero abbia subito la perdita della propria occupazione da lavoro dipendente - la sospensione, per almeno 12 mesi, del pagamento delle rate senza oneri finanziari per il cliente e con conseguente traslazione del periodo di rimborso. Con l’emissione dei suddetti strumenti finanziari pertanto il Credito Valtellinese ha assunto tale impegno, tenendo altresì conto di quanto previsto dal cosiddetto Piano Famiglie ABI relativamente alla sospensione delle rate dei mutui a privati stipulati per l’acquisto della prima casa, al fine di poter ricomprendere la più ampia platea di richiedenti e senza applicazione di oneri per la clientela ECONOMIA | Pleiadi 12 ADESIONE DEL CREVAL AI NUOVI PROGETTI PREVISTI DAL“PIANO FAMIGLIE” DELL’ABI A SOSTEGNO DEL CREDITO Credendo nel progetto di sostegno del credito alle famiglie e con l’obiettivo di favorire la sostenibilità finanziaria delle operazioni di finanziamento, il Gruppo bancario Credito Valtellinese ha pron- tamente aderito al programma nazionale di microcredito istituito dall’ABI a seguito della crisi economica. Oltre dunque alle iniziative connesse alla sospensione dei mutui privati, il Gruppo ha recentemente aderito: • all’Accordo ABI-CEI (Conferenza Episcopale Italiana), volto a favorire l’erogazione di un finanziamento agevolato, denominato Prestito della Speranza, in favore delle famiglie numerose o gravate da malattia o disabilità, che abbiano perso ogni forma di reddito e abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l’avvio di un’attività imprenditoriale. • al Fondo di Credito per i nuovi nati che si propone di favorire le famiglie con figli nati/adottati negli anni 2009, 2010 e 2011 nell’ottenere un prestito utile per affrontare con più serenità le spese iniziali che l’arrivo di un figlio comporta e che potrà essere restituito a condizioni agevolate. CREVAL SIGLA CON COMPASS UNA PARTNERSHIP NEL CREDITO AL CONSUMO L’accordo con Compass, società del Gruppo Mediobanca, consente ai clienti delle Banche del Gruppo Creval di richiedere un prestito personale - con rateizzazioni da 12 a 84 mesi per un importo massimo finanziabile di 30.000 euro - e di offrire agli esercenti commerciali clienti, l’accesso all’ampia offerta di prodotti di credito al consumo finalizzato di Compass. “L’accordo con Compass ci dà l’opportunità di incrementare ulteriormente il credito concesso alle famiglie che da sempre costituiscono, unitamente alle PMI, la nostra clientela di riferimento. La nuova offerta si affianca ad altri strumenti recentemente varati dal Gruppo al fine di sostenere le famiglie, in particolare nell’attuale contesto di riferimento, quali la sospensione delle rate dei mutui e i finanziamenti per l’anticipo della Cassa Integrazione Guadagni. Siamo particolarmente lieti inoltre di aver avviato una collaborazione con Compass, una delle realtà più prestigiose e qualificate nel settore del credito al consumo italiano.” Gruppo Creval, operativo l’accordo ‘Confiducia’ Sottoscritto con Federfidi Lombardia il Fondo di garanzia a favore delle Piccole e Medie Imprese lombarde. Nell’ambito degli interventi del Gruppo Creval a favore delle Piccole e Medie Imprese, è operativo l’accordo ‘CONFIDUCIA’ tra Gruppo Credito Valtellinese e Federfidi Lombardia, un fondo di garanzia predisposto dalla Regione Lombardia tra le misure anticrisi per favorire l’accesso al credito delle piccole/medie imprese lombarde di tutti i settori attraverso il rafforzamento delle garanzie dei Confidi lombardi. Sono ammissibili al Fondo finanziamenti chirografari a medio termine della durata massima di 60 mesi con un preammortamento di massimo 12 mesi, e finanziamenti a breve termine con una durata di 12 mesi rinnovabili fino a 24 mesi. La domanda per accedere a CONFIDUCIA deve essere inoltrata ai Confidi aderenti a Federfidi o presso le filiali del Credito Valtellinese, del Credito Artigiano e della Banca Artigianato e Industria entro il 31 dicembre 2010. Il settore delle Energie Rinnovabili sta vivendo in questi anni una fase di crescita esponenziale. In particolare, alcuni Paesi dell’UE tra cui l’Italia, hanno adottato sistemi di incentivazione pubblica allo scopo di conseguire l’ambizioso obiettivo del 20-20-20, ovvero raggiungere entro il 2020 gli obiettivi di 20% di fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico e 20% di riduzione di CO2. Ne parliamo con il dott. Filippo Grieco, Direttore Generale di Mediocreval, banca del Gruppo Creval specializzata in finanziamenti a medio/lungo termine per lo sviluppo delle PMI, Project Financing e Corporate Finance. Direttore, quali azioni sono state intraprese in Italia per sostenere lo sviluppo delle Energie Rinnovabili? Il governo italiano ha sviluppato un piano di incentivazione per sostenere finanziariamenFilippo Grieco, Direttore Generale di Mediocreval te gli investimenti in energie rinnovabili che, a causa degli elevati costi delle tecnologie, non sarebbero economicamente realizzabili ai prezzi di mercato. Si tratta di contributi ‘intelligenti’ perché non sono finanziamenti a fondo perduto, ma contributi che vengono erogati sulla produzione effettiva di ciascun impianto. Come risponde Mediocreval alle richieste di finanziamento in questo settore? La nostra strategia nel settore delle rinnovabili è stata innanzitutto quella di mantenere il focus sul mondo delle PMI e delle operazioni industriali, che rappresentano il nostro primario target di clientela. In secondo luogo, abbiamo sfruttato il know how consolidato nel Project Financing, ovvero la tecnica finanziaria che consideriamo ottimale per supportare gli investimenti nel settore energetico. Inoltre, offriamo ai nostri clienti un importante supporto nella definizione della struttura finanziaria del progetto e nell’implementazione del business plan. Quali attività svolge Mediocreval nell’ambito del Project Financing delle Energie Rinnovabili? Individuiamo le ipotesi reddituali e finanziarie del progetto e definiamo con il cliente un piano finanziario sulla base del quale concordiamo la struttura del debito sostenibile. Poiché il successo di queste operazioni dipende esclusivamente dall’effettiva produttività dell’impianto, Mediocreval si avvale di professionisti e consulenti esterni che hanno il compito di verificare e confermare la validità del progetto dal punto di vista tecnico, la congruità dei prezzi di vendita dell’energia e lo stato autorizzativo. Quali investimenti in Energie Rinnovabili sta finanziando Mediocreval? A oggi Mediocreval ha in portafoglio principalmente impianti eolici e fotovoltaici. Nell’eolico finanziamo parchi di dimensioni medio-grandi (da 20 a 100 MW) sponsorizzati da primari operatori del settore energetico e localizzati principalmente nel Sud Italia. Gli impianti fotovoltaici finanziati da Mediocreval sono di circa 1 MW di potenza ciascuno e sono stati realizzati su coperture industriali, civili e su serre. Recentemente abbiamo finanziato anche un impianto a biomasse legnose in Valtellina e il revamping di una centrale idroelettrica. Quali sono le vostre previsioni per il futuro delle Energie Rinnovabili? La tendenza dei contributi pubblici è quella di una riduzione progressiva sulla scia dell’evoluzione tecnologica e del conseguente incremento dell’efficienza produttiva, fino ad arrivare all’autosufficienza. La strategia di Mediocreval è quella di proseguire sulla strada dei finanziamenti per favorire le energie alternative, monitorando gli sviluppi tecnologici e normativi che continueranno a interessare questo settore molto dinamico. Parco eolico finanziato da Mediocreval. L’innovazione si integra con la tradizione agricola del territorio. Pleiadi | ECONOMIA Il Project Financing per lo sviluppo delle Energie Rinnovabili 13 Economia Banca Cattolica rafforza la presenza del Gruppo nell’Italia Centrale Panorama di Montefiascone (VT), sede di Banca Cattolica. In primo piano, la Cattedrale di Santa Margherita Luciano Ventanni, Direttore Generale di Banca Cattolica intervista l’Ingegner Valter Pasqua, Presidente di Banca Cattolica ECONOMIA | Pleiadi 14 Ing. Pasqua, sono passati circa tre mesi dal Suo insediamento alla Presidenza di Banca Cattolica. Lei ha esperienze diversificate, nei settori industria e finanza… Quali sono le Sue prime impressioni in Banca Cattolica? È vero, ho esperienze diversificate in aziende industriali e ciò mi aiuta a conoscere lo spirito e le ansie dell’imprenditore. E nel Consiglio di Banca Cattolica ci sono imprenditori e professionisti che ben completano quest’aspetto. Quanto alle mie impressioni, sono senza dubbio positive con riguardo sia all’Azienda, sia al Personale della Banca, sia al contesto cittadino. L’esperienza di amministratore bancario acquisita nel Gruppo Credito Valtellinese mi consente di fare qualche comparazione e soprattutto di contribuire con una certa puntualità ed efficienza alla integrazione di Banca Cattolica nel grup- po Valtellinese. Partecipo al Consiglio del Credito Valtellinese, a quello della Cassa di Risparmio di Fano e ho partecipato ai Consigli di altre aziende del Gruppo. Ciò facilita la trasferibilità, la comunicabilità e l’attuazione dei progetti. Lei vive a Roma, ma conosce l’economia viterbese e del Lazio. Crede che Banca Cattolica, con il Credito Valtellinese, potrà in qualche modo dare maggiore vigore a questo territorio? Il territorio cui ci riferiamo non è forse Luciano Ventanni, Direttore Generale (a sinistra) con Valter Pasqua, Presidente di Banca Cattolica Presidente che cosa può fare una banca per essere più vicina all’impresa? La cultura professionale è dotazione indispensabile per la comprensione e l’analisi di problemi. Le intuizioni dilettantistiche portano poco valore aggiunto. La dottrina finanziaria, non solo bancaria, definisce il principio secondo cui il mondo creditizio deve essere parametrato alla capacità reddituale prospettica, perché solo producendo reddito si rafforza la fiducia dei terzi. Ho notato, quando esaminiamo le richieste di fido in Banca Cattolica, che questo principio viene tenuto in grande considerazione: valutiamo innanzitutto il progetto e la sua capacità reddituale, poi il resto. Poiché spesso la capacità di reddito è di difficile percezione, nella pratica operativa prevale la consuetudine di definire il limite di affidamento in funzione di altri aspetti. E qui conta molto, moltissimo, il rapporto di fiducia e di relazione tra la banca e il cliente. In Banca Cattolica ho ravvisato un’ottima capacità di relazione e una grande disponibilità del personale. Come ha vissuto il personale di Banca Cattolica l’integrazione del Gruppo? Che conseguenze ha portato per la banca l’ingresso in un gruppo articolato? Il personale ha seguito con entusiasmo l’ingresso nel Gruppo ed è ansioso di completare l’integrazione. Fino a trent’anni fa il Credito Valtellinese era poco più grande di Banca Cattolica e proprio per questa sua origine ha avuto sempre grande rispetto nei confronti delle piccole ban- Pleiadi | ECONOMIA caratterizzato da eccellenza industriale, ma ha una sua ben definita configurazione naturalistica, turistica e agricola, anche specializzata. C’è una diffusa micro imprenditorialità fondamentalmente corretta e operosa che non determinerà, forse, grandi slanci o salti al grafico della crescita economica, ma nemmeno grandi depressioni. Questa situazione ben si addice alla filosofia del Gruppo Valtellinese, essenzialmente protesa al piccolo imprenditore e che ha come centralità il cliente, con i suoi bisogni e desideri. Valter Pasqua Nato a Roma il 9 gennaio 1947, coniugato con due figli. 15 Dal 1975 al 1995 in Eni Spa divenendo Responsabile dello ‘Sviluppo Industriale del Gruppo Eni’ e Presidente e Amministratore Delegato di alcune consociate operanti nella ricerca e tecnologie per nuovi materiali (Enichem Tecnopolimeri Spa) ed energie rinnovabili (Eurosolare Spa); Dal 1994 al 1995 presso la facoltà di Ingegneria della III Università degli studi di Roma Professore per il corso ‘Pianificazione nell’industria ad alta tecnologia’. Dal 1995, come imprenditore e Amministratore, in cooperazione con banche nazionali e internazionali, ha sviluppato operazioni di private equity nel settore farmaceutico (Segix Italia Spa), nei materiali per elettronica (Multicon Electronic Gmbh) ed attualmente, come Presidente di Mecaer Aviation Group S.p.A., negli equipaggiamenti e servizi per l’aeronautica. Dal 2004 in Creval: Consigliere del Credito Artigiano Spa (2004 –2007), Consigliere Finanziaria Canova Spa e Vicepresidente Canova partecipazioni Spa; Presidente della Banca della Ciociaria (2007) e attualmente Consigliere di Cassa di Risparmio di Fano e Consigliere del Credito Valtellinese. che che sono di volta in volta entrate nel Gruppo. Mi piace evidenziare, altresì, come i principi istituzionali fondati sulla mutualità e la solidarietà accomunino, a prescindere dalle dimensioni, il Credito Valtellinese e Banca Cattolica. Ho riflettuto spesso su questo aspetto. Nella prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi leggiamo che il corpo ha molte membra e tutte insieme concorrono a fare un corpo solo; anzi, sono le membra in apparenza più deboli ad essere più necessarie! Ed è stato disposto che tutte le membra abbiano cura le una delle altre. Questo è il Gruppo Credito Valtellinese. I media sostengono che in questi tempi di crisi il sistema bancario abbia ristretto il credito. Che cosa ne pensa? Banca Cattolica anche nel 2009 ha sostenuto e accompagnato i propri clienti ed ha continuato ad aprire posizioni nuove. Il credito è aumentato per nuove concessioni di oltre il 6%. Giova ricordare anche che questa banca è stata tra le prime a prevedere, prima dell’accordo comune Abi, la moratoria dei mutui con le imprese e con le famiglie. Sono aumentati – come previsto – i crediti incagliati e le sofferenze, ma ritengo che saranno recuperati gradatamente nel tempo. Quali sono le prospettive di sviluppo di Banca Cattolica? Banca Cattolica – come tutte le banche del Gruppo – è determinata nel migliorare e aumentare la relazione con il cliente in un clima di fiducia e trasparenza. Saremo vicini alle imprese anche con forme innovative, quali prestiti partecipativi o interventi destinati alla ricapitalizzazione. Grande aiuto sarà dato dal Gruppo con l’accentramento di servizi amministrativi e interni e soprattutto con investimenti tecnologici: a breve sarà attuato un nuovo portale operativo che comporterà allargamento dei servizi e semplificazione delle procedure. Ad avvenuta migrazione, è prevista l’apertura di nuove filiali. Economia Imprese e mercati Ripensare le competenze manageriali per guidare le imprese verso una crescita sostenibile di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese La crisi innescata dai mutui sub-prime nell’agosto del 2007 ha messo in evidenza