Rassegna del 03/07/2015
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Rassegna del 03/07/2015 INDICE RASSEGNA STAMPA Rassegna del 03/07/2015 SI PARLA DI NOI Gazzetta Mantova 03/07/15 P. 21 L'acquedotto nel 2016 D Comune e Tea cambiano programma Rita Lafelli 1 Gazzetta Mantova 03/07/15 P. 24 Ok al piano per i rifiuti Niente aumenti all'orizzonte Mauro Pinotti 2 Gazzetta Mantova 03/07/15 P. 25 Amaro sfogo del vicesindaco «Troppi rifiuti sulle strade» 3 Gazzetta Mantova 03/07/15 P. 25 Un sabato tra saldi e Notte Bianca 4 POLITICA LOCALE Gazzetta Mantova 03/07/15 P. 16 L'aula cambia facce Oggi prima seduta Nicola Corradini 6 La Voce Di Mantova 03/07/15 P. 10 II consiglio parte col rebus Allegretti La Voce Di Mantova 03/07/15 P. 19 Tasi, Tari e Imu: a Porto Mantovano le tariffe rimangono invariate Nadia Di Lorenzo 8 La Voce Di Mantova 03/07/15 P. 22 Prima riunione di giunta per Cavatorta e primi progetti in cantiere Lorenzo Costa 9 «Cpl non ha mai pagato tangenti» Francesco Vecchi 10 7 CPL CONCORDIA Resto Del Carlino Modena 03/07/15 P. 13 RIFIUTI: SCENARIO Giornale Di Brescia 03/07/15 P. 10 Raccolta rifiuti, il sistema misto al via a marzo 2016 nella zona Sud est Carlo Muzzi 12 Sole 24 Ore 03/07/15 P. 7 Appalti e «bangla»hanno battuto la crisi Mariano Maugeri 14 Ernesto Galli Della Loggia 15 ENERGIA: SCENARIO Corriere Della Sera 03/07/15 P. 24 Quelle comunicazioni incomprensibili che denotano poca cura per gli utenti Corriere Della Sera 03/07/15 P. 39 A2A risarcisce Pessina per il teleriscaldamento di Novara Mf 03/07/15 P. 14 Grana da 38 milioni per A2A Elena Dal Maso 17 Sole 24 Ore 03/07/15 P. 5 Qe: Enel, Terna, Snam e Fs entrano nella lista Alessandro Merli 18 03/07/15 P. 37 Misure anticorruzione ad hoc per le società partecipate Alessandro Manetti 19 16 SEGNALAZIONI Italia Oggi Indice Rassegna Stampa Pagina I L'acquedotto nel 2016 Il Comune e Tea biano progr Castellucchio. II via all'opera rimandato al prossimo anno Più cantieri aperti in contemporanea e tempi più brevi 1 CASTELLUCCHIO Modificati progetti e tabelle di marcia per la realizzazione dell'acquedotto a Castellucchio. L'apertura del cantiere, inizialmente prevista per quest'anno, slitterà al 2016 per consentire a Tea Acque di dare il via ad un'opera globale, anziché frammentaria. «Il progetto originario spiega il sindaco Gianluca Billo - contemplava una costruzione graduale, suddivisa in step. Entro il 2015 era previsto il collegamento all'adduttrice di un solo quartiere del capoluogo. E negli anni successivi sarebbero state via via raggiunte tutte le altre zone. Ora, però, i piani sono cambiati. Tea, che per il nostro Comune ha inserito nei propri bilanci stanziamenti cospicui, ha elaborato un progetto integrato e complessivo, che diverrà esecutivo l'anno prossimo». I lavori di costruzione dell'acquedotto, dunque, cominceran- no contemporaneamente in gran parte del territorio comunale, per garantire l'omogeneità del servizio. «I dettagli del piano - anticipa Billo -verranno illustrati a breve nel corso di una conferenza stampa, a cui molto probabilmente farà seguito un'assemblea pubblica. Abbiamo intrapreso un percorso importante, in cui crediamo profondamente, ma che purtroppo non è condiviso da tutti i cittadini». A Castellucchio, infatti, una parte della popolazione rimpiange il vecchio sistema con cui il Comune, fino al 2013, gestiva direttamente ed in economia il servizio idrico integrato. «L'acquedotto è il futuro - sottolinea Billo - perché dà a tutti la possibilità di usufruire della stessa acqua, controllata quotidianamente e quindi più sicura rispetto a quella estratta dai pozzi privati. Il cambio di gestione, negli ultimi due anni, ha provocato un po' di confusione tra i cittadini ed in futuro gli scavi per la posa delle tubature creeranno alcuni disagi. Ma la realizzazione dell'acquedotto è un obiettivo importante ed è la motivazione principale che ha spinto la nostra amministrazione ad affidare il servizio idrico nelle mani di Tea». Il sindaco conclude ricordando agli scettici il problema delle alte concentrazioni di arsenico presenti nelle acque di molti pozzi. Rita Lafelli La costruzione di un'adduttrice idrica Si parla di noi Pagina 1 Okalpiano per i rifiuti Niente aumenti 1 GONZAGA Durante la seduta del consiglio comunale svoltasi martedì, a Gonzaga è stato approvato a maggioranza, con l'astensione di "Gonzagattiva", il piano finanziario dei rifiuti 2015. La consistenza del piano, invariata rispetto al 2014, è di 1.0 16.000 euro. Nessun aumento, dunque, per garantire il servizio porta a porta, che ha ottimizzato i risultati conseguiti in termini di qualità della raccolta grazie all'estensione della formula domiciliare anche per le frazioni vetro e alluminio, in vigore dal febbraio scorso. Era presente in aula Vincenzo Carastro, della società Mantova Ambiente, che ha illustrato gli aspetti tecnici del piano insieme all'assessore all'ambiente Massimiliano Sacchi. Anche per il 2015 vengono confermate la frequenza di raccolta della frazione indifferenziata, il secco, che avverrà ogni quattro settimane per un totale di tredici raccolte all'anno, e la raccolta dei pannoloni e pannolini attraverso cassonetti con serratura, distribuiti sul territorio. Il ritiro da domicilio dell'organico avverrà una volta alla settimana da novembre a febbraio, e tornerà con frequenza di due volte a settimana negli altri periodi dell'anno. Resta invariata la periodicità quindicinale di raccolta di plastica e polistirolo, carta e vegetale, che prevede anche il recupero delle potature di grosso calibro con uno speciale mezzo meccanico in cinque date prestabilite durante l'anno. Mauro Pinotti Si parla di noi Pagina 2 OSTI G LIA . . Amaro sfogo del vicesindaco «Troppi• rífluti sulle strade » Una discarica abusiva sequestrata a Correggioli / OSTIGLIA Il piano finanziario 2015 per il corrispettivo dei rifiuti, elaborato dal Comune di Ostiglia insieme al gestore, Mantova Ambiente, è stato approvato nell'ultimo consiglio comunale. Un piano complessivo di un milione 48 mila euro da cui vanno dedotti circa 10 mila euro per introiti di tariffa provenienti da ambulanti mercantili e dal contributo del Miur (Ministero Pubblica Istruzione) per il costo dei rifiuti delle sedi scolastiche statali presenti sul territorio. Rispetto all'anno precedente il Comune risparmia anche 20 mila euro per l'internalizzazione della distribuzione dei sacchetti per la raccolta della plastica. La raccolta differenziata, intanto, si attesta sull'80%. «Un buon risultato commenta il sindaco Primavori - anche se l'obiettivo futuro è la produzione di minor quantità di rifiuti». È stato il vice sindaco Omero Vinciguerra a lanciare un appello forte e deciso ai cittadini: «Basta buttare la spazzatu- Si parla