L`Inas Nuovo Marzo/Aprile 2007

Transcript

L`Inas Nuovo Marzo/Aprile 2007
L’INAS NUOVO
SOMMARIO
•
Inas ed Estero: intervista
al coordinatore sedi estere
Lodetti
•
Periodico d’informazione interna e gratuita per operatori ed agenti sociali del
Patronato Inas Cisl Svizzera
Otto marzo:
elogio del
A N N O
I I
,
N ° V
Intervista al Coordinatore delle sedi estere e Politiche Internazionali Inas Cisl
Normative
francesi, intervista al
coordinatore
Del Treppo
IN QUESTO
NUMERO:
Attività Inas
Anno 2007
2
Prestazioni
3
svizzere in caso
di vedovanza
Rinnovo uffici
Inas Cisl di
5
Zurigo e Berna
Nuovi
collaboratori
5
Infortunio e
licenziamento
6
sul lavoro
Frontalieri e
disposizioni
svizzere da
giugno 2007
6
2 0 0 7
Patronato all’Estero: l’importanza della tutela
Presidente
Panero
•
M A R Z O / A P R I L E
Gianluca Lodetti è Responsabile del Coordinamento
sedi estere e della Politiche
internazionali del patronato
Inas. Coordina l’attività di
oltre 80 uffici sparsi in 15
paesi, che lavorano quotidianamente per assistere, orientare, tutelare i nostri connazionali sparsi tra Europa, Australia e Americhe. Fin dagli
anni universitari si è interessato di cooperazione e volontariato internazionale,
per poi entrare nel 1997 nel
Dipartimento EmigrazioneImmigrazione dell’Inas Cisl e,
successivamente rappresentarlo in seno al Consiglio
Generale degli Italiani
all’estero, precisamente nella
II Commissione, che si occupa di Sicurezza sociale.
Qual è il ruolo del patronato all’estero?
Il nostro ruolo come patronato, fondamentalmente, è
dare assistenza e tutela sui
temi della previdenza e della
sicurezza sociale a tutti i cittadini italiani e ai loro discendenti, in Italia e all’estero.
All’estero, questo ruolo di
‘interfaccia’ tra cittadino e
istituzioni acquista una centralità tutta particolare per il
fatto che la distanza tra i due
è maggiore, e il primo si ritrova spesso disorientato,
alle prese con sistemi e realtà
differenti. Non sempre ci si
rende conto di quale importanza, anche politica, abbiano
i ‘servizi’. La loro presenza
sul territorio, il loro livello
qualitativo e la possibilità per
tutti di usufruirne, è ciò che
permette a una collettività di
condividere una base comune
di diritti e di opportunità.
Diritti da garantire ad ogni
cittadino. Grazie al loro radicamento sul territorio, i patronati sono un punto di ascolto privilegiato delle esigenze e degli umori delle nostre comunità.
Quali sono i progetti che
l’Inas sta portando avanti
nel 2007? In questi mesi
siamo impegnati nel percorso
di avvicinamento alla conferenza programmatica
dell’Inas, che avrà luogo nel
prossimo mese di luglio e
cercherà di delineare le prospettive future dell’Isti- tuto,
dopo un aperto confronto fra
tutte le esperienze della Cisl.
Un mettersi all’ascolto della
realtà esterna, che l’Inas sta
ponendo in essere anche
all’estero, attraverso specifici
incontri, organizzati dai coordinatori in loco, con la
realtà dell’associazionismo e
dei sindacati esteri. In vista
dell’attivazione della convenzione fra i patronati e il Ministero degli Affari Esteri per
le attività di...(segue a pag. 3)
Cari lettori e lettrici,
ma soprattutto amici ed amiche Inas, con viva soddisfazione siamo giunti alla quinta
edizione de “l’Inas Nuovo”.
La vostra fiducia ci stimola a
continuare e cercare di fare
sempre al meglio per offrirvi
una piacevole lettura sulle
novità interne dei nostri uffici e le normative del Paese in
cui viviamo. In questo numero: ribadito il ruolo della
donna all’interno della società da parte del Presidente
Panero, la necessità del patronato all’estero dal Coordinatore sedi estere Lodetti,
le attività da effettuare nel
corso dell’anno dal nostro
coordinatore Marranchelli. Il
resto a voi scoprirlo! Vi salutiamo cordialmente e vi auguriamo di trascorrere una
Felice Pasqua!
