Luglio - Associazione Vecchia Alassio

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Luglio - Associazione Vecchia Alassio
ANNO LI - N. 7
Martedì 19 Luglio 2011
€ 2,00
Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA
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Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S.
Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37
E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it
Prime riflessioni sulle intenzioni
della nuova Amministrazione
L’Alassino è la voce ufficiale
dell’AVA.
L’AVA è una associazione culturale che accoglie ed ha sempre
accolto nel suo seno tutti gli alassini di buona volontà ed amanti
della propria città. Quindi, fra gli
iscritti all’AVA ci sono cittadini
di diversa estrazione politica, associatisi insieme per amore della loro “polis” e per l’interesse
generale della città di Alassio.
Ciò che abbiamo scritto finora in
questo articolo potrebbe sembrare ovvio, ma così non sembra
a tutti; ed è per questo che “repetita luvant”. Non si sa mai.
Diciamo queste cose all’inizio
del mandato dei nuovi amministratori comunali per ribadire
che saremo attenti osservatori
di ciò che faranno, pronti a fare
le nostre osservazioni, quando
ci sembrerà che talune cose non
corrispondano con quello che i
nostri numerosissimi soci ritengono essere il bene della città. La
Vecchia Alassio ha sempre cercato, nel corso dei cinquanta anni della sua vita non solo di criticare alcune cose che non condivideva, ma di proporre parecchie idee che ci sembravano giuste e sulle quali abbiamo svolto
anche battaglie cittadine memorabili. È ovvio quindi che quando
il nuovo sindaco propone di non
gettare più tonnellate di cemento in piazza Stalla, ma di rispettarne l’ambiente e il verde, noi
siamo con lui. O meglio è lui che
è con noi dell’Ava, che da tempo
abbiamo contribuito a raccogliere migliaia di firme per difendere
quel patrimonio di verde cittadino e per rispettare la memoria di
avi generosi verso la città.
E noi siamo con il Sindaco (o il
Sindaco è con noi) quando ci dice che preferisce il nuovo depuratore consorziale a Villanova,
invece che gettare cemento armato su una spiaggia in un angolo della nostra costa. Tanto più
che un depuratore o è consorziale, cioè fatto da tutti i comuni
vicini o non serve a niente – infatti sarebbe come se uno volesse pulire metà della acqua sporca contenuta in un bagno, lasciando sporca l’altra metà. E seguiamo attentamente l’opera del
nostro primo cittadino quando
afferma di voler fare chiarezza
sulla questione del Grand Hotel
e sull’interrogativo di quanto
un’opera a vantaggio privato dovrebbe costare al cittadini alassini. Qualcuno ricorderà che
l’AVA si è battuta per la risoluzione di una situazione non più
sopportabile e cioè la visione del
ruderi del vecchio albergo, ma,
ripetiamo, abbiamo sostenuto
che il tutto sarebbe dovuto avvenire a costo zero per il
Comune, e per i cittadini, così come è avvenuto in altre cittadine
della nostra regione. Su un altro
grosso problema invece il nostro giudizio non è negativo, ma,
diciamo così, sospeso. Si tratta
della proposta fatta sui giornali
dal nuovo Sindaco, di rinunciare
alla nuova stazione ferroviaria
ad Alassio per unirci alla fermata
della stazione di Albenga, che sarebbe costruita in località
Bastia. Qui i pareri del cittadini
sono divisi: i difensori della proposta del sindaco ne elencano i
vantaggi: impatto zero con il nostro territorio, nessun danno a
case o edifici, nessuna invasione
di ruspe e camion per anni.
Basterebbe chiamare la Stazione
“Alassio-Albenga” 3
ed unirla alla nostra città con
un efficiente servizio di pullman
ed avremmo risolto tutti i problemi. I cittadini contrari alla
proposta ribattono: Nessun servizio di pullman sarà efficiente e
comodo come avere la stazione
qui ad Alassio, anche se in periferia. Chi ci assicura dei pullmannavetta, affidati ad una società
terza e comunque scomodi per
gli anziani e per un numero enorme di turisti di fine settimana, o
per i nostri pendolari?
Inoltre, secondo alcuni, ci dovrebbe essere un documento,
depositato al tempo degli
Hanbury che garantisce la fermata di tutti i treni ad Alassio, dicesi Alassio. Su questa questione temiamo che anche i nostri
soci siano divisi, e vorremmo sapere il parere dei nostri lettori.
Anche se un mio saggio e vecchio amico mi ha ricordato che,
dopo le grane della TAV e le proteste del Presidente regionale
Burlando sui ritardi del terzo valico fra Genova e Milano, le opere ferroviarie nella nostra zona
non sono più di primaria importanza per il Governo, né, forse di
secondaria. Comunque ritorneremo sull’argomento con migliori informazioni e sentititi i nostri
soci. Per ora basta. Abbiamo
messo tanta carne al fuoco, direbbe qualcuno, ma non siamo
stati solo noi. È stato il nuovo
sindaco che ha voluto entrare in
carica un po’ rumorosamente. E
noi lo seguiremo per controllarlo per conto vostro.
AVA
PASSATO… FUTURO
Pranzo sociale- Madonna delle
grazie 2011giugno
Latino, canti e incenso per la
S.Messa nella dolcissima chiesina della Madonna delle Grazie,
per ben iniziare la tradizionale
giornata dedicata all’incontro tra
soci; come si sa non c’è modo migliore per unire che mangiare insieme, e per noi della Vecchia
Alassio la tavola è quella ormai
tradizionale e splendida del ristorante ‘U Castè’.
Quest’anno insieme alla gioia
di avere vicino mio marito, le mie
figlie e mio genero, ho avuto il privilegio di essere al tavolo con il
Presidente della Consulta Ligure,
Elmo Bazzano e sua Moglie che ci
onorano sempre della loro presenza.
Il cibo goloso ha fatto da sottofondo ad un piacevole ed arricchente conversare sulla nostra
terra e la nostra gente, condividendo le preoccupazioni e le difficoltà che inevitabilmente si
scoprono sul cammino dell’ impegno per il proprio paese.
È stato davvero un giorno fortunato! Il Presidente Bazzano mi
ha fatto dono degli atti del
Convegno ‘I PROBLEMI DELLA
DIFFUSIONE DEL LIBRO LIGURE
SUL TERRITORIO’ Genova, 23 ottobre 2010.
La lettura molto interessante
mi ha portato all’intervento del
Professor
Franco
Gallea
Sovraintendente culturale della
Consulta Ligure, oltre che amatissimo professore; nella sua ana-
lisi ho trovato spunti di riflessione che vi propongo:
“..Se si leggesse qualche libro in
più si potrebbe trovare un antidoto a certi mali che oggi travagliano
tutti. Si conoscerebbe meglio la
storia, si comprenderebbero gli errori del passato e si potrebbe evitare di ripeterli, si capirebbe che in
noi ci sono valori e caratteristiche
che costituiscono il nostro DNA.
C’è bisogno di una diffusa cultura popolare che, purtroppo, sta
scomparendo, così come scompare il popolo sostituito da una massa docile di consumatori pronti ad
ubriacarsi con le risse televisive e
le volgarità del “Grande fratello”.
Per quanto riguarda l’identità
regionale devono essere fatte alcune precisazioni: l’identità è tut-
FESTA SOCI A.V.A. 2011
Il Presidente della Consulta Elmo Bazzano con parte del C.D. AVA e… la piccola Carola.
Anche quest’anno, Domenica
12 Giugno u. sc., l’A.V.A. ha organizzato la festa dei Soci e lo ha
fatto con particolare magnificenza e festosità, come sempre,
alla “Madonna delle Grazie” ed
al ristorante “Castello”.
Quest’anno Messa “grande”,
cantata, solenne e officiata dal
vice Parroco di Sant’Ambrogio,
don Stefano Caprile.
Esauriti i preliminari “religiosi” (anche per ricordare tutti i
Soci defunti) grande e atteso ritrovo enogastronomico al ristorante Castello, ove i Sigg. Arecco
hanno diligentemente presenta-
to il solito gustosissimo pranzo
“ligure” (persino “a ventre” per i
più appassionati e... raffinati golosi) con dovizia di portate, manicaretti e prelibatezze apprezzate da tutti.
Ospite graditissimo il Presidente della Consulta Ligure
dott. Elmo Bazzano con la gentile Signora. Ha fatto gli onori di
casa, coadiuvato dai Consiglieri,
il nostro Presidente Gianni
Giardini che ha offerto, a nome
dell’A.V.A., oltre ad una festosissima torta finale con spumante,
una rosa fragrante e profumata
ad ogni Signora presente e una
copia di un suo artistico “scorcio panoramico” di Alassio agli
uomini.
Festa autentica, fraternità, ricordi a non finire degli ormai 50
anni di vita dell’Associazione,
con la viva speranza e la gioia di
poterci ritrovare ancora insieme nel prossimo anno. Va sottolineato un sincero ringraziamento a tutta la famiglia Arecco e, in
particolare, all’inesauribile
Signora Marilena che è sempre
la linfa attiva di questa giornata
ed anche Socia emerita
dell’A.V.A.
A.V.A.
tavia un concetto ambivalente:
può essere intesa in senso integralista, come muro difensivo e
questo è negativo.
Però può avere anche un senso
diffusivo,come consapevolezza
di valori positivi, comunicabili e
trasferibili agli altri; e questo è il
senso positivo che noi intendiamo darle. L’identità è un fatto culturale e non etnico e, per di più, è
realtà dinamica e polivalente.
Ognuno di noi è titolare di più
identità perché apparteniamo a
più gruppi sociali. È la persona
che, tenendo conto della libertà e
della responsabilità, dà alle varie
identità un equilibrio. A volte, infatti, le identità si scontrano e diventano nemiche tra loro e perciò
agiscono come un fattore lacerante nel cuore dell’uomo. In questi
frangenti la coscienza ha il suo peso. L’identità si esprime con segni
esterni: la religione con le sue liturgie, la regionalità con la lingua
dialettale. Il dialetto è uno strumento vivo di comunicazione,
fonte di riserva della lingua italiana, espressione di una storia e di
una cultura. Anche la struttura sintattica di un pensiero rivela la psicologia di una gente.”
Leggo e rileggo” si capirebbe
che in noi ci sono valori e caratteristiche che costituiscono il nostro
DNA” … questo DNA è la ricchezza di un paese, questi valori e
queste caratteristiche che ci differenziano sono la nostra cultura.. “ C’è bisogno di una diffusa
cultura popolare che, purtroppo,
sta scomparendo, così come
scompare il popolo sostituito da
una massa docile di consumatori” … Come è vero, triste ma vero.. e noi.. noi Alassini, gente di
mare, ospiti riservati, per natura
storia e geografia, resi diffidenti
da tanti ‘tradimenti’ e ‘sfruttamenti’, da tante ‘invasioni’ continuiamo a considerare ‘foresto’
qualcuno che venuto da altri paesi vive qui, magari da 20 anni…!!
E ancora… “..l’identità è tuttavia un concetto ambivalente: può
essere intesa in senso integralista,
come muro difensivo e questo è
negativo.” Certo… non ci si può
più permettere di costruire mura
difensive, per belle ed imponenti
esse siano. Anche se troppo lentamente, noi uomini stiamo comprendendo che la nostra crescita
non è nel fermare il tempo e la
nostra ricchezza nel conservare
fine a se stesso. La natura, in ogni
sua manifestazione ci ricorda
che la vita è nel cambiamento e la
ricchezza nell’uso e nel rinnovamento delle ‘provviste’.
U l’è meju mangiò ina bella farinò cui amixi, che lasciò a farina in
ta mèzera a fo e camure.. U te po’?
(continua a pagina 2)
MOSTRE Sala Carletti
dal 21 al 30 luglio 2011
per la prima volta alla Sala Carletti la pittrice
Gabriella Guala
•••
dal 1° al 15 agosto 2011
ritorna ad esporre la gentile Signora
Maria Teresa Lazzarino
•••
dal 16 al 30 agosto 2011
ritorna il notissimo ed eclettico artista di Pavia
Lelio Menozzi
22-23-24 LUGLIO
Festa d’estate a Solva SAGRE A MOGLIO
Con i calzoncini corti, l’Estate
indossa il panama, gli occhiali
neri e con il sole in tasca viene
da noi! E non le facciamo la
Festa??? Per accoglierla nel migliore dei modi vi invitiamo alla
FESTA D’ESTATE DI SOLVA! In
un clima spensierato, fra musica
e piatti della tradizione ligure, a
partire dalle ore 19,00 di venerdì
22 luglio avrà inizio l’incontro
conviviale che il nostro sodalizio ogni anno presenta. Inoltre,
una novità: spronati dalle numerose richieste, la Festa si terrà
non per due, ma per ben tre giorni! Il menù sarà vario e originale
e, come sempre, non mancheranno le famose BISCETTE, quei
dolcetti sfiziosi, vanto della
Solva! Vi attendiamo numerosi
ed auguriamo Buona Estate a
tutti!
Società Operaia Agricola
Mutuo Soccorso di Solva
Domenica 31 Luglio – ore 19
“SAGRA DE LA VENTRE”
Domenica 7 Agosto – ore 19
“UNA GNOCCATA PIÙ CHE MAI”
Dalle ore 19 verrà svolto servizio di Autobus-navetta – gratuito
con partenza da Alassio presso fermata SAR (hotel Suisse)
2
«L’ALASSINO»
PASSATO… FUTURO (segue dalla prima pagina)
“Però può avere anche un senso
diffusivo,come consapevolezza di
valori positivi, comunicabili e trasferibili agli altri ; e questo è il senso positivo che noi intendiamo
darle. L’identità è un fatto culturale e non etnico e, per di più, è
realtà dinamica e polivalente.”
Mi ricordo che quando ero
bambina i nostri vicoli erano pieni di una vita antica, io ero ‘a nessa da Tanolla’ un altro ‘u fiu du
Tunin’ecc., ora sono rari i bimbi
che possono giocare liberi,
l’’esciu da Gexa’ immutato nella
sua prospettiva architettonica, risuona di voci e accenti dei più diversi. Mentre cammino, ricordo
piena di gratitudine per aver avuto tanti doni,e mi prende sempre
una dolce nostalgia di quelle voci,
di quel dialetto, di quella vita.
Ma le emozioni non finiscono..
e per ricordarmi che la vita è nel
cambiamento e la ricchezza nella
condivisione, ricevo un dono.. un
bimbo che scorazza nel vicolo col
suo triciclo elettrico, le persone
guardano con stupore questa
macchinina strana, i bimbi tenuti
per mano guardano con desiderio Giovanni, i cui occhietti a
mandorla racconta origini diverse..molto diverse, usanze, abitudini di paesi lontani.
È facile riflettere come la globalizzazione ci proponga una
quotidianità così nuova, impensabile qualche decennio fa.
Mentre i miei pensieri corrono
sulla lunga strada che lo ha portato nel mio ‘esciu da Gexa’,
Giovanni ferma il suo mezzo davanti alla porta di un negozio,
guarda dentro serio e concentrato, e, con uno sguardo consape-
vole dice al proprietario: «A l’è
ura de serò!»… e senza aspettare
passa ad altro negozio..
Che sorpresa.. Che bello..
Queste parole così antiche, pronunciate correttamente, mi lasciano sorpresa, fanno sorridere
il cuore…
Certo Giovanni ha incontrato
qualcuno che per gioco o nostalgia,
gli ha insegnato il nostro dialetto.
Forse tanti nostri discorsi, tante programmazioni studiate e ragionate, sono superate dalla
spontaneità e dalla semplicità
del quotidiano..
E.. forse non è vero che le nostre tradizioni sono destinate a
morire!
Forse dipenderà dal nostro
aprirci e condividere in semplicità per continuare le nostre tradizioni e poter tramandare sul serio il nostro patrimonio.
CMR per A.V.A.
Alassio, luogo di incontri e spettacoli, per il terzo anno consecutivo,
l’Ass. Vecchia Alassio ha organizzato in collaborazione con la Ditta
LE TRE SCIMMIETTE
VEDO
SENTO
PARLO
PARLO
Una turista si lamentava per il proliferare a suo giudizio dei parcheggi a pagamento sia per il costo ma
soprattutto perché, secondo lei,vi dovrebbero essere anche più possibilità di parcheggio gratuito in
una giusta proporzione… Spiacevole la risposta di una terza persona alassina presente alla polemica…
“Signora se non le va… cambi città”. Non mi sembrano risposte da dare!!!
VEDO
Da molto tempo (forse qualche anno) la parte superiore di via Manzoni, all’incrocio con viale Hanbury
è disastrata e molto pericolosa per i pedoni che la percorrono… Speriamo che la Nuova
Amministrazione sia attenta e pronta ad una manutenzione che eviti incresciosi incidenti ai cittadini.
PESTO IN PIAZZA
Il regale basilico, in dialetto
baxaicò e/o baxaricò, nome botanico “Ocimum basilicum”, deriva dal
greco òkimon = basilico e basileus =
re: vale a dire erba regale.
Il basilico è considerato da alcuni popoli una pianta sacra, ha anche
virtù curative e viene usato in medicina e in cosmetica. Solo in
Liguria era già stato usato in cucina
e da tempo forma un binomio incontrastato con la nostra regione,
dove la coltivazione e produzione
trova collocazione in molte zone
nella provincia di La Spezia, nel
Savonese e in particolare in
Albenga e Andora.
Nelle poesie e novelle dialettali di
poeti liguri come Firpo, Petrucci, il
basilico per fare il pesto si coltivava
in una latta posta sul davanzale di
una finestra, di fronte al mare per
carpire la salsedine e il calore del
sole. La nascita del pesto risale agli
inizi dell’Ottocento con componenti più o meno stravaganti per poi, ad
oggi, utilizzare quelli di uso comune, ma fondamentali, ovviamente il
basilico, aglio, pinoli, parmigiano
Reggiano, pecorino, sale grosso e
olio extra vergine di oliva della
Riviera Ligure di Ponente, di cui la
Ditta Frantoio Armato di Alassio
non solo è una testimonial, ma produce e promuove iniziative nel corso dell’anno per valorizzare il nostro olio associandolo alle varie ricette. Tra queste è parte integrante
e sostanziale per la realizzazione
del famoso pesto.
Nella centrale piazza Partigiani di
Martedì 19 Luglio 2011
gnante e dagli allievi cuochi dell’Alberghiero.
Immancabile la “gara del pesto il
mortaio” aperta a tutti i bambini
FINALMENTE L’UOVO DI COLOMBO… nel sottopasso di via P. Ferreri è stato collocato un cestello per
raccolta di cartacce o quant’altro; un invito che venga utilizzato da chi transita da quelle parti evitando di buttare di tutto e di più oltre la rete della ferrovia. E di oggi 5/7/2011 che qualcuno, preso dall’entusiasmo, vi ha depositato il sacco della spazzatura… NON SI FA!!!
