Luglio - Associazione Vecchia Alassio
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Luglio - Associazione Vecchia Alassio
ANNO LI - N. 7 Martedì 19 Luglio 2011 € 2,00 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA 0 5 i n an Eccovi Alassio che innamora il sole (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Socio Effettivo € 25,00 - Socio Aderente € 22,00 - Socio Aderente estero € 27,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 E-mail: [email protected] - Sito internet: www.vecchiaalassio.it Prime riflessioni sulle intenzioni della nuova Amministrazione L’Alassino è la voce ufficiale dell’AVA. L’AVA è una associazione culturale che accoglie ed ha sempre accolto nel suo seno tutti gli alassini di buona volontà ed amanti della propria città. Quindi, fra gli iscritti all’AVA ci sono cittadini di diversa estrazione politica, associatisi insieme per amore della loro “polis” e per l’interesse generale della città di Alassio. Ciò che abbiamo scritto finora in questo articolo potrebbe sembrare ovvio, ma così non sembra a tutti; ed è per questo che “repetita luvant”. Non si sa mai. Diciamo queste cose all’inizio del mandato dei nuovi amministratori comunali per ribadire che saremo attenti osservatori di ciò che faranno, pronti a fare le nostre osservazioni, quando ci sembrerà che talune cose non corrispondano con quello che i nostri numerosissimi soci ritengono essere il bene della città. La Vecchia Alassio ha sempre cercato, nel corso dei cinquanta anni della sua vita non solo di criticare alcune cose che non condivideva, ma di proporre parecchie idee che ci sembravano giuste e sulle quali abbiamo svolto anche battaglie cittadine memorabili. È ovvio quindi che quando il nuovo sindaco propone di non gettare più tonnellate di cemento in piazza Stalla, ma di rispettarne l’ambiente e il verde, noi siamo con lui. O meglio è lui che è con noi dell’Ava, che da tempo abbiamo contribuito a raccogliere migliaia di firme per difendere quel patrimonio di verde cittadino e per rispettare la memoria di avi generosi verso la città. E noi siamo con il Sindaco (o il Sindaco è con noi) quando ci dice che preferisce il nuovo depuratore consorziale a Villanova, invece che gettare cemento armato su una spiaggia in un angolo della nostra costa. Tanto più che un depuratore o è consorziale, cioè fatto da tutti i comuni vicini o non serve a niente – infatti sarebbe come se uno volesse pulire metà della acqua sporca contenuta in un bagno, lasciando sporca l’altra metà. E seguiamo attentamente l’opera del nostro primo cittadino quando afferma di voler fare chiarezza sulla questione del Grand Hotel e sull’interrogativo di quanto un’opera a vantaggio privato dovrebbe costare al cittadini alassini. Qualcuno ricorderà che l’AVA si è battuta per la risoluzione di una situazione non più sopportabile e cioè la visione del ruderi del vecchio albergo, ma, ripetiamo, abbiamo sostenuto che il tutto sarebbe dovuto avvenire a costo zero per il Comune, e per i cittadini, così come è avvenuto in altre cittadine della nostra regione. Su un altro grosso problema invece il nostro giudizio non è negativo, ma, diciamo così, sospeso. Si tratta della proposta fatta sui giornali dal nuovo Sindaco, di rinunciare alla nuova stazione ferroviaria ad Alassio per unirci alla fermata della stazione di Albenga, che sarebbe costruita in località Bastia. Qui i pareri del cittadini sono divisi: i difensori della proposta del sindaco ne elencano i vantaggi: impatto zero con il nostro territorio, nessun danno a case o edifici, nessuna invasione di ruspe e camion per anni. Basterebbe chiamare la Stazione “Alassio-Albenga” 3 ed unirla alla nostra città con un efficiente servizio di pullman ed avremmo risolto tutti i problemi. I cittadini contrari alla proposta ribattono: Nessun servizio di pullman sarà efficiente e comodo come avere la stazione qui ad Alassio, anche se in periferia. Chi ci assicura dei pullmannavetta, affidati ad una società terza e comunque scomodi per gli anziani e per un numero enorme di turisti di fine settimana, o per i nostri pendolari? Inoltre, secondo alcuni, ci dovrebbe essere un documento, depositato al tempo degli Hanbury che garantisce la fermata di tutti i treni ad Alassio, dicesi Alassio. Su questa questione temiamo che anche i nostri soci siano divisi, e vorremmo sapere il parere dei nostri lettori. Anche se un mio saggio e vecchio amico mi ha ricordato che, dopo le grane della TAV e le proteste del Presidente regionale Burlando sui ritardi del terzo valico fra Genova e Milano, le opere ferroviarie nella nostra zona non sono più di primaria importanza per il Governo, né, forse di secondaria. Comunque ritorneremo sull’argomento con migliori informazioni e sentititi i nostri soci. Per ora basta. Abbiamo messo tanta carne al fuoco, direbbe qualcuno, ma non siamo stati solo noi. È stato il nuovo sindaco che ha voluto entrare in carica un po’ rumorosamente. E noi lo seguiremo per controllarlo per conto vostro. AVA PASSATO… FUTURO Pranzo sociale- Madonna delle grazie 2011giugno Latino, canti e incenso per la S.Messa nella dolcissima chiesina della Madonna delle Grazie, per ben iniziare la tradizionale giornata dedicata all’incontro tra soci; come si sa non c’è modo migliore per unire che mangiare insieme, e per noi della Vecchia Alassio la tavola è quella ormai tradizionale e splendida del ristorante ‘U Castè’. Quest’anno insieme alla gioia di avere vicino mio marito, le mie figlie e mio genero, ho avuto il privilegio di essere al tavolo con il Presidente della Consulta Ligure, Elmo Bazzano e sua Moglie che ci onorano sempre della loro presenza. Il cibo goloso ha fatto da sottofondo ad un piacevole ed arricchente conversare sulla nostra terra e la nostra gente, condividendo le preoccupazioni e le difficoltà che inevitabilmente si scoprono sul cammino dell’ impegno per il proprio paese. È stato davvero un giorno fortunato! Il Presidente Bazzano mi ha fatto dono degli atti del Convegno ‘I PROBLEMI DELLA DIFFUSIONE DEL LIBRO LIGURE SUL TERRITORIO’ Genova, 23 ottobre 2010. La lettura molto interessante mi ha portato all’intervento del Professor Franco Gallea Sovraintendente culturale della Consulta Ligure, oltre che amatissimo professore; nella sua ana- lisi ho trovato spunti di riflessione che vi propongo: “..Se si leggesse qualche libro in più si potrebbe trovare un antidoto a certi mali che oggi travagliano tutti. Si conoscerebbe meglio la storia, si comprenderebbero gli errori del passato e si potrebbe evitare di ripeterli, si capirebbe che in noi ci sono valori e caratteristiche che costituiscono il nostro DNA. C’è bisogno di una diffusa cultura popolare che, purtroppo, sta scomparendo, così come scompare il popolo sostituito da una massa docile di consumatori pronti ad ubriacarsi con le risse televisive e le volgarità del “Grande fratello”. Per quanto riguarda l’identità regionale devono essere fatte alcune precisazioni: l’identità è tut- FESTA SOCI A.V.A. 2011 Il Presidente della Consulta Elmo Bazzano con parte del C.D. AVA e… la piccola Carola. Anche quest’anno, Domenica 12 Giugno u. sc., l’A.V.A. ha organizzato la festa dei Soci e lo ha fatto con particolare magnificenza e festosità, come sempre, alla “Madonna delle Grazie” ed al ristorante “Castello”. Quest’anno Messa “grande”, cantata, solenne e officiata dal vice Parroco di Sant’Ambrogio, don Stefano Caprile. Esauriti i preliminari “religiosi” (anche per ricordare tutti i Soci defunti) grande e atteso ritrovo enogastronomico al ristorante Castello, ove i Sigg. Arecco hanno diligentemente presenta- to il solito gustosissimo pranzo “ligure” (persino “a ventre” per i più appassionati e... raffinati golosi) con dovizia di portate, manicaretti e prelibatezze apprezzate da tutti. Ospite graditissimo il Presidente della Consulta Ligure dott. Elmo Bazzano con la gentile Signora. Ha fatto gli onori di casa, coadiuvato dai Consiglieri, il nostro Presidente Gianni Giardini che ha offerto, a nome dell’A.V.A., oltre ad una festosissima torta finale con spumante, una rosa fragrante e profumata ad ogni Signora presente e una copia di un suo artistico “scorcio panoramico” di Alassio agli uomini. Festa autentica, fraternità, ricordi a non finire degli ormai 50 anni di vita dell’Associazione, con la viva speranza e la gioia di poterci ritrovare ancora insieme nel prossimo anno. Va sottolineato un sincero ringraziamento a tutta la famiglia Arecco e, in particolare, all’inesauribile Signora Marilena che è sempre la linfa attiva di questa giornata ed anche Socia emerita dell’A.V.A. A.V.A. tavia un concetto ambivalente: può essere intesa in senso integralista, come muro difensivo e questo è negativo. Però può avere anche un senso diffusivo,come consapevolezza di valori positivi, comunicabili e trasferibili agli altri; e questo è il senso positivo che noi intendiamo darle. L’identità è un fatto culturale e non etnico e, per di più, è realtà dinamica e polivalente. Ognuno di noi è titolare di più identità perché apparteniamo a più gruppi sociali. È la persona che, tenendo conto della libertà e della responsabilità, dà alle varie identità un equilibrio. A volte, infatti, le identità si scontrano e diventano nemiche tra loro e perciò agiscono come un fattore lacerante nel cuore dell’uomo. In questi frangenti la coscienza ha il suo peso. L’identità si esprime con segni esterni: la religione con le sue liturgie, la regionalità con la lingua dialettale. Il dialetto è uno strumento vivo di comunicazione, fonte di riserva della lingua italiana, espressione di una storia e di una cultura. Anche la struttura sintattica di un pensiero rivela la psicologia di una gente.” Leggo e rileggo” si capirebbe che in noi ci sono valori e caratteristiche che costituiscono il nostro DNA” … questo DNA è la ricchezza di un paese, questi valori e queste caratteristiche che ci differenziano sono la nostra cultura.. “ C’è bisogno di una diffusa cultura popolare che, purtroppo, sta scomparendo, così come scompare il popolo sostituito da una massa docile di consumatori” … Come è vero, triste ma vero.. e noi.. noi Alassini, gente di mare, ospiti riservati, per natura storia e geografia, resi diffidenti da tanti ‘tradimenti’ e ‘sfruttamenti’, da tante ‘invasioni’ continuiamo a considerare ‘foresto’ qualcuno che venuto da altri paesi vive qui, magari da 20 anni…!! E ancora… “..l’identità è tuttavia un concetto ambivalente: può essere intesa in senso integralista, come muro difensivo e questo è negativo.” Certo… non ci si può più permettere di costruire mura difensive, per belle ed imponenti esse siano. Anche se troppo lentamente, noi uomini stiamo comprendendo che la nostra crescita non è nel fermare il tempo e la nostra ricchezza nel conservare fine a se stesso. La natura, in ogni sua manifestazione ci ricorda che la vita è nel cambiamento e la ricchezza nell’uso e nel rinnovamento delle ‘provviste’. U l’è meju mangiò ina bella farinò cui amixi, che lasciò a farina in ta mèzera a fo e camure.. U te po’? (continua a pagina 2) MOSTRE Sala Carletti dal 21 al 30 luglio 2011 per la prima volta alla Sala Carletti la pittrice Gabriella Guala ••• dal 1° al 15 agosto 2011 ritorna ad esporre la gentile Signora Maria Teresa Lazzarino ••• dal 16 al 30 agosto 2011 ritorna il notissimo ed eclettico artista di Pavia Lelio Menozzi 22-23-24 LUGLIO Festa d’estate a Solva SAGRE A MOGLIO Con i calzoncini corti, l’Estate indossa il panama, gli occhiali neri e con il sole in tasca viene da noi! E non le facciamo la Festa??? Per accoglierla nel migliore dei modi vi invitiamo alla FESTA D’ESTATE DI SOLVA! In un clima spensierato, fra musica e piatti della tradizione ligure, a partire dalle ore 19,00 di venerdì 22 luglio avrà inizio l’incontro conviviale che il nostro sodalizio ogni anno presenta. Inoltre, una novità: spronati dalle numerose richieste, la Festa si terrà non per due, ma per ben tre giorni! Il menù sarà vario e originale e, come sempre, non mancheranno le famose BISCETTE, quei dolcetti sfiziosi, vanto della Solva! Vi attendiamo numerosi ed auguriamo Buona Estate a tutti! Società Operaia Agricola Mutuo Soccorso di Solva Domenica 31 Luglio – ore 19 “SAGRA DE LA VENTRE” Domenica 7 Agosto – ore 19 “UNA GNOCCATA PIÙ CHE MAI” Dalle ore 19 verrà svolto servizio di Autobus-navetta – gratuito con partenza da Alassio presso fermata SAR (hotel Suisse) 2 «L’ALASSINO» PASSATO… FUTURO (segue dalla prima pagina) “Però può avere anche un senso diffusivo,come consapevolezza di valori positivi, comunicabili e trasferibili agli altri ; e questo è il senso positivo che noi intendiamo darle. L’identità è un fatto culturale e non etnico e, per di più, è realtà dinamica e polivalente.” Mi ricordo che quando ero bambina i nostri vicoli erano pieni di una vita antica, io ero ‘a nessa da Tanolla’ un altro ‘u fiu du Tunin’ecc., ora sono rari i bimbi che possono giocare liberi, l’’esciu da Gexa’ immutato nella sua prospettiva architettonica, risuona di voci e accenti dei più diversi. Mentre cammino, ricordo piena di gratitudine per aver avuto tanti doni,e mi prende sempre una dolce nostalgia di quelle voci, di quel dialetto, di quella vita. Ma le emozioni non finiscono.. e per ricordarmi che la vita è nel cambiamento e la ricchezza nella condivisione, ricevo un dono.. un bimbo che scorazza nel vicolo col suo triciclo elettrico, le persone guardano con stupore questa macchinina strana, i bimbi tenuti per mano guardano con desiderio Giovanni, i cui occhietti a mandorla racconta origini diverse..molto diverse, usanze, abitudini di paesi lontani. È facile riflettere come la globalizzazione ci proponga una quotidianità così nuova, impensabile qualche decennio fa. Mentre i miei pensieri corrono sulla lunga strada che lo ha portato nel mio ‘esciu da Gexa’, Giovanni ferma il suo mezzo davanti alla porta di un negozio, guarda dentro serio e concentrato, e, con uno sguardo consape- vole dice al proprietario: «A l’è ura de serò!»… e senza aspettare passa ad altro negozio.. Che sorpresa.. Che bello.. Queste parole così antiche, pronunciate correttamente, mi lasciano sorpresa, fanno sorridere il cuore… Certo Giovanni ha incontrato qualcuno che per gioco o nostalgia, gli ha insegnato il nostro dialetto. Forse tanti nostri discorsi, tante programmazioni studiate e ragionate, sono superate dalla spontaneità e dalla semplicità del quotidiano.. E.. forse non è vero che le nostre tradizioni sono destinate a morire! Forse dipenderà dal nostro aprirci e condividere in semplicità per continuare le nostre tradizioni e poter tramandare sul serio il nostro patrimonio. CMR per A.V.A. Alassio, luogo di incontri e spettacoli, per il terzo anno consecutivo, l’Ass. Vecchia Alassio ha organizzato in collaborazione con la Ditta LE TRE SCIMMIETTE VEDO SENTO PARLO PARLO Una turista si lamentava per il proliferare a suo giudizio dei parcheggi a pagamento sia per il costo ma soprattutto perché, secondo lei,vi dovrebbero essere anche più possibilità di parcheggio gratuito in una giusta proporzione… Spiacevole la risposta di una terza persona alassina presente alla polemica… “Signora se non le va… cambi città”. Non mi sembrano risposte da dare!!! VEDO Da molto tempo (forse qualche anno) la parte superiore di via Manzoni, all’incrocio con viale Hanbury è disastrata e molto pericolosa per i pedoni che la percorrono… Speriamo che la Nuova Amministrazione sia attenta e pronta ad una manutenzione che eviti incresciosi incidenti ai cittadini. PESTO IN PIAZZA Il regale basilico, in dialetto baxaicò e/o baxaricò, nome botanico “Ocimum basilicum”, deriva dal greco òkimon = basilico e basileus = re: vale a dire erba regale. Il basilico è considerato da alcuni popoli una pianta sacra, ha anche virtù curative e viene usato in medicina e in cosmetica. Solo in Liguria era già stato usato in cucina e da tempo forma un binomio incontrastato con la nostra regione, dove la coltivazione e produzione trova collocazione in molte zone nella provincia di La Spezia, nel Savonese e in particolare in Albenga e Andora. Nelle poesie e novelle dialettali di poeti liguri come Firpo, Petrucci, il basilico per fare il pesto si coltivava in una latta posta sul davanzale di una finestra, di fronte al mare per carpire la salsedine e il calore del sole. La nascita del pesto risale agli inizi dell’Ottocento con componenti più o meno stravaganti per poi, ad oggi, utilizzare quelli di uso comune, ma fondamentali, ovviamente il basilico, aglio, pinoli, parmigiano Reggiano, pecorino, sale grosso e olio extra vergine di oliva della Riviera Ligure di Ponente, di cui la Ditta Frantoio Armato di Alassio non solo è una testimonial, ma produce e promuove iniziative nel corso dell’anno per valorizzare il nostro olio associandolo alle varie ricette. Tra queste è parte integrante e sostanziale per la realizzazione del famoso pesto. Nella centrale piazza Partigiani di Martedì 19 Luglio 2011 gnante e dagli allievi cuochi dell’Alberghiero. Immancabile la “gara