Note sul teorema fondamentale e sulla formula fondamentale del
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Note sul teorema fondamentale e sulla formula fondamentale del
Note sul teorema fondamentale e sulla formula fondamentale del calcolo integrale Definizione. Sia f:[a, b] →ℝ una funzione reale continua definita sull’intervallo [a, b] ℝ. Una funzione primitiva (o semplicemente una primitiva) di f è una qualsiasi funzione G:[a, b] →ℝ tale che G’(x) = f(x) per ogni x∈[a,b], ossia la cui derivata prima coincida con la funzione f su tutto l’intervallo [a,b]. Osservazione. Non è difficile mostrare che se G è una primitiva di f, allora lo è anche G(x) + C, per ogni valore costante C∈ℝ. Inoltre è possibile mostrare che vale anche il viceversa: se G e G* sono due qualsiasi primitive di f, allora esiste una costante C∈ℝ tale che G*(x)=G(x)+C. Quindi per conoscere tutte le primitive di f, è sufficiente conoscere una particolare primitiva G: tutte le altre si ottengono allora da aggiungendo ad essa tutte le varie costanti reali, ossia se G è una qualsiasi primitiva di f, l’insieme di tutte le primitive di f è dato dall’insieme {G(x) + C / C∈ℝ}. Si noti infine che una tabella di derivate, letta al contrario, fornisce una tabella di primitive. Il caso delle funzioni polinomiali. Se g(x) = amxm + am-1xm-1 + … + a2x2 + a1x + a0, dove a0, a1, … , am ℝ e am ≠ 0 è una funzione polinomiale, allora la sua derivata è: g’(x) = mamxm-1 + (m-1)am-1xm-1+ … + 2a2x + a1. Ad esempio se g(x) = x3 - x + 5, allora g’(x) = 3 x2 - . Così una primitiva della funzione costante f(x) = 3 è g(x) = 3x. Infatti g’(x) = 3. Anche la funzione g*(x) = 3x - lo è ed infatti l’insieme di tutte le primitive di f(x) = 3 è dato dall’insieme { 3x+C / C∈ℝ }. Analogamente una primitiva di f(x) = x è g(x) = x2, perché g’(x)=x, ma le è anche la funzione g(x)* = x2+3, infatti l’insieme di tutte le primitive di f(x) = x è { x2+C / C∈ℝ }. Esercizio. Mostrare che per ogni intero positivo n una primitiva di f(x) = xn è g(x) = l’insieme di tutte le primitive è { xn+1 e che xn+1+C / C∈ℝ }. Svolgere prima i casi n=3,4 e poi cercare di generalizzare. Esercizio. Verificare che una primitiva di f(x) = 3x2 + x + è g(x) = x3 + x2 + x. Esercizio. Trovare una primitiva del generico polinomio di secondo grado: f(x) = ax 2 + bx + c. Esercizio. Trovare una primitiva dei seguenti polinomi: x5 + x4 - x3 + x2 - x +1; x5 + x 4 + - ; x3 + x + x6 - x3 + x2 - x +1. Siamo in grado ora di trovare una primitiva della generica funzione polinomiale f(x) = anxn + an-1xn-1 + … + a2x2 + a1x + a0, dove a0, a1, … , an G(X) = { xn+1 + xn+1 + xn + … + xn + … + ℝ e an ≠ 0: essa è allora x2 + a0x, mentre l’insieme di tutte le primitive è x2 + a0x +C / C∈ℝ }. Abbiamo così dimostrato l’esistenza e descritto tutte le primitive delle funzioni polinomiali. In generale ogni funzione continua su un intervallo [a,b] ammette primitiva: questo è un importante risultato detto teorema fondamentale del calcolo integrale, che enunciamo senza dimostrazione. Teorema. Sia f:[a, b] → F(x) = ℝ una funzione reale continua. Per ogni x∈[a,b] la funzione (detta funzione integrale di f in [a,b]) è derivabile e si ha F’(x)=f(x) per ogni x∈ℝ (ossia F è una primitiva di f su tutto [a,b]). Le primitive si rivelano particolarmente utili nel calcolo degli integrali. Infatti vale il seguente risultato detto formula fondamentale del calcolo integrale, che enunciamo nuovamente senza dimostrazione. Teorema. Sia f:[a, b] →ℝ una funzione reale continua e sia G una qualunque sua primitiva. Allora = G(b) – G(a) La differenza a secondo membro viene spesso denotata con i simboli G(x) oppure con [G(x) Osservazione. Ricordiamo infine che se f(x) è una funzione definita e continua su un intervallo [a,b] e f(x) ≥ 0 su tutto [a, b], allora come indicato in figura. è l’area della regione sottografico della funzione . Esempio. Calcolare l’integrale Si tratta dell’area del sottografico della funzione in figura: 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0 