L`Inas Nuovo Marzo/Aprile 2007
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L`Inas Nuovo Marzo/Aprile 2007
L’INAS NUOVO SOMMARIO • Inas ed Estero: intervista al coordinatore sedi estere Lodetti • Periodico d’informazione interna e gratuita per operatori ed agenti sociali del Patronato Inas Cisl Svizzera Otto marzo: elogio del A N N O I I , N ° V Intervista al Coordinatore delle sedi estere e Politiche Internazionali Inas Cisl Normative francesi, intervista al coordinatore Del Treppo IN QUESTO NUMERO: Attività Inas Anno 2007 2 Prestazioni 3 svizzere in caso di vedovanza Rinnovo uffici Inas Cisl di 5 Zurigo e Berna Nuovi collaboratori 5 Infortunio e licenziamento 6 sul lavoro Frontalieri e disposizioni svizzere da giugno 2007 6 2 0 0 7 Patronato all’Estero: l’importanza della tutela Presidente Panero • M A R Z O / A P R I L E Gianluca Lodetti è Responsabile del Coordinamento sedi estere e della Politiche internazionali del patronato Inas. Coordina l’attività di oltre 80 uffici sparsi in 15 paesi, che lavorano quotidianamente per assistere, orientare, tutelare i nostri connazionali sparsi tra Europa, Australia e Americhe. Fin dagli anni universitari si è interessato di cooperazione e volontariato internazionale, per poi entrare nel 1997 nel Dipartimento EmigrazioneImmigrazione dell’Inas Cisl e, successivamente rappresentarlo in seno al Consiglio Generale degli Italiani all’estero, precisamente nella II Commissione, che si occupa di Sicurezza sociale. Qual è il ruolo del patronato all’estero? Il nostro ruolo come patronato, fondamentalmente, è dare assistenza e tutela sui temi della previdenza e della sicurezza sociale a tutti i cittadini italiani e ai loro discendenti, in Italia e all’estero. All’estero, questo ruolo di ‘interfaccia’ tra cittadino e istituzioni acquista una centralità tutta particolare per il fatto che la distanza tra i due è maggiore, e il primo si ritrova spesso disorientato, alle prese con sistemi e realtà differenti. Non sempre ci si rende conto di quale importanza, anche politica, abbiano i ‘servizi’. La loro presenza sul territorio, il loro livello qualitativo e la possibilità per tutti di usufruirne, è ciò che permette a una collettività di condividere una base comune di diritti e di opportunità. Diritti da garantire ad ogni cittadino. Grazie al loro radicamento sul territorio, i patronati sono un punto di ascolto privilegiato delle esigenze e degli umori delle nostre comunità. Quali sono i progetti che l’Inas sta portando avanti nel 2007? In questi mesi siamo impegnati nel percorso di avvicinamento alla conferenza programmatica dell’Inas, che avrà luogo nel prossimo mese di luglio e cercherà di delineare le prospettive future dell’Isti- tuto, dopo un aperto confronto fra tutte le esperienze della Cisl. Un mettersi all’ascolto della realtà esterna, che l’Inas sta ponendo in essere anche all’estero, attraverso specifici incontri, organizzati dai coordinatori in loco, con la realtà dell’associazionismo e dei sindacati esteri. In vista dell’attivazione della convenzione fra i patronati e il Ministero degli Affari Esteri per le attività di...(segue a pag. 3) Cari lettori e lettrici, ma soprattutto amici ed amiche Inas, con viva soddisfazione siamo giunti alla quinta edizione de “l’Inas Nuovo”. La vostra fiducia ci stimola a continuare e cercare di fare sempre al meglio per offrirvi una piacevole lettura sulle novità interne dei nostri uffici e le normative del Paese in cui viviamo. In questo numero: ribadito il ruolo della donna all’interno della società da parte del Presidente Panero, la necessità del patronato all’estero dal Coordinatore sedi estere Lodetti, le attività da effettuare nel corso dell’anno dal nostro coordinatore Marranchelli. Il resto a voi scoprirlo! Vi salutiamo cordialmente e vi auguriamo di trascorrere una Felice