il tassista italiano

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il tassista italiano
IL TASSISTA ITALIANO
2
mensile d’informazione dell’Unione Tassisti d’Italia
inviato gratuitamente a tutti gli associati.
Appuntamento a settembre
LORENZO CAPASSO direttore responsabile
CIRO LANGELLA
presidente nazionale U.T.I.
ANGELOMARIA
CELLILLI
segretario generale
direttore ufficio stampa
COMUNICATO SINDACALE
Coordinamento Sindacale Genovese
Taxi Italiano
4
REGIONE LOMBARDIA
Intesa tra regione Lombardia
Enti locali del bacino aeroportuale
Rappresentanti delle associazioni di categoria taxi
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COMITATO DI REDAZIONE
Cataldo Acella, Gianluca Amadasi, Andrea Balestri,
Valter Centanaro, Francesco Colantoni,
Antonio Dentamaro, Giacomo Di Bari,
Nicola Di Mario, Attilio Dondero,
Bruno Gandolfi, Claudio Gianandrea,
Carla Maglioni, Alfredo Montaperto,
Andrea Natangelo, Giovanni Palomba,
Pietro Pescatori, Angelo Schiavone.
COLLABORATORI
Oreste Pascucci, Gianluca Taglioni (legali),
Giampiero Marinelli, Giuseppe Vernuccio (esperti)
DALLA STAMPA
Milano-Malpensa a 70 euro, 40 per Linate-Fiera
7
DALLA STAMPA
Taxi, nuovo ultimatum di Veltroni
8
COMUNICATO
Più fatti meno Veltroni
9
DALLA STAMPA
Comincia la protesta “itinerante” dei tassisti
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Fiat Scudo Panorama
Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente chi li firma e
sono a titolo gratuito. Collaboratori e lettori sono liberi di
esprimere il loro pensiero nei limiti stabiliti dal Codice Penale
e dalla legislazione vigente.
Registrazione: Tribunale di Roma, n.261 del 18 maggio
1995. Sped. in abb. postale.
DIREZIONE • REDAZIONE • AMMINISTRAZIONE
00181 Roma • Viale Amelia, 28
Segreteria: Tel. / Fax 067848090
Internet:
E-mail:
http://www.uti.it
[email protected]
[email protected]
[email protected]
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DALLA STAMPA
Aeroporti: Olbia.
Accordo Comune, Enac, Geasar per sicurezza
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DALLA STAMPA
La Romagna ha una marcia più in fatto di ospitalità
14 dossier
Studio sulla mobilità urbana:
problemi e proposte (quarta parte)
In copertina: FIAT BRAVO
Associato all’USPI
Unione Stampa Periodica Italiana
STAMPA
Tipografia Mura s.r.l. • Via Palestro 28/a - Roma
luglio/agosto 2007 • 1
Anno XIV - nn. 7/8 luglio/agosto 2007
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sommario
il tassista italiano
il tassista italiano
appuntamento a
settembre
Dopo questi mesi di dure battaglie ed un aspro confronto con le varie compagini politiche che, ad un anno di distanza dalle manifestazioni del luglio 2006, ci hanno visto
ancora impegnati sul fronte delle liberalizzazioni giunge il momento di una giusta
pausa di riposo e riflessione.
A tale proposito riteniamo opportuno solo fare una precisazione sull’uso improprio del
concetto di liberalizzazione, intesa non come un libero accesso alla nostra professione, bensì dando la possibilità ai Comuni di rilasciare un numero imprecisato di licenze, illudendo operatori e cittadini di risolvere l’annoso problema della mobilità.
Il rilascio indiscriminato di licenze di NCC, nei vari comuni d’Italia, ha prodotto un abusivismo ingovernabile, e gli utenti sempre più disorientati e preda dei soliti furbi. E il
traffico? sempre lo stesso? No peggio.
Nel caldo clima di questa estate 2007 desideriamo, quindi, rivolgere semplicemente un
augurio a tutti di un sereno periodo di vacanze che ci ristori per riprendere al meglio
il nostro lavoro.
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• luglio/agosto 2007
il tassista italiano
COMUNICATO SINDACALE
COORDINAMENTO SINDACALE GENOVESE
“TAXI
ITALIANO”
CNA - ASATAXI - SALTAXI - ACAI - UTI - CONFARTIGIANATO
I dirigenti sindacali genovesi dello scrivente coordinamento, intendono ringraziare
tutti quei colleghi che in maniera esemplare si sono prodigati partecipando attivamente
alle iniziative di lotta che ha visto il nostro lavoro, esattamente un anno fa, era il 17 luglio
2006, subire un attacco senza precedenti.
Senza la ferma determinazione di un’intera categoria avrebbe travolto la nostra attività e dignità di lavoratori in maniera irreparabile.
Il Coordinatore
Valerio Giacopinelli
Opinioni a Confronto
dite
la
un
vostra
inviando
al numero
320.2637288
luglio/agosto 2007 • 3
il tassista italiano
intesa tra
regione lombardia / enti locali del bacino
aeroportuale / rappresentanti delle
associazioni di categoria taxi
avente ad oggetto “modifiche alla disciplina del servizio taxi nel
bacino aeroportuale lombardo, in attuazione
alla normativa nazionale e regionale vigente”
Addì, 22 giugno 2007 alle ore 02.10 presso la sede
della Regione Lombardia, in merito alla disciplina del
servizio taxi nel bacino aeroportuale lombardo,
condiviso il quadro normativo nazionale e regionale
che permette di mantenere valida la disciplina regionale del servizio taxi nel bacino aeroportuale, in relazione anche alle novità introdotte dalla legge n.
