55aprile2010 - Credito Valtellinese

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55aprile2010 - Credito Valtellinese
PLEIADI - Periodico quadrimestrale - n. 55 aprile 2010
PLEIADI
GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
Arianna Fontana
con la medaglia di bronzo
conquistata
ai Giochi Olimpici
di Vancouver nei 500 mt
di short track
Sommario
25
14
3 Editoriale
Cultura
Economia
Il trenino rosso
22
Flash economia
6 La crisi mette a nudo
i conti pubblici e il rischio
sovrano ritorna
a impensierire gli investitori
SPECIALSOCIO
8 Gruppo Creval
risultati a fine esercizio 2009
33
12 Iniziative a supporto
dell’economia territoriale
13 Il Project Financing
per lo sviluppo
delle Energie Rinnovabili
14 Banca Cattolica rafforza
la presenza del Gruppo
nell’Italia centrale
Imprese e mercati
16 Ripensare le competenze
34
manageriali per guidare
le imprese verso
una crescita sostenibile
Focus
IL Personaggio del mese
18 Matia Bazar, 35 anni
di grande musica italiana
L’azienda del mese
20 Fendi, una passione
36
di testa e di cuore
compie 100 anni
Le mostre
24
Eventi
26
Solidarietà
Madian Orizzonti Onlus
34
una luce nel buio di Haiti
36 A Milano i giorni
della buona volontà
38 Iniziative
Sport
39
Fontana di bronzo!
Eventi
40
Riconoscimenti
Premi al Creval
42
Qualità e PattiChiari
43
INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13
DEL D.LGS. 196/2003
Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio,
n.8, 23100 Sondrio, in qualità di Titolare del
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rivista, sono trattati per tale finalità da nostri
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24
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Comitato di redazione:
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Marco Panzeri, Cristina Quadrio Curzio,
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Carlo Vella
PLEIADI
Periodico quadrimestrale del
Gruppo bancario Credito Valtellinese
spedizione ap 70% - Sondrio
n. 55 – aprile 2010
Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167
del 15 gennaio 1985
Progetto grafico di Elever Srl
Fascicolo impaginato da
Immaginario di Gerardo Iuorio
e stampato da Postel SpA
Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione
Mercato - Credito Valtellinese,
Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio
[email protected]
Stampato in 180.000 copie
In copertina:
Arianna Fontana
(foto di Simone Bracchi)
Modello di governance
e rafforzamento patrimoniale
per un solido sviluppo
Miro Fiordi - Direttore Generale Credito Valtellinese
La sostenibilità della “formula imprenditoriale” deve essere attentamente esaminata e valutata per garantire uno sviluppo equilibrato di lungo termine dell’impresa. Tale sostenibilità, segnatamente per una banca popolare, deriva primariamente da due
elementi del business model: l’uno di natura “soft” – la governance
societaria – e l’altro di tipo più “hard”– la gestione del capitale
– apparentemente non collegati, ma in realtà strettamente correlati in un’ottica di mantenimento dell’indipendenza, dell’autonomia imprenditoriale e della libertà di mercato nel lungo periodo, quali elementi imprescindibili per il supporto alle economie
territoriali.
Gli elementi originali propri della banca cooperativa – in particolare: voto capitario, partecipazione allargata ai momenti assembleari attraverso lo strumento delle deleghe, limiti al possesso
azionario – consentono di contemperare gli interessi economici
dei puri “azionisti” con le aspettative di tutti gli stakeholder che ripongono la loro fiducia nella banca: comunità locali, soci – clienti, dipendenti, fornitori, enti e associazioni.
In questo contesto, va tenuta presente la necessaria evoluzione
del modello, alla luce dei mutamenti del contesto competitivo,
della dimensione – anche “sistemica” – di alcuni operatori bancari, della crescente complessità e interrelazione dei mercati
finanziari. Proprio in quest’ottica e in attuazione di specifiche
norme dettate dalla Banca d’Italia, il Credito Valtellinese, nel
corso del 2009, ha aggiornato il proprio statuto e predisposto
un apposito “Progetto di Governo Societario”, prevedendo un
aumento significativo delle deleghe – da 2 a 5 per ogni Socio
– per consentire una più ampia partecipazione dei Soci ed enfatizzando ancor più il ruolo, da un lato, del Consiglio della Capogruppo quale organo centrale della definizione delle politiche
strategiche e, dall’altro, il compito della Direzione Generale di
dare attuazione alle politiche e di curare il coordinamento complessivo del Gruppo.
In sintesi, dunque, il modello popolare come primo, irrinunciabile, caposaldo per una gestione solida della banca del territorio,
in un’ottica di lungo periodo e di orientamento a tutti i portatori
d’interesse.
Va poi tenuto presente un ulteriore elemento centrale. Il mantenimento in condizioni di stabilità e autonomia di un intermediario passa inevitabilmente dalla capacità di conservare
un profilo patrimoniale più che robusto. Senza un adeguato
piano di capitalizzazione non è, del resto, immaginabile un
sostegno significativo dell’economia locale; per questo motivo
il Gruppo Creval, pur avendo un bilancio già solido, ha emesso un prestito convertibile - con abbinati warrant assegnati
gratuitamente - da oltre 620 milioni di euro, con uno sviluppo dell’operazione fino al 2014. L’obbligazione consente di
ottenere un buon rendimento – fissato al 4,25% annuo – e
prevede la possibilità di convertire in azioni Creval sia l’obbligazione sottoscritta che i warrant, ad un valore per azione
scontato rispetto al prezzo di mercato.
La motivazione strategica dell’operazione – come più volte
sottolineato – è di coprire, anno per anno, l’incremento dei
crediti verso la clientela con un buffer aggiuntivo di patrimonio, anche tenuto conto delle nuove regole sul capitale delle
banche, c.d. “Basilea 3”.
La pianificazione e gestione del capitale è quindi assai importante per le banche e per una banca popolare, quale il Credito Valtellinese; per questi motivi l’apporto del corpo sociale
– che non è mai mancato per il Creval – ha un’importanza
fondamentale nei piani di sviluppo e la banca è chiamata ad
impiegare responsabilmente – nell’ambito di un vero “patto
fiduciario” stipulato con i Soci e i clienti – il capitale disponibile, soprattutto in questa fase della congiuntura economica,
destinandolo prioritariamente al finanziamento dell’economia
reale.
Queste brevi considerazioni consentono di dare una sintetica
chiave di lettura alle attività e ai risultati del Gruppo Creval nel
2009, esercizio che ha confermato la crescita equilibrata degli
aggregati patrimoniali, con un costante supporto finanziario
all’economia delle aree di insediamento, in particolare alle
PMI e alle famiglie. Significativo è stato infatti l’incremento
dei crediti verso clienti – prossimo all’11% – avvenuto anche
grazie alla solida posizione patrimoniale, rafforzata dall’emissione – a fine esercizio – di 200 milioni di “Tremonti Bond”.
Pleiadi | EDITORIALE
EDITORIALE
EDITORIALE
Espandere il credito erogato nella situazione economica attuale significa prioritariamente valutare le prospettive di ripresa delle aziende, la propensione all’innovazione, la qualità
del loro capitale umano. E attraverso questa attività garantire
spesso la sopravvivenza dell’impresa e la salvaguardia di migliaia di posti di lavoro.
Abbiamo fortemente ampliato la nostra posizione di mercato;
a fine 2009 operiamo con oltre 870.000 clienti, oltre 60.000
in più rispetto al 2008. Il nostro business model incontra il favore
della clientela: il cosiddetto “tasso di fidelizzazione” è prossimo al 95% ed è un dato, su tutti, di grande rilevanza nella nostra visione, perché attesta la capacità di mantenere relazioni
fiduciarie di lungo periodo con la clientela.
Anche grazie allo sviluppo della rete commerciale – a fine
2009 disponiamo di 515 filiali, 29 in più rispetto al 2008 – la
quota di mercato in Lombardia del Gruppo Creval aumentata
in maniera significativa ed è ormai prossima al 3%; a livello
nazionale deteniamo l’1,4% dei depositi, rispetto a 1,2% circa
di inizio anno, dato che ben testimonia il risultato dell’ampliamento della rete operativa e la capacità di attrarre relazioni
nel territorio.
Il bilancio 2009 chiude con circa 76 milioni di euro di utile
netto consolidato, che si confronta con il 2008, nel quale è stato realizzato il miglior risultato economico (101 milioni) nella
storia del Credito Valtellinese; abbiamo confermato il margine
operativo del 2008 (300 milioni di euro) ed abbiamo poi registrato il naturale peggioramento della situazione economica,
aumentando le svalutazioni sui crediti con la prudenza gestionale che caratterizza l’operato della banca.
I risultati complessivi confermano la validità del modello di
business cui si ispira l’operatività del Gruppo Creval: banca del
territorio, incentrata sulla rete di sportelli e la figura del responsabile di filiale, con una prudente assunzione e gestione
dei rischi. Tale modello ha dimostrato la propria validità, in
particolare nell’attività di concessione prestiti alle PMI e ai
piccoli operatori economici, grazie alla disponibilità di un set
informativo molto ampio, aggiornato e arricchito da elementi
qualitativi, sulla clientela affidata. È la gestione della relazione
con il cliente, oggi riscoperta da tutti come elemento fondamentale nell’attività di banca commerciale.
In coerenza con le politiche strategiche orientate a sviluppare
la presenza del Gruppo nel Centro Italia, abbiamo acquisito
la maggioranza del capitale sociale di Banca Cattolica, istituto a matrice popolare con sede a Montefiascone – provincia
di Viterbo – con una rete di 9 sportelli. Questa operazione
testimonia, pur nell’ambito della crisi in atto, la capacità del
Creval di ampliare il proprio perimetro operativo, nel duplice
obiettivo di conseguire ulteriori economie di scala – e, quindi,
una riduzione dei costi dei servizi erogati – e di radicare il
proprio modus operandi a servizio della clientela locale in nuove
aree territoriali.
Modello di governance e gestione efficace del capitale, dunque,
per un futuro di fiducia e sviluppo, futuro che chiama banche
quali il Creval ad una grande responsabilità: sostenere il territorio e le PMI, per favorire una ripresa economica nell’interesse generale.
EDITORIALE | Pleiadi
Palazzo Sertoli a Sondrio, sede del Credito Valtellinese
Questa visione del ruolo della banca è molto vicina al giudizio
dato di recente dal Santo Padre, Papa Benedetto XVI: “La
crisi attuale ha sottoposto a dura prova i sistemi economici e
produttivi dei vari Paesi. Tuttavia, essa va vissuta con fiducia,
perché può essere considerata un’opportunità dal punto di vista della revisione dei modelli di sviluppo e di una nuova organizzazione del mondo della finanza, un “tempo nuovo” (…) di
profondo ripensamento. (…) È importante saper vincere quella mentalità individualistica e materialistica che suggerisce di
distogliere gli investimenti dall’economia reale per privilegiare
l’impiego dei propri capitali nei mercati finanziari, in vista di
rendimenti più facili e più rapidi”.
Giovanni Quadrio Curzio e lo staff della Fondazione all’inaugurazione della mostra
di Isgrò a Milano - 19 marzo 2009
Il 27 febbraio è mancato Giovanni Quadrio Curzio, architetto di origini valtellinesi e personalità di rilievo nel mondo della cultura in Italia e all’estero. Per oltre vent’anni ha ricoperto la carica di direttore
artistico delle gallerie del Gruppo Credito Valtellinese dopo decenni
di esperienza nel sistema dell’arte passati al fianco di Alexandre Iolas
– mecenate greco – e di numerosi artisti, galleristi, architetti, critici e
curatori che non lo dimenticheranno.
Laureatosi nel 1964 a Firenze con il grande architetto Giovanni
Michelucci, dopo un breve tirocinio presso lo studio decide di rivolgere il proprio talento al mondo dell’arte e alla sperimentazione
delle dinamiche che presiedono la sua “messa in scena”, già allora
in rapido mutamento. Risale infatti alla fine del decennio l’incontro
con Iolas a Milano, per il quale progetterà la galleria di via Manzoni, poi la bellissima casa di Atene – circondata da una “foresta” di
sculture moderne e macchia mediterranea – e in seguito le gallerie
di Parigi e di Londra. Frequenti sono in questo periodo le occasioni
di scambio e discussione con i protagonisti delle avanguardie del XX
secolo – soprattutto Ernst, Brauner, Meret Oppenheim, Man Ray
e Magritte – allora già anziani ma fertilmente creativi. I periodi di
permanenza in Francia al fianco del mercante greco lo rendono testimone della nascita di alcuni dei più interessanti movimenti artistici
del dopoguerra – new dada e nouveau réalisme sopra tutti – il cui
pendolarismo culturale, oscillante fra Parigi e Milano, viene geograficamente trascritto nei viaggi fre le due città, dove egli deciderà di
stabilire i propri indirizzi, così come gli affetti e le amicizie. Gli anni
‘80 vedono un riavvicinamento di Quadrio Curzio a Milano, dove
maturano i contatti con Philippe Daverio, che porteranno alle celebri
retrospettive della galleria di via Montenapoleone, ripetute in seguito
a New York durante la breve esperienza della succursale americana,
che nei ricordi di Giovanni conservava il clangore di una squadra
di ebanisti brianzoli inviati oltre Atlantico per l’allestimento. Iolas,
Daverio, Quadrio Curzio, Huges, Wahrol, sono anche gli uomini
nella foto inaugurale della mostra site-specific sull’Ultima Cena di
Cristo che dà inizio all’avventura del Refettorio delle Stelline, suggellando un abbraccio vitale – e per l’epoca pionieristico – del Credito
Valtellinese con l’arte contemporanea, con la sua cultura, con la sua
produzione, con la sua identificazione al di fuori degli schemi commerciali correnti. È il 1987 ed è Giovanni De Censi, allora direttore generale, ad intuire il destino culturale di un vasto spazio bianco
– 60x6 metri – che attraversa come un tunnel il palazzo voluto dal
cardinal Borromeo per offrire riparo ai bisognosi. È Giovanni Quadrio, con Iolas e Mario Cotelli a disegnarne l’identità, preparandone
il programma, definendone i rapporti istituzionali, connettendolo
al resto del mondo. Già noto come collezionista e sostenitore degli artisti, Quadrio Curzio ne diviene il direttore e da subito verrà
identificato quale figura di riferimento della galleria; dalla sua guida
scaturiranno esposizioni di successo e in vent’anni la notorietà dello
spazio si è qualificata quale organizzazione a carattere museale e
fucina di un’intensa produzione editoriale, fino all’istituzione della
fondazione bancaria che oggi la governa. Non era infrequente per i
visitatori vederlo attraversare in lungo la galleria, con l’incedere del
suo passo pesante calpestarne il parquet; ancor più naturale era vederlo lavorare con gli operai – maniche rimboccate su abiti di velluto
e camice a bande – nell’atmosfera polverosa degli allestimenti. Più
difficile scovarlo alla vernice delle mostre, lui, così fedele a un certo
“understatement” indossato come un buon abito di famiglia, che lo
allontanava per inclinazione naturale dai protagonismi dello show e
della tendenza. Schivo certo, ma generoso, si apriva in un abbraccio
ospitale – sotto uno sguardo canzonatorio – che noi e tutti coloro che
hanno avuto il piacere di lavorare con lui non dimenticheranno.
Giovanni De Censi, Francesco Guicciardi e Giovanni Quadrio Curzio alla vernice
della mostra di Beuys del 1993
Pleiadi | EDITORIALE
Un ricordo
di Giovanni Quadrio Curzio
Economia
Flash
La crisi mette a nudo i conti pubblici
e il rischio sovrano ritorna
a impensierire gli investitori
di Umberto Colli
Direttore Generale Bancaperta
La crisi finanziaria, che ha preso avvio nel
2008, non si è ancora congedata. Come abbiamo scritto nell’articolo pubblicato su questa rivista lo scorso dicembre 2009, i governi
nazionali sono intervenuti più o meno ampiamente per sostenere i redditi, nel tentativo di
rigenerare il circolo virtuoso consumi-produzione-ricchezza. Le politiche fiscali espansive
finalizzate al sostegno dell’economia si sono
però riflesse sulle finanze nazionali, facendo
crescere il debito pubblico. Le ultime statistiche disponibili indicano che il debito pubblico italiano assomma a oltre 1.787 miliardi
di euro, seguito da quello degli altri partner
europei come Francia (1.235 miliardi di euro)
e Germania (1.222 miliardi di euro). Se però
guardiamo all’Area Euro nel suo insieme, si
evince che il debito complessivo degli stati
membri si attesta oltre 5.819 miliardi di euro,
a metà strada tra quello giapponese (circa
6.845 miliardi di euro) e poco più di quello
pubblico degli Stati Uniti (5.345 miliardi di
euro). In questa classifica, l’Inghilterra appare
meglio posizionata, con un debito che di poco
supera i mille miliardi di euro; tuttavia, sulla
“terra d’Albione” pesa in misura significativa
il crescente deficit, alimentato dalla necessità
di nuove emissioni di titoli pubblici per coprire
le numerose e ingenti falle generatesi nel sistema creditizio della City di Londra, in gran
parte salvato grazie all’intervento statale.
Le misure espansive intraprese dall’Europa e
dall’America per evitare un vero e proprio tracollo dell’economia, come avvenne nella crisi
del 1929, stanno ora presentando il conto. In
particolare, per l’Area UE queste difficoltà
stanno minando la solidità e la credibilità del
Patto di Stabilità previsto dal Trattato di Maastricht su cui si fonda l’Unione Economica e
Monetaria. Infatti, i suoi due “pilastri base” – i
quozienti debito/Pil e deficit/Pil – sono stati
ampiamente superati, anche dai paesi più virtuosi quali Germania e Francia.
Dalla tabella sotto riportata si evince che tutti i
paesi dell’Area Euro hanno registrato un deterioramento del rapporto debito/Pil, frutto da
un lato dell’incremento dei debiti (al numeratore) e dall’altro della debolezza del prodotto
interno lordo (al denominatore). Un’analoga
dinamica ha interessato il rapporto deficit/Pil.
Per i richiamati indicatori il rapporto massimo
stabilito dal Trattato era, rispettivamente, del
60% e del 3%. La crisi ha progressivamente
messo in evidenza le debolezze strutturali delle diverse economie e conseguentemente fatto
dubitare della capacità dei singoli paesi di ripagare, nei prossimi anni, i debiti accesi per
stemperare le difficoltà dell’ultimo biennio.
Dalle più recenti stime della BCE (riportate
nella tabella) emerge che nel 2010 e nel 2011
si acuiranno ulteriormente le difficoltà nel
rispettare i parametri, ponendo quindi nuovi
dubbi sulla sostenibilità dei bilanci statali. La
ripresa economica che ci attende, ad oggi, si
prospetta come “anemica”, con la Germania che dovrebbe riuscire ad incrementare il
Pil dell’1,4% nel 2010 e del 2% nel 2011; le
stime per l’Italia indicano un miglioramento
Nuove stime dei parametri del Patto di Stabilità
ECONOMIA | Pleiadi
Debito/Pil %
Germania
Francia
Italia
Grecia
Spagna
Irlanda
Portogallo
2008
65.9%
67.4%
105.8%
99.2%
39.7%
44.1%
65.9%
Fonte: Bollettino BCE - Marzo 2010
2009
72.5%
77.4%
115.1%
113.4%
55.2%
64.5%
69.7%
2010
76.5%
83.2%
116.9%
120.4%
65.9%
77.9%
70.5%
Deficit/Pil %
2011
79.5%
86.1%
116.5%
120.6%
71.9%
82.9%
70.0%
2008
0%
-3.4%
-2.7%
-7.7%
-4.1%
-7.2%
-2.2%
2009
-3.2%
-7.9%
-5.3%
-12.7%
-11.4%
-11.7%
-3.9%
2010
-4.5%
-8.2%
-5.0%
-8.7%
-9.8%
-11.6%
-2.9%
2011
-3.5%
-6.0%
-3.9%
-5.6%
-7.5%
-10.0%
-2.3%
dell’1,1% quest’anno e del 2% nel prossimo.
Le proiezioni di crescita del Pil, riportate nell’ultimo bollettino dell’Istituto di Francoforte,
restano meno ottimistiche per Grecia, Irlanda
e Spagna, che dovrebbero attraversare un altro anno di recessione, posticipando quindi la
ripresa rispetto agli altri partner.
Un altro aspetto che ha minato la fiducia nel
debito di Atene, Dublino e Madrid è stata
l’esplosione della disoccupazione, salita rispettivamente oltre il 10%, in area 12% e quasi
al 19%. Per questi paesi il quadro macroeconomico è quindi di oggettiva debolezza, alimentando dubbi e incertezze sulle prospettive
creditizie e sulla loro solvibilità.
Il rischio sovrano ha quindi trovato ampia
risonanza sui mass-media, incrementando
ulteriormente la spirale viziosa che ha spinto
l’ascesa dei rendimenti dei titoli statali greci,
irlandesi e spagnoli a fronte di una sostanziale
stabilità dei titoli di stato tedeschi, ritenuti i più
affidabili dell’Area UE. Il rischio di default di
uno stato è strettamente collegato all’incremento delle probabilità che diventi progressivamente incapace di far fronte al pagamento
delle cedole o del capitale delle emissioni di
debito pubblico. Per questa ragione i prezzi
delle obbligazioni elleniche sono crollati e i
rendimenti si sono impennati. Rendimenti
più alti riflettono rischi maggiori.