di noi ra per le strade perché i costi vanno ad incidere su tutti i cittadini». Troppi sono i rifiuti indifferenziati che vengono abbandonati nelle zone periferiche (o nei parchi) del paese. Si trovano soprattutto ingombranti, dai frigoriferi, alle batterie, amianto, sacchetti con ogni tipologia di rifiuto sulle strade che costeggiano il Canal Bianco, Gazzina, Bugno, Argine Po, Comuna Santuario e Bellis. «Dobbiamo fare appello a un maggior senso civico - dice Vinciguerra - così, oltre a non aver rispetto per il proprio paese, si contribuisce a mantenere elevati i costi delle tariffe perché questa è tutta spazzatura che viene portata nell'indifferenziata». I dati relativi al 2014 evidenziano, infatti, un lieve aumento della produzione di rifiuti ingombranti. Vinciguerra aggiunge un altro elemento che incide sul piano finanziario, dovuto alla raccolta settimanale del verde, pari a 60 mila euro l'anno. In sostanza le tariffe per cittadini, per il 2015, resteranno complessivamente invariate. Pagina 3 La prima giornata dedicata agli sconti sarà no-stop vista la concomitanza con "Mantovavive" Un sabato t ra sa l di e Notte Bi anca "Le liquidazioni saranno un test per misurare la fiducia dei mantovani" ha detto Zapparoli Comincia il conto alla rovescia per Mantovavive, la manifestazione organizzata da Confcommercio Mantova, Comune di Mantova e Radio Pico per accompagnare l'avvio dei saldi estivi di domani. Una data importante per i commercianti, che mai come ora si trasforma in un significativo test per i consumi. «Da sabato si aprono due mesi di occasioni per fare acquisti sicuri e a condizioni vantaggiose - sottolinea la Presidente di Federmoda Confcommercio Mantova Carmen Zapparoli -, specialmente nei negozi tradizionali in grado di offrire un ampio assortimento di prodotti di qualità a prezzi interessanti e un servizio personalizzato alla clientela, vero valore aggiunto dei nostri esercizi commerciali. Assieme naturalmente alla garanzia di saldi applicati a regola d'arte, senza brutte sorprese». I dati autorizzano un cauto ottimismo: secondo l'Istat, nei primi tre mesi del 2015 sono aumentati, seppure lievemente, rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sia il reddito disponibile (+0,6%), sia il potere d'acquisto (+0,8%) delle famiglie, con una crescita della spesa effettiva per i consumi del +0,1%, rispetto allo stesso periodo del 2014. «I saldi saranno un test per misurare la fiducia dei mantovani - aggiunge Carmen Zapparoli -. Ci Si parla di noi auguriamo che questo seppur lieve aumento nella propensione all'acquisto e le tante occasioni che proponiamo ai nostri clienti possano tradursi in una crescita effettiva delle vendite e in una ripresa per le nostre aziende». La prima giornata di saldi sarà no-stop: sabato infatti i negozi del centro storico saranno eccezionalmente aperti anche alla sera in occasione di Mantovavive, che dalle venti fino all'una - ma molti appuntamenti partiranno già alle 18.30 - animerà la città con un ricchissimo programma di eventi. «Mai come in questa edizione è la musica il piatto forte, con un'offerta ricchissima in grado di accontentare tutti i gusti: rock, funky, jazz, discodance, country e anche la musica classica - spiega il Presidente della Sezione cittadina Stefano Gola -. Moltissime le live band, diverse delle quali hanno all'attivo produzioni originali e un pubblico fedelissimo come i mantovani Stomp, This Placc, Nnebbia e gli emiliani Ladolcevita. E poi ci sono molti altri gruppi, musicisti jazz, dj e la parata musicale dei Funkasin Street Band, che inaugurerà la serata in piazza Marconi, teatro poi dalla festa Flower Power con animazione a cura del Chiringuito. Da non perdere Aspettando il Giro Rosa, l'evento speciale organizzato per promuovere la tappa mantovana della più importante gara ciclistica femminile mondiale che attraverserà la nostra provincia lunedì: in piazza Mantegna ci saranno il funky dei Kikkombo, band con musicisti di fama internazionale, e poi lo speciale aperitivo rosa e i ghiaccioli a tema offerti al Caffè Mirò". La manifestazione è organizzata con il patrocinio di Camera di Commercio, distretto Botteghe del centro, Made in Mantova, Gruppo Tea, e la collaborazione di Associazione Guide Turistiche Rigoletto-Confcommercio Mantova, Cama-Confcommercio Mantova, Green Eventi, Associazione Arte e Ingegno e Edprint. Il programma completo di Mantovavive è consultabile sul sito www.mantovavive.it. Saldi per la notte bianca Pagina 4 Domani inizieranno i saldi Si parla di noi Pagina 5 L'aula c Oggi pr bia facce a seduta Si insedia il consiglio comunale. Ultimi dubbi sul presidente Valdaro, il sindaco chiede trasparenza sulla vendita dei lotti di NicolaCorradini Con un centrodestra che rinuncia ad un'azione di opposizione coordinata e la candidata sindaca Paola Bulbarelli ormai fuori dal gruppo di Forza Italia e inserita in quello della civica che aveva formato lei stessa per le elezioni, il centrosinistra si appresta a celebrare il ritorno alla guida del Comune nel consiglio in programma oggi alle 18. Il primo dell'era Palazzi. Non dovrebbero esserci grosse sorprese, visto che la prima seduta in aula prevede una serie di passaggi quasi rituali, come la presentazione della nuova giunta, ma qualche problema potrebbe sorgere su uno dei punti chiave all'ordine del giorno: l'elezione del presidente del consiglio. i dubbi di Allegretti. Il candidato numero uno all'incarico è Massimo Allegretti, consigliere Pd al secondo mandato. In maggioranza non ci sono problemi politici su di lui. Il guaio è che sono sorti dei dubbi sulla possibilità di comprendere all'interno dell'aspettativa che Allegretti si prenderebbe sul posto di lavoro (le Poste) anche il contributo pensione. Questo significherebbe per lui un ritardo di almeno cinque anni sulla data del pensionamento. Questa mattina la vicenda dovrebbe essere chiarita. stra è aperto a futuri sviluppi. I contatti tra il consigliere Alberto Grandi e il sindaco Mattia Palazzi non mancano. É però la stessa formazione civica a interrogarsi sui rapporti con il Pd e, più in generale, sul ruolo del "civismo" nello scenario politico cittadino. In settembre, probabilmente il 26, si terrà una convention del movimento. Gli attuali vertici si presenteranno dimissionari non per arrivare allo scioglimento del movimento ma, al contrario, a un suo rilancio. Lega a congresso . Chi andrà a congresso, forse già a fine luglio, è la Lega di città. Lo ha confermato il commissario provinciale, Davide Boni: «Dopo la buriana elettorale è giunto il momento del congresso per il circolo di città, come lo è per altri. Il commissario Matteo Ferrari ha fatto un buon lavoro e ho già un nuovo compito per lui (non di segretario comunale, ndr). Se non