Pasqua! Valeria Angrisani Direzione Inas Nuovo PAGINA 2 Per un giorno l’Inas Cisl si tinge di rosa! Un omaggio dalla Presidenza a tutte le operatrici del Patronato onateliprzsmgUcdPu «L’otto marzo un importante momento di riflessione delle pari opportunità. Costruire un Patronato Nuovo anche grazie all’impegno e sensibilità delle donne Inas Cisl» Roma, Roma, 88 marzo marzo 2007 2007 Protocollo Protocollo 1040 1040 Alle Alle Operatrici Operatrici Inas Inas Cisl Cisl Italia Italia ed ed Estero Estero Carissime, l'8 marzo marzoquest'anno quest'anno l'8 raprappresenta un imporpresenta un importante tante momento di rifles-in momento di riflessione sione in occasione dell'aoccasione dell'apertura pertura dell'anno dell'anno europeoeurodelle peo delle pari opportunipari opportunità. L'Uniotà. L'Unione Europea ne Europea ha decisohadi dedicare 2007 alle Pari deciso di ildedicare il 200e alla difesa 7Opportunità alle Pari Opportunità e dei diritti ciascuna alla difesadidei dirittiperdi sona a persona dieci annia di diciascuna dieci stanzadidall' "Anno euroanni distanza dall' peo contro il razzismo" "Anno europeo contro ile dall'introduzione, nel tratrazzismo" e dall'introdutato CE,neldell'articolo 13, zione, trattato CE, che vieta all'interno deldell'articolo 13, che vieta l'Unione europea ogni all'interno dell'Unione forma di discriminazione. europea ogni forma di Questa iniziativa Questa si pone discriminazione. l'obiettivo di rendere iniziativa si pone l'obietti- i cittadini dell'UEi consapevo di rendere cittadini voli del consapevoli proprio diritto dell'UE dela non essere discriminati, proprio diritto a non oltre che ad informare essere discriminati, oltrele persone circa i diritti e gli che ad informare le persone circa i diritti e gli obblighi di natura giuridica. Ma affermare l'uguaglianza dei diritti non è però sufficiente per realizzare l'uguaglianza di opportunità per tutti. Per garantire l'efficacia di una norma di legge, è importante che sia ben compresa e pienamente applicatae equesto questo applicata il cuo-il cuore dell'attività conre dell'attività di di consusulenza e tutela fornita lenza e tutela fornita daldall'Inas tutto il terril'Inas su su tutto il territotorionazionale nazionalee eneineipaesi pario esi emigrazione di emigrazione italiadi italiana. na. è Ed è soprattutto Ed soprattutto nelle nelle situazioni di magsituazioni di maggior crigior criticità che l'azione ticità che l'azione del del patronato si rivela patronato si rivela partiparticolarmente efficacee colarmente efficace e fondamentale la fondamentale per per la sua sua capacità mediaziocapacità di di mediazione ne tra i soggetti appartetra i soggetti appartenennenti fasce deboli ti alle alle fasce più più deboli ed ed emarginate poemarginate delladella popolapolazione le istituzioni zione e le eistituzioni che che sono deputate a forsono deputate a fornire nire determinate prestadeterminate prestazioni. zioni. Lo vediamo quotiLo vediamo quotidianadianamente nei nostri uffici, confermano le mentelonei nostri uffici, statistiche: la povertà in lo confermano le statiItalia soprattutto stiche:è la povertà indonItana in particolardonna molia èedsoprattutto do separticolar è sola conmodo figli ed ed in se immigrata. è sola con figliInedquesto immicontesto, sensibilità grata. In la questo conte-e l'esperienza delle donne sto, la sensibilità e l'edell'Inas si rivelano presperienza delle donne ziose per dell'Inassoprattutto si rivelano precomprendere i bisogni ziose soprattutto per in situazioni di particolacomprendere i bisogni re disagio: giovani, prein situazioni di particolacari, lavoratori stranieri, re disagio: giovani, preemigrati, che altre isticari, lavoratori stranieri, tuzioni emigrati,hanno che difficoltà altre isti-a contattare. po-a tuzioni hannoNuove difficoltà vertà, nuovi bisogni: un