Rassegna del 03/07/2015

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Rassegna del 03/07/2015
Rassegna del 03/07/2015
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 03/07/2015
SI PARLA DI NOI
Gazzetta Mantova
03/07/15 P. 21
L'acquedotto nel 2016 D Comune e Tea cambiano programma
Rita Lafelli
1
Gazzetta Mantova
03/07/15 P. 24
Ok al piano per i rifiuti Niente aumenti all'orizzonte
Mauro Pinotti
2
Gazzetta Mantova
03/07/15 P. 25
Amaro sfogo del vicesindaco «Troppi rifiuti sulle strade»
3
Gazzetta Mantova
03/07/15 P. 25
Un sabato tra saldi e Notte Bianca
4
POLITICA LOCALE
Gazzetta Mantova
03/07/15 P. 16
L'aula cambia facce Oggi prima seduta
Nicola Corradini
6
La Voce Di Mantova
03/07/15 P. 10
II consiglio parte col rebus Allegretti
La Voce Di Mantova
03/07/15 P. 19
Tasi, Tari e Imu: a Porto Mantovano le tariffe rimangono invariate
Nadia Di Lorenzo
8
La Voce Di Mantova
03/07/15 P. 22
Prima riunione di giunta per Cavatorta e primi progetti in cantiere
Lorenzo Costa
9
«Cpl non ha mai pagato tangenti»
Francesco Vecchi
10
7
CPL CONCORDIA
Resto Del Carlino Modena
03/07/15 P. 13
RIFIUTI: SCENARIO
Giornale Di Brescia
03/07/15 P. 10
Raccolta rifiuti, il sistema misto al via a marzo 2016 nella zona Sud est
Carlo Muzzi
12
Sole 24 Ore
03/07/15 P. 7
Appalti e «bangla»hanno battuto la crisi
Mariano Maugeri
14
Ernesto Galli Della
Loggia
15
ENERGIA: SCENARIO
Corriere Della Sera
03/07/15 P. 24
Quelle comunicazioni incomprensibili che denotano poca cura per gli utenti
Corriere Della Sera
03/07/15 P. 39
A2A risarcisce Pessina per il teleriscaldamento di Novara
Mf
03/07/15 P. 14
Grana da 38 milioni per A2A
Elena Dal Maso
17
Sole 24 Ore
03/07/15 P. 5
Qe: Enel, Terna, Snam e Fs entrano nella lista
Alessandro Merli
18
03/07/15 P. 37
Misure anticorruzione ad hoc per le società partecipate
Alessandro Manetti
19
16
SEGNALAZIONI
Italia Oggi
Indice Rassegna Stampa
Pagina I
L'acquedotto nel 2016
Il Comune e Tea
biano progr
Castellucchio. II via all'opera rimandato al prossimo anno
Più cantieri aperti in contemporanea e tempi più brevi
1 CASTELLUCCHIO
Modificati progetti e tabelle di
marcia per la realizzazione
dell'acquedotto a Castellucchio. L'apertura del cantiere,
inizialmente
prevista per
quest'anno, slitterà al 2016
per consentire a Tea Acque di
dare il via ad un'opera globale, anziché frammentaria.
«Il progetto originario spiega il sindaco Gianluca Billo - contemplava una costruzione graduale, suddivisa in
step. Entro il 2015 era previsto
il collegamento all'adduttrice
di un solo quartiere del capoluogo. E negli anni successivi
sarebbero state via via raggiunte tutte le altre zone. Ora,
però, i piani sono cambiati.
Tea, che per il nostro Comune
ha inserito nei propri bilanci
stanziamenti cospicui, ha elaborato un progetto integrato e
complessivo, che diverrà esecutivo l'anno prossimo». I lavori di costruzione dell'acquedotto, dunque, cominceran-
no contemporaneamente in
gran parte del territorio comunale, per garantire l'omogeneità del servizio. «I dettagli
del piano - anticipa Billo -verranno illustrati a breve nel corso di una conferenza stampa,
a cui molto probabilmente farà seguito un'assemblea pubblica. Abbiamo intrapreso un
percorso importante, in cui
crediamo
profondamente,
ma che purtroppo non è condiviso da tutti i cittadini».
A Castellucchio, infatti, una
parte della popolazione rimpiange il vecchio sistema con
cui il Comune, fino al 2013, gestiva direttamente ed in economia il servizio idrico integrato.
«L'acquedotto è il futuro -
sottolinea Billo - perché dà a
tutti la possibilità di usufruire
della stessa acqua, controllata
quotidianamente e quindi più
sicura rispetto a quella estratta dai pozzi privati. Il cambio
di gestione, negli ultimi due
anni, ha provocato un po' di
confusione tra i cittadini ed in
futuro gli scavi per la posa delle tubature creeranno alcuni
disagi. Ma la realizzazione
dell'acquedotto è un obiettivo
importante ed è la motivazione principale che ha spinto la
nostra amministrazione ad affidare il servizio idrico nelle
mani di Tea». Il sindaco conclude ricordando agli scettici
il problema delle alte concentrazioni di arsenico presenti
nelle acque di molti pozzi.
Rita Lafelli
La costruzione di un'adduttrice idrica
Si parla di noi
Pagina 1
Okalpiano
per i rifiuti
Niente aumenti
1 GONZAGA
Durante la seduta del consiglio comunale svoltasi martedì, a Gonzaga è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di "Gonzagattiva", il piano finanziario dei rifiuti 2015.
La consistenza del piano, invariata rispetto al 2014, è di
1.0 16.000 euro.
Nessun aumento, dunque,
per garantire il servizio porta a
porta, che ha ottimizzato i risultati conseguiti in termini di
qualità della raccolta grazie
all'estensione della formula
domiciliare anche per le frazioni vetro e alluminio, in vigore
dal febbraio scorso. Era presente in aula Vincenzo Carastro, della società Mantova
Ambiente, che ha illustrato gli
aspetti tecnici del piano insieme all'assessore all'ambiente
Massimiliano Sacchi.
Anche per il 2015 vengono
confermate la frequenza di
raccolta della frazione indifferenziata, il secco, che avverrà
ogni quattro settimane per un
totale di tredici raccolte all'anno, e la raccolta dei pannoloni
e pannolini attraverso cassonetti con serratura, distribuiti
sul territorio.
Il ritiro da domicilio dell'organico avverrà una volta alla
settimana da novembre a febbraio, e tornerà con frequenza
di due volte a settimana negli
altri periodi dell'anno. Resta
invariata la periodicità quindicinale di raccolta di plastica e
polistirolo, carta e vegetale,
che prevede anche il recupero
delle potature di grosso calibro con uno speciale mezzo
meccanico in cinque date prestabilite durante l'anno.
Mauro Pinotti
Si parla di noi
Pagina 2
OSTI G LIA
.
.
