Zona 21-05-10 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord

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Zona 21-05-10 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord
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Il settimanale gratuito del tuo quartiere
Anno 3 - numero 90
Venerdì 21 maggio 2010
Pubblicità: 345 1529651
Via Cassia antica: verrà già richiusa
Illusi i cittadini di mezzo XX Municipio: unica soluzione una rotatoria
L’ EDI T ORI AL E
Noi e i cani
Di Nicoletta Liguori
Questa settimana ha davvero piovuto moltissimo,
lunedì pomeriggio c’era veramente un diluvio e nonostante non ami la pioggia, questa volta l’ho ringraziata, almeno ha dato una bella sciacquata ai
marciapiedi dei nostri quartieri. Mi è infatti capitato di camminare spesso a piedi per le nostre vie
e ci ho rimesso un paio di scarpe! Sapete perché?
Un incivile proprietario di cane non aveva raccolto
la deiezione del suo fedele amico al Fleming. Ho
girato per il Fleming e Vigna Clara molte ore venerdì scorso, a piedi e lungo la Cassia nel fine settimana, tanti i signori e le signore a spasso per la
consueta passeggiatina, ma ho visto nessuno, ma
proprio nessuno raccogliere i “bisognini”. Sarò
stata sfortunata? Se i numeri non sono un’opinione,
direi che mi son sfuggiti i pochi civili, a fronte della
massa di incivili! Al Fleming poi sono stata costretta
a fare la gimkana fra cacche di ogni dimensione,
camminando sempre faccia a terra, alla fine una
non l’ho vista perché distratta da un’amica incontrata e puntualmente sono (Segue a pagina 2)
ViaCassia,
TordiQuinto, Olgiata,
ilavoridelG.r.a primadell’estate viabilitàetraffico
elecrepeallecase viailcamporom inviadisoluzione
Decine di famiglie sono state costrette
ad evacuare le proprie abitazioni
adiacenti ai cantieri. Le case hanno
crepe e sono a rischio (pag. 4)
Da campo abusivo a campo “tollerato”, l’insediamento dovrà essere
spostato altrove nell’ambito del
piano nomadi capitolino (pag. 13)
Pubblicità su $
Verrà chiuso il passo pedonale e
carrabile di fronte al Mac Donald’s
sulla Cassia. Lavori in corso per il
semaforo e il marciapiedes (pag. 8)
345 1529651
XX MUNICIPIO
CassiaAntica,dinuovochiusaper“problemidisicurezza”
L’ordine dalla Polizia Municipale: difficoltà nello svincolo di immissione da via Cortina D’Ampezzo
I
fatti sono noti a tutti, dopo ben
tre anni, finalmente, 10 giorni
fa viene riaperta Cassia Antica e anche a detta della Comandante del XX Gruppo della
Polizia Municipale dott.ssa Rosa
Mileto, da noi contattata martedì
scorso, non vi sono grandi problemi di traffico, l’unico problema sembra essere la svolta
obbligatoria a destra per chi
esce da Via Cortina d’Ampezzo
in direzione Piazza Giochi Delfici, qualche furbetto, in assenza
dei vigili, come avevamo già
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scritto la scorsa settimana, da
quell’incrocio svolta anche a sinistra verso via Oriolo Romano.
Questo è il motivo che ha convinto la Polizia Municipale a programmare di nuovo la chiusura
ed il ripristino alla circolazione in
“auge” ormai da più di tre anni.
Quindi a niente sono valse le lettere, le manifestazioni e i tanti articoli scritti non solo su questa
testata, c’è giunta voce che addirittura siano arrivate proteste
per la “nuova” effimera circolazione perfino al Gabinetto del
Sindaco! Mamma mia e quanto
è importante sta via? Non mi risulta che lì vi abiti il Presidente
Berlusconi e nemmeno il capo
dell’opposizione in parlamento
Bersani! Sappiamo dalla voce
del Presidente Giacomini che
aveva fatto diversi sopralluoghi
a Cassia Antica per constatare di
persona il flusso dei veicoli ed
aveva già chiesto due vigili in più
in forza al XX Gruppo per diciamo così “educare” gli indisciplinati e far loro rispettare le
nuove regole. Tutto inutile! Ep-
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pure il Presidente riaccende la
speranza: “Ho chiesto per iscritto
di stanziare parte del contributo
straordinario di 4.432 milioni di
euro, ex art NTA derivato dalla
fabbricazione di due fabbricati
residenziali all’incrocio fra via
Cortina d’Ampezzo e via Cassia
alla costruzione e realizzazione
di una rotatoria che consentirebbe il ripristino del doppio
senso di marcia in assoluta sicurezza. La costruzione delle palazzine è già iniziata ma al
Municipio non i soldi non sono
Segue da pagina 1
stata castigata, buttate al secchio
un paio di scarpe, perché quel
povero cane ne aveva fatta tanta
ed è andata oltre la suola. Insomma nonostante le multe promesse dal Sindaco - che nessuno
fa in effetti – i proprietari dei cani
se ne fregano altamente di non
ridurre i nostri marciapiedi un letamaio. Mi chiedo cosa accadrà
questa estate col caldo e le mosche. Possibile signori che vi costi
così tanto legare al guinzaglio un
sacchetto di plastica per raccogliere? Anch’io ho un cane che
regolarmente porto a spasso, ma
o in tasca o legato, tengo un sacchetto della spesa con dentro un
guanto usa e getta e un pezzetto
di carta per raccogliere le deiezioni del mio Eros che butto dove
è possibile. Se capita che ne sia
sprovvista, cerco di rimediare entrando in un bar e chiedendo
delle salviettine, torno sui miei
passi e pulisco. Così fanno tutti i
componenti della mia famiglia.
Solo quando lo porto in un certo
campo evito di comportarmi così
perché lì non è necessario, ma
per strada mai. E’ così difficile essere rispettosi delle scarpe altrui?
.N.L.
ancora arrivati.”La speranza è
l’ultima a morire, è vero Presidente, ma rischiamo di non vedere la soluzione di questa
annosa e triste cattiva circolazione!
Nicoletta
Liguori
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VIA CASSIA
ViaVolusia,ilavoridelGramettonoarischiolecase
Intere famiglie costrette ad evacuare le proprie abitazioni: crepe nei muri e ipotesi di crollo
Crepe nei muri, scricchiolii
e pavimenti avvallati. È rischio crolli a Via Volusia,
sulla Cassia appena prima
dell’imbocco del GRA.
Martedì 11 maggio i vigili
urbani hanno fatto evacuare due villini, al civico
81 e 83. Lo scorso agosto
era stata la volta di una famiglia al civico 51; la casa
era pericolante, fu dunque
transennata e puntellata.
Dal giorno dello sgombro
l’Anas restituisce l’affitto ai
proprietari, lo farà ancora
per tre mesi poi dovranno
vedersela da soli. Nel
2005 l’abbattimento del
viadotto Volusia ha fatto cedere la collina su cui furono
costruiti i villini anni ‘50, il
muro di contenimento previsto dai lavori per la terza
corsia del Raccordo Anulare non ha retto, si è
creata una fenditura di 3400 metri. L’Anas, intanto,
ha fatto sapere che “consi-
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dera prioritaria la necessità
di accertare cause ed eventuali responsabilità ricondotte ai lavori sul GRA;
l’area circostante al fabbricato di Via Volusia, 81/83,
è oggetto di continuo monitoraggio geologico, geotecnico e topografico da cui
non risultano preoccupazioni circa la staticità delle
strutture limitrofe al cantiere”. Famiglie e persone
coinvolte hanno già da
tempo intentato causa contro Anas e ditte appaltatrice
per chiedere un risarcimento. Sabatino, sfollato
del civico 83, mostra le
crepe sui muri della stanza
della figlia e gli avvallamenti nei pavimenti di tutta
casa e, indicando dal balcone il cantiere per la costruzione della terza corsia
del GRA, dichiara: «È da
un anno che sento le pareti
vibrare. Spesso lavorano
anche di notte, dormire di-
venta impossibile». Massimiliano, proprietario dell’autocarrozzeria contigua
al civico 51, racconta «di
aver dovuto spostare un ufficio intero perché il terreno
stava cedendo». Da agosto
deve pagarsi i lavori di manutenzione necessari alla
messa in sicurezza di tetto e
forno per la riverniciatura,
dopo il cedimento strutturale della collinetta su cui
sale via Volusia: «Per
adesso continuiamo a lavorare ma se un giorno dovessimo
rischiare
di
chiudere – afferma affranto
– come faremo a mandare
avanti vita e famiglia?».
Alessandro Sterpa, Consigliere del Municipio XX, afferma: «L’errore è stato
sicuramente nel progetto.
Servono immediatamente
controlli di fattibilità su tutto
il percorso coinvolto dai lavori per la terza corsia del
Raccordo, è assolutamente
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Sopra, una abitazione al fondo di via Volusia: i cantieri del Gra hanno provocato crepe
necessario evitare di mettere in pericolo altri edifici
e persone». Il Presidente del
Municipio Gianni Giacomini ribatte che «questa
non è una situazione di
competenza del Municipio,
per quanto riguarda le famiglie coinvolte, poi, sarà
compito del Dipartimento V
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(Servizi Sociali) trovare soluzioni adeguate».
Adesso comunque diverse
persone e famiglie rischiano davvero di rimanere senza casa, per molti
il frutto costato i sacrifici di
una vita; “considerata la
gravità della vicenda –
come ha commentato
anche Sterpa ¬– è importante superare divisioni
partitiche e steccati, fare
fronte comune contro chi
ha sbagliato riportandolo
alle proprie responsabilità,
attivando se necessario
piani di emergenza per gli
sfollati”.
Andrea
Lamberti
21 maggio 2010
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LA GIUSTINIANA
ComprensorioCaseeCampi,qualefuturodavvero?
Scuole, parcheggi e illuminazione: il punto sui lavori e sulle tempistiche di realizzazione
N
ella Cassia inoltrata, superato lo
sbocco
del
Grande Raccordo Anulare, sorge tra il verde del
parco dell’Insugherata, il
Consorzio Case e Campi,
in via Carlo Gherardini. Il
complesso di case e strutture varie, è abitato ormai
da tempo e gli abitanti
aspettano, da ormai un
paio d’anni, il funzionamento di tutte le strutture
quali scuole, giardini, parcheggi ed illuminazione
che, secondo il piano di lavori, dovevano essere
completate entro Giugno
2008.
Lo scenario
Imboccata Via Gherardini,
nei pressi della Giustiniana, il panorama è
molto affascinante: graziose casette arancio-bordeaux macchiano le
colline piene di alberi e
prati verdi. Non sembra di
essere a pochi metri dalla
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trafficata e famigerata
Cassia, il cartello “Attenzione Dossi artificiali”
sembra aver allontanato
qualsiasi automobile. Oltre
al lontano rumore delle
macchine sulla Cassia, gli
unici rumori che si sentono
sono quell del vento tra gli
alberi ed il verso di qualche uccello. La tranquillità
ed il silenzio sono all’ordine del giorno. Forse
anche troppo: l’aspetto un
po’ “macabro” lo si nota
superata qualche curva:
numerosi sono infatti i cantieri ancora aperti e le
strutture ancora spoglie,
scheletriche e prive di
mura, reticolati rossi, cartelli stradali provvisori, gru
e qualche nuvola di fumo,
fanno da sfondo a quella
che sembrava “una cittadina perfetta”.
I cittadini
Gli abitanti del Consorzio
sono da tempo stanchi: si
verificano, spesso, furti
notturni ed i parchi giochi,
calato il sole, sono tutt’altro
che un oasi dove far giocare i bambini. Per non
parlare delle scuole. Inesistenti. O meglio, ci sono,
ma sotto forma di cantieri
in perenne costruzione.