0,5 1 1,5 2 2,5 È l’area di un triangolo rettangolo di cateti che misurano 2: ovvero ha area 2. Calcolando la stessa area mediante la formula fondamentale del calcolo integrale, dato che un primitiva di f(x) = x è g(x) = x2, si ha = con [ = - = 2. . Esempio. Calcolare l’integrale Si tratta dell’area del sottografico della funzione in figura: 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0 1 2 3 Una primitiva di f(x) = x2 è g(x) = quindi = Esercizio. Calcolare e confrontare fra di loro gli integrali [ = - con n = 1 numero naturale. Svolgere prima i casi n=1, 2, 3, 4 poi il caso generale. Cercare di dedurre che cosa succede quando n “tende all’infinito”. . Esempio. Calcolare l’integrale 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 -3 -2 -1 0 1 2 3 Come nell’esempio precedente = [ = – =2 = . Altrimenti basta osservare che la funzione f(x) = x2 è pari e che l’intervallo [-2, 2] è simmetrico rispetto a 0, quindi il sottografico in questione è simmetrico rispetto all’asse y e pertanto la sua area è doppia di quella precedente. Esercizi. Calcolare i seguenti integrali a) ; b) ; ; c) . d) Esercizio. Tracciare il grafico della funzione f(x) = x3 +2 nell’intervallo [-1, 1] e calcolare . l’integrale Guardiamo alla funzione f(x) = x3 +2: essa è ottenuta dalla funzione x3 sommando sempre 2 ad ogni valore. Quindi il grafico di x3 +2 si ottiene da quello di x3 traslandolo di 2 parallelamente all’asse y nel verso positivo. Quindi dato che il grafico della funzione x3 nell’intervallo [-1,1] è: 1,5 1 0,5 0 -1,5 -1 -0,5 0 0,5 1 -0,5 -1 -1,5 Quello di x3 +1 nello stesso intervallo risulta: 1,5 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 -1,5 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 Svolgendo i calcoli come in precedenza si ricava che tale integrale vale 4, esattamente come l’area del quadrato di lato due. Come mai? Si suggerisce di provare a confrontare tale grafico con il quadrato ponendo un lato sull’asse delle ascisse sovrapposto all’intervallo [-1,1]. Osservazione. In generale il grafico di una funzione f(x) + K con K ≠ 0 costante reale si ricava da quello di f(x) traslandolo parallelamente all’asse y e precisamente di K nel verso positivo se K > 0 e di |K| nel verso negativo se K < 0. Esercizi. Tracciare i grafici delle seguenti funzioni: a) x2+1; x2+2; x2+3; x2-1; x2-2; x2-3; b) x3+1; x3+2; x3+3; x3-1; x3-2; x3-3; c) +1; +2; - 1; -2. Esempio. Calcolare l’area della regione piana delimitata come in figura dalla parabola y = x 2 e dalla retta y = 1. 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 -1,5 -1 -0,5 0 0,5 1 1,5 Si tratta del sottografico della retta f1(x) = 1 nell’intervallo -1 ≤ x ≤ 1 a cui è stato tolto il sottografico della parabola f2(x) = x2 nello stesso intervallo. Il sottografico della retta è un rettangolo di base 2 ed altezza 1 e quindi ha area 2. Si noti che allo = stesso risultato si arriva calcolando direttamente = Quindi - = . = . - Pertanto l’area cercata è . Poiché una = 1 – (-1) = 2. primitiva della funzione f1(x) = 1 è g1(x) = x, allora Come prima una primitiva di f2(x) = x2 è g2(x) = = =2- . = - Osservazione. Per calcolare la differenza abbiamo calcolato separatamente i due integrali e poi sottratto; tuttavia si può dimostrare che vale sempre la proprietà: - = . Anzi più in generale vale + dove , = , sono arbitrarie costanti reali. Occorre però rimarcare il fatto che tale proprietà (detta di linearità) vale sotto la condizione che gli estremi di integrazione a e b siano gli stessi per tutti gli integrali e che se tale ipotesi viene a cadere l’uguaglianza è generalmente falsa. = Nel caso precedente = (1 - ) – (1 - . )=2- . Una primitiva di 1-x2 è x - e così = ; lo stesso risultato di prima, ottenuto calcolando Osservazione. In generale date due funzioni continue f1, f2: [a,b] → ℝ tali che f1(x) ≥ f2(x) 0 su tutto [a,b], allora l’area della regione del piano compresa fra i grafici di f 1 e f2 come in figura - è: = . Esempio. Calcolare l’area della regione compresa fra la bisettrice del primo e terzo quadrante e la parabola y = x2 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1. 