IdB maggio 2009 nazionale.PUB - Società Italiana di Scienze
Transcript
IdB maggio 2009 nazionale.PUB - Società Italiana di Scienze
Foglio di informazione professionale per gli Pediatrici e gli Infermieri che assistono Bambini a cura della Società Italiana di Scienze Infermieristiche Pediatriche Anno IV, Numero 42, Maggio 2009 Reg. Trib. FI n.5619 Newsletter IL PRIMO TRATTAMENTO AL BAMBINO CON USTIONE GRAVE Supplemento 3 al n.1 di “Gli Infermieri dei Bambini - Giornale Italiano di Scienze Infermieristiche Pediatriche.” Dir.Resp. Filippo Festini Alessandra Lodi, Dipartimento di Chirurgia Pediatrica, Ospedale Pediatrico Meyer Le ustioni sono la terza causa di morte accidentale nella popolazione compresa tra i 5 ed i 19 anni di età (1). In particolare, i maschi tra 1 e 4 anni hanno un rischio di ustionarsi doppio rispetto alle femmine nella stessa fascia d’età (1). I principali tipi di ustione nei bambini sono le ustioni termiche, le ustioni chimiche, quelle da folgorazione e quelle da luce solare. Il tipo di ustione più comune è quella causata dal contatto con liquido bollente, seguite per frequenza dal contatto con superfici roventi e dal contatto con fiamma. L’ambiente domestico è quello più a rischio (2). Inoltre il 10% delle ustioni in età pediatrica è dovuto ad un maltrattamento (1). I bambini sono soggetti a tipi di ustioni diverse in base all’età. La tabella nella pagina seguente riporta i tipi di ustione prevalente secondo le varie fasce d’età (1). La classificazione delle ustioni in età pediatrica tiene conto di 4 elementi (2): l’età del paziente, l’estensione della superficie corporea ustionata (SCU), il coinvolgimento di particolari parti del corpo (viso, mani, piedi o zona perineale sono sempre considerate ustioni maggiori per il potenziale danno funzionale o all’immagine corporea che possono causare) e la profondità del danno tissutale (1° grado: danno superficiale all’epidermide, 2° grado: danno all’epidermide ed alla parte superiore del derma, possono essere presenti vesciche o flittene, 3° grado: ustione profonda che coinvolge epidermide, derma e talvolta anche i tessuti sottostanti). E’ inoltre necessario valutare il tipo di ustione (da liquido bollente, da fiamma, da agenti chimici…), la concomitanza di altre lesioni traumatiche o la preesistenza di altre malattie gravi. Nel caso di un’ustione grave si distinguono tre momenti: il periodo di emergenza, che coinvolge le prime 48-72 dal trauma, il periodo acuto (dalle 72 ore alla guarigione) e il periodo riabilitativo, che inizia alla guarigione e si può estendere anche molti mesi dopo la dimissione (2). Assistenza nel periodo di emergenza Gli obiettivi fondamentali dell’assistenza infermieristica in questa fase sono la stabilizzazione delle condizioni cardiorespiratorie, la prevenzione dello shock ipovolemico e la valutazione esatta dell’entità della lesione (2). La valutazione del circolo ha la priorità; segue la valutazione delle lesioni A A delle vie aeree. In presenza di ustioni gravi le vie aeree possono riportare danni da intossicazione (es. monossido di carbonio o fumo contenente 1 sostanze tossiche) o da inalazione di fumo o vapori bollenti. E’ inoltre 1 importantissimo rilevare il peso e l’altezza del bambino, perché questi valori 2 13 2 2 2 13 permetteranno sia di calcolare la SCU, mediante apposite tabelle, sia di 1,5 dosare i liquidi ed i farmaci necessari. Il bambino con ustione grave può 1,5 1,5 1,5 1,25 1,25 1,25 2,5 2,5 perdere molti liquidi quindi, una volta ripristinati il circolo e la respirazione, è 1,25 1 necessario iniziare velocemente una rianimazione idroelettrolitica per evitare B B B B lo shock ipovolemico. Esistono varie formule (3) per calcolare la quantità di C C liquidi da reinfondere (ad es. la Parkland o la Carvajal/Galveston). Per poter C C praticare qualsiasi tipo di infusione è indispensabile l’incannulamento di un 1,75 1,75 1,75 1,75 vaso venoso periferico (talora reso difficile dalla presenza dell’ustione) o Percentuali per le zone A,B e C secondo l’età centrale (in tal caso è necessaria la disponibilità di una sala operatoria). Il età in anni 0 1 5 10 15 reperimento dell’accesso venoso deve essere effettuato il prima possibile A= metà della testa 9,5 8,5 6,5 5,5 4,5 (2,4). Più precocemente possibile dovrebbe inoltre essere