“I plessi scolastici di via Tagliaferri e via Gherardini
devono essere completati il
prima possibile per permettere ai cittadini della
Giustiniana di avere nuovi
servizi e alle giovani coppie di non pagare l'asilo
privato che incide molto
sul loro bilancio” queste le
parole di Alessandro
Sterpa, consigliere del XX
Municipio del Partito Democratico che aggiunge:
“In aula abbiamo approvato una risoluzione presentata dal PD che
impegna la giunta del muniicpio a far aprire per
Settembre i locali e il parcheggio oggi ancora
chiuso su via Gherardini”.
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L’altro schieramento
Non diverse sembrano le
intenzioni dello schieramento politico opposto:
Marco Petrelli, consigliere
del Popolo della Libertà,
conferma la versione di
Sterpa: “Precedentemente
il Municipio ha effettuato
un sopralluogo per verificare l'apertura dei nuovi
plessi scolastici. Dal so-
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pralluogo è emerso che il
plesso destinato alle medie
ed elementari dovrebbe
essere pronto per Luglio.
Per quanto riguarda la
materna, i lavori dovrebbero terminare per Settembre. Poi bisognerà allestire
e reperire personale, sarà
difficile. Lunedì 17 è stata
votata all'unanimità una
proposta della risoluzione
che chiede la sicurezza
per l'apertura nei tempi
previsti per l'anno scolastico 2010.” Tutto il Municipio sembra in fervore ed
in movimento per risolvere
i problemi del Consorzio.
Speriamo di riuscire a vedere i primi risultati per
quest’estate, come previsto.
Claudio
Colica
21 maggio 2010
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OLGIATA
ViabilitàviaCassia-ViaBragaglia:qualcosasimuove
Le novità sul fronte semaforo e marciapiede. Verrà chiuso l’accesso al Mac Donald’s dalla Cassia
D
opo le numerose
proteste degli abitanti del quartiere, il Consiglio del XX
Municipio si è riunito lunedì 17 maggio per discutere la problematica
situazione viabilità tra
via Cassia e via Bragaglia, aggravatasi notevolmente
a
seguito
dell’apertura del Centro
Commerciale
Olgiata
Shopping Center. Tre
sono le questioni: l’accesso pedonale al Mac
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Donald’s su via Cassia –
utilizzato irregolarmente
da clienti e fornitori come
un parcheggio -, l’interruzione dei lavori per il
ripristino del marciapiede circostante – ancora inutilizzabile -,
l’arretramento del semaforo di via Bragaglia e la
conseguente creazione di
una corsia d’immissione.
Di questi tre punti il Consiglio ha affrontato solo i
primi due, reputandoli
più urgenti, e all’unani-
mità, con voto favorevole
del Presidente del Municipio Giacomini, è stata
approvata una risoluzione che impegna gli
Assessori ai Lavori pubblici e all’Urbanistica
nella verifica della legittimità del passo carrabile,
previa chiusura temporanea dello stesso, e che
chiede ai Vigili urbani un
maggiore controllo sul
traffico nell’area.
“Gli uffici del Municipio
– ci ha detto Luciano
Sciarretti (PdL), delegato
alla mobilità del XX –
non hanno mai dato parere positivo all’apertura
del passo carrabile. Ora
dobbiamo aspettare che
vengano effettuate tutte le
verifiche
necessarie”.
“Per quanto riguarda il
marciapiede – prosegue
Simone Ariola (PdL), Presidente del Consiglio –
bisognerà riscontrare che
questo effettivamente sia
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stato realizzato delle dimensioni che le norme in
materia prevedono, altrimenti dovrà essere ripristinato com’era prima
dell’apertura del Centro
Commerciale”. Daniele
Torquati (PD) ci ha detto
inoltre: “La situazione
della mobilità in questo
tratto è diventata insostenibile, sarebbe quindi
opportuno che Comune e
Municipio
vigilassero
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sulla conformità del progetto approvato e soprattutto che appurassero
che i lavori per il marciapiede vengano realizzati
secondo le norme”. Alessandro Sterpa, capogruppo del PD nonché
fautore della proposta
presentata al Consiglio
l’8 aprile di chiudere il
passo carrabile, ci ha
raccontato che gli uffici
tecnici saranno impe-
gnati anche nel verificare
il motivo che impedisce
agli utenti del Centro
Commerciale di utilizzare i parcheggi sotterranei: “È necessario che
l’accesso
all’Olgiata
Shopping Center sia corrispondente a quest’area
preposta, solo in questo
modo si eviterà il parcheggio selvaggio su via
Cassia”.
Sara
Poletto
21 maggio 2010
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rOmA
Roma è ufficialmente la candidata italiana alle
Olimpiadi del 2020. A stabilirlo oggi la Commissione di valutazione del Coni riunita oggi
nella Capitale. La Commissione ha attribuito a
Roma 32,3 su 35 di punteggio, mentre Venezia
ha sommato 20,1 su 35 (quindi una valutazione in decimi rispettivamente di 9,2 per la Capitale e 5,7 per la città lagunare). Per tanto sulla
base dei criteri Cio, Venezia non raggiungerebbe il parametro 6 (calcolato in decimi) per
superare la soglia già individuata dal Cio per
Rio 2016. Per quanto riguarda i punteggi, in
nessuno degli 11 punti Venezia ha mai superato
Roma: le due città aspiranti candidate sono state
giudicate a pari merito sul supporto del Governo e su quello dell'opinione pubblica (punti
2). Venezia ha preso zero sull'esperienza e l'organizzazione di eventi (su questo punto Roma
ha superato la concorrente per 2-0). Stesso punteggio sull'impatto dei Giochi in cui le due città
hanno preso 1,8. Nel computo finale Venezia
nel punteggio in decimi non ha raggiunto la sufficienza (5,7 contro 9,2 di Roma).
10
TOmBAdinerOne
È scattato l'allarme-Tbc
nella scuola elementare
di via Al Sesto Miglio,
sulla Cassia: a una
maestra, dal 4 maggio
al Forlanini per "tubercolosi sospetta".
Dalla Asl RmE, venerdì, è partito lo
screening nelle due
classi della maestra
colpita dal bacillo di
Koch e su 20 alunni, 9
sono positivi alla tubercolina. Per loro, oggi,
radiografia al torace:
se indenni da Tbc, dovranno assumere per
sei mesi un antibiotico.
Per chi, invece, l'avrà
contratta, scatterà il ricovero.
"Continueremo
con i test su un'altra ventina di
bambini", spiega
a Repubblica Enrico Di Rosa dal
servizio
Igiene
pubblica
della
Asl. "I risultati ci
diranno se estendere i controlli a
tutti, entro una decina di giorni,
tempo più che
adeguato per una
valutazione completa delle condizioni di ognuno".
Sarà così, visti gli
esiti dei primi accertamenti.
fOrmellO
Il Comune di Formello ha istituito uno
Sportello di Orientamento Legale gratuito
per gli utenti del Servizio Sociale comunale. Fornirà supporto e guida nell’affrontare questioni giuridiche connessi al diritto
di famiglia sotto l’aspetto sia civile sia penale. Lo Sportello è aperto il mercoledì,
dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso il
Palazzetto C in Piazza S. Lorenzo n. 21.
Per accedere al Servizio è necessario un
preliminare incontro con l’Assistente Sociale.
Info: 06 90 194 219-241.
Cassia Antica: il comitato cittadino XX Municipio
indice una riunione straordinaria aperta a tutti
Il nostro Comitato aveva già fatto presente, prima della riapertura,
al VII dipartimento (assessorato alla mobilità), che la soluzione da
loro proposta con svolta obbligatoria a destra avrebbe scatenato
una lotta tra due quartieri. Poiché riteniamo ancora fondamentale
per il traffico della Cassia e di Corso Francia la riapertura al doppio
senso di marcia sulla Cassia Antica, invitiamo tutti gli interessati a
partecipare ad una riunione straordinaria presso la Parrocchia di
San Giuliano di via Cassia lunedì 24 maggio alle 18.30
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21 maggio 2010
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OlGiATA
xxmuniCipiO
Sono pubblicate sul sito del comune di Roma, sezione Municipio XX, le graduatorie definitive relative alle scuole comunali dell'infanzia del XX
Municipio per l'anno scolastico 2010/11.
Questo l'elenco delle scuole interessate:
Angelini
Colli d'oro
Ferrante Aporti
Il Bruchetto
La Mimosa
L'Aquilone
L'Arcobaleno
L'Isola Felice
Mengotti
Merelli
Parco di Veio
Peter Pan
San Godenzo
Saxa Rubra
Soglian
Vibio Mariano
Zandonai
(Info: www.comune.roma.it)
Malato di Alzheimer, 80enne e indagato per spaccio internazionale di
droga? Incredibile, ma tutto vero. E
tutto per l'ex badante sud americana
dell'anziano, che ha fatto recapitare
in casa del manager in pensione un
pacco con due chili di cocaina purissima. E' questo il risvolto di una indagine del Gico del Guardia di finanza
su un carico di stupefacenti arrivato
dal Venezuela, in base ad una denuncia presentata dal difensore dell'uomo, l'avvocato Gianluca Arrighi.
In tutto ciò lo stato mentale dell'anziano non gli consente neppure di
rendersi bene conto dell'accaduto.
"L'iscrizione del mio assistito nel registro degli indagati, seppur poteva costituire un atto dovuto all'inizio delle
investigazioni, è oggi priva di ogni
fondamento - ha sottolineato il penalista - E' evidente come l'anziano
pensionato sia stato ingannato e raggirato da chi si è ignobilmente approfittato delle sue patologiche
condizioni di salute. Sono certo che
verranno adottati al più presto gli opportuni provvedimenti cautelari nei
confronti dei responsabili". Ricevette
un pacco postale per conto dell'ex
badante sudamericana. Un "pacco"
che però si è rivelato essere tale in tutti
i sensi. Al suo interno infatti erano
contenuti due chilogrammi di cocaina, per un valore di circa 200mila
euro, e l'anziano, ottantenne malato
di Alzheimer, si è ritrovato indagato
per spaccio internazionale di droga.
Ora l'uomo, assistito dall'avvocato
Gianluca Arrighi, ha depositato una
querela per calunnia nei confronti
della donna. I fatti risalgono al febbraio scorso quando alla porta dell'abitazione dell'anziano all'Olgiata
suonano agenti del Gico della la
guardia di finanza in borghese che
gli consegnano un pacco postale. La
droga era stata "intercettata" all'aeroporto di Malpensa e risultava proveniente dal Venezuela.
Nella
denuncia l'80enne respinge le accuse
e sostiene di aver accettato il pacco
postale, di cui non conosceva il contenuto, solo in virtù dei buoni rapporti
con l'ex badante.
ViAdellAGiusTiniAnA
Il comitato di via della Giustiniana, a seguito dell’incontro del 17 febbraio con Stefano Erbaggi Assessore LL.PP. del XX
Municipio, elenca i problemi rimasti ancora irrisolti:
- il completamento illuminazione pubblica
- la posa in opera di tutta la segnaletica
stradale orizzontale e verticale, il ripristino
del guardrail ed i lavori necessari per la sistemazione dell’inizio frana all’altezza del
civico 885
- definitiva sistemazione delle cunette
- taglio di tutti i rami ed alberi (a cura dei
proprietari ed in mancanza a cura del XX
Municipio in danno) che insistendo sulla
strada ed essendo pericolanti rappresentano un elemento di rischio elevato
- bus 303 aumento della frequenza corse,
prolungamento dell’orario di servizio compresi festivi
- Via Anna Foà riparazione del manto stradale ormai quasi impercorribile
Tomba di Nerone: rimosso chiosco abusivo di fiori, simbolo di degrado da anni
"Con grande soddisfazione comunico che, questa mattina, dopo oltre 10 anni, è stato definitivamente rimosso il chiosco
abusivo presente sul marciapiedi di Via Due Ponti, angolo Via Cassia‰ Lo comunica il consigliere PdL del XX Municipio
Giuseppe Calendino, delagato alla Protezione Civile. „Nella stessa giornata, è stata ripulita lÊarea sottostante il cavalcavia di Via Due Ponti, angolo Via Flaminia. Queste operazioni di bonifica , sono state realizzate grazie ai fondi gestiti
dal Municipio, per la realizzazione del progetto Quadrilatero Roma XX. Nei prossimi giorni, comunicherò quali saranno
le nuove operazioni di bonifica". Il Presidente Giacomini ha avuto una grande intuizione nel sostenere un Progetto Sicurezza che inizia a raccogliere ottimi risultati;. Le critiche al progetto Quadrilatero Roma XX e al numero verde si sono
rivelate infondate e strumentali. Nei prossimi giorni, comunicherò quali saranno le nuove operazioni di bonifica".