del pesto il mortaio” aperta a tutti i bambini FINALMENTE L’UOVO DI COLOMBO… nel sottopasso di via P. Ferreri è stato collocato un cestello per raccolta di cartacce o quant’altro; un invito che venga utilizzato da chi transita da quelle parti evitando di buttare di tutto e di più oltre la rete della ferrovia. E di oggi 5/7/2011 che qualcuno, preso dall’entusiasmo, vi ha depositato il sacco della spazzatura… NON SI FA!!! SENTO Viale delle palme, superiore,angolo via L. da Vinci… Una delle due palme in cura dall’autunno scorso è deceduta… una prece! La ditta specializzata che l’aveva in cura, salvo errore, negli ultimi tempi non si è vista… Va bene combattere il caldo… Nella parte alta dei giardini ex Moulin Rouge (oggi noti per il monumento a Totò __ principe della risata), a fianco della grande giostra c’è un gioco per bambini che raffigura un “polpo” di colore giallo, almeno questo era il colore appena messo. Andatelo a vedere! È il monumento alla maleducazione e inciviltà dei giovani d’oggi. Non si distingue più cosa sia tanto è coperto e deturpato da graffiti, disegni, scritte, che ne nascondono completamente colore, e forma. Speriamo che venga ripulito restituendolo al suo originale colore. Nella foto: la gara per i più piccoli “Pesto il mortaio”. Frantoio Armato, con l’Ufficio Commercio e Turismo del Comune di Alassio, con la partecipazione dell’Istituto Alberghiero della nostra città, le varie Associazioni del nostro territorio, nonchè, di privati con i loro prodotti tipici locali, la manifestazione Pesto in Piazza per dar lustro e far conoscere la bontà del pesto servito per l’occasione con le trofie dal personale inse- IL POLPO GIALLO… che si sono cimentati sul palco della piazza con tanto di cappello da chef. Anche l’A.V.A. ha partecipato con un proprio stand alla manifestazione esponendo libri dell’associazione, stampe, disegni e l’immancabile mensile “Alassino”. Arrivederci al prossimo anno. S.V. Fal/. per A.V.A. ma il decoro urbano? ASSESSORATO ALL’AMBIENTE Alassini e gentili ospiti Come noto vi sono alcune problematiche inerenti il conferimento della nettezza urbana, che purtroppo rendono trascurate diverse zone di Alassio. Insieme dobbiamo impegnarci per ridare il giusto decoro laddove si verifica questa incuria nel conferimento dei rifiuti. È importante vincere questa sfida di rispetto dell’ambiente, di aria respirabile, di estetica dei luoghi, di naturalezza del paesaggio e di condizioni igieniche di sicurezza che verrebbero a tutelarsi a vantaggio del bene comune. Per questo il Comune sta lavorando con la ditta Aimeri Ambiente a svolgere nel modo più flessibile e mirato il servizio di raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade, ma anche Voi cittadini e gentili ospiti dovete fare la vostra parte e collaborare! Affinché le esortazioni e i propositi espressi in questa mia lettera aperta non vengano fraintesi come vani e retorici, ma si sostanzino nel desiderato appello ad un coinvolgimento corale di tutti, permettetemi di orientare la vostra attenzione su alcuni punti, “piccoli gesti” che possono rendere credibile un iniziale percorso di cittadinanza attiva che eviti di incorrere in sanzioni che variano dai 50 ai 500 Euro. I rifiuti solidi urbani devono essere depositati in sacchi a perdere ermeticamente chiusi e collocati esclusivamente dentro gli appositi contenitori; I rifiuti devono essere collocati nei contenitori ogni giorno dalle 19,00 alle 4,00; In alternativa i rifiuti possono essere collocati ogni giorno in ogni ora nelle isole ecologiche interrate; Ricordate che differenziare i rifiuti fa bene all’ambiente e produce un risparmio economico all’ente comunale quindi utilizzate in ogni ora della giornata i bidoni per vetro, plastica, carta, medicinali; se non riuscite ad immettere nei bidoni i cartoni e gli imballaggi potete adagiarli vicino allo specifico bidone ben piegati e legati in questo caso potete utilizzare questa speciale opzione dalle 19,00 alle 04,00 ogni giorno; Nel centro storico i commer- cianti potranno posizionare i cartoni e gli imballaggi piegati e legati in adiacenza all’entrata dell’attività alle ore 13,00; I cassonetti in uso esclusivo dovranno essere collocati nei centri di raccolta non prima delle 19,00 e dovranno essere ritirati entro le ore 9,00 del mattino successivo, al di fuori di detti orari i cassonetti dovranno essere custoditi in luoghi chiusi. Sono questi, cari concittadini e gentili ospiti, dei piccoli, ma significativi esempi e tanti altri se ne potrebbero trarre con il vostro aiuto e collaborazione, di come, nei semplici gesti di cittadinanza attiva e consapevole, tesa alla gelosa difesa dei nostri beni comuni (l’acqua, la terra, il mare, l’aria, la bellezza del nostro paesaggio e dei nostri antichi luoghi) nell’intento di costruire una nuova e rinnovata solida tradizione civica, possa attuarsi l’autentico risveglio civile della nostra ALASSIO. Ecco allora che l’APPELLO ad una “strategia politica di cittadinanza attiva” che mi sento accoratamente di proporre non si nutre di grandi azioni o di eroiche imprese, ma solo di piccoli gesti civici condivisi da tutti che mirano a produrre quella catena virtuosa di effetti positivi da cui scaturirà un reale cambiamento delle condizioni del vivere civile, ovvero la capacità della nostra comunità di saper governare se stessa a partire dalla libertà, nel delicato e prezioso equilibrio tra diritti e doveri, ambizioni private e pubbliche virtù. È questa la speranza che caparbiamente ripongo in questo mio APPELLO. L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE Luigi SIBELLI LA CONSULTA LIGURE E L’UNITÀ D’ITALIA Anche la Consulta Ligure delle Associazioni ha voluto dare il suo contributo alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Infatti, domenica 19 giugno u.s. nella nuova ed accogliente Sala della Sibilla ubicata nel complesso monumentale del Priamar di Savona, si è svolto il Convegno, organizzato in modo veramente esemplare, dal titolo “Il contributo dei Liguri all’Unità d’Italia”. Tutto l’arco ligure, da levante a ponente, era rappresentato da ben quattordici relatori che si sono succeduti davanti ad un pubblico interessato e numeroso. Molte le autorità civili e militari presenti all’evento. È stato dato il benvenuto anche a Sua Eccellenza il vescovo di Savona, Mons. Lupi. Il presidente dell’A.V.A., Geom. Gianni Giardini, ha aperto la tornata presentando l’argomento dal titolo “I Carbonari ad Alassio nel 1821”. Anche i successivi interventi hanno proposto temi molto interessanti e talvolta coinvolgenti. Eccone i titoli: - Il ruolo di Genova nell’Unità d’Italia, Il Finalese nel Risorgimento, Due Varazzini a Mentana, Il contributo di Ovada all’Unità, I Savonesi nei moti carbonari, Il contributo del Tigullio al Risorgimento, L’Italia? un feudo di furbi viventi di mutua assistenza, Luigi Carniglia il nostromo di Deiva Marina, Un Dianese protagonista dei Mille, La Marineria di Camogli dalla guerra di Crimea all’Unità d’Italia, Sanremo nelle radici della Nuova Italia, Vincenzo Goglioso di Civezza, Patrioti e Naviganti: il ruolo di Lerici nel Risorgimento. Alcuni dei relatori non si sono limitati a leggere la loro relazione, ma hanno colorito l’intervento con commenti e aneddoti, riscuotendo applausi e consensi. Commentando l’incontro alla fine dei lavori, il giudizio su di esso è stato unanime: convegno molto interessante, bagno di cultura, momento di riflessione. L’Inno di Mameli, suona- to e cantato come ultimo atto della giornata, è stato la ciliegina sull’ottima riuscita di una manifestazione dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Un sentito grazie alla Consulta Ligure e a tutti coloro che si sono adoperati per rendere l’incontro degno di essere tramandato ai posteri attraverso la pubblicazione degli atti ad esso relativi. Prossimo incontro della Consulta ad Arnasco il 25 settembre. Beppe Rizzo (per l’A.V.A.) AVVISTAMENTO INCENDI Una nuova stagione estiva è iniziata e L’Associazione Vecchia Alassio, da sempre molto sensibile al bene della nostra città, sente urgente la necessità di ricordare a tutti la pericolosità degli incendi… più o meno dolosi. Grazie all’annuale servizio volontario di avvistamento e controllo si è migliorato molto lo stato del nostro verde collinare. Occorre però, non fermarsi e restare vigili per tutti i concittadini e gli ospiti. Il nostro gruppo “ALASSIO IN CORNICE” che riunisce ALASSIO BIKE, ALPINI, A.R.E.S., C.A.I., SOMS di Moglio, SOAMS di Solva, è attivo da tre anni nel nostro territorio. Come vedete sono molte le Associazioni che collaborano, sarebbe però auspicabile una maggiore partecipazione di tutti coloro che, anche individualmente, vogliono e possono “DARE UNA MANO”… si tratta di qualche ora soltanto, ma un utilissimo aiuto per tutti. PER INFORMAZIONI telefonare ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO 0182 643937 COMANDO di POLIZIA MUNICIPALE 0182 645555. Martedì 19 Luglio 2011 Com’è difficile partorire un giornale… 20 anni dopo Sono passati più di vent’anni da quando scrissi “Com’è difficile partorire un giornale”, un pezzo sulla redazione e la pubblicazione del giornale L’ALASSINO; oggi mi si chiede di ripubblicarlo. Ho accettato con qualche riluttanza, perché facendo parte da tempo della pattuglia dei “fuoriusciti” dall’associazione non vorrei rompere le uova nel paniere a qualcuno (col quale mi scuso fin da adesso); ma proprio come “fuoriuscito” spero che questo mio contributo esterno possa servire come “critica costruttiva”, utile a migliorare il lavoro che state facendo… 8-)) Una delle preoccupazioni più rilevanti del mio primo articolo era quella di evidenziare l’importanza della correzione delle bozze; infatti la prima occupazione di noi redattori di allora, dato che non c’erano ancora i computer e i software di oggi, era quella di presentare un lavoro il più possibile “curato” almeno da un punto di vista linguistico. Questa parte, almeno per ciò che riguarda il controllo ortografico e i refusi, ora è stata quasi del tutto “delegata” alle macchine e questo lascia o dovrebbe lasciare molto più spazio alla cura dei contenuti. Questo significa che la redazione del giornale, ovvero il direttivo dell’AVA, dovrebbe essenzial- mente occuparsi della scelta degli argomenti da pubblicare e della loro impaginazione in modo tale da dare più o meno risalto ai temi che collettivamente ritiene più importanti per quel mese… Questo tipo di lavoro viene svolto? Non so, in tutta franchezza, per alcuni numeri del L’Alassino non sembra esservi una vera regia, un filo conduttore… Compaiono gli argomenti più svariati che testimoniano (lodevolmente) la partecipazione attiva della gente più diversa, ma un paio di pagine di indirizzo che segnalino le scelte dell’associazione sui temi più importanti della vita di Alassio è difficile trovarle. In effetti quando entrai nella redazione del giornale c’era un delegato alla composizione delle pagine (Enzo Vena) e il suo lavoro, (piuttosto “dirigista”), caratterizzava fortemente quello che era da pubblicare… “Gli articoli non sono di gomma… ma di piombo” soleva ripetere, nel senso che non si possono allargare o accorciare per far posto a tutto e a tutti, quindi sceglieva con fermezza e con l’appoggio del direttivo, i contenuti meritevoli di essere pubblicati. Poi vennero altri direttivi, con altri presidenti più o meno dirigisti, dei quali francamente ho perso il filo del discorso essendomi nel frattempo al- lontanato dall’A.V.A. In sostanza, trovare un compromesso tra una redazione “dirigista” indotta a imporre rigidamente le prerogative del direttivo, e una redazione “lassista” (nel senso del laissez-faire) che conceda troppo ai contributi estemporanei di tutti, è sicuramente difficile… ma potrebbe essere visto come lo scopo fondativo dell’associazione stessa, di ogni associazione. In ogni caso, tornando al mio scritto di 20 anni fa, proprio a proposito dell’impaginazione del giornale dicevo: “Si potrebbe affidare questo lavoro ad un paio di professionisti e sicuramente avremmo un prodotto migliore; costerebbe, ma io credo che l’A.V.A. ci rimetterebbe qualcosa di ben più importante... Il periodo delicato della fine della gestazione del giornale è un momento in cui, al di là di tutto si misura il valore dell’A.V.A. come associazione; il lavoro si svolge in gruppi e ciascuno deve dare ed avere completa fiducia nell’impegno altrui pena l’inutilità stessa dello stare assieme. Perciò i soci che quella sera si ritrovano devono certamente migliorare il loro lavoro, ma non possono, a mio avviso, delegarlo ad alcuno estraneo all’A.V.A.” Marcello & Luciana Memoria storica della squadra di calcio S.C. Alassio Sono passati più di 90 anni da quando lo S.C. Alassio è stato fondato nel lontano 1920 e la ricorrenza è passata inosservata, senza una nota, un pensiero,un ricordo per i 90 anni della Sua storia. Anche lo Sport e in questa occasione il calcio, fa parte del TESSUTO STORICO di una città per il bagaglio di ricordi che può rappresentare in ognuno di noi. Certo che in questo momento identificarsi con la squadra che ha dato lustro sportivo per decenni e con il suo soprannome “Le Vespe” ha portato il nome di Alassio ad essere temuto, sportivamente, in tante partite svolte nei vari campionati a tutti i livelli, è un po’ difficile. Io non sono uno scrittore, però quello che scrivo parte dal cuore e dai sentimenti che provo per lo sport e per Alassio. Quello che maggiormente mi fa male è che nessuno, particolarmente le persone che hanno superato gli “anta”, non abbia per un solo momento dato l’imput a qualche iniziativa finalizzata al ricordo della storia della società. Da cosa dipende questo disamoramento dalla Società e dalla Squadra che per tanti anni ha rappresentato Alassio nel mondo calcistico con dignità e onore? Non voglio essere giudice di nessuno però analizziamo con spi- Furto sacrilego alla Madonna delle Grazie Nella notte fra domenica 12 e lunedì 13 giugno u.sc. è stata trafugata la statuetta della Madonna collocata alcuni anni orsono nella cappella della proprietà Ercoli-Cristiani, sosta di fedeli locali e di turisti di passaggio nelle camminate in collina. Il giorno 8 settembre è festa patronale del Borgo e si svolge la processione dal Santuario con sosta e omelia in onore di questa immagine sacra., già benedetta da Monsignor Angelo De Canis, parroco di S. Ambrogio. Va tenuto conto che si tratta di statuetta offerta ex voto, in sostituzione dell’originale datata 1893 oggetto di furto precedente. Tenuto conto che il valore venale è modesto, non si capisce il significato di questa azione se non come atto vandalico o di spregio nei confronti della chiesa cattolica. Enrico Ercoli 3 «L'ALASSINO» rito critico la situazione e cerchiamo di correre ai ripari. Lo sport ed in particolare il calcio è al vertice dell’attenzione dei mas-media. Alassio negli ultimi 30 anni, non ha investito nel comparto calcio per una immagine di Alassio, fatta eccezione per il 1982 quando ospitò la Nazionale Italiana di Calcio nel pre mondiale Spagnolo, poi vinto. Chi è nel mondo del calcio sa benissimo che chi pratica questo sport vede di buon occhio questa tipo di combinazioni. Oggi il calcio è “business”, muove la gente, fa partecipare alla vita sportiva della città più persone, muove l’economia, cura il sociale, ma più di tutto crea un’immagine che fa bene all’economia turistica della nostra città; il passato potrebbe insegnare molto in questo senso. Vorrei entrare nel sentimentale per ricordare i miei compagni di squadra, per le centinaia di partite combattute assieme, per gli entusiasmi, per le delusioni,per le meravigliose giornate passate, nelle trasferte a Piombino, Poggibonsi, Casale, Vercelli, La Spezia, Massa, Carrara e tante altre, o ricordare i derby con l’Imperia, l’Albenga, la Sanremese, quando allo stadio si contavano migliaia di spettatori, quando essere un giocatore dell’Alassio era un orgoglio. Bisogna far rinascere questi stati d’animo in tutto l’ambiente dello sport del calcio di Alassio,mettendo in opera le strutture programmate dall’Amministrazione, creando a piccoli passi una giusta rivalutazione della Società,che a mio parere deve essere una sola, ponendo tutti gli sforzi possibili per ricreare un’immagine finalizzata a tutto lo sport in generale, per un futuro più degno del calcio ad Alassio, per un ritorno turistico, particolarmente nei mesi di media e bassa stagione quando in occasione delle gare domenicali arriverebbero già dal sabato pulman carichi di tifosi,dal Piemonte, dalla Lombardia, dalla Toscana ecc. Oggi i media sanno benissimo quanto conta saper proporre un prodotto; si possono attuare iniziative in tutti i sensi, da quelle specifiche per una crescita d’immagine come quelle sociali a scopo benefico, a tante altre che darebbero lustro alla società. Alassio non può essere la cenerentola dello sport ligure, considerata l’importanza che lo stesso rappresenta nell’economia turistica. Non voglio dilungarmi in questa mia esternazione e ringrazio per lo spazio dedicato a questo cenno di MEMORIA STORICA. F.Z. CRONACA DI ANDATE MESE DI LUGLIO 2011 Sogno o son desto? Ho fatto un sogno: ho sognato che in una città a vocazione turistica come Andate un turista potesse arrivare con l’automobile una domenica mattina di inizio estate, alle 11, e trovare parcheggio senza essere costretto a girare per ore, percorrendo tutte le strade cittadine e collinari fino a... casa di geisha, senza risultato, per poi dover andare a parcheggiare a Tramontenga dove, tra l’altro, in pieno centro il parcheggio è gratis alla domenica. Il tutto mentre ad Andate, alla stessa ora della stessa domenica, c’erano 500 box auto vuoti perché comprati da proprietari di seconde case che vengono per quattro giorni ad Agosto, o da speculatori - ma che cosa vuoi speculare, cosa se hai pagato il box centomila euro al minimo, una cifra con la quale in un ridente paesino collinare non molto distante avresti acquistato un appartamentino e avresti potuto lasciare l’auto sulla strada davanti a casa, perché il paesino è privo di vigili multanti?