l’importanza delle qualità manageriali per la salvaguardia dei mercati e delle imprese. I disordini sulle piazze finanziare ed economiche sono stati causati, infatti, anche da dirigenti poco capaci che hanno agito in assenza di un quadro regolamentare adeguato e di processi decisionali controllati. Non si contano le scelte inappropriate fatte dai decisori aziendali (rischi finanziari eccessivi, prodotti inadeguati, ecc.), per cui ci si chiede se sia venuta meno la loro utilità come strumento operativo a garanzia della salute longeva dell’impresa, ovvero se sia necessario un ripensamento di questa rilevante funzione aziendale. È certo, comunque, che di fronte al profondo cambiamento che hanno subito i mercati anche i manager debbano trasformarsi, ripensando e innovando le proprie modalità di azione per continuare ad assicurare la corretta funzionalità aziendale. Condizione indispensabile per consolidare nel tempo il rapporto di fiducia con gli stakeholder, alla base di qualunque intrapresa economica. ECONOMIA | Pleiadi 16 Apertura all’esterno e sviluppo di competenze multi-disciplinari In presenza di mercati che si stanno dimostrando sempre più complessi e dinamici, occorre diventare attenti osservatori dell’ambiente esterno per percepire gli andamenti che possono influenzare l’attività aziendale. In un mercato “aperto” e con connotati di natura “globale”, è fondamentale possedere una visione anticipata dei potenziali cambiamenti esterni che potrebbero avere degli effetti sulla capacità dell’impresa di interagire con il mercato. In pratica, ai manager è richiesto di affinare le proprie abilità previsionali estendendo la base informativa mediante cui assumono le decisioni operative. Ciò richiede una maggiore trasversalità delle competenze, combinando quelle relative alla propria area d’attività con quelle provenienti da altre funzioni aziendali o settori economici. Capacità di comunicazione e ascolto La crisi ha messo a dura prova il rapporto tra gli stakeholder e le imprese a causa di una scarsa credibilità sul reale valore generato dalle attività di quest’ultime, nonché sulle modalità scelte per realizzarlo. La stessa mancanza di fiducia si è registrata tra le risorse aziendali, poco coinvolte nelle soluzioni adottate per risolvere gli effetti degli eventi avversi. Se la prossima generazione di leader, come osserva J. Frank Brown, decano di Insead, prestigiosa Business School (Financial Times, 26 febbraio 2010), “must learn to listen and question before they act”, tale atteggiamento di ascolto deve entrare anche nel nuovo mansionario del manager. Egli deve trovare, quindi, un più ampio spazio per l’attività di comunicazione, sia interna sia esterna all’azienda, di cui deve avere piena padronanza. Il manager deve essere in grado di utilizzare tutti i canali comunicativi per raggiungere correttamente i propri interlocutori. Tuttavia, l’efficacia del messaggio è fortemente condizionata dalla coerenza dimostrata nel tempo tra ciò che si dichiara e ciò che viene realizzato. Solo in questo modo il manager consegue una valida comunicazione con i collaboratori, i propri capi e il mercato, consolidando i rapporti di fiducia, accrescendo la propria reputazione personale e, per estensione, dell’impresa in cui opera. Le sei regole per una previsione efficace (Paul Saffo, Harvard Business Review - settembre 2007) 1. Definire il “cono d’incertezza” Per assumere decisioni è necessario stimare l’incertezza complessiva, delimitando l’ampiezza del cono d’ombra. 2. Cercare la curva a “S” I cambiamenti più importanti hanno inizialmente un andamento lento e crescente, continuano pacatamente, quindi crescono repentinamente, poi si riducono e possono crollare. 3. Alla ricerca delle cose che “non tornano” Le novità non sono classificabili in categorie note e sono segnalate da indicatori di “anomalie” rispetto al già conosciuto. Occorre identificarli per riconoscere che si sta formando una curva a “S”. 4. Indebolite le opinioni forti Affidarsi più facilmente alle informazioni contrastanti, mettendo in discussione le proprie conclusioni su una decisione. Il sostenere informazioni forti può rendere ciechi di fronte ai cambiamenti. 5. Per fare un passo avanti occorre farne due indietro Utilizzare un’esperienza passata almeno doppia rispetto al futuro da prevedere per cercare analogie con le dinamiche d’interesse. 6. Sapere quando non è il caso di effettuare una previsione In alcuni casi è particolarmente difficoltoso o impossibile realizzare previsioni, poiché l’incertezza può aumentare notevolmente. In questo caso, occorre essere particolarmente scettici su qualunque ipotesi formulata. (tratto da Alaina Love, Business Week – 22 dicembre 2009) Aggrega tori Flessibilità e innovazione Tra le abilità richieste ai manager s’include anche la flessibilità al cambiamento e la capacità di innovazione. Non è facile accettare un mutamento drastico del proprio business o del modo con cui si devono svolgere le proprie attività, ma l’adattamento alle trasformazioni è ormai parte integrante delle strategie di competitività di un’impresa. Questa inclinazione al cambiamento comprende aspetti culturali e organizzativi che devono essere adeguatamente sviluppati. Modelli di competenze per il management Nel riformulare l’insieme di competenze necessarie a un manager può essere utile sviluppare internamente all’impresa un modello che chiarisca i valori su cui si basano le perfomance aziendali. Questo approccio consente di formare abilità che Co nsapev di sé oli ori Faut ione vis a n u di ndivisa co irarsi p cui is D i p om rop ina e d di f ri pu no i d orz nt eb a i ole zz a i zat ne aliz zio e Foc crea bient lla ne un am itivo di pos i at zz ri cali alt Fo gli su S il lav ostengo or no per o di squ la qu accres adra c alità del l ere avor o Ottimisti Dieci qualità dei senior manager Propongono una visione del mondo piena di opportunità Corretti con tutti So i livelli aziendali ste durante n az cont itori mutamenti ien inu de n uo da it lla organizzativi se ve le c à co mpr risor on mp e p se ete iù nti al ra Guidano ggi degl ungime n i obi ettiv to i ti eri ità Ins attiv li lle da on ne zien ati c a eg ltà oll ea e c la r uale att Rispettosi enti Coer i ne enti m porta com Affidabili ti ora Anc di in pr grad al om tri u o overe leader entici Aut fini ti dai one ida Gu passi e dalla poggino su solide fondamenta culturali, allineate ai piani strategici aziendali. Un modello di competenze per sua natura ha funzioni molteplici. Ad esempio, in fase di selezione di una nuova risorsa, si prediligono i candidati che meglio soddisfino le condizioni indicate nello schema adottato dall’impresa. Inoltre, durante il processo di formazione della professiona- ai risultati raggiunti e ai valori adottati dall’impresa. In questo modello è utile definire lo stile manageriale per gli effetti che può avere sull’organizzazione e sul business stesso. Pur essendo un fattore umano difficilmente esemplificabile mediante uno schema, è possibile esprimere in modo chiaro quali comportamenti ci si attende che il manager adotti. Specie considerando che essi influiscono significativamente sull’ambiente aziendale, determinano le scelte di business e le modalità con cui si realizzano. Responsabilità sociale del business Per costituzione l’attività gestionale d’impresa tende al raggiungimento del profitto. Tuttavia, lo stile direzionale può fare la differenza, definendo le modalità di formazione dell’utile. Al manager compete, ad esempio, la determinazione di come si intendono raggiungere gli obiettivi aziendali. A tal fine, esso dovrebbe avere una chiara percezione della responsabilità sociale delle sue decisioni, trasmettendo internamente all’impresa l’importanza di questo valore. Per favorire una florida sopravvivenza dell’azienda nel lungo periodo è necessario progettare e gestire gli affari in modo socialmente responsabile, ponendo attenzione alle esigenze delle comunità territoriali. Ciò comporta il costante miglioramento della qualità delle risorse umane, anche mediante la formale istituzionalizzazione di codici comportamentali consonanti alla volontà espressa dagli stakeholder. “Per favorire una florida sopravvivenza dell’azienda nel lungo periodo è necessario progettare e gestire business in modo socialmente responsabile” lità è possibile definire un preciso percorso che completi le aree in cui il manager risulta più carente, cosicché s’inneschi un meccanismo virtuoso di crescita dei singoli talenti, creando valore per l’azienda stessa. Quindi, è possibile esaminare in modo oggettivo e critico le competenze e le capacità acquisite e utilizzate rispetto Le stesse abilità di problem solving dovrebbero essere riviste alla luce di questo nuovo stile di condotta. Il manager nel guardarsi allo specchio non dovrebbe vedersi solo come uomo d’azienda, ma anche come cittadino e stakeholder che potrebbe subire gli effetti negativi delle proprie scelte. Pleiadi | ECONOMIA Le dieci qualità che i senior manager devono possedere per condurre le organizzazioni attraverso la recessione 17 Focus Il personaggio del mese Matia Bazar 35 anni di grande musica italiana I Matia Bazar sono Giancarlo Golzi, Fabio Perversi, Roberta Faccani e Piero Cassano Abbiamo incontrato Piero Cassano, fondatore e ‘anima’ del gruppo musicale italiano, nonché cliente del Credito Artigiano, per scoprire il segreto del successo dei Matia Bazar. FOCUS | Pleiadi 18 Dal 1975 (Stasera che sera) ai giorni nostri. 35 anni di successi, più di 20 album, più di 40 singoli. Qual è il segreto dei Matia Bazar? Se ve lo sveliamo, non è più un segreto! A parte gli scherzi, il nostro è l’unico gruppo storico italiano che dopo aver cambiato 4 cantanti vanta una carriera di più di 35 anni di successi. Il repertorio è il segreto numero uno, ma sicuramente il nostro merito è quello di non esserci mai cullati sui grandi risultati dei molteplici successi nazionali e internazionali ed essere stati artisti veri, evitando di prestarci al gioco dei ‘gossip’, così tanto in voga in questi ultimi anni. Ci siamo sempre rimessi in gioco, ogni volta sperimentando strade nuove, con sonorità all’avanguardia come nel periodo elettronico degli anni 80 o con un sound più sofisticato e raffinato come quello degli anni 2000 e non ripetendoci mai, soprattutto dopo le grandi vendite discografiche. Abbiamo sempre cercato nel corso degli anni di rinnovarci, di stare al passo coi tempi, di dare veste nuova al gruppo con l’entrata delle diverse vocalist dai timbri differenti, ma mantenendo pur sempre un nostro stile, riconoscibile e inconfondibile. La vostra formazione è molto cambiata, in tutti questi anni, rispetto a quella degli esordi. Che cosa è rimasto, oggi, dello spirito iniziale? Abbiamo sempre considerato e paragonato i Matia Bazar a una grande squadra di calcio, in cui i giocatori sono sicuramente importanti, ma il marchio è quello che conta, al di là delle varie sostituzioni e cambiamenti, poiché noi ‘siamo’ le nostre canzoni. Degli esordi sono rimasti indubbiamente l’entusiasmo e la passione per la musica, vero motore delle nostre vite: il desiderio di comporre canzoni che possano durare nel tempo, la voglia di suonare in luoghi sempre differenti e per persone di culture e lingua diversa, la musica per noi è un linguaggio universale che emoziona, commuove e rischiara l’anima. Avete sempre cercato nuove strade musicali, spesso anticipando i tempi e le ‘tendenze’, in Italia. Ritenete che le vostre scelte siano sempre state premiate da pubblico e critica? Premiate nel tempo sicuramente, sui primi momenti magari meno e non capite subito, come per esempio Vacanze Romane arrivata solo al 6° posto al Festival di Sanremo dell’83, pur ottenendo il premio della Critica o Brivido Caldo arrivato all’8° posto al Festival del 2000, ma poi risultato brano di assoluto gradimento, popolarità e vendita. È sempre difficile mettere d’accordo pubblico e critica. Ma noi scriviamo quello che sentiamo, senza porci il problema se riusciremo a ottenere il gradimento di entrambi. Scriviamo per passione, per far provare emozioni e far sognare il pubblico. Forse direi che per noi è più importante far emozionare la gente, regalarle un momento di serenità con le no- Antonella Ruggiero per anni è stata il simbolo della vostra band. Da quando ha scelto di fare la mamma e in seguito di intraprendere una carriera solista, la figura femminile, da sempre fondamentale per la vostra musica, è più volte cambiata, fino a giungere a Roberta Faccani, vostra voce femminile di oggi. Una domanda che può apparire provocatoria ma che non lo è: è così difficile ‘cantare’ le vostre canzoni? È difficilissimo cantare le nostre canzoni, perché serve un insieme di doti non indifferenti: bravura vocale e capacità interpretativa, unita a un aspetto scenico che deve essere necessariamente accattivante. Capita che le interpreti siano a volte solo tecnicamente brave dal punto di vista vocale e magari manchino di capacità interpretativa o viceversa; riuscire a trovare una cantante che sappia unire tutte queste doti non è semplice. Bisogna inoltre essere forti fisicamente per la fatica di cantare per più sere consecutive il nostro repertorio, che è estremamente faticoso e impegnativo a livello vocale, basti pensare a canzoni come Ti sento o Cavallo Bianco, popolari ma estremamente difficili tecnicamente e vocalmente. Tuttavia cambiare vocalist è stato stimolante, perché ha dato l’opportunità al gruppo di sperimentare nuovi modi di scrittura compositiva, nuovi arrangiamenti, e modi differenti di porsi al pubblico, grazie alla personalità differente di ognuna di loro: Roberta Faccani, l’ultima nostra cantante per esempio, ci ha dato la possibilità di essere più prorompenti e graffianti, si pensi ad esempio al brano Grido d’amore, col quale ci presentammo al Festival di Sanremo nel 2005. Molto distante dall’atmosfera elegante e sobria della canzone Brivido Caldo, con la quale partecipammo sempre al Festival con la nuova formazione degli anni 2000 che vedeva l’entrata di Silvia Mezzanotte e di Fabio Perversi, arrangiatore polistrumentista di grande capacità. Pleiadi | FOCUS stre canzoni che rispecchiano la vita di tutti i giorni, piuttosto che ricevere il plauso della critica. La soddisfazione più grande del nostro lavoro è ricevere l’applauso del pubblico alla fine dei nostri concerti, è la spinta che ci fa andare avanti, è la fonte di inesauribile energia, il premio per le nostre fatiche. 