Incredibile... ma vero!! La donna a due teste

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Incredibile... ma vero!! La donna a due teste
LEGGENDE DI LA THUILE
Incredibile… ma vero!
La donna a due teste
A La Thuile, alla frazione Praz (meglio ricordata forse oggi con il nome di Tsan di Praz), non lontano della
riva destra del torrente che scende dal Ruitor, in un’epoca difficile da precisare, viveva una giovane
fanciulla, di nome Maria Berger. I suoi genitori erano certo molto più vicini alla povertà che all’agiatezza.
Questa fanciulla è da ricordare ancor oggi perché aveva due teste che crescevano sopra lo stesso busto,
due belle teste regolarmente sviluppate, ognuna delle quali aveva dei movimenti autonomi, potendo
muoversi, parlare, sorridere, indipendentemente dall’altra. Le loro voci erano melodiose; a volte una delle
due cantava mentre l’altra taceva e l’ascoltava; più spesso esse cantavano in coro ed incantavano tutti con i
loro melodiosi accordi. La tradizione dice che mai queste due teste manifestarono una qualche gelosia o
qualche moto d’ira e di discordia tra di loro. Quando una piangeva l’altra non avrebbe potuto ridere.
L’unione più perfetta non cessò un solo istante di regnare tra di loro.
Si dice che mai questa ragazza, che passò la sua vita a pascolare le greggi, a filare e a lavorare la terra, poté
pensare di allontanarsi dal paese dove era nata, temendo di attirare una indiscreta curiosità non appena
avesse cessato di vivere in mezzo ai suoi vicini, abituati ormai a vederla, né mai i suoi genitori la invitarono
a farlo. Se fosse vissuta ai nostri giorni, probabilmente sarebbe stata portata in tutte le capitali del mondo e
avrebbe fatto senz’altro la fortuna dei suoi genitori. Ma a quei tempi la povertà l’accompagnò fino alla
morte. Arrivata al ventiquattresimo anno d’età, una delle due teste si ammalò e verso la fine dello stesso
anno non diede più segni di vita. Durante tutto questo tempo l’altra perse il sorriso e non cantò più. Mai
ella diede il permesso di asportare la testa sorella, sebbene la decomposizione progredisse sempre di più e
cominciasse ad intaccare il corpo. Infine anche ella morì, verso la fine dell’anno seguente. Così le due teste
erano ancora attaccate allo stesso busto quando scesero nella tomba. Si possono facilmente immaginare
quali poterono essere le sofferenze della testa che sopravvisse alla sua compagna.
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Non si può più trovare nei registri parrocchiali l’atto di nascita di questa fanciulla fenomenale perchè la
maggior parte dei documenti qui conservati, sono andati dispersi e bruciati durante le diverse guerre ed
invasioni di cui questo paese, situato vicino alla frontiera con la Savoia ed ai piedi del Piccolo san Bernardo,
è stato teatro. Ma interrogate i vecchi di La Thuile, interrogate tutta la popolazione; tutti vi parleranno di
questa fanciulla, tutti vi indicheranno il luogo dove abitava. Tutti vi diranno di aver udito questa storia dai
loro padri, che a loro volta l’avevano udita raccontare dai loro avi, gli antenati dei quali l’avevano vista ed
erano stati rapiti più di una volta dal canto armonioso di quelle due voci dolci e così melodiose.
Racconto tratto dagli scritti dell’avv. Laurent Martinet
Nato a La thuile – Sindaco di Aosta – Deputato
Libera traduzione di Eros SBALCHIERO
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