SENTO
Viale delle palme, superiore,angolo via L. da Vinci… Una delle due palme in cura dall’autunno scorso è
deceduta… una prece! La ditta specializzata che l’aveva in cura, salvo errore, negli ultimi tempi non si
è vista…
Va bene combattere il caldo…
Nella parte alta dei giardini ex
Moulin Rouge (oggi noti per il
monumento a Totò __ principe
della risata), a fianco della grande giostra c’è un gioco per bambini che raffigura un “polpo” di
colore giallo, almeno questo era
il colore appena messo. Andatelo a vedere! È il monumento alla maleducazione e inciviltà dei
giovani d’oggi.
Non si distingue più cosa sia
tanto è coperto e deturpato da
graffiti, disegni, scritte, che ne
nascondono completamente
colore, e forma. Speriamo che
venga ripulito restituendolo al
suo originale colore.
Nella foto: la gara per i più piccoli “Pesto il mortaio”.
Frantoio Armato, con l’Ufficio Commercio e Turismo del Comune di
Alassio, con la partecipazione
dell’Istituto Alberghiero della nostra città, le varie Associazioni del
nostro territorio, nonchè, di privati
con i loro prodotti tipici locali, la
manifestazione Pesto in Piazza per
dar lustro e far conoscere la bontà
del pesto servito per l’occasione
con le trofie dal personale inse-
IL POLPO GIALLO…
che si sono cimentati sul palco della piazza con tanto di cappello da
chef.
Anche l’A.V.A. ha partecipato
con un proprio stand alla manifestazione esponendo libri dell’associazione, stampe, disegni e l’immancabile mensile “Alassino”.
Arrivederci al prossimo anno.
S.V.
Fal/. per A.V.A.
ma il decoro urbano?
ASSESSORATO ALL’AMBIENTE
Alassini e gentili ospiti
Come noto vi sono alcune problematiche inerenti il conferimento della nettezza urbana, che purtroppo rendono trascurate diverse
zone di Alassio. Insieme dobbiamo impegnarci per ridare il giusto
decoro laddove si verifica questa
incuria nel conferimento dei rifiuti.
È importante vincere questa sfida
di rispetto dell’ambiente, di aria respirabile, di estetica dei luoghi, di
naturalezza del paesaggio e di
condizioni igieniche di sicurezza
che verrebbero a tutelarsi a vantaggio del bene comune. Per questo il Comune sta lavorando con la
ditta Aimeri Ambiente a svolgere
nel modo più flessibile e mirato il
servizio di raccolta dei rifiuti e la
pulizia delle strade, ma anche Voi
cittadini e gentili ospiti dovete
fare la vostra parte e collaborare!
Affinché le esortazioni e i propositi espressi in questa mia lettera
aperta non vengano fraintesi come
vani e retorici, ma si sostanzino nel
desiderato appello ad un coinvolgimento corale di tutti, permettetemi
di orientare la vostra attenzione su
alcuni punti, “piccoli gesti” che
possono rendere credibile un iniziale percorso di cittadinanza attiva
che eviti di incorrere in sanzioni
che variano dai 50 ai 500 Euro.
I rifiuti solidi urbani devono essere depositati in sacchi a perdere ermeticamente chiusi e collocati
esclusivamente dentro gli appositi
contenitori;
I rifiuti devono essere collocati
nei contenitori ogni giorno dalle
19,00 alle 4,00;
In alternativa i rifiuti possono essere collocati ogni giorno in ogni
ora nelle isole ecologiche interrate;
Ricordate che differenziare i rifiuti fa bene all’ambiente e produce un risparmio economico
all’ente comunale quindi utilizzate in ogni ora della giornata i bidoni per vetro, plastica, carta,
medicinali;
se non riuscite ad immettere nei
bidoni i cartoni e gli imballaggi
potete adagiarli vicino allo specifico bidone ben piegati e legati in
questo caso potete utilizzare questa
speciale opzione dalle 19,00 alle
04,00 ogni giorno;
Nel centro storico i commer-
cianti potranno posizionare i cartoni e gli imballaggi piegati e legati in adiacenza all’entrata dell’attività alle ore 13,00;
I cassonetti in uso esclusivo
dovranno essere collocati nei centri di raccolta non prima delle
19,00 e dovranno essere ritirati entro le ore 9,00 del mattino successivo, al di fuori di detti orari i
cassonetti dovranno essere custoditi in luoghi chiusi.
Sono questi, cari concittadini e
gentili ospiti, dei piccoli, ma significativi esempi e tanti altri se ne potrebbero trarre con il vostro aiuto e
collaborazione, di come, nei semplici gesti di cittadinanza attiva e
consapevole, tesa alla gelosa difesa dei nostri beni comuni (l’acqua,
la terra, il mare, l’aria, la bellezza
del nostro paesaggio e dei nostri
antichi luoghi) nell’intento di costruire una nuova e rinnovata solida tradizione civica, possa attuarsi
l’autentico risveglio civile della nostra ALASSIO.
Ecco allora che l’APPELLO ad
una “strategia politica di cittadinanza attiva” che mi sento accoratamente di proporre non si nutre di
grandi azioni o di eroiche imprese,
ma solo di piccoli gesti civici
condivisi da tutti che mirano a
produrre quella catena virtuosa di
effetti positivi da cui scaturirà un
reale cambiamento delle condizioni del vivere civile, ovvero la capacità della nostra comunità di saper
governare se stessa a partire dalla
libertà, nel delicato e prezioso
equilibrio tra diritti e doveri, ambizioni private e pubbliche virtù. È
questa la speranza che caparbiamente ripongo in questo mio
APPELLO.
L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE
Luigi SIBELLI
LA CONSULTA LIGURE E L’UNITÀ D’ITALIA
Anche la Consulta Ligure delle Associazioni ha voluto dare
il suo contributo alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità
d’Italia. Infatti, domenica 19
giugno u.s. nella nuova ed accogliente Sala della Sibilla ubicata nel complesso monumentale del Priamar di Savona, si è
svolto il Convegno, organizzato in modo veramente esemplare, dal titolo “Il contributo
dei Liguri all’Unità d’Italia”.
Tutto l’arco ligure, da levante a ponente, era rappresentato da ben quattordici relatori
che si sono succeduti davanti
ad un pubblico interessato e
numeroso. Molte le autorità civili e militari presenti all’evento. È stato dato il benvenuto anche a Sua Eccellenza il vescovo
di Savona, Mons. Lupi.
Il presidente dell’A.V.A.,
Geom. Gianni Giardini, ha aperto la tornata presentando l’argomento dal titolo “I Carbonari
ad Alassio nel 1821”. Anche i
successivi interventi hanno
proposto temi molto interessanti e talvolta coinvolgenti.
Eccone i titoli:
- Il ruolo di Genova nell’Unità
d’Italia, Il Finalese nel Risorgimento, Due Varazzini a Mentana, Il contributo di Ovada all’Unità, I Savonesi nei moti carbonari, Il contributo del Tigullio al
Risorgimento, L’Italia? un feudo di furbi viventi di mutua assistenza, Luigi Carniglia il nostromo di Deiva Marina, Un
Dianese protagonista dei Mille,
La Marineria di Camogli dalla
guerra di Crimea all’Unità
d’Italia, Sanremo nelle radici
della Nuova Italia, Vincenzo
Goglioso di Civezza, Patrioti e
Naviganti: il ruolo di Lerici nel
Risorgimento.
Alcuni dei relatori non si sono limitati a leggere la loro relazione, ma hanno colorito l’intervento con commenti e aneddoti, riscuotendo applausi e
consensi.
Commentando l’incontro alla
fine dei lavori, il giudizio su di
esso è stato unanime: convegno molto interessante, bagno
di cultura, momento di riflessione. L’Inno di Mameli, suona-
to e cantato come ultimo atto
della giornata, è stato la ciliegina sull’ottima riuscita di una
manifestazione dedicata ai 150
anni dell’Unità d’Italia. Un sentito grazie alla Consulta Ligure
e a tutti coloro che si sono adoperati per rendere l’incontro
degno di essere tramandato ai
posteri attraverso la pubblicazione degli atti ad esso relativi.
Prossimo incontro della
Consulta ad Arnasco il 25 settembre.
Beppe Rizzo (per l’A.V.A.)
AVVISTAMENTO INCENDI
Una nuova stagione estiva è iniziata e L’Associazione Vecchia
Alassio, da sempre molto sensibile al bene della nostra città,
sente urgente la necessità di ricordare a tutti la pericolosità
degli incendi… più o meno dolosi.
Grazie all’annuale servizio volontario di avvistamento e
controllo si è migliorato molto lo stato del nostro verde collinare.
Occorre però, non fermarsi e restare vigili per tutti i concittadini e gli ospiti.
Il nostro gruppo “ALASSIO IN CORNICE” che riunisce ALASSIO BIKE, ALPINI, A.R.E.S., C.A.I., SOMS di Moglio, SOAMS di
Solva, è attivo da tre anni nel nostro territorio.
Come vedete sono molte le Associazioni che collaborano, sarebbe però auspicabile una maggiore partecipazione di tutti
coloro che, anche individualmente, vogliono e possono “DARE UNA MANO”… si tratta di qualche ora soltanto, ma un utilissimo aiuto per tutti.
PER INFORMAZIONI telefonare
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO 0182 643937
COMANDO di POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555.
Martedì 19 Luglio 2011
Com’è difficile partorire un giornale…
20 anni dopo
Sono passati più di vent’anni
da quando scrissi “Com’è difficile partorire un giornale”, un pezzo sulla redazione e la pubblicazione del giornale L’ALASSINO;
oggi mi si chiede di ripubblicarlo.
Ho accettato con qualche riluttanza, perché facendo parte da
tempo della pattuglia dei “fuoriusciti” dall’associazione non vorrei rompere le uova nel paniere a
qualcuno (col quale mi scuso fin
da adesso); ma proprio come
“fuoriuscito” spero che questo
mio contributo esterno possa
servire come “critica costruttiva”,
utile a migliorare il lavoro che
state facendo… 8-))
Una delle preoccupazioni più
rilevanti del mio primo articolo
era quella di evidenziare l’importanza della correzione delle bozze; infatti la prima occupazione di
noi redattori di allora, dato che
non c’erano ancora i computer e
i software di oggi, era quella di
presentare un lavoro il più possibile “curato” almeno da un punto
di vista linguistico. Questa parte,
almeno per ciò che riguarda il
controllo ortografico e i refusi,
ora è stata quasi del tutto “delegata” alle macchine e questo lascia o dovrebbe lasciare molto
più spazio alla cura dei contenuti.
Questo significa che la redazione
del giornale, ovvero il direttivo
dell’AVA, dovrebbe essenzial-
mente occuparsi della scelta degli argomenti da pubblicare e della loro impaginazione in modo tale da dare più o meno risalto ai temi che collettivamente ritiene più
importanti per quel mese…
Questo tipo di lavoro viene
svolto? Non so, in tutta franchezza, per alcuni numeri del
L’Alassino non sembra esservi
una vera regia, un filo conduttore… Compaiono gli argomenti
più svariati che testimoniano (lodevolmente) la partecipazione
attiva della gente più diversa, ma
un paio di pagine di indirizzo che
segnalino le scelte dell’associazione sui temi più importanti della vita di Alassio è difficile trovarle. In effetti quando entrai nella
redazione del giornale c’era un
delegato alla composizione delle
pagine (Enzo Vena) e il suo lavoro, (piuttosto “dirigista”), caratterizzava fortemente quello che
era da pubblicare… “Gli articoli
non sono di gomma… ma di piombo” soleva ripetere, nel senso
che non si possono allargare o
accorciare per far posto a tutto e
a tutti, quindi sceglieva con fermezza e con l’appoggio del direttivo, i contenuti meritevoli di essere pubblicati. Poi vennero altri
direttivi, con altri presidenti più
o meno dirigisti, dei quali francamente ho perso il filo del discorso essendomi nel frattempo al-
lontanato dall’A.V.A.
In sostanza, trovare un compromesso tra una redazione “dirigista” indotta a imporre rigidamente le prerogative del direttivo, e una redazione “lassista”
(nel senso del laissez-faire) che
conceda troppo ai contributi
estemporanei di tutti, è sicuramente difficile… ma potrebbe essere visto come lo scopo fondativo dell’associazione stessa, di
ogni associazione.
In ogni caso, tornando al mio
scritto di 20 anni fa, proprio a
proposito dell’impaginazione del
giornale dicevo:
“Si potrebbe affidare questo lavoro ad un paio di professionisti e
sicuramente avremmo un prodotto migliore; costerebbe, ma io credo che l’A.V.A. ci rimetterebbe
qualcosa di ben più importante...
Il periodo delicato della fine della gestazione del giornale è un momento in cui, al di là di tutto si misura il valore dell’A.V.A. come associazione; il lavoro si svolge in
gruppi e ciascuno deve dare ed
avere completa fiducia nell’impegno altrui pena l’inutilità stessa
dello stare assieme. Perciò i soci
che quella sera si ritrovano devono certamente migliorare il loro
lavoro, ma non possono, a mio avviso, delegarlo ad alcuno estraneo
all’A.V.A.”
Marcello & Luciana
Memoria storica della squadra di calcio S.C. Alassio
Sono passati più di 90 anni da
quando lo S.C. Alassio è stato fondato nel lontano 1920 e la ricorrenza è passata inosservata, senza
una nota, un pensiero,un ricordo
per i 90 anni della Sua storia.
Anche lo Sport e in questa occasione il calcio, fa parte del TESSUTO STORICO di una città per il bagaglio di ricordi che può rappresentare in ognuno di noi.
Certo che in questo momento
identificarsi con la squadra che ha
dato lustro sportivo per decenni e
con il suo soprannome “Le Vespe”
ha portato il nome di Alassio ad essere temuto, sportivamente, in
tante partite svolte nei vari campionati a tutti i livelli, è un po’ difficile.
Io non sono uno scrittore, però
quello che scrivo parte dal cuore e
dai sentimenti che provo per lo
sport e per Alassio. Quello che
maggiormente mi fa male è che
nessuno, particolarmente le persone che hanno superato gli “anta”, non abbia per un solo momento dato l’imput a qualche iniziativa finalizzata al ricordo della
storia della società.
Da cosa dipende questo disamoramento dalla Società e dalla
Squadra che per tanti anni ha rappresentato Alassio nel mondo calcistico con dignità e onore?
Non voglio essere giudice di
nessuno però analizziamo con spi-
Furto sacrilego
alla Madonna
delle Grazie
Nella notte fra domenica 12 e
lunedì 13 giugno u.sc. è stata trafugata la statuetta della Madonna collocata alcuni anni orsono
nella cappella della proprietà
Ercoli-Cristiani, sosta di fedeli locali e di turisti di passaggio nelle
camminate in collina. Il giorno 8
settembre è festa patronale del
Borgo e si svolge la processione
dal Santuario con sosta e omelia
in onore di questa immagine sacra., già benedetta da Monsignor
Angelo De Canis, parroco di S.
Ambrogio.
Va tenuto conto che si tratta di
statuetta offerta ex voto, in sostituzione dell’originale datata
1893 oggetto di furto precedente. Tenuto conto che il valore venale è modesto, non si capisce il
significato di questa azione se
non come atto vandalico o di
spregio nei confronti della chiesa cattolica.
Enrico Ercoli
3
«L'ALASSINO»
rito critico la situazione e cerchiamo di correre ai ripari.
Lo sport ed in particolare il calcio è al vertice dell’attenzione dei
mas-media.
Alassio negli ultimi 30 anni, non
ha investito nel comparto calcio
per una immagine di Alassio, fatta
eccezione per il 1982 quando
ospitò la Nazionale Italiana di
Calcio nel pre mondiale Spagnolo,
poi vinto.
Chi è nel mondo del calcio sa benissimo che chi pratica questo
sport vede di buon occhio questa
tipo di combinazioni.
Oggi il calcio è “business”,
muove la gente, fa partecipare alla
vita sportiva della città più persone, muove l’economia, cura il sociale, ma più di tutto crea un’immagine che fa bene all’economia
turistica della nostra città; il passato potrebbe insegnare molto in
questo senso.
Vorrei entrare nel sentimentale
per ricordare i miei compagni di
squadra, per le centinaia di partite
combattute assieme, per gli entusiasmi, per le delusioni,per le meravigliose giornate passate, nelle
trasferte a Piombino, Poggibonsi,
Casale, Vercelli, La Spezia, Massa,
Carrara e tante altre, o ricordare i
derby con l’Imperia, l’Albenga, la
Sanremese, quando allo stadio si
contavano migliaia di spettatori,
quando essere un giocatore
dell’Alassio era un orgoglio.
Bisogna far rinascere questi stati d’animo in tutto l’ambiente dello
sport del calcio di Alassio,mettendo in opera le strutture programmate dall’Amministrazione, creando a piccoli passi una giusta rivalutazione della Società,che a mio
parere deve essere una sola, ponendo tutti gli sforzi possibili per
ricreare un’immagine finalizzata a
tutto lo sport in generale, per un futuro più degno del calcio ad
Alassio, per un ritorno turistico,
particolarmente nei mesi di media
e bassa stagione quando in occasione delle gare domenicali arriverebbero già dal sabato pulman carichi di tifosi,dal Piemonte, dalla
Lombardia, dalla Toscana ecc.
Oggi i media sanno benissimo
quanto conta saper proporre un
prodotto; si possono attuare iniziative in tutti i sensi, da quelle
specifiche per una crescita d’immagine come quelle sociali a scopo benefico, a tante altre che darebbero lustro alla società.
Alassio non può essere la cenerentola dello sport ligure, considerata l’importanza che lo stesso rappresenta nell’economia turistica.
Non voglio dilungarmi in questa
mia esternazione e ringrazio per lo
spazio dedicato a questo cenno di
MEMORIA STORICA.
F.Z.
CRONACA DI ANDATE
MESE DI LUGLIO 2011
Sogno o son desto?