Il grafico, nella pagina seguente, riporta l’andamento del differenziale di rendimento tra
i titoli statali decennali dei paesi europei e
l’omologo tedesco – il Bund – preso a riferimento (benchmark). Esemplificando, più si
amplia il differenziale e maggiormente il mercato prezza il rischio d’insolvenza di un paese.
Nei momenti di maggior stress, in cui la Grecia
aveva perso quasi completamente credibilità,
il differenziale tra il titolo decennale di Atene
e il benchmark tedesco si attestava a circa
400 punti (il Bund rendeva il 3,2% mentre il
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Pleiadi | ECONOMIA
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Sirtaki bond il 7%, ovvero più del doppio!) In
questi frangenti, anche i titoli statali spagnoli e
portoghesi sono stati contagiati dall’incertezza
e il loro differenziale, rispetto al titolo tedesco,
è salito a 100 e oltre i 160 punti, mentre fino
allo scorso novembre per entrambi era inferiore ai 60 punti. A minare la fiducia degli
investitori hanno contribuito anche i moniti
delle agenzie di rating, che hanno ipotizzato
possibili revisioni al ribasso del merito creditizio di numerosi paesi, mettendo in discussione anche quelli, da sempre, ritenuti più solidi
come Inghilterra, Germania, Francia e Stati
Uniti, tutti qualificati dal giudizio AAA che
indica l’assoluta affidabilità e solvibilità. Di
fronte a questo scenario che ha ripresentato
nuovi fattori di incertezza, il ricordo dei risparmiatori è subito corso verso i più o meno
recenti episodi di default riferiti a governi o
autorità ad essi collegati. Solo pochi mesi orsono i mercati sono stati scossi dalla richiesta
di moratoria per interessi e debiti da parte di
Dubai World, holding riconducibile all’emirato di Dubai, i cui bond hanno finanziato la sua
tumultuosa e faraonica crescita edilizia. Meno
recente, ma di maggior coinvolgimento per i
risparmiatori europei (soprattutto inglesi) è
stato il default delle banche islandesi nell’autunno 2008, avvenuto nonostante un estremo
tentativo del governo di quel paese finalizzato
alla nazionalizzazione degli istituti di credito.
Più lontano nella memoria dei risparmiatori
italiani, ma per questo non meno scottante,
era stato il default dell’Argentina, paese che
nel 2001 – trovandosi incapace di far fronte
alle proprie obbligazioni – dichiarò l’insolvenza, lasciando i detentori dei bond con in
mano titoli quasi privi di valore. Tutti esempi
che in questi mesi ci hanno accompagnato e
ci hanno fatto leggere le notizie provenienti
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da Atene con un approccio improntato alla
massima cautela.
Cambi: la crisi ellenica indebolisce l’euro
Insieme alla parabola discendente del debito
greco è iniziata la flessione dell’euro nei confronti del dollaro. Il solo pensare che la Grecia
potesse uscire dall’euro ha messo in dubbio la
validità del progetto definito con il Trattato di
Maastricht. L’euro, sintesi della forza economica di tutti i paesi aderenti, è stato preso di
mira dalla speculazione, che ha usato la debolezza della Grecia come pretesto, deprimendone il cambio in misura superiore al 10% (da
1,51 dello scorso novembre a 1,35). In questi
giorni, in cui la situazione sembra essersi positivamente stabilizzata, il cambio si è attestato
in area 1,37. Analoga dinamica non si è però
verificata nel rapporto di cambio tra euro e
sterlina, proprio perché l’economia anglosassone appare meno dinamica e per certi aspetti
anche più tentennante di quella del Vecchio
Continente.
Borse: il rischio sovrano si riflette anche sulla
performance degli indici azionari
Da inizio anno le borse americane registrano
progressi che nel contesto complessivo possiamo definire in linea con le aspettative formulate a inizio anno. Il Dow Jones cresce di quasi il
3% e il Nasdaq di oltre il 5%. Decisamente eterogeneo è l’andamento delle piazze finanziarie
del Vecchio Continente. Il rischio sovrano si è
riflesso non solo sulle obbligazioni statali, ma
anche sulle performance delle borse. I listini
di Francoforte e Parigi evidenziano progressi marginali (intorno all’1%), Milano flette
dell’1,5%, mentre Lisbona (-6%), Madrid (7%) e Atene (-7,6%) arretrano pesantemente.
Fuori dall’area euro, la piazza di Londra regi-
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stra un miglioramento superiore al 4%, a fronte però di un deprezzamento della sterlina nei
confronti dell’euro di circa il 2,5%. In Estremo
Oriente, la borsa di Tokyo avanza di quasi il
3%, aiutata dai dati sulle esportazioni verso la
Cina, la cui borsa principale, quella di Shangai,
segna invece una caduta del 7%, nonostante la
crescita economica del paese continui su livelli
sostenuti. A motivare l’andamento negativo di
quest’ultima borsa è la volontà di Pechino di
attuare misure monetarie restrittive finalizzate
a scongiurare proprio il surriscaldamento dell’economia, oltre ai rischi di bolle finanziarie e
immobiliari.
Materie prime: andamento laterale
I timori di una possibile ricaduta sistemica
della situazione greca, che avrebbe potuto
trascinare il mondo nuovamente nella recessione, ha limitato le attese degli investitori sulle commodity, che hanno trascorso un inizio
d’anno all’insegna della lateralità. Il petrolio,
dopo aver raggiunto area 70 dollari al barile,
ha recuperato lentamente terreno portandosi,
contemporaneamente alla stabilizzazione di
Atene, sui livelli di chiusura 2009 (80–84 dollari al barile). Analogo andamento per il rame,
che dopo una prima fase di debolezza, che ha
caratterizzato tutto il comparto nel primo
mese dell’anno, ha trovato nel terremoto in
Cile un nuovo motivo di speculazione, riportando le quotazioni ai valori del 2009. Infatti,
si ricorda che questo paese detiene immensi
giacimenti di metallo rosso e la soddisfazione
della domanda mondiale dipende in maniera
significativa dalle sue estrazioni, il cui temuto
blocco ha infiammato gli acquisti speculativi
sui mercati dei “future”.
Il documento è stato elaborato sulla base
delle informazioni disponibili al 17 marzo 2010
Economia
Specialsocio
Gruppo Creval risultati 2009
Forte sostegno all’economia e andamento gestionale in crescita
L’andamento gestionale dell’esercizio conferma la crescita equilibrata degli aggregati patrimoniali, con un costante supporto
finanziario all’economia delle aree di insediamento, in particolare alle PMI e alle
famiglie. A fine anno i crediti verso la
clientela si attestano a 20.374 milioni di
euro e segnano un aumento del 10,7% rispetto a fine 2008, percentuale che conferma la costante e ininterrotta attenzione del
Gruppo al sostegno del sistema produttivo
delle aree territoriali di insediamento. La
raccolta globale, pari a 32.853 milioni
di euro, evidenzia un progresso del 7%
su dicembre 2008. La raccolta diretta
da clientela si attesta a 20.217 milioni di
euro, con un incremento dell’8,4% rispetto all’esercizio precedente. La raccolta
indiretta raggiunge 12.636 milioni di
euro, con una crescita del 5% rispetto a
fine 2008. Sostanzialmente stabile la componente ”amministrata”, che si attesta a
6.761 milioni di euro, mentre il “risparmio gestito”, che assomma a 5.875 milioni
di euro, evidenzia un tasso di crescita del
12,6%, confermando una positiva inversione di tendenza rispetto all’andamento
dell’ultimo esercizio. Il favorevole andamento della raccolta diretta ha consentito una equilibrata dinamica delle masse
patrimoniali, con un rapporto fra crediti
e raccolta pari a 100% circa. Il patrimonio netto consolidato si determina in
Dati Patrimoniali Consolidati
(Var. % annuale)
+7,0%
+10,7%
18.406
20.374
18.657
12.034
2008
2009
Crediti verso la clientela
2008
2009
raccolta diretta
mercato
Finanza specializzata
Produzione
ECONOMIA | Pleiadi
Credito
Artigiano
Credito
Siciliano
+5,0%
12.636
2009
raccolta indiretta
2008
2009
raccolta globale
1.704
+13,1%
1.927
2008
2009
Patrimonio netto
Dati economici consolidati al 31 dicembre 2009
Dati economici Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile dell’esercizio
2009
501.695
822.387
-522.792
299.595
76.127
2008
532.776
767.502
-467.516
299.986
100.301
var %
-5,83%
7,15%
11,82%
-0,13%
-24,10%
DATI espressi IN MIGLIAIA DI EURO
1.927 milioni di euro rispetto a 1.704 milioni al 31.12.2008, comprendendo anche
gli strumenti finanziari di cui all’art. 12
del Decreto Legge 185/2008 – cosiddetti
“Tremonti bond” – per un ammontare nominale di emissione di 200 milioni di euro.
Il profilo economico dell’esercizio evidenzia un risultato netto della gestione operativa prossimo a 300 milioni di euro, sostanzialmente in linea con quello dello scorso
esercizio, grazie al progresso dei proventi
operativi, che crescono del 7,2%, con un
utile netto consolidato di 76 milioni
di euro.
Banca
Artigianato
e Industria
Credito
piemontese
Carifano
Banca
cattolica
bancaperta
Aperta Sgr
Mediocreval
Finanziaria San Giacomo
Creset servizi territoriali
Global Assicurazioni*
Lussemburgo
Gestioni
Deltas
Bankadati
Stelline
* non inclusa nel Gruppo creditizio, in quanto società assicurativa
2008
32.853
DATI IN MIlioni DI EURO
Modello organizzativo - societario del Gruppo
Credito
Valtellinese
30.691
+8,4%
20.217
Aperta
Fiduciaria
MODELLO ORGANIZZATIVO
Il Gruppo Credito Valtellinese adotta un
modello di operatività bancaria fondato sulla valorizzazione del rapporto con
la clientela e con il territorio, attraverso
la creazione di un modello di impresa ‘a
rete’, articolata in più banche locali, società specializzate e strumentali e arricchita
da consolidate partnership con qualificati
soggetti bancari e finanziari. Nel proprio
patrimonio genetico è presente e distintiva la matrice cooperativa propria delle
banche popolari: la filosofia che orienta
l’evolversi delle attività aziendali è incentrata sul radicamento territoriale, che costituisce un punto di riferimento chiaro e
costante per le comunità di insediamento
e consente una stretta osmosi con il tessuto economico-sociale. Al fine di realizzare
concretamente la mission aziendale sopra
accennata, il Gruppo si è dotato di una
struttura organizzativo-societaria che vede
la presenza di società focalizzate sul business
bancario, sull’erogazione di servizi finanziari specialistici e sulle attività di supporto
al fine di conseguire economie di scala e di
specializzazione e livelli di qualità del servizio elevati. Le banche controllate godono
CREDITO ARTIGIANO
Dati patrimoniali
31/12/2009 31/12/2008
Crediti verso Clientela
Raccolta diretta da Clientela
Raccolta indiretta da Clientela
Patrimonio netto
Dati economici
Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
var %
6.824.316
7.374.267
4.110.308
1.965.009
6.390.239
6.697.934
4.016.817
1.690.594
6,79%
10,10%
2,33%
16,23%
2009
2008
150.207
278.694
-136.909
141.785
69.021
164.648
259.361
-135.057
124.304
68.807
var %
(8,77%)
7,45%
1,37%
(14,06%)
0,31%
Dati patrimoniali
Crediti verso Clientela
Raccolta diretta da Clientela
Raccolta indiretta da Clientela
Patrimonio netto
6.682.675
7.507.330
5.157.148
759.040
Dati economici
Margine di interesse
Proventi operativi
Oneri operativi
Risultato netto della gestione operativa
Utile (Perdita) dell’esercizio
DATI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO
PATRIMONIO CLIENTI
Le relazioni di clientela, che fanno parte del
più ampio concetto di “capitale relazionale”
– prodotto dal rapporto fiduciario con soci,
clientela, fornitori, comunità locale, istituzioni e altri stakeholders – contribuiscono in
maniera determinante al consolidamento
e all’incremento del valore della Banca. La
ricchezza intrinseca nell’attività retail risiede nei rapporti fiduciari con la base clienti, sui quali si fonda l’attitudine aziendale
Evoluzione del numero
di clienti del gruppo
876.290
+7,2%
COSTITUZIONE
GLOBAL BROKER S.p.A.
Nel mese di marzo 2010 è stata autorizzata dalla Banca d’Italia la costituzione di
Global Broker S.p.A., in partnership con
il Gruppo Ri-Fin. La società sarà partecipata al 51% del capitale sociale da Bancaperta e farà parte quindi del perimetro
di consolidamento del Gruppo, pur non
essendo inclusa nel gruppo bancario, in
quanto esercente attività assicurativa.
Global Broker opererà nel settore del
brokeraggio assicurativo, segnatamente
nell’intermediazione assicurativa rivolta
al segmento delle PMI. La Società – che
riceverà specifico mandato dalla propria
clientela - si proporrà dunque di erogare
servizi consulenziali ad elevato valore
aggiunto, garantendo una puntuale analisi dei rischi assicurativi dell’azienda
cliente e, conseguentemente, un’ottimale ed economica copertura dei rischi
interni, mediante la stipula di contratti
con primarie compagnie assicurative. La
costituzione di Global Broker è prevista
entro il primo semestre 2010.
Clienti del gruppo al 31.12.2009
ripartiti per banca
CARIFANO
Credito
Piemontese
Credito
Siciliano
6.113.658
9,31%
7.165.185
4,78%
4.651.305 10,88%
779.905 (2,68%)
2009
2008
160.433
247.918
-153.538
94.380
23.902
184.624
260.633
-149.966
110.667
48.536
var %
(13,10%)
(4,88%)
2,38%
(14,72%)
(50,75%)
Banca cattolica
5%
a creare valore nel medio - lungo periodo.
Al 31.12.2009 i clienti del Gruppo sono
876.290, in crescita del 7,2% rispetto agli
817.286 di fine 2008, a conferma della capacità del Gruppo di attrarre nuove relazioni di clientela nelle zone di nuovo e recente
insediamento e di mantenere il “patrimonio
clienti” nelle province di radicamento storico. All’incremento ha contribuito l’acquisizione, effettuata nell’esercizio, di Banca
Cattolica (2%), con circa 17.000 clienti.
A conferma del radicamento territoriale che contraddistingue l’operatività del
Gruppo Creval, il tasso di retention – inteso
come percentuale dei clienti attivi a inizio
anno che a fine esercizio hanno ancora
rapporti bancari con il Gruppo – ha raggiunto il 94,3%, segno tangibile di un rapporto fiduciario e di lungo periodo con la
clientela (grafico 1).
All’elevato grado di fidelizzazione è associato un positivo livello di soddisfazione della clientela. Nel corso del 2009 - in
collaborazione con ABI e GFK Eurisko
Clienti del gruppo al 31.12.2009
ripartiti per segmento
Enti e altri
Credito
Valtellinese
2%
7%
Imprese
2,7%
9,6%
25%
32%
87,7%
27%
2%
BAI
31.12.2008
var %
DATI ESPRESSI IN MIGLIAIA DI EURO
di autonomia nella gestione commerciale,
nell’ambito di un controllo strategico della
Capogruppo. Il Gruppo ha inoltre visto un
ampliamento del proprio perimetro con
la costituzione - in data 21 ottobre 2009
- della società Lussemburgo Gestioni S.A,
management company di diritto lussemburghese, specializzata nella gestione e amministrazione di OICR, costituita allo scopo di
ampliare la gamma dei prodotti finanziari
offerti alla clientela e di contribuire allo sviluppo di nuove aree di business, valorizzando l’esperienza acquisita dal Gruppo nel
settore del risparmio gestito.
817.286
31/12/2009 31/12/2008
31.12.2009
Credito
Artigiano
Privati
Pleiadi | ECONOMIA
CREDITO VALTELLINESE
Economia
Specialsocio
Fiducia e soddisfazione della clientela
Grafico 1
Fiducia e soddisfazione della clientela
Grafico 2
Retention Rate Gruppo Creval
Indagine Customer Satisfaction Gruppo Creval
100
94,7%
94,8%
95,1%
94,3%
75%
80
60
69%
63%
66%
64%
54%
40
59%
46%
64%
57%
20
0
2006
2007
2008
– è stata condotta un’analisi sulla customer
satisfaction relativamente alla clientela del
Gruppo appartenente al segmento retail. I
risultati dell’indagine evidenziano valutazioni molto positive – sempre al di sopra
delle medie di sistema – riguardo alla reputazione, al livello di fiducia, all’innovatività
e all’attenzione al sociale, che caratterizzano il Gruppo Creval (grafico 2).
ECONOMIA | Pleiadi
10
RETE COMMERCIALE E QUOTE
DI MERCATO
Al 31 dicembre 2009 la rete commerciale
del Gruppo Credito Valtellinese è costituita da 515 dipendenze, delle quali 125
della Capogruppo Credito Valtellinese,
141 del Credito Artigiano, 136 del Credito
Siciliano, 32 della Banca dell’Artigianato e
dell’Industria, 27 del Credito Piemontese,
45 di Carifano e 9 di Banca Cattolica, con
un incremento di 29 sportelli rispetto al 31
dicembre 2008. Il Gruppo Creval è dunque cresciuto nel corso dell’anno grazie all’apertura di 20 nuove filiali e all’ingresso di
Banca Cattolica nel Gruppo con i suoi 9
sportelli. In particolare nell’esercizio 2009
il Credito Valtellinese, proseguendo nel
c.d. Progetto Trentino, ha incrementato la
propria presenza nella provincia di Trento
attraverso l’apertura di cinque nuove filiali:
Borgo Valsugana, Riva del Garda, Cavalese, Tione di Trento e l’agenzia n. 2 nel
capoluogo. La Banca ha altresì rafforzato
la propria presenza nel lecchese con l’apertura di Olginate, nel varesotto con le filiali
di Somma Lombardo e di Gorla Maggiore
(quest’ultima a seguito della trasformazione
da tesoreria) e nella provincia di Bergamo a
Cisano Bergamasco. Il Credito Artigia-
È un’istituzione
di cui si può aver fiducia
Mantiene i patti
2009
È orientata ai clienti
Creval 09
no ha aperto al pubblico l’ag. n. 25 nella
capitale e la dipendenza di Pomezia in provincia di Roma; in territorio lombardo ha
invece inaugurato la sede di Crema.
Il Credito Siciliano non ha incrementato
la propria rete territoriale che conta pertanto 136 sportelli, ma, a fronte della chiusura di Villabate (PA), nel mese di ottobre
è stato inaugurato il primo sportello pegni
a Roma, filiale specializzata nella custodia
e stima dei preziosi e nell’attività di credito su pegno, che si aggiunge agli analoghi
È innovativa
È attenta all’etica e
socialmente responsabile
Italia 09
sportelli già operativi a Palermo, Catania,
Messina, Siracusa e Trapani.
La Banca dell’Artigianato e dell’Industria nel corso dell’esercizio 2009 ha
rafforzato la propria presenza in territorio
Veneto attraverso l’apertura delle filiali di
Oppeano (VR), Noventa Vicentina (VI),
Conselve (PD) e ha proceduto all’apertura
Montichiari (BS). Come previsto dal Piano Industriale della Banca la Cassa di
Risparmio di Fano si è sviluppata ulteriormente quale banca regionale a servizio
Filiali del Gruppo al 16.03.2010
117 99
8
13
Numero sportelli
per banca
/
27
))0
)'
).
20
.
6
(+
14
1
37
*.
*
2
1
*.
8
28
1
135
(*,
Credito Valtellinese Credito Artigiano
Credito Siciliano
BAI
Credito Piemontese
Carifano
Banca Cattolica
125
142
136
33
27
45
9
Gruppo Creval 517
IL RAPPORTO SOCIALE 2009
Impresa e comunità costituiscono un ‘sistema sociale interattivo’ che necessita di essere raffigurato a enfatizzare le interrelazioni
forti tra aspetti economici, sociali e valoriali.
In sede di Assemblea dei Soci del Credito
Valtellinese, come da tradizione, è stato
presentato il Rapporto Sociale, incentrato
sull’analisi della natura e dell’attività delle
Pleiadi | ECONOMIA
dell’intero territorio marchigiano, con un
piano di espansione che ha visto l’apertura
di 4 nuove filiali: Macerata (MC), Jesi (AN),
Civitanova Marche (MC) e Perugia. Il
Credito Piemontese non ha modificato
la propria rete territoriale, incrementando
peraltro volumi e relazioni.
Grazie all’incremento della rete territoriale, sia per linee interne che per linee esterne, il Gruppo ha incrementato la propria
quota di mercato per numero di sportelli
raggiungendo l’1,5% a livello nazionale
(grafico 3).
Lo sviluppo territoriale ha contribuito,
insieme al costante consolidamento del
Gruppo nei territori di tradizionale insediamento, a un forte aumento nel corso degli ultimi due anni delle quote di mercato a
livello di raccolta e di impieghi.