19 Da sinistra: Fabio Perversi, arrangiatore polistrumentista, Gianluigi Tavazzani, Direttore commerciale Credito Artigiano, Piero Cassano, compositore e arrangiatore, Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval Solo tu, Per un’ora d’amore, C’è tutto un mondo intorno, Vacanze romane, Ti sento, fino alle ultime Messaggio d’amore e Grido d’amore. Sono solo alcune delle vostre canzoni che vi hanno portato al successo. A quali siete maggiormente legati? Direi Solo tu perché ha aperto al gruppo dei Matia Bazar le porte dell’internazionalità che vanno dal Giappone al Canada attraversando l’Europa Orientale e Occidentale. Vacanze romane perché rappresenta lo stile melodico e raffinato del gruppo, una canzone che, come abbiamo potuto constatare più volte ha veramente toccato il cuore della gente. Tra le canzoni recenti direi Brivido Caldo e poi Messaggio d’amore, con quest’ultima abbiamo vinto la sfida del secondo millennio portando a casa un’altra vittoria al Festival di Sanremo nel 2002, dopo 24 anni dalla prima vittoria del 1978 con E dirsi ciao. Cosa da Guinness dei primati, in quanto non esiste nessun artista in attività ad aver vinto il Festival a così tanti anni di distanza l’uno dall’altro. E devo dire che la cosa ci inorgoglisce molto poiché nonostante le difficoltà superate dopo la morte del nostro bassista Aldo Stellita e l’uscita di Laura Valente dal gruppo alla fine degli anni 90, nessuno avrebbe pensato a un risultato così eclatante. Quali sono i prossimi impegni dei Matia Bazar? Come sempre l’estero ci affascina ed è in primo piano. Siamo appena tornati dal Canada dove abbiamo fatto 2 concerti al Casinò delle Niagara Falls, da Montecarlo nel principato di Monaco e da Mosca dove il 3 aprile abbiamo fatto un bellissimo concerto nella città dove siamo sempre accolti con grande entusiasmo. Stiamo cominciando a preparare il tour italiano 2010 con un concerto tutto nuovo, avvalendoci, come avviene da anni, del supporto di due figure importantissime per noi che sono: Antonio Panarello detto “Antani”, nostro responsabile tecnico nonché prezioso ‘fact totum’ e Maurizio Macchioni, nostro ingegnere del suono e all’occorrenza talentuoso chitarrista. E, ovviamente, nel cassetto nuove canzoni. Focus L’azienda del mese Fendi una passione di testa e di cuore Paola Fendi, cliente del Credito Artigiano, è stata la prima delle cinque sorelle Fendi a entrare nell’azienda di famiglia, contribuendo in modo significativo alla crescita del marchio nel mondo. Nel 1986 è nominata Cavaliere del Lavoro. FOCUS | Pleiadi 20 Signora Fendi, come nasce l’azienda che porta il nome della sua famiglia? Nel 1925 i miei genitori Adele Casagrande e Eduardo Fendi aprirono a Roma, in via del Plebiscito, una pelletteria con annesso laboratorio di pellicceria. A quell’epoca era difficile per una donna lavorare, il lavoro si coniugava soltanto al maschile, ma mia madre insegnò a tutte noi sorelle – a me, ad Anna, Franca, Carla e Alda - il modo giusto di lavorare, con metodo e disciplina, ma anche e soprattutto con il cuore. Nel 1932 fu aperto un negozio più grande in via Borgognona e il nome Fendi cominciò a uscire dai confini della capitale. Ma fu con l’ingresso di Karl Lagerfeld nell’azienda di famiglia, nel 1965, che il business esplose e ci trovammo, quasi senza nemmeno accorgercene – tanto eravamo impegnate a lavorare! – sul palcoscenico della moda internazionale. Lagerfeld ci aiutò a rivoluzionare il concetto stesso di pelliccia, fino a quel momento un capo “pesante” – anche letteralmente – e dedicato a pochi. Grazie a innovativi sistemi di lavorazione, concia Paola Fendi con Marco Sala, Responsabile Zona di Roma del Credito Artigiano e tintura, la pelliccia diventa leggera e facile da portare, proprio come un abito, come una seconda pelle. Pochi anni più tardi infatti viene creata la prima collezione di pellicce prêt-à-porter. Anche le borse Fendi, già note per la loro grande qualità, divengono oggetti di moda, pratiche e funzionali. Anch’esse sono progettate secondo gli stessi principi delle pellicce: la pelle è lavorata e tinta in modo da essere più leggera e bella. Come avviene il suo ingresso in azienda e, successivamente, quello delle sue sorelle? Ricordo che da piccola volevo fare il medico, ma devo dire che, a distanza di tanti anni, sono felice della mia scelta. Sono la primogenita e la prima delle mie sorelle ad essere entrata in azienda a quindici anni, lavorando per due anni in tutti i Quando nasce il logo della “doppia F” che caratterizza in un primo tempo la fodera delle pellicce e, successivamente, tutta la pelletteria e gli accessori fino alla “mitica” baguette? È stato Karl Lagerfeld a creare ‘fisica- Pleiadi | FOCUS settori. L’esempio di mia madre, la sua determinazione e la sua passione furono fondamentali nel trasmettermi l’amore per questo lavoro. Alla fine di questo duro periodo di apprendistato, scelsi di occuparmi del settore pellicce. Via via anche le mie sorelle seguirono il mio esempio e oggi posso dire con orgoglio che in cinquant’anni di vita aziendale, le sorelle Fendi hanno sempre lavorato insieme, “come le cinque dita di una mano”, secondo una definizione di mia madre, ciascuna necessaria e indispensabile alle altre per il buon funzionamento del tutto. Oggi, dopo aver venduto l’azienda al Gruppo LVMH nel 2000, c’è mia nipote Silvia Venturini Fendi, figlia di mia sorella Anna, a coordinare il reparto creativo di tutti gli accessori Fendi. 21 Il Flagship Store inaugurato a New York in Fifth Avenue nel 2005 mente’ il logo, da quel genio che è, ‘giocando’ con la F del nome. Fendi è un nome semplice, facile da pronunciare in tutte le lingue del mondo. Non erano necessari grossi stravolgimenti per renderlo visibile e riconoscibile. In cinquant’anni le sorelle Fendi hanno sempre lavorato insieme, “come le cinque dita di una mano” Il clan Fendi in una foto degli anni 70 Paola Fendi Nata a Roma, entra giovanissima nell’azienda di famiglia e matura una vasta esperienza nel campo della pellicceria. Per questa esperienza e per la sua innata predisposizione è considerata una delle massime esperte mondiali nel settore della pellicceria. Con la sua preparazione e personalità imprenditoriale ha sviluppato anche altri settori dell’azienda, contribuendo in misura decisiva alla crescita del marchio Fendi nel mondo. Ha creato nei propri laboratori una scuola di sperimentazione nella lavorazione dei materiali, concia e tintura, frequentata da molti giovani. Nel 1986 è nominata Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Nel 1990 ha ricevuto dalla National Italian American Foundation il premio Lifetime Achievement per il contributo dato alla diffusione del ‘made in Italy’ nel mondo. Il nome Fendi era già stato consacrato nel 1985 dalla mostra presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Nel 1993 ha lasciato la presidenza del gruppo. Il 30 aprile 2000, dopo più di cinquant’anni, ha lasciato l’attività operativa in Fendi. Sito web www.fendi.com Cultura Il trenino rosso compie 100 anni 100 anni e non sentirli. Un secolo fa entrava in funzione la linea ferroviaria del Bernina, dal 2008 parte integrante del Patrimonio mondiale UNESCO. Era il 5 luglio 1910, il treno diretto tra St. Moritz e Tirano, in Valtellina, circolava per la prima volta lungo quei 61 chilometri di raffinata ingegneria edile di fronte alla cima più alta dei Grigioni, che domina la zona. È iniziata quel giorno la storia gloriosa di questa ferrovia che attraversa le Alpi e circola tutti i giorni dell’anno. Senza mai una sosta, sempre aperta, anche d’inverno quando il panorama innevato rende il viaggio ancor più poetico e suggestivo. CULTURA | Pleiadi 22 CENTENARIO Nel 2010 la ferrovia centenaria mostrerà il suo lato migliore, con una ricca offerta di eventi lungo tutto il percorso, in tutte le stagioni, da nord a sud e viceversa. Ghiotte occasioni per gli amanti della cultura, della natura, dei treni. Per le famiglie, i buongustai, gli appassionati di trekking e di storia. Per chi ama godere il ritmo lento delle cose. Per i grigionesi e per tutti gli altri. Un’esperienza oltre i confini. ‘Allegra’ ti aspetta presso tutte le filiali lombarde del Gruppo CREVAL Il Credito Valtellinese, che di traguardi importanti se ne intende, visto che sono passati solamente due anni dalla ricorrenza del proprio centenario, è da sempre vicino alla Ferrovia retica, con la quale ha stabilito negli anni una proficua collaborazione, e può annoverare non poche affinità con questo giubileo, di cui è sponsor principale. PATRIMONIO UNESCO Il percorso del Bernina rappresenta un asse nordsud cruciale. Grazie al progresso tecnico, il 1910 segna la nascita della linea ferroviaria. In futuro a scalare il tetto delle Ferrovie Retiche non saranno cavalli a vapore, bensì gli elettrotreni. Ogni anno oltre 700.000 passeggeri si godono lo spettacolare viaggio sul trenino rosso. L’ammiraglia della flotta è senza ombra di dubbio il treno panoramico Bernina Express. Bastano quattro ore, e gli ospiti vengono trasportati da Coira a Tirano. Un viaggio che ha un sapore quasi mistico, in mezzo ai ghiacciai, attraverso tre CALENDARIO ricco di manifestazioni. L’inaugurazione delle celebrazioni ufficiali ha preso il via in pieno inverno lo scorso 16 e17 gennaio 2010 a St. Moritz. A marzo sono andati in scena i concerti a Poschiavo, a seguire l’Ice Climbing Festival a Pontresina. Il clou dei festeggiamenti – l’evento primaverile – è previsto per il week end 8-9 maggio 2010, a Tirano (SO), dove per l’occasione sarà organizzata una grande manifestazione. L’evento di Tirano sarà il più seguito e interessante per la popolazione valtellinese e in generale del Nord Italia. Una sorte di ‘Tiranotte’, cioè una Tirano chiusa al traffico per tutta la giornata con mille proposte per il visitatore, dal titolo ‘100 anni e non sentirli’. La giornata di sabato si aprirà con l’inaugurazione del sentiero ‘Via Abula/Bernina’ in località Santa Perpetua. Le celebrazioni prenderanno il via ufficiale alle 11.30 presso la stazione delle Ferrovie Retiche, con il battesimo del nuovo elettrotreno ‘Allegra’ e la presentazione del locomotore numero 52 ‘vestito’ Creval. Seguiranno numerosi eventi conviviali, buffet con prodotti tipici, intrattenimento musicale, visite alla Basilica di Madonna di Tirano e ai palazzi storici della cittadina aduana, degustazioni nelle case vinicole, mostre di pittura, artigianato, Il ponte elicoidale nei pressi di Brusio, Svizzera Pleiadi | CULTURA regioni linguistiche, 196 ponti e viadotti, 55 tra tunnel e gallerie. Nel 2008 il percorso è stato inserito nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco, per preservare un’opera di straordinaria bellezza, costruita dall’uomo con lungimiranza architettonica e ambientale. 23 del Centenario’. Sarà possibile sperimentare il simulatore di guida dell’elettrotreno presso lo scalo merci della stazione delle Ferrovie Retiche e viaggiare fino a Poschiavo sul nuovo convoglio. Alle 11 nella Basilica della Madonna di Tirano, Messa-concerto. Seguirà il simbolico passaggio del testimone alla Valposchiavo, che ospiterà l’evento estivo. filatelica. Partenze, lungo tutta la giornata, dell’elettrotreno per Poschiavo alla scoperta del nuovo convoglio. Domenica proseguiranno i festeggiamenti con un ricco programma di intrattenimento per bambini, animazione per tutti, visite storiche e culturali nel centro di Tirano, degustazioni eno-gastronomiche e ‘torta Sito web www.mybernina.it Offerta speciale per i clienti Creval Carta giornaliera di libera circolazione valida su tutta la rete RhB (ca. 400 km) in 2a classe 25.00 euro (anziché 55.00 euro) valevole dal 01.04.2010 al 11.12.2010 esclusi i mesi di luglio e agosto Per ottenere la carta giornaliera presentare il Coupon allo sportello della Stazione Retica di Tirano. Il Bernina Express attraversa la piazza della Basilica a Madonna di Tirano (SO) # Incluso Bernina Pass, valevole esclusivamente sulla tratta del Bernina Tirano-St.Moritz Cultura Le mostre: anteprima Pierluigi Nervi. L’architettura molecolare Galleria Credito Valtellinese/MVSA, Sondrio Inaugurazione 14 aprile 2010 15 aprile – 20 giugno 2010 Progettista di strutture architettoniche tra i maggiori nel panorama internazionale, nasce a Sondrio nel 1891. La sua opera si inserisce nella tradizione dei maestri dell’ingegneria ottocentesca per l’insistenza sul tema del rapporto forma – struttura. Il progetto di mostra proposto negli spazi di Palazzo Sertoli e del MVSA nasce dalla volontà di creare una relazione forte con la città. Una selezione di opere è presentata in ordine cronologico e divisa in due momenti prevalenti: i progetti e le realizzazioni fino al primo dopoguerra (Palazzo delle Esposizioni di Torino compreso) ospitati presso lo spazio di Palazzo Sertoli e le opere successive degli anni 50 fino agli ultimi interventi degli anni 70 presso le sale di Palazzo Sassi. Le opere presentate vengono analizzate per mezzo di foto, disegni e schizzi di lavoro. L’insieme di tutta la mostra costituisce il momento di un’esperienza, la creazione di uno spazio-luogo di scoperta culturale e di condivisione di un’esperienza di architettura. Yves Bélorgey. Sezioni verticali Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano In collaborazione con Galerie Xippas, Parigi Inaugurazione 13 maggio 14 maggio – 11 luglio 2010 Galleria Credito Siciliano, Acireale Inaugurazione 22 luglio 2010 23 luglio – 28 novembre 2010 Yves Bélorgey, Immeuble à Sucy-en-Brie, Luglio 2008, olio su tela, 240x240cm, courtesy Galerie Xippas CULTURA | Pleiadi 24 Il giovane artista francese si è esercitato da punti di vista vicini e lontani nella trascrizione del paesaggio metropolitano attraverso la pittura. Assemblando ora un bricolage di quinte architettoniche ossessive, ora brani di vita metropolitana racchiusi dentro strutture soffocanti e costrittive, appartenenti all’universo banale del costruito urbano e periferico. Così sguardi prospettici, inquadrature a filo stradale, sguardi al di là di un reticolato, tags, si intrecciano in un orizzonte artificiale che rappresenta lo sfondo della vita contemporanea. 