europa_informa_n_162_anno_pdf - Fondazione Edmund Mach di

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europa_informa_n_162_anno_pdf - Fondazione Edmund Mach di
A cura del Carrefour europeo delle Alpi
Centro europeo di informazione e animazione rurale - Istituto Agrario di San Michele all’Adige
Anno 8, n. 13 del 14 luglio 2004
162
Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento
I nuovi regolamenti sui Fondi strutturali
All’interno:
ISTITUZIONI
• Firma Costituzione
• Priorità Presidenza
olandese
SVILUPPO
RURALE
Inviti INTERREG
III C
AMBIENTE
• Energie rinnovabili
e Internet
• Piante per il futuro
EURODESK
L’Europa giocando
ISTITUTO AGRARIO
SAN MICHELE ALL’ADIGE
Dando seguito alla “Terza relazione sulla coesione economica e sociale” (si veda “Europa informa” n. 152), la
Commissione europea, su iniziativa dei Commissari Jacques Barrot (Politica regionale) e Stavros Dimas (Affari
sociali), ha elaborato un pacchetto di nuovi regolamenti sui fondi strutturali nonché un regolamento che istituisce un
Gruppo europeo di cooperazione transfrontaliera (GECT), che il 15 luglio, dovrebbero venire approvati dal collegio
dei Commissari. Queste proposte legislative, valide per il periodo 2007-2013, potranno contare, secondo la proposta
dell’esecutivo, su una dotazione di 336,3 miliardi di euro (a cui si devono aggiungere 37,6 miliardi di euro specificamente destinati allo sviluppo rurale e alla pesca), rivolti principalmente alla promozione della crescita e alla creazione di posti di lavoro nelle regioni più sfavorite.
Queste sono le normative che dovrebbero vedere la luce.
1. Un regolamento del Consiglio con disposizioni generali sul Fondo di sviluppo regionale europeo (FESR), sul
Fondo sociale europeo (FSE) e sul Fondo di coesione (che sostituisce il regolamento 1260/1999); la Commissione
conferma che intende concentrare la politica di coesione su tre obiettivi: convergenza, competitività ed occupazione
regionale, cooperazione territoriale europea. L’esecutivo chiede inoltre di focalizzare l’attenzione sui bacini di occupazione e sui problemi ad essi legati. Ciò significa che il FESR (sviluppo regionale) e l’FSE (sociale) potranno essere combinati nel senso che, ad esempio, il FESR potrà investire anche nelle risorse umane o nella formazione del
personale. La Commissione propone infine che la politica di coesione sia accompagnata da regole di controllo più
flessibili e più efficaci rispetto al passato.
2. Un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sul FESR (che sostituisce il regolamento 1783/1999): ai
sensi dell’obiettivo “convergenza”, il FESR concentrerà l’aiuto sul sostegno allo sviluppo durevole integrato regionale e locale, permettendo alle regioni di valorizzare e ammodernare le loro strutture economiche in particolare nei
settori della ricerca e dello sviluppo tecnologico, della società dell’informazione, dell’ambiente, della prevenzione
dei rischi naturali e tecnologici, del turismo, dell’innovazione, degli investimenti nei trasporti o ancora a favore dell’educazione e della salute, dell’energia e dell’aiuto diretto agli investimenti per le piccole e medie imprese che contribuiscono a creare e mantenere posti di lavoro. Ai sensi dell’obiettivo “competitività regionale”, il FESR interverrà
principalmente in tre settori: innovazione ed economia della conoscenza, ambiente e prevenzione dei rischi, accessibilità ai servizi di trasporto e di telecomunicazione d’interesse economico generale. Per l’obiettivo “cooperazione
territoriale” il FESR focalizzerà il sostegno sullo sviluppo di attività economiche e sociali transfrontaliere e sullo
sviluppo della cooperazione transnazionale, in particolare bilaterale fra regioni marittime. Il Fondo, infine, presterà
particolare attenzione alle specificità territoriali. Il regolamento a tal scopo prevede che al momento della predisposizione dei programmi vengano tenute in considerazione le particolarità urbane, rurali e quelle delle zone con
svantaggi naturali.
