Zona 8-05-15 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord

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Zona 8-05-15 - Zona - Il giornale gratuito di Roma Nord
Siamo a pag. 9
“La giusta scelta per la vostra casa”
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Anno 8 | numero 252 | Venerdì 8 maggio 2015
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ROMA NORD
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arrivano i rifugiati
Due strutture per l’accoglienza dei migranti, a La Storta e Prima Porta
EditorialE
di Nicoletta Liguori
Solidarietà e privilegi
“So filippino… non so razzista…
però dai ooohh non c’entriamo
più!” .“Fratè! Prima o poi doveva
succedere! Prima i rom, adesso
tocca a loro! Io manco sono razzista. O forse lo sto diventando. Ma
non si può venire in un Paese e
pretendere tutto. I nostri genitori
sono venuti qui e si sono fatti il
mazzo per ottenere quello che abbiamo adesso!”. Si tratta di una
conversazione tra due ragazzi filippini sulla nostra pagina Facebook. Il tema è l’arrivo dei rifugiati.
Una testimonianza che ci ha fatto
riflettere. Evidentemente chi è arrivato in Italia decenni fa ed ha sudato sette camicie per avere casa,
lavoro ed un futuro per i figli, trova
che chi arriva ora abbia tutto troppo facile. Vitto, alloggio e soldini in
tasca, quando loro, in effetti, hanno fatto anche tre lavori al giorno
per prendere una casa e dare futuro alla famiglia. Questi cittadini
stranieri, lavoratori e inseriti nel
tessuto sociale, sono a tutti gli effetti componente importante e
proficua del nostro Paese. Ma gli
altri? In nome della solidarietà si
dovrebbe aiutare tutti. Ma, di fatto,
anche nell'accoglienza ci sono privilegiati e non privilegiati. A partire
dai poveri romani (o romani poveri) a cui dedichiamo un interessante articolo a pag. 8.
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La Storta
ROMA NORD
rifugiati a casale s. nicola
Cento migranti verranno ospitati all’ex scuola privata “Socrate”, in un’area residenziale
di LUCA PRESTAGIOVANNI
L
a Prefettura di Roma, in seguito
all’emergenza migranti in corso
nel nostro Paese, ha indetto un
bando per l’assegnazione di locali che
garantiscano l’’accoglienza di questi
profughi, localizzando le aree adatte
per poterli ospitare. Tra queste aree
sembra essere coinvolta la ex scuola
Socrate, situata in via di Casale di San
Nicola, sulla Braccianese, all’interno
del XIV Municipio. Questo edificio si
trova all’interno di un’area verde circondata da villette e campi agricoli. A
occuparsi della gestione del campo è
la Cooperativa Isola Verde, che nel
XV Municipio gestisce del Camping
River, che si trova sulla via Tiberina. A
quanto si apprende, all’interno dell’ex scuola potrebbero essere ospitati
un centinaio di rifugiati richiedenti
asilo. I lavori di ristrutturazione sono
già in corso e potrebbero essere pronti a ospitare i rifugiati entro due settimane. Martedì sera, presso il circolo
Le Molette, circa 400 persone si sono
riunite per ascoltare le istituzioni locali
intervenute, ma soprattutto per dire
un secco "No" al centro di accoglienza nella loro zona, giudicata da tutti
"non idonea". Uno striscione molto
grande campeggiava sulla rotatoria
che porta alla zona residenziale. Sul
probabile arrivo di questi rifugiati, i
residenti sono sul piede di guerra. Durante l’incontro pubblico svoltosi
presso il circolo Le Molette, alla presenza dei rappresentanti del XIV e XV
Municipio, è stato annunciato l’inizio di un presidio a oltranza. I motivi
di questa protesta li ha spiegati l’avvocato Gloria Conti, che in via di Casale di San Nicola ci vive: “Qui si
parla di un bando prefettizio, che ha
in oggetto solo l’accoglienza del ri-
Sopra, la struttura. Ha campo da basket e da calcio regolamentare
chiedenti asilo politico. Il problema
fondamentale non ha colori politici,
ma di sicurezza sul territorio. Questo
sito è idoneo per accogliere questo tipo di struttura? La struttura risponde
ai requisiti? Noi abbiamo trovato delle mancanze, sia per la scelta della location sia dell’immobile. Noi non
vogliamo essere non accoglienti, ma
chiediamo delle garanzie, in particolare sull’identità di chi viene”. L’incontro con i cittadini è stata
un’occasione mancata per avere dei
chiarimenti sui motivi dell’assegnazione, che i cittadini si chiedono:
“C’è stato un bando prefettizio – prosegue l’avvocato Conti - che presuppone che abbiano dei requisiti
preventivi: nessuna ragione d’urgenza, nessuna ragione di sopravvenuta
necessità può svilire, alterare o modificare l’obbligatorietà della preesistenza dei requisiti. Su questo io mi
sento di chiedere al Municipio non
solo di stare dalla nostra parte, ma di
indagare. Vogliamo sapere se la Onlus Isola Verde ha iniziato a mettere a
norma le fogne e molti aspetti che
l’immobile ha che non sono in linea
con il bando e con la destinazione
d’uso. Noi non siamo un popolo di
pecoroni. Quest’aspetto vuole porre
l’accento su un principio: vogliamo
pulizia, chiarezza e trasparenza. Vogliamo che il Municipio prenda una
posizione su quest’aspetto”. Questo è
quanto dichiarato dall’Assessore alle
Politiche Sociali del XV Municipio,
Michela Ottavi: “Da tempo avevamo
chiesto alla Prefettura, visto le ricadute sul territorio e l’emergenza umanitaria crescente, la convocazione di un
tavolo permanente con Roma Capitale e tutti i Municipi. Il lavoro portato avanti dal nuovo Assessore alle
Politiche sociali Francesca Danese,
con gli Assessori e i Presidenti di municipio, ha ottenuto la prima convocazione del Tavolo solo il 29 aprile”.
“Il viceprefetto - prosegue la Ottavi ci ha informato dell’apertura delle
buste dell’Avviso pubblico indetto
dalla Prefettura per l’individuazione
su Roma e provincia di strutture idonee per i centri d’accoglienza. Tra
queste c’è anche Casale San Nicola, in
XIV Municipio. La prefettura ci ha
informati che saranno effettuati dei
sopralluoghi per verificare l’idoneità
delle strutture. A oggi non sappiamo
se la Prefettura riconoscerà idonee le
proposte avanzate dagli enti gestori.
Il rapporto con la Prefettura sarà costante e coordinato con i territori per
fornire le giuste informazioni e il giusto monitoraggio”. “Ci tengo ad affermare – termina la Ottavi - che
l’accoglienza non è solo un dovere
dettato dal diritto internazionale ma
un valore che dobbiamo esercitare
verso chi è disposto ad affrontare
viaggi disumani e lunghissimi pur di
raggiungere terre di pace e di speranza per una vita migliore”. Tuonano
però le opposizioni che in una nota
affermano: “L'ex Scuola privata Socrate, non è assolutamente idonea a
ospitare 100 migranti in quanto: priva di collegamenti utili ai mezzi pubblici, sprovvista d’illuminazione
pubblica e dotata di strade dissestate
– proseguono in una nota congiunta
i rappresentanti dei partiti di centrodestra nel Municipio XV, Stefano Erbaggi, Giuseppe Mocci, Dario
Antoniozzi e Isabella Foglietta (NCD),
Vincenzo Leli e Clarissa Casasanta
(FI), Luca Della Giovampaola e Daniela Milone (Associazione Romaxte)
– va inoltre considerato che la struttura, gestita da una cooperativa, è collocata in una zona che appartiene al
Municipio XIV solo da un punto di
vista amministrativo, trovandosi in
un eremo del distretto che, agli effetti, interessa maggiormente il Municipio XV, in termini di accesso ai servizi
e di sicurezza”. “È la solita presa in giro che si fa in queste occasioni, in cui
si dice che il centro rifugiati si trova
nel XIV Municipio, ma nella realtà le
problematiche sociali ricadranno tutte sul XV”, confermano Mori e Calendino da Fratelli D’Italia”.