Valeria Angrisani
Direzione Inas Nuovo
PAGINA
2
Per un giorno l’Inas Cisl si tinge di rosa!
Un omaggio dalla Presidenza a tutte le operatrici del Patronato
onateliprzsmgUcdPu
«L’otto marzo
un importante
momento di
riflessione delle
pari opportunità.
Costruire un
Patronato Nuovo
anche grazie
all’impegno e
sensibilità delle
donne
Inas Cisl»
Roma,
Roma, 88 marzo
marzo 2007
2007
Protocollo
Protocollo 1040
1040
Alle
Alle Operatrici
Operatrici Inas
Inas Cisl
Cisl
Italia
Italia ed
ed Estero
Estero
Carissime,
l'8 marzo
marzoquest'anno
quest'anno
l'8
raprappresenta
un imporpresenta
un importante
tante momento
di rifles-in
momento
di riflessione
sione in occasione
dell'aoccasione
dell'apertura
pertura dell'anno
dell'anno
europeoeurodelle
peo delle
pari opportunipari
opportunità.
L'Uniotà. L'Unione
Europea
ne
Europea ha
decisohadi
dedicare
2007 alle
Pari
deciso
di ildedicare
il 200e alla difesa
7Opportunità
alle Pari Opportunità
e
dei diritti
ciascuna
alla
difesadidei
dirittiperdi
sona a persona
dieci annia di
diciascuna
dieci
stanzadidall'
"Anno euroanni
distanza
dall'
peo contro
il razzismo"
"Anno
europeo
contro ile
dall'introduzione,
nel tratrazzismo"
e dall'introdutato CE,neldell'articolo
13,
zione,
trattato CE,
che vieta all'interno
deldell'articolo
13, che vieta
l'Unione europea
ogni
all'interno
dell'Unione
forma di discriminazione.
europea
ogni forma di
Questa iniziativa Questa
si pone
discriminazione.
l'obiettivo
di rendere
iniziativa
si pone
l'obietti- i
cittadini
dell'UEi consapevo
di rendere
cittadini
voli del consapevoli
proprio diritto
dell'UE
dela
non essere
discriminati,
proprio
diritto
a non
oltre che
ad informare
essere
discriminati,
oltrele
persone
circa i diritti
e gli
che
ad informare
le persone circa i diritti e gli
obblighi di natura giuridica. Ma affermare l'uguaglianza dei diritti non è
però sufficiente per realizzare l'uguaglianza di
opportunità per tutti.
Per garantire l'efficacia di
una norma di legge, è
importante che sia ben
compresa e pienamente
applicatae equesto
questo
applicata
il cuo-il
cuore
dell'attività
conre
dell'attività
di di
consusulenza
e tutela
fornita
lenza
e tutela
fornita
daldall'Inas
tutto
il terril'Inas
su su
tutto
il territotorionazionale
nazionalee eneineipaesi
pario
esi emigrazione
di emigrazione
italiadi
italiana.
na. è Ed
è soprattutto
Ed
soprattutto
nelle
nelle situazioni
di magsituazioni
di maggior
crigior criticità
che l'azione
ticità
che l'azione
del
del patronato
si rivela
patronato
si rivela
partiparticolarmente
efficacee
colarmente
efficace
e fondamentale
la
fondamentale
per per
la sua
sua capacità
mediaziocapacità
di di
mediazione
ne tra
i soggetti
appartetra
i soggetti
appartenennenti
fasce
deboli
ti
alle alle
fasce
più più
deboli
ed
ed emarginate
poemarginate
delladella
popolapolazione
le istituzioni
zione
e le eistituzioni
che
che sono
deputate
a forsono
deputate
a fornire
nire determinate
prestadeterminate
prestazioni.
zioni.
Lo vediamo
quotiLo
vediamo
quotidianadianamente nei nostri
uffici,
confermano
le
mentelonei
nostri uffici,
statistiche:
la povertà
in
lo confermano
le statiItalia
soprattutto
stiche:è la
povertà indonItana
in particolardonna
molia èedsoprattutto
do
separticolar
è sola conmodo
figli ed
ed in
se
immigrata.