Ho fatto un sogno: ho sognato
che in una città a vocazione turistica come Andate un turista potesse arrivare con l’automobile
una domenica mattina di inizio
estate, alle 11, e trovare parcheggio senza essere costretto a
girare per ore, percorrendo tutte
le strade cittadine e collinari fino
a... casa di geisha, senza risultato, per poi dover andare a parcheggiare a Tramontenga dove,
tra l’altro, in pieno centro il parcheggio è gratis alla domenica. Il
tutto mentre ad Andate, alla stessa ora della stessa domenica,
c’erano 500 box auto vuoti perché comprati da proprietari di
seconde case che vengono per
quattro giorni ad Agosto, o da
speculatori - ma che cosa vuoi
speculare, cosa se hai pagato il
box centomila euro al minimo,
una cifra con la quale in un ridente paesino collinare non molto distante avresti acquistato un
appartamentino e avresti potuto
lasciare l’auto sulla strada davanti a casa, perché il paesino è
privo di vigili multanti?- E invece
hai scoperto che nel box di
Andate il tuo prezioso suv di cinque metri non ci entra o meglio
deve lasciare il… lato b fuori,
esposto agli apprezzamenti di
chi passa nei dintorni! Il posto
macchina coperto o scoperto, a
rotazione, è la vita del turismo, il
box privato è il cimitero dell’auto privata. Ho sognato che un ex
sindaco di Andate, presentatosi
alle recenti elezioni comunali in
una lista perdente, non inviava,
ripeto “non” una lettera ai suoi
concittadini in cui, a giustifica-
zione della sconfitta, tirava in
mezzo la Fede in Dio, la Patria, il
Re, la Famiglia, i Sacri Destini, la
Malvagità umana, e “l’alterna onnipotenza delle umane sorti”. Ho
sognato invece che l’ex sindaco
riuniva un gruppo di fedeli amici
e confidava loro: “Cerchiamo di
riflettere dove o che cosa abbiamo sbagliato, per essere passati
dal 70 per cento dei suffragi delle elezioni precedenti al 33 di
queste ultime”. E se uno degli
amici gli suggeriva: “Forse abbiamo sbagliato nel non saper comunicare e non riuscire a convincere l’elettore”, Lui gli dava
uno schiaffone amichevole sulla
nuca e gli diceva: “Non prendermi in giro come fanno i consiglieri col premier. I cittadini non sono più citrulli che puoi convincere a comprare tutto quello che
vuoi, basta saper parlare. Invece
ti guardano e ti giudicano ogni
giorno, per 5 anni, poi riflettono
e decidono”. Intanto un altro suo
amico pensava amaramente:
“Forse dovevamo dirlo al primo
cittadino che le firme contro la
progettata cementificazione di
piazza Rimessa erano migliaia e
non poche decine come qualcuno voleva fargli credere!” È certo
che da tutta la vicenda si può imparare qualcosa e cioè: tutti sono capaci a vincere e pochi invece sanno perdere con stile e bene. E questo monito va indirizzato anche ai nuovi vincitori, davanti ai quali bisognerebbe bruciare, come si fa davanti al Papa
neoeletto, un batuffolo di cotone
imbevuto di alcool, mentre un
cardinale gli ricorda: “Sic transit
gloria mundi- Così passa la gloria
del mondo!” Nel mio sogno i nuovi amministratori non mettono
su superbia, e non credono di essere giusti, belli e immortali, ma
si rendono conto che i problemi
di Andate sono molti e di non facile soluzione e soprattutto che
quelli risolubili presentano diverse possibilità, che vanno studiate, senza procedere per colpi
di testa. Un giorno, e non è passato un secolo, a me che lo intervistavo per un quotidiano nazionale, il compianto sindaco
Adriano Spalla, aprendomi sul
tavolo comunale una carta topografica di Andate, mi disse: “Ad
oggi la collina di Andate è costruita per un sedicesimo del
suo territorio e speriamo che il
verde si possa conservare tale.
Inoltre per Il Piccolo Albergo mi
piacerebbe trovare una ditta che
gratuitamente adattasse il piano
terra a teatro-sala congressi modulare e mi desse il primo piano
per uffici collegati al teatro. Per il
resto potrebbe costruire appartamenti, senza modificare di un
centimetro la struttura esterna”.
Certo erano tempi in cui i sindaci avevano maggioranze di 15
consiglieri contro 14, e uno, il
trentesimo, stava a casa malato
su ordinazione. E non si fece nulla. Ma ho fatto questo esempio
per far capire quanto una decisione possa far cambiare il futuro di una città, e, come nel film
“Sliding doors”, le possibilità
possano sempre essere più di
una. Buon lavoro.
Luca Caravella
LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA
IN RISPOSTA ALLA PROF. MANTOVANI
Non volendo polemizzare con
la Prof. Mantovani, che non abbiamo il piacere di conoscere,
anzi, comprendendo le sue difficoltà, (che sono state anche le
nostre) e rendendoci conto che
le sue rimostranze sono rivolte
all’Istituto Salesiano e al Comune, il Gruppo Alpini di Alassio
vorrebbe precisare alcune cose
in quanto, seppur marginalmente, è stato tirato in ballo (con l’affermazione: “ALPINI SÌ SCUOLA
DI MUSICA NO!”). Il nostro grup-
po è stato fondato dal lontano
1924 (87 anni fa) ma la tanto sospirata sede ci è stata concessa
solo nel 2011, non a titolo gratuito e non in campagna elettorale,
ma dopo due delibere del vecchio Consiglio Comunale.
Noi Alpini non amiamo sbandierare ai quattro venti quello
che facciamo per la comunità…
chi ci conosce lo sa… Non siamo
impegnati nella nobile causa del
recupero di Tossici e tantomeno
alcolisti… anzi, tutti sanno che
dove c’è un alpino c’è una bottiglia di vino!!!
Comunque, Prof.ssa Mantovani, visto che la sua scuola di musica esiste da ben 15 anni, le auguriamo di essere più fortunata e
perché no? Più raccomandata di
noi e di non dover aspettare altri
72 anni per ottenere una Sede dal
Comune di Alassio.
Con simpatia,
Associazione Nazionale Alpini
Gruppo di Alassio
4
«L’ALASSINO»
Lettere del pubblico
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
TARGHE E DENOMINAZIONE DELLE VIE DI ALASSIO
Per una toponomastica stradale di pace…
Nei giorni scorsi è apparso sulla
prima pagina de LA STAMPA il trafiletto che riporto qui accanto… In
sostanza il generale Luigi
Cadorna è stato ancora una volta
(dopo Caporetto) “costretto a battere in ritirata”. C’è chi ricorda quest’uomo come un “generale sfortunato” con un altissimo senso del
dovere, ma anche con la ferrea
convinzione che tutto dovesse essere sacrificato alla patria. Al comando del nostro esercito nella
prima guerra mondiale impose ai
suoi subalterni la strategia degli attacchi frontali ad oltranza denominati “spallate”. Questa modalità di
intervento (oltre a rivelarsi inefficace anche per lo scarso coordinamento dell’avanzare delle truppe con l’azione dell’artiglieria che
spesso faceva danni ai nostri per
“fuoco amico”) rivelava un notevole disprezzo per le vite di quegli uo-
mini che erano mandati continuamente all’assalto in campo aperto,
a poca distanza dalle linee nemiche in una sorta di suicidio collettivo; quelle stragi facevano giustamente pensare ai nostri soldati di
non avere “nemici” solo nel campo
avverso, ma anche tra i propri comandanti. Del resto Cadorna scriveva in un suo libro che gli attacchi
frontali erano i più efficaci perché
“prima o poi il nemico si stanca e
spara alto”.
Perché ad una strada viene assegnato un nome? In primo luogo,
è ovvio, per motivi di orientamento, ma anche per commemorare
un evento storico o un personaggio illustre che servano da esempio per noi, per i nostri figli e per
coloro che visitano il nostro paese… Se lo scopo è questo e se la costituzione italiana all’articolo 11 dice che “L’Italia ripudia la guerra
come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie
internazionali”, forse anche noi,
come gli abitanti di Udine, dovremmo cominciare a riflettere su
alcune denominazioni delle nostre
strade…
Via Luigi Cadorna è un toponimo piuttosto diffuso in tutt’Italia,
ma una cosa che non ho mai capito, né accettato in Alassio è via
Neghelli. La nostra cittadina ha denominato (in epoca fascista) questa via periferica con il nome di un
crimine di guerra in parte dimenticato: Siamo nel 1936 e il generale
Rodolfo Graziani comanda le operazioni militari contro l’Abissinia
partendo dalla Somalia Italiana,
ma poiché gli Abissini resistono
sul fronte meridionale decide di
utilizzare in modo massiccio l’aviazione, ottenendo da Mussolini libertà d’azione per l’uso dei gas. Su
Neghelli, villaggio etiope base di
rifornimento per le truppe locali,
rovescia 177 quintali di esplosivo e
di gas. Testimonianza di ras Destà
all’imperatore: “Dal 17 dicembre gli
italiani gettano anche bombe a gas,
le quali piovono come la grandine...
Le lesioni, anche leggere, prodotte
da tale gas gonfiano sempre più sino a diventare, per infezioni delle
grandi piaghe”.
“Le bombe all’iprite hanno un
meccanismo a spoletta che le fa
esplodere circa a 250m di quota in
modo che ne venga aumentato il
raggio d’azione. […] L’iprite è un
gas vescicante d’estrema potenza,
possedendo la spiccata tendenza a
legarsi a molte e diverse molecole
organiche costituenti l’organismo.
[…] L’iprite è liposolubile e penetra in profondità nello spessore della cute; dopo che gli strati superiori,
ancora sani, sono andati incontro al
fisiologico ricambio, si presentano
sulla superficie cutanea le cellule
colpite e non proliferanti, cosicché
si aprono devastanti piaghe.
Concentrazioni di 0,15 mg d’iprite
per litro d’aria risultano letali in
circa dieci minuti; concentrazioni
minori producono le sopracitate
gravi lesioni, dolorose e di difficile
guarigione. La sua azione è lenta
(da quattro ad otto ore) ed insidiosa, poiché non si avverte dolore
al contatto. È estremamente penetrante ed agisce sulla pelle anche infiltrandosi attraverso gli abiti, il
cuoio, la gomma e diversi tessuti anche impermeabili all’acqua”.
(Wikipedia)
Le proteste internazionali non
tardarono e Mussolini criticò
l’operato di Graziani e proibì pubblicamente l’uso di aggressivi chimici. Al termine dell’occupazione
Graziani fu nominato Maresciallo
d’Italia ottenendo successivamente il titolo di marchese di Neghelli
dal re Vittorio Emanuele III.
Tornando al discorso degli intenti della denominazione di una
via, la ragion pura a questo punto
ci imporrebbe di eliminare immediatamente tutti quei “trofei dell’orrore”, la ragion pratica ci dice che
metteremmo in difficoltà molte
persone che abitano in quelle vie e
dovrebbero quantomeno rifarsi la
carta d’identità… Anche se sono
convinto che ne varrebbe comunque la pena, vorrei che almeno
pensassimo ad aggiornare quelle
lapidi con indicazioni del tipo:
Via GENERALE LUIGI CADORNA – “generale sfortunato” che
mandò al macello migliaia di soldati italiani nel corso della Prima
Guerra Mondiale per la gloria sua e
del Re.
Via NEGHELLI – crimine di guerra italiano compiuto nel 1936 ai
danni degli inermi abitanti del villaggio di Neghelli in Etiopia con
l’impiego massiccio di gas asfissianti e urticanti.
Per inciso, in via Neghelli ci sono le Scuole Elementari Statali di
Alassio dedicate al duca Amedeo
di Savoia-Aosta (1898-1942) detto
il Duca di Ferro e l’eroe dell’Amba
Alagi, morto di malaria in un campo di prigionia inglese in Kenia.
Marcello Nan
PS Ad Alassio ci sarebbero poi
altri nomi di vie legati ad altre battaglie più meno gloriose, ma comunque tutte funeste per qualcuno… (Adua, Isonzo, Lepanto,
Monte Grappa, Palestro, Pastrengo, Piave, Solferino, Vittorio Veneto). Personalmente preferirei nomi
di vie più pacifici… anche per gli
stranieri… Che ne direste di una
via “As-sal?m ‘alaykum…” “La pace
sia con voi”?
Rinnovo cariche sociali
Sci Club-Alassio
Lo Sci Club Alassio comunica
a tutti i soci che alle elezioni per
il nuovo Consiglio Direttivo per
il quadriennio 2011 – 2014, tenutesi il 29 aprile scorso, sono stati eletti i signori: Agnese Giacomo, Camilli Enzo, Ciccioni Manuela, Gandini Luigi, Manfredini
Marco, Martini Jacopo, Rainero
Cristina.
Il nuovo Direttivo ringrazia
tutti i soci per la fiducia accordata e vi aspetta all’inaugurazione della stagione sciistica 20112012.
Il direttivo
Fiocco Azzurro
Da LA STAMPA
del 10 giugno 2011.
È nato a Monaco di Baviera, il
27 maggio u.sc. FRANCESCO
GALLO. Per la felicità di mamma
Rossella Corridori e papà
Stefano, per la gioia dei nonni
Milucci e Lori e dei bisnonni
Martedì 19 Luglio 2011
Anna e Alessandro Guido.
L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo Francesco
un mondo di bene e tanta serenità e porge ai famigliari le più
sentite felicitazioni.
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome
(leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
Alassio per me…
voglio provare a decifrare le
sensazioni molto complesse che
mi invadono ogni qual volta pronuncio questo nome.
Ero partita a diciotto anni per il
Cile, in Sud America, seguendo il
mio papà che era emigrato là dopo la guerra.
Il distacco dalla mia terra era
stato straziante!! Il tempo vissu-
Ricordi
puntamento delle sei del pomeriggio con il concerto da “Balzola” che io seguivo seduta davanti al negozio di verdura di mia
zia Valeria. La fetta di anguria
(mai mangiata di migliore) consumata dopo il cinema, la pizza
e la farinata assaporata nelle
due pizzerie del carruggio, insomma il ricordo era costante.
Venni ad Alassio nel lontano
1929. Di quel periodo ricordo
tante cose belle, ma due in
particolare: il rispetto per gli
anziani, e il grande cuore di
una pescivendola che con il
suo carrettino, in cima al vicolo, regalava agli anziani e ai
malati il pesce più fresco.
Eravamo poveri, ma con
tanto cuore. Oggi purtroppo ci
sentiamo ingannati da tutti,
forse pensano che essendo
vecchi non ci ricordiamo
quanto abbiamo pagato il
giorno prima, e così l’aumentano di 50 cent.. Eravamo poveri, ma onesti.
-e.t.
La cappelletta.
to lontano era dominato da una
costante nostalgia. La rinascita
dopo la guerra, il benessere, le
prime emozioni sentimentali. La
baia meravigliosa che comprendeva l’isola Gallinara, la Cappelletta, la Madonna della Guardia
che dall’alto domina e sempre
protegge, il molo. Il mare meraviglioso che sembra quasi invadere i “carruggi” da un momento all’altro, la sabbia che ha un
profumo unico. Ricordavo l’ap-
Purtroppo tutto era cambiato.
Inoltre vivo in una cittadina vicina e quando sono ad Alassio,
spesso naturalmente, qualcosa
mi attanaglia il cuore e sento un
vuoto incolmabile.
Gli anni lontani mi hanno tolto
una parte importante della mia
vita che mi apparteneva e che
non ho potuto “vivere”.
Alassio per me è.... il rimpianto
Luisa Cassani Nattero
Tempus fugit
Era l’inverno del 2003 quando
mio padre portò il suo orologio
per la revisione ad un artigiano
nel cuore di Alassio: una piccola
bottega piena, piena di orologi in
via Torino. Era un orologio assai
vecchio, forse uno dei primi automatici, bello o brutto che fosse,
antico, nuovo, prezioso o privo di
valore, era stato il primo orologio
che gli regalò mia madre!
Qualche mese dopo, mio padre
si doveva arrendere alla malattia
che da tempo lo stava consumando. Con lui scompariva l’ultimo
legame con la mia città natale,
Alassio, che presto lasciai.
Da allora sono passati sette
anni. Quell’orologio rimase dimenticato nella cassaforte di
quell’artigiano. E tutto avrebbe
potuto concludersi così… Se
non che quell’artigiano sulla
scorta di un appunto preso sulla
bustina dell’orologio tentò di
rintracciarne il proprietario; non
era un contatto diretto, ma
un’amica comune che forse,
chissà, poteva ancora avere
un’idea sul come rintracciarmi.
Purtroppo così non era e di nuovo… tutto avrebbe potuto concludersi così…
Ma nell’era di internet, dei social network, degli smartphone e
della comunicazione esasperata
dalla tecnologia, una parola ha tirato l’altra, una persona ne ha
parlato con un’altra, e con un’altra ancora ed è accaduto che ad
un funerale, chissà quanto tempo
dopo, in uno sperduto paesino
dell’entroterra di Imperia, quella
parola è arrivata alla sorella di
mio padre… e da lei a me…
Ho cercato il negozio e l’artigiano e ho raccontato la storia…
L’iniziale entusiasmo alla prospettiva di ritrovare un oggetto
appartenuto a mio padre, un regalo di mia madre, era davvero
grande, ma cedette di fronte a
quella cassaforte in cui erano
conservati non so quanti oggetti
mai ritirati in credo più di
vent’anni di attività.
Ho pensato a quante storie poteva contenere quella cassaforte,
ma ho anche pensato che non potevo pretendere che quell’uomo
guardasse ogni sacchettino per
trovare, ricordare quell’indicazione, quell’appunto.
Lasciai comunque il numero
del mio telefono: mentirei se dicessi che non speravo squillasse,
mentirei se dicessi che pensavo
l’avrebbe fatto.
Passarono alcuni giorni e poi
squillò e dopo sette anni
quell’orologio tornò a casa.
Troppe poche volte si dà onore
e merito a quanti anche semplicemente dedicandoci un po’ del
loro tempo riescono a fare molto
per noi. Capita così che tante storie e tanti gesti, solo all’apparenza poco importanti, finiscano con
l’essere dimenticati… Per questo
ho voluto mettere nero su bianco
questa piccola storia. Per questo
vorrei chiedere ospitalità alle pagine di questo giornale che da anni segna lo scorrere del tempo
alassino.
Quello che vorrei è soprattutto
ringraziare una persona grazie alla cui onestà e dedizione al proprio lavoro ho potuto ritrovare
un ricordo, un pezzo della storia
di mio padre e della mia famiglia.
Queste storie, queste persone,
e sono convinta ce ne siano più di
quanto le cronache non riportino, rendono il nostro mondo ancora un gran bel posto nel quale
vivere!
Magda Rosso
Rinnovo cariche
dell’Associzione
Amici del
Borgo Coscia
Ieri sera presso l’oratorio
dei frati cappuccini ha avuto
luogo il rinnovo delle cariche in seno all’Associazione
Amici del Borgo Coscia, presieduta in maniera encomiabile da tanti anni dallo storico, filantropo Nello Aicardi.