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Prima Porta
ROMA NORD
camping della solidarietà
Al villaggio vacanze “Tiber” sono arrivati i primi profughi sbarcati dalle coste africane
di SARA SCATENA
U
n campo di prima accoglienza, cosiddetto hub, è stato allestito nel XV Municipio, al
Camping Tiber di Via Tiberina, a Prima Porta. La funzione dell'hub, si legge nell'avviso di bando emesso dalla
Prefettura di Roma a seguito di una
circolare del Ministero dell'Interno per
l'individuazione di un sito idoneo nella provincia di Roma, quella di “assicurare la primissima accoglienza ai
cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la gestione dei
servizi connessi nell'attesa del successivo trasferimento nelle strutture in
fase di individuazione”. L'hub di Prima
Porta è stato allestito ed è gestito dalla Croce Rossa di Roma, che ha risposto all'avviso della Prefettura, come ci
hanno spiegato dall'ufficio stampa,
“individuando una struttura capace
di ospitare 90 persone. I migranti, essendo questo un hub, vengono ospitati per pochi giorni in attesa di
smistamento negli altri centri d'accoglienza presenti al momento nella Regione Lazio”. I primi migranti sono
arrivati a Prima Porta il 19 marzo scorso e già il martedì successivo alcuni
sono stati trasferiti e ne sono giunti altri (sempre, però, nel limite delle 90
unità assegnate al Tiber). La maggior
parte di loro, principalmente uomini
maggiorenni, ma anche qualche donna, proviene dall'Africa subsahariana.
Prima di essere ospitati nell'hub di primissima accoglienza e smistamento
della Croce Rossa, i migranti, molti
dei quali richiedenti asilo, vengono
identificati dalla Questura di Roma. Al
campo, invece, la Croce Rossa provvede, ci ha informati ancora l'ufficio
stampa, “all'assistenza sanitaria, ai pa-
sti, ai vestiti, all'accoglienza, mettendo a disposizione operatori e volontari 24 ore su 24”. Ma la scelta è ricaduta
in un'area già problematica, dove la
tensione sociale è alta anche per via
della presenza del campo rom nel
Camping River e del Cara di Castelnuovo di Porto, oltre alla prostituzione sulla Tiberina. “Non c'è nessun
allarme sociale – ci hanno detto dall'ufficio stampa della Croce Rossa di
Roma –. I migranti non sono detenuti, possono uscire di giorno e devono
rientrare la sera”. Ad essere impiegata
per l'accoglienza dei migranti sarebbe
una minima parte del Camping Tiber.
Il dubbio, che ci viene sollevato dal
coordinatore di Fratelli d'Italia del XV
Municipio, Giorgio Mori, riguarda la
reale idoneità della struttura all'accoglienza di queste persone e, appunto,
“il fatto che ancora una volta si sono
assommate situazioni di questo tipo
in un'unica area”. Il Municipio non è
stato interessato, non esistevano accordi precedenti, come ci ha confermato anche il Presidente Daniele
Torquati, perché la procedura di individuazione del sito riguarda, come
detto, Viminale e Prefettura di Roma.
“Ancora una volta quindi - ha concluso Mori – il Municipio ha subito le
scelte calate dall'alto”. Ma la presenza
dei rifugiati a Prima Porta non sem-
bra, invece, secondo quanto spiegatoci da Torquati, aver creato problemi.
“Appena appresa la questione – ha
concluso il Presidente del XV – abbiamo chiesto al Prefetto un incontro”,
che dovrebbe tenersi a breve. Intanto
un altro centro di prima accoglienza è
pronto a ospitare i rifugiati alla Storta.
Rimandiamo agli altri articoli per gli
approfondimenti.
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Inchiesta
ROMA NORD
LE cooPEratiVE E I rifugiati
Cerchiamo di fare chiarezza sulla gestione delle strutture di accoglienza: solidarietà e/o business?
di SARA SCATENA
È
notizia delle ultime settimane
l'arrivo e la permanenza dei
migranti provenienti dalle coste africane a Roma nord. Due, infatti, i centri di accoglienza allestiti
nel territorio, il primo a Prima Porta,
all'interno del Camping Tiber, il secondo alla Storta, in via del Casale
di San Nicola. Ma come funzionano
l'individuazione delle strutture e
l'organizzazione, anche dal punto di
vista economico, delle attività di assistenza ai migranti? Nel nostro caso,
la Prefettura di Roma ha emesso, il
14 aprile scorso, in seguito alla circolare del Ministero dell'Interno n.
3743 del giorno precedente, un avviso pubblico per l'individuazione di
un “hub”, ovvero un centro di primissima accoglienza e smistamento
dei rifugiati. Nel testo del bando si
legge che i servizi da affidare sono
quelli “minimi garantiti dal Capitolato generale di appalto dei Centri di
accoglienza approvato con decreto
ministeriale (servizi d'ingresso, di assistenza generica alla persona, di assistenza
sanitaria,
pulizia,
erogazione dei pasti, fornitura di beni di prima necessità, servizi per l'integrazione compresa l'erogazione di
un ‘pocket money’ pari a euro 2,50
al giorno per ciascun ospite)”. Inoltre, continua il bando, “l'ente gestore ha l'obbligo di avvalersi di una
struttura munita di destinazione urbanistica compatibile con il servizio
in oggetto... che rispetti la normativa vigente in materia residenziale,
sanitaria, di sicurezza antincendio e
antinfortunistica”. L'idoneità della
struttura, che riguarda tutti gli aspetti tecnici, amministrativi, logistici e
ambientali, viene verificata dalla
Prefettura stessa. L'importo del corrispettivo, da bando, è di 30 euro,
oltre IVA se dovuta, procapite prodie. La città di Roma è stata divisa in
7 lotti (di cui 3 in provincia) da un
precedente bando della Prefettura,
risalente al mese di marzo, avente
per oggetto “il servizio di accoglienza sul territorio di Roma e provincia
destinato a cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale e la
gestione dei servizi ad esso connessi.
L’obiettivo è quello di garantire
l’equilibrata distribuzione degli
ospiti su tutto il territorio provinciale, anche in relazione alle esigenze
di ordine di sicurezza pubblica, al fine di contenerne gli impatti problematici sul tessuto sociale”. Il
servizio, da svolgersi nel periodo
compreso tra il 1 maggio e il 31 dicembre 2015, prevede la garanzia di
alcuni servizi minimi e diverse dotazioni economiche a seconda del
lotto di riferimento (per un totale di
più di 27 milioni di euro). 250 le
persone che, secondo la circolare
ministeriale, dovrebbero essere ospitate nel Lazio. I finanziamenti per la
gestione e l'organizzazione delle
strutture sono di diversa provenienza: oltre 3.000 posti sono, infatti, finanziati dal Ministero dell'Interno,
mentre altri possono dipendere da
fonti comunali o da fondi Sprar (Servizio di protezione per richiedenti
asilo e rifugiati). La quota di spesa
giornaliera per ospite, che il bando
specifico della Prefettura del 14 aprile individuava in 30 euro più IVA
(dove da applicare), si aggira, in generale, intorno ai 35 euro giornalieri per ospite.