è sola con figliInedquesto
immicontesto,
sensibilità
grata. In la
questo
conte-e
l'esperienza
delle donne
sto, la sensibilità
e l'edell'Inas
si rivelano
presperienza
delle donne
ziose
per
dell'Inassoprattutto
si rivelano precomprendere
i bisogni
ziose soprattutto
per
in
situazioni di particolacomprendere
i bisogni
re
disagio: giovani,
prein situazioni
di particolacari,
lavoratori
stranieri,
re disagio:
giovani,
preemigrati,
che altre
isticari, lavoratori
stranieri,
tuzioni
emigrati,hanno
che difficoltà
altre isti-a
contattare.
po-a
tuzioni hannoNuove
difficoltà
vertà,
nuovi bisogni: un
contattare.
Patronato
nuovo nuovi
anche
Nuove povertà,
grazie
di
bisogni:all'impegno
un Patronato
tutte
donne grazie
dell'Inas.alnuovole anche
Buon
Otto di
marzo
dalla
l'impegno
tutte
le
Presidenza
INAS!
donne dell'Inas.
Buon Otto marzo dalla
IL PRESIDENTE
Presidenza
INAS!
INAS CISL
Giancarlo
Panero
IL PRESIDENTE
INAS CISL
Giancarlo Panero
2007: un anno all’insegna dell’impegno e l’organizzazione
Progetti e nuove responsabilità per migliorare i servizi Inas Svizzera
Giuseppe Marranchelli
Coordinatore
Inas Cisl Svizzera
L’INAS
Organizzazione interna.
«Annualmente vengono
definiti gli appuntamenti
e gli obiettivi da raggiungere da parte del patronato - ci informa il Coordinatore Inas Svizzera
Giuseppe Marranchelli cio’ non toglie delle modifiche o delle nuove
idee al programma inizialmente stabilito, poichè gli imprevisti sono
inevitabili. Tuttavia coadiuvato da responsabili
ed operatori validi stiaNUOVO
mo raggiungendo dei
risultati davvero positivi.
Il nostro scopo principale è quello di migliorare
“insieme” giorno dopo
giorno ».
Quali le attività previste per quest’anno e
le novità in calendario? « Previsti periodicamente gli incontri con i
responsabili di sede per
definire le linee essenziali
da perseguire in relazione alle rispettive realtà
locali. Prossimamente
sarà organizzato un nuovo corso sul programma
easy a cui parteciperà
tutto il personale. Inoltre
riunioni con i responsabili di settore: informatica, stampa, territorio,
statistiche e formazione.
L’inaugurazione della
nuova sede di Berna per
il 4 maggio, l’immancabile
incontro di fine anno per
restare tra colleghi ed
infine, i festeggiamenti
per il 50° anniversario
dell’Inas Svizzera! ».
ANNO
II
,
N°V
(Continua da pag. 1)
supporto alla rete diplomaticoconsolare, che speriamo vada al
più presto in porto, cercheremo
sia di ampliare la nostra presenza
verso altri Paesi d’emigrazione,
sia di potenziare i servizi che offriamo. In questo ambito ci stiamo anche muovendo, nei confronti del Ministero degli Esteri e
del Ministero del Lavoro, per
ottenere il riconoscimento fra le
attività utili al finanziamento delle
tante iniziative che già svolgiamo
gratuitamente, come ad esempio
la campagna Red dell’Inps.
Tra le nuove attività strategiche
del patronato, infine, vanno ricordati ancora l’impegno nella
nuova procedura per il rilascio e
il rinnovo dei titoli di soggiorno
agli immigrati in Italia, un’iniziativa
già operativa da alcuni mesi, e
per la creazione di un nuovo servizio informativo sul mercato del
lavoro rivolto in primo luogo ai
giovani dell’area sudamericana, su
cui l’Inas, così come altri patronati, sta lavorando in collaborazione con altre strutture specializzate in questo campo. In che modo si pone il patronato
nell’ambito dell’ integrazione
europea?