riusciremo a farlo a fine luglio rimanderemo a settembre». Di certo la Lega manterrà la propria identità e autonomia anche in aula. «Pronti a fare battaglie col centrodestra- dice la capogruppo Alessandra Cappellari - ma noi manteniamo la piena autonomia». Valdaro. Il destino della Spa è uno dei primi nodi che l'amministrazione dovrà sbrogliare. Il sindaco e il vice Giovanni Buvoli hanno già chiarito che intendono portare il piano approvato dalla giunta Sodano in consiglio prima del bilancio, in settembre. Ieri Palazzi e Buvoli hanno incontrato l'assemblea soci Il sindaco ha invitato il liquidatore a vendere terreni, ma via Roma (socio di maggioranza) vuole essere informata sul potenziale acquirente. L'amministrazione vuole inserire aziende di una certa tipologia per lo sviluppo di un polo esclusivamente logistico. Comunità e territori. Anche se non è in cima all'agenda dei lavori della maggioranza, il confronto con i civici di centrosini- la palazzi: oggi la presentazione in consiglio comunale l'.iulu <'-vmbiu f au-e - og g i n un.,s a u Politica locale Pagina 6 Oggi prima assise dell'era Palazzi. Riunione fiume in via Roma. Incontro in extremis del sindaco II consiglio parte gol rebus Allegretti Niente contributi previdenziali al presidente del consiglio, e il prescelto rinuncia Prima assise oggi del parlamentino civico. Il consiglio comunali è stato convocato come di legge per convalidare gli eletti e per presentare ufficialmente alla città l ' esecutivo formato dal nuovo sindaco Mattia Palazzi. Dopodiché le provedure per eleggere il nuovo presidente del consiglio comunale, che la maggioranza aveva già individuato nella persona di Massimo Allegretti. Ieri nondimeno si è profilato un problema che potrebbe avere ripercussioni su questa decisione. Infatti dallo stesso Allegretti è stato sollevato il problema in ragione del quale, stando al regolamento dell'ente, non vengono versati i cintributi previdenziali al presidente del consiglio in aspettativa; fatto questo che, se così fosse, creerebbe nell'interessato un buco contributivo pesantissimo, se non insostenibile. La maggioranza si è riunita a lungo nel pomeriggio per cercare di trovare una soluzione al problema. Ma invano. Lo stesso Allegretti ha finito per lasciare il campo dandosi appuntamento col sindaco questa mattina per vedere se sia possibile trovare una scappatoia. In alternativa, né il sindaco né altri del suo staff hanno fatto ipotesi alternative sul nome di Allegretti. Nemmeno quello di Giovanni Pasetti, più volte indicato come uno dei papabili a occupare quella carica istituzionale. Pasetti, infatti, è stato designato dal partito come capogruppo dei democratici. Insomma, il problema almeno per qualche ora resterà ancora aperto, e gli sviluppi si conosceranno in aula. Politica locale ASSISE DALLE 18 Il consiglio comunale è convocato, in seduta straordinaria e in prima convocazione , oggi pomeriggio alle 18, presso la sala consiliare del palazzo municipale, in via Roma 39 . Una riunione di prassi durante la quale verranno trattati i seguenti argomenti: la convalida degli eletti alla carica di sindaco e di consigliere comunale ed eventuali surrogazioni per chi ha lasciato il seggio in ragione di una delega assessorile; il giuramento del sindaco; l'elezione del presidente del consiglio comunale e dei componenti dell ' ufficio di presidenza; in coda, le comunicazione del sindaco Mattia Palazzi al consiglio comunale dei componenti la giunta e del vice sindaco e l'elezione della commissione elettorale comunale. Pagina 7 LA MINORANZA LE BOCCIA PERCHÈ "NON C'È CHIAREZZA Tasi, Tari e Imu: a Porto Mantovano le tariffe rimangono invariate PORTO MANTOVANO - Ieri la seduta del consiglio comunale di Porto Mantovano si è incentrata sulla discussione sul piano finanziario e sulle tariffe di Tari, Tasi e Imu. Dopo aver assistito al passaggio del testimone tra Francesco Astolú e Andrea Dindini, per il ruolo di consigliere comunale per la lista composta da Fratelli d'Italia, Lega Nord e forza Italia, e di vicepresidente del Consiglio comunale, il sindaco Massimo Salvarani ha voluto dedicare un minuto di silenzio per i due ragazzi di Porto Mantovano che i questi ultimi giorni hanno perso la vita. Il consiglio è quindi entrato nel vivo con la discussione sull'approvazione del regolamento riguardante la Tari, la Tasi e l'Imu. A proposito della Tari l'assessore Pierclaudio Ghizzi afferma: «Ci possiamo ritenere soddisfatti per essere rimasti al di sotto dei 2 milioni. Questo è stato possibile grazie alla riqualificazione delle spese tra cui la riduzione degli spazzamenti manuali voluta per evitare l'aumento dei costi per raccogliere grandi quantità». I consiglieri dell'opposizione Gina Paloschi e Giampaolo Voi per mancanza di chiarezza e trasparenza hanno votato contro sia per l'approvazione delle tariffe di Tari, Tasi, Imu. Vivere Porto ha invece votato a favore del mantenimento delle aliquote e esenzioni Irpef. L'assessore al bilancio Stefano Boccanera ha dichiarato che ha cercato di mantenere la qualità dei servizi senza gravare sulle famiglie. «La cosa importante per noi è aver mantenuto le aliquote dell'anno scorso. Nostro impegno sarà anche quello di migliorare la situazione delle famiglie che vivono un disagio». A questo proposito il sindaco afferma: «Penso sia più importante l'agevolazione tramite voucher sociali piuttosto che risistemare con prontezza le aiuole». L'ultimo punto è stata la proposta del consigliere Voi di modificare la viabilità di via Dossi per garantirne una maggiore sicurezza. Il sindaco propone, prima di votare per l'approvazione di questa ipotesi, di sentire cosa ne pensa la cittadinanza residente in quella via. I consiglieri Licon e Dindini si sono mostrati d'accordo con Voi. Gli ultimi due punti sempre proposti da Voi riprendono la regolamentazione dei cosiddetti voucher sociali secondo la regola del dare per avere, e la dotazione di nuovi defibrillatori in vari ambienti di ritrovo all'interno del nostro territorio. Nadia Di Lorenzo (ip,a,T 1 A4, v Officina abusiva , nei guai un 54enne, Politica locale Pagina 8 TRA LE INIZIATIVE LA REALIZZAZIONE DELLA RETE DATI PER TUTTE LE SCUOLE PRIMARIE DEL TERRITORIO Prima riunione di giunta per Cavatorta e primi progetti in cantiere VIADANA - Ieri si è tenuta la prima riunione della giunta guidata dal sindaco Giovanni Cavatorta . Numerose le decisioni prese: «È stato approvato - esordisce il primo cittadino - un progetto per realizzare la rete dati nelle scuole primarie di Viadana, Cogozzo, Cicognara, per un importo di 30mila euro erogato da fondazione Cariverona, così da rendere disponibile per ogni aula il collegamento internet anche ma non solo per l'obbligatorio registro elettronico». Sempre in ambito scolastico