8
Inchiesta
ROMA NORD
romani poveri, poveri romani
Non solo rifugiati e migranti, spesso ci si dimentica dei cittadini romani in disagio. Le testimonianze
di ILENIA MENALE
A
umentano di mese in mese le
problematiche relative ai disagi
economici e sociali a Roma. La
Capitale è ormai invasa da residenti,
cittadini, ma anche stranieri che necessitano di aiuto. La situazione è davvero sconcertante anche a Roma
Nord, dove troppi sono i giovani senza lavoro, anziani soli e famiglie in difficoltà. In poco tempo sono
raddoppiate le richieste di aiuto nelle
parrocchie della zona, presso la Caritas
e le strutture di volontariato, da parte
di persone che anche se un tempo vivevano in modo modesto, oggi non
riescono proprio ad arrivare al tanto
temuto fine mese. Nella negatività
della questione però, scopriamo anche di persone che spendono gran
parte del loro tempo per aiutare chi ha
bisogno. Possiamo dunque riportare
la testimonianza di chi ancora adesso
lotta per la sopravvivenza e l’idea di
vivere con l’angoscia, la paura di non
farcela e di ritrovarsi letteralmente in
mezzo ad una strada trapela facilmente dai volti di chi abbiamo conosciuto.
Abbiamo dovuto falsificare le identità
perché parlare del proprio disagio non
è semplice. Si parla per rabbia ma poi
si cela il proprio nominativo per pudore. Si ha molte volte paura di affrontare le persone e per questo si
chiede aiuto alle Organizzazioni sottovoce o spesso sono le Associazioni
stesse che si rivolgono alle persone offrendo il proprio aiuto, e solo dopo
aver guadagnato fiducia in esse ci si
esprime apertamente. Mario ha 38 anni. E’ albanese e fa il muratore per
un’azienda che però si è vista costretta già da qualche anno a ridimensionare il suo compenso a causa della
crisi economica. E’ fidanzato, la sua ragazza si arrangia con qualche lavoretto in giro per la zona come domestica.
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“Un tempo pagavo regolarmente il
mio affitto. Il sabato potevo andare a
mangiare la pizza e quando volevo
potevo permettermi di comprarmi un
paio di jeans e una maglietta. Sono ormai già quattro anni che ho detto addio a tutto questo ed è la prima volta
nella mia vita che sono indietro con
l’affitto. Mi vergogno ma non so cosa
fare. Sto pensando seriamente di ritornare nel mio Paese. Qui non riesco
più a vivere decentemente come un
tempo. Sopravvivo. E se proprio devo
sopravvivere lo faccio nel mio Paese
perché lì mi piacerebbe morire”. Matteo ha 43 anni. E’ separato e padre di
due bambini, un maschio di 8 anni e
una ragazza di 15. Romano, si è trovato a pagare in un solo momento mutuo,
affitto, bollette e spese
d’avvocato. E’ impiegato. “Guadagno
1200 euro ma riesco a malapena a
mangiare. Mangio poco e cerco di arrangiarmi con lavoretti extra ma comunque non riesco neanche a
comprare un bel regalo a mia figlia e
porto mio figlio alle giostre con grande sacrificio. A volte non pranzo perché voglio vederlo sorridere”. Ci sono
tantissimi casi del genere su tutto il
territorio romano: ragazze madri,
sfrattati, disoccupati, anziani soli ma
anche e soprattutto tante e tante famiglie sulla soglia della povertà o comunque del disagio economico.
Anche chi un tempo poteva definirsi
benestante oggi ha chiare difficoltà.
Per dare un’idea della situazione basti
pensare che su Facebook esistono decine e decine di gruppi costituiti al solo scopo di aiutare. C’è chi propone in
regalo un oggetto usato che non utilizza più che si aggiudica il più veloce
e chi per primo si prenota. Questo stato di malessere economico si sta quindi ripercuotendo anche sulla classe
media che mai si rivolgerebbe alla Caritas o ad Organizzazioni simili. Per
questo motivo anche nel nostro territorio si stanno svolgendo numerosi
swap party: eventi in cui ci si scambiano vestiti,accessori ma anche oggetti per la casa che non si utilizzano
ma che, in buono stato, possono essere sfruttati nuovamente. Anna Maria
Murzilli, amministra il gruppo Facebook “Regalo Riuso Baratto a Formello” che conta più di 1000 iscritti tra
Labaro e Tuscia e organizza vari swap
party nel Comune di Formello. L’ultimo si è svolto proprio poche settimane fa presso il Teatro Comunale
“Questo evento ti riempie davvero di
gioia perché – spiega Murzilli - se da
un lato incontri donne, uomini, famiglie in difficoltà dall’altro trovi le
stesse persone che sono disposte a
condividere e a offrire la loro generosità a tutti”. Pur essendo dunque in
aumento i casi di disagio economico
è in aumento anche la generosità di
tante persone, il rispetto, la fratellanza
e l’idea che a volte anche un sorriso
può fare tanto.
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Roma nord
ROMA NORD
pizza gegè 2
La pizza in teglia di Corso Francia. Alta, morbida, ariosa e leggera: è una nuvola di gusto
a cura della REDAZIONE
Un paio di vetrate che danno su Corso di Francia, un
grande bancone laterale, i caratteristici tavoli in legno
naturale attaccati al muro e una serie di sgabelli bianchi decapati ad attendere i clienti. Questo è “Pizza Gegé”, è LA pizza in teglia sulla Cassia, quello che
mancava, una pizzeria di livello superiore dove passare per acquistare qualche trancio da mangiare in loco
oppure da portarsi a casa e gustare a tavola. Le pizze sono prodotte solo con ingredienti naturali, farine di ottima qualità, impastate senza grassi animali solo con un
goccio di olio extra vergine di oliva. L’impasto viene
fatto lievitare 72 ore, perché le pizze ad alta digeribilità sono passate dall’essere una moda all’essere un’esigenza. Fa tutto il tempo e la chimica che è alla base
del processo di lievitazione; la rassicurazione è che la pizza, dopo averla mangiata, non continuerà a lievitare nel vostro stomaco, gonfiandolo.
La pizza dei fratelli Gegé è così. Alta, morbida, ariosa, leggerissima, una
nuvola di gusto ricoperta di sapori. I sapori, appunto. Accanto alle
classiche margherita e rossa con prezzemolo (a mio parere più interessante la seconda che la prima) e a una bianca assolutamente da provare per capire la bontà della pasta, alveolata che ha dell’incredibile,
un vero must tra le pizze bianche in teglia, ecco a vostra scelta i gusti più particolari: prima tra tutti porcini e lardo, pazzesca, dal gusto intenso, con la
scioglievolezza e la dolcezza dei porcini e del lardo che
si fondono per una pizza favolosa. Un discorso a parte meritano invece le pizze guarnite a freddo, tutte cosparse di stracchino che si scioglie nel momento in cui
la pizza stessa si riscalda: patate lesse e salmone affumicato (molto delicata ) ciauscolo (originale e saporita) melanzane fritte e pachino (da provare
assolutamente) e ‘nduja tanto per dirne alcune. Infine, ultimi ma non ultimi, da Pizza Gegé potete trovare tutta una serie di fritti: crocchette di pollo, di patate,
fiori di zucca e via dicendo. Vi consiglio (e se leggete in
rete non sarò l’unica a farlo) di provare i supplì, io li ho mangiati caldi, appena fatti, quando il riso era ancora morbido e ci si chiedeva “come fa questa sottile panatura a tenerlo insieme?” eppure ci riesce,
fidatevi e mangerete un supplì cremoso, morbido, intenso. N.T.
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La Giustiniana
ROMA NORD
“NO ALL’ISOLA ECOLOGICA”
Controversa proposta del Presidente della Commissione Ambiente (XV): rifiuti nel Parco di Veio
di CAROLA CROCE
N
o. Categoricamente no. È netta e decisa la posizione del Comitato di Quartiere “via della
Giustiniana dalla Cassia alla Cassia
bis”, in merito alla possibile realizzazione di un’isola ecologica in via della
Giustiniana, concretizzabile attraverso
lo sfruttamento dell’area di circa 4 ettari presente all’altezza del km 10,200.