Quella del patronato, fino ad oggi, è un’esperienza unica: solo
l’Italia ha strutture come queste
deputate ad affiancare i cittadini
che si stabiliscono all’estero per
lavoro. Nel contesto dell’Europa
unita, della mobilità, della libera
circolazione e di un mercato del
PAGINA
lavoro sempre più globalizzato, il
modello del patronato può offrire molti spunti a chi aspira a fare
dell’Europa un soggetto competitivo ma, al tempo stesso, coeso e
solidale. Nel 2006, come Inas, ci
siamo adoperati per sensibilizzare altri soggetti istituzionali, sociali e sindacali, a livello sia italiano che comunitario, al progetto
di costruire una sorta di
‘Patronato Europeo’, ovvero una
rete di servizi, da realizzare in
collaborazione con le realtà sindacali degli altri Paesi che si occupano della tutela dei lavoratori e
dei pensionati, con il compito di
assistere il cittadino liberamente
circolante - sia italiano che di
altre nazionalità - facendo fronte
3
alle esigenze della nuova mobilità,
senza dimenticare i bisogni assistenziali particolari della prima
generazione. Parlando di Europa,
appunto, consideriamo molto
positivo il processo di avvicinamento all’Unione europea che la
Svizzera ha compiuto in questi
anni. Auspichiamo che si vada
sempre più in direzione di un
rafforzamento degli scambi reciproci e dei diritti di chi si sposta,
in un senso come nell’altro, attraverso le frontiere. Che i passi
avanti che l’Europa sociale riuscirà a fare - anche con il nostro
contributo – possano avere ricadute positive per i cittadini elvetici e per coloro che scelgono di
stabilirsi in Svizzera.
Nella seguente foto: al microfono il Presidente Nazionale dell’Inas Cisl
Giancarlo Panero e al suo lato destro il Coordinatore sedi estere e
Politiche Internazionali Gianluca Lodetti.
Prestazioni svizzere previste in caso di vedovanza e figli minorenni
Primo pilastro concessa la rendita piu’ favorevole al coniuge superstite. Rendite per i figli studenti fino ai 25 anni
In Svizzera per legge esistono due
assicurazioni pensionistiche obbligatorie, il primo pilastro denominato AVS-AI (Assicurazione Vecchiaia e Superstiti-Assicurazione
Invalidità) ed il secondo pilastro o
previdenza professionale. Entrambe le assicurazioni riconoscono
prestazioni all’insorgere del diritto, sia che esso derivi da vec-
chiaia, invalidità o decesso della
persona assicurata. Secondo
quanto disposto, sarà riconosciuto il diritto alla rendita per vedova e per orfani da entrambe le
assicurazioni. La rendita per orfani
viene erogata fino al compimento
dei 18 anni di età dei figli, oppure
fino al compimento dei 25 anni se
proseguono gli studi o l’appren–
distato. Per la vedova la rendita
viene a cessare in caso di nuovo
matrimonio. Per quanto concerne il primo pilastro, nel caso di
concorso con altre prestazioni
pensionistiche AVS/AI, sarà versata la rendita più favorevole.
Roberto Crugnola
Responsabile
INAS CISL MENDRISIO
PAGINA
4
Intervista al Coordinatore Graziano del Treppo
In Francia attuate misure politiche piu’ favorevoli nei confronti della famiglia
Graziano Del Treppo
Coordinatore
Inas Cisl Francia
« In Francia
riconosciuti alle
donne due anni ai
fini pensionistici
per ogni figli avuto
secondo l’attuale
politica familiare.
Previsto il 10% in
piu’ sulla pensione
per le famiglie con
tre figli.»
Una foto della famosa
fontana degli elefanti
simbolo della città di
Chambery
L’INAS
Gentilissimo Coordinatore Del Treppo
quando è iniziata la
sua attività all’interno
dell’Inas Cisl?
La mia collaborazione
attiva con la nostra organizzazione risale agli inizi
degli anni 80. Ho cercato
di sviluppare la presenza
del Patronato INAS prima di tutto nella mia Regione della Francia, Savoia, Rodano-Alpi ma poi
anche in altre Regioni del
sud. Oggi ho l’onore di
essere coordinatore a
livello nazionale della mia
struttura denominata
INAS-ACSI “Action Sociale Italienne”. Abbiamo
due sedi importanti: Nizza e Chambéry, che è la
sede del mio coordinamento. Devo precisare
che in Francia, per motivi
storici e logistici, l’INASCISL ha anche un’altra
struttura funzionante in
varie Regioni francesi da
più di 45 anni.
Quali sono le attuali
normative francesi in
tema previdenziale? E
quali le novità?
