“Prevalentemente nuvoloso con possibili schiarite…”.
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“Prevalentemente nuvoloso con possibili schiarite…”.
Maggio 2016 Outlook Mensile “Prevalentemente nuvoloso con possibili schiarite…”. È possibile tracciare un parallelo tra il clima tipico di Hong Kong in primavera e l’attuale situazione sui mercati finanziari globali. In primavera a Hong Kong cieli azzurri e temperature piacevoli si alternano a violenti acquazzoni. Il tempo è così imprevedibile che a volte il miglior modo per sapere che giornata ci aspetta è guardare fuori dalla finestra. I dati macroeconomici di Stati Uniti ed Eurozona danno segni di stabilizzazione: negli USA, in particolare, da diverse settimane sorprendono in positivo. Tuttavia, non si può dire lo stesso del Giappone, dove i dati continuano a deludere le attese. Nel complesso, l’andamento economico nei mercati emergenti resta inferiore alle aspettative, con la sola eccezione della regione EMEA (Europa Orientale, Medio Oriente e Africa). Anche se la crescita a livello mondiale si manterrà modesta e le previsioni si confermano poco incoraggianti, non prevediamo una recessione globale, in particolare poiché a livello globale le Banche Centrali mantengono politiche monetarie espansive. Sul fronte microeconomico, negli USA è iniziata la stagione di pubblicazione dei risultati aziendali relativi al primo trimestre. Per il momento gli investitori si sono concentrati sul fatto che il 76% delle società che hanno pubblicato i bilanci ha registrato utili superiori alle attese, e poco più del 50% ha battuto le stime di fatturato. Tuttavia, i nostri colleghi negli Stati Uniti stimano una flessione degli utili per il primo trimestre dell’8,9%. Se così fosse, si tratterebbe del quarto trimestre consecutivo di flessione degli utili. L’indice S&P500 statunitense è già vicino ai massimi storici e senza un miglioramento degli utili sarà difficile assistere a un rally duraturo. Quanto all’Europa, nonostante la maggior parte delle società debba ancora pubblicare i risultati per il primo trimestre, Charles Ma Client Investment Strategist “Quello attuale potrebbe essere il quarto trimestre consecutivo di flessione degli utili aziendali”. 29/04/16 Indici azionari FTSE MIB 18.601 Euro Stoxx 50 3.035 S&P 500 2.065 Nasdaq4.775 Nikkei 225 16.147 Hang Seng 21.067 KOSPI1.994 Bovespa53.911 Materie prime Oil (Brent, USD/barile) 47,5 Tassi d’interesse (%) USA3 mesi0,64 2 anni 0,78 10 anni 1,84 Euroland3 mesi-0,25 2 anni -0,50 10 anni 0,25 Japan3 mesi0,06 2 anni -0,24 10 anni -0,07 Cambi USD/EUR1,140 IndicatoreMercatiFinanziari Fondi obblig. Fondi azionari finora le revisioni al ribasso degli utili superano quelle al rialzo. Per gli utili aziendali si prevedono condizioni instabili: meglio uscire con l’ombrello… Varie forze agiscono sui mercati finanziari. Da un lato si addensano le nubi legate alla debolezza della crescita economica; dall’altra parte, il bel tempo delle ultime settimane potrebbe proseguire grazie alle misure espansive e alle dichiarazioni accomodanti delle Banche Centrali. Gli investitori devono comunque prepararsi a improvvisi temporali dovuti agli utili aziendali deludenti. Con questo clima, un portafoglio bilanciato e ben diversificato rappresenta un’opzione ideale per gli investitori di medio-lungo periodo. Tornando a Hong Kong, solitamente in autunno il clima è molto più stabile e caratterizzato da temperature più miti e tempo soleggiato. Speriamo che per allora gran parte dei fattori di debolezza dei mercati, come utili aziendali e dati macroeconomici deludenti, possano essere superati. Charles Ma Documento di approfondimento che non costituisce offerta al pubblico di prodotti finanziari. Understand. Act. Allianz Global Investors: Outlook Mensile – Maggio 2016 Focus sui mercati Allocazione tattica, azioni e obbligazioni • Nonostante le divergenze degli interventi delle principali Banche Centrali, a livello globale la politica monetaria resta espansiva. La crescita