Una proposta avanzata dal Presidente
della Commissione Ambiente XV Municipio, Marcello Ribera(PD), già discussa ed esaminata dalla suddetta
Commissione che, però, non ha raccolto il parere favorevole dei cittadini.
Una Commissione Ambiente che, tra
l’altro, “nella seduta del 27 u.s. ha
espresso parere contrario sulla proposta
di delibera relativa all’istituzione di un
centro di raccolta dei rifiuti in via della Giustiniana all’altezza del km
10.200, parere che comunque non
esclude l’esame e l’eventuale approvazione in Consiglio municipale”. A comunicarlo è il Direttivo del
sopraccitato Comitato che ha intavolato un dibattito in merito alla questione, scrivendo una lettera
indirizzata alle principali autorità competenti (municipali e regionali), a tutti i Comitati di Quartiere di Roma
nord e i residenti della zona. Il Comitato, come ha spiegato Vittorio Lorenzo che ne è il Presidente, è
assolutamente contrario alla realizzazione dell’isola ecologica in via della
Giustiniana, una posizione motivata
all’interno della lettera: “l’area indicata, di proprietà comunale, è attualmente soggetta ai vincoli di
salvaguardia previsti dalle norme di
cui alla legge regionale 29/97, legge
istitutiva del Parco di Veio, ed appare
incompatibile con la realizzazione degli impianti di cui si tratta”. Altra complicazione sarebbe legata alla larghezza
limitata della carreggiata che non favorirebbe, secondo il Comitato, il passaggio dei mezzi pesanti e sarebbero
quindi fondamentali prima una serie di
lavori di adeguamento e messa in si-
curezza di via della Giustiniana e delle
strade limitrofe. Una proposta di risoluzione che, oltre ai vincoli paesaggistici e ad una conformazione
urbanistica non idonea, secondo il Comitato cozzerebbe con la proposta Capitolina di “Indirizzi per l’avvio del
percorso “rifiuti zero” attraverso l’introduzione di un programma di gestione dei rifiuti urbani e dei servizi di
decoro ed igiene urbana”. Infatti l’isola ecologica in via della Giustiniana,
scrive il Direttivo del Comitato “appare in netto contrasto con le linee guida sull’argomento dettate dalla
deliberazione n.129 approvata dal
Consiglio comunale il 16 dicembre
2014”. Preoccupazione dei residenti a
cui si aggiunge il “no” di alcuni esponenti politici locali e non: Gina Chirizzi, Consigliera Pd del XV Municipio,
Marco Tolli (PD) e Massimo Pezzella,
responsabile Dipartimento Ambiente
Forza Italia di Roma Capitale. Isole
ecologiche e, dunque, centri di raccolta per rifiuti ingombranti, sono sicuramente necessari, come necessario è il
potenziamento di un sistema di raccolta differenziata. A destare dubbi è,
però, la scelta, per lo smistamento di
tali rifiuti, di un’area ricadente nel Parco di Veio, il cui valore ambientale è
tutelato per legge. Il progetto sembrerebbe dunque una chimera, dal punto
di vista normativo non sembrano esserci le condizioni necessarie ed è proprio Vittorio Lorenzo, perplesso, a
chiedersi: “Non si capisce sulla base di
quali elementi normativi, e sulla base
di quali accertamenti tecnici possa essere stato individuato come utile all'installazione di una cosiddetta isola
ecologica il terreno sito al Km. 10,200
di Via della Giustiniana. L'unica giustificazione addotta sembrerebbe solo
la mera proprietà del fondo (4 ettari)
da parte del Comune di Roma”. È lo
stesso Presidente del Comitato di
Quartiere, dopo aver ricordato che
“della proposta in questione il nostro
Comitato ne ha avuto notizia solo nei
giorni scorsi e ciò all'insegna della partecipazione e della trasparenza”, ad invitare tutti i residenti a partecipare
all’Assemblea cittadina indetta il giorno 8 maggio alle ore 17:00 presso la
Tenuta Giustiniana – Casali Margherita in via della Giustiniana 995, per
esprimere la contrarietà alla realizzazione di tale isola ecologica. Un’assemblea di confronto e di dialogo, per
informare e coinvolgere i cittadini in
merito ad un tema quanto mai sensibile ed attuale come quello dei rifiuti.
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16
Roma nord
ROMA NORD
METRO C, direzione nord...
Il Presidente di Roma Metropolitane, Omodeo Salè: “Obiettivo Farnesina (2024), poi Grottarossa”
di SARA SCATENA
L
a Metro C deve arrivare a Grottarossa, perché l'opera non può
rimanere a metà. Lo ha dichiarato il Presidente di Roma Metropolitane Paolo Omodeo Salè durante
un sopralluogo alle nuove stazioni
della Metro C, aperte al pubblico,
che ha potuto visitarle, lo scorso 30
aprile. “Abbiamo l'impegno connesso alla candidatura alle Olimpiadi di
arrivare a Farnesina per il 2024 – ha
continuato Salé –. I tempi ci sono e
se i soggetti finanziatori sono disposti a finanziare l'opera si va avanti”.
In realtà, l'ipotesi di prolungamento
della Metro C fino a Grottarossa,
tratto non compreso nel cosiddetto
“Tracciato fondamentale”, è ancora
in fase di approvazione del Progetto
preliminare. Nessuna certezza concreta, dunque, oltre alla dichiarazione di impegno del Presidente, che
comunque ha ribadito l'importanza
fondamentale dell'arrivo a Roma
Nord della Metro C per la mobilità
dell'intero quadrante settentrionale
della Capitale. A essere finanziato,
ad oggi, è esclusivamente il tratto
che collega Centocelle ai Fori Imperiali, 9 chilometri per un totale di 9
stazioni. Per quanto riguarda il proseguimento, sono stati depositati al
Ministero il Progetto definitivo per
l'arrivo a Piazza Venezia e quello di
massima che prevede il collegamento con Ottaviano, sull'attuale linea A
della metropolitana. Già a febbraio,
in occasione della riunione della
Commissione straordinaria Metro C,
il Presidente Salè aveva dichiarato
che, con la la candidatura di Roma
alle Olimpiadi del 2024 ci sarebbe
stata la possibilità di portare la Metro
C almeno fino alla Farnesina e che
restavano tre anni di tempo per ottenere i finanziamenti necessari alla
realizzazione dell’infrastruttura. Di
Grottarossa non se ne era parlato,
ma le ultime parole spese in proposito in occasione della conferenza
stampa di presentazione delle nuove stazioni (Mirti, Gardenie, Teano,
Malatesta, Pigneto e Lodi, ormai ultimate e che saranno con ogni probabilità inaugurate entro luglio)
lasciano aperta ancora una volta la
speranza di vedere Roma Nord collegata alla linea. Grande la soddisfazione espressa in proposito dal
Presidente del XV Municipio, Daniele Toruqati, e dall'Assessore alla
Mobilità, Elisa Paris, che hanno apprezzato le dichiarazioni del Presidente
Salè
su
Grottarossa.
“L'impegno di portare la tratta a Farnesina – si legge in una nota congiunta –, connesso alla candidatura
per le Olimpiadi del 2024, non può
che essere da stimolo per il proseguimento della Metro C fino a Grottarossa”.
Gli
amministratori
municipali hanno, poi, ricordato
l'importanza dell'infrastruttura anche in relazione alla possibilità di
congiungere la Metro C con la linea
FR3. Si potrebbe, infatti, conclude la
nota, portare “a termine il progetto
originario ponendo le basi per un
arrivo conclusivo a La Giustiniana,
che permetterebbe il conseguente
aggancio con la ferrovia Roma-Viterbo”, con il conseguente alleggerimento del traffico sulla Cassia.