ulteriori no- vità per, la frazione di Cogozzo: «E stato approvato - ha proseguito Cavatorta - un progetto di adeguamento strutturale e messa a norma dei locali interni per cambio destinazione d'uso da scuola per l'infanzia a scuola primaria in via Don Mazzi a Cogozzo per un importo di 161mila euro così da dotare la primaria della frazione di una mensa scolastica, ulteriori due aule oltre a vani per lavaggio, dispensa, bagni e relativi arredi. Un'opera che - precisa il primo cittadino viadanese - oltre a rispondere alle esigenze della scuola riqualifica uno stabile ammalorato di proprietà comunale». Durante la riunione di giunta è stato dato il patrocinio del Comune all'associazione asd Gioca in Bici per la manifestazione ciclistica "2° Gran Premio Città di Viadana" in programma il prossimo 19 luglio." Inoltre dal 13 luglio inizieranno i lavori di posa della tubatura per l'estensione della rete dell'acquedotto lungo via Gonzaga e via Garibaldi: durante i lavori le due vie saranno chiuse, anche se il Comune ha cercato di contenere i notevoli disguidi e facendo partire i lavori in periodo estivo. Infine un importante incontro del Gal - in agenda martedì a Sabbioneta riguardo il Dat (distretto attrattività) Oglio Po: «Abbiamo avuto conferma del buon esito del bando di Regione Lombardia. Con la cifra a disposizione del Comune di Viadana - conclude il sindaco potenzieremo il wi fi in diverse zone del centro storico, e provvederemo alla posa degli idranti antincendio e delle prese elettriche per il mercato cittadino». Lorenzo Costa / II sindaco Giovanni Cavatorta ( )I_t rn PO Sco mmesse clandestine anche a Viodono Sanitn,latensionerestaaltissima s, váeh áoua.,; l Politica locale Pagina 9 I I FRANCESCO SIMONE L'EX CONSULENTE PER LE RELAZIONI ISTITUZIONALI CHE PERI MAGISTRATI AVREBBE PORTATO FONDI NERI IN ITALIA ATTRAVERSO UNA SOCIETA TU N ISINA <<k_,,p1 non ha l pagato tangen >> Intervista all'ex consulente Francesco Simone: <<La di FRANCESCO VECCHI IL GIP ANDREA ROMITO ha rimesso in completa libertà Francesco Simone e ha fatto cadere l'accusa di corruzione internazionale nell'ambito dell'inchiesta Cpl. Simone (difeso dall'avvocato Michele Andreano) parla dell'inchiesta che ha travolto la coop. Simone, il i ha deciso di rimetterla in i ert... «Una decisione che mi rende felice e che arriva dopo un periodo di sofferenza personale, soprattutto per quel che riguarda i 35 giorni passati nel carcere di Poggioreale, una struttura non degna di un Paese come l'Italia. Non nutro rancore verso gli inquirenti. Hanno fatto il loro lavoro. Fin dal mio primo interrogatorio, ho ammesso di aver introdotto in Italia 77mila euro suddivisi in due trance; una cortesia che mi aveva chiesto il presidente di Cpl, Roberto Casari. Per necessità sue. Ma è stato tutto autorizzato dalle autorità tunisine, dalle leggi della Tunisia. Per questo non ho mai creduto di commettere un illecito penale, magari fiscale, e sotto questo punto di vista mi prendo ogni responsabilità eventuale. Ho fornito gli estratti conto degli ultimi cinque anni della Tunita e le dichiarazioni della banca tunisina». Lei è stato accusato di essere uno de li ideatori del mecca nismo c ei dalla società tunisina Tunita avre bbe permesso r in Italia soldi utilizdi za i per scopi illeciti. Cosa si sente di dire? «La Tunita non ha solo clienti italiani. Si occupa di consulenze tecnico/logistiche, per esempio. Non è certo una scatola vuota. Cpl era un cliente privilegiato e aveva una consulenza con questa società. Ma la Tunita non non si è mai occupata, per statuto, di appalti pubblici. Io stesso, ed emerge dagli atti, non ho mai parlato una sola volta di Ischia o di Procida. Non era il mio ruolo. I fondi neri, di cui tanto si è detto, alla fine sono i 77mila euro che ho introdotto in Italia». L'altro filone messo sotto la lente dai magistrati riguarda i ra pporti tra C I e il mondo della politica. caso D' tema, in primis... «In Europa quello del lobbista è un lavoro regolamentato ed ambito. In Italia, per carenze legislative, il limite tra lecito e non spesso non è tracciato e ciò dà adito ad equivoci. Dall'antica Grecia esiste il rapporto tra politica e affari, quelli leciti intendo. Se è alla luce del sole si tratta di una cosa normale. Mi chiedo, le grandi aziende non hanno sempre avuto rapporti con la politica? Cpl li ha sempre avuti, come tante altre realtà. Ma per captatio benevolentiae e non per sfociare in altro. Il vino di D'Alema? All'epoca non era più parlamentare ma presidente di una Fondazione che fa seminari importanti. Cpl ha rapporti con la politica, la legge consente i contributi elettorali. Ogni passaggio avveniva su delibera del cda». fi Tunita? Tutto documentato>> ha di Cpl e del mondo cooperativoin generale? «Cpl è un gioiellino. Una delle cooperative più antiche, d'altronde. Ho capito che il mondo delle cooperative è la risposta all'annosa questione della terza via. Ma oggi evidentemente le cooperative sono diventate delle holding da 100-150 realtà satellite... Su questo bisognerebbe interrogarsi» il sistema Cpl si basava o no sul pagamento di tangenti? «Di tangenti pagate o previste non ne ho mai viste. Cpl non ne avrebbe avuto bisogno. Più in generale, senza entrare nel caso specifico di Cpl, in Italia ci sono leggi, come la Bassanini, che hanno dato poteri enormi ai burocrati Succede che se rischi di dover aspettare mesi per un'autorizzazione edilizia, finisce che paghi. Non è il caso di Cpl, non ci sono tracce di tangenti in due anni di indagini. Io ho solo detto che se si fossero riscontrate consulenze ingiustificate allora sarebbe stato giusto approfondire da parte degli inquirenti. Accanto a ciò c'è poi anche un ac- il tresunto aiuto che lei cattonaggio miserabile della polidato al sindaco Pd tica della seconda Repubblica, av di Ischia, Giosi Ferrandino, che chiede sponsorizzazioni per per le europee? feste patronali, posti di lavoro, «Iierrandino? L'ho conosciuto, certo. Casari mi ha chiesto di dargli una mano con la sua campagna elettorale. Mi sono messo a disposizione, in cambio di nulla. D'altra parte potevo davvero fare poco sotto questo punto di vista, considerando, anche, che ho origini politiche ben diverse». Dopo lo scandalo , che idea eventi sportivi. Quando Cpl aveva il Modena calcio era impressionante l'elenco di persone che chiedevano provini ritenendo di avere il Maradona di turno in casa». Lei è emerso come l figura che, nel corso de li interroga- tori, ha smosso a situazione raccontando aspetti che altri non hanno affrontato... «C'è chi mi ha definito un pentito. Ma un pentito è qualcuno che ha commesso delle azioni per cui pentirsi. Mi prendo le responsabilità per aver portato in Italia quei 77mila euro. Questo sì; per il resto... di Ischia e di