LA RIFORMA DEL WELFARE DELLA REGIONE LAZIO

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LA RIFORMA DEL WELFARE DELLA REGIONE LAZIO
LA RIFORMA DEL WELFARE
DELLA REGIONE LAZIO
Dal 10 agosto scorso
è in vigore
la legge regionale
11/2016:
“SISTEMA INTEGRATO
DEGLI INTERVENTI
E DEI SERVIZI SOCIALI
DELLA
REGIONE LAZIO”
I NUMERI
✐  5720
i giorni necessari per recepire nel Lazio la 328
✐  20
le sedute di commissione consiliare
dedicate alla legge in due anni e mezzo
✐  764
gli emendamenti presentati in Consiglio
✐  22
le ore dedicate al dibattito e alle votazioni in aula
✐  28 / 7 / 6
i voti favorevoli, quelli contrari e gli astenuti
COSA CAMBIA
I LIVELLI ESSENZIALI
I livelli essenziali di prestazione sociale erano stati
introdotti nel 2000 dalla 328 ma mai recepiti dalla Regione
✐  FINO A OGGI
c’è stata una forte disomogeneità nell’erogazione dei
servizi sul territorio regionale: quello che è un diritto
assicurato nel XIII Municipio di Roma non lo è
necessariamente nel distretto LT5
✐  CON LA RIFORMA
tutti i distretti socio-assistenziali dovranno garantire gli
stessi livelli di assistenza
LA PRESA IN CARICO
INTEGRATA
✐  FINO A OGGI
un anziano con autosufficienza ridotta e difficoltà
economiche che ha bisogno di assistenza domiciliare,
attività di socializzazione e contributo di integrazione
all’affitto è stato costretto a rivolgersi a sportelli diversi
e ad avviare una pratica per ciascun servizio
✐  CON LA RIFORMA
- diventa realtà il PUA, il Punto Unico di Accesso ai servizi
- arriva la valutazione multidimensionale socio-sanitaria
- viene adottato lo strumento del budget di salute,
come nei sistemi di welfare più avanzati
PIU’ QUALITA’ NEI SERVIZI
✐  FINO A OGGI
il criterio economico predominante per l’affidamento dei
servizi sociali è stato quello massimo ribasso:
c’è stato un livellamento verso il basso dei servizi erogati
e un taglio sistematico delle buste paga degli operatori
✐  CON LA RIFORMA
i bandi dovranno premiare l’offerta economicamente più
vantaggiosa sulla base di qualità e prezzo, e il prezzo
potrà pesare al massimo per il 30% del punteggio di
valutazione: avremo standard più elevati di assistenza
UN SISTEMA PIU’
TRASPARENTE
✐  PARTECIPAZIONE
nasce l’Osservatorio regionale delle politiche sociali
✐  VALUTAZIONE
i Comuni dovranno adottare una carta dei diritti di
cittadinanza sociale, e cittadini e associazioni di tutela
degli utenti saranno coinvolti nei processi di valutazione
dei servizi
✐  INFORMATIZZAZIONE
dovrà partire definitivamente (ed essere resa accessibile
ai cittadini) l’anagrafe elettronica dei servizi sociali
LA GESTIONE ASSOCIATA
✐  FINO A OGGI
solo il 5% della spesa sociale è stato destinato a servizi
a gestione associata distrettuale: il resto viene impiegato
per i servizi dei singoli Comuni. La media nazionale della
spesa sociale associata è del 24%, nelle regioni più
efficienti si supera il 35%
✐  CON LA RIFORMA
sarà possibile mantenere a livello comunale solo
i servizi che non hanno rilevanza sanitaria e che
comportano una modesta complessità gestionale.
Tutto il resto dovrà essere gestito a livello associato.
Più efficienza, maggiore omogeneità, meno sprechi
IL PIANO SOCIALE
REGIONALE
✐  FINO A OGGI
le politiche sociali venivano determinate con il criterio
della spesa storica, in pratica continuando a ripartire le
risorse in base a parametri meramente demografici o di
continuità col passato
✐  CON LA RIFORMA
diventa obbligatorio il Piano sociale regionale triennale:
uno strumento di pianificazione partecipata che
nel Lazio mancava dal 1999.
Organizzeremo servizi e investimenti in base alle
esigenze dei cittadini e alle necessità dei territori
UN WELFARE
PARTECIPATO
✐  SUSSIDIARIETA’
Comuni, Asl, Terzo settore, associazionismo, sindacato,
cooperazione e impresa sociale: al lavoro insieme in un
sistema integrato virtuoso
✐  CO-PROGETTAZIONE
con la riforma supereremo la logica di mercato che oggi
prevale nell’organizzazione del welfare e coinvolgeremo
il privato sociale nella progettazione dei servizi
LE RISORSE
✐  PIANO SVILUPPO E INCLUSIONE
un programma di interventi integrati che mette a sistema
fondi regionali, nazionali ed europei
✐  291 MILIONI
l’investimento complessivo
✐  78 MLN PER LE FAMIGLIE CON BAMBINI PICCOLI
10mila posti nido in più, nuovi asili e voucher per abbattere le liste d’attesa
✐  119 MLN CONTRO LA POVERTA’
integrazioni al SIA, borse-lavoro, servizi per povertà estreme,
sport per ragazzi di famiglie in difficoltà
✐  94 MLN PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
voucher badanti, nuovi servizi di prossimità, assistenza domiciliare
IL LAZIO CAMBIA