21 maggio 2010
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TOR DI QUINTO
AgiugnoaddioalcamponomadidiviadelBaiardo
Lo ha annunciato su una tv locale il presidente del Municipio. I rom saranno trasferiti altrove
E’
uno spettacolo insolito
quello a cui si assiste
ogni sera in via di Tor
di Quinto. È appunto curioso
notare il singolare contrasto
tra l’elegante pubblico che attende l’inizio dello spettacolo
serale al Gran Teatro e la
folla di rom che, sempre carica di buste, borsoni e sacchi, attraversa la strada
diretta al campo nomadi
nell’adiacente via del Baiardo. Si trova ancora qui, infatti, la baraccopoli abusiva
che doveva essere sgomberata in seguito alla delibera
del sindaco Alemanno datata
duemilanove. “Non sarà così
ancora per molto”, dichiara
il Presidente del XX municipio
Gianni Giacomini, assicurandoci che “allo sgombero del
campo di via La Martora seguirà quello di Tor di Quinto”.
Rimangono ancora incerti i
tempi di realizzazione, ma
verosimilmente la questione
dovrebbe essere risolta nell’arco di un paio di mesi,
prima delle ferie estive.
L’intervento di smantellamento
sembra essere necessario non
solo perché i rom si sono stanziati in via del Baiardo abusivamente, ma soprattutto per
la più totale carenza delle
principali norme igieniche e
di sicurezza in cui vivono. Gli
“inquilini” del campo ,ad
oggi, sono più di duecento.
21 maggio 2010
Quelli che vi abitano da più
tempo hanno avuto modo di
costruire qualcosa in più di un
una baracca, ma quelli che si
sono trasferiti relativamente
da poco abitano in vere e
proprie capanne di fortuna,
spesso pericolanti.
Ad aggravare la situazione è
la mancanza d’acqua e di
servizi igienici; i wc chimici
offerti dal Comune, non ba-
stano a soddisfare i bisogni fisiologici dei rom, che, non di
rado, vengono espletati altrove. Non essendoci elettricità inoltre, o almeno non per
tutti, dato che proprio il Gran
Teatro ha più volte lamentato
un aggancio abusivo alla propria rete elettrica, si cucina su
fornelletti da campeggio alimentati da malconce bombole
a gas. Non più di una decina
"""
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di giorni fa appunto, sono andate a fuoco alcune baracche
e si è reso necessario l’intervento di cinque squadre dei
vigili del fuoco.
Non è da sottovalutare infine,
come la vicinanza con il Tevere comporti una “migrazione” di topi e insetti, che,
attratti dal cibo, si avvicinano
al campo.
Quest’estate il campo verrà
bonificato e i rom saranno
trasferiti altrove. Per avere informazioni più dettagliate a
riguardo dobbiamo ancora
attendere l’uscita del bando di
acquisizione terreni, certo è,
garantisce Giacomini, che
l’area non si troverà nella nostra circoscrizione.
AlessioBarbati
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FORMELLO - LE RUGHE
festadiprimavera,unagrandedomenicadifesta
Domenica 23 maggio appuntamento a Le Rughe: musica, giochi e tanto intrattenimento
U
na kermesse di sport,
musica e gastronomia,
per mettere in evidenza il meglio che c’e’ nel
territorio. Un pomeriggio di
festa per bambini delle scuole
elementari e medie che possono giocare insieme con i
loro genitori: dal torneo di YoYo ai gonfiabili, dal ping
pong al calcetto, alla pallavolo alla gimkana in bici. Una
festa con tanti giochi non agonistici, nella quale vince lo
sport. E’ la ricetta della Festa
di Primavera, giunta oramai
alla III edizione, che si svolgerà domenica 23 maggio
h.15,30 - 23 a Le Rughe (Formello), nell’area attorno alla
scuola elementare che viene
pedonalizzata per l’occasione.
Adolescenti e giovani protagonisti alle ore 15,30 del torneo
di
Electrodance
(Tecktonik) VS Hip Hop nella
palestra: appassionati di electrodance - una nuova disciplina che impazza soprattutto
21 maggio 2010
tra i teenagers su internet contro ballerini Hip Hop, altra
disciplina già nota da anni e
molto in voga tra i ragazzi.
Alle 17,30 esibizione di arti
marziali (a cura della IMAA)
e di danza (a cura del Circolo
Culturale Formello). Quindi
esibizione dell’Orchestra Giovanile dell’Accademia B. Pasquini. Alle ore 18 comincera'
il "Festival di Primavera" – direttore musicale Marco Caviglia (Dire Straits): una gara
per Bands giovanili,cantautori
e cantanti sotto i 35 anni. Una
giuria composta da esponenti
del giornalismo, della televisione, della mondo della musica valutera’ le esibizioni dei
giovani. Sul palco verranno
premiati i migliori talenti.
La Festa e' organizzata da "Il
Melograno" in collaborazione
con l'Istituto Comprensivo di
Formello, il gruppo Scout
Roma 2, con il patrocinio del
Comune di Formello.
"Il Melograno - Solidarieta',
Ambiente, Cultura" Associa-
"""
zione Culturale e Sportiva affiliata al Centro Sportivo Italiano - nata ad aprile 2007,
oggi conta un centinaio di
soci ed ha l’obiettivo di migliorare la qualita’ della vita
della gente, attraverso iniziative concrete, nei campi della
cultura, dell’ambiente, della
solidarieta’ con gli emarginati. Organizza eventi sportivi, culturali, e iniziative di
$
beneficenza per favorire la
comunicazione tra le generazioni e tra i gruppi sociali e
religiosi. Tra le ultime iniziative la promozione di un Sentiero Naturalistico accessibile
ai disabili di particolare bellezza nel Parco di Veio (Le
Rughe – Il Sorbo) progettato
dal Comune di Formello e recentemente finanziato dalla
Regione Lazio (698 mila
euro), varie iniziative di beneficienza a favore di anziani,
bambini, disabili, un Convegno nel Salone delle Conferenze
del
Ministero
dell’Interno su “Calcio e violenza”, con Gabriele Paparelli, figlio del tifoso laziale
ucciso all’Olimpico nel 1979.
Info:
WWW.ILMELOGRANOITALIA.IT
Red.
15
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TOR DI QUINTO
parcodellaghetto:orailricorsoalTardellazio
Tra i cittadini posizioni discordanti sul futuro di quest'area, ma intanto i comitati rilanciano
E
nnesimo capitolo di una
vicenda ormai infinita.
L'associazione Italia Nostra con l'adesione di alcuni
comitati di quartiere del XX
Municipio ha recentemente
presentato un ricorso al Tar del
lazio, come auspicato all'inizio
di questa intricata storia di luci
ed ombre, per la nota concessione di edificabilità e gestione
dell'intera area del Parco di Tor
di Quinto, alla società privata
Boreale s.r.l.
“Vi sembra normale che una
proprietà pubblica per essere
pulita e decorosa debba esser
gestita da privati” lo sfogo sul
web di cittadini che non sopportano la privatizzazione
come sinonimo di ordine, pulizia e vivibilità, continuando
“Nessuno vuole il -lerciumeche tutti noi vediamo ogni
giorno però nemmeno darlo in
mano a chi ha interessi strettamente personali”
La politica sotto la spinta di una
cittadinanza attiva e di una
stampa libera salvò negli anni
’70 la piana di Tor di Quinto,
con uno spettacolare viale a 4
filari di platani che conduce
all’ingresso del monumentale
ippodromo di Tor di Quinto. Ai
lati del viale c'erano vastissimi
prati per circa 100 ettari, di
grande valore paesaggistico.
Di quei cento ettari, variamente
lottizzati, i cittadini ne ottennero anni fa solo 11, i più belli
21 maggio 2010
per la verità, quelli dell’ansa di
Tor di Quinto, dove è stato
creato un parco con un laghetto pieno di pesci, frequentatissimo da sportivi, famiglie,
bambini e cani. Ora il Comune
fa capire che non ha più soldi
per mantenere il parco e lo
cede in affitto ai privati; su quegli 11 ettari stanno per sorgere
un asilo nido comunale, un
punto ristoro, un'area fitness
attrezzata, due campi da
beach volley, un percorso “salute fitness”, servizi per attività
sportive con conseguente recupero dell'area per cani e dell'area gioco per bimbi. Le voci
si alternano e spesso sono discordanti. Alcuni cittadini sono
infuriati con chi troppo spesso
attacca per principio decisioni
e provvedimenti istituzionali
che anzi, vedono una svolta in
questa concessione, una svolta
privata ma che potrà dar solo
benefici. “La situazione appare
di totale abbandono: mai un
intervento di manutenzione in
oltre 20 anni, da quando il
parco di Tor di Quinto fu inaugurato” racconta uno storico
abitante di Ponte Milvio, che ha
vissuto l'intero ventennio di
questa zona verde in prima
persona.
L’area fu inserita nel sistema
parchi all’inizio degli anni Novanta e avrebbe dovuto far
parte del ben più vasto Parco
del Tevere Nord, che doveva
arrivare fino a Poggio Mirteto.
Da allora si è ridotto in pessime
condizioni: sporcizia ovunque,
pantano, giochi divelti e mai
sostituiti, un’area dedicata agli
animali annunciata ma mai
realizzata, erba tagliata di
rado, l’impianto di innaffiamento che non funziona più e i
tombini ridotti a vere e proprie
trappole. I Comitati fanno sapere che il ricorso al Tar del
Lazio è strettamente legato alle
presunte irregolarità procedurali e sostanziali, con una
chiara violazione dei vincoli di
tutela dell’area che la rendono
inedificabile. I costi del ricorso
sono stati interamente fronteggiati dai cittadini che quoti-
"""
$
dianamente frequentano il
parco e che hanno sposato da
subito questa causa.
Per i cittadini dei quartieri di
Vigna Clara, Ponte Milvio e Tor
di Quinto questo parco è stato
da subito un ritrovo di svariate
generazioni, strapieno di affezionati frequentatori, un vero
polmone, uno sfogo irrinunciabile per tutti gli amanti dei cani,
un vero successo urbanistico e
di vita sociale. Ma dei rimanenti ettari dell'iniziale lottizzazione non si è visto più nulla.
Sono stati di fatto ceduti dalla
mala politica nel corso degli
anni, a private attività, partendo dagli episodi dei palazzi
per abitazioni della Marina co-
struiti battendo sul tempo
l’esproprio comunale e con la
sagoma del Gran Teatro a lato
del viale monumentale di Tor di
Quinto che interrompe la visuale. Anche gli impianti sportivi
pubblici
creati
nel
quadrante opposto all’area del
laghetto sono nella gestione
esclusiva della stessa società
ora protagonista di questa vicenda e dall’altra parte del laghetto le aree pubbliche sono
integralmente nelle mani di un
ristorante e a stagioni alterne di
un centro Fitness e di una pista
da pattinaggio su ghiaccio.
Diego
Broglia
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XX MUNICIPIO
sicurezza,parlailpresidenteGianniGiacomini
La risporta alle critiche dell’opposizione: “In XX Municipio soldi ben spesi per i cittadini”
R
iceviamo e volentieri
pubblichiamo:”Nel
considerare interessante la “premessa” indicata
nella Sua, inerente l’oggetto,
con particolare riguardo alla
considerazione espressa
circa la “fondamentale tutela
dei cittadini” ….”affinchè vivano in una città sicura e si
sentano tutelati dalle Istituzioni e dalle Forze dell’Ordine”, Vorrei ricordarLe che
durante la precedente Amministrazione Comunale Capitolina(PD),
nel
XX
Municipio furono installati
ben 2 campi nomadi(Via del
Baiardo e Via Tiberina) ed
erano proliferati numerosi
accampamenti e baraccopoli abitati da cittadini extracomunitari clandestini con
gravissime ripercussioni sulla
cittadinanza, soprattutto in
termini di criminalità. Considerato che, durante la precedente
legislatura
capitolina, sia con la Giunta
Rutelli che con la Giunta Vel-
18
troni, nessun provvedimento
fu mai effettuato per tutelare
la “sicurezza” e “l’incolumità” dei cittadini, nonostante il disagio e
l’insicurezza avevano raggiunto un livello altissimo.