Amaro sfogo del vicesindaco
«Troppi• rífluti sulle strade »
Una discarica abusiva sequestrata a Correggioli
/ OSTIGLIA
Il piano finanziario 2015 per il
corrispettivo dei rifiuti, elaborato dal Comune di Ostiglia insieme al gestore, Mantova Ambiente, è stato approvato nell'ultimo
consiglio comunale. Un piano
complessivo di un milione 48
mila euro da cui vanno dedotti
circa 10 mila euro per introiti di
tariffa provenienti da ambulanti mercantili e dal contributo del
Miur (Ministero Pubblica Istruzione) per il costo dei rifiuti delle sedi scolastiche statali presenti sul territorio. Rispetto all'anno precedente il Comune risparmia anche 20 mila euro per l'internalizzazione della distribuzione dei sacchetti per la raccolta della plastica. La raccolta differenziata, intanto, si attesta
sull'80%. «Un buon risultato commenta il sindaco Primavori
- anche se l'obiettivo futuro è la
produzione di minor quantità
di rifiuti». È stato il vice sindaco
Omero Vinciguerra a lanciare
un appello forte e deciso ai cittadini: «Basta buttare la spazzatu-
Si parla di noi
ra per le strade perché i costi
vanno ad incidere su tutti i cittadini». Troppi sono i rifiuti indifferenziati che vengono abbandonati nelle zone periferiche (o
nei parchi) del paese. Si trovano
soprattutto ingombranti, dai frigoriferi, alle batterie, amianto,
sacchetti con ogni tipologia di rifiuto sulle strade che costeggiano il Canal Bianco, Gazzina, Bugno, Argine Po, Comuna Santuario e Bellis. «Dobbiamo fare
appello a un maggior senso civico - dice Vinciguerra - così, oltre
a non aver rispetto per il proprio
paese, si contribuisce a mantenere elevati i costi delle tariffe
perché questa è tutta spazzatura che viene portata nell'indifferenziata». I dati relativi al 2014
evidenziano, infatti, un lieve aumento della produzione di rifiuti ingombranti. Vinciguerra aggiunge un altro elemento che incide sul piano finanziario, dovuto alla raccolta settimanale del
verde, pari a 60 mila euro l'anno. In sostanza le tariffe per cittadini, per il 2015, resteranno
complessivamente invariate.
Pagina 3
La prima giornata dedicata agli sconti sarà no-stop vista la concomitanza con "Mantovavive"
Un sabato t ra sa l di e Notte Bi anca
"Le liquidazioni saranno un test per misurare la fiducia dei mantovani" ha detto Zapparoli
Comincia il conto alla rovescia
per Mantovavive, la manifestazione organizzata da Confcommercio Mantova, Comune di Mantova e Radio Pico per
accompagnare l'avvio dei saldi
estivi di domani.
Una data importante per i commercianti, che mai come ora si
trasforma in un significativo
test per i consumi.
«Da sabato si aprono due mesi
di occasioni per fare acquisti
sicuri e a condizioni vantaggiose - sottolinea la Presidente
di Federmoda Confcommercio
Mantova Carmen Zapparoli
-, specialmente nei negozi tradizionali in grado di offrire un
ampio assortimento di prodotti
di qualità a prezzi interessanti e
un servizio personalizzato alla
clientela, vero valore aggiunto
dei nostri esercizi commerciali. Assieme naturalmente alla
garanzia di saldi applicati a
regola d'arte, senza brutte sorprese».
I dati autorizzano un cauto
ottimismo: secondo l'Istat, nei
primi tre mesi del 2015 sono
aumentati, seppure lievemente, rispetto allo stesso trimestre
dello scorso anno, sia il reddito
disponibile (+0,6%), sia il potere d'acquisto (+0,8%) delle
famiglie, con una crescita della
spesa effettiva per i consumi
del +0,1%, rispetto allo stesso
periodo del 2014. «I saldi saranno un test per misurare la
fiducia dei mantovani - aggiunge Carmen Zapparoli -. Ci
Si parla di noi
auguriamo che questo seppur
lieve aumento nella propensione all'acquisto e le tante
occasioni che proponiamo ai
nostri clienti possano tradursi
in una crescita effettiva delle
vendite e in una ripresa per le
nostre aziende».
La prima giornata di saldi sarà
no-stop: sabato infatti i negozi
del centro storico saranno eccezionalmente aperti anche alla sera in occasione di Mantovavive, che dalle venti fino
all'una - ma molti appuntamenti partiranno già alle 18.30
- animerà la città con un ricchissimo programma di eventi.
«Mai come in questa edizione
è la musica il piatto forte, con
un'offerta ricchissima in grado
di accontentare tutti i gusti:
rock, funky, jazz, discodance,
country e anche la musica classica - spiega il Presidente della
Sezione cittadina Stefano Gola -. Moltissime le live band,
diverse delle quali hanno all'attivo produzioni originali e
un pubblico fedelissimo come
i mantovani Stomp, This Placc,
Nnebbia e gli emiliani Ladolcevita. E poi ci sono molti
altri gruppi, musicisti jazz, dj e
la parata musicale dei Funkasin Street Band, che inaugurerà la serata in piazza Marconi, teatro poi dalla festa Flower Power con animazione a
cura del Chiringuito. Da non
perdere Aspettando il Giro Rosa, l'evento speciale organizzato per promuovere la tappa
mantovana della più importante gara ciclistica femminile
mondiale che attraverserà la
nostra provincia lunedì: in
piazza Mantegna ci saranno il
funky dei Kikkombo, band con
musicisti di fama internazionale, e poi lo speciale aperitivo
rosa e i ghiaccioli a tema offerti
al Caffè Mirò".
La manifestazione è organizzata con il patrocinio di Camera di Commercio, distretto
Botteghe del centro, Made in
Mantova, Gruppo Tea, e la
collaborazione di Associazione Guide Turistiche Rigoletto-Confcommercio Mantova,
Cama-Confcommercio Mantova, Green Eventi, Associazione Arte e Ingegno e Edprint.
Il programma completo di
Mantovavive è consultabile sul
sito www.mantovavive.it.
Saldi per la notte bianca
Pagina 4
Domani inizieranno i saldi
Si parla di noi
Pagina 5
L'aula c
Oggi pr
bia facce
a seduta
Si insedia il consiglio comunale. Ultimi dubbi sul presidente
Valdaro, il sindaco chiede trasparenza sulla vendita dei lotti
di NicolaCorradini
Con un centrodestra che rinuncia ad un'azione di opposizione coordinata e la candidata sindaca Paola Bulbarelli ormai fuori dal gruppo di Forza
Italia e inserita in quello della
civica che aveva formato lei
stessa per le elezioni, il centrosinistra si appresta a celebrare
il ritorno alla guida del Comune nel consiglio in programma
oggi alle 18. Il primo dell'era
Palazzi. Non dovrebbero esserci grosse sorprese, visto che la
prima seduta in aula prevede
una serie di passaggi quasi rituali, come la presentazione
della nuova giunta, ma qualche problema potrebbe sorgere su uno dei punti chiave
all'ordine del giorno: l'elezione del presidente del consiglio.
i dubbi di Allegretti. Il candidato numero uno all'incarico è
Massimo Allegretti, consigliere Pd al secondo mandato. In
maggioranza non ci sono problemi politici su di lui. Il guaio
è che sono sorti dei dubbi sulla
possibilità di comprendere
all'interno dell'aspettativa che
Allegretti si prenderebbe sul
posto di lavoro (le Poste) anche il contributo pensione.
Questo significherebbe per lui
un ritardo di almeno cinque
anni sulla data del pensionamento. Questa mattina la vicenda dovrebbe essere chiarita.
stra è aperto a futuri sviluppi. I
contatti tra il consigliere Alberto Grandi e il sindaco Mattia
Palazzi non mancano. É però
la stessa formazione civica a
interrogarsi sui rapporti con il
Pd e, più in generale, sul ruolo
del "civismo" nello scenario
politico cittadino. In settembre, probabilmente il 26, si terrà una convention del movimento. Gli attuali vertici si presenteranno dimissionari non
per arrivare allo scioglimento
del movimento ma, al contrario, a un suo rilancio.