La carica di Presidente è
andata al Dottor Rocco Invernizzi, quella di Vice Presidente alla Signora Margherita Mantica, il Tesoriere Lino
Beltramo; sei consiglieri:
Giannio Selva, Antonello
Garzoglio, Gianni Caviglia,
Vittorio Stalla, Franco De
Bona e Giorgio Gioberti; tre
Probiviri: Avvocato Augusto
Soldi, Ingegner Domenico
Bugliolo e Signora Antonella
Brugna.
(dice Invernizzi):
«Presiedere una delle associazioni più blasonate e datate di Alassio per me è un
vero onore, abbiamo deciso
di allargare i confini territoriali anche al vicino rione del
passo; infatti il Vice Presidente è la Signora Margherita Mantica che è l’anima di
quel quartiere, la motivazione va ricercata nel fatto che
sono due zone di Alassio
confinanti che presentano
gli stessi problemi sia per
quanto riguarda il commercio che le attività da intraprendere per fare turismo e
rivitalizzare tali zone.
Sicuramente continueremo nell’orma lasciata da
Nello Aicardi, e già la prossima settimana cercheremo di
parlare con l’attuale Amministrazione per cercare di dirottare alcune manifestazioni in queste zone da tempo
isolate a causa del cantiere
ora chiuso del Grand Hotel».
Il Presidente Associazione
Amici del Borgo Coscia
Dott. Rocco Invernizzi
Martedì 19 Luglio 2011
REQUIEM PER I PLATANI
DI PIAZZA PARTIGIANI
Fa piacere riscontrare come
molti Alassini, malgrado tutto,
amino ancora la loro città. Ciò lo
si può dedurre da molte cose,
non ultime, quelle che pervengono mensilmente a questo
giornale, ne sono la riprova. Ma
tale partecipazione appare anche sotto altre forme quali, ad
esempio, la “navigazione su
Internet” dove innumerevoli
persone e su svariati argomenti
esprimono senza remore, i loro
pensieri e le loro opinioni. È
quanto ha fatto nei mesi scorsi
un Alassino fortemente amareggiato, “caricando” sotto il titolo
“Requiem per i platani di Piazza
Partigiani ad Alassio” una magnifica foto di quanto rimane di
uno di essi, con sovrimpressa la
scritta “Ti invito a spendere tre
5
«L'ALASSINO»
Rubrichetta mensile - Un ricordo per...
no ancora della nostra storia secolare…»
«I “potenti” della politica locale li hanno abbattuti, trucidati,
senza ascoltare il loro lamento,
né quello degli Alassini….» oltre
a molte altre anche in lingue di
paesi diversi.
Ci pare giusto, al termine di
questo breve “escursus” pubblicare la succitata “foto”, anch’essa “caricata” ma con una
differente sovrimpressione suggerita al nostro “navigatore” da
un altro verace quanto amareggiato Alassino...
Di tale triste testimonianza le
pagine de “L’Alassino” siano,
ancora una volta, imperitura
quanto vereconda memoria.
A.V.A.
Le numerose future “Maestrine” dell’anteguerra alassina (primi anni 1930)
Un grato ricordo a loro e alle loro famiglie
Dall’alto 1a fila: Emilia Malerba, Clotilde Oliveri,…?..., Tabbò, Vitaliana Bellocchio, Ines Galleano – 2a fila …?..., Carla, Andreina
Cordero, Antonietta Fumagalli, Sara Aicardi, Cornelli, Suor Maria Gabriella insegnante, 3a fila – Sara Rovere, Angiolina Viale, Oliveri,
Etta Schivo, Emanuelina Schivo, Anita Vignolo – 4a fila Lina Volpe, Ines Cugerone, Gabriella Racca, Giuliana Fossati, …?..., Giuliana
Tezel.
parole per Lui, che aveva un’altezza superiore ai 24 m e un diametro alla base di oltre 2 m. La
follia degli uomini, che tanti
danni fa quanto più alta è la carica che il folle ricopre, lo ha
barbaramente giustiziato. Mi
piace far conoscere questa storia perché spero rimanga figlia
unica”. Ricevendone, firmate o
anonime, sia accorate che sarcastiche risposte, alcune delle
quali e tra le più brevi, vogliamo
riportare:
«Come al solito “l’animale uomo” si distingue tra gli animali
per azioni e comportamenti che
vanno contro la vita!»
«È una storia esemplare che
racconta di come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la
distruzione».
«...riscoprire l’amore per madre natura e soprattutto capire
che il mondo è nelle mani di
ognuno di noi».
«Grazie per aver condiviso la
tua foto con il gruppo “siamo
contro la pena di morte”».
«L’uomo è l’architetto del proprio destino e questo è un chiaro esempio».
«(… ) Senza parole, capisco il
suo dolore e lo condivido»
(dall’Argentina!!!)
«Roba da matti…»
«Platani sani… e menti malate. E venne il giorno del taglio
dei platani di Piazza Partigiani,
ovvero l’egoismo dell’uomo che
prende il sopravvento sulla natura…»
«Chi ammazza gli alberi uccide i propri nipoti!»
«Chissà perché, quei cretini
dei nostri nonni, avevano fatto
in modo che nel bel mezzo di
Alassio ci fosse una cascata di
verde… Meno male che menti illuminate hanno provveduto…»
«Possibile che non siano stati
fatti carotaggi esplorativi nel
tronco prima di tagliarli? Chi è
l’agronomo che ha certificato la
cosa?»
«Quei platani antichi parlava-
I PLATANI DAI RICORDI DI UN ALASSINO
Durante l’inverno, mentre, quelli in piazza dei Partigiani unitamente a quelli dei Cappuuccini
resistono impavidi al forte vento
di maestro, anche se il tronco è
tutto un gemito, quelli del don
Bosco, protetti come sono dalle
case circostanti, non soffrono dei
freddi venti di tramontana, anche
se le cime più alte, ondeggiano
paurosamente... il platano. grande
albero caratterizzato dalla corteccia che si stacca in placche di ritidoma. Dalle grandi foglie palminervie lobate col picciolo che alla
base si allarga ricoprendo la gemma ascellare. I fiori sono raggruppati in capolini peduncolati; i frutti sono rappresentati da una nocula abconica, dura, circondata alla base da lunghi peli. Comunemente piantati in parchi o viali.
dall’aspetto maestoso, alti talvolta 30 m. II legno si presta egregiamente a lavori di intaglio...
A quei tempi si andava alle elementari nel vecchio, cadente edificio situato nell’attuale piazza dei
Partigiani e ci si vestiva alla marinara soltanto in occasione della
prima Comunione mentre la cartella, di vera pelle, era un lusso per
pochi. Ma quei platani erano lì che
ci guardavano severi dall’alto,
quasi li avessero messi a dimora
già adulti. Ne hanno visto di cotte
e di crude quegli alberi! Hanno tollerato che lame incidessero la corteccia. Hanno osservato, durante
il “Carnevale l’andirivieni delle dame e dei cavalieri per i balli del casinò municipale, sopportato i suoni delle orchestre, goduto del dolce scampanio del vicino San
Vincenzo, seguito i ragazzi nel gioco o sciamare da scuola ed. infine
sofferto per la demolizione degli
edifici circostanti. Ma sono rimasti impassibili. austeri ed imponenti ad osservare il panorama
sottostante alquanto cambiato...
Quelli dei Cappuccini hanno la
corteccia che profuma di sale e di
incenso. Per anni hanno trepida-
to, giorno dopo giorno, quando alla «mancadda» i pescatori del borgo Coscia prendevano il largo verso l’isola per il duro e avaro lavoro. Si stringono affettuosamente al
san Francesco quasi volessero
proteggerlo e sfidare il trascorrere del tempo.
L’estate, poi, quando il sole picchia forte, offrono ombra alle meditazioni del fraticello mentre la
notte, ascoltano, con immutata
deferenza, i «ciati» del vecchio torrione. Sono racconti di vele barbaresche, di feroci pirati Saraceni
e di prodi Alassini asseragliati e armati, in difesa del borgo e delle famiglie…
Al don Bosco, invece, intere generazioni di ragazzi hanno trascorso ore allegre e spensierate al
loro cospetto. Quante volte il pallone, impigliato negli alti rami.
sembrava non cascare giù, quasi
lo trattenessero per giocare anch’essi. Quanti passi, alla loro ombra, intenti alla lettura del breviario, dei valenti professori del
Ginnasio e Liceo. Ricordo ancora
il volto rubicondo e schietto di
don Gaggero che scalcia il pallone
ed indirizza il suo altisonante «o
pelùn!» ai ragazzi che litigano per
la precedenza al passa volante e i
passeri che, la sera, dopo la «cumpia», scendono a frotte dal campanile del sant’Ambrogio per perdersi, stanchi, nel verde. Quindi
un fitto bisbigliare e batter d’ali
che si protrae fino a notte inoltrata con un lento decrescendo...
Chissà per quanto tempo ancora quei platani rimarranno immobili a sfidare il maestrale e la tramontana. Nel frattempo accadrà
che qualche vecchio Alassino,
passando da quelli parti, si fermi
un attimo, naso all’insù, per ricordare.
hanno decapitati, li hanno tagliati
come al tempo della rivoluzione
francese facevano con i “colpevoli”… Ma i vecchi e saggi platani
erano innocenti e continuavano a
voler bene agli Alassini ed agli
ospiti della città!
Un “delitto” orrendo e incomprensibile!
A tutti gli amici del Borgo
Coscia e Borgo Passo.
Al termine della manifestazione gastronomica “Frittelle
Cosciarelle” tenutasi il 29 giugno
in occasione della festività di
bella la nostra iniziativa.
Augurandomi di avere anche
in futuro la collaborazione di
tutti per un maggior sviluppo
della nostra Associazione nella
stessa giornata si è aperta la
San Pietro e Paolo che ha riscosso un indubbio e notevole successo di pubblico vorrei inviare
a tutti coloro che hanno collaborato con la loro fattiva e disinteressata partecipazione il più
sentito grazie mio personale e di
tutta la nostra Associazione.
La squisita e perfetta collaborazione di tutti i nostri amici è
riuscita a rendere ancora più
campagna di tesseramento per
l’anno 2011 all’Associazione
amici del Borgo Coscia e del
Borgo Passo.
Mi è gradita l’occasione per inviare a tutti i più cordiali saluti.
t.sc.
E con i platani ci hanno “rubato” anche i ricordi.
Ciao, Amici
degli Alberi!
Ieri abbiamo avuto con il nostro
Presidente Anna Fedi un incontro
conoscitivo molto interessante e
costruttivo con il nuovo Assessore al Verde Pubblico, Giacomo
Nattero.
Siamo rimasti positivamente
colpiti dal buon senso, dal dinamismo, dalla determinazione e
dalla voglia di fare di Giacomo.
Siamo certi che Giacomo riuscirà a riportare a buoni livelli la
gestione e l’incremento del
Patrimonio Arboreo della Città di
Alassio.
Grazie in anticipo anche a nome della Città e dei Turisti!
Ci leggono in copia:
Marco Piombo,
Presidente WWF Liguria,
Anna Fedi,
Presidente WWF Savona
Giovanna Fazio,
Presidente Italia Nostra Liguria
Vincenzo Moirano
Purtroppo quel “vecchio” alassino volge il capo verso l’alto e i
vecchi platani non ci sono più! Li
“Frittelle Cosciarelle”
Stefano Gatti
Delegato alla tutela
del Patrimonio Arboreo
WWF Savona
Il Presidente dell’Associazione
Amici del Borgo Coscia
e del Borgo Passo
Dott. Rocco Invernizzi
6
«L'ALASSINO»
“Casa Verde”
delle Suore della carità
Domenica 26 Giugno 2011 la
Chiesa, in piazza Duomo di
Milano, ha proclamato beata
Suor Enrichetta Alfieri appartenente alla congregazione Suore
della Carità fondata da Giovanna Antida Thouret l’11/04/1799,
congregazione presente in
Alassio dal mese di Ottobre del
1855, quando la casa provinciale di Vercelli inviò tre suore, una
per la direzione dell’ospedale
(durante l’epidemia di colera) e
due in qualità di maestre nelle
scuole elementari.
Negli anni a seguire le Suore
della Carità si occuparono della
chiesa di San Vincenzo (allora
ubicata nell’attuale piazza
Partigiani) fino alla sua demolizione, ma la ragione principale
della loro presenza era rivolto
all’educazione e all’insegnamento nella scuola di ogni ordine e grado ad incominciare da
quella materna, sia nella “Casa
Verde” che nella “Domus Aurea”, sempre delle suore della
Carità. Ad oggi la Congregazione è presente in Alassio.
Suor Enrichetta Alfieri.
Una vita semplice
Maria Angela Domenica nasce
a Borgo Vercelli il 23/02/1891, in
una famiglia profondamente cristiana. Entra tra le suore della
Carità di Santa Giovanna Antida
Thouret il 20/12/1911. All’età di
28 anni è colpita da una grave
malattia che la costringe all’immobilità e ad intense sofferenze
fisiche e morali per quattro lunghi anni. Alcuni mesi dopo il suo
primo pellegrinaggio a Lourdes,
al quale partecipa in barella, il
25/02/1923, miracolosamente
guarisce grazie all’intercessione della Vergine e può riprendere il suo apostolato.
Inviata al carcere di San
Vittore a Milano inizia la sua intensa opera di promozione
umana e di evangelizzazione
che la vedrà protagonista sino
al giorno della sua morte, avvenuta il 23/11/1951.
La sua missione fra i detenuti
è segnata da una coraggiosa e
creativa carità, soprattutto negli anni tragici della Resistenza
(1943-1945) nei quali, Suor
Enrichetta stessa sperimenta
l’arresto e la prigionia.
Definita la Mamma e l’Angelo
di San Vittore per la sua carismatica tenerezza, ha illuminato con il suo sorriso e riscaldato
con l’amore di Dio l’universo di
umanità da lei incontrato dentro e fuori le mura del carcere.
Papa Benedetto XVI l’ha dichiarata Venerabile Serva di Dio
il 19/12/2009.
Suor Enrichetta è proclamata
Beata il 26/06/2011 a Milano.
Un sorriso che parla
al cuore di tutti
Un sorriso solare, lo sguardo
intenso, una presenza delicata e
riservata, questa è Suor Enrichetta, con l’interiorità della
sua persona, la forza della sua
fede, la robustezza del suo animo.
È stata chiamata la Mamma e
l’Angelo di San Vittore, la sua
missione nel carcere non è quella di controllare, ma di vegliare
e recuperare le persone dentro
un ambiente infame. Il suo animo nobile è sempre dalla parte
dei più deboli, sicura com’è che
le possibilità dell’uomo vanno
ben oltre l’espiazione della sua
colpa. Ritiene, in altre parole,
che ogni detenuto ha la possibilità di recuperare la sua profonda umanità. Sempre.
Più che apparire, Suor Enrichetta tende a scomparire: per
anni si confonde nel buio del
carcere cercando di portare a
chi ne abbia bisogno tutto il suo
aiuto e il suo affetto, perché crede profondamente che l’unico
inferno non tollerabile sia proprio quello dell’assenza dell’amore. Il suo sguardo, profondo
e rassicurante, è ricordato da
tutti: uno sguardo capace di
creare empatia, uno sguardo
pieno di carità. L’ascolto per lei
è fondamentale: un ascolto partecipante che cerca di entrare
nel mondo dell’altro.
La parola è invece calibrata e
essenziale, agli occhi delle persone e quindi al loro cuore.
Anche se la maggior parte delle
volte il silenzio è la sua miglior
parola.
Quando, nel 1943, i nazisti trasformano il carcere in un vero e
proprio lager, la Mamma di San
Vittore continua a lavorare, ma
non sotto il loro comando, bensì, sotto quello della sua coscienza di italiana e di cattolica,
in difesa della giustizia e della libertà.
In quegli anni Suor Enrichetta, insieme alle suore della sua
comunità, si mette al servizio di
chi ha veramente bisogno di lei:
prigionieri comuni e politici,
ebrei, condannati ai campi di
concentramento o alla morte.
Per questa sua attività finisce
essa stessa in carcere e viene
poi inviata in un campo di internamento.
Alla fine della guerra, nel
1945, l’Italia è liberata, ma San
Vittore resta quello che era: un
carcere popolato da infelici condannati. Suor Enrichetta continua a prestare il suo generoso e
instancabile servizio fino alla
morte.
Scuola dell’Infanzia “L’aquilone” “Corpus Domini” al Passo
in visita al porto di Alassio
e Borgo Coscia
Da Diano Marina in visita al
porto di Alassio. È accaduto a
maggio, quando una trentina di
bambini della scuola dell’infan-
ospitato a bordo delle motovedette i ragazzi. All’iniziativa hanno anche preso parte l’Ufficio
Circondariale Marittimo, il diving “Sesto Continente”, la Delegazione locale della Croce Rossa intervenuta con
l’ausilio di un’ambulanza, alcuni pescatori locali, il Circolo
Nautico nonché la
Società Nazionale di
Salvamento che ha
donato ai piccoli ospiti uno zainetto con
quaderni e matite colorate. “Vorrei esprimere un cordiale ringraziamento per l’iniziativa promossa dal
Distaccamento
Nautico in quanto,
l’insegnamento trasmesso ai più piccoli
sarà la corretta educazione nei confronti
dell’ambiente per i
grandi di domani”, dice Vittorio Dani,
Direttore la Sezione di
Alassio della “Società
Tutti in fila sotto la Cappelletta.
Nazionale
di
Salvamento”. Da sempre la sozia “l’Aquilone” sono arrivati al cietà di Salvamento organizza,
Luca Ferrari.
con il contributo delle forze
L’ incontro è stato organizza- dell’ordine presenti sul territoto per parlare di tutela del mare, rio, varie iniziative che hanno lo
a cura del Comandante del scopo di sensibilizzare grandi e
Distaccamento Nautico della piccoli al rispetto del mare e
Polizia di Stato di Alassio che ha dell’ambiente.
Domenica 26 Giugno u. sc., alle ore 21,00 nei rioni del “Passo”
e di “Borgo Coscia”, come da
tradizione, si è svolta la processione del “Corpus Domini” che
ha sfilato nelle vie infiorate dei
borghi tra due ali di folla che in
preghiera hanno accompagnato il corteo sacro fino all’interno
della parrocchia dei Cappuccini
per la conclusiva Benedizione
Eucaristica.
Fino dalle prime ore pomeridiane, si sono attivati adulti e
bambini per creare l’infioritura
lungo tutto il percorso interessato dalla processione. L’ad-
Borgo Coscia infiorato.
dobbo floreale è stato possibile
grazie al contributo dei cittadini
e negozianti dei due borghi; le
peogne e la lavanda sono state
fornite dalla famiglia Mantica
Franco di Bossoleto. Non è mancato il momento conviviale, inusuale, ma caratteristico perché
tenuto in modo “itinerante” nelle vie dei rioni, offerto per l’occasione dal Presidente e suo
Vice dei due borghi.