- E invece hai scoperto che nel box di Andate il tuo prezioso suv di cinque metri non ci entra o meglio deve lasciare il… lato b fuori, esposto agli apprezzamenti di chi passa nei dintorni! Il posto macchina coperto o scoperto, a rotazione, è la vita del turismo, il box privato è il cimitero dell’auto privata. Ho sognato che un ex sindaco di Andate, presentatosi alle recenti elezioni comunali in una lista perdente, non inviava, ripeto “non” una lettera ai suoi concittadini in cui, a giustifica- zione della sconfitta, tirava in mezzo la Fede in Dio, la Patria, il Re, la Famiglia, i Sacri Destini, la Malvagità umana, e “l’alterna onnipotenza delle umane sorti”. Ho sognato invece che l’ex sindaco riuniva un gruppo di fedeli amici e confidava loro: “Cerchiamo di riflettere dove o che cosa abbiamo sbagliato, per essere passati dal 70 per cento dei suffragi delle elezioni precedenti al 33 di queste ultime”. E se uno degli amici gli suggeriva: “Forse abbiamo sbagliato nel non saper comunicare e non riuscire a convincere l’elettore”, Lui gli dava uno schiaffone amichevole sulla nuca e gli diceva: “Non prendermi in giro come fanno i consiglieri col premier. I cittadini non sono più citrulli che puoi convincere a comprare tutto quello che vuoi, basta saper parlare. Invece ti guardano e ti giudicano ogni giorno, per 5 anni, poi riflettono e decidono”. Intanto un altro suo amico pensava amaramente: “Forse dovevamo dirlo al primo cittadino che le firme contro la progettata cementificazione di piazza Rimessa erano migliaia e non poche decine come qualcuno voleva fargli credere!” È certo che da tutta la vicenda si può imparare qualcosa e cioè: tutti sono capaci a vincere e pochi invece sanno perdere con stile e bene. E questo monito va indirizzato anche ai nuovi vincitori, davanti ai quali bisognerebbe bruciare, come si fa davanti al Papa neoeletto, un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, mentre un cardinale gli ricorda: “Sic transit gloria mundi- Così passa la gloria del mondo!” Nel mio sogno i nuovi amministratori non mettono su superbia, e non credono di essere giusti, belli e immortali, ma si rendono conto che i problemi di Andate sono molti e di non facile soluzione e soprattutto che quelli risolubili presentano diverse possibilità, che vanno studiate, senza procedere per colpi di testa. Un giorno, e non è passato un secolo, a me che lo intervistavo per un quotidiano nazionale, il compianto sindaco Adriano Spalla, aprendomi sul tavolo comunale una carta topografica di Andate, mi disse: “Ad oggi la collina di Andate è costruita per un sedicesimo del suo territorio e speriamo che il verde si possa conservare tale. Inoltre per Il Piccolo Albergo mi piacerebbe trovare una ditta che gratuitamente adattasse il piano terra a teatro-sala congressi modulare e mi desse il primo piano per uffici collegati al teatro. Per il resto potrebbe costruire appartamenti, senza modificare di un centimetro la struttura esterna”. Certo erano tempi in cui i sindaci avevano maggioranze di 15 consiglieri contro 14, e uno, il trentesimo, stava a casa malato su ordinazione. E non si fece nulla. Ma ho fatto questo esempio per far capire quanto una decisione possa far cambiare il futuro di una città, e, come nel film “Sliding doors”, le possibilità possano sempre essere più di una. Buon lavoro. Luca Caravella LETTERA APERTA ALLA CITTADINANZA IN RISPOSTA ALLA PROF. MANTOVANI Non volendo polemizzare con la Prof. Mantovani, che non abbiamo il piacere di conoscere, anzi, comprendendo le sue difficoltà, (che sono state anche le nostre) e rendendoci conto che le sue rimostranze sono rivolte all’Istituto Salesiano e al Comune, il Gruppo Alpini di Alassio vorrebbe precisare alcune cose in quanto, seppur marginalmente, è stato tirato in ballo (con l’affermazione: “ALPINI SÌ SCUOLA DI MUSICA NO!”). Il nostro grup- po è stato fondato dal lontano 1924 (87 anni fa) ma la tanto sospirata sede ci è stata concessa solo nel 2011, non a titolo gratuito e non in campagna elettorale, ma dopo due delibere del vecchio Consiglio Comunale. Noi Alpini non amiamo sbandierare ai quattro venti quello che facciamo per la comunità… chi ci conosce lo sa… Non siamo impegnati nella nobile causa del recupero di Tossici e tantomeno alcolisti… anzi, tutti sanno che dove c’è un alpino c’è una bottiglia di vino!!! Comunque, Prof.ssa Mantovani, visto che la sua scuola di musica esiste da ben 15 anni, le auguriamo di essere più fortunata e perché no? Più raccomandata di noi e di non dover aspettare altri 72 anni per ottenere una Sede dal Comune di Alassio. Con simpatia, Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Alassio 4 «L’ALASSINO» Lettere del pubblico riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) TARGHE E DENOMINAZIONE DELLE VIE DI ALASSIO Per una toponomastica stradale di pace… Nei giorni scorsi è apparso sulla prima pagina de LA STAMPA il trafiletto che riporto qui accanto… In sostanza il generale Luigi Cadorna è stato ancora una volta (dopo Caporetto) “costretto a battere in ritirata”. C’è chi ricorda quest’uomo come un “generale sfortunato” con un altissimo senso del dovere, ma anche con la ferrea convinzione che tutto dovesse essere sacrificato alla patria. Al comando del nostro esercito nella prima guerra mondiale impose ai suoi subalterni la strategia degli attacchi frontali ad oltranza denominati “spallate”. Questa modalità di intervento (oltre a rivelarsi inefficace anche per lo scarso coordinamento dell’avanzare delle truppe con l’azione dell’artiglieria che spesso faceva danni ai nostri per “fuoco amico”) rivelava un notevole disprezzo per le vite di quegli uo- mini che erano mandati continuamente all’assalto in campo aperto, a poca distanza dalle linee nemiche in una sorta di suicidio collettivo; quelle stragi facevano giustamente pensare ai nostri soldati di non avere “nemici” solo nel campo avverso, ma anche tra i propri comandanti. Del resto Cadorna scriveva in un suo libro che gli attacchi frontali erano i più efficaci perché “prima o poi il nemico si stanca e spara alto”. Perché ad una strada viene assegnato un nome? In primo luogo, è ovvio, per motivi di orientamento, ma anche per commemorare un evento storico o un personaggio illustre che servano da esempio per noi, per i nostri figli e per coloro che visitano il nostro paese… Se lo scopo è questo e se la costituzione italiana all’articolo 11 dice che “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, forse anche noi, come gli abitanti di Udine, dovremmo cominciare a riflettere su alcune denominazioni delle nostre strade… Via Luigi Cadorna è un toponimo piuttosto diffuso in tutt’Italia, ma una cosa che non ho mai capito, né accettato in Alassio è via Neghelli. La nostra cittadina ha denominato (in epoca fascista) questa via periferica con il nome di un crimine di guerra in parte dimenticato: Siamo nel 1936 e il generale Rodolfo Graziani comanda le operazioni militari contro l’Abissinia partendo dalla Somalia Italiana, ma poiché gli Abissini resistono sul fronte meridionale decide di utilizzare in modo massiccio l’aviazione, ottenendo da Mussolini libertà d’azione per l’uso dei gas. Su Neghelli, villaggio etiope base di rifornimento per le truppe locali, rovescia 177 quintali di esplosivo e di gas. Testimonianza di ras Destà all’imperatore: “Dal 17 dicembre gli italiani gettano anche bombe a gas, le quali piovono come la grandine... Le lesioni, anche leggere, prodotte da tale gas gonfiano sempre più sino a diventare, per infezioni delle grandi piaghe”. “Le bombe all’iprite hanno un meccanismo a spoletta che le fa esplodere circa a 250m di quota in modo che ne venga aumentato il raggio d’azione. […] L’iprite è un gas vescicante d’estrema potenza, possedendo la spiccata tendenza a legarsi a molte e diverse molecole organiche costituenti l’organismo. […] L’iprite è liposolubile e penetra in profondità nello spessore della cute; dopo che gli strati superiori, ancora sani, sono andati incontro al fisiologico ricambio, si presentano sulla superficie cutanea le cellule colpite e non proliferanti, cosicché si aprono devastanti piaghe. Concentrazioni di 0,15 mg d’iprite per litro d’aria risultano letali in circa dieci minuti; concentrazioni minori producono le sopracitate gravi lesioni, dolorose e di difficile guarigione. La sua azione è lenta (da quattro ad otto ore) ed insidiosa, poiché non si avverte dolore al contatto. È estremamente penetrante ed agisce sulla pelle anche infiltrandosi attraverso gli abiti, il cuoio, la gomma e diversi tessuti anche impermeabili all’acqua”. (Wikipedia) Le proteste internazionali non tardarono e Mussolini criticò l’operato di Graziani e proibì pubblicamente l’uso di aggressivi chimici. Al termine dell’occupazione Graziani fu nominato Maresciallo d’Italia ottenendo successivamente il titolo di marchese di Neghelli dal re Vittorio Emanuele III. Tornando al discorso degli intenti della denominazione di una via, la ragion pura a questo punto ci imporrebbe di eliminare immediatamente tutti quei “trofei dell’orrore”, la ragion pratica ci dice che metteremmo in difficoltà molte persone che abitano in quelle vie e dovrebbero quantomeno rifarsi la carta d’identità… Anche se sono convinto che ne varrebbe comunque la pena, vorrei che almeno pensassimo ad aggiornare quelle lapidi con indicazioni del tipo: Via GENERALE LUIGI CADORNA – “generale sfortunato” che mandò al macello migliaia di soldati italiani nel corso della Prima Guerra Mondiale per la gloria sua e del Re. Via NEGHELLI – crimine di guerra italiano compiuto nel 1936 ai danni degli inermi abitanti del villaggio di Neghelli in Etiopia con l’impiego massiccio di gas asfissianti e urticanti. Per inciso, in via Neghelli ci sono le Scuole Elementari Statali di Alassio dedicate al duca Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942) detto il Duca di Ferro e l’eroe dell’Amba Alagi, morto di malaria in un campo di prigionia inglese in Kenia. Marcello Nan PS Ad Alassio ci sarebbero poi altri nomi di vie legati ad altre battaglie più meno gloriose, ma comunque tutte funeste per qualcuno… (Adua, Isonzo, Lepanto, Monte Grappa, Palestro, Pastrengo, Piave, Solferino, Vittorio Veneto). Personalmente preferirei nomi di vie più pacifici… anche per gli stranieri… Che ne direste di una via “As-sal?m ‘alaykum…” “La pace sia con voi”? Rinnovo cariche sociali Sci Club-Alassio Lo Sci Club Alassio comunica a tutti i soci che alle elezioni per il nuovo Consiglio Direttivo per il quadriennio 2011 – 2014, tenutesi il 29 aprile scorso, sono stati eletti i signori: Agnese Giacomo, Camilli Enzo, Ciccioni Manuela, Gandini Luigi, Manfredini Marco, Martini Jacopo, Rainero Cristina. Il nuovo Direttivo ringrazia tutti i soci per la fiducia accordata e vi aspetta all’inaugurazione della stagione sciistica 20112012. Il direttivo Fiocco Azzurro Da LA STAMPA del 10 giugno 2011. È nato a Monaco di Baviera, il 27 maggio u.sc. FRANCESCO GALLO. Per la felicità di mamma Rossella Corridori e papà Stefano, per la gioia dei nonni Milucci e Lori e dei bisnonni Martedì 19 Luglio 2011 Anna e Alessandro Guido. L’Associazione Vecchia Alassio augura al piccolo Francesco un mondo di bene e tanta serenità e porge ai famigliari le più sentite felicitazioni. In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. Alassio per me… voglio provare a decifrare le sensazioni molto complesse che mi invadono ogni qual volta pronuncio questo nome. Ero partita a diciotto anni per il Cile, in Sud America, seguendo il mio papà che era emigrato là dopo la guerra. Il distacco dalla mia terra era stato straziante!! Il tempo vissu- Ricordi puntamento delle sei del pomeriggio con il concerto da “Balzola” che io seguivo seduta davanti al negozio di verdura di mia zia Valeria. La fetta di anguria (mai mangiata di migliore) consumata dopo il cinema, la pizza e la farinata assaporata nelle due pizzerie del carruggio, insomma il ricordo era costante. Venni ad Alassio nel lontano 1929. Di quel periodo ricordo tante cose belle, ma due in particolare: il rispetto per gli anziani, e il grande cuore di una pescivendola che con il suo carrettino, in cima al vicolo, regalava agli anziani e ai malati il pesce più fresco. Eravamo poveri, ma con tanto cuore. Oggi purtroppo ci sentiamo ingannati da tutti, forse pensano che essendo vecchi non ci ricordiamo quanto abbiamo pagato il giorno prima, e così l’aumentano di 50 cent.. Eravamo poveri, ma onesti. -e.t. La cappelletta. to lontano era dominato da una costante nostalgia. La rinascita dopo la guerra, il benessere, le prime emozioni sentimentali. La baia meravigliosa che comprendeva l’isola Gallinara, la Cappelletta, la Madonna della Guardia che dall’alto domina e sempre protegge, il molo. Il mare meraviglioso che sembra quasi invadere i “carruggi” da un momento all’altro, la sabbia che ha un profumo unico. Ricordavo l’ap- Purtroppo tutto era cambiato. Inoltre vivo in una cittadina vicina e quando sono ad Alassio, spesso naturalmente, qualcosa mi attanaglia il cuore e sento un vuoto incolmabile. Gli anni lontani mi hanno tolto una parte importante della mia vita che mi apparteneva e che non ho potuto “vivere”. Alassio per me è.... il rimpianto Luisa Cassani Nattero Tempus fugit Era l’inverno del 2003 quando mio padre portò il suo orologio per la revisione ad un artigiano nel cuore di Alassio: una piccola bottega piena, piena di orologi in via Torino. Era un orologio assai vecchio, forse uno dei primi automatici, bello o brutto che fosse, antico, nuovo, prezioso o privo di valore, era stato il primo orologio che gli regalò mia madre! Qualche mese dopo, mio padre si doveva arrendere alla malattia che da tempo lo stava consumando. Con lui scompariva l’ultimo legame con la mia città natale, Alassio, che presto lasciai. Da allora sono passati sette anni. Quell’orologio rimase dimenticato nella cassaforte di quell’artigiano. E tutto avrebbe potuto concludersi così… Se non che quell’artigiano sulla scorta di un appunto preso sulla bustina dell’orologio tentò di rintracciarne il proprietario; non era un contatto diretto, ma un’amica comune che forse, chissà, poteva ancora avere un’idea sul come rintracciarmi. Purtroppo così non era e di nuovo… tutto avrebbe potuto concludersi così… Ma nell’era di internet, dei social network, degli smartphone e della comunicazione esasperata dalla tecnologia, una parola ha tirato l’altra, una persona ne ha parlato con un’altra, e con un’altra ancora ed è accaduto che ad un funerale, chissà quanto tempo dopo, in uno sperduto paesino dell’entroterra di Imperia, quella parola è arrivata alla sorella di mio padre… e da lei a me… Ho cercato il negozio e l’artigiano e ho raccontato la storia… L’iniziale entusiasmo alla prospettiva di ritrovare un oggetto appartenuto a mio padre, un regalo di mia madre, era davvero grande, ma cedette di fronte a quella cassaforte in cui erano conservati non so quanti oggetti mai ritirati in credo più di vent’anni di attività. Ho pensato a quante storie poteva contenere quella cassaforte, ma ho anche pensato che non potevo pretendere che quell’uomo guardasse ogni sacchettino per trovare, ricordare quell’indicazione, quell’appunto. Lasciai comunque il numero del mio telefono: mentirei se dicessi che non speravo squillasse, mentirei se dicessi che pensavo l’avrebbe fatto. Passarono alcuni giorni e poi squillò e dopo sette anni quell’orologio tornò a casa. Troppe poche volte si dà onore e merito a quanti anche semplicemente dedicandoci un po’ del loro tempo riescono a fare molto per noi. Capita così che tante storie e tanti gesti, solo all’apparenza poco importanti, finiscano con l’essere dimenticati… Per questo ho voluto mettere nero su bianco questa piccola storia. Per questo vorrei chiedere ospitalità alle pagine di questo giornale che da anni segna lo scorrere del tempo alassino. Quello che