18
La Giustiniana
ROMA NORD
rotatoria, che telenovela
Riunione a porte chiuse in Municipio: i tecnici non sono del tutto convinti, decisione entro l’estate
di SARA SCATENA
L
a rotatoria alla Giustiniana è
una priorità assoluta per i cittadini del XV Municipio. Nell'ultimo numero abbiamo fatto il
punto della situazione sulla realizzazione dell'infrastruttura che permetterebbe l'abbattimento di quel
semaforo, causa del traffico esasperante che affligge la Cassia. Vi avevamo anche informati della
convocazione di una riunione con
i tecnici del Dipartimento Mobilità
del Comune a seguito dell'inizio
dei lavori nel parcheggio interno al
piazzale. Riunione che si è tenuta
lo scorso 28 aprile in Municipio. Al
vaglio di tecnici e amministratori,
oltre al progetto di una rotatoria di
forma ovale allungata presentato
dal Municipio stesso e sottoposto al
Dipartimento comunale, anche
quelli alternativi realizzati negli anni, ma sempre scartati per diversi
motivi. Altri tre o quattro progetti,
dunque, nessuno dei quali, però,
contemplava la realizzazione di
una rotatoria in quella posizione.
Dell'esito della riunione, che si è tenuta a porte chiuse, ci ha parlato a
grandi linee l'Assessore ai Lavori
Pubblici del XV, Elisa Paris. “La riu-
Si va verso una rotatoria sperimentale, con jersey d’acqua, come sopra
nione – ci ha detto – è andata bene, in positivo ed è stato dato mandato agli uffici competenti, che
sono quelli centrali, di fare alcune
verifiche a livello di flussi di traffico, perché nessuno le aveva mai
fatte”. Gli studi, che il Dipartimento mobilità ha chiesto nella seduta
stessa della riunione di effettuare
all'Agenzia incaricata, prendono
come punto di partenza proprio il
progetto della rotatoria ovale presentato dal Municipio, considerato
anche la disponibilità del finanziamento. Si tratterebbe, comunque,
di una rotatoria temporanea in via
sperimentale, con jersey ad acqua,
che costerebbe circa 200.000 euro,
un terzo rispetto ai costi per la costruzione di una rotatoria definitiva.
Inoltre, dovrà essere valutato se gli
incroci così come pensati nel progetto sono realizzabili. “Lì – ci ha
spiegato l'Assessore Paris – il problema principale è il benzinaio. Ingressi di quel tipo sono un po'
delicati soprattutto perché da lì entrerebbero ed uscirebbero gli autoarticolati che scaricano la benzina”.
Nessuna remora, per fortuna, ma
solo qualche perplessità sull'effettivo esito positivo che l'intervento
potrebbe avere sul traffico. Uno dei
dubbi principali dei tecnici, infatti,
ha riguardato la possibilità che la
realizzazione della rotatoria possa
risolvere solo in quel tratto di strada il problema, che potrebbe invece riproporsi esattamente allo
stesso modo pochissimi metri più
avanti, all'altezza dell'incrocio con
via Trionfale. “Per questo – ha concluso la Paris – io ho chiesto se potevano effettuare uno studio di
traffico dalla galleria della Braccianese fino a oltrepassare quell'incrocio”. I tempi per svolgere tutti gli
accertamenti sono molto stretti,
perché il milione di euro da cui
trarre la quota parte per l'intervento è a disposizione del Municipio
per quest'anno, e, dunque, non si
potrà andare oltre l'estate. Maggiori dettagli emergeranno nelle prossime settimane e noi attendiamo
ancora una volta gli ulteriori sviluppi.
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22
Due Ponti
ROMA NORD
via stasi, lotta al degrado
Consiglio straordinario sulla sicurezza in XV Municipio il giorno 5 maggio. Gli interventi richiesti
di LUCA PRESTAGIOVANNI
L
a situazione degrado in cui versa via Stasi, nella zona di Due
Ponti, è ormai al limite. Questo
a causa della presenza di abusivi che
vivono in cantine occupate. Questo
stato di degrado è evidenziato dalla
totale assenza d’illuminazione e dal
mancato passaggio della nettezza urbana. Inoltre nella strada è presente
il fenomeno della prostituzione,
principalmente transessuale, la cui
attività viene svolta anche di giorno.
Questo ha creato un forte senso d’insicurezza e sofferenza tra i residenti,
che hanno denunciato casi di aggressione, in cui ci sono stati anche
degli accoltellamenti. Tutto ciò, oltre a un danno sociale, ha causato
una perdita anche a livello economico, perché gli immobili presenti
in via Stasi hanno subito una forte
svalutazione. Di fronte a tutto questo
è stato indetto un Consiglio straordinario in XV Municipio, dove l’opposizione di centrodestra ha
richiesto l’approvazione di un documento che impegna il presidente
Torquati e il sindaco Marino a risolvere questa situazione e riportare il
decoro e la sicurezza. “Vedere che
questo documento raccoglie una
ampia condivisione – è il pensiero
del Capogruppo FdI in XV Municipio, Giuseppe Calendino - in qualche modo mi tranquillizza, perché
mostra che l’istituzione municipale
ha preso coscienza del problema.
Non possiamo rimproverare l’amministrazione Torquati di aver in
qualche modo assistito al nascere di
questo problema, che ha ereditato.
Così come non si può negare che la
precedente amministrazione su quest’argomento in qualche modo af-
frontò il problema seriamente. La situazione di via Stasi è possibile trovarla anche in via Due Ponti, dove
le persone che vanno a fare la spesa
rischiano di essere aggredite e derubate, come accaduto in due recenti
rapine nei due locali supermarket.
Non è possibile che in una città come Roma una persona anziana non
possa avere la libertà nemmeno di
andare a fare la spesa senza rischiare
di essere aggredita”. “Oggi possiamo
fare di più, mettendo da parte le nostre differenze politiche. Basterebbe
riprendere ed eseguire il provvedimento 12590 del 14 marzo 2003,
che è il documento più importante
approvato per quella zona. Se qualcuno ha speculato, anche con la
connivenza di alcuni organi amministrativi, va punito”. “Non credo
che l’ordinanza del 2003 sia stata
fatta in maniera così impeccabile ha tenuto a precisare il presidente
del XV Municipio, Daniele Torquati
(PD) - per via di quei ricorsi presentati al Tar su quell’ordinanza, persi
dal Comune di Roma. Con questo
credo che sia opportuno rivedere
l’ordinanza (sull’occupazione delle
cantine, ndr), cercando di migliorarla e fare in modo che sia composta da
tutte le caratteristiche adatte affinché non sia attaccabile dai proprietari
di casa, che sono visti come i responsabili. So che la disperazione e la
disaffezione verso l’amministrazione
spinge le persone a essere ciniche.
Noi non facciamo promesse, ci prendiamo l’impegno di verificare e di
mandare avanti un lavoro che dal
2003 a oggi è stato portato avanti o
a spot, o in maniera leggera. Cosa
che noi non vogliamo fare.” Alla fine la risoluzione, richiesta dall’opposizione di centrodestra e preparata
dal capogruppo di Fratelli d’Italia,
Giuseppe Calendino, è stata approvata all’unanimità dal consiglio municipale. “Il documento è passato
con l’unanimità di tutti i gruppi politici – ha dichiarato il capogruppo
Fdi in XV Municipio - e bisogna attribuirne il giusto merito a Fratelli
d’Italia, che su questo tema si è impegnata con un atteggiamento costruttivo. Ora bisogna sperare che le
parole si trasformino in fatti, in modo che si trovi una soluzione definitiva a questo problema”.