Grazie a tutti e arrivederci al
prossimo anno.
“Il Passo” infiorato.
“Borgo Coscia e il Passo”
Il dolce “Asilo del Nonno”
Gli alunni con il Com.te del porto E. Pierami e personale della Polizia di Stato.
Gli ospiti del Centro Diurno
“Asilo del Nonno” di Alassio
nell’ambito del programma di
animazione, si sono trasformati
in cuochi di eccezione, che con
grembiule e cuffiette hanno preparato un semifreddo speciale.
Ciascuno è stato pronto ad assolvere al proprio compito: chi
si dedica alla preparazione della crema, chi alla disposizione
dei savoiardi e chi alla decorazione finale, ottenendo alla fine
un risultato gratificante e appetitoso. Ecco la ricetta:
tare la panna, una volta pronta
aggiungere lo zucchero a velo e
mescolare, infine procedere alla
decorazione versando la panna
sul composto preparato.
Il laboratorio di cucina è solo
una delle attività che si svolgono settimanalmente al Centro
Diurno per Anziani “Asilo del
Nonno” per stimolare ed intrattenere gli ospiti. Sono inoltre garantite un’assistenza diurna, i
pasti, l’igiene personale, il segretariato sociale, l’assistenza
infermieristica e psicologica e
UNA PIASTRELLA PER IRIS
Il 12 Giugno scorso, presso il
Palalassio, il Sindaco Roberto
Avogadro con alcuni assessori,
ha reso omaggio alla fondatrice
della scuola di danza PROGETTO DANZA ALASSIO, Iris
Gaburri, in occasione del suo 34°
saggio annuale, annunciando la
posa della piastrella con la sua
firma sul Muretto.
Al festeggiamento erano presenti, oltre al Sindaco, l’Assessore al Turismo Rinaldo Agostini,
l’Assessore alle Politiche Sociali
Loretta Zavaroni, l’Assessore alla Cultura Maria Vittoria Ienca,
Gaburri e Natascia Ragni, che sono ora i pilastri portanti della
scuola, la Signora Enza Vercelli e
Luigia D’Ambrosio Lanati, che
gentilmente hanno realizzato la
piastrella, e tutti coloro che si sono adoperati per realizzare questo evento.
Lo spettacolo, come gli anni
scorsi, si è svolto in due momenti, al pomeriggio hanno danzato
gli allievi più giovani interpretando l’“Apprendista Stregone”,
“Thriller” e altri balletti. Alla sera
hanno danzato i corsi medi e
avanzato con balletti di danza
Promosse a pieni voti con lode.
INGREDIENTI:
gr 200 savoiardi
n°1 bustina di preparato per
crème caramel
500 ml latte
200 ml panna da montare
gr 10 zucchero a velo
Congregazione Suore
della Carità di Alassio
Da Sin.: Natascia Ragni, Livia Gaburri, Rinaldo Agostini, Iris Gaburri, Angela
Berrino, Loretta Zavaroni, il Sindaco Roberto Avogadro, Matteo Monti e
Chicca Ienca).
FOTO HALL - ROMANISIO
I gruppi di Alassio e Albenga in Piazza Duomo di Milano in occasione della
beatificazione di Suor Enrichetta.
Martedì 19 Luglio 2011
l’Assessore allo Sport Matteo
Monti, la Signora Angela Berrino,
e il Prof. Andrea Gallea.
Il Sindaco Avogadro, che da
anni conosce i successi di
Progetto Danza, ha elogiato l’importante lavoro culturale e aristico che Iris ha svolto in quasi
mezzo secolo con i giovani di
Alassio e dintorni.
Iris, commossa, ha ringraziato
le sue collaboratrici Livia
classica, contemporanea, hiphop e modern jazz.
Come ogni anno il ricavato della manifestazione andrà devoluto a favore di un service dello
Zonta Club Alassio-Albenga, che
quest’anno ha scelto come beneficiaria la Casa d’Accoglienza
“Madre Ada”, dove vengono
ospitate donne vittime di violenza.
ISTRUZIONI PER LA
PREPARAZIONE:
Preparare il crème caramel, lasciare raffreddare e nel frattempo disporre savoiardi in uno
stampo. Versare nello stampo il
crème caramel preparato in
precedenza e mettere il composto in frigo per 30 minuti. Mon-
attività socio-ricreative.
Il Centro, situato al piano terra dell’Ex ospedale ospita anziani con diversi gradi di autosufficienza, malati di Alzheimer e altre patologie con apertura diurna, tutti i giorni dalle 9 alle 17.00.
Per i residenti è previsto un servizio di trasporto.
Per informazioni rivolgersi
allo Sportello di cittadinanza
del Servizio Politiche Sociali
del Comune di Alassio tel 0182
602228.
L’Assessore alle Politiche Sociali
Dott.ssa Loretta Zavaroni
LAUREA
Il giorno 28 giugno, presso
l’Università degli Studi di Genova, si è laureata in Scienze della
formazione primaria GIULIA
SCHIAPPAPIETRE, discutendo
la tesi: “IL SISTEMA PRESCOLASTICO IRLANDESE, UNA DIVER-
SA CONCEZIONE DI SCUOLA
DELL’INFANZIA”.
Relatore il Ch.mo prof. Davide
Parmigiani.
Alla neo dottoressa le felicitazioni della famiglia, degli amici e
dell’Associazione Vecchia Alassio.
Martedì 19 Luglio 2011
7
«L'ALASSINO»
CURIOSANDO FRA LE PAROLE RINGRAZIAMENTI
(A cura di Tommaso Schivo)
Cap. 17° L’aver iniziato la rubrica
“Curiosando fra le parole” ha
spinto non raramente qualche
“curioso” a chiedere delle delucidazioni sulla lingua e su tutte
le “marachelle” che essa combina con la molteplicità delle sue
forme e dei suoi mutamenti.
“Dis e de…” attenti a quei due
cile comprendere che i prefissi
verbali o nominali “dis e de” (definiti in grammatica con una voce precisa e ben calibrata “detrattivi”) indicano spesso il
contrario della parola o del termine che essi precedono.
Hanno, quindi, il significato di
“disformi” (che per assimilazione diventa difformi).
Del resto lo stesso, identico
problema linguistico era accaduto nell’antica Ellade, all’ombra del Partenone e, più tardi,
nel foro di Traiano e lungo le vie
consolari romane. Basta un
esempio a dimostrarlo: struere
costruire, edificare, erigere e
“destruere” = abbattere, demolire, annientare. Tuttavia in tutto questo problema di fondo
non possiamo tacere sul prefisso più semplice della nostra lingua, formato dalla vocale “a”. In
questo caso è necessario porre
maggiore attenzione, perché a
volte sta per “ad”, in cui la consonante “d” cade per cacofonia,
ma pretende il raddoppio della
consonante che segue e indica
sempre avvicinamento, tendenza o direzione (es. accostare,
accorrere, affiancare ecc.). In altri casi, invece, anche la sempli-
ce preposizione “a” (come “dis”
e “de”) indica privazione ed allontanamento. È sufficiente porre qualche esempio, i primi che
ci vengono alla mente, per chiarire definitivamente il concetto.
Ed ecco “amorale” (senza moralità), “afono” (senza voce) e così di seguito, come asettico, asociale ecc.
Ma devo aggiungere ancora
un particolare: quando il prefisso “a” precede un’altra vocale,
per eufonia (cioè per evitare
una cattiva o difficile pronuncia) pretende una “n”.Qualche
esempio, per finire il discorso:
a+ alfabeto = analfabeta; a+alcolico = analcolico; a+abbagliante
= anabbagliante e così di seguito. E, per oggi, la presunta lezione del “prof.” è sufficiente e, in
sostanza, senza grossi problemi
da decifrare. E a chi, questa volta, si è annoiato (vero A.P.?)...
chiedo venia.
Grazie!
Ancora una volta insieme
per realizzare un evento “ARTEDONNA”, domenica 26
Giugno, dove la passione per la
pittura di tante donne ha animato la nostra bella via Torino.
Un gruppo di giovani con la
voglia di dipingere si è unito
con entusiasmo e con blocchi
da disegno, matite colorate,
gomme e tutto l’occorrente ha
prodotto nell’immediato simpatici e bei disegni.
I quadri donati da molte artiste saranno come sempre utilizzati per una lotteria, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Associazione Italiana
per la lotta al neuroblastoma
(Istituto Gaslini-Genova).
Un ringraziamento sentito
per tutti quei commercianti
alassini che ancora una volta
hanno messo a disposizione le
loro vetrine, permettendo così
di creare un vero percorso artistico nella nostra città.
È intento dell’Associazione
far crescere questo evento, facendo diventare Alassio “la
città dell’arte” per un giorno.
Piazzette e vicoli, a partire
dal Borgo Coscia per arrivare
al Borgo Barusso, potranno essere animate da pittrici, artiste della ceramica o del vetro,
realizzando opere che proporranno scorci della nostra
Alassio.
Ancora una volta grazie!
Insieme, e solo insieme, possiamo fare tanto e bene!
Per Alassiodonna
Vitaloni Margherita
(ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
Così mi hanno chiesto, a bruciapelo, la funzione esatta di queste due sillabe (dis e de) che
spesso si usano anteposte a
molte parole (verbi e avverbi,
nomi e aggettivi), sia nel dialetto che nella lingua italiana.
Facciamo qualche esempio a caso: fau e desfau, aggaribau e desgaribau, tappu e destappu e, in
Italiano... funzione e disfunzione, nutrito e denutrito, armato e
disarmato, abile e disabile e mi
fermo.
Da tutti questi esempi (mille
altri se ne potrebbero fare) è fa-
“non, senza, lontano da...” e, per
estensione, ma sempre con significato negativo, indicano dispersione, opposizione, privazione, mancanza (o qualcosa di
simile) e sono usati con molta
frequenza nel linguaggio comune e corrente. Qualche linguista
afferma persino che si tratti di
un grecismo antico “dys” che significava “male” o “mancanza”
quindi sempre con significato
peggiorativo, ma, volendo andare in fondo al problema, le due
spiegazioni sono affini o, per restare in tema, conformi e non
Il Maestro Carlo Berrino e le pittrici.
(ILLUSTRAZIONE DI GIBBA)
CRONACA DI UN ANNO DI CRONACA
Pubblico delle grandi occasioni alla Biblioteca Civica di
Alassio per la premiazione dei
ragazzi delle scuole medie alassine, la Statale “M. Ollandini” e la
“San Giovanni Bosco” che hanno partecipato al premio
2010/2011, organizzato dalla
Associazione Amici del Borgo
Coscia, con la collaborazione
del Comune di Alassio, dell’
Associazione Vecchia Alassio,
dell’ Associazione Bagni Marini
e del Lions Club Baia del Sole. Al
numerosi partecipanti e alle autorità civili e militari presenti è
stato consegnato il libro “cronaca di un anno di cronaca” e la
bellissima brochure - edita “gratuitamente”da Filippo Privitera,
“patron” della Totalprint Artigrafiche di Genova- che oltre agli
elaborati dei vincitori contiene
un toccante ricordo di Emanuele “Nello” Aicardi, colui che nel
lontano 1990 ebbe l’idea di par-
I ragazzi premiati con le autorità.
tenza e – fino alla fine - ha continuato a sostenerla con “un amore che non ha uguali”.
La prima edizione prevedeva
l’erogazione di borse di studio,
ai migliori studenti dei due istituti segnalati dai relativi Presidi.
Il 1997 è l’anno della svolta, infatti su proposta di Alfredo
Provenzali – cronista sportivo e
conduttore della trasmissione
“tutto il calcio minuto per minuto” nasce il concorso per “il mi-
glior articolo di cronaca” e i ragazzi sono chiamati a cimentarsi in un articolo con un elaborato basato su un episodio o una
situazione che li avevano particolarmente colpiti. La partecipazione aumenta costantemente ogni anno a dimostrazione
della bontà del concorso.
Dopo le parole commosse di
Piera Olivieri, il saluto del
Sindaco – Roberto Avogadro,
del Presidente dell’associazione – Domenico Bogliolo, prende
la parola il dott. Provenzali per
ricordare lo storico fondatore
del concorso e suo carissimo
amico, Emanuele Nello Aicardi.
Il premio però era nato come
un giorno di festa e, anche quest’anno, pur nella malinconia è
stata una festa. Una festa basata
sulla parola “AMICIZIA”, amicizia con la “A” maiuscola e a tutto tondo, quella che usava, in
tempi non antichi ma passati,
quando un amico era per sempre, un amico era presente sia
nel momento della gioia sia nel
momento del bisogno, soprattutto in quel momento.
Ed è così che il dott. Provenzali ha voluto ricordare il suo
amico Nello nella speranza che
il premio possa ancora andare
avanti per molti anni. Hanno voluto portare la loro testimonianza Sergio Veccia, Filippo Privitera, Rocco Invernizzi, Daniele
La Corte, Sergio Ravera e il segretario dei cronisti liguri.
Di certo non si poteva ricor-
Fiocco Azzurro
In Genova, il 12 Giugno u.sc., è
nato GIORGIO LERTORA.
Lo annunciano a conoscenti
ed amici Susanna e Riccardo,
con i nonni Daniele e Gabriella
Schivo, Mario e Gemma Lertora.
L’Associazione Vecchia Alassio dandone l’annuncio, è lieta
di salutare i genitori, i nonni e di
augurare a Giorgio una vita lunga, serena e felice.
dare in un modo migliore il “mitico” Nello che nella amicizia,
nella famiglia e nello aiutare gli
altri era sempre il primo, ma essendo una festa bisogna essere
allegri e pensare che i ragazzi
che hanno partecipato al premio hanno formulato dei bellissimi elaborati e hanno toccato
argomenti attuali e scottanti,
per cui dopo il momento della
commozione il dr. Provenzali
evidenzia che anche per il corrente anno il compito della
Giuria è stato arduo non solo
per la quantità ma per la grande
qualità di articoli pervenuti.
Si passa alla premiazione e gli
elaborati vengono letti da Nello
Simoncini. Ricevono il contributo studi:
Gorta Bellando Bongiorno
“Mezzi pubblici pessimi”
3° B Ollandini
€ 516,00
Irene Pedriali
“La forza dà la vita”
3° A Don Bosco
€ 365,00
Prisca Boggetti
“L’apertura del Grand Hotel”
3° B Ollandini
€ 255,00
Marco Losno
“La bambina e il Don”
3° C Ollandini
€ 206,00
Ilaria Tomati
“Volontariato amico per tutti”
3° A Ollandini
€ 130,00
Andrea Radici
“Aeroporto senza elicotteri”
€ 130,00
2° D Ollandini
Marco Villani
“Relitti isola Gallinara”
€ 130,00
1° B Ollandini
Sara Bonafede
“Triora e le streghe”
€ 130,00
3° A Don Bosco
Alessia Milagi
“Nuova piastrella sul muretto”
€130,00
1° B Ollandini
Premio speciale in Ricordo di
Milla Guidi Aicardi a
Emily Marenco
“Il punteruolo rosso”
€ 500,00
1° B Ollandini
Premio speciale in Ricordo di
Emanuele “Nello” Aicardi a
Giulia Gedeone
“I cappuccini se ne vanno”
€ 500,00
3° A Don Bosco
I due premi speciali sono stati consegnati dalle nipoti Antonella e Piera.
A tutti i libri della “Vecchia
Alassio”.
Con l’augurio a tutti i partecipanti perché possano trovare
nella vita la loro strada e anche
un amico vero a tutto tondo,
diamo l’arrivederci al prossimo
anno.
P&A
8
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Luglio 2011
PARROCCHIA SAN MATTEO LAIGUEGLIA CENTRO DI STUDI E RICERCHE “MARIO PANNUNZIO”
Al via “Di Voci e d’Accordo – musica
e cultura all’ombra dei campanili”
LAIGUEGLIA, Il 28 giugno è stato presentato Di Voci e
d’Accordo –musica e cultura
all’ombra dei campanili, il programma delle manifestazioni culturali promosse e organizzate
dalla Parrocchia di san Matteo. In
calendario grandi concerti e incontri con esecuzioni musicali,
che comprenderà anche incontridibattito e presentazioni di libri”
ha spiegato l’arciprete don
Danilo Galliani, “Avremo così modo di trascorrere alcune serate in
un bel clima di ascolto, confronto
e crescita, valorizzando gli incontri personali e l’opportunità di
momenti gradevoli e non superficiali, arricchenti e non chiassosi”.
seguito corsi di perfezionamento
in tutta Europa con prestigiosi insegnanti e ha suonato con le orchestre della Rai di Milano e
Napoli, del Maggio Musicale
Fiorentino, dell’Opera di Genova,
e presso il Teatro Massimo di
Palermo. Dal 1984 si dedica
all’esecuzione sull’arpa doppia
del repertorio rinascimentale e
barocco ed è socio fondatore della Historical Harp Society. Svolge
intensa attività concertistica come solista e in collaborazione con
i più prestigiosi gruppi di musica
antica d’Europa.
Elena Spotti, diplomata in arpa
moderna e arpa barocca, ha collaborato come prima arpa con va-
Le arpiste in concerto.
Saranno riproposte le visite
straordinarie alla torre campanaria di Levante. “Il profilo a due
campanili della nostra chiesa parrocchiale” ha proseguito Don
Danilo “è sicuramente un elemento caratterizzante. Abbiamo voluto organizzare le visite per far conoscere meglio non solo la struttura architettonica particolare
della chiesa, ma anche la sua stessa storia, che si intreccia da vicino con quella di Laigueglia”. Le visite sono previste con cadenza
quindicinale.
Le stelle della sera, l’Ensemble de Harpes Sébastien Érard
Venerdì 1 luglio alle ore 21.15 si
è aperta la rassegna culturale Di
Voci e d’Accordo, promossa e organizzata dalla Parrocchia di san
Matteo, con un’eccezionale presenza, quella del quartetto di arpe Sébastien Érard composto da
Mara Galassi, Elena Spotti, Ann
Fierens, e Chiara Granata.
Sébastien Érard, liutaio francese vissuto tra il XVIII e il XIX secolo, inventò un sofisticato meccanismo a pedali tutt’ora utilizzato
dai moderni fabbricanti di arpe.
Le cronache dell’epoca raccontano della perfezione dei sui strumenti, primi nel mondo per perfezione e innovazione.