Procida non mi sono mai occupato». «C;,I ,.n ha limi ryzg ìto 7:3ngcu! Cpl Concordia Pagina 10 L'avvocato Michele Andreano, a destra Francesco Simone Giudizio immediato ber gli indagati SONO DURATI quasi sette ore, ieri in procura a Modena, gli interrogatori di Roberto Casari, Nicola Verrini e Giorgio Montali, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti della coop Cpl Concordia. Le audizioni sono state condotte dal procuratore aggiunto facente funzioni di capo Lucia Musti e dai pm Pasquale Mazzei e Marco Niccolini. Secondo quanto si è appreso i tre indagati, tra l'altro di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, avrebbero sostanzialmente risposto alle domande degli inquirenti, negando gli addebiti che i magistrati collegano ai rispettivi ruoli avuti all'interno della cooperativa (rispettivamente ex presidente, responsabile d'area e consulente). Dopo gli interrogatori, la procura Cpl Concordia si accinge a presentare richiesta di giudizio immediato per il troncone dell'inchiesta che riguarda la metanizzazione di Ischia e altre contestazioni fiscali. Gli interrogatori sono cominciati ieri mattina verso le nove. Prima è toccato a Nicola Verrini (per due ore) poi all'ex presidente di Cpl Concordia, Roberto Casari. Nel pomeriggio il faccia a faccia è proseguito con Giorgio Montali. Il passaggio di ieri è il preludio dell'ormai prossima chiusura delle indagini preliminari sul presunto meccanismo corruttivo che si sarebbe celato per anni dietro all'aggiudicazione di determinati appalti legati alla metanizzazione da parte di Cpl nell'isola di Ischia, con la complicità del sindaco del partito Democratico, Giosi Ferrandino. Pagina 11 r,„°,. ía'/ 0, ve / ♦ /// ,m, e /VP / //r% / v n.,u. 1 U e 11) %//G / ,,,,., / "/ % A ///////// / / v ïüiiiiiii , i rrl ,,,,, '%i ur F111 // ,,,, yrr 1 2 % 1 11/ ,' ivi s s /r iiü. n d//// • U . N at n %/'/ lfilfb e s e T lit l'iIo Carlo Muzzi [email protected] ■ Il sistema combinato di raccolta rifiuti partirà a marzo 2016 in sette quartieri della zona Sud est della città: Buffalora, Caionvico, Sant'Eufemia, San Polo Cimabue, San Polo parco e Porta Venezia. Il processo si svilupperà in sei fasi, l'ultima delle quali toccherà i tre quartieri del centro storico ad aprile 2017. A quel punto tutti i cittadini bresciani, metteranno sotto casa carta (nel bidone), plastica (nel sacco), vetro e lattine (nel bidone, che verrà prelevatola sera dalle 20 %/O/ •• Ma è chiaro che ai cittadini interessano le tariffe, anche alla i luce delle passate dichiarazioni della Giunta che parlavano , % di un anno di tempo per la tariffazione puntuale. In realtà Aprica nel progetto esecutivo sostiene che «è ragionevole ritenere che dopo un anno di applicazione del nuovo sistema si possa dare visibilità sulle alle 23); poi muniti di badge bollette della numerosità di andranno al cassonetto più vi- utilizzo delle calotte». In socino per depositare i rifiuti instanza la tariffazione puntuadifferenziati e l'organico. Con le viene rimandata a quando un'eccezione, proprio del cen- Al database diverrà rappresentro dove la differenziata sarà tativo del totale dell'utenza». comunque effettuata con i sacSolo a quel punto si potranno chi e senza bidoni. definire i bonus in base ai minori conII centro storico ferimenti nei cassotariffe. sarà l'ultima Nell'ultimo mese zona di Brescia netti. Aprica e il Comuinteressata ne hanno intavolaMacrozone. Non è to una trattativa dal passaggio causale la scelta di peri costi del servi- al misto partire dalla zona sud est della città. zio. Il punto di par- nell'aprile 2017 tenza era il 9,2% di Dal confronto tra differenza tra il servizio esiAprica e il Comune si è scelto stente e il combinato. Ora il questazonaperché molto etedelta è del 7,9% che su un piarogenea, ci sono zone con vilno di 27,8 milioni vale un rilette a schiera, ma anche picsparmio di 330mila euro coli borghi, grandi condomini all'anno per un quinquennio (le torri) e un quartiere aridosrispetto alla proposta iniziale. so del centro. Questo dovrebs • costi ci serm o in 5 anni cresceranno del 7 9 ,....prica non da scadenze per la taritta puntuale 1 U ♦ Ui,I be permettere di rilevare sin da subito le criticità di ogni tipologia di quartiere e di utenza domestica per poter correggere il tiro in corsa laddove ce ne fosse bisogno. Il piano di Aprica indica entro metà ottobre la revisione del regolamento comunale per i rifiuti. Nel frattempo dovrà essere istituito un gruppo di lavoro per il monitoraggio dell'avvio del servizio. Nei prossimi giorni poi il Comune incontrerà le associazioni di categoria per definire i dettagli della raccolta rifiuti per le utenze nari domestiche. i1 f,,,. _, 1,1 G Rifiuti: Scenario Pagina 12 RIFIUTI : LE 6 MACRO-ZONE INIZIO MARZO 2016 C oC r',sça I!s;t;in ilf ti F CmlCeflII la X051 Centro GIUGNO 2016 V 1 la glo 4'íoi' er, P i! ,o Porta 5wrico Nord Pnf Jano . Bresci : Centro störlcosud antka San Polo Cimabue Ch! ,sanaosa OTTOBRE 2016 r'(?fi3 ViUa;;o )crenn C rma ,a tn Polo :arco Sanpolino farnaC' DICEMBRE 2016 FEBBRAIO 2017 APRILE 2017 Esternafizzata la raccolta vetro Saranno acquistati 50 nuovi mezzi Il progetto esecutivo Lj ) di Aprica prevede l esternalizzazione della raccolta del vetro «consentendo di contenere il numero di motocarri da acquistare». Nello specifico con il passaggio al sistema combinato il parco mezzi dovrà essere integrato da 50 nuove unità. Il personale che sarà assegnato al nuovo servizio di raccolta rifiuti, Rifiuti: Scenario secondo il piano passerà dai 45 attuali a 78, mentre nel progetto presentato lo scorso anno si pensava ad una crescita a 108 unità (ma su questo pesa anche l esternalizzazione della raccolta vetro). Tra gli investimenti è stato previsto un nuovo deposito perla gestione dei nuovi mezzi acquisiti e per il nuovo personale. Pagina 13 La globalizzazione abita a MonfaIcone: il cantiere invaso da operai bengalesi e croati accanto agli italiani appalti e « bangl^a %,nhanno battuto la crisi Mariano Maugeri MONFALCONE. Dal nostro inviato Più si scava, più la vicenda Fincantieri assume i contorni di una partita a scacchi tra la magistratura goriziana e i vertici del colosso della cantieristica. Vecchie ruggini, sussurrano aMonfalcone, tra alcuni sostituti procuratori e i vertici aziendali. Con uno schieramento che da una parte vede pezzi di sindacato, la Procura e persino il prefetto di Gorizia Vittorio Zappalorto. Quella dei rifiuti sembra una partita secondaria, quasi un pretesto utilizzato dai magistrati per sollevare la ben più complessa questione dell'intreccio tra la società di Stato e ditte subappaltatrici, un formicaio di3-400 aziende (ilnumero segue il ritmo della produzione) che gestisce qualcosa come 4mila lavoratori, la stragrande maggioranza