Secondo il regolamento le risorse sarebbero suddivise come segue tra questi tre obiettivi: a) il 78,54% per l’obiettivo “convergenza” (regioni sfavorite, fondo di coesione e regioni penalizzate per “l’effetto statistico”), insistendo
sugli aiuti ai dieci nuovi Stati membri, più la Bulgaria e la Romania (attese nel 2007). Questi fondi interesserebbero
non solo le regioni contemplate dall’obiettivo 1 (ossia quelle il cui PIL pro capite è inferiore al 75% della media
comunitaria), ma anche quelle che, teoricamente, non ne potranno più beneficiare a causa dell’effetto statistico
dovuto all’allargamento dell’Unione. Queste regioni (ossia 18 regioni dei Quindici “vecchi” membri dell’UE) beneficeranno di un aiuto speciale decrescente. b) Il 17,22% per l’obiettivo “competitività regionale e occupazione”,
obiettivo al quale sono destinati attualmente gli aiuti alle regioni rurali e a quelle in declino industriale (obiettivo 2)
ed i fondi per l’occupazione e la formazione. c) Il 3,94% degli stanziamenti sarà infine destinato all’obiettivo “cooperazione territoriale europea”.
3. Un regolamento del Consiglio che istituisce il Fondo di coesione (in sostituzione del regolamento 1264/1999): il
regolamento precisa la missione del fondo di coesione (contribuire al rafforzamento della coesione economica,
sociale e territoriale della Comunità europea) ed il campo di applicazione: reti transeuropee di trasporto, protezione
dell’ambiente, sviluppo durevole.
4. Un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al FSE (in sostituzione del regolamento
1784/1999): nel quadro degli obiettivi “convergenza” e “competitività regionale e occupazione”, il FSE sostiene le
seguenti priorità: il rafforzamento della capacità di adattamento dei lavoratori e delle imprese, incoraggiando fra
l’altro gli investimenti nelle risorse umane da parte di queste ultime; il miglioramento dell’accesso all’occupazione
da parte di chi cerca lavoro; il miglioramento dell’inclusione sociale delle persone sfavorite e la lotta contro le discriminazioni; la promozione del partenariato attraverso riforme in materia di occupazione e di inclusione sociale. Il
regolamento riflette inoltre in modo più deciso l’impegno dell’Unione europea sull’eliminazione delle disparità fra
donne e uomini, integra nel campo di applicazione del FSE la promozione delle attività innovative e la cooperazione transnazionale e attribuisce particolare attenzione alla promozione della partecipazione delle parti sociali nella
programmazione e nell’attuazione delle priorità e delle operazioni del Fondo.
5. Un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull’istituzione di un “Gruppo europeo di cooperazione
transfrontaliera” (GECT): tale strumento di cooperazione è dotato della capacità di agire a nome e per conto dei
suoi membri e delle collettività regionali e locali che lo compongono. I compiti e le competenze delegate del GECT
dovranno essere definiti dai suoi membri in una convenzione di cooperazione transfrontaliera europea.
GO
1
ISTITUZIONI
A Roma la firma della Convenzione europea
La presidenza di turno olandese ha stabilito che la Convenzione europea sarà firmata a Roma il prossimo
29 ottobre. Un omaggio quindi alla sede dove il 25 marzo 1957 vennero firmati i Tratti istitutivi della
Comunità Economica Europea (CEE) e della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Alla
firma dovrà seguire la ratifica da parte di tutti i Venticinque, secondo modalità diverse che, in alcuni casi,
prevedono l’approvazione del Parlamento ed in altri casi un referendum popolare.
Le priorità della Presidenza olandese
Sito Internet della Presidenza di turno
olandese:
http://www.eu2004.nl/
AGRICOLTURA
SVILUPPO RURALE
www.interreg3c.net
CITTADINI
2
Il 1° luglio l’Olanda ha assunto il ruolo di presidente di turno dell’Unione europea, subentrando all’Irlanda.
Nel corso di questo semestre i Paesi Bassi intendono concentrarsi su alcuni temi che il Primo ministro JanPeter Balkenende ha definito “essenziali per i cittadini europei”, impegnandosi quindi principalmente sul
riassetto dell’economia europea, sulla sicurezza interna e sul proseguimento dell’allargamento.