Il repertorio de Le stelle della
sera, comprenderà una serie di
brani ispirati a Napoli: oltre a
Georg Friedrich Haendel con la
Chaconne in re minore, si ascolteranno brani di Domenico
Scarlatti, Giovanni Caramiello e
Lauro Rossi, musicisti dell’area
partenopea vissuti in epoca
Barocca L’arpa a pedali trova infatti terreno fertile a Napoli alla
fine del XVIII secolo, dando vita a
una vera e propria scuola. È proprio questo spirito e gusto per
una musica scoperta dentro alle
possibilità tecniche e sonore di
strumenti originali che ispira il
programma dell’Ensemble de
harpes Sébastien Érard. A eseguirlo, quattro arpiste professioniste.
Mara Galassi, diplomata presso il Conservatorio di Pesaro, ha
rie orchestre tra cui Pomeriggi
Musicali di Milano, Teatro Bellini
di Catania, RAI di Milano, Teatro
Fenice di Venezia, Maggio Fiorentino, Teatro Regio di Torino, dal
tecentesche, numerosi concerti
in varie città italiane.
Ann Fierens, belga, ha studiato
arpa moderna al Conservatorio
di Gent e partecipato a varie master-class. Dal 2003 si è dedicata
allo studio dell’arpa a movimento
semplice e si è trasferita a Milano
per studiare con Mara Galassi e
seguire corsi di specializzazione.
Nel 2007 ha conseguito il Diploma
in Arpa a movimento semplice,
presentando un programma tardo-classico e preromantico e uno
studio sull’arpa come strumento
di basso continuo nel repertorio
francese del 18° secolo. Suona
come solista in Belgio, Olanda,
Francia, Italia e Grecia ed ha interpretato i concerti di Wagenseil, J.Ch. Bach, W.A. Mozart,
Gossec e Haendel.
Chiara Granata, dopo aver
compiuto gli studi tradizionali, si
è specializzata nell’esecuzione
della musica antica su strumenti
originali, studiando con Mara
Galassi. Suona una copia dell'arpa Barberini (Roma 1632) ricostruita nel 2006 da D. Pontiggia, e
un’arpa originale Naderman.
(Parigi, 1820 c.a.) e collabora con
diversi ensembles di musica barocca e classica. Ha affiancato all'attività musicale di questi anni
una più ampia formazione umanistica, conseguendo nel 1998 la
Laurea con lode in filosofia
all'Università Statale di Milano,
attraverso una tesi sull’estetica
musicale barocca a partire dalla
riflessione del filosofo René
Descartes. Ha pubblicato diversi
studi e svolge regolarmente attività didattica e di divulgazione
musicale tenendo corsi di arpa,
storia della musica e guida all’ascolto in diverse scuole e istitu-
Istituto italiano di cultura fondato nel 1968 da Arrigo Olivetti e Mario Soldati
Bando del concorso “Mario Pannunzio” 2011
Il Centro “Pannunzio” indice
l’edizione 2011 del concorso pluridisciplinare “Mario Pannunzio”
in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e di Torino
prima Capitale d’Italia. Il concorso pluridisciplinare 2011 intende
riprendere e ricordare nel suo insieme la lezione lasciata da Mario
Pannunzio con la sua rivista “IL
MONDO”.
Il concorso, aperto a tutti gli
Autori di opere in lingua italiana, si
articola in cinque sezioni:
SEZIONE A: poesia -massimo di
cinque liriche inedite o un volume
edito.
SEZIONE B: narrativa -massimo
un racconto lungo o romanzo oppure cinque novelle, editi o inediti.
SEZIONE C: giornalismo e saggistica -un articolo di giornale o rivista, su carta stampata o on line, o
un saggio critico, edito o inedito.
SEZIONE D: tesi di laurea discusse negli ultimi tre anni accademici
su tematiche letterarie, storico-politiche, filosofiche, economiche e
nel campo delle Scienze della
Comunicazione.
SEZIONE E: fotografia massimo
cinque fotografie in bianco e nero
e/o a colori di formato libero.
SEZIONE F: opere di poesia, narrativa, saggistica e giornalismo dedicate al RISORGIMENTO italiano,
edite o inedite.
*I GIOVANI fino a 20 ANNI possono concorrere alle sezioni A, B,
C, E, F ed avranno un’unica graduatoria di merito a sé stante, ri-
PROGRAMMA : Ore 17.00 Ritrovo
presso il Municipio di Alassio Passeggiata per i carrugi dell’antico borgo - Visita guidata alla chiesa di S.Ambrogio - Ore 19.00 Conclusione.
Avvertenze: Percorso cittadino
privo di difficoltà.
Borgo Coscia Pinacoteca “C.Levi”
Concerto della Corale
San Francesco al Borgo Coscia
La sera di sabato 22 giugno u.s.
nella Chiesa Parrocchiale di Santa
Maria Immacolata, si è svolto l’annuale concerto della Corale San
Francesco.
Fondata nel 1980 da padre Ermanno Marzani diretta poi dal M°
Ubaldo Giardini e dal 1994 dall’attuale direttore Fra Remo Lupi. la
Corale è composta da una trentina di bravissimi elementi suddivisi nelle quattro voci di soprani,
contralti, tenori e bassi. Di fronte
ad un folto ed attento pubblico, la
Corale, accompagnata all’organo
dal giovane e valente M° Giorgio
Piovano, ha eseguito, applauditis-
sima, brani di M. Frisina, L. Perosi,
W. A. Mozart, B. De Marzi, P. Da
Palestrina, J. Arcadelt, oltre a due
inni francescani: Il Cantico delle
Creature e la Benedizione di Frate
Leone, ambedue con testo di San
Francesco. Ha presentato la serata Andrea Gallea. Nell’intervallo
fra il primo e il secondo tempo
Milly Conte ha ricordato, con la
lettura di alcune bellissime e toccanti liriche, la figura della poetessa Ines Revello, recentemente
scomparsa, che per lungo tempo
ha fatto parte della Corale stessa.
L.C.
IL SEGRETARIO GENERALE
Prof. Carla Zullo Piccoli
Via Maria Vittoria 35 H
10123 Torino –
Tel. 011 812.30.23
E-mail:
[email protected]
Sito internet:
www.centropannunzio.it
VISITE GUIDATE
4 luglio – 25 agosto 2011
ore 17.00
zioni milanesi.
I concerti proseguiranno lungo
tutto il mese di luglio con il
Gruppo Vocale e Strumentale
Jubilus, venerdì 8, i Pro Musica
Antiqua, giovedì 21 e I Virtuosi delle Muse Baroque Orchestra, martedì 26.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Ogni elaborato edito o inedito
(purché chiaramente dattiloscritto) - contenente in calce: nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo mail e un breve curriculum del partecipante in allegato
- dovrà pervenire, firmato in una
sola copia, alla Segreteria del
Concorso pluridisciplinare “Mario
Pannunzio” – Via Maria Vittoria n °
35, 10123 Torino – entro e non oltre il 15 ottobre 2011 (farà fede il
timbro postale).
È stabilita per ogni sezione la
quota di partecipazione di € 25,00
che dovrà essere versata sul c/c
postale n° 30296107
IBAN:IT 88 T 07601 01000
000030296107 (intestato a “Il
Pannunzio”) e verrà destinata a
parziale copertura delle spese di
segreteria e di fotocopiatura dei testi. Fotocopia della ricevuta di versamento va allegata all’elaborato
insieme agli altri dati richiesti.
I nomi dei premiati e dei finalisti
saranno resi noti attraverso apposito comunicato stampa e pubblicati sul sito www.centropannunzio.it sezione Premi e Concorsi.
La premiazione è prevista entro
il mese di novembre 2011 a Torino.
I soli premiati riceveranno comunicazione personale e il verbale
della Giuria. Gli elaborati non verranno restituiti. Il giudizio della
Giuria, di cui faranno parte cinque
componenti sorteggiati dal
Comitato Scientifico del Centro
“Pannunzio” che non saranno resi
noti, è insindacabile. La partecipazione al concorso è implicita autorizzazione all’utilizzo dei dati personali dei concorrenti, ai soli fini
del concorso medesimo, nel rispetto del Decreto Legislativo
196/2003, da parte dell’Ente promotore.
La partecipazione al premio implica la piena accettazione delle
norme stabilite nel presente bando.
ASSESSORATO AL TURISMO
Burgus Alaxii
1996 è prima arpa dell’orchestra
del Teatro Coccia di Novara. Ha
partecipato a vari progetti e registrazioni di musica contemporanea. L’approfondimento della
musica barocca le ha permesso
di svolgere tra il 2002 e il 2005 con
Mara Galassi su arpe originali set-
servata ai giovani partecipanti al
concorso.
È consentita la partecipazione
contemporanea a tutte le sezioni.
Per ogni sezione verranno proclamati un primo, un secondo e un
terzo classificato, a cui saranno
conferite le tradizionali medaglie
dei Dioscuri del Palazzo Reale di
Torino, appositamente coniate
per il Premio.
Gli Enti pubblici e privati che
hanno aderito all’iniziativa, conferiranno altri riconoscimenti ai finalisti. I promotori si riservano il
diritto di pubblicare a titolo gratuito una selezione dei lavori premiati.
6 luglio – 14 settembre 2011
ore 21.00
PROGRAMMA : Ore 21.00 Ritrovo
presso il Municipio di Alassio Passeggiata per il Borgo Coscia,
con sosta presso le chiese dei
Padri Cappuccini e di Sant’Erasmo
- Visita alla Pinacoteca “C.Levi” Ore 22.30 Conclusione.
Avvertenze: Percorso cittadino
privo di difficoltà.
Via Iulia Augusta
(I sec. a.C.)
9,23 luglio - 6,27 agosto
10 settembre 2011
ore 17.00
PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo ad
Albenga, piazza S.Michele (Civico
Museo Ingauno) - Visita guidata ai
monumenti funerari di epoca imperiale lungo il tracciato della via romana - Ore 19.30 Arrivo al piazzale
di S.Croce – Discesa ad Alassio.
Avvertenze: Per chi proviene da
Alassio si suggerisce di raggiungere Albenga con autobus di linea
(fermata a 200 m. dal punto di ritrovo). L’escursione non presenta
particolari difficoltà, ma è necessario l'uso di scarpe adatte a percorsi su mulattiera e sentiero. Il ritorno ad Albenga può essere effet-
tuato con autobus di linea.
INFORMAZIONI: Prof. Bruno
Schivo tel. 328/3066168 - e-mail:
[email protected]
Ufficio Turismo - Comune di
Alassio tel. 0182/648142 - e_mail:
[email protected]
Gli Inglesi
ad Alassio
13 luglio – 13 agosto
7 settembre 2011 - ore 17.00
PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo
presso il Municipio di Alassio Visita ad alcune delle più note testimonianze della presenza inglese ad
Alassio (“R.West” Gallery, Hanbury
Tennis Club, English Library) - Ore
19.00 Termine passeggiata.
Avvertenze: Il percorso non
presenta difficoltà, ma è bene calzare scarpe adatte a sentieri e mulattiere.
Loreto – Madonna
delle Grazie
27 luglio – 10 agosto 2011
ore 17.00
PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo
presso il Municipio di Alassio –
Visita alle chiese di S.Rocco, N.S. di
Loreto e Madonna delle Grazie –
Piccolo rinfresco presso il Ristorante “Castello” - Ore 19.00 Rientro
ad Alassio.
Avvertenze: Il percorso non
presenta difficoltà, ma è bene calzare scarpe adatte a sentieri e mulattiere.
La collina di Alassio
e Laigueglia
Salita al monte Bignone (m.520
slm) e prosecuzione per monte
Castellaro - Ore 13.00 Sosta alla
Madonna della Guardia (m.587
slm) con pranzo al sacco) - Ore
14.00 Ripresa escursione: torre
“pisana”, S.Bernardo, P.Brea,
Colla Micheri - Ore 17.00 Arrivo a
Laigueglia.
Avvertenze:
Il piazzale di S. Croce è raggiungibile per carrozzabile (con inizio
presso Piazza Stalla), a piedi
(Strada Romana di S.Croce) o con
autobus (fermata Municipio, lato
mare, ore 9.05). L’escursione è
quasi tutta su sentieri, per cui è indispensabile calzare scarpe adatte. È consigliabile portare indumenti che riparino dal vento. Si
suggerisce di prenotare anticipatamente (328/3066168).
Informazioni pratiche Il programma delle visite può essere
modificato o annullato per cause
di forza maggiore senza preavviso.
Eventuali variazioni verranno comunque tempestivamente comunicate tramite gli organi di informazione. Alcuni itinerari toccano
luoghi di proprietà privata, la cui
visita o attraversamento viene
gentilmente concessa dai proprietari, ai quali va il più sentito ringraziamento da parte dell'organizzazione. Ai partecipanti si raccomanda di non allontanarsi dai percorsi prestabiliti. In ogni caso l'organizzazione non è responsabile di
eventuali danni a persone o cose.
Non è necessario iscriversi anticipatamente (tranne che per il
“Giro della collina di Alassio e
Laigueglia”). È sufficiente trovarsi
nei punti di ritrovo stabiliti, possibilmente con qualche minuto di
anticipo sull'orario di partenza
previsto.
18 settembre 2011 - ore 9.30
P ROGRAMMA : Ore 9.30 Ritrovo
presso il piazzale di S.Croce -
ISCRIZIONE:
Offerta libera a favore di
AMNESTY INTERNATIONAL
Martedì 19 Luglio 2011
9
«L'ALASSINO»
GIACOMO NAVONE AD ALASSIO
Uno studioso moderno di circa duecento anni fa
LETTERA SETTIMA
scorso Secolo, le controversie
de’ confrati erano giudicate dai
Superiori dell’oratorio. Il gruppo in legno dello Sposalizio della Santa titolare col bambino è
opera leggiadra del Maraggiano. Le civiche scuole con
collegio sono affidate ai Domenicani. Vi stanziano gli alunni
del Seminario vescovile di
Albenga in un bel locale, già
convento dei Francescani. La
città si estende sulla sponda
del mare, ed è cinta di alti muri
da tre lati. Verso la spiaggia ha
soltanto alquanti bastioni ora
però disarmati, giacchè i bei
cannoni di bronzo che altre volte vi esistevano, furono tolti nel
1800 dagli Austriaci. Tutte le
campagne all’intorno sono zeppe di alberi di ulivo. Contiene
7000 abitanti. Fabbrica navigli,
cordami, vermicelli, e molte tele di canapa (1).
Alassio li 30 settembre 1827.
La rosseggiante aurora di
quest’oggi appena dall’Oriente
spuntava, che già io era a cavallo con intenzione di rendermi
direttamente in Alassio per via
più breve, attraversando il
Tirazzo (Tiraculum). Volle
l’Abate tenermi compagnia.
Salimmo l’alpestre monte per
faticoso sentiero, e dopo due
ore giunsi alla sommità; sedemmo sopra erboso poggio. Qui,
Boemondo mi fece rimarcare
l’andamento di un’antica strada, che sulle alture di quel monte transitava. Con piacere in essa riconobbi la continuazione
dell’Emilia, ovvero l’Aurelia,
della quale a Cairo avea tenuto
discorso il sig. Anastasio (lettera 4), Vedete, mi disse poscia,
quell’edifizio sulla cima dominatrice della montagna? sulle
ruine di un antico castello si innalza un tempio dedicato a N. S.
della Guardia. Il suo punto di vi-
(1) Il Bracelli, Leandro Alberti,
e il Manuale di geografìa del
Carta, quantunque pubblicato
l’anno scorso, fanno scomparire
dalla superficie del globo questa
Città. La Goutrie nella sua geografia universale, la disegna un
picciolo paese sopra d’un poggio
distante dal mare. Il Nardi diede
ultimamente alla luce in Livorno
il vocabolario geografico del
Vasgien corretto, arricchito di copiose aggiunte, ed intieramente
rifuso, dove stimò bene, di farne
due diversi paesi l’uno sotto il verace suo nome, l’altro sotto quello di Arassi; il Bixio ( Ant. aum.
28 pag. 11.) addossandosi la tredicesima fatica di Ercole, vi ha
scavato un porto!! La scancellò
pure il Balbi dalla sua opera nel
1819. Povera geografia del
Genovesato! II continuatore di
Pagnozzi il cui libro relativo alla
Liguria esce in luce mentre scrivo, egli che ha ultimato la statistica, e la topografia di tutti i paesi abitati della terra avrà dunque
Santuario Madonna della Guardia.
sta è uno dei più singolari. Un
quarto d’ ora basta a recarci lassù, desiderate che ne approfittiamo? volentieri accondiscesi,
e pago ne restai. Da quella vetta
sublime numerai venti paesi
all’intorno. Scorre a ponente il
Merula che irriga le fertili campagne della valle d’Andora, che
comprende con molte borgate
cinque parrocchie. Passa il
Lerone a tramontana, l’Arossia
a levante. A mezzodì nel centro
d’ampio pacifico golfo siede la
lunga città d’Alassio. Godendo
di questo spazioso orizzonte
femmo collazione gustosa di ottimi fichi, che Boemondo si era
dato premura di far portare. Fu
d’uopo alfine separarci. Sinceri
furono i miei non pochi attestati di gratitudine all’Abate che mi
diè promessa recarsi nella prossima primavera a passar meco
in Genova alquanti dì; giunsi in
Alassio sul mezzogiorno. La parrocchia collegiata dedicata a s.
Ambrogio, ove esiste qualche
buon quadro, è un bello edificio.
Sta congiunto alla medesima
l’oratorio di s. Caterina, certamente uno fra più antichi, giacchè continuate non apocrife memorie dal 997 si conservano ne’
suoi archivi. Prima dei sconvolgimenti politici alla fine dello
reso giustizia a questa Città riproducendola all’ esistenza? Ma
nò certamente. Il Corifeo de’ geografi Italiani, quantunque soggiorni in un paese limitrofo, alla
Liguria ha stimato bene limitarsi
di copiare le brevi insulse notizie
riferite da geografi anteriori, e di
sì fiorita riviera non accenna che
dieci paesi. Più fortunato del
Bixio scava porti a Ventimiglia, a
Finale a Portomorizio, ed a Noli,
sulla cui prossima montagna fabbrica eziandio la fortezza; innalza un’ altra rocca in Albenga; dà
i natali in Savona al Colombo, e
del picciolo borgo di Vado forma
una gentile e ridente città con
porto, e fortezza sopra una rupe
in mezzo al mare. Ripetiamolo.
Misera geografia della Liguria!
sibilità…
Su Antologia: giornale di
scienze, lettere e arti, Volume
10 - 1823 c’è scritto: “Da Alassio
ad Albenga, la distanza è di m.
6600. La grande strada passava
al capo S. Croce più vicino al
mare, fino al capo Vadino; ora
dopo S. Croce non ne esiste più
traccia di sorta. Si riprende
quindi la strada vecchia, la quale si allontana dal mare circa
1000 metri.”
mura di difesa. Viene anche ordinato dal commissario genovese di chiudere bene tutti gli
sportelli che comunicano con
l’esterno e terminare bene ogni
parte delle mura. A me sembra
strano che tre bastioni lato
spiaggia riescano a contenere
un eventuale assalto dei turchi.
