1791_198
Transcript
1791_198
EUR PA A cura del Carrefour europeo Alpi Istituto Agrario di San Michele all’Adige EUROPE DIRECT Rete di informazione dell’Unione Europea All’interno nforma Anno 10, n. 3 del 15 febbraio 2006 198 Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento Il libro bianco sulla politica europea di comunicazione Discutere sull’Europa, coinvolgere i cittadini La Costituzione Europea La Carta dei diritti Agricoltura • Importazioni di mele • Biocarburanti Montagna Carta dei prodotti agricoli di qualità Eurodesk L’Europa alla lavagna ISTITUTO AGRARIO SAN MICHELE ALL’ADIGE REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE Negli ultimi due decenni, l’Unione europea si è trasformata ed ha dovuto affrontare una gran varietà di compiti che toccano da vicino, sia pure in modi molto diversi, la vita dei cittadini. Ma la comunicazione dell’Europa con i suoi cittadini non è riuscita a stare al passo di questa crescente attività. Che oggi vi sia una grande distanza tra l’Unione europea e i suoi cittadini è un fatto ampiamente riconosciuto e nei sondaggi di opinione “Eurobarometro” realizzati negli ultimi anni, molti degli interpellati hanno affermato di sapere poco sull’UE e di avere la sensazione di avere scarsa influenza sui suoi processi decisionali. La comunicazione deve essere un percorso a due sensi, mentre fino a poco tempo fa, per quanto riguarda l’Europa, si è concentrata principalmente sul compito di informare la popolazione su cosa fa l’UE rivolgendo una minore attenzione all’ascolto delle idee dei cittadini. Negli ultimi anni sono sicuramente aumentati i meccanismi di coinvolgimento (si vedano ad esempio le “consultazioni” in campo ambientale - “Europa informa” n. 197), ma sono stati limitati a specifiche iniziative politiche ed i cittadini hanno spesso l’impressione che i canali attraverso i quali possono partecipare al dibattito siano limitati o inaccessibili. Pertanto, la Commissione europea propone un approccio fondamentalmente nuovo - un passaggio decisivo dalla comunicazione a senso unico a un dialogo consolidato, da una comunicazione basata sulle istituzioni a una comunicazione basata sui cittadini, da un approccio incentrato su Bruxelles a un approccio più decentrato. La comunicazione dovrebbe diventare una politica dell’UE a pieno titolo, un servizio dei cittadini. Dovrebbe basarsi su un dialogo autentico tra i cittadini e i responsabili delle politiche e su un dibattito politico animato tra i cittadini stessi. Tutti i cittadini dovrebbero avere il diritto a un’informazione corretta e completa sull’Unione europea e essere certi che le opinioni e le preoccupazioni da essi espresse siano ascoltate dalle istituzioni comunitarie. Per ridurre la distanza tra i cittadini europei e le istituzioni comunitarie, lo scorso 1° febbraio la Commissione europea ha adottato il “Libro bianco su una politica europea di comunicazione” lanciando delle proposte ed invitando tutte le parti in causa a contribuire con le loro idee a trovare soluzioni per ridurre questo divario. Il programma contenuto nel Libro bianco è piuttosto ambizioso e vuole migliorare la comunicazione anche per rilanciare il dibattito pubblico in Europa su temi quali ad esempio il Trattato costituzionale, fermo dopo la bocciatura con i referendum in Francia e Olanda (anche se qualcosa si sta muovendo; si veda al riguardo la notizia interna nella rubrica “Costituzione europea”). A differenza del Piano D di ottobre (si veda “Europa Informa” n. 191), che costituisce la risposta delle istituzioni comunitarie ai bisogni di democrazia europea, il Libro bianco vuole essere lo strumento di collegamento tra l’Unione europea, le istituzioni nazionali, le organizzazioni economiche e sociali, le organizzazioni rappresentanti la società civile ed i cittadini. Esso individua cinque settori di azione attraverso i quali sviluppare un lavoro comune fra tutti coloro che sono coinvolti nei processi politici dell’Unione europea. Per ogni settore d’azione sono state individuate delle azioni che possono costituire oggetto di discussione nel processo di consultazione. Questi i cinque settori: 1. la definizione di principi comuni per la politica di comunicazione. Inclusione, diversità e partecipazione sono i punti di partenza: tutti i cittadini dovrebbero avere accesso, nella propria lingua, alle informazioni su questioni di interesse pubblico. Ciò significa che le informazioni dovrebbero essere rese ampiamente disponibili attraverso una rete estesa di canali, tra cui i mass media e le nuove tecnologie. I cittadini europei provengono da background sociali e culturali estremamente diversi e hanno idee politiche ugualmente varie. La politica di comunicazione dell’UE deve rispettare tale gamma di idee nella sua totalità. I cittadini devono avere il diritto di esprimere le proprie idee e di essere ascoltati e devono avere l’opportunità di partecipare al dialogo con i responsabili delle decisioni. 