Quote di mercato nazionali
Grafico 3
Depositi
impieghi
sportelli
1,6%
1,42%
1,29%
1,4%
1,2%
1,10%
1,0%
0,96%
0,8%
1,12%
1,01%
1,14%
1,02%
1,14%
1,17%
1,39%
1,17%
1,25%
1,09%
1,03%
1,02%
0,87%
0,89%
1,46%
1,00%
1,06%
0,82%
0,82%
dicembre 05
gugno 06
dicembre 06
gugno 07
dicembre 07
gugno 08
dicembre 08
gugno 09
346
356
368
373
389
434
486
498
0,78%
0,6%
Sportelli
Fonte: elaborazioni della Società su dati Banca d’Italia
diverse categorie di stakeholder (portatori di
interessi). Intende rappresentare la ricaduta
sociale dell’attività caratteristica e rappresentarsi come strumento di comunicazione,
partecipazione e trasparenza. Primo intermediario bancario a presentare la rendicontazione di sostenibilità, il Gruppo mantiene
quest’anno la premessa fondamentale relativa a ‘mission, vision e valori’ e incentra la
narrazione della propria natura su tre specificità fondamentali: la matrice popolare; il
localismo connaturato alle sette banche ter-
Obbligazioni convertibili Creval:
a giugno l’esercizio dei Warrant 2010
Nel mese di gennaio 2010 si è conclusa con pieno successo l’offerta delle obbligazioni convertibili costituenti il prestito “Credito Valtellinese 2009/2013 a tasso fisso convertibile con facoltà di
rimborso in azioni” con l’integrale sottoscrizione delle n. 8.327.632 obbligazioni offerte con
abbinati complessivamente n. 33.310.528 Warrant 2010 e n. 41.638.160 Warrant 2014, per
un controvalore complessivo è di Euro 624.572.400.
Il periodo per l’esercizio dei warrant 2010 è previsto dal 31 maggio al 30 giugno 2010.
I Warrant attribuiscono ai relativi portatori il diritto di sottoscrivere le azioni di compendio
in ragione di n. 1 azione ogni warrant posseduto ad un prezzo è pari alla media
aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Creval, ponderata per i rispettivi quantitativi trattati, rilevata nel periodo di rilevazione*, scontato del 10%.
Con questa operazione il Credito Valtellinese intende irrobustire ulteriormente la posizione
patrimoniale del Gruppo nell’orizzonte 2009-2014 e, conseguentemente, mantenere politiche creditizie improntate al finanziamento delle famiglie, delle PMI, degli artigiani, degli
industriali e delle organizzazioni no–profit, che rappresentano la clientela di riferimento del
Gruppo. Il prospetto informativo, a cui sono allegati, tra l’altro, i regolamenti delle obbligazioni convertibili e dei Warrant, è disponibile presso la sede sociale del Credito Valtellinese,
nonché sul sito internet www.creval.it e sul sito di Borsa Italiana www.borsa italiana.it.
* decorre dal ventesimo Giorno di Borsa Aperta (compreso) antecedente l’inizio del Periodo di Esercizio
e termina il sesto Giorno di Borsa Aperta (compreso) antecedente l’inizio del Periodo di Esercizio.
ritoriali, a rappresentare un posizionamento
competitivo distintivo; lo scambio sociale di
cui al quarto capitolo, in linea di coerenza
con la cultura d’impresa esplicitata nei primi
due capitoli. Principi di trasparenza e coinvolgimento degli stakeholder di tipo strutturale
si affermano anche per questa via; si tratta
di due aspetti sempre più rilevanti per affermare l’identità di un Gruppo che ha appena
compiuto cento anni, è presente sul mercato di dieci regioni e quarantadue province
italiane, crede nei principi dello sviluppo
sostenibile e del dialogo permanente con i
terzi interessati.
ISTIFID S.P.A. TRA LE SOCIETÀ COLLEGATE
DEL GRUPPO CREVAL
Lo scorso febbraio il Credito Valtellinese ha
acquisito una partecipazione pari al 28,66%
circa del capitale sociale di Istifid S.p.A. società finanziaria e di revisione. Istifid nasce
nel 1972 per iniziativa degli Organi Centrali
delle Aziende Ordinarie di Credito e ha iniziato ad operare come società fiduciaria, di
revisione e organizzazione aziendale (Legge
n. 1966/1939). Nel corso degli anni Istifid
ha potenziato ed affinato la propria attività:
alle attività tradizionali nel campo fiduciario
e di revisione contabile, la Società ha affiancato alcuni servizi innovativi nell’area della
consulenza e del supporto societario, di interesse per l’operatività del gruppo.
11
Economia
Specialsocio
Iniziative a supporto dell’economia territoriale
ADESIONE ALLA MORATORIA
PER LA SOSPENSIONE DELLE RATE
DEI MUTUI A PRIVATI
In data 30 dicembre 2009 il Credito
Valtellinese ha emesso strumenti finanziari di cui all’art. 12 del Decreto Legge
185/2008 (cosiddetti “Tremonti Bond”)
– sottoscritti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze - per un ammontare di 200 milioni di euro. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha
richiesto alle banche che hanno emesso
tali strumenti, l’assunzione di precisi impegni, tra i quali, in particolare, il vincolo
di favorire le famiglie che rischiano di subire le incertezze della congiuntura economica e i riflessi della crisi finanziaria,
prevedendo - nei casi in cui il sottoscrittore del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale o un componente del nucleo familiare convivente abbia usufruito,
fino al 31 dicembre 2011, di interventi di
sostegno al reddito per la sospensione dal
lavoro ovvero abbia subito la perdita della propria occupazione da lavoro dipendente - la sospensione, per almeno
12 mesi, del pagamento delle rate
senza oneri finanziari per il cliente
e con conseguente traslazione del
periodo di rimborso.
Con l’emissione dei suddetti strumenti finanziari pertanto il Credito Valtellinese ha assunto tale impegno, tenendo
altresì conto di quanto previsto dal cosiddetto Piano Famiglie ABI relativamente
alla sospensione delle rate dei mutui a
privati stipulati per l’acquisto della prima
casa, al fine di poter ricomprendere la più
ampia platea di richiedenti e senza applicazione di oneri per la clientela
ECONOMIA | Pleiadi
12
ADESIONE DEL CREVAL AI NUOVI
PROGETTI PREVISTI DAL“PIANO FAMIGLIE”
DELL’ABI A SOSTEGNO DEL CREDITO
Credendo nel progetto di sostegno del
credito alle famiglie e con l’obiettivo di
favorire la sostenibilità finanziaria delle
operazioni di finanziamento, il Gruppo
bancario Credito Valtellinese ha pron-
tamente aderito al programma nazionale di microcredito istituito dall’ABI a
seguito della crisi economica.
Oltre dunque alle iniziative connesse
alla sospensione dei mutui privati, il
Gruppo ha recentemente aderito:
• all’Accordo ABI-CEI (Conferenza
Episcopale Italiana), volto a favorire
l’erogazione di un finanziamento agevolato, denominato Prestito della Speranza, in favore delle famiglie numerose o gravate da malattia o disabilità, che
abbiano perso ogni forma di reddito e
abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l’avvio di un’attività imprenditoriale.
• al Fondo di Credito per i nuovi
nati che si propone di favorire le famiglie con figli nati/adottati negli anni
2009, 2010 e 2011 nell’ottenere un prestito utile per affrontare con più serenità
le spese iniziali che l’arrivo di un figlio
comporta e che potrà essere restituito a
condizioni agevolate.
CREVAL SIGLA CON COMPASS UNA
PARTNERSHIP NEL CREDITO AL CONSUMO
L’accordo con Compass, società del
Gruppo Mediobanca, consente ai clienti delle Banche del Gruppo Creval di
richiedere un prestito personale - con
rateizzazioni da 12 a 84 mesi per un
importo massimo finanziabile di 30.000
euro - e di offrire agli esercenti commerciali clienti, l’accesso all’ampia offerta di
prodotti di credito al consumo finalizzato
di Compass. “L’accordo con Compass ci
dà l’opportunità di incrementare ulteriormente il credito concesso alle famiglie che
da sempre costituiscono, unitamente alle
PMI, la nostra clientela di riferimento.
La nuova offerta si affianca ad altri strumenti recentemente varati dal Gruppo al
fine di sostenere le famiglie, in particolare
nell’attuale contesto di riferimento, quali la sospensione delle rate dei mutui e i
finanziamenti per l’anticipo della Cassa
Integrazione Guadagni. Siamo particolarmente lieti inoltre di aver avviato una
collaborazione con Compass, una delle
realtà più prestigiose e qualificate nel settore del credito al consumo italiano.”
Gruppo Creval,
operativo l’accordo ‘Confiducia’
Sottoscritto con Federfidi Lombardia il
Fondo di garanzia a favore delle Piccole
e Medie Imprese lombarde.
Nell’ambito degli interventi del Gruppo
Creval a favore delle Piccole e Medie
Imprese, è operativo l’accordo ‘CONFIDUCIA’ tra Gruppo Credito Valtellinese
e Federfidi Lombardia, un fondo di garanzia predisposto dalla Regione Lombardia tra le misure anticrisi per favorire
l’accesso al credito delle piccole/medie
imprese lombarde di tutti i settori attraverso il rafforzamento delle garanzie dei
Confidi lombardi. Sono ammissibili al
Fondo finanziamenti chirografari a medio
termine della durata massima di 60 mesi
con un preammortamento di massimo
12 mesi, e finanziamenti a breve termine con una durata di 12 mesi rinnovabili
fino a 24 mesi. La domanda per accedere
a CONFIDUCIA deve essere inoltrata
ai Confidi aderenti a Federfidi o presso le
filiali del Credito Valtellinese, del Credito
Artigiano e della Banca Artigianato e Industria entro il 31 dicembre 2010.
Il settore delle Energie Rinnovabili sta vivendo in questi anni una fase di crescita esponenziale. In particolare, alcuni Paesi dell’UE tra cui l’Italia, hanno adottato sistemi di
incentivazione pubblica allo scopo di conseguire l’ambizioso obiettivo del 20-20-20,
ovvero raggiungere entro il 2020 gli obiettivi di 20% di fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico e 20% di riduzione di CO2.
Ne parliamo con il dott. Filippo Grieco, Direttore Generale di Mediocreval,
banca del Gruppo Creval specializzata in finanziamenti a medio/lungo termine per lo
sviluppo delle PMI, Project Financing e Corporate Finance.
Direttore, quali azioni sono state intraprese in Italia per sostenere lo sviluppo delle
Energie Rinnovabili?
Il governo italiano ha sviluppato un piano di incentivazione per sostenere finanziariamenFilippo Grieco,
Direttore Generale di Mediocreval
te gli investimenti in energie rinnovabili che, a causa degli elevati costi delle tecnologie,
non sarebbero economicamente realizzabili ai prezzi di mercato. Si tratta di contributi
‘intelligenti’ perché non sono finanziamenti a fondo perduto, ma contributi che vengono erogati sulla produzione effettiva di
ciascun impianto.
Come risponde Mediocreval alle richieste di finanziamento in questo settore?
La nostra strategia nel settore delle rinnovabili è stata innanzitutto quella di mantenere il focus sul mondo delle PMI e delle
operazioni industriali, che rappresentano il nostro primario target di clientela. In secondo luogo, abbiamo sfruttato il know how
consolidato nel Project Financing, ovvero la tecnica finanziaria che consideriamo ottimale per supportare gli investimenti nel
settore energetico. Inoltre, offriamo ai nostri clienti un importante supporto nella definizione della struttura finanziaria del progetto e nell’implementazione del business plan.
Quali attività svolge Mediocreval nell’ambito del Project Financing delle Energie Rinnovabili?
Individuiamo le ipotesi reddituali e finanziarie del progetto e definiamo con il cliente un piano finanziario sulla base del quale
concordiamo la struttura del debito sostenibile. Poiché il successo di queste operazioni dipende esclusivamente dall’effettiva
produttività dell’impianto, Mediocreval si avvale di professionisti e consulenti esterni che hanno il compito di verificare e confermare la validità del progetto dal punto di vista tecnico, la congruità dei prezzi di vendita dell’energia e lo stato autorizzativo.
Quali investimenti in Energie Rinnovabili sta finanziando Mediocreval?
A oggi Mediocreval ha in portafoglio principalmente impianti eolici e
fotovoltaici. Nell’eolico finanziamo parchi di dimensioni medio-grandi (da 20 a 100 MW) sponsorizzati da primari operatori del settore
energetico e localizzati principalmente nel Sud Italia. Gli impianti fotovoltaici finanziati da Mediocreval sono di circa 1 MW di potenza ciascuno e sono stati realizzati su coperture industriali, civili e su serre.
Recentemente abbiamo finanziato anche un impianto a biomasse
legnose in Valtellina e il revamping di una centrale idroelettrica.
Quali sono le vostre previsioni per il futuro delle Energie Rinnovabili?
La tendenza dei contributi pubblici è quella di una riduzione progressiva sulla scia dell’evoluzione tecnologica e del conseguente incremento dell’efficienza produttiva, fino ad arrivare all’autosufficienza.
La strategia di Mediocreval è quella di proseguire sulla strada dei
finanziamenti per favorire le energie alternative, monitorando gli sviluppi tecnologici e normativi che continueranno a interessare questo
settore molto dinamico.
Parco eolico finanziato da Mediocreval.
L’innovazione si integra con la tradizione agricola del territorio.
Pleiadi | ECONOMIA
Il Project Financing
per lo sviluppo delle Energie Rinnovabili
13
Economia
Banca Cattolica
rafforza la presenza del Gruppo
nell’Italia Centrale
Panorama di Montefiascone (VT), sede di Banca Cattolica. In primo piano, la Cattedrale di Santa Margherita
Luciano Ventanni, Direttore Generale di Banca Cattolica intervista l’Ingegner Valter Pasqua, Presidente di Banca Cattolica
ECONOMIA | Pleiadi
14
Ing. Pasqua, sono passati circa tre mesi
dal Suo insediamento alla Presidenza di
Banca Cattolica. Lei ha esperienze diversificate, nei settori industria e finanza…
Quali sono le Sue prime impressioni in
Banca Cattolica?
È vero, ho esperienze diversificate in
aziende industriali e ciò mi aiuta a conoscere lo spirito e le ansie dell’imprenditore. E nel Consiglio di Banca Cattolica
ci sono imprenditori e professionisti che
ben completano quest’aspetto. Quanto
alle mie impressioni, sono senza dubbio
positive con riguardo sia all’Azienda, sia
al Personale della Banca, sia al contesto
cittadino. L’esperienza di amministratore
bancario acquisita nel Gruppo Credito
Valtellinese mi consente di fare qualche
comparazione e soprattutto di contribuire
con una certa puntualità ed efficienza alla
integrazione di Banca Cattolica nel grup-
po Valtellinese. Partecipo al Consiglio del
Credito Valtellinese, a quello della Cassa
di Risparmio di Fano e ho partecipato ai
Consigli di altre aziende del Gruppo. Ciò
facilita la trasferibilità, la comunicabilità e
l’attuazione dei progetti.
Lei vive a Roma, ma conosce l’economia
viterbese e del Lazio. Crede che Banca
Cattolica, con il Credito Valtellinese, potrà
in qualche modo dare maggiore vigore a
questo territorio?
Il territorio cui ci riferiamo non è forse
Luciano Ventanni, Direttore Generale (a sinistra) con Valter Pasqua, Presidente di Banca Cattolica
Presidente che cosa può fare una banca
per essere più vicina all’impresa?
La cultura professionale è dotazione indispensabile per la comprensione e l’analisi
di problemi. Le intuizioni dilettantistiche
portano poco valore aggiunto. La dottrina finanziaria, non solo bancaria, definisce il principio secondo cui il mondo
creditizio deve essere parametrato alla capacità reddituale prospettica, perché solo
producendo reddito si rafforza la fiducia
dei terzi. Ho notato, quando esaminiamo
le richieste di fido in Banca Cattolica, che
questo principio viene tenuto in grande
considerazione: valutiamo innanzitutto il
progetto e la sua capacità reddituale, poi
il resto. Poiché spesso la capacità di reddito è di difficile percezione, nella pratica
operativa prevale la consuetudine di definire il limite di affidamento in funzione
di altri aspetti. E qui conta molto, moltissimo, il rapporto di fiducia e di relazione
tra la banca e il cliente. In Banca Cattolica ho ravvisato un’ottima capacità di
relazione e una grande disponibilità del
personale.
Come ha vissuto il personale di Banca
Cattolica l’integrazione del Gruppo? Che
conseguenze ha portato per la banca l’ingresso in un gruppo articolato?
Il personale ha seguito con entusiasmo
l’ingresso nel Gruppo ed è ansioso di completare l’integrazione. Fino a trent’anni fa
il Credito Valtellinese era poco più grande di Banca Cattolica e proprio per questa sua origine ha avuto sempre grande
rispetto nei confronti delle piccole ban-
Pleiadi | ECONOMIA
caratterizzato da eccellenza industriale,
ma ha una sua ben definita configurazione naturalistica, turistica e agricola,
anche specializzata. C’è una diffusa micro imprenditorialità fondamentalmente
corretta e operosa che non determinerà,
forse, grandi slanci o salti al grafico della
crescita economica, ma nemmeno grandi
depressioni. Questa situazione ben si addice alla filosofia del Gruppo Valtellinese,
essenzialmente protesa al piccolo imprenditore e che ha come centralità il cliente,
con i suoi bisogni e desideri.
Valter Pasqua
Nato a Roma il 9 gennaio 1947,
coniugato con due figli.
15
Dal 1975 al 1995 in Eni Spa divenendo Responsabile dello ‘Sviluppo Industriale del Gruppo Eni’ e
Presidente e Amministratore Delegato di alcune
consociate operanti nella ricerca e tecnologie per
nuovi materiali (Enichem Tecnopolimeri Spa) ed
energie rinnovabili (Eurosolare Spa);
Dal 1994 al 1995 presso la facoltà di Ingegneria della III Università degli studi di Roma
Professore per il corso ‘Pianificazione nell’industria ad alta tecnologia’.
Dal 1995, come imprenditore e Amministratore, in cooperazione con banche nazionali
e internazionali, ha sviluppato operazioni di private equity nel settore farmaceutico
(Segix Italia Spa), nei materiali per elettronica (Multicon Electronic Gmbh) ed attualmente, come Presidente di Mecaer Aviation Group S.p.A., negli equipaggiamenti e servizi per l’aeronautica.
Dal 2004 in Creval: Consigliere del Credito Artigiano Spa (2004 –2007), Consigliere
Finanziaria Canova Spa e Vicepresidente Canova partecipazioni Spa; Presidente della
Banca della Ciociaria (2007) e attualmente Consigliere di Cassa di Risparmio di Fano e
Consigliere del Credito Valtellinese.
che che sono di volta in volta entrate nel
Gruppo. Mi piace evidenziare, altresì,
come i principi istituzionali fondati sulla
mutualità e la solidarietà accomunino, a
prescindere dalle dimensioni, il Credito
Valtellinese e Banca Cattolica. Ho riflettuto spesso su questo aspetto. Nella prima
lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi
leggiamo che il corpo ha molte membra e
tutte insieme concorrono a fare un corpo
solo; anzi, sono le membra in apparenza
più deboli ad essere più necessarie! Ed
è stato disposto che tutte le membra abbiano cura le una delle altre. Questo è il
Gruppo Credito Valtellinese.
I media sostengono che in questi tempi di
crisi il sistema bancario abbia ristretto il
credito. Che cosa ne pensa?
Banca Cattolica anche nel 2009 ha sostenuto e accompagnato i propri clienti ed
ha continuato ad aprire posizioni nuove.
Il credito è aumentato per nuove concessioni di oltre il 6%. Giova ricordare anche che questa banca è stata tra le prime
a prevedere, prima dell’accordo comune
Abi, la moratoria dei mutui con le imprese e con le famiglie. Sono aumentati
– come previsto – i crediti incagliati e le
sofferenze, ma ritengo che saranno recuperati gradatamente nel tempo.
Quali sono le prospettive di sviluppo di
Banca Cattolica?
Banca Cattolica – come tutte le banche
del Gruppo – è determinata nel migliorare e aumentare la relazione con il
cliente in un clima di fiducia e trasparenza. Saremo vicini alle imprese anche con
forme innovative, quali prestiti partecipativi o interventi destinati alla ricapitalizzazione. Grande aiuto sarà dato dal
Gruppo con l’accentramento di servizi
amministrativi e interni e soprattutto
con investimenti tecnologici: a breve sarà
attuato un nuovo portale operativo che
comporterà allargamento dei servizi e
semplificazione delle procedure. Ad avvenuta migrazione, è prevista l’apertura
di nuove filiali.
Economia
Imprese e mercati
Ripensare le competenze
manageriali per guidare le imprese
verso una crescita sostenibile
di Enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese
La crisi innescata dai mutui sub-prime
nell’agosto del 2007 ha messo in evidenza l’importanza delle qualità manageriali per la salvaguardia dei mercati
e delle imprese. I disordini sulle piazze
finanziare ed economiche sono stati
causati, infatti, anche da dirigenti poco
capaci che hanno agito in assenza di un
quadro regolamentare adeguato e di
processi decisionali controllati.
Non si contano le scelte inappropriate
fatte dai decisori aziendali (rischi finanziari eccessivi, prodotti inadeguati, ecc.),
per cui ci si chiede se sia venuta meno la
loro utilità come strumento operativo a
garanzia della salute longeva dell’impresa, ovvero se sia necessario un ripensamento di questa rilevante funzione
aziendale.
È certo, comunque, che di fronte al profondo cambiamento che hanno subito i
mercati anche i manager debbano trasformarsi, ripensando e innovando le proprie modalità di azione per continuare
ad assicurare la corretta funzionalità
aziendale. Condizione indispensabile
per consolidare nel tempo il rapporto
di fiducia con gli stakeholder, alla base di
qualunque intrapresa economica.