Lega a congresso . Chi andrà a
congresso, forse già a fine luglio, è la Lega di città. Lo ha
confermato il commissario
provinciale, Davide Boni: «Dopo la buriana elettorale è giunto il momento del congresso
per il circolo di città, come lo è
per altri. Il commissario Matteo Ferrari ha fatto un buon lavoro e ho già un nuovo compito per lui (non di segretario comunale, ndr). Se non riusciremo a farlo a fine luglio rimanderemo a settembre». Di certo
la Lega manterrà la propria
identità e autonomia anche in
aula. «Pronti a fare battaglie
col centrodestra- dice la capogruppo Alessandra Cappellari
- ma noi manteniamo la piena
autonomia».
Valdaro. Il destino della Spa è
uno dei primi nodi che l'amministrazione dovrà sbrogliare. Il
sindaco e il vice Giovanni Buvoli hanno già chiarito che intendono portare il piano approvato dalla giunta Sodano in
consiglio prima del bilancio,
in settembre. Ieri Palazzi e Buvoli hanno incontrato l'assemblea soci Il sindaco ha invitato
il liquidatore a vendere terreni, ma via Roma (socio di maggioranza) vuole essere informata sul potenziale acquirente. L'amministrazione vuole
inserire aziende di una certa tipologia per lo sviluppo di un
polo esclusivamente logistico.
Comunità e territori. Anche se
non è in cima all'agenda dei lavori della maggioranza, il confronto con i civici di centrosini-
la palazzi: oggi la presentazione in consiglio comunale
l'.iulu <'-vmbiu f au-e -
og g i n un.,s a u
Politica locale
Pagina 6
Oggi prima assise dell'era Palazzi. Riunione fiume in via Roma. Incontro in extremis del sindaco
II consiglio parte gol rebus Allegretti
Niente contributi previdenziali al presidente del consiglio, e il prescelto rinuncia
Prima assise oggi del parlamentino civico. Il consiglio comunali è stato convocato come
di legge per convalidare gli
eletti e per presentare ufficialmente alla città l ' esecutivo formato dal nuovo sindaco Mattia
Palazzi. Dopodiché le provedure per eleggere il nuovo presidente del consiglio comunale,
che la maggioranza aveva già
individuato nella persona di
Massimo Allegretti.
Ieri nondimeno si è profilato un
problema che potrebbe avere
ripercussioni su questa decisione. Infatti dallo stesso Allegretti è stato sollevato il problema in ragione del quale,
stando al regolamento dell'ente, non vengono versati i cintributi previdenziali al presidente del consiglio in aspettativa; fatto questo che, se così
fosse, creerebbe nell'interessato un buco contributivo pesantissimo, se non insostenibile.
La maggioranza si è riunita a
lungo nel pomeriggio per cercare di trovare una soluzione al
problema. Ma invano.
Lo stesso Allegretti ha finito
per lasciare il campo dandosi
appuntamento col sindaco questa mattina per vedere se sia
possibile trovare una scappatoia. In alternativa, né il sindaco
né altri del suo staff hanno fatto
ipotesi alternative sul nome di
Allegretti. Nemmeno quello di
Giovanni Pasetti, più volte indicato come uno dei papabili a
occupare quella carica istituzionale. Pasetti, infatti, è stato
designato dal partito come capogruppo dei democratici. Insomma, il problema almeno
per qualche ora resterà ancora
aperto, e gli sviluppi si conosceranno in aula.
Politica locale
ASSISE DALLE 18
Il consiglio comunale è convocato, in seduta straordinaria e in
prima convocazione , oggi pomeriggio alle 18, presso la sala consiliare del palazzo municipale, in
via Roma 39 . Una riunione di
prassi durante la quale verranno trattati i seguenti argomenti:
la convalida degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere
comunale ed eventuali surrogazioni per chi ha lasciato il seggio
in ragione di una delega assessorile; il giuramento del sindaco; l'elezione del presidente del
consiglio comunale e dei componenti dell ' ufficio di presidenza; in coda, le comunicazione del
sindaco Mattia Palazzi al consiglio comunale dei componenti la
giunta e del vice sindaco e l'elezione della commissione elettorale comunale.
Pagina 7
LA MINORANZA LE BOCCIA PERCHÈ "NON C'È CHIAREZZA
Tasi, Tari e Imu: a Porto Mantovano le tariffe rimangono invariate
PORTO MANTOVANO - Ieri la seduta del
consiglio comunale di Porto Mantovano si è
incentrata sulla discussione sul piano finanziario e sulle tariffe di Tari, Tasi e Imu. Dopo
aver assistito al passaggio del testimone tra
Francesco Astolú e Andrea Dindini, per il
ruolo di consigliere comunale per la lista
composta da Fratelli d'Italia, Lega Nord e
forza Italia, e di vicepresidente del Consiglio
comunale, il sindaco Massimo Salvarani ha
voluto dedicare un minuto di silenzio per i
due ragazzi di Porto Mantovano che i questi
ultimi giorni hanno perso la vita. Il consiglio
è quindi entrato nel vivo con la discussione
sull'approvazione del regolamento riguardante la Tari, la Tasi e l'Imu. A proposito della
Tari l'assessore Pierclaudio Ghizzi afferma:
«Ci possiamo ritenere soddisfatti per essere
rimasti al di sotto dei 2 milioni. Questo è stato
possibile grazie alla riqualificazione delle
spese tra cui la riduzione degli spazzamenti
manuali voluta per evitare l'aumento dei costi
per raccogliere grandi quantità». I consiglieri
dell'opposizione Gina Paloschi e Giampaolo Voi per mancanza di chiarezza e trasparenza hanno votato contro sia per l'approvazione delle tariffe di Tari, Tasi, Imu. Vivere
Porto ha invece votato a favore del mantenimento delle aliquote e esenzioni Irpef.
L'assessore al bilancio Stefano Boccanera
ha dichiarato che ha cercato di mantenere la
qualità dei servizi senza gravare sulle famiglie. «La cosa importante per noi è aver
mantenuto le aliquote dell'anno scorso. Nostro impegno sarà anche quello di migliorare
la situazione delle famiglie che vivono un
disagio». A questo proposito il sindaco afferma: «Penso sia più importante l'agevolazione tramite voucher sociali piuttosto che
risistemare con prontezza le aiuole». L'ultimo punto è stata la proposta del consigliere
Voi di modificare la viabilità di via Dossi per
garantirne una maggiore sicurezza. Il sindaco
propone, prima di votare per l'approvazione
di questa ipotesi, di sentire cosa ne pensa la
cittadinanza residente in quella via. I consiglieri Licon e Dindini si sono mostrati
d'accordo con Voi. Gli ultimi due punti sempre proposti da Voi riprendono la regolamentazione dei cosiddetti voucher sociali secondo la regola del dare per avere, e la dotazione di nuovi defibrillatori in vari ambienti
di ritrovo all'interno del nostro territorio.
