Il fantasma del lago
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Il fantasma del lago
LEGGENDE DI LA THUILE Il fantasma del lago Siamo nel 1606. Da qualche anno il lago del Ruitor straripa e provoca delle violente inondazioni. Un giorno un cacciatore che abitava a La Thuile, di nome Pantaléon Dottin, decise di andare a caccia nei pressi del lago. Mentre camminava tranquillo tranquillo, arrivato nei pressi della località detta allora “le gex du Rhutors”, vide sbucare all’improvviso una lepre bianca. Prese il fucile e fece fuoco, ma non la colpì. Sparò una seconda volta, ma fu di nuovo invano. Allora si meravigliò molto perché era sempre stato un buon tiratore e quasi mai aveva mancato un bersaglio. La lepre intanto continuava a scappare verso il lago e il cacciatore la inseguì. Arrivata nei pressi del lago, la lepre bianca si nascose in un buco e non ricomparve più. Allora Pantaléon Dottin, dalla rabbia gettò via il fucile. Poi scese in riva al lago e mise un segno per vedere di quanto aumentava fino alla sua partenza. Mangiò un boccone e si addormentò, ma continuava sempre a pensare a quella strana lepre bianca che era stata più furba di lui. Al suo risveglio andò a controllare di nuovo il livello del lago e trovò che era cresciuto di un dito. Si diresse allora verso l’imboccatura per vedere se l’acqua colasse regolarmente, deciso anche a recuperare il suo fucile. Cammin facendo sentì una voce simile a quella di un cacciatore suo amico e vide un uomo seduto su un masso, con la faccia girata verso il lago. - Oh l’homme, nous en allons nous ? – disse Pantaléon Dottin. Allora l’uomo, che era seduto, si alzò e Pantaléon, dopo averlo ben scrutato, si accorse che era uno spirito e non un uomo. Il poveretto, tremando dalla paura, fece qualche passo indietro, dicendo: - Jésus ! - Il fantasma era quello di un uomo con cui Pantaléon aveva mangiato e bevuto molte volte prima che morisse. Dopo un po’ gli rivolse la parola in questi termini: - Ne te baille point peur, car je ne porterai point dommage. – - Je n’estime point que tu me puisses porter aucune dommage, car j’ai le ferme foi en Dieu – rispose il cacciatore. Consorzio Operatori Turistici La Thuile - Via M. Collomb, 36 - 11016 La Thuile (AO) - Tel. +39 0165 88 30 49 - Fax +39 0165 88 51 96 [email protected] – www.lathuile.it - Ne me connais – tu pas? - Oui, mais je n’estimais pas que vous fuissiez ici d’autant qu’il y a longtemps que vous êtes allés en Dieu ! – rispose ancora il cacciatore sempre più tremante. Poi lo spirito lo incaricò di portare un messaggio ai suoi parenti : cosa che Pantaléon fece, ma non volle mai rivelarlo a nessun altro dicendo che il fantasma glielo aveva detto in confessione. Alla fine il cacciatore prese il coraggio a quattro mani e chiese allo spirito se il lago avrebbe straripato ancora e se avrebbe causato ancora gravi danni. - Ils sont des secrets à Dieu, il n’est pas à faire à moi de le savoir, mais pourvu que vous accomplissez la résolution prise se de fonder une chapelle à l’honneur de Monsieur Saint Grat, et qu’on lui vienne célébrer la messe une fois l’année, que le dit lac remplisse tout ce qu’il voudra, il ne portera point dommage. A questo punto Pantaléon non ne poté più ; sudava a grosse gocce e disse allo spirito che desiderava andarsene, perchè le gambe gli mancavano. -A Dieu – disse lo spirito - A Dieu – rispose questi – Mais garde-toi bien de tirer davantage de ton arquebuse pour aujourd’hui, nonobstant que tu trouves des bêtes de chasse, comme chamois ou lièvres blancs. - Pantaléon Dottin scappò via e si mise a correre per quanto le sue povere gambe glielo consentivano. Ogni tanto vedeva qualche bestia, ma girava la testa dall’altra parte. Il suo fucile restò muto. Arrivato in paese si mise a letto ammalato e vi rimase molti giorni. Mandò solo a chiamare i parenti del fantasma. Quando si fu ristabilito e la paura gli fu passata, andò dal parroco, don Pierre Charvoz e gli raccontò tutto. Questi alcuni giorni dopo gli fece giurare di aver detto la verità e gli fece firmare una deposizione scritta davanti ad un notaio, il Sig. Pierre Peclet e davanti al canonico Jean Pascal, inviato dal vescovo di Aosta. E’ per questo che la cappelletta fu costruita qualche mese dopo ed è per questo che noi oggi possiamo conoscere la storia in tutti i suoi particolari. Consorzio Operatori Turistici La Thuile - Via M. Collomb, 36 - 11016 La Thuile (AO) - Tel. +39 0165 88 30 49 - Fax +39 0165 88 51 96 [email protected] – www.lathuile.it