ECONOMIA | Pleiadi
16
Apertura all’esterno e sviluppo di competenze multi-disciplinari
In presenza di mercati che si stanno
dimostrando sempre più complessi
e dinamici, occorre diventare attenti
osservatori dell’ambiente esterno per
percepire gli andamenti che possono
influenzare l’attività aziendale. In un
mercato “aperto” e con connotati di natura “globale”, è fondamentale possedere una visione anticipata dei potenziali
cambiamenti esterni che potrebbero
avere degli effetti sulla capacità dell’impresa di interagire con il mercato. In
pratica, ai manager è richiesto di affinare le proprie abilità previsionali estendendo la base informativa mediante cui
assumono le decisioni operative. Ciò richiede una maggiore trasversalità delle
competenze, combinando quelle relative alla propria area d’attività con quelle
provenienti da altre funzioni aziendali o
settori economici.
Capacità di comunicazione e ascolto
La crisi ha messo a dura prova il rapporto tra gli stakeholder e le imprese a causa
di una scarsa credibilità sul reale valore
generato dalle attività di quest’ultime,
nonché sulle modalità scelte per realizzarlo. La stessa mancanza di fiducia si è
registrata tra le risorse aziendali, poco
coinvolte nelle soluzioni adottate per risolvere gli effetti degli eventi avversi.
Se la prossima generazione di leader,
come osserva J. Frank Brown, decano di
Insead, prestigiosa Business School (Financial Times, 26 febbraio 2010), “must learn
to listen and question before they act”, tale atteggiamento di ascolto deve entrare anche nel nuovo mansionario del manager.
Egli deve trovare, quindi, un più ampio
spazio per l’attività di comunicazione,
sia interna sia esterna all’azienda, di cui
deve avere piena padronanza.
Il manager deve essere in grado di utilizzare tutti i canali comunicativi per
raggiungere correttamente i propri interlocutori. Tuttavia, l’efficacia del messaggio è fortemente condizionata dalla
coerenza dimostrata nel tempo tra ciò
che si dichiara e ciò che viene realizzato.
Solo in questo modo il manager consegue
una valida comunicazione con i collaboratori, i propri capi e il mercato, consolidando i rapporti di fiducia, accrescendo
la propria reputazione personale e, per
estensione, dell’impresa in cui opera.
Le sei regole per una previsione efficace
(Paul Saffo, Harvard Business Review - settembre 2007)
1. Definire il “cono d’incertezza”
Per assumere decisioni è necessario stimare l’incertezza complessiva,
delimitando l’ampiezza del cono d’ombra.
2. Cercare la curva a “S”
I cambiamenti più importanti hanno inizialmente un andamento lento e
crescente, continuano pacatamente, quindi crescono repentinamente,
poi si riducono e possono crollare.
3. Alla ricerca delle cose
che “non tornano”
Le novità non sono classificabili in categorie note e sono segnalate da indicatori di “anomalie” rispetto al già conosciuto. Occorre identificarli per
riconoscere che si sta formando una curva a “S”.
4. Indebolite le opinioni forti
Affidarsi più facilmente alle informazioni contrastanti, mettendo in discussione le proprie conclusioni su una decisione. Il sostenere informazioni forti può rendere ciechi di fronte ai cambiamenti.
5. Per fare un passo avanti
occorre farne due indietro
Utilizzare un’esperienza passata almeno doppia rispetto al futuro da prevedere per cercare analogie con le dinamiche d’interesse.
6. Sapere quando non è il caso
di effettuare una previsione
In alcuni casi è particolarmente difficoltoso o impossibile realizzare previsioni, poiché l’incertezza può aumentare notevolmente. In questo caso,
occorre essere particolarmente scettici su qualunque ipotesi formulata.
(tratto da Alaina Love, Business Week – 22 dicembre 2009)
Aggrega
tori
Flessibilità e innovazione
Tra le abilità richieste ai manager s’include anche la flessibilità al cambiamento
e la capacità di innovazione. Non è facile accettare un mutamento drastico
del proprio business o del modo con cui
si devono svolgere le proprie attività,
ma l’adattamento alle trasformazioni è
ormai parte integrante delle strategie
di competitività di un’impresa. Questa inclinazione al cambiamento comprende aspetti culturali e organizzativi
che devono essere adeguatamente sviluppati.
Modelli di competenze per il management
Nel riformulare l’insieme di competenze
necessarie a un manager può essere utile
sviluppare internamente all’impresa un
modello che chiarisca i valori su cui si basano le perfomance aziendali. Questo approccio consente di formare abilità che
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ida
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passi
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poggino su solide fondamenta culturali,
allineate ai piani strategici aziendali.
Un modello di competenze per sua natura ha funzioni molteplici. Ad esempio, in
fase di selezione di una nuova risorsa, si
prediligono i candidati che meglio soddisfino le condizioni indicate nello schema
adottato dall’impresa. Inoltre, durante il
processo di formazione della professiona-
ai risultati raggiunti e ai valori adottati
dall’impresa.
In questo modello è utile definire lo stile
manageriale per gli effetti che può avere
sull’organizzazione e sul business stesso.
Pur essendo un fattore umano difficilmente esemplificabile mediante uno
schema, è possibile esprimere in modo
chiaro quali comportamenti ci si attende
che il manager adotti. Specie considerando che essi influiscono significativamente
sull’ambiente aziendale, determinano le
scelte di business e le modalità con cui si
realizzano.
Responsabilità sociale del business
Per costituzione l’attività gestionale
d’impresa tende al raggiungimento del
profitto. Tuttavia, lo stile direzionale può
fare la differenza, definendo le modalità
di formazione dell’utile. Al manager compete, ad esempio, la determinazione di
come si intendono raggiungere gli obiettivi aziendali. A tal fine, esso dovrebbe
avere una chiara percezione della responsabilità sociale delle sue decisioni,
trasmettendo internamente all’impresa
l’importanza di questo valore.
Per favorire una florida sopravvivenza
dell’azienda nel lungo periodo è necessario progettare e gestire gli affari in
modo socialmente responsabile, ponendo attenzione alle esigenze delle comunità territoriali. Ciò comporta il costante
miglioramento della qualità delle risorse
umane, anche mediante la formale istituzionalizzazione di codici comportamentali consonanti alla volontà espressa dagli
stakeholder.
“Per favorire una florida sopravvivenza dell’azienda nel lungo periodo è necessario progettare e gestire business in modo socialmente responsabile”
lità è possibile definire un preciso percorso che completi le aree in cui il manager
risulta più carente, cosicché s’inneschi un
meccanismo virtuoso di crescita dei singoli talenti, creando valore per l’azienda
stessa. Quindi, è possibile esaminare in
modo oggettivo e critico le competenze e
le capacità acquisite e utilizzate rispetto
Le stesse abilità di problem solving dovrebbero essere riviste alla luce di questo
nuovo stile di condotta. Il manager nel
guardarsi allo specchio non dovrebbe
vedersi solo come uomo d’azienda, ma
anche come cittadino e stakeholder che
potrebbe subire gli effetti negativi delle
proprie scelte.
Pleiadi | ECONOMIA
Le dieci qualità che i senior manager devono possedere
per condurre le organizzazioni attraverso la recessione
17
Focus
Il personaggio del mese
Matia Bazar
35 anni di grande musica italiana
I Matia Bazar sono Giancarlo Golzi, Fabio Perversi, Roberta Faccani e Piero Cassano
Abbiamo incontrato Piero Cassano, fondatore e ‘anima’ del gruppo musicale italiano, nonché cliente del Credito
Artigiano, per scoprire il segreto del successo dei Matia Bazar.
FOCUS | Pleiadi
18
Dal 1975 (Stasera che sera) ai giorni nostri.
35 anni di successi, più di 20 album, più di 40
singoli. Qual è il segreto dei Matia Bazar?
Se ve lo sveliamo, non è più un segreto! A
parte gli scherzi, il nostro è l’unico gruppo
storico italiano che dopo aver cambiato 4
cantanti vanta una carriera di più di 35 anni
di successi. Il repertorio è il segreto numero
uno, ma sicuramente il nostro merito è quello di non esserci mai cullati sui grandi risultati dei molteplici successi nazionali e internazionali ed essere stati artisti veri, evitando
di prestarci al gioco dei ‘gossip’, così tanto in
voga in questi ultimi anni. Ci siamo sempre
rimessi in gioco, ogni volta sperimentando
strade nuove, con sonorità all’avanguardia
come nel periodo elettronico degli anni 80
o con un sound più sofisticato e raffinato
come quello degli anni 2000 e non ripetendoci mai, soprattutto dopo le grandi vendite
discografiche. Abbiamo sempre cercato nel
corso degli anni di rinnovarci, di stare al passo coi tempi, di dare veste nuova al gruppo
con l’entrata delle diverse vocalist dai timbri
differenti, ma mantenendo pur sempre un
nostro stile, riconoscibile e inconfondibile.
La vostra formazione è molto cambiata,
in tutti questi anni, rispetto a quella degli
esordi. Che cosa è rimasto, oggi, dello spirito
iniziale?
Abbiamo sempre considerato e paragonato i Matia Bazar a una grande squadra di
calcio, in cui i giocatori sono sicuramente
importanti, ma il marchio è quello che conta, al di là delle varie sostituzioni e cambiamenti, poiché noi ‘siamo’ le nostre canzoni.
Degli esordi sono rimasti indubbiamente
l’entusiasmo e la passione per la musica,
vero motore delle nostre vite: il desiderio di
comporre canzoni che possano durare nel
tempo, la voglia di suonare in luoghi sempre
differenti e per persone di culture e lingua
diversa, la musica per noi è un linguaggio
universale che emoziona, commuove e rischiara l’anima.
Avete sempre cercato nuove strade musicali,
spesso anticipando i tempi e le ‘tendenze’, in
Italia. Ritenete che le vostre scelte siano sempre state premiate da pubblico e critica?
Premiate nel tempo sicuramente, sui primi
momenti magari meno e non capite subito, come per esempio Vacanze Romane arrivata solo al 6° posto al Festival di Sanremo
dell’83, pur ottenendo il premio della Critica
o Brivido Caldo arrivato all’8° posto al Festival
del 2000, ma poi risultato brano di assoluto
gradimento, popolarità e vendita. È sempre
difficile mettere d’accordo pubblico e critica. Ma noi scriviamo quello che sentiamo,
senza porci il problema se riusciremo a ottenere il gradimento di entrambi. Scriviamo
per passione, per far provare emozioni e far
sognare il pubblico. Forse direi che per noi
è più importante far emozionare la gente,
regalarle un momento di serenità con le no-
Antonella Ruggiero per anni è stata il simbolo della vostra band. Da quando ha scelto di
fare la mamma e in seguito di intraprendere
una carriera solista, la figura femminile, da
sempre fondamentale per la vostra musica, è
più volte cambiata, fino a giungere a Roberta
Faccani, vostra voce femminile di oggi. Una
domanda che può apparire provocatoria ma
che non lo è: è così difficile ‘cantare’ le vostre
canzoni?
È difficilissimo cantare le nostre canzoni,
perché serve un insieme di doti non indifferenti: bravura vocale e capacità interpretativa, unita a un aspetto scenico che deve
essere necessariamente accattivante. Capita
che le interpreti siano a volte solo tecnicamente brave dal punto di vista vocale e
magari manchino di capacità interpretativa
o viceversa; riuscire a trovare una cantante
che sappia unire tutte queste doti non è semplice. Bisogna inoltre essere forti fisicamente
per la fatica di cantare per più sere consecutive il nostro repertorio, che è estremamente
faticoso e impegnativo a livello vocale, basti
pensare a canzoni come Ti sento o Cavallo
Bianco, popolari ma estremamente difficili
tecnicamente e vocalmente. Tuttavia cambiare vocalist è stato stimolante, perché ha
dato l’opportunità al gruppo di sperimentare nuovi modi di scrittura compositiva, nuovi arrangiamenti, e modi differenti di porsi
al pubblico, grazie alla personalità differente
di ognuna di loro: Roberta Faccani, l’ultima
nostra cantante per esempio, ci ha dato la
possibilità di essere più prorompenti e graffianti, si pensi ad esempio al brano Grido
d’amore, col quale ci presentammo al Festival
di Sanremo nel 2005. Molto distante dall’atmosfera elegante e sobria della canzone
Brivido Caldo, con la quale partecipammo
sempre al Festival con la nuova formazione
degli anni 2000 che vedeva l’entrata di Silvia
Mezzanotte e di Fabio Perversi, arrangiatore polistrumentista di grande capacità.
Pleiadi | FOCUS
stre canzoni che rispecchiano la vita di tutti
i giorni, piuttosto che ricevere il plauso della
critica. La soddisfazione più grande del nostro lavoro è ricevere l’applauso del pubblico
alla fine dei nostri concerti, è la spinta che
ci fa andare avanti, è la fonte di inesauribile
energia, il premio per le nostre fatiche.
19
Da sinistra: Fabio Perversi, arrangiatore polistrumentista, Gianluigi Tavazzani, Direttore commerciale
Credito Artigiano, Piero Cassano, compositore e arrangiatore, Roberto Grazioli, Direttore Mercato Creval
Solo tu, Per un’ora d’amore, C’è tutto un
mondo intorno, Vacanze romane, Ti sento,
fino alle ultime Messaggio d’amore e Grido
d’amore. Sono solo alcune delle vostre canzoni che vi hanno portato al successo. A quali
siete maggiormente legati?
Direi Solo tu perché ha aperto al gruppo dei
Matia Bazar le porte dell’internazionalità
che vanno dal Giappone al Canada attraversando l’Europa Orientale e Occidentale.
Vacanze romane perché rappresenta lo stile
melodico e raffinato del gruppo, una canzone che, come abbiamo potuto constatare
più volte ha veramente toccato il cuore della gente. Tra le canzoni recenti direi Brivido
Caldo e poi Messaggio d’amore, con quest’ultima abbiamo vinto la sfida del secondo
millennio portando a casa un’altra vittoria
al Festival di Sanremo nel 2002, dopo 24
anni dalla prima vittoria del 1978 con E
dirsi ciao. Cosa da Guinness dei primati, in
quanto non esiste nessun artista in attività
ad aver vinto il Festival a così tanti anni di
distanza l’uno dall’altro. E devo dire che la
cosa ci inorgoglisce molto poiché nonostante
le difficoltà superate dopo la morte del nostro bassista Aldo Stellita e l’uscita di Laura
Valente dal gruppo alla fine degli anni 90,
nessuno avrebbe pensato a un risultato così
eclatante.
Quali sono i prossimi impegni dei Matia Bazar?
Come sempre l’estero ci affascina ed è in primo piano. Siamo appena tornati dal Canada dove abbiamo fatto 2 concerti al Casinò
delle Niagara Falls, da Montecarlo nel principato di Monaco e da Mosca dove il 3 aprile abbiamo fatto un bellissimo concerto nella
città dove siamo sempre accolti con grande
entusiasmo. Stiamo cominciando a preparare il tour italiano 2010 con un concerto
tutto nuovo, avvalendoci, come avviene da
anni, del supporto di due figure importantissime per noi che sono: Antonio Panarello
detto “Antani”, nostro responsabile tecnico
nonché prezioso ‘fact totum’ e Maurizio
Macchioni, nostro ingegnere del suono e
all’occorrenza talentuoso chitarrista. E, ovviamente, nel cassetto nuove canzoni.
Focus
L’azienda del mese
Fendi
una passione di testa e di cuore
Paola Fendi, cliente del Credito Artigiano, è stata la prima delle cinque sorelle Fendi a entrare nell’azienda di famiglia,
contribuendo in modo significativo alla crescita del marchio nel mondo. Nel 1986 è nominata Cavaliere del Lavoro.
FOCUS | Pleiadi
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Signora Fendi, come nasce l’azienda che
porta il nome della sua famiglia?
Nel 1925 i miei genitori Adele Casagrande e Eduardo Fendi aprirono a
Roma, in via del Plebiscito, una pelletteria con annesso laboratorio di pellicceria. A quell’epoca era difficile per una
donna lavorare, il lavoro si coniugava
soltanto al maschile, ma mia madre insegnò a tutte noi sorelle – a me, ad Anna,
Franca, Carla e Alda - il modo giusto di
lavorare, con metodo e disciplina, ma
anche e soprattutto con il cuore. Nel
1932 fu aperto un negozio più grande
in via Borgognona e il nome Fendi cominciò a uscire dai confini della capitale.
Ma fu con l’ingresso di Karl Lagerfeld
nell’azienda di famiglia, nel 1965, che
il business esplose e ci trovammo, quasi senza nemmeno accorgercene – tanto eravamo impegnate a lavorare! – sul
palcoscenico della moda internazionale.
Lagerfeld ci aiutò a rivoluzionare il concetto stesso di pelliccia, fino a quel momento un capo “pesante” – anche letteralmente – e dedicato a pochi. Grazie a
innovativi sistemi di lavorazione, concia
Paola Fendi con Marco Sala, Responsabile Zona
di Roma del Credito Artigiano
e tintura, la pelliccia diventa leggera e
facile da portare, proprio come un abito,
come una seconda pelle. Pochi anni più
tardi infatti viene creata la prima collezione di pellicce prêt-à-porter. Anche le
borse Fendi, già note per la loro grande qualità, divengono oggetti di moda,
pratiche e funzionali. Anch’esse sono
progettate secondo gli stessi principi delle pellicce: la pelle è lavorata e tinta in
modo da essere più leggera e bella.
Come avviene il suo ingresso in azienda
e, successivamente, quello delle sue sorelle?
Ricordo che da piccola volevo fare il medico, ma devo dire che, a distanza di tanti
anni, sono felice della mia scelta. Sono la
primogenita e la prima delle mie sorelle
ad essere entrata in azienda a quindici
anni, lavorando per due anni in tutti i
Quando nasce il logo della “doppia F”
che caratterizza in un primo tempo la
fodera delle pellicce e, successivamente, tutta la pelletteria e gli accessori fino
alla “mitica” baguette?
È stato Karl Lagerfeld a creare ‘fisica-
Pleiadi | FOCUS
settori. L’esempio di mia madre, la sua
determinazione e la sua passione furono
fondamentali nel trasmettermi l’amore
per questo lavoro. Alla fine di questo duro
periodo di apprendistato, scelsi di occuparmi del settore pellicce. Via via anche
le mie sorelle seguirono il mio esempio e
oggi posso dire con orgoglio che in cinquant’anni di vita aziendale, le sorelle
Fendi hanno sempre lavorato insieme,
“come le cinque dita di una mano”, secondo una definizione di mia madre,
ciascuna necessaria e indispensabile alle
altre per il buon funzionamento del tutto. Oggi, dopo aver venduto l’azienda al
Gruppo LVMH nel 2000, c’è mia nipote
Silvia Venturini Fendi, figlia di mia sorella Anna, a coordinare il reparto creativo
di tutti gli accessori Fendi.
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Il Flagship Store inaugurato a New York in Fifth Avenue nel 2005
mente’ il logo, da quel genio che è, ‘giocando’ con la F del nome. Fendi è un
nome semplice, facile da pronunciare in
tutte le lingue del mondo. Non erano necessari grossi stravolgimenti per renderlo
visibile e riconoscibile.
In cinquant’anni le sorelle Fendi hanno sempre lavorato insieme,
“come le cinque dita di una mano”
Il clan Fendi in una foto degli anni 70
Paola Fendi
Nata a Roma,
entra giovanissima nell’azienda di famiglia
e matura una vasta esperienza nel
campo della pellicceria. Per questa
esperienza e per la sua innata predisposizione è considerata una delle
massime esperte mondiali nel settore
della pellicceria. Con la sua preparazione e personalità imprenditoriale ha sviluppato anche altri settori dell’azienda,
contribuendo in misura decisiva alla
crescita del marchio Fendi nel mondo.
Ha creato nei propri laboratori una
scuola di sperimentazione nella lavorazione dei materiali, concia e tintura,
frequentata da molti giovani. Nel 1986
è nominata Cavaliere del Lavoro dal
Presidente della Repubblica Francesco
Cossiga. Nel 1990 ha ricevuto dalla
National Italian American Foundation
il premio Lifetime Achievement per
il contributo dato alla diffusione del
‘made in Italy’ nel mondo. Il nome Fendi
era già stato consacrato nel 1985 dalla
mostra presso la Galleria Nazionale di
Arte Moderna di Roma. Nel 1993 ha
lasciato la presidenza del gruppo. Il 30
aprile 2000, dopo più di cinquant’anni,
ha lasciato l’attività operativa in Fendi.
Sito web www.fendi.com
Cultura
Il trenino rosso
compie 100 anni
100 anni e non sentirli. Un secolo fa entrava in funzione la linea ferroviaria del
Bernina, dal 2008 parte integrante del
Patrimonio mondiale UNESCO. Era il
5 luglio 1910, il treno diretto tra St. Moritz e Tirano, in Valtellina, circolava per
la prima volta lungo quei 61 chilometri
di raffinata ingegneria edile di fronte
alla cima più alta dei Grigioni, che
domina la zona. È iniziata quel giorno la storia gloriosa di questa ferrovia che attraversa le Alpi e circola
tutti i giorni dell’anno. Senza mai
una sosta, sempre aperta, anche
d’inverno quando il panorama
innevato rende il viaggio ancor
più poetico e suggestivo.
CULTURA | Pleiadi
22
CENTENARIO Nel 2010 la ferrovia
centenaria mostrerà il suo lato migliore, con una ricca offerta di eventi lungo
tutto il percorso, in tutte le stagioni, da
nord a sud e viceversa. Ghiotte occasioni per gli amanti della cultura, della
natura, dei treni. Per le famiglie, i buongustai, gli appassionati di trekking e di
storia. Per chi ama godere il ritmo lento
delle cose. Per i grigionesi e per tutti gli
altri. Un’esperienza oltre i confini.