Nadia Di Lorenzo
(ip,a,T 1 A4,
v
Officina abusiva , nei guai un 54enne,
Politica locale
Pagina 8
TRA LE INIZIATIVE LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DATI PER TUTTE LE SCUOLE PRIMARIE DEL TERRITORIO
Prima riunione di giunta per Cavatorta e primi progetti in cantiere
VIADANA - Ieri si è tenuta la
prima riunione della giunta
guidata dal sindaco Giovanni
Cavatorta . Numerose le decisioni prese: «È stato approvato - esordisce il primo
cittadino - un progetto per
realizzare la rete dati nelle
scuole primarie di Viadana,
Cogozzo, Cicognara, per un
importo di 30mila euro erogato da fondazione Cariverona, così da rendere disponibile per ogni aula il collegamento internet anche ma
non solo per l'obbligatorio registro elettronico». Sempre in
ambito scolastico ulteriori no-
vità per, la frazione di Cogozzo: «E stato approvato - ha
proseguito Cavatorta - un progetto di adeguamento strutturale e messa a norma dei
locali interni per cambio destinazione d'uso da scuola per
l'infanzia a scuola primaria in
via Don Mazzi a Cogozzo per
un importo di 161mila euro
così da dotare la primaria della
frazione di una mensa scolastica, ulteriori due aule oltre
a vani per lavaggio, dispensa,
bagni e relativi arredi. Un'opera che - precisa il primo
cittadino viadanese - oltre a
rispondere alle esigenze della
scuola riqualifica uno stabile
ammalorato di proprietà comunale». Durante la riunione
di giunta è stato dato il patrocinio del Comune all'associazione asd Gioca in Bici
per la manifestazione ciclistica "2° Gran Premio Città di
Viadana" in programma il
prossimo 19 luglio." Inoltre
dal 13 luglio inizieranno i lavori di posa della tubatura per
l'estensione della rete dell'acquedotto lungo via Gonzaga e
via Garibaldi: durante i lavori
le due vie saranno chiuse, anche se il Comune ha cercato di
contenere i notevoli disguidi e
facendo partire i lavori in periodo estivo. Infine un importante incontro del Gal - in
agenda martedì a Sabbioneta riguardo il Dat (distretto attrattività) Oglio Po: «Abbiamo
avuto conferma del buon esito
del bando di Regione Lombardia. Con la cifra a disposizione del Comune di Viadana - conclude il sindaco potenzieremo il wi fi in diverse
zone del centro storico, e provvederemo alla posa degli
idranti antincendio e delle prese elettriche per il mercato
cittadino».
Lorenzo Costa
/
II sindaco Giovanni Cavatorta
( )I_t rn PO
Sco mmesse clandestine anche a Viodono
Sanitn,latensionerestaaltissima s, váeh áoua.,; l
Politica locale
Pagina 9
I
I
FRANCESCO SIMONE L'EX CONSULENTE PER LE RELAZIONI
ISTITUZIONALI CHE PERI MAGISTRATI AVREBBE PORTATO
FONDI NERI IN ITALIA ATTRAVERSO UNA SOCIETA TU N ISINA
<<k_,,p1 non ha
l
pagato tangen >>
Intervista all'ex consulente Francesco Simone: <<La
di FRANCESCO VECCHI
IL GIP ANDREA ROMITO ha
rimesso in completa libertà Francesco Simone e ha fatto cadere
l'accusa di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta
Cpl. Simone (difeso dall'avvocato
Michele Andreano) parla dell'inchiesta che ha travolto la coop.
Simone, il i ha deciso di rimetterla in i ert...
«Una decisione che mi rende felice
e che arriva dopo un periodo di sofferenza personale, soprattutto per
quel che riguarda i 35 giorni passati nel carcere di Poggioreale, una
struttura non degna di un Paese come l'Italia. Non nutro rancore verso gli inquirenti. Hanno fatto il loro lavoro. Fin dal mio primo interrogatorio, ho ammesso di aver introdotto in Italia 77mila euro suddivisi in due trance; una cortesia
che mi aveva chiesto il presidente
di Cpl, Roberto Casari. Per necessità sue. Ma è stato tutto autorizzato
dalle autorità tunisine, dalle leggi
della Tunisia. Per questo non ho
mai creduto di commettere un illecito penale, magari fiscale, e sotto
questo punto di vista mi prendo
ogni responsabilità eventuale. Ho
fornito gli estratti conto degli ultimi cinque anni della Tunita e le dichiarazioni della banca tunisina».
Lei è stato accusato di essere
uno de li ideatori del mecca nismo c ei dalla società tunisina Tunita avre bbe permesso
r
in Italia soldi utilizdi
za i per scopi illeciti. Cosa si
sente di dire?
«La Tunita non ha solo clienti italiani. Si occupa di consulenze tecnico/logistiche, per esempio. Non è
certo una scatola vuota. Cpl era un
cliente privilegiato e aveva una consulenza con questa società. Ma la
Tunita non non si è mai occupata,
per statuto, di appalti pubblici. Io
stesso, ed emerge dagli atti, non ho
mai parlato una sola volta di Ischia
o di Procida. Non era il mio ruolo.
I fondi neri, di cui tanto si è detto,
alla fine sono i 77mila euro che ho
introdotto in Italia».
L'altro filone messo sotto la
lente dai magistrati riguarda
i ra pporti tra C I e il mondo
della politica.
caso D' tema, in primis...
«In Europa quello del lobbista
è un lavoro regolamentato ed ambito. In Italia, per carenze legislative, il limite tra lecito e non
spesso non è tracciato e ciò dà adito ad equivoci. Dall'antica Grecia
esiste il rapporto tra politica e affari, quelli leciti intendo. Se è alla
luce del sole si tratta di una cosa
normale. Mi chiedo, le grandi
aziende non hanno sempre avuto
rapporti con la politica? Cpl li ha
sempre avuti, come tante altre
realtà. Ma per captatio benevolentiae e non per sfociare in altro. Il
vino di D'Alema? All'epoca non
era più parlamentare ma presidente di una Fondazione che fa seminari importanti. Cpl ha rapporti
con la politica, la legge consente i
contributi elettorali. Ogni passaggio avveniva su delibera del cda».
fi
Tunita? Tutto documentato>>
ha di Cpl e del mondo cooperativoin generale?
«Cpl è un gioiellino. Una delle
cooperative più antiche, d'altronde. Ho capito che il mondo delle
cooperative è la risposta all'annosa questione della terza via. Ma oggi evidentemente le cooperative
sono diventate delle holding da
100-150 realtà satellite... Su questo bisognerebbe interrogarsi»
il sistema Cpl si basava o no
sul pagamento di tangenti?
«Di tangenti pagate o previste
non ne ho mai viste. Cpl non ne
avrebbe avuto bisogno. Più in generale, senza entrare nel caso specifico di Cpl, in Italia ci sono leggi, come la Bassanini, che hanno
dato poteri enormi ai burocrati
Succede che se rischi di dover
aspettare mesi per un'autorizzazione edilizia, finisce che paghi.
Non è il caso di Cpl, non ci sono
tracce di tangenti in due anni di
indagini. Io ho solo detto che se si
fossero riscontrate consulenze ingiustificate allora sarebbe stato
giusto approfondire da parte degli inquirenti.
Accanto a ciò c'è poi anche un ac-
il tresunto aiuto che lei cattonaggio miserabile della polidato al sindaco Pd tica della seconda Repubblica,
av
di Ischia, Giosi Ferrandino, che chiede sponsorizzazioni per
per le europee?
feste patronali, posti di lavoro,
«Iierrandino? L'ho conosciuto,
certo. Casari mi ha chiesto di dargli una mano con la sua campagna elettorale. Mi sono messo a disposizione, in cambio di nulla.
