Confagricoltura Bologna partner di Antoniano onlus e Food for Soul

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Confagricoltura Bologna partner di Antoniano onlus e Food for Soul
Confagricoltura Bologna partner di Antoniano onlus e Food for Soul per la mensa
“Padre Ernesto”: pasta, parmigiano reggiano, farine bio, carni suine e insaccati
saranno donati dalle aziende associate
«Confagricoltura Bologna non offre solo buon cibo alla Mensa dell’Antoniano ma si
impegna a farlo conoscere con l’iniziativa “L’agricoltura bolognese in pillole” a cura dei
produttori associati - ha detto in conferenza stampa Ottavio di Canossa, vice-presidente di
Confagricoltura Bologna - affinché la cultura materiale diventi uno strumento di
integrazione. Pasta, parmigiano reggiano, carni ed altri alimenti donati alla mensa saranno
occasione di incontro, condivisione e conoscenza del territorio. Cerealicoltori, pastai,
produttori di formaggi, salumi e insaccati daranno voce all’economia agricola cittadina, ai
suoi alimenti e alle materie prime, con l’intento di avvicinare e integrare allungando una
mano a chi è in difficoltà e facilitandolo nella ricerca di una occupazione stabile».
A partire da lunedì 9
maggio,
Antoniano
onlus e Food for Soul
- il progetto culturale
ideato
dallo
chef
Massimo Bottura che
mira a costituire un
senso
di
dignità
intorno alla tavola,
attraverso l’apertura o
la ristrutturazione di
refettori in giro per il
mondo, promuovendo
valori
di
arte
e
bellezza, di solidarietà
comunitaria
e
recupero di cibo, spazi
e
persone
-,
attiveranno un nuovo
servizio rivolto a famiglie e bambini presso la mensa di via Guinizelli 3.
Il lunedì sera, grazie anche alla collaborazione con “Chef to Chef” Emilia Romagna, nuclei
che già afferiscono al Centro d’Ascolto di Antoniano onlus o che verranno segnalati da altri
Servizi Sociali pubblici o privati del territorio, potranno essere accolti e cenare in un
ambiente tranquillo e protetto: una mensa per le famiglie, un servizio realizzato su misura
per loro, che aggiunge un nuovo tassello al percorso svolto ogni giorno da Antoniano
onlus.
Per l’organizzazione bolognese infatti, questo progetto significa aprirsi ad un ulteriore
gruppo di persone in difficoltà, rispondendo ad un bisogno della città e accogliendo un
target che attualmente risulta scoperto - come sempre senza sovrapporsi ad altri servizi -,
riuscendo così ad ampliare l’utilizzo dello spazio mensa e al contempo ad aumentare i
percorsi di inserimento lavorativo degli ospiti diurni (l’operatore che verificherà gli ingressi
sarà infatti scelto tra le persone in stato di disagio che frequentano il Centro d’Ascolto);
inoltre, date le numerose richieste di volontariato, si attiveranno nuovi gruppi di persone
che offriranno il loro tempo e il loro lavoro a supporto di questa iniziativa.
Se da un lato Antoniano onlus aveva già nel cuore di incrementare la propria attività
solidaristica, l’incontro con Massimo Bottura e Food for Soul ha offerto l’opportunità di
farlo nel migliore dei modi. L’associazione costituita dal noto chef fa dell’estetica - intesa in
questo caso come gesto gratuito di prossimità sociale – la propria bandiera, e si incontra
con Antoniano sul terreno comune del benessere della persona, intesa come condizione di
autonomia e felicità che passa attraverso il pasto come inizio di una relazione più
profonda.
Questa collaborazione, che si realizzerà in una cena a settimana realizzata ogni volta da
uno chef diverso – appartenente alla rete di Chef to Chef Emilia Romagna – che utilizzerà
quello che troverà in cucina per preparare da mangiare, darà la possibilità ad Antoniano di
acquisire nuove competenze e di entrare in collegamento con una rete importante di
partner che, sostenendo la mensa attraverso il reperimento di alimenti e risorse, faranno sì
che il denaro così “liberato” possa essere investito su altro.
Pane, carne, prodotti biologici, piatti, posate, cene di raccolta fondi, finanche – grazie a
Confagricoltura Bologna – “pillole di agricoltura bolognese” come occasione per conoscere
più a fondo le materie prime e arricchire il proprio curriculum al fine di ampliare le
opportunità di impiego, sono solo alcuni esempi concreti del valore aggiunto che porterà
con sé questo progetto, che è ovviamente aperto al sostegno di qualsiasi nuova realtà
voglia entrare a farne parte. Inoltre, si vorrebbe operare una ristrutturazione dei locali, per
la quale stiamo cercando partner che ne supportino la realizzazione, sempre nell’ottica di
offrire un ambiente bello, dove le persone possano sentirsi come a casa.
L’obiettivo di questo nuovo servizio, così come l’avvio della recente collaborazione con
altri chef, è quello – a lungo termine – di creare un modello di mensa diverso, più
accogliente e familiare, dove vengano messi in tavola pasti equilibrati e qualitativamente
migliori 365 giorni l’anno, per aiutare le persone che vivono in situazione di disagio a
recuperare la propria dignità anche in questo aspetto della propria vita.
Un particolare ringraziamento
va alle aziende associate a
Confagricoltura Bologna che
hanno donato alla Mensa
dell’Antoniano
pasta,
parmigiano reggiano, farine
biologiche, carni suine e
insaccati: “Tenuta Cuniola” di
Ottavio di Canossa, “Tenuta
Ca’ Selvatica” di Guglielmo
Garagnani, “Antigola” di Paolo
Parisini e all’agricola “Tosi
Gianni”.