900+ Václav Šedý. Fotografie di architettura al centro delle Alpi 1900-2010 Galleria Credito Valtellinese/MVSA, Sondrio in collaborazione con Stelline S.I. Inaugurazione 1 luglio 2010 2 luglio - 26 settembre 2010 La mostra investiga, attraverso la fotografia neo-oggettiva di Václav Šedý, 110 anni di architettura costruita nel territorio delle Alpi centrali compreso fra la Valtellina, la Valchiavenna, l’Alto Lario, l’Engadina e la Val Poschiavina, dimostrando che la nozione di architettura alpina non è automaticamente riferibile alla cultura vernacolare e alle tradizioni locali, bensì a scelte autoctone e spesso originali espresse da autori fra i quali spiccano: Ugo Martinola, Giò Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Asnago-Vender. In 120 scatti di medio formato – a colori e in bianco nero – viene documentato un affascinante viaggio attraverso il ‘900 e l’ultimo decennio di produzione architettonica, con le sue evoluzioni tipologiche, tecniche, stilistiche ed estetiche, sui temi della villa, dello spazio pubblico, dell’edificio-infrastruttura e del complesso terziario-residenziale privato. Questo “viaggio” sarà testimoniato anche da un ricco catalogo, edito dalla Fondazione, con contributi critici di storia dell’architettura contemporanea e sociologia urbana collegati a un’aggiornata corrispondenza locale sulle tendenze della cultura del costruire. Václav Sédý, Trittico ogivale. Casa Padilla - Centrale AEM - Palazzo del Governo, stampa b/n, 140x300cm, © 2010. L’altro. Nei volti e nei luoghi Galleria Credito Siciliano, Acireale Inaugurazione 22 aprile 2010 23 aprile – 27 giugno 2010 Giovanni Chiaramonte, Palermo, 2009, stampa cromogenica, 70x70cm + trittico 50x150cm, stampe a getto d’inchiostro Sicuramente una mostra su un tema di fortissima attualità, ma anche una proposta di analisi che, grazie alla mediazione del mezzo fotografico sapientemente interpretato da Giovanni Chiaramonte, invita a guardare oltre, al di là e, se vogliamo, al di sotto dell’emergenza. I volti dell’altro Chiaramonte li ha cercati, incrociati, intravisti in due città simbolo: Palermo e Milano, realtà apparentemente lontanissime, eppure accomunate dalla presenza, attività, vitalità dell’altro. Proprio per l’assoluta unicità e complessità di città come Palermo e Milano, le immagini de “L’altro” si pongono come contemplazione della dignità e della grandezza del fenomeno umano e sono in grado di prefigurare la condizione presente e futura della civiltà europea. “Echi di mari lontani, fiabe dall’Oceania” Le immagini della fantasia - 27°Mostra internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia. Uno straordinario viaggio nel mondo della fantasia. Per tutti. Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano Inaugurazione 14 ottobre 2010 15 ottobre - 15 novembre 2010 360 illustrazioni originali raccontano gli Aborigeni australiani, i Maori della Nuova Zelanda e tutti gli altri popoli pescatori e navigatori delle isole dell’Oceania, considerati nei secoli scorsi, da certo sapere scientifico occidentale, come ingenui selvaggi o minacciosi fantasmi, in realtà possiedono da secoli espressioni artistiche e culturali di incomparabile bellezza. La recente opera di rivalutazione delle proprie Octavia Monaco, La rete delle fate, Tecnica mista, 50x40cm identità culturali, seguita alla fine del colonialismo inglese, ha trovato le radici più autentiche e profonde proprio nelle antiche fiabe. Storie di grandi eroi e di divinità dispettose, di traversate oceaniche e di nuove isole da esplorare, sullo sfondo di una natura straordinaria ma con l’orecchio sempre teso agli echi dell’oceano. Un mondo sospeso tra cielo e mare, ricco di ombre e di folgoranti visioni, un universo di sogni e di incanti rappresentato con le straordinarie immagini dei migliori illustratori per l’infanzia. Pleiadi | CULTURA GIOVANNI CHIARAMONTE 25 Cultura Eventi Ciclo di conferenze 2010 RESTAURI SOTTO LA LENTE: ESEMPI DI RIUSO DI ARCHITETTURE FORTIFICATE Organizzato dall’Istituto Italiano dei Castelli Sezione Lombardia con il patrocinio del Consiglio Regionale della Lombardia si è svolto in sei incontri presso Palazzo delle Stelline a Milano, ospiti della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, dal 2 febbraio al 16 marzo, il consueto ciclo di conferenze invernali, quest’anno con tema il restauro e il riuso di torri e castelli. Il Castello Sforzesco di Milano, il castello di Padernello (BS), la torre civica di Paratico, la reggia di Vigevano, la fortezza sabauda di Bard, in Valle d’Aosta, la fortezza di Alessandria e il castello di Casale Monferrato, il castello Barbò di Cumenengo (BG) i restauri oggetto delle relazioni. BORSE DI STUDIO Figli di Emigranti Valtellinesi A dodici studenti, figli di emigranti della Provincia di Sondrio, frequentanti scuole all’estero, sono state assegnate le borse di studio annuali istituite dalla Provincia di Sondrio in collaborazione con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. Si tratta di sei borse di € 1.200 ciascuna per gli universitari Natalia Trussoni, Igor Moretti, Raffaele Pellegrino, Jenny Pontaletta, Franca Raineri, Sara Gianera e di sei borse di € 800 ciascuna per gli studenti delle scuole superiori Serena Curtoni, Norman Giumelli, Sveva Arrigoni, Valentina Pellegatta, Marco Pelliccioli, Maurizia Zala. L’esame Convegno ‘Norma del clero, speranza del gregge’ L’OPERA RIFORMATRICE DI SAN CARLO TRA CENTRO E PERIFERIA Milano – Angera 21-22 Maggio 2010 Ricorre quest’anno il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo, il grande arcivescovo che ha ri-fondato la realtà religiosa di Milano e del territorio lombardo. Una fra le più significative iniziative di approfondimento scientifico e culturale della figura di san Carlo, nel quadro delle celebrazioni di Milano e del vasto territorio investito dalla sua azione pastorale e di governo, è un convegno di studio, con relativa pubblicazione di Atti, sul tema “Norma del clero, speranza del gregge”. L’opera riformatrice di san Carlo tra centro e periferia”, previsto a Milano e ad Angera, con il patrocino del card. S.R.C. Dionigi Tettamanzi, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. delle domande è stato effettuato da un’apposita Commissione presieduta dall’Assessore all’Emigrazione della Provincia di Sondrio Alberto Pasina e, tra i componenti, dalla responsabile del Settore Orientamento e Formazione della Fondazione e componente della Commissione Cinzia Franchetti. Tra i vincitori figura una studentessa universitaria di Tucuman in Argentina. Agli studenti svizzeri le borse di studio sono state consegnate durante le conviviali delle Associazioni Valtellinesi di Basilea, Lugano, Coira e Saint Moritz dall’Assessore all’Emigrazione, dal Direttore della Fondazione Tiziana Colombera e dal vicedirettore commerciale del Credito Valtellinese Claudio Garzetti. Famiglia Valtellinese di Roma CULTURA | Pleiadi 26 Domenica 7 febbraio, in occasione della 41ª festa dell’associazione Famiglia Valtellinese di Roma sono state consegnate 14 borse di studio a studenti, figli di soci così ripartite: n. 4 di € 100 ciascuna a studenti di media inferiore, n. 3 di € 200 ciascuna a studenti delle superiori, n. 3 di € 300 a laureati di 1° livello (laurea triennale) e n. 4 di € 400 a laureati di 2° livello (laurea quinquennale). Presenti alla cerimonia l’avv. Francesco Guicciardi e il rag. Claudio Garzetti della Direzione Commerciale del Credito Valtellinese, Alessandro Dami, responsabile commerciale zona di Roma e Luigi Lionetti, direttore sede di Roma del Credito Artigiano. UN SECOLO DI VITA DEL CREDITO VALTELLINESE 1908/2008 La mostra itinerante del centenario del Credito Valtellinese, dopo il viaggio del 2009 da Milano a Palermo passando complessivamente per 13 sedi delle sei banche del Gruppo, nel febbraio 2010 ha ripreso il cammino dalla Filiale di Montefiascone della Banca Cattolica, ultima entrata nel Gruppo, per proseguire poi verso la sede di Perugia della Carifano e la sede di Frosinone della Banca della Ciociaria. assegnazione dei contributi del bando speciale 2009 ai 10 progetti per i giovani scelti Il 16 marzo scorso nella Sala dei Balli di Palazzo Sertoli, a Sondrio, i presidenti dei due organismi filantropici Francesco Guicciardi per la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Marco Dell’Acqua per la Pro Valtellina hanno consegnato i contributi del bando congiunto sul tema ‘Giovani e società: dalla crescita individuale a cittadini della comunità in provincia di Sondrio’. I 10 progetti scelti, premiati con contributi da 5 a 12 mila euro ciascuno, sono: il progetto di contrasto alla dispersione scolastica della Cooperativa Nisida, il laboratorio multimediale per conoscere il territorio e socializzare della Parrocchia di S. Fedele, il laboratorio teatrale ‘Raccontami chi sono’ dell’Associazione Agenzia per la Pace di Chiavenna; il progetto ‘Fare insieme Crescere insieme’ del Circolo Arci Demos di Talamona; il progetto ‘Tutti insieme appassionatamente’ della Parrocchia di S. Giovanni di Morbegno; ‘Giovani e volontariato: un progetto per crescere’ della LAVOPS, ‘Educazione alla convivenza civile e alla legalità’ del Consorzio Solco, ‘Conoscere lo Statuto comunitario’ della SEV, ‘Sicurezza stradale per i giovani’ dell’Associazione Valtellina Security Driving Project School di Sondrio, il ‘laboratorio multimediale per i giovani della Sondrio di sopra’ della Parrocchia di S. Carlo di Mossini. L’aspetto più significativo di questo fortunato bando è stato quello di stimolare lo sviluppo di nuove idee e proposte che, con modalità e strumenti diversi e innovativi, vadano nella direzione di una crescita morale e culturale dei giovani, rivelando una sensibilità crescente da parte di enti, associazioni e parrocchie che operano a stretto contatto con loro. Campionato di giornalismo de ‘Il Giorno’ AL VIA LA QUARTA EDIZIONE È ripartita l’iniziativa del quotidiano ‘Il Giorno’ che quest’anno vede coinvolte in Lombardia 120 scuole e 8.000 alunni, con due novità di rilievo: per la prima volta partecipano anche le scuole elementari e sul sito www.campionatodigiornalismo.it, oltre a risultati e informazioni, è possibile votare on line i migliori articoli. Il Gruppo sostiene l’iniziativa fin dalla sua nascita, sia per il suo valore intrinseco, che mira ad avvicinare i giovani al mondo della carta stampata con un approccio globale dando voce alle loro esigenze, al loro modo di percepire la realtà con la possibilità di affinare le proprie capacità di scrivere e di comunicare, sia per l’occasione che offre agli studenti di approfondire temi e problemi del loro ambiente, di attualità, storici o legati alle tradizioni locali. Il campionato di giornalismo rappresenta anche un elemento di continuità rispetto sia all’investimento che il Gruppo, attraverso la propria Fondazione, da ormai dodici anni attua in attività di studio, formazione e orientamento principalmente nei confronti delle giovani generazioni e al fianco degli enti e delle istituzioni scolastiche sia direttamente come supporto al volontariato e allo sport. La presentazione dell’edizione 2010 Il 2010 si è aperto con tanti interessanti appuntamenti. Dal volontariato alle visite guidate, dalle lezioni di inglese alle passeggiate, dalle feste di carnevale, alla festa della donna sono sempre numerose le occasioni di incontro e scambio per i corsisti delle sette sedi nazionali, dalla capostipite, ormai decennale, di Milano, a quella di Sondrio, che proprio l’8 marzo ha festeggiato i 6 anni di vita, alle ultime nate. Gli Internet Saloon offrono agli over 50 circa 10.500 posti corso e oltre 16.000 posti per le esercitazioni dopo-corso nelle palestre internet, configurandosi come scuola stabile di Internet e di informatica per i senior. Sito web www.internetsaloon.it Pleiadi | CULTURA Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Pro Valtellina 27 Cultura Eventi I Saloni dell’orientamento a Morbegno (SO) e Acireale (CT) I Saloni per l’orientamento a cui il Quadrivio partecipa sia a Morbegno, che ad Acireale sono ormai una consuetudine annuale e rappresentano un’importante occasione per informarsi e per approfondire i contenuti e le problematiche dell’offerta formativa scolastica, universitaria, post-diploma e del mondo del lavoro. Quest’anno il Quadrivio, oltre a partecipare con il proprio stand e presentare la propria attività, è stato coinvolto in entrambe le iniziative come ente partner organizzatore dell’evento offrendo un contributo sostanziale nel programma. Ad Acireale ha promosso il seminario “Scegliere la scuola: chi mi aiuta”, rivolto prevalentemente a genitori e insegnanti degli alunni delle classi terze della scuola media e condotto dal Dr. Diego Boerchi dell’università Cattolica di Milano. La dr.ssa Cinzia Franchetti ha poi presentato il nuovo servizio di orientamento professionale nell’ambito del convegno “Orientamento tra buone prassi e reti territoriali” nel quale sono intervenuti come relatori anche il prof. S. Soresi, presidente della SIO (Società Italia- na Orientamento), il prof. S. Di Nuovo dell’Università di Catania, la dr.ssa G. Montalbano del ISFOL di Roma. L’evento, di cui è promotore l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Acireale, ha coinvolto dal 27 al 29 gennaio tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado per un totale di 3.000 partecipanti. In provincia di Sondrio l’iniziativa assume una valenza particolare per la connotazione geografica del territorio, decentrata rispetto ai poli universitari e metropolitani. Negli stand realizzati presso il Polo Fieristico di Morbegno il 25 e il 26 febbraio circa 1.800 ragazzi di quarta e quinta degli Istituti Secondari di II° grado hanno potuto incontrare università e istituti di formazione superiore, centri per l’impiego, enti istituzionali e di categoria, forze armate, ordini e collegi professionali, e centri per l’orientamento tra cui il Quadrivio. Promosso dall’Assessorato al Lavoro e alla Formazione dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio in collaborazione con la Rete di Scuole di Sondrio, l’Azienda Speciale Centro di Formazione Professionale provinciale, e per la prima volta anche con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, l’evento, denominato “La Provincia Orienta”, si è arricchito del convegno “Orientare al futuro” organizzato e coordinato dalla dr.ssa C. Franchetti con la partecipazione del dr. D. Boerchi e della dr.ssa A. Mapelli, consulenti dell’Università Bocconi in qualità di relatori. Le operatrici de il Quadrivio hanno guidato i ragazzi in percorsi di autovalutazione e consulenza presso il loro stand e presentato ufficialmente il nuovo servizio di orientamento professionale Job Match. Job Match Il nuovo servizio di orientamento professionale de il Quadrivio CULTURA | Pleiadi 28 A completamento dell’attività di orientamento scolastico, ormai consolidata da anni, il Quadrivio ha ideato Job Match, un servizio gratuito di orientamento professionale volto a favorire occasioni di confronto e di intesa tra i giovani e le imprese. Il progetto si rivolge ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni e alle aziende della provincia di Sondrio con l’obiettivo prioritario di favorire occasioni di incontro tra il mondo giovanile e quello produttivo. Job Match è un’azione del più ampio progetto GEdA (Giovani Energie di Attivazione) approvato nel bando per le politiche giovanili dalla Regione Lombardia e realizzato grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria provinciali. Il servizio si propone di aiutare i giovani ad orientarsi nel mercato del lavoro della provincia di Sondrio e fornisce un servizio di consulenza per facilitare esperienze di breve durata (stage e tirocini, visite guidate, elaborazione