2. il coinvolgimento dei cittadini. Per riuscire, una politica di comunicazione deve incentrarsi sulle esigenze dei cittadini. Deve pertanto sforzarsi di provvedere agli strumenti e ai servizi - forum per il dibattito e canali di comunicazione pubblica - che diano al maggior numero possibile di persone l’accesso all’informazione e l’opportunità di far ascoltare la propria voce. 3. la collaborazione con i media ed il ricorso alle nuove tecnologie. Nonostante i notevoli sforzi fatti nel recente passato, la copertura dei temi europei da parte dei media resta limitata e frammentaria. I principali avvenimenti con cadenza periodica come le riunioni del Consiglio europeo vengono trattati sui giornali nazionali, ma nei periodi che intercorrono tra le riunioni non c’è una copertura globale delle questioni dell’UE. I giornali regionali e locali raggiungono un gran numero di persone, ma generalmente danno poco spazio alle problematiche europee. 4. la comprensione dell’opinione pubblica. Nelle moderne società democratiche, i responsabili politici dedicano molta attenzione all’analisi dell’opinione pubblica, servendosi di strumenti come i sondaggi di opinione e il monitoraggio dei media. L’importanza di tali strumenti è aumentata insieme alla tendenza dei cittadini ad astrarsi dalla politica tradizionale (ridotta adesione a partiti politici, scarsa partecipazione al voto alle elezioni, ecc.). La Commissione europea è stata un precursore nell’elaborazione di strumenti moderni, come le indagini “Eurobarometro” e in questa direzione si dovranno aumentare gli sforzi. 5. la cooperazione. Per attuare una buona politica di comunicazione è fondamentale la cooperazione tra le diverse istituzioni comunitarie, tra gli Stati membri, con le realtà regionali e locali, con i partiti politici e con la società civile. Concretamente il primo passo per migliorare la politica di comunicazione europea si apre con una consultazione di 6 mesi sui temi contenuti nel Libro bianco: chiunque sia interessato a dare il proprio contributo, a proporre delle idee, delle soluzioni può farlo attraverso lo specifico sito Internet che è stato creato all’indirizzo http:/europa.eu.int/communication_white_paper o inviando il materiale a mezzo posta all’indirizzo: Consultazione sul libro bianco - Commissione europea - Direzione Generale Comunicazione - B 1049 Bruxelles - Belgio. Il Libro bianco è disponibile anche sul sito Internet dello Europe Direct - Carrefour Alpi o presso l’ufficio. GO 1 EUR PA nforma La Costituzione Europea L’8 febbraio il Parlamento fiammingo ha approvato il progetto di Costituzione europea con 84 voti contro 29 ed una astensione, facendo del Belgio il 14º Stato UE ad aver ratificato il testo (in Belgio, ci voleva l’approvazione di 7 assemblee parlamentari: Camera e Senato al livello federale, Parlamenti delle regioni di Vallonia e Fiandre, Parlamenti della Comunità francese e di lingua tedesca, Parlamento della regione di Bruxelles). Anche l’Estonia nel frattempo ha avviato la procedura di ratifica del Trattato costituzionale. (continua da Europa informa n. 197 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione) TITOLO III UGUAGLIANZA ARTICOLO II-80 Uguaglianza davanti alla legge Tutte le persone sono uguali davanti alla legge. ARTICOLO II-81 Non discriminazione 1. È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l’origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale. 2. Nell’ambito d’applicazione della Costituzione e fatte salve disposizioni specifiche in essa contenute, è vietata qualsiasi discriminazione in base alla nazionalità. ARTICOLO II-82 Diversità culturale, religiosa e linguistica L’Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica. ARTICOLO II-83 Parità tra donne e uomini La parità tra donne e uomini deve essere assicurata in tutti i campi, comprese le materie di occupazione, di lavoro e di retribuzione. Il