In Francia hanno diritto
alla pensione di vecchiaia,
sia uomini che donne, a
partire dal 65° anno di
età. E’ però possibile
andare in pensione anticipata, e senza penalità, a
partire dai 60 anni, ma a
due condizioni. La prima
avere 40 anni di contributi in totale, oppure per
motivi di salute con
un’incapacità lavorativa
del 50%. C’è da sottolineare un’importante misura a favore delle donne, nata da una politica
NUOVO
familiare francese più sviluppata, secondo me, che
non in altri Paesi. Alle
donne, infatti, sono riconosciuti ai fini pensionistici due anni di contributi per ogni figlio allevato. Lo Stato francese ha
stabilito, inoltre, sia per
le donne che per gli uomini che abbiano avuto
almeno tre figli, una maggiorazione del 10% sulla
pensione. In Francia sono
previste due forme assicurative obbligatorie: la
prima data dalla Securité
Sociale o pensione base e
la seconda dalla pensione
complementare, cui hanno diritto tutti i lavoratori. E’ sufficiente, a tal
proposito, aver lavorato
anche un solo trimestre
in Francia. In riferimento
alla pensione ai superstiti, fino al 2005 solo coloro che avevano 55 anni
d’età potevano richiedere tale beneficio. Tale
limite di età sarà progressivamente eliminato:
in effetti già dal 1° luglio
2007 il coniuge superstite potrà richiedere la
pensione già all’età di 51
anni. Ormai l’unica condizione per poter ottenere tale pensione è il
requisito del reddito: la
Francia paga la rendita
solo al vedovo o alla vedova che non hanno redditi sufficienti per vivere
(secondo i criteri francesi...). In tema di invalidità,
brevemente, il requisito
base richiesto è l’incapacità lavorativa dei due
terzi ed i criteri sanitari
sono sulla falsariga di
quelli italiani. Per ogni
ulteriore informazione
potete rivolgervi presso
gli uffici INAS Svizzera
in costante collegamento con gli uffici INAS
francesi.
E’ impegnato attualmente anche a livello
europeo?
Si, faccio parte di una di
una rete coordinata dalla Commissione Europea, la rete EURES composta da circa 500 euroconsiglieri rappresentativi di tutta Europa. Il
mio compito è quello di
consulente esperto in
materia di sicurezza sociale per tutti coloro
che hanno lavorato o
vanno a lavorare in un
altro Paese europeo.
Cosa fa Graziano Del
Treppo nel tempo
libero? Tutti i colleghi dell’Inas sono al
corrente della sua
passione per la poesia in rima…
Lasciamo perdere il gioco della rima che non è
certo vera poesia... Tengo comunque a precisare che sono istriano,
nato a Pola e particolarmente legato alla mia
terra natale, che ha vissuto momenti difficili ma
tanto cara al mio cuore.
Amo molto anche la
musica, tutta la musica,
dal canto gregoriano
fino al... jazz. Sono anche un modesto organista ed il poter suonare
ogni tanto, provoca in
me sempre una grande
emozione.
Valeria Angrisani
INAS CISL LOSANNA
ANNO
II
,
N°V
PAGINA
5
« Nuovo look » per l’ufficio Inas Cisl di Zurigo
Ristrutturazione interna ed esterna della sede del coordinamento svizzero
Finalmente dopo tanti anni, la sede
dell’ufficio Inas Cisl di Zurigo, tra
l’altro coordinamento del patronato in Svizzera, rinnova il suo look
interno ed esterno. Un cambiamento ormai necessario, a causa
dell’usura del tempo, che rende piu’
ospitale l’ufficio per i colleghi e gli
assistiti. Aggiunte all’esterno le insegne Inas per evidenziare la sede
nall’ambito del quartiere ed organizzato l’interno in maniera piu’
funzionale per il lavoro giornaliero.
Nelle foto in alto a sinistra e di seguito
qui a destra alcune immagini
del rinnovo esterno dell’ufficio
Inas Cisl di Zurigo.
In alto il Coordinatore Inas Cisl Svizzera
Pino Marranchelli e la collega Paola Froehlicher Guignard ed in basso fra le colleghe
(da sinistra) Olga Fulciniti e Morena Zanni.
Ecco la nuova volontaria Nuova revisione Cambio d’indirizzo
dell’Inas di Losanna invalidità elvetica recapito Inas Stans
Nella foto
accanto
la signora
Maria
Grimaldi
volontaria
presso la sede
Inas Cisl di
Losanna
Originaria di Nocera Inferiore, in
provincia di Salerno, la signora Maria Grimaldi lavora volontariamente
dal 2006 presso la sede Inas Cisl di
Losanna. Residente in Svizzera da
piu’ di 48 anni, madre di cinque figli
e nonna di sette nipoti ed un pronipote, da assistita Inas è diventata
un’attiva collaboratrice del patronato. Ama la musica e soprattutto il
ballo che non perde ogni settimana!