D'altra parte potevo davvero fare
poco sotto questo punto di vista,
considerando, anche, che ho origini politiche ben diverse».
Dopo lo scandalo , che idea
eventi sportivi. Quando Cpl aveva il Modena calcio era impressionante l'elenco di persone che chiedevano provini ritenendo di avere il Maradona di turno in casa».
Lei è emerso come l figura
che, nel corso de li interroga-
tori, ha smosso a situazione
raccontando aspetti che altri
non hanno affrontato...
«C'è chi mi ha definito un pentito. Ma un pentito è qualcuno che
ha commesso delle azioni per cui
pentirsi. Mi prendo le responsabilità per aver portato in Italia quei
77mila euro. Questo sì; per il resto... di Ischia e di Procida non
mi sono mai occupato».
«C;,I ,.n ha limi ryzg ìto 7:3ngcu!
Cpl Concordia
Pagina 10
L'avvocato Michele Andreano,
a destra Francesco Simone
Giudizio immediato ber gli indagati
SONO DURATI quasi sette ore, ieri in procura
a Modena, gli interrogatori di Roberto Casari, Nicola Verrini e Giorgio Montali, nell'ambito
dell'inchiesta sugli appalti della coop Cpl Concordia. Le audizioni sono state condotte dal procuratore aggiunto facente funzioni di capo Lucia Musti e dai pm Pasquale Mazzei e
Marco Niccolini. Secondo quanto
si è appreso i tre indagati, tra l'altro di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, avrebbero sostanzialmente risposto alle
domande degli inquirenti, negando gli addebiti che i magistrati collegano ai rispettivi ruoli avuti
all'interno della cooperativa (rispettivamente ex presidente, responsabile d'area e consulente).
Dopo gli interrogatori, la procura
Cpl Concordia
si accinge a presentare richiesta di giudizio immediato per il troncone dell'inchiesta che riguarda
la metanizzazione di Ischia e altre contestazioni
fiscali. Gli interrogatori sono cominciati ieri mattina verso le nove. Prima è toccato a Nicola Verrini (per due ore) poi all'ex presidente di Cpl Concordia, Roberto Casari. Nel pomeriggio il faccia a faccia è proseguito con Giorgio Montali. Il passaggio di ieri è il preludio dell'ormai
prossima chiusura delle indagini
preliminari sul presunto meccanismo corruttivo che si sarebbe celato per anni dietro all'aggiudicazione di determinati appalti legati alla metanizzazione da parte di Cpl
nell'isola di Ischia, con la complicità del sindaco del partito Democratico, Giosi Ferrandino.
Pagina 11
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Carlo Muzzi
[email protected]
■ Il sistema combinato di raccolta rifiuti partirà a marzo
2016 in sette quartieri della zona Sud est della città: Buffalora, Caionvico, Sant'Eufemia,
San Polo Cimabue, San Polo
parco e Porta Venezia. Il processo si svilupperà in sei fasi,
l'ultima delle quali toccherà i
tre quartieri del centro storico
ad aprile 2017. A quel punto
tutti i cittadini bresciani, metteranno sotto casa carta (nel
bidone), plastica (nel sacco),
vetro e lattine (nel bidone, che
verrà prelevatola sera dalle 20
%/O/
••
Ma è chiaro che ai cittadini interessano le tariffe, anche alla
i
luce delle passate dichiarazioni della Giunta che parlavano
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di un anno di tempo per la tariffazione puntuale. In realtà
Aprica nel progetto esecutivo
sostiene che «è ragionevole ritenere che dopo un anno di applicazione del nuovo sistema
si possa dare visibilità sulle
alle 23); poi muniti di badge bollette della numerosità di
andranno al cassonetto più vi- utilizzo delle calotte». In socino per depositare i rifiuti instanza la tariffazione puntuadifferenziati e l'organico. Con le viene rimandata a quando
un'eccezione, proprio del cen- Al database diverrà rappresentro dove la differenziata sarà tativo del totale dell'utenza».
comunque effettuata con i sacSolo a quel punto si potranno
chi e senza bidoni.
definire i bonus in
base ai minori conII centro storico
ferimenti nei cassotariffe. sarà l'ultima
Nell'ultimo mese zona di Brescia
netti.
Aprica e il Comuinteressata
ne hanno intavolaMacrozone. Non è
to una trattativa dal passaggio
causale la scelta di
peri costi del servi- al misto
partire dalla zona
sud est della città.
zio. Il punto di par- nell'aprile 2017
tenza era il 9,2% di
Dal confronto tra
differenza tra il servizio esiAprica e il Comune si è scelto
stente e il combinato. Ora il
questazonaperché molto etedelta è del 7,9% che su un piarogenea, ci sono zone con vilno di 27,8 milioni vale un rilette a schiera, ma anche picsparmio di 330mila euro
coli borghi, grandi condomini
all'anno per un quinquennio
(le torri) e un quartiere aridosrispetto alla proposta iniziale.
so del centro. Questo dovrebs
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costi ci serm o in 5 anni
cresceranno del 7 9
,....prica non da scadenze
per la taritta puntuale
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be permettere di rilevare sin
da subito le criticità di ogni tipologia di quartiere e di utenza domestica per poter correggere il tiro in corsa laddove ce
ne fosse bisogno.
Il piano di Aprica indica entro metà ottobre la revisione
del regolamento comunale
per i rifiuti. Nel frattempo dovrà essere istituito un gruppo
di lavoro per il monitoraggio
dell'avvio del servizio. Nei
prossimi giorni poi il Comune
incontrerà le associazioni di
categoria per definire i dettagli della raccolta rifiuti per le
utenze nari domestiche. i1
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Rifiuti: Scenario
Pagina 12
RIFIUTI : LE 6 MACRO-ZONE
INIZIO
MARZO 2016
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GIUGNO 2016
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OTTOBRE 2016
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DICEMBRE 2016
FEBBRAIO 2017
APRILE 2017
Esternafizzata la raccolta vetro
Saranno acquistati 50 nuovi mezzi
Il progetto esecutivo
Lj ) di Aprica prevede
l esternalizzazione
della raccolta del vetro
«consentendo di contenere il
numero di motocarri da
acquistare».
Nello specifico con il passaggio
al sistema combinato il parco
mezzi dovrà essere integrato
da 50 nuove unità. Il personale
che sarà assegnato al nuovo
servizio di raccolta rifiuti,
Rifiuti: Scenario
secondo il piano passerà dai 45
attuali a 78, mentre nel
progetto presentato lo scorso
anno si pensava ad una
crescita a 108 unità (ma su
questo pesa anche
l esternalizzazione della
raccolta vetro).
Tra gli investimenti è stato
previsto un nuovo deposito
perla gestione dei nuovi mezzi
acquisiti e per il nuovo
personale.
Pagina 13
La globalizzazione abita a MonfaIcone: il cantiere invaso da operai bengalesi e croati accanto agli italiani
appalti e « bangl^a %,nhanno battuto la crisi
Mariano Maugeri
MONFALCONE. Dal nostro inviato
Più si scava, più la vicenda
Fincantieri assume i contorni di
una partita a scacchi tra la magistratura goriziana e i vertici del
colosso della cantieristica. Vecchie ruggini, sussurrano aMonfalcone, tra alcuni sostituti procuratori e i vertici aziendali.