L’unico risultato fu quello che
il XX Municipio diventò, tra i
Municipi romani, quello
maggiormente degradato e
non solo sotto il punto di vista
della sicurezza.
Infatti, anche il Consiglio Municipale in una Risoluzione
votata all’unanimità nel
2007(n.85) a seguito dell’uccisione della Sig.ra Reggiani, chiese l’intervento delle
Istituzioni preposte, Sindaco
compreso, per ottenere un
maggiore e più assiduo controllo del territorio. Nella Risoluzione, anche da Lei
votata, si evidenziò che “ il
XX Gruppo della Polizia Municipale periodicamente inviava al Gabinetto del
Sindaco un elenco degli insediamenti abusivi esistenti
sul territorio municipale”….e
che…” il tema della sicurezza a Roma Nord era diventato una vera e prioritaria
emergenza del nostro territorio”……, oltre alla “stragrande maggioranza dei
reati commessi ….. imputabili a cittadini comunitari
provenienti dai paesi dell’est
o cittadini extracomunitari. Il
Consiglio all’unanimità segnalava in particolare che ..”
le segnalazioni del Municipio non avevano trovato
adeguato riscontro…..”(nelle
Istituzioni). Pertanto, non
concordo con quanto da Lei
dichiarato alla stampa locale
circa l’affermazione riguardo alle “Amministrazioni di centro destra che
spendono male e a farne le
spese sono i cittadini”, in
quanto non mi risulta che le
precedenti Amministrazioni
di centro-sinistra abbiano
speso bene i soldi dei contribuenti, rilevando che, nessuna iniziativa fu intrapresa
"""
per eliminare il degrado cittadino e migliorare la qualità
della vita dei cittadini del XX
Municipio. L’attuale Amministrazione Comunale, nonostante l’eredità delle gravi
problematiche,
ricevuta
dopo ben 17 anni di guida
centrosinistra e alla guida
della città di Roma solo dal
maggio 2008, si è impegnata per migliorare le condizioni dei nostri territori,
nonostante i problemi legati
al bilancio comunale. Infatti,
la presenza dei militari e la
videosorveglianza nelle stazioni ferroviarie si è dimostrata un valido deterrente ed
è stata accolta positivamente
dai cittadini. Anche i nuovi
impianti di illuminazione
realizzati in questi due anni(
e attesi per lunghi anni dalla
cittadinanza) hanno sicuramente contribuito a migliorare le condizioni di
sicurezza, così come i numerosi “sbaraccamenti” avvenuti in questo Municipio e le
$
tante altre iniziative intraprese in favore dei residenti,
peraltro, realizzate in un
lasso di tempo assai breve.
Tutto ciò premesso, il Progetto
“Quadrilatero Roma XX” fu
finanziato con fondi regionali, tramite bando pubblico,
con lo scopo di “prevenire”
fenomeni di degrado e microcriminalità”. Il costo del
Progetto ammonta a
200.000,00(IVA compresa)
comprendente l’installazione
di due impianti di Videosorveglianza (Piazza Saxa
Rubra e Ponte Milvio). I costi
dell’istituzione del numero
verde è di 14.000,00. Le
segnalazioni pervenute dai
cittadini allo sportello del
Quadrilatero sono 263 di
cui 63 hanno riguardato casi
già precedentemente segnalati e protocollati. I tabulati telefonici non sono in possesso
di questa Presidenza e pertanto dovrà rivolgere la Sua
richiesta agli uffici competenti, fermo restando il rispetto degli articoli di legge
connessi alla tutela della privacy e dei dati sensibili(numeri telefonici di cittadini,
nominativi ecc…) previsti
dalla normativa vigente.
21 maggio 2010
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ITINERARI
Gitaamonterotondo,gioiellinoasoli20kmdisalaria
Arte rinascimentale e risorgimentale tutta da visitare in un borgo dalla lunga storia
G
irovagare per la valle
del Tevere è particolarmente piacevole perché
vi sono molte aree di interesse
paesaggistico come le riserve naturali di Nazzano-Tevere-Farfa e
del Monte Soratte, ma, soprattutto per noi abitanti di Roma
Nord, perché facilmente raggiungibile percorrendo le splendide vie consolari Cassia,
Flaminia, Tiberina e Salaria.
Lungo queste strade vi sono borghi e borghetti, paesini e paesoni
20
dal sapore medioevale che nascondono veri tesori; vale assolutamente la pena di ritrovarli
andandoci con i nostri amici,
magari la domenica mattina,
come si faceva una volta. In
poche parole, vi sto consigliando
di riprendere quella sana, vecchia abitudine degli anni passati
che si chiamava GITA FUORI
PORTA. Ed anche se ormai fuori
dalle porte di Roma non si stendono più i campi delle suddette
gite è anche vero che non si gira
più in calesse e quindi con le nostre automobili possiamo spingerci un pochino più in là dei
nostri antenati. Per esempio a
Monterotondo.
Siccome dista solo 23 km da
Roma, per arrivarvi in macchina
basta imboccare la via Salaria
verso Rieti. Monterotondo si trova
su di un colle; edificato vicino all'antico abitato di Nomentum
viene nominato nelle cronache fin
dal 1074. Fu feudo di molte famiglie importanti quali gli Orsini
(dal XII secolo), i Barberini (dal
1622) ed infine, dal 1699 i Marchesi del Grillo. In questi giorni in
cui stiamo festeggiando i 150
anni dall'Unità d'Italia trovo interessante il fatto che il borgo sia
stato occupato dalle truppe garibaldine nel 1867.
All'interno del nucleo medievale
e rinascimentale bisogna assolutamente visitare la Chiesa di
Santa Maria delle Grazie che si
trova in piazza Garibaldi, con la
sua facciata semplice e la sua navata unica. All'interno vi è il Monumento di Girolamo Orsini
"""
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(morto nel 1484) che in un altorilievo viene stranamente raffigurato a cavallo e non disteso come
si usava all'epoca.
Entrando dalla Porta Garibaldi e
percorrendo via Cavour fino a
piazza del Popolo si arriva al
Duomo che fu costruito su commissione del cardinale Carlo Barberini. L'interno è dominato
dall'affresco attribuito a Giovanni
Domenico Piastrini (1678-1740)
raffigurante l'Assunzione di
Maria mentre l'altare maggiore
è stato realizzato riutilizzando un
sarcofago romano. Altri bellissimi affreschi incantano i visitatori
nelle cappelle laterali, alcuni attribuibili ai seguaci del Guercino.
Attraversando il bellissimo borgo
si può ammirare il palazzo Orsini Barberini che oggi ospita gli
uffici comunali; al suo interno vi
sono preziosi affreschi con soggetti mitologici e richiami alle
guerre contro gli Ottomani, allegorie e paesaggi fiamminghi.
Tutt'intorno al centro abitato, la
campagna di Tor Mancina insieme a Vallericca e alla macchia
di Gattaceca formano una bella
cintura verde che circonda la città
nella quale passeggiare a contatto con la natura.
A Monterotondo, inoltre, la seconda domenica del mese vi è la
mostra di antiquariato e artigianato “Isola del tempo” mentre
durante l'estate si susseguono
rassegne di musica, teatro, cinema e danza. Da visitare è
anche il Museo Archeologico.
Per informazioni:
www.comune.monterotondo.rm.it
Maria Gabriella
Zampini
21 maggio 2010
CINEMA
a cura di
!
CINEMA
f|ÅÉÇx UÜtvv|
# !
a cura di
f|ÅÉÇx UÜtvv|
Alleoriginidelmitodinottingham princeofpersia:davideogamea film
Robin Hood: dove comincia la leggenda. E’ arrivato
Troppa sabbia e poco arresto per un titolo caro ai gamers
Fuorilegge oppure eroe, un uomo di origini umili, un arciere del re, diventerà
per la gente di Nottingham il simbolo di
libertà contro l’oppressione. Il volto
umano dietro le ingiustizie di un’epoca
durissima e feroce, lealtà verso la corona o l’umano istinto di sopravvivenza?
Su questo amletico dilemma l’iconoclasta
Ridley Scott riversa tutta la sua magnanimità, il suo essere cineasta d’autore al
servizio del pueblo, specialmente in ambientazione storicamente seducenti. Inghilterra del XIII secolo, Riccardo Cuor
di Leone lascia le penne in battaglia e
Giovanni suo fratello, avido e meschino,
ne rileva la corona affidandosi al corrotto sir Godfrey, che lo vende a Filippo
di Francia. Al limite del baratro interviene Robin Longstride, fintosi Robert di Loxley, il quale lontano dai fasti della
letteratura popolare (incarnata dal prode Kostner), combatte per la salvezza
del Regno pur essendo un rinnegato. Brian Helgeland riscrive la storia dell’eroe
classico per ambientarla in un contesto bellico medievale e Scott lo asseconda
immergendo l’impavido Russell Crowe e la dama Cate Blanchett nei fanghi della
contea di Pepper Harrow. Lustrando tutti i temi cari alla sua filmografia, come
l’onore sito al primo posto, seguito dall’onestà quale arma di sopravvivenza e
rispetto: monarchi e sudditi uniti in una grande forse utopica nazione. Il film avvince e convince per tre quarti, almeno finché non appare chiaro che di Robin
e Little John vedremo il lato meno esotico, la maestria come arcieri in battaglia
e a cavallo, niente gare di freccia, niente schermaglie amorose, niente sbronze
con frate Tuck, qui nel ruolo di un combattivo apicoltore. Russell si batte con ardore, s’innamora, porta morale nella politica dei baroni e salva l’onore della
Regina, diventando al contempo idolo e cospiratore, il lato contemporaneo di
una giustizia che fa acqua da tutte le parti. Era chiaro che la prospettiva di
Hood non potesse essere quella della foresta narrata da Disney e soci, ma rivedere il mito in una sorta di prequel funziona solo nell’approccio ad un genere.
Quello di guerra con ambizioni da realismo storico, il racconto di un uomo qualunque che con determinazione è riuscito a portare il vessillo di libertà nella
sua faretra, peraltro già visto nell’emozionante epopea scozzese di William
Wallace. Ma stavolta con quel goliardico lieto fine che a Cannes apprezzeranno. Voto 3,5/5
Evidentemente Jack Sparrow è
tornato a solcare i mari e la sua
goletta d’oro ha abbandonato la
baia Disney. Provate nostalgia
delle sue imprese, della frusta di
Indiana Jones, delle mummie di
Rick O’Connell o della compagnia dell’anello in battaglia?
