La battaglia delle "Tsoudire"

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La battaglia delle "Tsoudire"
LEGGENDE DI LA THUILE
La battaglia delle “Tsoudire”
Oltre alle campane, anche altre cose avevano fatto gola ai soldati francesi che nel corso delle invasioni
potevano liberamente saccheggiare le case dei poveri contadini indifesi: Durante una ritirata essi portarono
via ai Thuilains tutte le “tsoüdire”, cioè quei grossi recipienti, per lo più in rame, che ancora oggi servono
per la lavorazione del latte. Nessuno aveva pensato a nasconderle come per la campana del Moulin o
l’orologio di Pont Serrant. I soldati erano entrati con prepotenza nelle stalle e le avevano portate via. Cosa
potevano farsene? Il rame non serve per fare i cannoni, né i fucili. Le avevano prese semplicemente per
rivenderle ai contadini della Savoia e ricavare così un po’ di denaro. Infatti le caricarono sui muli, le
trasportarono fino a Bourg Saint Maurice e qui le vendettero anche a poco prezzo perché era scomodo
trasportarle più lontano. Non si sa bene durante quale invasione questo fatto avvenne, ma anche quella
guerra, come tante altre finì e ritornò la pace. Ogni anno a Bourg c’è la fiera che richiama gente da tutta la
Savoia. Anche i Thuilains andavano là a fare i loro acquisti, attraversando a piedi il Piccolo san Bernardo; e
vi andarono anche dopo quell’invasione. Guardando gli oggetti esposti, furono colpiti dalla quantità di
“tsoüdire” messe in vendita; e guardandole più attentamente molti riconobbero quelle che i soldati
avevano rubato loro. Cominciarono le discussioni. I Thuilains le rivolevano perché erano state rubate, i
venditori non le volevano mollare perché le avevano pagate. Dalle parole si passò ai fatti e ben presto una
zuffa generale, ma la maggior parte dei Thuilains riuscì a riportarsi a casa le sue “tsoüdire”.
SILVANA – DANILO
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