24
News romanord
ROMA NORD
camilluccia - vigna clara
Si riapre la stagione dei
furti. Sabato sera alle 21 circa all'interno di un comprensorio in via della
Camilluccia, non lontano
da Piazza Giuochi Delfici, è
scattato un allarme e si sono
precipitate tre pattuglie dei
Carabinieri, i quali a pistole
cariche hanno effettuato
un sopralluogo. Il ladro è
stato visto, ma è fuggito
presumibilmente su via
Cassia antica, dopo esser
stato comunque ripreso da telecamere private. In tutto i malviventi
erano in in tre, di corporatura snella e agili (perché sono fuggiti saltando sul tetto della palazzina accanto), incappucciati, con le mani guantate, e strumenti da ladro professionista che hanno dovuto
abbandonare sul posto. Hanno scassinato le persiane in ferro (antiscasso) della villa in questione, rotto i vetri antiproiettile e poi sono penetrati all'interno.
ponte milvio
Domenica 10 maggio dalle ore
10,00 alle 19,00 Fiorisce la Creatività a Ponte Milvio. Celebriamo la
bella stagione e la Festa della Mamma
con un appuntamento speciale e che
avrà come filo conduttore l’affascinante mondo dei fiori in tutte le sue
sfumature. Tulipani, Gerbere, Margherite, Campanule, Rose, Violette
etc. sono solo alcuni dei fiori a cui ci
si potrà ispirare (anche solo nel colore) per ...l’allestimento del proprio stand. Nessun limite alle tecniche creative ed ai differenti stili decorativi ( pittura su stoffa e
su legno, biedermeier, feltro, riciclo artistico, cucito creativo, decorazione in stile shabby chic, patchwork, monili tradizionali e
gioielli tessili, decoupage, etc) . Ritroviamo più che mai il tema
floreale settore moda. La manifestazione sarà allietata da performances di musicisti grandi e piccini appartenenti all’Associazione culturale Musica Nova. Insomma un appuntamento esclusivo
e di interesse per tutti coloro che vogliono trovare e ammirare il
vero artigianato e il favoloso ingegno creativo.
labaro
A Labaro, una delle stazioni più frequentate della ferrovia Roma Nord. Di persone che non
pagano il biglietto su questa ferrovia ne troviamo molte: scavalcano, passano sotto... Insomma i modi sono tanti. Circa tre settimane fa, però l'Atac ha messo dei tornelli seri e non
scavalcabili nella banchina direzione Piazzale Flaminio. Pensavamo dunque che il problema dell'evasione dei titoli di viaggio sarebbe diminuito.
Invece abbiamo scoperto che accanto ai tornelli c'è uno spazio di circa un metro completamente
aperto e la gente passa da li. Una situazione sicuramente poco rispettosa per coloro che invece tutti i giorni pagano e timbrano il blglietto. (Foto: S.B.)
26
News romanord
ROMA NORD
cassia - due ponti
DOPO OLTRE TRE MESI DI INDAGINI E APPOSTAMENTI LA POLIZIA DI STATO INDIVIDUA TRE
UOMINI CHE RIFORNIVANO DI HASHISH E MARIJUANA I GIOVANI DELLA CASSIA. IN MANETTE “CAVALLO ARABO”.
L’indagine ha avuto inizio nel dicembre scorso, quando gli agenti della Polizia di Stato hanno avuto
il sentore di una fiorente attività di spaccio messa in atto da tre pusher, diventati il punto di riferimento
di molti giovani abitanti in zona Cassia per rifornirsi di hashish e marijuana.
Da lì era partita una lunga e complessa attività fatta di indagini ed appostamenti da parte degli agenti del Commissariato Flaminio Nuovo, diretti dalla dott.ssa Cristina Petrella.
Proprio grazie a questo continuo monitoraggio effettuato nella zona, nel mese di febbraio è stato individuato il primo dei tre spacciatori.
Un 30enne dominicano, è stato infatti notato in atteggiamento sospetto nei pressi di via Carlo Pirzio
Biroli e fermato per un controllo. In suo possesso sono stati rinvenuti circa 15 grammi di marijuana,
4 grammi di hashish oltre ad una somma di danaro probabile provento dell’attività di spaccio.
Giunti a lui, proseguendo nelle indagini gli investigatori sono riusciti a risalire ad un secondo pusher,
un romano di 23 anni ed al capo dell’organizzazione, A.A., 28enne conosciuto come “cavallo arabo”.
Una volta individuate le abitazioni utilizzate per nascondere la droga, sono scattate le perquisizioni. All’interno di un monolocale sono stati rinvenuti e sequestrati 119 grammi di marijuana suddivisa in tre involucri, una cospicua somma di danaro contante ed un coltello con la punta ancora intrisa di sostanza stupefacente, usato per la preparazione delle dosi. Nella seconda abitazione invece sono stati rinvenuti e sequestrati 100
grammi di hashish suddivisi in più involucri, nonché un bilancino di precisione.
L’operazione, dopo oltre tre mesi di indagini, si è così conclusa con l’arresto di A.A. e la denuncia degli altri due “soci”, tutti responsabili del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
vigna clara
Nella notte dello scorso weekend i Carabinieri della Stazione Roma Ponte Milvio hanno arrestato un cittadino di etnia rom di 36 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine e proveniente dall’insediamento di
via del Foro Italico, con l’accusa di furto aggravato. L’uomo, intorno alle 2, è entrato in azione in via dei Giuochi Istmici dove, con l’aiuto dei suoi due figlioletti di 8 e 12 anni, si è messo a smontare una grondaia in rame
lunga 3 metri dalla facciata di un’abitazione privata. Una pattuglia dei Carabinieri, che si trovava in zona proprio a seguito di segnalazioni giunte nei giorni precedenti per dei furti, lo ha sorpreso mentre stava per dileguarsi
con il metallo. Il 36enne, i cui figli sono stati affidati alla cognata, è stato ammanettato e portato in caserma, a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
28
News romanord
ROMA NORD
NEPI - sagra del pecorino
la storta - olgiata
Nepi, città dei cipollari, fa festa allo storico cacio locale: il
pecorino
Un prodotto che affonda le
proprie radici ai tempi degli
Antichi Romani, i primi a lavorare il latte di pecora per
dare vita a questo particolare
formaggio, e che ancora oggi
viene prodotto nelle stesse località dove è nato: le campagne del Lazio. E’ il Pecorino
Romano Dop, una vera prelibatezza ormai rara, perché la gran parte della produzione è destinata ai mercati stranieri.
Nel fine settimana del 9 e 10 maggio la cittadina di Nepi con la sua
proloco gli dedica una Sagra nella quale questo squisito cacio sarà
proposto insieme ai migliori prodotti tipici della Tuscia; una gustosa occasione, insomma, per immergersi nei profumi e nei sapori di questo tratto del Viterbese non lontano da Roma e per scoprire
una cittadina dal fascino magico
I Carabinieri della Compagnia Roma Cassia hanno identificato e arrestato uno dei responsabili di un colpo messo a segno a metà dello scorso mese di marzo in un appartamento di
un’elegante stabile della zona Roma Nord. All’epoca dei fatti,
il ladro, un 19enne nomade di etnia Rom con numerosi precedenti alle spalle, insieme ad un complice, si arrampicò sul balcone dell’appartamento sito al primo piano del condominio e,
approfittando di una finestra lasciata aperta, entrò in casa. I due
furono scoperti dalla proprietaria di casa e per sfuggire la minacciarono con delle forbici da giardinaggio, reperite sul balcone,
puntandogliele alla gola per costringerla a consegnare loro tutti i
soldi e i preziosi di cui era in possesso. I ladri iniziarono ad arraffare quanto più possibile, nascondendo gli oggetti di piccole dimensioni nelle loro tasche e quelli più voluminosi lanciandoli in
un carrello della spesa che avevano lasciato sotto. Tuttavia, non
sentendosi tranquilli, i giovani ladri abbandonarono sul posto
una delle borse con parte della refurtiva e si calarono velocemente
dal balcone per darsi alla fuga con il resto. I Carabinieri dedicarono
in modo scrupoloso al sopralluogo, durante il quale trovarono
delle impronte digitali riferibili ai ladri in fuga. Dopo i risultati
hanno rintracciato il ladro e lo hanno arrestato.
cassia
"Horti in Rosa": mostra mercato delle rose sabato 9 e domenica 10 maggio. Programma di sabato: dalle 9 “SEMINARIO PIANTE OFFICINALI E LORO USO” + SHOW COOKING “Vellutata di piselli” e “frittata alla malva con
pecorino” + DIMOSTRAZIONE PRATICA “l’orto in casa” + CORSO DI ACCOSTAMENTO AL VINO “Un Amore
di…..vino”. Programma di domenica: Giornata dimostrativa “BARBECUE WEBER” tecniche di cottura e degustazioni + SHOW COOKING “vellutata di piselli” + TUTORIAL “creazione di un bouquet di frutta fresca” + SHOW COOKING “frittata alla malva con pecorino” + CORSO DI ACCOSTAMENTO AL VINO “Un Amore di…..vino”.
