LACRIME E PIOGGIA TRA LE STRADE DI AMATRICE

Transcript

LACRIME E PIOGGIA TRA LE STRADE DI AMATRICE
3
GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 10 settembre 2016
>
PRIMO PIANO
IL REPORTAGE
Nell’inferno del terremoto
LACRIME E PIOGGIA
TRA LE STRADE DI AMATRICE
Tonino Zana
L
daliere, l’adozione di una frazione colpita dal sisma o altro.
«Abbiamo avuto
contatti diretti con il sindaco
di Amatrice Pirozzi, con il
commissario Errani e con la
consigliera comunale Buzzoni - riferisce il direttore del
GdB Nunzia Vallini -. A questi
ne seguiranno altri nei prossimi giorni, per individuare progetti concreti da valutare in
commissione. Quanto finora
raccolto rappresenta una pluralitàdi donatori che va ben oltre il numero dei versamenti,
perché sono tantissime le realtà aggregative che ci stanno
sostenendo».
Il tavolo ha anche preso atto della dichiarata disponibilità di altre istituzioni, come
Acb e Provincia, a far confluire la generosità dei bresciani
in un unico progetto e ha dato
conto delle decine di iniziative già confluite nella sottoscrizione, tra cui in particolare
quelle del calcio bresciano.
Ma pure delle centinaia di piccoli sottoscrittori che si recano appositamente in banca
per donare, fidandosi delle
istituzioni che hanno lanciato
l’iniziativa.
Tante sono le attestazioni e
le disponibilità, al punto da
far sognare un progetto interamente targato Brescia, dalla
progettazione alla realizzazione finale. //
Contatti.
VoK+I7WF/TNNGdoy7EJdsFNAWarekacbW+fcP/LyzFY=
RACCOLTA TERREMOTO 2016
BANCO DI BRESCIA, SEDE
No Conto Corrente:
69000
Intestato a:
FONDAZIONE DELLA COMUNITÀ BRESCIANA
ONLUS EMERGENZA TERREMOTO 2016
Causale:
TERREMOTO 2016
IBAN: IT82C0350011200000000069000
Senza spese per i correntisti e in tutti gli sportelli UBI
Raccomandiamo a chi desidera mantenere l’anonimato nell’elenco pubblicato sul Giornale
di Brescia di manifestare esplicitamente la sua volontà nella causale del versamento.
Se non ci sarà la relativa annotazione, verranno pubblicati nome e cognome di chi
effettua il bonifico.
I VERSAMENTI CONSENTONO LA DEDUCIBILITÀ FISCALE DEGLI IMPORTI DONATI,
SECONDO LE SEGUENTI MODALITÀ
Enti/Soggetti con reddito d’impresa
La raccolta, autorizzata con decreto prefettizio ai sensi della legge 133/99 art. 27 c.1,
prevede la completa deducibilità fiscale di tutte le erogazioni liberali dal reddito di
impresa. Per avere la ricevuta valida ai fini fiscali, inviare alla Fondazione della Comunità
bresciana a mezzo fax (030.40467) o via mail ([email protected]) la
ricevuta del bonifico effettuato unitamente alle seguenti informazioni:
Ragione Sociale dell’Ente / Nome e cognome per soggetti con Partita Iva - Partita Iva
e Codice Fiscale - Sede legale dell’Ente.
Persone fisiche non titolari di reddito d’impresa (senza Partita Iva)
1) Deducibilità nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato, fino all’importo
totale di euro 70.000,00 annui (art. 14 L.80/2005 «più dai meno versi»);
2) Detrazione Irpef del 19% dell’erogazione – calcolata sul limite massimo di euro 2.065,83
(art. 15 comma 1, lett. i-bis). Tali disposizioni non sono cumulabili.
Per avere la ricevuta valida ai fini fiscali, inviare alla Fondazione della Comunità bresciana
a mezzo fax (030.40467) o via mail ([email protected]) la ricevuta del
bonifico effettuato unitamente alle seguenti informazioni:
Nome e Cognome - Codice Fiscale - Residenza (Indirizzo e Città).
La Fondazione della Comunità bresciana provvede poi a recapitare a mezzo posta, al
domicilio dell’interessato o alla sede dell’azienda, la ricevuta valida ai fini fiscali per
la detrazione.
a scuola elementare di Amatrice, sul
Ascoltiamo la loro preghiera ai soldati:
limite della linea rossa, è un altro
«Vorremmo entrare nella nostra casa,
confine in questa terra «taglieggiata»
prendere dei barattoli, un paio di vestiti». La
proprio dai confini. Vengono
più bella scusa della terra e del cielo.
interpretati, subdolamente, come
Vorrebbero riprendere a parlare con le loro
incomprensibili e perciò, le terre su cui
pareti, dire che torneranno, magari sedersi
insistono vengono lasciate a se stesse. La
sul divano, per qualche minuto, cancellare
moltiplicazione dei confini interregionali,
l’incubo. Ascoltano il consiglio dei soldati:
qui, si trasforma in un silenzioso lavarsi le
«La protezione civile entrerà nella vostra casa
mani: tocca a te, no tocca a te. Così si
e raccoglierà ciò che vi serve. È troppo
stabilisce una cronica passività.
pericoloso. Abbiate pazienza».