Mettetevi l’anima in pace, questo
film non fa per voi. “Prince of
Persia – Le sabbie del tempo” è
l’high (human tolerable) budget per antonomasia, pellicola diretta da un Mike
Newell fuori set, che prende spunto dal famoso videogioco degli anni 90, riproposto agghindato qualche lustro dopo col sopravvento digitale. C’era una volta
un orfano cencioso adottato dal Re di Persia, che il destino volle far diventare
eroe per salvaguardare il trono dalla malvagità dell’invidioso zio. Detta così il
pensiero corre a quel cattivone di Scar nel magnifico “Re Leone” e proprio su
questa libera associazione di idee che la Casa di Walt ha puntato il target di
riferimento, proponendo un iperteen movie, giocattolone senz’anima inconsistente quanto mal interpretato, al cui confronto “Transformers” è sembrato un
omaggio a Orson Welles, meglio girato e più emozionante. Partiamo da qui,
dalla latitanza di emozioni che se vi identificate in un pubblico over 10 sentirete
come preponderante, assistendo distratti ad una sequela di mirabolanti acrobazie che hanno il miglior (unico) pregio nelle inquadrature da videogioco, un
passo avanti rispetto alle prime trasposizioni in stile Lara Croft. Jake Gyllenhall
ci mette del suo per essere un convincente principe, muscolare e divertito, ma
volteggiando tra i palazzi della città ricorda troppo Aladdin in fuga, protagonista braccato e in lotta per l’amore di Tamina (ma chi raccomanda Gemma Arterton??), creando uno spaesamento di citazioni che lascia il pubblico perplesso
e un tantino annoiato. Proseguiamo da qui, dalle citazioni, la scelta di riproporre con mille chiavi di lettura diverse l’universo del già visto taglia le gambe
ad una prospettiva di lunga durata, sia in sala che al cinema. Difficile infatti
pensare ad un sequel nel tempo, a meno che le sabbie non riavvolgano il nastro
e gli incassi premino il coraggio di Ben Kingsley nel continuare a rovinarsi la
carriera. L’onore, il coraggio, i buoni propositi sono rimasti indietro qualche favola fa e nemmeno un frizzante Alfred Molina riesce a prolungare l’interesse
appena accennato nel surreale confronto tra storia e fantasia. Quando il pathos
scarseggia, quando la sceneggiatura non convince mai, quando gli scenari desertici mettono arsura al motore d’azione, una cosa sola diventa lampante: l’inseguimento della Perla Nera è finito. Voto 2/5
21 maggio 2010
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21
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MUSICA
a cura di
MUSICA
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a cura di
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XwÉtÜwÉ YÜtwxtÇ|
paolaTurciel’universofemminile lacolonnasonoradellaripetitività
La cantante romana sfodera un disco d’amore e di donne
La storica band australiana non va oltre il “già sentito”
Se la donna è mente, corpo e spirito, Paola Turci ha
deciso di raccontarla in tre album. La trilogia della
cantautrice romana ha iniziato a prendere forma nell’autunno 2009, quando con Attraversami il cuore ha
reso possibile un tuffo nel suo modo di vedere
l’amore, sfera che aveva sempre lasciato da parte
per fare spazio a tematiche di carattere sociale. La
conclusione del lavoro discografico sarà Mondo che
Vorrei, per un capitolo di sogni e desideri, mentre la
pagina centrale, Giorni di Rose, è datato 16 aprile 2010, ed è totalmente dedicata
all’universo femminile. Il progetto della Turci, però, non è coraggioso solo per la
mole (tre album in un anno): questa volta, infatti, la cantautrice diventa interprete,
dando lustro a sette brani dalle sonorità a tinte rosa. Fatta eccezione per Lunaspina
(scritta da Ivano Fossati e duettata con Fiorella Mannoia), infatti, le collaborazioni
di Giorni di Rose sono tutte al femminile: Carmen Consoli, Nada, Ginevra Di
Marco, Marina Rei, Grazia Verasani, Naif Herin e Chiara Civello. Il disco in tre
atti è stato scritto sulla scia di Con Te Accanto (suo primo romanzo), sintomo di una
grande ricchezza emotiva, e ha un gusto del tutto particolare: sensuale, profondo
e incredibilmente “libero”, sia nelle sonorità che nei contenuti. La cantautrice eterna
ragazza nell’ultimo decennio si è ampiamente viziata con le collaborazioni musicali (Francesco Bianconi, Max Gazzè), e con Giorni di Rose non ha certo deciso
di smettere: Marina Rei (Il cielo Sopra di Noi) e Carmen Consoli (La Danza Intorno
Al Sole) sono solo due dei nomi che troviamo nel disco, che coinvolge anche una
scrittrice, (Grazia Verasani, autrice di Quo Vadis Baby), e Naif Herin, giovane artista valdostana. La pagina di un romanzo, una goccia di profumo, una candela
accesa: Giorni di Rose è tutto questo, nella miscela tra delicatezza, sensualità e
forza. Con un disco corale e squisitamente acustico, Paola Turci esalta l’essenza
femminile, nella sua capacità di scrivere musica filtrando arte e vita attraverso un
velo di emozioni. Voto 3,5/5
Il super eroe è sempre stato un “must” della
cultura americana, e il fumetto, casa madre
di questi uomini invincibili, ha dato filo da
torcere al semplice romanzo di svago che ha
sempre fatto pandan con l’ombrellone estivo.
Dagli anni 60 sino ad oggi i remake o il “ritorno di” sono divenuti scontati, proprio
come l’ultima uscita nelle sale di Iron Man 2,
secondo tempo del precedente film interpretato sempre da Robert Downey Jr. Un magnate possessore di una società che produce
armi d’alto livello, si costruisce una fantasmagorica armatura con materiali bellici d’ultima
generazione, con la quale svolazza qua e la annientando i cattivi e facendo un po’
d’invidia al vecchio e caro Batman, che di certo era più crudo e forse più affascinante.
Ad accompagnare questa seconda avventura del regista Jon Favreau, è la colonna sonora dal gain pesante e storico come quello dei vecchi e stanchi Ac/Dc. La trovata economica è stata quella di confezionare un bel Greatest Hits che puzza di Dicembre e
regali, con i pezzi più intensi della formazione Rock Australiana dal passaporto Britannico, intitolato Ac/Dc: Iron Man 2. Le tracce più celebri sono quindici, come Back in
Black, senza dimenticarsi di Thunderstruck, T.N.T, Rock 'N' Roll Damnation o Highway
to Hell. Per il lancio sul mercato cinematografico di questo ennesimo bicchiere di coca
cola e pop corn, è stata scelta Shoot to Thrill, pezzo che immerge la pellicola in una banalità degna di un uomo dagli attributi d’acciaio che è pronto ad alzare un polverone
fatto di razzi e supercazzotoni; forse sarebbe stato meno kitsch metterci la sigla di Gig
Robot. E gli Ac/dc? A distanza di due anni dall’uscita del ripetitivo Black Ice e ora con
questa pasta fredda riscaldata, forse dovrebbero pensare che è arrivata l’ora di non fare
la fine di certi Totem impolverati, anche perché il gonnellino ad una certa età potrebbe
causare reumatismi ad Angus e alle nostre orecchie. Voto 1,5/5
6 maggio 2010
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MOTORI
ilnuovoToyotarav-4,nonunsuvma“ilsuv”
Nuovo abito per lo sport utility più amato dagli italiani: prezzi competitivi e minori consumi
Dopo aver debuttato all’ultimo Salone di Ginevra la
nuova Toyota RAV4 è ormai
sul mercato dove sta riscontrando un discreto successo
di pubblico.
Si tratta di un Suv compatto
che nel 2010 si è presentato
rinnovato soprattutto nel
frontale, decisamente più
movimentato, con i fendinebbia che sono stati integrati nel fascione basso. La
Toyota RAV4 monta un 2.0
benzina e due diesel, un 2.2
da 150 e 177 cavalli che,
grazie al dispositivo Toyota
Optimal Drive, garantisce
bassi consumi di carburante
e basse emissioni di anidride carbonica.
Per anni è stato il SUV per
eccellenza, il modello unico
e irraggiungibile di tutti gli
amanti del fuoristrada che
cercavano look e movenze
dinamiche più gentili, meno
esagerate dei 4x4 di derivazione americana. È Toyota
Rav4, che nel mondo ha
conquistato più di 3 milioni
24
di clienti a partire dal 1994,
di cui 150 mila in Italia, e
che non smette di furoreggiare tra gli appassionati
della trazione integrale a dimensione umana. Toyota lo
rinnova profondamente, nel
design e negli interni, lo
dota delle sue più avanzate
tecnologie motoristiche e lo
presenta in due distinte versioni di carrozzeria: 4x4
con ruota di scorta esterna e
barre sul tetto, crossover
senza questi due accessori
di stampo fuoristradistrico.
Il nuovo Rav4 cambia radicalmente il design, ma non
l’insieme delle forme. Soprattutto è nuovo il frontale,
con la griglia a barre orizzontali che richiama il più
grande Land Cruiser. Il cofano è maggiormente scolpito e nuovi sono anche i
gruppi ottici e i paraurti anteriori. Di lato si notano subito i grossi cerchi in lega da
17” con gomme imponenti
di misura 225/65. La coda
mette in rilievo i grandi fari
a LED (anche la terza luce di
stop integrata nello spiler è
a LED) e il portellone che va
a incassarsi nel paraurti posteriore, fornendo un pratico
scalino di accesso al vano di
carico. Questo arriva a una
capienza di oltre 1.500 litri,
se si rinuncia alla seconda
fila di sedili.
Meno consumi ed emissioni
non è solo il must attuale
dell’industria automobilistica, ma anche il naturale
sviluppo delle soluzioni “Toyota Optimal Drive” applicate
dal
costruttore
nipponico, dal 2008 il
primo al mondo. Significa
"""
che il motore diesel 2.2 D4D da 150 CV con filtro
DPF non solo rispetta lo
standard Euro 5 e riduce le
emissioni di CO2 e di ossidi
di azoto (NOx), ma consuma poco più di 5 litri di
gasolio per fare mediamente 100 km! Senza con
ciò rinunciare alle prestazioni, visti i 190 km/h di velocità massima e i 10,2
secondi di accelerazione
sullo 0-100. Non è da meno
la più potente 2.2 D-CAT da
177 CV, sempre turbodiesel
common rail, che a fronte di
ottimi livelli di consumi ed
emissioni, sviluppa una cop-
$
pia massima di 400 Nm a
2.000 giri, supera i 200
orari di velocità e accelera
da 0 a 100 in 9,3 secondi.
Soluzioni “Toyota Optimal
Drive” anche per l’unica
motorizzazione a benzina
di Rav4, la 2.0 VVT-i da
150 CV, che vanta il sistema
Valvematic di controllo
dell’alzata e ottimizza le fasi
di aspirazione e scarico. Per
questo motore sono disponibili il cambio manuale a 6
marce o il Multidrive S a variazione continua con levette
dietro il volante. Il nuovo
Rav4 non manca del sistema di gestione dinamica
del veicolo (VDIM), un brevetto Toyota che integra
l’ESP, il servosterzo elettrico,
gli ausili alla frenata. Di
serie ci sono poi 7 airbag
(incluso quello a protezione
delle ginocchia del guidatore), i poggiatesta attivi e
un impianto hi-fi con lettore
per 6 CD/MP3.
Gli interni sono comodi e intelligenti. Il sistema “Easy
Flat” permette di variare facilmente la configurazione
dell’abitacolo e i sedili posteriori scorrono su guide
per ben 16,5 centimetri.
Solo sulle versioni Crossover
è proposta a richiesta la telecamera posteriore per le
manovre di parcheggio.
I prezzi della Toyota RAV4
sono piuttosto competitivi, e
partono dai 24.750 euro
del 2.0 da 116 cavalli. Vi
sono poi il Crossover Executive 2.0 da 28mila euro, il
Rav4 Crossover 2.2 d-Cat
A/T da 150 cavalli Executive da 32.900 euro, fino ad
arrivare al top della
gamma, rappresentato dal
RAV4 Crossover 2.2 D-Cat
da 177 cavalli Executive
Euro 5 da 33.150 euro. Le
altre tre rivali, con prezzi intorno ai 30.000 euro, sono
invece le “solite” Volkswagen Tiguan e Land Rover
Freelander, affiancate dalla
Jeep Compass.
Red.
21 maggio 2010
OLGIATA - BRACCIANESE
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esplodeanchearomanordlamodadelpaddle
Al circolo tennis Le Molette un nuovo campo per divertire grandi e piccoli e provare nuove sfide
Q
uesta disciplina si è
“presentata ufficialmente” con il primo
Torneo del Circuito Nazionale
2010 di Paddle, giocatosi sul
campo installato presso il Foro
Italico, in occasione degli Internazionali di Tennis di Roma.