vorrei è soprattutto ringraziare una persona grazie alla cui onestà e dedizione al proprio lavoro ho potuto ritrovare un ricordo, un pezzo della storia di mio padre e della mia famiglia. Queste storie, queste persone, e sono convinta ce ne siano più di quanto le cronache non riportino, rendono il nostro mondo ancora un gran bel posto nel quale vivere! Magda Rosso Rinnovo cariche dell’Associzione Amici del Borgo Coscia Ieri sera presso l’oratorio dei frati cappuccini ha avuto luogo il rinnovo delle cariche in seno all’Associazione Amici del Borgo Coscia, presieduta in maniera encomiabile da tanti anni dallo storico, filantropo Nello Aicardi. La carica di Presidente è andata al Dottor Rocco Invernizzi, quella di Vice Presidente alla Signora Margherita Mantica, il Tesoriere Lino Beltramo; sei consiglieri: Giannio Selva, Antonello Garzoglio, Gianni Caviglia, Vittorio Stalla, Franco De Bona e Giorgio Gioberti; tre Probiviri: Avvocato Augusto Soldi, Ingegner Domenico Bugliolo e Signora Antonella Brugna. (dice Invernizzi): «Presiedere una delle associazioni più blasonate e datate di Alassio per me è un vero onore, abbiamo deciso di allargare i confini territoriali anche al vicino rione del passo; infatti il Vice Presidente è la Signora Margherita Mantica che è l’anima di quel quartiere, la motivazione va ricercata nel fatto che sono due zone di Alassio confinanti che presentano gli stessi problemi sia per quanto riguarda il commercio che le attività da intraprendere per fare turismo e rivitalizzare tali zone. Sicuramente continueremo nell’orma lasciata da Nello Aicardi, e già la prossima settimana cercheremo di parlare con l’attuale Amministrazione per cercare di dirottare alcune manifestazioni in queste zone da tempo isolate a causa del cantiere ora chiuso del Grand Hotel». Il Presidente Associazione Amici del Borgo Coscia Dott. Rocco Invernizzi Martedì 19 Luglio 2011 REQUIEM PER I PLATANI DI PIAZZA PARTIGIANI Fa piacere riscontrare come molti Alassini, malgrado tutto, amino ancora la loro città. Ciò lo si può dedurre da molte cose, non ultime, quelle che pervengono mensilmente a questo giornale, ne sono la riprova. Ma tale partecipazione appare anche sotto altre forme quali, ad esempio, la “navigazione su Internet” dove innumerevoli persone e su svariati argomenti esprimono senza remore, i loro pensieri e le loro opinioni. È quanto ha fatto nei mesi scorsi un Alassino fortemente amareggiato, “caricando” sotto il titolo “Requiem per i platani di Piazza Partigiani ad Alassio” una magnifica foto di quanto rimane di uno di essi, con sovrimpressa la scritta “Ti invito a spendere tre 5 «L'ALASSINO» Rubrichetta mensile - Un ricordo per... no ancora della nostra storia secolare…» «I “potenti” della politica locale li hanno abbattuti, trucidati, senza ascoltare il loro lamento, né quello degli Alassini….» oltre a molte altre anche in lingue di paesi diversi. Ci pare giusto, al termine di questo breve “escursus” pubblicare la succitata “foto”, anch’essa “caricata” ma con una differente sovrimpressione suggerita al nostro “navigatore” da un altro verace quanto amareggiato Alassino... Di tale triste testimonianza le pagine de “L’Alassino” siano, ancora una volta, imperitura quanto vereconda memoria. A.V.A. Le numerose future “Maestrine” dell’anteguerra alassina (primi anni 1930) Un grato ricordo a loro e alle loro famiglie Dall’alto 1a fila: Emilia Malerba, Clotilde Oliveri,…?..., Tabbò, Vitaliana Bellocchio, Ines Galleano – 2a fila …?..., Carla, Andreina Cordero, Antonietta Fumagalli, Sara Aicardi, Cornelli, Suor Maria Gabriella insegnante, 3a fila – Sara Rovere, Angiolina Viale, Oliveri, Etta Schivo, Emanuelina Schivo, Anita Vignolo – 4a fila Lina Volpe, Ines Cugerone, Gabriella Racca, Giuliana Fossati, …?..., Giuliana Tezel. parole per Lui, che aveva un’altezza superiore ai 24 m e un diametro alla base di oltre 2 m. La follia degli uomini, che tanti danni fa quanto più alta è la carica che il folle ricopre, lo ha barbaramente giustiziato. Mi piace far conoscere questa storia perché spero rimanga figlia unica”. Ricevendone, firmate o anonime, sia accorate che sarcastiche risposte, alcune delle quali e tra le più brevi, vogliamo riportare: «Come al solito “l’animale uomo” si distingue tra gli animali per azioni e comportamenti che vanno contro la vita!» «È una storia esemplare che racconta di come gli uomini potrebbero essere altrettanto efficaci di Dio in altri campi oltre la distruzione». «...riscoprire l’amore per madre natura e soprattutto capire che il mondo è nelle mani di ognuno di noi». «Grazie per aver condiviso la tua foto con il gruppo “siamo contro la pena di morte”». «L’uomo è l’architetto del proprio destino e questo è un chiaro esempio». «(… ) Senza parole, capisco il suo dolore e lo condivido» (dall’Argentina!!!) «Roba da matti…» «Platani sani… e menti malate. E venne il giorno del taglio dei platani di Piazza Partigiani, ovvero l’egoismo dell’uomo che prende il sopravvento sulla natura…» «Chi ammazza gli alberi uccide i propri nipoti!» «Chissà perché, quei cretini dei nostri nonni, avevano fatto in modo che nel bel mezzo di Alassio ci fosse una cascata di verde… Meno male che menti illuminate hanno provveduto…» «Possibile che non siano stati fatti carotaggi esplorativi nel tronco prima di tagliarli? Chi è l’agronomo che ha certificato la cosa?» «Quei platani antichi parlava- I PLATANI DAI RICORDI DI UN ALASSINO Durante l’inverno, mentre, quelli in piazza dei Partigiani unitamente a quelli dei Cappuuccini resistono impavidi al forte vento di maestro, anche se il tronco è tutto un gemito, quelli del don Bosco, protetti come sono dalle case circostanti, non soffrono dei freddi venti di tramontana, anche se le cime più alte, ondeggiano paurosamente... il platano. grande albero caratterizzato dalla corteccia che si stacca in placche di ritidoma. Dalle grandi foglie palminervie lobate col picciolo che alla base si allarga ricoprendo la gemma ascellare. I fiori sono raggruppati in capolini peduncolati; i frutti sono rappresentati da una nocula abconica, dura, circondata alla base da lunghi peli. Comunemente piantati in parchi o viali. dall’aspetto maestoso, alti talvolta 30 m. II legno si presta egregiamente a lavori di intaglio... A quei tempi si andava alle elementari nel vecchio, cadente edificio situato nell’attuale piazza dei Partigiani e ci si vestiva alla marinara soltanto in occasione della prima Comunione mentre la cartella, di vera pelle, era un lusso per pochi. Ma quei platani erano lì che ci guardavano severi dall’alto, quasi li avessero messi a dimora già adulti. Ne hanno visto di cotte e di crude quegli alberi! Hanno tollerato che lame incidessero la corteccia. Hanno osservato, durante il “Carnevale l’andirivieni delle dame e dei cavalieri per i balli del casinò municipale, sopportato i suoni delle orchestre, goduto del dolce scampanio del vicino San Vincenzo, seguito i ragazzi nel gioco o sciamare da scuola ed. infine sofferto per la demolizione degli edifici circostanti. Ma sono rimasti impassibili. austeri ed imponenti ad osservare il panorama sottostante alquanto cambiato... Quelli dei Cappuccini hanno la corteccia che profuma di sale e di incenso. Per anni hanno trepida- to, giorno dopo giorno, quando alla «mancadda» i pescatori del borgo Coscia prendevano il largo verso l’isola per il duro e avaro lavoro. Si stringono affettuosamente al san Francesco quasi volessero proteggerlo e sfidare il trascorrere del tempo. L’estate, poi, quando il sole picchia forte, offrono ombra alle meditazioni del fraticello mentre la notte, ascoltano, con immutata deferenza, i «ciati» del vecchio torrione. Sono racconti di vele barbaresche, di feroci pirati Saraceni e di prodi Alassini asseragliati e armati, in difesa del borgo e delle famiglie… Al don Bosco, invece, intere generazioni di ragazzi hanno trascorso ore allegre e spensierate al loro cospetto. Quante volte il pallone, impigliato negli alti rami. sembrava non cascare giù, quasi lo trattenessero per giocare anch’essi. Quanti passi, alla loro ombra, intenti alla lettura del breviario, dei valenti professori del Ginnasio e Liceo. Ricordo ancora il volto rubicondo e schietto di don Gaggero che scalcia il pallone ed indirizza il suo altisonante «o pelùn!» ai ragazzi che litigano per la precedenza al passa volante e i passeri che, la sera, dopo la «cumpia», scendono a frotte dal campanile del sant’Ambrogio per perdersi, stanchi, nel verde. Quindi un fitto bisbigliare e batter d’ali che si protrae fino a notte inoltrata con un lento decrescendo... Chissà per quanto tempo ancora quei platani rimarranno immobili a sfidare il maestrale e la tramontana. Nel frattempo accadrà che qualche vecchio Alassino, passando da quelli parti, si fermi un attimo, naso all’insù, per ricordare. hanno decapitati, li hanno tagliati come al tempo della rivoluzione francese facevano con i “colpevoli”… Ma i vecchi e saggi platani erano innocenti e continuavano a voler bene agli Alassini ed agli ospiti della città! Un “delitto” orrendo e incomprensibile! A tutti gli amici del Borgo Coscia e Borgo Passo. Al termine della manifestazione gastronomica “Frittelle Cosciarelle” tenutasi il 29 giugno in occasione della festività di bella la nostra iniziativa. Augurandomi di avere anche in futuro la collaborazione di tutti per un maggior sviluppo della nostra Associazione nella stessa giornata si è aperta la San Pietro e Paolo che ha riscosso un indubbio e notevole successo di pubblico vorrei inviare a tutti coloro che hanno collaborato con la loro fattiva e disinteressata partecipazione il più sentito grazie mio personale e di tutta la nostra Associazione. La squisita e perfetta collaborazione di tutti i nostri amici è riuscita a rendere ancora più campagna di tesseramento per l’anno 2011 all’Associazione amici del Borgo Coscia e del Borgo Passo. Mi è gradita l’occasione per inviare a tutti i più cordiali saluti. t.sc. E con i platani ci hanno “rubato” anche i ricordi. Ciao, Amici degli Alberi! Ieri abbiamo avuto con il nostro Presidente Anna Fedi un incontro conoscitivo molto interessante e costruttivo con il nuovo Assessore al Verde Pubblico, Giacomo Nattero. Siamo rimasti positivamente colpiti dal buon senso, dal dinamismo, dalla determinazione e dalla voglia di fare di Giacomo. Siamo certi che Giacomo riuscirà a riportare a buoni livelli la gestione e l’incremento del Patrimonio Arboreo della Città di Alassio. Grazie in anticipo anche a nome della Città e dei Turisti! Ci leggono in copia: Marco Piombo, Presidente WWF Liguria, Anna Fedi, Presidente WWF Savona Giovanna Fazio, Presidente Italia Nostra Liguria Vincenzo Moirano Purtroppo quel “vecchio” alassino volge il capo verso l’alto e i vecchi platani non ci sono più! Li “Frittelle Cosciarelle” Stefano Gatti Delegato alla tutela del Patrimonio Arboreo WWF Savona Il Presidente dell’Associazione Amici del Borgo Coscia e del Borgo Passo Dott. Rocco Invernizzi 6 «L'ALASSINO» “Casa Verde” delle Suore della carità Domenica 26 Giugno 2011 la Chiesa, in piazza Duomo di Milano, ha proclamato beata Suor Enrichetta Alfieri appartenente alla congregazione Suore della Carità fondata da Giovanna Antida Thouret l’11/04/1799, congregazione presente in Alassio dal mese di Ottobre del 1855, quando la casa provinciale di Vercelli inviò tre suore, una per la direzione dell’ospedale (durante l’epidemia di colera) e due in qualità di maestre nelle scuole elementari. Negli anni a seguire le Suore della Carità si occuparono della chiesa di San Vincenzo (allora ubicata nell’attuale piazza Partigiani) fino alla sua demolizione, ma la ragione principale della loro presenza era rivolto all’educazione e all’insegnamento nella scuola di ogni ordine e grado ad incominciare da quella materna, sia nella “Casa Verde” che nella “Domus Aurea”, sempre delle suore della Carità. Ad oggi la Congregazione è presente in Alassio. Suor Enrichetta Alfieri. Una vita semplice Maria Angela Domenica nasce a Borgo Vercelli il 23/02/1891, in una famiglia profondamente cristiana. Entra tra le suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret il 20/12/1911. All’età di 28 anni è colpita da una grave malattia che la costringe all’immobilità e ad intense sofferenze fisiche e morali per quattro lunghi anni. Alcuni mesi dopo il suo primo pellegrinaggio a Lourdes, al quale partecipa in barella, il 25/02/1923, miracolosamente guarisce grazie all’intercessione della Vergine e può riprendere il suo apostolato. Inviata al carcere di San Vittore a Milano inizia la sua intensa opera di promozione umana e di evangelizzazione che la vedrà protagonista sino al giorno della sua morte, avvenuta il 23/11/1951. La sua missione fra i detenuti è segnata da una coraggiosa e creativa carità, soprattutto negli anni tragici della Resistenza (1943-1945) nei quali, Suor Enrichetta stessa sperimenta l’arresto e la prigionia. Definita la Mamma e l’Angelo di San Vittore per la sua carismatica tenerezza, ha illuminato con il suo sorriso e riscaldato con l’amore di Dio l’universo di umanità da lei incontrato dentro e fuori le mura del carcere. Papa Benedetto XVI l’ha dichiarata Venerabile Serva di Dio il 19/12/2009. Suor Enrichetta è proclamata Beata il 26/06/2011 a Milano. Un sorriso che parla al cuore di tutti Un sorriso solare, lo sguardo intenso, una presenza delicata e riservata, questa è Suor Enrichetta, con l’interiorità della sua persona, la forza della sua fede, la robustezza del suo animo. È stata chiamata la Mamma e l’Angelo di San Vittore, la sua missione nel carcere non è quella di controllare, ma di vegliare e recuperare le persone dentro un ambiente infame. Il suo animo nobile è sempre dalla parte dei più deboli, sicura com’è che le possibilità dell’uomo vanno ben oltre l’espiazione della sua colpa. Ritiene, in altre parole, che ogni detenuto ha la possibilità di recuperare la sua profonda umanità. Sempre. Più che apparire, Suor Enrichetta tende a scomparire: per anni si confonde nel buio del carcere cercando di portare a chi ne abbia bisogno tutto il suo aiuto e il suo affetto, perché crede profondamente che l’unico inferno non tollerabile sia proprio quello dell’assenza dell’amore. Il suo sguardo, profondo e rassicurante, è ricordato da tutti: uno sguardo capace di creare empatia, uno sguardo pieno di carità. L’ascolto per lei è fondamentale: un ascolto partecipante che cerca di entrare nel mondo dell’altro. La parola è invece calibrata e essenziale, agli occhi delle persone e quindi al loro cuore. Anche se la maggior parte delle volte il silenzio è la sua miglior parola. Quando, nel 1943, i nazisti trasformano il carcere in un vero e proprio lager, la Mamma di San Vittore continua a lavorare, ma non sotto il loro comando, bensì, sotto quello della sua coscienza di italiana e di cattolica, in difesa della giustizia e della libertà. In quegli anni Suor Enrichetta, insieme alle suore della sua comunità, si mette al servizio di chi ha veramente bisogno di lei: prigionieri comuni e politici, ebrei, condannati ai campi di concentramento o alla morte. Per questa sua attività finisce essa stessa in carcere e viene poi inviata in un campo di internamento. Alla fine della guerra, nel 1945, l’Italia è liberata, ma San Vittore resta quello che era: un carcere popolato da infelici condannati. Suor Enrichetta continua a prestare il suo generoso e instancabile servizio fino alla morte. Scuola dell’Infanzia “L’aquilone” “Corpus Domini” al Passo in visita al porto di Alassio e Borgo Coscia Da Diano Marina in visita al porto di Alassio. È accaduto a maggio, quando una trentina di bambini della scuola dell’infan- ospitato a bordo delle motovedette i ragazzi. All’iniziativa hanno anche preso parte l’Ufficio Circondariale Marittimo, il diving “Sesto Continente”, la Delegazione locale della Croce Rossa intervenuta con l’ausilio di un’ambulanza, alcuni pescatori locali, il Circolo Nautico nonché la Società Nazionale di Salvamento che ha donato ai piccoli ospiti uno zainetto con quaderni e matite colorate. “Vorrei esprimere un cordiale ringraziamento per l’iniziativa promossa dal Distaccamento Nautico in quanto, l’insegnamento trasmesso ai più piccoli sarà la corretta educazione nei confronti dell’ambiente per i grandi di domani”, dice Vittorio Dani, Direttore la Sezione di Alassio della “Società Tutti in fila sotto la Cappelletta. Nazionale di Salvamento”. Da sempre la sozia “l’Aquilone” sono arrivati al cietà di Salvamento organizza, Luca Ferrari. con il contributo delle forze L’ incontro è stato organizza- dell’ordine presenti sul territoto per parlare di tutela del mare, rio, varie iniziative che hanno lo a cura del Comandante del scopo di sensibilizzare grandi e Distaccamento Nautico della piccoli al rispetto del mare e Polizia di Stato di Alassio che ha dell’ambiente. Domenica 26 Giugno u. sc., alle ore 21,00 nei rioni del “Passo” e di “Borgo Coscia”, come da tradizione, si è svolta la processione del “Corpus Domini” che ha sfilato