L’economia europea ha “evidenti debolezze” rispetto ai concorrenti internazionali (Balkenende ha detto
che è undici volte più difficile lanciare un’impresa in Europa che negli Stati Uniti), per cui la Presidenza
olandese porrà l’accento sulla semplificazione e il miglioramento della legislazione e della regolamentazione europea, facendo di tutto per avviare le riforme nei settori della sicurezza sociale, della regolamentazione del mercato del lavoro, delle pensioni. Per quanto riguarda sicurezza e giustizia, “l’Europa deve
essere uno spazio in cui il diritto è pienamente sovrano e in cui la gente si senta libera e sicura” – ha proseguito Balkenende. La Presidenza lavorerà anche per sviluppare concretamente una politica europea dell’asilo, della migrazione e dell’integrazione. Sull’allargamento, i dieci nuovi paesi devono essere coinvolti il più rapidamente possibile in tutti gli aspetti del lavoro delle istituzioni comunitarie mentre proseguiranno i processi di adesione della Bulgaria (che ha già concluso i negoziati tecnici) e della Romania (che
intende concludere i negoziati entro al fine dell’anno). Quanto alla Turchia, la Presidenza ritiene che la
decisione del prossimo dicembre sulla data di avvio dei negoziati di adesione debba essere una decisione
ponderata che goda del sostegno di tutti gli Stati membri.
419 casi di BSE nei primi sei mesi dell’anno
I dati pubblicati dai servizi della Commissione europea evidenziano che nel primo semestre del 2004 gli
Stati membri hanno rilevato complessivamente 419 casi di BSE. Il Regno Unito si conferma lo Stato con
la maggior presenza dell’epizoozia (152 casi), seguito dall’Irlanda con 68 casi, dalla Spagna (60), dal Portogallo (44), dalla Germania (33), dalla Francia (30), dal Belgio e dalla Polonia (7 casi ciascuno), dai Paesi Bassi (5), dalla Repubblica ceca (4), dall’Italia e dalla Slovacchia (3 casi ciascuna) e dalla Danimarca e
dalla Slovenia (1 caso ciascuna). Al di fuori dell’Unione europea solamente il Giappone ha rilevato due
casi di BSE.
Lo scorso anno, nei 25 Stati membri erano stati individuati complessivamente 1376 casi di “mucca pazza”, la maggior parte dei quali (1364 casi) nell’Europa dei quindici. La Commissione europea sottolinea
in un rapporto come le misure adottate abbiano dato i loro frutti nel 2003. L’anno scorso sono stati praticati test su 10 milioni di bovini ed il numero di casi accertati si è ridotto del 34% rispetto all’anno precedente, con un tassi di malattia di 1,36 casi ogni 10.000 test effettuati.
Quarto invito per INTERREG III C
INTERREG III C è la sezione del programma di iniziativa comunitaria INTERREG III che ha come obiettivo il miglioramento dell’attuazione delle politiche di sviluppo regionale attraverso uno scambio di informazioni e di buone pratiche a livello europeo.
La sezione C di INTERREG III consente l’attivazione di progetti comuni e di creazione di reti tra regioni
di paesi diversi che non necessariamente hanno confini comuni. Regioni di qualsiasi area dell’Unione
europea posso accordarsi per presentare un progetto, ed in base alla regione di provenienza del coordinatore del progetto, questo deve essere presentato a Valencia per la zona sud, a Vienna per la zona est
(in questa rientra il Trentino-Alto Adige), a Lille per la zona ovest e a Rostock per la zona nord. Nel corso del mese di giugno tre di queste quattro “zone” hanno lanciato un invito a presentare proposte (il
quarto da quando è stato avviato il programma); per le zone nord ed ovest il termine ultimo per presentare le proposte è stato fissato al prossimo 8 ottobre, mentre il 19 novembre è la scadenza per quanto riguarda la zona est.
Sul sito dell’iniziativa INTERREG III C sono disponibile oltre 300 idee-progetto a cui eventuali interessati possono fare riferimento per trovare partner europei con cui sottoporre un’iniziativa di cooperazione.
Nella stessa banca dati è inoltre possibile proporre una propria idea-progetto per farla conoscere a potenziali partner in tutta Europa.
Italiane le città più “anziane”
Prima Trieste, seconda Bologna e terza Firenze. È questo il “podio” delle tre città europee con la maggior
percentuale di anziani, così come risulta dalla fotografia che Eurostat ha fatto di 258 città dei Venticinque
(più Romania e Bulgaria). Il 13,2% sul totale della popolazione sono gli ultrasettantacinquenni che vivono a Trieste; se si esclude il quarto posto della francese Nizza, le parti alte di questa classifica vedono altre
città italiane: dal quinto all’ottavo posto ci sono infatti Genova, Ancona, Venezia e Cremona, tutte con percentuali comprese tra l’11,7% ed il 10,8%.
Per trovare la città europea più giovane si deve andare oltremare, a Caienna, la capitale della Guyana francese (a nord del Brasile) dove ben il 30% della popolazione è composto da giovani con meno di 15 anni.