Il gioco fu ideato nel 1898 dallo
statunitense Frank Beal che lo
chiamò così poiché si pratica
con una racchetta a piatto solido che si chiama paddle racquet in lingua inglese. Nel 1969
il messicano Enrique Corcuera,
volendo costruire un campo di
Paddle tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile
per tracciare il campo, concepì
l'idea di considerare i muri
come parte integrante del
campo di gioco stesso. Corcuera poi regolamentò il nuovo
gioco e lo chiamò Padel. Attualmente il Paddle (o Padel, in lingua spagnola) è la varietà di
gioco del tennis più praticata in
diverse nazioni: in Argentina
nel 1993 c'erano 35.000
campi sui quali giocavano
4.500.000 giocatori; quasi tutti
argentini sono pure gli atleti
professionisti campioni mondiali. Oggi, in Spagna, nella
sola città di Madrid i campi censiti sono circa 8.000.
Questo sport si pratica su campi
divisi in due da una rete come
nel tennis, tuttavia a differenza
di quest'ultimo vengono utiliz-
21 maggio 2010
zate delle racchette più piccole e
a piatto pieno con forellini,
quindi senza le corde. La dimensione del campo da gioco è
meno della metà di un campo
da tennis. Il punteggio adottato
è identico a quello del tennis. Il
campo è lungo 20 m e largo 10
m. con muro delimitante che è
alto 3 m. Le regole somigliano
sotto molti aspetti a quelle del
tennis, salvo alcune differenze
sostanziali dettate dalle diversità
del campo, come le pareti. La
forma di gioco dei professionisti
è sempre quella del doppio,
"""
anche se recentemente hanno
iniziato a diffondersi nei paesi
dove lo sport è ampiamente
praticato anche campi a larghezza ridotta per giocare il
singolare.
Nel Lazio sono presenti 2 circoli
forniti di campi da Paddle, uno
è il circolo Canottieri Aniene e
l’altro è a Roma nord presso il
circolo Le Molette di via Casale
San Nicola (Km 3 della Braccianese).
Come ci ha spiegato Isidoro
Spanò, proprietario de Le Molette, seppure al nord Italia sia
$
molto più in voga tra gli sportivi,
questa del Paddle è una passione che comincia a muovere
grandi passi anche a Roma.
Quella del Foro Italico è stata
una vetrina importante e ora a
Le Molette si stanno preparando
per ospitare 2 tornei. Il primo
conta già con 30 coppie iscritte
e il suo inizio è in programma
proprio per oggi. Ci saranno gironi di qualificazione a 4 o 5
coppie e a seguire le prime due
di ogni girone daranno vita al
tabellone ad eliminazione diretta con finale prevista per fine
giugno. Il secondo appuntamento è invece per il fine settimana del 2-3-4 Luglio, quando
a Le Molette farà tappa il Circuito Nazionale 2010 organizzato dalla F.I.G.P. (Federazione
Italiana Gioco Paddle).
Per partecipare al tornei del circuito nazionale basta iscriversi
alla Associazione Sportiva Dilettantistica “Paddle Le Molette”
(tel. 0630890011) e attraverso
di essa acquisire la tessera agonistica della F.I.G.P.
Niccolò
Matteucci
25
$
HI TECH
Cornicidigitali:levostrefotoinrotazionecontinua
Inserire una sola foto di carta nella cornice? In digitale è possibile caricare centinaia di immagini
L
e cornici digitali
hanno ormai invaso
il mercato, tanto da
non risultare più una novità così grande da far
spalancare la bocca ai
consumatori prosumer.
Dal lato consumer, invece, questi aggeggini
suscitano ancora molta
curiosità, stupendo e interessando sia per la loro
funzione base (la visualizzazione delle foto), sia
per le funzionalità evolute tra cui riproduzione
audio/video e collegamento bluetooth con il
cellulare. Visto il grande
successo di pubblico ottenuto in questi mesi, i produttori di cornici digitali
continuano a sfornare
nuovi prodotti cercando
di introdurre una o più
novità con l’obiettivo di
fare breccia nel cuore dei
consumatori. L’ultima in
ordine di tempo è la cor-
26
nice digitale Furi Furi
Photo Frame pensata per
il pubblico dei più giovani. La nuova cornice
ha dimensioni compatte
(60 x 27 x 75 mm) e portatili tanto che può essere
trasportata facilmente inserendola nel taschino
dei jeans o della gonna.
Dal design giovanile, è
disponibile nelle due colorazioni rosa e blu per
venire incontro alle esigenze dei maschietti e
delle femminucce. Il piccolo display incorporato
ha una risoluzione di
480 x 234 pixel assicurando una resa delle immagini
accettabile;
manca una memoria interna, le foto vengono,
infatti, archiviate nelle
schede di memoria micro
SD che vanno inserite
nell’apposito slot. Tra le
nuove cornici digitali invece spicca la Kodak Pul-
seDigital Frame (NELLA
FOTO): una cornice digitale touchscreen che dispone di connessione
wi-fi e indirizzo e-mail
personale, che consen-
"""
tono di aggiornare facilmente le foto sulla propria
cornice.
La
condivisione è ancora
più autentica, in quanto
la cornice è connessa
$
agli album fotografici
della KODAK Gallery e
di Facebook e, quindi, si
aggiorna automaticamente non appena
l'utente, o i suoi fami-
gliari ed amici, aggiungono nuove immagini ai
propri album.
Questa cornice digitale
touchscreen consente ai
consumatori di inviare
foto alla cornice dal computer, da Facebook e
dalla KODAK Gallery, o
da ogni altro strumento
in grado di inviare email.
Tra le caratteristiche tecniche più importanti
della cornice digitale
Kodak Pulse ricordiamo
la ricezione di foto tramite e-mail da computere
cellulari,
l'aggiornamento automatico da
computer, Facebook e
KODAKGallery, l'interfaccia touchscreen intuitiva per una semplice
interazione con le foto e
la memoria interna da
512 MB.
Igor
Malatesta
21 maggio 2010
$
ANIMALI
unastrutturaa360gradiperinostriamicianimali
Da “Very Important Pet” tre in uno: toelettatura, veterinaria e negozio di cibo e accessori
Avete mai pensato a
quanto sia comodo ed efficace quando dovete fare
la spesa e invece di andare in 3 supermercati diversi, trovare tutto quello
che vi serve e vi piace in
un'unica struttura? Oppure quando dovete andare in un unico punto
vendita per rifarvi il guardaroba senza girare tutta
Roma nord? Bene, se
siete amanti degli animali
e ne avete uno (cane,
gatto o altro animale domestico che sia) avete trovate tutto quello di cui
avete bisogno: Very Important Pet, dove il vostro
animale verrà tratto come
un v.i.p.
In una immensa struttura
di oltre 500 metri quadrati su via Cassia 1799
(località La Storta, fronte
bivio Isola Farnese),
Micio e Fido non avranno
bisogno di altro: ambulatorio veterinario, toelettatura professionale e punto
vendita commerciale delle
28
migliori marche di cibi,
integratori e accessori.
Tre in uno e ognuno di
alto
livello.
Proprio
l'avere tre servizi in
un'unica struttura fa sì
che tra di essi vi sia la
piena complementarietà e
sinergismo. Un esempio?
Quando dovrete comprare un mangime, non
correte il rischio di acquistarne uno che non sia indicato per la terapia che
il vostro animale magari
sta seguendo dal veterinario oppure quando lo
porterete dal veterinario,
quest'ultimo non si sostituirà mai al toelettatura
nella cura dell'estetica e
del pelo, ma bensì lo farà
vedere dal toelettatore
presente in sede. Questi
sono solo alcuni dei tantissimi vantaggi di avere
in una unica struttura tutti
e 3 i servizi. Ogni specialista presente ha il suo
campo, e questo permette
che lo standard qualitativo sia ad altissimo li-
vello. La toelettatura, così
importante al giorno
d'oggi per l'estetica, e sopratutto ora con l'arrivo
del caldo, tanto sgradito
ai nostri amici a quattro
zampe, è seguita in
prima persona dal Pierluigi Pitzalis, figlio d'arte
del grande Piero, primo
toelettatore di Roma, sarà
capace di rendere il vostro Fido davvero unico,
grazie a una toelettatura
su misura in base alle richieste, anche particolari,
dei clienti. "La toelettatura
infatti, è prima che un
servizio,
una
forma
d'arte, che si apprende
con duro sacrificio e dedizione, a prescindere
dalla associazione che è
dietro al corso che si frequenta",
dicono
gli
esperti. Il dottor Salvatore
Pelligra, direttore sanitario dell'ambulatorio veterinario, sarà invece in
grado di seguire il vostro
animale dalla A alla Z a
360 gradi per curarne la
"""
Promo
salute. Laddove poi il vostro cane o gatto abbia
bisogno di cure specialistiche, saprà poi indicarvi
i migliori specialisti, a cui
affidare l'animale in particolare, ad esempio per
l'oculistica o la risonanza
magnetica.
Al piano
terra troverete invece il
settore commerciale, dove
i migliori prodotti sul mer-
$
cato, saranno sugli scaffali ai prezzi più convenienti. Dalle cucce, ai
cappottini per i chiuahua,
fino ai giochini passando
per il cibo di fascia superpremium e gli integratori
alimentari. Da Very Important Pet la pulizia
regna sovrana, i cattivi
odori, tipici dei negozi
per animali, sono un lon-
tano ricordo, l'igiene è all'ordine del giorno. Insomma, avete un cane?
Un gatto? Un criceto o un
uccellino? Se il vostro
Bobby è la "persona più
importante di casa" allora Very Important Pet fa
al caso vostro, perchè il
vero V.i.p. è proprio lui...
Red.
21 maggio 2010
$
VIAGGI
Vacanzedasingle,divertimentoassicuratocercasi
Una tendenza in aumento: partire da soli.. e magari tornare in due! Ecco le migliori destinazioni
P
renotare una vacanza è sempre un
momento di relax e
divertimento
in cui
spesso si concentra il nostro tempo libero dopo
tanti mesi di duro lavoro..
siamo impazienti di partire per la meta prescelta,
ma se ci dovessimo trovare
a partire da soli, che fare?
E soprattutto dove andare?
Sicuramente potremmo
incorrere in alcuni svantaggi come costosi supplementi singola o villaggi
pieni di famiglie con bambini, che non sono esattamente la tipologia di
conoscenze che, da single
ci si augurerebbe di fare!
Data la crescente richiesta
negli ultimi anni di un pubblico single i tour operator
si stanno organizzando
per proporre a questo
nuovo target di clientela
dei viaggi ad hoc con partenze senza supplementi
singola o con accompagnatore/animatore specializzato per favorire la
socializzazione all’interno
di gruppi. Ma quali sono
nel dettaglio i vantaggi di
questa tipologia di viaggio?
Innanzitutto la scelta delle
strutture e delle mete più
adatte ad un pubblico single ( vita notturna e punti
di ritrovo, attrezzature
sportive, villaggi senza
21 maggio 2010
strutture di baby sitting
ecc) è importante poi tematizzare la vacanzaweekend con delle attività
che possano aiutare i
membri del gruppo a socializzare creando un bel
clima. Importante è anche
che il gruppo di partecipanti
sia abbastanza
omogeneo fra uomini e
donne e con una fascia
d’età consigliata a seconda della vacanza/
weekend
Oltre ai soggiorni estivi
anche uno short break
come un semplice weekend può essere un ottima
soluzione per chi vuole
staccare la spina dalla
routine e concedersi una
giornata di relax facendo
nuove conoscenze alcuni
esempi: weekend con delitto 2 gg/ 1 notte in villa
4* in toscana da 170
euro pp oppure weekend
benessere alle terme sensoriali con sistemazione in
singola presso hotel 4* a
Chianciano Terme a 200
euro pp . entrambi con
animatore/accompagnatore oppure approfittando
dei ponti (2 e 29 giugno)
una Minicrociera a Barcellona con partenza da Civitavecchia
con
pernottamento a bordo e
tour della città prezzo indicativo 278 euro. E per
quanto riguarda l’estate
invece?