nelle vie infiorate dei borghi tra due ali di folla che in preghiera hanno accompagnato il corteo sacro fino all’interno della parrocchia dei Cappuccini per la conclusiva Benedizione Eucaristica. Fino dalle prime ore pomeridiane, si sono attivati adulti e bambini per creare l’infioritura lungo tutto il percorso interessato dalla processione. L’ad- Borgo Coscia infiorato. dobbo floreale è stato possibile grazie al contributo dei cittadini e negozianti dei due borghi; le peogne e la lavanda sono state fornite dalla famiglia Mantica Franco di Bossoleto. Non è mancato il momento conviviale, inusuale, ma caratteristico perché tenuto in modo “itinerante” nelle vie dei rioni, offerto per l’occasione dal Presidente e suo Vice dei due borghi. Grazie a tutti e arrivederci al prossimo anno. “Il Passo” infiorato. “Borgo Coscia e il Passo” Il dolce “Asilo del Nonno” Gli alunni con il Com.te del porto E. Pierami e personale della Polizia di Stato. Gli ospiti del Centro Diurno “Asilo del Nonno” di Alassio nell’ambito del programma di animazione, si sono trasformati in cuochi di eccezione, che con grembiule e cuffiette hanno preparato un semifreddo speciale. Ciascuno è stato pronto ad assolvere al proprio compito: chi si dedica alla preparazione della crema, chi alla disposizione dei savoiardi e chi alla decorazione finale, ottenendo alla fine un risultato gratificante e appetitoso. Ecco la ricetta: tare la panna, una volta pronta aggiungere lo zucchero a velo e mescolare, infine procedere alla decorazione versando la panna sul composto preparato. Il laboratorio di cucina è solo una delle attività che si svolgono settimanalmente al Centro Diurno per Anziani “Asilo del Nonno” per stimolare ed intrattenere gli ospiti. Sono inoltre garantite un’assistenza diurna, i pasti, l’igiene personale, il segretariato sociale, l’assistenza infermieristica e psicologica e UNA PIASTRELLA PER IRIS Il 12 Giugno scorso, presso il Palalassio, il Sindaco Roberto Avogadro con alcuni assessori, ha reso omaggio alla fondatrice della scuola di danza PROGETTO DANZA ALASSIO, Iris Gaburri, in occasione del suo 34° saggio annuale, annunciando la posa della piastrella con la sua firma sul Muretto. Al festeggiamento erano presenti, oltre al Sindaco, l’Assessore al Turismo Rinaldo Agostini, l’Assessore alle Politiche Sociali Loretta Zavaroni, l’Assessore alla Cultura Maria Vittoria Ienca, Gaburri e Natascia Ragni, che sono ora i pilastri portanti della scuola, la Signora Enza Vercelli e Luigia D’Ambrosio Lanati, che gentilmente hanno realizzato la piastrella, e tutti coloro che si sono adoperati per realizzare questo evento. Lo spettacolo, come gli anni scorsi, si è svolto in due momenti, al pomeriggio hanno danzato gli allievi più giovani interpretando l’“Apprendista Stregone”, “Thriller” e altri balletti. Alla sera hanno danzato i corsi medi e avanzato con balletti di danza Promosse a pieni voti con lode. INGREDIENTI: gr 200 savoiardi n°1 bustina di preparato per crème caramel 500 ml latte 200 ml panna da montare gr 10 zucchero a velo Congregazione Suore della Carità di Alassio Da Sin.: Natascia Ragni, Livia Gaburri, Rinaldo Agostini, Iris Gaburri, Angela Berrino, Loretta Zavaroni, il Sindaco Roberto Avogadro, Matteo Monti e Chicca Ienca). FOTO HALL - ROMANISIO I gruppi di Alassio e Albenga in Piazza Duomo di Milano in occasione della beatificazione di Suor Enrichetta. Martedì 19 Luglio 2011 l’Assessore allo Sport Matteo Monti, la Signora Angela Berrino, e il Prof. Andrea Gallea. Il Sindaco Avogadro, che da anni conosce i successi di Progetto Danza, ha elogiato l’importante lavoro culturale e aristico che Iris ha svolto in quasi mezzo secolo con i giovani di Alassio e dintorni. Iris, commossa, ha ringraziato le sue collaboratrici Livia classica, contemporanea, hiphop e modern jazz. Come ogni anno il ricavato della manifestazione andrà devoluto a favore di un service dello Zonta Club Alassio-Albenga, che quest’anno ha scelto come beneficiaria la Casa d’Accoglienza “Madre Ada”, dove vengono ospitate donne vittime di violenza. ISTRUZIONI PER LA PREPARAZIONE: Preparare il crème caramel, lasciare raffreddare e nel frattempo disporre savoiardi in uno stampo. Versare nello stampo il crème caramel preparato in precedenza e mettere il composto in frigo per 30 minuti. Mon- attività socio-ricreative. Il Centro, situato al piano terra dell’Ex ospedale ospita anziani con diversi gradi di autosufficienza, malati di Alzheimer e altre patologie con apertura diurna, tutti i giorni dalle 9 alle 17.00. Per i residenti è previsto un servizio di trasporto. Per informazioni rivolgersi allo Sportello di cittadinanza del Servizio Politiche Sociali del Comune di Alassio tel 0182 602228. L’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Loretta Zavaroni LAUREA Il giorno 28 giugno, presso l’Università degli Studi di Genova, si è laureata in Scienze della formazione primaria GIULIA SCHIAPPAPIETRE, discutendo la tesi: “IL SISTEMA PRESCOLASTICO IRLANDESE, UNA DIVER- SA CONCEZIONE DI SCUOLA DELL’INFANZIA”. Relatore il Ch.mo prof. Davide Parmigiani. Alla neo dottoressa le felicitazioni della famiglia, degli amici e dell’Associazione Vecchia Alassio. Martedì 19 Luglio 2011 7 «L'ALASSINO» CURIOSANDO FRA LE PAROLE RINGRAZIAMENTI (A cura di Tommaso Schivo) Cap. 17° L’aver iniziato la rubrica “Curiosando fra le parole” ha spinto non raramente qualche “curioso” a chiedere delle delucidazioni sulla lingua e su tutte le “marachelle” che essa combina con la molteplicità delle sue forme e dei suoi mutamenti. “Dis e de…” attenti a quei due cile comprendere che i prefissi verbali o nominali “dis e de” (definiti in grammatica con una voce precisa e ben calibrata “detrattivi”) indicano spesso il contrario della parola o del termine che essi precedono. Hanno, quindi, il significato di “disformi” (che per assimilazione diventa difformi). Del resto lo stesso, identico problema linguistico era accaduto nell’antica Ellade, all’ombra del Partenone e, più tardi, nel foro di Traiano e lungo le vie consolari romane. Basta un esempio a dimostrarlo: struere costruire, edificare, erigere e “destruere” = abbattere, demolire, annientare. Tuttavia in tutto questo problema di fondo non possiamo tacere sul prefisso più semplice della nostra lingua, formato dalla vocale “a”. In questo caso è necessario porre maggiore attenzione, perché a volte sta per “ad”, in cui la consonante “d” cade per cacofonia, ma pretende il raddoppio della consonante che segue e indica sempre avvicinamento, tendenza o direzione (es. accostare, accorrere, affiancare ecc.). In altri casi, invece, anche la sempli- ce preposizione “a” (come “dis” e “de”) indica privazione ed allontanamento. È sufficiente porre qualche esempio, i primi che ci vengono alla mente, per chiarire definitivamente il concetto. Ed ecco “amorale” (senza moralità), “afono” (senza voce) e così di seguito, come asettico, asociale ecc. Ma devo aggiungere ancora un particolare: quando il prefisso “a” precede un’altra vocale, per eufonia (cioè per evitare una cattiva o difficile pronuncia) pretende una “n”.Qualche esempio, per finire il discorso: a+ alfabeto = analfabeta; a+alcolico = analcolico; a+abbagliante = anabbagliante e così di seguito. E, per oggi, la presunta lezione del “prof.” è sufficiente e, in sostanza, senza grossi problemi da decifrare. E a chi, questa volta, si è annoiato (vero A.P.?)... chiedo venia. Grazie! Ancora una volta insieme per realizzare un evento “ARTEDONNA”, domenica 26 Giugno, dove la passione per la pittura di tante donne ha animato la nostra bella via Torino. Un gruppo di giovani con la voglia di dipingere si è unito con entusiasmo e con blocchi da disegno, matite colorate, gomme e tutto l’occorrente ha prodotto nell’immediato simpatici e bei disegni. I quadri donati da molte artiste saranno come sempre utilizzati per una lotteria, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Associazione Italiana per la lotta al neuroblastoma (Istituto Gaslini-Genova). Un ringraziamento sentito per tutti quei commercianti alassini che ancora una volta hanno messo a disposizione le loro vetrine, permettendo così di creare un vero percorso artistico nella nostra città. È intento dell’Associazione far crescere questo evento, facendo diventare Alassio “la città dell’arte” per un giorno. Piazzette e vicoli, a partire dal Borgo Coscia per arrivare al Borgo Barusso, potranno essere animate da pittrici, artiste della ceramica o del vetro, realizzando opere che proporranno scorci della nostra Alassio. Ancora una volta grazie! Insieme, e solo insieme, possiamo fare tanto e bene! Per Alassiodonna Vitaloni Margherita (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) Così mi hanno chiesto, a bruciapelo, la funzione esatta di queste due sillabe (dis e de) che spesso si usano anteposte a molte parole (verbi e avverbi, nomi e aggettivi), sia nel dialetto che nella lingua italiana. Facciamo qualche esempio a caso: fau e desfau, aggaribau e desgaribau, tappu e destappu e, in Italiano... funzione e disfunzione, nutrito e denutrito, armato e disarmato, abile e disabile e mi fermo. Da tutti questi esempi (mille altri se ne potrebbero fare) è fa- “non, senza, lontano da...” e, per estensione, ma sempre con significato negativo, indicano dispersione, opposizione, privazione, mancanza (o qualcosa di simile) e sono usati con molta frequenza nel linguaggio comune e corrente. Qualche linguista afferma persino che si tratti di un grecismo antico “dys” che significava “male” o “mancanza” quindi sempre con significato peggiorativo, ma, volendo andare in fondo al problema, le due spiegazioni sono affini o, per restare in tema, conformi e non Il Maestro Carlo Berrino e le pittrici. (ILLUSTRAZIONE DI GIBBA) CRONACA DI UN ANNO DI CRONACA Pubblico delle grandi occasioni alla Biblioteca Civica di Alassio per la premiazione dei ragazzi delle scuole medie alassine, la Statale “M. Ollandini” e la “San Giovanni Bosco” che hanno partecipato al premio 2010/2011, organizzato dalla Associazione Amici del Borgo Coscia, con la collaborazione del Comune di Alassio, dell’ Associazione Vecchia Alassio, dell’ Associazione Bagni Marini e del Lions Club Baia del Sole. Al numerosi partecipanti e alle autorità civili e militari presenti è stato consegnato il libro “cronaca di un anno di cronaca” e la bellissima brochure - edita “gratuitamente”da Filippo Privitera, “patron” della Totalprint Artigrafiche di Genova- che oltre agli elaborati dei vincitori contiene un toccante ricordo di Emanuele “Nello” Aicardi, colui che nel lontano 1990 ebbe l’idea di par- I ragazzi premiati con le autorità. tenza e – fino alla fine - ha continuato a sostenerla con “un amore che non ha uguali”. La prima edizione prevedeva l’erogazione di borse di studio, ai migliori studenti dei due istituti segnalati dai relativi Presidi. Il 1997 è l’anno della svolta, infatti su proposta di Alfredo Provenzali – cronista sportivo e conduttore della trasmissione “tutto il calcio minuto per minuto” nasce il concorso per “il mi- glior articolo di cronaca” e i ragazzi sono chiamati a cimentarsi in un articolo con un elaborato basato su un episodio o una situazione che li avevano particolarmente colpiti. La partecipazione aumenta costantemente ogni anno a dimostrazione della bontà del concorso. Dopo le parole commosse di Piera Olivieri, il saluto del Sindaco – Roberto Avogadro, del Presidente dell’associazione – Domenico Bogliolo, prende la parola il dott. Provenzali per ricordare lo storico fondatore del concorso e suo carissimo amico, Emanuele Nello Aicardi. Il premio però era nato come un giorno di festa e, anche quest’anno, pur nella malinconia è stata una festa. Una festa basata sulla parola “AMICIZIA”, amicizia con la “A” maiuscola e a tutto tondo, quella che usava, in tempi non antichi ma passati, quando un amico era per sempre, un amico era presente sia nel momento della gioia sia nel momento del bisogno, soprattutto in quel momento. Ed è così che il dott. Provenzali ha voluto ricordare il suo amico Nello nella speranza che il premio possa ancora andare avanti per molti anni. Hanno voluto portare la loro testimonianza Sergio Veccia, Filippo Privitera, Rocco Invernizzi, Daniele La Corte, Sergio Ravera e il segretario dei cronisti liguri. Di certo non si poteva ricor- Fiocco Azzurro In Genova, il 12 Giugno u.sc., è nato GIORGIO LERTORA. Lo annunciano a conoscenti ed amici Susanna e Riccardo, con i nonni Daniele e Gabriella Schivo, Mario e Gemma Lertora. L’Associazione Vecchia Alassio dandone l’annuncio, è lieta di salutare i genitori, i nonni e di augurare a Giorgio una vita lunga, serena e felice. dare in un modo migliore il “mitico” Nello che nella amicizia, nella famiglia e nello aiutare gli altri era sempre il primo, ma essendo una festa bisogna essere allegri e pensare che i ragazzi che hanno partecipato al premio hanno formulato dei bellissimi elaborati e hanno toccato argomenti attuali e scottanti, per cui dopo il momento della commozione il dr. Provenzali evidenzia che anche per il corrente anno il compito della Giuria è stato arduo non solo per la quantità ma per la grande qualità di articoli pervenuti. Si passa alla premiazione e gli elaborati vengono letti da Nello Simoncini. Ricevono il contributo studi: Gorta Bellando Bongiorno “Mezzi pubblici pessimi” 3° B Ollandini € 516,00 Irene Pedriali “La forza dà la vita” 3° A Don Bosco € 365,00 Prisca Boggetti “L’apertura del Grand Hotel” 3° B Ollandini € 255,00 Marco Losno “La bambina e il Don” 3° C Ollandini € 206,00 Ilaria Tomati “Volontariato amico per tutti” 3° A Ollandini € 130,00 Andrea Radici “Aeroporto senza elicotteri” € 130,00 2° D Ollandini Marco Villani “Relitti isola Gallinara” € 130,00 1° B Ollandini Sara Bonafede “Triora e le streghe” € 130,00 3° A Don Bosco Alessia Milagi “Nuova piastrella sul muretto” €130,00 1° B Ollandini Premio speciale in Ricordo di Milla Guidi Aicardi a Emily Marenco “Il punteruolo rosso” € 500,00 1° B Ollandini Premio speciale in Ricordo di Emanuele “Nello” Aicardi a Giulia Gedeone “I cappuccini se ne vanno” € 500,00 3° A Don Bosco I due premi speciali sono stati consegnati dalle nipoti Antonella e Piera. A tutti i libri della “Vecchia Alassio”. Con l’augurio a tutti i partecipanti perché possano trovare nella vita la loro strada e anche un amico vero a tutto tondo, diamo l’arrivederci al prossimo anno. P&A 8 «L'ALASSINO» Martedì 19 Luglio 2011 PARROCCHIA SAN MATTEO LAIGUEGLIA CENTRO DI STUDI E RICERCHE “MARIO PANNUNZIO” Al via “Di Voci e d’Accordo – musica e cultura all’ombra dei campanili” LAIGUEGLIA, Il 28 giugno è stato presentato Di Voci e d’Accordo –musica e cultura all’ombra dei campanili, il programma delle manifestazioni culturali promosse e organizzate dalla Parrocchia di san Matteo. In calendario grandi concerti e incontri con esecuzioni musicali, che comprenderà anche incontridibattito e presentazioni di libri” ha spiegato l’arciprete don Danilo Galliani, “Avremo così modo di trascorrere alcune serate in un bel clima di ascolto, confronto e crescita, valorizzando gli incontri personali e l’opportunità di momenti gradevoli e non superficiali, arricchenti e non chiassosi”. seguito corsi di perfezionamento in tutta Europa con prestigiosi insegnanti e ha suonato con le orchestre della Rai di Milano e Napoli, del Maggio Musicale Fiorentino, dell’Opera di Genova, e presso il Teatro Massimo di Palermo. Dal 1984 si dedica all’esecuzione sull’arpa doppia del repertorio rinascimentale e barocco ed è socio fondatore della Historical Harp Society. Svolge intensa attività concertistica come solista e in collaborazione con i più prestigiosi gruppi di musica antica d’Europa. Elena Spotti, diplomata in arpa moderna e arpa barocca, ha collaborato come prima arpa con va- Le arpiste in concerto. Saranno riproposte le visite straordinarie alla torre campanaria di Levante. “Il profilo a due campanili della nostra chiesa parrocchiale” ha proseguito Don Danilo “è sicuramente un elemento caratterizzante. Abbiamo voluto organizzare le visite per far conoscere meglio non solo la struttura architettonica particolare della chiesa, ma anche la sua stessa storia, che si intreccia da vicino con quella di Laigueglia”. Le visite sono previste con cadenza quindicinale. Le stelle della sera, l’Ensemble de Harpes Sébastien Érard Venerdì 1 luglio alle ore 21.15 si è aperta la rassegna culturale Di Voci e d’Accordo, promossa e organizzata dalla Parrocchia di san Matteo, con un’eccezionale presenza, quella del quartetto di arpe Sébastien Érard composto da Mara Galassi, Elena Spotti, Ann Fierens, e Chiara Granata. Sébastien Érard, liutaio francese vissuto tra il XVIII e il XIX secolo, inventò un sofisticato meccanismo a pedali tutt’ora utilizzato dai moderni fabbricanti di arpe. Le cronache dell’epoca raccontano della perfezione dei sui strumenti, primi nel mondo per perfezione e innovazione. Il repertorio de Le stelle della sera, comprenderà una serie di brani ispirati a