di tesi, studi e ricerche) che possano arricchire il curriculum con competenze proprie del mondo del lavoro. Il Quadrivio è il punto di riferimento per la raccolta e il coordinamento di tutte le candidature dei giovani inviate tramite il sito internet http://jobmatch.ilquadrivio.it ed è amministratore e gestore del sistema. Pleiadi | CULTURA 29 Tutti i progetti di orientamento scolastico de il Quadrivio I progetti di orientamento scolastico che il Quadrivio realizza ogni anno in collaborazione con il CROSS dell’Università Cattolica di Milano e la Rete di Scuole in tutti gli Istituti Scolastici di 1° e 2° grado della provincia di Sondrio sono giunti alla sesta edizione. Cometa, che si caratterizza come percorso formativo, oltre che informativo, ha coinvolto circa 1.800 studenti di 88 classi terze delle scuole secondarie di primo grado, oltre che tutti coloro che hanno una funzione rilevante nel processo di orientamento: insegnanti, referenti scolastici, genitori e familiari. L’elemento caratterizzante del progetto intende essere l’integrazione di diverse azioni da parte di diversi ruoli che concorrono a definire una scelta di percorso di studi, considerando prioritario l’interesse del giovane alunno quale protagonista della propria vita e delle proprie scelte. Il calendario degli incontri presso le scuole, che comprendeva un incontro assembleare con i genitori e due momenti di attività con gli alunni, si è svolto dal 29 settembre fino al 5 dicembre 2009. Nello scorso mese di febbraio il Quadrivio ha poi coordinato la partecipazione di un migliaio di studenti delle quinte classi degli Istituti Superiori al Progetto Teseo la cui finalità è quella di far conoscere le facoltà per ambito disciplinare e di avvicinare gli studenti al mondo universitario. Per due settimane, in una ventina di incontri di due ore, gli studenti, preventivamente selezionati in base al loro interesse, hanno avuto la possibilità di seguire a Sondrio la presentazione delle principali facoltà universitarie e di acquisire informazioni complete e dettagliate sui singoli corsi di laurea grazie alla disponibilità di docenti e tutor individuati dai Centri di Orientamento degli atenei che collaborano con il Quadrivio. L’iniziativa risulta particolarmente utile se si considera la dislocazione geografica della provincia di Sondrio rispetto alle sedi universitarie e consente ai ragazzi un risparmio di tempo e costi, oltre che un’informativa personalizzata. Gli studenti delle classi quarte degli Istituti Secondari di 2° grado, circa 1.200, sono invece coinvolti durante i mesi di marzo ed aprile nel progetto Argo, che ha lo scopo di aiutarli ad intraprendere un processo decisionale ragionato che permetta loro di individuare un indirizzo di studi e professionale adeguato alle caratteristiche individuali. Grazie alla qualificata esperienza degli psicologi orientatori del CROSS, che somministrano ed elaborano questionari psico-attitudinali ad hoc, i ragazzi sono stimolati a riflettere sulle proprie caratteristiche e ad acquisire una corretta consapevole di sé, fattore fondamentale per la scelta, a cui far seguire ulteriori azioni di orientamento. Questi progetti, prioritariamente proposti da il Quadrivio come sostegno formativo a studenti e famiglie per la scelta del percorso di studio o professionale, risultano particolarmente utili anche per le informazioni che ne derivano sugli interessi e sulle attitudini dei ragazzi valtellinesi e valchiavennaschi. Negli ultimi anni si è osservato un lento ma costante aumento di interesse verso le facoltà di tipo scientifico-ambientale, sanitario e artistico e i riscontri riguardanti propensioni, abilità cognitive, motivazione allo studio dei giovani valtellinesi hanno stimolato riflessioni e spunti su possibili azioni da intraprendere nelle scuole per favorire miglioramenti sia nel percorso scolastico, sia nell’atteggiamento degli studenti. Cultura Eventi Vino Centenario Presentata la seconda edizione Dopo il successo del vino ‘Centenario’, prodotto in esclusiva per festeggiare i 100 anni di vita del Credito Valtellinese, Creval ha deciso di replicare l’iniziativa per promuovere, insieme al marchio dell’Istituto, un prodotto tipico della Valtellina. Da vino di celebrazione, ‘Centenario’ si trasforma in un autentico progetto di co-marketing tra la Banca e il Consorzio di Tutela Vini di Valtellina, come ha confermato il Presidente del Consorzio, Mamete Prevostini, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto. “Il vino ‘Centenario’ ci darà la possibilità di diffondere ulteriormente la conoscenza dei vini di Valtellina, legati fortemente al territorio in cui nascono. Ci ha fatto enormemente piacere la decisione del Gruppo Credito Valtellinese di riproporre per il secondo anno l’esperienza positiva di ‘Centenario’ e il progetto è stato accolto con grande entusiasmo anche dalle nostre aziende associate che Festival del cinema Africano, d’Asia e America Latina CULTURA | Pleiadi Un appuntamento ormai storico per gli appassionati del cinema del sud del mondo, l’unico festival in Italia Premiazione dell’edizione 2010 interamente dedicato alla conoscenza della cinematografia, delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Oltre 50 nazioni rappresentate, circa 80 tra film e video proiettati. 20° Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina, con due sezioni competitive. Concorsi Finestre sul mondo - aperte ai lungometraggi di fiction e ai documentari di Africa, Asia e America Latina e tre concorsi riservati esclusivamente all’Africa. Miglior Film Africano, Migliori Cortometraggi di Fiction e Documentari. Milano dal 15 al 21 marzo 2010 è stata l’ombelico della cinematografia che non passa sui grandi schermi, ma che riprende degli spaccati di vita quotidiana, con i suoi ritmi, le sue usanze. E i luoghi del cinema d’essai all’ombra della Madonnina, dall’Auditorium San Fedele, allo Spazio Oberdan, allo Gnomo solo per citarne alcuni, si sono trasformati in spazi di proiezione per veri 30 intenditori con film sottotitolari elettronicamente e tradotti simultaneamente in italiano. Sponsor della rassegna il Credito Artigiano, che ha conferito il Premio “Miglior Film Africano”. Sito web www.festivalcinemaafricano.org Miro Fiordi, DG Creval, Mamete Prevostini, Presidente del Consorzio e Giovanni De Censi, Presidente Creval hanno aderito favorevolmente all’iniziativa.” Rimane confermato un Valtellina Superiore DOCG, ma cambiano la vendemmia, annata 2006 caratterizzata da uve di qualità, e l’etichetta, rinnovata sia nella grafica sia nei contenuti per dare spazio ai dati del vino del singolo produttore, tra i nove coinvolti, che potrà così godere di un’opportunità promozionale diretta. Serata di cabaret a sostegno dei progetti di Africabougou Onlus Lo scorso 26 febbraio è andato in scena lo spettacolo di cabaret a sostegno dei progetti di Africabougou Onlus, a Monza presso il Teatro Manzoni. Allo spettacolo hanno partecipato i cabarettisti: Flavio Oreglio, Rita Pelusio, Pozzoli & De Angelis, Marta Zoboli, Walter Leonardi, Flavio Pirini, Martelli Frax, Gigi Rock, Angelo Ciccognani, Pasqualino Conti, The Beat Apple. I fondi raccolti con lo spettacolo consentiranno di acquistare i pannelli solari necessari per portare elettricità e luce nelle tre scuole costruite da Africabougou nei villaggi di N’tyeani, Djinindjebougou e Koba, nella Repubblica del Mali. Il Credito Artigiano ha aderito in qualità di sponsor dell’iniziativa. Sito web www.africabougou.org Coro Cai in Parlamento Le note del Coro Cai di Sondrio hanno allietato niente meno che il Parlamento Italiano. Un evento storico, svoltosi lo scorso 18 dicembre. Il Creval, che da anni sostiene le iniziative del Coro CAI di Sondrio, ha patrocinato la prestigiosa trasferta romana del sodalizio sondriese, un’iniziativa promossa dal gruppo ‘Amici della montagna’ e dedicata alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Nell’Aula storica delle battaglie legislative, undici cori si sono uniti in un suggestivo ed esemplare momento di richiamo all’unità d’Italia e al vincolo di fratellanza dei cittadini della Repubblica Italiana. Brani suggestivi, diretti da Isabella Aromatario, Maestro del Coro dell’Aquila, come l’Inno di Mameli. “Per evidenti motivi di tempo – ha dichiarato il Presidente del Coro Cai di Sondrio Piero Camanni – ogni coro si è esibito solo con due canti. Il nostro Coro, diretto da Michele Franzina, ha fatto sentire la serenità e la sonorità di canti ricorrenti nei rifugi alpini, nelle feste popolari di montagna con il Trittico montanaro (Reginella campagnola, Chiesetta Alpina, Rosabella del Molise) e Vien Morettina armonizzato da un nostro convalligiano e noto musicista, Don Sergio Marcianò”. BANCHE E PMI – SOLUZIONI PER AFFRONTARE IL MERCATO Grazie alla collaborazione tra Credito Valtellinese e Unione Artigiani della Provincia di Sondrio si è svolto il 2 marzo, presso la Sala Polifunzionale ‘Arturo Succetti’ a Sondrio, il convegno ‘Banche e PMI - Soluzioni per affrontare il mercato’. Hanno introdotto i lavori Fabio Bresesti, Presidente di Unione Artigiani della Provincia di Sondrio e Miro Fiordi, Direttore Generale del Credito Valtellinese. Nel corso dell’incontro sono state illustrate strategie e possibili soluzioni per fronteggiare i nuovi scenari italiani e internazionali, con particolare riferimento alle opportunità di finanziamento a disposizione delle PMI, presentate da Edoardo Semeria, responsabile della Direzione Commerciale della Banca. Grande attenzione degli oltre 200 imprenditori presenti anche per le possibilità di finanziamento frutto degli accordi sottoscritti da Creval con Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea degli Investimenti, illustrate dal Vice Direttore Franco Sala. Renato Cannizzaro, Responsabile della Direzione Crediti di Gruppo, ed Ernesto Galimberti, Responsabile della Direzione Estero di Bancaperta, sono intervenuti rispettivamente sulla Moratoria dell’Associazione Bancaria Italiana per la sospensione delle rate dei mutui e sugli strumenti finanziari che supportano le aziende nell’affrontare il mercaMiro Fiordi, Direttore Generale Creval, apre i lavori to internazionale. LA COMUNICAZIONE FINANZIARIA: UN CONVEGNO E UN LIBRO 1° FORUM sul Bilancio delle Società italiane Il 9 marzo 2010, presso la Sala Vitali del Credito ValNel mese di febbraio si è svolto a Milano il Primo tellinese di Sondrio, si è svolto il convegno su ‘La comuForum sul bilancio delle Società Italiane, d’intenicazione finanziaria’, organizzato da IPSOA Scuola resse per i chief financial officer e i direttori ammidi formazione e Creval. I lavori si sono aperti con il nistrativi delle società italiane. Sul tema del ruolo benvenuto ai responsabili amministrativi e finanziari, del bilancio in periodo di crisi è intervenuto il dott. dottori commercialisti ed esperti contabili, consulenti Enzo Rocca, vice direttore generale del Credito d’azienda e imprenditori da parte del dott. Francesco Valtellinese, portando l’esperienza del Gruppo Grimaldi, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commerche ha vinto nel corso del 2009 l’Oscar di Bilancio cialisti e degli Esperti Contabili di Sondrio e dal dott. “Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie Enzo Rocca, Vice Direttore Generale del Credito Val(quotate e non quotate)”. In tale occasione ha tellinese. Quest’ultimo ha presentato alcuni estratti del dichiarato che «questa crisi a differenza di altre suo ultimo libro, intitolato ‘Comunicazione finanziaria. Disciplina, goverfasi, ha messo in luce la debolezza delle regole no e applicazione operativa’, edito da IPSOA. Tra questi, ha illustrato il vacontabili con un richiamo alla responsabilità del lore strategico dell’informativa finanziaria per stabilizzare i mercati in cui management e spostando l’attenzione dalla inforavvengono gli scambi, conoscere i valori generati dall’impresa sul territorio mazione quantitativa a quella qualitativa più utile di riferimento, accrescere e consolidare le relazioni con gli stakeholder. Ai a rappresentare l’andamento futuro delle imprelavori hanno partecipato anche la dott.ssa Chiara Cornalba, l’ing. Matteo se». Inoltre, dimostrando un costante sostegno al Pizzicoli e il dott. Luca Faustinelli del Gruppo Credito Valtellinese, analizvalore della trasparenza informativa, il dott. Roczando aspetti di natura operativa riguardanti, rispettivamente, il processo ca ha invitato i pardi gestione del rischio d’informazione finanziatecipanti a leggere ria, la formalizzazione dei processi aziendali e in senso positivo le attività di controllo nell’area amministrativa anche gli obblighi e contabile. La giornata si è conclusa con l’innormativi, consitervento del prof. Francesco Lenoci, dottore derandoli non solo commercialista, revisore contabile e consucome costi, ma lente d’azienda, che ha interpretato la comuanche come un’opnicazione finanziaria come un’opportunità portunità di svilupdi sviluppo aziendale anziché come un mero Il dott. Enzo Rocca e gli altri relatori del convegno po aziendale. processo di conformità alle normative. Pleiadi | CULTURA Convegno a Sondrio organizzato da Creval e Unione Artigiani 31 Cultura Eventi Il Credito Siciliano entra nel mondo degli scacchi con l’asd Alfiere di Re La Banca del Gruppo Credito Valtellinese e l’asd Alfiere di Re saranno fianco a fianco in una importante collaborazione, già avviata in occasione dei Campionati Provinciali Giovanili e dei Giochi Sportivi Studenteschi di marzo. In linea con la tradizione degli ultimi anni, che vede Palermo tra le Province leader nel settore giovanile, oltre 400 ragazzi, provenienti dalle scuole palermitane, si sono dati battaglia per le categorie giovanili partendo dai “piccoli Alfieri” (under 8), fino agli juniores under 16 e under 20. L’evento sportivo, è stato organizzato proprio dall’Alfiere di Re, società che vanta un fiorente movimento scacchistico giovanile, tanto è vero che lo scorso novembre ha conquistato il titolo di Campione d’Italia under 16. Nei prossimi mesi, le squadre dell’Alfiere di Re si cimenteranno nel Campionato Italiano a Squadre, sino a giungere alla prestigiosa Finale del Campionato Femminile a Squadre (Arvier, Valle d’Aosta 29 aprile - 2 maggio). Infatti la squadra, che assumerà il nome di Credito Siciliano, schiererà la più forte giocatrice italiana, la italo-ucraina Elena Sedina, insieme alla spagnola Monica Calzetta, e alle due più rappresentative giocatrici siciliane, le cugine Maria Teresa e Marianna Arnetta. Nel corso del 2010 i ragazzi dell’Alfiere di Re saranno chiamati all’importante cimento dei Campionati Italiani Giovanili a Città del Mare (PA) a luglio, in cui l’anno scorso la giovanissima Tea Gueci ha conquistato il titolo di Campionessa d’Italia under 10, e