La scuola elementare a venti passi dal Coc,
La pazienza è nei loro 150 anni di
(Centro operativo comunale), ha vomitato
esistenza. Alice e Mimmo l’hanno coltivata
cento pezzi di muri dopo la congestione di
fin da bambini. Pazienti nel percorrere a
acqua di questi giorni. Qualche ora fa
piedi i sentieri da casa alle scuole, pazienti ad
stavamo lì sotto a inviare i nostri servizi
attendere una corriera che non arrivava,
nell’auto di Gabriele Strada, di New Eden e
pazienti a onorare un lavoro lontano, a
studiavamo la parete della scuola. Ci
Roma, da cui sono tornati sempre. Pazienti,
ricordava la parete della banca di Moglia,
adesso, nel battere la pioggia e la salita verso
provincia di Mantova, che a mezzogiorno
il paese che resta. Ci avviciniamo,
orbitò intorno alle nostre teste e poi tornò a
spieghiamo di essere ambasciatori del nostro
posto: 3 settembre 2010, ore 12, quinto grado
giornale, portavoce del direttore Nunzia
scala Mercalli, pallori fino a sera, viscere
Vallini, per vedere, ascoltare, capire come
ingarbugliate, voglia di tornare a
indirizzare al meglio la grande
casa.
solidarietà dei lettori-donatori
Mimmo e Alice:
Davanti alla scuola di Amatrice,
bresciani. Ci osservano con occhi
«Abbatteranno
mercoledì sera, due giapponesi
indimenticabili. Trattengono una
forse il nostro
studiavano i muri rosa. Ne
immensa storia di dolore. Occhi
condominio e lo
staccavano un pezzo e lo
puliti da quel tipo di lacrime che
ricostruiranno
tastavano con la lingua. Siamo
commuovono il più arcigno dei
Mai ce ne
usciti, li abbiamo avvicinati e ci
cinici. Dicevano i pastori di
andremo da qui» Amatrice, dopo che i fulmini
siamo capiti senza sillabe
ufficiali. Loro sorridevano e noi
avevano abbattuto malghesi e
sorridevamo sul loro sorridere. Inchini a
mandria, che si sarebbe ripreso subito a
ripetizione e un abbraccio finale dopo aver
lavorare se non si fosse pianto, oppure se si
sentito che per loro la nostra protezione
avessero versato poche lacrime per non dare
civile è la migliore del mondo. Al mattino
soddisfazione al cielo cattivo. Mimmo e Alice
presto, le agenzie battevano la notizia di una
versano quel poco di lacrime, ne conservano
scossa a Tokio del quinto grado. I giapponesi
per il futuro. Saranno lacrime di gioia
stavano, contemporaneamente, sul
quando rientreranno nella loro casa: «Forse terremoto di casa e sul terremoto di studio
dicono - abbatteranno il condominio e lo
fuori casa. Brillava, su tutto, la loro apparente
ricostruiranno. Quello di cui siamo sicuri è
serenità. I loro nomi sono su un biglietto di
che non ce ne andremo mai da Amatrice».
rappresentanza, li riportiamo presto, uno
Giuseppe del ristorante dove tutti vanno a
dell’industria, l’altro di un’università di
ristorarsi con un’amatriciana a pochi euro,
Tokio.
davanti a un laghetto che esclude l’idea che
Abbiamo sbirciato poi in una classe della
qui ci sia stato l’inferno, racconta che da
scuola. Una cartina geografica dell’Italia,
trecento anni il terremoto non metteva fuori
quelle di una volta, larghe e colorate, è
il muso dal bosco. Per molti pastori, il
minacciata da una crepa lunga, dall’alto in
terremoto è l’orso peggiore, esce
basso e pronta a entrare nel cuore della
all’improvviso e si mangia persone e case.
cartina.
L’orso-terremoto ha ucciso, distrutto.
La linea rossa, oltre la quale il silenzio delle
L’orso ha perso. Chi è sopravvissuto giura
macerie riporta ai morti seppelliti due volte,
che rivivrà ad Amatrice. E un esercito di
viene controllata da mille soldati. Vita dura
donne e uomini sono saliti e scesi dall’Italia
per gli sciacalli. Parliamo con il tenente
mescolando la loro vita con la vita dei
colonnello Giuseppe Prete e il tenente alpino
terremotati. Ognuno, del resto, è un profugo
Marco Ciavardini. L’acqua batte sul confine
e un terremotato, ufficialmente o
immaginario della linea rossa. Due anziani,
virtualmente. Non è lo stesso, certo. Ma
una donna e un uomo, stretti nel loro
dona il segno di una fratellanza previdente.
ombrello, vorrebbero sorpassarla. Di là, a
Conviene aiutarci. Conviene per la
cinquanta passi, al secondo piano, vedono e
coscienza e per la sicurezza del pezzo di
segnano con la mano il loro appartamento.
strada che dobbiamo percorrere. Insieme.