contattare. Patronato nuovo nuovi anche Nuove povertà, grazie di bisogni:all'impegno un Patronato tutte donne grazie dell'Inas.alnuovole anche Buon Otto di marzo dalla l'impegno tutte le Presidenza INAS! donne dell'Inas. Buon Otto marzo dalla IL PRESIDENTE Presidenza INAS! INAS CISL Giancarlo Panero IL PRESIDENTE INAS CISL Giancarlo Panero 2007: un anno all’insegna dell’impegno e l’organizzazione Progetti e nuove responsabilità per migliorare i servizi Inas Svizzera Giuseppe Marranchelli Coordinatore Inas Cisl Svizzera L’INAS Organizzazione interna. «Annualmente vengono definiti gli appuntamenti e gli obiettivi da raggiungere da parte del patronato - ci informa il Coordinatore Inas Svizzera Giuseppe Marranchelli cio’ non toglie delle modifiche o delle nuove idee al programma inizialmente stabilito, poichè gli imprevisti sono inevitabili. Tuttavia coadiuvato da responsabili ed operatori validi stiaNUOVO mo raggiungendo dei risultati davvero positivi. Il nostro scopo principale è quello di migliorare “insieme” giorno dopo giorno ». Quali le attività previste per quest’anno e le novità in calendario? « Previsti periodicamente gli incontri con i responsabili di sede per definire le linee essenziali da perseguire in relazione alle rispettive realtà locali. Prossimamente sarà organizzato un nuovo corso sul programma easy a cui parteciperà tutto il personale. Inoltre riunioni con i responsabili di settore: informatica, stampa, territorio, statistiche e formazione. L’inaugurazione della nuova sede di Berna per il 4 maggio, l’immancabile incontro di fine anno per restare tra colleghi ed infine, i festeggiamenti per il 50° anniversario dell’Inas Svizzera! ». ANNO II , N°V (Continua da pag. 1) supporto alla rete diplomaticoconsolare, che speriamo vada al più presto in porto, cercheremo sia di ampliare la nostra presenza verso altri Paesi d’emigrazione, sia di potenziare i servizi che offriamo. In questo ambito ci stiamo anche muovendo, nei confronti del Ministero degli Esteri e del Ministero del Lavoro, per ottenere il riconoscimento fra le attività utili al finanziamento delle tante iniziative che già svolgiamo gratuitamente, come ad esempio la campagna Red dell’Inps. Tra le nuove attività strategiche del patronato, infine, vanno ricordati ancora l’impegno nella nuova procedura per il rilascio e il rinnovo dei titoli di soggiorno agli immigrati in Italia, un’iniziativa già operativa da alcuni mesi, e per la creazione di un nuovo servizio informativo sul mercato del lavoro rivolto in primo luogo ai giovani dell’area sudamericana, su cui l’Inas, così come altri patronati, sta lavorando in collaborazione con altre strutture specializzate in questo campo. In che modo si pone il patronato nell’ambito dell’ integrazione europea? Quella del patronato, fino ad oggi, è un’esperienza unica: solo l’Italia ha strutture come queste deputate ad affiancare i cittadini che si stabiliscono all’estero per lavoro. Nel contesto dell’Europa unita, della mobilità, della libera circolazione e di un mercato del PAGINA lavoro sempre più globalizzato, il modello del patronato può offrire molti spunti a chi aspira a fare dell’Europa un soggetto competitivo ma, al tempo stesso, coeso e solidale. Nel 2006, come Inas, ci siamo adoperati per sensibilizzare altri soggetti istituzionali, sociali e sindacali, a livello sia italiano che comunitario, al progetto di costruire una sorta di ‘Patronato Europeo’, ovvero una rete di servizi, da realizzare in collaborazione con le realtà sindacali degli altri Paesi che si occupano della tutela dei lavoratori e dei pensionati, con il compito di assistere il cittadino liberamente circolante - sia italiano che di altre nazionalità - facendo fronte 3 alle esigenze della nuova mobilità, senza dimenticare i bisogni assistenziali particolari della prima generazione. Parlando di