Inviti “Cultura 2000”
Scadono il 15 ed il 29 ottobre prossimi i termini per la presentazione delle domande di finanziamento
nell’ambito rispettivamente dei progetti annuali e di quelli pluriennali del programma “Cultura 2000”.
L’iniziativa, rivolta ad organismi culturali pubblici e privati la cui attività principale si svolge in campo
culturale, contribuisce alla promozione di uno spazio culturale comune dei popoli europei. Ogni anno la
Comunità sostiene manifestazioni e progetti realizzati tramite partnership o reti. I progetti annuali devono coinvolgere operatori culturali di almeno tre paesi, mentre cinque devono essere i paesi coinvolti nei
progetti pluriennali. I campi di attività interessati sono la musica e le arti dello spettacolo, il patrimonio
culturale, le arti plastiche e visive, la letteratura e l’editoria, più la tradizione per i progetti annuali.
28 milioni di euro sono messi complessivamente a disposizione, con finanziamenti massimi del 50% e
compresi tra 50.000 e 150.000 euro per ciascun progetto annuale. I progetti pluriennali possono ottenere un finanziamento fino a 300.000 euro, pari al massimo al 60% del costo totale.
I progetti devono prendere il via entro i l15 novembre 2005 ed avere una durata massima di 12 mesi per
quelli annuali e di 36 mesi per quelli pluriennali.
Anche Internet per promuovere le energie rinnovabili
Nel quadro di un’iniziativa chiamata “ManagEnergy”, la Commissione europea ha inaugurato uno
specifico portale Internet che ha l’obiettivo di aumentare la sensibilizzazione verso le energie rinnovabili e verso l’efficacia energetica nonché di facilitare gli scambi di buone pratiche tra attori del settore
energetico e cittadini europei. In particolare il portale consente l’accesso a materiale video che comprende registrazioni di numerosi discorsi ed interventi sul tema delle energie rinnovabili. Si ricorda
che nella recente comunicazione sulle quote delle fonti energetiche rinnovabili nell’Unione europea,
la Commissione aveva sottolineato come gli obiettivi fissati per il 2010 nel settore non saranno raggiunti se i paesi membri non aumentano gli sforzi (si veda “Europa informa” n. 159). Il portale Internet va in questa direzione volendo anche offrire un sostegno diretto alle iniziative locali, dato che consentirà di diffondere su vasta scala tecniche e soluzioni gestionali innovative realizzate a livello locale.
CITTADINI
GUUE C 174 del 6 luglio 2004
Per ulteriori informazioni e per la modulistica:
http://europa.eu.int/comm/culture/eac/how_
particip2000/pract_info/appel_2005_en.html
AMBIENTE
www.managenergy.tv
“Piante per il futuro”: una visione per le biotecnologie
vegetali in Europa fino al 2025
Con la crescita prevista della popolazione mondiale, che dovrebbe passare da 6 a 9 miliardi di persone
nei prossimi 50 anni, e con la diminuzione delle risorse fossili, aumenterà la necessità di ricavare
alimenti, “biocombustibili” e “biomateriali” da risorse rinnovabili a base vegetale. Da un rapporto presentatoli 24 giugno a Bruxelles emerge come l’evoluzione nei settori della genomica e delle biotecnologie vegetali possa aiutare l’Europa a far fronte a queste problematiche, ad esempio grazie a vegetali
resistenti a stress. Rappresentanti di spicco del settore della ricerca, del comparto alimentare e delle
biotecnologie, della comunità agricola e delle organizzazioni dei consumatori hanno presentato al
Commissario europeo per la ricerca, Philippe Busquin, una visione a lungo termine per le biotecnologie vegetali in Europa fino al 2025. Il documento presenta tre priorità: produrre alimenti meno
costosi, più sani e di migliore qualità; incoraggiare la sostenibilità agricola e ambientale; aumentare la
competitività dei settori agricolo, industriale e silvicolo in Europa. La relazione sottolinea il ruolo che
le biotecnologie e la genomica possono svolgere per aiutare l’Unione europea a passare ad una
“bioeconomia” fondata sulla conoscenza, che utilizza risorse vegetali rinnovabili. Le nuove piante
resistenti a stress saranno in grado di garantire una maggiore produttività agricola, nonostante le
maggiori instabilità stagionali e i cambiamenti climatici; inoltre, richiederanno un minor apporto di
fertilizzanti, pesticidi e acqua. Il programma di ricerca può anche incrementare la diversità genetica
delle colture vegetali e dare impulso allo sviluppo di materiali “ecologici”, compresi i biocombustibili. Entro la fine dell’anno è prevista la predisposizione di un programma di ricerca specificamente
rivolto a questo settore.