quindi alla difesa del titolo a squadre (Arvier, Valle d’Aosta - novembre), sperando anche nella convocazione federale per gli europei e i mondiali. L’auspicio è che questa collaborazione possa portare tutto il mondo scacchistico palermitano al raggiungimento di sempre maggiori e prestigiosi traguardi, in linea con una immagine della Sicilia viva e moderna che fa delle proprie risorse e capacità il proprio biglietto da visita. La presentazione della sponsorizzazione da parte del CS Il Credito Siciliano contro la “Peste dell’usura” CULTURA | Pleiadi 32 Il Credito Siciliano ha intensificato lo sforzo diretto a sostenere aziende e famiglie siciliane potenziali vittime di fenomeni estorsivi e usurari, facilitandone l’accesso al credito, attraverso l’adesione ai Protocolli d’intesa per la prevenzione dell’usura in tutte le Province siciliane e la sottoscrizione di convenzioni con Consorzi di Garanzia Fidi e Fondazioni. Questi, utilizzando i contributi erogati dall’apposito Fondo Nazionale istituito presso il Ministero del Tesoro, prestano, nei confronti di chi si trova in stato di difficoltà, le garanzie che facilitano l’accesso alla concessione di un credito, altrimenti precluso. Il Credito Siciliano si è preoccupato di assicurare il suo sostegno sia alla imprese, mediante la stipula di convenzioni con i consorzi di garanzia fidi delle principali associazioni di categoria, sia alle famiglie a difesa delle quali è stato concluso un accordo con la ‘Fondazione S.S. Mamiliano e Rosalia Onlus’, la Fondazione Antiusura della Caritas costituita nel 2003 per precisa volontà del Cardinale De Giorgi. La Fondazione svolge un’opera preventiva ed educativa finalizzata a costruire una cultura anti-debito, tramite la raccolta delle segnalazioni da centri d’ascolto collegati via internet, dalla Prefettura di Palermo, dallo Sportello Legalità della Camera di Commercio di Palermo, dai Centri di Ascolto della Caritas Diocesana di Palermo, dalle altre Diocesi siciliane e dalle Parrocchie del territorio. Ma ciò che qualifica l’azione della Fondazione è la gestione del finanziamento erogato dalla Banca: l’erogazione è effettuata su apposito conto intestato alla Fondazione; in seguito, un tutor provvede a saldare i debiti contratti dal richiedente e dichiarati nel corso dei colloqui istruttori, in preparazione del relativo progetto di risanamento. Si rinnova la grande festa popolare del più bel Carnevale di Sicilia Anche quest’anno il Credito Siciliano ha sponsorizzato il Carnevale di Acireale (CT). Al centro del programma, le sfilate dei carri allegorico-grotteschi, ideati e creati dai maestri acesi, campioni della satira e ineguagliati artigiani della cartapesta; i carri infiorati che, unici nel contesto carnascialesco italiano, uniscono la gioia e l’irriverenza del Carnevale alla gentilezza dei fiori; i gruppi in maschera dai fantastici e pomposi costumi. Oltre al grande pubblico, circa un milione di visitatori provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Su tutti, re Burlone che dalla rinnovata piazza barocca detta i ritmi del grande evento turistico siciliano e invita a “indossare la maschera di Carnevale per dimenticare (almeno per un po’) la maschera che si è costretti a indossare nella vita di tutti i giorni”. L’edizione dello scorso febbraio, segnata sì dalla pioggia ma calda e coinvolgente, ha visto sfilare ben dieci carri allegorici in cartapesta di enormi dimensioni e dagli effetti scenici molto ricercati. Dieci anche i carri infiorati - alcuni ricoperti da circa 50 mila garofani. Poi i gruppi in maschera, gli spettacoli musicali con gli artisti Fabrizio Moro, Leda Battisti, Tony Esposito, Demo Morselli, Luisa Corna, le scuole in maschera, un francobollo, il tagliando della Lotteria Nazionale e tanta, tantissima gente lungo il circuito. La manifestazione tornerà per la Parata estiva del Carnevale di Acireale il 7 e l’8 agosto. Credito Siciliano, un progetto per la scuola Il Servizio Clientela Family della Direzione Commerciale del Credito Siciliano ha avviato un progetto formativo sul tema Banche e Risparmio in 115 scuole elementari e medie per le quali cura il servizio di cassa. Gli incontri, a oggi, hanno riguardato circa 2.000 alunni, su un totale di 6.700 studenti coinvolti, in un semplice e dinamico itinerario di apprendimento, col supporto di immagini, usando un linguaggio alla portata di tutti. La moneta e la banconota, la loro storia ed il loro presente, le dinamiche della circolazione, il valore del risparmio e il ruolo permeante della banca, ‘raccontati’ con l’ausilio dei personaggi più amati dei fumetti e della televisione. Il progetto, che offre alla scuole l’opportunità di arricchire ulteriormente il proprio pacchetto formativo fruendo di una attività predisposta dalla Banca, consente al Credito Siciliano di rafforzare la propria immagine nei confronti delle famiglie degli alunni e della comunità. Pleiadi | CULTURA Passio Christi Passio Hominis Solenne Ostensione della Sindone Torino, 10 aprile – 22 maggio 2010 S.E. il Cardinal Severino Poletto, Arcivescovo di Torino e Custode Pontificio della Sindone, ha inviato ai lettori di Pleiadi un messaggio in occasione della prossima Ostensione della Sindone. L’immagine dell’Uomo della Sindone, che richiama con impressionante chiarezza la sofferenza patita da Gesù e narrata dai Vangeli, ci fa riflettere sul suo immenso amore verso ciascuno di noi. L’apostolo Giovanni scrive che “Dio è Amore” (1 Gv 4, 8) e “ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui … abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). Così la Sindone, testimone silenziosa del dolore e dell’angoscia patita da quell’Uomo, da un lato può sorprendere, ma dall’altro ricorda a ciascuno che “Dio ama immensamente ogni persona umana”. Come tema di riflessione per questa Ostensione ho proposto il motto «Passio Christi, passio hominis» perché la Sindone è richiamo forte a con- templare, nell’immagine che offre, il dolore di ogni uomo e le sofferenze alle quali spesso non sappiamo neppure dare un nome. La contemplazione della Passione di Gesù ci aiuta a capire che la sofferenza umana non può essere compresa se non a partire da quella del Signore, pena il cadere nella disperazione e nel nichilismo che non poca parte del pensiero moderno e contemporaneo sta veicolando. La Sindone presenta agli occhi e al cuore dei fedeli la figura di Cristo sofferente che, contemplato a partire dall’evento della Risurrezione, evidenzia non soltanto la vittoria sulla sofferenza e la morte del Figlio, ma anche sulla sofferenza e la morte delle persone di ogni tempo e di ogni luogo. Il Santo Padre Benedetto XVI con S.E. Card. Severino Poletto 33 Guardando la Sindone, la fatica umana, la delusione, la sofferenza fisica e morale, il lutto, la solitudine, l’emarginazione, l’ingiustizia sociale, il peccato - la “passio hominis”, appunto - trovano motivi di conforto e di speranza. Speranza e proposito di una vita rinnovata dall’incontro con Gesù. Speranza e testimonianza del Vangelo, la “buona notizia” per eccellenza. Speranza e partecipazione alla sofferenza di tutti gli uomini. Speranza e proposta di iniziative di solidarietà verso i poveri, gli ammalati, le persone in difficoltà, gli immigrati, i sofferenti. Come Custode Pontificio della Sindone auspico che l’ormai prossima Ostensione possa essere per tutti una grande opportunità per conoscere e amare meglio il Signore Gesù, i fratelli e anche se stessi, per riscoprire la gioia di sentirci amati infinitamente da Dio e per testimoniarlo al mondo. Durante l’Ostensione, domenica 2 maggio, la nostra comunità diocesana torinese e l’intera città riceveranno una ulteriore e straordinaria grazia attraverso la Visita Pastorale del Santo Padre, Benedetto XVI. Siamo tutti veramente grati al Papa che verrà pellegrino a Torino per presiedere una solenne Concelebrazione eucaristica, venerare la Sindone e incontrare i giovani e gli ospiti del Cottolengo. Fin d’ora do il mio più cordiale benvenuto ad ogni persona che sosterà in riflessione e preghiera davanti alla Sindone, immagine misteriosa per la scienza e sfida per l’intelligenza, ma per noi credenti essa è specchio del Vangelo. Sito web www.sindone.org Solidarietà Madian Orizzonti Onlus una luce nel buio di Haiti Padre Antonio Menegon con una piccola ospite della Missione Il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso ha accentuato la difficile situazione di una popolazione già sofferente e bisognosa di aiuto. Molte associazioni si sono mobilitate in questo senso. Particolarmente significativo è stato l’intervento dei Padri Camilliani con ‘Madian Orizzonti Onlus’, un’associazione torinese attiva in Italia a sostegno delle missioni all’estero e che, presente ad Haiti da 15 anni, continua a operare sull’isola in seguito alla recente tragedia. Ne parliamo con Padre Antonio Menegon, fondatore della missione. Solidarietà | Pleiadi 34 Quali sono le criticità di una terra come Haiti? L’isola è considerata il Paese più povero delle Americhe. Un triste primato che detiene saldamente da molti anni e che non lascia prevedere nessun possibile miglioramento per gli anni a venire. Alla situazione sociale ed economica disastrata, si aggiunge un clima di grande instabilità politica e di violenza. Quando ha avuto inizio la vostra missione nel paese? Il nostro ordine è presente ad Haiti dal 1995 e, dalla fine del 2001, anche con un centro socio-sanitario, il Foyer Saint Camille, realizzato grazie alla generosità e alla collaborazione di tanti volontari e benefattori italiani. Come si declina il progetto? Le strutture del Foyer Saint Camille sono: il Dispensario, un poliambulatorio con laboratorio analisi, radiologia e gabinetto dentistico, dove giornalmente vengono visitati circa 300 adulti e bambini. Accanto, si trovano tre padiglioni per l’accoglienza e la degenza di un centinaio di bambini ammalati e portatori di handicap e un centro di fisioterapia per i bambini disabili, quasi unico nel suo genere ad Haiti; la Chiesa e il Seminario per le vocazioni dei giovani; la Sala Parto e il Reparto Maternità per Il Foyer Saint Camille a Port-au-Prince aiutare mamme e neonati; la Scuola che accoglie circa 500 studenti; il Foyer Bethleem che accoglie circa 40 bambini abbandonati; il Centro Nutrizionale. Oltre alle attività del Centro, i religiosi e le religiose sono impegnati nell’assistenza alle famiglie più povere con distribuzione di alimenti e vestiario, ecc. Com’è Haiti dopo il terremoto? Come mi hanno riferito i nostri missionari, Ecco la testimonianza di Francesco Sasia, un volontario rientrato da Haiti a metà febbraio scorso: A un mese di distanza dalla tragedia, percorrendo la città distrutta, si ha l’impressione che il terremoto sia appena avvenuto: il danno è tale che i soccorsi quasi non si notano e oltretutto diversi gruppi di soccorso stanno già smontando i campi, perché l’onda di emergenza sta finendo. Camminando si vedono solo ruderi e si sente ancora forte l’odore dei cadaveri. In tutta la città ho visto solo due escavatori, la maggioranza dei morti sono ancora sotto i detriti. La gente ha solo le Francesco Sasia ad Haiti proprie mani per scavare e ricostruire, ma non ha più forze. Oltre alle case, anche ospedali, scuole, uffici, negozi, banche sono devastati, quindi sono sfumate anche quelle poche possibilità di lavoro che c’erano prima. Solo la fede è rimasta. Gli Haitiani si sono riuniti per tre giorni di fila nella chiesa della nostra missione e nelle piazze di tutta la capitale per lodare e ringraziare il Signore. Non chiedono a Dio perché ha lasciato morire tanta gente, si domandano perché Dio li ha salvati. Si sentono amati perché sono sopravvissuti e questo dà loro la forza di ricominciare. Conoscendo già la situazione prima del terremoto, sono andato laggiù senza speranza alcuna, e paradossalmente sono stati proprio gli Haitiani a farmi coraggio. La nostra missione ha strutturalmente resistito, anche se ha molte crepe e gli arredamenti sono tutti da riparare. I primi giorni i medici hanno dovuto affrontare centinaia di operazioni cercando i ferri e le medicine in mezzo a tutte le apparecchiature rovesciate e ammucchiate sui pavimenti allagati. Attualmente le varie attività sono state ripristinate e il nostro ospedale sta riprendendo il suo funzionamento; anche i container inviati dall’Italia sono giunti a destinazione. Nella missione ho avuto modo di conoscere molti superstiti: Ozim, un ragazzo di 16 anni, amputato al braccio e alla gamba sinistra. Viveva nella miseria e il suo unico sogno e sollievo era giocare a calcio. Isabelle, 14 anni, ha perso la famiglia ed è rimasta da sola con il piccolo Wilson, frutto di una violenza subita. Anche i nostri bambini disabili del Foyer Bethlèem si sono salvati e vengono accuditi e nutriti, ma è una vita difficile: sono stati abbandonati dai genitori perché la loro invalidità è considerata una maledizione voodoo. Il Presidente Creval De Censi e il Direttore Generale Fiordi con i Camilliani Padre Menegon e Padre Fantin Durante la Convention dei Quadri Direttivi, tenutasi a Milano il 5 febbraio 2010, il Credito Valtellinese ha elargito un contributo a sostegno dell’attività della Missione Foyer Saint Camille di Port-au-Prince, Haiti. COME CONTRIBUIRE c/c bancario: IBAN IT 20 K 05010 01000 000009999533 del Credito Piemontese di Torino intestati a: Associazione Madian Orizzonti ONLUS causale: terremoto Haiti L’ufficio operativo è disponibile per informazioni al 011 539045 / 335 6271610 e all’indirizzo mail [email protected] oppure [email protected] Sito web www.madian-orizzonti.org Pleiadi | Solidarietà la prima impressione è quella di una città spettrale, disseminata di cadaveri, totalmente abbandonata, senza nulla che funzioni, non più ospedali, negozi, chiese, uffici, banche, carceri… Le persone continuano a non avere abbastanza cibo e acqua e i saccheggi hanno ulteriormente aggravato la situazione. I disordini non sono facilmente gestibili a causa di una persistente situazione di emergenza. In che modo la missione presta aiuto alle popolazioni? Dopo aver curato, assistito e guarito più di 800 feriti nelle prime settimane del sisma, siamo passati alla seconda fase dell’emergenza, quella chirurgica, operando, soprattutto a livello ortopedico, centinaia di feriti in prevalenza giovani che purtroppo hanno subito delle amputazioni. Contemporaneamente continuiamo a distribuire alimentari, medicinali e materiale sanitario. Stiamo già progettando la costruzione di una nuova sala operatoria e del laboratorio per le protesi ortopediche, la ricostruzione delle parti crollate della scuola e l’acquisto di strumentazione per l’ospedale. Nella cittadina di Jeremie, in collaborazione con l’ospedale pubblico Saint Antoine, si costruirà un padiglione per i bambini ustionati e si potenzieranno le cliniche mobili per l’assistenza ai malati sparsi tra le montagne. 