‘Allegra’ ti aspetta presso
tutte le filiali lombarde
del Gruppo
CREVAL Il
Credito Valtellinese, che di traguardi importanti se ne intende, visto che sono passati solamente due anni
dalla ricorrenza del proprio centenario,
è da sempre vicino alla Ferrovia retica,
con la quale ha stabilito negli anni una
proficua collaborazione, e può annoverare non poche affinità con questo giubileo, di cui è sponsor principale.
PATRIMONIO UNESCO Il percorso
del Bernina rappresenta un asse nordsud cruciale. Grazie al progresso tecnico, il 1910 segna la nascita della linea
ferroviaria. In futuro a scalare il tetto
delle Ferrovie Retiche non saranno cavalli a vapore, bensì gli elettrotreni. Ogni
anno oltre 700.000 passeggeri si godono
lo spettacolare viaggio sul trenino rosso.
L’ammiraglia della flotta è senza ombra
di dubbio il treno panoramico Bernina
Express. Bastano quattro ore, e gli ospiti
vengono trasportati da Coira a Tirano.
Un viaggio che ha un sapore quasi mistico, in mezzo ai ghiacciai, attraverso tre
CALENDARIO ricco di manifestazioni. L’inaugurazione delle celebrazioni
ufficiali ha preso il via in pieno inverno lo scorso 16 e17 gennaio 2010 a St.
Moritz. A marzo sono andati in scena
i concerti a Poschiavo, a seguire l’Ice
Climbing Festival a Pontresina. Il clou
dei festeggiamenti – l’evento primaverile
– è previsto per il week end 8-9 maggio
2010, a Tirano (SO), dove per l’occasione sarà organizzata una grande manifestazione. L’evento di Tirano sarà il più
seguito e interessante per la popolazione
valtellinese e in generale del Nord Italia.
Una sorte di ‘Tiranotte’, cioè una Tirano chiusa al traffico per tutta la giornata
con mille proposte per il visitatore, dal
titolo ‘100 anni e non sentirli’. La giornata di sabato si aprirà con l’inaugurazione del sentiero ‘Via Abula/Bernina’
in località Santa Perpetua. Le celebrazioni prenderanno il via ufficiale alle
11.30 presso la stazione delle Ferrovie
Retiche, con il battesimo del nuovo elettrotreno ‘Allegra’ e la presentazione del
locomotore numero 52 ‘vestito’ Creval.
Seguiranno numerosi eventi conviviali,
buffet con prodotti tipici, intrattenimento musicale, visite alla Basilica di Madonna di Tirano e ai palazzi storici della
cittadina aduana, degustazioni nelle case
vinicole, mostre di pittura, artigianato,
Il ponte elicoidale nei pressi di Brusio, Svizzera
Pleiadi | CULTURA
regioni linguistiche, 196 ponti e viadotti, 55 tra tunnel e gallerie. Nel 2008 il
percorso è stato inserito nel Patrimonio
Mondiale dell’Unesco, per preservare
un’opera di straordinaria bellezza, costruita dall’uomo con lungimiranza architettonica e ambientale.
23
del Centenario’. Sarà
possibile
sperimentare il simulatore di guida
dell’elettrotreno presso lo scalo
merci della
stazione delle Ferrovie Retiche e viaggiare fino a
Poschiavo sul nuovo convoglio. Alle 11
nella Basilica della Madonna di Tirano,
Messa-concerto. Seguirà il simbolico
passaggio del testimone alla Valposchiavo, che ospiterà l’evento estivo.
filatelica. Partenze, lungo tutta la giornata, dell’elettrotreno per Poschiavo alla
scoperta del nuovo convoglio. Domenica proseguiranno i festeggiamenti con
un ricco programma di intrattenimento
per bambini, animazione per tutti, visite
storiche e culturali nel centro di Tirano,
degustazioni eno-gastronomiche e ‘torta Sito web www.mybernina.it
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Il Bernina Express attraversa la piazza della Basilica a Madonna di Tirano (SO)
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del Bernina
Tirano-St.Moritz
Cultura
Le mostre: anteprima
Pierluigi Nervi. L’architettura molecolare
Galleria Credito Valtellinese/MVSA, Sondrio
Inaugurazione 14 aprile 2010
15 aprile – 20 giugno 2010
Progettista di strutture architettoniche tra i maggiori nel panorama internazionale, nasce a Sondrio nel 1891. La sua opera si inserisce nella tradizione dei maestri dell’ingegneria ottocentesca per l’insistenza sul tema del
rapporto forma – struttura. Il progetto di mostra proposto negli spazi di
Palazzo Sertoli e del MVSA nasce dalla volontà di creare una relazione
forte con la città. Una selezione di opere è presentata in ordine cronologico e divisa in due momenti prevalenti: i progetti e le realizzazioni fino al
primo dopoguerra (Palazzo delle Esposizioni di Torino compreso) ospitati
presso lo spazio di Palazzo Sertoli e le opere successive degli anni 50 fino agli ultimi interventi degli anni 70 presso le sale di Palazzo Sassi. Le opere
presentate vengono analizzate per mezzo di foto, disegni e schizzi di lavoro. L’insieme di tutta la mostra costituisce il momento di un’esperienza,
la creazione di uno spazio-luogo di scoperta culturale e di condivisione di un’esperienza di architettura.
Yves Bélorgey. Sezioni verticali
Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
In collaborazione con Galerie Xippas, Parigi
Inaugurazione 13 maggio
14 maggio – 11 luglio 2010
Galleria Credito Siciliano, Acireale
Inaugurazione 22 luglio 2010
23 luglio – 28 novembre 2010
Yves Bélorgey, Immeuble à Sucy-en-Brie, Luglio 2008,
olio su tela, 240x240cm, courtesy Galerie Xippas
CULTURA | Pleiadi
24
Il giovane artista francese si è esercitato da punti di vista
vicini e lontani nella trascrizione del paesaggio metropolitano attraverso la pittura. Assemblando ora un bricolage
di quinte architettoniche ossessive, ora brani di vita metropolitana racchiusi dentro strutture soffocanti e costrittive,
appartenenti all’universo banale del costruito urbano e periferico. Così sguardi prospettici, inquadrature a filo stradale, sguardi al di là di un reticolato, tags, si intrecciano in
un orizzonte artificiale che rappresenta lo sfondo della vita
contemporanea.
900+
Václav Šedý. Fotografie di architettura
al centro delle Alpi 1900-2010
Galleria Credito Valtellinese/MVSA, Sondrio
in collaborazione con Stelline S.I.
Inaugurazione 1 luglio 2010
2 luglio - 26 settembre 2010
La mostra investiga, attraverso la fotografia neo-oggettiva di
Václav Šedý, 110 anni di architettura costruita nel territorio delle
Alpi centrali compreso fra la Valtellina, la Valchiavenna, l’Alto Lario, l’Engadina e la Val Poschiavina, dimostrando che la nozione
di architettura alpina non è automaticamente riferibile alla cultura vernacolare e alle tradizioni locali, bensì a scelte autoctone
e spesso originali espresse da autori fra i quali spiccano: Ugo
Martinola, Giò Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Asnago-Vender. In
120 scatti di medio formato – a colori e in bianco nero – viene
documentato un affascinante viaggio attraverso il ‘900 e l’ultimo decennio di produzione architettonica, con le sue evoluzioni
tipologiche, tecniche, stilistiche ed estetiche, sui temi della villa,
dello spazio pubblico, dell’edificio-infrastruttura e del complesso
terziario-residenziale privato. Questo “viaggio” sarà testimoniato
anche da un ricco catalogo, edito dalla Fondazione, con contributi critici di storia dell’architettura contemporanea e sociologia
urbana collegati a un’aggiornata corrispondenza locale sulle tendenze della cultura del costruire.
Václav Sédý, Trittico ogivale. Casa Padilla - Centrale AEM - Palazzo del Governo,
stampa b/n, 140x300cm, © 2010.
L’altro. Nei volti e nei luoghi
Galleria Credito Siciliano, Acireale
Inaugurazione 22 aprile 2010
23 aprile – 27 giugno 2010
Giovanni Chiaramonte, Palermo, 2009,
stampa cromogenica, 70x70cm + trittico 50x150cm,
stampe a getto d’inchiostro
Sicuramente una mostra su un tema
di fortissima attualità, ma anche una
proposta di analisi che, grazie alla
mediazione del mezzo fotografico
sapientemente interpretato da Giovanni Chiaramonte, invita a guardare
oltre, al di là e, se vogliamo, al di sotto
dell’emergenza.
I volti dell’altro Chiaramonte li ha
cercati, incrociati, intravisti in due
città simbolo: Palermo e Milano, realtà apparentemente lontanissime,
eppure accomunate dalla presenza,
attività, vitalità dell’altro. Proprio per
l’assoluta unicità e complessità di
città come Palermo e Milano, le immagini de “L’altro” si pongono come
contemplazione della dignità e della
grandezza del fenomeno umano e
sono in grado di prefigurare la condizione presente e futura della civiltà
europea.
“Echi di mari lontani, fiabe dall’Oceania”
Le immagini della fantasia - 27°Mostra internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia.
Uno straordinario viaggio nel mondo della fantasia. Per tutti.
Galleria Gruppo Credito Valtellinese, Milano
Inaugurazione 14 ottobre 2010
15 ottobre - 15 novembre 2010
360 illustrazioni originali
raccontano gli Aborigeni australiani, i Maori della Nuova
Zelanda e tutti gli altri popoli
pescatori e navigatori delle isole dell’Oceania, considerati nei
secoli scorsi, da certo sapere
scientifico occidentale, come
ingenui selvaggi o minacciosi
fantasmi, in realtà possiedono
da secoli espressioni artistiche
e culturali di incomparabile bellezza. La recente opera
di rivalutazione delle proprie
Octavia Monaco, La rete delle fate, Tecnica mista, 50x40cm
identità culturali, seguita alla
fine del colonialismo inglese,
ha trovato le radici più autentiche e profonde proprio nelle
antiche fiabe. Storie di grandi
eroi e di divinità dispettose, di
traversate oceaniche e di nuove
isole da esplorare, sullo sfondo
di una natura straordinaria ma
con l’orecchio sempre teso agli
echi dell’oceano. Un mondo
sospeso tra cielo e mare, ricco
di ombre e di folgoranti visioni,
un universo di sogni e di incanti rappresentato con le straordinarie immagini dei migliori
illustratori per l’infanzia.
Pleiadi | CULTURA
GIOVANNI CHIARAMONTE
25
Cultura
Eventi
Ciclo di conferenze 2010
RESTAURI SOTTO LA LENTE:
ESEMPI DI RIUSO DI ARCHITETTURE FORTIFICATE
Organizzato dall’Istituto Italiano dei Castelli Sezione
Lombardia con il patrocinio
del Consiglio Regionale della Lombardia si è svolto in sei
incontri presso Palazzo delle
Stelline a Milano, ospiti della
Fondazione Gruppo Credito
Valtellinese, dal 2 febbraio al
16 marzo, il consueto ciclo di
conferenze invernali, quest’anno con tema il restauro e il riuso di torri e castelli. Il Castello
Sforzesco di Milano, il castello
di Padernello (BS), la torre civica di Paratico, la reggia di
Vigevano, la fortezza sabauda
di Bard, in Valle d’Aosta, la fortezza di Alessandria e il
castello di Casale Monferrato, il castello Barbò di Cumenengo (BG) i restauri oggetto delle relazioni.
BORSE DI STUDIO
Figli di Emigranti Valtellinesi
A dodici studenti, figli di emigranti della Provincia di
Sondrio, frequentanti scuole all’estero, sono state
assegnate le borse di studio annuali istituite dalla Provincia di Sondrio in collaborazione con la Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese. Si tratta di sei borse di €
1.200 ciascuna per gli universitari Natalia Trussoni,
Igor Moretti, Raffaele Pellegrino, Jenny Pontaletta,
Franca Raineri, Sara Gianera e di sei borse di € 800
ciascuna per gli studenti delle scuole superiori Serena
Curtoni, Norman Giumelli, Sveva Arrigoni, Valentina
Pellegatta, Marco Pelliccioli, Maurizia Zala. L’esame
Convegno ‘Norma del clero, speranza del gregge’
L’OPERA RIFORMATRICE DI SAN CARLO
TRA CENTRO E PERIFERIA
Milano – Angera 21-22 Maggio 2010
Ricorre quest’anno il IV centenario
della canonizzazione di san Carlo
Borromeo, il grande arcivescovo che
ha ri-fondato la realtà religiosa di Milano e del territorio lombardo. Una
fra le più significative iniziative di
approfondimento scientifico e culturale della figura di san Carlo, nel
quadro delle celebrazioni di Milano
e del vasto territorio investito dalla
sua azione pastorale e di governo, è
un convegno di studio, con relativa
pubblicazione di Atti, sul tema “Norma del clero, speranza del gregge”. L’opera riformatrice di san Carlo tra centro e periferia”, previsto
a Milano e ad Angera, con il patrocino del card. S.R.C. Dionigi Tettamanzi, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con
contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese.
delle domande è stato effettuato da un’apposita Commissione presieduta dall’Assessore all’Emigrazione
della Provincia di Sondrio Alberto Pasina e, tra i componenti, dalla responsabile del Settore Orientamento
e Formazione della Fondazione e componente della
Commissione Cinzia Franchetti. Tra i vincitori figura
una studentessa universitaria di Tucuman in Argentina. Agli studenti svizzeri le borse di studio sono state
consegnate durante le conviviali delle Associazioni
Valtellinesi di Basilea, Lugano, Coira e Saint Moritz
dall’Assessore all’Emigrazione, dal Direttore della Fondazione Tiziana Colombera e dal vicedirettore commerciale del Credito Valtellinese Claudio Garzetti.
Famiglia Valtellinese di Roma
CULTURA | Pleiadi
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Domenica 7 febbraio, in occasione della
41ª festa dell’associazione Famiglia Valtellinese di Roma sono state consegnate 14
borse di studio a studenti, figli di soci così
ripartite: n. 4 di € 100 ciascuna a studenti
di media inferiore, n. 3 di € 200 ciascuna
a studenti delle superiori, n. 3 di € 300 a
laureati di 1° livello (laurea triennale) e n.
4 di € 400 a laureati di 2° livello (laurea quinquennale). Presenti alla cerimonia
l’avv. Francesco Guicciardi e il rag. Claudio Garzetti della Direzione Commerciale del Credito Valtellinese, Alessandro Dami, responsabile commerciale zona di
Roma e Luigi Lionetti, direttore sede di Roma del Credito Artigiano.
UN SECOLO DI VITA
DEL CREDITO VALTELLINESE
1908/2008
La mostra itinerante del centenario
del Credito Valtellinese, dopo il viaggio del 2009 da Milano a Palermo
passando complessivamente per 13
sedi delle sei banche del Gruppo, nel
febbraio 2010 ha ripreso il cammino
dalla Filiale di Montefiascone della
Banca Cattolica, ultima entrata nel
Gruppo, per proseguire poi verso la
sede di Perugia della Carifano e la
sede di Frosinone della Banca della
Ciociaria.
assegnazione dei contributi del bando speciale 2009 ai 10 progetti per i giovani scelti
Il 16 marzo scorso nella Sala dei Balli di Palazzo Sertoli, a Sondrio, i presidenti dei due organismi filantropici Francesco Guicciardi per la Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese e Marco Dell’Acqua per la Pro Valtellina hanno consegnato i contributi del bando congiunto sul tema ‘Giovani e società:
dalla crescita individuale a cittadini della comunità in provincia di Sondrio’. I 10 progetti scelti, premiati con contributi da 5 a 12 mila euro ciascuno,
sono: il progetto di contrasto alla dispersione scolastica della Cooperativa Nisida, il laboratorio multimediale per conoscere il territorio e socializzare della Parrocchia di S. Fedele, il laboratorio teatrale ‘Raccontami chi sono’ dell’Associazione Agenzia per la Pace di Chiavenna; il progetto ‘Fare
insieme Crescere insieme’ del Circolo Arci Demos di Talamona; il progetto ‘Tutti insieme appassionatamente’ della Parrocchia di S. Giovanni di Morbegno; ‘Giovani e
volontariato: un progetto per crescere’ della LAVOPS, ‘Educazione alla convivenza
civile e alla legalità’ del Consorzio Solco, ‘Conoscere lo Statuto comunitario’ della
SEV, ‘Sicurezza stradale per i giovani’ dell’Associazione Valtellina Security Driving
Project School di Sondrio, il ‘laboratorio multimediale per i giovani della Sondrio di
sopra’ della Parrocchia di S. Carlo di Mossini. L’aspetto più significativo di questo
fortunato bando è stato quello di stimolare lo sviluppo di nuove idee e proposte
che, con modalità e strumenti diversi e innovativi, vadano nella direzione di una
crescita morale e culturale dei giovani, rivelando una sensibilità crescente da parte di enti, associazioni e parrocchie che operano a stretto contatto con loro.
Campionato di giornalismo de ‘Il Giorno’
AL VIA LA QUARTA EDIZIONE
È ripartita l’iniziativa del quotidiano ‘Il Giorno’
che quest’anno vede coinvolte in Lombardia 120
scuole e 8.000 alunni, con due novità di rilievo:
per la prima volta partecipano anche le scuole
elementari e sul sito www.campionatodigiornalismo.it, oltre a risultati e informazioni, è possibile votare on line i migliori articoli. Il Gruppo
sostiene l’iniziativa fin dalla sua nascita, sia per
il suo valore intrinseco, che mira ad avvicinare
i giovani al mondo della carta stampata con un approccio globale dando
voce alle loro esigenze, al loro modo di percepire la realtà con la possibilità
di affinare le proprie capacità di scrivere e di comunicare, sia per l’occasione
che offre agli studenti di approfondire temi e problemi del loro ambiente, di
attualità, storici o legati alle tradizioni locali. Il campionato di giornalismo
rappresenta anche un elemento di continuità rispetto sia all’investimento che
il Gruppo, attraverso la propria Fondazione, da ormai dodici anni attua in
attività di studio, formazione e orientamento principalmente nei confronti
delle giovani generazioni e al fianco degli enti e delle istituzioni scolastiche
sia direttamente come supporto al volontariato e allo sport.
La presentazione dell’edizione 2010
Il 2010 si è aperto con tanti interessanti appuntamenti.
Dal volontariato alle visite guidate, dalle lezioni di inglese
alle passeggiate, dalle feste di carnevale, alla festa della
donna sono sempre numerose le occasioni di incontro e
scambio per i corsisti delle sette sedi nazionali, dalla capostipite, ormai decennale, di Milano, a quella di Sondrio,
che proprio l’8 marzo ha festeggiato i 6 anni di vita, alle
ultime nate. Gli Internet Saloon offrono agli over 50 circa
10.500 posti corso e oltre 16.000 posti per le esercitazioni
dopo-corso nelle palestre internet, configurandosi come
scuola stabile di Internet e di informatica per i senior.
Sito web www.internetsaloon.it
Pleiadi | CULTURA
Fondazione Gruppo Credito Valtellinese e Pro Valtellina
27
Cultura
Eventi
I Saloni dell’orientamento a Morbegno (SO) e Acireale (CT)
I Saloni per l’orientamento a
cui il Quadrivio partecipa sia
a Morbegno, che ad Acireale
sono ormai una consuetudine annuale e rappresentano
un’importante occasione per
informarsi e per approfondire
i contenuti e le problematiche
dell’offerta formativa scolastica, universitaria, post-diploma
e del mondo del lavoro. Quest’anno il Quadrivio, oltre a
partecipare con il proprio stand
e presentare la propria attività,
è stato coinvolto in entrambe le
iniziative come ente partner organizzatore dell’evento offrendo un
contributo sostanziale nel programma. Ad Acireale ha promosso il
seminario “Scegliere la scuola: chi mi aiuta”, rivolto prevalentemente
a genitori e insegnanti degli alunni delle classi terze della scuola media e condotto dal Dr. Diego Boerchi dell’università Cattolica di Milano. La dr.ssa Cinzia Franchetti ha poi presentato il nuovo servizio di
orientamento professionale nell’ambito del convegno “Orientamento
tra buone prassi e reti territoriali” nel quale sono intervenuti come
relatori anche il prof. S. Soresi, presidente della SIO (Società Italia-
na Orientamento), il prof. S. Di Nuovo dell’Università di Catania, la
dr.ssa G. Montalbano del ISFOL di Roma. L’evento, di cui è promotore l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Acireale, ha coinvolto
dal 27 al 29 gennaio tutte le scuole secondarie di 1° e 2° grado per
un totale di 3.000 partecipanti. In provincia di Sondrio l’iniziativa
assume una valenza particolare per la connotazione geografica del
territorio, decentrata rispetto ai poli universitari e metropolitani. Negli stand realizzati presso il Polo Fieristico di Morbegno il 25 e il 26
febbraio circa 1.800 ragazzi di quarta e quinta degli Istituti Secondari
di II° grado hanno potuto incontrare università e istituti di formazione superiore, centri per l’impiego, enti istituzionali e di categoria,
forze armate, ordini e collegi professionali, e centri per l’orientamento tra cui il Quadrivio. Promosso dall’Assessorato al Lavoro e alla
Formazione dell’Amministrazione Provinciale di Sondrio in collaborazione con la Rete di Scuole di Sondrio, l’Azienda Speciale Centro
di Formazione Professionale provinciale, e per la prima volta anche
con la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, l’evento, denominato “La Provincia Orienta”, si è arricchito del convegno “Orientare
al futuro” organizzato e coordinato dalla dr.ssa C. Franchetti con la
partecipazione del dr. D. Boerchi e della dr.ssa A. Mapelli, consulenti dell’Università Bocconi in qualità di relatori. Le operatrici de
il Quadrivio hanno guidato i ragazzi in percorsi di autovalutazione
e consulenza presso il loro stand e presentato ufficialmente il nuovo
servizio di orientamento professionale Job Match.