dei quali stranieri. Giuseppe Bono, il padre-padrone di Fincantieri al quale anche i sindacati meno concilianti con l'azienda riconoscono di aver portato in acque sicure il gruppo cantieristico di Stato nel bel mezzo di una tempesta senza precedenti, lo teorizzò pubblicamente rivolgendosi alla triplice: «Non avete voluto che trasferissi la la- frazione degli scafi all'estero? E io porto la globalizzazione a Monfalcone». La globalizzazione, in realtà, sta per Asia e Balcani. Ci sono ore della giornata in cuiMonfalcone appare come un cantiere di Manila, Taiwan o Dacca. Una situazione simile a quella dei grandi cantieri tedeschi, dove i bengalesi di Monfalcone, che qui chiamano i bangla, sono rimpiazzati da polacchi, lituani e turchi. Lo scafo è la lavorazione più labour intensive di una nave da crociera. Un guscio che si assembra con chilometri di saldature, lavoro in cui eccellono ancora gli italiani ma anche i croati. Il sindacato si oppose alla fiele alizzazione di questa Anche i sindacati meno concilianti con l'azienda riconoscono al manager Giuseppe Bono di aver portato ilgruppo in acque sicure Il caso friulano assume i contorni di una partita a scacchi tra magistratura e i vertici del colosso della cantieristica navale I due fronti . Si gioca su due tavoli la partita perla riapertura del cantiere navale di Fincantieri a Monfalcone. Nella città f riu la na quasi 5mila lavoratori sono in attesa di notizie (nella foto a sinistra) e in ansia perla ripresa del lavoro, dopo il sequestro deciso dalla magistratura (al terzo grado di giudizio) di alcune aree destinate allo stoccaggio dei residui delle lavorazioni. A Roma si è svolto un tavolo al ministero dello Sviluppo economico (foto sopra) e per oggi è atteso, salvo imprevisti, in Consiglio dei ministri, il testo del decreto che dovrebbe sbloccare la situazione Rifiuti: Scenario produzione, ma l'azienda prese le sue contromisure facendo leva sempre più massicciamente sulla flessibilità dei terzistidella cantieristica, cioè le ditte subappaltatrici. Le accuse di caporalato si sprecano, e non è inusuale che i bangla, come li chiamano a Monfalcone, venganolicenziati eriassunti nelgiro di qualche mese da un'azienda amica per lucrare sugli sgravi fiscaliprevisti dalla mobilità, almeno fino a quando c'era la legge 35. Alcune società subappaltatrici nascono e muoiono nel giro di qualche mese. I bangla, conunapaga oraria dia euro,sono l'anello debole di una catena chehaincimalasocietàarmatoriale che commissiona la nave da crociera e cerca di strappare ilprezzopiùfavorevole, inmezzo l'azienda cantieristica e in basso i lavoratori direttamente assunti da Fincantieri: da una parte gli italiani con diritti e stipendi nella media metalmeccanica, in fondo i paria dei Paesi balcanici e asiatici. Fincantieri, attraverso il suo portavoce Antonio Autorino, assicura di essere stata sempre in prima linea nella denuncia di qualsiasi fenomeno di illegalità. Tanto è vero che nel 2007 e nel 2011 si sedette al tavolo prefettizio e controfirmò un protocollo di trasparenza. Due i punti salienti dell'intesa: che appaltatori e subappaltatori venissero accreditati dall'azienda e che Fincantieri trasmettesse alla direzione provinciale del lavoro informative mensili sui nuovi appalti. Un accordo rimasto lettera morta: il protocollo prevedeva la costituzione di un gruppo dimonitoraggio che inrealtà non è mai nato per mancanza di personale. E i rapporti con la magistratura? A Monfalcone raccontano di quella volta in cui il pm Valentina Bossi, l'autrice della querelle sulle aree provvisorie di smaltimento rifiuti, rimase chiusa in auto 45 minuti nell'attesa che la sbarra dei cantierisi alzasse. Una sosta forzata che certo non le è piaciuta. A tornare alla carica su questi temi è stata la Cgil. Il segretario regionale Franco Belci, che sulla vicenda rifiuti sta senza se e senza ma dalla parte dell'azienda, ha chiesto a Fincantieri di dotare tutti i lavoratori di un badge, compresi quelli dei subappalti, e di consentire ispezioni a sorpresa delle forze dell'ordine e dei magistrati. Due richieste avallate dall'attuale prefetto di Gorizia, Vittorio Zappalorto, in procinto di essere trasferito a Udine. Da alcuni processi è emerso che diversi operaibengalesi stavano in cantiere anche 16,18 ore al giorno. E a parecchi di loro, raccontavano ieri gli operai di Monfalcone, non viene neppure consentito di scendere dalla nave in costruzione per raggiungere le toilette perché il viaggio in banchina sottrarrebbe troppo tempo. Ovviamente, nessuno se la sente di mettere in discussione i subappalti. Un tema sul quale Bono un anno fa andava all'attacco: «Uno studio mette inluce chela cantieristica navale crea il maggior numero di ricaduta, di crescita e indotto in un rapporto di i a 5,5. Senza gli appalti e senza l'indotto noi non potremmo costruire le navi. Tra dieci anni perderemo tantissimi maestri artigiani che non sapremo come rimpiazzare: ormai tutte le scuole di mestieri sono state distrutte». L'amministratore delegato diFincantieri è un manager calabrese che non amale perifrasi. E sul badge richiesto dalla Cgil ringhia: «Verifiche sulle entrate e sulle uscite? Dipendesse da noi metteremmo anche imicrochip dentro le scarpe dei lavoratori per monitorarli quando lavorano sulle navi: sarà una rivoluzione che come al solito ci contesteranno, ma prima o poi ci arriveremo». Pagina 14 4 Il cor°sivo del giorno di Ernesto Galli della Loggia QUELLE COMUNICAZIONI INCOMPRENSIBILI CHE DENOTANO POCA CURA PER GLI UTENTI n conformità a quanto previsto dal contratto le comunichiamo che a partire dal (...) alla sua fornitura sarà applicato un prezzo fisso e invariabile pari a 0,39 euro/Smc, in sostituzione dell'importo a copertura della "materia Prima Gas" (pari alla somma delle componenti Cmem, a copertura dei costi di approvvigionamento del gas naturale nei mercati all'ingrosso, e CCR, a copertura dei costi delle attività connesse alle modalità di approvvigionamento del gas naturale all'ingrosso) che, prendendo a riferimento il consumo di una famiglia tipo (abitazione di residenza, 1.400 Smc di consumo annuo), rappresenta circa il 6o% della spesa complessiva per il gas, esclusa IVA e imposte». Sfido qualunque persona di media intelligenza a capire un'acca di queste righe che sembrano tratte da un monologo di Roberto Benigni, e che invece si leggono in una lettera spedita nei giorni scorsi da Enel Energia Spa, naturalmente per comunicare un rincaro ai suoi clienti (tra cui non c'è chi scrive). Un paio di cose si capiscono, però. Ad esempio l'arroganza con la quale in Italia le grandi aziende fornitrici di servizi trattano i consumatori: centralini che non rispondono, tempi lunghissimi per ogni riparazione, e appunto un modo di