L’Europa giocando
Conoscere l’Europa divertendosi è possibile. È stato infatti recentemente messo in linea sul portale
dell’Unione europea il nuovo gioco interattivo “Europa GO”, che intende promuovere la conoscenza
dell’Europa soprattutto dopo l’allargamento del 1° Maggio 2004, che ha portato i paesi dell’Unione da
15 a 25. Ben quattro sono i percorsi a vari livelli di difficoltà. “Il Puzzle dell’Europa”, lancia una sfida
geografica per scoprire i nostri vicini Europei e i loro Paesi, “Il gioco degli euro” propone, attraverso
un vero e proprio video game, una collezione virtuale di euro, offrendo informazioni per conoscere
meglio la moneta comune, “La macchina del tempo” proietta verso un viaggio virtuale nel tempo e
nello spazio per svelare tutti i segreti sull’Europa, e infine, il “Quiz sull’Europa” presenta un eccitante
susseguirsi di domande utili per mettere alla prova le nostre conoscenze europee.
Ogni gioco è corredato di istruzioni per l’uso e di informazioni di approfondimento sui temi in questione; alla fine del divertimento è poi possibile registrarsi per salvare il proprio punteggio ed entrare a far
parte della classifica della sfida europea.
Con la sua grafica accattivante e ben curata e con le 600 domande previste, “Europa GO” è sicuramente un modo divertente per avvicinare i più giovani ai temi comunitari, inoltre può essere un valido
strumento didattico che unisce davvero l’utile al dilettevole.
Il documento, in inglese, è disponibile presso il
Carrefour rurale europeo Alpi
GIOVANI
Il collegamento al gioco “Europa GO” si trova
sull’home page del portale europa.eu.int
3
BANDI APERTI
Partiti politici
europei
Mine terrestri
Conformemente all’articolo 2 della regolamentazione dell’Ufficio di presidenza del Parlamento europeo del 29 marzo 2004 che fissa le modalità d’applicazione del regolamento (CE) n.2004/2003 (2), “il Parlamento europeo pubblica ogni anno, prima della fine del primo semestre, un invito a presentare
proposte ai fini della concessione della sovvenzione per il finanziamento dei
partiti politici a livello europeo”, sono stati pubblicati due inviti a presentare
proposte riguardanti le richieste di sovvenzione relative all’esercizio di bilancio 2004 per il periodo d’attività compreso tra il 20/07/2004 e il 31/12/2004 e
all’esercizio di bilancio 2005 per il periodo d’attività compreso tra il
01/01/2005 e il 31/12/2005.
Scadenze: 23 luglio 2004 e 15 novembre 2004
GUUE C 161 del 18 giugno 2004
La Commissione europea invita a presentare proposte per azioni di sostegno
contro le mine terrestri antipersona in Bosnia ed Erzegovina, in Kirghizistan,
nel Laos, in Mozambico, in Somalia e nel Sudan con l’assistenza finanziaria
del programma delle Comunità europee di azione contro le mine terrestri antipersona. Il testo completo della Guida per i candidati può essere consultato
presso la Commissione europea, EuropeAid/F6, Attn. Ms Pascale NOEL,
office J-54 1/140, Rue de Genève 1-3-5, B-1140 Bruxelles BELGIO e sul
seguente sito Internet: http://europa.eu.int/comm/europeaid/cgi/frame12.pl
Scadenza: 23 settembre 2004
GUUE C 161 del 18 giugno 2004
Ricerca
Invito a presentare proposte di azioni indirette di RST nell’ambito del programma specifico di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione “Integrare
e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca” — Area tematica prioritaria:
Aeronautica e spazio, Sistemi energetici sostenibili e Trasporti di superficie
sostenibili — Codice identificativo dell’invito: FP6-2004-TREN-3.
Scadenza: 8 dicembre 2004
GUUE C 169 del 29 giugno 2004
Assunzioni
Le Direzioni generali della Commissione europea “Salute e tutela dei consumatori”, “Fiscalità e unione doganale” e “Relazioni esterne” ricercano ciascuna un “Consigliere principale”. Nel primo caso questo deve essere esperto in
economia e in elaborazione di politiche pubbliche, capace di fornire consulenze nei settori della sicurezza alimentare, della sanità pubblica, della salute animale e della difesa degli interessi dei consumatori; nel secondo dovrà coordinare e sviluppare le iniziative inerenti la politica fiscale dell’Unione; nel terzo
caso dovrà consigliare e coadiuvare il direttore generale nella promozione di
una maggiore coerenza delle politiche concernenti le relazioni esterne e nel
garantire il coordinamento tra i vari servizi preposti alle relazioni esterne.
