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Il digital migliora solo l’efficienza dei processi, uhm … La trasformazione digitale sta modificando significativamente il business. Spesso ci si concentra solo sui drastici miglioramenti realizzati nell’efficienza dei processi. In realtà il vero cambiamento sta avvenendo nella relazione azienda-cliente. E’ il cliente che abilita il canale di contatto scegliendo tra una ampia gamma di media e strumenti. E’ quindi necessario per le aziende ridisegnare tutti i customer journey per soddisfare il cliente digitale e ottimizzare la customer experience. Nei giorni scorsi, come cliente, mi sono relazionato con il mio operatore di telefonia, con la mia banca e con il mio fornitore di energia. Indifferentemente sono andato in filiale, ho parlato con il call center e ho raccolto informazioni tramite i social. Ho usato tutti, o quasi tutti, i mezzi di comunicazione azienda-cliente senza nessun canale privilegiato ma sfruttando il canale più idoneo in quel particolare momento. Questa esperienza di relazione multi-canale con i fornitori è oggi molto usuale per tutti i clienti immersi nel pieno della rivoluzione digitale. Infatti, la digital transformation abilita il cliente ad utilizzare il canale di contatto preferito nel momento in cui decide di interagire con l’azienda, obbligando così le aziende a dotarsi di un reale approccio multicanale per soddisfare appieno le esigenze della propria customer base. Di fatto la trasformazione digitale ha creato il digital customer che integra mondo fisico e digitale nei prodotti, nei servizi e nei canali di contatto. Si è pertanto definitivamente entrati nell’era del cliente e l’obiettivo dichiarato di tutte le aziende è la sua soddisfazione o, per meglio dire, l’ottimizzazione della customer experience. [Ikea, Amazon e Apple sono ai primi posti nella customer experience in tutte le classifiche internazionali mentre le aziende italiane appaiono in sostanziale ritardo.] Tuttavia non bastano gli slogan e le dichiarazioni programmatiche di “massima attenzione al cliente”. E’ necessario che l’ottimizzazione della customer experience diventi la vera mission aziendale, l’obiettivo a cui orientare tutti i sistemi incentivanti di MBO. Per questo è necessario partire dal ridisegno dei customer journey per integrare i canali fisici con quelli digitali e definire una road map evolutiva che parta dalle esigenze del cliente e si concluda con il rilascio dei requisiti (per nuove modalità di gestione del cliente, l’abilitazione di nuovi processi, ecc.) definendo così un nuovo approccio agile per le implementazioni IT. [Per Amazon la centralità del cliente è dichiarata nella mission aziendale ed è al centro di tutte le attività. Ad esempio, durante la campagna di Natale 2015, Amazon ha rimborsato i clienti che avevano comprato prodotti che in prossimità del Natale hanno avuto ulteriori sconti promozionali.] Il disegno dei customer journey si attua attraverso un percorso in cinque fasi che, partendo dalla mappatura dei customer journey attuali, identifica e dettaglia le linee evolutive attraverso il disegno dei customer journey ottimali, definendo la mappatura completa dei touch point fisici e digitali. L’analisi puntuale dei gap rispetto alla situazione attuale consente di identificare, condividere e formalizzare le azioni di miglioramento (capability) indicandone la priorità d’azione. Il piano di sviluppo, infatti, si avvierà con l’implementazione degli interventi caratterizzati da impatti e benefici limitati ma con tempi di ritorno brevi, e proseguirà con gli interventi più strutturali su organizzazione, prodotti-servizi, processi e sistemi. Luigi Riva è Presidente Strategic Management Partners