248/2006, considerati gli atti regionali oggi vigenti tra
i quali la dgr 31 gennaio 2003 n.7/11948,
la Regione Lombardia, gli Enti Locali del bacino aeroportuale e le Associazioni di Categoria di rappresentanza dei tassisti, d’intesa
CONVENGONO QUANTO SEGUE:
1. in merito alla regolamentazione dei turni:
• mantenere la previsione del turno massimo continuo e massimo discontinuo;
• prevedere che l’inizio del turno avvenga nel territorio della provincia di appartenenza del
Comune che ha rilasciato la licenza (aeroporti
inclusi) e solo dopo 1 ora dall’inizio del turno è
possibile l’accodamento fuori del territorio provinciale;
• prevedere una pausa minima di 1 ora;
• attribuire la facoltà ai comuni di prevedere una
pausa maggiore e turni integrativi massimi di 4
ore da espletare in ambito comunale con il
medesimo autista;
• attribuire facoltà ai comuni di prevedere una
pausa maggiore e turni integrativi da espletare
sull’intero bacino aeroportuale esclusivamente
con il secondo autista. La ripartizione dell’orario
giornaliero tra prima e secondo guida è determi-
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• luglio/agosto 2007
nata dalle amministrazioni comunali;
• il totale massimo delle ore dei turni ordinari e
integrativi per ogni vettura non può superare n.
16 ore giornaliere;
• i comuni devono garantire nella combinazione
delle turnazioni ordinarie e integrative n. 8 ore di
riposo minimo giornaliero.
2. prevedere l’istituzione delle tariffe predeterminate
per percorsi prestabiliti, valide sull’intero bacino
aeroportuale in attuazione della disposizione prevista dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, art. 6
comma 1, lett. f), rispondenti ai seguenti principi:
• Milano punto unico di origine/destinazione;
• Numero limitato per facilità di comunicazione
all’utenza;
• Valori delle tariffe espressi in importi con cifre
intere;
• Importi delle tariffe che siano convenienti per
l’utenza rispetto alla media dei prezzi al tassametro.
Le tratte di tariffa predeterminata riguardano (andata
e ritorno) i seguenti percorsi predeterminati fissati ai
seguenti prezzi omnicomprensivi (tutte le spese quali
pedaggi autostradali, l’equivalente economico in
forma forfetaria relativo al tempo di presa in carico
del cliente, il supplemento notturno e il supplemento
festivo e chiamata radiotaxi);
Milano / Malpensa
e
70.00
Malpensa / Fiera Polo esterno
e
55.00
Linate / Fiera Polo esterno
e
40.00
Malpensa / Linate
e
85.00
Le tariffe predeterminate restano fisse sino 30 giugno
2009 e vengono applicate a partire dal 15 luglio
il tassista italiano
il
tassista
italiano
Organo dell’Unione Tassisti d’Italia
Viale Amelia, 28 - 00181 Roma
Sped. in Abb. Post. 70% - Filiale di Roma
N . 3 MARZO 2006
vostra pubblicità sul nostro
mensile viaggia sui taxi di
tutta Italia e arriva puntualmen-
La
te a destinazione.
Contattando la nostra amministrazione scoprirete i vantaggi e le
opportunità che possiamo offrirvi in
quanto il nostro obiettivo prevalente è l’informazione.
2007.
3. in merito all’adeguamento tariffario:
a. condividere il principio relativo all’introduzione
di un meccanismo automatico di adeguamento annuale a decorrere dal 1 luglio costruito
attraverso un indicatore che sarà quantificato
mediante un algoritmo matematico che tenga
conto del parametro Istat per il recupero degli
specifici costi di settore e di indicatori di qualità del servizio.
Le modalità applicative relative all’adeguamento tariffario dovranno prevedere l’applicazione
simultanea dello stesso su tutti i tassametri con
una decorrenza prestabilita.
b. aggiornare le tariffe del servizio taxi, indicate
all’art. 7 (Tariffe del servizio taxi) della dgr 24
gennaio 2003 n. 7/11948 per conseguire l’obiettivo dell’incremento medio del 12,99%
come di seguito:
Uso Convenzionale
- Costo iniziale feriale
e
3,00
- Costo iniziale festivo
e
5,10
- Costo iniziale notturno
e
6,10
- Costo chilometrico
e
0,95
- Costo orario
e
24,80
- Tariffa minima perle corse
in partenza dagli aeroporti
e
12,00
coefficienti di progressione:
K1 = 1,5 sui parametri base di costo chilometrico e
orario al maturato
Economico di e 12.90
K 2 = 1,7 esclusivamente sul parametro base di costo
chilometrico, per la velocità di crociera superiore ai
50 km/h per più di 6 secondi (valida solo in entrata).
Le tariffe vengono applicate a partire dal 15 luglio
2007 fatti salvi i tempi tecnici per l’adeguamento dei
tassametri.
Il presente accordo, data la sua valenza innovativa e
sperimentale, sarà sottoposto a verifica comune
delle parti sottoscrittrici in relazione al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della qualità
del servizio al quale è ispirato, al termine dei sei mesi
dal completamento del programma di entrata a regime dell’adeguamento tariffario. Nel medesimo
periodo di sei mesi potranno essere individuati altri
percorsi oggetto di tariffa predeterminata da applicare nella provincia di Varese.
Qualora tali obiettivi non dovessero risultare raggiunti, le parti s’impegnano ad individuare eventuali
misure correttive e/o integrative.
Redazione e amministrazione
Via Amelia, 28 - 00181 Roma
Tel/Fax 06.7848090
e-mail [email protected]
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luglio/agosto 2007 • 5
il tassista italiano
dalla stampa
L’assessore Croci: una scelta di trasparenza. Ma parte dei conducenti boicotta l’ accordo.