Ci sono delle mete considerate “classiche” che
sono comunque vincenti e
vengono riproposte più o
meno ogni anno come le
crociere Grecia e Turchia e
Spagna e Marocco o la
Spagna con la sua costa
Brava o le isole di Ibiza e
Formentera la Grecia con
le sue Isole di Mikonos e
Santorini o l’ Italia con i
suoi villaggi al mare, ma
oltre a queste ogni stagione turistica ha le sue
mode e le sue mete di tendenza.
Ad esempio quest’anno è
la volta di Sunny Beach ,
considerata l’Ibiza dell’Est
Europa, in Italia ancora
poco conosciuta, sta registrando un sensibile aumento della richiesta
grazie al prezzo molto
contenuto ed alla infinita
varietà di divertimenti che
offre; ( basti pensare che
un ingresso in discoteca si
aggira intorno ai 2 euro
contro le 50/60 euro di
Ibiza) ma vediamo più in
dettaglio di cosa si tratta:
La Black Sea Coast (Costa
del Mar Nero), con la
maggiore località Sunny
Beach, è una meta praticamente ancora sconosciuta agli Italiani, Per
cercare di inquadrare un
pò la località basti sapere
che
viene
chiamata
"""
"l'Ibiza dell'EST Europa";
Dal suo soprannome si intuisce il clima vacanziero
di questa località, dove la
vita, tra feste, locali e discoteche Non delude mai;
La località, meta ambita
da popolazioni del Nord
ed Est Europa come tedeschi, inglesi, norvegesi,
svedesi, irlandesi, ungheresi, cechi etc.. offre un
clima molto socievole ed
amichevole, spesso superiore agli "standard italiani" dato le nazionalità
dei turisti. Sunny Beach si
trova in Bulgaria, nella
costa del mar nero, a
35km da Bourgas (città di
400.000 persone, anch’essa centro turistico
estivo) e a 400km circa da
$
Sofia, la capitale Bulgara.
A Bourgas è presente un
Aeroporto, ma dall'Italia
non esistono voli . Tutte le
compagnie aeree effettuano voli per Bourgas
solo da città del nord ed
est Europa, data la provenienza dei turisti. L'unico
modo, quindi, per accedere a Sunny Beach dall'
Italia in maniera abbastanza comoda è arrivare
a Sofia o Bucarest per poi
raggiungere via terra la
località.
Uno dei tanti punti di forza
che Sunny Beach ha è sicuramente il costo della
vita sul posto, essendo
una meta turistica nell'est
Europa ha dei prezzi
molto bassi, soprattutto
per i canoni a cui turisti
dell'Europa occidentale e
centrale sono abituati
basta vedere qualche
esempio:
Ombrellone: Intero giorno
3/4 . Cene in ristorante
medio: da 6 a 14 Drink in
Pub, Bar, Feste, Locali in
spiaggia etc: da 1 a 3 , Ingressi in Discoteche: da
1,50 a 3 Drink in Discoteche: da 1 a 5 . Ingresso
Night: Gratis con consumazione obbligatoria (da
min
5 )Ingresso
nei
Dance/Beach Bar: Gratuito senza obblighi Aperitivi: Due Drink con formula
Happy Hour 3/5
Per informazioni:
[email protected]
29
$
VIA DI GROTAROSSA
Alsant’Andreauncentroprevenzionesuicidi
Presso l’azienda ospedaliera un team di psicologi aiuta giornalmente le persone in difficiltà
P
revenire la tendenza
al suicidio è possibile,
ne parliamo con il
prof. Maurizio Pompili coordinatore del centro, diretto dal Prof. Roberto
Tatarelli, responsabile della
U.O.C. di Psichiatria e titolare della Cattedra di Psichiatria della II Facoltà di
medicina e Chirurgia Sapienza università di Roma,
in sinergia con il Prof.
Paolo Girardi, responsabile della S.P.D.C.
Professore, quali sono i
campanelli d’allarme che
ci fanno capire che una
persona potrebbe voler
tentare il suicidio?
“Uno dei primi segnali
d’allarme è parlare della
morte, dire che la vita non
ha più senso di essere vissuta, la frase che spesso si
sente ripetere è: “ non sono
più utile a nessuno”. Altro
cambiamento importante è
l’alterazione del sonno,
dormire in maniera diversa; perfino l’appetito
può cambiare ci si alimenta di meno, oppure e si
va verso eccessi alimentari,
le abbuffate. In alcuni casi
si ha anche meno cura del
proprio aspetto fisico. Si
evidenziano anche cambiamenti nel comportamento, la persona tende a
voler mettere a posto le
proprie cose, sistemare
l’eredità, in vista di una
21 maggio 2010
morte annunciata, per
esempio intestare la casa
di proprietà ad un parente.”
Possiamo noi, che siamo
vicini a queste persone notare dei segni evidenti,
inequivocabili?
“Certamente evidenti sono
i cambiamenti d’umore, il
soggetto è angosciato, abbattuto, risolve il suo dolore mentale insopportabile
decidendo di mettere fine
alla vita; si sente come
dentro un tunnel senza via
d’uscita con il dolore che si
amplifica dentro la mente.”
Questo dolore ha dei fattori scatenanti?
“Può essere dovuto alla
perdita degli affetti, perdite
relazionali, parentali o
perdita del lavoro che in
persone vulnerabili scatena
la tensione verso l’atto
estremo. Un altro fattore di
rischio è avere o aver
avuto disturbi psichiatrici,
problemi di vita, difficoltà
familiari o difficoltà della
vita di tutti i giorni che si
sono trascinate anche per
anni e che non si sono mai
risolte veramente. Anche
l’abuso di alcol o di sostanze come la droga
espongono il soggetto a
istinto suicida.”
Anche traumi subiti?
“Aver subito traumi nell’infanzia, ad esempio sessuali, ed è dimostrato che
addirittura i traumi infantili
hanno alterato i geni che
avvolgono il dna e provocato la carenza di serotonina che riscontriamo in
questi soggetti.”
Per quanto riguarda invece
la sfera “filosofica”?
“Avere credenze filosofiche
o religiose in cui il suicidio
è idealizzato e considerato
un gesto nobile romanticizzato è sicuramente un altro
fattore di rischio. Molto importante è anche il ruolo
dei mass media, infatti la
notizia, lo scoop di un suicidio importante fa non
solo aumentare l’incidenza
di suicidi in soggetti vulnerabili, ma addirittura le statistiche ci dicono che
aumentano in modo considerevole anche gli incidenti
stradali e aerei. Inoltre l’informazione oppure il passaggio su schermo di
fiction tipo E:R, Emergency,
o comunque ambientati in
ospedali rende vulnerabile
il soggetto. In una puntata
di Emergency viene raccontato che un paziente
aveva tentato il suicidio ingoiando un flacone di paracetamolo,
e
sono
aumentati i suicidi dovuti
all’assunzione del farmaco, è bastato mettere in
vendita il farmaco non più
in flacone, ma nelle liste in
cui ogni compressa è incartata separatamente, per
"""
veder diminuire notevolmente gli episodi di suicidio, così come accade
grazie al meno facile possesso di armi da fuoco”.
Ci sono tentativi di suicidio
plateali ed altri casalinghi,
cosa si può fare?
Oggi i gas domestici sono
meno tossici e sui ponti
sono stati messi cartelli, o
numeri di telefono per cui
si può chiamare anche
all’ultimo secondo ed essere soccorsi: il soggetto rimane attaccato alla vita
fino all’ultimo momento,
aspetta solo che qualcuno
dia speranza, che lo salvi”.
Quali i fattori protettivi nei
soggetti vulnerabili?
“Avere bambini in casa, il
sostegno degli amici, la
gravidanza, credere nella
terapia, nella possibilità di
$
essere aiutati. Ci vorrebbe
che il soggetto prendesse
coscienza del proprio malessere e andasse dallo psicologo
giusto.
Fondamentalmente tutti dovrebbero riconoscere i soggetti a rischio dai familiari,
ai datori di lavoro, ai colleghi, si dovrebbe fare uno
screening, basta poco per
vedere elementi di cambiamento che possono essere
individuati anche dal medico di base.. Dobbiamo
proteggere il soggetto, creando un varco nella sofferenza, anche con dei
supporti per ridurre le pulsioni attraverso farmaci
con provata azione anti
suicidaria”.
Ora mi rivolgo alla
dott.ssa
Giovanna De
Sanctis, sua collaboratrice,
per le informazioni tecniche: quando è aperto il
Centro? Si può telefonare
per chiedere aiuto?
“Il centro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle
16.30 ed abbiamo una
linea dedicata, una Help
Line: 06.33777740. Ci alterniamo al centralino con
altre 14 psicologhe. Qui si
fanno anche visite ambulatoriali, pagate con il ticket.
Il Prof. Pompili tiene, con
alcuni collaboratori, un
Corso di Psicoeducazione
nel primo pomeriggio. Il
nostro reparto accoglie 12
pazienti dove si curano le
acuzie. Tutte le informazioni si possono reperire
visitando il nostro sito
www.prevenireilsuicidio.it
Nicoletta
Liguori
31
&
VIA CASSIA
losportCafèfesteggia6anni:grandepartyil31maggio
Dall’aperitivo alla cena a base di pizza e festeggiamenti fino a notte fonda. Ingresso 5 euro
Lunedì 31 maggio sarà un
giorno particolare per tutti gli
amanti della notte, del mangiare e bere bene e dell'intrattenimento in generale: lo Sport
Cafè di via Cassia 999 compie
6 anni di vita! E che vita! Per
festeggiare ha organizzato un
evento imperdibile che a partire dalle 7 di sera con l'aperitivo, si protrarrà per tutta la
sera con la cena e le bevute
fino alla chiusura, a notte inoltrata. Con un ingresso di 5
euro potrete mangiare quanto
volete le fantastiche specialità
di pizzeria cucinate dal famoso
"pizza-man" Shrif: non solo
pizza, ma crocchette, bruschette, olive, supplì e fritti in
generale. L'open buffet si svolgerà nei locali interni dello
Sport Cafè, ma anche nella
splendida e spaziosa terrazza,
che renderà ancora più piacevole la serata all'aria aperta. A
intrattenervi ci penserà la live
music con karaoke del noto
Jimmy, che già tante serate ha
animato con la sua simpatia
travolgente. Nato appunto 6
anni fa quasi per scherzo, dall'idea di Picchio, Giulio e Enzo,
tre grandi amici che per trovare il tempo di stare insieme,
iniziarono questo cammino insieme allora, quasi senza esperienza. Oggi lo Sport Cafè, che
deve il nome alla grande passione sportiva dei tre soci fondatori, è un locale rinomato,
32
conosciuto e apprezzato da
tutti i giovani di Roma nord, ma
non solo, che lo scelgono come
punto di ritrovo per aperitivi,
cene e dopo-cene. Perchè
Sport Cafè vuol dire prima di
tutto stare insieme e godersi
una serata in compagnia, grazie ai grandi spazi, curati nel
minimo dettaglio, che la struttura permette di avere, come la
già citata terrazza, che può
ospitare oltre 150 persone. I
piatti forti del locale? Nessuno
e tutti: la pizza, la buonissima
carne selezionata argentina, la
mozzarella di bufala che arriva
tutte le sere direttamente da
Caserta. E da bere? I vini delle
migliori cantine e i cockail preparati con cura dalle mani
esperte dei ragazzi e ragazze
del numero staff del locale. Ristorante, pub, wine-bar, apericlub, chiamatelo come volete,
lo Sport Cafè è un 'locale poliedrico, che si presta ad essere
meta di diversi momenti della
"""
$
giornata. All’interno è visibile
sin dall’ingresso appena si
entra un bancone centrale, modernissimo e tecnologico, la disposizione dello spazio è stata
realizzata con minuziosa attenzione, offrendo al pubblico
molte sale in cui poter seguire
ad esempio le partite del campionato di calcio (non scordiamoci che siamo allo "Sport"
cafè!), realizzare feste all’aperto ed organizzare eventi
di tutti i tipi e adatti a tutte le
età. Insomma se non ci siete
ancora stati, lunedì 31 maggio
è la serata giusta per farvi capire di cosa stiamo parlando.