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XV Municipio
ROMA NORD
“smantellare i campi rom”
Parte la raccolta firme lanciata da Fratelli D’Italia a Roma per eliminare i campi e proporre delibera
di LUCA PRESTAGIOVANNI
L
a questione dei campi rom è un
tema da sempre molto “caldo”
nella Capitale. Dopo il progetto
prefettizio del “Piano Nomadi” portato
avanti durante la Giunta Alemanno,
chiunque avesse fatto delle proposte
che portavano al superamento dei campi rom è stato tacciato di razzismo e
messo da parte, ma oggi soffia un altro
vento in Campidoglio. E’ stato presentato infatti a fine Aprile in conferenza
stampa in Campidoglio il documento a
firma Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale chiede lo smantellamento dei campi rom e la regolamentazione della
presenza dei rom, sinti e camminanti
nel territorio della città di Roma. Fabrizio Ghera, capogruppo FDI-AN in
Campidoglio dichiara: “È un tema
molto sentito, soprattutto in periferia,
in cui ci sono alcune fasce di periferia in
cui gli abitanti non ce la fanno più, tra
fumi tossici, furti di rame, che sono un
danno sia per il degrado che per l’illuminazione pubblica. La nostra proposta
dice che se uno vuole fare il nomade
può stare a Roma per sei mesi e viene regolamentato con i controlli degli ispettori scolastici e i controlli sanitari,
perché in questi giorni sui giornali sono
stati casi di scabbia e salmonellosi all’interno di questi campi. Lavinia Mennuni, consigliera comunale FDI-AN:
“Quando abbiamo presentato gli emendamenti al bilancio, avevamo il problema che erano pevisti 8 milioni per i
servizi sociali ai rom. La nostra proposta, che è stata bocciata dall’assemblea,
era di togliere questa somma dato che
erano previsti zero milioni per le politiche a sostegno della maternità e delle famiglie. Questo progetto prevede il
pagamento di 150 euro mensili per pagare luce e servizi all’interno dei campi
da parte dei residenti. Non capiamo perché chi viene ospite nel nostro paese so-
sta nel campo non deve dare un aiuto di
natura economica.” Andrea De Priamo,
portavoce costituente romana FDI-AN:
Abbiamo scelto la proposta di iniziativa
popolare perché esiste la possibilità di
una iniziativa consiliare, ma questo
strumento è più idoneo perché riteniamo sia importante un sostegno da parte dei cittadini quando questo atto
andrà discusso nei municipi e in assemblea capitolina. Inoltre le iniziative popolari non potranno essere insabbiate
dall’amministrazione capitolina. Questo lavoro ha visto l’impegno di molte
persone, tra dirigenti consiglieri e portavoce municipali.Il coordinatore di
FDI-AN in XV Municipio, Giorgio Mori è uno dei promotori romani del documento e ci dichiara: “Il XV Municipio
ha sentito profondamente problema
dei nomadi fin dagli anni ‘80, nei quali
si insediarono i più importanti accampamenti. È con gli anni ‘90 che le giunte Rutelli e Veltroni regolarizzarono tutti
gli insediamenti con delibere. Il tema è
ha avuto la massima deflagrazione con
il “delitto Reggiani” il 2 Novembre 2007
e solo con il piano nomadi prefettizio
della giunta Alemanno, il 5 luglio 2012,
siamo riusciti a chiudere definitiva-
mente il campo divia del Baiardo a Tor
di Quinto, dopo le chiusure di altri pericolosi campi, come Casilino 900 e Salone. Purtroppo i lavori del piano
nomadi si sono interrotti bruscamente
con l’arrivo di Ignazio Marino. Fratelli
d’Italia ha deciso dunque di dare fiato
all’istanza popolare che pretende la
chiusura definitiva di tutti i campi nomadi. Il tema dell’accoglienza, che un
tempo era un reale percorso di solidarietà e integrazione, oggi è diventato solamente un vero e proprio business che
assorbe troppe risorse che potrebbero essere invece destinate a migliorare la vivibilità della nostra povera città”.
- DOVE FIRMARE:
Via Due Ponti 192, Via Antonio Serra 22
Via Antonio Serra 26 F, Via Cassia 1624
P.zza Monteleone Spoleto 40
Sabato 9 maggio - 10-13 e 15-18 - Ponte Milvio - Fronte bar Pallotta
sabato 9 Maggio - 15-18 – La Storta – ex dazio
sabato 9 Maggio - 15-18 – Prima Porta – Largo Saxa Rubra
sabato 16 Maggio - 10-13 e 15-18 - Ponte
Milvio - Fronte bar Pallotta
sabato 16 Maggio - 15-18 – Olgiata – Via Tieri/Via Cassia
sabato 16 Maggio - 10-13 – Poste Labaro
34 risto-Recensioni
Servizio: 6 Qualità: 6 Tempi di attesa: 8
ROMA NORD
Via Cassia, 1023 - Roma (La Storta)
Hostaria La Cerquetta
a cura di NàIMA TOMASELLI
H
o cenato all’Hostaria La Cerquetta una sera in cui il pesce
non era disponibile, in nessun
modo e maniera. Era stato pescato il
Mercoledì (dicono) ed era invece Domenica, e precisamente la Domenica
di un week end di ponte. Perdermi il
pesce in un ristorante il cui biglietto
da visita (e non dico in senso figurato
ma in senso letterale) recita “SPECIALITA’ PESCE E GRIGLIA” sicuramente
castra un’esperienza di degustazione e
questo è vero, ma solo in parte, perché se devo darti un voto tu, quel voto devi meritartelo, in ogni “materia”
(mi perdonerete l’animo da maestrina). L’Hostaria la Cerquetta è un ristorante molto conosciuto in zona La
Storta, affaccia sulla Cassia e ha alle
sue spalle la frazione de La Cerquetta
(appunto), si sviluppa sotto il piano
strada e non è facile scorgerlo da fuori. Ha grandi sale accoglienti, dove il
legno la fa da padrone, e i toni caldi
del tovagliato scaldano ancora di più
l’atmosfera. Il menù è ampio ma decisamente classico, abbracciando comunque tutti i gusti. Volete mangiar
pizze? bianche, rosse, classiche o sfi-
ziose? Ci sono. Volete sfizi di mare,
primi o secondi di pesce? Ci sono anch’essi. Preferite i menù di terra? Sarete in men che non si dica
accontentati, infine, immancabili, i
dolci, da scegliere direttamente a vista
dal carrello nella sala. Volendo, potete iniziare con un antipasto, servendovi a un ricco buffet self service che
prevede verdure e molti altri sfizi, oppure scegliendo direttamente dal menu, dove vi posso consigliare la
ricottina di bufala con marmellata di limoni (che mi dicono essere di produ-
zione propria). Quando l’assaggi capisci subito che sì, il gusto c’è, l’accoppiata è vincente. Ricca anche la
selezione di fritti, che prevede, tra l’altro, carciofi pastellati venduti singolarmente (secondo disponibilità della
stagione) e fiori di zucca ripieni, pastellati e fritti sul momento, croccanti
ma troppo oleosi per essere promossi a
pieni voti come meriterebbe un fiore di
zucca con simili premesse. Tre i primi,
che sia terra o mare, i classici della cucina italiana: amatriciana, carbonara,
ravioli ricotta e spinaci, fettuccine ai
porcini, tagliolini con fiori di zucca,
zucchine e porcini (ma di nuovo lo
stesso appunto, olio troppo presente
fino a coprire e falsare il sapore di un
piatto a dir poco abbondante) e poi tagliolini con calamaretti spillo, risotto
alla pescatora e linguine all’astice per
due o tre persone dove però c’è da far
attenzione ai prezzi, perché uno spaghetto pomodoro e basilico arriva a
costare 10 euro, il che – di certo - mi lascia perplessa. Saziati dai primi, volendo, si può passare ai secondi, dove
vi si presentano i tagli più noti di carne: entrecote, filetto, braciole, lombate ma anche straccetti (zucchine,
funghi o rucola) e poi una ricca pagina interamente dedicata ai pesci, quasi tutti venduti all’etto. Anche qui
però, troviamo la sorpresa di scaloppine al limone da 13 euro, e la perplessità aumenta.Un ristorante in fin dei
conti esoso, l’Hostaria La Ceruqetta,
senza forse saperne dare una giusta
motivazione, se non per la fama che
ha nel quartiere e per l’essere un punto fermo per molti residenti della zona,
un ristorante a cui do un voto sei che
vale da incoraggiamento a migliorarsi
e/o rinnovarsi, sempre e comunque.