mondiale dovrebbe avvicinarsi al potenziale e si conferma modesta. Anche se il prezzo del petrolio spinge al ribasso i tassi di inflazione, non ci aspettiamo un contesto deflazionistico di lungo periodo. • Si prevede un aumento della volatilità sui mercati. Utili piuttosto modesti, i costanti timori circa le prospettive di crescita di alcuni Paesi emergenti, gli avvenimenti politici e le valutazioni di alcune asset class potrebbero temporaneamente frenare l’andamento dei risk asset e nel breve periodo rendere preferibile un’allocazione più difensiva. • Nel quadro di una crescita modesta e di rendimenti reali contenuti, i dividendi continueranno probabilmente a rappresentare un elemento importante nella performance azionaria complessiva. Azioni Europa Azioni Giappone • Nell’Eurozona prosegue la ripresa economica. Anche se a inizio 2016 i principali indicatori di sentiment hanno evidenziato un leggero peggioramento, non si può parlare di clima negativo. La politica ultra accomodante della BCE, l’aumento del potere d’acquisto dovuto al prezzo del petrolio ed i continui progressi sul mercato del lavoro sostengono la domanda interna e contribuiscono a rendere la ripresa sempre più sostenibile. Al contempo, dai dati sull’inflazione non emerge ancora un’inversione di tendenza nei prezzi dell’energia. • In ambito politico, l’imminente referendum sulla Brexit e le rinnovate questioni sul debito sovrano greco hanno pesato sul sentiment degli investitori. • Gli utili societari per il prossimo trimestre si prospettano deludenti. In ogni caso, qualsiasi sorpresa al rialzo sarà ben accolta dagli investitori. • In base al P/E di Shiller, in media, le azioni dell’Eurozona e quelle britanniche presentano valutazioni interessanti. • L’indebolimento del dollaro, dovuto soprattutto ai toni accomodanti della Federal Reserve, dovrebbe favorire l’apprezzamento dello Yen, con effetti negativi sull’azionario nipponico. • In base al P/E di Shiller (rapporto prezzo/utili depurato delle oscillazioni cicliche) le valutazioni delle azioni giapponesi sono onerose sia in termini storici che relativi. Azioni USA • I consumi privati e il settore edilizio dovrebbero continuare a sostenere la congiuntura anche nei prossimi trimestri, grazie alla solidità del mercato del lavoro, che si riflette sempre più nella dinamica salariale, nonché al netto incremento del potere d’acquisto dovuto al calo dei prezzi della benzina. • La crescita degli utili aziendali dovrebbe risultare negativa anche nel periodo aprile-giugno, per il quarto trimestre consecutivo. Il rafforzamento del dollaro ha pesato sulla crescita dei ricavi, in particolare per le società orientate all’export e per le multinazionali. Le elevate valutazioni relative (in base al P/E di Shiller) potrebbero limitare nuovi rialzi dell’asset class. • Gli investitori posizionati in modo tattico potrebbero considerare di sottopesare (in ottica tattica) le azioni statunitensi. Azioni mercati emergenti • Il divario congiunturale tra i Paesi emergenti è considerevole. I nostri modelli di analisi della congiuntura cinese indicano un ulteriore rallentamento. Il settore immobiliare resta un’area critica nonostante i primi segnali di stabilizzazione. Sul fronte della produzione prosegue la deflazione. • Da una prospettiva geografica, gli investitori dovrebbero preferire le azioni dei Paesi avanzati rispetto a quelle dei Paesi in via di sviluppo. Non si esclude tuttavia una prosecuzione del recente rally dell’azionario emergente in caso di ulteriore deprezzamento del dollaro USA, inasprimento più graduale da parte della Fed, ripresa sostenibile dei prezzi delle materie prime, stabilizzazione dei dati congiunturali cinesi e conseguente arresto della fuga di capitali. Dal punto di vista strutturale comunque si continua a suggerire un approccio cauto. Settori e materie prime • A livello globale i prezzi delle commodity mostrano segni di ripresa, in particolare alla luce dell’indebolimento del dollaro. • Per le materie prime, tuttavia, le previsioni a medio termine restano poco incoraggianti, dato che in Cina prosegue la transizione da un’economia trainata dalle infrastrutture a una trainata dai consumi. Inoltre, il prezzo delle commodity risentirà del rallentamento della produzione industriale globale. • L’oro dovrebbe beneficiare ancora della tensione sui mercati finanziari e di costi di produzione al limite inferiore del range. 