Job Match
Il nuovo servizio di orientamento professionale de il Quadrivio
CULTURA | Pleiadi
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A completamento dell’attività di orientamento scolastico, ormai consolidata da anni, il Quadrivio ha
ideato Job Match, un servizio gratuito di orientamento professionale volto a favorire occasioni di
confronto e di intesa tra i giovani e le imprese. Il progetto si rivolge ai ragazzi tra i 18 e i 30 anni e alle
aziende della provincia di Sondrio con l’obiettivo prioritario di favorire occasioni di incontro tra il mondo giovanile e quello produttivo.
Job Match è un’azione del più ampio progetto GEdA (Giovani Energie di Attivazione) approvato nel bando per le politiche giovanili dalla
Regione Lombardia e realizzato grazie anche alla collaborazione delle associazioni di categoria provinciali. Il servizio si propone di
aiutare i giovani ad orientarsi nel mercato del lavoro della provincia di Sondrio e fornisce un servizio di consulenza per facilitare esperienze di breve durata (stage e tirocini, visite guidate, elaborazione di tesi, studi e ricerche) che possano arricchire il curriculum con
competenze proprie del mondo del lavoro. Il Quadrivio è il punto di riferimento per la raccolta e il coordinamento di tutte le candidature
dei giovani inviate tramite il sito internet http://jobmatch.ilquadrivio.it ed è amministratore e gestore del sistema.
Pleiadi | CULTURA
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Tutti i progetti di orientamento scolastico de il Quadrivio
I progetti di orientamento scolastico che il Quadrivio realizza ogni anno in collaborazione con il CROSS dell’Università
Cattolica di Milano e la Rete di Scuole in tutti gli Istituti Scolastici di 1° e 2° grado della provincia di Sondrio sono giunti
alla sesta edizione.
Cometa, che si caratterizza come percorso formativo, oltre che informativo, ha coinvolto circa 1.800 studenti di 88
classi terze delle scuole secondarie di primo grado, oltre che
tutti coloro che hanno una funzione rilevante nel processo di
orientamento: insegnanti, referenti scolastici, genitori e familiari. L’elemento
caratterizzante del progetto intende essere l’integrazione di diverse azioni da
parte di diversi ruoli che concorrono a
definire una scelta di percorso di studi, considerando prioritario l’interesse
del giovane alunno quale protagonista
della propria vita e delle proprie scelte. Il calendario degli incontri presso le
scuole, che comprendeva un incontro
assembleare con i genitori e due momenti di attività con gli alunni, si è svolto dal 29 settembre fino al 5 dicembre
2009.
Nello scorso mese di febbraio il Quadrivio ha poi coordinato la partecipazione di un migliaio di studenti delle
quinte classi degli Istituti Superiori al
Progetto Teseo la cui finalità è quella di far conoscere le facoltà per ambito disciplinare e di avvicinare gli studenti al mondo
universitario. Per due settimane, in una ventina di incontri di
due ore, gli studenti, preventivamente selezionati in base al
loro interesse, hanno avuto la possibilità di seguire a Sondrio
la presentazione delle principali facoltà universitarie e di acquisire informazioni complete e dettagliate sui singoli corsi di
laurea grazie alla disponibilità di docenti e tutor individuati
dai Centri di Orientamento degli atenei che collaborano con il
Quadrivio. L’iniziativa risulta particolarmente utile se si considera la dislocazione geografica della provincia di Sondrio rispetto alle sedi universitarie e consente ai ragazzi un risparmio
di tempo e costi, oltre che un’informativa personalizzata.
Gli studenti delle classi quarte degli Istituti Secondari di 2°
grado, circa 1.200, sono invece coinvolti durante i mesi di
marzo ed aprile nel progetto Argo, che ha lo scopo di aiutarli ad intraprendere un processo decisionale ragionato che
permetta loro di individuare un indirizzo di studi e professionale adeguato
alle caratteristiche individuali. Grazie
alla qualificata esperienza degli psicologi orientatori del CROSS, che
somministrano ed elaborano questionari psico-attitudinali ad hoc, i ragazzi sono stimolati a riflettere sulle
proprie caratteristiche e ad acquisire
una corretta consapevole di sé, fattore
fondamentale per la scelta, a cui far seguire ulteriori azioni di orientamento.
Questi progetti, prioritariamente proposti da il Quadrivio come sostegno
formativo a studenti e famiglie per la
scelta del percorso di studio o professionale, risultano particolarmente utili
anche per le informazioni che ne derivano sugli interessi e sulle attitudini
dei ragazzi valtellinesi e valchiavennaschi. Negli ultimi anni si
è osservato un lento ma costante aumento di interesse verso le
facoltà di tipo scientifico-ambientale, sanitario e artistico e i riscontri riguardanti propensioni, abilità cognitive, motivazione
allo studio dei giovani valtellinesi hanno stimolato riflessioni
e spunti su possibili azioni da intraprendere nelle scuole per
favorire miglioramenti sia nel percorso scolastico, sia nell’atteggiamento degli studenti.
Cultura
Eventi
Vino Centenario
Presentata la seconda edizione
Dopo il successo del vino ‘Centenario’, prodotto in
esclusiva per festeggiare i 100 anni di vita del Credito
Valtellinese, Creval ha deciso di replicare l’iniziativa
per promuovere, insieme al marchio dell’Istituto, un
prodotto tipico della Valtellina. Da vino di celebrazione, ‘Centenario’ si trasforma in un autentico progetto di co-marketing tra la Banca e il Consorzio di
Tutela Vini di Valtellina, come ha confermato il Presidente del Consorzio, Mamete Prevostini, durante la
conferenza stampa di presentazione del progetto. “Il
vino ‘Centenario’ ci darà la possibilità di diffondere ulteriormente
la conoscenza dei vini di Valtellina, legati fortemente al territorio
in cui nascono. Ci ha fatto enormemente piacere la decisione del
Gruppo Credito Valtellinese di riproporre per il secondo anno
l’esperienza positiva di ‘Centenario’ e il progetto è stato accolto
con grande entusiasmo anche dalle nostre aziende associate che
Festival del cinema Africano,
d’Asia e America Latina
CULTURA | Pleiadi
Un appuntamento ormai storico
per gli appassionati del cinema del sud del
mondo, l’unico
festival in Italia
Premiazione dell’edizione 2010
interamente dedicato alla conoscenza della cinematografia,
delle realtà e delle culture dei paesi dell’Africa,
dell’Asia e dell’America Latina. Oltre 50 nazioni
rappresentate, circa 80 tra film e video proiettati. 20° Festival del Cinema Africano, d’Asia e
America Latina, con due sezioni competitive.
Concorsi Finestre sul mondo - aperte ai lungometraggi di fiction e ai documentari di Africa,
Asia e America Latina e tre concorsi riservati
esclusivamente all’Africa. Miglior Film Africano,
Migliori Cortometraggi di Fiction e Documentari. Milano dal 15 al 21 marzo 2010 è stata l’ombelico della cinematografia che non passa sui
grandi schermi, ma che riprende degli spaccati
di vita quotidiana, con i suoi ritmi, le sue usanze.
E i luoghi del cinema d’essai all’ombra della Madonnina, dall’Auditorium San Fedele, allo Spazio
Oberdan, allo Gnomo solo per citarne alcuni, si
sono trasformati in spazi di proiezione per veri
30
intenditori con film sottotitolari elettronicamente e tradotti simultaneamente in italiano.
Sponsor della rassegna il Credito Artigiano, che
ha conferito il Premio “Miglior Film Africano”.
Sito web www.festivalcinemaafricano.org
Miro Fiordi, DG Creval, Mamete Prevostini, Presidente del Consorzio
e Giovanni De Censi, Presidente Creval
hanno aderito favorevolmente all’iniziativa.” Rimane confermato
un Valtellina Superiore DOCG, ma cambiano la vendemmia, annata 2006 caratterizzata da uve di qualità, e l’etichetta, rinnovata
sia nella grafica sia nei contenuti per dare spazio ai dati del vino
del singolo produttore, tra i nove coinvolti, che potrà così godere
di un’opportunità promozionale diretta.
Serata di cabaret a sostegno
dei progetti di Africabougou Onlus
Lo scorso 26 febbraio è andato in scena lo spettacolo di cabaret a
sostegno dei progetti di Africabougou Onlus, a Monza presso il Teatro Manzoni. Allo spettacolo hanno partecipato i cabarettisti: Flavio Oreglio, Rita Pelusio, Pozzoli & De Angelis, Marta Zoboli, Walter
Leonardi, Flavio Pirini, Martelli Frax, Gigi Rock, Angelo Ciccognani,
Pasqualino Conti, The Beat Apple. I fondi raccolti con lo spettacolo
consentiranno di acquistare i pannelli solari necessari per portare
elettricità e luce nelle tre scuole costruite da Africabougou nei villaggi di N’tyeani, Djinindjebougou e Koba, nella Repubblica del Mali.
Il Credito Artigiano ha aderito in qualità di sponsor dell’iniziativa.
Sito web www.africabougou.org
Coro Cai in Parlamento
Le note del Coro Cai di Sondrio hanno
allietato niente meno che il Parlamento
Italiano. Un evento storico, svoltosi lo
scorso 18 dicembre. Il Creval, che da
anni sostiene le iniziative del Coro CAI
di Sondrio, ha patrocinato la prestigiosa
trasferta romana del sodalizio sondriese,
un’iniziativa promossa dal gruppo ‘Amici della montagna’ e dedicata alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Nell’Aula storica delle battaglie legislative, undici cori si sono uniti in un
suggestivo ed esemplare momento di richiamo all’unità d’Italia e al vincolo di fratellanza dei
cittadini della Repubblica Italiana. Brani suggestivi, diretti da Isabella Aromatario, Maestro
del Coro dell’Aquila, come l’Inno di Mameli. “Per evidenti motivi di tempo – ha dichiarato il
Presidente del Coro Cai di Sondrio Piero Camanni – ogni coro si è esibito solo con due canti.
Il nostro Coro, diretto da Michele Franzina, ha fatto sentire la serenità e la sonorità di canti
ricorrenti nei rifugi alpini, nelle feste popolari di montagna con il Trittico montanaro (Reginella
campagnola, Chiesetta Alpina, Rosabella del Molise) e Vien Morettina armonizzato da un
nostro convalligiano e noto musicista, Don Sergio Marcianò”.
BANCHE E PMI – SOLUZIONI PER AFFRONTARE IL MERCATO
Grazie alla collaborazione tra Credito Valtellinese e Unione Artigiani della Provincia di Sondrio si è svolto il 2 marzo,
presso la Sala Polifunzionale ‘Arturo Succetti’ a Sondrio, il convegno ‘Banche e PMI - Soluzioni per affrontare il mercato’.
Hanno introdotto i lavori Fabio Bresesti, Presidente di Unione Artigiani della Provincia di Sondrio e Miro Fiordi, Direttore
Generale del Credito Valtellinese. Nel corso dell’incontro sono state illustrate strategie e possibili soluzioni per fronteggiare
i nuovi scenari italiani e internazionali, con particolare riferimento alle opportunità di finanziamento a disposizione
delle PMI, presentate da Edoardo Semeria, responsabile
della Direzione Commerciale della Banca. Grande attenzione degli oltre 200 imprenditori presenti anche per le possibilità di finanziamento frutto degli accordi sottoscritti da
Creval con Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea degli
Investimenti, illustrate dal Vice Direttore Franco Sala.
Renato Cannizzaro, Responsabile della Direzione Crediti
di Gruppo, ed Ernesto Galimberti, Responsabile della Direzione Estero di Bancaperta, sono intervenuti rispettivamente sulla Moratoria dell’Associazione Bancaria Italiana
per la sospensione delle rate dei mutui e sugli strumenti finanziari che supportano le aziende nell’affrontare il mercaMiro Fiordi, Direttore Generale Creval, apre i lavori
to internazionale.
LA COMUNICAZIONE FINANZIARIA:
UN CONVEGNO E UN LIBRO
1° FORUM sul Bilancio
delle Società italiane
Il 9 marzo 2010, presso la Sala Vitali del Credito ValNel mese di febbraio si è svolto a Milano il Primo
tellinese di Sondrio, si è svolto il convegno su ‘La comuForum sul bilancio delle Società Italiane, d’intenicazione finanziaria’, organizzato da IPSOA Scuola
resse per i chief financial officer e i direttori ammidi formazione e Creval. I lavori si sono aperti con il
nistrativi delle società italiane. Sul tema del ruolo
benvenuto ai responsabili amministrativi e finanziari,
del bilancio in periodo di crisi è intervenuto il dott.
dottori commercialisti ed esperti contabili, consulenti
Enzo Rocca, vice direttore generale del Credito
d’azienda e imprenditori da parte del dott. Francesco
Valtellinese, portando l’esperienza del Gruppo
Grimaldi, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commerche ha vinto nel corso del 2009 l’Oscar di Bilancio
cialisti e degli Esperti Contabili di Sondrio e dal dott.
“Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie
Enzo Rocca, Vice Direttore Generale del Credito Val(quotate e non quotate)”. In tale occasione ha
tellinese. Quest’ultimo ha presentato alcuni estratti del
dichiarato che «questa crisi a differenza di altre
suo ultimo libro, intitolato ‘Comunicazione finanziaria. Disciplina, goverfasi, ha messo in luce la debolezza delle regole
no e applicazione operativa’, edito da IPSOA. Tra questi, ha illustrato il vacontabili con un richiamo alla responsabilità del
lore strategico dell’informativa finanziaria per stabilizzare i mercati in cui
management e spostando l’attenzione dalla inforavvengono gli scambi, conoscere i valori generati dall’impresa sul territorio
mazione quantitativa a quella qualitativa più utile
di riferimento, accrescere e consolidare le relazioni con gli stakeholder. Ai
a rappresentare l’andamento futuro delle imprelavori hanno partecipato anche la dott.ssa Chiara Cornalba, l’ing. Matteo
se». Inoltre, dimostrando un costante sostegno al
Pizzicoli e il dott. Luca Faustinelli del Gruppo Credito Valtellinese, analizvalore della trasparenza informativa, il dott. Roczando aspetti di natura operativa riguardanti, rispettivamente, il processo
ca ha invitato i pardi gestione del rischio d’informazione finanziatecipanti a leggere
ria, la formalizzazione dei processi aziendali e
in senso positivo
le attività di controllo nell’area amministrativa
anche gli obblighi
e contabile. La giornata si è conclusa con l’innormativi, consitervento del prof. Francesco Lenoci, dottore
derandoli non solo
commercialista, revisore contabile e consucome costi, ma
lente d’azienda, che ha interpretato la comuanche come un’opnicazione finanziaria come un’opportunità
portunità di svilupdi sviluppo aziendale anziché come un mero
Il dott. Enzo Rocca e gli altri relatori del convegno
po aziendale.
processo di conformità alle normative.
Pleiadi | CULTURA
Convegno a Sondrio organizzato da Creval e Unione Artigiani
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Cultura
Eventi
Il Credito Siciliano entra nel mondo degli scacchi
con l’asd Alfiere di Re
La Banca del Gruppo Credito Valtellinese e l’asd Alfiere di Re saranno fianco a fianco in una importante collaborazione, già avviata in occasione dei
Campionati Provinciali Giovanili e dei Giochi Sportivi Studenteschi di marzo. In linea con la tradizione degli ultimi anni, che vede Palermo tra le Province leader nel settore giovanile, oltre 400 ragazzi, provenienti dalle scuole palermitane, si sono dati battaglia per le categorie giovanili partendo dai
“piccoli Alfieri” (under 8), fino agli juniores under 16 e under 20. L’evento sportivo, è stato organizzato proprio dall’Alfiere di Re, società che vanta un
fiorente movimento scacchistico giovanile, tanto è vero che lo scorso novembre ha conquistato il titolo di Campione d’Italia under 16. Nei prossimi
mesi, le squadre dell’Alfiere di Re si cimenteranno nel Campionato Italiano a Squadre, sino a giungere alla prestigiosa Finale del Campionato Femminile
a Squadre (Arvier, Valle d’Aosta 29 aprile - 2 maggio). Infatti la squadra, che assumerà il nome di Credito Siciliano, schiererà la più forte giocatrice
italiana, la italo-ucraina Elena Sedina, insieme alla spagnola Monica Calzetta, e alle due più rappresentative giocatrici siciliane, le cugine Maria Teresa e Marianna Arnetta. Nel corso del 2010 i
ragazzi dell’Alfiere di Re saranno chiamati all’importante cimento dei Campionati Italiani Giovanili a Città del Mare (PA) a luglio, in cui l’anno scorso la giovanissima Tea Gueci ha conquistato
il titolo di Campionessa d’Italia under 10, e quindi alla difesa del titolo a squadre (Arvier, Valle
d’Aosta - novembre), sperando anche nella convocazione federale per gli europei e i mondiali.
L’auspicio è che questa collaborazione possa portare tutto il mondo scacchistico palermitano
al raggiungimento di sempre maggiori e prestigiosi traguardi, in linea con una immagine della
Sicilia viva e moderna che fa delle proprie risorse e capacità il proprio biglietto da visita.
La presentazione della sponsorizzazione da parte del CS
Il Credito Siciliano
contro la “Peste dell’usura”
CULTURA | Pleiadi
32
Il Credito Siciliano ha intensificato lo sforzo diretto a sostenere aziende e famiglie siciliane potenziali
vittime di fenomeni estorsivi e usurari, facilitandone
l’accesso al credito, attraverso l’adesione ai Protocolli d’intesa per la prevenzione dell’usura in tutte le
Province siciliane e la sottoscrizione di convenzioni
con Consorzi di Garanzia Fidi e Fondazioni. Questi,
utilizzando i contributi erogati dall’apposito Fondo
Nazionale istituito presso il Ministero del Tesoro,
prestano, nei confronti di chi si trova in stato di difficoltà, le garanzie che facilitano l’accesso alla concessione di un credito, altrimenti precluso. Il Credito Siciliano si è preoccupato di assicurare il suo sostegno
sia alla imprese, mediante la stipula di convenzioni
con i consorzi di garanzia fidi delle principali associazioni di categoria, sia alle famiglie a difesa delle
quali è stato concluso un accordo con la ‘Fondazione
S.S. Mamiliano e Rosalia Onlus’, la Fondazione Antiusura della Caritas costituita nel 2003 per precisa
volontà del Cardinale De Giorgi. La Fondazione
svolge un’opera preventiva ed educativa finalizzata
a costruire una cultura anti-debito, tramite la raccolta delle segnalazioni da centri d’ascolto collegati via
internet, dalla Prefettura di Palermo, dallo Sportello
Legalità della Camera di Commercio di Palermo,
dai Centri di Ascolto della Caritas Diocesana di Palermo, dalle altre Diocesi siciliane e dalle Parrocchie
del territorio. Ma ciò che qualifica l’azione della
Fondazione è la gestione del finanziamento erogato dalla Banca: l’erogazione è effettuata su apposito
conto intestato alla Fondazione; in seguito, un tutor
provvede a saldare i debiti contratti dal richiedente e
dichiarati nel corso dei colloqui istruttori, in preparazione del relativo progetto di risanamento.
Si rinnova la grande festa popolare
del più bel Carnevale di Sicilia
Anche quest’anno il Credito Siciliano ha sponsorizzato il Carnevale di Acireale (CT). Al
centro del programma, le sfilate dei carri allegorico-grotteschi, ideati e creati dai maestri
acesi, campioni della satira e ineguagliati artigiani della cartapesta; i carri infiorati che,
unici nel contesto carnascialesco italiano, uniscono la gioia e l’irriverenza del Carnevale alla gentilezza dei fiori; i gruppi in maschera dai fantastici e pomposi costumi. Oltre
al grande pubblico, circa un milione di visitatori provenienti da tutta Italia e anche dall’estero. Su tutti, re Burlone che dalla rinnovata piazza barocca detta i ritmi del grande
evento turistico siciliano e invita a “indossare la maschera di Carnevale per dimenticare
(almeno per un po’) la maschera che si è costretti a indossare nella vita di tutti i giorni”.
L’edizione dello scorso febbraio, segnata sì dalla pioggia ma calda e coinvolgente, ha
visto sfilare ben dieci carri allegorici in cartapesta di enormi dimensioni e dagli effetti
scenici molto ricercati. Dieci anche i carri
infiorati - alcuni ricoperti da circa 50 mila
garofani. Poi i gruppi in maschera, gli spettacoli musicali con gli artisti Fabrizio Moro,
Leda Battisti, Tony Esposito, Demo Morselli,
Luisa Corna, le scuole in maschera, un francobollo, il tagliando della Lotteria Nazionale
e tanta, tantissima gente lungo il circuito. La
manifestazione tornerà per la Parata estiva
del Carnevale di Acireale il 7 e l’8 agosto.