posizionato un B= metà della coscia 2,75 3,25 4 4,25 4,5 catetere vescicale con urometro; questo permetterà di effettuare con C= metà della gamba 2,5 2,5 2,75 3 3,25 precisione il bilancio idrico e di identificare precocemente i segni dello shock (nel bambino la diuresi oraria non deve mai essere inferiore a 1 ml/Kg/h) (2). La sedazione del dolore si ottiene solitamente con la somministrazione di paracetamolo, midazolam e morfina, salvo specifiche controindicazioni. E’ opportuno anche il posizionamento di un sondino nasogastrico, sia per evitare l’inalazione di materiale gastrico in caso di perdita di coscienza, sia per riprendere in seguito l’alimentazione (2). In questa prima fase si deve operare anche una valutazione attenta e dettagliata dell’estensione e della profondità delle lesioni e a tale scopo è necessario utilizzare degli strumenti adeguati all’età del bambino per il calcolo della superficie corporea e della SCU. La “regola del nove” solitamente utilizzata per un grossolano calcolo della SCU negli adulti, non è applicabile nei bambini che si differenziano per le proporzioni tra i vari distretti del corpo. La figura riporta il sistema Lund-Browder (5). E’ importante ispezionare con molta cura l’intera superficie corporea perché alcune ustioni possono non essere visibili, pur essendo di grande estensione, perché nascoste dai capelli; non tenere conto di simili lesioni ne ritarda il trattamento e produce un sottodosaggio dei liquidi somministrati. In seguito si provvederà ai prelievi ematici per l’esecuzione degli esami di base (emocromo, funzionalità renale ed epatica, EGA, osmolarità plasmatica, assetto coagulativo, gruppo sanguigno) (2). Prima di effettuare la prima medicazione devono essere presi dei tamponi http:\\www.infermieristicapediatrica.it per esame colturale. La prima medicazione prevede la detersione delle aree ustionate, mantenendo integre le flittene, la copertura della lesione con una garza aderente od un sostituto cutaneo e l’applicazione di antisettico liquido o in pomata. La profilassi antibiotica viene iniziata soltanto nel caso in cui vi siano infezioni già in atto o il sospetto di contaminazione delle superfici ustionate. Bibliografia 1) Ball J, Bindler RC. Child Health Nursing. Pearson.Prentice Hall, 2006 2) Grisolia GA. Le ustioni in età pediatrica. SEE Editrice Firenze, 1999 3) Fleicher R, Lidwig S, Silverman BK. Synopsis of pediatric emergency medicine. Lippincott & Wilkins, 2002 4) Mazzeo F. Trattato di clinica e terapia chirurgica. C.Ed Piccin, 2001 5) Lund CC, Browder NC. The estimation of areas of burn. Surg Gynecol Obstet 1044; 79: 352-358. Tabella delle tipologie d’ustione per fasce di età Tipo di ustione Età Flow chart dell’assistenza al bambino nel periodo di emergenza ⇒Ustioni termiche 0-11 mesi (per contatto con liquidi bollenti nell’ambiente domestico) ⇒Ustioni termiche (per rovesciamento di liquidi bollenti sul corpo o caduta del bambino all’interno di recipienti contenenti liquidi bollenti) ⇒Ustioni da contatto con superfici 12-24 mesi roventi e da agenti chimici (per ingestione di detersivi acidi o basici) ⇒Folgorazioni (per avere messo in bocca fili elettrici o per aver rosicchiato il rivestimento isolante di fili elettrici) ⇒ustioni termiche 3-5 anni (spesso per contatto con liquidi/ superfici roventi, come ferro da stiro, vetro del forno) Ripristino della funzionalità cardio circolatoria Ripristino della funzionalità respiratoria Reperimento di un accesso venoso Calcolo di peso, altezza e superficie corporea ustionata Inizio della terapia infusiva Posizionamento del catetere vescicale con urometro Inizio della terapia antidolorifica ⇒ustioni termiche 6-11 anni (da liquido bollente o per giochi pericolosi con l’ausilio di combustibili o accendini) ⇒ustioni chimiche (per aver svolto esperimenti di combustione o per inavvertita ingestione di sostanze caustiche) ⇒ustioni termiche da fiamma, chimiche e 12-18 anni folgorazioni in circostanze di natura eterogenea ⇒contatto con la marmitta del motorino Posizionamento del sondino Valutazione approfondita dell’estensione e profondità delle ustioni Prelievi ematici Prelievo tampone batteriologico e prima medicazione FAVORIRE IL SODDISFACIMENTO DEI BISOGNI NUTRITIVI NEI BAMBINI CON CANCRO: UN’ESPERIENZA INGLESE Houlston A, Buttery