Se invece siete clienti affezionati dello Sport Cafè, allora
non potete proprio mancare,
perchè la festa è prima di tutto
la festa di tutti coloro (quindi
anche voi!) che hanno contribuito a fare dello Sport Cafè un
locale unico: "il" locale dei giovani della Cassia.
Red.
21 maggio 2010
Per le vostre segnalazioni
mandare un’ e-mail a [email protected] oppure
tel/fax allo 06.30090031
CASSIA ANTICA- “Come
hanno provato a fregarci”
E' stata una piacevole
sorpresa sapere che, finalmente, era stato riaperto il doppio senso
per la Cassia Antica e
mi sono detto "vedi, i
politici alle volte ci
ascoltano".
Poi, questa mattina, di
ritorno dal Gemelli ho
percorso Via Cortina
d'Ampezzo e, con meraviglia, ho dovuto
prendere atto che, per
prendere la Cassia per
tornare a casa avrei
dovuto fare un'infrazione o "un bel giro di
Peppe appresso alla
reale". Ho seguito quest'ultima via e, un percorso di circa 10 minuti
si è trasformato in un
incubo di 3/4 d'ora.
Allora ho capito di essere stato preso in giro
ancora una volta e mi
sono immaginato tra i
politici che ho votato
ma che non voterò più il
seguente discorso:
" questi rompono le
21 maggio 2010
scatole da anni, come
possiamo
fregarli?,
semplice riapriamo il
doppio senso ma ordiniamo ai nostri tecnici
di trovare il modo di incasinare il traffico così
da dimostrare la necessità di ritornare alla situazione pregressa".
Detto fatto ecco la riapertura e l'obbligo di
girare a destra per chi
proviene da Via Cortina d'Ampezzo.
Le motivazioni addotte
circa la necessità di imporre l'obbligo di svolta
a destra sono infatti del
tutto risibili per chi ha
vissuto la Cassia Antica
prima della sua chiusura che, come ricordato, doveva essere
provvisoria e poi è durata 30 anni e, siatene
sicuri durerà per altri
30 anni ..... ma questo
forse mi interessa il giusto perchè io non ci
sarò.
Grazie per avermi permesso queste poche
amare riflessioni.
Massimo Fortini
OLGIATA- “Novità per i
genitori della Soglian”
Riceviamo in redazione
copia di una mail inviata ai genitori dei
bimbi della scuola Soglian:
“Il dott.Silvi, dalla Campania dove si trova con
i nostri bambini, mi ha
informato che è arrivato
un fax dagli assessori
Aiuti e Gazzelloni che
annunciano, con scarsissimo preavviso, un
loro sopralluogo alla
Soglian giovedì scorso
per rendersi conto di
$
persona
dell'andamento dei lavori effettuati a tutt'oggi dal XX
Municipio tramite l'Olgiata Verde, ed in particolare di come è stato
realizzato il tanto contestato parcheggio davanti al cancello di
ingresso. Vi ricordo che
questo parcheggio era
uno dei punti ottenuti
l'anno scorso, dopo la
nostra lunga contestazione, in una riunione
tenutasi il 7 luglio
2009, presenti il XX
municipio (assess.Erbaggi), i due assessori
del Comune di Roma
Aiuti (Sanità) e Gazzelloni (Scuola), i rappresentanti della Soglian
ed un giornalista del
settimanale ZONA .
Purtroppo il Municipio
non ci ha mai permesso
di intervenire nel progetto e ha realizzato
l'attuale disposizione
che tutti noi abbiamo
contestato come poco
sicura per i nostri bambini.
Nelle recenti riunioni di
Giunta e di Consiglio di
Istituto abbiamo deciso
di sollecitare una modifica del parcheggio, sacrificando almeno i 6/7
posti auto prospicienti il
cancello di uscita dei
bambini per ampliare
l'area di accoglimento
per i loro genitori. Tale
azione è stata svolta su
due fronti, da parte del
Dott.Silvi con una nota
ufficiale, in copia anche
ai due assessori Aiuti e
Gazzelloni, e da parte
mia, come Presidente
del CdI, con uno scambio dialettico di mail
con l'assessore Erbaggi, che si è rifiutato
di modificare la disposizione del parcheggio.”
Sergio Lombardo
dal sito:
"""
"""
$
$
33
$
CUCINA
Tortasfogliataconzabaionedipassitodipantelleria
Un dolce dall’aspetto irresistibile che invoglierà anche i meno golosi:
INGREDIENTI
PER 8 PERSONE:
2 confezioni di pasta sfoglia fresca,
oppure 1 surgelata da due rotoli
4 tuorli
6 cucchiai di zucchero
1 bicchiere da liquore di vino passito
250 ml di panna da montare
15 fragole
3 cucchiai di zucchero a velo
Procedimento
Riscaldate il forno, srotolare i fogli di pasta sfoglia, adagiateli sulla placca da forno senza togliere da sotto la carta da forno con cui sono
confezionati. Bucherellate l’intera superficie con
una forchetta e mettete in forno per 15 minuti a
180°. Rompete le uova separando gli albumi dai
tuorli, mettete questi ultimi in una pentola piccola
e montatele con lo zucchero. Intanto prendete
una pentola più grande della precedente e riempitela con un po’ d’acqua, non troppa però, e
fatela riscaldare. Mettete la pentola con i tuorli a
bagnomaria e continuate a montare le uova, aggiungete il vino e continuate a mescolare fino a
quando il composto vi sembrerà addensato. Togliete la pentola dal bagnomaria, ma continuate
a montare il composto anche mentre si sta raffreddando. Montate la panna ed unitela allo
zabaione freddo. Ora prendete un piatto da torta ed adagiatevi un piano di pasta sfoglia,
versateci lo zabaione sopra cercando di dargli la forma di una piccola montagna. Rompete
in pezzi non troppo grandi l’atra pasta sfoglia ed infilate nello zabaione come più vi piace.
Tagliate le fragole a pezzi e mettetele sopra in ordine sparso. Cospargete con zucchero a
velo.
TEMPI: Preparazione 15 minuti Cottura 15 minuti Allestimento 5 minuti
TOTALE 35 MINUTI
Antonella Appolloni
[email protected]
34
"""
$
21 maggio 2010
$
w| itÄxÜ|t c|z{|Ç|
$
rosso,sabbiaegrigio:eccol’uomoestate2010
Dalle passerelle, preziosi suggerimenti per essere sempre “trendy” e alla moda nella bella stagione
E
legante, sofisticata,
sexy e un po’ nostalgica, sportiva, “casual” e grintosa. La moda
maschile per l’estate 2010
ormai alle porte, sarà tutto
questo e molto altro. Eclettica e versatile, essa asseconderà infatti i ritmi e i
“trend” di stagione, adattandosi alla necessità, tipica
del periodo, di alleggerirsi,
di spogliarsi del grigiore invernale abbandonandosi
alle sensazioni e alle emozioni, al calore del sole e
alla brezza marina. Tanta
voglia di sbizzarrirsi e un
pizzico di sana follia che
certamente non guasta.
Poche regole, un unico, categorico imperativo: mettere da parte, almeno per il
momento, gli abiti scuri indossati nei mesi scorsi per
lasciarsi accarezzare dalla
freschezza di tinte nuove,
morbide e avvolgenti. La luminosità quasi accecante
del bianco, sabbia e sfumature grigie, bizzarre
combinazioni come il
“greige” (incontro tra grigio
e beige ndr.), accostamenti
curiosi e più o meno azzardati, ma soprattutto una
vulcanica esplosione di
rosso, indubbiamente il colore più “cool” che ve-
21 maggio 2010
dremo un po’ ovunque
sulle spiagge e non solo.
Portato alla ribalta in passerella già nelle anticipazioni dell’anno scorso da
grandi firme come Giorgio
Armani e Salvatore Ferragamo, oggi è quanto mai
sulla cresta dell’onda in
tutte le sue innumerevoli e
accesissime “nuances”.
Inossidabile “evergreen”,
robusto e perfetto per ogni
occasione, il jeans si riconfermerà ancora una volta il
capo più sfruttato. Scolorito, sdrucito, arrotolato alle
caviglie, in versione “short”
o “pinocchietto”, quest’estate l’effetto “denim”
travolgerà ogni cosa, dai
borselli, ai giubbotti, ai mocassini, con tonalità intense
che dal blu scuro sfoceranno nell’azzurro, nel grigio e nel celestino. Un
“passe-partout”
senza
tempo che non conosce
crisi, il compromesso ideale
fra eleganza e semplicità,
comodo e tremendamente
sensuale nelle sue varianti
“stretch” e strappate.
Altro immancabile “must”
sarà la camicia, aperta sul
petto o “botton down”, tinta
unita o fantasia, purché di
stoffa leggera, meglio se lucida per sposarsi alla perfe-
zione con l’abbronzatura.
L’azienda Veneta Scappin
ne propone un’interessante
versione ispirata all’inconfondibile stile Burberry, con
la tipica fantasia scozzese
all’interno del collo e dei
polsini. E, a proposito di
Burberry, il noto “brand”,
amatissimo specialmente
dai più giovani, riporta in
auge il “trench”, fondendo
la compostezza “british” a
ispirazioni dal sapore squisitamente metropolitano,
una jungla urbana dove
l’uomo può muoversi a suo
agio, per un risultato avanguardistico che vede alternarsi maglie sottilissime e
gilet lunghi e svasati, pantaloni rigorosamente “slim”
e camicie allacciate fino
all’ultimo bottone.
Gucci punta sul candore rifacendosi esplicitamente
alle affascinanti architetture
brasiliane di Oscar Niemeyer con una collezione brillante disegnata da Frida
Giannini, in cui il bianco è
spezzato soltanto da motivi
geometrici, mentre il
“bluette” delle cravatte regala ai completi un’apparenza briosa, originale e
ricercata.
Missoni si rivolge all’uomo
cittadino del mondo, spirito
libero, instancabile girovago, esploratore e amante
dei viaggi. Giacche e pantaloni generosi, jeans che
in un irresistibile gioco di
chiaroscuri, richiamano le
tinte del mare e del cielo.
Effetto usato per i tessuti,
specialmente lino e cotone,
e un’incredibile varietà di
materiali che si sposano
dando vita ad un’unione
sfavillante e vitaminica; al
"""
Sopra, modelli stile peppy 2010; sotto due modelli di Salvatore Ferragamo
“denim” si affiancano infatti i più “nobili” “tartan”,
seta e principe di Galles,
stropicciati e consunti per
rendere al meglio l’effetto
vissuto e consumato.
Decisamente anticonformista, l’uomo di Trussardi si
tuffa negli Anni Settanta e
adotta un look stravagante
dal gusto “hippy” e un po’
“folk” con frange e scarpe
volutamente invecchiate e
curiosi inserti “metal”,
come le borchie applicate
sulle giacche jeans. Ancora, Ennio Capasa sfrutta
la spontaneità delle fibre
naturali e presenta una
linea all’insegna dell’ec-
centricità, con ricami fiorati, sahariane e dettagli
che sanno di sperimentazione, dalle tasche con
enormi zip agli anfibi di
camoscio.
Bottega Veneta si diverte a
scomporre la “silhouette”
classica mischiando con disinvoltura raffinatezza e
quotidianità, mentre Frankie Morello si ispira con
ironia all’universo del golf
e dell’equitazione. E infine,
tra le ultime tendenze che si
stanno facendo largo per
l’uomo dell’estate 2010, va
segnalato senza dubbio il
ritorno al cosiddetto stile
“preppy”, quell’intramon-
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$
tabile look sportivo, elegante e un po’ snob che
caratterizzava i bravi ragazzi dell’America anni
’50 e ’60, la generazione
del dopoguerra, sognatrice
e desiderosa di cambiare il
mondo. Un po’ “Grease”,
un po’ “American Graffiti”,
con felpe e maglioni, pantaloni kaki e mocassini, camicie e gilet, una ventata di
malinconia e di rimpianto
verso un passato che ciclicamente si ripresenta per
ricordarci che ciò che crediamo morto, in realtà è
sempre vivo e pronto a regalarci nuove emozioni e
preziosi suggerimenti.
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