I cannoni servono solo per tenere lontane le navi, ma non per
impedire un eventuale assalto
dalla spiaggia. Secondo l’icono-
Chi ben inizia è a metà dell’opera
In questi giorni con grande soddisfazione del quartiere sono state poste a dimora nuove piante
della stessa specie in sostituzione
di quelle morte e le restanti, così
come le aiuole, completamente risistemate.
Lo stato di abbandono della zona del “mazzatoio”, in particolare
di via Pian del Moro, era nota a tutti e l’associazione “U Massatoiu”
ne aveva fatto pubblica denuncia
in occasione dell’incontro pubblico con tutti i candidati Sindaci, organizzato dalla stessa nella serata
del 28 aprile u.s..
Le immagini, che erano state
proiettate, illustravano gli alberi
di aranci amari (citrus aurantium)
posti sul lato di ponente della strada, alcuni completamente secchi,
altri solo in parte molti da sfoltire
o potare. Le aiuole poste alla base
dei tronchi erano state ridotte a
vere e proprie pattumiere.
Quello che non si è riuscito a fare negli anni precedenti è stato
fatto in poche settimane, anzi in
pochi giorni.
Uno sforzo modesto ma di grande significato. Una delle tante promesse che già è stata mantenuta
dalla nuova Amministrazione comunale e quindi, appropriandoci
di un comune detto “CHI BEN INIZIA È A METÀ DELL’OPERA”.
Un particolare ringraziamento
al neo assessore Giacomo Nattero
per l’attenzione posta alla nostra
segnalazione.
Un primo segnale di attenzione
e riqualificazione del quartiere
della Fenarina, spesso troppo abbandonato nonostante l’importante ruolo esercitato nella città
per tutti i servizi che ospita.
Auspichiamo che a questo piccolo esempio ne seguano altri di
maggior spessore e dimensione
tra i quali, per citarne uno per tutti, l’avvio delle procedure per lo
studio di fattibilità, progettazione
e realizzazione del recupero e della ristrutturazione degli edifici
dell’ex macello comunale per ricavarne un centro polivalente, di
tipo aggregativo, culturale, musicale e sociale, a disposizione della città.
Il consiglio direttivo
dell’associazione
“U’ MASSATOIU” - Alassio
RACCOLTA
TAPPI
Per la raccolta dei tappi (utile
per i fondi destinati agli Enti
assistenziali) SI INFORMANO
coloro che intendono consegnarli possono farlo presso
l’agenzia immobiliare “Rinaldo Muratore” sita in via Gramsci, n. 31, durante l’orario di
apertura.
Le mura di Alassio nel 1750.
Inoltre gli Annali universali
di statistica, economia pubblica, storia..., Volumi 51-52 - 1838
riportano che “…grazie al senno
del sig. conte Somis di Chiavrie
già intendente della provincia di
Albenga, che zelantissimo del
meglio della cosa pubblica, nel
volgere del 1829 tolse tanti pensieri e durò tante fatiche, onde
riescì ad abbandonare la strada
malagevolissima che percorreva
un tempo il dorso diserto del
monte di S. Croce; e tagliatane la
estrema falda protendente in mare, seppe costrurvela in riva,
accorciarla d’ assai e ridurla alla
condizione di strada provinciale
quasi impalmando le due città limitrofe di Albenga e di Alassio.”
Quindi in quel preciso periodo (1827) non c’erano molte altre vie di accesso ad Alassio; come mi conferma il Puerari: “Il
passaggio presso il monte
Tirasso può essere quello della
Colla di che porta a Caso. Da
questo punto anche a piedi si arriva al Santuario passando per il
solito sentiero che costeggia il
monte dalla parte di Villanova.
Esisteva comunque una strada
a mezza costa quasi sicuramente che partiva da Santa Croce attraversava Cavia, dove è situato
il Paraxo sede benedettina, e
Vegliasco e giungeva a Moglio.
Nei documenti del Quattrocento e del Cinquecento si parla
di Ha Vea Romana, che può essere interpretato come La Via
Romana oppure Casa Vecchia
Romana. In ogni caso il toponimo testimonia la presenza di un
qualcosa di antico e la necessità
di una strada.”
Riguardo alle mura di
Alassio, le tesi dei miei due
“esperti” discordano:
Per Puerari le mura cingevano tutta la città: “A metà Cinquecento la flotta turca sta imperversando nel Tirreno, a Napoli,
a Bonifacio, a Genova e minaccia il ponente. Gli Alassini si
preoccupano di rinforzare le
grafia tradizionale i bastioni sono sempre collegati da mura.
Non credo che esistano bastioni
così simmetrici e regolari non
collegati da mura. Del resto è
evidente il disegno di Bernardo
Raibado del 1596 che mette bene in evidenza le mura lato mare.”
Per Carossino invece le mura
servivano soprattutto come difesa dagli attacchi da terra,
mentre sul mare erano sufficienti i bastioni; le mura sul lato
mare avrebbero potuto essere
un intralcio per le attività marinare degli Alassini.
Probabilmente la verità sta
nel mezzo… Negli atti del 10
Convegno di studi, Ceriale, 7-8
giugno 1986 Corsari “Turchi” e
barbareschi in Liguria: Di fronte alle minacce dei turchi e dei
barbareschi Alassio provvide a
cingersi di mura con potenti bastioni a contrafforte sulla rada.
Le mura vennero iniziate nel
1521 e vennero terminate nel
1560 con l’aiuto di diciotto turchi... e poi... nel volume Giardini storici della Liguria: conoscenza, riqualificazione, restauro - Francesca Mazzino –
2006: “Alassio. La distruzione
delle mura iniziò nel 1877 e si
protrasse sino al 1904...”
Gli archi temporali di questi
eventi sono abbastanza ampi.
Può essere che in origine le mura fossero completamente attorno alla città, ma poi, cessati
gli attacchi dei pirati barbareschi, dopo la fine del ‘700, magari fosse già iniziata l’opera di demolizione delle mura sul mare
lasciandovi i soli bastioni…
quindi come scrive il nostro testimone oculare, (Navone) “La
città si estende sulla sponda del
mare, ed è cinta di alti muri da tre
lati. Verso la spiaggia ha soltanto
alquanti bastioni ora però disarmati..
Ma anche questa è solo una
mia ipotesi… non ne ho alcuna
prova documentale.
Marcello Nan
CRUCIALASSINO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
12
14
13
16
15
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35
39
11
48
51
53
CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Luglio 2011
Orizzontali
1. Dicesi “di piccolo” la navigazione in acque territoriali – 10. Voce a “poker”
– 13. Titolo che spetta ai deputati in Parlamento – 14. Profeta ebreo – 15.
Unto... senza vocali – 16. Quello alassino è il “Piccolo Principe” – 18. Se
ne deduce il valore nell’esame del sangue – 20. Bacino minerario della
Germania occidentale – 21. Così gli Alassini chiamano... i soldi – 23. Ne
fa parte l’Agip – 24. Di razza... di popolo – 26. Ruminante per... vigogna – 27.
Rotta... per la Madonna della Guardia – 28. Rovigo in... strada – 29. Averne
goduto, giovato – 31. Imperò in Russia fino al 1917 – 32. Non è partenza –
33. Movimento insurrezionale Irlandese – 36. Passo appenninico tra Liguria
ed Emilia – 38. Targa di Enna – 39. Pregiato pesce di mare – 43. Guasto, malsano – 45. Gli piaceva giocare... con gli zolfanelli – 46. Targa piemontese –
47. Impronta – 49. Affluente di destra del Danubio – 50. Opificio dove si lavora la seta – 52. Energia naturale... non inquinante – 53. È pure chiamato
Teverone
Verticali
1. Accordi, trattati, contratti – 2. Irradia o capta onde elettriche – 3. Bologna
in auto – 4. Si guarda l’orologio... per conoscerla – 5. L’hanno in tasca...
tutti i soci dell’Ava – 6. Sa guidare un aereo – 7. Alture mediorientali – 8.
Onorati – 9. Moneta giapponese – 10. Riprodotti, copiati identici – 11. Due
romani – 12. Gli ultimi... dell’India – 14. Costruiscono case – 17. 499... in lettere – 19. Lo era il... Todaro Brontolòn del Goldoni – 22. Dolce sentimento –
25. Topo dannosissimo alle colture – 30. Ghette – 34. Sportello – 35. Voce
a settemezzo – 37. Suoni privi di accento – 40. Elettrocalamita per circuiti
elettrici – 41. Equipaggio per regate – 42. Contro, avverso – 44. Torme di barbari – 48. Uomo inglese – 50. È, in maggiore, la sesta sinfonia di Beethoven
– 51. Ancona
Un paio di considerazioni riguardo al testo che ho trascritto
da Google libri
(http://books.google.com)…
- Perchè passare dal Tirasso
per venire da Albenga ad
Alassio?
- Le mura di Alassio come si
presentavano in quel preciso
periodo?
Per la prima questione non
credo ci fossero molte altre pos-
Lapide sul muro laterale dell’Oratorio di S. Caterina, vestigia delle antiche
mura di Alassio.
Soluzioni del mese precedente.
10
«L'ALASSINO»
STRALASSIO 2011
Domenica 22 maggio u.s. si è
svolta la terza edizione della
Stralassio, gara podistica non competitiva con un percorso panoramico e cittadino di 7 km aperto a
tutti, rimasto invariato rispetto
agli anni passati e cioè partendo
dal Muretto si arriva in via Roma, si
va al Porto e poi si ritorna al
Muretto.
Franco Branco che dunque ringraziamo per la preziosa collaborazione.
Ringraziamo anche tutti gli
sponsor che ci hanno fornito i premi da dare ai concorrenti:
Al Frantoio di Aldo Armato,
Hotel Aida, Banca D’Alba, Vanzini,
Ottica Ottobelli, Pasticceria Gli
Amici, Essenza Centro Estetico, A
È stato anche creata una “mini
gara” con un percorso breve destinata ai concorrenti più piccoli.
Gli iscritti quest’anno sono stati
202 adulti, 19 bambini, 2 cani.
Le quote d’iscrizione sommate
alle offerte raccolte per le margherite gentilmente donate dall’azienda Da Monte Sandre Elenna ci hanno consentito di raggiungere la
quota € 2.065,00 che destineremo
all’acquisto di una nuova ambulanza.
Al termine della gara, dopo il ristoro, sono stati consegnati i pacchi gara e i premi.
I vincitori sono:
- categoria donne
1° Tornatore Elena
2° Mauri Eleonora
3° Milani Adele
- categoria uomini
1° Zandonella Vincenzo
2° Fiorino Gianfranco
3° Ferrua Alessandro
- bambini percorso breve (800 metri):
1° Acenamo Anita
2° Taro Arianna
3° Ottobelli Federica
- bambini percorso lungo (7 km):
1° Macheda Simone
2° Sevega Irene
3° Sevega Emilio
Anche quest’anno non avremmo potuto organizzare e mettere
in atto questa manifestazione senza l’indispensabile aiuto, per la
parte tecnica, dell’Atletica Run
Finale in particolare Marco, Massimo e Alberto, di Alassio Bike, del
Gruppo Alpini di Alassio Sez. di
Savona, della Protezione Civile, di
alcuni volontari del Circolo Ricreativo la Fenarina, di Luca e Elenna e
Bitéga du Zepin, Al Dollaro Abbigliamento, Schiappapietre Articoli
Sportivi, Genepesca che ci hanno
consentito di preparare i pacchi
gara o il ristoro:
Noberasco, Latte Alberti, Hotel
Toscana, Nuova Riviera Bevande,
Gianni di Muro, Pasticceria Oliva,
Frutta e Verdura Ribes Rosso,
H3SaS Alassio, Fioroni Bevande,
Crai via Dante;
che hanno contribuito con oblazioni:
Fiorista La Primavera, Hotel
Regina, Ristorante La Bocciofila,
Road Runner, Le tende, Bongiovanni A. & C., Panetteria Canepa,
Mototecnica Racing, OK Market Via
Neghelli, Bar Alla Stazione, All’Eleganza Abbigliamento, Panetteria
Selva, Pane Burro e Marmellata
Pasticceria, Casa del Disco, Agenzia
Rinaldo Muratore, Pietro Briozzo
Arredamenti, Hotel Florida.
Un grazie anche a tutti i volontari C.R.I. di Alassio, Albenga, Ceriale, all’Ispettrice delle Infermiere
Volontarie Sorella Coppa Filomena
che hanno collaborato anche quest’anno.
Martedì 19 Luglio 2011
PGS ALBATROS
SEZIONE DANZA
Alassio-Bocce: Coppa Europa Campioni femminile E GINNASTICA
Come già ampiamente docu- disputate, una squadra transal- to la meglio sulle friulane del
SAGGIO
mentato nel numero preceden- pina; questa volta, le pur forti Buttrio, medaglia d’argento.
te de “L’Alassino”, il 3,4 e 5 giu- francesi di Saint Vulbas sono
Altra novità assoluta per
gno, esattamente a due mesi state relegate al terzo posto, Alassio, sia per i maschi che per
DI FINE ANNO
dalla 58a Targa d’Oro, si è tenu- dietro alle neo campionesse di le femmine, alcune gare veraBOCCE
to un nuovo grande evento boc-
Lubiana che in finale hanno avu-
mente spettacolari come il tiro
rapido a staffetta, i tiri progressivi o i tiri di precisione combinati che richiedono oltre a grande precisione, anche una notevole tenuta atletica e, essendo
parte integrante dei tornei internazionali, presto contribuiranno a rendere il gioco delle
bocce specialità olimpica. Si
parla infatti di una partecipazione a scopo dimostrativo già a
Londra 2012.
La manifestazione, ottimamente organizzata dall’instancabile Danio Maghella che, con
la consueta attenzione ai dettagli, riesce a dare ad ogni evento
sportivo un’impronta di originalità, va ad arricchire quel bagaglio di tradizione boccistica che
la nostra città vanta ormai da
molti lustri. A testimoniarne
l’importanza, la presenza al
Palaravizza per tutte le tre gior-
cistico al Palaravizza: il girone finale della Coppa Campioni per
club 2011 che ha visto in campo,
per il settore maschile, tre squadre italiane e una croata; più variegata la finale femminile con
croate, francesi, italiane e slovene. A margine si è svolta anche la
finalissima della Coppa Nazioni
maschile (una sorta di coppa
UEFA di bocce) che ha visto prevalere i montenegrini del Budva
sugli svizzeri del Carouge.
Il giornale, andato in macchina praticamente l’indomani, ha
riportato il comunicato stampa
ufficiale dell’avvenimento con
un ampio resoconto dei risultati, soffermandosi soprattutto
Per la C.R.I. di Alassio
Anna Musso
nate del Presidente della Federazione Internazionale, Monsieur Christian Lacoste, oltre a
tutti i massimi dirigenti italiani.
Presenti alle cerimonie di apertura e alle varie premiazioni, i
rappresentanti dell’amministrazione della città con il neo
assessore a sport e turismo
Rinaldo Agostini e il neo Presidente del Consiglio Comunale
Matteo Monti oltre all’Assessore Regionale allo sport Gabriele Cascino.
Al momento della premiazione
non abbiamo potuto consegnare a
Tornatore Elena, Acenamo Anita e
Taro Arianna parte del premio loro
spettante perché ci era stato sottratto.
I premi sono stati poi ritrovati a
fine manifestazione nascosti in un
cespuglio; dunque le vincitrici sono pregate di contattare il numero
334 7154661 per ritirarli.
Come di consueto l’anno
sportivo si è concluso con un
fantastico spettacolo, in cui
tutti i corsi si sono esibiti. Un
ringraziamento speciale alle
insegnanti che con il loro grande impegno hanno reso possibile tutto questo: Maura Pezzo
per i corsi di hip hop, Veronica
Rossi per i corsi di latino e moderno, Amina Tomasi per i
corsi di ginnastica ritmica,
Veronica Rossi e Valentina
Arena per il corso di propedeutica.
Di fondamentale importanza la sensibilità del comune di
Alassio che ancora una volta
ha patrocinato l’evento.
L’anno è stato ricco di emozioni, in aprile il corso di moderno 2° livello e i corsi di hip
hop 1° e 2° livello hanno partecipato a Genova alla fase regionale della Don Bosco Cup
2011, guadagnandosi la partecipazione al Concorso. Nazionale DBC, svoltosi a Lignano
Sabbiadoro .dal 5 all’8 maggio.
I nostri ballerini hanno dato il
meglio ottenendo ottimi risultati:
Corso di Hip hop 2° livello
1° classificato cat. gruppi senior
Corso di hip hop 1° livello
4° classificato cat. gruppi under 17
Corso di moderno 2° livello
2°classificato contemporaneo
cat. gruppi under17
Arianna Zanatta 1° classificata assolo moderno senior
La prestigiosa giuria, composta da Alex Atzewi, Ludmill
Cakalli e Fabrizio Santi, ha premiato con delle menzioni speciali al talento le ballerine
Anna Cuccurnia e Arianna
Zanatta, la quale ha vinto anche una borsa di studio individuale
La magia del saggio ci accompagnerà fino a settembre, quando si riapriranno le
iscrizioni per il nuovo anno
sportivo.
Renato Bellia
VELA
Si incominciano a raccogliere i
primi frutti del lavoro svolto, durante il periodo invernale, dai giovani Atleti della Squadra Optimist
del Cnam Alassio, che sotto la guida dell’Istruttrice Manuela Maurizio, hanno ottenuto la qualifica
per la Coppa Presidente e Coppa
Primavela, entrambe in program-
ma, nella suggestiva cornice del
Lido di Venezia, i primi giorni del
mese di Settembre.
L’Atleta Mallamaci Santiago,
con un brillante terzo posto ottenuto nella regata di selezione di
Diano Marina, formerà insieme a
Nicolò Carpini e Mendau Gemma
la Squadra Cadetti, mentre Pisa-
no Edoardo e Briozzo Riccardo
faranno parte della compagine
Juniores.
I nomi citati ovviamente non
sono che la punta dell’iceberg di
una Squadra ricca di giovani promesse nel mondo della vela e alcuni di essi presto avranno visibilità e lustro nello sport che han-
no deciso, con tenacia, impegno
e passione, di praticare; per
tutti loro continueranno gli allenamenti nel corso di questa stagione estiva, con la speranza,
non infondata, di ottenere ottimi
risultati nell’importante evento
veneto.
Ai giovani Velisti Buon Vento.
sulla appassionante e combattutissima finale della gara maschile. Per il torneo femminile solo
poche righe per dire che le atlete slovene di Lubiana erano le
nuove campionesse d’Europa.
