Nau! a Vicenza all`insegna del 4 Villotti: adidas
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Nau! a Vicenza all`insegna del 4 Villotti: adidas
35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 31 MAGGIO 2013 ANNO III N. 495 Nau! a Vicenza all’insegna del 4 Con la recente inaugurazione del punto vendita nella città palladiana, dotato di quattro vetrine, il primo brand italiano monomarca dell’ottica sale così a quattro negozi in Veneto Lo store Nau! (nella foto), 70 metri quadrati di ampiezza, si trova presso il Centro Commerciale Palladio di Vicenza. «Frequentato ogni anno da oltre 7 milioni di visitatori, grazie alla presenza di circa 100 negozi e di un ipermercato di oltre 8.500 mq, il centro commerciale vicentino ospita insegne nazionali di assoluto rilievo, a garanzia della qualità offerta e della grande attenzione al cliente», spiega un comunicato di Nau!. Villotti: adidas eyewear punta tutto sulle emozioni Martedì, nella suggestiva location lecchese di Pian dei Resinelli, il noto brand sportivo ha annunciato il sodalizio con il blog passionandpower: una piattaforma fatta dalla gente per la gente che cercherà di fare dello sport un’ispirazione di vita Nutrire lo sguardo attraverso le emozioni quotidiane, non solo sportive. È ciò che ha spinto adidas eyewear ad abbracciare la filosofia di un neonato blog sportivo e a creare una campagna comunicazionale ad hoc, in cui la narrazione è incentrata quasi esclusivamente su storie di uomini che hanno saputo superare i propri limiti con dedizione e passione. «Parlare dello sport e di chi lo vive non significa affrontare la prestazione, ma viverla nelle emozioni, nell’umanità, nei valori e nella passione. Con il blog passionandpower.it è arrivata l’occasione giusta, il progetto ci è piaciuto subito». Così Michele Villotti, direttore generale di Silhouette Italia, licenziataria del brand adidas eyewear, ha introdotto un press-day davvero unconventional e ha presentato una piattaforma social che ospiterà le storie di molti degli sportivi che l’azienda sostiene. Si tratta di uomini che amano non solo la sfida sportiva e competitiva, ma soprattutto quella della quotidianità e che, per la forza della loro passione, diventano modelli da imitare, una sorta di “heroes”. Outdoor, bike, golf, running, snow, vela saranno tra le discipline che entreranno in gioco. La tecnologia e l’avanguardia delle montature tecniche adidas fanno da contorno a questi scenari, potenziando la passione per lo sport. Nella giornata organizzata al rifugio Carlo Porta sono stati i Ragni di Lecco (nella foto da sinistra Matteo Piccardi con il presidente Fabio Palma), storico gruppo alpinistico lecchese famoso per le imprese sulle Alpi e in Patagonia, a farsi portavoce di tale filosofia per il blog, condividendo con i giornalisti presenti le emozioni legate alle loro imprese, sia come uomini sia come sportivi. Sembrano esperienze tanto affascinanti quanto lontane, eppure, per il loro volto umano, riescono a fare breccia e ad accendere in chi li ascolta l’interesse e la voglia di mettersi alla prova: solo chi mette in gioco tutto in ciò che fa non mollando mai la meta, può assumere consapevolezza di se stesso e arrivare pienamente soddisfatto al proprio obiettivo. Esprit Kids: colori e tessuti per i più piccini La collezione per bambini del marchio, prodotto e distribuito da Charmant, è animata da elementi come denim, stampe e trasparenze Alcuni degli occhiali per bambina hanno l'astina colorata ravvivata dalla stampa a motivo cachemire, declinata negli stessi colori del frontale, altri, dalle tinte pastello, hanno forma ovale e logo Esprit sulle aste. Tra le montature bimbo (nella foto) dominano le tonalità grigio, blu e marrone con accenni di colore sui terminali, sul logo dell'astina e sul bordo inferiore del frontale. In alcuni modelli, le astine, il cui interno presenta toni acidi, hanno un motivo jeans in diverse tonalità contrasto. 