Napoli: oltre a Georg Friedrich Haendel con la Chaconne in re minore, si ascolteranno brani di Domenico Scarlatti, Giovanni Caramiello e Lauro Rossi, musicisti dell’area partenopea vissuti in epoca Barocca L’arpa a pedali trova infatti terreno fertile a Napoli alla fine del XVIII secolo, dando vita a una vera e propria scuola. È proprio questo spirito e gusto per una musica scoperta dentro alle possibilità tecniche e sonore di strumenti originali che ispira il programma dell’Ensemble de harpes Sébastien Érard. A eseguirlo, quattro arpiste professioniste. Mara Galassi, diplomata presso il Conservatorio di Pesaro, ha rie orchestre tra cui Pomeriggi Musicali di Milano, Teatro Bellini di Catania, RAI di Milano, Teatro Fenice di Venezia, Maggio Fiorentino, Teatro Regio di Torino, dal tecentesche, numerosi concerti in varie città italiane. Ann Fierens, belga, ha studiato arpa moderna al Conservatorio di Gent e partecipato a varie master-class. Dal 2003 si è dedicata allo studio dell’arpa a movimento semplice e si è trasferita a Milano per studiare con Mara Galassi e seguire corsi di specializzazione. Nel 2007 ha conseguito il Diploma in Arpa a movimento semplice, presentando un programma tardo-classico e preromantico e uno studio sull’arpa come strumento di basso continuo nel repertorio francese del 18° secolo. Suona come solista in Belgio, Olanda, Francia, Italia e Grecia ed ha interpretato i concerti di Wagenseil, J.Ch. Bach, W.A. Mozart, Gossec e Haendel. Chiara Granata, dopo aver compiuto gli studi tradizionali, si è specializzata nell’esecuzione della musica antica su strumenti originali, studiando con Mara Galassi. Suona una copia dell'arpa Barberini (Roma 1632) ricostruita nel 2006 da D. Pontiggia, e un’arpa originale Naderman. (Parigi, 1820 c.a.) e collabora con diversi ensembles di musica barocca e classica. Ha affiancato all'attività musicale di questi anni una più ampia formazione umanistica, conseguendo nel 1998 la Laurea con lode in filosofia all'Università Statale di Milano, attraverso una tesi sull’estetica musicale barocca a partire dalla riflessione del filosofo René Descartes. Ha pubblicato diversi studi e svolge regolarmente attività didattica e di divulgazione musicale tenendo corsi di arpa, storia della musica e guida all’ascolto in diverse scuole e istitu- Istituto italiano di cultura fondato nel 1968 da Arrigo Olivetti e Mario Soldati Bando del concorso “Mario Pannunzio” 2011 Il Centro “Pannunzio” indice l’edizione 2011 del concorso pluridisciplinare “Mario Pannunzio” in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia e di Torino prima Capitale d’Italia. Il concorso pluridisciplinare 2011 intende riprendere e ricordare nel suo insieme la lezione lasciata da Mario Pannunzio con la sua rivista “IL MONDO”. Il concorso, aperto a tutti gli Autori di opere in lingua italiana, si articola in cinque sezioni: SEZIONE A: poesia -massimo di cinque liriche inedite o un volume edito. SEZIONE B: narrativa -massimo un racconto lungo o romanzo oppure cinque novelle, editi o inediti. SEZIONE C: giornalismo e saggistica -un articolo di giornale o rivista, su carta stampata o on line, o un saggio critico, edito o inedito. SEZIONE D: tesi di laurea discusse negli ultimi tre anni accademici su tematiche letterarie, storico-politiche, filosofiche, economiche e nel campo delle Scienze della Comunicazione. SEZIONE E: fotografia massimo cinque fotografie in bianco e nero e/o a colori di formato libero. SEZIONE F: opere di poesia, narrativa, saggistica e giornalismo dedicate al RISORGIMENTO italiano, edite o inedite. *I GIOVANI fino a 20 ANNI possono concorrere alle sezioni A, B, C, E, F ed avranno un’unica graduatoria di merito a sé stante, ri- PROGRAMMA : Ore 17.00 Ritrovo presso il Municipio di Alassio Passeggiata per i carrugi dell’antico borgo - Visita guidata alla chiesa di S.Ambrogio - Ore 19.00 Conclusione. Avvertenze: Percorso cittadino privo di difficoltà. Borgo Coscia Pinacoteca “C.Levi” Concerto della Corale San Francesco al Borgo Coscia La sera di sabato 22 giugno u.s. nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Immacolata, si è svolto l’annuale concerto della Corale San Francesco. Fondata nel 1980 da padre Ermanno Marzani diretta poi dal M° Ubaldo Giardini e dal 1994 dall’attuale direttore Fra Remo Lupi. la Corale è composta da una trentina di bravissimi elementi suddivisi nelle quattro voci di soprani, contralti, tenori e bassi. Di fronte ad un folto ed attento pubblico, la Corale, accompagnata all’organo dal giovane e valente M° Giorgio Piovano, ha eseguito, applauditis- sima, brani di M. Frisina, L. Perosi, W. A. Mozart, B. De Marzi, P. Da Palestrina, J. Arcadelt, oltre a due inni francescani: Il Cantico delle Creature e la Benedizione di Frate Leone, ambedue con testo di San Francesco. Ha presentato la serata Andrea Gallea. Nell’intervallo fra il primo e il secondo tempo Milly Conte ha ricordato, con la lettura di alcune bellissime e toccanti liriche, la figura della poetessa Ines Revello, recentemente scomparsa, che per lungo tempo ha fatto parte della Corale stessa. L.C. IL SEGRETARIO GENERALE Prof. Carla Zullo Piccoli Via Maria Vittoria 35 H 10123 Torino – Tel. 011 812.30.23 E-mail: [email protected] Sito internet: www.centropannunzio.it VISITE GUIDATE 4 luglio – 25 agosto 2011 ore 17.00 zioni milanesi. I concerti proseguiranno lungo tutto il mese di luglio con il Gruppo Vocale e Strumentale Jubilus, venerdì 8, i Pro Musica Antiqua, giovedì 21 e I Virtuosi delle Muse Baroque Orchestra, martedì 26. MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE Ogni elaborato edito o inedito (purché chiaramente dattiloscritto) - contenente in calce: nome, cognome, indirizzo, numero telefonico, indirizzo mail e un breve curriculum del partecipante in allegato - dovrà pervenire, firmato in una sola copia, alla Segreteria del Concorso pluridisciplinare “Mario Pannunzio” – Via Maria Vittoria n ° 35, 10123 Torino – entro e non oltre il 15 ottobre 2011 (farà fede il timbro postale). È stabilita per ogni sezione la quota di partecipazione di € 25,00 che dovrà essere versata sul c/c postale n° 30296107 IBAN:IT 88 T 07601 01000 000030296107 (intestato a “Il Pannunzio”) e verrà destinata a parziale copertura delle spese di segreteria e di fotocopiatura dei testi. Fotocopia della ricevuta di versamento va allegata all’elaborato insieme agli altri dati richiesti. I nomi dei premiati e dei finalisti saranno resi noti attraverso apposito comunicato stampa e pubblicati sul sito www.centropannunzio.it sezione Premi e Concorsi. La premiazione è prevista entro il mese di novembre 2011 a Torino. I soli premiati riceveranno comunicazione personale e il verbale della Giuria. Gli elaborati non verranno restituiti. Il giudizio della Giuria, di cui faranno parte cinque componenti sorteggiati dal Comitato Scientifico del Centro “Pannunzio” che non saranno resi noti, è insindacabile. La partecipazione al concorso è implicita autorizzazione all’utilizzo dei dati personali dei concorrenti, ai soli fini del concorso medesimo, nel rispetto del Decreto Legislativo 196/2003, da parte dell’Ente promotore. La partecipazione al premio implica la piena accettazione delle norme stabilite nel presente bando. ASSESSORATO AL TURISMO Burgus Alaxii 1996 è prima arpa dell’orchestra del Teatro Coccia di Novara. Ha partecipato a vari progetti e registrazioni di musica contemporanea. L’approfondimento della musica barocca le ha permesso di svolgere tra il 2002 e il 2005 con Mara Galassi su arpe originali set- servata ai giovani partecipanti al concorso. È consentita la partecipazione contemporanea a tutte le sezioni. Per ogni sezione verranno proclamati un primo, un secondo e un terzo classificato, a cui saranno conferite le tradizionali medaglie dei Dioscuri del Palazzo Reale di Torino, appositamente coniate per il Premio. Gli Enti pubblici e privati che hanno aderito all’iniziativa, conferiranno altri riconoscimenti ai finalisti. I promotori si riservano il diritto di pubblicare a titolo gratuito una selezione dei lavori premiati. 6 luglio – 14 settembre 2011 ore 21.00 PROGRAMMA : Ore 21.00 Ritrovo presso il Municipio di Alassio Passeggiata per il Borgo Coscia, con sosta presso le chiese dei Padri Cappuccini e di Sant’Erasmo - Visita alla Pinacoteca “C.Levi” Ore 22.30 Conclusione. Avvertenze: Percorso cittadino privo di difficoltà. Via Iulia Augusta (I sec. a.C.) 9,23 luglio - 6,27 agosto 10 settembre 2011 ore 17.00 PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo ad Albenga, piazza S.Michele (Civico Museo Ingauno) - Visita guidata ai monumenti funerari di epoca imperiale lungo il tracciato della via romana - Ore 19.30 Arrivo al piazzale di S.Croce – Discesa ad Alassio. Avvertenze: Per chi proviene da Alassio si suggerisce di raggiungere Albenga con autobus di linea (fermata a 200 m. dal punto di ritrovo). L’escursione non presenta particolari difficoltà, ma è necessario l'uso di scarpe adatte a percorsi su mulattiera e sentiero. Il ritorno ad Albenga può essere effet- tuato con autobus di linea. INFORMAZIONI: Prof. Bruno Schivo tel. 328/3066168 - e-mail: [email protected] Ufficio Turismo - Comune di Alassio tel. 0182/648142 - e_mail: [email protected] Gli Inglesi ad Alassio 13 luglio – 13 agosto 7 settembre 2011 - ore 17.00 PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo presso il Municipio di Alassio Visita ad alcune delle più note testimonianze della presenza inglese ad Alassio (“R.West” Gallery, Hanbury Tennis Club, English Library) - Ore 19.00 Termine passeggiata. Avvertenze: Il percorso non presenta difficoltà, ma è bene calzare scarpe adatte a sentieri e mulattiere. Loreto – Madonna delle Grazie 27 luglio – 10 agosto 2011 ore 17.00 PROGRAMMA: Ore 17.00 Ritrovo presso il Municipio di Alassio – Visita alle chiese di S.Rocco, N.S. di Loreto e Madonna delle Grazie – Piccolo rinfresco presso il Ristorante “Castello” - Ore 19.00 Rientro ad Alassio. Avvertenze: Il percorso non presenta difficoltà, ma è bene calzare scarpe adatte a sentieri e mulattiere. La collina di Alassio e Laigueglia Salita al monte Bignone (m.520 slm) e prosecuzione per monte Castellaro - Ore 13.00 Sosta alla Madonna della Guardia (m.587 slm) con pranzo al sacco) - Ore 14.00 Ripresa escursione: torre “pisana”, S.Bernardo, P.Brea, Colla Micheri - Ore 17.00 Arrivo a Laigueglia. Avvertenze: Il piazzale di S. Croce è raggiungibile per carrozzabile (con inizio presso Piazza Stalla), a piedi (Strada Romana di S.Croce) o con autobus (fermata Municipio, lato mare, ore 9.05). L’escursione è quasi tutta su sentieri, per cui è indispensabile calzare scarpe adatte. È consigliabile portare indumenti che riparino dal vento. Si suggerisce di prenotare anticipatamente (328/3066168). Informazioni pratiche Il programma delle visite può essere modificato o annullato per cause di forza maggiore senza preavviso. Eventuali variazioni verranno comunque tempestivamente comunicate tramite gli organi di informazione. Alcuni itinerari toccano luoghi di proprietà privata, la cui visita o attraversamento viene gentilmente concessa dai proprietari, ai quali va il più sentito ringraziamento da parte dell'organizzazione. Ai partecipanti si raccomanda di non allontanarsi dai percorsi prestabiliti. In ogni caso l'organizzazione non è responsabile di eventuali danni a persone o cose. Non è necessario iscriversi anticipatamente (tranne che per il “Giro della collina di Alassio e Laigueglia”). È sufficiente trovarsi nei punti di ritrovo stabiliti, possibilmente con qualche minuto di anticipo sull'orario di partenza previsto. 18 settembre 2011 - ore 9.30 P ROGRAMMA : Ore 9.30 Ritrovo presso il piazzale di S.Croce - ISCRIZIONE: Offerta libera a favore di AMNESTY INTERNATIONAL Martedì 19 Luglio 2011 9 «L'ALASSINO» GIACOMO NAVONE AD ALASSIO Uno studioso moderno di circa duecento anni fa LETTERA SETTIMA scorso Secolo, le controversie de’ confrati erano giudicate dai Superiori dell’oratorio. Il gruppo in legno dello Sposalizio della Santa titolare col bambino è opera leggiadra del Maraggiano. Le civiche scuole con collegio sono affidate ai Domenicani. Vi stanziano gli alunni del Seminario vescovile di Albenga in un bel locale, già convento dei Francescani. La città si estende sulla sponda del mare, ed è cinta di alti muri da tre lati. Verso la spiaggia ha soltanto alquanti bastioni ora però disarmati, giacchè i bei cannoni di bronzo che altre volte vi esistevano, furono tolti nel 1800 dagli Austriaci. Tutte le campagne all’intorno sono zeppe di alberi di ulivo. Contiene 7000 abitanti. Fabbrica navigli, cordami, vermicelli, e molte tele di canapa (1). Alassio li 30 settembre 1827. La rosseggiante aurora di quest’oggi appena dall’Oriente spuntava, che già io era a cavallo con intenzione di rendermi direttamente in Alassio per via più breve, attraversando il Tirazzo (Tiraculum). Volle l’Abate tenermi compagnia. Salimmo l’alpestre monte per faticoso sentiero, e dopo due ore giunsi alla sommità; sedemmo sopra erboso poggio. Qui, Boemondo mi fece rimarcare l’andamento di un’antica strada, che sulle alture di quel monte transitava. Con piacere in essa riconobbi la continuazione dell’Emilia, ovvero l’Aurelia, della quale a Cairo avea tenuto discorso il sig. Anastasio (lettera 4), Vedete, mi disse poscia, quell’edifizio sulla cima dominatrice della montagna? sulle ruine di un antico castello si innalza un tempio dedicato a N. S. della Guardia. Il suo punto di vi- (1) Il Bracelli, Leandro Alberti, e il Manuale di geografìa del Carta, quantunque pubblicato l’anno scorso, fanno scomparire dalla superficie del globo questa Città. La Goutrie nella sua geografia universale, la disegna un picciolo paese sopra d’un poggio distante dal mare. Il Nardi diede ultimamente alla luce in Livorno il vocabolario geografico del Vasgien corretto, arricchito di copiose aggiunte, ed intieramente rifuso, dove stimò bene, di farne due diversi paesi l’uno sotto il verace suo nome, l’altro sotto quello di Arassi; il Bixio ( Ant. aum. 28 pag. 11.) addossandosi la tredicesima fatica di Ercole, vi ha scavato un porto!! La scancellò pure il Balbi dalla sua opera nel 1819. Povera geografia del Genovesato! II continuatore di Pagnozzi il cui libro relativo alla Liguria esce in luce mentre scrivo, egli che ha ultimato la statistica, e la topografia di tutti i paesi abitati della terra avrà dunque Santuario Madonna della Guardia. sta è uno dei più singolari. Un quarto d’ ora basta a recarci lassù, desiderate che ne approfittiamo? volentieri accondiscesi, e pago ne restai. Da quella vetta sublime numerai venti paesi all’intorno. Scorre a ponente il Merula che irriga le fertili campagne della valle d’Andora, che comprende con molte borgate cinque parrocchie. Passa il Lerone a tramontana, l’Arossia a levante. A mezzodì nel centro d’ampio pacifico golfo siede la lunga città d’Alassio. Godendo di questo spazioso orizzonte femmo collazione gustosa di ottimi fichi, che Boemondo si era dato premura di far portare. Fu d’uopo alfine separarci. Sinceri furono i miei non pochi attestati di gratitudine all’Abate che mi diè promessa recarsi nella prossima primavera a passar meco in Genova alquanti dì; giunsi in Alassio sul mezzogiorno. La parrocchia collegiata dedicata a s. Ambrogio, ove esiste qualche buon quadro, è un bello edificio. Sta congiunto alla medesima l’oratorio di s. Caterina, certamente uno fra più antichi, giacchè continuate non apocrife memorie dal 997 si conservano ne’ suoi archivi. Prima dei sconvolgimenti politici alla fine dello reso giustizia a questa Città riproducendola all’ esistenza? Ma nò certamente. Il Corifeo de’ geografi Italiani, quantunque soggiorni in un paese limitrofo, alla Liguria ha stimato bene limitarsi di copiare le brevi insulse notizie riferite da geografi anteriori, e di sì fiorita riviera non accenna che dieci paesi. Più fortunato del Bixio scava porti a Ventimiglia, a Finale a Portomorizio, ed a Noli, sulla cui prossima montagna fabbrica eziandio la fortezza; innalza un’ altra rocca in Albenga; dà i natali in Savona al Colombo, e del picciolo borgo di Vado forma una gentile e ridente città con porto, e fortezza sopra una rupe in mezzo al mare. Ripetiamolo. Misera geografia della Liguria! sibilità… Su Antologia: giornale di scienze, lettere e arti, Volume 10 - 1823 c’è scritto: “Da Alassio ad Albenga, la distanza è di m. 6600. La grande strada passava al capo S. Croce più vicino al mare, fino al capo Vadino; ora dopo S. Croce non ne esiste più traccia di sorta. Si riprende quindi la strada vecchia, la quale si allontana dal mare circa 1000 metri.” mura di difesa. Viene anche ordinato dal commissario genovese di chiudere bene tutti gli sportelli che comunicano con l’esterno e terminare bene ogni parte delle mura. A me sembra strano che tre bastioni lato spiaggia riescano a contenere un eventuale assalto dei turchi. I cannoni servono solo per tenere lontane le navi, ma non per impedire un eventuale assalto dalla