Europa, appunto, consideriamo molto positivo il processo di avvicinamento all’Unione europea che la Svizzera ha compiuto in questi anni. Auspichiamo che si vada sempre più in direzione di un rafforzamento degli scambi reciproci e dei diritti di chi si sposta, in un senso come nell’altro, attraverso le frontiere. Che i passi avanti che l’Europa sociale riuscirà a fare - anche con il nostro contributo – possano avere ricadute positive per i cittadini elvetici e per coloro che scelgono di stabilirsi in Svizzera. Nella seguente foto: al microfono il Presidente Nazionale dell’Inas Cisl Giancarlo Panero e al suo lato destro il Coordinatore sedi estere e Politiche Internazionali Gianluca Lodetti. Prestazioni svizzere previste in caso di vedovanza e figli minorenni Primo pilastro concessa la rendita piu’ favorevole al coniuge superstite. Rendite per i figli studenti fino ai 25 anni In Svizzera per legge esistono due assicurazioni pensionistiche obbligatorie, il primo pilastro denominato AVS-AI (Assicurazione Vecchiaia e Superstiti-Assicurazione Invalidità) ed il secondo pilastro o previdenza professionale. Entrambe le assicurazioni riconoscono prestazioni all’insorgere del diritto, sia che esso derivi da vec- chiaia, invalidità o decesso della persona assicurata. Secondo quanto disposto, sarà riconosciuto il diritto alla rendita per vedova e per orfani da entrambe le assicurazioni. La rendita per orfani viene erogata fino al compimento dei 18 anni di età dei figli, oppure fino al compimento dei 25 anni se proseguono gli studi o l’appren– distato. Per la vedova la rendita viene a cessare in caso di nuovo matrimonio. Per quanto concerne il primo pilastro, nel caso di concorso con altre prestazioni pensionistiche AVS/AI, sarà versata la rendita più favorevole. Roberto Crugnola Responsabile INAS CISL MENDRISIO PAGINA 4 Intervista al Coordinatore Graziano del Treppo In Francia attuate misure politiche piu’ favorevoli nei confronti della famiglia Graziano Del Treppo Coordinatore Inas Cisl Francia « In Francia riconosciuti alle donne due anni ai fini pensionistici per ogni figli avuto secondo l’attuale politica familiare. Previsto il 10% in piu’ sulla pensione per le famiglie con tre figli.» Una foto della famosa fontana degli elefanti simbolo della città di Chambery L’INAS Gentilissimo Coordinatore Del Treppo quando è iniziata la sua attività all’interno dell’Inas Cisl? La mia collaborazione attiva con la nostra organizzazione risale agli inizi degli anni 80. Ho cercato di sviluppare la presenza del Patronato INAS prima di tutto nella mia Regione della Francia, Savoia, Rodano-Alpi ma poi anche in altre Regioni del sud. Oggi ho l’onore di essere coordinatore a livello nazionale della mia struttura denominata INAS-ACSI “Action Sociale Italienne”. Abbiamo due sedi importanti: Nizza e Chambéry, che è la sede del mio coordinamento. Devo precisare che in Francia, per motivi storici e logistici, l’INASCISL ha anche un’altra struttura funzionante in varie Regioni francesi da più di 45 anni. Quali sono le attuali normative francesi in tema previdenziale? E quali le novità? In Francia hanno diritto alla pensione di vecchiaia, sia uomini che donne, a partire dal 65° anno di età. E’ però possibile andare in pensione anticipata, e senza penalità, a partire dai 60 anni, ma a due condizioni. La prima avere 40 anni di contributi in totale, oppure per motivi di salute con un’incapacità lavorativa del 50%. C’è da sottolineare un’importante misura a favore delle donne, nata da una politica NUOVO familiare francese più sviluppata, secondo me, che non in altri Paesi. Alle donne, infatti, sono riconosciuti ai fini pensionistici due anni di contributi per ogni figlio allevato. Lo Stato francese ha stabilito, inoltre, sia per le donne che per gli uomini che abbiano avuto almeno tre figli, una maggiorazione