IL PPP CHIAVE DELLA LEGGE DELEGA DI RIFORMA FRANCESE
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IL PPP CHIAVE DELLA LEGGE DELEGA DI RIFORMA FRANCESE
IL PPP CHIAVE DELLA LEGGE DELEGA DI RIFORMA FRANCESE DELLA DISCIPLINA DELLE OPERE PUBBLICHE Il Consiglio dei Ministri francesi ha adottato il progetto di legge-delega di riforma del settore opere pubbliche: al PPP il compito di modernizzare la normativa attraverso la previsione della forte estensione di tali formule (molto limitate dalla legislazione francese in vigore). La riforma Plagnol, dal nome del sottosegretario di Stato competente, sarà presentata al Parlamento entro 2 mesi, per poi consentire al Governo di procedere rapidamente alla fase attuativa della disciplina attraverso l’emanazione dei decreti applicativi, secondo lo schema di legislazione a cascata già sperimentato con la nostra legge obiettivo. Il Governo Raffarin ha così positivamente e rapidamente reagito alle istanze del mondo imprenditoriale (ed ai limiti crescenti di finanza pubblica) che si erano espresse con forza anche in occasione dell’incontro sul PPP tenuto lo scorso dicembre a Parigi presso il Senato, ed a cui aveva partecipato anche il Presidente del Forum Europeo, Sen. Zamberletti anche in rappresentanza dell’IGI. Tra gli obiettivi specifici dichiarati del Governo vi è l’attivazione delle formule PPP (e segnatamente della concessione con pagamento in annualità da parte del concedente pubblico dietro anticipazione dei capitali del concessionario privato) per realizzare il piano Hôpital 2007, ideato dal Primo Ministro con il competente ministero della Sanità, e che prevede grandi interventi in campo ospedaliero con forte apporto di capitali privati. Ma altri settori paiono interessati a tali interventi, ed in particolare la scuola e gli edifici pubblici, soprattutto degli enti locali. Il progetto di legge di riforma, suddiviso in 29 articoli, si pone l’obiettivo generale di modernizzare e semplificare il Code des marchés publics (si ricorda che con la riforma varata nella passata legislatura già si era proceduto a rivedere il complesso delle norme, passando da 379 a soli 139 articoli), e di risolvere il contenzioso aperto con Bruxelles che accusa Parigi di cattiva trasposizione delle direttive UE.