Scadenza: 30 luglio 2004
GUUE C 169A del 29 giugno 2004
-La Commissione europea è alla ricerca di un Direttore per la Direzione generale degli Affari economici e finanziari responsabile della direzione del segretariato del Comitato economico e finanziario (CEF) e del Comitato di politica
economica (CPE) a Bruxelles.
Scadenza: 30 luglio 2004
GUUE C 169A del 29 giugno 2004
Cultura
Le “Iniziative propedeutiche di cooperazione nel settore culturale -Attuazione
della linea di bilancio 15 04 02 03 per l’anno 2004” sono relative a ad attività
di cooperazione culturale europea e d’analisi delle informazioni su tale cooperazione. I progetti finanziati dovranno avere una dimensione sperimentale e
tendere al conseguimento di almeno due dei seguenti obiettivi: — l’incremento della mobilità degli operatori del settore culturale, — l’incremento della
circolazione di opere e prodotti culturali, — lo sviluppo del dialogo interculturale.
Scadenza: 15 settembre 2004
GUUE C 174 del 6 luglio 2004
L’elenco dei bandi ancora aperti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale serie C è disponibile sul sito
del Carrefour europeo delle Alpi all’indirizzo: http://www.ismaa.it
Il Carrefour europeo delle Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza
presso la sede di San Michele all’Adige in orario d’ufficio.
Indirizzo: Istituto Agrario di San Michele all’Adige - via E. Mach, 1 - 38010 S. Michele all’Adige (Trento)
Tel. +39 0461 615200- Fax +39 0461 650872 - Email: [email protected]
Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente la pubblicazione
è sufficiente farne richiesta al Carrefour europeo delle Alpi.
Disponibile su Internet al sito http://www.ismaa.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Gianni Bazzanella in redazione Giancarlo Orsingher, Sergio Ferrari, Stefania Trentin
Stampa: Tipografia Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45
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Partnership
Musica sui Pirenei
Il Gruppo d’Azione Locale Leader + “Pays
d’Armagnac”, sui Pirenei francesi, cerca GAL
europei interessati a sviluppare un progetto di
cooperazione sul tema della musica bandistica,
prevedendo degli scambi, della formazione
comune per gruppi bandistici. Uno degli scopi
del progetto è far riscoprire la cultura locale delle diverse aree coinvolte, attraverso la musica
ma anche la gastronomia, le tradizioni locali ed
il turismo.
Contattare:
Philippe Dudez
GAL Pays d’Armagnac
Tel. e Fax : 0033 (0)5 62 08 18 86
Stop alla violenza
Degli studenti della Maths and Sciense High
School di Silistra (Bulgaria), di età compresa tra
i 15 e i 19 anni, hanno fondato un gruppo di
lavoro sul problema della violenza nella loro
città, nella loro società e in generale in Europa e
nel mondo. Il gruppo cerca ora dei partner per
portare avanti un progetto comune finalizzato a
scambiarsi idee e informazioni sul problema
della violenza e per sviluppare insieme delle
competenze e dei metodi di lavoro per promuovere la non-violenza.
Contattare:
Borislav Borisov
Eurodesk Silistra,
33 Simeon Veliki Str
7500 Silistra
Bulgaria
e-mail: [email protected]
Conoscenza e rispetto
“La nostra terra è la vostra terra: impariamo a
viverci insieme”. È questo il titolo scelto da un
gruppo di studenti di Gorna Oryahovitsa (Bulgaria) per un progetto di scambio nell’ambito dell’azione 1 del Programma Gioventù. I ragazzi
hanno 16 anni e sono interessati a incontrarsi
con dei coetanei per scambiarsi informazioni e
conoscenze sulle proprie culture, modi di vivere,
sugli ambienti e i paesaggi naturali. Attraverso
workshops artistici, attività di gioco e sport, il
progetto di scambio intende favorire la conoscenza reciproca, il rispetto e l’integrazione
europea.
Contattare:
Vicho Grancharov School
5100 G.Orjahovitza
Bulgaria
e-mail: [email protected]
Per verificare l’efficacia
dell’informazione fornita,
comunicateci i progetti
che riuscite ad attivare
nell’ambito delle partnership
proposte in questa rubrica.
Grazie per la collaborazione