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Isola Farnese
ROMA NORD
la festa di s. pancrazio
Tre giorni di spiritualità, eventi e divertimento: dal 15 al 17 maggio tutti al borgo di Isola Farnese
di ILENIA MENALE
I
sola Farnese si prepara a tre giorni
intensi di festeggiamenti per onorare San Pancrazio, il Santo Patrono
del borgo e giovane cristiano martirizzato all’età di quattordici anni a Roma,
sotto l’impero di Diocleziano. Il 15, 16
e 17 maggio “l’invito a partecipare non
è rivolto solo ai residenti di Isola Farnese, ma alla cittadinanza intera: sarà
un’occasione per ritrovarci tutti insieme nella preghiera e nella gioia. Abbiamo cercato di realizzare eventi per
tutti, giovani, adulti e bambini unendo
il momento sacro e di preghiera ad attimi di allegria e di festa. Tutti sono invitati a divertirsi con noi” - così Carlo
Brecciaroli, Presidente Associazione
Comitato Festeggiamenti San Pancrazio invita tutti a prendere parte alla
manifestazione realizzata anche grazie
al fondamentale contributo dell’Associazione da lui presieduta. Lo scopo
della Associazione è proprio quello di
creare eventi al fine di reperire fondi
per finanziare le attività da svolgere durante i festeggiamenti del Santo Patrono. L’apertura della festa avverrà nella
serata di venerdì 15 maggio con l’Associazione Culturale “Prove d’attore”
che metterà in piazza lo spettacolo
“Prendo in prestito tua moglie”. Nel
pomeriggio della seconda giornata, dopo l’apertura di stand gastronomici e
artigianali, alle ore 16,00 ci sarà il concerto in piazza del Complesso Bandistico dello Stato Città del Vaticano. A
seguire ci sarà la processione guidata da
Don Giuseppe, il nuovo Parroco della
Parrocchia di San Pancrazio in cui verrà portato a spalla lungo il tradizionale
itinerario la statua del Santo. Durante le
stazioni della processione Don Giuseppe spiega che ci si fermerà in un momento di preghiera per rendere
omaggio al Santo e chiedere la Sua intercessione. Il rientro in Parrocchia è
previsto per le ore 19,00 e completerà il
rito religioso la partecipazione alla San-
ta Messa officiata dal Vescovo Mons.
Gino Reali. In serata poi ancora festa
con la cover ufficiale di Adriano Celentano e nel cuore del borgo presso il
forno a legna comunale sarà possibile
cenare con pizza e bibite. Infine nella
giornata conclusiva dopo la Santa Messa delle ore 11,30 ci sarà la commemorazione ai Caduti di tutte le guerre con
gli Onori civili e militari e il picchetto
d’onore della Fanfara dei Bersaglieri. Il
pomeriggio è dedicato ai bambini con
lo spettacolo di burattini, trucca bimbi, clown, bolle di sapone, baby dance
e tante altre sorprese per i più piccini.
Infine, dopo i giochi popolari di piazza
a premi (le cui iscrizioni sono gratuite
e ancora aperte) e l’estrazione della lotteria, la serata continuerà con la “Dino
Band”, serata danzante e balli di gruppo e dopo lo spettacolo pirotecnico,
ancora divertimento con il tradizionale “Ballo della Pupazza”, rito propizio
di molti paesi della provincia di Rieti e
de L’Aquila. Brecciaroli precisa la collaborazione di tutti nel sostenere l’evento: “Voglio ringraziare tutti coloro che
ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato
ad organizzare i festeggiamenti per il
nostro Santo Patrono: i residenti ed i
cittadini delle zone limitrofe, i commercianti in qualità di sponsor e permettetemi anche un grazie di cuore
alla mia famiglia che mi ha aiutato, appoggiato e sostenuto. Ma il ringraziamento più sentito è rivolto a tutti i
giovani di Isola Farnese che hanno incessantemente collaborato con noi e
oggi vivono questo momento di partecipazione con grande gioia ed entusiasmo. Io li osservo con grande
ammirazione perché vedo la vecchia
generazione di persone attente alla nostra tradizionale festa cedere il passo alla nuova. Importante infine è stata
anche la preziosa collaborazione con il
Centro Anziani di Isola Farnese”. Anche il Parroco della Chiesa del piccolo
borgo, Don Giuseppe Carabetta invita
la cittadinanza a partecipare: “la comunità parrocchiale ed ecclesiale è invitata a condividere questo momento
di grazia e preghiera”. Si prevede dunque una grande Festa che permetterà
di celebrare il Santo Patrono in tre giorni di spiritualità ma anche convivialità,
unione e divertimento. Il 15, 16 e 17
maggio grande festa e divertimento si
prospettano nel bellissimo borgo storico di Isola Farnese.
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iscrizione al tribunale di
roma n°52/2008 del
14-2-2008
PREVISIONI METEO
PER IL WEEKEND
A ROMA NORD
L'ondata di caldo, decisamente anomala per il periodo, che ha caratterizzato
l'inizio della settimana, si esaurirà nel fine settimana con il ripristino di condizioni termiche in linea con il periodo, grazie all'afflusso di aria più fresca da
nord in un contesto di tempo soleggiato, ma a tratti instabile.
VENERDI’ 8 MAGGIO
Cielo sereno o poco nuvoloso per l'intero arco della giornata salvo sporadici addensamenti nelle ore pomeridiane. Le temperature saranno in linea con la la media del
periodo o lievemente al di sopra nelle ore diurne. Le minime che nel territorio di Roma nord oscilleranno tra 11° e 14° e le massime tra i 23° e i 25°.
SABATO 9 MAGGIO
Cielo sereno o poco nuvoloso al mattino. Nel pomeriggio possibili addensamenti
che potrebbero dare luogo a temporali o rovesci di breve entità (probabilità mediobassa). Temperature stazionarie
DOMENICA 10 MAGGIO
Cielo sereno o poco nuvoloso al mattino. Nel pomeriggio ancora lieve instabilità
con possibilità di locali rovesci e temporali (probabilità medio-bassa). Temperature
in diminuzione per l'afflusso di aria più fresca da nord. Venti di tramontana in rinforzo.
N.B. Le previsioni sono realizzate dal portale cemer.it il martedì
sera per il successivo fine settimana. Data la distanza temporale si avvisa che potrebbero sopraggiungere variazioni.
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