del 10% sulla pensione. In Francia sono previste due forme assicurative obbligatorie: la prima data dalla Securité Sociale o pensione base e la seconda dalla pensione complementare, cui hanno diritto tutti i lavoratori. E’ sufficiente, a tal proposito, aver lavorato anche un solo trimestre in Francia. In riferimento alla pensione ai superstiti, fino al 2005 solo coloro che avevano 55 anni d’età potevano richiedere tale beneficio. Tale limite di età sarà progressivamente eliminato: in effetti già dal 1° luglio 2007 il coniuge superstite potrà richiedere la pensione già all’età di 51 anni. Ormai l’unica condizione per poter ottenere tale pensione è il requisito del reddito: la Francia paga la rendita solo al vedovo o alla vedova che non hanno redditi sufficienti per vivere (secondo i criteri francesi...). In tema di invalidità, brevemente, il requisito base richiesto è l’incapacità lavorativa dei due terzi ed i criteri sanitari sono sulla falsariga di quelli italiani. Per ogni ulteriore informazione potete rivolgervi presso gli uffici INAS Svizzera in costante collegamento con gli uffici INAS francesi. E’ impegnato attualmente anche a livello europeo? Si, faccio parte di una di una rete coordinata dalla Commissione Europea, la rete EURES composta da circa 500 euroconsiglieri rappresentativi di tutta Europa. Il mio compito è quello di consulente esperto in materia di sicurezza sociale per tutti coloro che hanno lavorato o vanno a lavorare in un altro Paese europeo. Cosa fa Graziano Del Treppo nel tempo libero? Tutti i colleghi dell’Inas sono al corrente della sua passione per la poesia in rima… Lasciamo perdere il gioco della rima che non è certo vera poesia... Tengo comunque a precisare che sono istriano, nato a Pola e particolarmente legato alla mia terra natale, che ha vissuto momenti difficili ma tanto cara al mio cuore. Amo molto anche la musica, tutta la musica, dal canto gregoriano fino al... jazz. Sono anche un modesto organista ed il poter suonare ogni tanto, provoca in me sempre una grande emozione. Valeria Angrisani INAS CISL LOSANNA ANNO II , N°V PAGINA 5 « Nuovo look » per l’ufficio Inas Cisl di Zurigo Ristrutturazione interna ed esterna della sede del coordinamento svizzero Finalmente dopo tanti anni, la sede dell’ufficio Inas Cisl di Zurigo, tra l’altro coordinamento del patronato in Svizzera, rinnova il suo look interno ed esterno. Un cambiamento ormai necessario, a causa dell’usura del tempo, che rende piu’ ospitale l’ufficio per i colleghi e gli assistiti. Aggiunte all’esterno le insegne Inas per evidenziare la sede nall’ambito del quartiere ed organizzato l’interno in maniera piu’ funzionale per il lavoro giornaliero. Nelle foto in alto a sinistra e di seguito qui a destra alcune immagini del rinnovo esterno dell’ufficio Inas Cisl di Zurigo. In alto il Coordinatore Inas Cisl Svizzera Pino Marranchelli e la collega Paola Froehlicher Guignard ed in basso fra le colleghe (da sinistra) Olga Fulciniti e Morena Zanni. Ecco la nuova volontaria Nuova revisione Cambio d’indirizzo dell’Inas di Losanna invalidità elvetica recapito Inas Stans Nella foto accanto la signora Maria Grimaldi volontaria presso la sede Inas Cisl di Losanna Originaria di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, la signora Maria Grimaldi lavora volontariamente dal 2006 presso la sede Inas Cisl di Losanna. Residente in Svizzera da piu’ di 48 anni, madre di cinque figli e nonna di sette nipoti ed un pronipote, da assistita Inas è diventata un’attiva collaboratrice del patronato. Ama la musica e soprattutto il ballo che non perde ogni settimana! Quinta revisione per Assicurazione Invalidità svizzera sottoposta al verdetto del popolo elvetico il prossimo 17 giugno 2007. La sinistra aveva lanciato l’anno scorso un referendum contro il progetto, approvato dal Governo e dal