2 Allianz Global Investors: Outlook Mensile – Maggio 2016 Obbligazioni internazionali • La curva dei rendimenti del mercato monetario USA non sconta completamente l’attuale ciclo di inasprimento della Fed. L’appiattimento della curva dei Treasury dovrebbe proseguire nel medio termine. • Si prevede un aumento ciclico dei rendimenti dei titoli governativi di USA e Regno Unito a seguito delle valutazioni elevate e di una politica monetaria meno accomodante. In ogni caso, a livello globale la financial repression dovrebbe proseguire e di conseguenza i tassi reali si manterranno bassi. • Le obbligazioni governative giapponesi dovrebbero beneficiare delle politiche monetarie ancora espansive, ma le valutazioni sono molto elevate e il rendimento di un bond a 30 anni è pari allo 0,3%. • Le valutazioni delle obbligazioni corporate non investment grade statunitensi si confermano interessanti, mentre quelle dei titoli investment grade sono in linea con le medie storiche. Valute • Il mercato valutario internazionale è tuttora influenzato dalle politiche monetarie (forza del dollaro USA, debolezza dell’Euro) e dall’andamento dei prezzi delle commodity (dollaro canadese e corona norvegese). • Il dollaro risulta oneroso rispetto alla maggior parte delle valute in termini di potere d’acquisto reale e potrebbe deprezzarsi per effetto dei toni più accomodanti della Federal Reserve. • In termini di potere di acquisto reale l’Euro è prossimo al fair value. Obbligazioni in Euro • In considerazione della politica accomodante della Banca Centrale Europea e del suo programma di acquisto di obbligazioni, i rendimenti dei titoli governativi dei Paesi core dell’Eurozona dovrebbero rimanere bassi. • I Bund tedeschi risentono del miglioramento del contesto economico nell’Area Euro e di valutazioni fondamentali onerose. • Rispetto ai livelli pre-crisi, le obbligazioni periferiche dell’Eurozona continuano a scontare maggiori probabilità di default per i prossimi anni. Nonostante i rinnovati rischi politici nell’Eurozona, questo segmento di mercato beneficia tuttora della ripresa economica e delle misure di risanamento fiscale, nonché della politica monetaria accomodante della BCE. Obbligazioni mercati emergenti • L’elevato indebitamento e il minor potenziale di crescita dei Paesi emergenti hanno offuscato le prospettive di lungo periodo per l’asset class. • In termini ciclici, le obbligazioni dei mercati emergenti potrebbero beneficiare del fatto che non si prevede un imminente hard landing della Cina e della prospettiva di un indebolimento del dollaro. Obbligazioni societarie • Le obbligazioni corporate dell’Area Euro sono state favorite dalla recente decisione della BCE di inserire anche i titoli non finanziari di categoria investment grade in Euro nel proprio programma di acquisto titoli. • Per quanto riguarda le valutazioni, attualmente i modelli basati sui fondamentali e sul mercato indicano livelli di spread da moderati a ridotti per le obbligazioni societarie di categoria high yield e investment grade in Euro. 3 Allianz Global Investors: Outlook Mensile – Maggio 2016 L’investimento implica dei rischi. Il valore di un investimento e il rendimento che ne deriva possono aumentare così come diminuire e, al momento del rimborso, l’investitore potrebbe non ricevere l’importo originariamente investito. Le informazioni e le opinioni espresse nel presente documento, soggette a variazioni nel tempo, sono quelle della società che lo ha redatto o delle società collegate, al momento della redazione del documento medesimo. 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