TAXI, OGGI AL VIA LE TARIFFE FISSE PER GLI AEROPORTI
Milano-Malpensa a 70euro,
40 per Linate-Fiera
Che si parta da
Rogoredo o da piazza Firenze, il
prezzo da oggi non cambia. In
taxi, la tratta Milano-Malpensa
costerà sempre 70 euro. Scattano oggi, infatti, le nuove tariffe
predeterminate su quattro percorsi fissi: oltre a Milano-Malpensa (o ritorno), Fiera di RhoMalpensa (55 euro), MalpensaLinate (85 euro) e Linate-Fiera
di Rho (40 euro). Entra così
nella fase operativa l’accordo
sottoscritto il 22 giugno in
Regione dall’assessore ai Trasporti, Raffaele Cattaneo, con i
sindacati delle auto bianche. L’
adeguamento delle tariffe a chilometro (da 0,77 a 0,95 euro a
chilometro) partirà invece dopo
le vacanze. Giusto il tempo di
aggiornare i tassametri sui
nuovi parametri di viaggio.
«Con le tariffe fisse visibili ai
passeggeri diamo il via a un’operazione di trasparenza nei
confronti sia dei milanesi, sia
dei turisti», sottolinea l’assessore comunale alla Mobilità,
Edoardo Croci. Ma sono convenienti? Sì, lo dicono le prove su
strada. Ma in media. Dunque,
15 LUGLIO 2007 –
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non in ogni condizione di viaggio (almeno fin quando le tariffe saranno ferme a 0,77 euro a
chilometro). Ad esempio: da
piazza Firenze a Malpensa, oggi
si può pagare anche meno di
70 euro (senza chiamata radiotaxi). La ragione è semplice:
tutta la città viene considerata
un punto unico di partenza.
Dunque, viale Forlanini vale il
Gallaratese. In compenso, il
nuovo sistema - che non
ammette fermate intermedie include chiamata radiotaxi,
sovrapprezzo notturno, pedaggio autostradale. La comunicazione ai passeggeri è sul sedile
posteriore del taxi. I conducenti
hanno avuto due giorni di
tempo per ritirare i cartelli. Ad
oggi, lo hanno fatto solo due
tassisti su tre. Il Sitp di Raffaella
Piccinni ha invitato gli iscritti a
non presentarsi al deposito di
via Messina. Il motivo? «Non
siamo soddisfatti dell’accordo,
la categoria è ancora penalizzata». Malumori. Che però
potrebbero diventare proteste.
Per dire: non è ancora rientrata
l’agitazione dei tassisti di Mal-
pensa. L’altro giorno hanno
affisso un cartello ai muri, con
tanto di timbri di Regione e
Comune. Diceva: «Noi non
applichiamo le tariffe fisse». Era
un falso. Domenica da banco di
prova, dunque. «Speriamo solo
che non ci sia chi voglia approfittarsene chiedendo prestazioni non dovute», osserva Salvatore Luca, presidente dell’ Unione Artigiani. Che esprime,
anche lui, «malumore» sulla
nuova regola che obbliga i tassisti a cominciare il turno nella
provincia
d’appartenenza:
«Impedisce ai tassisti milanesi di
cominciare il servizio a Malpensa. È una penalizzazione ingiusta, che va rivista».
Percorsi e prezzi La nuova mappa
I PERCORSI La tratta Milano-Malpensa costerà sempre 70 euro,
dalla Fiera di Rho a Malpensa 55
euro, da Malpensa a Linate 85
euro e da Linate a Rho 40 euro
GLI AUMENTI L’adeguamento
delle tariffe a chilometro partirà
dopo le vacanze: il costo della
corsa in taxi passerà da 0,77 a
0,95 euro a chilometro.
Corriere della Sera
il tassista italiano
dalla stampa
da roma
L’accordo con i sindacati:
macchine aggiuntive a Termini.
E in via Nazionale torna l’ipotesi del tram
Taxi, nuovo
ultimatum di Veltroni
“Se entro il 22 ottobre il servizio
taxi a Termini non funzionerà
bene, il giorno dopo porterò in
delibera il rilascio di 500 licenze
speciali per la stazione, controllate con il sistema satellitare”:
Walter Veltroni ha lanciato un
nuovo ultimatum ai titolari delle
auto bianche. Ieri pomeriggio,
insieme all’assessore alla Mobilità Mauro Calamante, il sindaco
ha illustrato nel dettaglio i contenuti dell’accordo siglato giovedì con sindacati di categoria.
L’intesa, come riferito dal Corriere, per adesso congela l’idea
delle nuove macchine in servizio
esclusivo in partenza da piazza
dei Cinquecento e avvia la trattativa per gli aumenti della tariffa (ferma dal 2001).
“Ma il servizio a Termini così
non funziona e va migliorato”. Il
Comune ha deciso di riproporre
gli orari integrativi: ci saranno
fra le 80 e le 190 auto in più per
ogni turno. I servizi aggiuntivi
scatteranno “dal 21 luglio
il sindaco:
se i turni integrativi non
funzionano, a ottobre altre
500 licenze
ammorbiditi e da settembre in
maniera più completa”.
Fino a oggi i turni integrativi,
adottati anche alla stazione non
hanno funzionato. “Ho chiesto
al comando della polizia municipale di controllare il rispetto delle
turnazioni che sono obbligatorie
– ha spiegato Veltroni -, chi non
si presenterà al parcheggio, se ne
assumerà la responsabilità”.
Scatteranno multe. “In caso di
recidiva, potrebbe esserci anche
la sospensione della licenza –
osservano dal Gruppo intervento
traffico dei vigili urbani - . Il vero
problema è che non è facile controllare le presenze per tutta la
durata del turno”.