Con uno schieramento che da
una parte vede pezzi di sindacato, la Procura e persino il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto. Quella dei rifiuti sembra una
partita secondaria, quasi un
pretesto utilizzato dai magistrati per sollevare la ben più
complessa questione dell'intreccio tra la società di Stato e
ditte subappaltatrici, un formicaio di3-400 aziende (ilnumero
segue il ritmo della produzione) che gestisce qualcosa come
4mila lavoratori, la stragrande
maggioranza dei quali stranieri.
Giuseppe Bono, il padre-padrone di Fincantieri al quale
anche i sindacati meno concilianti con l'azienda riconoscono di aver portato in acque sicure il gruppo cantieristico di
Stato nel bel mezzo di una tempesta senza precedenti, lo teorizzò pubblicamente rivolgendosi alla triplice: «Non avete
voluto che trasferissi la la- frazione degli scafi all'estero? E io
porto la globalizzazione a
Monfalcone».
La globalizzazione, in realtà,
sta per Asia e Balcani. Ci sono
ore della giornata in cuiMonfalcone appare come un cantiere
di Manila, Taiwan o Dacca. Una
situazione simile a quella dei
grandi cantieri tedeschi, dove i
bengalesi di Monfalcone, che
qui chiamano i bangla, sono
rimpiazzati da polacchi, lituani
e turchi. Lo scafo è la lavorazione più labour intensive di una
nave da crociera. Un guscio che
si assembra con chilometri di
saldature, lavoro in cui eccellono ancora gli italiani ma anche i
croati. Il sindacato si oppose alla fiele alizzazione di questa
Anche i sindacati meno
concilianti con l'azienda
riconoscono al manager
Giuseppe Bono di aver portato
ilgruppo in acque sicure
Il caso friulano assume
i contorni di una partita
a scacchi tra magistratura
e i vertici del colosso
della cantieristica navale
I due fronti . Si gioca su due tavoli la partita perla riapertura del cantiere
navale di Fincantieri a Monfalcone. Nella città f riu la na quasi 5mila lavoratori
sono in attesa di notizie (nella foto a sinistra) e in ansia perla ripresa del
lavoro, dopo il sequestro deciso dalla magistratura (al terzo grado di
giudizio) di alcune aree destinate allo stoccaggio dei residui delle
lavorazioni. A Roma si è svolto un tavolo al ministero dello Sviluppo
economico (foto sopra) e per oggi è atteso, salvo imprevisti, in Consiglio dei
ministri, il testo del decreto che dovrebbe sbloccare la situazione
Rifiuti: Scenario
produzione, ma l'azienda prese
le sue contromisure facendo leva sempre più massicciamente
sulla flessibilità dei terzistidella
cantieristica, cioè le ditte subappaltatrici. Le accuse di caporalato si sprecano, e non è
inusuale che i bangla, come li
chiamano a Monfalcone, venganolicenziati eriassunti nelgiro di qualche mese da un'azienda amica per lucrare sugli sgravi
fiscaliprevisti dalla mobilità, almeno fino a quando c'era la legge 35. Alcune società subappaltatrici nascono e muoiono nel
giro di qualche mese. I bangla,
conunapaga oraria dia euro,sono l'anello debole di una catena
chehaincimalasocietàarmatoriale che commissiona la nave
da crociera e cerca di strappare
ilprezzopiùfavorevole, inmezzo l'azienda cantieristica e in
basso i lavoratori direttamente
assunti da Fincantieri: da una
parte gli italiani con diritti e stipendi nella media metalmeccanica, in fondo i paria dei Paesi
balcanici e asiatici.
Fincantieri, attraverso il suo
portavoce Antonio Autorino,
assicura di essere stata sempre
in prima linea nella denuncia di
qualsiasi fenomeno di illegalità.
Tanto è vero che nel 2007 e nel
2011 si sedette al tavolo prefettizio e controfirmò un protocollo
di trasparenza. Due i punti salienti dell'intesa: che appaltatori e subappaltatori venissero accreditati dall'azienda e che Fincantieri trasmettesse alla direzione provinciale del lavoro
informative mensili sui nuovi
appalti. Un accordo rimasto lettera morta: il protocollo prevedeva la costituzione di un gruppo dimonitoraggio che inrealtà
non è mai nato per mancanza di
personale. E i rapporti con la
magistratura? A Monfalcone
raccontano di quella volta in cui
il pm Valentina Bossi, l'autrice
della querelle sulle aree provvisorie di smaltimento rifiuti, rimase chiusa in auto 45 minuti
nell'attesa che la sbarra dei cantierisi alzasse. Una sosta forzata
che certo non le è piaciuta.
A tornare alla carica su questi
temi è stata la Cgil. Il segretario
regionale Franco Belci, che sulla vicenda rifiuti sta senza se e
senza ma dalla parte dell'azienda, ha chiesto a Fincantieri di
dotare tutti i lavoratori di un badge, compresi quelli dei subappalti, e di consentire ispezioni a
sorpresa delle forze dell'ordine
e dei magistrati. Due richieste
avallate dall'attuale prefetto di
Gorizia, Vittorio Zappalorto, in
procinto di essere trasferito a
Udine. Da alcuni processi è
emerso che diversi operaibengalesi stavano in cantiere anche
16,18 ore al giorno. E a parecchi
di loro, raccontavano ieri gli
operai di Monfalcone, non viene neppure consentito di scendere dalla nave in costruzione
per raggiungere le toilette perché il viaggio in banchina sottrarrebbe troppo tempo. Ovviamente, nessuno se la sente di
mettere in discussione i subappalti. Un tema sul quale Bono un
anno fa andava all'attacco:
«Uno studio mette inluce chela
cantieristica navale crea il maggior numero di ricaduta, di crescita e indotto in un rapporto di i
a 5,5. Senza gli appalti e senza
l'indotto noi non potremmo costruire le navi. Tra dieci anni
perderemo tantissimi maestri
artigiani che non sapremo come rimpiazzare: ormai tutte le
scuole di mestieri sono state distrutte». L'amministratore delegato diFincantieri è un manager calabrese che non amale perifrasi. E sul badge richiesto dalla Cgil ringhia: «Verifiche sulle
entrate e sulle uscite? Dipendesse da noi metteremmo anche imicrochip dentro le scarpe
dei lavoratori per monitorarli
quando lavorano sulle navi: sarà una rivoluzione che come al
solito ci contesteranno, ma prima o poi ci arriveremo».
Pagina 14
4 Il cor°sivo del giorno
di Ernesto Galli della Loggia
QUELLE COMUNICAZIONI
INCOMPRENSIBILI
CHE DENOTANO
POCA CURA PER GLI UTENTI
n conformità a quanto previsto dal
contratto le comunichiamo che a
partire dal (...) alla sua fornitura
sarà applicato un prezzo fisso e invariabile
pari a 0,39 euro/Smc, in sostituzione
dell'importo a copertura della "materia
Prima Gas" (pari alla somma delle
componenti Cmem, a copertura dei costi di
approvvigionamento del gas naturale nei
mercati all'ingrosso, e CCR, a copertura dei
costi delle attività connesse alle modalità di
approvvigionamento del gas naturale
all'ingrosso) che, prendendo a riferimento il
consumo di una famiglia tipo (abitazione di
residenza, 1.400 Smc di consumo annuo),
rappresenta circa il 6o% della spesa
complessiva per il gas, esclusa IVA e
imposte». Sfido qualunque persona di media
intelligenza a capire un'acca di queste righe
che sembrano tratte da un monologo di
Roberto Benigni, e che invece si leggono in
una lettera spedita nei giorni scorsi da Enel
Energia Spa, naturalmente per comunicare
un rincaro ai suoi clienti (tra cui non c'è chi
scrive).