Parlamento. “E’ necessario – secondo quanto affermato dal Ministro dell’Interno Pascal Couchepin – di riformare l’AI passando per l’integrazione e l’identificazione precoce dei casi. Oggi una procedura per ottenere una rendita dura da 2 a 3 anni; con la quinta revisione una prima valutazione sarà disponibile in 2 o 3 mesi”. Scopo di tale riforma anche quello di ottenere maggiori risparmi statali e se da un lato molte procedure saranno piu’ celeri, nello stesso tempo, si prevedono tempi duri per coloro che vorranno accedere all’AI. Informiamo le sedi Inas italiane ed estere che a causa della chiusura del Centro degli Italiani di Stans l’ufficio di recapito presso tale zona ha subito una variazione d’indirizzo. La sede è aperta al pubblico tutti i martedì’, mercoledì’ e venerdi’ su appuntamento. Per ulteriori informazioni si puo’ contattare il corrispondente Inas di Lucerna Salvatore Migliozzi, che si occupa di tale ufficio. Attualmente il nuovo recapito si trova presso la sede del sindacato svizzero Syna, che da sempre collabora attivamente con il nostro patronato. L’indirizzo: c/o Sindacato Syna Bahnofstrasse 3 6371 Stans Tel. Diretto 041/610 61 63 Erika Zandonella INAS CISL LUCERNA PAGINA 6 Ecco la nuova sede dell’Ufficio Inas Cisl di Berna Da pochi mesi l’ufficio bernese si è trasferito in : Waisenhausplatz 28 - 3011 Berna La reponsabile Inas Cisl di Berna Adriana Capodifoglia e la collega Silvia Ippoliti Friedli Trasferimento d’indirizzo per l’ufficio di Berna. La prima sede aperta nel 1956 nella storica Effingerstrasse 9, dal primo ottobre del 2006 si è trasferita alla Waisenhausplatz 28. Prevista per il prossimo 4 maggio l’inaugurazione del nuovo ufficio, al quale prenderanno parte anche il vicepresidente Inas Sante Marzotto e Gianluca Lodetti Coordinatore sedi estere e Politiche Internazionali Inas. Un simpatico aperitivo sarà offerto a colleghi ed assistiti. Presso il patronato bernese lavorano attivamente la responsabile Adriana Capodifoglia e la collega Silvia Ippoliti Friedli. Nelle foto accanto alcune immagini dell’attuale sede del patronato Inas di Berna con insegna esterna, da evidenziare la sede nel quartiere della città. Frontalieri: cosa cambia a partire dal primo giugno 2007 « Dal 1° giugno 2007 attuata la terza fase della libera circolazione delle persone in Svizzera. .» L’INAS Terza fase della libera circolazione delle persone e nuovo status del frontaliere Dal 1° giugno 2007 sarà attuata la terza fase dell'introduzione della libera circolazione delle persone in Svizzera: il 1° giugno 2002 sono entrati in vigore gli accordi bilaterali CH/UE e le prime liberalizzazioni, nel 2004 sono stati aboliti i controlli sui salari e la priorità dei lavoratori indigeni, mentre dal 1° giugno prossimo verranno abolite le zone di frontiera ed i contingenti sui permessi di soggiorno L e B. In pratica il permesso frontaliero non verrà rilasciato soltanto a coloro che abitano in un Comune della fascia di confine, ma esteso a tutti i cittadini europei che da uno Stato dell'Unione si recheranno in Svizzera per lavorare rientrando al proprio domicilio almeno NUOVO una volta alla settimana. Chi potrà avere il permesso G con la scomparsa delle zone di frontiera? Secondo le tipologie dei nuovi frontalieri: potranno avere il permesso G coloro che risiedono nella ex fascia di frontiera e rientreranno quotidianamente o settimanalmente al proprio domicilio. Inoltre chi risiede al di fuori della ex fascia di frontiera e rientrerà quotidianamente o settimanalmente al proprio domicilio. Com’ è noto il frontaliere è l'unica categoria di lavoratori in Svizzera con domicilio in Italia che non è tenuta a dichiarare al fisco italiano il reddito prodotto in Svizzera ed alla luce delle novità enunciate, chi potrà far valere il pro- prio “status” di frontaliere davanti al fisco italiano? Alcune