Quinta revisione per Assicurazione Invalidità svizzera sottoposta
al verdetto del popolo elvetico il
prossimo 17 giugno 2007. La sinistra aveva lanciato l’anno scorso
un referendum contro il progetto, approvato dal Governo e dal
Parlamento. “E’ necessario – secondo quanto affermato dal
Ministro dell’Interno Pascal Couchepin – di riformare l’AI passando per l’integrazione e l’identificazione precoce dei casi. Oggi
una procedura per ottenere una
rendita dura da 2 a 3 anni; con la
quinta revisione una prima valutazione sarà disponibile in 2 o 3
mesi”. Scopo di tale riforma anche quello di ottenere maggiori
risparmi statali e se da un lato
molte procedure saranno piu’
celeri, nello stesso tempo, si prevedono tempi duri per coloro
che vorranno accedere all’AI.
Informiamo le sedi Inas italiane ed
estere che a causa della chiusura
del Centro degli Italiani di Stans
l’ufficio di recapito presso tale zona
ha subito una variazione d’indirizzo.
La sede è aperta al pubblico tutti i
martedì’, mercoledì’ e venerdi’ su
appuntamento. Per ulteriori informazioni si puo’ contattare il corrispondente Inas di Lucerna Salvatore Migliozzi, che si occupa di tale
ufficio. Attualmente il nuovo recapito si trova presso la sede del sindacato svizzero Syna, che da sempre collabora attivamente con il
nostro patronato. L’indirizzo:
c/o Sindacato Syna
Bahnofstrasse 3
6371 Stans
Tel. Diretto 041/610 61 63
Erika Zandonella
INAS CISL LUCERNA
PAGINA
6
Ecco la nuova sede dell’Ufficio Inas Cisl di Berna
Da pochi mesi l’ufficio bernese si è trasferito in : Waisenhausplatz 28 - 3011 Berna
La reponsabile Inas Cisl
di Berna
Adriana Capodifoglia
e la collega
Silvia Ippoliti Friedli
Trasferimento d’indirizzo
per l’ufficio di Berna.
La prima sede aperta nel
1956 nella storica Effingerstrasse 9, dal primo
ottobre del 2006 si è
trasferita alla Waisenhausplatz 28.
Prevista per il prossimo
4 maggio l’inaugurazione
del nuovo ufficio, al quale
prenderanno parte anche il vicepresidente Inas
Sante Marzotto e Gianluca Lodetti Coordinatore
sedi estere e Politiche
Internazionali Inas. Un
simpatico aperitivo sarà
offerto a colleghi ed assistiti. Presso il patronato bernese lavorano attivamente
la responsabile Adriana
Capodifoglia e la collega
Silvia Ippoliti Friedli.
Nelle foto accanto alcune
immagini dell’attuale sede
del patronato Inas di Berna
con insegna esterna, da
evidenziare la sede nel
quartiere della città.
Frontalieri: cosa cambia a partire dal primo giugno 2007
« Dal 1° giugno
2007 attuata la
terza fase della
libera circolazione
delle persone in
Svizzera. .»
L’INAS
Terza fase della libera circolazione delle persone e nuovo status del frontaliere
Dal 1° giugno 2007 sarà
attuata la terza fase dell'introduzione della libera
circolazione delle persone in Svizzera: il 1° giugno 2002 sono entrati in
vigore gli accordi bilaterali CH/UE e le prime
liberalizzazioni, nel 2004
sono stati aboliti i controlli sui salari e la priorità dei lavoratori indigeni,
mentre dal 1° giugno
prossimo verranno abolite le zone di frontiera ed
i contingenti sui permessi
di soggiorno L e B. In
pratica il permesso frontaliero non verrà rilasciato soltanto a coloro che
abitano in un Comune
della fascia di confine, ma
esteso a tutti i cittadini
europei che da uno Stato
dell'Unione si recheranno in Svizzera per lavorare rientrando al proprio domicilio almeno
NUOVO
una volta alla settimana.
Chi potrà avere il permesso G con la scomparsa delle zone di frontiera?
Secondo le tipologie dei
nuovi frontalieri: potranno avere il permesso G
coloro che risiedono
nella ex fascia di frontiera e rientreranno quotidianamente o settimanalmente al proprio domicilio. Inoltre chi risiede al
di fuori della ex fascia di
frontiera e rientrerà
quotidianamente o settimanalmente al proprio
domicilio. Com’ è noto il
frontaliere è l'unica categoria di lavoratori in
Svizzera con domicilio in
Italia che non è tenuta a
dichiarare al fisco italiano
il reddito prodotto in
Svizzera ed alla luce delle
novità enunciate, chi
potrà far valere il pro-
prio “status” di frontaliere davanti al fisco italiano?