principio della parità non osta al mantenimento o all’adozione di misure che prevedano vantaggi specifici a favore del sesso sottorappresentato. (continua) Presidenza finlandese e costituzione La Finlandia è decisa a trovare una soluzione al problema del trattato costituzionale europeo nel corso della sua Presidenza del Consiglio dell’UE, nel secondo semestre dell’anno, ha dichiarato il presidente finlandese, sig.ra Tarja Halonen. “Il dibattito sul Trattato costituzionale sarà al centro della Presidenza finlandese del Consiglio dell’Unione europea (...). La Finlandia farà tutto il possibile per stabilire un consenso all’interno dell’UE e, a tal fine, lavoriamo in stretta collaborazione con l’Austria, che esercita attualmente la Presidenza”, ha dichiarato la stessa, in apertura della sessione 2006 del Eudskunta, il Parlamento finlandese. “Sarebbe nell’interesse dell’UE in generale e della Finlandia in particolare che il Trattato costituzionale entrasse in vigore”, ha aggiunto. Agricoltura Regolamento (CE) n. 179/2006 della Commissione, del 1° febbraio 2006, recante istituzione di un regime di titoli di importazione per le mele importate da paesi terzi. GUUE L 29 del 2 febbraio 2006 Misure per evitare massicce importazioni di mele dall’emisfero sud Il 1° febbraio scorso la Commissione europea ha adottato un regolamento che istituisce nel 2006 un regime di certificati d’importazione per le mele originarie dei paesi terzi. Questa misura dovrebbe permettere di evitare importazioni massicce, in Europa, di mele provenienti da alcuni paesi terzi dell’emisfero sud (Argentina, Cile, Nuova Zelanda, Australia). Nel novembre 2005, la Francia aveva chiesto alla Commissione di applicare una clausola di protezione mirante a limitare “al più presto” le importazioni comunitarie di mele provenienti da paesi terzi, importazioni che sono aumentate di più di 300.000 tonnellate in tre anni. L’UE non si spinge altrettanto lontano adottando misure commerciali, ma il suo sistema di certificati dovrebbe permettere di migliorare il controllo delle importazioni di mele. L’operatore del paese terzo dovrà versare una cauzione di 15 euro per tonnellata per poter ottenere il certificato d’importazione. Questo sistema di certificati d’importazione sarà sostituito, nel 2007, da un nuovo sistema centralizzato di controllo. Inoltre, la Commissione ha invitato i principali paesi esportatori di mele a partecipare in marzo ad una tavola rotonda sulla valutazione del mercato in questo settore. Sviluppare i biocarburanti - Comunicazione della Commissione su una strategia europea per i biocarburanti (COM (2006) 34 dell’8 febbraio 2006) - Direttiva 2003/30/EC dell’8 maggio 2003 “Promozione dell’uso dei biocarburanti e di altri carburanti rinnovabili per i trasporti” La Commissione europea ha adottato l’8 febbraio scorso una “strategia” in sette punti per promuovere lo sviluppo della produzione di biocarburanti nell’UE: stimolare la domanda, agire in favore dell’ambiente, sviluppare la produzione e la distribuzione, estendere l’approvvigionamento in materie prime, rafforzare le possibilità commerciali e aiutare i paesi in via di sviluppo sono i sette punti elaborati. Stimolare la produzione di biocarburanti risulta molto importante per almeno tre motivi: l’evoluzione del clima, la ricerca di nuovi sbocchi per gli agricoltori e la riduzione della dipendenza dell’Europa dalle importazioni di combustibili fossili. La commissaria all’agricoltura Fischer-Boel ha ricordato che l’UE non ha raggiunto gli obiettivi fissati con la direttiva del 2003, cioè raggiungere una quota di mercato per i biocarburanti del 2% nel 2005 e del 5,75% nel 2010: nella migliore delle ipotesi sarà infatti raggiunta per il 2005 la quota dell’1,4%. Per incentivare la domanda di biocarburanti, entro la fine dell’anno la Commissione europea potrebbe proporre una eventuale revisione della direttiva sui biocarburanti, rendendo magari vincolante l’obiettivo del 5,75% entro il 2010. Nel 2004 la produzione comunitaria di biocarburanti è stata di 2,4 milioni di tonnellate (vale a dire circa lo 0,8% dei consumi di benzina e di gasolio nell’UE), di cui 0,5 milioni di tonnellate di bioetanolo (il 10% della produzione mondiale) e 1,9 milioni di tonnellate di biodiesel. Stando alle stime, la capacità di produzione di biodiesel nell’UE dovrebbe raggiungere circa i 4 milioni di tonnellate verso la metà del 2006. Redditi agricoli in calo Secondo le prime stime pubblicate da Eurostat il reddito tratto dall’attività agricola nell’UE si è ridotto nel 2005 del 6,6%, dopo aver fatto registrare un aumento del 7,2% nel 2004. 