circolari delle agenzie delle entrate hanno precisato che soltanto i residenti nella ex fascia di frontiera che rientrano quotidianamente al proprio domicilio in Italia sono considerati come tali. In ogni caso è escluso che il fisco consideri frontaliere chi ha la residenza al di fuori della ex fascia di confine. In questo caso, scatterà l'obbligo di dichiarare il reddito prodotto in Svizzera sulla dichiarazione dei redditi in Italia; ma dall'imposta risultante da versare, si dedurranno quelle già versate in Svizzera. Ivan Cameroni Responsabile INAS CISL COIRA ANNO II , N°V PAGINA 7 Rubrica legale Infortunio e licenziamento: come comportarsi sul luogo di lavoro Il signor Rossi, operaio da oltre otto anni presso una ditta di costruzioni svizzera, ha un incidente con la bicicletta durante una gita di fine settimana. Il medico gli diagnostica una frattura all'osso del piede e certifica l'incapacità al lavoro per tre mesi. Dopo appena un mese, il signor Rossi riceve la lettera di licenziamento. Il datore di lavoro gli spiega che, per via di nuovi motivi e di personale insufficiente, è costretto a licenziarlo considerato che non è prevedibile che possa riprendere il lavoro nei prossimi mesi. Il signor Rossi si presenta il giorno successivo all'INAS con la lettera di licenziamento, per sapere come comportarsi in questa situazione delicata. Prima che le norme del diritto sul lavoro entrassero in vigore, un lavoratore che si ammalava o si infortunava, doveva inevitabilmente tenere conto della perdita del suo posto di lavoro e la quasi certezza di non trovare un nuovo inserimento idoneo nel mondo del lavoro. Il legislatore, conscio di questa situazione insostenibile, ha codificato delle norme che impediscono al datore di lavoro di effettuare il licenziamento in certe situazioni. Pertanto il codice delle obbligazioni svizzero prevede all'articolo 336c CO un divieto di licenziamento da parte del datore di lavoro per un certo periodo, se il lavoratore si trova inabile al lavoro a causa di malattia o infortunio non causata per colpa del lavoratore stesso. L'articolo 336c CO annota in linea di massima, che un licenziamento fatto durante una malattia attestata da un medico è senza valore, cioè nullo. Prima della revisione dell’articolo 336c CO nel 1989, detto articolo prevedeva una tutela del lavoratore in linea di massima per otto settimane di malattia a partire dal secondo anno di servizio. Con la revisione, la protezione del lavoratore si è allargata: nel primo anno di servizio è previsto un divieto di licenziamento per i primi 30 giorni di malattia attestata. Dal secondo al quinto anno di servizio il lavoratore gode di 90 giorni durante i quali non deve tenere conto di una perdita del suo posto di lavoro. A partire dal sesto anno di servizio il divieto di licenziamento dura per oltre 180 giorni di malattia. Generalmente oggi la maggior parte dei contratti collettivi sindacali prevedono inoltre, un obbligo del datore di lavoro ad assicurare i propri dipendenti per la perdita di guadagno in caso di malattia, evitando cosi che il lavoratore inabile al lavoro resti senza reddito. In quanto alla validità del licenziamento è necessario pero` distinguere tra un licen- ziamento nullo e un licenziamento sospeso temporaneamente. Quindi il licenziamento fatto durante il periodo di malattia, come è accaduto al signor Rossi, é senza valore, ossia deve essere ripetuto una volta che il lavoratore ottiene di nuovo la sua abilità lavorativa al cento per cento. Una malattia durante il periodo di licenziamento invece, non ha nessun effetto sulla validità del licenziamento stesso. La durata del licenziamento viene solamente sospesa, in altre parole, la durata continua dopo che il lavoratore ottiene, nuovamente, la sua abilità completa al lavoro. Il licenziamento pertanto è valido anche