spiaggia. Secondo l’icono- Chi ben inizia è a metà dell’opera In questi giorni con grande soddisfazione del quartiere sono state poste a dimora nuove piante della stessa specie in sostituzione di quelle morte e le restanti, così come le aiuole, completamente risistemate. Lo stato di abbandono della zona del “mazzatoio”, in particolare di via Pian del Moro, era nota a tutti e l’associazione “U Massatoiu” ne aveva fatto pubblica denuncia in occasione dell’incontro pubblico con tutti i candidati Sindaci, organizzato dalla stessa nella serata del 28 aprile u.s.. Le immagini, che erano state proiettate, illustravano gli alberi di aranci amari (citrus aurantium) posti sul lato di ponente della strada, alcuni completamente secchi, altri solo in parte molti da sfoltire o potare. Le aiuole poste alla base dei tronchi erano state ridotte a vere e proprie pattumiere. Quello che non si è riuscito a fare negli anni precedenti è stato fatto in poche settimane, anzi in pochi giorni. Uno sforzo modesto ma di grande significato. Una delle tante promesse che già è stata mantenuta dalla nuova Amministrazione comunale e quindi, appropriandoci di un comune detto “CHI BEN INIZIA È A METÀ DELL’OPERA”. Un particolare ringraziamento al neo assessore Giacomo Nattero per l’attenzione posta alla nostra segnalazione. Un primo segnale di attenzione e riqualificazione del quartiere della Fenarina, spesso troppo abbandonato nonostante l’importante ruolo esercitato nella città per tutti i servizi che ospita. Auspichiamo che a questo piccolo esempio ne seguano altri di maggior spessore e dimensione tra i quali, per citarne uno per tutti, l’avvio delle procedure per lo studio di fattibilità, progettazione e realizzazione del recupero e della ristrutturazione degli edifici dell’ex macello comunale per ricavarne un centro polivalente, di tipo aggregativo, culturale, musicale e sociale, a disposizione della città. Il consiglio direttivo dell’associazione “U’ MASSATOIU” - Alassio RACCOLTA TAPPI Per la raccolta dei tappi (utile per i fondi destinati agli Enti assistenziali) SI INFORMANO coloro che intendono consegnarli possono farlo presso l’agenzia immobiliare “Rinaldo Muratore” sita in via Gramsci, n. 31, durante l’orario di apertura. Le mura di Alassio nel 1750. Inoltre gli Annali universali di statistica, economia pubblica, storia..., Volumi 51-52 - 1838 riportano che “…grazie al senno del sig. conte Somis di Chiavrie già intendente della provincia di Albenga, che zelantissimo del meglio della cosa pubblica, nel volgere del 1829 tolse tanti pensieri e durò tante fatiche, onde riescì ad abbandonare la strada malagevolissima che percorreva un tempo il dorso diserto del monte di S. Croce; e tagliatane la estrema falda protendente in mare, seppe costrurvela in riva, accorciarla d’ assai e ridurla alla condizione di strada provinciale quasi impalmando le due città limitrofe di Albenga e di Alassio.” Quindi in quel preciso periodo (1827) non c’erano molte altre vie di accesso ad Alassio; come mi conferma il Puerari: “Il passaggio presso il monte Tirasso può essere quello della Colla di che porta a Caso. Da questo punto anche a piedi si arriva al Santuario passando per il solito sentiero che costeggia il monte dalla parte di Villanova. Esisteva comunque una strada a mezza costa quasi sicuramente che partiva da Santa Croce attraversava Cavia, dove è situato il Paraxo sede benedettina, e Vegliasco e giungeva a Moglio. Nei documenti del Quattrocento e del Cinquecento si parla di Ha Vea Romana, che può essere interpretato come La Via Romana oppure Casa Vecchia Romana. In ogni caso il toponimo testimonia la presenza di un qualcosa di antico e la necessità di una strada.” Riguardo alle mura di Alassio, le tesi dei miei due “esperti” discordano: Per Puerari le mura cingevano tutta la città: “A metà Cinquecento la flotta turca sta imperversando nel Tirreno, a Napoli, a Bonifacio, a Genova e minaccia il ponente. Gli Alassini si preoccupano di rinforzare le grafia tradizionale i bastioni sono sempre collegati da mura. Non credo che esistano bastioni così simmetrici e regolari non collegati da mura. Del resto è evidente il disegno di Bernardo Raibado del 1596 che mette bene in evidenza le mura lato mare.” Per Carossino invece le mura servivano soprattutto come difesa dagli attacchi da terra, mentre sul mare erano sufficienti i bastioni; le mura sul lato mare avrebbero potuto essere un intralcio per le attività marinare degli Alassini. Probabilmente la verità sta nel mezzo… Negli atti del 10 Convegno di studi, Ceriale, 7-8 giugno 1986 Corsari “Turchi” e barbareschi in Liguria: Di fronte alle minacce dei turchi e dei barbareschi Alassio provvide a cingersi di mura con potenti bastioni a contrafforte sulla rada. Le mura vennero iniziate nel 1521 e vennero terminate nel 1560 con l’aiuto di diciotto turchi... e poi... nel volume Giardini storici della Liguria: conoscenza, riqualificazione, restauro - Francesca Mazzino – 2006: “Alassio. La distruzione delle mura iniziò nel 1877 e si protrasse sino al 1904...” Gli archi temporali di questi eventi sono abbastanza ampi. Può essere che in origine le mura fossero completamente attorno alla città, ma poi, cessati gli attacchi dei pirati barbareschi, dopo la fine del ‘700, magari fosse già iniziata l’opera di demolizione delle mura sul mare lasciandovi i soli bastioni… quindi come scrive il nostro testimone oculare, (Navone) “La città si estende sulla sponda del mare, ed è cinta di alti muri da tre lati. Verso la spiaggia ha soltanto alquanti bastioni ora però disarmati.. Ma anche questa è solo una mia ipotesi… non ne ho alcuna prova documentale. Marcello Nan CRUCIALASSINO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 12 14 13 16 15 18 19 17 20 23 24 27 28 31 32 21 25 29 40 41 26 30 36 42 37 43 45 47 50 52 34 38 44 46 49 22 33 35 39 11 48 51 53 CruciAlassino – A.V.A. Da un’idea di G.C. & L.F. – Luglio 2011 Orizzontali 1. Dicesi “di piccolo” la navigazione in acque territoriali – 10. Voce a “poker” – 13. Titolo che spetta ai deputati in Parlamento – 14. Profeta ebreo – 15. Unto... senza vocali – 16. Quello alassino è il “Piccolo Principe” – 18. Se ne deduce il valore nell’esame del sangue – 20. Bacino minerario della Germania occidentale – 21. Così gli Alassini chiamano... i soldi – 23. Ne fa parte l’Agip – 24. Di razza... di popolo – 26. Ruminante per... vigogna – 27. Rotta... per la Madonna della Guardia – 28. Rovigo in... strada – 29. Averne goduto, giovato – 31. Imperò in Russia fino al 1917 – 32. Non è partenza – 33. Movimento insurrezionale Irlandese – 36. Passo appenninico tra Liguria ed Emilia – 38. Targa di Enna – 39. Pregiato pesce di mare – 43. Guasto, malsano – 45. Gli piaceva giocare... con gli zolfanelli – 46. Targa piemontese – 47. Impronta – 49. Affluente di destra del Danubio – 50. Opificio dove si lavora la seta – 52. Energia naturale... non inquinante – 53. È pure chiamato Teverone Verticali 1. Accordi, trattati, contratti – 2. Irradia o capta onde elettriche – 3. Bologna in auto – 4. Si guarda l’orologio... per conoscerla – 5. L’hanno in tasca... tutti i soci dell’Ava – 6. Sa guidare un aereo – 7. Alture mediorientali – 8. Onorati – 9. Moneta giapponese – 10. Riprodotti, copiati identici – 11. Due romani – 12. Gli ultimi... dell’India – 14. Costruiscono case – 17. 499... in lettere – 19. Lo era il... Todaro Brontolòn del Goldoni – 22. Dolce sentimento – 25. Topo dannosissimo alle colture – 30. Ghette – 34. Sportello – 35. Voce a settemezzo – 37. Suoni privi di accento – 40. Elettrocalamita per circuiti elettrici – 41. Equipaggio per regate – 42. Contro, avverso – 44. Torme di barbari – 48. Uomo inglese – 50. È, in maggiore, la sesta sinfonia di Beethoven – 51. Ancona Un paio di considerazioni riguardo al testo che ho trascritto da Google libri (http://books.google.com)… - Perchè passare dal Tirasso per venire da Albenga ad Alassio? - Le mura di Alassio come si presentavano in quel preciso periodo? Per la prima questione non credo ci fossero molte altre pos- Lapide sul muro laterale dell’Oratorio di S. Caterina, vestigia delle antiche mura di Alassio. Soluzioni del mese precedente. 10 «L'ALASSINO» STRALASSIO 2011 Domenica 22 maggio u.s. si è svolta la terza edizione della Stralassio, gara podistica non competitiva con un percorso panoramico e cittadino di 7 km aperto a tutti, rimasto invariato rispetto agli anni passati e cioè partendo dal Muretto si arriva in via Roma, si va al Porto e poi si ritorna al Muretto. Franco Branco che dunque ringraziamo per la preziosa collaborazione. Ringraziamo anche tutti gli sponsor che ci hanno fornito i premi da dare ai concorrenti: Al Frantoio di Aldo Armato, Hotel Aida, Banca D’Alba, Vanzini, Ottica Ottobelli, Pasticceria Gli Amici, Essenza Centro Estetico, A È stato anche creata una “mini gara” con un percorso breve destinata ai concorrenti più piccoli. Gli iscritti quest’anno sono stati 202 adulti, 19 bambini, 2 cani. Le quote d’iscrizione sommate alle offerte raccolte per le margherite gentilmente donate dall’azienda Da Monte Sandre Elenna ci hanno consentito di raggiungere la quota € 2.065,00 che destineremo all’acquisto di una nuova ambulanza. Al termine della gara, dopo il ristoro, sono stati consegnati i pacchi gara e i premi. I vincitori sono: - categoria donne 1° Tornatore Elena 2° Mauri Eleonora 3° Milani Adele - categoria uomini 1° Zandonella Vincenzo 2° Fiorino Gianfranco 3° Ferrua Alessandro - bambini percorso breve (800 metri): 1° Acenamo Anita 2° Taro Arianna 3° Ottobelli Federica - bambini percorso lungo (7 km): 1° Macheda Simone 2° Sevega Irene 3° Sevega Emilio Anche quest’anno non avremmo potuto organizzare e mettere in atto questa manifestazione senza l’indispensabile aiuto, per la parte tecnica, dell’Atletica Run Finale in particolare Marco, Massimo e Alberto, di Alassio Bike, del Gruppo Alpini di Alassio Sez. di Savona, della Protezione Civile, di alcuni volontari del Circolo Ricreativo la Fenarina, di Luca e Elenna e Bitéga du Zepin, Al Dollaro Abbigliamento, Schiappapietre Articoli Sportivi, Genepesca che ci hanno consentito di preparare i pacchi gara o il ristoro: Noberasco, Latte Alberti, Hotel Toscana, Nuova Riviera Bevande, Gianni di Muro, Pasticceria Oliva, Frutta e Verdura Ribes Rosso, H3SaS Alassio, Fioroni Bevande, Crai via Dante; che hanno contribuito con oblazioni: Fiorista La Primavera, Hotel Regina, Ristorante La Bocciofila, Road Runner, Le tende, Bongiovanni A. & C., Panetteria Canepa, Mototecnica Racing, OK Market Via Neghelli, Bar Alla Stazione, All’Eleganza Abbigliamento, Panetteria Selva, Pane Burro e Marmellata Pasticceria, Casa del Disco, Agenzia Rinaldo Muratore, Pietro Briozzo Arredamenti, Hotel Florida. Un grazie anche a tutti i volontari C.R.I. di Alassio, Albenga, Ceriale, all’Ispettrice delle Infermiere Volontarie Sorella Coppa Filomena che hanno collaborato anche quest’anno. Martedì 19 Luglio 2011 PGS ALBATROS SEZIONE DANZA Alassio-Bocce: Coppa Europa Campioni femminile E GINNASTICA Come già ampiamente docu- disputate, una squadra transal- to la meglio sulle friulane del SAGGIO mentato nel numero preceden- pina; questa volta, le pur forti Buttrio, medaglia d’argento. te de “L’Alassino”, il 3,4 e 5 giu- francesi di Saint Vulbas sono Altra novità assoluta per gno, esattamente a due mesi state relegate al terzo posto, Alassio, sia per i maschi che per DI FINE ANNO dalla 58a Targa d’Oro, si è tenu- dietro alle neo campionesse di le femmine, alcune gare veraBOCCE to un nuovo grande evento boc- Lubiana che in finale hanno avu- mente spettacolari come il tiro rapido a staffetta, i tiri progressivi o i tiri di precisione combinati che richiedono oltre a grande precisione, anche una notevole tenuta atletica e, essendo parte integrante dei tornei internazionali, presto contribuiranno a rendere il gioco delle bocce specialità olimpica. Si parla infatti di una partecipazione a scopo dimostrativo già a Londra 2012. La manifestazione, ottimamente organizzata dall’instancabile Danio Maghella che, con la consueta attenzione ai dettagli, riesce a dare ad ogni evento sportivo un’impronta di originalità, va ad arricchire quel bagaglio di tradizione boccistica che la nostra città vanta ormai da molti lustri. A testimoniarne l’importanza, la presenza al Palaravizza per tutte le tre gior- cistico al Palaravizza: il girone finale della Coppa Campioni per club 2011 che ha visto in campo, per il settore maschile, tre squadre italiane e una croata; più variegata la finale femminile con croate, francesi, italiane e slovene. A margine si è svolta anche la finalissima della Coppa Nazioni maschile (una sorta di coppa UEFA di bocce) che ha visto prevalere i montenegrini del Budva sugli svizzeri del Carouge. Il giornale, andato in macchina praticamente l’indomani, ha riportato il comunicato stampa ufficiale dell’avvenimento con un ampio resoconto dei risultati, soffermandosi soprattutto Per la C.R.I. di Alassio Anna Musso nate del Presidente della Federazione Internazionale, Monsieur Christian Lacoste, oltre a tutti i massimi dirigenti italiani. Presenti alle cerimonie di apertura e alle varie premiazioni, i rappresentanti dell’amministrazione della città con il neo assessore a sport e turismo Rinaldo Agostini e il neo Presidente del Consiglio Comunale Matteo Monti oltre all’Assessore Regionale allo sport Gabriele Cascino. Al momento della premiazione non abbiamo potuto consegnare a Tornatore Elena, Acenamo Anita e Taro Arianna parte del premio loro spettante perché ci era stato sottratto. I premi sono stati poi ritrovati a fine manifestazione nascosti in un cespuglio; dunque le vincitrici sono pregate di contattare il numero 334 7154661 per ritirarli. Come di consueto l’anno sportivo si è concluso con un fantastico spettacolo, in cui tutti i corsi si sono esibiti. Un ringraziamento speciale alle insegnanti che con il loro grande impegno hanno reso possibile tutto questo: Maura Pezzo per i corsi di hip hop, Veronica Rossi per i corsi di latino e moderno, Amina Tomasi per i corsi di ginnastica ritmica, Veronica Rossi e Valentina Arena per il corso di propedeutica. Di fondamentale importanza la sensibilità del comune di Alassio che ancora una volta ha patrocinato l’evento. L’anno è stato ricco di emozioni, in aprile il corso di moderno 2° livello e i corsi di hip hop 1° e 2° livello hanno partecipato a Genova alla fase regionale della Don Bosco Cup 2011, guadagnandosi la partecipazione al Concorso. Nazionale DBC, svoltosi a Lignano Sabbiadoro .dal 5 all’8 maggio. I nostri ballerini hanno dato il meglio ottenendo ottimi risultati: Corso di Hip hop 2° livello 1° classificato cat. gruppi senior Corso di hip hop 1° livello 4° classificato cat. gruppi under 17 Corso di moderno 2° livello 2°classificato contemporaneo cat. gruppi under17 Arianna Zanatta 1° classificata assolo moderno senior La prestigiosa giuria, composta da Alex Atzewi, Ludmill Cakalli e Fabrizio Santi, ha premiato con delle menzioni speciali al talento le ballerine Anna Cuccurnia e Arianna Zanatta, la quale ha vinto anche una borsa di studio individuale La magia del saggio ci accompagnerà fino a settembre, quando si riapriranno le iscrizioni per il nuovo anno sportivo. Renato Bellia VELA Si incominciano a raccogliere i primi frutti del lavoro svolto, durante il periodo invernale, dai giovani Atleti della Squadra Optimist del Cnam Alassio, che sotto la guida dell’Istruttrice Manuela Maurizio, hanno ottenuto la qualifica per la Coppa Presidente e Coppa Primavela, entrambe in program- ma, nella suggestiva cornice del Lido di Venezia, i primi giorni del mese di Settembre. L’Atleta Mallamaci Santiago, con un brillante terzo posto ottenuto nella regata di selezione di Diano Marina, formerà insieme a Nicolò Carpini e Mendau Gemma la Squadra Cadetti, mentre Pisa- no Edoardo e Briozzo Riccardo faranno parte della compagine Juniores. I nomi citati ovviamente non sono che la punta dell’iceberg di una Squadra ricca di giovani promesse nel mondo della vela e alcuni di essi presto avranno visibilità e lustro nello sport che han- no deciso, con tenacia, impegno e passione, di praticare; per tutti loro continueranno gli allenamenti nel corso di questa stagione estiva, con la speranza, non infondata, di ottenere ottimi risultati nell’importante evento veneto. Ai giovani Velisti Buon Vento. sulla appassionante e combattutissima finale della gara maschile. Per il torneo femminile solo poche righe per dire che le atlete slovene di Lubiana erano le nuove campionesse d’Europa. Ritengo importante tornare sull’argomento perché proprio il Torneo continentale femminile è stato quello che ha destato maggior interesse tra gli spettatori presenti, e per diversi motivi. Innanzitutto la curiosità: prima volta ad Alassio di una gara femminile che fin dalle prime battute ci ha detto come le donne, unendo a tecnica e tattica una naturale grazia ed eleganza, sicuramente contribuiscono ad ingentilire questa disciplina sportiva da sempre