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 0 0,2 0,4 0,6 0,8 1 1,2 È l’area della regione il cui bordo è il grafico delle funzioni f1(x) = x e f2(x) = x2 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1. Quindi è data da funzione x – x2 è x2 - . Una primitiva della , che è uguale a e quindi = - -( 0- )= - = . Esercizi. Tracciare i grafici delle seguenti funzioni: d) x2+1; x2+2; x2+3; x2-1; x2-2; x2-3; e) x3+1; x3+2; x3+3; x3-1; x3-2; x3-3; f) +1; +2; - 1; -2. Esercizi. Calcolare l’area delle regioni comprese a) fra la bisettrice del primo e terzo quadrante e la curva y = x3 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; b) fra la bisettrice del primo e terzo quadrante e il grafico della curva y = x4 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; c) fra la bisettrice del primo e terzo quadrante e il grafico della curva y = xn n ≥ 2 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; d) fra la retta y = 1 e il grafico della curva y = xn n ≥ 1 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; e) fra la parabola y = x2 e la curva y = x3 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; f) fra la parabola y = x2 e la curva y = x4 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; g) fra la parabola y = x2 e la curva y = x4 nell’intervallo -1 ≤ x ≤ 1; h) fra la parabola y = 2x2 e la curva y = 2x4 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; i) fra la curva y = x3 e la curva y = x4 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; j) fra la curva y = x3+1 e la curva y = x4+1 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; k) fra la curva y = x3 e la curva y = x5 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; l) fra la curva y = x4 e la curva y = x5 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; m) fra la curva y = x4 e la curva y = x5 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; n) fra la curva y = x4 + 2 e la curva y = x5 + 2 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; o) fra la curva y = x4 e la curva y = x6 nell’intervallo 0 ≤ x ≤ 1; p) fra la curva y = x4 e la curva y = x6 nell’intervallo -1 ≤ x ≤ 1. Esercizio. Tracciare il grafico della funzione f(x) definita a tratti nel modo seguente f(x) = e calcolarne l’integrale sull’intervallo [0,5]. Sul primo tratto si tratta della parabola x2 traslata in alto di 2, sul secondo tratto della retta per i punti (1,4) e (5,0). Il grafico risulta allora complessivamente: 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0 1 2 3 4 5 6 L’integrale in questione coincide con il sottografico del grafico precedente e può essere spezzato in due addendi: ciascuno dei quali è l’integrale della funzione sull’intervallo sul quale la funzione si scrive in modo analiticamente semplice: = + = + Terminare l’esercizio calcolando separatamente e per poi sommarli. Osservazione. Nell’esercizio precedente abbiamo fatto uso della proprietà, detta di additività dell’integrale, che afferma che per ogni numero reale c con a < c < b, allora = + ossia ogni integrale si può spezzare nella somma di integrali suddividendo l’intervallo di definizione in sottointervalli. Esercizio. Tracciare i grafici delle funzioni f1(x) = f2(x) = , 0 ≤x≤5 e calcolare l’area della regione piana compresa nello stesso intervallo fra i grafici delle due funzioni. Svolgere l’esercizio nei dettagli. Ci limitiamo a indicare i grafici: 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0 1 2 3 4 5 6 - Ed a suggerire di calcolare l’area calcolando la differenza separatamente sui tre intervalli [0,1], [1,3],[3,5] e di sommarli. Esercizio. Tracciare i grafici delle funzioni f1(x) = f2(x) = e calcolare l’area della regione piana compresa nello stesso intervallo fra i grafici delle due funzioni. Ci limitiamo a riportare solo i grafici: 4,5 4 3,5 3 2,5 2 1,5 1 0,5 0 0 1 2 3 4 5 6