Veltroni ha comunque difeso la
validità dei vari accordi fino ad
oggi siglati per potenziare il
servizio taxi. “Un anno fa a
Roma c’erano 5.751 licenze, a
fine settembre saranno 7.281.
È un aumento consistente dell’offerta. Nessuna amministrazione, prima di questa, era
riuscita a rilasciare una sola
nuova licenza”, ha detto. Ed è
sembrata una risposta a Francesco Rutelli, ultimo sindaco di
Roma prima di Veltroni, che
proprio l’altro ieri ha dichiarato: “Sui taxi serviva più coraggio”. Sempre ieri il Tar del Lazio
ha invitato il Comune a riesaminare la revoca di alcune delle
116 licenze sequestrate per la
falsa autocertificazione dei titolari sui precedenti penali.
Fra le novità emerse dal Campidoglio, da segnalare poi una piccola rivoluzione a via Nazionale:
al centro della strada verrà collocata una corsia preferenziale, a
doppio senso, dove circoleranno
autobus e taxi in attesa che le
sovrintendenze approvino il progetto del passaggio dei tram, in
un primo tempo bocciato perché
giudicato “troppo invasivo”, ma
ora di nuovo all’esame delle
autorità per il prolungamento
della linea numero 8.
Corriere della Sera
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il tassista italiano
Unione Tassisti d’Italia
Sede regionale e provinciale di Roma
COMUNICATO
L’Unione Tassisti d’Italia, UTI, nel prendere
atto che l’Amministrazione comunale ha disatteso i vari protocolli d’intesa sottoscritti con
le Associazioni ed Organizzazioni sindacali di
categoria, con i quali si impegnava ad avviare:
• politiche di contrasto ai fenomeni dell’abusivismo interni ed esterni alla categoria con
azioni mirate allo specifico contrasto dell’abusivismo degli NCC di fuori Roma;
• politiche di estensione del numero dei
punti di contatto telefonico nei posteggi taxi
e loro ampliamento numerico;
• politiche di pubblicizzazione della tariffa
unica da e per gli aeroporti con particolare
attenzione a forme promozionali all’interno
delle strutture alberghiere;
• politiche di estensione della rete di corsie
preferenziali riservate al mezzo pubblico ed in
particolare al servizio taxi;
• individuazione di risorse aggiuntive sul
bilancio comunale per favorire ed incentivare
l’uso del taxi da parte di categorie socialmente svantaggiate e promuovere il cosiddetto
taxi rosa.
Ha deciso di avviare una campagna denominata
PIÙ FATTI MENO VELTRONI
che si articolerà in una serie di iniziative, la prima delle quali si svolgerà mercoledì 11 luglio alle ore 14,30
presso il posteggio taxi di Piazza del Popolo, dove saranno affissi tabelloni che pubblicizzano la tariffa
unica da e per gli aeroporti.
Nei prossimi giorni saranno comunicate le ulteriori iniziative.
SEDE NAZIONALE Viale Amelia, 28 - 00181 Roma Tel/fax 06 7848090
Email: [email protected] - [email protected] SITO INTERNET: http://www.uti.it
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• luglio/agosto 2007
il tassista italiano
dalla stampa
la denuncia dell’UTI:
troppe promesse non mantenute
comincia la protesta
“itinerante” dei tassisti
Ieri il primo sit-in in piazza del popolo. ne seguiranno altri
davanti agli assessorati. “Che fine ha fatto il taxi rosa?”
“Più fatti meno Veltroni” è il
nome di una campagna intrapresa ieri pomeriggio in piazza
del Popolo dall’Unione Tassisti
d’Italia. Si tratta di una protesta
definita “goliardica”, priva cioè
di attacchi sfondo politico.
Sempre però di protesta si tratta,
per argomenti che vedono
schierati ancora una volta su
fronti opposti i tassisti capitolini
e il sindaco Veltroni.
A spiegare le ragioni del malcontento che regna nuovamente tra
molte associazioni sindacali delle
auto bianche il coordinatore dell’UTI, Claudio Gianandrea.
“Lo scorso novembre – ha spiegato Gianandrea – dopo non
poche polemiche abbiamo firmato un protocollo di intesa, in
Campidoglio, con il quale noi
tassisti accettavamo il rilascio
delle mille licenze in cambio di
alcune garanzie e promesse fatte
dal Primo cittadino in persona”.
Sono trascorsi otto mesi e quelle
promesse a quanto pare non
sono state ancora mantenute. Il
sindaco si era innanzitutto impe-
gnato a potenziare le infrastrutture che interessano il settore in
questione, a cominciare dalle
colonnine per le chiamate, dai
parcheggi riservati e dalle corsie
preferenziali. “Nessuna di queste opere è stata compiuta – ha
dichiarato sempre ieri nel corso
della protesta il coordinatore UTI
– oggi siamo a piazza del Popolo e come è facile constatare
manca anche qui, in uno dei
punti più centrali della città, la
colonnina con il telefono”.
Tra le promesse fatte nel protocollo anche quella di pubblicizzare la tariffa unica da e per gli
aeroporti, in particolare nelle
strutture alberghiere. Per ottenere ciò che è stato loro promesso
i tassisti non si fermeranno.
Sono in programma sit-in di protesta peri prossimi giorni. Il
primo verrà organizzato sotto la
sede dell’assessorato comunale
alla Sicurezza per chiedere l’intervento che ancora non è stato
fatto contro l’attività abusiva
degli NCC (Noleggio con conducente), le auto blu con tanto di
autista che viaggiano e lavorano
per le strade capitoline nonostante siano di altri Comuni.
Il secondo sit-in avverrà invece
davanti alla sede dell’assessorato
al Bilancio per chiedere il finanziamento promesso a novembre
dal sindaco e destinato a promuovere il cosiddetto “Taxi
rosa”, un servizio dedicato a
tutte le donne che renda più
accessibili i prezzi dei taxi almeno la sera, permettendo così a
chi è sola di spostarsi per la città
con sicurezza.