comunicare infarcito di tecnicismi che non ci si cura di spiegare, in un italiano incomprensibile, ispirato a un'autoreferenzialità sussiegosa che si spiega con la consapevolezza della virtuale impunità di cui sanno di poter godere. Perché l'altra cosa che si capisce, infatti, è la fisiologica latitanza delle cosiddette Authority, le quali anziché vigilare come dovrebbero su questo o quel settore - nel nostro caso l'energia - e proteggere i consumatori (per esempio garantendo la comprensibilità delle comunicazioni), perlopiù incarnano, invece, altrettante sinecure per ex politici in disarmo interessati solo ai loro alti stipendi e a non disturbare gli interessi che in teoria dovrebbero controllare. @ RIPRODUZIONE RISERVATA Energia: Scenario Pagina 15 © RIPRODUZIONE RISERVATA A2A risarcisce Pessina per il teleriscaldamento di Novara (ri.que. ) La multiutility A2A sarà obbligata a risarcire Pessina Costruzioni con 38 milioni di eu ro. All'origine del contenzioso, una controversia legata al progetto di teleriscaldamento della città di Novara. La vicenda segue a un provvedimento adottato nel 2012 dal Comune di Novara di risoluzione per grave inadempimento della convenzione di project financing firmata il 20 dicembre 2006 con Pessina Costruzioni di Milano e Asm Brescia, successivamente diventata A2A. © RIPRODUZIONE RISERVATA Energia: Scenario Pagina 16 L'UTILITY DOVRÀ RISARCIRE PESSINA COSTRUZIONI PER UN IMPIANTO DI ASM NOVARA 40 Il gruppo lombardo ricorrerà in appello contro la decisione del collegio arbitrale. La questione si riferisce a un piano di teleriscaldamento nella città piemontese che non è mai stato attuato DI ELENA DAL MASO 1 collegio arbitrale chiamato in causa nel procedimento Asm Novara, ovvero la società che si doveva occupare della diffusione del teleriscaldamento nella città piemontese, ha stabilito che A2A dovrà pagare 37,9 milioni di risarcimento a Pessina Costruzioni, società edile tra le maggiori attive nel Nord Italia. La multiutility lombarda (controllata dai Comuni di Milano e Brescia) ha tuttavia già annunciato che farà ricorso in appello contro il lodo chiedendo la sospensiva della maxi-sanzione. Sta di fatto che la decisione del collegio arbitrale ha pesato sull' andamento del titolo A2A ieri a Piazza Affari: -2,44% a 1,079 euro per azione. La questione ha origine nel 2004 e riguarda il progetto di teleriscaldamento della società piemontese che avrebbe dovuto essere realizzato daAsm Novara, oggi in liquidazione e controllata in maniera paritetica da A2A e Pessina Costruzioni. Il progetto, ha scritto A2A in una nota, «non fu mai avviato a causa del venir meno delle condizioni di economicità e dell'interesse del Comune di Novara alla realizzazione». Nel resoconto intermedio di gestione dell'utility lombarda al 31 marzo 2015 il contenzioso viene spiegato in maniera più approfondita. Qui emerge che i vertici di Pessina, ovvero Massimo Pessina e Guido Stefanelli, si erano opposti alla delibera del 26 ottobre 2012 con la quale il cda di Asm Nova- Energia: Scenario ra aveva stabilito lo scioglimento della società. Di qui la richiesta di sottoporre la questione a un collegio arbitrale in modo da dirimere la questione. Questo tuttavia non è il solo problema che A2A deve affrontare in questa fase. Un altro capitolo del Resoconto di gestione al 31 marzo scorso cita anche l'inchiesta relativa 0,95 alla centrale termoelettrica di Monfal2 2p1 .15 cone, avviata nel Luca Cameruno A2A 2 lug i 5 2011 con una denuncia da parte dei vertici dell'utility lombarda. Se ne sta occupando l'autorità giudiziaria di Trieste. La società aveva infatti presentato denuncia, nel marzo 2011, nei confronti del personale della stessa A2A e di imprenditori terzi «sospettati di essere responsabili di una truffa perpetrata ai danni di A2A, in quanto, dietro cospicue somme di denaro, garantivano lo smaltimento di un traffico illecito di rifiuti speciali, la falsificazione dei formulari di identificazione dei rifiuti e dei certificati di analisi, in relazione alla fornitura di biomasse e alla certificazione del loro potere calorifero». Nello specifico, è scritto nella relazione dell'utility, «venivano registrati quantitativi di biomasse di ingresso superiori a quelli reali, oltre a una maggiorazione del potere calorifero delle stesse» biomesse immesse (riproduzione riservata) Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza. it/ala Pagina 17 La Bce amplia il ventaglio dei titoli acquistabili Qe: Enel, Terna, Sn e Fs entrano nella lista Alessandro Merli FRANCOFORTE. Dal nostro corrispondente La Banca centrale europea ha ampliato ieri con 13 nuovi emittenti, comprese le italiane Ferrovie dello Stato, Terna, Enel e Snam, la lista dei titoli che può acquistare in base al suo piano di Quantitative easing (Qe), una decisione che ha provocato qualche controversia fra gli operatori. Anche se il grosso degli acquisti del Qe, previsti in 6o miliardi di euro al mese fino al Francoforte vuole mantenere flessibilità nelle proprie operazioni, anche a fronte di possibili turbolenze dal caso Grecia settembre 2o16, perun totale di circa i.ioo miliardi di euro, resterà concentrato sul mercato molto più ampio dei titoli di Stato, l'ampliamento della lista delle «agenzie» (che già comprendeva la Cassa depositi e prestiti) mostra che la Bce vuole mantenere flessibilità nelle sue operazioni, anche a fronte delle possibili turbolenze derivanti dal caso Grecia. Gli effetti sui mercati del peggioramento della situazione in Grecia, con la chiusura delle banche e la rottura delle trattative fra Atene e i suoicreditori almeno fino al referendum popolare di domenica, sono stati finora limitati. Tuttavia, il consiglio della Bce, come mostra il resoconto della riunione del 3 giugno scorso, Energia: Scenario pubblicato ieri, parla della «continua incertezza sul risultato dei negoziati» come di una «possibile fonte di incertezza e volatilità di mercato». In questi giorni, l'istituto di Francoforte ha consultato rappresentanti del mercato attraverso i due comitatiper il mercato obbligazionario e il mercato monetario attraverso i quali tasta il polso degli operatori e degli investitori. L'approvazione della nuova lista, che potrà essere ulteriormente rivista in futuro, è avvenuta nella riunione di consiglio di questa settimana.I titoli già in circolazione degli emittenti appena inclusi hanno fatto registrare notevoli guadagni nella seduta di ieri dopo che la lista è stata resa pubblica. Si tratta per lo più di entità che operano nel campo delle infrastrutture, tra cui le ferrovie francesi, Sncf, e una società che sioccupadelfinanziamento delle autostrade austriache. Tuttavia, l'inclusione di un nome come Enel, che, seppure partecipata con una quota di minoranza dal