35 Solidarietà A Milano i giorni della buona volontà I chiostri del Palazzo delle Stelline di Milano affollati per la mostra ‘I Giorni del Volontariato’ Nell’ultimo weekend di gennaio, sabato 30 e domenica 31, i tre chiostri del Palazzo delle Stelline si sono trasformati in un luogo animatissimo e quasi congestionato, per la manifestazione ‘I giorni del Volontariato’. Una fiera davvero particolare, per iniziativa del Credito Valtellinese, insieme ad AIM, Associazione Interessi Metropolitani e Ciessevi, Centro Servizi per il Volontariato. Una folla serena, pacifica, curiosa. Come ha scritto Elisabetta Soglio sul Corriere della Sera c’era “un mondo di facce belle e generose, dai cuori aperti al prossimo e alla solidarietà”. Solidarietà | Pleiadi 36 VOLONTARIATO Ma cosa ha spinto tutte queste persone di età diverse, ma evidentemente unite da un forte interesse, a dare vita a questa pacifica ‘invasione’? Una curiosità per certi versi sorprendente: il desiderio di incontrare le 200 associazioni di volontariato, conoscersi, incontrarsi, ma soprattutto aiutare gli altri. Una città come Milano, spesso ingiustamente tacciata di egoismo, è stata definita un ‘giaci- mento di generosità’ che, per l’occasione, si è messa in mostra. Fra le postazioni, suddivise in varie categorie che rispecchiavano i temi delle loro attività, si poteva trovare ogni lato o settore della vita di ognuno di noi o di chi ci sta attorno. Un mondo fatto di chi si occupa di bambini, di anziani, di terzo mondo e di adozioni, di terremotati e di malati soli, di clochard. Ma anche di extracomunitari che devono fare i documenti, di donatori di cibi e di organi, di sangue e di coperte calde, di chi costruisce boschi e chi tutela le oasi, di chi raccoglie i cani randagi e li sfama. “Non potevamo non sostenere una iniziativa così fortemente orientata a supportare le associazioni che con impegno e dedizione lavorano a favore delle persone meno fortunate” è stato il messaggio inaugurale del Presidente del Creval Giovanni De Censi. OBIETTIVO RAGGIUNTO Le associazioni presenti, 200 in altrettanti stand, hanno dichiarato di aver registrato ciascuna decine di nominativi di futuri volontari, raccogliendo iscrizioni alle associazioni, contributi, Pleiadi | Solidarietà In occasione della manifestazione è stata presentata ufficialmente ‘Creval Insieme’, la rete di volontari formata dai dipendenti del Gruppo Creval che si impegnano quotidianamente nel sociale. 37 “Sapevamo della generosità dei nostri collaboratori, ma è stata una gradita sorpresa vedere che oltre 1.000 persone svolgono quotidianamente attività di volontariato”, ha spiegato il Direttore Mercato Roberto Grazioli. “A loro Creval Insieme mette a disposizione un ampio ventaglio di servizi, tra i quali contributi economici, materiale promozionale, consulenza su raccolta fondi, e altro ancora, con il fine di incrementare le attività socialmente utili in tutto il territorio italiano”. Sito web www.crevalinsieme.it sottoscrizioni per adozioni a distanza, per aiuti concreti a chi ha bisogno vicino, lontano o lontanissimo dalla nostra città. “ Nel momento in cui la politica e le istituzioni a fatica riescono a rappresentare il mondo dei cittadini – ha commentato il presidente di AIM Pier Giuseppe Torrani – ecco che il volontariato si configura come cemento democratico della società.” Testimonianze importanti sono giunte anche dai grandi protagonisti del mondo associativo milanese e non solo, come don Antonio Mazzi della Comunità Exodus, don Gino Rigoldi di Comunità Nuova, da decenni impegnati nelle ardue frontiere del recupero dei giovani a una vita sociale positiva, così come da esponenti europei. “ È stato un bel momento di confronto e di dialogo con un mondo che, anche a Milano, è davvero una ricchezza” ha affermato l’europarlamentare Patrizia Toia salutando questa grande manifestazione “come il primo lancio del 2011 come Anno Europeo delle Attività Volontarie che promuovono la Cittadinanza attiva”. organizzazioni con 75.000 volontari. Sono stati definiti la ‘fabbrica del bene’ e tutti insieme rappresentano il lato migliore di Milano che non cessa di essere città schiva, ma vera. FABBRICA DEL BENE 200 le associazioni presenti in altrettanti stand, e solo perché di più, nei chiostri delle Stelline, non ci entravano! Le associazioni a Milano attive sono oltre 700, e quelle registrate raggiungono il numero di 870. In provincia di Milano si parla di circa 1.800 Luisa Toeschi, Direttrice dell’AIM, organizzatrice dell’evento Lo stand dei Fratelli di San Francesco Onlus Don Mazzi durante il convegno di inaugurazione Solidarietà Iniziative pro terremotati Haiti ganizzazioni nazionali quali Caritas Italiana, AVSI, VIS e Università Cattolica di Milano. In particolare sono stati stanziati € 35.000 a favore della Fondazione AVSI ONG e ONLUS per interventi di ‘prima emergenza’ in campi sfollati per la popolazione colpita dal sisma in collaborazione con La consegna dei contributi a VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo le Nazioni Unite, curando il In seguito al disastro che ha duramente settore della protezione, rifugi e logistica e colpito Haiti, è stata avviata un’operazione sostegno sanitario con medici volontari al di raccolta fondi su un apposito conto cor- centro di salute dei Padri Scalabriniani. € rente (n. 20200 presso la sede di Sondrio) 120.000 sono stati consegnati alla Caritas intestato a Fondazione Gruppo Credito Italiana per un piano bimestrale che forniValtellinese - Emergenza Terremoto Haiti sce alla popolazione: alimenti, kit igienici, stanziando, come primo concreto sostegno, rifugi temporanei, attrezzatura di prima un contributo di 30.000 euro. I fondi rac- necessità per cottura di alimenti (pentole e colti, da oltre 1.500 donatori, pari a oltre utensili), opportunità di lavoro, acqua pota€ 194.000, vengono utilizzati a sostegno bile, assistenza sanitaria nei campi di sfolladegli interventi di emergenza tramite or- ti. € 15.000 sono andati a VIS, Volontariato Solidarietà | Pleiadi 38 Internazionale per lo Sviluppo, una ONG parte integrante della famiglia Salesiana che fa capo al Centro Nazionale Opere Salesiane. Anche i salesiani e le opere della Visitatoria ‘Beato Filippo Rinaldi’ di Haiti, impegnati sin dagli anni ’30 nell’educazione formale e informale di ragazzi di strada e a rischio, sono stati duramente colpiti dal sisma. Infine si è deciso di sostenere con € 15.000 anche il progetto dell’Università Cattolica di Milano che promuove processi resilienti nei bambini e nei ragazzi vittime del terremoto, favorendo le naturali capacità individuali e collettive di ‘ricostruirsi’ e ‘ricostruire’. Il progetto è rivolto ad insegnanti ed educatori delle 5 scuole cattoliche distrutte a Port-au-Prince. Il Credito Siciliano destina alla Caritas Peloritana i fondi raccolti per la popolazione messinese Un polisonnigrafo per l’Ospedale di Erba A seguito della calamità che ha interessato la provincia di Messina lo scorso ottobre, il Credito Siciliano ha attivato un’operazione di raccolta fondi e partecipato con un versamento di 30.000 euro effettuato tramite la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese. A cinque mesi di distanza la somma raccolta è arrivata a 47.000 euro grazie alla generosità di quasi 300 donatori. Lo scorso 8 marzo, alla presenza di S.E. Mons. Calogero La Piana, Vescovo di Messina, Francesco Giacobbi, A.D. della banca, ha consegnato nelle mani del Direttore della Caritas Diocesana di Messina, Padre Gaetano Tripodo, la somma da destinare al recupero di due attività sociali nelle frazioni di Giampilieri (biblioteca parrocchiale) e Briga San Paolo (campetto di calcio parrocchiale) favorendo la riaggregazione di giovani, senza rinunciare al sostegno delle famiglie provate da quella catastrofe. Inoltre tra le iniziative umanitarie della banca in favore delle popolazioni colpite dalla calamità, lo scorso 22 dicembre in piena aria natalizia è stata realizzata, con il contributo del Credito Siciliano, una manifestazione in favore dei bambini dell’area messinese. La serata ha visto presenti sul palco il Sindaco di Messina, il Responsabile della Filiale Capozona del CS, la squadra del Messina calcio nonché i giocatori Di Napoli, Storari e Parisi. Il clou della manifestazione è stato l’arrivo dell’attore messinese Nino Frassica che ha consegnato ai bimbi presenti tanti giocattoli. Grazie al contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese l’ospedale Fatebenfratelli di Erba ha potuto dotarsi di un nuovo macchinario per la gestione delle problematiche respiratorie. La cerimonia di consegna ai vertici del nosocomio da parte del direttore della Fondazione, del Direttore Commerciale, del Direttore della Filiale e della Zona di Erba del Credito Valtellinese, è avvenuta giovedì 21 gennaio. Sport Pleiadi | SPORT Fontana di bronzo! 39 Il Presidente del Creval Giovanni De Censi con Arianna Fontana e gli atleti della nazionale Arianna Fontana, atleta valtellinese, conquista il terzo posto ai Giochi Olimpici di Vancouver nella difficile gara dei 500 metri di short track. Il Creval, sponsor della nazionale, si congratula per questo splendido traguardo. Il filo di Arianna è arrivato sino a Vancouver. Per la giovane pattinatrice di Berbenno, la medaglia di bronzo conquistata ai recenti Giochi Olimpici di Vancouver è di quelle che valgono oro. Dopo la medaglia vinta con la staffetta a Torino 2006, l’atleta valtellinese ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Vancouver nello short track individuale femminile, sulla distanza dei 500 mt. Il Gruppo Creval, sponsor della nazionale di short track, specialità giovane, spettacolare e dinamica, può quindi annoverare nella sua storia da sempre a sostegno e al fianco di tutti gli sport, anche una medaglia olimpica. Una data e un luogo da segnare sul calendario. Vancouver, in Canada, 18 febbraio 2010. GARA INTENSA La competizione è stata avvincente, sino alla fine. Al Pacific Coliseum di Vancouver, Arianna Fontana ha conquistato la qualificazione alla finale per un millesimo di secondo sulla cinese Zhou. Davvero da brividi, con il ghiaccio che in finale è diventato incandescente. Nella manche di chiusura la giovane atleta valtellinese ha ceduto solo davanti alla cinese Meng Wang che si è aggiudicata la medaglia d’oro, e alla padrona di casa, la canade- se Marianne St.Gelais medaglia d’argento. “Sono felicissima, si è avverato un sogno”, le parole cariche di emozione pronunciate dall’azzurra dopo la gara. “Sono molto fiera di me stessa e questa medaglia la dedico a me, alla mia famiglia e al mio ragazzo che mi hanno seguita e aiutata”. Un orgoglio italiano, considerando che la pattinatrice targata Creval è stata l’unica atleta europea a inserirsi nella zone medaglie in una disciplina come lo short track, che vede sempre più emergenti le nazioni asiatiche e americane. Ancora una volta, le scelte in tema di sponsorizzazione si sono rivelate lungimiranti, con il Creval che per tre anni sarà al fianco della squadra di Short Track. “Siamo molto felici per il successo di Arianna, a cui vanno tutti i nostri complimenti per questo traguardo importante”, spiega il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi. “La partnership triennale con la squadra nazionale dello Short Track porterà sicuramente benefici di immagine a livello nazionale e internazionale, grazie all’interesse crescente dedicato dai media a questa disciplina affascinante”. La nazionale di short track alla conferenza stampa di presentazione lo scorso 13 gennaio Sport Eventi Chiesa Valmalenco 12-14 marzo 2010 Finali Coppa del Mondo Snowboard Due indizi non fanno una prova, ma il fatto che le piste della Valmalenco, anche quest’inverno siano state teatro delle Finali della Coppa del Mondo di Snowbard sono una conferma: la Valtellina è la capitale del mondo della neve. Evento mondiale, ancora una volta grazie alla sinergia tra pubblico e privato, leggi il sostegno del Credito Valtellinese. Dal 12 al 14 di marzo snowboarder provenienti da tutto il mondo si sono sfidati nelle gare di Coppa del Mondo di Snowboard sulle nevi dell’Alpe Palù. Tre giorni di gare e di festa: venerdì snowboardcross, disciplina che vede 4 concorrenti partire e “combattere” per arrivare primi tra salti e parabole su un percorso creato per la gara. Sabato parallelo gigante, che vede in pista i migliori atleti sfidarsi in un parallelo, e infine il gran finale di domenica, con i raider della tavola che si sono sfidati con salti e acrobazie nel moderno e olimpionico half-pipe dell’Alpe Palu. Il Creval è stato sponsor dell’iniziativa, che ha visto anche la partecipazione delle scuole del mandamento di Sondrio che hanno seguito direttamente sulla neve lo spettacolo dello snowboard, nella giornata di venerdì dedicata a loro, sicuramente diversa da una lezione sui banchi. Grande successo anche di pubblico, la Valmalenco è stata letteralmente invasa da una tribù colorata e folcloristica, gli appassionati della tavola per surfare sulla neve. Festa dell’atletica SPORT | Pleiadi 40 Grande partecipazione di atleti, tecnici, dirigenti di società e federali, giudici, genitori e semplici appassionati per la festa dell’atletica al Crown Plaza di San Donato Milanese per la premiazione dell’attività 2009. Il presidente Franco Arese ha avuto parole di ringraziamento per i dirigenti del comitato regionale lombardo, per le società e per gli atleti, anticipando anche gli appuntamenti della stagione 2010. In programma gli Europei, per un settore giovanile in fermento, e gli stati generali dell’atletica dove la regina delle discipline olimpiche si confronterà ricercando nuove strategie per crescere e superare alcuni dei problemi che ne frenano lo sviluppo. A seguire, l’intenso iter delle premiazioni, con numeri che testimoniamo la vivacità, il lavoro e la qualità dell’atletica lombarda: 18 matricole az- zurre, 19 a medaglia (tra individuali e a squadre) in rassegne internazionali, 6 gli atleti/e premiati per un record italiano (tra cui l’intero quartetto femminile della 4x400 5° a Kaunas nell’europeo under 23), l’ondata di 57 masters a medaglia nelle rassegne internazionali, i campioni italiani cadetti/e e i giovani inseriti nel progetto regionale per il talento. Presenti i consiglieri federali, esponenti delle istituzioni e del mondo della scuola, oltre ad alcuni rappresentanti del Credito Valtellinese, Vittorio Pellegatta, Gianluigi Tavazzani e Vittorio Novellino. Partner del Comitato Lombardo e grandissimo sostenitore dell’atletica in tutto il panorama nazionale, il marchio Creval da sempre sinonimo di grande sport. Sito web www.fidal.it Il Presidente Franco Arese con Vittorio Pellegatta, Gianluigi