Presente ieri a piazza del Popolo, per sostenere la protesta dei
tassisti anche il segretario regionale di Cittadinanzattiva, Giuseppe Scaramuzza.
“Come associazione che tutela i
consumatori – ha commentato
Scaramuzza – in passato abbiamo spesso contestato la categoria dei tassisti. Oggi invece – ha
continuato – siamo qui per
appoggiare pienamente le loro
richieste, perché mantenere
fede agli impegni presi è simbolo di civiltà”.
Il Tempo
luglio/agosto 2007 • 9
il tassista italiano
fiat
Linea originale ed equilibrio
razionale fra ingombri esterni e
generoso spazio interno. Questa, in sintesi, l’estetica del
Nuovo Scudo Panorama che,
grazie alla particolare architettura del modello, si contraddistingue per alcuni elementi distintivi propri dei monovolume. Per
esempio, la grande superficie
vetrata (fino a 5,80 m2 nella versione a passo lungo) e la posizione avanzata del parabrezza,
conferiscono al Nuovo Scudo
Panorama una percezione di
grande abitabilità.
Innanzitutto, all’esterno, il frontale esprime la sensazione di
robustezza e solidità, grazie
anche al paraurti avvolgente
che può accogliere i proiettori
fendinebbia (di serie sull’intera
gamma) e che può essere verniciato nella stessa tinta di carrozzeria.
I proiettori anteriori sono a vetro
10
• luglio/agosto 2007
scudo
terso, integrano gli indicatori di
direzione e, grazie alla loro
forma allungata, apportano una
maggiore dinamicità al veicolo.
Inoltre, la linea laterale filante,
unita al carattere di “monovolume” del modello, conferisce al
Nuovo Scudo Panorama un
forte dinamismo stilistico; le
ampie protezioni laterali, i paraurti avvolgenti e le maniglie
delle porte esprimono robustezza e solidità.
Infine, il Nuovo Scudo Panorama offre una gamma di otto
colori esterni, tra i quali spicca
l’inedito Crema Partenone, un
pastello che costituisce una valida alternativa al classico Bianco
Banchisa, e una lunga lista di
colori extra-serie principalmente
destinati a clienti specifici. Per
quanto concerne le finiture
interne sono state sviluppate
due eleganti tipologie di rivestimenti che giocano su abbinamenti bicolore
e tessuti diversi.
Fin qui lo stile
esterno. Ma
vero e proprio
punto di forza
del
Nuovo
Scudo Panorama è l’abitacolo che trasmette modernità, comfort,
qualità e funzionalità. La
plancia
è
caratterizzata da un
trattamento bicolore
che conferisce bellezza e ricchezza estetica
propri di una berlina.
L’interno è molto
luminoso e si contraddistingue per una
visibilità eccellente,
ottenuta grazie alle
ampie superfici vetrate, che garantiscono il
massimo comfort.
La funzionalità dell’abitacolo è resa ancora
più interessante grazie ai numerosi vani portaoggetti: dalla mensola “capucine”
(ripiano sottopadiglione) al cassetto della plancia con chiusura
a chiave, dai pannelli delle porte
al mobiletto portaoggetti agli
sportelli porta-bicchieri sulla
plancia e sul pannello della terza
fila, fino alle reti dietro lo schienale posteriore dei sedili che
permettono di riporre piccoli
oggetti. Tra l’altro, tra il retrovisore interno e la “capucine”, è
installato uno specchietto che
consente di osservare i passeggeri sui sedili posteriori: si tratta
di una funzione molto apprezzata sui veicoli destinati a famiglie (per la sorveglianza dei
bambini), sui veicoli per trasporti “speciali” (persone con mobilità ridotta) o adibiti a taxi.
Il posto di guida di Nuovo
Scudo Panorama privilegia
funzionalità e benessere e crea
una sensazione di grande sicu-
il tassista italiano
panorama
rezza. Infatti, il conducente ha a
sua disposizione una consolle,
posta al centro della plancia,
che raggruppa tutti i comandi e
le informazioni necessarie per la
guida. In particolare lo schermo
multifunzione fornisce indicazioni sui sistemi audio/telematici
presenti e sul sistema di climatizzazione. Inoltre, la mostrina
dei pulsanti consente di azionare i comandi di chiusura centralizzata (in modalità automatica),
pulsante di emergenza, attivazione della sicurezza bambini e,
a seconda delle versioni, la disattivazione delle funzioni ESP,
dei sensori di parcheggio e dell’antifurto.
Il nuovo quadro strumenti, con
fondo bianco, assicura una lettura facile e immediata delle
informazioni in ogni condizione
di luce mentre lo schermo LCD
ricorda la scadenza della manutenzione programmata e segna-
la eventuali anomalie attraverso
spie luminose.
Un discorso a parte meritano i
sedili del Nuovo Scudo Panorama. Di nuova concezione e
design presentano imbottiture,
struttura e attacchi su pavimento progettati per un migliore
contenimento, una maggiore
sicurezza e un eccellente comfort di guida. In dettaglio i cuscini dei sedili anteriori assicurano
una buona tenuta longitudinale
(effetto antisubmarining) e contenimento laterale; mentre,
associando le regolazioni del
sedile guida (longitudinale, dello
schienale ed in altezza) con
quella del volante (altezza e profondità da 40 mm), Nuovo
Scudo Panorama garantisce
un’ottima postura ergonomica e
un grande comfort per tutte le
taglie di clienti.