202mm x 31mm 35mm x 24mm 35mm x 24mm VENERDÌ 31 MAGGIO 2013 ANNO III N. 495 Luisa Redaelli TODAY La cultura dell'occhiale: distinguere i valori Il prezzo è il valore? Non sempre! Valore reale e valore percepito: nel caso dell'occhiale, in particolar modo, la distanza fra i due richiede di spiegare, argomentare, illustrare Per l'occhiale, il valore percepito dall'utente è spesso ancora legato al marchio conosciuto, mentre noi sappiamo bene che il valore reale si trova altrove. Il prodotto di valore reale, dove la qualità si può riconoscere dallo studio del design, dalla tecnologia applicata, dai materiali utilizzati, richiede di essere dimostrato. Per argomentare e far comprendere all'utilizzatore finale, bisogna riprendere salda in mano la cultura del prodotto e tornare a riconoscere le peculiarità distintive. Il prezzo non è necessariamente una discriminante. Il prezzo elevato non fa automaticamente il prodotto di valore, come il prezzo contenuto non identifica sempre un prodotto scadente. Analogamente, il "made in un paese" oggi è purtroppo un timbro vuoto di significato: questa geografia "è un'opinione". Occorre approfondire la nostra cultura e affinare la sensibilità per poter distinguere e riconoscere. Nella mia ampia esperienza di esploratrice del settore, in tanti anni, ne ho viste di tutti i colori: ho visto da vicino aziende e prodotti menzogneri, chi millanta qualità e falsa il concetto d'affidabilità, ma poi opera solo politiche commerciali egoistiche, profittatrici. La mia identità è stare al fianco di chi opera con il desiderio di fare onestamente il bene comune, per condividere valori e passioni, idee e progetti, utili all'evoluzione positiva e pro-attiva di tutte le componenti del nostro settore, lavorando insieme, per elevare la qualità delle prestazioni professionali: ottici, aziende, designer, produttori, commerciali e così via. Io, con la mia piccola voce, cerco di informare, di lanciare spunti, di offrire quegli elementi di conoscenza in più che continuo a studiare, per aiutare chi condivide certi valori umani e di professione a distinguere il vero dal falso, aiutare a riconoscere il valore reale da quello effimero, speculativo, inquinato. Il valore di un occhiale, come di qualsiasi prodotto o consulenza, è riconoscibile quando sappiamo discernere gli elementi che lo costituiscono. Quando noi stessi avremo acquisito la capacità di vedere bene i dettagli e sapremo identificare gli ingredienti della qualità, potremo essere in grado di scegliere con coscienza, di narrare argomenti validi e convincenti, di coinvolgere in un contesto affidabile, dove il valore reale va a coincidere con quello percepito. L'importante è avere la cultura, "conoscere": per poter spiegare un prezzo, alto o basso che sia, l'importante è che sia giustificato e giustificabile, veritiero, adeguato e argomentabile. L'anello al naso non lo vogliamo più e io cerco di parlare il più possibile di questi argomenti: sarò a Matera, il 10 giugno, per trattare questi temi. Per parlare con il cuore, bisogna prima sentirlo, rispettarlo, ascoltarlo. Altrimenti soffiamo bolle nell'aria. E le bolle, puf, scoppiano… [email protected] Gli occhiali faranno la fine dell'autoradio e del fax? Un breve articolo pubblicato su corriere.it a firma di Alessio Lana sottolinea i progressi della tecnologia che si accingono a far scomparire nel giro di 20 anni una serie di oggetti che fanno o hanno fatto parte della nostra quotidianità. Ma la tecnologia potrà davvero soppiantare montature e lenti oftalmiche? Se alcuni in effetti sono già oggi decisamente obsoleti, tanto da essere più o meno “ignoti”, quanto a utilizzo, a generazioni intere, come l’autoradio, il fax e i francobolli, altri sono ancora tra noi e fino a ieri ci parevano assolutamente all’avanguardia. Il lettore mp3 però farà presto la fine dell’antenato walkman, soppiantato nelle sue funzioni dall’avanzata inarrestabile dei cellulari intelligenti, così come, ad esempio, la videocamera verrà pensionata da macchine fotografiche compatte e action cam. Ma a “lasciarci” nei prossimi anni saranno anche gli occhiali, almeno quelli da vista? Secondo l’autore, già ora le lenti a contatto e le operazioni chirurgiche per correggere i principali difetti visivi li avrebbero «relegati in una nicchia fino a poco fa impensabile»; a decretarne la probabile morte, se non altro nella forma in cui li conosciamo, potrebbero essere gli smart glass di nuova generazione (nella foto i Recon Jet, competitor dei Google Glass e pensati soprattutto per gli sportivi) con cui i colossi dell’hi tech si stanno affrontando da mesi. Requiem per gli occhiali, dunque? La sfida per mantenerli in vita è aperta! 38mm x 31mm Direttore responsabile: Angelo Magri Coordinamento redazionale: Nicoletta Tobia Redazione: Via Ripamonti 44 - 20141 Milano Tel. 02 36638601 Pubblicità: Luciano Cristiano Cel. 334 6970786 E-mail: [email protected] Supplemento al 31 maggio 2013 di b2eyes.com reg. presso Tribunale Milano, n. 292, 17-06-2009 38mm x 31mm