Credito
Siciliano, un progetto per la scuola
Il Servizio Clientela Family della Direzione Commerciale del Credito Siciliano
ha avviato un progetto formativo sul tema Banche e Risparmio in 115 scuole
elementari e medie per le quali cura il servizio di cassa. Gli incontri, a oggi,
hanno riguardato circa 2.000 alunni, su un totale di 6.700 studenti coinvolti, in
un semplice e dinamico itinerario di apprendimento, col supporto di immagini,
usando un linguaggio alla portata di tutti. La moneta e la banconota, la loro
storia ed il loro presente, le dinamiche della circolazione, il valore del risparmio
e il ruolo permeante della banca, ‘raccontati’ con l’ausilio dei personaggi più
amati dei fumetti e della televisione. Il progetto, che offre alla scuole l’opportunità di arricchire ulteriormente il proprio pacchetto formativo fruendo di una
attività predisposta dalla Banca, consente al Credito Siciliano di rafforzare la
propria immagine nei confronti delle famiglie degli alunni e della comunità.
Pleiadi | CULTURA
Passio Christi Passio Hominis
Solenne Ostensione della Sindone
Torino, 10 aprile – 22 maggio 2010
S.E. il Cardinal Severino Poletto, Arcivescovo di Torino e Custode Pontificio della Sindone, ha inviato ai lettori di Pleiadi un messaggio in occasione della prossima Ostensione della Sindone.
L’immagine dell’Uomo della Sindone, che
richiama con impressionante chiarezza la
sofferenza patita da Gesù e narrata dai Vangeli, ci fa riflettere sul suo immenso amore
verso ciascuno di noi. L’apostolo Giovanni
scrive che “Dio è Amore” (1 Gv 4, 8) e “ha
tanto amato il mondo da dare il suo Figlio
unigenito, perché chiunque crede in lui
… abbia la vita eterna” (Gv 3, 16). Così la
Sindone, testimone silenziosa del dolore e
dell’angoscia patita da quell’Uomo, da un
lato può sorprendere, ma dall’altro ricorda
a ciascuno che “Dio ama immensamente
ogni persona umana”. Come tema di riflessione per questa Ostensione ho proposto
il motto «Passio Christi, passio hominis»
perché la Sindone è richiamo forte a con-
templare, nell’immagine che offre, il dolore
di ogni uomo e le sofferenze alle quali spesso non sappiamo neppure dare un nome.
La contemplazione della Passione di Gesù
ci aiuta a capire che la sofferenza umana
non può essere compresa se non a partire
da quella del Signore, pena il cadere nella
disperazione e nel nichilismo che non poca
parte del pensiero moderno e contemporaneo sta veicolando. La Sindone presenta
agli occhi e al cuore dei fedeli la figura di
Cristo sofferente che, contemplato a partire
dall’evento della Risurrezione, evidenzia
non soltanto la vittoria sulla sofferenza e la
morte del Figlio, ma anche sulla sofferenza
e la morte delle persone di ogni tempo e di
ogni luogo.
Il Santo Padre Benedetto XVI con S.E. Card. Severino Poletto
33
Guardando la Sindone, la fatica umana,
la delusione, la sofferenza fisica e morale, il lutto, la solitudine, l’emarginazione,
l’ingiustizia sociale, il peccato - la “passio
hominis”, appunto - trovano motivi di conforto e di speranza. Speranza e proposito di
una vita rinnovata dall’incontro con Gesù.
Speranza e testimonianza del Vangelo, la
“buona notizia” per eccellenza. Speranza
e partecipazione alla sofferenza di tutti gli
uomini. Speranza e proposta di iniziative
di solidarietà verso i poveri, gli ammalati,
le persone in difficoltà, gli immigrati, i sofferenti.
Come Custode Pontificio della Sindone
auspico che l’ormai prossima Ostensione
possa essere per tutti una grande opportunità per conoscere e amare meglio il
Signore Gesù, i fratelli e anche se stessi,
per riscoprire la gioia di sentirci amati infinitamente da Dio e per testimoniarlo al
mondo. Durante l’Ostensione, domenica
2 maggio, la nostra comunità diocesana
torinese e l’intera città riceveranno una
ulteriore e straordinaria grazia attraverso
la Visita Pastorale del Santo Padre, Benedetto XVI. Siamo tutti veramente grati
al Papa che verrà pellegrino a Torino per
presiedere una solenne Concelebrazione
eucaristica, venerare la Sindone e incontrare i giovani e gli ospiti del Cottolengo.
Fin d’ora do il mio più cordiale benvenuto
ad ogni persona che sosterà in riflessione e
preghiera davanti alla Sindone, immagine
misteriosa per la scienza e sfida per l’intelligenza, ma per noi credenti essa è specchio
del Vangelo.
Sito web www.sindone.org
Solidarietà
Madian Orizzonti Onlus
una luce nel buio di Haiti
Padre Antonio Menegon con una piccola ospite della Missione
Il terremoto che ha colpito Haiti il 12 gennaio scorso ha accentuato la difficile situazione di una popolazione già sofferente e bisognosa di aiuto. Molte associazioni si sono mobilitate in questo senso. Particolarmente significativo è stato l’intervento dei Padri Camilliani con ‘Madian Orizzonti Onlus’, un’associazione torinese attiva in Italia a sostegno delle missioni all’estero e che, presente ad Haiti da 15 anni, continua a operare
sull’isola in seguito alla recente tragedia. Ne parliamo con Padre Antonio Menegon, fondatore della missione.
Solidarietà | Pleiadi
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Quali sono le criticità di una terra come Haiti?
L’isola è considerata il Paese più povero
delle Americhe. Un triste primato che detiene saldamente da molti anni e che non
lascia prevedere nessun possibile miglioramento per gli anni a venire. Alla situazione
sociale ed economica disastrata, si aggiunge
un clima di grande instabilità politica e di
violenza.
Quando ha avuto inizio la vostra missione nel paese?
Il nostro ordine è presente ad Haiti dal
1995 e, dalla fine del 2001, anche con un
centro socio-sanitario, il Foyer Saint Camille, realizzato grazie alla generosità e alla
collaborazione di tanti volontari e benefattori italiani.
Come si declina il progetto?
Le strutture del Foyer Saint Camille sono:
il Dispensario, un poliambulatorio con
laboratorio analisi, radiologia e gabinetto
dentistico, dove giornalmente vengono visitati circa 300 adulti e bambini. Accanto, si
trovano tre padiglioni per l’accoglienza e la
degenza di un centinaio di bambini ammalati e portatori di handicap e un centro di
fisioterapia per i bambini disabili, quasi unico nel suo genere ad Haiti; la Chiesa e il
Seminario per le vocazioni dei giovani; la
Sala Parto e il Reparto Maternità per
Il Foyer Saint Camille a Port-au-Prince
aiutare mamme e neonati; la Scuola che
accoglie circa 500 studenti; il Foyer Bethleem che accoglie circa 40 bambini abbandonati; il Centro Nutrizionale. Oltre alle
attività del Centro, i religiosi e le religiose
sono impegnati nell’assistenza alle famiglie
più povere con distribuzione di alimenti e
vestiario, ecc.
Com’è Haiti dopo il terremoto?
Come mi hanno riferito i nostri missionari,
Ecco la testimonianza di Francesco Sasia,
un volontario rientrato da Haiti a metà febbraio scorso:
A un mese di distanza dalla tragedia, percorrendo la
città distrutta, si ha l’impressione che il terremoto sia
appena avvenuto: il danno è tale che i soccorsi quasi
non si notano e oltretutto diversi gruppi di soccorso
stanno già smontando i campi, perché l’onda di emergenza sta finendo. Camminando si vedono solo ruderi
e si sente ancora forte l’odore dei cadaveri. In tutta la
città ho visto solo due escavatori, la maggioranza dei
morti sono ancora sotto i detriti. La gente ha solo le
Francesco Sasia ad Haiti
proprie mani per scavare e ricostruire, ma non ha più
forze. Oltre alle case, anche ospedali, scuole, uffici, negozi, banche sono devastati, quindi sono
sfumate anche quelle poche possibilità di lavoro che c’erano prima. Solo la fede è rimasta. Gli
Haitiani si sono riuniti per tre giorni di fila nella chiesa della nostra missione e nelle piazze di
tutta la capitale per lodare e ringraziare il Signore. Non chiedono a Dio perché ha lasciato morire
tanta gente, si domandano perché Dio li ha salvati. Si sentono amati perché sono sopravvissuti
e questo dà loro la forza di ricominciare. Conoscendo già la situazione prima del terremoto,
sono andato laggiù senza speranza alcuna, e paradossalmente sono stati proprio gli Haitiani a
farmi coraggio. La nostra missione ha strutturalmente resistito, anche se ha molte crepe e gli
arredamenti sono tutti da riparare. I primi giorni i medici hanno dovuto affrontare centinaia di
operazioni cercando i ferri e le medicine in mezzo a tutte le apparecchiature rovesciate e ammucchiate sui pavimenti allagati. Attualmente le varie attività sono state ripristinate e il nostro
ospedale sta riprendendo il suo funzionamento; anche i container inviati dall’Italia sono giunti
a destinazione. Nella missione ho avuto modo di conoscere molti superstiti: Ozim, un ragazzo
di 16 anni, amputato al braccio e alla gamba sinistra. Viveva nella miseria e il suo unico sogno
e sollievo era giocare a calcio. Isabelle, 14 anni, ha perso la famiglia ed è rimasta da sola con il
piccolo Wilson, frutto di una violenza subita. Anche i nostri bambini disabili del Foyer Bethlèem
si sono salvati e vengono accuditi e nutriti, ma è una vita difficile: sono stati abbandonati dai
genitori perché la loro invalidità è considerata una maledizione voodoo.
Il Presidente Creval De Censi e il Direttore Generale Fiordi
con i Camilliani Padre Menegon e Padre Fantin
Durante la Convention dei Quadri Direttivi, tenutasi a Milano il 5 febbraio 2010, il Credito Valtellinese ha elargito un contributo a sostegno
dell’attività della Missione Foyer Saint Camille
di Port-au-Prince, Haiti.
COME CONTRIBUIRE
c/c bancario: IBAN IT 20 K 05010 01000 000009999533
del Credito Piemontese di Torino
intestati a: Associazione Madian Orizzonti ONLUS
causale:
terremoto Haiti
L’ufficio operativo è disponibile per informazioni al 011 539045 / 335 6271610
e all’indirizzo mail [email protected] oppure [email protected]
Sito web www.madian-orizzonti.org
Pleiadi | Solidarietà
la prima impressione è quella di una città
spettrale, disseminata di cadaveri, totalmente abbandonata, senza nulla che funzioni,
non più ospedali, negozi, chiese, uffici,
banche, carceri… Le persone continuano a
non avere abbastanza cibo e acqua e i saccheggi hanno ulteriormente aggravato la
situazione. I disordini non sono facilmente
gestibili a causa di una persistente situazione di emergenza.
In che modo la missione presta aiuto alle
popolazioni?
Dopo aver curato, assistito e guarito più di
800 feriti nelle prime settimane del sisma,
siamo passati alla seconda fase dell’emergenza, quella chirurgica, operando, soprattutto a livello ortopedico, centinaia di feriti
in prevalenza giovani che purtroppo hanno
subito delle amputazioni. Contemporaneamente continuiamo a distribuire alimentari,
medicinali e materiale sanitario. Stiamo già
progettando la costruzione di una nuova
sala operatoria e del laboratorio per le protesi ortopediche, la ricostruzione delle parti
crollate della scuola e l’acquisto di strumentazione per l’ospedale. Nella cittadina di
Jeremie, in collaborazione con l’ospedale
pubblico Saint Antoine, si costruirà un padiglione per i bambini ustionati e si potenzieranno le cliniche mobili per l’assistenza
ai malati sparsi tra le montagne.
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Solidarietà
A Milano
i giorni della buona volontà
I chiostri del Palazzo delle Stelline di Milano affollati per la mostra ‘I Giorni del Volontariato’
Nell’ultimo weekend di gennaio, sabato 30 e domenica 31, i tre chiostri del Palazzo delle Stelline si sono trasformati in un luogo animatissimo e quasi congestionato, per la manifestazione ‘I giorni del Volontariato’.
Una fiera davvero particolare, per iniziativa del Credito Valtellinese, insieme
ad AIM, Associazione Interessi Metropolitani e Ciessevi, Centro Servizi per il
Volontariato. Una folla serena, pacifica,
curiosa. Come ha scritto Elisabetta Soglio
sul Corriere della Sera c’era “un mondo di
facce belle e generose, dai cuori aperti al prossimo
e alla solidarietà”.
Solidarietà | Pleiadi
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VOLONTARIATO Ma cosa ha spinto
tutte queste persone di età diverse, ma
evidentemente unite da un forte interesse, a dare vita a questa pacifica
‘invasione’? Una curiosità per certi
versi sorprendente: il desiderio di
incontrare le 200 associazioni di volontariato, conoscersi, incontrarsi, ma
soprattutto aiutare gli altri. Una città
come Milano, spesso ingiustamente tacciata di egoismo, è stata definita un ‘giaci-
mento di generosità’ che, per l’occasione,
si è messa in mostra. Fra le postazioni,
suddivise in varie categorie che rispecchiavano i temi delle loro attività, si poteva trovare ogni lato o settore della vita di
ognuno di noi o di chi ci sta attorno. Un
mondo fatto di chi si occupa di bambini,
di anziani, di terzo mondo e di adozioni,
di terremotati e di malati soli, di clochard.
Ma anche di extracomunitari che devono
fare i documenti, di donatori di cibi e di
organi, di sangue e di coperte calde, di chi
costruisce boschi e chi tutela le oasi, di chi
raccoglie i cani randagi e li sfama. “Non
potevamo non sostenere una iniziativa
così fortemente orientata a supportare le
associazioni che con impegno e dedizione
lavorano a favore delle persone meno fortunate” è stato il messaggio inaugurale
del Presidente del Creval Giovanni De
Censi.
OBIETTIVO RAGGIUNTO Le
associazioni presenti, 200 in altrettanti stand, hanno dichiarato di aver
registrato ciascuna decine di nominativi di futuri volontari, raccogliendo
iscrizioni alle associazioni, contributi,
Pleiadi | Solidarietà
In occasione della manifestazione è stata presentata ufficialmente ‘Creval Insieme’, la rete di volontari formata dai dipendenti del Gruppo Creval
che si impegnano quotidianamente nel sociale.
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“Sapevamo della generosità dei nostri collaboratori, ma è stata una gradita sorpresa vedere
che oltre 1.000 persone svolgono quotidianamente attività di volontariato”, ha spiegato il Direttore Mercato Roberto Grazioli. “A loro Creval Insieme mette a
disposizione un ampio ventaglio di servizi, tra i quali contributi economici, materiale promozionale, consulenza su
raccolta fondi, e altro ancora, con il fine di incrementare le attività socialmente utili in tutto il territorio italiano”.
Sito web www.crevalinsieme.it
sottoscrizioni per adozioni a distanza,
per aiuti concreti a chi ha bisogno vicino,
lontano o lontanissimo dalla nostra città.
“ Nel momento in cui la politica e le istituzioni a fatica riescono a rappresentare
il mondo dei cittadini – ha commentato
il presidente di AIM Pier Giuseppe Torrani – ecco che il volontariato si configura come cemento democratico della
società.” Testimonianze importanti sono
giunte anche dai grandi protagonisti del
mondo associativo milanese e non solo,
come don Antonio Mazzi della Comunità Exodus, don Gino Rigoldi di
Comunità Nuova, da decenni impegnati nelle ardue frontiere del recupero dei
giovani a una vita sociale positiva, così
come da esponenti europei. “ È stato un
bel momento di confronto e di dialogo con
un mondo che, anche a Milano, è davvero
una ricchezza” ha affermato l’europarlamentare Patrizia Toia salutando questa
grande manifestazione “come il primo
lancio del 2011 come Anno Europeo delle Attività Volontarie che promuovono la
Cittadinanza attiva”.
organizzazioni con 75.000 volontari.
Sono stati definiti la ‘fabbrica del bene’ e
tutti insieme rappresentano il lato migliore di Milano che non cessa di essere città
schiva, ma vera.
FABBRICA DEL BENE 200 le associazioni presenti in altrettanti stand, e solo
perché di più, nei chiostri delle Stelline,
non ci entravano! Le associazioni a Milano attive sono oltre 700, e quelle registrate raggiungono il numero di 870. In provincia di Milano si parla di circa 1.800
Luisa Toeschi, Direttrice dell’AIM,
organizzatrice dell’evento
Lo stand dei Fratelli di San Francesco Onlus
Don Mazzi durante il convegno di inaugurazione
Solidarietà
Iniziative pro terremotati Haiti
ganizzazioni nazionali quali Caritas Italiana, AVSI,
VIS e Università Cattolica
di Milano. In particolare
sono stati stanziati € 35.000
a favore della Fondazione
AVSI ONG e ONLUS per
interventi di ‘prima emergenza’ in campi sfollati per
la popolazione colpita dal
sisma in collaborazione con
La consegna dei contributi a VIS, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo
le Nazioni Unite, curando il
In seguito al disastro che ha duramente settore della protezione, rifugi e logistica e
colpito Haiti, è stata avviata un’operazione sostegno sanitario con medici volontari al
di raccolta fondi su un apposito conto cor- centro di salute dei Padri Scalabriniani. €
rente (n. 20200 presso la sede di Sondrio) 120.000 sono stati consegnati alla Caritas
intestato a Fondazione Gruppo Credito Italiana per un piano bimestrale che forniValtellinese - Emergenza Terremoto Haiti sce alla popolazione: alimenti, kit igienici,
stanziando, come primo concreto sostegno, rifugi temporanei, attrezzatura di prima
un contributo di 30.000 euro. I fondi rac- necessità per cottura di alimenti (pentole e
colti, da oltre 1.500 donatori, pari a oltre utensili), opportunità di lavoro, acqua pota€ 194.000, vengono utilizzati a sostegno bile, assistenza sanitaria nei campi di sfolladegli interventi di emergenza tramite or- ti. € 15.000 sono andati a VIS, Volontariato
Solidarietà | Pleiadi
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Internazionale per lo Sviluppo, una ONG
parte integrante della famiglia Salesiana
che fa capo al Centro Nazionale Opere
Salesiane. Anche i salesiani e le opere della
Visitatoria ‘Beato Filippo Rinaldi’ di Haiti,
impegnati sin dagli anni ’30 nell’educazione formale e informale di ragazzi di strada
e a rischio, sono stati duramente colpiti dal
sisma. Infine si è deciso di sostenere con €
15.000 anche il progetto dell’Università
Cattolica di Milano che promuove processi
resilienti nei bambini e nei ragazzi vittime
del terremoto, favorendo le naturali capacità individuali e collettive di ‘ricostruirsi’
e ‘ricostruire’. Il progetto è rivolto ad insegnanti ed educatori delle 5 scuole cattoliche
distrutte a Port-au-Prince.
Il Credito Siciliano destina alla Caritas Peloritana
i fondi raccolti per la popolazione messinese
Un polisonnigrafo
per l’Ospedale di Erba
A seguito della calamità che ha interessato la provincia di Messina lo scorso
ottobre, il Credito Siciliano ha attivato
un’operazione di raccolta fondi e partecipato con un versamento di 30.000 euro
effettuato tramite la Fondazione Gruppo
Credito Valtellinese. A cinque mesi di
distanza la somma raccolta è arrivata
a 47.000 euro grazie alla generosità di
quasi 300 donatori. Lo scorso 8 marzo,
alla presenza di S.E. Mons. Calogero La
Piana, Vescovo di Messina, Francesco
Giacobbi, A.D. della banca, ha consegnato nelle mani del Direttore della Caritas
Diocesana di Messina, Padre Gaetano Tripodo, la somma da destinare al recupero
di due attività sociali nelle frazioni di Giampilieri (biblioteca parrocchiale) e Briga
San Paolo (campetto di calcio parrocchiale) favorendo la riaggregazione di giovani,
senza rinunciare al sostegno delle famiglie provate da quella catastrofe. Inoltre tra le
iniziative umanitarie della banca in favore delle popolazioni colpite dalla calamità,
lo scorso 22 dicembre in piena aria natalizia è stata realizzata, con il contributo del
Credito Siciliano, una manifestazione in favore dei bambini dell’area messinese. La
serata ha visto presenti sul palco il Sindaco di Messina, il Responsabile della Filiale
Capozona del CS, la squadra del Messina calcio nonché i giocatori Di Napoli, Storari e Parisi. Il clou della manifestazione è stato l’arrivo dell’attore messinese Nino
Frassica che ha consegnato ai bimbi presenti tanti giocattoli.
Grazie al contributo della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese
l’ospedale Fatebenfratelli di Erba ha
potuto dotarsi di un nuovo macchinario per la gestione delle problematiche respiratorie. La cerimonia
di consegna ai vertici del nosocomio da parte del direttore della Fondazione, del Direttore Commerciale,
del Direttore della Filiale e della
Zona di Erba del Credito Valtellinese, è avvenuta giovedì 21 gennaio.
Sport
Pleiadi | SPORT
Fontana
di bronzo!
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Il Presidente del Creval Giovanni De Censi con Arianna Fontana
e gli atleti della nazionale
Arianna Fontana, atleta valtellinese, conquista il terzo posto ai Giochi Olimpici di Vancouver nella difficile gara
dei 500 metri di short track. Il Creval, sponsor della nazionale, si congratula per questo splendido traguardo.
Il filo di Arianna è arrivato sino a Vancouver. Per la giovane pattinatrice di Berbenno,
la medaglia di bronzo conquistata ai recenti
Giochi Olimpici di Vancouver è di quelle
che valgono oro. Dopo la medaglia vinta
con la staffetta a Torino 2006, l’atleta valtellinese ha conquistato il bronzo alle Olimpiadi di Vancouver nello short track individuale femminile, sulla distanza dei 500 mt.