Tesoro, viene considerata sui mercati come un emittente «corporate» e non una «agenzia» pubblica o semipubblica, ha suscitato qualche perplessità fra gli operatori. Suimercati, qualcuno si è chiesto se questo non possa essere il preludio all'inclusione negli acquisti della Bce anche di obbligazioni societarie, come era stato ventilato ripetutamente prima dell'annuncio del Qe. L'ipotesi era poi stata scartata trattandosi di un mercato di scarsa liquidità. O RIPRO DUZIO NE RISERVATA Pagina 18 Misure anticorruzione ad oc per le sociteta partecipate Con la deliberazione n. 8 del 17/6/2015 l'Anac ha approvato la versione definitiva delle «Linee guida» per l'attuazione della normativa in materia di anticorruzione e trasparenza da parte degli organismi partecipati dalla p.a. e degli enti pubblici economici. In un quadro normativo piuttosto confuso, le linee guida hanno il pregio di fare un po' di chiarezza e di integrare e sostituire, laddove non compatibili, i contenuti del Piano nazionale anticorruzione, documento al quale, finora, gli organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche si sono ispirati per dare attuazione alla disciplina della legge n. 190/2012 e dei suoi decreti attuativi. L'obiettivo primario dell'Anac è quello di evitare che gli organismi partecipati considerino la normativa anticorruzione come un mero adempimento burocratico; per tale ragione, nelle linee guida è stata data preferenza all'adattamento delle previsioni normative (pensate per le amministrazioni pubbliche centrali) alla realtà organizzativa dei singoli enti, in modo da arrivare a mettere a punto strumenti di prevenzione della corruzione mirati e incisivi. La versione definitiva delle linee guida conferma la condivisibile ripartizione degli organismi partecipati dalle amministrazioni pubbliche in cinque diverse categorie, ognuna delle quali è tenuta ad applicare la disciplina anticorruzione e per la trasparenza con un diverso grado d'intensità. Concentrando l'attenzione solo sulle società, l'Anac include nella categoria delle «società in control- Segnalazioni lo pubblico» tutte quelle realtà controllate dalla p.a. ai sensi dell'art. 2359 comma 1, n. 1 (maggioranza dei diritti di voto in Assemblea ordinaria) e n. 2 (esercizio di influenza dominante nell'Assemblea ordinaria) del codice civile e, in casi particolari, anche quelle di cui al n. 3 (influenza dominante derivante da vincoli contrattuali). Rientrano in questa categoria anche le società in cui il controllo è esercitato congiuntamente da una pluralità di amministrazioni pubbliche. Secondo l'Anac, in materia di corruzione le società in controllo pubblico sono esposte a rischi analoghi a quelli a cui è esposta l'amministrazione pubblica controllante; pertanto, tali società applicano la disciplina in materia di anticorruzione e di trasparenza con le stesse modalità dell'amministrazione controllante, seppur con gli adattamenti in materia di trasparenza che sono indicati nell'allegato 1 alla deliberazione in commento. Alle società «in house», invece, in considerazione del fatto che sono sostanzialmente parte integrante dell'amministrazione controllante, non è consentito applicare gli adattamenti previsti nell'allegato 1. Inoltre, nelle società in controllo pubblico le amministrazioni controllanti sono chiamate ad assicurare che tali società adottino un modello di organizzazione e gestione ai sensi del dlgs 231/2001, opportunamente integrato per prevenire anche i reati commessi in danno della società e della p.a. In questo tipo di società la nomina del «Responsabile della prevenzione della corruzione» (Rpc) è sempre obbligatoria; tale soggetto non può essere individuato esternamente alla società e le sue funzioni devono essere svolte in costante coordinamento con l'Organismo di vigilanza (Odv). Se quest'ultimo è di tipo collegiale e prevede la presenza di un membro interno, è auspicabile che tale soggetto svolga anche le funzioni di Rpc Molto interessante è la previsione per le realtà di piccole dimensioni, in cui può essere eccezionalmente nominato Rpc un amministratore, purché privo di deleghe gestionali. Nel caso di società indirettamente controllate dalla p.a. sarà la capogruppo che dovrà assicurare che le stesse adottino misure di prevenzione della corruzione coerenti con quelle dalla società madre. Nella categoria delle «società a partecipazione pubblica non di controllo», invece, rientrano tutte quelle realtà in cui la p.a. detiene una partecipazione non idonea a determinare una situazione di controllo ai sensi dell'art. 2359 del codice civile. Ciò comporta che in materia di anticorruzione ci siano minori oneri rispetto a quelli imposti alle società in controllo pubblico: le Linee guida prevedono che le amministrazioni partecipanti promuovano presso queste realtà l'adozione del modello di organizzazione e gestione di cui al dlgs 231/2001, opportunamente integrato al fine di prevenire anche i reati commessi in danno della società e della p.a. Non è invece prevista la nomina del Rpc e, in materia di trasparenza, gli obblighi si limitano a quelli indicati ai commi da 15 a 33 della legge 190/2012, con riferimento alle attività di pubblico interesse Pagina 19 effettivamente esercitate , e all'art. 22, comma 3 del dlgs 33/2013, per quanto attiene all 'organizzazione. Si ricorda che per « attività di pubblico interesse regolate dal diritto nazionale o dell'Unione europea» si intendono quelle così qualificate da una norma di legge o dagli atti costitutivi e dagli statuti e quelle previste all'art. 11, comma 2 del dlgs 33/2013 (esercizio di funzioni amministrative, di produzione di beni e servizi a favore della p.a., gestione di servizi pubblici). Sarà la società interessata, d'intesa con le amministrazioni controllanti o vigilanti , a indicare nel Programma triennale per la trasparenza e l'integrità le attività di pubblico interesse svolte. Da segnalare , infine, che la versione definitiva delle linee guida prevede che le società e gli altri enti di diritto privato in controllo pubblico , nonché gli enti pubblici economici, se non l'hanno ancora fatto , devono nominare tempestivamente il Rpc, affinché questi predisponga entro il 15/12/2015 una relazione sui risultati dell 'attività di prevenzione finora svolta e sulle misure eventualmente già adottate in attuazione delle Linee guida. In ogni caso , l'adeguamento alle Linee guida deve avvenire entro il 31/1/2016 . In materia di trasparenza, invece, è previsto un adeguamento tempestivo dei siti web, circostanza che dovrebbe indurre tutti ad affrettarsi , anche in considerazione delle sanzioni previste dagli artt. 22, comma 3, 46 e 47 del dlgs 33/2013. Alessandro Manetti dottore commercialista e revisore legale in Prato Segnalazioni Pagina 20