patrimonio esclusivamente maschile; poi il livello tecnico veramente elevato di queste atlete che non le farebbe certo sfigurare anche in gara con i maschi. In ultimo, ma non per importanza, vorrei porre l’accento sul fatto che il Torneo continentale di Alassio, nella versione in gonnella alla settima edizione, ha rappresentato una svolta epocale assumendo una alea di internazionalità: la Coppa femminile, nata in Francia nel 2005, ha sempre visto prevalere, nelle sei edizioni Il direttore artistico Quaglia Elena ATLETICA - DAL SECOLO XIX DEL 5 LUGLIO 2011 Abate, due gare da cannibale, gli ostacolisti si inchinano al re EMANUELE ABATE è stato protagonista al Meeting Via col vento di Donnas (Aosta) e al Meeting di Nembro (Bergamo), andati in scena nel weekend. Doppia vittoria nei 110 ostacoli per il genovese che nelle due gare si è imposto rispettivamente con i tempi di 13”61 e di 13”69. Il crono centrato in terra aostana è vicinissimo al primato personale (due soli centesimi in più), ma è viziato da un vento oltre la norma (2,3 metri al secondo quando il limite è di 2): il ventiseienne ostacolista sta proprio vivendo un periodo d'oro. Bene anche Samuele Devarti che ha corso il 14”24 e quindi in 14”33, sempre sui suoi limiti. Roberto Benvenuti L’Alassino Emanuele Abate è sei volte campione italiano assoluto fra Gare autdoor e indoor. -Colombo Fidal- Martedì 19 Luglio 2011 11 «L'ALASSINO» SALTO AD OSTACOLI LIBRI-RIVISTE-VHS-CD Amazzoni alassine campionesse regionali Tre giorni di gara a Pallare nel primo week end di giugno per i Campionati Regionali di salto a ostacoli con binomi provenienti da tutti i Circoli Ippici della nostra regione. Nella foto, in compagnia del loro istruttore, le nostre concittadine Marta Iebole su “Libero” e Jndiana Naso su “Lemon Tree” che si sono laureate campionesse liguri rispettivamente nella categoria “Esperti Senior” e “Brevetti emergenti”. Entrambe appartengono al Circolo Ippico Country Club di Villanova, come pure l’altra alas- sina Carolina Bonora che in sella a “Doris Van’T Geutje” si è aggiudicata la medaglia d’argento nella categoria “Esperti Senior”. Come in tutte le discipline sportive, vere scuole di vita, i successi delle nostre ragazze non sono giunti per caso, ma con il costante e non sempre piacevole allenamento che richiede sacrifici e serietà personale. Complimenti quindi per questa vittoriosa tappa e auguri per un bellissimo futuro in sella ai loro compagni a quattro zampe anche da parte dell’A.V.A. Renato Bellia LUTTI CITTADINI, NECROLOGI, ANNIVERSARI LAURA CALIGARIS VED. ARMATO Il giorno 19/6/2011 è scomparsa, dopo una lunga malattia sopportata e combattuta con la forza e lo spirito che l’hanno sempre contrassegnata LAURA CALIGARIS vedova Armato, di anni 74. Notissima ad Alassio per aver gestito, prima con il marito e poi con la figlia e il genero l’oleificio Armato, ma non secondariamente per i essere stata maestra elementare di generazioni di alunni, ruolo condotto con pazienza, intelligenza ed efficacia. Negli ultimi anni, sostituendo la figlia Alessandra, che si era ritirata dalla Compagnia, dopo la nascita dei bimbi Ulisse e Amerigo (amatissimi dalla nonna) Laura Caligaris era entrata nella compagnia Teatrale Dialettale Alassina, interpretando sempre parti di rilievo, con la precisione, la volontà e il totale impegno che l’hanno caratterizzata per tutta la vita come maestra,moglie,madre e nonna. L’Associazione Vecchia Alassio è vicina alla famiglia della scomparsa con le proprie sentite sincere condoglianze. anno addietro, la prematura perdita del tuo unico figlio Franco. Hai vissuto un’esistenza burrascosa, solcata da anni di guerra e prigionia nei Balcani. Probabilmente, il tuo ruvido carattere si è formato oltre alle tragiche vicissitudini personali, nell’attraversare la prima metà del novecento, un periodo di guerre crudeli. La tua grande abilita di artigiano come decoratore, ingegnoso meccanico e appassionato ebanista, ti diedero scopo e volontà anche negli ultimi anni. Speravo che qualcuno più bravo di me nello scrivere ti ricordasse, ma aimè cosi non è stato. CIAO GILDO. Sarete, tu e famiglia sempre nei miei ricordi. MARIO GRANCELLI 25/5/1960 - 11/6/2011 vuoto. Al Signore abbiamo chiesto la forza per andare avanti. Lui ci ha mandato tante persone che ci hanno parlato di te. Ti abbiamo scoperto. Non sapevi dire solo "NO", sapevi parlare e ascoltare le persone. Allora il nostro essere uniti, il condividere certi valori è servito: Ci hai donato gioia. Ora dovremo unirci ancor di più per andare avanti senza te, anche per la tua Miky. Tu, insieme al Signore, aiutaci a farlo e proteggici. Sarai sempre con Noi. I TUOI CARI In sella alla tua passione il Signore ti ha richiamato a sé. In noi si è creato un grande Anche l’Associazione Vecchia Alassio si unisce al compianto dei famigliari e degli amici e porge le più sentite condoglianze. Ro.Sa. RINA SALVATICO GIULIANA TEZEL VED. ENRICO Te ne sei andata in silenzio e con la tua solitudine, troppo assorta nei tuoi tristi ricordi…, ma io ti penserò sempre come eri prima che gli eventi dolorosi della vita ti colpissero così duramente. Eri sempre schietta e allegra, onesta e semplice… Quante ore liete e serene, quante risate con te! Ti auguro d’aver trovato finalmente la pace che meritavi. La tua amica di sempre. Baby. L’AVA partecipa al cordoglio per la scomparsa di una Alassina doc. LUIGI DURANTE 2/9/1910 - 12/6/2011 IN RICORDO DI OSVALDO MUNARIN (GILDO) 24/2/1910 - 19/6/2011 MAMMA, Stamattina presto, presto te ne sei andata. Nonostante che tu avessi avuto più voglia di vivere la vita di tutti noi sapevi che ti preparavano la festa lassù ed era arrivato il momento di lasciare i cari qui per raggiungere coloro che ti aspettavano in una vita migliore. Te ne sei andata nel modo in cui sei vissuta. Indipendente, senza disturbare nessuno, facendo soffrire il meno possibile, dato le circostanze, chi ti amava tanto. Ci hai insegnato molto ed ora che non ci sei più impariamo an- cora molto da te. I ricordi che ci lasci sono infiniti e ti vediamo dappertutto. Nel tuo giardino, nella tua casetta dei nonni, nelle belle teste bianche delle anziane che passano sul pulmino; nell’azzurro della pervinca e degli agapanto vediamo i tuoi occhi così belli ed allegri! Ti cerchiamo ovunque per riempire il vuoto che hai lasciato in noi. Siamo felici, grati ed orgogliosi di aver avuto una mamma come te.I tuoi pregi cancellavano i tuoi piccoli difetti. Eri una donna onesta e schietta, capace di nascondere i tuoi dispiaceri nell’allegria e nello scherzo; l’ingiustizia ti faceva arrabbiare quanto ti faceva tristezza la sofferenza altrui; eri un’amica di cui poter fidare totalmente ed eri dotata di uno spirito di avventura (guarda come sei partita per l’Africa nel 1945!); sapevi quali sono i valori più importanti. Perdonavi anche se qualche volta non ti perdonavano. Sapevi che la vita è tosta e non ce lo nascondevi, sempre per renderei più forti. Hai sempre ricordato i tuoi cari con amore e rispetto e ti mancavano tanto e vivevi i tuoi momenti solitari un po’ con la nostalgia dei vecchietti ma senza sentimenti negativi. Ti vogliamo tanto bene Mamma e ti dedichiamo le parole preferite della poesia da te preferita, ricordando la passione con la quale ce la recitavi! I Pastori di G. D’Annunzio Mi ha molto addolorato la tua dipartita, il cinque Maggio te ne sei andato dopo un lungo e tormentato periodo causato da una banale caduta, segnato anche dalla perdita della tua cara moglie Albina. Altra pesante tragedia familiare ti ha aveva colpito qualche Quando una persona ci lascia, quando non è più qui e non possiamo più toccarla o sentire la sua voce... sembra scomparsa per sempre. Ma un affetto sincero non morirà mai. Il tuo ricordo vivrà sempre nei nostri cuori, più forte di qualsiasi abbraccio, più importante di qualsiasi parola. I tuoi cari L’AVA partecipa al dolore della famiglia. “……Andiamo è tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzo i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare: ………………… Han bevuto profondamente ai fonti alpestri, che sapor d’acqua natia rimanga ne’ cuori esuli a conforto, ……………… Rinnovato hanno verga d’avellano. E vanno pel tratturo antico al piano, quasi per un erbal fiume silente su le vestigia degli antichi padri. ……………………………… Ora lungh’esso il litoral cammina ...............................................................la greggia Arrivederci Mamma, I tuoi adorati Eddy e Yvonne, tuo genero Sergio, le nipoti e pro nipotini tutti L’AVA porge a tutti i famigliari le più sentite condoglianze. Gettarli dispiace, però il posto che occupano serve. Che fare? Lasciali sui tavoli posti nella “Galleria C. Chaplin”. Chi li prenderà lascerà un’offerta a favore A.I.R.C. dell’ Recuperi spazio, procuri piacere ad altri e aiuti la ricerca sul cancro. Associazione Volontari Baia del Sole 12 «L'ALASSINO» Martedì 19 Luglio 2011 …e sono 100 candeline I Fiori di Bach a cura di Caterina Maggi Carissimi Amici, spero che l’argomento affrontato nel mese di Giugno sia stato di vostro gradimento. Se siete interessati a saperne di più, in maniera personalizzata, non esitate a richiedere alla nostra segreteria ogni informazione. Per il mese di Luglio vi presento un nuovo modo di prendervi cura delle vostre piante. Potrà sembrare strano l’uso dei FIORI DI BACH per le piante,almeno ai più scettici, ma, permettetemi di ricordare che noi uomini, gli animali, le piante siamo tutti parte di un unico sistema, in più, gli animali, le piante e… i bambini, non hanno le remore mentali che appartengono a noi umani adulti e consapevoli, e quindi possono liberamente godere dei doni che i FIORI ci offrono, senza pregiudizi e incredulità. Sperando di incontrare il vostro gradimento, vi propongo: I fiori di Bach per le piante Come scegliere i Fiori? Quante gocce si danno? Come somministrarli? In che occasioni usare i rimedi? Come scegliere i fiori? Si dice “questa pianta sta soffrendo” in presenza di parassiti, debolezza, poca lucentezza delle foglie. In effetti le piante soffrono come noi. Analizzate lo stato delle vostre piante esattamente come fate con voi stessi, con i vostri cari o con i vostri animali, e in base a questo scegliete il fiore adatto. Come per gli animali, spesso le piante silenziosamente avvertono l’atmosfera intorno a loro quindi prendete in considerazione anche lo stato d’animo di chi le cura. (continua) Festività dei SS. Pietro e Paolo Alassio e le Istituzioni, Mercoledì 29 Giugno u. sc., hanno solennemente celebrato la festività di SS. Pietro e Paolo, come avvenuto negli scorsi anni. Alle ore 16,30 nella Cappelletta presso il porto turistico è stata celebrata la Santa Messa in ricordo dei caduti del mare durante le guerre o per missioni umanitarie. Particolarmente emozionante il momento in cui i militari della Capitaneria di porto hanno depositato in mare una corona in segno di preghiera e solidarietà verso coloro che persero la vita nel mare. Alle ore 18,00, nella via Torino, presso il monumento dedicato ai È stato festeggiato il traguardo dei 100 anni di Angiolina Barbera. La cerimonia si è tenuta in Borgo Nuovo di Torino dove Angiolina risiede da quando si trasferì dalla Liguria con il marito, Aldo Camparini, ufficiale in congedo della Guardia di Finanza che ebbe in Torino suo supe- po la Liberazione fu eletto consigliere comunale e successivamente nominato assessore con la giunta Brunello. Fu vicino all’vvocato G.B. Pera, parlamentare alassino prematuramente scomparso nel 1949, e a capitan Giulietti, storico esponente sindacale della “Gente del Mare” e riore l’alassino Sergio Quinzio, scrittore-giornalista e riposa al “Cimitero Vecchio” di Laigueglia con il padre Pietro, maresciallo dei Carabinieri, e la vedova Caterina Calzamiglia. A Torino Angiolina vive con i figli, Pier Luigi nato a Laigueglia e giornalista pubblicista, e Aurelia nata a Genova e ricercatore universitario presso la Facoltà di Scienze Politiche. Angiolina ha vissuto dalla nascita per molti anni a Laigueglia (figura adolescente agli storici Bagni Lido in una pagina del calendario della “Vecchia laigueglia”) ed e figlia di Gio Batta Barbera (“Baciccin”), maestro panettiere (gesti al primi dei ’900 una nota focacceria), medaglia d’oro di lunga navigazione, che nelle prime elezioni do- parlamentare di ispirazione risorgimentale. Il fratello Aldo fu a lungo capoufficio alla Gasometri di via Neghelli dedicandosi ad attività culturali alassine (fu assiduo frequentatore della Biblioteca di Villa Hanbury ben coordinata dal compianto Baldassarre) mentre il nipote Vanni, prematuramente scomparso nel 2002, era intensamente occupato nel comune di Alassio. Alla simpatica cerimonia (ad Angiolina e stata consegnata, con un omaggio floreale, una pregiata e storica medaglia commemorativa) ha partecipato, tra gli altri, la pronipote Monica Pistolozzi, architetto, docente al Liceo Cassini di Genova e membro della “Vecchia Laigueglia”. “pescatori”, altra significativa cerimonia, rivolta in ricordo a tutti quegli uomini che nel passato avevano tratto profitto con la pesca non solo lungo le nostre coste, ma in acque distanti con il serio pericolo di non fare ritorno a casa. I tempi di allora sono cambiati e co- me ricordato dal Sindaco prof. Roberto Avogadro, dal mare, gli alassini traggono un altro profitto non più dalla pesca, ma turistico che è vitale e prezioso per il nostro benessere e per la nostra economia. Meteorologia Alassina a cura dell’Osservatorio Don Bosco GIUGNO 2011 Il mese di giugno è riuscito ad accontentare tutti. Ha accontentato chi voleva la pioggia (cinque giorni con precipitazioni nella prima decade); ha accontentato chi non voleva la pioggia (0,2 mm in tutta l’ultima decade). Ha accontentato chi voleva il fresco (21,1 °C la media delle temperature minime nella prima decade) a chi voleva il caldo (quasi 25 °C la media delle minime nella terza decade!) Ha accontentato i meteorologi che elencano questo mese come mese tutto estivo (temperatura media mensile 24,0 °C); ha condiviso il parere degli astronomi che hanno fissato l’inizio dell’estate alle ore 17,16 del giorno 21 (istante in cui il sole toccava la più alta posizione sopra l’orizzonte a livello del Tropico del Cancro) e ha fatto registrare una temperatura media nell’ultima decade superiore ai 26 °C. C’è però un lato debole nel mese di giugno: dopo il SOLSTIZIO, dal giorno 21, diminuiscono le ore di luce e cioè, come si dice, le giornate si accorciano: il Sole tarda a sorgere e anticipa il tramonto, dal 21 giugno al 15 luglio si calcolano già 18 minuti in meno di luce. Vediamo ora in sintesi tutti i dati meteo: PRESSIONE MEDIA : 759,0 mmHg; 757,1 mmHg nella prima decade; 760,8 mmHg nell’ultima. Temperatura media: 24,0 °C; 22,8 °C nella prima decade; 23,4 °C nella seconda; e 26 °C nella terza. Umidità media: 71%; alla seconda decade spetta il valore medio più alto con oltre il 75%; 65% nella prima. Precipitazioni: 32,2 mm. di pioggia; 30,4 mm nella prima decade;1,6 mm nella seconda. Giorni sereni: 3 nella prima decade, 6 nella seconda; 9 nella terza decade (il progresso… estivo). Eliofania totale: 285,1 ore di limpido sole, con le seguenti medie decadali: 7,1 ore nella prima (solo tre giorni sereni!); 9,6 ore nella seconda; 11,9 ore nella terza decade. La media giornaliera mensile è di 9,5 ore. Nel complesso, quindi: niente male! Dobbiamo però convenire che gli astronomi hanno più punti in loro favore: l’estate non può iniziare in maggio; un tempo troppo bello e troppo anticipato crea soltanto dislivelli barici, forieri di burrasche e vortici ciclonici come registrato nel pomeriggio del 5 giugno quando i nostri termometri hanno registrato, verso le ore 16, la più bassa temperatura del mese e cioè 19,0 °C. Lasciamo alla Natura fare il suo corso! Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Coiffeur alassino al “New model today” di Montecarlo L’A.V.A. Nei primi giorni di giugno, la tappa Monegasca del “New model today”, selezione di top model di tutto il mondo, ha visto impegnato il nostro concittadino Mario Gallo e i suoi collaboratori nella preparazione delle acconciature e del trucco delle venti modelle che hanno partecipato all’importante evento. Il 15 luglio, In concomitanza con la distribuzione del giornale, il “New model today” terrà una tappa ad Alassio, dove in Piazza Partigiani vi sarà una serata di selezione. Precedentemente, il 10 luglio, casting nel salone di Mario Gallo in via Mazzini 46. Nella foto di Fasano l’Ambasciatore Italiano a Montecarlo fa gli onori di casa. RB Mons. A. De Canis e il Sindaco Roberto Avogadro. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. «Questo periodico è aperto a tutti quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con le testate e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti». DIRETTORE RESPONSABILE: Roberto Pizzorno Direttore Editoriale Presidente protempore A.V.A. EDITORE: A.V.A. 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