Dotati di appoggiatesta sellati e
regolabili in altezza, i sedili ante-
riori hanno due possibili configurazioni: la prima prevede
sedili singoli per conducente e
passeggero; la seconda, invece,
il sedile per conducente e panchetta biposto per passeggeri
(quest’ultima è dotata di uno
“scrittoio” posizionato nel sedile centrale). Infine, particolarmente interessante il livello di
flessibilità e modularità dei sedili posteriori che si reclinano, si
ribaltano e possono essere
smontati e asportati. In questo
modo la parte posteriore dell’abitacolo si adatta ai passeggeri,
offrendo, di volta in volta, il
massimo comfort agli occupanti. Da qui anche la grande versatilità di un vano di carico che,
secondo le necessità del
momento, può avere non solo
una differente capacità, ma
anche una forma diversa.
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il tassista italiano
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professional.com
news ed eventi
Partito da Genova lo “Scudo Panorama Tour” di Fiat Professional arriva a Milano il 2 luglio a Linate ed il 9 luglio a Malpensa, aree lunga sosta Taxi ed N.c.c.
dalle 9.30 alle 19.00.
Sabato 16 giugno, a Genova, si è svolta la prima delle sei tappe del tour istituito da Fiat Professional che toccherà i principali aeroporti italiani promuovendo per i Nuovi Scudo Panorama Executive e Scudo Panorama Family.
Il tour è dedicato ai taxisti e alla categoria NCC (Noleggiatori con Conducente), cioé coloro che forniscono il
servizio di navetta nelle zone degli aeroporti. Tutti coloro che desiderano partecipare saranno i benvenuti a questo evento dove verranno distribuiti materiali informativi e gadgets esclusivi per Voi.
Scudo Executive e Scudo Family, i nuovi modelli dedicati al trasporto persone, daranno grandi soddisfazioni sia al guidatore che ai passeggeri: tre motorizzazioni turbo diesel potenti e scattanti (Multijet da 90,
120 e 140 CV), ottima tenuta di strada (freni a disco, ABS, ESP), interni spaziosi e confortevoli (può accogliere fino a 9 persone) e massima sicurezza (poggiatesta regolabili e cinture di sicurezza a tre punti).
Non perdetevi questa appuntamento, sarete gli ospiti d’onore!
Scoprite sul nostro sito gli appuntamenti e gli eventi Fiat Professional, riconoscetevi nelle foto ed individuate le
date dei prossimi eventi.
FIAT PROFESSIONAL TEAM.
dalla stampa
aeroporti: olbia
accordo comune, enac, geasar per sicurezza
OLBIA - La Geasar, la società che
gestisce l’aeroporto Costa Smeralda, l’Enac, e il comune di Olbia
hanno siglato un accordo per risolvere il problemi di viabilità e di sicurezza dell’area aeroportuale. A
breve si potrà accedere al terminale
principale dell’aeroporto di Olbia
attraverso un badget magnetico
che consentirà solo agli autorizzati
di accedere nell’area antistante l’aerostazione. Questa mattina sono
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stati i vertici della Geasar e il sindaco, Gianni Giovannelli, ad illustrare
l’iniziativa: questa soluzione permetterà di eliminare situazioni di
potenziale pericolo e velocizzare
l’accesso all’aerea. Dal prossimo 18
luglio l’accesso alla corsia interna
antistante il terminal passeggeri
sarà controllato attraverso una
sbarra e il possesso di una tessera
che verrà consegnata a taxi pubblici cittadini (autorizzati dal Comu-
ne), bus Aspo, enti di stato autorizzati, mezzi di soccorso e convenzionati Geasar, auto con noleggio conducente e fornitori merci. Per combattere la sosta selvaggia presto
verranno individuate aree di sosta
dotate di parchimetro mentre è prevista per fine luglio l’inaugurazione
dell’area di dieci ettari con venticinque stalli, adibita a parcheggio elicotteri anche di grandi dimensioni.
(ANSA). Y2E-AR
il tassista italiano
dalla stampa
La Romagna
ha una marcia in più in fatto di ospitalità
TAXI
È inutile raccontare storie: oltre il
torrente Tavollo, geografico confine tra Marche e Romagna, hanno
una marcia in più in fatto di vacanze e ospitalità. Sentite questa.
Gli albergatori di Riccione hanno
rinnovato anche per l’estate
2007 l’accordo con le Ferrovie,
che permetterà ai turisti che arriveranno sulla spiaggia romagnola in treno, qualsiasi tipo di treno,
per una vacanza di almeno una
settimana, di ottenere il rimborso
del biglietto di ritorno a casa.
Chi utilizzerà questa formula,
durante il soggiorno avrà pure
biciclette gratis da usare in città,
sconti su mezzi pubblici, taxi e
noleggio di autovetture. I bagnini, quelli che negli anni Settanta
facevano sognare tedesche e
scandinave, ci hanno messo pure
del loro, una sorta di “carico da
11”, regalando agli ospiti arrivati
in treno buoni settimanali per 45
minuti di escursioni in pedalò.
Tutta l’offerta durerà fino al 31
ottobre, tanto per non sbagliarsi
di fronte a eventuali, possibili
“raptus” meteorologici.
Sul litorale senigalliese cose di
questo genere sembrano fantascienza. Qui dove si spreme il
vacanziere imponendogli la
gabella del parcheggio a pagamento sul lungomare e nel centro storico, cioè nei punti dove
dovrebbe trascorrere il suo soggiorno, idee come quelle di
albergatori e bagnini riccionesi
sono semplicemente estranee.
Anzi, qualcuno potrebbe avere il
coraggio di alimentare il sospetto
di una qualche truffa, di un raggiro chissà quanto abilmente
mascherato. Qui il treno è visto
come un fastidio,una cosa vecchia (forse perchè voluta dall’ultimo Papa-Re che era di queste
parti) da eliminare in ogni maniera, magari inventandosi folli progetti di spostamento della linea
ferroviaria, che giustamente chi
di dovere ha il buon senso di non
prendere in considerazione nemmeno come ipotesi accademica.