Un paio di cose si capiscono, però. Ad
esempio l'arroganza con la quale in Italia le
grandi aziende fornitrici di servizi trattano i
consumatori: centralini che non rispondono,
tempi lunghissimi per ogni riparazione, e
appunto un modo di comunicare infarcito di
tecnicismi che non ci si cura di spiegare, in
un italiano incomprensibile, ispirato a
un'autoreferenzialità sussiegosa che si
spiega con la consapevolezza della virtuale
impunità di cui sanno di poter godere. Perché
l'altra cosa che si capisce, infatti, è la
fisiologica latitanza delle cosiddette
Authority, le quali anziché vigilare come
dovrebbero su questo o quel settore - nel
nostro caso l'energia - e proteggere i
consumatori (per esempio garantendo la
comprensibilità delle comunicazioni),
perlopiù incarnano, invece, altrettante
sinecure per ex politici in disarmo interessati
solo ai loro alti stipendi e a non disturbare gli
interessi che in teoria dovrebbero controllare.
@ RIPRODUZIONE RISERVATA
Energia: Scenario
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© RIPRODUZIONE RISERVATA
A2A risarcisce Pessina per il teleriscaldamento di Novara
(ri.que. ) La multiutility A2A sarà obbligata a risarcire Pessina Costruzioni con 38 milioni di eu
ro. All'origine del contenzioso, una controversia
legata al progetto di teleriscaldamento della città di Novara. La vicenda segue a un provvedimento adottato nel 2012 dal Comune di Novara
di risoluzione per grave inadempimento della
convenzione di project financing firmata il 20
dicembre 2006 con Pessina Costruzioni di Milano e Asm Brescia, successivamente diventata
A2A.
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Energia: Scenario
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L'UTILITY DOVRÀ RISARCIRE PESSINA COSTRUZIONI PER UN IMPIANTO DI ASM NOVARA
40
Il gruppo lombardo ricorrerà in appello contro la decisione del collegio arbitrale. La questione
si riferisce a un piano di teleriscaldamento nella città piemontese che non è mai stato attuato
DI ELENA DAL MASO
1 collegio arbitrale chiamato in
causa nel procedimento Asm
Novara, ovvero la società che
si doveva occupare della diffusione del teleriscaldamento
nella città piemontese, ha stabilito che A2A dovrà pagare 37,9
milioni di risarcimento a Pessina
Costruzioni, società edile tra le
maggiori attive nel Nord Italia.
La multiutility lombarda (controllata dai Comuni di Milano e
Brescia) ha tuttavia già annunciato che farà ricorso in appello
contro il lodo chiedendo la sospensiva della maxi-sanzione.
Sta di fatto che la decisione
del collegio arbitrale ha pesato
sull' andamento del titolo A2A
ieri a Piazza Affari: -2,44% a
1,079 euro per azione.
La questione ha origine nel
2004 e riguarda il progetto di
teleriscaldamento della società
piemontese che avrebbe dovuto
essere realizzato daAsm Novara,
oggi in liquidazione e controllata
in maniera paritetica da A2A e
Pessina Costruzioni. Il progetto, ha scritto A2A in una nota,
«non fu mai avviato a causa del
venir meno delle condizioni di
economicità e dell'interesse del
Comune di Novara alla realizzazione». Nel resoconto intermedio di gestione dell'utility
lombarda al 31 marzo 2015 il
contenzioso viene spiegato in
maniera più approfondita. Qui
emerge che i vertici di Pessina,
ovvero Massimo Pessina e Guido Stefanelli, si erano opposti
alla delibera del 26 ottobre 2012
con la quale il cda di Asm Nova-
Energia: Scenario
ra aveva stabilito lo scioglimento
della società. Di qui la richiesta
di sottoporre la questione a un
collegio arbitrale in modo da
dirimere la questione.
Questo tuttavia
non è il solo problema che A2A
deve affrontare in
questa fase. Un
altro capitolo del
Resoconto di gestione al 31 marzo
scorso cita anche
l'inchiesta relativa
0,95
alla centrale termoelettrica di Monfal2 2p1 .15
cone, avviata nel
Luca
Cameruno
A2A
2 lug i 5
2011 con una denuncia da parte dei vertici
dell'utility lombarda.
Se ne sta occupando
l'autorità giudiziaria
di Trieste. La società
aveva infatti presentato denuncia, nel marzo
2011, nei confronti del
personale della stessa
A2A e di imprenditori
terzi «sospettati di essere responsabili di una
truffa perpetrata ai danni di A2A, in quanto,
dietro cospicue somme
di denaro, garantivano
lo smaltimento di un
traffico illecito di rifiuti speciali, la falsificazione dei formulari
di identificazione dei rifiuti e dei
certificati di analisi, in relazione
alla fornitura di biomasse e alla certificazione del loro potere
calorifero». Nello specifico, è
scritto nella relazione dell'utility,
«venivano registrati quantitativi
di biomasse di ingresso superiori
a quelli reali, oltre a una maggiorazione del potere calorifero
delle stesse» biomesse immesse
(riproduzione riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza. it/ala
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La Bce amplia il ventaglio dei titoli acquistabili
Qe: Enel, Terna, Sn
e Fs entrano nella lista
Alessandro Merli
FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente
La Banca centrale europea
ha ampliato ieri con 13 nuovi
emittenti, comprese le italiane
Ferrovie dello Stato, Terna,
Enel e Snam, la lista dei titoli
che può acquistare in base al
suo piano di Quantitative easing (Qe), una decisione che ha
provocato qualche controversia fra gli operatori.
Anche se il grosso degli acquisti del Qe, previsti in 6o miliardi di euro al mese fino al
Francoforte vuole
mantenere flessibilità
nelle proprie operazioni,
anche a fronte di possibili
turbolenze dal caso Grecia
settembre 2o16, perun totale di
circa i.ioo miliardi di euro, resterà concentrato sul mercato
molto più ampio dei titoli di
Stato, l'ampliamento della lista delle «agenzie» (che già
comprendeva la Cassa depositi e prestiti) mostra che la Bce
vuole mantenere flessibilità
nelle sue operazioni, anche a
fronte delle possibili turbolenze derivanti dal caso Grecia.
Gli effetti sui mercati del
peggioramento della situazione in Grecia, con la chiusura
delle banche e la rottura delle
trattative fra Atene e i suoicreditori almeno fino al referendum popolare di domenica,
sono stati finora limitati. Tuttavia, il consiglio della Bce, come mostra il resoconto della
riunione del 3 giugno scorso,
Energia: Scenario
pubblicato ieri, parla della
«continua incertezza sul risultato dei negoziati» come di
una «possibile fonte di incertezza e volatilità di mercato».
In questi giorni, l'istituto di
Francoforte ha consultato rappresentanti del mercato attraverso i due comitatiper il mercato obbligazionario e il mercato monetario attraverso i
quali tasta il polso degli operatori e degli investitori.