Alcune circolari delle
agenzie delle entrate
hanno precisato che soltanto i residenti nella ex
fascia di frontiera che
rientrano quotidianamente al proprio domicilio in Italia sono considerati come tali. In ogni
caso è escluso che il fisco consideri frontaliere
chi ha la residenza al di
fuori della ex fascia di
confine. In questo caso,
scatterà l'obbligo di dichiarare il reddito prodotto in Svizzera sulla
dichiarazione dei redditi
in Italia; ma dall'imposta
risultante da versare, si
dedurranno quelle già
versate in Svizzera.
Ivan Cameroni
Responsabile
INAS CISL COIRA
ANNO
II
,
N°V
PAGINA
7
Rubrica legale
Infortunio e licenziamento: come comportarsi sul luogo di lavoro
Il signor Rossi, operaio da oltre
otto anni presso una ditta di costruzioni svizzera, ha un incidente
con la bicicletta durante una gita
di fine settimana. Il medico gli
diagnostica una frattura all'osso
del piede e certifica l'incapacità al
lavoro per tre mesi. Dopo appena un mese, il signor Rossi riceve
la lettera di licenziamento.
Il datore di lavoro gli spiega che,
per via di nuovi motivi e di personale insufficiente, è costretto a
licenziarlo considerato che non è
prevedibile che possa riprendere
il lavoro nei prossimi mesi. Il signor Rossi si presenta il giorno
successivo all'INAS con la lettera
di licenziamento, per sapere come comportarsi in questa situazione delicata. Prima che le norme del diritto sul lavoro entrassero in vigore, un lavoratore che
si ammalava o si infortunava, doveva inevitabilmente tenere conto della perdita del suo posto di
lavoro e la quasi certezza di non
trovare un nuovo inserimento
idoneo nel mondo del lavoro.
Il legislatore, conscio di questa
situazione insostenibile, ha codificato delle norme che impediscono al datore di lavoro di effettuare il licenziamento in certe situazioni. Pertanto il codice delle
obbligazioni svizzero prevede
all'articolo 336c CO un divieto di
licenziamento da parte del datore
di lavoro per un certo periodo, se
il lavoratore si trova inabile al
lavoro a causa di malattia o infortunio non causata per colpa del
lavoratore stesso. L'articolo 336c
CO annota in linea di massima,
che un licenziamento fatto durante una malattia attestata da un
medico è senza valore, cioè nullo.
Prima della revisione dell’articolo
336c CO nel 1989, detto articolo
prevedeva una tutela del lavoratore in linea di massima per otto
settimane di malattia a partire dal
secondo anno di servizio.
Con la revisione, la protezione
del lavoratore si è allargata: nel
primo anno di servizio è previsto
un divieto di licenziamento per i
primi 30 giorni di malattia attestata. Dal secondo al quinto anno di
servizio il lavoratore gode di 90
giorni durante i quali non deve
tenere conto di una perdita del
suo posto di lavoro. A partire dal
sesto anno di servizio il divieto di
licenziamento dura per oltre 180
giorni di malattia. Generalmente
oggi la maggior parte dei contratti
collettivi sindacali prevedono inoltre, un obbligo del datore di lavoro ad assicurare i propri dipendenti per la perdita di guadagno in
caso di malattia, evitando cosi che
il lavoratore inabile al lavoro resti
senza reddito. In quanto alla validità del licenziamento è necessario pero` distinguere tra un licen-
ziamento nullo e un licenziamento
sospeso temporaneamente. Quindi il licenziamento fatto durante il
periodo di malattia, come è accaduto al signor Rossi, é senza valore, ossia deve essere ripetuto una
volta che il lavoratore ottiene di
nuovo la sua abilità lavorativa al
cento per cento. Una malattia
durante il periodo di licenziamento invece, non ha nessun effetto
sulla validità del licenziamento
stesso. La durata del licenziamento viene solamente sospesa, in
altre parole, la durata continua
dopo che il lavoratore ottiene,
nuovamente, la sua abilità completa al lavoro.