2 EUR PA nforma Carta europea dei prodotti agricoli di qualità Il 7 dicembre 2005 presso il Parlamento Europeo di Bruxelles è stata presentata la “Carta europea dei prodotti agroalimentari di qualità della montagna”. Il documento, realizzato nell’ambito di un progetto del 5° programma quadro di ricerca dell’UE e di cui è capofila Euromontana è stato sottoscritto per ora da associazioni di Francia, Italia, Slovenia e Svizzera, che si impegnano a tutelare i prodotti alimentari delle regioni di montagna e a promuoverne la vendita. Attraverso la “Carta” gli agricoltori e le imprese delle regioni montane otterranno migliori opportunità nella commercializzazione dei prodotti di qualità e saranno messi nelle condizioni di praticare un’agricoltura sostenibile. Nel corso dello studio sono stati presi in considerazione 122 prodotti agroalimentari di qualità in 10 aree montane diverse e su 18 prodotti sono stati fatti degli specifici approfondimenti. La “Carta” ha l’ambizione di diventare un documento di riferimento comune in Europa sui prodotti di montagna e sul loro valore per il consumatore e per la società. Partner italiani del progetto sono la Provincia Autonoma di Trento, l’Agenzia per la garanzia della Qualità in Agricoltura (AQA) dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e la provincia di Torino. Croazia e Turchia pronte ai negoziati La Commissione europea ha approvato l’apertura di negoziati di adesione con Croazia e Turchia sul primo dei 35 capitoli della legislazione UE (il cosiddetto “acquis comunitario”): “scienze e ricerca”. Il via libera si trova nelle prime due relazioni, una per paese, dove la Commissione presenta i risultati dell’esame analitico che i suoi servizi hanno fatto nelle ultime settimane con Turchia e Croazia per determinare eventuali problemi per i due paesi se accettano e attuano la legislazione comunitaria in tema di scienze e ricerca. La conclusione della Commissione è identica per i due paesi: sono preparati a sufficienza per avviare i negoziati su questo capitolo; la Commissione pertanto raccomanda al Consiglio di aprire i negoziati sul questo tema. Una seconda raccomandazione positiva della Commissione per i due paesi è imminente e riguarda l’apertura dei negoziati sul capitolo “istruzione e cultura”. Spetta ora alla presidenza austriaca decidere quando il Consiglio (all’unanimità) dovrà fissare una data per aprire i negoziati; è probabile che il Consiglio, prima di invitare i due paesi ai primi round formali di negoziato, aspetti il via libera della Commissione su altri capitoli ora in fase di screening. Si ricorda che in occasione dell’adesione dei dieci paesi dell’Europa centro orientale il Consiglio aveva aspettato di avere raccomandazioni positive dalla Commissione su sette capitoli prima di decidere, nell’ottobre 1998, la convocazione di una prima seduta formale di negoziato con il primo gruppo di candidati. L’analisi di tutti i 35 capitoli di cui si compone l’“acquis comunitario” dovrebbe durare almeno fino al prossimo autunno. Turisti sempre più “europei” Il turismo nei Venticinque assume sempre di più una dimensione europea: il numero di viaggi all’estero ha infatti ormai raggiunto il numero di quelli verso località interne ai rispettivi paesi. Il dato è contenuto nell’ultimo rapporto di Eurostat sui flussi turistici nell’UE che evidenzia come nel 2004 i viaggi per vacanza dei cittadini europei negli altri paesi membri sono stati circa 180 milioni, pari al 43% di quelli con destinazione “domestica” (237 milioni). In undici paesi europei, tra i quali Germania, Belgio, Gran Bretagna e Olanda, le vacanze all’estero sono addirittura più frequenti di quelle interne. I paesi mediterranei, con in testa la Spagna, sono le mete privilegiate dei viaggi oltre confine. Concorso “L’Europa alla lavagna 2006” In occasione del 9 maggio, “Giornata dell’Europa”, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea bandisce un concorso rivolto agli istituti di istruzione secondaria superiore di ogni tipologia e indirizzo presenti in Italia. Il concorso premierà gli studenti che avranno realizzato i migliori siti Internet sull’Unione europea. I progetti dovranno pervenire alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea entro il 31 marzo 2006. Per la premiazione una delegazione delle classi o istituti vincitori sarà invitata ad un incontro con il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 9 maggio 2006 presso il Quirinale. In occasione dell’evento il Presidente della Repubblica terrà un discorso sull’Europa rivolto a tutte le scuole italiane. All’incontro seguirà una visita della Sala degli Orazi e Curiazi in Campidoglio, luogo dove sono stati firmati nel 1957 i trattati di Roma e nel 2004 il progetto di Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Le due classi vincitrici saranno invitate a visitare la città di Bruxelles, sede delle istituzioni europee, e la città di Vienna, capitale del paese che ha in questo semestre la presidenza di turno dell’Unione europea. Obiettivo del concorso è quello di ampliare la conoscenza della storia, dei valori, delle politiche e dell’avvenire dell’Unione europea all’interno delle scuole, coinvolgendo gli studenti nella realizzazione appunto di un sito Internet, al fine di stimolare il loro interesse sulle attività dell’Unione europea. I progetti possono essere realizzati da gruppi di studenti, singole classi, singoli istituti o da un raggruppamento di classi anche di diversi istituti. I gruppi dovranno essere in ogni caso composti da un minimo di cinque studenti e coordinati da almeno un docente o assistente tecnico responsabile. I siti Internet dovranno essere composti da un minimo di cinque pagine html per un massimo di 10 MB. Montagna Per maggiori informazioni: - http://www.mountainproducts-europe.org - Gian Antonio Battistel (AQA), tel: 0461 615278 Ampliamento Cittadini Giovani Tutte le informazioni necessarie per partecipare al concorso sono disponibili sul sito della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, all’indirizzo: http://europa.eu.int/italia 3 EUR PA nforma Europa da leggere Dialoghi sull’Europa. Mito, cultura, storia, economia e politica nello scenario internazionale a cura di Piernicola Spadaccini Ediesse editore, 2005 277 pagine - 12,00 euro Sono evidenti i limiti di un’Unione Europea che tuttora, ancorché sia stato approvato il nuovo trattato costituzionale, si presenta preminentemente come Unione economica e monetaria, come grande mercato da contrapporre nella competizione globale alle potenze concorrenti degli Usa, del Giappone, della Russia e della Cina. È lecito allora domandarsi se vi siano radici culturali e valori di riferimento su cui impegnarsi per costruire un’Unione Europea dei popoli con un forte connotato identitario, in grado anche di trascendere differenze etnico-linguistiche sedimentate nel corso dei secoli. Di questo si interrogano i Dialoghi sull’Europa con interventi di intellettuali che, senza alcuna presunzione di tirare delle somme, aprono la discussione sul tema. Bandi aperti Giovani La Commissione europea intende sostenere progetti innovativi di cooperazione, formazione e informazione nel settore dell’istruzione non formale. Le candidature devono riguardare una delle seguenti tematiche prioritarie: -diversità culturale e tolleranza; -regioni svantaggiate; -Europa dell’Est, Caucaso, Europa sud-orientale; -innovazione in attività di educazione alla cittadinanza europea; -cooperazione tra enti locali o regionali e organizzazioni non governative che operano nel settore giovanile. È essenziale che i promotori di progetto (enti legalmente costituiti quali le organizzazioni non governative giovanili, nonché gli enti locali o regionali) specifichino nelle candidature gli elementi innovativi che intendono introdurre. I progetti devono avere una spiccata dimensione europea transnazionale e contribuire allo sviluppo della cooperazione europea sulle questioni giovanili. In termini più specifici, tali progetti devono portare alla creazione e/o al consolidamento di forti partenariati tra le organizzazioni giovanili o tra queste organizzazioni e gli enti pubblici. Scadenza: 1° luglio 2006 GUUE C 27 del 3 febbraio 2006 Assunzione L’Agenzia europea per i medicinali indice una serie di procedure di selezione al fine di costituire un elenco di idonei per il posto di dirigente medico responsabile. I candidati prescelti saranno iscritti in un elenco di idonei e, a seconda delle disponibilità di bilancio, potranno ricevere un’offerta di contratto quinquennale rinnovabile alle condizioni di impiego degli altri agenti delle Comunità europee. La sede di