se non viene ripetuto dal datore di lavoro. In seguito all'articolo 336c CO, il licenziamento del signor Rossi quindi è senza alcun valore. Se il suo datore di lavoro inoltre, é assicurato per la perdita di guadagno dei suoi dipendenti, non deve temere di restare senza reddito. Anche se il suo datore di lavoro non fosse assicurato, il codice delle obbligazioni prevede un obbligo del datore di lavoro di pagare il salario anche in caso d impedimento al lavoro per alcune settimane di malattia, a seconda degli anni di servizio ed il cantone dove lavora. E' consigliabile, percio`, nella situazione del signor Rossi, di far notare al datore di lavoro la norma imperativa dell'articolo 336c CO che salvaguarda la situazione difficile dei lavoratori in malattia. Inoltre é raccomandabile a ogni lavoratore in malattia, di consultare il contratto di lavoro per assicurarsi che il datore di lavoro sia obbligato contrattualmente ad assicurarlo per la perdita di guadagno. Lic. Iur. Alessandro Marranchelli COORDINAMENTO: 8004 ZURIGO Feldstrasse 130 [email protected] 044 241 37 19 3011 BERNA Waisenhausplatz 28 [email protected] 031 381 09 45 7001 COIRA Steinbockstr. 12 [email protected] 081 257 11 23 1001 LOSANNA Rue Centrale 12/14 [email protected] 021 320 01 11 6000 LUCERNA Obergrundstr. 109 [email protected] 041 310 30 04 1950 SION Av. de la Gare 5 027 323 15 50 8004 ZURIGO Feldstrasse 130 [email protected] 044 241 38 64 6850 MENDRISIO Via G.Lanz 25 [email protected] 091 640 51 11 6600 LOCARNO Via della Posta 091 751 30 52 6500 BELLINZONA Via Magoria 4 (Centro Cervia) 091 821 41 51 6830 CHIASSO Via Bossi 12 091 682 55 01 6814 LAMONE Via Sirana 091 966 00 63 SEDI INAS CISL: INAS CISL SVIZZERA Coordinatore Nazionale Giuseppe Marranchelli Direzione e grafica de “L’Inas Nuovo” a cura di: Valeria Angrisani Rue Centrale 12/14 C.P. 6494 1001 Lausanne Telefono : 021 320 01 11 Fax : 021 320 01 21 E - mail : [email protected] Tipografia Copy Quick Losanna Sul Web! www.inas.ch Carnevale: tempo di festa, maschere e divertimento Anche la Svizzera prende parte all’antica tradizione che diverte grandi e piccini. Dolci tipici locali. Arriva il Carnevale a rianimare la tranquilla e pacata capitale svizzera. Il Carnevale è festeggiato in tutta la Svizzera nei giorni che precedono o succedono la Quaresima. Le date e le tradizioni, infatti, variano da cantone a cantone. La festa del Carnevale viene festeggiata in molte zone svizzere, dopo le vacanze pasquali. Questa festa si richiama alla tradizione pagana d’indossare maschere dall’aspetto a dir poco orrendo al fine di spaventare e cacciare gli spiriti maligni. Nei tempi moderni è oramai considerata un momento assolutamente piacevole per sfoggiare costumi dai colori sgargianti e simpatici che riempiono le ore liete di grandi e piccini. Durante il Carnevale, tutti i parteci- panti si lasciano andare ai festeggiamenti e si godono gli ultimi giorni prima della Quaresima. Maschere e costumi permettono di cambiare la propria identità e almeno per i tempi dei festeggiamenti, dimenticarsi dell’epoca e del luogo in cui si vive. Quest’anno a Berna hanno assistito in moltissimi, nonostante la pioggia infatti, al corteo del Carnevale erano in 40'000. Nella città vecchia sono sfilate 60 “Guggen” i cui costumi erano ispirati principalmente al mondo animale, alla Patria ma anche a luoghi lontani con le loro tradizioni. Molti i dolciumi che hanno deliziato il palato. Si possono gustare in questo periodo, ricette come: i “Berliner” o famosi bomboloni, i “Schlüferli”, gli “Schenkeli”, gli “Strübli”. Questi ultimi sono fatti con latte, farina ed uova. Per produrli esiste un’apposito strumento detto: ”Strüblitrichter”. Ci sono anche le “merveilles”: fritte nell’olio e spolverate di zucchero e vi garantiamo che sono una vera delizia. Silvia Ippoliti Friedli INAS CISL BERNA