Poi giù a lamentarsi delle troppe
automobili in circolazione, specialmente nel fine settimana,
quando ai vacanzieri “stanziali”
si uniscono i pendolari che arrivano dalle località dell’interno,
quelli che se vai a vedere bene
sono rimasti il vero “zoccolo
duro” del turismo senigalliese.
All’albergatore e al bagnino di
casa nostra proposte come quella dei riccionesi non sfiorano
nemmeno l’anticamera del... cervello. Anzi, le bollano come indecenti. Di pari passo agli amministratori comunali, che forse non
salgono più su un treno da quando facevano il servizio militare (i
maschi, e sempre che l’hanno
fatto), perciò non si rendono
conto della sua comodità e, visto
che ci siamo, della sua utilità per
l’ambiente. Poi però pontificano
di “mobilità sostenibile”, essenzialmente per giustificare nuovi
parcheggi a pagamento.
Cose che non contano? Beh,
allora tanto per gradire sappiate
che nel 2006, quando per la
prima volta sono stati applicati gli
sconti, a Riccione oltre 1.500
turisti hanno approfittato della
proposta. Gente arrivata dalle
regioni del nord, soprattutto
Lombardia, ma anche da quelle
centrali come Lazio e Umbria e,
udite udite!, dalle Marche. Gente
che senza quel piccolo vantaggio, forse non sarebbe mai andata in Romagna.
È inutile raccontare storie: oltre il
Tavollo hanno una marcia in più!
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il tassista italiano
dossier
quarta parte
studio sulla mobilità urbana:
problemi e proposte
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I CANTIERI
Incuriosisce il grande volume di traffico, sui percorsi urbani d’attraversamento, dovuto
al trasporto, nelle ore di punta, di grandi macchine di movimento terra, quasi sempre
dirette verso cantieri d’opere pubbliche. Attrezzature di questo tipo, in una conduzione
puramente tecnica, risiedono nel cantiere fino al completamento delle opere. Evidentemente il sistema di contabilità delle opere pubbliche, ancora fortemente orientato al
pagamento a rimborso orario, favorisce l’uso improprio delle risorse economiche e l’intasamento del traffico.
I CENTRI STORICI
Gli esperimenti di chiusura al traffico d’alcuni centri storici (Roma) hanno fallito per l’impostazione “esclusiva” che è stata data al provvedimento. Sono state chiuse grandi strade che erano state costruite di recente sbancando interi quartieri allo scopo d’avere delle
vie d’attraversamento.
E piazze e le strette vie medioevali possono tornare alla funzione originale solo con il
ripristino delle barriere architettoniche (gradini, pilastrini ecc.) liberandole dai veicoli
senza alcuna eccezione e lasciando la percorribilità (senza spazi di sosta) delle grandi vie
d’attraversamento.
LE DUE RUOTE
Biciclette e ciclomotori (elettrici o con motore ecologico) costituiscono un importante contributo alla mobilità locale con buona economicità e minimo inquinamento, se
si attuano gli adattamenti delle infrastrutture urbanistiche. Chi ha vissuto in alcune
città del Nord Europa si ricorda dei grandi parcheggi ciclisti dislocati in prossimità di
scuole, università, terminali di metropolitana ecc. Per favorire questi mezzi si deve
tenere conto delle limitazioni d’utenza di questi mezzi (età, buone condizioni fisiche,
clima ecc.) e dell’altimetria della città. Sono essenziali le piste riservate, che hanno
un costo limitato rispetto alla viabilità a motore e le strutture per il deposito e la
custodia gratuiti.
In alcune grandi città estere con altimetria movimentata sono ancora in uso i grandi
ascensori collettivi che costituiscono, oltre che un mezzo per spostarsi, un’attrattiva turistica (antico e abbandonato ascensore del Pincio).
LE STRUTTURE URBANE
Gli adeguamenti infrastrutturali sono il punto dolente della mobilità urbana. Necessariamente comportano grandi investimenti; spesso il risultato è stato un evidente peggioramento del traffico.
I romani sono ancora sotto shock per le opere legate ai mondiali di calcio del 1990 e per
i loro disastrosi effetti sulla circolazione: stazioni ferroviarie abbandonate, collegamenti
con l’aeroporto di Fiumicino fuori servizio per tempi lunghi, parcheggi “di scambio”
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abbandonati, svincoli inservibili e incomprensibili ecc.
Le strutture realizzate devono tenere conto soprattutto dell’utenza, e non solo della fretta d’assegnare l’appalto e della pressione per creare occupazione.
L’ingorgo causato da un raccordo o uno svincolo non costruito o a lavori stradali “eterni” con fini
assistenziali, immobilizzando centinaia di persone per ore, ognuna con la sua costosa unità di conversione energetica, dissipa la stessa energia di un’industria media con lo stesso numero di addetti. La sua abolizione a costo d’infrastruttura va vista come l’inserimento in rete di una produzione
“pulita” equivalente.
Dal punto di vista sociale, la sottrazione di risorse e di capitali, piuttosto che alimentare l’occupazione, almeno a medio termine, la riduce riducendo le disponibilità d’investimento private e
soprattutto pubbliche. Il miraggio dell’occupazione “creata” svanisce rapidamente alla prima crisi
economica. Solo l’occupazione reale nata dalle esigenze dell’economia naturale e non di quella
fiscale resiste e si sviluppa.
S’è puntato tutto su soluzioni che sembravano magiche: semafori, sensi unici, rotatorie e divieti di
svolta a sinistra, corsie preferenziali che non hanno portato alcun visibile incremento della velocità commerciale dei veicoli.