L'approvazione della nuova
lista, che potrà essere ulteriormente rivista in futuro, è avvenuta nella riunione di consiglio di questa settimana.I titoli
già in circolazione degli emittenti appena inclusi hanno fatto registrare notevoli guadagni nella seduta di ieri dopo
che la lista è stata resa pubblica. Si tratta per lo più di entità
che operano nel campo delle
infrastrutture, tra cui le ferrovie francesi, Sncf, e una società
che sioccupadelfinanziamento delle autostrade austriache.
Tuttavia, l'inclusione di un
nome come Enel, che, seppure
partecipata con una quota di
minoranza dal Tesoro, viene
considerata sui mercati come
un emittente «corporate» e
non una «agenzia» pubblica o
semipubblica, ha suscitato
qualche perplessità fra gli operatori. Suimercati, qualcuno si
è chiesto se questo non possa
essere il preludio all'inclusione negli acquisti della Bce anche di obbligazioni societarie,
come era stato ventilato ripetutamente prima dell'annuncio del Qe. L'ipotesi era poi stata scartata trattandosi di un
mercato di scarsa liquidità.
O RIPRO DUZIO NE RISERVATA
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Misure anticorruzione ad oc per le sociteta partecipate
Con la deliberazione n. 8 del
17/6/2015 l'Anac ha approvato la
versione definitiva delle «Linee
guida» per l'attuazione della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza da parte degli
organismi partecipati dalla p.a. e
degli enti pubblici economici.
In un quadro normativo piuttosto confuso, le linee guida hanno il
pregio di fare un po' di chiarezza
e di integrare e sostituire, laddove non compatibili, i contenuti del
Piano nazionale anticorruzione,
documento al quale, finora, gli organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche si sono ispirati
per dare attuazione alla disciplina
della legge n. 190/2012 e dei suoi
decreti attuativi.
L'obiettivo primario dell'Anac è
quello di evitare che gli organismi
partecipati considerino la normativa anticorruzione come un mero
adempimento burocratico; per tale
ragione, nelle linee guida è stata
data preferenza all'adattamento
delle previsioni normative (pensate per le amministrazioni pubbliche
centrali) alla realtà organizzativa
dei singoli enti, in modo da arrivare a mettere a punto strumenti di
prevenzione della corruzione mirati e incisivi.
La versione definitiva delle linee guida conferma la condivisibile ripartizione degli organismi
partecipati dalle amministrazioni
pubbliche in cinque diverse categorie, ognuna delle quali è tenuta
ad applicare la disciplina anticorruzione e per la trasparenza con un
diverso grado d'intensità.
Concentrando l'attenzione solo
sulle società, l'Anac include nella
categoria delle «società in control-
Segnalazioni
lo pubblico» tutte quelle realtà controllate dalla p.a. ai sensi dell'art.
2359 comma 1, n. 1 (maggioranza
dei diritti di voto in Assemblea ordinaria) e n. 2 (esercizio di influenza dominante nell'Assemblea ordinaria) del codice civile e, in casi
particolari, anche quelle di cui al n.
3 (influenza dominante derivante
da vincoli contrattuali). Rientrano
in questa categoria anche le società in cui il controllo è esercitato
congiuntamente da una pluralità di
amministrazioni pubbliche.
Secondo l'Anac, in materia di
corruzione le società in controllo
pubblico sono esposte a rischi analoghi a quelli a cui è esposta l'amministrazione pubblica controllante;
pertanto, tali società applicano la
disciplina in materia di anticorruzione e di trasparenza con le stesse modalità dell'amministrazione
controllante, seppur con gli adattamenti in materia di trasparenza
che sono indicati nell'allegato 1
alla deliberazione in commento.
Alle società «in house», invece, in
considerazione del fatto che sono
sostanzialmente parte integrante
dell'amministrazione controllante, non è consentito applicare gli
adattamenti previsti nell'allegato
1. Inoltre, nelle società in controllo pubblico le amministrazioni
controllanti sono chiamate ad assicurare che tali società adottino
un modello di organizzazione e gestione ai sensi del dlgs 231/2001,
opportunamente integrato per prevenire anche i reati commessi in
danno della società e della p.a. In
questo tipo di società la nomina del
«Responsabile della prevenzione
della corruzione» (Rpc) è sempre
obbligatoria; tale soggetto non può
essere individuato esternamente
alla società e le sue funzioni devono essere svolte in costante coordinamento con l'Organismo di
vigilanza (Odv). Se quest'ultimo
è di tipo collegiale e prevede la
presenza di un membro interno, è
auspicabile che tale soggetto svolga anche le funzioni di Rpc Molto
interessante è la previsione per
le realtà di piccole dimensioni, in
cui può essere eccezionalmente
nominato Rpc un amministratore,
purché privo di deleghe gestionali.
Nel caso di società indirettamente
controllate dalla p.a. sarà la capogruppo che dovrà assicurare che le
stesse adottino misure di prevenzione della corruzione coerenti con
quelle dalla società madre.
Nella categoria delle «società
a partecipazione pubblica non di
controllo», invece, rientrano tutte
quelle realtà in cui la p.a. detiene una partecipazione non idonea
a determinare una situazione di
controllo ai sensi dell'art. 2359 del
codice civile. Ciò comporta che in
materia di anticorruzione ci siano minori oneri rispetto a quelli
imposti alle società in controllo
pubblico: le Linee guida prevedono che le amministrazioni partecipanti promuovano presso queste
realtà l'adozione del modello di
organizzazione e gestione di cui
al dlgs 231/2001, opportunamente
integrato al fine di prevenire anche
i reati commessi in danno della società e della p.a.
Non è invece prevista la nomina
del Rpc e, in materia di trasparenza, gli obblighi si limitano a quelli
indicati ai commi da 15 a 33 della
legge 190/2012, con riferimento
alle attività di pubblico interesse
Pagina 19
effettivamente esercitate , e all'art.
22, comma 3 del dlgs 33/2013, per
quanto attiene all 'organizzazione.
Si ricorda che per « attività di pubblico interesse regolate dal diritto
nazionale o dell'Unione europea»
si intendono quelle così qualificate
da una norma di legge o dagli atti
costitutivi e dagli statuti e quelle
previste all'art. 11, comma 2 del
dlgs 33/2013 (esercizio di funzioni
amministrative, di produzione di
beni e servizi a favore della p.a.,
gestione di servizi pubblici). Sarà
la società interessata, d'intesa con
le amministrazioni controllanti o
vigilanti , a indicare nel Programma triennale per la trasparenza e
l'integrità le attività di pubblico
interesse svolte.
Da segnalare , infine, che la versione definitiva delle linee guida
prevede che le società e gli altri
enti di diritto privato in controllo
pubblico , nonché gli enti pubblici
economici, se non l'hanno ancora
fatto , devono nominare tempestivamente il Rpc, affinché questi predisponga entro il 15/12/2015 una
relazione sui risultati dell 'attività
di prevenzione finora svolta e sulle
misure eventualmente già adottate in attuazione delle Linee guida.
In ogni caso , l'adeguamento alle
Linee guida deve avvenire entro
il 31/1/2016 . In materia di trasparenza, invece, è previsto un adeguamento tempestivo dei siti web,
circostanza che dovrebbe indurre
tutti ad affrettarsi , anche in considerazione delle sanzioni previste
dagli artt. 22, comma 3, 46 e 47 del
dlgs 33/2013.
Alessandro Manetti
dottore commercialista
e revisore legale in Prato
Segnalazioni
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