lavoro è Londra. I candidati devono essere cittadini di uno degli Stati membri delle Comunità europee oppure dell’Islanda, della Norvegia o del Liechtenstein, e godere dei diritti politici. Scadenza: 17 marzo 2006 GUUE C 27A del 3 febbraio 2006 Formazione Nell’ambito del programma Socrates, la Commissione europea invita a presentare proposte per l’attuazione delle “Attività generali di osservazione ed analisi” e delle “Nuove iniziative in risposta alle esigenze emergenti”, sotto forma di misure tendenti a migliorare e a facilitare lo scambio di informazioni e di esperienze, oltre che lo sviluppo di innovazioni nel settore educativo. La Commissione invita a presentare proposte nell’ambito dei tre seguenti temi proritari: -il ruolo e il profilo dell’istruzione superiore rispetto al modello sociale europeo; -meglio capire per meglio combattere il fenomeno delle basse capacità di lettura e del numero scarso di lettori; -per una migliore valutazione delle politiche di istruzione adeguate alle esigenze dei gruppi a rischio. Scadenza: 18 aprile 2006 GUUE C 32 dell’8 febbraio 2006 Partnership Scuola di bellezza Il “Beauty Culture Center” di Malta cerca partner per presentare un progetto nell’ambito del programma GRUNDTVIG sull’apprendimento lungo tutto l’arco della vita. La scadenza per la presentazione dei progetti è il 1° marzo. Il centro, nato quindici anni fa, ha sviluppato una grande esperienza nell’ambito dei prodotti e dei trattamenti di bellezza. Regolarmente organizza seminari con la partecipazione di esperti e di consulenti internazionali al fine di aggiornare continuamente i propri specialisti con le ultime novità sia nel campo delle tecnologie che dei prodotti utilizzati. All’interno del centro operano la “Scuola internazionale di trattamenti di bellezza” e la “Scuola internazionale di acconciatori”. Il centro cerca partner per poter attivare degli scambi formativi internazionali rivolti a studenti sia della scuola di bellezza che della scuola per acconciatori. (M 1) Insegnare l’inglese Sempre nell’ambito del programma GRUNDTVIG ed ancora da Malta arriva la proposta della scuola di lingua inglese “Britannia college”, istituto che da oltre vent’anni lavora con successo nel campo della formazione linguistica. I corsi che organizza sono rivolti a studenti che intendono migliorare il proprio inglese sia commerciale che non e sono generalmente accompagnati con attività organizzate per il tempo libero. La scuola cerca strutture analoghe, organizzate in maniera similare, in particolare per uno scambio di esperienze che possa portare a migliorare ulteriormente la qualità dell’offerta. (M 2) Natura in Cechia “Infomedia” è un gruppo giovanile di Praga composto da 9 ragazzi tra i 16 ed i 23 anni impegnato in microprogetti legati alla conservazione della natura e alla valorizzazione del patrimonio locale con un particolare interesse per le diverse modalità espressive della comunicazione (pittura, creazione di filmati, ecc.). Il gruppo cerca partner per realizzare uno scambio nell’ambito dell’azione 1 del programma GIOVENTÙ. Tema dello scambio, al quale sono invitati più gruppi giovanili composti da tre ragazzi è la valorizzazione del patrimonio locale attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie (creazione di presentazione tramite Internet, ecc.). Lo scambio si terrà in una struttura nelle vicinanze di Praga, in passato adibita a monastero. (CZ 1) L’elenco dei bandi ancora aperti pubblicati sulla Gazzetta ufficiale serie C è disponibile sul sito di Europe Direct - Carrefour Alpi all’indirizzo: http://carrefouralpi.iasma.it Il centro Europe Direct - Carrefour Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza, presso la sede di Pergine Valsugana in orario d’ufficio. Indirizzo: via alla Val, 2 - loc. Costa di Casalino - 38057 Pergine Valsugana (Trento) Tel. +39 0461 534848 - Fax +39 0461 531052 - E-mail: [email protected] Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente copia in formato cartaceo o in formato digitale è sufficiente farne richiesta a EUROPE DIRECT - Carrefour Alpi. Disponibile su Internet al sito http://carrefouralpi.iasma.it - Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Silvia Ceschini - In redazione Giancarlo Orsingher, Stefania Trentin Stampa: Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45 4 I contatti per i partenariati pubblicati sono disponibili presso Europe Direct - Carrefour Alpi