L’impianto semaforico va in crisi non appena la frequenza d’arrivo dei veicoli sale un po’ e solo un
incrocio svincolato può evitare la formazione d’un “tappo”. I sensi unici sono accettabili solo in
presenza di tratti contigui e paralleli nell’altro senso. Le corsie preferenziali sono addirittura dannose se sottraggono spazi alla viabilità senza che alcun veicolo le percorra.
Bisogna accettare che oltre certi limiti di densità della mobilità non si può andare se non con soluzioni collettive e integrate.
L’AUTOMOBILE PULITA
L’industria automobilistica con le ottimizzazioni apportate agli ultimi modelli non influisce in modo
decisivo sugli sprechi d’energia e sulla riduzione dell’inquinamento.
È un provvedimento di risparmio limitato l’ottimizzazione del rendimento del motore, o dell’aerodinamica della carrozzeria di vetture che devono restare per ore paralizzate in ingorghi per soddisfare
esigenze di trasporto sostituibili con una telefonata.
I progetti d’auto elettriche si sono insabbiati per la necessità d’alimentare comunque il propulsore
con preziosa energia già convertita. Il buon adattamento del motore elettrico alla trazione viene
drasticamente abbattuto dal basso rendimento dell’accumulazione o dalla conversione a bordo
(cella a combustione).
Un discorso analogo si può fare per la pubblicizzata alimentazione a idrogeno dei motori a scoppio, tecnicamente vicina alla già diffusa alimentazione a metano. C’è da dubitare della realizzabilità in tempi ragionevoli d’una rete di produzione e distribuzione di questo elemento, del suo
impatto ambientale (lubrificanti, ossidi d’azoto ecc.) e del possibile impatto – derivante da eventuali perdite del sistema di produzione e distribuzione – sullo strato protettivo d’ozono della stratosfera. Per quanto riguarda la produzione dell’idrogeno per idrolisi dell’acqua e la successiva
liquefazione (sotto i 20 K°), se non ci saranno nuove scoperte nella termodinamica è conveniente
usare l’energia in forma elettrica per azionare tram e metropolitane.
Non sempre la tecnologia “rinnovabile” è pulita e sociale.
I miglioramenti promessi dall’adozione di marmitte catalitiche non sono mantenuti che in minima
parte nei percorsi urbani per effetto degli inevitabili transitori a freddo.
Le tecnologie definite “rinnovabili” vanno analizzate a ciclo completo comprendendo gli inve-
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stimenti energetici fino alla rottamazione di veicoli e impianti. Il recente terrore delle emissioni
di CO2 da combustione di fossili va confrontato con il fatto che la CO2 da combustione di vegetali deriva spesso da diversa destinazione di colture già esistenti se non addirittura da colture
insediate al posto di foreste pluviali con un bilancio in termini d’emissione peggiore della combustione di fossili.
AZIONI DI COMPETENZA DEL COMUNE
Alcune cause d’inefficienza, considerate mali inevitabili, quali l’eccesso di “competizione” o la
nefasta abitudine allo shopping automobilistico in strade che per struttura non supportano la funzione di trasporto e parcheggio, sono state in altre nazioni superate brillantemente con segnaletica non improvvisata e con la “certezza” della sanzione.
Alcune abitudini avallate dalle autorità comunali sorprendono tutti i visitatori stranieri del nostro
paese: sarebbe interessante valutare quanto combustibile in più importiamo per mantenerle.
Mantenerle con ordinamenti coercitivi può dare luogo a perdite di consenso di categorie o d’interi settori almeno finché gli effetti benefici non sono evidenti.
È sempre opportuno, quando possibile, ricorrere all’incentivazione dei comportamenti corretti. E
creare un movimento d’opinione pubblica favorevole prevalente anche sul piano numerico.
DA CAMBIARE
• Raccolta dei rifiuti urbani con automezzi inadeguati alla viabilità (troppo grandi) nelle ore di massima congestione con interferenza con i trasporti di superficie e scarsa efficienza della raccolta;
• Circolazione di veicoli comunali (centrali del latte) di grandi dimensioni e poco numerosi in ore
di punta;
• Carico e scarico merci consentiti in ore di traffico intenso;
• Orari di diverse utenze del trasporto (negozi, scuole, uffici) fatti coincidere;
• Mancanza di segnaletica stradale leggibile, ben disposta (prima dell’incrocio, non dopo) e regolazione della viabilità stabile nel tempo;
• Adozione d’orari spezzati (Centro-Sud) non compatibili con gli orari Nord Italia ed Europa che
raddoppiano le necessità di trasporto.
ERRORI DEL PASSATO
• Demolizione in molte grandi città delle reti filotranviarie già esistenti motivata con la maggiore
“flessibilità” dei rumorosi e inquinanti autobus (questa distruzione poteva essere vantaggiosa
in alcune situazioni, ma l’analisi corretta non è mai stata fatta);
• Scomparsa della regolazione e controllo del traffico urbano da parte di addetti (vigili) sufficienti per numero e preparazione professionale;
• Mancata costruzione di reti metropolitane o ferrovie suburbane e di terminali attrezzati per le
autolinee interurbane;
• Grande enfasi elettorale a rimedi palliativi o del tutto inefficaci: per esempio le “domeniche a
piedi” che non modificano realmente la situazione della mobilità urbana al di là del rituale collettivo, le “corsie preferenziali” sottratte all’uso e riservate a un trasporto collettivo di cui non
si misura la reale consistenza ecc.;
• Mancata rispondenza tecnica dei manufatti urbani (manto, botole ispezionabili, smaltimento
acque meteoriche ecc.) agli standard.
Notiziario dell’ordine degli ingegneri
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