Tavazzani, Vittorio Novellino e Giampietro Bracchi del Creval Un momento della premiazione A Sondrio la prima competizione italiana di StreetBoulder Non si preoccupino i soci, la matrice popolare cooperativa non dovrebbe permettere scalate al Credito Valtellinese da parte di raider scatenati in borsa. Sabato 19 dicembre però c’è qualcuno che la banca l’ha scalata veramente, come testimonia questa immagine. I sondriesi hanno notato qualcosa di diverso per le strade della loro città: sui muri sopra le loro teste apparivano ragazzi impegnati ad arrampicarsi su per uno spigolo, a raggiungere un cornicione o a salire su un davanzale. Era ‘Sondrio Street Climbing’, manifestazione di arrampicata sportiva organizzata dalla Sezione Valtellinese del CAI, che ha coinvolto 73 ragazzi accomunati dalla passione per questo sport. Passaggi come ‘Lo spigolo nord’ di Palazzo Muzio, sede dell’amministrazione provinciale, il divertente salto con rincorsa in cima alla Galleria Campello, l’attraversamento, reso ancor più difficile dal freddo, della ringhiera di via Cesura, l’arduo ‘passaggio del tronco’, con partenza a testa in giù, in fondo a via Beccaria. A trionfare su tutti è stato Nicola Bruseghini, che, insieme a Manuel Dioli, Matteo De Giacomo, Luca Tenni, Maurizio Bombardieri, Matteo Sera, Matteo Perlini e Andrea Pavan, ha gareggiato per il podio in uno scenografico passaggio finale sulle colonne della sede del Creval nella centralissima Piazza Campello. La kermesse, organizzata grazie al sostegno del Credito Valtellinese, ha avuto in particolare il merito di essere la prima competizione italiana di StreetBoulder, questo il nome della particolare disciplina, legalizzata e ufficializzata. Nozze d’argento per la Valtellina Orobie numero XXV Albosag gia si conferma la culla dello scialpinismo. Grande successo della XXV edizione della prestigiosa gara scialpinistica Valtellina Orobie, disputata in Albosaggia, località a due passi da Sondrio, lo scorBoscacci e Lenzi vincitori del Valtellina Orobie 2010 so 17 gennaio. Una kermesse molto amata dagli sci-alpinisti, basta un dato a conferma: per ben 2 volte nelle ultime 3 edizioni è stata teatro della Coppa del Mondo di ski-alp. Grazie a un percorso tecnico e collaudato che si inserisce nel cuore del Parco delle Orobie, ma grazie anche al supporto economico che la Polisportiva Albosaggia riceve dai suoi sponsor, primo fra tutti il Gruppo bancario Credito Valtellinese già da alcuni anni main sponsor della manifestazione. 95 squadre in partenza al via dalla località Campei, in un percorso che si snoda tra salite in mezzo al bosco, passaggi in cresta, e discese su canali mozzafiato. Grande protagonista l’idolo di casa Michele Boscacci, per l’occasione in coppia con il nazionale Damiano Lenzi, ha sbaragliato la concorrenza dei nazionali Matteo Eydallin e Lorenzo Holzknecht, giungendo primo al traguardo dopo quasi un’ora e trenta di competizione ed un avvincente testa a testa per tutta la gara. In campo femminile la fantastica coppia formata dalle pluricampionesse del Mondo di specialità Francesca Martinelli e Roberta Pedranzini non ha avuto rivali. Il Credito Siciliano sponsorizza il 3° Trofeo Internazionale dell’Etna di sci alpinismo La manifestazione, valida anche come 1ª prova della Coppa del Mondo, è stata presentata il 10 febbraio dal Presidente Regionale FISI, Pietro Agen e da Santo Sciuto, in rappresentanza del Credito Siciliano, insieme ad altre autorità etnee provinciali e comunali. Il giorno precedente la gara le 11 Nazionali (Italia, Austria, Spagna, Francia, Svizzera, Andorra, Canada, Stati Uniti, Slovenia, Belgio e Germania) partecipanti alla manifestazione sportiva che ha portato il grande sci alpinismo sul vulcano Etna, hanno costituito una vera e propria ‘cittadella’ olimpica, nella località pedemontana di Nicolosi. Il Trofeo internazionale dell’Etna ha visto in gara i migliori specialisti del panorama internazionale con in testa lo spagnolo Kilian Jorner Burgada, l’elvetico Florent Troillet e gli azzurri Guido Giacomelli e Denis Trento, Manfred Reichegger (vincitore dell’ultima Coppa del Mondo di sci alpinismo). A vincere gli altleti: Kilian Jornet Burgada, primo, Manfred Reichegger, secondo, e Florent Terrier, terzo. Nella gara femminile la vittoria è andata alla Pedranzini, mentre il podio è stato completato dalla spagnola Mireia Miro. CANALONE SENZA TALLONE “Si può presentare una pista di sci come un’opera d’arte senza cadere nella vuota retorica? lo penso di sì”. Cosi nel 1967 Dino Buzzati sul Corriere della Sera definiva il Canalone, storico tracciato di Madesimo ai piedi del Pizzo Groppera, definendola la più maestosa pista di sci delle Alpi per potenza architettonica. Non sarebbe irriverente quanto sta cercando di fare l’associazione Tacc di Giust, con l’idea di riportare in vita la tradizione del telemark, disciplina storica per Madesimo e per il suo Canalone, uno degli itinerari fuori pista più affascinanti delle Alpi, che ha reso famosa la stazione sciistica della Valchiavenna, o ‘Val di Giust’ come viene definita in dialetto locale. L’ambizione del club è stata la creazione di un evento di festa e promozione per la pratica del telemark, dando alle persone interessate a questa disciplina la possibilità di provare il materiale altrimenti difficilmente reperibile nella kermesse ‘Canalone senza Tallone’, andato in scena in un week end di metà dicembre. Sostenitore dell’iniziativa il Credito Valtellinese, da sempre vicino agli sport del mondo della neve. Pleiadi | SPORT SCALATA ALLA BANCA 41 Riconoscimenti Creval vince l’Oscar di Bilancio 2009 Il Credito Valtellinese si è aggiudicato il prestigioso ‘Oscar di Bilancio’ 2009 nella categoria ‘Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie’. A Palazzo Mezzanotte in Milano, sede di Borsa Italiana, si è svolta lo scorso 30 novembre la cerimonia di premiazione. Il premio - organizzato e promosso da Ferpi, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana - da oltre cinquant’anni rappresenta la più prestigiosa attestazione del settore evidenziando le aziende che si sono distinte per la migliore comunicazione economica, sociale e ambientale. Il riconoscimento è stato ritirato dal Presidente della banca Giovanni De Censi e dal Direttore Generale Miro Fiordi. Nelle motivazioni espresse dalla Giuria si legge testualmente: “Il bilancio risponde pienamente all’obiettivo societario di rappresentare un vero e proprio ‘sistema informativo’ per gli stakeholder, in particolare per le comunità territoriali di riferimento. L’informativa relativa ai valori identitari ed alle conseguenti azioni di responsabilità sociale è completa. L’elegante scelta iconografica e il ricorso equilibrato ed efficace a grafici e tabelle concedono immediatezza alla lettura anche nella versione online. Completa e chiara la comunicazione sulla Corpo- Il Presidente De Censi e il DG Fiordi ritirano il prestigioso premio rate Governance”. Per il Presidente della banca Giovanni De Censi “è anche un tributo alla nostra storia, riguardando l’anno del primo centenario. Costituisce un importante riconoscimento per un futuro all’insegna dei valori della cooperazione e di una linea di rigore e di coerenza basata sui principi di responsabilità sociale e sulla cultura della fiducia, del merito e del servizio agli stakeholder, puntualmente richiamata nel Rapporto Sociale”. Ha affermato il Direttore del Creval Miro Fiordi: “Trasparenza, efficacia nella comunicazione e chiarezza della nostra mission ci hanno consentito di ottenere un premio di grande attualità, che testimonia la nostra crescita, anche sul fonte della qualità dell’informativa di bilancio e sociale. E’ idealmente rivolto a tutti gli oltre 4.400 collaboratori del Gruppo, la cui attività quotidiana a presidio del mercato viene testimoniata nelle Relazioni a base della valutazione”. Creval 2° al Cerchio d’Oro con Tellcard Mobile nella categoria prodotti di pagamento Beatrice Bettini della Direzione Mercato Creval riceve il premio ‘Cerchio d’Oro’ La sesta edizione del Premio ‘Il Cerchio D’Oro dell’Innovazione Finanziaria’, dedicato all’innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario, organizzato da AIFIn (Associazione Italiana Financial Innovation), ha visto il Creval tra i vincitori nella categoria Prodotti di Pagamento. Grazie a TELLCARD Mobile, l’innovativo sistema di pagamento contactless tramite cellulare che il Creval sta sperimentando con Visa e Key Client, la Banca si è aggiudicata un prestigioso 2° posto a testimonianza del suo “storico” impegno nel settore dell’innovazione tecnologica. Il premio Cerchio d’oro è un riconoscimento per gli intermediari finanziari che fanno dell’innovazione un elemento distintivo. Roma, 29 marzo 2010 Al Creval il Premio ‘Donato Menichella’ per la Politica Creditizia e le Attività Culturali RICONOSCIMENTI | Pleiadi 42 La Fondazione Nuove Proposte Culturali, che da otto anni promuove e organizza il Premio ‘Donato Menichella’, su proposta unanime del Comitato d’Onore e del Comitato Scientifico del Premio, presieduti quest’anno dal Prof. Paolo Savona e coordinati dall’Avv. Elio Michele Greco e dal Prof. Francesco Lenoci, ha assegnato per il 2010 il Premio per gli Studi Socio-Economici al Prof. Guido Rey (Ordinario di Economia Politica alla Scuola Superiore S. Anna di Pisa) e il Premio per la Politica Creditizia e le Attività Culturali al Credito Valtellinese. La tradizionale Medaglia d’Oro di Nuove Proposte, legata al Premio Donato Menichella, è stata conferita al Dott. Giovanni De Censi, Presidente Credito Valtellinese e Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane. Il Premio è stato consegnato lo scorso 29 marzo a Roma, presso la Sala della Clemenza di Palazzo Altieri, sede dell’A.B.I. L’incontro, presieduto dal Prof. Paolo Savona e condotto dall’Avv. Elio Michele Greco, Presidente della Fondazione Nuove Proposte Culturali, è stato incentrato sulla Lettura Magistrale del Prof. Guido Rey sul tema “C’era una volta... una riflessione sui rapporti tra industria e servizi”. Le laudatio dei premiati sono state svolte dal Prof. Paolo Savona, dal Dott. Vincenzo Desario e dal Prof. Francesco Lenoci. Le conclusioni sono state affidate al Presidente Giovanni De Censi. Qualità e PattiChiari Il Gruppo Credito Valtellinese è dalla sua fondazione indirizzato alla soddisfazione della clientela e costantemente orientato alla ricerca della migliore qualità dei processi, anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative. Nel 1995 il Credito Valtellinese ha ottenuto, primo intermediario finanziario in Italia, la certificazione di qualità ISO 9001 nella gestione del credito, attestazione che non ha costituito un punto di arrivo bensì un elemento distintivo di tipo culturale e organizzativo per tutti i collaboratori. Da quella data le banche e società del Gruppo hanno progressivamente ottenuto le certificazioni di qualità rilasciata dal CISQCERT, primario Istituto operativo in Italia, che nel corso del 2009, a seguito delle accurate verifiche condotte, sono state confermate integralmente in base al dettato della nuova ISO 9001:2008, versione rivista ed aggiornata lo scorso anno. Il Credito Piemontese e la Cassa di Risparmio di Fano, sottoposte per la prima volta a verifica, hanno anch’esse ottenuto la certificazione, mentre Bankadati Servizi Informatici, che presidia lo sviluppo della piattaforma informatica sulla quale opera il Gruppo ed è da tempo impegnata sul fronte della accurata riservatezza delle informazioni gestite, ha ottenuto la certificazione sullo standard ISO/IEC 27001, appositamente realizzato per tali applicazioni. Quest’anno anche Banca Cattolica, recentemente entrata nel Gruppo, sarà coinvolta nel Sistema di gestione avviato a divenire un ‘Sistema Integrato’, estendendo la propria sfera di influenza, oltre alla Qualità, alle tematiche della tutela ambientale, sicurezza e responsabilità sociale. In merito a que- La qualità del Credito Valtellinese Fasi attuative del piano qualità I fase: ‘86/’89 II fase: ‘89/’93 III fase: ‘93/’03 IV fase: 2004 Culturale Formativa Sperimentale Impianto Strategico e Strumentale Sistema di Gestione Sistema di Gestione Integrato Circoli della qualità Nuovo Piano Strategico Gestione Processi Decisionali Protocolli Pattichiari (qualità-flessibilità) (gestione strategica della qualità) Gruppi di progetto Nuovo Sistema Informativo Adozione ISO 9000 Responsabilità Sociale Gruppi integrati di processo Piano Progetti Sistema Qualità per l’Area Credito Sicurezza Ambiente st’ultimo importante valore la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese detiene, sin dal 2004, la certificazione rilasciata in base allo standard SA8000 dal CISE, ente accreditato dal SAI (Social Accountability International) di New York. Semplicità e chiarezza in banca A ottobre 2008 il Comitato Esecutivo dell’ABI ha deliberato il piano finalizzato a rilanciare la strategia di settore PattiChiari. Il piano ha trovato concreta attuazione nel 2009 con l’attivazione di 25 (su 28 totali) Impegni per la Qualità volti a migliorare i rapporti con la clientela retail e destinati a essere adottati in maniera generalizzata da tutto il settore, in quanto ritenuti strumenti essenziali per raggiungere l’obiettivo di un mercato retail pienamente efficiente e competitivo. Gli Impegni in parola sono stati suddivisi nei seguenti comparti: Conto corrente Investimenti informati Bancomat e carte di credito Cambio mutuo Credito alle piccole e medie imprese Il nuovo Statuto del Consorzio coinvolge le Associazioni dei Consumatori (13 su 15 hanno aderito) e ha promosso l’attivazione di due nuovi Comitati indipendenti, perché i componenti che li dirigono non provengono dal sistema bancario. Il primo verifica il rispetto degli Impegni ed il secondo è dedicato ai ‘motori di informazione’ operativi sul sito ufficiale www.pattichiari.it, che invitiamo a visitare per ogni ulteriore dettaglio. • • • • • Consegnati ai Collaboratori i Premi IDEA Lo scorso 25 gennaio sono stati consegnati i premi ai collaboratori che hanno contribuito al significativo miglioramento dei processi aziendali con proprie segnalazioni inoltrate tramite l’applicazione IDEA. L’applicazione, attiva fin dal 1995, è stata studiata per raccogliere in maniera sistematica le proposte e i suggerimenti dei collaboratori operativi in ogni società e territorio servito dal Gruppo e aveva già contribuito nel 2008 all’ottenimento del riconoscimento ‘Cerchio d’Oro’ per l’innovazione finanziaria, vinto dal Credito Valtellinese quale azienda più innovativa dell’anno. Il Consigliere Delegato di Deltas, dott. Enzo Rocca, ha consegnato undici premi ad altrettanti collaboratori del Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Credito Siciliano, Credito Piemontese, Deltas e Bankadati.