E, Powell B. Cook to order: meeting the nutritional needs of children with cancer in hospital. Paediatr. Nurs. 2009; (21) 4: 25-27 La malnutrizione e la cachessia sono condizioni che ricorrono molto spesso nel bambino con neoplasia. Tra i fattori che possono influire sullo stato nutrizionale del bambino in trattamento antiblastico vi sono l’anoressia, fattori psicologici, cambiamenti nella percezione dei sapori, nausea, vomito, diarrea, infezioni, digiuno per procedure e la presenza di mucosite. Tuttavia è stato dimostrato che un buon supporto nutrizionale migliora la qualità di vita del bambino e permette al piccolo di trarre maggiori benefici dalla terapia farmacologica. Inoltre esiste una relazione direttamente proporzionale tra lo stato nutrizionale del bambino e la tolleranza alla chemioterapia, la capacità di combattere le infezioni e l’accrescimento/sviluppo durante il trattamento antiblastico. Inoltre, un adeguato supporto nutrizionale è in grado di influire positivamente anche sulla sopravvivenza del bambino con cancro. Per rispondere in maniera adeguata ai bisogni dei bambini con cancro, in alcuni ospedali inglesi è stato strutturato un sistema di “cucina a richiesta”, che prevede la presenza di una linea telefonica diretta dai reparti di oncologia ad una cucina convenzionata. L’orario della cucina è ininterrotto dalle 10.30 alle 19.00, in questa fascia oraria i genitori possono ordinare in maniera estemporanea le pietanze per il figlio ed averle a disposizione entro 30 minuti dall’ordinazione. I bambini possono scegliere qualsiasi pietanza riportata su uno speciale menù elaborato appositamente per loro. Nel menù sono indicate chiaramente anche le dimensioni delle porzioni, in modo da consentire di richiedere delle porzioni doppie. Oltre al menù speciale, nei reparti è presente anche un distributore di snack speciale, progettato da un gruppo di bambini ed adolescenti che hanno esperienze di ricovero e che, a livello nazionale, collabora con i professionisti sanitari nel migliorare la vita dei bambini in ospedale. Questo gruppo di piccoli esperti ha elaborato la “Lista dei cibi preferiti e dei cibi indesiderati per i bambini ed i giovani”. Ha inoltre suggerito di adattare i nomi delle pietanze così da renderle attraenti e l’utilizzo di stoviglie colorate. Rispondi al quesito e vinci…. Tra tutti coloro che invieranno entro il 12.06.09 la risposta corretta alla mail: [email protected] verrà estratto a sorte un nominativo che vincerà il CD video “Procedure pediatriche” della Edises IL QUESITO DI MAGGIO Sei l’infermiere di un bambino di 5 mesi. La madre ti chiede con quale alimento dovrebbe iniziare a divezzare il figlio. Quale di queste riposte è corretta? a– l’albume dell’uovo, perché è l’alimento meno allergenico b– una crema di riso è il primo cibo solido da introdurre, perché è il meno allergenico tra i cereali c– Il latte è l’unico alimento da utilizzare per tutto il primo anno di vita d– la frutta e le verdure, perché sono ricche di ferro Child Health Nursing, Reviews & Rationales pag. 20 Il Quesito di Aprile Siete l’infermiere del 118 che soccorre per primo un bambino di 8 anni che ha riportato ustioni agli arti superiori nel tentativo di spengere l’incendio della propria stanza da lui stesso causato mentre giocava con dei fiammiferi. Qual è la valutazione infermieristica prioritaria da fare? A- intensità del dolore B– funzionalità respiratoria C- situazione psicosociale della famiglia D– segni d’infezione La risposta esatta era la B, infatti il bambino avrebbe potuto inalare il fumo generato dall’incendio, con conseguente compromissione della funzionalità respiratoria. Al quesito di Aprile hanno risposto 45 colleghi, con 26 risposte esatte e 19 non corrette. Tra i colleghi che hanno dato risposta esatta è stata sorteggiata la collega Daniela Statello, del reparto di Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Modica (RG), che ha vinto il CD video “Procedure Pediatriche”. Congratulazioni ! http:\\www.infermieristicapediatrica.it
Documenti analoghi
Il PRIMO TRATTAMENTO AL BAMBINO CON USTIONE GRAVE
Le ustioni sono la terza causa di morte accidentale nella popolazione compresa tra i 5 ed i 19 anni di età (1). In particolare, i maschi tra 1 e 4 anni hanno un rischio di ustionarsi doppio rispett...
Dettagli