Il Gruppo Creval, sponsor della nazionale
di short track, specialità giovane, spettacolare e dinamica, può quindi annoverare
nella sua storia da sempre a sostegno e al
fianco di tutti gli sport, anche una medaglia
olimpica. Una data e un luogo da segnare
sul calendario. Vancouver, in Canada, 18
febbraio 2010.
GARA INTENSA La competizione è stata avvincente, sino alla fine. Al Pacific Coliseum di Vancouver, Arianna Fontana ha
conquistato la qualificazione alla finale per
un millesimo di secondo sulla cinese Zhou.
Davvero da brividi, con il ghiaccio che in
finale è diventato incandescente. Nella
manche di chiusura la giovane atleta valtellinese ha ceduto solo davanti alla cinese
Meng Wang che si è aggiudicata la medaglia d’oro, e alla padrona di casa, la canade-
se Marianne St.Gelais medaglia d’argento.
“Sono felicissima, si è avverato un sogno”,
le parole cariche di emozione pronunciate
dall’azzurra dopo la gara. “Sono molto fiera di me stessa e questa medaglia la dedico
a me, alla mia famiglia e al mio ragazzo che
mi hanno seguita e aiutata”. Un orgoglio
italiano, considerando che la pattinatrice
targata Creval è stata l’unica atleta europea a inserirsi nella zone medaglie in una
disciplina come lo short track, che vede
sempre più emergenti le nazioni asiatiche
e americane. Ancora una volta, le scelte in
tema di sponsorizzazione si sono rivelate
lungimiranti, con il Creval che per tre anni
sarà al fianco della squadra di Short Track.
“Siamo molto felici per il successo di Arianna, a cui vanno tutti i nostri complimenti
per questo traguardo importante”, spiega il
Direttore Generale del Creval Miro Fiordi.
“La partnership triennale con la squadra
nazionale dello Short Track porterà sicuramente benefici di immagine a livello nazionale e internazionale, grazie all’interesse
crescente dedicato dai media a questa disciplina affascinante”.
La nazionale di short track alla conferenza stampa di presentazione lo scorso 13 gennaio
Sport
Eventi
Chiesa Valmalenco 12-14 marzo 2010
Finali Coppa del Mondo
Snowboard
Due indizi non fanno una prova, ma il fatto che le piste della Valmalenco,
anche quest’inverno siano state teatro delle Finali della Coppa del Mondo di Snowbard
sono una conferma: la Valtellina è la capitale del mondo della neve. Evento mondiale, ancora
una volta grazie alla sinergia tra pubblico e privato, leggi il sostegno
del Credito Valtellinese. Dal 12 al 14 di marzo snowboarder provenienti da tutto il mondo si sono sfidati nelle gare di Coppa del Mondo
di Snowboard sulle nevi dell’Alpe Palù. Tre giorni di gare e di festa:
venerdì snowboardcross, disciplina che vede 4 concorrenti partire e
“combattere” per arrivare primi tra salti e parabole su un percorso
creato per la gara. Sabato parallelo gigante, che vede in pista i migliori
atleti sfidarsi in un parallelo, e infine il gran finale di domenica, con i
raider della tavola che si sono sfidati con salti e acrobazie nel moderno
e olimpionico half-pipe dell’Alpe Palu.
Il Creval è stato sponsor dell’iniziativa, che ha visto anche la partecipazione delle scuole del mandamento di Sondrio che hanno seguito
direttamente sulla neve lo spettacolo dello snowboard, nella giornata di
venerdì dedicata a loro, sicuramente diversa da una lezione sui banchi.
Grande successo anche di pubblico, la Valmalenco è stata letteralmente invasa da una tribù colorata e folcloristica, gli appassionati della
tavola per surfare sulla neve.
Festa dell’atletica
SPORT | Pleiadi
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Grande partecipazione di atleti, tecnici, dirigenti di società e federali, giudici,
genitori e semplici appassionati per la
festa dell’atletica al Crown Plaza di San
Donato Milanese per la premiazione
dell’attività 2009. Il presidente Franco
Arese ha avuto parole di ringraziamento per i dirigenti del comitato regionale
lombardo, per le società e per gli atleti,
anticipando anche gli appuntamenti
della stagione 2010. In programma gli
Europei, per un settore giovanile in fermento, e gli stati generali dell’atletica
dove la regina delle discipline olimpiche si confronterà ricercando nuove
strategie per crescere e superare alcuni dei problemi che ne frenano lo
sviluppo. A seguire, l’intenso iter delle
premiazioni, con numeri che testimoniamo la vivacità, il lavoro e la qualità
dell’atletica lombarda: 18 matricole az-
zurre, 19 a medaglia (tra individuali e a
squadre) in rassegne internazionali, 6
gli atleti/e premiati per un record italiano (tra cui l’intero quartetto femminile della 4x400 5° a Kaunas nell’europeo under 23), l’ondata di 57 masters a
medaglia nelle rassegne internazionali,
i campioni italiani cadetti/e e i giovani
inseriti nel progetto regionale per il
talento. Presenti i consiglieri federali,
esponenti delle istituzioni e del mondo
della scuola, oltre ad alcuni rappresentanti del Credito Valtellinese, Vittorio
Pellegatta, Gianluigi Tavazzani e Vittorio Novellino. Partner del Comitato
Lombardo e grandissimo sostenitore
dell’atletica in tutto il panorama nazionale, il marchio Creval da sempre sinonimo di grande sport.
Sito web www.fidal.it
Il Presidente Franco Arese con Vittorio Pellegatta, Gianluigi Tavazzani,
Vittorio Novellino e Giampietro Bracchi del Creval
Un momento della premiazione
A Sondrio la prima competizione italiana di StreetBoulder
Non si preoccupino i soci, la matrice popolare cooperativa non dovrebbe permettere
scalate al Credito Valtellinese da parte di raider scatenati in borsa. Sabato 19 dicembre però c’è qualcuno che la banca l’ha scalata veramente,
come testimonia questa immagine. I sondriesi hanno notato qualcosa di diverso per le strade della loro città: sui muri sopra le loro teste apparivano ragazzi impegnati ad arrampicarsi su per uno spigolo, a raggiungere un cornicione o a salire su un davanzale. Era ‘Sondrio Street Climbing’,
manifestazione di arrampicata sportiva organizzata dalla Sezione Valtellinese del CAI, che ha coinvolto 73 ragazzi accomunati dalla passione per
questo sport. Passaggi come ‘Lo spigolo nord’ di Palazzo Muzio, sede dell’amministrazione provinciale, il divertente salto con rincorsa in cima alla
Galleria Campello, l’attraversamento, reso ancor più difficile dal freddo, della ringhiera di via Cesura, l’arduo ‘passaggio del tronco’, con partenza
a testa in giù, in fondo a via Beccaria. A trionfare su tutti è stato Nicola Bruseghini, che, insieme a Manuel Dioli, Matteo De Giacomo, Luca Tenni,
Maurizio Bombardieri, Matteo Sera, Matteo Perlini e Andrea Pavan, ha gareggiato per il podio in uno scenografico passaggio finale sulle colonne
della sede del Creval nella centralissima Piazza Campello. La kermesse, organizzata grazie al sostegno del Credito Valtellinese, ha avuto in particolare il merito di essere la prima competizione italiana di StreetBoulder, questo il nome della particolare disciplina, legalizzata e ufficializzata.
Nozze d’argento per
la Valtellina Orobie numero XXV
Albosag gia si
conferma la culla dello scialpinismo. Grande
successo della
XXV edizione
della prestigiosa
gara scialpinistica
Valtellina Orobie, disputata in
Albosaggia, località a due passi da
Sondrio, lo scorBoscacci e Lenzi vincitori
del Valtellina Orobie 2010
so 17 gennaio.
Una kermesse molto amata dagli sci-alpinisti,
basta un dato a conferma: per ben 2 volte nelle
ultime 3 edizioni è stata teatro della Coppa del
Mondo di ski-alp. Grazie a un percorso tecnico
e collaudato che si inserisce nel cuore del Parco delle Orobie, ma grazie anche al supporto
economico che la Polisportiva Albosaggia riceve
dai suoi sponsor, primo fra tutti il Gruppo bancario Credito Valtellinese già da alcuni anni main
sponsor della manifestazione. 95 squadre in partenza al via dalla località Campei, in un percorso
che si snoda tra salite in mezzo al bosco, passaggi
in cresta, e discese su canali mozzafiato. Grande
protagonista l’idolo di casa Michele Boscacci, per
l’occasione in coppia con il nazionale Damiano
Lenzi, ha sbaragliato la concorrenza dei nazionali Matteo Eydallin e Lorenzo Holzknecht,
giungendo primo al traguardo dopo quasi un’ora
e trenta di competizione ed un avvincente testa
a testa per tutta la gara. In campo femminile la
fantastica coppia formata dalle pluricampionesse del Mondo di specialità Francesca Martinelli e
Roberta Pedranzini non ha avuto rivali.
Il Credito Siciliano sponsorizza
il 3° Trofeo Internazionale dell’Etna di sci alpinismo
La manifestazione, valida anche come 1ª
prova della Coppa del Mondo, è stata presentata il 10 febbraio dal Presidente Regionale FISI, Pietro Agen e da Santo Sciuto,
in rappresentanza del Credito Siciliano,
insieme ad altre autorità etnee provinciali
e comunali. Il giorno precedente la gara le
11 Nazionali (Italia, Austria, Spagna, Francia, Svizzera, Andorra, Canada, Stati Uniti,
Slovenia, Belgio e Germania) partecipanti
alla manifestazione sportiva che ha portato il grande sci alpinismo sul vulcano Etna,
hanno costituito una vera e propria ‘cittadella’ olimpica, nella località pedemontana
di Nicolosi. Il Trofeo internazionale dell’Etna ha visto in gara i migliori specialisti del
panorama internazionale con in testa lo
spagnolo Kilian Jorner Burgada, l’elvetico
Florent Troillet e gli azzurri Guido Giacomelli e Denis Trento, Manfred Reichegger
(vincitore dell’ultima Coppa del Mondo di
sci alpinismo). A vincere gli altleti: Kilian
Jornet Burgada, primo, Manfred Reichegger, secondo, e Florent Terrier, terzo. Nella
gara femminile la vittoria è andata alla Pedranzini, mentre il podio è stato completato dalla spagnola Mireia Miro.
CANALONE SENZA TALLONE
“Si può presentare una pista di sci come un’opera
d’arte senza cadere nella vuota retorica? lo penso di
sì”. Cosi nel 1967 Dino Buzzati sul Corriere della
Sera definiva il Canalone, storico tracciato di Madesimo ai piedi del Pizzo Groppera, definendola la più
maestosa pista di sci delle Alpi per potenza architettonica. Non sarebbe irriverente quanto sta cercando di fare l’associazione Tacc
di Giust, con l’idea di riportare in vita la tradizione del telemark, disciplina
storica per Madesimo e per il suo Canalone, uno degli itinerari fuori pista più
affascinanti delle Alpi, che ha reso famosa la stazione sciistica della Valchiavenna, o ‘Val di Giust’ come viene definita in dialetto locale. L’ambizione del club è
stata la creazione di un evento di festa e promozione per la pratica del telemark,
dando alle persone interessate a questa disciplina la possibilità di provare il materiale altrimenti difficilmente reperibile nella kermesse ‘Canalone senza Tallone’, andato in scena in un week end di metà dicembre. Sostenitore dell’iniziativa
il Credito Valtellinese, da sempre vicino agli sport del mondo della neve.
Pleiadi | SPORT
SCALATA ALLA BANCA
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Riconoscimenti
Creval vince
l’Oscar di Bilancio 2009
Il Credito Valtellinese si è aggiudicato il prestigioso ‘Oscar di Bilancio’
2009 nella categoria ‘Maggiori e Grandi Imprese Bancarie, Finanziarie’. A Palazzo Mezzanotte in Milano, sede di Borsa Italiana, si è svolta
lo scorso 30 novembre la cerimonia di premiazione. Il premio - organizzato e promosso da Ferpi, Federazione Relazioni Pubbliche Italiana,
sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana - da oltre
cinquant’anni rappresenta la più prestigiosa attestazione del settore evidenziando le aziende che si sono distinte per la migliore comunicazione
economica, sociale e ambientale. Il riconoscimento è stato ritirato dal
Presidente della banca Giovanni De Censi e dal Direttore Generale
Miro Fiordi. Nelle motivazioni espresse dalla Giuria si legge testualmente: “Il bilancio risponde pienamente all’obiettivo societario di rappresentare un vero e proprio ‘sistema informativo’ per gli stakeholder,
in particolare per le comunità territoriali di riferimento. L’informativa
relativa ai valori identitari ed alle conseguenti azioni di responsabilità
sociale è completa. L’elegante scelta iconografica e il ricorso equilibrato
ed efficace a grafici e tabelle concedono immediatezza alla lettura anche
nella versione online. Completa e chiara la comunicazione sulla Corpo-
Il Presidente De Censi e il DG Fiordi ritirano il prestigioso premio
rate Governance”. Per il Presidente della banca Giovanni De Censi “è
anche un tributo alla nostra storia, riguardando l’anno del primo centenario. Costituisce un importante riconoscimento per un futuro all’insegna dei valori della cooperazione e di una linea di rigore e di coerenza
basata sui principi di responsabilità sociale e sulla cultura della fiducia,
del merito e del servizio agli stakeholder, puntualmente richiamata nel
Rapporto Sociale”. Ha affermato il Direttore del Creval Miro Fiordi:
“Trasparenza, efficacia nella comunicazione e chiarezza della nostra
mission ci hanno consentito di ottenere un premio di grande attualità,
che testimonia la nostra crescita, anche sul fonte della qualità dell’informativa di bilancio e sociale. E’ idealmente rivolto a tutti gli oltre 4.400
collaboratori del Gruppo, la cui attività quotidiana a presidio del mercato viene testimoniata nelle Relazioni a base della valutazione”.
Creval 2° al Cerchio d’Oro con Tellcard Mobile
nella categoria prodotti di pagamento
Beatrice Bettini della Direzione Mercato Creval
riceve il premio ‘Cerchio d’Oro’
La sesta edizione del Premio ‘Il Cerchio D’Oro dell’Innovazione Finanziaria’, dedicato all’innovazione nel settore bancario, assicurativo e finanziario, organizzato
da AIFIn (Associazione Italiana Financial Innovation), ha visto il Creval tra i vincitori nella categoria Prodotti di Pagamento.
Grazie a TELLCARD Mobile, l’innovativo sistema di pagamento contactless tramite cellulare che il Creval sta sperimentando con Visa e Key Client, la Banca si è
aggiudicata un prestigioso 2° posto a testimonianza del suo “storico” impegno nel
settore dell’innovazione tecnologica.
Il premio Cerchio d’oro è un riconoscimento per gli intermediari finanziari che
fanno dell’innovazione un elemento distintivo.
Roma, 29 marzo 2010
Al Creval il Premio ‘Donato Menichella’ per la Politica Creditizia e le Attività Culturali
RICONOSCIMENTI | Pleiadi
42
La Fondazione Nuove Proposte Culturali, che da otto anni promuove e
organizza il Premio ‘Donato Menichella’, su proposta unanime del Comitato
d’Onore e del Comitato Scientifico del
Premio, presieduti quest’anno dal Prof.
Paolo Savona e coordinati dall’Avv.
Elio Michele Greco e dal Prof. Francesco Lenoci, ha assegnato per il 2010 il
Premio per gli Studi Socio-Economici
al Prof. Guido Rey (Ordinario di Economia Politica alla Scuola Superiore
S. Anna di Pisa) e il Premio per la Politica Creditizia e le Attività Culturali
al Credito Valtellinese. La tradizionale
Medaglia d’Oro di Nuove Proposte,
legata al Premio Donato Menichella,
è stata conferita al Dott. Giovanni De
Censi, Presidente Credito Valtellinese e
Istituto Centrale delle Banche Popolari
Italiane. Il Premio è stato consegnato lo
scorso 29 marzo a Roma, presso la Sala
della Clemenza di Palazzo Altieri, sede
dell’A.B.I. L’incontro, presieduto dal
Prof. Paolo Savona e condotto dall’Avv.
Elio Michele Greco, Presidente della
Fondazione Nuove Proposte Culturali, è stato incentrato sulla Lettura Magistrale del Prof. Guido Rey sul tema
“C’era una volta... una riflessione sui
rapporti tra industria e servizi”. Le laudatio dei premiati sono state svolte dal
Prof. Paolo Savona, dal Dott. Vincenzo
Desario e dal Prof. Francesco Lenoci.
Le conclusioni sono state affidate al
Presidente Giovanni De Censi.
Qualità e PattiChiari
Il Gruppo Credito Valtellinese è dalla sua
fondazione indirizzato alla soddisfazione
della clientela e costantemente orientato alla
ricerca della migliore qualità dei processi,
anche attraverso soluzioni tecnologiche innovative. Nel 1995 il Credito Valtellinese ha
ottenuto, primo intermediario finanziario in
Italia, la certificazione di qualità ISO 9001
nella gestione del credito, attestazione che
non ha costituito un punto di arrivo bensì un
elemento distintivo di tipo culturale e organizzativo per tutti i collaboratori. Da quella
data le banche e società del Gruppo hanno
progressivamente ottenuto le certificazioni
di qualità rilasciata dal CISQCERT, primario Istituto operativo in Italia, che nel corso
del 2009, a seguito delle accurate verifiche
condotte, sono state confermate integralmente in base al dettato della nuova ISO
9001:2008, versione rivista ed aggiornata
lo scorso anno. Il Credito Piemontese e la
Cassa di Risparmio di Fano, sottoposte per
la prima volta a verifica, hanno anch’esse
ottenuto la certificazione, mentre Bankadati
Servizi Informatici, che presidia lo sviluppo
della piattaforma informatica sulla quale
opera il Gruppo ed è da tempo impegnata
sul fronte della accurata riservatezza delle
informazioni gestite, ha ottenuto la certificazione sullo standard ISO/IEC 27001, appositamente realizzato per tali applicazioni.
Quest’anno anche Banca Cattolica, recentemente entrata nel Gruppo, sarà coinvolta
nel Sistema di gestione avviato a divenire un
‘Sistema Integrato’, estendendo la propria
sfera di influenza, oltre alla Qualità, alle tematiche della tutela ambientale, sicurezza
e responsabilità sociale. In merito a que-
La qualità del Credito Valtellinese
Fasi attuative del piano qualità
I fase: ‘86/’89
II fase: ‘89/’93
III fase: ‘93/’03
IV fase: 2004
Culturale
Formativa
Sperimentale
Impianto
Strategico e
Strumentale
Sistema
di Gestione
Sistema
di Gestione
Integrato
Circoli
della qualità
Nuovo Piano
Strategico
Gestione Processi
Decisionali
Protocolli
Pattichiari
(qualità-flessibilità)
(gestione strategica
della qualità)
Gruppi
di progetto
Nuovo Sistema
Informativo
Adozione
ISO 9000
Responsabilità
Sociale
Gruppi integrati
di processo
Piano Progetti
Sistema Qualità
per l’Area Credito
Sicurezza
Ambiente
st’ultimo importante valore la Fondazione
Gruppo Credito Valtellinese detiene, sin dal
2004, la certificazione rilasciata in base allo
standard SA8000 dal CISE, ente accreditato dal SAI (Social Accountability International) di New York.
Semplicità e chiarezza in banca
A ottobre 2008 il Comitato Esecutivo dell’ABI ha deliberato il piano finalizzato a rilanciare la
strategia di settore PattiChiari. Il piano ha trovato concreta attuazione nel 2009 con l’attivazione di 25 (su 28 totali) Impegni per la Qualità volti a migliorare i rapporti con la clientela
retail e destinati a essere adottati in maniera generalizzata da tutto il settore, in quanto ritenuti
strumenti essenziali per raggiungere l’obiettivo di un mercato retail pienamente efficiente e
competitivo.
Gli Impegni in parola sono stati suddivisi nei seguenti comparti:
Conto corrente
Investimenti informati
Bancomat e carte di credito
Cambio mutuo
Credito alle piccole e medie imprese
Il nuovo Statuto del Consorzio coinvolge le Associazioni dei Consumatori (13 su 15 hanno aderito) e ha promosso l’attivazione di due nuovi Comitati indipendenti, perché i componenti che
li dirigono non provengono dal sistema bancario. Il primo verifica il rispetto degli Impegni ed il
secondo è dedicato ai ‘motori di informazione’ operativi sul sito ufficiale www.pattichiari.it, che
invitiamo a visitare per ogni ulteriore dettaglio.
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Consegnati ai Collaboratori i Premi IDEA Lo scorso 25 gennaio sono stati consegnati i premi ai collaboratori che hanno
contribuito al significativo miglioramento dei processi aziendali con proprie
segnalazioni inoltrate tramite l’applicazione IDEA. L’applicazione, attiva fin dal
1995, è stata studiata per raccogliere in maniera sistematica le proposte e i suggerimenti dei collaboratori operativi in ogni società e territorio servito dal Gruppo e aveva già contribuito nel 2008 all’ottenimento del riconoscimento ‘Cerchio
d’Oro’ per l’innovazione finanziaria, vinto dal Credito Valtellinese quale azienda
più innovativa dell’anno. Il Consigliere Delegato di Deltas, dott. Enzo Rocca, ha
consegnato undici premi ad altrettanti collaboratori del Credito Valtellinese, Credito Artigiano, Credito Siciliano, Credito Piemontese, Deltas e Bankadati.