Ritengo importante tornare
sull’argomento perché proprio
il Torneo continentale femminile è stato quello che ha destato
maggior interesse tra gli spettatori presenti, e per diversi motivi. Innanzitutto la curiosità: prima volta ad Alassio di una gara
femminile che fin dalle prime
battute ci ha detto come le donne, unendo a tecnica e tattica
una naturale grazia ed eleganza,
sicuramente contribuiscono ad
ingentilire questa disciplina
sportiva da sempre patrimonio
esclusivamente maschile; poi il
livello tecnico veramente elevato di queste atlete che non le farebbe certo sfigurare anche in
gara con i maschi. In ultimo, ma
non per importanza, vorrei porre l’accento sul fatto che il
Torneo continentale di Alassio,
nella versione in gonnella alla
settima edizione, ha rappresentato una svolta epocale assumendo una alea di internazionalità: la Coppa femminile, nata in
Francia nel 2005, ha sempre visto prevalere, nelle sei edizioni
Il direttore artistico
Quaglia Elena
ATLETICA - DAL SECOLO XIX DEL 5 LUGLIO 2011
Abate, due gare da cannibale, gli ostacolisti
si inchinano al re
EMANUELE ABATE è stato
protagonista al Meeting Via col
vento di Donnas (Aosta) e al
Meeting di Nembro (Bergamo),
andati in scena nel weekend.
Doppia vittoria nei 110 ostacoli per il genovese che nelle due
gare si è imposto rispettivamente con i tempi di 13”61 e di
13”69. Il crono centrato in terra
aostana è vicinissimo al primato personale (due soli centesimi in più), ma è viziato da un
vento oltre la norma (2,3 metri
al secondo quando il limite è di
2): il ventiseienne ostacolista
sta proprio vivendo un periodo d'oro. Bene anche Samuele
Devarti che ha corso il 14”24 e
quindi in 14”33, sempre sui
suoi limiti.
Roberto Benvenuti
L’Alassino Emanuele Abate è sei volte campione italiano assoluto fra
Gare autdoor e indoor.
-Colombo Fidal-
Martedì 19 Luglio 2011
11
«L'ALASSINO»
SALTO AD OSTACOLI
LIBRI-RIVISTE-VHS-CD
Amazzoni alassine campionesse regionali
Tre giorni di gara a
Pallare nel primo week
end di giugno per i
Campionati Regionali
di salto a ostacoli con binomi provenienti da tutti i Circoli Ippici della nostra regione.
Nella foto, in compagnia del loro istruttore,
le nostre concittadine
Marta Iebole su “Libero”
e Jndiana Naso su “Lemon Tree” che si sono
laureate campionesse liguri rispettivamente nella categoria “Esperti Senior” e “Brevetti emergenti”.
Entrambe appartengono al Circolo Ippico
Country Club di Villanova, come pure l’altra alas-
sina Carolina Bonora che
in sella a “Doris Van’T
Geutje” si è aggiudicata
la medaglia d’argento
nella categoria “Esperti
Senior”.
Come in tutte le discipline sportive, vere scuole di vita, i successi delle
nostre ragazze non sono
giunti per caso, ma con il
costante e non sempre
piacevole allenamento
che richiede sacrifici e serietà personale.
Complimenti quindi
per questa vittoriosa
tappa e auguri per un
bellissimo futuro in sella
ai loro compagni a quattro zampe anche da parte dell’A.V.A.
Renato Bellia
LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI
LAURA CALIGARIS
VED. ARMATO
Il giorno 19/6/2011 è scomparsa, dopo una lunga malattia
sopportata e combattuta con la
forza e lo spirito che l’hanno
sempre contrassegnata LAURA
CALIGARIS vedova Armato, di
anni 74. Notissima ad Alassio
per aver gestito, prima con il
marito e poi con la figlia e il genero l’oleificio Armato, ma non
secondariamente per i essere
stata maestra elementare di generazioni di alunni, ruolo condotto con pazienza, intelligenza
ed efficacia.
Negli ultimi anni, sostituendo
la figlia Alessandra, che si era ritirata dalla Compagnia, dopo la
nascita dei bimbi Ulisse e Amerigo (amatissimi dalla nonna)
Laura Caligaris era entrata nella
compagnia Teatrale Dialettale
Alassina, interpretando sempre
parti di rilievo, con la precisione, la volontà e il totale impegno
che l’hanno caratterizzata per
tutta la vita come maestra,moglie,madre e nonna.
L’Associazione Vecchia Alassio è vicina alla famiglia della
scomparsa con le proprie sentite sincere condoglianze.
anno addietro, la prematura
perdita del tuo unico figlio
Franco.
Hai vissuto un’esistenza burrascosa, solcata da anni di guerra e prigionia nei Balcani.
Probabilmente, il tuo ruvido
carattere si è formato oltre alle
tragiche vicissitudini personali,
nell’attraversare la prima metà
del novecento, un periodo di
guerre crudeli.
La tua grande abilita di artigiano come decoratore, ingegnoso meccanico e appassionato ebanista, ti diedero scopo e
volontà anche negli ultimi anni.
Speravo che qualcuno più
bravo di me nello scrivere ti ricordasse, ma aimè cosi non è
stato.
CIAO GILDO. Sarete, tu e famiglia sempre nei miei ricordi.
MARIO GRANCELLI
25/5/1960 - 11/6/2011
vuoto.
Al Signore abbiamo chiesto la
forza per andare avanti.
Lui ci ha mandato tante persone che ci hanno parlato di te.
Ti abbiamo scoperto. Non sapevi dire solo "NO", sapevi parlare e ascoltare le persone.
Allora il nostro essere uniti, il
condividere certi valori è servito: Ci hai donato gioia.
Ora dovremo unirci ancor di
più per andare avanti senza te,
anche per la tua Miky.
Tu, insieme al Signore, aiutaci
a farlo e proteggici.
Sarai sempre con Noi.
I TUOI CARI
In sella alla tua passione il
Signore ti ha richiamato a sé.
In noi si è creato un grande
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio si unisce al compianto
dei famigliari e degli amici e porge le più sentite condoglianze.
Ro.Sa.
RINA SALVATICO
GIULIANA TEZEL
VED. ENRICO
Te ne sei andata in silenzio e
con la tua solitudine, troppo assorta nei tuoi tristi ricordi…, ma
io ti penserò sempre come eri
prima che gli eventi dolorosi
della vita ti colpissero così duramente.
Eri sempre schietta e allegra,
onesta e semplice… Quante ore
liete e serene, quante risate con te!
Ti auguro d’aver trovato finalmente la pace che meritavi.
La tua amica di sempre. Baby.
L’AVA partecipa al cordoglio
per la scomparsa di una Alassina doc.
LUIGI DURANTE
2/9/1910 - 12/6/2011
IN RICORDO DI
OSVALDO MUNARIN
(GILDO)
24/2/1910 - 19/6/2011
MAMMA,
Stamattina presto, presto te ne sei
andata. Nonostante che tu avessi
avuto più voglia di vivere la vita di
tutti noi sapevi che ti preparavano
la festa lassù ed era arrivato il momento di lasciare i cari qui per raggiungere coloro che ti aspettavano
in una vita migliore. Te ne sei andata nel modo in cui sei vissuta.
Indipendente, senza disturbare nessuno, facendo soffrire il meno possibile, dato le circostanze, chi ti amava tanto. Ci hai insegnato molto ed
ora che non ci sei più impariamo an-
cora molto da te.
I ricordi che ci lasci sono infiniti e
ti vediamo dappertutto. Nel tuo giardino, nella tua casetta dei nonni,
nelle belle teste bianche delle anziane che passano sul pulmino;
nell’azzurro della pervinca e degli
agapanto vediamo i tuoi occhi così
belli ed allegri! Ti cerchiamo ovunque per riempire il vuoto che hai lasciato in noi. Siamo felici, grati ed
orgogliosi di aver avuto una mamma come te.I tuoi pregi cancellavano i tuoi piccoli difetti.
Eri una donna onesta e schietta,
capace di nascondere i tuoi dispiaceri nell’allegria e nello scherzo; l’ingiustizia ti faceva arrabbiare quanto
ti faceva tristezza la sofferenza altrui; eri un’amica di cui poter fidare
totalmente ed eri dotata di uno spirito di avventura (guarda come sei
partita per l’Africa nel 1945!); sapevi
quali sono i valori più importanti.
Perdonavi anche se qualche volta
non ti perdonavano. Sapevi che la
vita è tosta e non ce lo nascondevi,
sempre per renderei più forti. Hai
sempre ricordato i tuoi cari con amore e rispetto e ti mancavano tanto e
vivevi i tuoi momenti solitari un po’
con la nostalgia dei vecchietti ma
senza sentimenti negativi.
Ti vogliamo tanto bene Mamma e
ti dedichiamo le parole preferite della
poesia da te preferita, ricordando la
passione con la quale ce la recitavi!
I Pastori di G. D’Annunzio
Mi ha molto addolorato la tua
dipartita, il cinque Maggio te ne
sei andato dopo un lungo e tormentato periodo causato da
una banale caduta, segnato anche dalla perdita della tua cara
moglie Albina.
Altra pesante tragedia familiare ti ha aveva colpito qualche
Quando una persona ci lascia,
quando non è più qui e non possiamo più toccarla o sentire la
sua voce... sembra scomparsa
per sempre.
Ma un affetto sincero non morirà mai.
Il tuo ricordo vivrà sempre nei
nostri cuori, più forte di qualsiasi abbraccio, più importante di
qualsiasi parola.
I tuoi cari
L’AVA partecipa al dolore della famiglia.
“……Andiamo è tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
…………………
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natia
rimanga ne’ cuori esuli a conforto,
………………
Rinnovato hanno verga d’avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente
su le vestigia degli antichi padri.
………………………………
Ora lungh’esso il litoral cammina
...............................................................la greggia
Arrivederci Mamma,
I tuoi adorati Eddy e Yvonne,
tuo genero Sergio, le nipoti
e pro nipotini tutti
L’AVA porge a tutti i famigliari le più sentite condoglianze.
Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve.
Che fare?
Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”.
Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore
A.I.R.C.
dell’
Recuperi spazio, procuri piacere ad altri
e aiuti la ricerca sul cancro.
Associazione Volontari Baia del Sole
12
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Luglio 2011
…e sono 100 candeline
I Fiori di Bach
a cura di Caterina Maggi
Carissimi Amici, spero che
l’argomento affrontato nel mese di Giugno sia stato di vostro
gradimento. Se siete interessati a saperne di più, in maniera
personalizzata, non esitate a richiedere alla nostra segreteria
ogni informazione. Per il mese
di Luglio vi presento un nuovo
modo di prendervi cura delle
vostre piante. Potrà sembrare
strano l’uso dei FIORI DI BACH
per le piante,almeno ai più
scettici, ma, permettetemi di
ricordare che noi uomini, gli
animali, le piante siamo tutti
parte di un unico sistema, in
più, gli animali, le piante e… i
bambini, non hanno le remore
mentali che appartengono a
noi umani adulti e consapevoli, e quindi possono liberamente godere dei doni che i
FIORI ci offrono, senza pregiudizi e incredulità. Sperando di
incontrare il vostro gradimento, vi propongo:
I fiori di Bach per le piante
Come scegliere i Fiori?
Quante gocce si danno?
Come somministrarli?
In che occasioni usare i rimedi?
Come scegliere i fiori?
Si dice “questa pianta sta soffrendo” in presenza di parassiti, debolezza, poca lucentezza delle foglie. In effetti le piante soffrono come noi. Analizzate lo stato delle vostre piante esattamente come fate con voi stessi, con i vostri cari o con i vostri animali, e in base a
questo scegliete il fiore adatto. Come per gli animali, spesso le piante silenziosamente avvertono l’atmosfera intorno a loro quindi
prendete in considerazione anche lo stato d’animo di chi le cura.
(continua)
Festività dei SS. Pietro e Paolo
Alassio e le Istituzioni, Mercoledì 29 Giugno u. sc., hanno solennemente celebrato la festività
di SS. Pietro e Paolo, come avvenuto negli scorsi anni. Alle ore
16,30 nella Cappelletta presso il
porto turistico è stata celebrata la
Santa Messa in ricordo dei caduti
del mare durante le guerre o per
missioni umanitarie. Particolarmente emozionante il momento in
cui i militari della Capitaneria di
porto hanno depositato in mare
una corona in segno di preghiera
e solidarietà verso coloro che persero la vita nel mare.
Alle ore 18,00, nella via Torino,
presso il monumento dedicato ai
È stato festeggiato il traguardo dei 100 anni di Angiolina
Barbera. La cerimonia si è tenuta in Borgo Nuovo di Torino dove Angiolina risiede da quando
si trasferì dalla Liguria con il marito, Aldo Camparini, ufficiale in
congedo della Guardia di Finanza che ebbe in Torino suo supe-
po la Liberazione fu eletto consigliere comunale e successivamente nominato assessore con
la giunta Brunello. Fu vicino
all’vvocato G.B. Pera, parlamentare alassino prematuramente
scomparso nel 1949, e a capitan
Giulietti, storico esponente sindacale della “Gente del Mare” e
riore l’alassino Sergio Quinzio,
scrittore-giornalista e riposa al
“Cimitero Vecchio” di Laigueglia con il padre Pietro, maresciallo dei Carabinieri, e la vedova Caterina Calzamiglia. A
Torino Angiolina vive con i figli,
Pier Luigi nato a Laigueglia e
giornalista pubblicista, e Aurelia nata a Genova e ricercatore
universitario presso la Facoltà
di Scienze Politiche.
Angiolina ha vissuto dalla nascita per molti anni a Laigueglia
(figura adolescente agli storici
Bagni Lido in una pagina del calendario della “Vecchia laigueglia”) ed e figlia di Gio Batta
Barbera (“Baciccin”), maestro
panettiere (gesti al primi dei
’900 una nota focacceria), medaglia d’oro di lunga navigazione, che nelle prime elezioni do-
parlamentare di ispirazione risorgimentale. Il fratello Aldo fu
a lungo capoufficio alla Gasometri di via Neghelli dedicandosi ad attività culturali alassine (fu assiduo frequentatore
della Biblioteca di Villa Hanbury ben coordinata dal compianto Baldassarre) mentre il
nipote Vanni, prematuramente
scomparso nel 2002, era intensamente occupato nel comune
di Alassio.
Alla simpatica cerimonia (ad
Angiolina e stata consegnata,
con un omaggio floreale, una
pregiata e storica medaglia
commemorativa) ha partecipato, tra gli altri, la pronipote Monica Pistolozzi, architetto, docente al Liceo Cassini di Genova
e membro della “Vecchia Laigueglia”.
“pescatori”, altra significativa cerimonia, rivolta in ricordo a tutti
quegli uomini che nel passato avevano tratto profitto con la pesca
non solo lungo le nostre coste, ma
in acque distanti con il serio pericolo di non fare ritorno a casa. I
tempi di allora sono cambiati e co-
me ricordato dal Sindaco prof.
Roberto Avogadro, dal mare, gli
alassini traggono un altro profitto
non più dalla pesca, ma turistico
che è vitale e prezioso per il nostro benessere e per la nostra economia.
Meteorologia
Alassina
a cura dell’Osservatorio Don Bosco
GIUGNO 2011
Il mese di giugno è riuscito ad accontentare
tutti. Ha accontentato chi voleva la pioggia (cinque giorni con precipitazioni nella prima decade); ha accontentato chi non voleva la pioggia (0,2 mm in tutta l’ultima decade). Ha accontentato chi voleva il fresco (21,1 °C la media delle temperature minime nella prima decade) a chi voleva il
caldo (quasi 25 °C la media delle minime nella terza decade!)
Ha accontentato i meteorologi che elencano questo mese come mese tutto estivo (temperatura media mensile 24,0 °C); ha
condiviso il parere degli astronomi che hanno fissato l’inizio
dell’estate alle ore 17,16 del giorno 21 (istante in cui il sole toccava la più alta posizione sopra l’orizzonte a livello del Tropico
del Cancro) e ha fatto registrare una temperatura media nell’ultima decade superiore ai 26 °C. C’è però un lato debole nel mese
di giugno: dopo il SOLSTIZIO, dal giorno 21, diminuiscono le ore
di luce e cioè, come si dice, le giornate si accorciano: il Sole tarda a sorgere e anticipa il tramonto, dal 21 giugno al 15 luglio si
calcolano già 18 minuti in meno di luce.
Vediamo ora in sintesi tutti i dati meteo:
PRESSIONE MEDIA : 759,0 mmHg; 757,1 mmHg nella prima decade; 760,8 mmHg nell’ultima.
Temperatura media: 24,0 °C; 22,8 °C nella prima decade; 23,4
°C nella seconda; e 26 °C nella terza.
Umidità media: 71%; alla seconda decade spetta il valore medio più alto con oltre il 75%; 65% nella prima.
Precipitazioni: 32,2 mm. di pioggia; 30,4 mm nella prima decade;1,6 mm nella seconda.
Giorni sereni: 3 nella prima decade, 6 nella seconda; 9 nella
terza decade (il progresso… estivo).
Eliofania totale: 285,1 ore di limpido sole, con le seguenti medie decadali: 7,1 ore nella prima (solo tre giorni sereni!); 9,6 ore
nella seconda; 11,9 ore nella terza decade. La media giornaliera
mensile è di 9,5 ore.
Nel complesso, quindi: niente male!
Dobbiamo però convenire che gli astronomi hanno più punti
in loro favore: l’estate non può iniziare in maggio; un tempo troppo bello e troppo anticipato crea soltanto dislivelli barici, forieri
di burrasche e vortici ciclonici come registrato nel pomeriggio
del 5 giugno quando i nostri termometri hanno registrato, verso
le ore 16, la più bassa temperatura del mese e cioè 19,0 °C.
Lasciamo alla Natura fare il suo corso!
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
Coiffeur alassino al “New model today” di Montecarlo
L’A.V.A.
Nei primi giorni di giugno, la tappa Monegasca del “New model today”, selezione di top model di tutto il mondo, ha visto impegnato il nostro concittadino
Mario Gallo e i suoi collaboratori nella preparazione delle acconciature e del
trucco delle venti modelle che hanno partecipato all’importante evento.
Il 15 luglio, In concomitanza con la distribuzione del giornale, il “New model today” terrà una tappa ad Alassio, dove in Piazza Partigiani vi sarà una serata di
selezione. Precedentemente, il 10 luglio, casting nel salone di Mario Gallo in
via Mazzini 46.
Nella foto di Fasano l’Ambasciatore Italiano a Montecarlo fa gli onori di casa.
RB
Mons. A. De Canis e il Sindaco Roberto Avogadro.
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