Il licenziamento pertanto è valido
anche se non viene ripetuto dal
datore di lavoro. In seguito all'articolo 336c CO, il licenziamento
del signor Rossi quindi è senza
alcun valore. Se il suo datore di
lavoro inoltre, é assicurato per la
perdita di guadagno dei suoi dipendenti, non deve temere di restare senza reddito. Anche se il
suo datore di lavoro non fosse
assicurato, il codice delle obbligazioni prevede un obbligo del datore di lavoro di pagare il salario
anche in caso d impedimento al
lavoro per alcune settimane di
malattia, a seconda degli anni di
servizio ed il cantone dove lavora.
E' consigliabile, percio`, nella situazione del signor Rossi, di far
notare al datore di lavoro la norma imperativa dell'articolo 336c
CO che salvaguarda la situazione
difficile dei lavoratori in malattia.
Inoltre é raccomandabile a ogni
lavoratore in malattia, di consultare il contratto di lavoro per assicurarsi che il datore di lavoro sia
obbligato contrattualmente ad
assicurarlo per la perdita di guadagno.
Lic. Iur.
Alessandro Marranchelli
COORDINAMENTO:
8004 ZURIGO
Feldstrasse 130
[email protected]
044 241 37 19
3011 BERNA
Waisenhausplatz 28
[email protected]
031 381 09 45
7001 COIRA
Steinbockstr. 12
[email protected]
081 257 11 23
1001 LOSANNA
Rue Centrale 12/14
[email protected]
021 320 01 11
6000 LUCERNA
Obergrundstr. 109
[email protected]
041 310 30 04
1950 SION
Av. de la Gare 5
027 323 15 50
8004 ZURIGO
Feldstrasse 130
[email protected]
044 241 38 64
6850 MENDRISIO
Via G.Lanz 25
[email protected]
091 640 51 11
6600 LOCARNO
Via della Posta
091 751 30 52
6500 BELLINZONA
Via Magoria 4
(Centro Cervia)
091 821 41 51
6830 CHIASSO
Via Bossi 12
091 682 55 01
6814 LAMONE
Via Sirana
091 966 00 63
SEDI INAS CISL:
INAS CISL SVIZZERA
Coordinatore Nazionale
Giuseppe Marranchelli
Direzione e grafica
de “L’Inas Nuovo” a cura di:
Valeria Angrisani
Rue Centrale 12/14
C.P. 6494
1001 Lausanne
Telefono : 021 320 01 11
Fax
: 021 320 01 21
E - mail : [email protected]
Tipografia
Copy Quick Losanna
Sul Web!
www.inas.ch
Carnevale: tempo di festa, maschere e divertimento
Anche la Svizzera prende parte all’antica tradizione che diverte grandi e piccini. Dolci tipici locali.
Arriva il Carnevale a rianimare la
tranquilla e pacata capitale svizzera. Il Carnevale è festeggiato in
tutta la Svizzera nei giorni che
precedono o succedono la Quaresima. Le date e le tradizioni,
infatti, variano da cantone a cantone. La festa del Carnevale viene
festeggiata in molte zone svizzere,
dopo le vacanze pasquali.
Questa festa si richiama alla tradizione pagana d’indossare maschere dall’aspetto a dir poco orrendo
al fine di spaventare e cacciare gli
spiriti maligni. Nei tempi moderni
è oramai considerata un momento assolutamente piacevole per
sfoggiare costumi dai colori sgargianti e simpatici che riempiono le
ore liete di grandi e piccini. Durante il Carnevale, tutti i parteci-
panti si lasciano andare ai festeggiamenti e si godono gli ultimi
giorni prima della Quaresima.
Maschere e costumi permettono
di cambiare la propria identità e
almeno per i tempi dei festeggiamenti, dimenticarsi dell’epoca e
del luogo in cui si vive. Quest’anno
a Berna hanno assistito in moltissimi, nonostante la pioggia infatti, al
corteo del Carnevale erano in
40'000. Nella città vecchia sono
sfilate 60 “Guggen” i cui costumi
erano ispirati principalmente al
mondo animale, alla Patria ma anche a luoghi lontani con le loro
tradizioni. Molti i dolciumi che
hanno deliziato il palato. Si possono gustare in questo periodo,
ricette come: i “Berliner” o famosi bomboloni, i “Schlüferli”, gli
“Schenkeli”, gli “Strübli”. Questi
ultimi sono fatti con latte, farina
ed uova. Per produrli esiste
un’apposito strumento detto:
”Strüblitrichter”. Ci sono anche le
“merveilles”: fritte nell’olio e spolverate di zucchero e vi garantiamo che sono una vera delizia.
Silvia Ippoliti Friedli
INAS CISL BERNA